Universita': il "disegno di legge Ruberti"

No non era dalla questa
è una cosa che ebbe un ruolo improprio definire
Innanzitutto ringrazio
Ringrazio coloro che hanno accolto l'invito del centro di Mondoperaio e de L'Avanti per partecipare a questo dibattito innanzitutto a quelli che saranno i principali attori
Roberto Formigoni
Fabio Mussi
Antonio Roberti e Giorgio Tecce
Questo dibattito
Nasce in occasione di un'iniziativa davanti della domenica affatto noi pubblicheremo domenica un supplemento
Del nostro giornale
Che conterrà lo dico nell'ordine tra foliazione
Una introduzione del professor Guido Martinotti che esamina tutto il problema complessivo degli Atenei in Italia
Una intervista fatta da Paola cascanti dell'Avanti
Dal professor più Marconi al ministro dell'università e della ricerca scientifica
Una tavola rotonda tra i responsabili del settore
Benadusi
Ranieri e Tesini
Rispettivamente il PSI
Picci e dici
Sulla questione della riforma universitaria
Il testo del Progetto Ruberti
E infine la registrazione
Se belle della principale assemblea che si è svolta a Roma tra gli studenti io ho pensato che questo fosse il modo migliore per riportare il
Il pensiero degli studenti
In questo supplemento
C'è però un intervento che io considero molto importanti molto importante per quanto riguarda il giornale avanti
Il giornale del partito socialista che è quello di Michele Sità è scosso critiche il segretario del movimento giovanile socialista
Quindi c'è un un interlocutore della stessa generazione che si confronta
Con quello che sta succedendo negli atenei italiani
Questo è il lavoro che abbiamo fatto e che sarà come si dice in edicola
Domenica ma che già abbiamo stampato questa sera
E a disposizione dei partecipanti a questo a questo nostro incontro
La copertina de L'Avanti ormai da alcune settimane una tradizione viene fatta da un pittore questa volta l'ha fatta Mulas ed è una copertina che già ho mostrato che attesta
Bene
Entriamo nel merito
Delle questioni io
Farò tre domande
Due le anticipo e la terza gliela lascio
Suggerire dal corso del dibattito
La prima domanda riguarda il progetto Rubertis
Io voglio fare una domanda molto generale ma che credo sostanzialmente significa avendo qui
Al nostro tavolo esponenti
Di forze politiche evidentemente diverso e anche un rappresentante di quella che è la più grande università italiana direttore che
Voglio dire se su questo progetto
Roberto
Esistono
Dei dissensi
Tali da investire i principi strutturali
E quindi da configurare
Un conflitto radicale
L'impossibilità di arrivare a delle modifiche che pure il ministro in diverse occasioni si è detto disponibile a fare la dando complessivamente una realtà come quella di università che è per se stessa pluralistica e complessa
Cioè se esiste questo dissenso sui principi strutturale
O se invece c'è un consenso una convergenza maturata in tanti anni
Di discussioni di riforme delle università non fatte
Su degli assi portanti
E in cui è possibile in qualche modo lavorare questa è la domanda nella sua semplicità che pongo
All'interno di questa domanda dato talmente c'è questa questione dell'autonomia delle università
La questione che è stata molto enfatizzata
Del rapporto tra università e mondo privato mondo economico privato
Rientra in questa domanda
Voglio dire se c'è anche un aspetto di questo progetto tale da provocare un dissenso radicale e profondo
E quindi a erigere barriere nei confronti del varo di questa riforma io credo che questo sia sì alla domanda
Alla quale inviti innanzitutto Formigoni a rischio
Sì innanzitutto io devo scusarmi con il pubblico e con gli altri relatori sono stato la causa involontaria di questo ritardo
Mi ero impegnato a Brussel con il Parlamento europeo ed aveva avuto qualche momento diritta entrò subito in tema
Cercando anche di attenermi ai tempi che ci siamo dati dieci minuti al massimo per le prime due domande
Un giudizio sulla legge
No io non credo che i dissensi con questa legge sia no lire solubile in
Anzi credo che complessivamente questo disegno di legge sia qualche cosa di positivo e di nuovo
Che si inserisce non dimentichiamolo su una situazione il disagio dell'università italiana
Che dura da anni
Cercando di ovviare a questa situazione di disagio qual è la situazione di disagio la conosciamo tutti bastano poche parole per ricordare sovraffollamento e catenacci le riduzioni di appelli la mancanza di la mancanza di spazi e di servizi
Più a fondo ancora io credo si possa dire
Il rischio che all'interno dell'università
L'utente principale
Quello che dovrebbe essere il protagonista del processo universitario cioè lo studente gli studenti
Non si fidano
O non riescano ad essere nelle condizioni ideali per essere appunto protagonisti
Questa è a mio modo di vedere la carenza principale quella su cui varrebbe la pena di spendere
Qualche parola in più dove poi tutto il sistema universitario non dimentichiamolo a questo come obiettivo principale
Quello di permettere la crescita
Non genericamente di una classe dirigente del Paese ma di singole persone numerose perché gli iscritti all'università italiani sono numerosi
Capaci di essere protagonisti nei confronti di un sapere che essi vogliono acquisire ma nei confronti del quale vogliono anche essere attivi
E l'università assenso
Solo se riesce a favorire questo processo di cotta agonismo degli studenti nei confronti sì
Insisto su questo negli ultimi anni forse anche da prima che non negli ultimi anni si verifica nell'università italiana una situazione di disagio
La proposta Ruberti
Vuole dare mi pare una risposta positiva
A questa situazione e lo fanno i termini
Di quello che io ritengo il principio generale fondamentale cioè quello dell'autonomia
Un principio su cui a mio modo di vedere è possibile e doveroso anche discutere delle forme di applicazione
Ma che resta il principio fondamentale
Autonomia che adesso è un'autonomia in tutti i campi da quello culturale a quello finanziario
Quello didattico
Autonomia che devi appunto favorire
La assunzione di responsabilità in prima persona nelle varie componenti che l'università lavoro altro verso gli organi di rappresentanza
Allora io credo che la discussione utilmente Possa incentrarsi sui modi con cui questa autonomia
Viene proposta
E certamente alcune osservazioni critiche possibile avanzarle io ho presente anche la piattaforma che le forze studentesca che si riconoscono nel coordinamento dei rappresentanti degli studenti eletti nei consigli d'amministrazione dell'università italiane se non sbaglio si tratta di centosei anta sei rappresentanti eletti su duecentoquaranta che hanno incontrato il ministro Uberti la scorsa settimana se non ricordo male
Una piattaforma in cui questi diversi studenti rappresentanti di forze politiche differenti si sono riconosciute
E in cui vengono avanzate appunto delle osservazioni in ordine a possibili proposte di riforma dell'articolato li legge Ruberti
Essenzialmente gli studenti chiedono che sia dato più peso
E peso decisionale non semplicemente consultivo alla loro presenza negli organi di gestione dell'università
Nel consiglio di amministrazione tornando in sostanza che integrare quella che era
Lo spazio della componente studentesca
Nei consigli di facoltà e di dipartimento
Dando diritto di voto deliberativo ai rappresentanti degli studenti anche materia didattica
Nel Senato accademico non riducendo la presenza degli studenti al Senato degli studenti che avrebbe solo un voto consultivo ma riconoscendo appunto la possibilità e la presenza di almeno tre delegati del Senato degli studenti all'interno del senato accademico con diritto di voto su questioni attinenti la didattica
Un quarto punto riguarda l'estensione dell'elettorato attivo nelle elezioni dell'elettore anche ai rappresentanti degli studenti nel consiglio di facoltà nel CDA nel Senato studentesco
E via via una serie di altri punti che non sto a elencare di rappresentante studenti ne hanno elencati
Una volta otto un'altra dieci mi fermo soltanto sul tema del diritto allo studio
In cui io credo si imponga con urgenza la necessità di un'approvazione della legge sul diritto allo studio contestualmente alla legge sull'autonomia
Tenendo presente che il punto qualificante di questa legge il diritto allo studio dovrebbero riportare alle università
Il luogo in cui il diritto allo studio viene riconosciuto e gestito non credo che sia stato un fatto positivo aveva fatto delle regioni e protagonista del diritto allo studio poco in ossequio a quel principio dell'autonomia che prima di esprimere credo anche che proposte di riforma o di cambiamento possono essere fatte a riguardo
Della presenza degli associati e dei ricercatori negli organi di gestione
La cui presenza mi sembra penalizzata dalla proposta Guberti ma credo che anche su questo punto il ministro abbia dichiarato la sua disponibilità ad una ridiscussione
Di fronte a queste prove
Di fronte a questo quadro insisto fortemente positivo riguardo al principio ispiratore con la necessità di una serie di mutamenti riguardo all'articolato delle proposte
Si è posto il movimento studentesco comunque lo vogliamo chiamare
Quali sono le osservazioni che si possono fare non sono osservazioni organiche non possono mi sembra andare
All'interno delle loro proposte in quanto la maggioranza dei movimenti studenteschi e diverse facoltà ha chiesto ancora del tempo per poter avanzare delle proposte organiche
Certamente è da notare questo come un fatto curioso movimento che si dice nascere in relazione ad una proposta di legge
E che non sa bene come famoso formulare le sue critiche alla proposta di legge spesso le osservazioni riguardano la natura
Per così dire rappresentativa del movimento studentesco io credo che l'osservazione di fondo possa essere quella quello che non credo sia accettabile la pretesa
Implicita e più volte esplicitata
Del movimento su un testo di essere rappresentativo di tutti gli studenti non è un fenomeno nuovo questo a cui assistiamo
Minoranze piccolo grandi poco importa ma minoranze che all'interno di un contesto in cui convivono e lavorano fianco a fianco decine di migliaia di persone
Oggi si rivestono del diritto di rappresentare tutte queste decine di migliaia di persone senza che nessun meccanismo democratico le abbia ciò delegata
In altre stagioni
Lontane da noi questi meccanismi hanno portato conseguenze molto gravi per il tessuto democratico la nostra città e la nostra del nostro Paese i delle nostre città
E credo che la ripetizione di simili meccanismi
Debba essere stigmatizzata da chi ha a cuore
Insisto il tessuto democratico della nostra società
Tanto più che
Danni resistono
Consultazioni democratiche
Attraverso cui gli studenti sono in grado di esprimere delle loro rappresentanze
è vera l'osservazione che a queste elezioni studentesche non partecipa da troppo tempo un numero rilevante di studenti
Ma è altrettanto vero che gli studenti che si sono quindi ti in Assemblea in queste settimane sono Ancona e numerosi di quelli che hanno dato vita alle elezioni da cui sono nati i rappresentanti di lista
Una seconda osservazione riguarda i modi con cui il movimento ha voluto autodefinirsi anche qui ci sono state delle correzioni successive ma è pur vero
E il movimento ebbe una volta rifiutare a maggioranza di definirsi come non violento
Non nel senso di sceglie una propria linea alternativa grandi ma nel senso di ritenere che la concezione dalla democrazia di cui esso voleva farsi portatore non potesse prescindere
Dal poi una discriminante nei confronti di alcune componenti degli studenti e di fatto questa discriminante è stata posta concretamente nei confronti di alcune componenti tutto dantesca
A quello che dicono le cronache nei confronti dei giovani del Movimento giovanile democristiano dei giovani a Federazione giovanile socialista dei cattolici popolari in altri casi di fare fronte e anche questo mi sembra un fenomeno Carate
Il contenuto più importante su cui il movimento si Espresso e mi avvio rapidamente alla conclusione che il rifiuto di quella che sarebbe la colpa principale della proposta Guberti e cioè di consegnare l'università nelle mani dei privati
Ecco io credo che gli studenti avrebbero certamente ragione se questo fosse il risultato concreto dalla proposta di legge
In realtà questa accusa mi sembra fortemente viziata di ideologismo oltre che è fortemente datata ma soprattutto non corrispondente alla realtà dei fatti
Sarei il primo ribellarmi se si consegnassero si volesse consegnare l'università nelle mani dei privati sono invece il primo a dire
Che alla vigilia del due mila la vigilia dell'integrazione europea dal mille novecentonovantatré in tutte le vigilie importanti che stiamo vivendo
E non dico possibile ma a mio giudizio essenziale assolutamente indispensabile che l'università Tarodi forme e modi intelligenti di collaborazione con il mondo produttivo con il mondo del lavoro
Spetta evidentemente Allo stato
Continuare a garantire non dico la sopravvivenza ma la vita pari dignità
E a pari titolo a pari di risorse di tutte le facoltà universitarie
Qualunque siano le materia qui e se si deve dicono un qualunque sia la loro dislocazione geografica
In altri termini non di privatizzazione non contro la privatizzazione si tratta
Di sollevarsi ogni volta ma si tratta di chiedere come la legge d'altra parte lascia chiaramente intendere
Che il contributo dell'industria
Sia continui ad essere deciso e diretto ed organizzato attorno ad un progetto di cui non è responsabile la stessa industria ma appunto l'università nella sua autonomia
Termino con l'ultima osservazione che è stata fatta a riguardo del movimento e che è un pollo alla il cavallo di battaglia della polemica di questi giorni e non è il movimento una longa manus del Partito comunista di Occhetto
Io credo che la domanda sia ben posta in questi termini certamente osservo
O meglio dall'osservazione
E la stragrande maggioranza dei documenti approvati dalle diverse assemblee è possibile notare una oggettiva convergenza tale tesi che il movimento sostiene e le tesi che il Partito Comunista sostiene soprattutto quando il movimento va al di là delle considerazioni sulla vita universitaria e delle considerazioni sulla legge Uberto per passare chessò all'esecrazione mi delle concentrazioni
Editoriali all'attacco alla legge Jervolino Vassalli sulla droga alla solidarietà alla giunta Orlando che ha presentato le sue dimissioni a Palermo
All'attacco lo strapotere padronali in fabbrica
Eccetera eccetera di fatto col passare dei giorni e settimane mi sembra che questa oggettiva convergenza tra le tesi sostenute al movimento studentesco e le linee su cui si muove l'attuale Partito Comunista vada emergendo in tutta la sua chiarezza
Ecco uno dei motivi per cui ritengo che il movimento non abbia non possano che il fiato lungo
E che noi siamo fuori mentre la vigilia di qualche cosa di analogo a quello che è successo al precedente presunto movimento degli studenti quello del mille novecentottantacinque
Qualche probabilmente ci prepariamo a vivere un'altra stagione di disillusioni
Di disincanto per molti giovani e questo non è mai un fenomeno positivo
Che poi mente hanno sognato di poter essere protagonisti della l'università e rischiano di trovarsi tra poche settimane o poco più
Con un pugno di mosche in mano senza aver dato un contributo utenti con la riforma dell'università e avendo perso l'occasione di essere protagonisti del sapere è evidente che io non è questo che mi auguro ma sono altrettanto convinto che per i giovani e per gli adulti l'unico modo per poter essere autenticamente protagonisti dell'ambiente in cui si delle lotte democratiche anche nella contrapposizione nella divisione
Sì a quello di essere capaci effettivamente di un dialogo di una proposte di un'interlocuzione con le altre componenti all'interno della città in questo caso con le componenti politiche con il governo
Ed è per questo che credo che la via scelta dai rappresentanti delle liste sia più produttiva e Possa lungo andare produrre di più per l'università e per il clima democratico all'interno della nostra società
Fabio Mussi
Fabio Mussi
Giorni fa un'organizzazione che è cara Formigoni
Ha rivelato che gli studenti che comunicano con i fax ricevono ordini
Dai fax che arrivano a Botteghe Oscure
Mannaggia siamo stati presi con le mani nella marmellata però non sanno che a noi poi Fazzi arrivano direttamente da Mosca Poli trasmettiamo perché diciamo il cervello al centro di comando non può essere fermato
Botteghe Oscure ora se
Evitiamo questi aspetti folcloristici dalla discussione
Forse
La trasformiamo in una cosa più produttiva
Noi stiamo discutendo stasera e discutiamo in tutta Italia e l'università perché c'è una proposta
In campo
Che è quella del ministro Ruberti e non è una proposta di poco conto non è normale amministrazione proposta consistente pesante che tocca punti decisivi
Discutevamo poco fa con Roberto io non ho alcuna difficoltà a dare atto di come dire di questo peso della proposta poi dirò che cosa ne pensa
Discutiamo perché c'è questa proposta è perché c'è un movimento in campo
E credo che essi debba essere proprio debbo di spiriti del non capire le ragioni di questo movimento io
Mi consentirete di arrivare alla risposta alla domanda formulata la villette attraverso un brevissimo sintetico ragionamento politico
Una catena di pensieri rapidissima Sperone dieci minuti
Insomma voglio dire intanto questo mi riaggancio con l'ultima parte dell'intervento di Formigoni insomma gli uomini non hanno cioè quella scatola collegano
Cioè hanno questa attitudine di pensare
E l'Italia vive in una situazione a un governo
E non parlo di Ruberti parlo di un governo
Chiara e in questi anni Iniesta in questo momento favorendo
Un impoverimento uno svuotamento delle istituzioni una crisi democratica
E anche ha favorito l'installazione di extra poteri super poteri
Tra astenuti Coppoli Monopoli per esempio esattamente nel campo dell'informazione
Che è un campo che ha qualcosa a che fare con l'organizzazione del sapere
L'informazione rappresenta il caso più clamoroso
Un governo io credo di debole ispirazione democratica da questo punto di
Allora come si fa a meravigliarsi se gli universitari vogliono guardare bene dentro un disegno sull'autonomia che ridefinisce i rapporti pubblico prima come si fa a meravigliarsi se tanto più in questa situazione in rapporto a quel che succede Nelli nella situazione italiana
Ci siano antenne sensibili
Sulla questione della democrazia dei poteri effettivi
E appunto che il rapporto che si instaura tra pubbliche e private
Aggiungo una col considerazione collegata a questo
Salta un tappo
è passato molto tempo da un movimento che si innescò sulla questione identitaria poi prese altre strade quello del sessantotto
Che cosa è successo sono passati vent'anni
L'università per un tempo imperdonabile piuttosto che crescere maturare sia gonfia
Non è stata né programmata né governata nel riforma si è gonfiato
Ci si è dimenticati in tutto questo tempo di quattro cose che l'Italia stava salendo ai vertici delle potenze industriali
E quando sia questa evoluzione la questione della scienza della cultura del sapere e delle istituzioni che organizza
La scienza e la cultura il sapere diventa decisiva strategici
Seconda dimenticanze
Ci si è dimenticati che in questa crescita diventava sempre più grave il dualismo nord-sud in tutti i campi
Non c'è l'impoverimento assoluto del Mezzogiorno d'Italia farlo dell'economia ma della società della cultura perché anche il sud dell'Italia e cresciute cioè peraltro all'impoverimento relativo rispetto a una crescita differenziale molto alta
Che tanto più riguarda in campi che stiamo discutendo stasera
Nel rapporto nord-sud
E non è un caso che il movimento nasca Palermo con una forte caratterizzazione meridionali
Terza dimenticanza è che insomma non non solo nei convegni nelle manifestazione insomma la l'avvicinamento all'appuntamento e novantadue l'Europa
Rappresentava pur qualcosa
Per settori come questo della scuola e dell'università dai quali dipende
La strutturazione dei reciproci valori nazionali delle società e degli Stati che significano in
E infine quarta dimenticanza questa davvero
Particolarmente grave ci si è dimenticati che nell'università ci agli studenti
è un soggetto che è stato cancellato dopo dalla da dall'ottica dalla visibili costava nel mirino
è come se non ci fossero stati
Questo movimento dunque prima di tutto figlio di una osservazione della realtà perché in questi venti anni a realtà è stata esattamente questo
L'università
Cresciuta anche si gonfia tacco sia assurdamente così disordinatamente
è diventata una colossale macchina e lo spreco
Ogni tanto ci sono le le le ricorrenti favole sul all'eccesso di popolazione universitaria eccetera eccetera
Intanto come
Voi sapete tutti la popolazione universitaria quella che entra all'università
Sulle classi d'età corrispondenti inferiore in Italia che nel grosso degli altri paesi avanzati
Voi sapete che questa popolazione concentrata in sei atenei a tutti gli altri va poco più che le briciole percentuali di questa distribuzione demografica diciamo
E voi sapete che ogni anno entrano duecentocinquanta
Trecento mila ne escono quanti settanta ottant'anni cioè che il rapporto tra chi entra e chi si laurea che era vent'anni fa del quarantatré per cento è sceso al trentadue per cento
Cioè si è risposto a questa crescita di domanda che seguiva la crescita della società italiana trasformando l'università non so quanto consapevolmente ma fa lo stesso perché il risultato non cambia in una colossale macchina dello spreco
Non governata darwinismo sociale a perché da ventuno sociale rigettato bassa
Università non è stata riformata globalmente non è stata governata non è stata programmata e oggi salta il tappo
E anche approfittando dell'occasione politica di una proposta
Nasce un movimento che ha molte ragioni dalla sua parte
Molte ragioni sulla parte molte radici oggettive che spiegano il perché è nato il perché assunto questa ampiezza e qui
Due minuti
La domanda di Villetti
Ma c'è il muro di Roberto invece che di Berlino cioè c'è un fossato invalicabile nella
Affermazione di principi di questa legge che non consente neppure la discussione
Usiamo le stesse parole le usa testo di Ruberti
Per quanto ci riguarda le usiamo noi comunisti le usano anche gli studenti
Sono parole che esprimono però concetti diversi e hanno diversi contenuti
Per cui non c'è il fossato invalicabile ma c'è una divaricazione d'un contrasto politico effettivo su ciò che queste parole oggi significa ne posso non significa le tre parole chiave sono diritto allo studio
Democrazia autonomia
Sono contenute nei progetti di Ruberti
Sono contenute per quanto ci riguarda nei progetti
Che ha presentato il PC attraverso il governo ombra sono contenute nelle piattaforme degli studenti che non che non le negano nessuna delle tre anzi pongono su alcune maggiori enfasi e criticano il modo come si dà risposta al problema per quanto riguarda in particolare la questione dell'autonomia
Tre parole chiave
Sul diritto allo studio che è stata
Il campo più e colpevolmente dimenticato dal governo in violazione di diritti
Stabiliti
Dalla Costituzione italiana e mai pienamente affermati e realizzati nell'università
Sul diritto allo studio
Ora in dieci minuti non posso entrare nei dettagli ma abbiamo formulato con il governo ombra una proposta che mi pare più seria di quella che viene dal Governo
Cioè spazio di discussione assolutamente sì
Purché si prenda atto del fatto che alla parola si danno alla parola l'interrogativo contro la parola si danno risposte diverse
E purché si accerti dunque di aprire una
Discussione su questo sulla democrazia è qui Progetto del ministro non non mi pare affatto soddisfacente
Cioè molto vertice molta gerarchia
Molta corporazione nella proposta niente o poco studenti
Bisogna invece pensare un governo e università
Meno concepito gerarchicamente con un peso e ruolo degli studenti che non sono come sente sempre dire
L'acqua che scorre no perché quando si pone la questione della democrazia universitaria e del ruolo del polso del peso che studenti si dice
I docenti sono la roccia che resta agli studenti sono nate l'acqua che scorre bene ma è un'acqua che scorre per tre quattro cinque sei gli anni ed è giusto che quest'acqua che passa sulla pietra ci lasci qualche segno
E che dunque siano riconosciuti poteri effettivi che nel testo di legge non si vedono infine punto cruciale
Quello dell'autonomia
Che per quanto mi vide da quanto mi risulta non viene negato da nessuno dei soggetti in campo
L'autonomia è un punto delicatissimo
L'autonomia parte innanzitutto dall'investimento di risorse pubbliche sufficienti a garantire
La vita dell'università lo sviluppo dell'università e della ricerca
Perché se manca una quantità sufficiente di risorse pubbliche eccetto che poi il privato è sostitutivo
E allora non si tratta di autonomia marxista Orano forme di dominio
E allora il rapporto pubblico-privato se c'è un pubblico sufficientemente presente interventista
E che vuole mantenere nelle sue mani la direzione complessiva del sistema la questione
Dell'intervento dei privati
Non è affatto uno scandalo lo scandalo per nessuno ma le garanzie
Contenute nel progetto di Ruberti non ci paiono affatto soddisfacente ci pare che l'università è molto e sposta con quel testo
Ha elementi di controllo di
Influenza esagerata di dominio da parte dei da parte dei gruppi dei gruppi privati questione delicatissima su cui naturalmente si può discutere si deve discutere
Ma che ci trova oggi con risposte diverse con soluzioni Diversi ad un problema che credo sia abbastanza comune ma il fatto che ci siano risposte diverse non è una cosa così
Marginale
E mi pare che il fatto che proprio gli studenti
Che riuscite a far diventare una cosa alta una cosa di valore nazionale
Di straordinario peso e valore politico temi di questa portata ci faccia dire che insomma dobbiamo dare un riconoscimento a questo movimento che aiuta tutti
Le garantisco che non partono fax a Botteghe Oscure ne ho chiesto e il gran capo degli studenti fatto letale dice
Universitari italiani ci aiutano tutti a trovare le giuste risposte ai problemi che la legge di Ruberti pone ma che non risolve a nostro parere in modo soddisfacente condivisibile
Antonio Ruberti
In realtà io pure sono d'accordo che gli uomini penso meno male
E che anche i collegamenti
E ha bisogno di sapere distinto
Basta collega
Se non si riesce a capire visti
Solo che le riforme ciò che non lo è
Se la parola privatizzazione viene usato indifferentemente
Per tutti i problemi beh si rischia di fare confusione
E allora io cercherò di dare un mio contributo a questa discussione
Se ci mettiamo a fare i conti e l'analisi di quelle situazioni dei ministeri italiane
Credo che abbiamo qui tende ascoltatori che la conosco
Prosegue ripeto che con la stessa però
Per esempio il ricordo di aver realizzato
Tredici dodici tredici anni fa
Questo problema dei meccanismi nuovi di selezione sociale nelle università
E che sono due e che li conosciamo tutti sono l'abbandono
E uno sotto le
Sono la restrizione delle scelte
Per cui certi studenti scelgono medicine e c'è chi sceglie studenti scelgono Scienze politiche
Sono i nuovi fondi e nuovi meccanismi di selezione sociale
Che consolidano
Le professioni
Lei vanno all'università
Una funzione importante di ascensione sociale pari opportunità
Ebbene
Sapete quante da quando manca la legge sul diritto allo studio
A tredici anni
Oggi pomeriggio
Al Senato della Repubblica
Per richiesta del nuovo ministero la legge presentata dal governo
Un anno fa è stata messa all'ordine del giorno che è stato discusso
Per la verità questa legge annunciata dal partito comunista non c'è
In stampa impreparazione non lo so
Quindi è stata annunciata speriamo che venga fatta perché per ora e leggi in Parlamento sono una del senatore pollici di Democrazia proletaria e quella del governo
E la la iscrizione all'ordine del giorno è stata chiesta da noi
Oggi pomeriggio
Quindi diciamo io non lo so
Su questa faccenda come si possa dire
Che noi discutiamo soltanto dell'autonomia
Vuole fare un minuto di questioni di metodo
Questione di metodo una questione importante in un regime democratico
La questione di metodo dovrebbe
Ormai fare i conti col fatto che possessori di verità non sono molto credibile
Ma essere tutti un po'più laici
Sapere che possiamo sbagliare
Possono sbagliare e gli altri no
Che rispettare degli altri è importante fino a prova contraria è che bisogna confrontare le idee
Confrontare le proposte misurarsi sulle proposte
E inverni Tarsu l'università
Chiunque conosca i problemi
Sa che modelli di università per il futuro sono difficili a disegnare
Perché il futuro è veramente difficile e diventi difficile come scenario e quindi che occorre governare in situazioni di incertezza con umiltà
Proponendo soluzioni e confronto
Perché i problemi di crisi delle università sono in tutti i Paesi e ci sono anche nel nostro e allora che cosa io mi permetto di rivendicare con l'umiltà di poter sbagliare è una cosa viticola quale tengo moltissimo
E dico la verità che mi dà anche
Molta serenità intere anche rispetto alle forme aggressive personalizzati
Molti hanno accompagnato dall'istituzione del Ministero e l'hanno denunciata come sta pure negli atti parlamentari come posizione di potere tra così dici
Fatto che noi volevamo governare una fetta dell'istruzione la parte universitaria lasciando alla DC quella mette
Il fatto che
Appena entrato in funzione
Senza molta titubanza
Non gestisce potere
Perché in questi tre mesi in questi sei mesi non ne ha gestito niente
Fatto tutto in modo trasparente forse non sarebbe male notarlo di tanto in tanto di fronte alla disattenzione rispetto anche ad altri motivi giusti
Ebbene
Abbiamo nel Parlamento quattro leggi
Non è vero che c'è la legge sull'autonomia sotto c'è qui al diritto allo studio
Che abbiamo ricominciato discutono aperti come quell'autonomia fin da adesso
Soltanto una persona inconsapevole
E poco informata pensa che le leggi e di proposte di legge vanno in Parlamento non vengono modificate non si servono dell'apporto parlamentare del confronto con l'opposizione come è stato per la legge istitutiva del ministero
C'è la legge sulla programmazione che la controparte della legge sull'autonomia
Perché la scelta istituzionale è stato di dare la gestione alle università
Liberare il ministero dal compito di gestione diretta e però riservarsi la programmazione la programmazione la provocazione serve per compensare per intervenire sulle aree deboli per intervenire sui settori più c'è la legge sugli ordinamenti quella legge che deve avvicinare il nostro sistema sistemi europei
Sono leggi che sono in Parlamento
Dalla precedente legislatura per gli ordinamenti
Però su questo bisogna confrontarsi sul progetto complessivo di cui fa parte l'autonomia c'è come io lo sono non so che l'ago Ravano alla privatizzazione c'è una risonanza emotiva psicologica
E ce l'ha avuto nella stampa ce l'ha avuto nella televisione di tutte le parti
Perché magari parlando di privatizzazione si pensava Berlusconi ma questo è e questo è il problema
Che ha condizionato anche i discorsi sulla sull'università è però qui bisogna distinguere
Perché con ma io ho fatto un'intervista con la BBC
E che vorrei che Mussi facilissimi e con la France Press
C'ho messo uno ora per spiegare le cose
Perché non ne capivano
Perché quando gli ho detto che le università italiane cioè il valore legale del titolo di studio il valore legale c'è il concorso nazionale per i professori tutte le persone sono incardinato dello Stato mi hanno domandato ma che consenta privatizzazioni sono spiega ci andate vuol dire che i privati possono fare convergere ma lo fate già ma allora qual è il problema perché l'abbiamo chiamato privatizzazione dice la presenza esterna beh io l'ho visto il progetto di legge vostro oggi pomeriggio presentato finalmente stampato che ho avuto
Ed è in questo progetto di legge il tetto dei rappresentanti esterni sapete quand'è
Invece di un quinto e un terzo
E sapete qual è l'elemento di garanzia per scegliere che il senato accademico ha due terzi deve decidere se sta qui la differenza mettiamo che deve uscire il senato accademico per due terzi che allocative
Dove sta
Questo termine che hanno privatizzazione Uberti porta Agnelli nelle università
Ma ma sita privati italiani che sono solo in economia Scienze politiche ecco chiedono i finanziamenti dello Stato
La ricerca industriale finanziato dallo Stato qui
E che c'è il rischio che Dio non so dello Stato siamo stati disattenti è vero infatti un giornalista BBC dice ma Italia e così fortemente in crescita può darsi che poi insistendo sia diventa più potente questo è vero
E allora fra venti anni può darsi che ci sia una prevaricazione allora siccome la preoccupazione della a mettiamo di questi meccanismi di garanzia
Io ce n'è almeno due da inventare
Ma molto più forti di quelli cioè quelli di mettere che per esempio il tetto della parte della parte privata cioè a un terzo per esempio non passa mai superare un pezzo un decimo tanto per ora il quattro cinque per cento nel perché il sistema industriale italiano ha avuto un patto leonino con l'università pubblica
Non ci ha messo niente seppure su tutto si è preso tutti laureati era li importiamo altri come erano preparati perché tanto poteva scegliere e se li preparava da sé
E quindi consegnavamo laureati non addestrati all'indipendenza culturale rispetto all'industria
Questo è il dato possiamo mettere che una percentuale del contratto venga usato per venga usata per per Scopinaro dell'università
E allora qual è il punto forte il punto forte dell'opposizione io l'ho riconosciuto con quell'umiltà intellettuale che chiedo anche agli atti
E il problema della rappresentanza studentesca
Però anche qui io vi prego di credere consigli c'è vita
Che noi abbiamo un problema politico che non può essere sottaciuto
Abbiamo il problema politico di introdurre due meccanismi di Portici
Non è un fatto secondario perché accanto al meccanismo di partecipazione in Terna
Le abbiamo conservate
Abbiamo aggiunto un meccanismo dialettico consiste e io so che su questo le forze politiche non erano non sono tutte convinte e quindi abbiamo lasciato l'approfondimento di questo punto l'ho detto il giorno in cui ho presentato la legge al dibattito parlamentare e anche ad una concezione per cui si potesse in sede locale
Diciamo anche avete
Riempire di contenuti il problema dei poteri del Senato industrie però io non ho difficoltà a sgombrare subito il terreno dagli equivoci
Per quanto mi riguarda ho detto dal primo giorno che possiamo accrescere definire meglio e l'ho detto
Diciamo alla prima o
Terna degli atenei
E riempire di contenuti l'abbiamo proposti due che poi guarda caso ho visto del disegno di legge comunista e sono quei due che sono scritti di Formigoni che sono quelli di dare parere vincolante e di dare il potere di sindacato che sono a quelle due proposte lì
Potete leggere il testo Partito Comunista e le richieste degli studenti che mi sono state presentate c'è una corrispondenza quindi allora dopodiché dove sta il distacco
Poi c'è il problema delle componenti interni
Effettivamente ci sono state due aspetti ognuno che si è parlato per trascinamento tra sistema universitario e sistema di ricerca di tre livelli invece di un unico livello in due fasce anche qui ho scritto dall'inizio sul Sole ventiquattro Ore che non c'era questa volontà
Ho riconosciuto che la rappresentanza nel consiglio d'amministrazione si può esaminare quindi il problema è venuto in discussione quale non è l'autonomia badate bene perché questo non è corre il problema e delle rappresentanze non è secondario riconosce
Di chi gestisce l'autonomia
Non c'è nessuna volontà
Di non avere una partecipazione democratica di studiare meglio le forme di partecipazione alla gestione dell'organo se questo è il problema allora su questo il terreno d'incontro e ha aperto è disponibile non si possono trovare anche se invece la mistificazione autonomia uguale privatizzazione allora non ci stiamo
Perché il problema dell'autonomia è un appuntamento che è importante tra l'altro per rendere possibile la partecipazione quindi in realtà io credo che la cosa che forse scomoda sapete quale c'è una cosa scomoda e scomoda pure per me per certi aspetti però io lo faccio con dieci e con convinzione
La cosa scomoda doversi confrontare con un grande progetto di riforma del ministero italiano
Questo era cosa scontata
è probabilmente però questo è un appuntamento che sta nelle cose
Perché l'appuntamento europeo è vicino
E di questo non è che possiamo fare a meno non possiamo ingannare coloro che poi sul mercato del lavoro dovranno misurarsi con una competizione reale che già oggi per i primi segni e i primi e le prime difficoltà ai Giochi
Giorgio Tecce
L'oggetto
Per non creare differenti
Fa parte degli due convegno perché anche l'anno prego dovrà cioè gli esami se c'è il disagio solido che su Cesare io vi ricordo che posso fare una battuta vi ricordo che c'era un'epoca in cui alla fine della lezione gli studenti battevano le mani come si finisce così diciamo non degenera c'è stato un periodo delle stagioni gli ho fatto la sarà persa campagna infatti sessantotto e settantasette insomma c'è il novanta e in quelle stagioni l'applauso della sempre difficili diciamo è un nuovo benissimo capire importante fare cose giuste o per lo meno che si ritengono giusto
Bene
Allora non c'è problema la privatizzazione sostanzialmente non c'è
E il vanno
Abbastanza d'accordo
Nel testo di legge
Rischi non ci sono tornerò su questo problema
Ci sono la necessità di aumentare le rappresentanze Sperto rappresenta
Ma dopo che
Tutto questo
Avverrà
Dopo che le acque
Info tumultuose diciamo si sono ritirate
Beh io domando ai miei colleghi io alla presidenza cosa resta
Quattro cinque studenti in più nel consiglio d'amministrazione
Una decina venti cento non voglio adesso porre limiti alla provvidenza l'evento
E basta
Allora di tutto questo dibattito che c'è stata negli atenei
C'era solo l'esigenza
Di aumentare sostanzialmente le rappresentanze che poi sappiamo Achille un pochino
La presenza esterna nel momento delle votazioni
Dietro l'angolo non c'è solo il privato ci sono anche talvolta i partiti con i loro interessi
E basta
Eh no
Non è così
Non è così la sofferenza dell'università se mi consente il moderatore Villetti
Io capisco che voi abbiate il problema dei parlamentari ma non vorrei che veste cattivo esempio di non sentire cosa dice l'università
Gli ordini
Dicevo una contestazione su un prezzo quinto tre riscoprirsi così piacevo chiunque non resta niente
No problema c'è
C'è un problema di un'università intanto un po'autoritario verticistica perché questa è la legge
Casati che c'è stata data un secolo fa e che ha visto le forze democratiche di allora battersi contro un progetto
è una progettualità di tipo un po'napoleonico
E c'è diciamo così
Un indirizzo del Paese
Che rende sospetti un po'tutti
Perché qui non è questione di fare la lotta a Berlusconi élite sta di fatto però che uno delle strutture culturali più importanti del sistema radiotelevisivo sostanzialmente pensa solo all'audience e annientato
Non fa una politica cultura
E lo stesso discorso vale un pochino
In tutto questo gli anni passati nella stessa università
E in cui si è sempre vagheggiato pensato alla finalizzazione mammario all'università come strutture culturali
E questo secondo me nell'università si sente consentono agli studenti
Che entrano con grandi motivazioni
E ne escono con grandi delusioni e vi permangono tra le tante difficoltà che sono state qui ricordato il da Rubbettino ottanta per cento che non frequenta trenta per cento
Che che abbandoni
Ma lo è anche questa ho sofferenza diciamo così anche per i professori perché non dimentichiamo che operano nell'ambito dell'università i docenti e non solo per vedere scorrere gli studenti
Ma anche per partecipare a un processo di produzione culturale
Che vedono sostanzialmente dalla Società misconosciuto che sono oggetto d'attenzione soltanto quando vi è il l'altro finalizzazione
Ma quindi la privatizzazione non è nella legge Roberto
è nella società che tende a privilegiare e selezionare incerti
Valori di tipo ho consumistico un po'produttivistica o talvolta specie dei valori culturali
Beh e non è casuale che i rettori
Della California
E di altri stati americani tre quattro anni fa si si erano riuniti per gridare
Al pericolo che l'informatica e le biotecnologie soffocasse ero
Tutti gli altri settori in particolari settori umanistici
Non è casuale che la Thatcher
Proposta Oxford per la laurea honoris causa si era stata bocciata clamorosamente lei professor
Il pericolo cioè di noi di non trovarsi di non ritrovarsi nella società attuale a mio avviso indubbiamente
Però ecco forse questo pericolo è stato in fasi esatto
E tradotto
Il mio è un avversione a una legge che invece
A mio avviso viene incontro a quella grande esigenza che per l'appunto quella della autonomia
Sempre richiesta mai ottenuta
Che e paio tenuta perché diciamo questa autonomia responsabilizza all'università
L'università
Non come azienda ma come grandi istituzioni culturali
La responsabilizzazione soltanto nel dovere dove far fronte a un'organizzazione moderna
Ma la responsabilizza anche dei rapporti con il privato
Non è vero che l'università sia stata una turris eburnea chiunque sa alle stelle
Ma Cissé non i professori di certe facoltà
Hanno collaborato hanno aiutato vogliamo dire nella ricostruzione del nostro Paese
Oppure in taluni casi vogliamo dire a le mani sulla città scegliamo ci sono momenti diversi nella vita del nostro
Paese e chissà che non i professori di medicina hanno partecipato anche alla privatizzazione
Del sistema sanitario
E così si potrebbe fare tanti altri esempi
Ecco con l'autonomia questi rapporti diventano istituzionale
Questi rapporti debbono essere sotto gli occhi di tutti questi rapporti devono contribuire
Allo sviluppo dell'università e non essere soltanto insisto soltanto perché non è che il contributo dell'individuo della persona del singolo professore sia da trascurare e da sottovalutare
Però l'università dei terreni i suoi rapporti alla luce del sole
Pubblicando come del resto si fa nemici Vialli studente son venuti a chiedere di di leggere i contratti e le convenzioni ho detto al direttore l'istituto del del Dipartimento di fisica di dati non ci sono problemi che ci sono errori troviamo insieme ma i problemi del dell'ufficialità sul problema il problema e della trasparenza
Dicevo prima che l'università patisce il fatto che non li si riconosce una funzione culturale
Ed è sotto gli occhi di tutti questo fra
L'università di Roma con centottanta mila studenti è l'espressione manifesta di un disinteresse che il Parlamento e che i governi passati
E speriamo non quello attuale hanno dimostrato non soltanto verso la sua firma avverso alla l'istituzione
Università io non mi voglio soffermare su quelli che sono i mali del nostro ateneo qui presenti vedo molti volti
Vi sono anche i familiari che quindi conoscono in quali difficoltà noi ci dibattiamo
Ora il ministro deve fare una legge speciale per Roma
Deve intervenire
Deve intervenire sempre che incontri non c'è un problema soltanto diciamo di leggi
Per
E il funzionamento più corretto delle università c'è una questione di mezzi per la sopravvivenza delle nostre università
Tu dicevi e con ciò concludo che il modello per il futuro
Ma come si può con la situazione di gli atenei italiani
Pensare a un moderno se la situazione è talmente drammatici
è difficile ma per pensare un modello dovremmo unirci
Suo sopravvalutando la cultura la scienza e i protagonisti di questo processo culturale e formativo che debolezze di docente senza queste distinzioni inutili e fastidiosi a mio avviso ma della attualità
Di produzione e degli studenti che anch'essi debbono partecipa
Attraverso non un apprendimento
Formale e spesso troppo finalizzato ma a una produzione
Della scienza che gli aiuti a comprendere anche il futuro non saltò quello dell'università ma in genere quello del nostro Paese e dormo
Allora in questo secondo Giro
Io vorrei porre un come oggetto di riflessione
Questa questione
Si ha l'impressione che di fronte a qualsiasi proposta di riforma dell'università
Ci sia all'interno degli atenei
Un complesso di forze che oppongono resiste
O forze che vogliono cambiare totalmente tutto ma che con la stessa
Con lo stesso risultato con lo stesso esito di tramutarsi in un elemento di ostacolo metto alla virtù
Cioè l'impressione che ci sia una certa i riformatori comunque una tendenza dell'università hanno un farsi riforme
Ecco io su questo vorrei sottoporre una riflessione
Tutti quanti
Per Dalia e il quinto Paese industrializzato del mondo come si ripete ormai
Senta
Ma una carenza generale nei servizi
Ora si può dare l'impressione che nell'università
Come avviene per i trasporti negli ospedali
L'utente
Il cliente
Sia in qualche modo una figura secondaria
Io so molto bene che nell'ambito dell'università
C'è un discorso di grandissima rilevanza che è quello della ricerca
Però non c'è dubbio che l'Istituzione Universitaria risponde come altre strutture del paese a l'utente al cliente non abbiamo un utente un cliente che paga molto poco
Nella diversità e che vicende molto poco dal punto di vista Dellas didattica in alcune facoltà aumenteremo oltre bisogna riconoscere che ha invece un trattamento dire
Ecco non si sta producendo nell'università
è la stessa cosa che avviene un po'in tutti i comparti dei servizi del suo
Dove ogni volta che si ponga una questione di riforma
Entrano in gioco
Certo forze che si presentano con una capacità anche di rivoluziona mento
Ma anche forze forti resistenze corporative
Per cui la saldatura tra forze corporative e forze che vogliono rivoluziona mento blocca i processi di riforma
Ecco questa analisi
Secondo me che sottopongo
Dovrebbe indurre a una lettura della situazione di università in qualche modo anche innovativa rispetto a
Che cosa si può fare della
Perché cosa si può fare per vincere
Una condizione generale di resistenza che che non è insita nelle forze politiche in astratto ma che invece risiede
All'interno di pezzi della società civile
Ecco il fatto che la proposta di riforma abbia sollecitato un movimento
E che questo non sia la prima volta che H
E che poi si mettono in moto una serie di forze che in qualche modo non affrontano più la discussione sul progetto di riforma ma semplicemente in blocco della riforma ecco queste il quesito
Che secondo me emerge insomma da tutte queste vicende cioè come si può sfuggire se si riesce a sfuggire
All'esistente che sono indotte da fattori corporativi ma anche da spinte che
Proponendo delle forme di rivoluziona mento strutturale alla fine
Non impediscono lo sviluppo
Dei riformisti
Queste e la questione io sottopongo
Ai nostri interlocutori perché io credo che il pericolo più rilevante che cioè di fronte al progetto Roberti non sia la discussione
Il dialogo anche la modificazione Massiah egli appare inutile
Qui di apparire di questa di questa resistenza che poi impedisce un riformismo nella diversità esiste questa questione
Cioè è una questione reale
E come la si può affrontare
Roberto Formigoni
Ma io condivido sostanzialmente l'analisi che è stata fatta le cause credo che siano molteplici ma voglio indicare uno in particolare
Anche se capisco che i termini che sto per usare possono essere molto popolari
D'altra parte proprio il parallelo fatto nella domanda tra il servizio che dall'università e altri servizi pubblici a suggerire la cosa
Il difetto formalmente alla mio avviso sta poco nell'eccesso di statalizzazione presente all'interno del sistema universitario all'interno del sistema scolastico in Italia
Eccesso di presenza dello Stato che è assolutamente imparagonabile a quello di ogni altra nazione civile europee o extraeuropee l'Italia da questo punto di vista realmente la pecora nera
Anche ministro Ruberti portava mi sembra per le argomentazioni a sostegno di questa tesi
Anche le resistenze corporative sono certamente facilitate
Da un sistema che complessivamente non esalta all'assunzione libera di responsabilità
Da parte degli utenti di tutti gli utenti
Per cui si creano
Le incrostazioni di potere per cui si creano i meccanismi di trascinamento di resistenza alle carriere automatiche l'avanzamento semplicemente per scatti d'anzianità
Per cui si ha una situazione dove appunto c'è un'università che da poco agli studenti e in cambio può pretendere poco
E anche l'alto tasso di mortalità che denunciamo da anni
è conseguenza anche di questo fatto università che non è capace di suscitare l'interesse dello studente quindi molti studenti
Non frequentano
O no o comunque non non seguono in che direzione andare
In che direzione deve andare la destagionalizzazione ecco qui forse va sciolto un nodo
Di equivoci il nodo prima culturale che non che non politico uscire dalla statalizzazione ed è stata Lizzani e non vuol dire privatizzare
Dobbiamo essere capaci di inventare altri termini per esprimere concetti diversi da quelli di privatizzazione o di riscoprire termini
Non recentissimi
Che appunto non indica non è la statalizzazione la privatizzazione io credo che il termine più adeguato o meno adeguato
Sì al termine pubblico
Credo che abbiamo bisogno di diversità pubblica non di università statali e noti università consegnati ai privati
Sì ho letto un altro termine che viene usato in un certo dibattito oggi è quello di privato sociale cioè università garantite il cui quadro di riferimento sia garantito pubblicamente garantito dallo Stato quindi
Ma in cui non sia lo Stato a pretendere di essere il giudice ultimo
Di essere l'organizzatore ultimo della cultura della produzioni colto
Perché questo non è compito dello Stato compito lo Stato è quello di garantire la parità delle opportunità
Affinché non ci siano differenze di censo o di sesso di razza o di situazione geografica in cui si è nati a penalizzare l'accesso all'università come l'accesso ad altri servizi pubblici penso alla sanità e penso ad una serie di altri servizi pubblici
Ma all'interno di questo servizio pubblico e non statale
Ci sia la possibilità per presente diverse per gruppi per realtà di studenti di docenti
Di altre realtà presenti nel territorio di lavorare e di esprimere il meglio di sé
Viviamo in una società fortemente pluralistica fortemente differenziata non deve farci paura che esista una differenziazione un pluralismo anche all'interno del mondo produttore di cultura del mondo produttore di sapere la burocrazia statalisti Ka indigesta blocca soffoca il crescere della società
Mentre vediamo intere società interi popoli ribellarsi avere finalmente la possibilità di ribellarsi
Conto metodi statalisti ci oppressivi non vorrei che noi rimanessimo l'ultimo Paese invece spatolata ricco è stato l'atto unico anche in questo campo del sapere
Si tratta in altri termini di
Realizzare fino in fondo appunto la categoria dell'autonomia
Che come accennavo prima ad essa avrà Sr pieno in ogni campo
Dal campo della responsabilità gestionale e finanziaria al campo dell'organizzazione didattica
Al campo dell'organizzazione della vita delle università
E qui permettetemi di toccare uno dei punti che è stato citato da tutti noi attorno a questo tavolo ma su cui forse varrebbe la pena di portare a fondo il dibattito il tema del diritto allo studio
Per anni abbiamo visto al Partito comunista in primis proporre il tema del diritto allo studio termini esattamente di questa perché matto una statalizzazione una regionalizzazione
Gestori del diritto allo studio sono gli enti
Amministrativi dello Stato centrali e decentrati ma chi l'ha detto ma dove sta scritto
Ma dove sta scritto che i servizi agli studenti agli utenti università devono essere gestiti da un organismo voi estraneo alla vita al sentire alla cultura degli studenti dei docenti
Tutta l'esperienza di questi ultimi anni dimostra che quanto più il servizio in ogni campo non soltanto nel campo del sapere è gestito da enti da soggetti vicini agli utenti tanto più il servizio è sentito come soddisfacente
Dagli utenti stessi ed è gestito in termini di maggiore economicità
C'entra Lizzani il diritto allo studio significa sprecare una quantità enorme di risorse e dare una risposta insoddisfacente al misurando gli studenti a vi sono i docenti
Ecco che cosa deve voler dire anche autonomia dell'università capacità di consegnare la gestione della risposta ai bisogni direttamente agli studenti con una pluralità di foche un organizzative una pluralità
Di forme di forme associative
Questo fra l'altro permetterebbe risponda anche un altro tema che ho sentito sollevato
Sia dal ministro Ruberti sia dal professor Tecce quello in fondo della condizione dello studente all'interno dell'università di oggi io la prima parola che ha usato nel mio intervento è stata la parola disagio ho sentito parlare in termini di difficoltà l'inserimento insomma non non neghiamo la stragrande maggioranza di studenti fa l'esperienza in fondo di questa solitudine di fronte alla condizioni verso Italia di fronte all'istituzione universitaria di un'estraneità rispetto all'organizzazione del sapere
E la percezione di una struttura precisando studente a di una struttura universitaria indifferente rispetto al suo bisogno certo quando poi le strutture universitarie sono macroscopiche gigantesche
Come in molti in alcuni casi italiani questa percezione di disagio aumenta ancor di più il pendolarismo
La condizione di emarginazione oggettiva in cui molti studenti sono costretti a vivere anche di come si fa a rispondere a questo io credo consegnando sempre di più avendo il coraggio di consegnare sempre di più
Alla realtà delle organizzazioni degli studenti e dei docenti la possibilità di gestire risorse e risposte
A questi bisogni
Niente mi fermo qui cosciente che le cose si abbandonano ma non prima di
Aver dato una simpatica risposta Mussi
Che sia l'inizio se la fine del suo intervento
Ha sentito come dire il dovere una necessità Albisola di rispondere a quella battuta di qualche mio amico che i fax arrivano da Botteghe Oscure
Non si sono rimasto colpito che tu sia rimasto così colpito da questa battuta ti sei sentito veramente bloccato
E allora lasciami aggiungere soltanto una domanda
All'università di Milano in questi giorni ci vengono offerti viaggi super scontati per partecipare al manifestazione del movimento studentesco la prossima settimana treni organizzati
Mi sedi e chi ha organizzato questi temi a questi viaggi così scontati grazie
Bene
Fabio Mussi
Da questo potrebbe essere Maritati delle ferrovie allora defraudati dei fax sempre ritenuti diede di comunicazione sorgono infatti alle ferrovie
Ora siamo anche
Ferrovieri del movimento non non non lo so Formigoni e ti assicuro che non lo so chi paga i temi permette che ci metta sopra
A Mila no gli avevano a Milano piacevano di saperlo ti assicuro che non è il Piccini che già dura qualche difficoltà a pagare il treno per quelle che si spostano per i congressi ti assicuro che per qualche decina di migliaia di studenti che viaggiano soldi il PC non ne
Basta chiederla quelli che muteranno in treno che li paga insomma una risposta la RAI non io sono all'indirizzo assolutamente sbagliato
Speriamo che paghino perché potrebbero anche fare qualcosa la risposta te la daranno quelli che ci montano io non ho rimando al mittente la domanda non la ricerca
Ruberti certo devo riconoscere qui siccome
Io ho fatto riferimento a vent'anni fa De Roberti non è pure con cui
Mi ricordo ventitré quattordici poi questi numeri magari recriminare
Non lo so anche questo Tecce non lo sono stati d'accordo solo che che il ministro a cui non era Ruberti era una specie di formazione rocciosa
Contro la quale si non sul prima ci si infrange un po'tutti e poi si sgretola la roccia il fatto all'aria tutto Ruberti ha una affabilità e una politicità sicuramente superiore a quella di cui questo può costituire qualche chance per il sul testo di legge
Io Ruberti se vogliamo
Confrontare attentamente i due testi
I due testi che hanno una filosofia una ispirazione
Un meccanismo di distribuzione dei poteri transennata e consigli d'amministrazione completamente diversi e propri Donora polveroni perché tali privati che non deve essere demonizzata ma il babau
Il privato e il problema è che il pubblico appunto riesca a mantenere il il governo la direzione di uno dei settori fondamentali della vita sociale per esempio
Tu prevedi con la tua legge chi enti pubblici e privati attraverso convenzioni e consorzi possano svolgere completi di didattica e di ricerca organizzare biblioteche sistemi informativi e servizi
Possano essere attinti a queste fonti per servizi culturali ricreativi e residenze strutture De vita collettiva servizi complementari assistenza di studente lentamente agli studenti la cosa che accende la l'interesse di Formigoni mi pare essenzialmente questo passaggio che di questo articolo per il conferimento di e borse di studio organizzare pezzi date che curricoli insomma sì consentano punti di penetrazione di accesso che secondo le toglieranno no no non è vero toglieranno totalmente la possibilità di controllo è un profilo diverso il rapporto fra pubblico fra pubbliche e private comunque prendo atto e la cosa mi pare che sia politicamente significativa stasera
Che
Il ministro abbia e qui dichiarato l'aveva già dichiarato in qualche altra occasione ma stasera con particolare
Chiarezza e veemenza che bisogna introdurre meccanismi di garanzia superiori e questo secondo me è un passaggio importante e che ha bisogno di vedere un punto francamente debole che questo della democrazia
Cioè dei poteri e delle rappresentanze dentro gli organi di governo compresa quella studentesca che è un punto di debolezza io credo che se c'è una disponibilità a rivedere questi due punti non marginali che è quello della democrazia del rappresentante e quello dei meccanismi di garanzia dell'università pubblica
Nei confronti di rischi effettivi di una perfetto di padronanza chiamava il mio maestro
Perfetto di padronanza da parte del signor Badaloni che ora nel congresso diciamo maestro allievo si trovano si trovano un po'in conflitto diciamo se c'è questa disponibilità beh questo è un fatto politico di un certo interesse io credo che il primo punto dell'autonomia dell'università sia quella di liberarla del tutto dal viso
Cioè che ci sia una quota di intervento anche di uso di risorse finanziarie pubbliche che riesca a soddisfare integralmente il bisogno del e che quindi la parte di rapporto col privato non sia sostitutiva di un buco
Che apre il difetto pubblico ma che sia integrativa e dunque governabile e controllabile e questo è un punto decisivo ho visto che l'altro giorno Ronchi AN accusato di avere
Proposto una incremento di uso di risorse per il sistema universitario trascurando il fatto che siamo a centotrentasette mila
Non mi ricordo quanti miliardi di debito pubblico no e il punto è la quantità di risorse che si descrive università rispetto a quelle che si prestino ad altri settori
E qui tanto per l'università quanto per la ricerca siamo indietro
Siamo indietro rispetto a Paesi
Che hanno una più chiara e preveggente politica delle risorse del bilancio
Oltre che degli ordinamenti e delle strutture universitari credo che l'autonomia innanzitutto si garantisce con una presenza di intervento pubblico che sia sufficiente a soddisfare tutte le esigenze primarie divide l'università cosa che oggi non abbia perché se si consegna in università così
Si aprono tutte quelle porte quelle finestre credo che rischiamo davvero che avvenga ciò che gli studenti temono e il loro timore è il segno di un avvertimento democratico mi pare molto forte
Allora concludo con un riferimento a questo punto del rapporto con giusto
L'altra l'altro giorno l'incontro con i centosessantasei su duecento e qualcosa
Delle rappresentanze studentesche devo confessare di non averlo granché al prezzo
Ho letto anche una nota del dell'ufficio stampa del ministero che diceva che erano state escluse da quelle rappresentanze cui erano state escluse oppure non erano venute ma mi pare che fossero state escluse
Che fossero state escluse non c'erano ma quando si incontra una rappresentanza studentesca
è uno il ministro che la incontra deve porsi il problema di Kiba quell'incontro dichiara presenta da quell'incontro
E se ci si è organizzati da parte di una serie di gruppi politici perché per esempio non vengano all'incontro non vengano rappresentati liste Groppi organizzazioni politiche studentesche
Bisogna interrogarsi se quell'incontro a un incontro che serve ad aprire il canale di comunicazione
E il dialogo con il mondo studentesco oppure invece rischia come insuccesso di chiudere un canale di comunicazione e non credo che con quel che sta succedendo in università
Sarebbe una politica non lungimirante
Ci si possa limitare ad un contatto con queste rappresentanze Como spiccava Formigoni c'è un movimento di decine di migliaia
Di studenti che occupa l'università è un fatto politicamente e culturalmente e socialmente rilevante un movimento
Che critica questa riforma ma non ha come slogan come parola d'ordine no alla riforma universitaria come in altri momenti pure avvenuto che chiede una riforma ne critica i contenuti ma chiede una riforma è un movimento che dichiara di ispirarsi
Io mi auguro che le previsioni di Gava
Nascano solo come dire da un un sovrappiù di preoccupazione del ministro e se il ministro dell'Interno a qualche informazione che la metta a disposizione di tutti che non ci sia
L'intervento provocatorio perché questo movimento studentesco movimento
Che si ispira ad un principio come quello della non violenza e lo dichiara in tutte le università
Che vuole che vuole svilupparsi del sì è vero è vero è vero non è vero Rosai vero Formigoni
Ed ha operato anche un salto ed ha operato anche un salto rispetto ad altri momenti della storia del movimento degli studenti che ecco mucchio le carsico che appare che scompare
A ha colto un principio
Democraticamente decisivo come il principio della delega
Cioè della le assemblee si riuniscono discutono ma hanno i loro delegati nominano votano il nome nel loro delegati
Il che consente per chi voglia farlo perché si è interessato a farlo di accogliere pienamente questo movimento come interlocutore diretto non mi pare che fino ad ora
Da parte del mondo politico da parte del governo
Ed anche debolmente se posso fare una critica da parte del ministro si stia cogliendo questa occasione di avere un interlocutore certo politicamente determinato ma anche chiaro nell'espressione delle sue rappresentanze perché dal dialogo con questo movimento può venir fuori qualcosa di buono il richiamo finale di Tecce
Non facciamo chiesi enti in un avvitamento che ci riporta sempre al punto di prima
Che si buca anche quest'occasione per una riforma dell'università perché anch'io ritengo
Che sarebbe un errore di tutti qualche tempo fa
Ho trovato un testo era un appunto di diario di un parlamentare
Del mille ottocentonovanta e rotti cioè di quasi un secolo fa
Il quale scriveva un appunto e diceva
Massime tu stai discutendo con un altro un corridoio della Camera a Montecitorio di riforma dell'università eravamo a pochi anni dall'unità d'Italia
E incontri due colleghi che incrociandosi sentano ciò di cui stai parlando si danno di gomito e ritorno
Cioè era già diventato un argomento diciamo comico poche decenni dopo l'unità d'Italia il tema della riforma dell'università che era salito all'ordine del giorno e non si faceva mai
Io credo che in questa occasione c'è un modo per non farla
E per non farla ma per continuare a non farla ma e questo modo non ascoltare e non intendo interloquire direttamente con il movimento che si sta sviluppando l'esistenza
Antonio Ruberti
In effetti
A proposito di un convegno informo sull'Espresso che uscirà lunedì
è stato domandato a Umberto Eco sei sessantotto si ripete lui disse che di solito come diceva come diceva testi marxisti fra il diciotto brumaio
E mi ha detto che la storia non si ripete si può trasformare in una farsa
Io per la verità credo che purtroppo la situazione non sia comica ma rischia di diventare brutto rispetto al futuro del Paese se non si interviene sull'università
Io voglio subito dice rispondere ha proposto il colloquio con gli studi
Si chiede più rappresentanza come si avrà la rappresentanza con le elezioni speso no non con le nomine dei delegati in assemblee
Sì avverrà con le elezioni
E allora chi sarà eletto dovrà essere rispettato
Al ministro arriva la richiesta dicendo se serve a sei membri dei consigli di amministrazione la maggioranza DS dice
A questo punto che gli fa di chiedersi di che partito sono io ho detto subito dopo nello stesso comunicato che ero desideroso di incontrare gli altri
Ero desideroso di incontrare tutte le federazioni giovanili quando c'è stato da trasmissioni televisione erano stati invitati quelli del del i rappresentanti di tutti quanti che non si sono presentati sono stato invitato al forum dell'Espresso con rappresentanti del movimento ho deciso di andarci come risulterà rapinate movimento non sono venuti
Quando hanno fatto la dimostrazione a Roma è stato detto sì una delegazione voleva venire non è venuto quindi io confermo qui con chiarezza che sono assolutamente disponibile a incontrare e sentire tutte le posizioni di quelli rappresentanti e di quelli non rappresentati di quelli spontanei dei vari movimenti
Il problema di andare dentro le facoltà occupate consentiti i miti di tenerlo una cosa che bene o male in uno Stato democratico la registrazione di un fatto non legale
Che purtroppo è rischioso
Perché in effetti genera contrasti vita coloro che hanno scadenze e coloro che non le hanno
La presenza del ministro come esperienze storiche dimostrano può essere causa di disordini di scontro quindi ha un senso di responsabilità questo non significa l'anno disponibilità ad esaminare qualunque proposta comunque pervenga e qualunque delegazioni chiede di essere incontra questo sia molto chiaro questo è il primo punto
Secondo
La legge istitutiva del ministero la legge istitutiva del ministero che mi pare e diciamo sulla quale il partito comunista si è astenuto prevede tutti i principi di autonomia
Prevede anche che cosa succede se l'autonomia non viene dopo un anno e quella parte a proposito del l'organismo costituente Caro Mussi è stata fatta e in accordo col Partito comunista poi legge nella diciamo puoi leggere tutti i resoconti parlamentari su questo punto proprio perché era decisivo abbiamo trovato una soluzione unanime
Quindi tra l'altro non vedo come adesso a distanza di pochi mesi ci sia una tale divaricazione c'è l'arco c'è sono ci sono emerse preoccupazioni sono emerse desiderio di partecipazione maggiore su queste cose io lo ripeto non ci sono problemi
Tu mi domandi le garanzie per sé e per la ricerca di base ma questo Paese l'unico che fanno affatto la gente la legge sull'Agenzia Spaziale Italiana
Ammesso che il quindici per cento delle risorse destinate alla ricerca di base ma chi è che qui che vuol venire a dare lezioni sulla difesa ricerca di base
Ma siamo seri su questo punto
Credo che tutta la storia di tutti gli interventi fatti in tutte le posizioni a difesa della ricerca di base del ruolo dell'università beh siano scritti nelle cronache e diciamo non è che si può inventare adesso scoprire scoprire queste cose su questo non ci sono problemi non ci sono solo solo alibi possibili ma non ci sono problemi io gli rispondo alle due questioni importanti
Mi dispiace che tu non hai risposto sulla questione del personale invece che non è stato risponderò non sfuggo alla Duma
Il rischio di questioni relativi al personale che si intreccino con i problemi della riforma non esita sono iscritte nella storia pure nell'ultima trattativa per la scuola
Per la scuola è stato fatto una grande lotta ai Cobas dai sindacati pelle affrontare i problemi della scuola in realtà ciò che è venuto e solo il contratto di quelli che lavorano nella scuola
Devi studenti non è venuto viene allora i rischi ci sono
Questo non significa badate bene io sono voglio essere onesto intellettualmente non significa che non ci sono i problemi dei docenti
Dei ricercatori degli associati ci sono eccome
Ma la saggezza politica e l'esperienza storica impone che li dividiamo li separiamo
è giusto affrontare in modo serio anche i problemi non risolti dei ricercatori e dei docenti
Associati ma vanno non vanno mischiati con i problemi della riforma universitaria allora su questo campo ci sono due questioni
C'è certamente una parte dei ricercatori una parte degli associati che soffre dei meccanismi di mega concorsi di concorsi non oggettivi di influenze di aspettative di carriera non risolte ma questo non significa che sia possibile continuare con un meccanismo di riconoscimenti che non si faccia carico dei problemi veri che sono anche quello
Del loro ruolo decisivo che rispetto alla qualità dell'università la selezione dei docenti quindi avremo tavoli di trattative discutiamole ma non rischiamo di con i problemi della riforma questo dovrebbe essere l'accordo politico complessivo
Affrontarli con serietà ma separatamente e su questo sarebbe bene che tutti prendessero una posizione chiara e riconquistando lascia invalida dei problemi degli studenti che sono quelli di funzionamento dell'università nella ricerca e nella la questione dello studente come cliente prediletti rispondo puntualmente in Italia vengono trasferite sei mila miliardi alle università
E di questi sei mila miliardi il tre quattro per cento viene pagato dagli studenti
Quindi in realtà e un trasferimento di risorse pubbliche a una parte della popolazione
Questo mi pare che sia sotto gli occhi di tutti sia un dato oggettivo
Quindi in dando io dico che gli studenti universitari
Sì nel mercato del lavoro dei diplomati dei quelli che prendono la licenza media inferiore di offrirgli meglio delle condizioni possibili perché è interesse anche del Paese oltre che dei siti
Quindi però non possiamo amo non possiamo continuare continuare a ritenere che una volta entrati vestita dove c'è una composizione sociale spostata verso la classe medio-alta si abbiano tutti privi leggi mentre che i diplomati non trovano posto i licenziarli scuola media non possono proseguire di questo non importa niente a nessuno io credo che dobbiamo riconquistare su questo punto un equilibrio per cui in via
Alta diciamo non è concepibile non è concepibile che noi non ci preoccupiamo di del fatto che il cinquanta per cento di coloro che prendono la licenza media prendo agenzia media superiore e di
Quelli che per l'agenzia media superiore solo due su tre si scrivono insita e di quelli che si scrivono solo uno su tre basso quindi qui veramente centrale il diritto allo studio veramente su quello dobbiamo misurarci per fare un sistema efficiente ma più equo più e
Ecco di quello che
Perché io ho avuto quando ho sentito dire a proposito dei quattro mila miliardi che bene o male lo Stato ha dato malgrado i tagli che non ci sono stati professore di circa dato per
Per l'edilizia universitaria ho sentito dire dalle assemblee e pubblicate sul manifesto l'assemblea di pare erano questi sono soldi nostri no sono soldi dello Stato e ripeto sono soldi anche di cui e lui che i figli all'università non riescono a mandarli quindi misuriamoci dispetto ai bisogni con onestà intellettuale ma dobbiamo dobbiamo non inganna
Ma non ingannare non cavalcare qualunque
Richiesta o protesta indipendentemente da una corretta ed equilibrata valutazione valutazione dei problemi io lo dico lo so che possono essere non popolari queste cose ma noi dobbiamo essere onesti rispetto ai giovani non è che compiacendosi di si rispetta lì si rispetta quando gli si dice ciò che si pensa con onestà e poi ci si confronta è il quale ci si corregge se si sbaglia si riconoscono i punti di debbo pezzo non è che si può andare a dire che tutto ciò che viene detto è giusto perché non è così possono sbagliare coloro che hanno posizioni dirigente ma possono sbagliare a
Anche coloro che sono i movimenti ed il guaio qual è
Ecco che
Si chiude lei la possibilità storicamente verificata più volte che questa sia una vampata una lampada che si è consumata e che quella partecipazione che tutti involgono non si realizzi come è successo nelle occasioni precedenti l'augurio che io fa
C'è l'impegno che tutti dovremmo mettere e a far sì che la domanda di perquisizione partecipazione trovi spazi si decida di ma si sostenga nella cultura nella cultura della partecipazione e la cultura e la partecipazione di chiede che non ci sto che ci sia rispetto per le posizioni e il dispetto significa dissi la verità almeno quello che ciascuno crede che siano sovente in buona fede oggi
Della Chiesa iniziale si sia poi smarrita in una serie di canali Rivoli problemi affollano la vostra mente
Mi sono sentito talvolta un pochino estraneo nel senso che
Università vorrebbe anche dei le risposte concreti oltre
Al problema della riforma
Poi parlato gli adempimenti per quanto riguarda l'edilizia
E bisogna anche parlare delle dotazioni
Perché sono no talmente inadeguati talmente insufficienti che rischiano di mettere
A dura prova il funzionamento dei nostri attende
Comunque io non credo che oggi vi sia una resistenza alla riforma ma per la riforma non credo che vi sia un'estraneità a tutti questi problemi anche la parte del corpo docenti
Certo mica tutte le riforme sono ottimi mica tutti gli interventi sono rispondenti alle reali
Sicché
Questo dell'autonomia certamente sì
Ma io non vorrei che talora con una certa malizia nelle riforme
Sì servissero poiché le visioni
Che con l'autonomia sono in definitiva contraddittoria
Quando
Interdisciplinarietà e al
La la mia firma
Robert funzione
No le materie di frontiera si vogliono sostituire
Gruppi
Comincerete leggi gruppi di mettere
Abolendo le facoltà
Si copiano degli atti che sono contrario
All'autonomia mia università
Quando si creano
Gruppi
In alto
Che è molto specializzati via dietro alla ma di chi vuole controllare i fondi di funzionamento perché se è vero che il privato può essere dietro l'angolo e chi lo nega
Abbiamo chiesto ministro anzi è stato pronto nelle sue risposte da alcune garanzie
Le ha dato e a ripetute
Anche oggi
Ma dietro c'è anche uno stato
Che ha perso poco la coscienza delle istituzioni
Che ha sostituito alle istituzioni e spesso le lottizzazioni che si introduce nelle istituzioni cercando do di conquistarle anche dall'interno
E nell'università al problema comincia ad essere grave
Anche e persino dei concorsi universitari
Che non sono solo un problema
Di baroni
Credo abbastanza
Data
Ma che sono problemi di interferenze gravissimo
La distribuzione dei posti di tecnico laureato il distribuzione dei posti nelle università e quant'che cosa è affidato ai può è stato affidato ai posteri ci farebbe arrossire fa
E nessun partito
Sia ben chiaro né indenne
Sono tutti coinvolti quindi l'autonomia innanzitutto si
Liberarci dal bisogno ma è innanzitutto rispetto di un'istituzione
Ecco io però
Mi chiedo
Se in questo momento insieme a tanti apprezzamenti che io stesso anche come lettori il senato accademico ha dato ai temi che vengono trattati dagli studenti ecco io mi devo un dossier c'è qualcuno che pensa però al grave stato di sofferenza in cui si deve si trova oggi l'università perché non è giusto Mussi che sia l'Istituto universitario l'Istituzione Universitaria a iniziare questo dibattito
Forse se la legge sull'un ministero
Ero dell'università e della ricerca scientifica avesse avuto un dibattito
Alla Camera in Assemblea e non in Commissione è questo l'opposizione non l'ha chiesto è una pagina nera per il Parlamento italiano porse questo dibattito sarebbe stampa ICI patto dalle forze politiche
E allora le forze politiche non debbono credere che l'università è un bacino d'utenza per le loro manchevolezze e per le loro esigenze io sono molto rispettoso dei partiti previsti dalla costituzione dei partiti come elemento indispensabile nel Paese ma lo sono assai meno
Quando strumentalizzano
Movimenti
Esigenze
Quando
Non si rendono partecipi della vita di un istituzione ma cercano di trarre dalle contraddizioni ed
Le
Dai guadagni chissà PET-TC il loro vantaggio io credo che una gran parte del movimento il potere sì
Dire in molto su alcuni aspetti coglie
Iniziato all'università di Roma in movimento potrei dire molto però io riconosco che questo movimento così come quando c'è un gradiente Teo l'unico sia diffuso ha trovato un riscontro che nessuno di noi dato immagine
Un interesse che dobbiamo riconoscerlo ci trovate Robotti impreparati a capirlo quindi dire che quel e un movimento oggi un movimento politico addirittura partitico sarebbe sbagliato o per lo meno non sarebbe intellettualmente onesto però negare che vi siano delle componenti
Che presentano grossi rischi anche questo non è giusto ci sono
E se alcune
Diciamo esercitazioni
Dissi in
I voli non sono perfettamente rispondenti ad alcune che vedemmo negli anni passati è solo perché la frettolosità dell'operatore ne ha deformato i contorni
I rischi ci sono
I rischi ci sono
E l'università non vuole essere una palestra
Di contrasti quindi io il mio lo
In ogni
E ognuno di loro di voi si deve adoperare per superare questo momento non perde distinguere
Diranno
Io non per fare differenze e non per il miliardario uno Pa patente di democratico dall'altro invece no ma si deve adoperare perché il problema venga maturazione ed isolare così eventualmente chi volesse invece continuare
Si fa
Non tutti gli sforzi in questo senso
Io non voglio rispondere io voglio dire che all'università i professori
Lo stanno facendo abbastanza
Da Rin
Ogni della conferenza per me tori è stato unanime
Indicare
La via del colloquio come l'unica via possibile oggi e non saremo noi lettori a cavare le castagne dal fuoco a chi eventualmente volesse trarre
Sì che sono estranee alla cultura agli studenti e ai professori e al personale non docente
Un contratto adeguato
Abbiamo fatto un portare grazie a tutti grazie partecipanti buonasera
Siamo arrivati a mezzanotte
Quindi
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