Radio carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Ecco che
Adesso turno anche nella linea che
Argomentate aumentate ma cerchiamo di ragionare qualcosa aggiungere acquisite
Come possibile del potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi non è simpatica superiore
Prima del popolo italiano il tribunale
Converrebbe
Soltanto il cinque il Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione informa
In data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena questa sera leggeremo subito subito le lettere tantissime lettere che ci sono arrivate che ci arrivano dalle carceri italiane però prima
Vorrei porre una domanda una domanda che mi sembra assai è sintomatica dello sfacelo in cui versa il processo penale della sua iniquità della sua profonda ingiustizia e anche in qual in maniera una domanda che attinente con il sovraffollamento carcerario carceri che certamente sono sovraffollate carceri che però leggendo i giornali appaiono sovraffollate forse
Ed in parte dalle persone sbagliate la domanda è questa non vi sembra strano che un ladruncolo qualsiasi
Venga si indagato per furto per aver rubato magari cinquecento euro venga sindacato e messo subito in carcere subito in misura cautelare in carcere in attesa di un primo giudizio mentre ci sono deputati e senatori
Che sono indagati di aver rubato milioni e milioni di euro che invece attendo da liberi
L'esito del processo non vi sembra tutto questo strano e soprattutto ingiusto
Iniquo non vi sembra ingiusto che è un ladruncolo che ha preso mille euro attenda il processo in carcere mentre ci sia un parlamentare importante come è stato l'onorevole illusi
Della ex Margherita che accusato di aver rubato più di dieci milioni di euro che invece che invece resta resta libero in attesa del giudizio ma come
Io ho una persona che ha rubato mille euro la sbatto in carcere non un'altra che ha rubato dieci milioni di euro e la lascio libera che senso ha una giustizia amministrata in questa maniera
Nessuno nessun senso anzi è una giustizia che ha tanto il sapore di due tesi e due misure una giustizia forte con i deboli e debole e debole con i forti
Ed è questo il rumore di cancello Carlo spazi importanti di radio carcere ovvero lo spazio che dedichiamo alle lettere scritte dalle persone
Detenute lettere che per noi di radio carcere sono dei veri e propri documenti documenti che certificano dimostrano attesta no l'illegalità il degrado il non rispetto della legge non rispetto della legge che nelle carceri italiane si fa immediatamente
Non rispetto alla persona e quindi
Se Rita ferita sulla pelle della persona detenuta queste le lettere scritte delle persone detenute
Benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Ci scrivono Fabio Daniele Sergio Giampietro Youness Illy Giuseppe andrei però dovranno Beppe Giacomo e mirare dalla Sezione di isolamento del carcere di Saluzzo e afferma no cara radio carcere siamo dodici detenuti sottoposti a misura cautelare in carcere e quindi siamo inattesa di giudizio e ti scriviamo per informarti sul modo in cui ci fanno vivere nella cosiddetta sezione di isolamento del carcere di Saluzzo una sezione di isolamento un po'strana visto che in celle
Piccolissime siamo costretti a viverci in tre persone e già un isolamento assai bizzarro
Una sezione di isolamento dove gli diamo come degli animali in uno zoo abbandonato come degli animali in una zona abbandonato infatti divisa per e che
Proprio come in uno zoo abbandonato ogni cella ogni cella della Sezione di isolamento del carcere di Saluzzo a un piccolissimo cortile
Dove ci fanno fare l'ora d'aria un cortiletto per cella grande appena dodici
Dodici metri quadri circondato da un alto muro che ci impedisce anche
Di vedere il sole pensate insomma nella sezione di isolamento del carcere di Saluzzo ci sono
Delle celle che di certo non possono essere definite isolate infatti sono piccolissime celle occupate da tre persone
Detenute e lì per ogni cella per ogni cella c'è un piccolo cortiletto dove
Queste tre persone detenute fanno l'ora d'aria fanno l'ora d'aria e non riesco neanche in quel piccolo cortiletto a vedere il sole probabilmente non riesco neanche a fare più di due passi
Altro altro che zona abbandonato è questa sezione del carcere Saluzzo
Una sezione vale la pena ricordarlo dove in questo momento sono stipate dodici persone detenute che sono in attesa di un primo giudizio
In attesa di giudizio
Ma scrivono ancora queste persone detenute dalla Sezione isolamento del carcere di Saluzzo ti diciamo solo che in un simile spazio ovvero nello su faccio un gusto dove siamo costretti a vivere noi se in questo spazio ci fossero degli animali interverrebbe subito la protezione
Animali
La cosa poi che ci fa più rabbia e che nelle altre sezioni del carcere di Saluzzo dove ci sono i detenuti definitivi sappiamo esserci laboratori palestra e l'area per giocare a pallone
Ma allora noi ci domandiamo perché noi che siamo presunti non colpevoli veniamo trattati peggio di chi è condannato in via
Definitiva una discriminazione questa che non ha senso e che è ingiusta visto che molti di noi sono in carcere in attesa di giudizio anche da più di un anno sia chiaro concludo questi ragazzi detenuti
Nel carcere di Saluzzo sia chiaro noi non ci lamentiamo per le ragioni che ci hanno portato in carcere ma riteniamo
Che si siano violando i nostri diritti e si stia calpestando la nostra dignità
Grazie per l'attenzione la lettera è firmata Fabio Michele Sergio Giampietro Youness Illy Giuseppe andrei prop va a Beppe Giacomo e Maria alé persone detenute nella sezione di isolamento del carcere Saluzzo ragazzi
Grazie per questa vostra lettera avete
Dal nostro punto di vista chiaramente ragione e anzi vi invitiamo a scriverci ancora a farci sapere
Come vedete ogni giorno questa condizione assurda a cui li hanno costretto ovvero di persone detenute in attesa di giudizio costrette a vivere in celle di isolamento occupati da tre persone
C'è l'isolamento che hanno poi ognuna un cortiletto di dodici metri quadri dove fare l'ora d'aria insomma interamente
è veramente al di là dello scandalo questa realtà
Da Saluzzo ci spostiamo a Campobasso perché proprio dal carcere di Campobasso ci scrivono Gino e Attilio che afferma no caro Riccardo iscriviamo per informarti che qualche giorno fa
è morto qui nel calcio di Campobasso un nostro compagno di detenzione
Uno suo compagno di prevenzione che
Si chiamava Luigi
Luigi non è morto all'improvviso infatti
Era da più di un anno che Luigi stava male ma ogni volta ogni volta che veniva visitato gli veniva diagnosticata una malattia diversa mentre lui mentre lui stava sempre peggio
Ma non solo scrivono ancora Gino e Attilio dal calci Campobasso ma non solo ogni volta Luigi veniva visitato da o un medico diverso e non ce n'è stato uno non ce n'è stato uno capace di individuare la sua malattia
Un'assistenza sanitaria assai precaria che non ci stupisce visto che
Gli stessi medici danno ai detenuti sempre la stessa pasticca a prescindere dalla malattia che hanno il nostro timore e che la morte di Luigi non sarà nella prima ne purtroppo l'ultima nel carcere di Campobasso ci sono i fatti altri detenuti affetti da gravissime patologie
Persone abbandonate nelle loro celle abbandonate
Al loro dolore e abbandonate alla loro disperazione la disperazione di non riuscire un domani ha potere riabbracciare i propri cari
A dimenticava amo devi sapere che un'ora dopo la morte di Luigi è arrivata l'infermiera che ci ha detto che il giorno seguente ci avrebbero portati tutti in ospedale a noi veniva quasi
Da ridere della serie l'ennesima sfrontatezza ti salutiamo con una forte stretta di mano e ti lasciamo nella speranza che un giorno ci sia davvero giustizia sia nelle aule di tribunale
Sia nelle celle delle carceri italiane Ciao la lettera è firmata Gino e Attilio persone detenute nelle carceri Campobasso ragazzi beh che dirvi temo temo che voi purtroppo abbiate ragione nel dire che
La morte di Luigi
Non sarà di certo l'ultima che dovremmo registrare
Nelle carceri italiane infatti se non cambierà qualcosa se non si interverrà al più presto le persone detenute recarci italiane continueranno a morire continuano a morire perché malate non curate
Continuando a morire perché
Portate all'esasperazione magari
Una sera decidono di impiccarsi
Che dirvi speriamo speriamo che si interrompa questa irresponsabile indifferenza mostrata da gran parte dei parlamentari
Rispetto alla realtà carceraria e alla realtà della giustizia penale poi ci scrive Daniele dal cancella Dozza di Bologna un carcere che potrebbe ospitare circa cinquecentocinquanta detenuti ma oggi ne ospita più di mille pensato un po'comunque afferma Daniele detenuto appunto a Bologna caro Arena o ventitré anni appena compiuti tazze il giovane
E mi trovo in carcere per scontare una pena di sei anni
Frutto di due condanne dovute per la detenzione di marijuana con gli immancabili aumenti di pena determinati dalla legge ex Cirielli è già una legge che miete vittime ogni giù Torno nelle aule dei tribunali vittime di una legge ingiusta in quanto determina l'aumento automatico della pena per chi è dichiarato recidivo togliendo così qualsiasi potere discrezionale
Del giudice vittime la legge ex Cirielli che non vengono sufficientemente ricordate comunque scrive ancora Daniele nella sua lettera Daniele che è un ragazzo giovanissimo detenuto nel carcere la Dozza di Bologna
Sta di fatto giusto o ingiusto che sia che io ora vedo la mia vita distrutta e soprattutto senza futuro o ventitré e anni e mi rendo conto che questa pena eseguite in questo modo mista rovinando la vita mista togliendo un domani
Per ora o ancora un lavoro che mi aspetta fuori ma se lo perderò come temo cosa farò un giorno che sarò fuori di qui
Non credo che il metodo migliore per rieducare per inserire dei ragazzi che hanno sbagliato sia quello di abbandonarli per anni in celle di otto metri quadri insieme ad altre tre persone già Daniele
Anzi scrive Daniele è questo un modo per indurre soprattutto chi è più giovane a farla finita a farla finita io stesso io stesso scrive Daniele ho tentato il suicidio e ora
E ora ringrazio Dio di essere ancora vivo ricordo che sono stato salvato da un altro detenuto poi mi hanno sottoposto a grande sorveglianza per tre giorni e volevano anche in bottiglie mi di psicofarmaci
Considera che quando sono entrato in carcere stavo benissimo e in vita mia e in vita mia non sono mai Meyer privato neanche a pensare di togliermi la vita un pensiero questo che non mi ha mai sfiorato ma ora ora
Mi trovo con una enorme ferite nel cuore mi trovo con uno sfregio mentale che porterò sempre sempre con me
Ma voglio dirti anche un'altra cosa scrivo ancora Daniele dal carcere la dose di Bologna Daniele che un ragazzo giovanissimo ventitré anni compiuti sentite
Non voglio dirti anche un'altra cosa ciò che mi ha spinto al suicidio la voce che ha fatto traboccare il vaso sono state le botte
Le botte che ho preso da un assistente della polizia penitenziaria un assistente che dopo avermi preso a calci e a pugni mi ha costretto a firmare una dichiarazione
In cui ammettevo di essermi fatto male dopo essere caduto
Per le scale tra scusa proprio quella la classica diciamo così la verità è scrive ancora Daniele dal carcere di Bologna la verità è che è arrivata l'ora di dire basta
Basta con queste ingiustizie e basta con questa politica capace solo di approvare il decreto salva carceri che è una vera e propria prese in giro qui infatti si tratta di salvare vite umane
E non le carceri bravo Daniele si tratta di approvare subito a leggi le missive di indulto prima prima che sia troppo tardi
Prima che la gente continui a morire nelle carceri italiane ringrazio di cuore radio carcere che fa sentire queste nostre voci
Deboli e abbandonate ciao la lettera è firmata dal miele ragazzo detenuto del carcere la Dozza di Bologna case e no caro Daniele la tua non è affatto una voce debole questa tua lettera
è forte forte di contenuti e forte di denunce
Ecco io mi rivolgo i nostri ascoltatori vedete la lettera d Daniele è veramente un documento un documento in cui si certifica come una persona che quando era libera mai e poi mai avrebbe pensato di suicidio una volta entrata in casa
Una volta messe una cella sovraffollate degradata una volta trattata come un numero come un nulla viene indotto
Da a fare ciò che non avrebbe mai fatto ovvero attaccare una corda al collo e farla finita
Così così ci si ammazza nelle carceri italiane per l'esasperazione perché non se ne può più di sopportare
Quel degrado non se ne può più di sentirsi un numero
La lettera d Daniele è veramente un documento un documento importante che tra l'altro mentre leggevo mi faceva pensare
A un altro suicidio quello di Alessandro galere lì un ragazzo di ventun'anni che si è impiccato un mese fa in una cella di isolamento del Carcere San Vittore di Milano anche Alessandro ero ragazzo forte
Che però evidentemente Sato piegato da quelle legalità da quel degrado
è sbagliato chiamare
Queste morti come causate dal suicidio queste sono persone che sono state suscitate
Questi sono persone che sono state chi indotte al suicidio persone
Morte
Morte per una pena persone
Sull'ICI date di cui è primo responsabile politico il Ministro della Giustizia e poi tutti quei parlamentari che continuano a mostra
Aree irresponsabile indifferenza nei confronti del collasso che si vive nelle carceri italiane un'indifferenza che speriamo possa essere
Interrotta
Anche grazie alla marcia
Per l'amnistia la giustizia e libertà che si terrà a Roma lotto l'otto aprile forza Daniele forza forza
E non mollare non mollare scrive ancora a noi di radio carcere da Bologna ci spostiamo a Caltanissetta perché proprio dal carcere di Caltanissetta ci scrive
Paolo insieme a trentanove persone detenute che si rivolge al Presidente del Senato Renato Schifani sentiamo cosa dicono caro radio carcere i insieme ai miei compagni detenuti che hanno firmato come vedi questa lettera ti affido quanto vorremmo comunicare al Presidente del Senato Renato Schifani
Illustre illustre Presidente
Da troppo tempo da troppo tempo supportiamo sopportiamo pazientemente un trattamento disumano e degradante che ci costringe a restare chiusi in piccole gabbie sovraffollate per
Ventuno ore al giorno
Da troppo tempo da troppo tempo chiediamo ma ci viene negata ogni forma di reinserimento sociale con la conseguenza che molti di noi una volta liberi non sanno cosa poter fare
Da troppo tempo da troppo tempo incontriamo i nostri figli e le nostre mogli in sale colloquio che sono fatiscenti e che hanno ancora il muretto divisorio vietato dalla legge
Ciò posto caro Presidente in questi mesi il Governo del Parlamento pur conoscendo la vergognosa realtà presente nelle carceri
Ci sono limitati ad approvare il cosiddetto decreto svuota carceri un provvedimento che servirà a ben poco se non a fare arrabbiare i detenuti che giustamente giustamente delusi
Hanno ben capito che si tratta di una prese in giro ora ora caro Presidente Schifani le chiediamo di fare il possibile
Per sensibilizzare sia il Partito Democratico che il Popolo delle Libertà affinché come chiede giustamente Marco Pannella si approva ti sul serio la questione carcere e la questione giustizia approvando una legge di amnistia e una legge di indulto saremo lieti
Di poter ricevere da parte sua signor Presidente Schifani una gentile risposta la lettera è firmata Paolo lettera che è sottoscritta da altre trentanove persone
Detenute del carcere di Caltanissetta bravi ragazzi il testo della vostra lettera
Ben descritto speriamo speriamo che
In qualche modo questa vostra lettera arrivi arrivi sul tavolo del Presidente
Del presidente Schifani Presidente che tra l'altro si è mostrato recentemente molto attento al problema della detenzione Presidente Schifani da cui
Non ci stupiremmo appunto di
Poter ricevere una risposta
Da Caltanissetta dalla Sicilia ci sposiamo in Sardegna perché dal carcere di San Sebastiano di Sassari ci scrivono Roberto già lucani ancora e Massimo che affermano carissimo Riccardo nel carcere di Sassari la situazione è ormai è ormai intollerabile
Pensa che viviamo in una cella piccolissima di appena otto metri quadri
Una cella una cella dove il bagno non è diviso da una porta ma in pratica il bagno sta dietro ad un muretto alto circa un metro e si dei capito bene
Nelle celle del carcere di Sassari
Sassari in Sardegna
Il bagno delle celle non è diviso dal resto della cella ma è separato dall'ambiente dove vivono i detenuti soltanto grazie a un muretto alto un metro in pratica questi ragazzi fanno i bisogni davanti
Agli altri compagni di cella
Se vi sembra questa una cosa normale legale dignitosa giusta insomma
Comunque scrivono ancora questi ragazzi detenuti nelle carceri di Sassari in pratica c'è solo un muretto che divide lo spazio dove facciamo i bisogni da dove mangiamo dove dormiamo da dove viviamo per tutto il giorno ma non solo questo un pure detto infatti non solo non impedisce chiaramente che si sentano tutti gli odori di quando uno di noi va in bagno ma non impedisce neanche DS dei visti ed è così che noi per gara dieci un minimo di dignità e di PRAE mesi quando facciamo i bisogni ogni volta che dobbiamo andare in bagno usiamo sentite usiamo un sacco della spazzatura come tenda come séparé
Un rimedio degradato per una situazione ancora più degradata
Inoltre scrivono ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di Sassari inoltre tutti noi detenuti abbiamo seri problemi con la vista a causa del fatto che qui le celle sono tutte molto buie
Anche di giorno d'altra parte è questo un carcere vecchio che cade a pezzi tanto che spesso ci cade in testa un pezzo di soffitto infine ti volevamo segnalare che i nostri familiari quando è il giorno dei colloqui
Ugo noi detenuti devono attendere per ore e ore fuori dal carcere senza vere un minimo di riparo per proteggersi dalla pioggia o dal sole cocente grazie grazie per averci dato voce e sa
I che dal carceri Sassari seguiamo sempre Teti e radio carcere ciao la lettera è firmata Roberto Gianluca Anic
Con il massimo persone detenute appunto del carcere San Sebastiano di Sassari ma insomma vi rendete conto
Non soltanto delle persone
Imputate in attesa di giudizio oppure anche condannate lo soltanto queste persone detenute vengono ristrette in un carcere dell'Ottocento che oggi
Cade a pezzi ed è del tutto inidoneo ad essere destinato come istituto di pena non soltanto questo il sole vengono rinchiusi in una vecchia struttura no vengono anche rinchiuse in una struttura fatiscente sovraffollate in piccole celle dove sono ammassati uno sull'altro e dove sono costretti ad vivere del ventidue euro al giorno no tutto questo non basta queste persone detenute in carcere e disastri non soltanto devono sopportare tutto ciò ma devono anche essere costretti a fare i bisogni
Davanti agli altri compagni di cella perché lì il bagno non è separato dal resto abitativo il bagno altro non è che un muretto o per il quale c'è il cesso e queste persone hanno anche questa pena in più devono anche fare i bisogni davanti agli altri forse l'ha scritto il giudice
Quando li ha condannati
Forse ha scritto il giudice che quando vado a fare i bisogni queste persone devono coprirsi protegge la loro dignità con un sacco della spazzatura
Ma ci rendiamo conto siamo ancora o no capaci di scandalizzarci ora ora io non so se riesco a pronunciarlo bene questo
Questo insulto in sardo però a chi
Consente di mantenere ancora in piedi un carceriere dato come quello di Sassari direi li simil sul Logu Lissi mi sull'Ogustea ero d'averlo detto bene spero che
Voi compagni detenuti sardi abbiate
Abbiate la gentilezza di dirmi se ho sbagliato e come ho sbagliato comunque lo ripeto a chi tiene ancora aperto il carceri Sassari Lisi mi sull'ONU dal la Sardegna ci spostiamo in Lombardia perché Ilario ci scrive dal centro clinico del carcere opera di Milano un carcere
Tanto grande quanto dimenticato nel carcere opera di Milano
Sembra che tutto vada bene poi vai a scavare un pochettino e scopre che
Tutto va male
Scrive Ilario che è detenuto del centro clinico del carcere o di Milano un centro clinico che sulla carta sulla carta è uno dei migliori d'Italia sentiamo che dice Ilario caro aree in sono uno dei tanti uno dei tanti detenuti malati malattie non curati ristretti nel centro clinico del carcere di Opera considera che mi trovo qui
Dal luglio del due mila e dieci e ti posso dire che in questo periodo ne ho viste davvero di tutti i colori
Ho visto detenuti anziani malati che lasciati abbandonati ho visto insultare persone
Che non avevano neanche le gambe persone handicappate che ho visto insultate soltanto perché
Soltanto perché avevano la colpa di chiedere aiuto
Ho visto ragazzi
Malati di HIV madri e ma sciatica
Sta negli atti sul letto senza senza nessuna speranza e ho visto malati terminali che si disperava no da soli per il dolore
Insomma scrive Ilario dal centro clinico del carcere di Opera insomma nel centro clinico di opera ho visto di tutto tranne un'umanità
E un'assistenza medica adeguata anche io anche io ho delle gravi patologie e sono mesi e mesi che attendo l'intervento che in
Urge dico ogni giorno che vedo il medico gli chiedo se ci sono novità ma la risposta la risposta è sempre la stessa
Direi di aspettare
Devi aspettare
Infine sappi che anche nel carcere di Opera ci sono tanti detenuti a cui gli mancano pochi mesi per uscire e che potrebbero potrebbero ottenere il beneficio previsto dalla cosiddetta legge svuota carceri
Legge che però non viene applicata quasi a nessuno e che si conferma e che si conferma l'ennesima prese in giro giocata da questa politica sulla pelle dei detenuti
Da questo letto del centro clinico del carcere di Opera ti saluto con tanta tanta stima la lettera è firmata Ilario persona detenuta nel centro clinico del carcere opera di Milano Ilario grazie per questa tua lettera e anzi raccontaci scrivi c'è ancora e raccontaci
Tutto quello che è visto nulla vere
Pudore scrivi ci tutto scrivi ci tutto
Salutiamo poi Francesco dal carcere di Alessandria Francesco che nella sua lettera tra l'altro domanda i vari politici che involgono la certezza della pena se hanno il coraggio di chiedere
Anche la certezza della giustizia bravo Franz disco bella domanda se votiamo Raffaela carceri Secondigliano che sta scontando una pena per una serie di reati commessi più di quindici anni fa Raffaele che evidentemente è una delle tante vittime del cumulo delle pene salutiamo Giuseppe dal carcere Siracusa Vito da casi di Verona Antonio e Vincenzo e cattivi Gemma no Michelangelo dal Cal Cisal erano Riccardo dal carcere Marassi di Genova
Maurizio dal carcere San Vittore di Milano Bruno dal casi di Pavia Andrea da calci di Padova e Luigino dal carcere Pagliarelli di Palermo
Bene prima di salutarvi vi ricordo l'appuntamento importante ormai avrete imparato a conoscere attraverso Radio Radicale ovvero la marcia la marcia per l'amnistia la giustizia e la libertà che si terrà a Roma addome dato otto aprile la domenica di Pasqua una manifestazione a cui sono invitati tutti ex persone detenute parenti dei detenuti parenti di persone che magari sono imputati e danni subiscono un processo che non finisce mai vittime di reato ecco tutti voi siete invitati a Roma domenica otto aprile per partecipare alla marcia per l'amnistia la giustizia e la legalità
Per qualsiasi informazione vi ricordo che potete accedere al sito www radicali punto it il sito dei radicali dove trovate tutte le informazioni in merito alla marcia di Pasqua per l'amnistia per la giustizia e per la legalità prima di concludere vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere
Prima di tutto vi ricordo il numero di telefono di qui di Radio Radicale dove mi trovate per tutta la settimana questo è il numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette
Otto uno chiamate si siede da poco uscito dal carcere chiamate se avete delle storie delle questioni processuali da porre a noi di radio carcere chiamate se avete bisogno di informazioni per
Partecipare alla marcia di Pasqua per l'amnistia la giustizia e la legalità di ricordo anche il nostro sito internet che all'indirizzo www punto radio carcere punto com vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta ci cercare il nome Riccardo Arena di spunterà fuori il simbolo di radio carcere su Facebook e poi e poi soprattutto le persone di detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come quindi migliorare questo legame che c'entra
Voi che state in carcere e noi che cerchiamo di far sentire la vostra voce
Questo è l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo
Due zero zero o uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette da quelle quattro mura e dal silenzio scrivete a Radio Carcere
Grazie a Iva Radicev per l'assistenza in regia
E grazie a tutti voi
Che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e da una cella avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio kart
L'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Ecco che
Adesso
Torno a indirizzare la linea che
Argomentate aumentate maggior il tribunale
Qualcosa aggiungere acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
Naturalmente a quello italiano il tribunale
Converrebbe
Soltanto il cinque il Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento