Intervista a Daniela Melchiorre sulla vicenda dei marò italiani detenuti in India

Daniela Melchiorre deputato dei liberaldemocratici e magistrato militare diciamo questo perché ci occupiamo con lei della vicenda dei due Marolo italiani perché sono detenuti in questo momento in India
Bongiorno perché ore
Buongiorno allora intanto
L'ha detto che oggi il ministro degli esteri terzi a
Detto di non riconoscere a nome dell'Italia alla legittimità del procedimento in corso per carenza di giurisdizione
E quanto ha riferito il ministro degli esteri all'ambasciatore indiano convocato alla Farnesina quest'oggi terzi lo ha convocato e ha ribadito che le misure prese nei confronti del Marocco sono inaccettabili e che anche
L'attenuazione delle regime dei detenzione dei due italiani non è soddisfacente questa oggi voi l'Unione europea ha detto la sua rispetto a quel che l'Italia ha fatto non ha fatto ebbene arrivo chiarimento l'Italia non ha chiesto aiuto o assistenze all'Unione europea per il caso dei due parole arrestati in India lo ha reso noto il portavoce del rappresentante per la politica estera europea confermando che Bruxelles resta comunque in stretto contatto con l'Autorità italiana allora perché era il timore ricorderà ricordavo prima magistrato militare deputata dei Liberal democratici presidente dei Liberal Democratici lei dice che sono stati violati i diritti dei Magarò e che l'Italia deve rivolgersi alle Nazioni Unite perché
Ma noi facciamo parte dell'ONU e la questione dei due mano non è una questione esclusivamente italiana è una questione di diritto internazionale che coinvolge la comunità internazionale tutta
Sappiamo che la pirateria ormai un fenomeno diffusissimo incerti mari e vicino certe coste dove peraltro
Non vanno sulla mente le navi mercantili italiane Vanali che provengono dai Paesi della comunità internazionale
Sappiamo anche che come per contrastare frequenti episodi di pirateria tra l'altro non tutti vengono agli onori delle cronache per fortuna
Sono state si sono adoperati vari Paesi in via seconda del della rete del proprietario di un'azione per introdurre delle norme di contrasto alla pirateria
L'Italia lo ha fatto l'anno scorso comunque
Con una convenzione tra il mistero un protocollo d'intesa tra il Ministero della difesa e la Confitarma cioè la Confederazione italiana di armatori
In base alla quale i nostri i militari della Morina della nostra della nostra Marina in particolare quelli del battaglione San Marco
Possono essere chiamati per così dire sotto forma di nucleo di protezione militare
A proteggere le navi mercantili italiane che appunto navigano che hanno intenzione di navigare delle cose che sono infestate da questo fenomeno
Ora la questione è una questione di di diritto internazionale io come anche l'abbiamo detto sin dall'inizio perché un fatto e incontrovertibile cioè che la questione si è determinata si è svolta
Nelle acque internazionali ora bisognerà vedere poi che questo io mi auguro che si verificherà in Italia l'accertamento della colpevolezza o meno
Dei nostri militari ma il fatto è avvenuto nelle acque internazionali e in base a questo le acque internazionali il fatto compiuto su una nave italiana è da intendere come un'estensione del territorio italiano
E quindi diciamo che la questione è a monte io so che in queste ore ci sarà svolgendo la perizia balistica
Ma noi riteniamo che tutto ciò sia assolutamente illegittima quindi acque internazionali competenza del tribunale militare di Roma sostanzialmente tribunale militare di Roma o
Comunque tribunale italiano ecco io partiva dalla considerazione che ora diciamo la competenza italiana non è soltanto per sulla base delle norme
Il nostro diritto interno e quindi diritto internazionale italiano ma anche perché né diciamo che sono da considerare militari parliamo di un Corpo dello Stato cioè in mano appartengono alla Marina militari italiana quindi va considerata
La funzione che svolgevano che per quanto mi riguarda
è del tutto assimilabile alle funzioni di inizio alle funzioni che vengono svolte dei militari italiani nelle missioni internazionali all'estero perché di questo che si tratta
Noi non stiamo parlando di contractors quindici clinica comunque svolgono o comunque anche sulle navi italiani una funzione di protezione qui parliamo di militari italiani
E
La carità quindi della questione ma nel fatto che la comunità internazionale si sarebbe dovuta attivare
Per tutelare la posizione di un corpo militare di uno Stato sovrano i cui diritti sono palesemente violati
Ora se ci vogliamo ad entrare nel merito possiamo anche dire che da lei dalle notizie che sono emerse
Non mi sembra che siano applicati i principi del giusto processo nei confronti dei nostri militari che siano stati violati anche i diritti di difesa
Citando così nel mucchio tutte le varie violazioni ad esempio il fatto che la perizia balistica
Cioè che la perché l'autopsia non abbiano potuto assistere anche i i nostri i nostri delegati e comunque anche i nostri legali
Che come dire non ci si è avuta cura neanche per esempio adesso
Nella nell'effettuare
Diciamo la la la perizia balistica sono stati invitati i difensori della compagnia degli armatori ma dell'armatore ma non quindi dei dei degli imputati
Ci sono delle palesi violazioni di questo diritto
Ma io dico che allineando il merito io disconosco disconosco
Assolutamente la competenza dell'India in materia e la questione come giustamente ha detto l'ambasciatore Terzi è a monte non c'è giurisdizione indiana per un caso del genere cioè come
Se il fatto
Sui come via è in questi poveri pescatori avessero esentato cos'è accaduto per direi che so in un mare in un mare italiano sarebbe stata la stessa cosa
A giudicare della colpevolezza o meno dei militari italiani avrebbe dovuto decidere in Italia non certamente in India anche perché le vittime
Sono state dei pescatori indiani
E quindi a questo punto l'ONU può dirimere questa ecco io io ritengo e e questo l'ho fatto presente anche nell'interpellanza urgente della scorsa settimana di giovedì scorso
Che abbiamo presentato in Aula alla Camera abbiamo interpellato il Ministro degli esteri e quello della difesa
Perché noi abbiamo evidenziato la opportunità e necessità che la questione fosse portata dall'Italia innanzi all'ovunque ci fosse una comunicazione
Delle Nazioni Unite anche perché qui c'è una palese violazione dei diritti umani riteniamo anche che siano stati violati questi
E poi la questione che ne ponevamo era anche una questione come dire un po'di vuoto normativo che abbiamo in qualche modo radicato perché nel protocollo di intesa tra la ministra della fine della Confitarma
Non vi è una norma precisa che chiarisca in caso di attacco di terra di pirateria prima durante e dopo esattamente
Chi debba decidere cioè sono specificate le competenze del comandante della nave mercantile come pure quelle del comandante del Nucleo di protezione militare
Però manca una norma precisa che chiarisca effettivamente che durante prima durante e dopo un attacco di pirateria e vero che il comandante della nave e il signore della nave questo per consuetudine diritto nella navigazione
Però è anche vero che trattandosi che essendoci la presenza di militari sulla nave tutte le decisioni in quei momenti debbano essere prese di raccordo tra i due
E soprattutto che ci sia magari anche sottoforma di parere obbligatorio e vincolante il parere di obbligatorio e vincolante richiesto al comandante l'Italia questa è una garanzia che manca sostanzialmente per i militari
Ma a mio avviso
Chi a mio avviso si tant'è vero che poi anche il sottosegretario nel dare la risposta
Ha detto che effettivamente chi potrà studierà Ministero una maniera per rendere più chiaro possibile questo questo concetto ecco perché finora sono chiariti solo il compito di rispedire singoli
Comandanti nell'esercito delle loro funzioni però
è chiaro che ci vuole una norma che porta in evidenza
Questo questo problema e che soprattutto
Faccia chiarezza e necessario che ci sia chiarezza anche perché evidentemente
Perché come e previsto anche che entro il trentuno di marzo di questo anno
Siano chiariti lì rapporti del genere che si possono instaurare sulla nave tra limita comandante della nave ed eventuali contatto perché si parla anche di contractors elimina quella protocollo
Tuttavia non viene chiarito invece
Il rapporto tra il comandante della nave e il comandante militare che è quello del nucleo di protezione militare ritornando alla questione e chiaro che l'Italia a questo punto visto che situazioni mi sembra quanto mai pragmatica debba comunque par sentire forte la propria voce a livello internazionale perché è una questione che riguarda la comunità internazionale
E quindi adesso la partita è tutta
Diplomatica quanto mai però non fra Italia e indiano questo punto lei individua l'ONU come foro naturale di questa
Io l'ho io di colore proprio perché noi facciamo parte dell'onorevole sottoscritto le varie convenzioni e perché tra l'altro questo fatto
Oltre a danneggiare seriamente l'immagine dell'Italia nel mondo a parte la vicenda dei due poveri Marocco
E non voglio pensare a quello che stiamo vivendo in queste ore
L'ONU e le loro famiglie
Io io dico anche che costituisce un gravissimo precedente
Ed è un precedente non solo per d'Italia ma per tutti il Paese cricche evidentemente vanno lì da quelle parti o comunque si trovino al testo le coste di altri Paesi
Dove è dove ci sono barche di pirati che attaccano le le navi scaduti è chiaro che dopo un fatto del genere
Altri Paesi o comunque la stessa idea si possa sentire autorizzata sistematicamente a comportarci nella stessa identica maniera
E quindi anche solo per quelle soltanto a voler considerare le pareti violazioni dei diritti umani eccetera dovrebbe essere la comunità internazionale ad assumersi la responsabilità di far sentire la propria voce
è chiaro che per far questo il necessario un passo avanti in questa direzione da parte dell'Italia
Grazie allora Daniela Melchiorre presidente dei Liberal Democratici parlamentare mini magistrato militare già me magistralmente a Roma è stato mentale in congedo grazie davvero Baccanello cinque