Intervista a Publio Fiori a margine della presentazione del suo libro "A volte ritornano! I cattolici per una nuova stagione politica" (Pagine Editrice)

Radio radicale siamo con l'onorevole Publio Fiori alla presentazione del suo libro all'Istituto Sturzo a volte ritornano edito da
Da pagine lei è stato protagonista della storia della democrazia
Cristiana
Ha svolto anche un ruolo all'inizio della della Seconda Repubblica è stato
Ministro nel primo Governo Berlusconi
Scrivendo questo e libero anche riflettendo sulla situazione
Attuale lei pensa che la storia stia tornando indietro e quindi
Sì sì era restaurando un sistema politico o simile a quello
Che ha visto inizi della sua
La sua diciamo non dico carriera politica perché è un termine certo a volte brutto ma del suo impegno in politica ma io credo che la storia non turni ma indietro
La storia va avanti
Solo che dobbiamo registrare che dopo la crisi della Prima Repubblica
Stiamo vivendo la fine della seconda Repubblica
Che quindi ci dobbiamo porre il problema di una terza Repubblica che sta iniziando già iniziata questo lo capiremo dopo ma che non sappiamo su quali basi si sta realizzando
Il Governo Monti rappresenta come dire un il suicidio della politica la rinuncia dei partiti e svolge il proprio ruolo il tentativo di far svolgere al dei cosiddetti tecnici un lavoro sporco
Sperando poi una volta rimesse in piedi l'Italia di poter continuare a fare il loro lavoro
Io credo che l'iter questo ritengo che questo non non non non sia possibile che non si verificherà
Perché la crisi della Seconda Repubblica ci dimostra
Che non si può costruire una politica senza un tessuto morale etico che ne faccio il substrato
E che quindi
Non si può costruire una politica nessun l'immagine sulla comunicazione sulla spettacolarizzazione né
Su il tecnicismo economico la politica è qualcosa di diverso di più politica si deve interessare di dei più deboli di emarginati non può muoversi secondo un calcolo neo capitalista
Quindi credo che alla base di queste iniziative non credo che non ritengo che si possa dire che non c'è nessuna nostalgica c'è una presa d'atto che
Il mondo cattolico probabilmente vuole
Di conquistarsi uno spazio
E quindi al di là delle forme la democrazia cristiana un partito federale è un movimento insomma e credo che
Per quello che sta accadendo nel territorio ci sia
Una forte ripresa del cattolicesimo
Cioè una caratteristica Prima Repubblica era che in quegli anni che erano frequenti amnistie ed indulti
Ce n'era uno ogni tre quattro anni se possiamo fare
Nella media Tangentopoli ha cambiato bruscamente quest'abitudine anche a seguito di una di una modifica costituzionale dico più di cui al con la quale lei avrà assistito il dibattito volevo chiederle lei che cosa ne pensa di un indulto del fatto che diciamo nell'attuale società
Gli ultimi non vengono mai considerati da nessuno nemmeno dal
Da da questa da questa classe politica che ci sta governando in questo momento
Ma noi aboliremo nel mi pare nel novantadue la possibilità di fare avvenisse indulti ogni due-tre anni perché modifichiamo la Costituzione chiedendo culla
Una quantità di voti molto alta che rendeva una cosa
Molto complicata tra realtà abbiamo visto che nella seconda Repubblica cessata ci sono state le amnistia peggio di quelle della prima perché quelle della prima erano erga omnes quelle della seconda invece sotto forme diverse erano ad personam
Per cui
Qui il problema non è
La mistica il condono le leggi ad personam qui pongo un problema di recuperare uno spirito di giustizia sociale
Cioè di recuperare una moralità che deve partire
Dalla classe politica ma che poi deve diventare patrimonio di tutta la società cioè la politica non serve ammontino non serve ad Agnelli non serve
Ieri che belle stanti e potenti la politica deve servire a chi non riesce a far raggiungere la propria voce laddove si decide il loro destino quindi bisogna restituire
Una sorta di popolarismo
Che significa due cose innanzitutto dare
Alla gente la rappresentanza quindi
Fare in modo che le elezioni il cari cittadini si possono scegliere i propri eletti e poi fare una serie di misure
Di provvedimenti che
Se si debbono fare sacrifici siano fatti con proporzione nei confronti di tutti i suoi non solo nei confronti dei pensionati o di salariati e di stipendiati
Lo voterebbe oggi non è un'amnistia
No
Oggi no perché io ritengo che prima dell'amnistia bisognerebbe mettersi tutti a discutere di come superare la crisi morale che c'è non si può mettere un'amnistia
Chiudendo gli occhi sulla crisi morale che ha coinvolto il Paese la classe politica io prima affrontare questo argomento
Acquisire tutti la consapevolezza che bisogna cambiare registro e poi forse si può vedere di chiudere con il passato con questa logica non vanno allora fine non pagano i cosiddetti la tesi di Mele
Certo pur questo purtroppo il rischio anche se io debbo dire che la magistratura sta compiendo un lavoro benemerito perché la magistratura la vedo molto interesse molto più che trenta quaranta anni fa la vedo molto più interessata ai reati
Dei politici dei potenti dei banchieri piuttosto che della povera gente ultima questione qual è la differenza oggi
Tra questo Governo che raccoglie quasi la Lelli le forze politiche italiane più grande quello diciamo che portò al al Governo Andreotti della massa del settantotto
Quello fu un Governo fondato su delle basi politiche e direi anche democratiche
Che anche morali forse cioè
Una unità nazionale per cercare di superare un momento difficile qua è diverso qua c'è un Governo che
Nasce
Dagli centri studi dalle università dalle burocrazie europee non si capisce bene come che non ha nessun collegamento democratico con la gente
E che in realtà sta facendo una politica che è una politica al servizio dei poteri forti quindi è una cosa concreta mentre col Governo Andreotti c'era una forte presenza di rappresentanza popolare adesso non c'è c'è per niente
Ringrazio ringrazio l'onorevole copie