Intervista a Giovanni La Via sul bilancio dell'Unione europea del 2013 e sugli aspetti finanziari della Politica agricola comune

Giovanni la via deputato Europa iscritto il gruppo del PPI eletto con il PdL come vogliamo parlare di bilancio bilancio due mila e tredici di cui relatore per il Parlamento europeo soprattutto ad una relazione sugli orientamenti
Negoziato si apriva tra qualche
Negoziato per proprio si è creata qualche
Settimana quali sono gli orientamenti per il prossimo anno
Il percorso ovviamente lungo per al bilancio queste solo il primo passaggio nel quale abbiamo dovuto mandare un messaggio forte alla Commissione la Commissione europea il venticinque aprile
Metterà nero su bianco è presenterà le cifre
Della sua proposta di bilancio per il due mila tredici l'abbiamo voluto mandare un messaggio su quelle che sono secondo noi le priorità
Una priorità forte e la crescita lo sviluppo vorremmo che una
Risorsa consistente delle
Delle somme che sono a disposizione la Commissione che sono libere e orientarvi possa essere destinata
Ai programmi finalizzati alla crescita e lo sviluppo quelli che sono finalizzati all'innovazione e le piccole e medie imprese poi sono quelle che fanno fazione
Risorse destinate altri termini a risolvere uno dei problemi più gravi che affronta l'Europa che la disoccupazione in particolar modo quella giovanile abbiamo un grave disagio che permea no orizzontalmente con tutta l'Europa abbiamo Paesi con tassi di disoccupazione giovanile che sono quaranta per cento e che sono una delle vere piaghe che bisogna affrontare
è chiaro che l'occupazione non si fa con le grandi imprese che richiedono grandi investimenti per unità di lavoro nuova impegnata
E quindi abbiamo la necessità di forzare la mano sulle piccole e medie imprese che sono in realtà quelle che sono in grado di generare più occupazione
Dall'altro lato abbiamo voluto manda un messaggio forte alla Commissione sui pagamenti perché l'esperienza che ho fatto l'anno scorso alla fine dell'anno nella conciliazione con il Consiglio
Che ci ha bloccato sul livello dei pagamenti
Ci ha portato a fare alcune considerazioni
I pagamenti non effettuati l'anno scorso si sono riverberato in modo negativo sul bilancio del due mila dodici perché molti Paesi tra cui l'Italia hanno presentato
Fatture da pagare all'Unione europea e alla fine dell'anno
Per l'Italia sono due miliardi di euro che non sono stati pagati
Alla fine del due mila undici il cui pagamento è slittato al due mila dodici mandi una condizione pressoché simile abbiamo la Spagna un po'di meno ovviamente Portogallo la Grecia e altri Paesi europei
è chiaro che non possiamo pensare di rinviare i pagamenti perché come quando si è consumato un pasto si sono presi degli impegni sono ordinate tante pietanze alla fine poi bisogna paga il conto e siamo arrivati alla fine del prospettive finanziarie due mila tredici e il momento nel quale c'è il conto a pagare ci sono impegni presi con impresa con soggetti pubblici e privati
Nel corso di tutto il la programma finanziario pluriennale che oggi vanno liquidati e per la liquidazione sulla cassa cioè ci vogliono gli stanziamenti pagamento
Per questo motivo ci sarà sicuramente
Una variazione di Bilancio e quindi non è in villette nel corso della
Due mila dodici per consentire l'acquisizione di risorse nuove per effettuare i pagamenti
E dall'altro lato dobbiamo prepararci ad una forte richiesta di pagamento del prossimo anno perché sono pagamenti per non fatti negli Stati membri non sono pagamenti
Che vengono essere
Utilizzati dalle istituzioni europee Vincenza restitutio europea e minima e di pochi punti percentuali il grosso va tutto a vantaggio degli Stati membri con la politica regionale con la politica e l'innovazione più settori
Diciamo
Ci sono queste fatture non non paga le deficienze di pagamento sono soprattutto alla politica regionale alla politica la croce
Perché
La politica regionale rispetto al precedente quadro finanziario pluriennale procede in ritardo quindi se facessimo un confronto tra
I pagamenti al penultimo anno del quadro finanziario pluriennale precedente quindi al penultimo anno in questo quadro finanziario ci rendemmo conto che siamo sotto
I diversi punti percentuali perché
Perché i programmi regionali sono partiti in ritardo perché il quadro finanziario è stato è stato
Approvato il ritardo e quindi sono stati impegnate sono state impegnate molte risorse ma non sono stati liquidati i conti per investimenti strutturali fatte negli ventotto Paesi dell'Unione
Dall'altro lato abbiamo invece degli alta delle altre risorse sono necessari per il pagamento del
Dei programmi di ricerca il settimo programma quadro a visto tante contanti bandi
I bandi sono stati vinti da imprese sono seguiti e istituzioni ricerca che hanno iniziate svolto l'attività e che per presento le fatture da pagare e queste fatture oggi mancano le risorse per pagarla
Sul a Bilancio e sul all'orientamento del
Delle risorse siamo ho ricordato alla fine del
Periodo finanziario va bene settennale siamo in piena crisi economica diversi Paesi membri come dire
Vorrebbero addirittura ridurre i livelli del bilancio dell'Unione europea che margini ci sono in termini negoziali di qui la fine dell'anno per
Orientare come chiedete voi risorse
Alcuni programmi sono programmi che sono stati e tutti i programmi per i quali oggi bisogna spendere sono programmi che sono stati approvati dal Consiglio dagli Stati membri
Che hanno dato mandato
Di eseguire programmi regionali per esempio dei fondi strutturali e oggi questi programmi regionali quando arrivano all'MP due cioè alla rischio del disimpegno automatico quei presento i conti da pagare
E quindi vengono attuati e quando vengono attuati questi programmi è ovvio che le risorse sono necessari
Ma il tema è quello che gli Stati membri non devono vedere negativamente queste risorse in più a
Trasferita bilancio Regione perché lo so risorse che attorno agli Stati membri per i pagamenti tutti però alcuni sul contributo rimetti altri sono certo c'è chi paga di più e c'è chi paga di meno e questo è chiaro ma è evidente che
Ci sono Paesi che hanno dei programmi regionali soprattutto sulla politica e la coesione importanti che hanno tanto ancora da chiedere al bilancio comunitario in termini di alcuni
è ovvio che la pressione dei beneficiari netti e maggiore
Rispetto a quella dei contribuenti netti
Ma se non fosse così la solidarietà europea evidentemente non sarebbe quella che è Italia in tutto
Tutto questo come
Come si trova Italia che
Ogni tanto firma lettere con i contributori netti ogni tanto invece
Si ricorda di essere beneficiaria per esempio non
Nel
Politiche regionali
Militare beneficiaria sì di politica regionale sia in buona misura anche i politica agricola di politica agricola comune noi prendiamo interne i pagamenti diretti quattro virgola uno miliardi di euro all'anno sono un bel pacchetto di risorse
Dobbiamo tener conto che siamo sul piano complessivo contributori netti
E questo essere contributori netti ci porta a
SR stili su molte politiche a finanziarle finanziamenti
Miniatura cospicua a siamo contributori netti anche perché sui programmi che sono a gestione diretta europea
Non siamo talvolta in grado di
Competere in modo adeguato sulle risorse
Per esempio nell'ambito del settimo programma-quadro le risorse vengono gestite direttamente dall'Unione europea e dalla Commissione europea e su queste risorse il tasso di rientro
Dell'Italia un tasso di rientro estremamente contenuto non siamo organizzati e non siamo competitivi per partecipare a bandi ricerca sul piano europeo e questo fa sì che aumenti la nostra posizione contributori netti su quella politica
Giovani colleghi