Presentazione di un documento sulle prospettive economiche dell'Italia dell'Ufficio Studi della Confcommercio

Sono tutte abbiamo voluto iniziare
In perfetto orario per consentire poi hai Digilio dovere
Tempo a disposizione per non dare i servizi
Allora io non vi tedio il programmati ed è stato distribuito che ha distribuito in sala stampa è confermato per tutti che i relatori
Si avverte il bisogno di fare intervista alcuni relatori l'ufficio stampa a disposizione
Ci sarà un'introduzione di Mariano Bella il Direttore dell'Ufficio studi le presentazioni non le faccio perché accanto a Lecce il Segretario generale Taranto il Presidente Sangalli direttori generali volta il Direttore dell'Ufficio studi Mariano Bella
Io do la parola subito Mariano Bella che vi illustrerà i dati
Che è presente che stiamo presentando oggi e che saranno il fil rouge dei lavori di questa tredicesima edizione di Cernobbio dopodiché ci sarà un intervento del Presidente Sangalli saremmo poi possa disposizione per le domande
E poi usciremo per fare radio e televisioni Mariano prego
Grazie buongiorno
Dunque lo scorso anno qui a Cernobbio segnalavamo l'importanza dei consumi delle famiglie come stimolo alla produzione nazionale all'investimento all'espansione della capacità produttiva mediante acquisizione di forza lavoro
Ecco voi la crisi dei debiti sovrani che nel due mila undici ha coinvolto anche il nostro Paese pesantemente il nostro Paese ha messo in secondo piano anzi diciamo che ha tolto proprio dal dibattito
Le questioni di di economia reale la soggettività le infrastrutture la domanda interna il ruolo della pressione fiscale
A nostro avviso è un errore separare crescite disciplina di bilancio quest'ultima si può realizzare se c'è la prima senza crescita
La disciplina di bilancio riproduce costantemente condizioni di declino per l'intero sistema economico condizioni che effettivamente e purtroppo il nostro Paese aggio
Una delle poche cose senz'altro crescenti nel nostro Paese il debito pubblico in termini pro capite il debito reale cioè i i debiti che effettivamente ciascuno di noi in termini di potere d'acquisto ecco questo debito pubblico pro capite è passato
Da ventuno mila euro circa del mille novecentonovanta trentuno mila euro del due mila undici quindi per il cinquanta per cento e il debito pubblico come sapete vale circa il centoventi per legge del percettore chi percepisce il PIL ora la disciplina di bilancio a livello italiano e soprattutto europeo impone correzioni visto che tra l'altro dobbiamo raggiungere il pareggio di bilancio secondo un principio che andiamo a mettere in Costituzione
Per questo sono stati comprensibilmente di recente adottato importanti provvedimenti
Ecco il risultato si vede sintetizzato in questa figura le manovre di aggiustamento dei conti pubblici sono state da sempre non solo adesso da sempre sviluppate dal lato delle entrate incrementando la pressione fiscale
Sui contribuenti in regola sta accadendo ancora lo vedete nell'ultima parte in questa parte della figura sta accadendo ancora e nell'anno in corso
Stimiamo una pressione fiscale apparente c'è il gettito diviso PIL
Pari al quarantacinque virgola due per cento
Bene e il record assoluto nella storia economica della Repubblica italiana
Tra l'altro
La nostra pressione fiscale che vedete qui confrontata con la pressione in Europa e costantemente sempre più elevata che presso gli altri Paesi nostri partner europei non solo
Ma questi divari si ampliano notevolmente
Non è una fissazione mio della Confcommercio questa della questione del della presente la questione fiscale secondo noi secondo me decisiva poter capire cosa ci aspetta in futuro che dato il passaporto enuncio il il passo abbiamo già vissuto il Presidente sotto gli occhi di tutti
E allora vediamo che come pressione apparente come pressione fiscale apparente sempre gettito diviso Pillon eravamo al settimo posto nel due mila sette qui quarantatré per cento e c'erano alcuni Paesi che ci superavano oggi
Siamo arrivati al quinto posto anche perché vedete che molti dei Paesi più virtuosi Svezia onde Svezia Belgio
Filandia ad una pressione fiscale decrescente decrescente
Questa è la pressione fiscale apparente guardiamo la la pressione fiscale effettiva cioè togliendo dal prodotto lordo quello che è il sommerso economico sempre secondo i dati dell'Istat
è così eliminiamo da questo prodotto lordo il diciassette virgola cinque per cento di sommerso che l'Istat dice economia sommersa abbiamo la pressione fiscale effettiva o legale cioè quella sui contribuenti in regola
Ebbene
Raggiungerà quest'anno nel due mila dodici il cinquantacinque per cento cioè ogni contribuente in regola paga il cinquantacinque per cento del reddito prodotto in termini di tasse e contributi
Imposte indirette e a questo punto siamo al primo posto abbondantemente al primo posto nella classifica europea e quindi mondiale e quindi mondiale perché con lo Stato
Sociale con l'alcol col con lo Stato sociale di mercato l'Europa è certamente al primo posto da questo punto di vista se noi siamo al primo posto in Europa siamo al primo posto nel mondo
Perché e vedete se facciamo la stessa cosa per il bel gioco Svezia per esempio c'è togliamo il sommerso in questi Paesi abbiamo una pressione fiscale del cinquantacinque per cento che circa dieci punti percentuali
Più elevata rispetto agli atti quella degli altri Paesi europei e quindi possiamo dire che nel due mila dodici si raggiungono diversi record
Quello del più rapido incremento della pressione fiscale apparente nel novantasette I tempi dell'eurotassa ci fu un incremento di pressione fiscale in un anno inferiore a due punti oggi oltre due punti
Raggiungiamo il massimo storico assoluto in termini di pressione cioè quarantacinque virgola due per cento infine raggiungiamo anche il massimo mondiale in termini di pressione fiscale effettiva accessi contribuente in regola
Ci sembra un'evidenza da ricordare sempre anche perché sul piano internazionale
C'è una correlazione negativa tra variazione della pressione fiscale operazione prodotto lordo cioè più pressione a parità di altre condizioni implica meno crescita
Satellitare la crescita seppure per un nobile obiettivo ha conseguenze immediate
Oltre i fattori strutturali che creano dei problemi al nostro Paese e la pressione fiscale a qualche ruolo nello spiegare la caduta dei consumi e del PIL per abitante lo vediamo in questa figura
Qui avete il PIL pro capite i consumi pro capite in serie storica lunga dal mille novecentottantanove e quelle linee dicono oggi o domani al più domani
Dove saremo in termini di consumi pro capite di PIL pro capite con i consumi torniamo al novantotto con il PIL pro capite torniamo al novantanove badate bene ogni volta che aggiorniamo questi dati
Facciamo un passo segnaliamo un passo sempre più ampio sempre all'indietro nella nostra nella nostra storia economica qualche anno fa dicevamo abbiamo
Abbiamo il decennio perso quello del degli anni Duemila siamo tornati indietro di dieci anni
Beh purtroppo ci avviciniamo a al a poter dire che abbiamo perso un quindicennio
E l'anno in corso ora presenta uno dei momenti peggiori della storia economica italiana come riduzione dei consumi reali queste non sono dati dell'Ufficio studi cioè sono dati dell'ufficio studi a sistema con i dati dell'Istat
Stimiamo un meno due virgola sette per cento in termini di consumi reali di spicco rispetto al picco negativo del novantatré che fece segnare meno tre vi ricordate la la la grande su valutazione conducemmo dal dal dal dal Sistema monetario
Quell'anno facemmo meno tre questa quest'anno faremo meno due sette ma
Se facciamo la stessa valutazione in termini pro capite poiché la popolazione cresce un po'di più
Oggi rispetto al novantatré bene abbiamo il record assoluto della riduzione dei consumi che del tre virgola due per cento nel due mila dodici rispetto alla riduzione del tre virgola uno per cento che patti in modo nel novantatré siamo in presenza di un altro record negativo
è necessario inoltre sottolineare le specificità che
Ci contraddistinguono cioè sembra che le patologie italiani siano straordinaria
Lo vediamo in questa figura il PIL pro capite abbiamo detto scendesse in assoluto
Ma scende anche in termini relativi accumuliamo ritardi nei confronti di tutte le maggiori economie europee vedete questi sono i distacchi interni di variazione del PIL pro capite rispetto a Germania Spagna Francia e Regno Unito
E badate metterli accumuliamo questi ritardi sia quando il mondo e la nostra economia cresce o cresce un pochino perizie tra il due mila due mila sette sia quando le cose vanno male tre per esempio tra il due mila otto il due mila undici non solo le previsioni della Commissione europea
Che sono fatte in maniera neutrale per tutti i Paesi ci dicono che quest'anno accumuleranno ulteriori ritardi in termini di crescita o meglio la nostra riduzione sarà peggiore sarà più profonda delle riduzioni che hanno patito gli altri Paesi ecco in questo scenario
Si colloca il progetto di ulteriore aumento dell'IVA e io non posso
Sottacere devo sottolineare che più avvertiti commentatori hanno sempre messo in evidenza la pericolosità
Di manovre sulle imposte indirette ed è anche vero che gli studi sul tema gli studi scientifici sul tema chiariscono che la questione dello spostamento del carico fiscale
Dalle imposte dirette alle imposte indirette è una materia troppo delicata francamente per essere utilizzata in maniera semplicistica
Gli effetti sulla crescita in generale dicono gli studi sono piccoli sono modesti sono di breve periodo
E dipendono in modo cruciale dal punto di partenza della struttura fiscale di un Paese voglio dire aumentare l'IVA in un Paese con una pressione fiscale al quaranta per cento non è la stessa cosa che aumentarle un Paese con la pressione fiscale al quarantacinque per cento
Cioè non vi sono ricette buone per ogni malato d'altra parte vi prego di considerare questo
Se la crescita di un'economia potesse essere innescata da una modificazione del carico fiscale diciamo dalle imposte dirette le imposte indirette beh tutto il mondo l'avrebbe già fatto
Eviteremmo tutti come si suole dire felici e contenti ecco non è così
Tutto ciò premesso e certo comunque che tra il due mila undici del due mila quattordici avremmo un rilevante incremento
Delle aliquote ecco le abbiamo stimato gli effetti complessivi di questi incrementi di aliquote dal due mila undici del due mila quattordici perché ci sono diversi scaglioni
E possiamo suggerire con con una buona verosimiglianza
Che è la perdita accumulata in questi quattro anni sarà di circa trentotto miliardi interni di consumi a prezzi costanti cioè a causa degli incrementi dell'IVA
Le persone consumeranno interni di beni e servizi acquistati non in termini monetari in termini di benessere bensì se acquistati
Qualcosa come quaranta trentotto miliardi in meno cioè l'uno per cento dei consumi in meno ciascun anno
Poi che l'ottanta per cento dei consumi si rivolge a produzione nazionale
Beh è chiaro che questa contrazione si rifletterà in una riduzione della dinamica della produzione nazionale e quindi
Del
Prodotto lordo
Questo
Questo questa situazione
Richiede certamente
Delle delle delle delle reazioni in termini di provvedimenti per la crescita
Conseguenze della restituzione fiscale in termini di PIL non si rifletteranno soltanto in termini di consumi che si rifletteranno anche in termini di investimenti meno cinque virgola sette per cento nel due mila dodici
E anche nella crescita del tasso di disoccupazione uno zero cinque per cento in più che porterà la disoccupazione mediamente il due mila dodici all'otto virgola sette per cento
Ecco se questa disamina vi sembra troppo pessimistica io vorrei voglio dirvi questo considerate che le sintesi numeriche che noi facciamo con i servizi due mila dodici si riferiscono
In parte eventi già accaduti in parte ad eventi che accadranno perché ancora siamo al sud
Allora la pressione fiscale abbiamo detto che massimi di sempre Massimo indiani gli italiani però questa pressione fiscale la percepiranno pienamente solo quando mentre stanno già pagando già oggi il tema incremento dell'IVA quello di settembre due mila undici l'incremento dell'accisa sui carburanti sulle sigarette così è stato già Pando
Saranno gli italiani chiamati a pagare anche l'addizionale regionale IRPEF tra una settimana con la parte con le buste paga di di marzo con la parte retroattiva relativa al due mila undici
Poi pagheranno la prima rata dell'IMU a giugno due mila dodici posso porteranno l'incremento dei prezzi dovuta dovuto alla variazione delle aliquote IVA a ottobre due mila dodici poi pagheranno il saldo Imola dicembre due mila dodici
Vedete la in questo contesto in questo svolgimento io penso che il primo gennaio due mila tredici clima di fiducia di fiducia degli italiani né risentirà
Quindi all'appuntamento con il fiscal compatti cioè gli accordi di bilancio di coordinamento delle politiche a livello internazionale l'Italia si presenta con le dinamiche macro economiche che abbiamo sintetizzato in questa figura
Non è necessario a carissimo otto con i numeri in cartellina
Avete tutto
Vedete che e le previsioni macro sono di meno uno virgola tre per cento del PIL meno due sentite i consumi che poi in termini pro capite diventa meno tre due devo solo dire una cosa sulle
Sull'esportazione le prevediamo una dinamica positiva delle delle esportazioni perciò lo manda mondiale
Potrebbe non essere troppo depressa e poi certamente prevediamo anche una riduzione forte delle importazioni dentro le esportazioni dell'attenzione
Non fissiamoci sempre con il discorso delle delle merci perché dentro quelle esportazioni cinquantatré per cento del saldo netto sono servizi turistici
Sono servizi turistici
E a questo si dovrebbe fare riflettere sull'opportunità di incrementare l'IVA dal dieci al dodici e mezzo per cento tra il
Il prossimo mese di ottobre il primo gennaio due mila quattordici perché uno dei maggiori contributi al alla bilancia dei pagamenti alla voce Servizi è fornita
Dai caffè dai pranzi dalle notti che vendiamo senza spostarci con la nostra valigette in giro per il mondo ma rimanendo in Italia mi avvio a concludere
E non posso concludere senza una riflessione sullo stato attuale della nostra economia rispetto agli accordi internazionali che abbiamo firmato il fiscal compatta
Impone il pareggio di bilancio
E questo lo sappiamo e poi traccia il percorso di riduzione del rapporto tra debito e PIL
Questo rapporto va ridotto di un ventesimo ogni anno rispetto al benchmark del sessanta per cento
Quello che vogliamo sottolineare che forse non è stato ancora sottolineato è una cosa abbastanza curiosa forse paradossale l'Italia posso disfare facilmente
Il fiscal compatta
Se non ritorna crescere se non ci preoccupiamo della crescita possiamo soddisfarlo tranquillamente lo vedete questa figura
Aquis questo è la riduzione del CUP del tre per cento del rapporto debito PIL a cominciare dalla dal due mila quattordici i primi due numeri sono già contenuti nelle manovre di nei documenti di bilancio
Per soddisfare questo questo vincolo cioè per avere questa dinamica del rapporto debito PIL le possiamo avere un PIL di questo genere un PIL che
Cresce tra lo zero cinque e lo zero per cento cioè niente in termini pro capite oppure addirittura diventa negativo
Purché facciamo l'uno virgola nove per cento di inflazione che è una cosa semplicissima ecco questa nostra avviso e proprio l'insidia del patto esso
Il patto e compatibile con un percorso di ulteriore e inesorabile declino e necessario quindi scongiurare questa eventualità
Già oggi a nostro avviso al fiscal colpa delle sovrapporsi con ruolo preminente l'Economic compatti se in sede europea due sono i grandi temi che ne dobbiamo affrontare che dobbiamo proporre
L'emissione degli eurobond degli investimenti di utilità pubblica nazionale e sovranazionale l'esclusione
Degli investimenti pubblici
Degli investimenti pubblici nazionali dal computo del deficit strutturale il nostro Paese ne ha particolare bisogno atteso che il rapporto tra investimenti pubblici e popolazione si è ridotto significativamente nel corso degli ultimi anni
Da seicentonovanta euro pro capite del due mila tre cinquecentotredici euro a testa nel due mila undici al netto dell'inflazione cioè quanto dei nostri soldi lo Stato in investe in se in servizi e soprattutto in infrastrutture materiali e immateriali pubblico utilità eravamo a quasi settecento euro siamo a cinquecento euro se tiriamo fuori dal deficit di bilancio
Il gli investimenti e l'Europa ce lo consente possiamo provare a reagire a quel percorso la tale tale di declino e necessario da subito intraprendere un'azione imperniata sull'accelerazione della spending review e sulla dismissione
Di assetto pubblici in aggiunta alle strategie in corso di realizzazione sul versante
Delle entrate non vi sono alternative per evitare il declino acquisite diciamo due percorsi uno letale che quello non facciamo niente cioè paghiamo imposte che ci siamo ripromessi di pagare e poi andiamo avanti così
E invece la reazione e il percorso virtuoso
Noi immaginiamo che se si realizzassero dismissioni di patrimonio per trenta trentacinque miliardi entro la fine del due mila quattordici prevederà ci sarebbe successivamente la possibilità di raddrizzare quel quel profilo del PIL declinante
E cioè di portare investì pubblici gli investimenti in enti pubblici attesta oltre
Settecento euro pro capite quindi da trentuno miliardi a quarantaquattro mila li sia di operare un'efficace azione di restituzione fiscale perché prima o poi bisognerà cominciare a parlare di restituzione fiscale
Cioè distribuire questo questo spazio di manovra opportunamente tra riduzione delle aliquote IVA per esempio portando l'aliquota ridotta che a quel punto nel due mila quindici sarà al dodici e mezzo per cento riportandolo al dieci
E quella Standard riportando la dal ventitré virgola cinque al ventidue virgola cinque quindi accetteremmo diciamo anche questa questo piccolo incremento dell'IVA se ci viene restituito in larga misura nel due mila quindici e potremmo anche ridurre l'aliquota dell'IRPEF più bassa
Di un punto percentuale con un costo di otto miliardi questo sarebbe diciamo un sistema che già da oggi innescherebbe delle aspettative positive un programma del genere completerebbe efficacemente il primo tempo della restrizione fiscale in cui impegna dall'Italia
Creerebbe aspettative positive già da oggi da parte di aziende lavoratore renderebbe più sopportabile
I sacrifici chiuso porta di sacrifici di oggi e del prossimo futuro insomma rilancio della crescita economica d'altra parte chiudo
Senza prospettive chiare di potenziale crescita di investimenti in capitale fisico in materiale senza un programma credibile
Di restituzione fiscale
Permangono e ci sono già oggi rischi concreti e tentazioni che i nobili propositi e di riequilibrio dei conti pubblici per i quali sono oggi richieste importanti sacrifici siano presto
Messi in discussione sotto la spinta di forti tensioni sociali grazie
Ringraziamo Mariano per la sinteticità l'esaustività della presentazione insomma mi mi pare evidente che il due mila dodici è l'anno dei record negativi per l'Italia pressione fiscale crollo del PIL e
E quindi
è evidente che la recessione questa recessione profonda dura più del previsto e strutturale rischia di allungarsi
Rispetto a questa fotografia fatta in termini di analisi e di numeri mi pare che
Non devo aggiungere altro e dare la parola al Presidente Sangalli
Grazie innanzitutto grazie
A tutti gli amici i giornalisti nel concerto
Sono già state date le cifre e i dati da parte del
Nostro responsabile Mariano Bella dell'ufficio studi
Io farò soltanto una
Sintesi del quadro macro economico
Ricordando
Che il PIL essi riduce dell'uno virgola tre per cento in termini pro capite torniamo i livelli dal novantanove per i consumi pro capite si torna ai livelli del mille novecento novantotto
Quindi
C'è evidente la necessità tardi integrare la disciplina fiscale
E di Bilancio con
Un robusto pacchetto di scelte e di riforme che sostengano alla crescita che sostengano
Investimenti
Infra strutturale
Resta quindi confermato che senza
Più crescita ed occupazione diventano certamente più difficile la
Sostenibilità
E quanto il consolidamento dei processi di risanamento nel finanziario e
Di riduzione dei debiti pubblici e del resto lo ha ricordato molto bene anche il presidente Monti perché diceva
Nelle comunicazioni programmatiche alle Camere diceva Monti dobbiamo porci obiettivi ambiziosi sul pareggio di bilancio sulla discesa del rapporto tra debito e PIL ma soggiungere va
Non saremo credibili neppure nel perseguimento nel mantenimento di questi obiettivi se non ricominceremo ma crescente
E a annotato in altra circostanza sui temi
Della crescita i i leader europee devono metterci la faccia
Servono
Dunque
Le semplificazioni della vita dei cittadini e delle in palese
Perché è in Europa ed in Italia di complicazioni burocratiche continuiamo ad averne troppe vaste ricordare
Che con me e segnala la relazione introduttiva alla recente decreto semplificazioni ammontano ad oltre ventitré miliardi di euro l'anno gli oneri amministrativi relativi a ottantuno procedure
Particolarmente rilevanti per le imprese italiano
E servono certamente le liberalizzazioni
Pensate e
Realizzate però attraverso il
Confronto proprio perché
Proprio perché è come si legge nella relazione introduttiva al decreto liberalizzazioni la crescita
Non si costruisce il laboratorio la garantista cono la assicurano la realizzano i cittadini e le imprese
Il confronto è però mancato prima del decreto liberalizzazioni e nel tempo emergenziale del decreto salva
Italia rispetto
Alla scelta della totale deregolamentazione degli orari degli esercizi commerciali del loro aperture domenicali e festive del purtroppo
Una
Scelta che certamente non gioverà alla pluralismo distributivo e che non sospette perché e che non ha sosterrà i consumi
Servono certamente
Le le semplificazioni e le liberalizzazioni ma da sole non bastano
Perché e servono selezionati e qualificanti Investimenti per il futuro per
L'innovazione per
Il capitale umano per il risparmio energetico per la sostenibilità ambientale per
Il e il turismo per le infrastrutture
è un modo resto come ricordava poc'anzi
Il nostro direttore
Per l'Ufficio studi Mariano Bella che conferma la necessità degli eurobond cioè dell'emissione di titoli pubblici
Europei per il
Finanziamento di questi investimenti
Ed è un modo che conferma in Italia la necessita di un e veloce e rigoroso avanza mento
La spending review della spesi sa
Della
Revisione della spesa pubblica all'insegna del meno sprechi e meno spesa corrente e del più investimenti in conto capitale
E in combinazione con lo stimolo della finanza di Progetto Investimenti ed infrastrutture per abbattere
Vedo Paolo Uggè per abbattere i circa quaranta miliardi di euro all'hanno che peso hanno sull'Italia per le inefficienze del sistema logistico
La Berto una nuova stagione nuova perché dal due mila e quattro il due mila e undici la spesa per investimenti in opere pubbliche si è ridotta in termini reali di circa un terzo
Nuova perché i bimbi sono a segnalato per il due mila undici ben trecentotrentuno in casi di contestazione di opere di pubblica utilità e di insediamenti produttivi
Occorrono investimenti in infrastrutture e per il risparmio energetico vitali
Per un'Italia la cui fattura energetica a ha raggiunto nel due mila e undici
I sessantatré e miliardi di euro e che nel quadro dell'Unione a a ventisette si colloca al quarto posto
Fra i Paesi con il maggior costo dell'energia elettrica noi siamo superati da Cipro Danimarca e Malta
Investimenti per lei infrastrutture in innovazione a partire dallo sviluppo dell'Agenda digitale della banda larga e per i beni culturali
Per utilizzare al meglio i fondi comunitari in particolari per il nostro Mezzogiorno per far fruttare al meglio le potenzialità straordinarie del turismo italiano
Perché
Per noi raddoppiare il
Contributo del turismo alla la formazione del PIL assicurandolo così intorno al diciassette per cento del totale
Non può e e non beve rimanere come uno slogan che noi per tanto tempo abbiamo sentito il e tutti i convegni
Ne parleremo diffusamente nel corso dei lavori perché e questo tutto questo significa per noi rimettere rimettere in moto l'Italia
Revisione della spesa e pubblica dunque cioè revisione profonda ed urgente della struttura e della qualità della nostra spesa pubblica
Per sostenere lì investimenti come ho già detto ma anche perché questa revisione è condizione ineludibile
In insieme al
Ricupero di evasione ente elusione
è
Condizione di un e progressivo alleggerimento della pressione della pressione fiscale a favore
Dei contribuenti in regola anzi noi conteniamo a ritenere che sarebbe davvero necessario destinare a questa riduzione per legge
Almeno una quota parte dei risultati della lotta alla evasione e all'elusione ci auguriamo dunque che sia confermato l'accoglimento di questo principio nella delega per la riforma del fisco
La lotta all'evasione alla elusione richiede l'OPA ribadiamo anche in questa circostanza
Tolleranza zero a trecento sessanta gradi tolleranza zero perché chi evade e chi
Elude Mina
Le fondamenta del patto di di cittadinanza e agisce contro la crescita e e contro lo sviluppo del del Paese
Zero è a trecento sessanta grandi perché nel due mila e dodici oltre duecento miliardi di base imponibile evasa confermano che
Evasione ed elusione sono patologie che ed italiano trasversalmente e tutta l'economia e la società Italia
Benvengano dunque controlli accertamenti e sanzioni di comportamenti illeciti ma questo non può mai tradursi in giudizi sommari nei confronti di intere categorie di i contribuenti mai
Perché simili giudizi non rispondono al vero non giovano l'impegno unitario di tutti i contribuenti in regola
Non giovano ad un
Normale e civile rapporto Francisco e contribuenti oggi se poi una ragione in più ed urgentissima per
Affermare la centralità della spending review
Ebbene illustrata nel documento della Presidenza del Consiglio sui primi cento giorni del Governo Monti
Documento da cui cito la spending review è uno dei pilastri portanti dell'attività del Governo che consentirà di superare il meccanismo dei tagli lineari
I costi di funzionamento dell'intero apparato per l'erogazione dei servizi ai cittadini presi è pari a trecentotrenta miliardi di euro all'anno
E di essi il cinquanta per cento circa è gestito dalle amministrazioni centrali
I risultati che si produrranno in termini di risparmi
Prosegue il documento
Potrebbero contribuire ad
Evitare in tutto o in parte l'aumento delle aliquote IVA previsto a partire da ottobre due mila e dodici
Ecco per noi proprio alla luce anche dei dati che ha dato prima
Mariano Bella
Gli ulteriori aumento delle aliquote IVA sono certamente una Mina che va al più presto disinnescata perché avete sentito nel quadriennio due mila uno due mila quattordici
Si rischia di bruciare trentotto
Miliardi di consumo con quindi a un menti con gli aumenti e dell'IVA
Insomma
Se la mina non verrà disinnescata si approfondirà la crisi della domanda interno della produzione e dell'occupazione
Lo ricordava giustamente Mariano Bella c'è il problema reale del nostro Paese è certamente la debolezza strutturale dalla domanda una domanda perché per investimenti e consumi vale l'ottanta per cento
Del PIL ed i consumi delle famiglie si rivolgono per l'ottanta per cento alla produzione
Alla produzione nazionale quindi se non viene
Disinnescata questa minima
Si stimola era in frazione si prese la maggiormente sui più bassi
Livelli e di reddito perché e così
Poi alla fine chi paga sono quelli che soffrono di più proprio sono quelli della
Fasce di reddito medio-bassa sollecitiamo allora decisioni conseguenti
Alle pur
Caute apertura del Presidente Monti sulla
Possibilità di
Disinnescare e questa minima ma anche nella più generale prospettiva
Della riforma fiscale né continuiamo a ritenere che l'Italia abbia necessità nel suo complesso
Di una riduzione netta della pressione fiscale e non dia un semplice spostamento del prelievo dalle imposte dirette alle imposte dirette
A partire dall'IVA le imposte indirette colpiscono come è stato giustamente ricordato la domanda interna quella domanda
Che come o ricordato conta e pesa nella formazione del Pear su questa domanda noi oggi dobbiamo far leva per contrastare la
Recessione e per tornare a costruire crescita ed occupazione
è un punto che sottolineiamo anche in riferimento al confronto sulla riforma del mercato del lavoro e dagli ammortizzatori sociali altro tema
Di cui diffusamente discuteremo nel corso dei lavori e del forum
Tre sono stati i punti centrali del confronto tra Governo e e parti sociali desidero ringraziare il direttore generale rivolta che
è stato parte importante in questa trattativa tre sono i punti centrali del confronto tra Governo e parti sociali flessibilità in entrata
Riforma degli ammortizzatori sociali flessibilità in uscita
All'esito di questo confronto resta anzitutto confermato che l'apprendistato possa ed ebbe divenire la via maestra per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
Quanto ai contratti flessibili
E condiviso e condiviso il contrasto degli abusi resta però per noi l'esigenza di e confermare il ruolo positivo di una buona flessibilità
Buona perché disciplinata da norme di legge e di contratto è perché e risponde ad esigenze e specifiche e e strutturali
Bene dunque che alla luce di queste considerazioni
Il il Governo abbia accolto la nostra richiesta di non procedere a da gravi di costo per il
Lavoro stagionale e per i contratti e sostitutivi
Così rilevante ad esempio per il nostro per il nostro turismo
In merito alla riforma degli ammortizzatori sociali la loro maggiore inclusività cerca di tenere conto anche dalla necessità di evitare
Eccessivi appesantimenti dal costo complessivo del lavoro a partire dal costo del lavoro nelle piccole imprese infine l'articolo diciotto ci sembra
Che si sia sono giunti ad una soluzione equilibrata confermando il reintegro in caso di accertati licenziamenti discriminatori puntando
Sull'indennizzo nel caso di illegittimi licenziamenti per motivi economici
Demandando al giudice la scelta tra reintegro e Inter Rizzo a fronte di illegittimi licenziamenti disciplinari
Certo ha ragione Presidente e Monti quando dice che bisogna combattere e contrastare gli abusi ed ogni e modifica che va in in questo senso del provvedimento e certamente
Auspicabile
Proprio per i punti di equilibrio raggiunti quindi complessivamente noi abbiamo condiviso le proposte di riforma formulate dal e Governo
Fermo restando comunque che cercheremo
Nell'avanzamento dell'iter del varo dell'attuazione della riforma di fare ulteriormente e valere esigenze di non appesantimento burocratico della gestione dei rapporti di lavoro ed anche di maggiore equilibrio
Tra livelli di contribuzione prestazioni effettivamente rese relativamente alla gestione malattia presso l'INPS e alle coperture INAIL storiche prodotte ma molto semplicistica abbiamo
è un dato di quanto abbiamo
Ricevuto mi avvio alle conclusioni lo faccio
Segnalando ancora una volta
Una vera
E propria emergenza
Un vero e proprio macigno da rimuovere per e tornare hard imboccare un percorso di crescita
Allentamento del credito all'economia in crescita del costo dei finanziamenti
Sono confermati dalla Banca d'Italia pesa la crisi dei debiti sovrani la crisi di fiducia nel sistema interbancario e certamente peggioramento del ciclo economico
Solo a dicembre la riduzione dei prestiti è stata di venti miliardi di euro
Ha detto bene il Governatore Visco
Bisogna evitare l'asfissia creditizia
Della economia reale si deve fare di tutto allora finché
La ha liquidità ammessa a disposizione dalla Banca centrale europea
Venga impiegata non solo per acquistare titoli di Stato ma anche
Per finanziare impresa e famiglie cosa si può fare ovviamente ed anzi tutto quanto occorre l'Europa in Italia per
Rafforzare fiducia attraverso la costruzione di un punto di equilibrio
Ta risanamento della finanza pubblica e spinta alla crescita e poi mi sembra mi sembra
Que reste validi il vecchio richiamo dell'allora governatore e Draghi il richiamo alla lungimiranza
Alla lungimiranza al nostro sistema creditizio lungimiranza cioè capacità di guardare lontano ed oltre il tempo della crisi no ma facendo venire meno
Il sostegno creditizio
Nel tempo della crisi banche d'impresa hanno cercato di collaborare bisogna per asseverare perseverare valorizzando il ruolo dei consorzi fidi Fondo centrale di garanzia
E ora CONI il rinnovato accordo sulla moratoria dei debiti ed anche aggiungo
Ed anche aggiungo riducendo il costo delle commissioni sugli strumenti di moneta elettronica nel momento in cui
Si punta alla riduzione Entella
Della
Circolazione del del contante
Va poi risolta la questione
Va poi risolta la questione del ritardo del appagamento delle pubbliche amministrazione
Perché è uno stoccaggio di sessanta settanta miliardi
Di credito vantate dalle impresa nei confronti della Pubblica amministrazione e sono liquidità sottratta alle impresa in una fase difficilissima
E delicatissima
Il Paese
Ha detto il presidente della BAT Mussari è
Seduto sull'asse delle banche se si Sega l'asse
Il Paese e viene giù
Ecco io credo che sia più corretto o dire che
Il Paese si regge sulla collaborazione tra banche de in paese
Se si rompe se si spezza questa collaborazione il Paese viene giù
Non c'è volevamo che così non sia così non può e non deve essere ma anche in questo caso occorrono impegno e responsabilità ecco comuni delle banche dell'impresa del governo della politica di una politica e qui davvero concludo che il collega anche
L'opportunità del passaggio di fase del Governo Monti per porre
Le fondamenta di una nuova stagione della Repubblica e che lo faccia attraverso scelte di autoriforma
Di riforme
Istituzionale e di riforma elettorale che consentono di archiviare definitivamente tanto la la stagione esteri le del
Bipolarismo muscolare
Quanto il virus dell'antipolitica
Grazie allora
Innanzitutto una comunicazione di servizio il testo che ha letto il Presidente a disposizione per tutti in sala stampa siccome siamo stretti i cui tempi io farei prima le radio le televisioni che hanno
Tempi strettissimi poi rimaniamo a vostra disposizione per le domande se è d'accordo
Ok allora ci spostiamo fuori così facciamo ora di televisione Graziano
Ovvero
Costruttivamente no
No
Progressivamente
Bene