XVIII congresso della federazione romana del Pci

Allora il congresso
Che come sapete dedicata ai larghissima parte alti tattica e quindi senza indugio chiamiamo a parlare compagno Claudio Rispoli delegato della sezione del Nuovo Corviale Casetta Mattei
Si prepari il compagno Giuliano lo spirito delegato della Sezione San Lorenzo
L'intervento
Dunque io credo che la relazione del compagno Bettini abbia espresso una fortissima volontà unitaria
Una
Relazione fortemente argomentata e centro data credo io su questo tema
Al di là delle divisioni che certamente esistono
Tra di noi io credo che questo dovrebbe essere il criterio che ci dà da spingerlo in tutta la fase congressuale
Io
Nel mio intervento cercherò il muovermi secondo questo criterio
E voglio parlare un po'della nostra sezione Nuovo Corviale Casetta Mattei
L'altro ieri insieme con la comunità parrocchiale e numerose associazioni che operano nel quartiere abbiamo occupato un edificio scolastico abbandonato
Le scuole erano state trasferite in un edificio più idoneo per terminato da anni non veniva consegnato per ore in sia e giochi di potere praticamente ce lo siamo presi con la forza
Mercoledì scorso c'è stato appunto questa nuova occupazione c'era un gruppo di insegnanti con la prese la gente numerosa e apprezzato l'intervento del parroco e del segretario della sezione comunista
Forse per quello che hanno detto certamente perché erano insieme in quell'occasione
Qualche giornale neanche Parlamento cosa parleremo adesso le idee sono tante centro anziani circolo giovanile informazione assistenza sui problemi della casa del lavoro scuola materna più gestito e così via
Anche alcuni giorni fa avvenuto qualcosa di simile evitano il cinque febbraio sono stati occupati altri locali da adibire al poliambulatorio
Anche qui siamo usciti dagli schemi classici perché erano con noi oltre consiglieri di vari partiti
C'era anche il
Vicepresidente il presidente della USL nel Liber l'Alessandro Staccioli che ha ritenuto che l'unico modo di espletare le sue funzioni ufficiale
Fosse un atto di forza stanco di procedure defatiganti ha deciso di passare a vie di fatto facendo appello sono sue parole alle forze sane della città
La ULSS RM nove coordinamento cittadino cordiale hanno insieme occupato i locali che sono iniziati i primi lavori
Più o meno così abbiamo fatto per mezzo di trasporto pubblico impianti sportivi il verde
E possiamo dirle di essere in mobilitazione Betlemme nei riguardi anche dello IACP
E della regione per le modifiche alla legge regionale sulle pubbliche locazioni dobbiamo insomma conseguire gli obiettivi indispensabili affinché la popolazione del quartiere posso effettivamente esercitare i diritti di cittadinanza
Non crediamo di pretenderlo
Non ci appassiona ricorda il ricorso continua la lotta ma non si può assistere immobile all'inefficienza della alla latitanza dei pubblici poteri Nuovo Corviale per la stampa per tutta la stampa è una specie di fenomeno da sbattere in prima pagina ogni tanto talvolta manifestando una comprensione un po'da dame di San Vincenzo dall'altra ricorrendo alla denigrazione
Questo schema hanno seguito tutti i quotidiani
Ho seguito zavorra seguito Deaglio sue poco e così via ma parte del necessità giornalistica il problema è tutt'altro si tratta di un quartiere che deve superare i mille problemi legati una progettazione utopisti
Ad una realizzazione incomplete scadente ad una gestione insufficiente o assenteista
Occorre dunque muoversi con decisione intelligenza individuando uno a uno interlocutore controparti coinvolgendo la gente da associazioni partiti il nostro partito seguendo alcuni criteri
Tenete ventenne chiari gli obiettivi unificanti non abbandonare mai le vertenze iniziante se non dopo aver conseguito risultati positivi le lotte si fanno per vincerle non per testimonianza o Martini e soprattutto non ci mandano truppe al massacro
Occorre intendere la politica come fatto concreto ogni tanto mi capita di e di politica e di sport si parla al bar in sezione e tra la gente la politica si fa e le parole servono di supporto e il Papa
Comprendere che la realtà oggi più che mai con il suo culmine tumultuoso evolversi una inquadrabile negli schermi non dico antichi ma nemmeno di di poco fa e la politica deve essere l'altezza dei fatti che accadono in questo momento e che stanno per accadere
Il discorso una dunque sulle ricette opportune ma sul metodo
Mi pare che questo congresso straordinario sia dibattendo quello che saremo nei prossimi decenni
Mi pare che una distinzione tra agli interventi che ho sentito ieri vada fatta mi sembrava una volta discussioni sul Piani DiVersi c'è chi parlava di cose da fare e Cecchi invece sottolineava che occorresse per ripetere la forma del partito riorganizzarlo completamente andarne alla costituzione di un nuovo formazione perché Allo stato attuale non siamo in condizioni di approntare le questioni per le quali esistiamo
Alla alla luce della nostra sperimentazione dunque che cos'è la politica qual è la genesi il luogo e il momento in cui la politica nasce il rapporto con la gente tra la gente che istintivamente si aggrega in circoli comitati associazioni culturali e religiose organizzazioni di partito cioè tutta la ricchezza delle espressioni di base
Protese verso la giustizia la creazione di cultura lo scambio sociale che sempre più debbono nascere e crescere
Rivendicare locale in difesa di quello che rappresentano
Napoli che nasce dunque dalla realtà concreta dei bisogni specifici di cui sono portatori individua e movimenti
Diviene poi confronto scontro di idee sintesi nei riguardi dei partiti nei partiti tra i partiti e infine attuazione nell'istituzione
Muovendosi in un quadro di compatibilità che va tenuto ben presente ma che va allargato e spinto sempre più in avanti
Nei comuni ci dobbiamo saper giocare questi ruoli a tutti i livelli dalla sezione alla direzione nazionale dalla circoscrizione al Parlamento vediamo allora che i movimenti partiti
Il nostro partito contano semplicemente per la capacità di proporre idee anche le Carré gente organizzarne lotte elaborare leggi essere punto di riferimento e possibilmente anche maggioranza nelle istituzioni
Probabilmente questo non è avvenuto non abbiamo non abbiamo tenuto presente questo percorso soprattutto dopo il rimescolamento dei giochi politici sul finire degli anni settanta e lo sconvolgimento delle precedenti regole
Il nostro passato ci è servito come rifugio e non come spinta in avanti
Proponimenti impegni proclamati in ogni stanza di partito anche nella solennità dei congressi sono troppo spesso rimasti lettera morta perché la predicazione e il volontarismo si sono sostituiti all'azione politica
Questa forma partito non è più all'altezza dei tempi ed è inutile tentare di rimaneggiati non si tratta di cancellare la nostra storia ma contratto di prenderla elemento fondante di una storia nuova di un metodo di una concezione nuova della politica che rivolgiamo agli uomini alle donne movimenti alle organizzazioni e partiti che non sopportano la morta gora dell'attuale fase politica in cui stanno lentamente appuntando ideali speranze aspirazioni i risultati elettorali più ancora degli eventi che stanno cambiando il pianeta e perciò anche l'Italia ci hanno dunque richiamato alla realtà infatti
E ci hanno imposto uno stordimento uno straordinario cimento con gli stessi non basta più agitate gloriose bandiere queste possono essere addirittura controproducenti se nascondono insufficiente capacità politica
Ho non certo per noi nostra colpa sono divenuti i simboli oscuri agli occhi dell'elettorato
Questo
è grosso modo l'esperienza che noi abbiamo vissuto nei tempi più recenti ma anche negli anni passati
Ebbene sulla base di queste lotte la necessità dell'intreccio tra monumenti sezione un minuto
Tra tra movimenti i sezioni istituzioni e e via dicendo che noi abbiamo scelto anche nel nostro sezione di riconoscerci nella prima mozione invece che altro abbiamo riscontrato in questo fatto in questo modo di procedere nella politica la necessità profonda di un cambiamento radicale che possa finalmente dare voce ai iscritti alla gente alle sezioni a tutte le istanze di base vorrei fare un paio di considerazioni su un qualche intervento di ieri qualche cosa mi ha anche preoccupato dicevo prima
La tendenza unitaria deve esserle di tutti quanti noi però deve essere chiaro che debbono essere rispettate le regole del gioco
Quando si dice che il numero conta e conta per tutti quanti
Però gli si contrappone anche la qualità del voto allora io non capisco molto bene secondo me questa è una strada un po'pericolosa lo diceva ieri sera a Samarcanda il Movimento Popolare diceva noi siamo pochini però la ragione dalla parte nostra io credo che base della democrazia sì è certamente Rispetto in qualsiasi istanza delle
Delle minoranze ma certamente il voto della maggioranza è quello più deve contare
Se no non esiste più la democrazia un'altra un'altra questione
Ingrao compagnia in grave compagno Cazzaniga hanno sollevato eccezioni e dubbi varie che si opporrebbe non la fase costituente l'anno per gli e paventato per vincoli di qualcuno anche Rea poco hanno detto sul che fare in relazione non dalle molte questioni sposta spesso fondamentale che hanno posto ma in relazione ad una sola questione come mai il partito non è stato capace di fare finora queste cose e europea dunque questi compagni altri compagni ancora
Quando non sono state fatte le cose che alloro di tre e certamente è vero dovrebbe scusate
Anche io
Anche io chiedo scusa ai compagni può sembrare antipatico soprattutto in un dibattito così diciamo importante ma i tempi sono quelli che ci siamo dati d'altro canto ci sono molti dischi il compagno Giuliano spirito della sezione San Lorenzo si prepari il compagno Guido mancare la sezione Torre no
Dunque il mio contributo al dibattito congressuale scaturisce dal confronto ricco e anche teso che si è svolto nella sezione San Lorenzo se c'è San Lorenzo sezione popolare nel centro storico
Di un quartiere dove risultato elettorale amministrativo è stato decisamente migliore del Quadro cittadino
Anche grazie alla convinzione con cui i compagni hanno sostenuto i contenuti innovatori diciottesimo Congresso
Il dibattito precongressuale congressuale è stato anche impegnato ha visto gli interventi di autorevoli sostenitore della mozione uno quali compagni D'Alema Folena
E si è concluso con una significativa affermazione della mozione due che ha ottenuto il cinquantacinque per cento dei voti
E qui c'è forse un primo motivo di interesse
Una sezione storica del partito romano che si è particolarmente impegnata nel rinnovamento che ha salde radici nel quartiere
Vede la partecipazione forte al Congresso oltre il sessanta per cento degli iscritti e la preferenza della mozione in grado questo esito scaturisce dalla valutazione complessiva che abbiamo dato alla proposta della proposta del segretario Occhetto
Che c'è apparsa una risposta pericolosa e sbagliata a problemi domande necessità reali e serie
Mentre abbiamo visto una mozione due un tentativo di aprile è un terreno di ricerca di iniziativa più avanzato un primo abbozzo di risposta alle questioni in campo
Citerò tre di queste questioni serie che ci stanno di fronte sulle quali dovremo comunque lavorare con rigore con creatività e con coraggio
Uno al nuovo assetto mondiale che può scaturire dagli avvenimenti all'Est europeo e le novità e i problemi che si pongono le forze che si richiamano gli ideali socialisti
Due il blocco del sistema politico italiano con la difficoltà di fare emergere un'alternativa al sistema di potere al sistema di potere dominante al di là delle battaglie anche dei successi che il movimento dei lavoratori e il movimento di enti Man citazione hanno conseguita in questo Paese
Trento il necessario rinnovamento della forma partito all'interno di un più generale rinnovamento di una sorta di Rifondazione dell'agire politico delle sue forme dei suoi obiettivi a queste questioni serie corpose si aggiunge uno stato d'animo di scoraggiamento di sfiducia di bisogno di un salto di qualità nella nostra iniziativa politica
Questo stato d'animo diffuso tra i militanti e nel popolo della sinistra costituisce anch'esso un problema politico che richiede risposte adeguate
La risposta che si configura nella proposta di Occhetto nella mozione uno appare di fronte a tutto ciò inadeguata con elementi di pericolosità sbagliata per motivi di metodo di sostanza
Non mi dilungherò sugli aspetti di metodo mi limiterò a citare due autorevoli compagni sostenitori del sì
Bruno Trentin in una recente intervista al Manifesto ha parlato di una proposta avanzata in modo improvvisato è del tutto discutibile
Il compagno Procaccini Giana riunione del comitato centrale parlava di un modo politico approssimativo confuso improvvisato tale da rendere più difficile la stessa discussione e più pesanti prezzi che ne potremo pagare
Dunque perché è un modo di procedere un metodo che appaiono a molti degli stessi sostenitori della proposta sbagliata inaccettabile
Se solo di errore si trattasse forse non varrebbe la pena tornarci sopra ma io non credo che si sia trattato un errore io ritengo che questa sia stata una scelta deliberata il primo atto materiale della costruzione la nuova formazione politica ecco dunque che si comincia a vedere una prima caratteristica di questa nuova formazione politica per il resto piuttosto vaga fumosa indeterminata
La prima caratteristica che emerge è quella di un modo verticistico liederistico accentratore nella sostanza non democratico che mette tutti di fronte al fatto compiuto che spinge a logiche referendarie
è un modo destinato a produrre danni e danni gravi
E l'episodio Pannella e in questo senso solo un esempio anche se clamoroso
è la scelta della spettacolarizzazione della politica che è già al di là dei contenuti una scelta di rinuncia e di omologazione
Una scelta che induce divisioni su un terreno non limpido che suscita schieramenti artificiosi che elude il confronto sui contenuti
E quindi una scelta che produce un dibattito che stenta a diventare crescita comune rischiando di lasciarci solo più deboli e peggiori
Il nodo il voto in modo che la proposta l'ambiguità dei suoi contenuti portano la principale di spendere sponsor dei talebani che si sono prodotti
Questo sul piano del metodo sul piano dei contenuti ci sarebbero molte cose da dire sulle questioni internazionali la povertà dell'analisi rispetto agli avvenimenti dell'Est con il rischio di un appiattimento acritico sulla lettura di essi che propone l'avversario
L'adesione all'Internazionale socialista presentata come scelta strategica e qualificante la nuova formazione politica
La sottovalutazione della contraddizione nord-sud le Lucie vita delle risposte ai precisi quesiti posti anche ieri qui dal compagno in grado
E la conseguente debolezza la nostra iniziativa su questo terreno
E ancora sul problema dello spot blocco della democrazia italiana l'indicazione di una via che appare tanto indeterminata quanto azzardata tanto pessimistica nell'analisi altrimenti saremo condannati a una più o meno rapida estinzione
Quanto ottimistica sulle prospettive
Avremmo già sbloccata almeno in parte la situazione di stallo avremmo già iniziato a produrre il fatto nuovo che ci pone al centro da protagonisti della scena politica
Ma anche la questione di metodo che ho riproposto non è recriminazione sterile perché si incontra con il grande tema del rinnovamento della politica perché consente di toccare il cruciale problema della crisi della forma partito
Io credo che il problema della forma partito del suo rinnovamento si intrecci fortemente conoscete diffondere dirimenti
Una nuova forma con il partito per rappresentare chi quali gruppi sociali quali aspirazioni quali interessi e per fare cosa in vista di quali battaglie di quali obiettivi allora un nodo centrale da questo punto di vista anche se si tratta solo di un elemento della complessa questione mi sembra quello del rapporto con ciò che si muove nella società
E voglio partire nel mio ragionamento dalla grande novità costituita dall'entrata in scena del movimento degli studenti
Questo movimento ci dice delle cose importanti se sappiamo ascoltare
Ci parla delle nostre sconfitte degli ultimi anni ma anche dei limiti e delle contraddizioni di un'operazione curve vittoriosa condotta dall'avversario
Ci dice quanta strada abbia fatto anche dentro di noi la rassegnazione se non l'accettazione di analisi logiche e valori dominanti
Ma ci dice anche che tali analisi tali da oggi che tali valori
Hanno una debolezza che non è solo una debolezza ideale manca la debolezza strutturale una insufficienza incapacità a risolvere davvero i problemi anche materiali dell'università della scuola della società
Ci parla di un antagonismo forte di un bisogno di radicalità che si esprime anche attraverso la scelta la non violenza ci parlasse non di una rivoluzione gentile almeno di un movimento Gentile
Che nasce dove più forte a aspre disperante la contraddizione materiale nel Mezzogiorno violentato
Ci parla ancora di un modo nuovo di coniugare l'attenzione verso l'individuo e la sensibilità e solidarietà sociale
Ma perché tanta difficoltà nell'ascolto
Perché gli sbandamenti e le incertezze nella lettura di questo movimento
Sbandamenti e incertezza che peraltro rinviano ad una più generale difficoltà di rapportarsi positivamente con i movimenti reali della società
Perché l'oscillazione tra letture riduttive incomprensioni radicali di questo movimento e tentazioni di puro inseguimento di ciò che il movimento produce
Perché ogni movimento reale rischia di schiacciarlo di spiazzare ci sembra quasi metterci in difficoltà
Il problema mi ha visto e quello di un riformismo debole minimalista che ci rende poco credibili come forza antagonista se gli studenti ci domandano voi che idea di scuola di università di societarie che in testa non potremo certo rispondere con le nostre proposte
Versione di sinistra di progetti altrui predisposte privilegiando come interlocutori i lettori demo crea democratici e i presidi di sinistra
Non si può essere al tempo stesso movimentisti e prigionieri di un fronte sociale moderato
Il nostro ruolo deve essere quello
Di portatori di un'identità tanto forte quanto aperta
Di essere riconoscibili come antagonisti radicalmente alternativi alle allo stato di cose esistente
Solo a questo patto possiamo essere un referente
Anche il critico un interlocutore credibile solo a questo patto possiamo dare un contributo in positivo dialettico anche un contributo di governo che non sia però vissuto da movimenti come estraneità è segno di omologazione
Se non siamo capaci di essere questo di offrire questa sponda ideale concreta potremo solo alternare o far coesistere contraddittoriamente aperturismo i disinvolti e sordità sostanziali
Credo che gli spunti di riflessione suscitati dal movimento degli studenti ci diamo indicazioni di carattere più generale
E queste indicazioni vanno non già in direzione di un offuscamento bensì del rilancio di un'identità antagonista della capacità di critica del capitalismo della funzione insostituibile di un partito comunista rinnovato
Ora la parola al compagno Guido Manca della sezione Torrenova si prepari il compagno Luigi Punzo della sezione universitaria
Ma io scusate compagni
Se vuole intervenire
Ancora più tardi
Comunque questo non è un problema
Anche se
Credo che bisogna appunto
Intervenite
Con lo spirito e per quello che mi riguarda sicuramente questo spirito ce non della passerella
Nella discussione
Anche se effettivamente
Imbarazza questo
Questa struttura così un po'rimette al centro di un'attenzione per la quale spesso i comunisti non so
Costruiti portato
Io spero che appunto che questa battaglia che si sta sviluppando questo processo di discussione
Possa veramente in questo mi ritrovo d'accordo
Con quella con quelle battaglie quelle iniziative portate avanti da molte do compagne
A appunto avviso un processo di modifica anche della pratica politica
Anche in queste cose probabilmente dobbiamo
Definire una pratica politica nuova diversa io credo che un congresso con una città come Roma dei comunisti in questo caso una città complessa profondamente complessa da un punto di vista sociale economico
Territoriale addirittura abbia bisogno di qualcosa diverso di diverso da un punto anche di vista organizzativo pratico per sviluppare appunto ragionamenti e discussioni e altrimenti vengono spruzzate dei tempi
E spesso anche appunto da una non umanizzazione
Dei momenti diciamo della discussione dell'arricchimento per tutti
Io passò rapidamente alle questioni che voleva affrontare io sto vivendo Ramadani un'esperienza come consigliere circoscrizionale in ottava circoscrizione un'esperienza che è passata da una fase
Di governo partito con la maggioranza
Fortissima a una situazione di opposizione pur conservando la stessa maggioranza fortissima di opposizione in una situazione di degrado progressivo della struttura organizzato dell'amministrazione decentrata del Comune la circoscrizione in modo particolare
Noi abbiamo fatto in questi giorni
Un enorme salto di qualità a mio avviso nonostante avessimo comunque non conservato tutti i consensi che ci venivano nelle elezioni amministrative precedenti
Siamo riusciti a un po'stare a impostare sulla base anche di un rapporto rinnovato e diverso con le altre forze politiche
E parlo di un arco di forze politiche che vada ai Verdi ai liberali all'antiproibizionista al socialdemocratico al repubblicano
è un arco di forze politiche che abbiamo costruito una maggioranza che si è andata costruendo
Sia sull'esperienza precedente la nostra e quella che è stata fatta poi successivamente diventa partito sia sull'esperienza anche di una battaglia tenace addirittura ostinata su alcuni punti programmatici nostri non abbiamo mai rinunciato né in una fase di governo nella fase d'opposizione circoscrizione ad aderire la nostra visione programmatica delle cose a partire dalle questioni istituzionali a partire dalla questione del rapporto con i cittadini e per finire alle questioni che con grande sforzo di pochi probabilmente di troppo pochi in compagnia di troppo poche sezioni magari si è andato sviluppando in questi anni sul terreno delle questioni della vivibilità della città sulle questioni dei trasporti sulle questioni del verde sull'associazionismo in generale io credo compagnie appunto che questa maggioranza sia quel segno di un sollevarsi di di quel famoso anticiclone di cui parlava Occhetto alcun al comizio di chiusura della campagna elettorale fatto qui a Roma una maggioranza che Sisti costituisce sulla base non di uranio rinuncia a nostra ma sulla base di un'affermazione di tutta una serie di valori programmatici e politici di cui siamo stati in continuità in in continuazione pur portatori un anticiclone che però ha bisogno di un partito che sappia in qualche modo rapporti tasse più propriamente a tutto questo a cominciare delle questioni dell'organizzazione della struttura cominciare delle questioni
Che io non credo debbano e sono legate ho quasi finito legate sicuramente le questioni organizzazione una concezione politica e non è inscindibile questo credo l'abbiamo imparato io personalmente l'ho imparato proprio vivendo dentro questo partito
Il rapporto con gli altri non può essere più il rapporto che abbiamo stabilito in passato in questi ultimo periodo soprattutto sulla base di preoccupazioni Paure che spesso sono frutto più di una nostra incapacità non non capacità non vorrei usa un termine forte da questo punto di vista perché non è lo sforzo c'è dire a portarsi agli altri comprenderne le idee e allo stesso tempo
Insieme con gli altri portare avanti i processi allagò tutto questo sforzo io credo che è venuto anche da un forte rinnovamento nella della struttura organizzata dalla Federazione del mare in modo particolare
E questo mi porta a dissentire fortemente compagno non so mi sento uno che c'ha vent'anni ed era detenuto e Partito d'iscrizione quantomeno ho svolto diversi impegni all'interno della del partito ragione per il rap reggae Io non mi sento meno comunista di tanti altri compagni io sono per la prima mozione
E credo che vada ha detto chiaramente che è un comportamento è una valutazione pericolosa errata non esaltare quelle energie che pure hanno portato a un'azione insufficiente ma sicuramente
Decisa carica di volontà carica anche di responsabilità di impiego per cui io dissento fortemente con l'apprezzamento del compagno in grado quando parla del ruolo del segretario della nostra federazione io il segretario dalla nostra federazione
Autonomia una sola occasione una notte mentre faceva un turno di vigilanza una festa dell'Unità finocchio
Di incontrarlo e di scambiare tre parole
Però credo che il ruolo svolto da il compagno segretaria dal gruppo dalla Federazione romana più complessivamente è stato un ruolo importantissimo
Per costruire un processo di rinnovamento nell'interesse del partito in questa in questa città e per cui credo e dissento fortemente quando si dice tra le righe che questo compagno questo tipo di i compagni andata rende conto in modo nove più che andato rende conto andata per Biondi a Botteghe Oscure avere sembra improprio un po'fazioso praticamente ragionare in questi termini
Si tratta invece di affermare un'altra cosa abbiamo avuto per questi anni
La possibilità di esprimere in modo superiore al passato anche una diversità una realtà che nei limiti e nei pregi comunque si esprime nella nostra città pertanto io credo compagni che questa è una battaglia che non finisce nella fase congressuale anzi inizia un impegno a costruire un partito che sia effettivamente diverso senza
Abbiam dure senza negazioni senza negazioni
Ma quello che ci dobbiamo dire ce lo possiamo dire soltanto in un risparmi lo spazio di libertà di una riunione fatta villaggio Breda qualche settimana fa in occasione proprio della discussione diciamo un fatto
E certi
Est si sta dando la possibilità a tutti i nostri compagni dal primo all'ultimo dei nostri iscritti è forse a moltissimi cittadini
Per la prima volta dopo tanti anni di sentire questo partito il loro partito questo partito
Un partito per il quale vale la pena impegnarsi dare il proprio tempo dare la propria disponibile la propria intelligenza già questo io credo compagni
è un grande fatto di distinzione di differenza altro che omologazione
Non è omologazione a me non sembra omologazione dove la pratica politica in un Paese che si è affermato in questi ultimi anni
è fatta di vertici di parole detti la gabbia da boss noi affermiamo nei fatti già in questa operazione una logica e una pratica diverso si tratterà poi appunto perché questo continui di affermare questo nella più ampia fase sia costituente sia successiva dell'organizzazione e una sola parola voglio spende pochissime parole rispetto alcune ipotesi che sento oramai da tempo anzi da troppo tempo che rischiano d'essere anche vecchi struttura del partito arredi struttura fatta avere punti di riferimento sezioni specialistiche e cose del genere io compagna attenzione al agli aggiustamenti che stanno fuori dalla realtà attenzione aggiustamenti anche organizzativi che non sappiamo delle conto anche dei limiti territoriali e culturali stessi del del dei cittadini e di questo territorio di della città
Sempre il bisogna a avere ben presente che enormi difficoltà sovrastano coloro che in questo si vogliono impegnare anche dentro al partito comunista
Le zone periferiche tendono a essere da questo punto di vista non solo discriminanti per quello che riguarda gli altri per quello che riguarda il ruolo di cittadini ma rischiano pericolosamente diventare discriminante punitive anche per il partito e per gli stessi compagni non fosse altro per le difficoltà dei collegamenti e del rapporto diretto che invece va stabilito ricostruito e arricchito
Grazie Luigi Punzo della sezione universitaria si prepari compagna Mimmo quarantina della sezione Pesenti
Intervengo
Raccogliere
Il mito che sia stato ieri
Sì
Diciamo un'esigenza che
è emersa in questo nostro dibattito di avviare una fase di riflessione sui contenuti
Che dovranno in qualche modo caratterizzare questa fase congressuale e tutto l'iter diciamo pure che ci porterà poi al ad un nuovo congresso
La mancanza di contenuti e forse io dato come dire più problematico
Di questa nostra discussione e io allora proprio per questo
Voglio come dire suggerire un tema di riflessione che può essere utile approfondire nel corso di questa nostra discussione
Ciò che emerge con forza in questa fase
E diciamo pure la riflessione sui modi e le forme nuove di organizzazione del consenso il ripensamento conseguente della struttura o come si usa dire della forma partito
Tra l'altro questo problema è tanto più rilevare se rapportato alcuna esigenza di autonomia delle forme di aggregazione su temi e problemi della società civile nella società reale cosiddetti movimenti come si usa dire ecco io partirei da una critica che è una critica diciamo pure spesso ripetuta fa parte diciamo pure del linguaggio comune se non quel senso comune
A proposito della identificazione tra partiti e istituzioni o come si usa dire più diffusamente tra partiti amministrazione
Io vorrei partire da questo punto perché credo
Che
Questo nudo non solo mette in risalto diciamo pure il problema della cosiddetta questione morale cioè da qui nasce il problema della corruzione e del cattivo funzionamento
Della delle istituzioni e delle al dell'amministrazione in generale ma vorrei sottolineare un dato che a me sembra il più grande rilievo cioè questa connessione o questa identificazione comporta una sostanziale estasi
Una sostanziale conservazione del sistema è su questo che noi dobbiamo puntare la nostra attenzione
Cioè quello che vien fuori e che la struttura come si usa dire riproduce se stessa la struttura sia istituzionale e la struttura diciamo pure partitica questo è il dato diciamo più importante almeno per quanto ci riguarda
Cioè si determina quella sfiducia nelle istituzioni e nella nell'amministrazione ma si determina una conseguente maggiore amplificata sfiducia dei partiti
Cioè passa una sorta di senso comune per cui non solo le istituzioni non funzionano
Ma la colpa del non funzionamento delle istituzioni eh attribuibile in larga misura ai partiti
Sono essi in qualche modo che garantirebbero attraverso il loro filtro e la loro struttura piramidale la conservazione del sistema complessivamente cioè i partiti
Che nel dettato costituzionale costituivano poi sostanzialmente le l'elemento dinamico dell'aggregazione del consenso
Sono diventati almeno nel senso comune ma questo in qualche modo riguarda anche il nostro partito da elemento dinamico elemento statico è qui le l'ulteriore riflessione
Non è un caso forse che la come dire l'attenzione l'accento è spostato sempre più si pone sempre più sulla democrazia formale piuttosto che sulla democrazia sostanziale qui le citazioni potrebbero diciamo moltiplicarsi non a caso il nostro vanta il nostro profeta in questa dibattito per e il sempre citato Norberto Bobbio
Però il problema vero e che diventa più importante in questo modo stabilire le regole del gioco ad accettarle piuttosto che riflettere su chi determina le regole del cambiamento
Non si tratta solo di una come dire struttura statica quando parliamo di democrazia non siamo di fronte ad una struttura Stay statica siamo di fronte ad una struttura dinamica e le regole diciamo pure del gioco devono prevedere anche le regole del cambiamento ma su questo non c'è una riflessione adeguata
Quello che insomma vorrei mettere in rilievo
Ecco se da parte dei partiti in generale e anche del nostro partito ma incapacità raccogliere le richieste che provengono dalla società quindi dai movimenti impossibili
Ecco io vorrei soffermarmi un momento diventerà forse un luogo comune destra ma ben venga questo luogo comune sul problema movimento studentesco
Per
Diciamo affrontarlo da questo angolo di visuale tralascio quindi anche se sarebbe forse il mio compito entrare nel merito specifico è anche tecnico del problema che riguarda questa fase che sta vivendo l'università
Ma io volevo
Appunto sollecitare la riflessione su questo punto
Gli studenti non è vero che non abbiano proposte o che non avanzino richieste le loro idee sono molto chiare almeno a questo proposito cioè non solo rinnovamento della struttura mille medievale dell'Università ma anche illa porre l'accento sulla rapporto pubblico privato e rispetto a questo il dato importante della riflessione è che
Chiamando in causa diciamo pure l'arretratezza della struttura dell'università e finisco Della struttura uno dell'università di studenti mettono in crisi il di mettono in discussione alle forme della rappresentanza democratica
Perché di questo si tratta
All'interno dell'università e quindi all'interno complessivamente del Paese come quando mettono in discussione il rapporto pubblico-privato come previsto dalla legge Ruberti quello che mettono in discussione e l'ideologia perché ideologia si tratta neo liberisti Ca'
E allora il nostro partito come risponde a tutto questo non è forse ancora fermo alla pratica della mediazione
Non è forse ancora non ripropone forse ancora una pratica consociativa rispetto alle esigenze reali concrete che il movimento degli studenti
Ecco allora e concludo
C'è bisogno più c'è necessita di una struttura di partito aggregata intorno ad alcuna idee forza
Che scelga la sua parte della società che vuole rappresentare che sia stile nel rappresentare la complessità sociale che cambi radicalmente la sua struttura piramidale la pratica conseguente quindi un partito democratico come si dice riformatore radicato socialmente di massa ma bisogna insistere su questo radicamento sociale e sulla speranza di una prospettiva futura
Ricordando da una parte che i soggetti attivi dal cambiamento si formano nel corso stesso del processo di formazione quindi la struttura deve essere agile dinamica nonna ancorata ad uno schema precostituito
E termino veramente perché qui si equivoca molto sul termine comunismo e sulla diciamo pure sulle motivazioni non razionali legate a questa idea
Io vorrei ricordare che la partecipazione politica non può essere richiesta solo sulla base della ragione
C'è una componente volontaria chiamiamolo pure emotiva ma mi pare che ieri l'accompagno Ingrao abbia nobilitato anche questa diciamo esigenza che non può essere dimenticata bisogna saper far vivere ragione né passione e quindi non
Fiutare una logica che per aggregare il massimo delle forze senza venire obiettivi precisi e senza avere uno e ventidue mila identificazione precisa di questi nostri interlocutori finisca poi corra il rischio almeno di fare un'operazione che come
I filosofi usano dire
Un'operazione in cui in una notte nella notte nel buio veda tutte le vacche nere
Alla parola Mimmo quarantina o della sezione Pesenti si prepari Patrizia Sentinelli delegata alla sezione Monti
Compagni da qualche mese ci stiamo confrontando con addosso
L'attenzione anche di tanta parte dell'opinione pubblica
Alla quale al di là della conta dei CD dei no dovremo pur decidere prima o poi di affidare alcuni messaggi che rappresentino il significato essenziale di questo nostro discutere innanzitutto a me pare necessario risulti esplicito che anche secondo il nostro comune modo di vedere
Un'epoca è davvero finita che il movimento comunista così come si è realizzato sotto forme scritta attuali chiude nel nostro continente il suo ciclo storico rendendo esplicita la crisi di un modello economico incapace di sviluppo
Di un modello istituzionale totalitario di un modello di partito egemone solo per sanzione costituzionale
In secondo luogo occorre allargare a mio parere oltre noi stessi la consapevolezza che tuttavia in questo tumulto gli avvenimenti si va affermando anche la possibilità di un nuovo modo di pensare alle relazioni da ovest perché perciò diventa per la prima volta credibile una prospettiva europea di superamento della contrapposizione frontale tra sistemi per
Era la disponibilità piena del nostro partito adoperare perché le incognite e le difficoltà a della fase inedita che si apre siano affrontate da una sinistra che può dirsi nuova se ridefinisce non soltanto la sua forma ma anche la sua funzione vale a dire la sua utilità
Ora mi pare che la proposta della fase costituente rappresenta in definitiva una sollecitazione a ricollocarsi come protagonisti in questo passaggio di fase
La condizione per non rimanere per non rinunciare e per non perdere la memoria e la ragione disse e quella di essere noi tra coloro che determinano il cambiamento
Dal diciottesimo congresso in appena un anno è precipitato un mutamento della struttura del mondo
Questo mutamento la cui caratteristica più evidente data dalla crisi di un intero campo
Rischia di trascinare con sé non solo come è stato detto l'idea del socialismo
Ma il significato stesso di sinistra
Proprio per questo oggi noi dobbiamo trarre dalla nostra storia le ragioni per una svolta che sia a utenti
E lo dobbiamo fare i compagni per noi stessi e per la sinistra in questa parte d'Europa certamente ma anche per tutti coloro che all'Est cercano di ricostruire le ragioni stesse della democrazia e della giustizia sociale nella libertà questa impresa può essere sostenuta soltanto se le forze della sinistra europea a destra e ad ovest si cercano e si riconoscono ciascuno con la propria storia evidentemente e del resto anche l'adesione all'Internazionale socialista domandando a voi maggiore non minore autonomia
E per questo compagni che davvero non sono ancora riuscito a capire che cosa ci sia di disperato in queste riflessioni che a me paiono pone oneste verso noi stessi verso tanta gente ha imparato acquattarsi stima e rispetto che cosa c'è sia disperato per esempio
Se nella realtà europea che cambia
Un partito come il nostro cerca di investire la sua ricchezza originale anziché predisporsi ad un compito di resistenza inattesa che cambi fase e che prima o poi si riapra un cammino che per ora sarebbe soltanto interrotto
Certo nessuno indica esplicitamente quest'ultima prospettiva e tuttavia company faremmo male a nascondercelo nel dibattito delle nostre eccezioni a pur preso voce questo illusorio e malinteso il spinto di sopravvivenza
Verso questo atteggiamento secondo me sarebbe sbagliato indulgere in civetteria
Questo atteggiamento va contrastato con il ragionamento e con capacità di ascolto reciproco ma va contrastato perché esso manifesta una regressione della nostra cultura politica reca con sé esso si il rischio di una dispersione della memoria e del nostro patrimonio il congresso straordinario del partito chiede un pronunciamento che appunto straordinario
I comunisti italiani intendono offrire un terreno concreto di impegno a quanti non accettano l'attuale deriva verso il regime e che tuttavia per impegnarsi domandano una radicale riforma politica a cominciare da noi stessi dal nostro modo di essere partito
Le idee i comportamenti della politica sono vecchi strani privi di respiro e allontanano soprattutto i giovani
è una crisi che è diventata più acuta della situazione politica che segnata dal patto di potere fra abiti e PSI ecco perché necessario innovare davvero più in profondità e soprattutto non in solitudine
Il fatto che è il il partito con le sue forme di organizzazione
Con i suoi sistemi di formazione della volontà con i suoi tempi di decisione con la sua separatezza appare soprattutto ai più giovani come un soggetto che appartiene ad un'altra poca certo è necessaria una grande capacità di iniziativa una battaglia sociale e politica che però è anche l'unico modo per tutelare la nostra autonomia
E per scongiurare il piano inclinato della marginalità e della subalternità e per spezzare in definitiva lunghi l'incubo di non riuscire più a farci capire
Per realizzare questa impresa durante la fase costituente io credo che gli sia Ino usati come pietre non serviranno più
Le differenti sensibilità e intelligenza e dovranno riprendere a comunicare reciprocamente
La proposta della Costituente mi sembra già che abbia cominciato a restituire fiducia nella possibilità di rimanere di rinnovare la democrazia proprio mentre si andava indebolendo ogni speranza di riforma della politica
Stanno io adesso saper condurre il confronto non ad esiti di cristallizzazione di paralisi bensì a scelte ideali e programmatiche capaci di costruire unità oltre il nostro tradizionale insediamento grazie
Una variazione compagni medico corrono in sala Patrizia Sentinelli quindi ha ora la parola Gennaro Lopez della sezione di Pietralata si prepari Maurizio Rossi della sezione di sette bambini
A molti di noi compagne e compagni nel corso delle ultime campagne elettorali soprattutto nelle borgate e nei quartieri popolari
E capitato di sentirsi dire
Non vi voto più o vi voto con riluttanza perché siete diventati uguali agli altri
E capitato anche nell'ultima campagna elettorale quella per il Comune di Roma
Eppure eravamo reduci da quattro anni di opposizione anche dura in Campidoglio perché allora quella risposta e perché poi quel vuoto
Le tante attenzioni le schede bianche nulle proprio lì dove tradizionalmente alto e il numero di voti al nostro partito
Semplificando mi pare si possa dire che registriamo da alcuni anni una caduta di credibilità come partito capace di esprimere un antagonismo forte
Sia a livello di istituzioni sia a livello di società
Ed abbiamo subito senza riuscire ad invertire la tendenza il progressivo distacco tra istituzioni e società
Tra eletti ed elettori tra amministratori e amministrati un distacco su cui ha puntato l'avversario
Con una vera e propria campagna ideologica che ha determinato modi di pensare atteggiamenti luoghi comuni
E problema sul quale riflettere anche in vista della prossima scadenza elettorale
A Roma abbiamo sviluppato un'analisi seria e approfondita delle forze in campo e dei poteri dominanti
Essa non è stata tuttavia sufficiente a scalfire i potentati economici e politici a spostare in misura adeguata consensi e orientamenti a tradursi iniziativa di lotta ai movimenti
Che calasse ero nel corpo vivo della società la nostra denuncia e la nostra proposta alternativa
Le analisi e le denunce non bastano ne può bastare nell'istituzione una battaglia di opposizione quasi tutta concentrata sulla gestione altrui si tratta di perseguire con coerenza e determinazione
Obiettivi programmatici fortemente alternativi
Essi debbono costituire il tramite con cui legare una proposta di trasformazione complessiva della società con l'iniziativa politica e di lotta sui problemi della quotidianità della gente
Solo così esco dal particolarismo dal corporativismo faccio sì che i cittadini siano sempre più protagonisti e partecipi di scelte più generali
Crea una sintonia tra attività battaglia istituzionale e lotte sociali prendiamo per esempio in considerazione l'idea forza di Roma capitale di pace come non accorgersi che resta in stridente contraddizione con la cruda realtà di una città fortemente militarizzata
Penso sia alla Cecchignola ma soprattutto alle tante caserme che ingombrano interi quartieri di Roma alla gente del Tiburtino che ha fame di verde di spazi da utilizzare socialmente
Non posso non proporre come obiettivo concreto di lotta all'acquisizione alle esigenze di quartiere di due caserme il Forte di Pietralata del Forte Tiburtino
Che rappresentano tra l'altro il triste retaggio di scelte urbanistiche del regime fascista
Una situazione per molti versi analoga al riguardo all'università la Sapienza
La città universitaria che scoppia dove gli studenti sono in lotta anche per ottenere più spazi e strutture
L'università e la Biblioteca nazionale sono letteralmente assediate da tre caserme è un mega ministero dell'aeronautica su cui ancora con campeggia la lugubre scritta scuola di guerra aerea
Altro che Roma capitale lascia in
Militarizzare Roma ecco una parola d'ordine
Che cala nel concreto i nostri ideali di di pace la nostra idea di Roma Capitale di pace coniugando la con interessi reali di vita quotidiana di centinaia di migliaia di cittadini
Dobbiamo scegliere noi e non farci imporre dagli altri terreno su cui costruire i nostri programmi la nostra iniziativa politica e di lotta e e do una sola possibilità per promuovere programmi e obiettivi non di retroguardia macchiare alternativi ambiziosi la possibilità che mi dai non rinunciare alla mia identità
C'è qui un punto importante di chiarimento tra di noi se vogliamo io dico dobbiamo andare alla formazione di liste aperte unitarie alle prossime elezioni chi dialoga con noi ed è magari disponibile a listelli unitarie vuole sapere ha diritto di sapere chi siamo e che cosa vogliano
Ciò tanto più se l'apertura delle nostre liste va riferita come a me pare logico non tanto ad altre forze politiche non vedo chi possa accettare
Quanto ad espressioni di movimenti penso oggi a quello degli studenti
E della società civile
Ecco allora che la stessa esperienza delle liste aperte diventa non qualcosa di indistinto e di annacquato ma tutto il contrario
Abbiamo bisogno di portare aria nuova nelle istituzioni di rinnovarle riformarle profondamente e nel loro stesso modo di essere
Possiamo farlo partendo dalle nostre idee forza pace e non violenza uguaglianza onestà trasparenza e dalla nostra identità
Se rinunciasse a far cui
Questo quale vettura potrei dare della città dei suoi fenomeni di un fenomeno come quello dell'immigrazione dal Terzo Mondo un terzo mondo che sta ormai ben dentro questa città
E che ha un comunista non può non indicare la necessità l'urgenza di superare un modello di società che si basa sul produzione Pons possesso consumo benessere economico di un quarto di umanità ai danni degli altri tre quarti che muoiono di fame come ci ricordava ieri sera in grado qui trovo le ragioni della mia solidarietà e di qui la possibilità di intendermi con altre sensibilità ad esempio dei cattolici democratici qui trovo le ragioni che mi portano a considerare il fenomeno dell'immigrazione non come un onere fastidioso questo è l'atteggiamento di Giorgio la Malfa in questi giorni
Ma come una vera e propria risorsa per la città per interpretare la città come terreno di incontro e di confronto di culture anche assai diverse
La Roma dell'imperatore Adriano nel secondo secolo dopo Cristo era molto più avanzate da questo punto di vista la mia città non non utopica badate ma ideale alla questura costruzione lavorare qui ed ora è una città multiculturale e multirazziale
Non una città di cose macchine negozi in cui tutto anche l'uomo o la donna oggetto merce
In cui ogni cosa anche la coscienza la conoscenza la scienza può essere venduta o comprata come in un gigantesco onnivoro mercato che produce povertà e miseria materiale ma soprattutto morale
No penso ad una città al cui centro ossia uomo sia esso bianco o nero italiano o senegalese cristiano o musulmano
Una città in cui l'uomo possa esprimere se stesso i suoi sentimenti le sue passioni i suoi desideri e in cui la libertà di ogni individuo sia condizione per la libertà di tutti sta qui peraltro nella definizione di un concetto più alto e più pieno di libertà la possibilità di andare oltre la contraddizione tra individualismo e collettivismo
Io ho la sensazione che almeno qui a Roma
Più che immergersi nella ricerca di una fantomatica sinistra sommersa sia necessario riuscire a riconquistare i tanti e tanti volti che abbiamo perso in questi ultimi cinque anni
Di gente che ha perso fiducia nella possibilità di cambiare che vive il mille quotidiani ricatti del potere
E che non ha trovato più il noi la capacità di offrire una salda sponda politica e di dar voce alla protesta alle domande ai bisogni
Ecco allora il vero sommerso da fare emergere l'urlo strozzato dei diritti mortificati sto per concludere la casa il lavoro la salute e l'ambiente una vecchiaia almeno dignitosa il tempo libero quell'urlo che occorre far sentire forte e chiaro a tutta la città
Poter far questo significa tuttavia riformare profondamente il partito i suoi strumenti di comunicazione rilanciando nelle caratteristiche di massa di direzione politica diffusa e capillare il radicamento sociale
Ma soprattutto credo che dobbiamo dare un'anima alla nostra proposta politica per Roma dobbiamo offrire a questa città disperata
Una grande speranza di trasformazione profonda ed una prospettiva ideale alta una prospettiva quella che quindi o sia pur sommariamente delineato tenne ostinatamente continuo a definire comunista
Scusate l'insistenza l'antipatia del battuta sul microfono
è inevitabile
Allora la parola Maurizio Rossi dei della sezione di Settecamini si prepari Corrado Morgia della sezione Alberone
Che cosa ci spinge a cambiare
Ridiscutere anche la nostra forma partito riciclare il nuovo
E forse la consapevolezza che il nostro partito ha esaurito la sua funzione
E forse la presa di coscienza che gli avvenimenti del teste hanno decretato la fine dei blocchi cambiando così lo scenario mondiale
O è forse la certezza che questo partito così come non potrà mai andare al governo
Sono queste le domande ma anche le risposte che i comunisti si sono dati in questi mesi
E perché si sono sprecati alle ricerca di capire quali sono i motivi che ci portano a rischiare di perdere anche questo ventisette per cento
Che seppure un risultato in calo sempre il risultato del secondo partito all'Italia ed il primo come comunisti in Europa occidentale
E allora perché rischiare di confonderci con altri rischiare di disperdere questa forza di guidare questo partito
Sono queste le motivazioni che più si sono sentite nei mesi scorsi da quelli che hanno detto no alla proposta del segretario Occhetto
Ma è proprio perché non vogliamo confonderci con gli altri come già la gente comune ci colloca ma confrontarci ed ha proprio perché non vogliamo che la forza del PC vada dispersa o liquidare
E l'avverbio DVD lo dimostra
Che ne vogliamo dare vita a questa nuova formazione politica perché non basta più rinnovarsi ma bisogna scendere in campo
In un campo nuovo dove il confronto con gli altri sarà reale senza l'egemonia che in passato ha contraddistinto ogni forma di dialogo con gli altri
Dove per confronto non significa imporre le nostre idee agli altri anzi semmai siamo noi che dovremmo schiarite ci deve come nel campo ecologico
è solo aprendosi in una nuova formazione politica che questo potrà avvenire
Solo così faremo veramente paura e non basterà più un accordo di tre politici per immobilizzare nasce per farci fa per farci fuori da qualsiasi decisione politica
Magari alcuni credono che tutto questo sia facile a parole ma non è facile affatto
Neanche noi lo vediamo ed è per questo che già da adesso il Sileno dovranno cominciare a discutere del dopo ma s'è chiara una cosa e Siino potranno fare a meno di quelli che non sono d'accordo anzi
E insieme a loro unitamente che dovranno preparare la nuova strada da percorrere
La mia voce è quella del sì ma di un sia anomalo che invece di cercare di spiegare l'assenza alla proposta di Occhetto coglierne ben inetti delle o col fatto che si sia una democrazia bloccata in Italia che non ci ha mai permesso di andare al governo vuole spiegarlo in forme più semplice forse più realistiche
A Roma come in altre città abbiamo subito una crisi di compagni che lavorano nelle sezioni e nei quartieri
I cosiddetti compagni attivi si sono sempre di meno mancano soprattutto i punti di riferimento nei quartieri a volte manca anche il confronto con le altre realtà
Come i comitati di quartiere associazioni culturali e politiche che si collocano a sinistra ma che rifiutano la forma partita
Quando si parla di sinistra sommersa io pensa a loro comincia a pressare dal basso
Dalla gente comune non dall'alto dai politici
è qui da quartieri dove alle elezioni domani abbiamo perso di più e dovremo cominciare a costruire questa nuova formazione politica perché se è vero che il nostro partito è stato ed è il partito che più si è adoperato
Affinché i diritti dei cittadini non fossero negati
è pur vero che la nascita di certi comitati e di certe associazioni hanno coinciso con il declino delle nostre iniziative
La gente non si è più risvegliata nel PC come il partito che risolveva i problemi loro
Quindi alla domanda Dino che non ci sono interlocutori certi
Io rispondo che Lincoln interlocutori ci sono che sono proprio queste piccole realtà i primi interlocutori e nei congressi di sezione c'è stato un dato di fatto che non possiamo ignorare
L'idea avvicinarsi di queste persone al nostro partito per dare la loro disponibilità nella nuova formazione politica che si farà
In quanto hanno il confronto che stiamo affrontando all'interno del partito è stato anche articolato a volte duro
Compagni che hanno fatto battaglie insieme nel passato si sono trovati divisi su due fronti ma non mi sono mai sentito di dire fino in fondo ad un altro che aveva a bordo che finito il congresso si sarebbe dovuto levare di mezzo
E mi hanno ferito molto le dichiarazioni dei Borghini dei Cacciari de Marramao che non debbano fare scendere il confronto durissimo
Bisogna temere il confronto atto democratico leale e non ci saranno né vinti né vincitori ci sarà solo un grande progetto da realizzare per per farlo c'è bisogno di tutti
L'unica nota positiva se così si può dire che ho trovato per che ha trovato d'accordo tutti è il fatto che nella fase dei congressi si sono rivisti nelle sezioni parecchi compagni dirigenti i quali dopo essere stati latitanti per anni speriamo che dopo il congresso non si di là quello di nuovo solo conoscendo i problemi delle sezioni a quando sei in prima persona che riusciranno a risorgere
In un momento così concitato nel nostro partito non possiamo dimenticarci degli eventi che stanno caratterizzando la vita politica in questi giorni
Ed è per questo che da questo congresso dovrà uscire alta la solidarietà agli studenti medi e universitari che sono in lotta da quale città chiara e netta la protesta nei confronti della legge Ruberti e che si stanno distinguendo per la loro pratica di non violenza
è superfluo rammentare che subito dopo il congresso nazionale dovremmo rimboccarci le maniche in vista delle elezioni amministrative
Ed è obbligo di tutti impegnarsi nella riuscita delle stesse per sconfiggere il clientelismo e per affermare i diritti dei cittadini
Corrado Morgia sezione Alberone si prepari il compagno Iori Alessandro della sezione attacca
Mentre arriva Morgia ringraziamo Maurizio Rossi che si è tenuto al di sotto del tempo finora è l'unico
Vorrei sviluppare alcune considerazioni intorno al tema dei movimenti e in particolare sulla questione degli studenti
Mi pare che su questo punto le discriminanti fra la prima e la seconda mozione alla quale aderiscono
E le insufficienze della mozione del segretario del partito emergano con tutta evidenza e non sia uno non solo sul piano delle analisi ma anche su quello della iniziativa della proposta politica
Ciò
Nonostante tardive tardivi esteri di riconoscimenti come quelli che abbiamo sentito qui dell'intervento per il compagno Bettini in contraddizione tuttavia con le posizioni del compagno Ranieri per esempio e di tanti altri autorevoli compagni
Al di là della retorica del nuovo sparsa così piene mani nel testo che la mozione uno il partito si è lasciato cogliere del tutto impreparato dall'insorgere di un movimento qualcuno degli studenti
Abbiamo dato per scontato infatti che ormai tra i giovani impera se un moderatismo senza principio un conformismo tutto dentro i meccanismi della società dei due terzi
E per questo le reazioni sono state tanto aspre
Il pendolo oscilliamo fra oscilla fra blandizie e voglia di repressione come emerge anche oggi dalla dichiarazione dei rettori accuse di conservatorismo tipico terrorismo dei goliardi Isma'sono state distribuite in abbondanza
Da chi non può nemmeno concepire che voci libere si alzino a contestare lo stato di cose presente
Ma come ho detto ci sono osservazioni da fare anche per noi la prima e che non c'è una disposizione come si evince dal testo della mozione numero uno non c'è una esposizione politico-culturale a dialogare con le articolazioni i movimenti autonomi della società civile
Assistiamo infatti a una sorta di regressione secondi azzeramento della nostra elaborazione riemergono vecchissime postazioni che pensavamo di aver superato almeno dall'ottavo congresso
Per cui la mozione uno non suggerisce ad incontrare il tessuto variegato del sociale a partire dal riconoscimento e dal rispetto delle Autonomie
Ma è indicato il fatto attraverso il meccanismo della Costituente la sopraffazione di chi vuole inglobare e questo atteggiamento è emerso chiaramente anche nella manifestazione del Farnese
D'altra parte si prospetta una posizione che si manifesta una proiezione di estraneità se non di ostilità come un riflesso di partito d'ordine e di partito tutto ingessato in un atteggiamento a volte subalterno nelle istituzioni
Difatti al massimo di fronte a un movimento che scuote un assetto consolidato ed esibisce una forte carica antagonista si ripropone la stucchevole cultura dell'emendamento figlia di un consociativismo duro a morire e privo sia di strategia che di analisi
Per questo al di là delle trattative lettere del segretario che arrivano peraltro al destinatario con tre mesi di ritardo non abbiamo saputo riconoscere il movimento dell'inverno ottantanove novanta
Al paternalismo si è aggiunto un certo momento persino l'invito a tornarsene a casa
La verità e che si è lasciato cadere un punto di analisi che non riguarda un posto in più o in meno concesso benevolmente agli studenti in questo o in quel consiglio
è mancato ogni tentativo serio di valutazione ed iniziativa conseguente di conseguente iniziativa di massa sul ruolo del sapere
Sulla funzione oggi della scuola e dell'università succosa e oggi nell'epoca del terzo capitalismo l'organizzazione sia pubblica che privata della cultura
E perché l'offensiva padronale cerca di sfondare definitivamente proprio sul terreno del controllo degli apparati di formazione e informazione di produzione di senso
Nell'aspirazione a un dominio sulle idee e sulle convinzioni della pubblica opinione
In questo quadro il controllo da parte della grande industria delle banche e della finanza della pubblicità dell'editoria libraria giornalistica della televisione fa tutt'uno
Con la deriva della scuola pubblica di massa e col tentativo di mettere stabilmente le mani sulla cultura superiore
C'è un attacco al diritto allo studio una dequalificazione della didattica un inizio della svendita delle università a interessi non scientifici non culturali non sociali
Questo è l'esatto contrario dei principi di autonomia della ricerca e dell'insegnamento previsti dalla Costituzione e lo stesso discorso si potrebbe fare su scala più ridotta per la concezione ministeriale dell'autonomia degli istituti medi
Non per niente abbiamo parlato tutti insieme al diciottesimo congresso
Bilancio della criticità come severo giudizio nei confronti del decennio neoliberista periodo in cui ha un grande e indiscutibile una grande indiscutibile crescita
Quantitativa ha corrisposto un deperimento della qualità e del livello dello sviluppo una cui sì di vecchie e nuove contraddizioni
Ovunque al valore d'uso viene sostituito il valore di scambio la ferrea legge del mercato
E ora anche la cultura la ricerca devono diventare merce strumento di potere in una concezione in cui si afferma sempre di più
La politica confindustriale dell'intrattenimento rosolia critico per la massa mentre soltanto un'élite sarebbe destinata ai più alti livelli di un sapere consapevole e maturo
Ciò mentre la scuola pubblica ridotta a una specie di vestito di Arlecchino in più parti strappato e mentre nelle università il blocco della didattica oggi praticato in certi casi con grande scandalo dei benpensanti dagli studenti
è sempre praticato in alcune facoltà dai docenti
Che ritengono il loro valore lavoro didattico un impaccio noioso da cui liberarsi
Ripresa di criticità vuol dire allora riproposizione di una concezione antagonista in cui sapere cultura scienza diventano Firenze
E non monetizzabili svincolati da logiche mercantili come diceva ieri sera il compagno in grado beni immateriali pericolosi strumento non solo di conoscenza ma anche di emancipazione e liberazione di uomini e di donne
Vuol dire riconoscimento di parzialità di soggettività contro la soffocante omologante pretesa occidentale di distruggere o inglobare ogni cultura locale ogni atteggiamento non conformista
Va ripreso allora il filo di un discorso interrotto abbiamo parlato del riformismo forte quello dell'istruzione è uno dei luoghi dove si verifica e si può verificare questa impostazione
Va rilanciata un'analisi che deve vedere la riforma della scuola e dell'università un grande cimento di ordine culturale e strutturale
Bisogna rompere definitivamente corre paggio di una contraddizione culturale
Che ormai provinciale ed asfittica ed è quella che ha fissato le gerarchie ha dominato e pur se a brandelli continua a dominare innanzitutto da scolastica italiana
Bisogna rompere con la matrice tardo idealistica che ancora oggi l'impronta di sera nostra scuola e di conseguenza occorre vedere in un processo di riforme sia al tentativo di affermazione di un nuovo asse culturale ed educativo
Sia l'elemento materiale strutturale che riguarda il ruolo dell'istruzione del processo economico per quanto concerne gli addetti le sentenze ma soprattutto per ciò che riguarda le strategie
Il rapporto fra scuole professione tra scuola e il mondo del lavoro la definizione dei livelli formativi minimi e massimi da raggiungere insomma il modo in cui la formazione sta dentro e non ai margini
Sia del processo di incivili mento di massa
Sia negli obiettivi di politica economica del nostro Paese
Questo vuol dire restituire senso al ruolo pubblico dell'istruzione vuol dire risponderò movimento che pone problemi certamente anche concreti ma che fa domande di fondo sui contenuti sui metodi sul rapporto con la società
Vuol dire cercare di restituire senso al lavoro all'impegno che centinaia di migliaia di lavoratori intellettuali che operano nelle nostre strutture organizzative
Occorre riportare strutture educative occorre riportare dentro le Aule la didattica
Dare veramente voce all'ISTUD enti riconoscendone in modo non paternalistico i diritti non faceva sto concludendo non facendo concessioni marginali ma lasciando cadere un riflesso condizionato da paura del sessantotto riconoscendo finalmente non ho la soggettività valorizzando anziché deprimere il dato oggettivamente anti capitalistico del movimento i cui esiti sono evidentemente anche nelle nostre mani
A tutto ciò per dirla con Bettini ha risposto il baraccone della politica
Ed è sconcertante il il il balbettio del sindacato
Di un sindacato confederale che per bocca del suo segretario si accorge che esiste la scuola soltanto quando occorre intervenire in qualche modo a riportare l'ordine contro il disordine dei Cobas o delle gite
Non si indice uno sciopero non c'era un'iniziativa non si fanno riflessione pubblica agli studenti che sollecitano una vera e non solo verbale riforma della politica
Consensi non si sa letteralmente cosa dire
Ci si ritrae anzi impauriti
Da tutto ciò ricavo andando verso la fine del mio intervento alcune considerazioni conclusive da un lato credo che noi si debba chiedere il ritiro della legge Ruberti proprio perché questo progetto di legge non garantisce una corretta autonomia
Che deve essere intesa come autonomia culturale e scientifica come libertà dell'insegnamento e della ricerca come risposta Iman emancipata dice sia rispetto al volo capisco ministeriale come anche disegni di privatizzazione più o meno strisciante
Da questo credo che si debba partire per organizzare a Roma livello ma e a livello nazionale è un grande momento di analisi
E ricognizione dello stato dell'istruzione una raccolta di energie un momento vi dibattito una sintesi di proposte una spinta non all'emendamento ma un vero l'oggetto di trasformazione della scuola e dell'università
Cioè è possibile fare rilanciando una concezione antagonistica alternativa per la nostra funzione
Dentro cui il governo non è alternanza o sempre per costituzione di personale con le stesse logiche e le stesse pratiche non è ingresso nella mitica ma inesistente stanza dei bottoni
Questa funzione che non è certo rinunciare ambizioni a proposte di governo e legame con i movimenti azione dall'alto e dal basso autentica tensione riformatrice è programma ma anche riscoperta di finalità e cioè iniziativa idealmente e culturalmente fondata
Per questi motivi finisco mi pare fondato l'allarme gettato dalla seconda mozione sui pericoli di uno spostamento a destra dell'asse politico dare del partito
La proposta della Costituente infatti non soltanto ci ha indebolito ma c'è impedito proprio a tardi approvare quelle indicazioni del diciottesimo congresso
Che si riassumono la parola d'ordine della identità e dell'autonomia del partito nel rilancio della visione critica dello sviluppo tutto questo mi sembra non mi sembra da equamente garantito non dona Weygand distinta nuova formazione politica Mato rinnovamento vero e da un rilancio della presenza organizzata e di massa del Partito Comunista Italiano
Morì già preso
Morgia preso qualche minuto in più o io dovrei dire che ricordare all'assemblea congressuale che gli ordini del giorno vanno consegnati entro le diciotto di oggi
Ha quindi la parola io reale Sandro De delegato della Sezione attacca si prepari Pasqualina Napoletano della sezione Cinecittà
Molto
Diciamo sgretolarsi
Degli stati dei modelli di organizzazione sociale di tutto il blocco comunista
Secondo me è un fatto di tale portata e non solo da condomini che è difficile persino percepirne in modo compiuto la rilevanza storica
I compagni milioni di europei dovranno cambiare vita anni e anni di lavoro di aspirazioni e di speranze per poi avere davanti solo l'incertezza
Di istituzioni che si sfasciano davanti alla crisi economica ma soprattutto davanti alla spinta irrefrenabile di un bisogno sacrosanto di democrazia
Il capitalismo occidentale per decenni il nemico da combattere ora quasi diventato paradosso
Un esempio deliberazione le società fondate su valori di fratellanza di uguaglianza non hanno poi saputo garantire neanche quei diritti delle società capitalista invece fondate sullo sfruttamento
Dell'uomo sull'uomo e sulla totale nel civica azione di rapporti invece hanno in qualche modo mantenuto e per esempio libertà religiosa di associazione libertà di parola
Questo non vuol dire adesso condannare settant'anni di storia
Ci mancherebbe altro ma francamente è veramente difficile argomentare discutere sulla base delle retrospettive storiche e non sull'immagine che questo opulento cancelliere della Germania federale
Che accorre in soccorso del piuttosto malmessi fratelli dell'Est
Perché voi compagni di questo si tratta i fatti di questi mesi sono una doccia gelata anche per chi come noi non avessero tenuto gli occhi chiusi di fronte alle inaudite inaccettabili pretese eh io non le chiamerei distorsioni di regimi che non hanno mai contemplato altre ragioni ideali e politiche che non fossero quelle del partito comunista che sia sostituito di fatto allo stato di diritto bollando come nemici del socialismo tutti quelli no che non erano d'accordo ma che usassero persino avere qualche dubbio
Davanti a tutto questo
Ormai non può bastare dire noi siamo diversi il fatto ma che sia vero che noi siamo effettivamente diversi potrebbe in qualche modo legittimarlo alla fa la tanto fantomatica domanda allora perché non cambi nome
E allora la risposta che il comunismo non è quello dei Paesi dell'Est il comunismo non è neanche quello cinese tanto meno quello di Cuba ma qualcosa di diverso diventa una risposta ardua se non insostenibile
Si deve dare poi il giusto valore ed è questo
Il giusto valore al fatto che l'unico riscontro storico di un'idea che anche se partiva da ideali bellissimi è stata poi l'esperienza che milioni di persone non avrebbero neanche voluto provare
E poi in ogni caso cari compagni è già da un bel pezzo che nel programma del nostro partito non figura
Più per esempio l'intenzione di statali Tzara l'economia completamente o di togliere la voce profitto dal dizionario politico oppure di instaurare qualsiasi sorta di dittatura del proletariato
Come ha già da qualche tempo che abbiamo assunto la democrazia come valore assoluto e non complementare democrazia come valore imprescindibile rinunciabile chiunque abbia aderito al pc
Sapeva queste cose sapeva del PC al contrario del ventuno non ritiene più utile di Nismo applicabile alla realtà attuale che saremo d'accordo su queste alquanto diversa da quella di sessanta settanta anni fa
Piuttosto compagni io vedrei sotto questo incredibile bellissimo confronto la dimostrazione più evidente che nel Partito comunista italiano si trovano anime diverse
Non omologate vero
Ma anche confuso sugli obiettivi concreti dalla poca chiarezza su questi obiettivi anche dei dirigenti dal nostro partito mi è capitato di discutere animano a animatamente coi compagni sul fatto che se fosse giusto non la proprietà privata
Per anni abbiamo pensato ritenuto che tutte le aspirazioni di giustizia e di solidarietà fossero di casa solo nel nostro partito
Il nostro giudizio su gli altri movimenti e sul loro operato è stato sempre improntato alla certezza che fosse superficiale l'allora la loro analisi
Perché non si confaceva con la concezione materialistica della storia
E cioè che tutte le modificazioni fossero può in qualche modo riconducibili alla realtà economica e rapporti di forza nella società e allora da qui ne consegue i cattolici sbagliano perché la carità cristiana non può per risolvere i problemi generali deve essere lo Stato che ci pensa che se ne occupa
Ma la solidarietà in questo modo diventa un accessorio e non una concezione di come dovremmo stare tra di noi e su questo io credo che abbiamo molto da imparare dai cattolici i verdi non hanno capito niente perché finché il tipo di sviluppo sarà questo è sfruttamento al limite delle risorse eccetera eccetera
è inutile farsi illusioni sulla possibilità di respirare aria pulita o mangiare cibi Ponzani
Si deve prima cambiare il mondo campa cavallo
Sbagliava anche ragazzine nel settantasette a Bologna e non solo contestavano l'abbraccio pesante presuntuoso di un buon governo modello emiliano Petty fornisce case popolari e servizi efficienti
Però guai ad esprimere esigenze estranee agli orizzonti degli amministratori comunali per non parlare poi di quelli di Democrazia proletaria che neanche erano classificati compagni
Allora io credo la proposta di creare una una nuova forza politica fa giustizia di questa visione monolitica della sinistra
Della convinzione sbagliata di essere depositario della verità i soli in grado di progettare una società migliore
E comunque una diversa concezione del partito farà finalmente decadere tutti gli alibi
E le basse speculazioni di chi accomunandoci in una volta Stalin una volta Ceausescu intende continuare all'infinito questa storia questa sorta di dittatura occulta che poi proprio in questi giorni e non c'è più neanche pudore dimostrarsi da per esempio con la concentrazione dei mezzi d'informazione con l'arroganza inaudita avete di Craxi e di Andreotti
Sono ormai diversi anni che perdiamo credibilità che siamo costretti a scambiare vittorie perdite per vittorie per dirle elettorale inferiori al cinque per cento
E la politica di immobilismo del nostro partito nei primi anni ottanta
Ha contribuito ad appesantire di molto il bilancio degli effetti disastrosi di questi terribili anni ottanta che ci hanno stordito con i loro valori ridurre privi e cioè l'individualismo più sfrenato lo yuppie come uomo di riferimento è l'apoteosi del libero mercato
Come se poi fosse un'invenzione della sinistra fallite derelitto adieu mezzo mondo sta morendo di fame e che questo è soltanto il rovescio della medaglia della schifosa opulenza del Nord
Allora compagni possiamo anche metterci del mette barricarsi e difendere certi schemi politici e intellettuali
Possiamo anche scendere al venti e al dieci per cento però per non dargliela vinta
Ma dobbiamo anche rendere conto a chi crede che sia possibile cominciare a cambiare da subito dando corpo a tutte le istanze di pace e di progresso che oggi sono una vera e propria galassia costituito sicuramente anche da movimenti che non si riconoscono nel Partito Comunista Italiano
Allora Milano profonda tristezza posizioni
Come quelle che considerano i radicali per esempio che uno quando un partito che ha dato un grandissimo contributo a battaglie di civiltà come le leggi per la botte per il divorzio e per la lotta della fame nel mondo ma come un'accolita di stupidi funzionali al potere che contestano alcune cose
Salvo poi essere perfettamente a loro agio in questo sistema o gli striscioni lo striscione apparso in una manifestazione della cosiddetta sinistra sommersa in cui dirigenti della CGIL come Lettieri vengono definiti Bondi sindacali
O intellettuale come Beniamino Placido spettacolari sì da strapazzo con la solita insofferenza verso via una visione diversa della realtà
Ma pur sempre di sinistra libertarie progressista che ha molto da dire
E da aggiungere sull'interminabile fortunatamente dibattito sul giusto in un giusto
Allora la proposta di dare vita a una nuova formazione politica non è solo un'ipotesi che corregge in qualche modo questa visione univoca sul modo e sulla possibilità di cambiare le cose ma è l'unica via che alla sinistra progressista riformatrice per non rimanere altri quarant'anni a leccarsi le ferite
Pasqualina Napolitano nella sezione Cinecittà si compie e si prepara il compagno Gabriele Giannantonio De delegato della Sezione Trullo
Care compagne e compagni su un punto credo dovremmo essere tutti d'accordo e cioè nel provare a scongiurare il rischio che proprio al congresso di federazione
Sia la parte più rituale ripetitiva ed infine inutile di tutto il percorso congressuale
Nelle sezioni molti di noi sostenitori delle varie mozioni
Hanno invocano otto un ascolto reciproco tentando di fuggire al clima referendario ma non sempre ci si è riusciti anche perché forse non era del tutto opposti oggi dobbiamo cercare veramente di mettere al bando tra di noi comizi ed appelli e provare a vedere se da questo congresso
Avendo già alle spalle un pronunciamento politico chiaro del partito è possibile andare oltre i soliti argomenti reciproci
E tentare un dialogo e un confronto meno sfuggente tra di noi
Non si tratta di diplomati dare un dibattito a volte necessariamente aspro né di annacquare le ditte tutti abbiamo un dovere di chiarezza e di trasparenza ma non c'è dubbio che la famigerata macchina infernale rischia di minare perfino quella basilare possibilità di comprensione e di risposta reciproca sulle questioni che fondano le nostre discutere questo vale ancora di più tra nove compagnie che tra l'altro abbiamo alle spalle molto lavoro in comune
E da oggi scontiamo divisioni difficili da comprendere reciprocamente proprio perché intervengono come macigni su questo percorso
La prima riflessione la voglio fare sul modo in cui siamo state in questo dibattito congressuale per dire forse che il primo obiettivo che dovremmo proporci tutto è proprio quello di riconoscere di dare cittadinanza a tutte le nostre differenze personalmente ho firmato la seconda mozione ho firmato la lettera alle donne comuniste ritenendola per certi versi sul fatto superflua
Nel senso che qualunque fosse stata la nostra posizione e qualunque interpretazione avessimo data la nostra esperienza politica di donne comuniste avremmo dovuto a considerarla realmente patrimonio comune
Non ho firmato la mozione delle sedici compagnie perché ho ritenuto che il percorso da loro proposto forse diverso da chi come me aveva scelto un altro punto di vista tuttavia ho sentito che la loro posizione poneva tutte le compagnie sia della prima che della seconda mozione un problema
E cioè il rischio che questo dibattito difficile a volte semplificato forza asset ho sciupato se la complessità la ricchezza l'autonomia le spese dell'esperienza di tante donne comuni non credo che ne avremo pronta
Perché dico questo
Perché penso che ciò fino adesso non è stato colletto infatti nella risposta delle compagnie firmataria della prima mozione alle sedici compagnie autrici del documento delle donne un'affermazione molto perentoria
E cioè che quella posizione delegittimata quella delle compagne della prima mozione solo con la sua ma non rischia proprio questa posizione di delegittimare a priori il pensiero di quelle compagnie
E ancora Ho letto l'appello di alcune compagnie di Roma sempre a sostegno della prima mozione pubblicato più volte sull'Unità questo testo inizia dichiarando di rifarsi dallo spirito della lettera alle donne comuniste
Contraddicendo la di fatto poi è tesa a sostenere che tutta la nostra esperienza compreso il percorso della carta delle donne comuniste definita a posteriori il nostro nuovo inizio ma non cominciava quella carta delle donne con le parole siamo donne comuniste cioè da un punto di vista molto identificato
Seppure molto affetto tuttavia non è questo che mi interessa ora ma quello di aver piegato tutta la nostra esperienza denso un Buttiglione unico
Ed ineluttabile esito cioè quello della nuova formazione politica occultando ed ignorando il fatto che tante altre donne comuniste prima protagonista del movimento delle donne e poiché la carta non la pensassero così
Con argomenti non così facilmente aggirabili ma non voglio e non intendo recriminare nulla mi chiedo e chiedo a tutte le compagnie che non sia più o se non sia più costruttivo per tutte partire proprio dalle nostre differenze
In secondo luogo non c'è dubbio che la nostra cultura politica la nostra ricerca teorica hanno fatto enormi passi in avanti
E di questo dobbiamo ringraziare il femminismo che abbiamo riconosciuto esplicitamente e molte compagne sia pezzi di terreno che hanno concorso a questo salto di qualità
Tuttavia quando questo pensiero diventa agire politico e proposta non vi è il rischio che esso si arresti di fronte al recinto costituito dalla cosiddetta linea generale del partito
Durante la discussione della carta delle donne a Roma abbiamo tutte toccato con mano un limite di quel documento e quindi un limite per tutte noi
E di tutte noi e cioè l'impaccio che su temi fondamentali quali il disarmo ed il nucleare avevamo a portare più avanti la nostra posizione rispetto a quella del partito ed oggi in questa importante elaborazione sul tempo che sta diventando legge di iniziativa popolare qualche donna ci ha fatto notare che lì non si pone una questione di prima grandezza
E cioè la riduzione dell'orario di lavoro che pure era stata forse la più rilevante novità della Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti non si tratta di un altro caso e di un altro rischio di autocensura di un esercizio più o meno consapevole di un'autonomia vigilata
Esiste poi anche per noi è un problema serio di radicamento sociale che non è solo e ne prevalentemente questione organizzativa
Ma sia per noi sia per il sindacato perché è così difficile dare agibilità politica all'impegno di tante donne non sarà forse perché esso produce prevalentemente conflitto
E ancora non vi è il rischio oggi che la stessa coscienza ed autonomia diffusa messa in moto dal femminismo bengali appiattita in una modernità pacificata fa portatrice di più sottili espropriazione subalternità
Ed infine lo stesso documento delle compagne della prima mozione parla cito testualmente di angusti ad una forma partito dove anche il potere tra donne tende a ricalcare le forme date della cultura maschile
Che ricrea vertici mi burocratismi distacco tra i modi di vite l'esercizio della politica
E allora compagna perché non iniziare qui ed ora in questo stesso congresso della Federazione a mettere in discussione le forme di nuovi della politica che diciamo di voler superare perché non cominciamo a rompere le cosiddette strettoia
Le condizioni femminili sono ancora luoghi giusti per l'espressione delle nostre differenze le per le moltiplicità dei nostri percorsi delle nostre esperienze dei nostri lavori
Esiste perciò un modo non per evocare cambiamento ma per costruirlo ed è quello il luogo dove anche tra di noi si può riannodare una comunicazione ed un lavoro
Sapendo che troppe volte la nostra esperienza sia notata come parallela al partito ai suoi contenuti alle sue forme e spesso non ha inciso o è stata distrutta e dissipata quando è entrata in conflitto
Non voglio un luogo non voglio dar luogo ad un nuovo recinto autonomo voglio provare a far vivere questa diversità queste parzialità che inizia a comunicare nel e che nel conflitto non evochi in un solo effetto e cioè l'annullamento del linguaggio diverso oppure un ambiente autonomia che vuol dire in sostanza non mettersi mai in discussione
Daniele Gianantoni della sezione Tonolli nove si prepari il compagno Giorgio Sala nella sezione Spinaceto
Mi scuso compagni leggerò il mio intervento ma voglio stare
Con sicurezza entro i tempi assegnati
In una relazione dammi ottenuta al Comitato Regionale del Lazio agli inizi del novembre del mille novecentottanta
Nella fase preparatoria del nostro ultimo congresso
Ho sostenuto la tesi che si dovesse prendere atto che si era conclusa
La fase storica che aveva legittimato la nascita l'esistenza di partiti comunisti di matrice il terzo Inter
A questa conclusione ero pervenuto in base a una riflessione sulle analisi delle grandi trasformazioni della Società italiana europea e mondiale
Di cui vedevo un avvio nel documento congressuale e certo allora non era prevedibile la rapidità della crisi dei regimi dell'Europa orientale che si è manifestata appieno nel mille novecento
Per questo ho salutato con piena adesione il nuovo corso
E l'idea di costruire un nuovo partito Comunisti per
Ora dopo lo straordinario indimenticabile mille novecentottantanove con altrettanta decisione saluto la proposta di aprire la fase una fase costituente
Per dar vita ad una nuova formazione politica della sinistra
Questo ulteriore decisivo irreversibile passo avanti
Di fare il punto di approdo necessario ineludibile al quale è doveroso aggiungere se non vogliamo essere ciechi di fronte alla realtà
In altri termini la lezione che mi pare debba essere tratta in sintesi questi non è più il socialismo cioè la soppressione della proprietà privata dei mezzi di produzione che realizza la pienezza della democrazia
Ma al contrario il pieno sviluppo della democrazia che rende possibile una nuova idea sociali per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di una nuova formazione
Del resto riflettiamo su questo aspetto della nostra storia recente
Che cosa abbiamo fatto nell'ultimo quindicennio se non discutere sul nostro declino elettorale e sulla nostra crisi politica quante nascerà anti autocritiche dopo ogni confronto elettorale
Quante analisi del proposte abbiamo bruciato sull'altare di un rinnovamento del Partito comunista
Quante riunioni dal comitato centrale alle conferenze di organizzazione e quanti i documenti e articoli su Rinascente sull'Unità
Le meno numerosi sono stati gli sforzi dei tentativi di elaborare bozze programmatiche di individuare gli obiettivi fondamentali della nostra iniziativa politica per superare il distacco dalla Società si tratta di un lavoro che io di certo non mi sento di sotto di svalutare
Ma che altrettanto di certo non ha raggiunto l'obiettivo fondamentale
Se anche i compagni che sostengono la seconda mozione prospetta hanno ancora una volta la necessità di un programma fondamentale e la conferenza e la convocazione di una Conferenza di organizzazione
Su questa strada a me pare che non si possa e non si debba conti
Anche perché ci si deve convincere che questa strada se per un verso dell'effetto della crisi nostrane
Peraltro verso essa stessa a causa di un aggravarsi della crisi
Voglio dire che questa troppo prolungata autoriflessione
Ci ha portato progressivamente ad un accentuato offuscamento della nostra percezione dei cambiamenti sociali politici ideali che si producevano attorno a noi e quindi a perdere Presa e consenso tra la gente
So bene che la decisione di aprire una fase costituente è solo l'inizio di un cammino difficile e complesso
Ma questo cammino è intellettualmente e politicamente appassionante che lo sia politicamente non ho bisogno di dire se è vero come è vero che l'obiettivo è quello di realizzare un'alternativa politica e programmatica di rinnovare la politica e il sistema politico di attuare una democrazia compiuta
Di operare sulla base del consenso democratico
Un ricambio non solo del ceto politico
Ma le basi sociali del potere politico allargando la partecipazione e mettendo in campo tutta la molteplicità dei soggetti sociali e politici che la nostra società esprime ma anche intellettualmente questo cammino è appassionante si tratta come si suole ripetere con una formula un po'generica
Di elaborare una nuova cultura politica
Si tratta a mio avviso piuttosto di uscire da una fase di grande confusione culturale
E di recuperare un'autonomia di pensiero e di elaborazione di rigore intellettuale di razionalità senza piegarsi continuamente al vento delle novità apparenti delle mode indotte e del listino bisogni
Dopo tante stravaganze improvvisazioni spacciate per nuove categorie filosofiche non è forse ora è il momento di tornare al senso della storia della razionalità e della critica
Il punto centrale a me pare consistere riprendendo qui un aspetto fondamentale del metodo gramsciano
Nello studio delle relazioni tra le grandi trasformazioni strutturali della nostra società e lo sviluppo della vita culturale scientifica e gli orientamenti e le dislocazioni del ceto intellettuale
E mi limito ad accennare ad un esempio
Si è combattuto negli anni ottanta una vera e propria battaglia per l'egemonia culturale
Nella quale il capitalismo si è presentato nella sua forma ideologica più aggressiva
Come liberismo individualismo egoismo esaltazione del privato eccetera
A questo attacco abbiamo reagito come dovevamo
Appellandoci però prevalentemente a valori come quelli di solidarietà di volontariato di comunità che tuttavia sono fondamentalmente di matrice cattolica e con questo non voglio dire minimamente che non sia importante
Forse saremmo stati concettualmente più pronti ed efficaci se avessimo ripensato almeno superficialmente meno casualmente all'apporto della grande tradizione liberaldemocratica liberalsocialista
Che anche in Italia una storia di tutto rispetto
Da Gobetti ai fratelli Rosselli da Guido Calogero Norberto Bobbio
Se è vero come è vero che la questione centrale che si ripropone è quella della democrazia nella organizzazione di una società complessa e integrata internazionalmente
Non è forse questo il contesto in cui inserire quel tema di un nuovo rapporto tra potere diritti che emerge così prepotentemente dalla crisi della società italiana
E che il pensiero conservatore non è in grado di comprendere affrontare non è forse questo un tema essenziale al fondo delle proteste esplose nelle università italiane
Perché lei veramente di presunzione se pensasse di poter spiegare qualcosa al compagno di Ingrao
Che in una mattina capito ciò che a me che da un mese e mezzo stamattina il pomeriggio nella facoltà occupata a discutere con gli studenti appare ancora difficile problematico e soprattutto non posso spiegarmi ciò che non ho scritto e che non penso
Nel mio articolo difendeva contro politici giornalisti accademici
Che facevano finta di non vedere di non sentire la personalità di Ruberti
E di questo resto compiti e quanto agli studenti in lotta invitavo innanzitutto a rispettarli
Smettiamola scrivevo una buona volta di pari cartoni cui codini
Il loro profondo è giustificato di saggi della loro lotta nascono da mali antichi dell'università italiana
Da quintali di cui ci si dimentica quando non fanno più notizia e di cui le maggioranze di governo in primo luogo la Democrazia Cristiana sono i principali responsabili da più di quarant'anni
Riconosciamo perciò agli studenti il merito di essere riusciti ad imporre all'attenzione un grande tema della nostra vita nazionale
E assumiamoci la responsabilità ognuno la propria di una risposta convincente
è una critica al movimento studentesco questi il compagno Ingrao ha parlato di un sapere baronale che ha portato l'università allo spaccio ma che vuol dire una formula già indeterminata come sapere dal
E forse baronale insegnare la teoria della relatività ristretta una metafisica di Aristotele
O queste cose non si devono insegnare più
A me pare meglio abbandonare finalmente questa identificazione di insegnanti e baroni e cercare di dare un rito che realmente sono
Discutiamone compagni
E discutiamone apporto dobbiamo fare chiarezza e la premessa
E di assumere in modo limpido indetto la decisione che ci ha di fronte
Qui al nostro prossimo congresso straordinario allora ci dovremmo tutti rimboccare le maniche e tutti quelli che senza rinunciare alle loro idee daranno un contributo saranno tipo introdotti
Alla parola Giorgio Sala della sezione di Spinaceto si prepari compagno Roberto Morrione delegato della Sezione RAI
Compagni chi come molti tra noi ha partecipato attivamente a questa campagna elettorale
Ha potuto rilevare una grande speranza di cambiamento diffusa nel partito una speranza di vedere il partito superare le difficoltà di sbloccare la situazione politica di annullare i soffocanti esiti del Patto d'acciaio tra Democrazia Cristiana il Partito Socialista
E questa speranza per dirla in estrema sintesi faceva intravedere come meta ultima il governo
Le difficoltà del partito la complessità sociale politica potevano annullarsi e semplificarsi con l'ingresso dei comunisti al governo
E questo passaggio verrebbe reso possibile dalla proposta di apertura di una fase costituente per una nuova formazione politica quello che ho schematicamente descritto è un atteggiamento diffuso tra i compagni di base ma non solo tra loro e questo atteggiamento la dice lunga sullo stato del partito
Questa speranza alberga nell'animo di molti compagni che hanno aderito con sincero entusiasmo e con profondo con voi convincimento alla proposta del segretario
Ma poiché in tempi brevi arriveremo alla verifica chi dimostrerà priva di fondamento l'ipotesi avanzate nella proposta la grande speranza Sipra muterà in un crollo rovinoso nell'animo e nelle volontà di quegli stessi compagni
In tempi brevi quindi la grande speranza è destinata a tramutarsi in grande illusione
Per dirla con Shakespeare potrebbe affermare molto rumore per nulla
Nessuno si interroga sul perché delle difficoltà del partito si constata il calo elettorale che viene definito irreversibile
Si constata la scarsa o nulla incidenza delle politiche del partito si constata la complessità sociale
E la difficoltà di risposte semplici e risolutive si constata il blocco della situazione politica ma non si fa il minimo sforzo per analizzare il perché di tutto questo
Anzi si aggira l'ostacolo e con una proposta dal carattere taumaturgico si sostituisce la grande speranza di cambiamento con una grande illusione
Si dice cioè cambiamo noi stessi la nostra identità per annullare le difficoltà che abbiamo di fronte
Io credo che inganna eremo noi stessi compagni i lavoratori se non facessimo un analisi seria approfondita delle cause dei perché della situazione sociale e politica
Per riuscire poi a prospettare delle soluzioni programmatiche propositive concrete che ci permettano di uscire in avanti
Vi è uno spostamento a destra straordinario della situazione politica italiana e internazionale
Lo squilibrio mondiale che si è determinato con lo sgretolamento l'inesistenza di fatto del Patto di Varsavia evidenzia drammaticamente l'esistenza di pericoli gravi sul piano internazionale nel rapporto tra Stati
Il più grave forza e l'ipotesi di una Germania unificata e inserita nell'Alleanza atlantica
L'allarme è presente nella terza mozione di una Germania unita senza un dominio serio di questo processo torna drammaticamente d'attualità
Gli avvenimenti di questi giorni evidenza non la giustezza dell'analisi e delle proposte contenute nella terza mozione
E corre l'obbligo a questo proposito di richiamare l'attenzione su quanto viene affermato invece nella prima mozione a proposito della questione delle due Germanie
A pagina ventuno si dice testualmente che la riunificazione non è il punto da cui partire e non è nemmeno all'ordine del giorno
Per essere questo un documento politico che contiene nel suo interno per ben centoquarantaquattro volte la parola nuovo in tutte le sue accezioni per essere invecchiato nel giro di tre mesi su un punto essenziale di politica internazionale
Oltre in questo caso un'occasione per un severo ripensamento sulla praticabilità complessiva dell'intera proposta
In Italia lo spostamento a destra dell'asse politico è ancora più evidente e già oggi diminuito contrappeso del Partito comunista nella situazione italiana ha già creato dei guasti profondi si pensa di mettere in galera chi si droga Andreotti avanza l'ipotesi di modificare il dettato costituzionale della presunzione di innocenza
Forlani ha nuovamente ribadito il suo pensiero volto alla reintroduzione della piena pena di morte
La revisione della legge Gozzini è tornata all'ordine del giorno nelle discussioni parlamentari
Aumentano gli attacchi all'indipendenza dei giudici che rimane un fondamento della garanzia dei cittadini per il diritto alla giustizia
Si vuole sottoporre al controllo del potere politico la magistratura divide dandola con una truppa della legge elettorale sul CSM e affossando il primo codice della Repubblica
Democrazia iniziale Partito socialista si spartiscono il governo delle città a Palermo la Giunta del rinnovamento e del risanamento politico e morale della città è caduta
Dell'informazione passa la linea di Berlusconi nella trattativa sui ferrovieri passa la linea della privatizzazione appoggiata dal sindacato contro il parere dei lavoratori
Rispetto a tutto questo che è il vero fatto politico nuovo oggi in Italia noi discutiamo se la rimozione del PC di questo partito possa sbloccare la situazione politica
Ma come non accorgersi che la sconfitta di questo patto d'acciaio tra DC e PSI
Può essere realizzata solo da una grande opposizione sociale e politica da mettere in campo ora e subito
Non può certo bastare la riunione con Bassolino sulle lotte sociali che non ha dato peraltro alcun esito pratico sul terreno della mobilitazione della lotta e delle risposte concrete
Esigenza di sbloccare la situazione politica italiana va affrontata individuando prima di tutto le cause del blocco le cause delle continue erosioni elettorali del partito
Le cause dell'esplosione del PC da qualsiasi alleanza di governo
Dice o non vi è traccia nella mozione numero uno ma si demonizza questo regime e solo lo si dipinge come un ostacolo insuperabile
Anzi si dice di più si dice che l'ostacolo è questo partito oramai inadeguato in quanto tale per approntare un tale compito
Ma il problema è che il partito è inadeguato e perde consensi perché inadeguata e la sua politica le sue scelte politiche le scelte politiche di questo gruppo dirigente un esempio concreto sono le recenti elezioni comunali a Roma
Da un lato vi è stato un rifiuto quasi acritico della lista nata che pure andava nel senso dell'attuale proposta
Dall'altro si è impostato una campagna elettorale condotta in prima persona dal segretario del partito tipo anni Cinquanta impicci contro tutti senza fare intravedere una possibilità di alleanza programmatica
Che desse modo di esplicarsi all'unico vero è possibile voto di scambio tra cittadini è partito quello sul terreno della soddisfazione dei bisogni della moralizzazione della vita pubblica aprendo una prospettiva praticabile di reale cambiamento
Come risultato di quanto di questo andamento altalenante abbiamo perso decine di migliaia di voti tra i quartieri popolari e vinto ai Parioli
Altro esempio la lotta degli studenti
Noi dobbiamo interrogarci sulla qualità espressa da questa mobilitazione
Al di là del grado di coscienza dei singoli gli studenti esprimono una linea anti privatistica e anticapitalistica alle quali da tempo non eravamo più abituati in Italia e non solo nel campo giovanile e studentesco
La risposta che viene dal partito è quanto mai ambigua la legge Ruberti predisposta col concorso direttori comunisti è passata con l'astensione del PC in Parlamento
La Iotti e il responsabile scuola del partito invitano gli studenti a tornare a casa
Questi sono gli errori politici che ci hanno fatto perdere i voti altro che blocco della situazione politica il blocco è dovuto anche ai nostri errori alle nostre scelte
Ultimo in ordine di tempo che l'episodio della candidatura di Pannella L'Aquila che ha evidenziato delle inammissibile elementi di pressappochismo e di incertezza del gruppo dirigente nazionale del partito
E qui veniamo alla discussione del che fare dopo il congresso
Nella base dei congressi di federazione superati quelli di sezione che sono stati quasi una conta del partito
Occorre delineare già le tappe successive facendo un passo in avanti rispetto alla alle piattaforme tenendo conto che già di politici non sono del tutto compiuti si tratta a mio parere di impegnarsi tutti sul piano propositivo e programmatico fondamentalmente su due aspetti
Da un lato l'indicazione di scelte politiche chiare
Che tendono a spostare a sinistra l'asse politico italiano per giungere a rompere il blocco sociale economico e politico delle Rando un partito adatto nelle nuove condizioni a innervare una tale politica
Le scelte devono tendere a mettere in campo ora e subito
Una vigorosa opposizione politica e sociale facendo nostra di tutto il partito una riflessione critica sul sindacato la sua struttura il suo ruolo in una società moderna e complessa
In questa fase che viene detta costituente
Ogni componente ogni mozione di lei ogni ognuno di noi dovrà portare il proprio contributo di idee di analisi e di proposte nessuna scelta può essere preordinata o pasticciata l'unanimismo paralizzante vizio antico del nostro partito deve essere cancellato definitivamente
Il secondo aspetto si riferisce alle regole anche statutarie che definiscano chiaramente una struttura tale da garantire la più libera espressione democratica nel partito e la garanzia per le minoranze di esprimersi e di contare
L'esito finale chiama la proposta di Occhetto non è scontato
E soprattutto da parte dei sostenitori della prima mozione che hanno il dovere di indicare soluzioni non viene nulla di chiaro
Ancora oggi non sappiamo come attraverso quale percorso e con chi si intenda aprire la fase costituente soprattutto se qualcuno abbia perché Asi in mente a quali sbocchi si pensi di arrivare il futuro e quindi un sicuro e gravido di pericoli
Una cosa è certa e sono i guasti profondi che già oggi sono stati causati nel corpo del partito spargendo a piene mani illusioni tra i compagni e i lavoratori
Noi non siamo disponibili a svendere l'identità del partito
La presenza di una minoranza come la nostra
Garantisce quelle volontà che già si sono espresse in modo consistente al di là della resa numerica
Per uno all'assolvimento del partito e a una svendita di tutto il nostro patrimonio ideale politico di lotte collettive di sacrifici individuali
La nostra presenza è una garanzia per tutto il partito
Contro ogni arroganza del potere e per un più forte rinnovato Partito Comunista Italiano
Ha la parola Roberto Morrione delegato RAI si prepari il compagno Enzo Foschi dell'unione dei circoli territoriali il dieci
Ferrera di spunti di riflessione
Ciascuno dei quali forse anche ovvio ma che possono avere un certo interesse se legati fra di loro
Stanno drammaticamente crollando tutte le esperienze storiche costruite incerto in nome del comunismo se non sulla sua base teorica
Io credo che voglia dire qualcosa sulla quale non sia giusto sorvolare
è vero che il PC e altro che la sua storia è diverso il suo radicamento nella democrazia assoluto
Ma quanto pesa di fatto tutto questo nel nostro rapporto con la gente con la società
Nella prospettiva che vogliamo costruire
Secondo
Tutto sta cambiando attorno a noi convintamente che rendono vecchie e insufficienti prima ancora della nostra forma partito
Gli stessi strumenti di interpretazione della realtà di cui disponiamo
E più in generale di cui dispongono le attuali forme partito di tutte le formazioni politiche nel nostro Paese con un conseguente rischio di scollamento dalla gente e di difficoltà per le istituzioni dell'
Assistiamo a vere e proprie mutazioni delle condizioni materiali economiche dell'organizzazione produttiva di rapporti collettivi e interpersonali nel costume e nell'universo della comunicazione
Ieri sera ho visto a Samarcanda un confronto indiretta fra due ex del sessantotto oggi acuti osservatori della realtà come Paolo Mieli e Paolo Flores d'Arcais
E gli studenti che occupano varie facoltà
Una distanza di anni luce dal sessantotto una difficoltà di dialogo di comunicare un'incapacità di analisi è una confusione da parte degli studenti molto sconcertante
Una sola cosa era certa la loro volontà la loro richiesta sia pure indistinte e confusa di cambiare
E pensiamo alla va difficoltà anche di fronte a questa mutazione c'è per il nostro partito che vive nella società che trae dalla società e soprattutto dalla comunicazione con i giovani una delle sue ragione di essere com'è cambiata questa generazione di ragazzi del novanta
Il terzo punto c'è intatto ce lo ricordava
Norberto Bobbio il bisogno di cambiare di dire no di battersi contro il sopruso e contro la legge del più forte
Riflettiamo dunque sul legame fra questi tre perché era loro contemporaneità la loro coesistenza da sole legittimano io credo anzi richiedono la svolta il cambiamento che è alla base della proposta di Achille Occhetto
E di cui del resto l'ultimo nostro congresso aveva posto tutte le premesse un ripensamento dunque che il passaggio obbligato per tutte le forze di sinistra e progressiste all'Ovest forse ancora più che all'estero
Ma che in Italia può essere ragione di vita o di morte per la stessa democrazia
C'è infatti da aggiungere come se questi processi storici non bastassero
Quanto ci ricordava il compagno D'Alema
Le caratteristiche dell'attacco in atto in Italia ai fondamenti stessi della Repubblica c'è chi parla con qualche fondamento di un rischio di una seconda Repubblica ora è possibile una risposta vincente a tutto questo
Solo fotografando l'esistente
Anche rinnovandosi profondamente come partito come propongono i compagni del no anche Inner bando più potenti movimenti di lotta ciò che costituisce poi di fatto la sola unica loro proposta
O non c'è invece in questa linea il logorio di una rendita destinate a esaurirsi in tempi sempre più rapidi i compagni del no ce lo ha sì fatto ieri i sapere forse anche con troppo puntiglio il compagno Pietro Ingrao
Insistono nella indeterminatezza delle alleanze politiche per la fase costituente programmatica io credo che dobbiamo essere interessati prima di tutto alle alleanze nel sociale a ciò che si sponda che si sposta nel fondo di questa nostra società alle nuove aggregazioni civili a nuovi ceti a un mondo operaio che si sta trasformando rapidamente
Ai giovani alle donne come nuovi soggetti culturali
Quanto sta cambiando giorno per giorno la geografia stessa del nostro elettorato della società quanto corrisponde alla tradizionale risposta di tutti i partiti
Quanto alla domanda di Pietro Ingrao sulla fase costituente della rifondazione si sarà o se potrà solo essere io non ho una risposta in tasca forse non c'era nessuno
Ma credo che questo sia proprio di ogni fase acuta di lotta politica il punto centrale al quale dobbiamo rispondere e se vogliamo che questo processo avvenga perché nel momento stesso in cui noi lo sceglieremo io credo che porrà in essere delle dinamiche di grande rilievo e non dice niente l'adesione morale di alte conoscenze critiche civili come Bobbio come carente altro che i club di liberi pensatori che erano citati ieri
Naturalmente dal rischio di condizionamenti sugli schieramenti per la loro evidente insufficienza non possiamo essere esenti proprio Nori
Il discorso su gli stati maggiori certe valido anche nei nostri rapporti con il partito socialista italiano di Craxi
E non credo che un appuntamento a ritroso con la storia una specie di Livorno numero due all'incontrario possa in alcun modo nell'attuale fase essere una risposta vincente o anche solo una risposta praticabili
Detto questo sono convinto che il contenitore non assicuri necessariamente la qualità del contenuto
Nessuno vuole che il mare cambiali in bianco
Come ci ha ricordato nei giorni scorsi Bruno Trentin
E cosa costruiremo nella fase programmatica che sarà decisivo io credo che su quel terreno
Si potrà saggiare io spero raggiungere le intese di fondo per una ritrovata unità anche con i compagni del no e della terza mozione
E qui a mio parere si deve cogliere un problema
Ne parlava il compagno Goffredo Bettini in una relazione molto lucida e molto attenta e la questione morale della quale temo non siamo esenti neppure noi o almeno alcuni di voi
Nel rapporto Stato partiti società anche noi che pure miriamo a salvare e ad ampliare lo stato sociale
Non siamo affatto esenti da responsabilità incrostazioni invadenza indebita della sfera dei partiti in quella dello Stato
Il consociativismo è solo uno degli aspetti ma neanche il più grave il più grave l'interferenza il condizionamento delle Autonomie l'uso di parte della cosa pubblica spesso la lottizzazione
Pensiamo alle carenze di progettare e di progettualità e anche di volontà nella riforma delle USL o delle aziende municipalizzate alla partita azioni imperante anche laddove disponiamo di un solido insediamento amministrativo spesso in molte delle regioni rosse
Non è un campanello d'allarme che a Bologna dopo tanti anni si sia pensato di ricorrere a una progettazione di privati per risolvere il problema dei servizi
Vuol dire che laddove i partiti invadono interferiscono troppo non soltanto avremo meno Stato ma avremo anche meno società abbiamo contribuito un altro esempio pochi giorni fa a far togliere al commissariato per la lotta alla mafia l'apporto intelligente di tre bravi giudici un nostro responsabile per i problemi dello Stato ha detto pubblicamente del giudice Sica il prefetto sita non è uscito indebolito non è vero
Mentre è vero che nonostante le ambiguità le furbizie il passato discutibile dell'uomo quel pool di giudici stava arrivando a livelli di conoscenza delle contiguità dell'intreccio affari politica mafia
E di un potenziale intervento sul fenomeno mai toccati prima
Per mantenere una posizione di principio e forse per mantenere buoni rapporti con la grande corporazione della giustizia non abbiamo fatto politica non abbiamo saputo giocare sui contraddizioni reali
E inconsapevolmente abbiamo fatto il gioco di chi in realtà facendo muovere gli altri mirava a indebolire quel livello istituzionale di lotta ai poteri occulti
Massimalismo invocati ISMU in questo caso ci sono altri casi in cui si saldò il burocratismo e l'opportunismo
Nel sistema radiotelevisivo in particolare nella gestione della RAI mentre in atto quell'attacco massiccio e dirompenti che tutti conosciamo siamo a un altro bivio tra due linee antitetiche
Abbiamo di fatto imboccato come partito la strada della difesa dell'esistente della fotografia dell'esistente
Che significa poi in primo luogo difesa a oltranza della terza relitti dei professionisti che vi lavorano buoni professionisti tanti sono compagni un patrimonio di idee certo valido per l'intero servizio pubblico e da difendere ma anche difese legittimazione di un rapporto privilegiato diaria politica
Eppure siamo già in un certo senso nell'angolo io avverto un fiato corto nella nostra proposta siamo privi di alleanze politiche
Perché non abbiamo ancora avuto la dignità intellettuale e il coraggio di invocare l'altra strada che pure è sempre stata la nostra ideata e tracciata da noi
Quella di un grande progetto di ristrutturazione aziendale
Di un grande progetto di nuova editoria del servizio pubblico radiotelevisivo valido per tutti cento anche per i professionisti con la tessera del PC
Ma soprattutto per quelli che non ce l'hanno e che forse non hanno alcuna tessera di partito e che vogliamo fare solo il loro mestiere con dignità e con libertà
E in cui trovi posto all'esterno della comunicazione il mondo civile le nuove aggregazioni sociali culturali i diritti degli utenti
Così tra poco la bandiera del pluralismo la sventola era hanno gli altri strumentalmente lo stanno già facendo contro di noi non facciamoci illusioni e passerà una norma normalizzazione
Forse anche alla rete tre perché non credo neppure che lo stile porta Alamo sia il modo giusto per difendere qualsiasi posizione
Concludo possiamo mai rinunciare a una concreta e specifica progettualità chi si cali in settori precisi diretti dove abbiamo responsabilità dove abbiamo anche del potere
Ha un'alternativa a un modo di essere e gestire la cosa pubblica diverso mentre lanciamo al paese hanno gli stessi una sfida così globale
Anche quando i buoi sono giuste e quella della fase programmatica e costituente credo sinceramente che lo sia devono poi camminare sulle gambe degli uomini e gli uomini se ne assumono totalmente la responsabilità di qui a mio parere vengono i rischi maggiori
Enzo Foschi e della FIGC
Si prepari il compagno Sergio Cabrera delegato della sezione Appio Nuovo
è indubbio che questo che oggi stiamo vivendo sia un congresso di estrema importanza e per il nostro partito e per tutta la sinistra
è un congresso che era necessario svolgere e che al di là degli esiti finirà per fare chiarezza molta chiarezza su di noi su quello che siamo e su quello che vogliamo diventare troppe davvero troppe sono le ambiguità e gli alibi che ha fornito in questi anni impulsi comunisti a tanti uomini anche importanti del nostro partito
Che nascosti dietro il paravento di questa nobile definizione si sono adagiati su di essa o peggio hanno sviluppato una cultura consociativa che finiva per offende per affossare nel compromesso l'idea stessa di opposizione
E di vedere sfumati e indeboliti i contorni tra due sostanzialmente diverse di politica
Compagni e compagne che hanno scelto più o meno volutamente di misurare il significato della loro identità solo alla luce di un aggettivo che doveva bastare di per sé a spiegare a mostrare una diversità di fondo
Già
Io sono comunista lo diceva anche quel meccanico di via Ostiense dove ha lavorato un mio amico sì gli diceva che era comunista poi nemmeno segnava i suoi dipendenti non li pagava i contributi e mi faceva lavorare come schiavi
Io sono comunista lo dicevano tanti baroni incontrati sulle scale dell'università e che non hanno mai trovato la voglia di parlare ai loro studenti io sono comunista lo diceva anche
No
Io sono comunista lo diceva anche il dentista dove andavo e che non voleva farmi la fattura per non pagare le tasse
Eh no cari miei è troppo facile diversi
Ma allora care compagne e cari compagni perché non provi sì non proviamo a rovesciare un po'le cose della politica perché non proviamo a costruire un un percorso di infatti sui quali poi si determini lì un'identità perché non ripartire dagli altri da quelli che non si dicono comunisti
Che anche se hanno un maledetto bisogno di ciò che noi rappresentiamo
Si ostinano non guardarci in faccia perché non proviamo a costruirci ad inventarci oserei dire più a misura d'uomo e di donna
è vero c'è stato in quest'ultimo anno in quest'ultimo anno il nuovo corso che sicuramente asservita ad aprire una fase di riflessione nuova tutti nuovi ma è anche vero che dopo aver visto decine e decine di sezioni votare all'unanimità per il nuovo corso
Io giovane che vive in questa città giovane comunista che vive sul territorio non ne ho visti gli effetti ad esempio su come nelle varie circoscrizioni si è dato vita alle liste circoscrizionali
Anzi e poi dobbiamo dircelo ho assistito ad un sovrapporsi di logiche che non solo in quanto giovane comunista non mi apparteneva ma rifiutavo e rifiuto in blocco
Si parlava di apertura delle liste di Parini essa spazio a pezzi di sociale ma quantitativi sociale abbiamo poi davvero portato nelle circoscrizioni
La verità è che è prevalsa la solita vecchia logica del rapporto di forza tra sezioni in base al quale indipendentemente dalle capacità dei singoli una sezione tanti più voti portava tanti più uomini imponeva nella lista
Una logica che ha finito per tagliare fuori i pezzi del sociale vissuti dal partito come elementi esterni utili solo in quanto portatori di voti e non come interlocutori veri per rinnovare la cultura politica delle istituzioni
Una logica che ha stritolato non trovo altro termine per dirlo tutti i compagni e le compagne della FIGC che erano stati candidati giovani ragazze che in più di un'occasione mi essa mi è sorto il dubbio che venissero inseriti nelle liste solo per l'abbellimento inutile ornamento da riporre in soffitta dopo che gli ospiti se ne sono andati
Addirittura in una zona di Roma ai giovani veniva riconosciuta legittimità nella lista solo se si dichiaravano giovani del PC quasi che essere della FIGC valorizzasse loro essere persona
Sì
Insomma se si analizza il perché di un risultato che non ha raggiunto ciò che tutti auspicavamo bisogna fare i conti anche con questi limiti con questi ritardi culturali che affliggono il nostro partito
E quotidianamente
Questo non credo sia un mistero per nessuno le grandi contraddizioni che si aprono nelle sezioni territoriali tra pc e FIGC questioni che riguardano il significato stesso di politica e degli strumenti di cui ci dobbiamo per concretizzarla
è vero che al diciottesimo Congresso parlammo di un utilizzo diverso delle sezioni del PC romano è altrettanto vero che essi sono ancora luogo ai più inesplorato e sconosciuto
E che vive troppo sulla rendita di racconti curiosi e di posacenere vieni di inutili sigarette
Io credo che alle compagnie cari compagni che dovremmo chiederci a chi servono sezioni che si aprono solo una volta ogni quindici giorni per svolgere una riunione del direttivo a chi e a che cosa sono utili
Sì certo forse così la coscienza di qualche decina o centinaia di compagni e compagne sarà pure tranquilla ma può oggi basta Arci ciò ci possiamo limitare a questo io credo di no
Ho cominciato a fare politica perché questa società uccideva giorno per giorno i miei amici con la droga gli ho continuato a fare politica non per soddisfare imbiancare la mia coscienza
Ma misurando la mia coerenza rispetto ai mutamenti che ne agire provocava nella realtà che quotidianamente incontravo
Allora non possiamo dire che a Roma non ci sono spazi per i giovani dove fare cultura spazi dove divertirsi o solo anche incontrarsi e poi tenere chiuse decine di sezioni è francamente immorale
Per questo la FIGC romana ha fatto una proposta al pc e di Roma quella di prendere di autogestirsi alcune di queste sezioni di partito
Ne vogliamo autogestire con i nostri specifici contenuti e farle vivere come alternative concrete e visibili alla realtà truce
Che quotidianamente offre questa città chi la vive
Vogliamo che essa DPEF diventino il momento concreto di tutto ciò che diciamo vogliamo che servivano come luogo reale possibile di opposizione di aggregazione sociale
Così contro l'emarginazione il disagio e la noia che attanaglia chi vive questa città noia trasversale a tutte le classi sociali che è un nemico che c'è e bisogna saper vedere
Altro che punibilità dei tossicodipendenti vorrei vedere caro Craxi può figlio Bobo crescere alla Garbatella andare a lavorare quando cioè il lavoro e non sapere mai che cosa fare alla sera quando incontra gli amici
Cercare negli spinelli quella sicurezza nei rapporti con l'altro che nessuno gli ha mai dato e sfasciare tutto in uno stadio per sentirsi protagonista per finire poi magari al telegiornale già ma Bobo è cresciuto in altri lidi tra altre sicurezze
E dall'alto della sua cultura
E loro poi tra l'altro non sono nemmeno figli poi sono però quelli che talvolta il tuo partito ha incontrato e gli ha promesso il posto fisso in cambio di un voto e allora possono anche finire in galera se questo può servire a tenere pulite le piazze
Ma io non credo che sia giusto mondo già preconfezionato in cui c'è chi nasce senza nemmeno il diritto di sperare di poter almeno sperare e no è dovere nostro ridare speranza questi ragazzi a queste ragazze è dovere nostro ricostruire un'idea di politica che sia altra che viva dentro le loro questioni è dovere nostro gettare tutto e ripartire da lì da quelle strade da quei quartieri lì dove si è rotto il giocattolo dove antiche solidarietà si sono sfilacciate dove l'homo homini lupus lupus regna e per utilizzare allora rispetto a tutto ciò che è in gioco io mi sento di dire che stiamo rischiando di più della semplice denominazione di Partito Comunista Italiano
Stiamo rischiando rispetto a quelli questi valori che sono alla base del nostro fare politica
E allora è necessaria una rivoluzionaria riforma della politica della cultura del fare politica che non può non andare oltre quella forma partito che per tanti anni è stata la forza di questo PC
Ma che ora rischia di essere la gabbia che soffoca tante intelligenze vivacità
Un nuovo inizio non fa niente chiamammo l'ho pure come vogliamo
L'importante è che qualunque cosa sia sarà capace ed abbia la forza necessaria di tornare a dare quella speranza che questi anni ottanta hanno scacciato via dai cuori di tanti uomini e tante donne
E che come la scuole superiori all'università stanno dimostrando in questi giorni hanno ritrovato la voglia di tornare protagonisti attivi della loro storia
E di potere attraverso migliaia di atti individuali riuscire a determinare gli indirizzi anche della società
Sì nel movimento degli studenti è prima di tutto una grande riappropriazione del proprio diritto a destra il CID ad esprimersi a contare e per questo forse fa tanta paura ed ha sorpreso chi era convinto di aver sgominato tutte le coscienze
E invece no non ci siamo ancora molti sono in campo con Noemi ed è importante che ora su contenuti reali non si perda questo treno
Che se forse all'ultimo treno buono sicuramente rispetto al momento che stiamo vivendo è il treno della nostra vita
Il compagno par vera della creazione Appio nuova
Si prepari il Gemma Contini
Delegata della sezione Salario
Compagnie compagni
Ritengo sia sbagliato il sia Gius
Affrontare i grandi problemi della politica male
Della prossimo
Del movimento di
Sita che richiedono
Di tutto il
Cioè bisogna tuttavia a mio parere anche gli analisti
I consensi e le disponibilità e la proposta Occhetto ottenuto
Fuori e dentro
Quali posizioni sono emersi fra i cosiddetti
Sulla necessità ribadita qui da D'Alema
Di di dare una rappresentanza politica alle forze democratiche socio
Credo fa molto
Per
Non è mai stato chiuso al rapporto con altre
Con altri orientamenti ideali e Poli circa l'entità delle forze politici intellettuali
Ciadi per il mi pare di poter dire che le disponibilità venute dal mondo cattolico provvisti di sono stati scarsi solo singole personalità si sono visti si sono dichiarate disponibili mettendoci in guardia sui pericoli di omologazione
Raccomandando civili di non abbandonare l'impegno di lotta per una trasformazione profonda dell'attuale proprietà
Silenzio può ostilità da parte dei socialisti
Più ampia è stata invece la disponibilità di intellettuali e di politiche orientamento laico radicale liberaldemocratico
E non possono essere catalogati della Fini somme gran parte di loro infatti sono ex socialisti
Comunisti
O che hanno da tempo un abitato in queste aree
Sarebbe sbagliato sottovalutare linee importanti
Con tutti costoro un confronto non solo è giusto ma è necessario
Non si può tuttavia non ero di non rilevare che molti troppi di questi intellettuali hanno manifestato posizioni anticomunisti ad anni cinquanta il loro chiaro intento di voler liquidare non solo il piccino nella sua forma partito attuale ma la sua identità storia i suoi presupposti ideali le sue finalità socialista il pensiero dei suoi leader da Togliatti a Berlinguer
Ma ciò che più mi ha sconcertato la virulenta dell'attacco venuto da un taxi comunisti ed anche da alcuni iscritti
Che hanno accusato il pit di essere stato costretto a rispettare le regole del giuoco democratico negando in generosamente le regole indiano altamente il contributo decisivo dei comunisti hanno saputo dare non solo per conquistare la democrazia ma per difendere una e per sviluppare una in questo Paese il filosofo Massimo Cacciari è giunto addirittura ad affermare che sono le sue parole per fortuna nostra e vicini non è andato al potere altrimenti sarebbe stata la fine
Altri ancora come Giacomo Marramao dopo aver sostenuto che chi si è opposto ad Occhetto deve farsi da parte
Questa spessa re pretesa la avanzata pochi giorni fa anche Cacciari
Re ed ha replicato ai suoi critici
Atteggiandosi a vittima
E chiedendo che addirittura quando avrà fine la lunga notte affollata di anatemi e di pregiudizi naturalmente egli si riferisce al nostro partito
Al partito comunista nel quale mi sia concesso io me ne vada da quasi cinquant'anni ed è considerato da costoro
Un po'una chiesa un po'una prigione
Si è detto che sono stati fatti trovare di personaggi che non contano non è vero Cacciari ex deputato del Pci saranno altro capo vista bene sia Marramao è considerato uno dei più apprezzati collaboratori ed anche editorialisti
Dell'unità
Ma guardiamo al futuro
E dalle caratteristiche dovrebbe avere la nuova forza politica in un dibattito all'inattività Fassino responsabile organizzazione del GRA direzione del partito ha detto che non si tratta oltre atto oltre attenuarne il carattere di massa
Ma di perché il danno il moderno modo di essere e di massa
Ed ha aggiunto che la politica sempre più va praticata con la velocità della comunicazione
Del tempo reale e che quindi non più non è più sostenibile riferimento territoriale sono sue parole come fondamento dell'organizzazione poiché vi è oggi il bisogno di aggregazioni tematiche
Istanze e intere sì ho capito bene si tratta di un partito di programma che del resto c'è già
Diretto però da un'è lite e decide e da una massa che si che si occupa dei propri orticelli
è di questo tipo di partito indefinito che occorre che occorre oggi io corre oggi ai lavoratori e al Paese a me non sembra anche se c'è naturalmente bisogno di un profondo rinnovamento del nostro partito Fassino Parma poi
Di antagonismo e criticità
Rete riferire riferite scuderie curate Fassino parla poi di antagonismo e quindi e credibilità evidentemente parlare di Craxi e di lotta di classe in questo partito è diventata forse un'eresia
E perché vengono capo che divengono dice pari Fassino capacità di rappresentare davvero ceti deboli solo in quanto ci rappresentano anche charity a chi porta forse si vuol dire con questo
Che la classe operaia i lavoratori il Palio comunista debbono debbono restringere vaste alleanze più vaste alleanze di classe sociale di grafica ed anche politiche ma questo lo abbiamo sempre fatto oppure si vuol dire poveri e ricchi borghesi e proletari vanno difesi insieme
Lei cosa ne pensa il compagno sia parlato anche qui
Giustamente della necessità di una grande forza di sinistra che si batte per il suo calibro
Alcune cose vorrei dire sulla partecipazione al voto a Roma e in Italia e sul dopo elezioni
Sulla
Questi fogli mi sono sfuggiti di mano
Vi dovete scusare ho fatto parte
Al colonnello papale papale
La vecchia
Va be'
Mi limito no gruppi dal vivo avevo lavoro
L'unità ha esaltato ripetutamente la vittoria del sì la col diritto di fare bisogna guardare però a mio parere al comportamento complessivo del partito e lo avrei fatto questo discorso mi dovete credere anche se avesse vinto il no o la via Muzio
Può essere considerata una vittoria quella ottenuta dai sostenitori del sì alla FIAT di Mirafiori dove il partito è debole e dove sul circa sessanta mila dipendenti e quasi tre mila iscritti hanno votato in centonovantaquattro e altri targa e del partito sono andati canto ventitré volte oppure quella di Bologna e dell'Emilia dove il PC è molto forte e dovevano la mozione uno
Massi ottenuto quasi l'ottanta per cento dei voti ma dove la percentuale devo Tampieri rispetto agli iscritti è stata del premio rispettivamente del pratiche due e del quindi più otto per cento
Questi ed altri dati congressuale debbono fare riflettere tutti noi
Soprattutto ma soprattutto coloro che questa scelta hanno imposto con un vero e proprio referendum che alla sfiorato profondamente il partito ad ogni livello
Si dirà che negli ultimi convertì la percentuale è stato il più bassa ma questa volta si trattava e si tratta a undici
Di modificare la linea politica adeguare la strategia ma di decidere sull'esistenza stessa del partito ultima questione del compagno
Il compagno Napolitano
Pubblico
Ha dichiarato a Bologna giorni fa che cito le sue parole
Nessuno potrà aggirare la dedizione della base e che il consenso alla mozione Occhetto significati lesione alla proposta di una fase non di pagare ricognizione dell'accusa delle possibilità di trasformazione del PC
Ma la definizione del programma dei caratteri delle regole del nuovo partito seguendo un percorso col tempi sbocchi
Parlare chiaro è sempre un fatto apprezzabile
Interessante sapere che cosa ne pensano coloro i quali sostengono che dopo il congresso di Bologna lega attuale aggregazioni si dissolverà hanno e che tutti saremo uguale e tutto sarà azzerato
Gemma continui delegata della sezione Salario
Si prepari Fulvio Vento delegato della sezione nel
Care compagne cari compagni contrariamente a quelli che come Valentino Parlato
Con un'argomentazione non capziosa all'
La stupefacente avendolo portato prima
Vorrebbero ora questo congresso vuoto di contenuti e ridotto
Punta dei io dei no io penso invece che il confronto politico che esso ha comportato ci faccia profondamente
Sia perché l'accoglimento nel passivo del subalterno delle posizioni del gruppo dirigente è un esercizio di igiene politica che va esercitato come insegnano gli effetti devastanti sui partiti comunisti dell'Europa orientale
Sia perché è da qui che sapremo tutti qual è il nostro punto di partenza
Se e quanto più avanzato più arretrato rispetto al percorso politico che andrà immediatamente intrapreso e allora non riuscendo a deviare questo congresso diversamente dagli altri semmai con maggior rigore consapevolezza forse varrà ancora la pena di parlare di politica
Non di quella dei vertici e degli equilibri delle bande delle alleanze rito avanti finalizzata alla conservazione del potere praticata include stampe per oscuri sentieri
Indifferente stralunata rispetto al sentire dei cittadini
E neppure quella di vasta portata delle contrattazioni per micro obiettivi della logica spartitoria dei sistemi di tutela
Per gruppi di privilegio di pressione o della trama tentacolare
Degli interessi particolari su cui i dieci e Pietro e hanno suddiviso gli ambiti di controllo e di corporazione del Conference
Parliamo della politica della vita quotidiana quella con cui bisogna fare i conti che la gente avverte ostile vessatoria e contro cui tante donne e tanti uomini devono dibattere per dare il soddisfacimento dei propri bisogni e dignità alla loro vita quella che è in forme con linguaggi nuovi con un alto valore aggiunto tappi a liberare energie oggi ripiegate sulla conquista individuale o sulla difesa di un posto al sole
Prefigurando un orizzonte perseguibile solidalmente in un tempo per crederci per dare corpo alle speranze persone i sogni della gente oltre che partita ricco delle urgenti e gravi questioni aperte e ciò a partire dal di vari campi dello squilibrio nel consumo di ricchezza tra il nord e il sud del mondo
Dalla necessità che venga avverare i debiti dei Paesi poveri che comunque non potranno mai essere pagati che concorrono solo giustificare duri giochi politici e coloniali PC
E ad aggravare in contropartita ad affogliazione della natura e delle Risorse di quei popoli accelerando il processo di squilibrio nell'ecosistema planetario
Quali propositi in questo senso e con quali garantire siamo anche motivi verificare dall'incarico speciale all'onorevole Craxi da un lato perché le sue recenti contraddittori posizioni sugli immigrati extra comunitari
Scoprono due fissazioni dominanti sul suo temperamento politico il disprezzo degli immobili legislativi espressi in sede istituzionale
E Lester irretito nella logica delle quindi equivalenti merci di scambio che gli immigrati di colore si vede che non rappresentano ancora in misura conveniente dall'altro lato perché se la statura del personaggio
Sono grata di un bel prato quella dei suoi famigli è pur vero che questi hanno potuto gestire con frenata disinvoltura i flussi di denaro che si sono trovati a manipolare
Fino alla strana vicenda Banca Nazionale del lavoro Iraq connection
Che stroncando la carriera di Nerio Nesi che in famiglia o non vera ha caldamente restituito nelle mani di Craxi il controllo del più grande flusso finanziario
Vicende inquietanti degli ultimi anni di oscure e ancor più inquietanti analogie il
Con le spregiudicatezza e bancarie dei donna e con le acquisizioni editoriali dei ricordi caldi p due sia allargata alle vicissitudini tra De Benedetti e Berlusconi
Su cui peraltro già in occasione della cessione della SME eppure si erano delineati i venti e i favori del Partito Socialista Italiano e se vede alle torbide strumentazioni bella sulla magistratura
Ora portate a tutte quelle di versioni dagli affetti canonici di reciproco vantaggio cambieremo le copertura
Emblematicamente riconducibili alle trasgressioni del Governatore Paolo Baffi o del giudice Carlo Palermo
Guardate età preparando in Italia il procedere di quei poteri e di altri occulte inconfessabili
Fra il Tetra illecito istituzionale ha un andamento per volta e sotterranei
Per anni lamenti progressivi negli anni però dato e delle imprese nelle forze dell'ordine nei giornali
Sì nota in un andamento un rumeno facendo fuori ciò che è diverso può non codificato in un sistema di controllo e quindi nemico da abbattere come l'aggiunta di Palermo guidata da un professore democristiano antimafioso e da un magistrato comunista indipendente
Quanto il due marzo gli anni
Prioritariamente pare allora membrane i centri di potere disaggregare le appartenente l'intreccio di interessi a cominciare dai ministeri e dagli assessorati
Scendendo al momento decisionale venti entrare sulla progettualità e sulle competenze
Dal momento gestionale da delimitare entro mirati e vincolanti ambiti operativi
E da quello del controllo da strutturare in organi di vigilanza sui centri misteri
Si tratta di sottrarre all'attenzione Tarchiani privatistiche le università e di avviare la loro decongestione attraverso una distribuzione decentrata e la sua l'Egitto socializzazione della conoscenza articolando processi di formazione di crescita culturale lungo il territorio per mezzo di un tifoso ed evoluto uso delle reti di telecomunicazione informatiche multimediale
Il pm eccellente darti i manifesti non iniezione di privilegio di discriminazione ma attraverso una credo sollecitazione delle potenzialità inespresse le
In grattacieli innestate su un substrato di accoglimento e di promozione a quanto io credo che dovrebbero pensare il ministro Ruberti
E il rettore Roversi Monaco antiche cercare appigli Ponchia può agitare spettri del passato contro il movimento degli studenti si tratta ancora di affrontare la questione meridionale almeno sotto l'aspetto di nuove opportunità di sviluppo abbandonando l'insensata e raggelante trasposizioni duplicazione degli insediamenti industriali
Riscopriamo i precedenti o improduttive come Bagnoli e Gioia Tauro
Giocando per intero invece la carta delle tecnologie quaternarie attraverso cui è possibile praticare la delocalizzazione del lavoro creativo intellettuale e nella ricerca
Ricca e tecnologica
Non necessitando esterne di pesanti immobilizzazioni strutturali medi particolari con coinvolgimenti dell'ambiente
Dei flussi di immigrazione dalle concentrazioni urbane
Silicon Valley era una donna del Vertical prima di diventare quello che oggi e lo stesso è avvenuto nel sud della Francia che da una grande campagna lavanderia che trasformato in pochi anni Panetta alla Provenza innate decentrato di insediamenti di sviluppo della ricerca si tratta di piene di ribaltare un concetto di alcuni
Secondo cui dicendo circa il Pubblico e privato cercavamo noi donne
Con testardaggine apprezzi laceranti di trovare un punto di mediazione tra lavoro e famiglia partito e sentimenti cultura e tempo permettendo rincorrendo le rinunce le dicotomie aperte dalla molteplicità dei nostri valori e delle nostre pensioni bisogna ora invertire il significato e pretendere che con il nostro privato le istituzioni il mondo del lavoro il partito che facciano i conti con i tempi della vita e del vivere con il bisogno di amore attenzione e sostegno dei nostri figli sacrificati ai miti del lavoro e della militanza e compatti e per noi intere fuori e oltre le professionalità e le carriere che pure con le unghie e con i denti ci siamo conquistate
E con mille altri conti aperti perché noi non rinunceremo più a niente in Francia una donna che abbia un terzo egli ha un duplice automaticamente del campeggio abbinarvi domiciliare
Di una collaboratrice domestica remunerata dalla municipalità e di una calda più vicina al lavoro e più confortevole
In Sicilia a pochi giorni fa una donna è morta dissanguata per una volta con il decotto di prezzemolo nella più arcaica solitudine e nella più tetra privata desolazione
Mi chiedo se è allineata alla realtà francese o ridotta ai livelli siciliani opterà per noi donne l'Europa unita e di quale attivata farneticando nei luoghi altri ed estranei in questi pretende di fare alta strategia si tratta allora di attivare subito i meccanismi di riappropriazione della politica come determinazione della vita quotidiana
Che significa una larga radicale liberatrice democratizzazione dei modi di dire
E nel sentire con nuovi valori o gli obiettivi forme di espressione di ravvicinati i tempi di realizzazione
E chi Cormano adesso dovendo avviare progetta di aprire confronti a compiere atti di governo
E con quale arroganza pensiamo di mettere i soli ad avere elaborazioni onnicomprensive e riporta il non sapere in ogni ambito e per tutte le occasioni
Per essere all'altezza di una sfida così così e qua non possiamo che lavorare per aggregazioni pluralistica multiformi
Dinamicamente coinvolte in processi rimette i comuni ecco la diversità in alternativa nonna giro il potere ma fare le cose
Non le competizioni tra i partiti ma le competenze da mettere in gioco in cammino membro
E io non credo che possiamo scommettere solo su noi stessi
E se così fosse ci priveremmo di una quantità e di una qualità di idee di conoscenze per cui la nostra spetta l'azione ne risulterebbe in mille vieta e andartene irrimediabilmente inficiata
E poi a me donna del terzo millennio
Comunista non violenta tecnologica e ambientalista casalinga e manager al Bourget Ken mediterranea
Ma io non tragicamente ridicole è riduttivo le etichette con cui si confondono le forme con le finalità e i nomi come pochi contenuti anacronistici simboli di vecchi modi d'essere angusti modi di pensare
La cui conservazione implica che le maggioranze e le opposizioni interne vertebre
Chiederei alla simmetricamente rimanendo in borgate in una sorta di recitazione della controversia italiana ospiti carta e l'immutabile ho qualche ora da qui e ora la rivoluzione della vita quotidiana
O sarà la ricaduta all'indietro nella logica dei partiti e delle spartizioni in cui spente i sogni del diritto alla felicità della gente verranno disattende mortificati
Con l'arpeggio il cinismo e la sopraffazione in cui l'intelligenza non avrà fatti per dispiegarsi e la minuscola formale libertà supplenti testa era suddivisa in territori di controllo di appartenenza no no consentiremo che questo va bene per questo ha aderito
Alla Padania
La formazione politica
Senta credibile entità
Senza bisogno di lifting di qualche genere senza aver rilasciato cambiali in bianco a nessuno
Come il saldo intendimento di rimboccare le maniche e di andare più avanti
Fulvio Vento delegato della sezione nel compagni il e i tempi sono necessarie perché ne dobbiamo chiudere a all'una e mezza questa prima fase e ho la sensazione che i gli interventi che avevamo previsto rischiamo di non riuscire a realizzare le si prepari invece a bere vedi delegata di Monteverde Vecchio
Nel mondo del lavoro care compagne e compagni il consenso alla proposta Occhetto è stato massiccio
A Roma è stato addirittura decisivo nelle sezioni di fabbrica di ufficio l'adesione alla mozione uno supera largamente il sessanta per cento si avvicina ai livelli nazionali
Questo dato non è frutto del caso
Dietro di esso vi sono sensibilità e ragioni politiche che hanno segnato in profondità il dibattito e possono dare rilievo anche oggi
Possono avere rilievo anche oggi se vogliamo superare lo schema referendario e guardare al dopo dieci marzo
Si è detto ad esempio che l'ha proposto che per il risultato di una visione disperata della situazione
E che conseguente consenso deriverebbe dalla rassegnazione
Non è questo lo stato d'animo che ho trovato tra i compagni
è vero anche il contrario non disperazione ma in sofferenza per una situazione politica bloccata
Non rassegnazione ma adesione convinta la necessità di un vero strappo rispetto alle persistenti incertezze e ambiguità non superate dal diciottesimo congresso
La mozione è uno non ha regalato ai compagni certezze ma certamente riacceso speranze volontà di partecipazione che specie dopo il voto di Roma avevamo francamente perso
Si è detto che l'idea della costituente è una indefinita nebulosa
In realtà sappiamo tutti di non essere in presenza di un progetto politico compiuto in ogni suo aspetto
Il punto era ed è di decidere oggi un'indicazione di rotta che renda credibile la grande sfida di coniugare in una società nuova democrazia e socialismo
A questa svolta il mondo del lavoro ha espresso consenso non delega in bianco
L'appuntamento decisivo sarà quello della convenzione programmatica
Sarà questa la grande occasione per chiarire a tutti i nuovi compagni del sì del no che il problema su cui tanto ci siamo lacerati non è di rinnegare la nostra identità ma di costruirne una nuova
Non è di liquidare il nostro patrimonio ma di rivitalizzarlo
Sarà questa l'occasione per definire in positivo chi siamo e cosa vogliamo per riprendere e sviluppare la grande intuizione di Berlinguer sulla terza via
Per dare corpo al sogno che il Terzo Millennio possa vedere un nuovo sistema di pensiero politico che superi i limiti e i vincoli del capitalismo del comunismo reale della stessa socialdemocrazia
Dal mondo del lavoro può venire un grande contributo alla definizione del programma fondamentale anzi io credo che Possa costituirne il cuore politico
Spesso nel dibattito del partito si è attribuito al sindacato e alla sua Inter alle che dalla insufficienza delle lotte sociali una responsabilità non irrilevante c'è però da chiedersi se in queste analisi
Non abbiamo commesso l'errore di scambiare tra loro cause ed effetti
Dobbiamo chiederci se gli insuccessi degli anni ottanta non siano almeno in parte dovuti proprio al blocco della situazione politica al mancato ricambio nella guida del Paese tra forze conservatrici riformatrici
Dobbiamo anche chiederci se i fenomeni di ripiegamento sociale di riflusso individualista di disgregazione corporativa siano padri o figli del venir meno della speranza e del cambiamento di fase politica
Rispondere a questi interrogativi è essenziale perché si ripropone oggi come nei mitici anni settanta lo scarto enorme tra grandi obiettivi riformatori e quadro politico
Non basta dunque dire lottiamo di più cosa sulla quale a parole siamo tutti d'accordo
La gente disposta a lottare se intravede una prospettiva credibile di cambiamento se vi è fiducia nei risultati della lotta se vi è un'idea forte nuova aggregante per cui battersi il mondo del lavoro esprime una domanda di grandi mutamenti di nuovi diritti individuali e collettivi di umanizzazione del lavoro di partecipazione democratica
La formazione politica cui stiamo dando vita dovrà assumere questi temi come baricentro della propria elaborazione teorica di iniziativa politica
è questo un impegno che dobbiamo assumere qui ed oggi anche per quanto riguarda le battaglie che ci vedono già in campo
Si commette troppo spesso l'errore a mio parere grave di rappresentare la situazione sindacale sociale in termini di totale ingessamento e a conflittualità
Non è così né a livello nazionale nel regionale Romano
Un conto è valutare le insufficienze della mobilitazione sociale altra cosa e liquidarla come inesistente
La crisi del sindacato è grave ma come si può trascurare il patto che esso sia l'unico soggetto che abbia avuto la volontà e la capacità di sostenere le imponenti manifestazioni di massa sul fisco per la riforma dello Stato sociale per i diritti delle donne e dei lavoratori immigrati come si può rimuovere il fatto che negli ultimi ventiquattro mesi sia svolta in Italia nel Lazio e malgrado i veti della Confindustria la più imponente campagna di contrattazione aziendale
Come ignorare poi che proprio negli ultimi mesi sono stati rinnovati i contratti per milioni di lavoratori del pubblico impiego acquisendo peraltro risultati che vanno nella direzione del miglioramento della qualità dei servizi
Per non dire delle vertenze ancora in atto nei bancari nei trasporti nella sanità
Ingrao parla di uno strano silenzio che aleggia nelle lotte contrattuali se questo cioè non dipende certamente da nuovi ci viene rimproverato lo scarso peso che avrebbe la richiesta di riduzione dell'orario di lavoro
Ma in ciò si dimentica le scelte che proprio la CGIL ha fatto nella Conferenza di programma di Chianciano
Di privilegiare cioè la riduzione degli orari di fatto su quelli nominali in altre parole riduzioni certe articolate contraltare piuttosto che riduzioni fittizia che si trasformano in straordinari
Ci si dimentica poi e questo è grave per chi ci critica da sinistra che la CGIL ha fatto una scelta qualitativa
Di dare priorità alle questioni dei diritti e dei poteri dei lavoratori quella stessa scelta che ci verrà domani manifestare a sostegno dei diritti nella piccola impresa
Ci si dimentica infine che in Italia più che in Germania
Occorre dare una risposta quantitativa e qualitativa al problema salariale che per molti e oggi a livello di mera sussistenza
La battaglia sui contratti sarà dunque è tutt'altro che silenziosa
Ma non è questa l'unica prova su cui siamo impegnati proprio perché siamo alla vigilia delle elezioni regionali non possiamo dimenticare le rivendicazioni e le lotte che ci hanno visto in campo in quasi tutti i territori del Lazio
Non possiamo dimenticare le vertenze fatto sull'occupazione
E meno che mai possiamo dimenticare la lotta che stiamo facendo per affermare il diritto di non morire sul lavoro nei piccoli e grandi cantieri
Una lotta questa emblematica
Perché parte dalla condizione lavorativa e quindi dal mestiere del sindacato
Rendendo sempre più evidente lo scenario politico in cui si colloca abbiamo così scoperto e denunciato l'esistenza di un partito trasversale una lobby e intreccia politica e affari che costruisce le proprie fortune su una filosofia e considera la vita umana una variabile è trascurabile
Ho citato questa vertenza anche perché essa riflette un modo giusto e corretto di rapporto tra partito e sindacato
Un conflitto sociale che è nato autonomamente nel sindacato ma che ha proposto problemi politici su cui il partito è stato capace di innestare una propria iniziativa di più ampio respiro
Infine compagne e compagni c'è un ultimo punto che vorrei toccare
Nei congressi dei luoghi di lavoro è stato posto con grande forza il problema dell'unità e della democrazia interna al partito a oggi alla nuova formazione politica domani
Questo congresso è stato sicuramente una grande esperienza democratica
E ci ha provato però largamente impreparati che ha determinato la caduta di tono e di stile ed è stato contrassegnato da episodi di sconcertante stupidità in entrambi i fronti del sì eterno
Il superamento del centralismo democratico come prioria e dell'unanimismo di facciata come pratica apre oggi una nuova sfida
Il nuovo non può a mio avviso consistere in un sistema il regime dato di correnti con steccati precostituiti nei quali ogni compagno è obbligato a rinchiudere una volta per tutte cuore e cervello
Il nuovo non può essere una riedizione nostra del manuale Cencelli il nuovo non può essere come dice Marramao che le minoranze si devono mettere da parte
Il nuovo non può essere un sistema di correnti analogo a quello esistente nel sindacato e che anche nel sindacato dobbiamo tendere a superare
Dobbiamo avere invece la porta dell'intelligenza di pensare ad un nuovo patto di unità e di democrazia
Che garantisca la chiarezza e la trasparenza sia nelle scelte politiche che nella formazione dei gruppi dirigenti ma senza cadere in ottuse cristallizzazione
Dobbiamo insomma pensare dobbiamo insomma puntare non ad una mediazione pasticciata prassi eh no ma ad una terza via trasparente anche per quanto riguarda la democrazia interna
Non mi piace pensare ad un universo con due o tre grandi pianeti attorno ai quali orbita tutta una serie di altri satelliti
Preferisco immaginare un firmamento dinamico in cui ogni stella può avere una propria autonoma ragione di esistenza può accendersi o spegnersi in rapporto al proprio ciclo vitale fuori metafora penso ad un universo politico della sinistra che si tiene unito per omogeneità delle forze che lo compongono ma anche per una sua grande flessibilità e articolazione
Mi rendo conto che sto forse evocando un sogno
Ma mi rassicura il fatto che questo fantastico mille novecentottantanove che abbiamo alle spalle ha già dimostrato che l'impossibile può divenire possibile e il sogno trasformarsi in realtà purché lo vogliamo
Compagni e compagne purtroppo ci sono interventi che erano previsti nella mattinata che non saremo in grado di svolgere io dare visto che era previsto concludere la sessione antimeridiana alle tredici e trenta darei la parola alla compagna Alice Perelli per l'ultimo intervento della mattinata
I lavori nel pomeriggio sono previsti come inizio alle ore quindici quindi
Invece
Devo dire che ho ascoltato con attenzione il richiamo all'unità che è venuto avanti anche qui nell'ultimo intervento ma soprattutto da parte di chi ha votato un congresso di Tizio vinsi ed un intorno ad una unica proposta
A me sembra che in questo richiamo ci sia la consapevolezza che la divisioni di cui si è esaltato il valore democratico anche ora
Abbia rilevato rivelato tutti i limiti di una democrazia che ha mortificato le differenze di linea politica
Di sesso
Nel sia indegno abbia emarginato la discussione sui contenuti che pure ora si considerano da tutti
Essenziale
Contenuti tra l'altro che il congresso non ha potuto non potrà decidere
Ma la cosa che più mi preoccupa compagni è che mentre con tanta enfasi ci si richiama all'unità
Appena poche settimane fa Occhetto ha affermato in un modo perentorio
Che qualsiasi evoluzione
è condizionata ad una questione precisa il sì da vedere
E solo dopo si può pensare ad una mediazione
Cosa vuol dire cioè mi domando
Si tratta allora di un mandato di potere
Un voto di fiducia per le mediazioni necessarie alla concretizzazione della cosiddetta formazione politica
Allora ancora una volta io mi chiedo
Ma quale il reale potere
Degli iscritti dei militanti
Quando su una questione di così grande portata come quella che pone il problema del superamento del Partito comunista in una nuova formazione politica a questo problema si antepone la richiesta di un mandato di questa natura ai contenuti con i quali questo partito deve andare alcun
Un confronto di cui ancora non sappiamo nemmeno con chi si farà
E quello che appare incerto Bambi e che per ora non vi sono dei partiti inutilmente iniquo
Che non siano non solo gelosi della propria autonomia
Ma non ambiscono ai svilupparsi in una nuova formazione politica e vogliono mantenere fermi i contenuti culturali e politici dei valori finti
Allora io mi chiedo
Come sarò rappresentata io con le mie domande con i miei bisogni dei punti Puglia e come promesso anteporre la decisione di andare ad un confronto per una nuova formazione con altri senza sapere per quali obiettivi posso accettare la cosiddetta contaminazione
Su quali discriminanti si deve costruire una sinistra cosiddetta rinnovata nella sua funzione interna internazionale
E posso sui contenuti che mi stanno a cuore dato un mandato di fiducia
Senza Putin e di decisione in merito
Questo è un problema democratico quindi un pubblico reale
E eloquente o comprare
Perché è proprio qui il punto dolente dell'ambivalenza dello stallo del Partito comunista da dieci anni a questa parte appare uno stanco e un'ambivalenza che nella mozione uno non solo non si scioglie ma siamo gli ancora di più della proposta di nuova formazione
Qual è il rapporto di cui si parla tanto fra Stato e mercato
Di cui si discute in merito alle regole regole che devono però a rispondere a obiettivi appunto queste regole dovranno essere in qualche modo finalizzate e quali obiettivi possono essere condivisi soprattutto dalla grande impresa e dalle grandi concentrazioni industriali oltre che quelli finanziati
Quando si decidono i fini sociali dell'appropriazione quando si decide per l'accumulazione l'interesse generale del Paese quali sono all'impresa la grande impresa la grande concentrazione chi accetterà di decidere per fini diversi
Quelli parziali propri dei gli interessi della grande impresa della gran concentrazione e che possono essere anche contraddittori con l'interesse generale del Paese o con i fini sociali più in che modo poi infine intendiamo superare una crisi reale che c'è dello stato sociale inutile dire vogliamo rilancia c'è una c'è una crisi del pubblico clochard è lasciato lo spazio affidato attenta al privato
Eccome affrontare questo problema senza lasciare ulteriori spazi culturali a questa cultura della figlia Tita azione che ha creato allo spazio per il consenso moderato e delle forze che oggi governa nel nostro Paese
Come portare una risposta nuova questi problemi
E dei paesi socialdemocratici che loro perché morte perché se nei Paesi dell'Est si è posto il problema di una statalizzazione del ruolo dello Stato sociale di un'ardua centralizzazione dei paesi socialdemocratici
Come dissidente si è posto anche il problema di una crisi dovuta ad una burocratizzazione M. inefficienza anche l'impegno
E lo Stato
E come affrontiamo allora questi problemi dando delle risposte di dare da quelle che vengono avanti oggi da chi chiede privatizziamo la sanità perché ampi siamo la scuola l'università privatizziamo tutto ciò che riguarda l'interesse di un milione di nuovi che un interesse generale della società
E come affrontarli nell'intreccio anomalo che nel nostro Paese esiste ed è diverso da quello che abbiamo in altri paesi dell'euro paterno
Con lo Stato con i partiti con la stessa quest'
Come affrontiamo questi problemi
Allargando molti spazi e processi di privatizzazione ma allargando il potere
Oltretutto il diritto dei cinque
Coinvolgendo di di più anche qui il funzionamento dello star dando loro più potere non solo di controllo ma creando le condizioni di una maggiore trasparenza nell'amministrazione negli atti dello stand gli atti questi anche i i tanti problemi che oggi si pongono una frattura fra amministrazione società che non si risolve solo con le rappresenta
Perché sarebbe molto riduttivo prevedessimo tutto questo risolto all'interno di una rappresentanza più competente o più uffici senza più dirmi tra l'altro l'affida Tafuri
E infine come affrontiamo Lingotto della riconversione dell'industria bellica nel quadro di una politica coerente identità nel nostro Paese
E come affrontiamo quello anche di una riconversione dell'industria per lo sviluppo sostenibile sul piano ecologico ecologico
Come affrontiamo i problemi di una nuova organizzazione del lavoro di una nuova organizzazione produttiva legata attenti che non siano funzionali al mercato alla produttività come chiedono le nostre compagne
Come chiediamo noi ma che sia funzionale ai nostri ritmi a nostre condizioni alle nostre esigenze di vita di donne e di uomini
Come possiamo noi o volere tutto questo quando Mortillaro non vuole nemmeno il blocco dello straordinario dell'orario straordinario
Senza una conflittualità sociale porti che crediamo che le condizioni di un nuovo ruolo del di opposizione pur un'alternativa di governo frega
Come dare quindi forza sociale a risposte di questa natura questi comunque a questi problemi
E come far sì che queste risposte siano tali da spostando il terreno del confronto di con gli altri da spostare soprattutto il terreno del confronto con il partito
Per questo credo che sia possibile come diceva prima
Che oggi sia possibile un confronto più avanzato autonomo del Partito socialista
Non con un programma diceva non con le notti ma con un processo di applicazioni forse che sembra acquistare in questa chiave quasi un valore Toma Tucci poche risolverà il problema dello sblocco del sistema politico italiano il rapporto con il Partito Socialista l'ingresso in Italia di diminuire la formazione di una nuova sinistra ed una sua nuova funzione
Nazionale internazionali a me sembra il deus ex macchina risolverà tutti i problemi del nostro Paese acquisito non posso credere se non per una fiducia e una speranza che non fa parte nemmeno della mia
E della mia formazione
Io ho chiesto compagni sul problema delle scelte chiare
Per Alberto più imprevisto venduti sono stati più capiti nemmeno dalla gente meglio dei nostri scritti in questo noi abbiamo perso il consenso e la nostra incapacità di lanciare messaggi chiari a fare capire da che parte stavamo che cosa volevamo
E insisto su questi problemi
Anche parlando della nuova forma partito separata dai contenuti avverto tutto il rischio del libro corsi di una concezione vecchia del partito di un partito chi ha vinto rimanere un organismo funzionale solo alla sua riproduzione e non già la sua espansione nella società attraverso la costruzione io dico di un consenso politico oltre che parlare di radicamento sociale e non solo quindi elettorale su obiettivi che possano chiarire anche sul risultato
Sappiamo devo dire perso anche questa da quel poco di Poti per quel poco quel positivo il fatto positivo che c'era anche della ispirazione strategica era impedito gli atti del partito ma collegato e contenuti che erano quelli della via italiana associa
Ciò vuol dire forse che il programma fino ad ora e non è stato possibile perché gli avrebbe fatto stampano la natura del partito come si dice da parte di alcuni o che lo stesso compito non c'è stato perché avrebbe bisogno di supporti strutturali che oggi sono inadeguate ora io non vi è dubbio credo che vi sia anche che vi è un problema urgente di rinnovamento del partito
Per avere anche un programma capace di raccogliere la domanda sociale dal basso e capace anche di promuovere più con piccoli tappi colata e di ma come andare a questo rinnovamento senza la chiarezza degli obiettivi strategici e dei contenuti con i quali dobbiamo individuare anche le porte sociale non solo anagrafiche che noi dobbiamo rappresenta come vediamo le nuove forme le nuove pratiche politiche di organizzazione degli obiettivi concreti Vesper interrogativo Filippo per questo io mi ero pronunciata per una convenzione programmatica che precedette ogni tipo di confronto possibile con altre forze sociali e politiche ma che fosse anche alla base di una riforma gli una rifondazione della politica e per far un programma dunque che faccia capire chi deve pagare anche chi deve avvantaggia
Ma che devi avere anche le sue risposte per il bisogno non materiale di questa società di cui parlava anche il compagno Pera e a cui ecco perché io sento molto e che emergono oggi comporta non solo nelle società ricchi come nelle società occidentali ma sono emersi con forza anche nelle società dell'Est dove uscite da un fallimento economico e poi
L'impianto in vena noi non sono
L'anche nella società americana
Ed è una crisi che deriva da un individualismo esasperato che separa l'uomo dal vivo e lo rende in una e che il fatto che fa della carriera di piani di vite individuali l'unica ragione dell'esistenza personalmente non lascia spazio allo struscio
E io credo che anche in quel si è tradotta si è creato una separazione nuove profonda parlo
Che ha scavato una separazione che nasce dal fatto che le differenze non sono la ragione di una società più civile ma la ragione piuttosto di una società meno civile meno giusta fatta di forti tinte integrati gli emarginati la Società dei criteri
Di cui tanto si
Per questo io credo compagni che in questo momento vista bisogno non di offuscare ma di rafforzare l'orizzonte comunista per la domanda che emerge da ogni tipo di società
Come idea propulsiva di un programma
E di aver risposte certe i nostri problemi reali al nostro quotidiano alla nostra condizione
Ma perché accompagna a queste risposte una capacità e una porta di trasformazione dell'esistente che tutti noi vogliamo
Compagni ringraziando i compagni che hanno dato il loro contributo alla discussione i compagni che hanno aspettato in un modo disciplinato e attento la conclusione dei lavori della mattinata l'appuntamento alle quindici per la ripresa dei lavori
Va bene che la puntualità è un grave difetto ma avevamo sino alle quattro probabilmente bisognerebbe cominciare a ventitré
Pepito bisogno
Allora cominciamo
Cimaglia c'è
Delegato però sezione aeroportuale
Sci
Vi prego di cedere di fare c'è c'è qualcuno proprio a un oggetto assoluto di parlare ma vuole qui stiamo
Momento in cui
Io ho molto rispetto per il compagno grave una grande stima
Anzi potrei dire che ho dell'affetto
Il compagno
Sarà il compagno Ingrao sbaglio
Ed è semplice sbaglia non è un dramma non è un problema
Cioè un po'per
Non mi sbaglio
Sbaglia perché compagni in grado
Veri propone Umberto Eco d'andare avanti
Metodo
Che ha mostrato
Tutti i suoi limiti
Voi con questo metodo siamo cresciuti
Con questo metodo abbiamo fatto cultura
Con questo metodo
Siamo diventati quello che sia
Ma siamo ancora classe subalterna
Ed io francamente vi dico che mi sono stancato di essere caro assessore dal
Voglio essere classe dirigente di questo Paese classe dirigente non solo di questo Paese
Ma
Essere soggetto attivo reale e concreto
In una prospettiva che travalica
Il provincialismo italiano
Voglio essere un soggetto attivo all'interno della Comunità economica europea
Guardate compagni che
In questi ultimi negli occhi
Noi siamo come compagni comunisti come lavoratori
Siamo molto attenti alla produzione legislativa nazionale
Non siamo vogliamo un vulnus buddismo diamo guardiamo bene
Su che cosa sta avvenendo all'interno della comunità quali province
Quali il Regolamento i quali direttive della Comunità stanno nascendo
Che investono regolamenti e direttive che investono solamente l'industria il mercato ma investono in modo il nostro modo di essere come lavoratori grazie
Vi sono direttive che stanno elaborando lo statuto delle società per azioni europee dove si prevede la partecipazione dei lavoratori nei consigli di amministrazione e sono in fase di proporzione infatti di proposta estremamente avanzati
Ma nel mondo escludiamo queste cose
Ve ne sono molti altri
Che ci riguardano che riguardano i lavoratori
E ci sono le condizioni micro climatiche in fabbrica
Sono l'ecologia sul lavoro però noi siamo poco attento
E mentre nel nostro provincialismo
Seguiamo il dibattito
Sulla leggi antitrust italiana
A dicembre la Comunità economica europea ha barato
Il Regolamento sull'antitrust europea
E noi siamo distratti su questa cosa perché guardiamo nel nostro piccolo guardiamo ancora in dicono cose
Che che cilindrica che non ci consente di esprimere
Tutte le nostre capacità
Io dicevo che Ingrao sbagliare e in gara un secondo
Sbaglia perché perché mi fa una proposta e mi dice di continuare a lavorare di essere comunista su Bechis che ammiro su schemi logici molto ampio
Vi propone che cosa
Di continuare a parlare di priorità
Di priorità e di programmi precostituite
E le priorità sono quegli elementi sono quelle scelte che non l'abbiamo fatto per sempre e comunque da sempre come comunisti
Quelle scelte su cui noi decidiamo anche per gli altri per tutti quali sono i problemi veri
E poi ci stupiamo che nasce il movimento degli studenti
A chi è nato come che si sono mossi che pure gli studenti l'università non erano le priorità che noi avevamo determinato
E così ci ci sono prendiamo sempre su qualsiasi tipo di movimento che grazie
E abbiamo la tentazione o di ricondurlo hanno normalizzazione
O di chi bizzarro
Oppure di cavalcare
Ma proprio questa logica fatta di priorità di programmi preordinati di scelte fatte perché noi siamo perché noi siamo presuntuosi
Perché noi siamo bravi lo siamo sempre stati
Siamo diventati tanti
Ma siamo presuntuosi
E credo che questa presunzione poco sia arrivato il momento di abbandonarla
Per non arrivare tardi
Per non arrivare tardi sulle cose
Per non arrivare tardi sulle necessità delle persone della cioè
Procedere
Per le priorità e per programmi precostituiti
Significa gestire in termini relativi
La realtà politica che invidia
Noi dobbiamo imparare a fare una cosa dobbiamo imparare davvero non il problema dei posti al livello verticale
Dobbiamo imparare a gestire il sociale vero la quotidianità interni orizzontali
Dobbiamo imparare a gestire le varie necessità di priorità che è un insediamento della società pavese
Per me può essere proprietario il problema
Dell'occupazione
Chi ha un problema di tossicodipendenza no la sua famiglia e poi gli anni prioritaria tossicodipendenza peraltro di autorizzare il problema aveva chiesto peraltro il problema dell'occupazione
Lo dobbiamo imparare a gestire tutto insieme e portarla avanti insieme
E per far questo abbiamo bisogno della legge il compagno Ingrao diceva Cucchi Conti facciamo queste cose non ci sta nessuno
Non ci stanno i socialisti non ci stanno altre componenti
Ma non è questo qui il problema
Poco mi interessa
In una fase conquista costituente chi ci sta mi interessa la gente
Ne abbiamo
Un'abitudine ed è ed è derivava e deriva dalla nostra presunzione
Quello di
Di credere poco l'intelligenza della gente
Noi partiamo dal fatto che la gente la dobbiamo puntini c'era qualche
Mentre la gente poi già convinta sulle proprie necessità e siamo i problemi non dobbiamo scoprire nuovi dei dobbiamo organizzare i problemi esistono e lo dobbiamo gestire
Sempre in quest'ottica
Che non è di priorità ma di progettualità
Il compagno in grado lanciava come sfida
A chi è per il sì e io sono per il sì
A discutere su due problemi li voleva linee come priorità enormi vere lei impegnare complessivamente del partito
L'abbiamo spesso impegnato il partito su molte cose a Roma l'abbiamo impegnato sulla battaglia sulle mense
Come se ogni cittadino romano avesse solamente il problema delle agenzie io l'avevo c'è un bambino piccolo fallimentare ma non era l'unico problema che si sapeva che avevo però il partito tutto il corpo del partito sui giornali da per tutti i mezzi informazioni abbiamo parlato Enzo per lungo tempo
Il segmenti della società ci sfugge compagnia in grado dice due grossi due minuti sì pronunciato ieri
Germania e naturale
D'accordissimo
Anzi se glielo do
Sedo senso al mio sentimento
Ma perché solo Germania naturale
Perché non neutrale nel nostro Paese su questo comunque come Bruce Willis
Diceva rifiuto unilaterale degli F sedici
Vista Benelli vanno bene ma sono obiettivi
Interventi divini ci pronunciamo
Ma io sono convinto danni individualmente ne conosco l'utopia la conosco l'utopia di questa mia posizione io sono te del disarmo unilaterale
Serviva ombrello proposta dribbla moderno
In una prospettiva in un progetto più complessivo attuale
Il progetto lo costruisco coniugare il progetto l'olimpico non ho la presunzione di dire questo il programma queste sono le priorità perché questa logica che per vent'anni ci ha guidato ci ha fatto sfuggire in movimento
Senta se dopo di screening e parte
Cosa c'è così non è un problema non può essere un dibattito due mila fra me e la platea in una questa presunzione di fare
Io adesso chiedo sono poco addomesticato con il Regolamento di
E chiudo
Sono molto sono molto poco addomesticato dei regolamenti
E chiedo di fare la mia dichiarazione di voto in questo momento
In quanto non potrò essere presente alle votazioni
Sì adesso ve lo dico perché così colpevolizza o qualcuno è contento
Domani mattina presto glielo devo essere all'Istituto italiano di tumori di Milano
E non credo che frattempo per rientrare Perrone
Quindi chiedo che Daniel mio voto
Facendo uno strappo alla regola giocando tradisce tra compagni lei voleva si possono fare eccezioni chiedo che il mio voto venga messo a verbale
No apprendeste televisore con compagno garante debbo prendere nota raccomando alcune cose va bene circondo
Non fumare qualcuno Norvegia non fumiamo libero entro
Terza questione
Una un'equazione compagna delle da dalla mozione uno
Scegli uniscono le loro diciamo Ricci
Questo precisa sembra una cosa va be alla sezione della Cordier anni
Lascio la parola a
Ma non ce l'aveva in ordine per il di Casalbertone
C'è il naso
C'è questo compagno
Un compagno Bettini ieri ci diceva che è alla base della svolta non è importante porre la situazione italiana
In quel momento mi son tornati si sono posti davanti alle immagini
Di tante famiglie Siria sfrattate qui a Roma
Di mutue intere di cinque sei sette persone
Che dormono in una stessa stanza senz'acqua M. bagno
E spesso ci si accorge anche che si è in compagnia del Sterne tra scarafaggi e topi
Un servizio di RAI tre l'altro giorno
Non è importante la situazione italiana e mi si è parata davanti tutta la situazione del Mezzogiorno
In mano
Alla criminalità organizzata
Che spesso non è altro che è il braccio armato violento
Di alcune istituzioni compare il braccio armato violento di alcuni istituzioni che stanno in mano ai ministri di questo Paese
E allora mi domando proprio una svolta così profonda
Prescindere da quella che è la situazione italiana dai problemi concreti che i cittadini vivono ogni giorno
Puoi non interessare tanto alla base di questa svolta alla situazione italiana
Mi ritorna in mente il monito del compagno Berlinguer
In cima ai nostri pensieri noi dobbiamo avere sempre
I cittadini italiani sempre il nostro popolo altrimenti domandiamoci dare legittimità a un partito fuori dai confini della nostra Italia
Questa legittimità per parlare a nome di chi fuori da questo nostro Paese se non impregna in modo prevalente qui in questa realtà concreta le ragioni della sua esistenza
è questo che mi domando
E non con questo che voglio escludere
Il sconvolgenti avvenimenti che avvengono adesso e non può neppure sto l'Alitalia collegare ad una lettura più e robotica della situazione internazionale e mondiale no ma io voglio cimentarmi anche con lo specifico di questa nostra realtà
Perché altrimenti non riesco non riesco ad avere nessuna legittimità per parlare fuori da questo nostro Paese
E io compagnie sono stato uno che
Prima di avversare la proposta di o compagno Occhetto cercato di vedere
Di capire la direzione di marcia
Non ho detto no immediatamente ho riflettuto ho pensato che forse era più propenso ad accettarla segni si poneva in modo chiaro ogni tentativo di analisi
Ma anche di quelle situazioni internazionali se mi si poneva in modo chiaro le vere ragioni che hanno migliorato penso cancelletto in alcune parti di questo nostro Paese la democrazia
Questo non è avvenuto e l'adesione a una svolta la sfida su una direzione chiara almeno dove andiamo
Presto nessuno lo dice nella mozione numero uno porta al petto ma nessuno lo dice egli afferma Orlandi
E sulla loro dal dibattito vero altrimenti rischiamo di parlare soltanto ai muri
Altrimenti rischiamo di fare soltanto chiacchiere
Ieri il compagno D'Alema
Citava
La questione dell'antinomia tra la democrazia sostanziale e la democrazia formale che ha animato in passato
Il nostro le nostre discussioni
Ebbene non è una questione fuori luogo compagni e compagni
Si può fare oggi in tutta la sua corposità e prima citavo di alcuni di alcune istituzioni e sono in mano di organizzazioni criminali ma io voglio cominciare c'è anche dentro i comportamenti di tanti compagni a cominciare dal compagno Dario direttore dell'Unità
Lui fin dall'inizio
Ha detto in modo chiaro che non avrebbe mai concesso
L'editoriale
L'articolo di fondo in prima pagina ha un compagno esprimesse aberrazione alla proposta del compagno
Beh in modo e concepire
La serenità del dibattito dell'inverno modo di dire che tutti hanno pari dignità
E c'è chi ripudia Pietro la legittimità però male
Il segreto e le direttore dell'Unità seri rifugio dietro la legittimità formale che gli viene
Dalle regole
Il piccolo nella gestione del giornale
Regole a cui si fanno tutti gli altri quotidiani ebbene io ho sempre pensato che
Questo nostro partito avesse un modo alternativo di intendere anche all'informazione è formazione e non mi accontento delle regole polmonare che legittimano queste posizioni
E gli operatori leggero dietro l'impegno e il sacrificio di tanti compagni che per sostenere la quelle giornate al di là la loro posizione sia il danno la sacrificata aeree accolti arrecato gridare per evitare impegno costante nel
Approvate l'attrattiva ecco sì alle
Tre i punti dietro alla formalità ci basta la forma importante abbiamo visto che le regole hanno rivelato una loro sostanza ma non esauriscono compagni
E allora mi domando se la contaminazione non è già iniziata ma in negativo foreste
Si sono appresi metodiche sono esterni al Partito Comunista Italiano
Per i provini per il rogo fu dice ancora esigua la localizzazione di massa ben venga ma chi può prescindere da un comportamento corretto
E in questi in momenti vitali come questi nei confronti dei chi dissente da segretario del partito
Non si può prescindere da queste cose pensiamo alla realmente che la gente rinuncia alle proprie ore
Diciamo di teorie rinuncia all'Osvaldo e si impegna ora dentro le nostre organizzazioni nell'avvio di Labaro
Salta l'acqua che esce dalla critica dirige prescinde darla però l'impegno della base
Ma cos'è questa concezione della democrazia compagni costruire allora l'organizzazione di massa
Se i cittadini Landau davanti a lei che ha dentro a questa organizzazione cessi spazio per tutti e le decisioni non vengono esautorata e soltanto dalla
Quindi compagne
Il mio però è stato motivato dietro questi comportamenti che sono alla prima verifica di ciò che si dice della demagogia e ci siamo accorti che sta sempre dietro l'angolo
E lo si è visto si fa un gran parlare di questioni di problemi e anche nel movimento degli studenti ma questo organizzativo per ciò che concerne il sapere la l'organizzazione oggi ma anche ieri forse ben poca acqua parto e il problema non è che qui ci si rinchiude per riguardo al tema delle quote è così come per questa ridotto a rinnovare non bisogna vedere un po'e prima in questa direzione e si rinnova e pacati e per innovare non basta dire nuova coinvolto è ancora all'uopo
Per poi percorrere una strada che sa stile piedistalli Upiglio
è il risultato di questa proposta oggi quale
Lo abbiamo sotto gli occhi di tutti
Si diceva e stata scoperchiata la pentola
Però se ne poteva più datore di azione estenuanti
Oggi ci accorgiamo soltanto e il partito di fatto e spaccato in due in due tronconi
E non all'Italia che ha spaccato dei compagni Milano
Ma aprì Problemi non sono stati correnti
Perché dentro a questi deriva chiaramente i capi posizioni quasi Dida Grassi contrastanti divergenti tra di loro e allora credo che non ci vorrebbe la partita ritiene repertare presto compagno
No
Io secondo me ci voleva anche una buona dose di responsabilità
Per questo
Nessuno compagno Bettini grande ripeteva nessuna intenzione di ritirare sedi iscriversi indietro assolutamente nessuno ha intenzione di mettersi da parte
Andiamo avanti ricerchiamo norme incorriamo all'unità
Vedi alla platea il proprio ogni
Se gli ideali che ci uniscono
Perché questa è una questione di fare il punto altrimenti diventa una porta vuota
Una chiacchierata unità
Sai chi stanno pietra angolare che ci uniscono ed è nell'istruttoria sulle direttive sulle iniziative riprendere ma non possiamo dare atto pasticceri alle ambiguità che portano soltanto a scoprire la nostra forza
E cominciamo da subito
Dopo il congresso certo avremo la battaglia amministrativa e ognuno a fare la propria parte quindi in fondo
Perché tutti debbano sapere a cominciare dai nostri avversari e questo partito sta discutendo ma per e tirare i remi in barca ma come affrontare e risolverà meglio il problema e nel nostro Paese
Esortare approntare combatterebbe vince il K per oggi tanto darla portata al nostro Paese
La parola
Fa più riesco
Delegato del Torpignattara
Care compagne e compagni nel mio intervento non mi dilungherò nell'elencare i maliziosi sociali che affliggono la nostra città
Le vecchie e nuove emarginazioni lo stato di grave dissesto di importanti servizi socio sanitari Cook
Tutti coloro che come me sono impegnati nel campo dei servizi sociali
Saranno quali difficoltà
E quale ottusa indifferenza si celi dietro la cortina fumogena
Di discorsi retorici sulla terza età sugli handicappati sui tossicodipendenti sui malati psichici sugli emarginati in generale
E se hanno anche quale tipo di funzionalità perversa
Sì è implicita in questa classificazione
Della società perché a Trigoria per tipologie di bisogni frammentati e segregati
Vorrei invece affrontare brevemente una contraddizione
Rilevato da quanti operano in questo campo e che nella sua specificità secondo me riproduce quella che ritengo essere una più generale contraddizione
Che attraversa tutte le tematiche della nostra attuale analisi teorica e della nostra iniziativa pratica
Intendo riferirmi alla contraddizione che spesso sembra mettere in opposizione in contrapposizione le esigenze della politica realistica rivolgendomi del riformismo del miglioramento dell'esistente
Con le esigenze della visioni ideale e utopica dell'orizzonte in cui si in scrivere iniziativa politica
E proprio le problematiche dell'emarginazione dei servizi assistenziali più in generale dello stato sociale a mio avviso riflettono questa duplice tendenza da un lato un processo di industrializzazione del terziario e dell'ambito dei servizi alla persona
Cioè di quei servizi che in passato sono stati delegati tradizionalmente alla famiglia e alla solidarietà comunitaria quali la cura l'infanzia appunto degli anziani degli handicappati eccetera
Dall'altro lato l'emergere di forme di lavoro sociale che rifiuta la riduzione a merce e la monetizzazione perché attraverso organizzazioni autogestite associazioni e volontariato di varia estrazione culturale e politica si propone di esprimere iniziative pratiche di solidarietà
Queste due tendenze non devono e non possono a mio avviso giusta porsi quali allinearsi meccanicamente
Non è proponibile la visione che vorrebbe collocare l'ambito di tali iniziative in una sorta di riserva naturale
In una società sempre più sottomessa alle leggi del capitale
E del valore di scambio
Occorre domandarsi invece con serietà e con rigore teorico sì anche di questi rispetta questa problematica può esistere uno specifico punto di vista dei comunisti
è uno spazio di iniziativa politica e programmatica in grado di confrontarsi senza presunzione
Ma in presenza subalternità comune con movimenti e organizzazioni di altra estrazione politica e sociale cattolici verdi laici eccetera
Io credo che questo punto di vista che questa iniziativa ci possa essere
è un punto di vista che deve assumere la contraddizione che io definisco dialettica la contraddizione storicamente determinata che muove questo processo e che deve elaborare una specifiche analisi di classe di tali fenomeni
Occorre riflettere sull'emergere di nuove professioni
Di una nuova forza lavoro con sue modalità di organizzazione e con sua i bisogni e obiettivi che vedono al primo passo l'esigenza dell'autogestione e dell'organizzazione democratica dei rapporti di produzione di lavoro
Tutto ciò pone le condizioni per la formazione di una coscienza di classe in ambiti produttivi e sociali finora dominati dal paternalismo e dall'esistenzialismo
è intorno alle rivendicazioni alla progettualità espressa da tale coscienza di lavoratori
Che vanno orientati i valori anticapitalisti ci espressi dalle nuove realtà associative
Si tratta in sostanza di non occultare i conflitti sociali
Che si innestano in queste problematiche ed evitare una visione romantica e velleitaria delle possibilità concrete di aggregazioni volontaristiche non innervata in un forte movimento di lavoratori
Esiste una produzione di plusvalore sociale e spesso dai lavoratori del settore pubblico
E cooperative isterico impegnati nei servizi sociali e sanitari plusvalore che viene dissipato dalla mancanza di programmazione politica e amministrativa
E da un'organizzazione gira gerarchica del mondo del lavoro che inibisce qualsiasi creatività collettiva e individuale
Il Partito comunista a mio avviso è stato ed è tuttora carente dal punto di vista progettuale e organizzativo migliaia di operatori dei servizi migliaia di lavoratori organizzati nelle cooperative socio sanitaria a Roma e nel Lazio
Non trovano un adeguato punto di riferimento al di là delle buone volontà della buona volontà encomiabile di singoli compagni consiglieri comunali e regionali sindacalisti eccetera
Perché c'è un impaccio verticistico ancora sul concio consociativi psico troppo presente nel modo di fare politica del nostro partito
Che si traduce anche in un minimalismo nelle lotte e nelle rivendicazioni che si portano avanti
Occorre superare a mio avviso l'ambiguità di fondo dell'hard è legato l'assistenzialismo cattolico e al volontariato di fronte alle carenze delle istituzioni pubbliche superando una concezione sostanzialmente strumentale
Del volontariato e dell'associazionismo stessi
Non è richiamandosi ai sentimenti o ad un'eccessiva enfatizzazione di fenomeni tuttora parziali che sarà possibile scardinare la struttura economica e sociale sottesa ai fenomeni dell'emarginazione sociale
Al Partito comunista quindi non è richiesto a mio avviso dalla situazione attuale di scomparire
O di compiere una metamorfosi senza contenuti
Bensì di rifondarsi come forza realmente antagonistica all'organizzazione capitalistica capace quindi di mobilitare basse forze sociali intorno all'organizzazione di nuovi poteri e non solo di nuovi diritti
Che devono necessariamente fondarsi sulle classi lavoratrici
Nessuna teoria scientifica della struttura sociale
Che in altre parole deve ricollegarsi al marxismo
Concludo cari compagni di richiamandomi anche un po'a quello che ho sentito stamattina nel dibattito che francamente ci sono delle posizioni che mi sembrano addirittura un tantinello ridicole ho sentito parlare di comprare azioni diciamo per i poveri operaio partecipare così alle briciole del sistema capitalistico a me sembra a me sembra che questa sia una visione essenzialmente fuori dalla realtà francamente credo che non è qualche possono dei consigli d'amministrazione delle aziende o nei comitati di gestione che ci possa garantire una trasformazione di questa società ecco io credo che noi dobbiamo calarci fino in fondo in questa contraddizione che ho cercato così schematicamente di nucleare e fare tutto tuttora il compito che ci spetta e tutto il lavoro che nessuno ci può togliere grazie
La parola diciamo per via
Cifre fare pure Giorgio bianco
Care compagne e cari compagni
Ho ascoltato con molta attenzione compagni Ingrao
Non mi sento lontano da lui in molte cose
Ne quelli affermate in politica estera poi ma non credo che l'oggetto di questo congresso sia tanto quello di andare a spulciare le mozioni degli altri allo scopo di trovare punti deboli o poco specificati
Non ho sentito no nel suo intervento un contributo forte che invece dall'indifferenza peccato a quello che mi sembra l'oggetto principale della nostra discussione
E cioè in primo luogo le motivazioni e le quali è stata formulata l'ipotesi la Costituente
E quindi il problema è più importante quello della rappresentanza politica delle porte della sinistra in Italia
Devo dire che purtroppo salvo schematiche riflessioni poco si approfondito questo tema da parte di molti
E questo tema invece quale che sarà il nostro futuro ci coinvolge tutti
Ed è in molti contenuto in patrimonio trasversale delle mozioni come abbiamo avuto modo di verificare anche durante il congresso della nostra sezione
La difficoltà invece e quella e non da oggi presente di discutere al nostro interno e nella sinistra di ideali valori collegando questa riflessione a verificabili strumenti alternativi questo terreno metterebbe in difficoltà molti soprattutto al di fuori del PC
E darebbe luogo d'incontro in grado di scardinare quella macchina infernale che è stata evocata ieri più di tanti appelli cercherò partendo dagli elementi della nostra recente storia romana di dare un modesto contributo a questa riflessione
L'affermazione fatta dai compagni del no sulla base dei risultati delle elezioni europee e scongiurato il pericolo
Di un crollo improvviso non mi sembra molto rassicurante
In primo luogo credo che la mentalità che dovrebbe guidarci dovrebbe essere quella non per fini di potere di allargare l'influenza delle nostre posizioni del nostro elettorato e non di fare come facciamo da più di dieci anni una battaglia difensiva inoltre il risultato delle scorse elezioni amministrative dovrebbe preoccuparci non poco visto che in grossi centri stiamo diventando il terzo il quarto per il la stessa esperienza di Roma dovrebbe illuminarci
In una situazione nella quale i due sindaci che avevano seguito i sindaci di sinistra erano stati inquisiti dalla magistratura in cui tutte le porte del consiglio comunale Miro Radici avevano criticato l'esperienza del pentapartito
Avevano contribuito a far cadere la giunta in cui il ruolo di opposizione del PC ricordato da Bettini era stato chiaro e porte tanto da essere il promotore della crisi la coalizione
In cui lo spazio del partito era stato massimale rispetto a quello che potevamo offrire bene voi tutti ci saremmo aspettati ben altri risultati e invece abbiamo avuto quello che noi tutti conosciamo
Io credo che non ci si potesse aspettare di più
E che il risultato è stato collegato all'atteggiamento nei nostri confronti e le altre forze politiche al ruolo del nostro partito dalla città e generalmente nel Paese
Io non credo compagni che ci sia sempre come in altre occasioni a dare la colpa agli altri
Ai problemi del clientelismo che pure ci sono le chiedo che la riflessione invece vada portata in particolare in modo forte sulla qualità della nostra politica e sulla relazione fra questa qualità della proposta politica
E la nostro radicamento sociale e che questo sia il motivo fondamentale per cui è stata portata avanti la proposta della costituente di Fini
La domanda la farci e quella di togliattiana memoria
Questo partito e necessario al Paese cioè è in grado di rappresentarmi Problemi e di proporre ed attuare soluzioni sì a questa domanda non viene data risposta chiara anche coloro che potenzialmente possono essere vicini a noi
Cercheranno di sopravvivere in questa giungla cercando un pezzettino di diritti o privilegi senza accorgersi del modo
Il comprendere le ragioni della crisi la nostra formazione politica la messa in campo di forte per superare la debolezza presente della sinistra in Italia dobbiamo puntare alla costruzione di un moderno partito di massa
E lì i riferimenti ai partiti leggeri sono solo momenti di polemica fra di noi
Ma per far fronte a questi interrogativi
Vanno a mio avviso rafforzate riflessi si valorizzi gli ideali l'analisi e la società e vanno banditi gli ideologismi e le frasi di affetto che pure hanno in parte contraddistinto questa nostra tornata congressuale
Questo nostro partito credo che sia uno dei punti di pressione fondamentali
Un tempo era diretto da compagni provenienti in gran parte direttamente dalle classi sociali che rappresentavamo e che quindi avevano esperienza diretta delle contraddizioni di una società che oltretutto era più semplice si muoveva più lentamente
Grazie anche al centralismo democratico questa situazione si è modificata in peggio
Con la pratica sempre più diffusa e la cooptazione con la presenza di funzionari sempre più spesso dirigenti di partito e che in buona percentuale al di là delle singole capacità non avevano fatto altre esperienze di lavoro di associazioni le sezioni di cui tutti parlano solo in alcuni momenti a vita del partito non si sono adeguate al dimensione della metropoli e non hanno verificato il senso e la loro presenza della loro verifica si è diffusa la fine degli anni settanta la visione del partito quasi alle soglie se non partecipi del potere con ruoli interni a tutti i livelli e lo ripeto a tutti i livelli dalla sezione la federazione al comitato centrale
Che sopravanzando la politica fra la gente
Un primato dell'organizzazione sulla società
Quante persone hanno sentito l'impossibilità spesso sperimentata nei fatti di colloquiare con strutture che ripeto a tutti i livelli pretendevano di imporre conoscenze spesso mediate dei mezzi di comunicazione del padronato
Mediazioni politiche la cui efficace non veniva mai verificata
Un apparato e lo ripeto non inteso nel senso di funzionari buono per tutte le stagioni politiche nel quale i compagni che venivano giudicati non in grado di dirigere non venivano almeno per un momento invitati riflettere o ad assumere altri ruoli ma venivano spostati in altri settori veniva reparti mortificata la prima grande caratteristica di un moderno partito di massa la comunicazione al suo interno e con la società su questi e oltre a ciò veniva svilita democrazie quanti settori della società non si sentono rappresentati del pc perché hanno sperimentato l'incapacità di un confronto basato sul riconoscimento del valore delle posizioni altrui io compagni lavoro all'università
Dentro l'università la fabbrica della classe dirigente del futuro il nostro partito è largamente insiste
Nella facoltà di Medicina sul tredici mila iscritti ci sono sei ripeto sei compagni
Saldi compagni studenti ma in particolare nel settore università la nostra presenza altamente sottostima e c'è paradossale
Proprio nei settori nei quali noi assiste diciamo che più si sono sviluppati negli ultimi anni e che noi purtroppo sui giornali dichiariamo essere fondamentali per una nuova qualità gestire lo sviluppo nel siamo presenti
E vale ancora molto
Per coloro anche che facendo vecchi lavori sono colpiti da nuove contraddizioni
Un elemento fondamentale della nostra nuova formazione politica deve essere proprio quello di coinvolgere a pieno titolo nella formazione della formazione delle preposizioni tutti coloro che desiderano il rinnovamento dell'Italia che non si sentono partecipi dell'idea che si sentono partecipi degli ideali la sinistra solo così si può concorrere all'altro elemento costitutivo di un grande partito di massa e cioè un programma di grande qualità
Formato con il concorso di chi lo deve attuare nella società e con la sua corresponsabilità con la corresponsabilità dirette della parte migliore del nostro Paese
Ma è possibile realizzare tutto ciò nel PC attuale
Negli ultimi anni e io sono iscritto ormai purtroppo da più di quindici anni nel senso di Gianni ovviamente
Molto si è parlato rinnovamento e paradossalmente le commissioni comitato centrale che meno hanno prodotto sono state quelle sul programma e quelle sull'organizzazione del Pertini
Proprio per la presenza di una forte resistenza di questo per Tito a modificarsi io credo che questo sia il problema importante
E anche il diciottesimo congresso non ha prodotto in questi campi i risultati che ne esce tentavamo
E anche un risultato deteriore del nostro passato e anche l'incapacità di aggiornare la nostra cultura politica quell'insieme di idee in base alle quali ci muoviamo giudichiamo buono cattivo un progetto politico
Ma la critica il continuismo che tutti abbiamo fatto nel precedente congresso
E il consociativismo
E il problema dei tempi del partito che sono radicalmente diversi dai tempi della società
E la superiorità subalternità culturale a modelli alla subalternità culturale e mass media e ogni giorno soprattutto nei settori più avanzati moderni in quelli in cui non abbiamo un'esperienza consolidata verifichiamo
Bene compagni io credo che come anni fa abbiamo avuto la capacità di fare la svolta di Salerno quando un partito rivoluzionario professionisti con in mano una parte grande importante resistenza armata decide di diventare un grande partito di massa se siamo stati capaci di fare quello possiamo ben volentieri e con grande forza fare anche qui
Due minuti
Ventilate
D'altra parte compagni l'orizzonte del comunismo le scelte culturali fanno parte in primo luogo le nostre convinzioni personali
E non c'è congresso che ce ne possa togliere o imporre qui si parla compagni di organizzazione politica delle forze della sinistra e non diamo
Le proposte del no purtroppo Company non mi sembra che cambino l'asse strategico del Pertini
Ne siano in grado di modificarlo in modo sostanziale le sue proposte
Sono effettivamente deboli
Io credo che si debba andare fortemente la fase costituente ma che da allora in poi ci sia necessità di un grande sforzo qui si aprirà un'altra volta il congresso
E vorrei rispondere anche accompagna Ingrao che i movimenti non sono organismi cristallizzati la sinistra sommersa non è un club di sinistra e i commenti sulla denominazione dei club intellettuali non sono utili a risolvere il problema del rapporto fra partito rappresentanza politica e la gente io credo che invece ci sia questo spazio ci si è uno spazio per una discussione seria e non faziosa che debba continuare oltre il congresso e chiamo e tutti i compagni all'impegno per non regalare al capo ad altri la nostra divisione
E vorrei ricordare inoltre e con questo concludo
Che buona parte delle dei punti forte per la nostra politica
La politica la la presenza la questione femminile la presenza dell'ambientalismo e molti altri elementi sono stati tutti proprio di quella commistione positiva con i movimenti con le parti più attive la società civile
Sono queste le cose che ci hanno portato più avanti in questi ultimi tempi e io credo che con questa linea quella proposta dal compagno Occhetto ma che sicuramente può essere arricchita e io da qui e dai compagni del no mi aspetto un arricchimento forte non l'intimismo
Io credo che potremo combattere le nuove battaglie con le nuove prospettive
Allora
Compagno
Di Antonio c'è
La commissione politica dieci unità questa
Sì decisioni queste difficili
Prosegue
Chiese ci sono ben venga
Quali ancora
Dovessero proporre agli ordini del giorno
Oltre quelli che sono stati già osteggia trasmessi alla Commissione attraverso i congressi e delle eccezioni
Lo potranno fare improrogabilmente entro le ore diciotto di questa sera la ragione è semplice perché la Commissione si rivelerà ancora alle ore diciannove
Necessità di lavorare tutto questa sera di lavorare ancora
Domani mattina gruppi ci sono composti io spero che lavorano con impegno dialogante e quindi ci arrivi poi a una qualche confusione allo scopo di consentire a pois congresso come pretesto domani pomeriggio di procedono appunto a questa incombenza
Che il regolamento prescrive qui se ce ne fossero ancora
Entro le ore diciotto questo deve essere fatto successivamente non potrebbe più essere fatto è arrivato un messaggio di auguri e buon lavoro dalla convenzione decente della Quarta circoscrizione c'entri che hanno dato vita a un'iniziativa che la Casa della cultura della solidarietà ebbe oppure che formulare gli auguri di buon lavoro auspica
Ai cani e coso un mostro un impegno
Per la creazione di un luogo
Multiculturale una serie d'iniziativa di BancoPosta di indagine di ascolto al servizio dei cittadini della circoscrizione io credo che possiamo ricambiare gli auguri di buon lavoro e assicurare che su questa linea non è mai mancata e tanto meno mancherà il futuro
La nostra attiva partecipazione allora il compagno
Compagni proprio quest'anno festeggio i miei vent'anni di attività politica certo non sono tanti
Non sono neanche tanto porti e proprio
Impone in questo momento così complesso mi veniva di fare delle riflessioni invitare di trovare un senso a tutto quello che in questa composita attività politica ha fatto dico composti da perché ho cominciato nel movimento studentesco poi proseguito con Lotta continua e poi nel sindacato nella UIL nella CGIL infine nel partito
E il senso che trovavo sempre
è stato quello di una lotta contro i poteri forti per riaffermare la mia dignità di persone di lavoratore
Questa lotta è ancora attuale mi sembra proprio in un momento in cui i poteri forti stanno traducendo stanno comprando tutto dalle fabbriche ai giornali e alle televisioni nelle banche alle stesse coscienza
Queste poteri forti hanno messo in piedi la grande illusione di una società stravinta e disponibile a dare ricchezza tour e poi in fondo chi non partecipa per uno che si è autoescluso devono se lo vuole
Insomma si arriva all'arroganza di chi ormai padrone di tutto strilla al complotto dell'opposizione che bloccherebbe una macchina altrimenti perfetta
Un'opposizione che specie quella comunista
Ha sempre sbagliato tutto per tutta la vita come i fatti stanno dimostrando
Insomma vogliono molo gare tutti quelli che non ci stanno tutti quelli che non ci vogliono stare
Tutti quelli che vedono in questo modello di società uno strumento totalizzante alienante antidemocratico
Ecco io sono uno di quelli uno tra i tanti che non ci sta
Che non ha proprio nessuna libidine di arrendersi a Berlusconi che tanto pazzo da pensare di non voler morire vero
Tre notti hanno né tanto meno craxiano
Non credo di avere sbagliato tutto per tutta la vita anzi
Credo che nella mia militanza di comunista ci sia stato tanto di positivo tanto di esaltante e tanto di giusto
Ed in particolare credo che al centro di tutte le questioni ci sia ancora ed in forme più forti ed inedite il conflitto di interessi che prende vita nel mondo della produzione
Quel conflitto di interessi che mi porta a dire che oggi come ieri i miei interessi in fabbrica non sono e non possono essere gli stessi di Agnelli
Che volendo utilizzare una frase marxiana mi porta a ripetere che il conflitto di classe non è insopprimibile
Ed è proprio sulle questioni della produzione del lavoro
Che ruotano gran parte delle discussioni aperte e mai risolta all'interno del nostro partito
A me pare che nel PCC sia ormai stratificate accumulato su queste questioni un ritardo culturale più che decennale
Infatti negli ultimi anni il pc sul conflitto nel mondo del lavoro e della produzione avuto poche iniziative
Frammentarie spesso di corto respiro io ricordo la presenza di Berlinguer davanti ai cancelli della FIAT nella battaglia dell'ottanta la lotta il referendum per la difesa della scala mobile nell'ottantaquattro
La Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti nell'ottantasette
E l'ultima battaglia per i diritti alla FIAT nell'ottantanove
Per la verità poche cose perché queste possano avere un'importanza centrale nelle strategie del partito
Ma io credo che se non si parte proprio dal conflitto
E dalle nuove identità sociali e di classe che si sono stratificate nel mondo del lavoro che cosa può essere mai la nostra iniziativa politica se non una nere iniziativa politicista
E ancora dare vita ad una fase costituente di una nuova forza politica senza un saldo punto di ancoraggio sociale cosa sarebbe se non una iniziativa ambigua
Il diciottesimo congresso aveva messo almeno per iscritto al centro del suo agire questa assunzione
Il PC trae la sua stessa ragion d'essere dal mondo del lavoro
Se almeno si fosse si fosse ripetuto questo
Nella prima mozione se almeno oltre la vaga indicazione di affrontare linee dire contenersi contraddizione del mondo della produzione si fossero posti con chiarezza tre o quattro punti programmatici ma questo
A mio avviso non c'era
Ora io nella mia militanza sindacale ho imparato una cosa
Senza una buona piattaforma rivendicativa non si riesce a fare nessuna trattativa non si riesce ad incalzare nessuna controparte non si riesce a coinvolgere sulle proprie idee nessuno
Ed è proprio per questo e questo congresso non mi piace
Questa sorta di referendum non mi provoca né interesse né passioni
Avrei preferito spaccature conflitti sui programmi
Sulle cose da fare
Prima di arrivare alle divisioni che ci vedono protagonisti sulle forme partito sui nominalismo
Un partito è uno strumento per me è uno strumento per cambiare la società questa società che continua come dicevo a non piacermi
Eppure proprio nella Conferenza delle Agf nell'ottantasette si era iniziato a recuperare elementi di una nuova identità dei comunisti
Di nuove lotte per ritornare forti nel nostro radicamento sociale si era ripreso vigore propositivo proprio verso quella parte decisiva della società che il mondo della produzione e dei suoi molti problemi e ne elenco qualcuno
Le nuove alienazioni le nuove emarginazioni la prepotente crescita della presenza femminile le nuove professionalità il lavoro dequalificato è pericoloso un nuovo rapporto tra produzione ed ambiente
Una nuova solidarietà tra lavoratori della produzione dei servizi
Ed una piena fruizione dei diritti di nuovi rapporti infine tra tempo di lavoro e tempo di vita
Infatti la questione centrale che veniva proposta da Bassolino all'Ergife era quella del raggiungimento delle trenta ore lavorative entro l'anno due mila
Scusate compagni lei attacca il silenzio questo l'ho già detto all'inizio c'è qualcuno sente un'urgenza proprio indifferibile per parlare e Trecate di uscire
Parlare
No no
A garanzia
Dicevo la questione centrale che veniva proposta da Bassolino all'Ergife era quella del raggiungimento delle trenta ore lavorative entro l'anno due mila
Questa indicazione mi sembra che sia stata dimenticata
Eppure le trenta ore sono lo strumento attraverso il quale sarà possibile ridisegnare completamente l'assetto della società
Si potrebbero fare molti esempi ma con questo strumento è possibile avere delle forme di lavoro molto flessibile la fruizione dei servizi in modo molto diverso
Attraverso quest'arma sarà possibile ricercare nuove solidarietà sarà anche decisivo imporre una nuova legislazione per garantire una totale democrazia economica e di impresa
E una partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende
Su questi argomenti è in grave ritardo il sindacato
Non capisco francamente l'agitarsi della CGIL attorno ad un presunto rinnovamento sempre annunciato e mai veramente attuato le lotte intestine personalistiche hanno fatto perdere di vista l'oggetto stesso dell'azione sindacale e così la CGIL sta scivolando
Lentamente ma sicuramente verso un progetto moderato e contrattualistica che non ha più al primo posto l'azione per cambiare l'assetto della società in termini democratici e socialisti
Che cosa infatti la stessa piattaforma dei metalmeccanici se non una stucchevole riproposizione di cose vecchie e senza nessun respiro strategico
Come si può proporre una riduzione d'orario trentasette ore e mezzo quando già in media si lavora trentotto ore e senza affrontare il tema del lavoro straordinario
Che porta ora l'orario medio del lavoratore italiano a quarantadue ore
Ecco questi sono i temi sui quali mi sarebbe piaciuto scontrarmi per sui quali il tempo per esprimermi almeno di un ordine di grandezza superiore dieci minuti concessi e d'altro canto lo dicevo prima non mi pare proprio questo il punto il Congresso giusto per fare
E allora io voglio raccogliere l'invito che veniva fatto da molti pensiamo pure al dopo
Ieri diceva D'Alema
Smontiamo la macchina infernale
Io sono d'accordo
Però per smontarla non c'è altra via che aprire subito una forte trasparente e chiara discussione sulle cose da fare a partire dalle questioni del lavoro a mio avviso sono convinto
Sono veramente convinto che si formerebbero maggioranze ben diverso dall'attuale ho concluso
Esiste però il pericolo che la divisione tra mozioni si cristallizza i e si trasformi in correnti chiuse e prive di prospettive
Io non sono d'accordo con questa visione
Non mi sono mai reputato un uomo per tutte le stagioni
E non sarò quindi disponibile a lavorare in una formazione rigidamente correnti Zadra
E poi i compagni
Mi sembra anche molto banale
L'organizzazione in correnti non mi sembra di fatto una cosa molto nuova basta chiedere democristiani
E quindi credo che troverò e continuo continuerò a trovare invece entusiasmo e passione politica ogni volta che ci sarà una lotta una rigorosa elaborazione di programmi pronunciamenti e magari divisioni sulle cose da fare sulle cose da fare per ridare una speranza collettiva di cambiamento
A quelli che come me sono fuori e contro i poteri forti e che non hanno altre ricchezza che la propria immaginazione del proprio lavoro
Raccomando sono un po'Riolo sul che abbiamo tale numero di giustizia
Sì anche con dieci minuti dovremmo stare questa sera qui fino alle due di domani
è abbastanza difficile
Allora però lei a Pietro Natale
Delegato della sezione villaggio prevede
Sì
Compagnia dei giornali parlano di terremoto politico nel nostro per
Si mette in evidenza la differenziazione delle posizioni
Sintomo per qualcuno della prossima fine del partito
Come se questo elemento forse di più al si è sempre negativo se non addirittura o distrutti
Forse la pratica della democrazia perché questo è ciò che mi sembra di rivivere presentato
Forse la pratica della Lucrezia dicevo fa paura qualcuno
E specialmente a molti degli avversari risente
Un pc tutto compatto almeno una forma è stato nel passato più rassicurante più controllabile un pc ancorato a vecchie logiche di parte
E qualche volta preoccupato di conservare purezza ideologica talvolta datata e talaltra astratte e lontane gli avvenimenti correnti
Un pc teso alla ricerca dell'egemonia anche dentro i movimenti
Un pc unico detentore della verità e delle soluzioni più giuste in mezzo a una realtà sociale e politica sempre più frenetica
E bisognosa di cure concrete
Un pc così e forse ancora qualcos'altro
è stato un pc desiderato forse sarebbe stato undici più grave undici più gradito dalle forze che governano questo Paese da oltre quarant'anni
Perché diventi il pretesto quindi e l'alibi per insufficienza di altrui
Insufficienze politico-amministrative insufficienze sociali
Ma e questo l'abbiamo visto riprova nelle varie condotte nelle condotte si sono succedute dei vari governi nazionali
Nel frattempo allo scadere delle valenze ideali e talvolta anche incoerenze politiche messe in atto in una sola volta anche dal nostro partito hanno porte aperte o vuoti sempre più sensibili in mezzo allo società in rapida trasformazione
Una parte della quale non vedeva più sufficientemente rappresentato il ruolo programmatico e ideale che il nostro partito quasi di un quindicennio
Ha ricoperto nei fatti
E in queste realtà nazionale
E non vogliamo dimenticare i tentativi reiterati di analisi e di rinnovamento che hanno convinto e mi chiedo quanto quasi esclusivamente di noi stessi
è uno degli obiettivi che si pongono i compagni
Molti dei compagni della mozione del no quello di andare a un vero rinnovamento del partito quasi che come fino ad oggi se fosse fino ad oggi per lo meno nel passato senza mandati proponendo un comportamento avesse dato dei frutti in realtà così non è stato
Così io credo che qui si mette la proposta dell'avvio ad una fase costituente di una nuova formazione politica alcune la definiscono una proposta vuota altri liquidatoria
Io mi chiedo quale volontà liquidatoria si possa trovare in un partito e lo dico senza enfasi compagna che qui a Roma ha risposto quasi al cinquanta per cento
Essendo stato chiamato a esprimersi sul proprio modo di essere vedi esiste
E poca cosa questa percentuale
Rispetto all'importanza dell'argomento ma forse si forse no forse no
Certo mi sarei augurato anch'io numeri più alti consistente ma non mi sento certo disputato diritti di sottovalutare la difficoltà di molti di quei compagni che già da tempo avevano smesso di essere i militanti attivi
E che già da tempo avevano delegato ad altri le proprie prerogative iscritti io mi ricordo le sezioni botte ai compagni e le seggiole vuote che non risalivano che non risalgono ad anni fa ma solamente a pochi mesi fa io mi ricordo le riunioni dei direttivi nelle quali comparivano due tre compagni e forse qualche volta solamente il segretario dopo un'ora di attesa se ne tornano a casa io me li ricordo bene questi fatti
E quindi oltre alla questione della credibilità Esterna
Un elemento che c'è venuto a mancare
Per quanto riguarda il rapporto con l'opinione pubblica c'è anche una questione di credibilità interna che va rivista che fa
Riscoperta e rivalutata in una certa misura e quindi esiste di conseguenza anche la questione delle scelte quelle scelte che dobbiamo e andiamo compie certo che se crediamo che gli altri quella parte di della società sana minori ci stiamo rivolgendo
Compresi i movimenti insistenti le organizzazioni politiche sociali le espressioni più varie le più combattivi della società se chiediamo che tutte queste componenti debbano rispondere immediatamente al solo fatto il solo al solo motivo che noi proponiamo un annuncio
E solo per il fatto che siamo noi a fare quest'annuncio
Beh io credo che sarebbe veramente chiedere troppo non ci vuole altro
Alle ricerche gli interlocutori ai quali noi ci rivolgiamo diventano divisibili
Ma questo è un compito che comunque spetta esclusivamente a lui non possiamo aspettarci niente di molto molto dagli altri
Quindi siamo noi
E questo partito che deve ritrovare la credibilità e nel tempo ed è andata diminuendo i nostri interlocutori saranno quelli che riusciremo a convincere e potranno essere tanti di più quanto riusciremo a fonderci meglio in mezzo alle innumerevoli articolazione di questa società
Una proposta volta quindi ma io direi invece una proposta coraggiosa
Invece di dire una proposta impegnativa una proposta possibile anche a condizione e ci sia l'apporto costruttivo di tutti quanti noi
E senza che questo voglia dire da parte di qualcuno di o per rinunciare alla propria identità
Anche di opinione
No
Anzi
Io credo che l'esistenza delle differenze esse stesse sono motivo di arricchimento è un importante elemento di regolatorio colazione
Non mi sento quindi meno comunista di del compagno di oggi si esprima per me si esprime per una delle altre due mozioni congressuali
Mi voglio confrontare promesso così come stiamo facendo perché non disconosco nel certe preoccupazioni nell'onestà intellettuale di quel compagno e così richiedo che però questo venga riconosciuto anche ai compagni che si esprimono con la prima mozione
In certi passaggi anche questo congresso
Mi sembrava di sentire di percepire questa difficoltà a riconoscere l'intelletto e la l'onestà intellettuale lui beh questo è un elemento che dobbiamo superare compagni
Così come non mi sento di condividere i cento le opinioni e le dichiarazioni di Cacciari e di Marramao
E considero invece ingenerose e pericolose al contrario la ricerca di un'unità sui contenuti della riaffermazione del patrimonio di lotte dell'ideali sono e devono rappresentare uno dei ultimi attorno al quale articolare nella ricerca delle soluzioni nuove problemi vecchi nuove evitando così le polarizzazioni nella chiarezza
Il Elena serenità delle posizioni e ho finito col fare
Presidente una delegazione sindacale dei lavoratori della Ital strade di Roma aziende in liquidazione in cui i lavoratori sono in lotta per la salvaguardia per il proprio posto di lavoro vita strade
Azienda dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno è in liquidazione perché l'ex presidente Riccardo a gestiti in modo tale da far accumulare centinaia di miliardi di tecnici
Come partito già in altra occasione pubblica abbiamo affermato che paghino gli amministratori e che il personale sia ricollocato in alcuni enti dell'intervento nel Mezzogiorno
Il segretario dalla mostra federazione compagno Bettini ha già espresso in un'occasione precedente la piena solidarietà del partito alla volta di questi lavoratori che ora di congresso confermo i compagni presidenti hanno preparato un intervento che si ripromette no di consegnare ha la precedenza e meritocrazia
Ha ora la parola Fernanda Simone
Delegata della sezione sanità usura RN uno
Poi parlerà Marcella tabacco di Ostia Antica
Compagne e compagni mio un tentativo di dare un contributo a questo congresso della Federazione di Roma non ho l'assoluta mentre la presunzione ne voglio assumerla di dire che il compagno Achille Occhetto ha sbagliato come qualcuno si è assunto prima la presunzione di dire il compagno Ingrao sbaglia io forse direi non condivido
No se sbaglia non ho questa presunzione
Detto questo compagni
Entro nel merito del Congress superata la prima sensazione di sbandamento causata manca l'improvvisa uscita del segretario del partito ho incominciato a ragionare sulla stessa convincendomi che comunque occorresse un congresso straordinario
Che coinvolgendo tutte le istanze del partito porterà portarsi a chiarire che cosa si voleva contenere e come raggiungere il congresso straordinario che io pensavo in quel momento non era certamente quello che si è voluto
Siamo infatti stati vincolati ad esprimerci esclusivamente sulla proposta dare vita alla fase costituente di una nuova formazione politica o meno
Beh è apparso però subito chiaro il pericolo dello sfaldamento nella nostra forza e la necessità di dover offrire un punto di riferimento un punto fermo ad una vasta area di disagio che evitasse la degenerazione nella sfiducia nell'abbandono e tenesse unito il partito tale esigenza si è concretizzata nella mozione per un vero rinnovamento del PC e della sinistra
La proposta di aprire una fase costituente e di impegnare le proprie forze per dare vita ad una nuova formazione politica della sinistra italiana cito testualmente la prima fase della mozione numero uno
Non apre a reali arricchimenti il patrimonio del nostro partito e non individua chiaramente le porte delle brutture con cui portare avanti una reazione cito a questo punto la mozione numero due
Una azione che sia capace di affrontare i problemi del Paese e trasformare la società
Non sa dire neanche in quale tipo di formazione politica dovrebbe dissolversi il partito e cancellare il suo nome anche qui cito la mozione numero due
A distanza di tradire i tre mesi dal lancio della svolta da parte del segretario del partito tali interverrà interrogativi sono rimasti senza risposta
Nonostante l'intensa Compaq campagna congressuale che ci ha visto impegnati come non mai
Sono convinta che il Partito comunista italiano deve e può trasformarsi non rinnegando sì ma correggendo la sua linea politica e cambiando la sua forma vendicativa
Nella realtà romana compagne e compagni la dichiarazione è stata particolarmente dolorosa tenuto conto che proprio qui più che altrove il gruppo dirigente del partito aveva lavorato per il raggiungimento dell'unità
Obiettivo pienamente realizzato in quanto si era partiti da un'analisi nuova della vita politica e sociale della città e aveva portato a considerare l'autonomia politica e culturale del partito comunista
Come strumento essenziale per uscire dalla crisi
La chiave dell'autonomia fu scelta come carattere del nuovo corso del PC sancito dal diciottesimo congresso
Occorre quindi proseguendo la linea scaturita dal diciottesimo Congresso riaffermare tale autonomia ideale e politica rispetto alla moderna società capitalistica
Occorre tempestività e coerenza di iniziative nelle lotte sociali nella battaglia per i diritti e per la soddisfazione dei bisogni vitali occorre trasformare la struttura organizzativa della democrazia interna del partito
A proposito di notte e sociali e di rispondere di soddisfazione dei bisogni
Vitali voglio parlare di sanità
Per affermare che la gente assilli sogno di essere difesa dalle inique tasse sulla salute e devo purtroppo dire compagni che si il partito ha fatto una campagna sui ticket però a un certo punto devo anche denunciare che forse ha ammesso il cappello sopra ha delle a ai movimenti che spontaneamente sorgevano in tutte le parti d'Italia
Dunque ma la sanità non è soltanto questo e anche le lunghe file agli sportelli delle USL
Lunghe liste di attesa per accertamenti di vitale importanza teniamo conto che quando si richiede una TAC o una mammografia una Mio cento singoli se non lo si fa per moda o per curiosità
Ma per la necessità di risolvere un dubbio grave
Ma nel linguaggio del partito o l'uso della parola sanità è divenuto sempre più raro non lo trovo quasi nessuno degli interventi dei dirigenti del partito del sindacato
Ma è rimasto all'interno degli addetti ai lavori commessi al servizio sanitario nazionale
Fosse una cosa che riguarda o i vari ministri che si sono alternati in questo dicastero al solo scopo di farsi pubblicità con blitz di vario genere e ricordo che la clinica Mangiagalli
Rappresenta un esempio per tutti oppure scovare l'assenteismo e non riguarda neanche soltanto gli operatori ai quali peraltro non si riesce a dare neanche rinnovo di un contratto che ancorché inadeguato è scaduto da tempo e non se ne parla o non se ne deve
Parlare forse perché è un contratto che riguarda operatori di serie B considerati assenteisti o doppiolavoristi
I compagni a Ingrao nel suo intervento ha posto l'accento sui contratti ed ha citato io vedo solo come esempio quello dei metalmeccanici io voglio aggiungere ricordare semmai ce ne fosse bisogno che esiste anche quello della sanità
Ho voluto citare il mio campo di attività compagne e compagni in quanto in esso io vedo confluire due grosse esigenze di interessa e quelli degli utenti e degli operatori che a loro volta sono utenti
Ho parlato prima di trasformazione della di una struttura organizzativa che ancora è fatta da uomini e per gli uomini la lettera alle donne comuniste invita ad aprire le porte della politica BPCO la differenza sessuale
Tale appunto apertura culto amata nel diciottesimo Congresso non si è avviata
In quanto ritengo che la differenza sessuale riguarda solo gli uomini che la loro tendenza a sconsideratezza il partito e a considerare le donne come un settore di esso
Praticare la differenza sessuale non significa escludere il partito in quanto tale ma lo applica trasformarsi e a rivedere le forme del rapporto donne uomini nella società e nella politica
Offrendo agli spazi alle azioni autonome per le donne e dando vita ad una rinnovata forza politica in cui i due sessi gabbiano reale parità e libertà nella scelta mediazioni
E nella quale la donna non sia attivata con la lusinga del soggetto fondante
Una piccola ed ultima considerazione vorrei fare in ordine ai soggetti che partecipano sia pure con la loro autonomia alla vita del partito
E mi riferisco a quanto ha dichiarato anzi direi denunciato questa mattina nel suo intervento il compagno della FIGC esposti infatti io ritengo che non deve più accadere e questo dobbiamo tener presente nella formulazione delle liste per i prossimi per le prossime elezioni amministrative
Che ci si serva di detti soggetti in quasi come dei fiori all'occhiello per abbellire le liste elettorali del partito e poi lasciarli nel più assoluto disinteresse di isolamento e in consentire che poi e senza consentire poi che siano presenti nelle stanze istituzionali rinnovarsi vinte compagni e compagne per rafforzare il partito comunista e raggiungere il vero socialismo
Allora
Prima di dare la parola compagna Marcella tabacco con mottetti alle compagne delle carte della prima mozione incarico di comunicare che contrariamente alla prima
Comunicazione secondo cui sarebbero invita alle ore diciannove presso villa Gordiani invece si riuniranno adesso ma io prego di fannulloni senza scompiglio
Presso le scale che debbo supporre sono quella giù
Fatelo ma fatelo
Per favore con calma
La parola alla compagna Marcella tabacco
Se ha una colpa né però in silenzio fatto le in silenzio tanto più che c'è una delegata K
Inizio questo mio intervento prendendo spunto proprio dalle mie ultime esperienze sul posto di lavoro voi tutti sapete quale situazione stiamo vivendo ebbene per la prima volta dopo anni la partecipazione della gente è stata altissima e non solo per la paura di perdere il posto
C'è stata partecipazione rifiuto delle logiche di partito voglia di contare voglia di unità
Ho scoperto in questa gente in questi ferrovieri la stessa voglia di ricostruire la politica che ho io qui ora ho voglia di confronto senza barriere ideologiche senza schemi precostituiti stenta schieramenti preconfezionati
Rifiuto l'identificazione omologante tra il pidiellino
Anche se l'idea della Costituente mi affascina coinvolgermi rimette completamente in discussione
Vedo positivamente le conseguenze di questa scelta
La rottura di tutti gli schemi anche quelli ormai cristallizzati per i rapporti nel partito
Le mediazioni sono saltate le contraddizioni sono esplose
Come da un parto si passa dal dolore alla liberazione alla gioia io sono rinata ad una nuova vita politica forte della riscoperta dei valori d'un nuovo umanesimo
Sono venuta qui non solo per riportare il pensiero e le volontà delle compagnie dei compagni che mi hanno delegata
Ma anche e soprattutto per approfondire assieme a voi
Quelle che sono le mie riflessioni politiche
Se qualcosa di nuovo in questa Assemblea che ha un sapore spaventosamente vecchio come è possibile l'aggregazione politica delle idee e dei contenuti attraverso la spartizione dei sì e dei no
Quel muro di Berlino che stanno smantellando ce lo stiamo ricostruendo tra di noi la carta la conta scusate che andremo a fare è già stata fatta
Dovremo eleggere i nuovi organi dirigenti partendo l'introduzione delle percentuale dei sì e dei no lasciando ai giochi di corridoio l'equilibrio per i rappresentati vita delle diverse posizioni politiche
Legare l'elezione dei nuovi organi dirigenti allo schieramento sulle mozioni
è stato un errore politica estremamente grave
Si è sacrificata la democrazia delle idee
In nome di una conta sterile
Io sono qui per qualcos'altro per pretendere nel partito quello che anni indietro non avrei avuto nemmeno il coraggio di rivendicare democrazia
Come donna mi sono schierata per il sì ma vi dico sinceramente che questo schieramento sta stretto e credo che stia stretto ossia le compagnie del no che a quelle che si sono chiamati fuori
Noi donne con i nostri problemi le nostre battaglie alle nostre aspirazioni non siamo disposte ad accettare di essere usate per omologare l'uno l'altra mozione
Possiamo schierare cinque dalla nostra visione politica ma non possiamo dividerci nella ricerca di una strada comune di crescita autonomia rappresentatività
Il partito ci ha concesso il cinquanta per cento di rappresentatività formale
Ma quello che ci dobbiamo imporre come donne e di ottenere il cinquanta per cento di rappresentatività sostanziale e questi il partito degli uomini non ce lo potrà mai dare ce lo dovremo conquistare danno le stesse e dipenderà esclusivamente dalla nostra capacità fino ad oggi all'interno del partito abbiamo fatto politica sostanzialmente da sole accettando regole di comportamento tempi ed atteggiamenti prettamente maschili da oggi questo deve cambiare
Per ribaltare questi schemi c'è una sola strada dobbiamo ritrovarci in momenti che sono nostri
Chiarendoci e crescendo sui comportamenti che ci sono più consoni
Trovando così la porta per porci poi pariteticamente nel confronto all'interno del partito
La nostra porta potrà esprimersi solo attraverso la nostra unità
Dovremo esserlo organizzazione nell'organizzazione
è necessario pertanto creare luoghi fisici d'incontro
Aperti a tutte le donne dove possano esprimersi confrontarsi e concordare atteggiamenti comuni
Da queste affermazioni dalla coscienza del nostro diritto di scegliere pretendiamo per il futuro che la nostra rappresentatività non passi aprioristicamente attraverso l'imposizione della struttura
Questo significa che nelle liste per le elezioni dei nuovi organismi dirigenti e dei candidati al congresso nazionale
Finanche alle prossime elezioni amministrative devono essere le donne e solo allora siete alle proprie candidate
Questa sarà la nostra democrazia
La conflittualità nel rapporto uomo-donna esiste
è necessaria ed è positiva in quanto confronto tra due diversità
L'eguaglianza tra i sessi tema principale del movimento femminista degli anni settanta portava la mistificazione del principio della parità
Ribadisco questi concetti
Perché nessuno posso interpretare la necessità di noi donne di incontrarci ed elaborare nostre strategie come un ennesimo tentativo di contrapposizione tra i sessi
Dovete essere convinti anche voi uomini come lo siamo noi donne che sono attraverso la ricerca del confronto dialettico si può trovare mi pare evidente
La parola mi accompagnò Sandro Cardullo in
Poi parlerà la compagna Santana
Marta
Non è intervista chiare lasciato
L'altro giorno al manifesto del compagno Ingrao
Concludeva con parole band suggestivi
Diceva il compagno in grado in politica l'essenziale non è
è vero che è importante quel che si sarà ma è importante anche
Che quel che si sarà lo decidiamo noi
E lo decidiamo non operando su un terreno bruciato
L'intervista e poi l'intervento di ieri del compagno in grado al quale mi lega una una stima e un un affetto profondo hanno suscitato in me un Grecu grande senso di amarezza
Perché mi è sembrato di scorgere intorno a me nelle sue parole
Una specie di deserto
Un terreno bruciato fatto di cose che non abbiamo messo in piedi vi sbagliate di errori
Mi è sembrato di rivedere quel film Storia infinita in cui gli il nulla rischia di vincere
Io non ci sto compagne e compagni
Abbiamo fatto errori sbagli
Crisi
Ma non siamo vissuti e non viviamo dentro un deserto dove niente è avvenuto
Il nuovo corso è già un fatto
Ciò che ha portato al nuovo corso è un fatto
E poi le iniziative che abbiamo preso e poi questo dibattito travagliato difficile fra di loro
Ma è importante allora
Che se essenziale come si dice ciò che saremo spacciandolo scusate bisogna che io lo raccomanda ancora una volta questo brusio
Dà fastidio anche a uno solo tu come me dà fastidio lei non c'è transatlantico se qualcuno deve parlare nata fuori
Ma non qui dentro abbiate pazienza quante volte ci deve dire la stessa cosa
Importante allora che se il siamo noi a decidere dobbiamo uscire da questo dibattito in cui ognuno parla del torti dell'altro
E bisogna cominciare a discutere i contenuti della fase costituente e bisogna cominciare a discutere anche in questo congresso
Ciò che ieri il compagno D'Alema ha proposto
Se veramente vogliamo guardare avanti e bisogna discutere anche in questo congresso ciò che ieri il compagno Ingrao ha proposto
C'è un terreno di confronto possibile
Compagno D'Alema parla di un governo costituente e allora bisogna uscire da questa logica in cui tu proponi una cosa
E si risponde a una domanda invece viene risposto non sulla proposta ma se riproporre un'altra domanda ed è una domanda a ciclo continuo
E non si può neppure diventiamo nei contenuti e poi sfuggiamo a questi contenuti
C'è da riempire compagne e compagni di contenuti la fase costituente vediamo allora il compagno Ingrao propone un terreno di discussione
A posto interrogativi
Beh se è questo allora cominciamo a esaminare approfondire per esempio l'analisi della società da cui per noi
Che abbiamo sostenuto e sosteniamo la mozione uno scaturisce un certo orientamento ma allora compiamo la davvero questa analisi non fermiamoci andiamo a vedere cos'è accaduto la società italiana in questi anni in questi dieci anni cosa sono i movimenti cosa sono diventati cos'è che percorre questo Paese andiamo a vedere senza paure e timidezze
Uno dei movimenti essenziali una forza sociale essenziale il sindacato
Io ne nei molti congressi che ho fatto ho avvertito una differente la diffidenza una difficoltà una critica durissima dei compagni nei confronti della CGIL rimuoviamo questo problema
Oppure senza violare in alcun modo l'autonomia del sindacato ma proprio perché lo riteniamo uno dei soggetti protagonisti
Ne discutiamo come tale non per indicare questo o quel dirigente o questo o quel dirigente che va cambiato che pure vanno cambiate
E allora se così è non è un grande punto per la democrazia nel nostro Paese per rompere questo clima di tregua sociale che si è instaurato se si discute o no come i comunisti stanno dentro questo organizzazione sindacale come ci staranno
Se va avanti la nuova fase se costruiamo questa nuova formazione politica resta tutto così restano quelle componenti sempre più rigide che sono il punto vero di paralisi della CGIL
E vogliamo affrontare questa grande tematica del lavoro il conflitto
Il sì conflitto sociale le classi
Benissimo allora questo è il terreno di confronto e allora andiamo avanti dopo il congresso nella fase costituente
E vogliamo discutere di cos'è questo movimento degli studenti
Mi spiace che non ci sia il compagno Cazzaniga perché quando eravamo ragazzi assieme a luglio occupammo credo per la prima volta in Italia un'università che era la Sapienza Pisa
Guardate compagne e compagni al di là delle mozioni del nome del sì allora arrivavano perché era nell'abitudine nostra
Arrivavano gli ordini del giorno beh non è un punto questo in cui noi rischiamo ma non per le mozioni
Rischiamo di lasciare isolati questi studenti
E non è da mettere il cappello sopra ma di far diventare questo movimento è uno dei punti di riferimento delle forze democratiche della città di Roma Metropoli e delle altre città
Sono questi i terreni di confronto è possibile far salire i contenuti del confronto
Fra noi compagni e compagne
è possibile utile però io dico e ho avvertito lo dico con grande franchezza anche nell'intervento del compagno Ingrao ma nella mozione nei dibattiti che ci sono stati certo questi sono tutti punti uno la politica internazionale sono tutti punti ma non ho avvertito
Un disegno strategico
E questa è la grande questione
Noi abbiamo posto al congresso del partito alle il congresso del nuovo corso è partito un disegno strategico
è partita una strategia un obiettivo
E se non acceleriamo se non diamo un'accelerata come ha detto anche ieri il compagno Bettini
Se non acceleriamo questo processo se lo portiamo fino in fondo e D'Alema con grande chiarezza e con grande onestà ha detto che queste cose erano state dette anche allora
Se non lo portiamo fino in fondo questo nuovo corso si blocca si paralizza torna indietro
E torna indietro perché i compagni e compagne la ristrutturazione pesante nel nostro Paese
Cambia anche il modo di vita il costume il modo di pensare della gente ha portato al fatto che c'è un'accettazione passiva
Del capitalismo di questa società strati che contano che fanno opinione lo ritengo un ineluttabile
E allora questo è uno dei punti veramente su quale bisogna andare in chiaro fra minori se vogliamo portare avanti quello che era che uscito dal nuovo corsi proporci come forza credibile possibile di cambiamento io sono convinto
Che bisogna aprire questa fase danni contenuti dice compagnia Ingrao rispondendo ad Alain
Ma voi cosa volete dire che si farà o si può fare
E allude Eva la nuova formazione politica io non credo che sia questo l'interrogativo compagne e compagni
Ai congressi del partito non abbiamo posto questo interrogativo
Se si farà o se si potrà fare oppure vedere vedremo una nuova formazione politica al congresso ai compagni abbiamo posto l'interrogativo se riaprire o meno
Una nuova fase politica
E a questo interrogativo bisogna dare risposte il congresso i congressi delle sezioni hanno risposto a maggioranza dei due terzi che si beve e si può aprire la nuova fase politica allora bisogna stare qui dentro
E la nuova fase politica significa per noi e ho finito rimettere ed ecco l'interrogativo che io rivolgo ai compagni della mozione del due rimettere discussione davvero la nostra cultura ma non per svendere un patrimonio
Ma per confrontarlo con altre culture con altri patrimoni per farlo vivere ancora oggi verso gli anni due mila nella società italiana nella società italiana europea
Ecco allora il valore dell'unità che D'Alema proponente unità cento diversa dal passato ad un livello diverso unità che rimette in gioco la nostra forza che si rivolge all'esperto incerto ed ho concluso con tutti i rischi e i dolori al quale si richiamava il compagno Ingrao l'intervista al Manifesto
La parola
Alessandra Marc
Compagni io vorrei fare una riflessione
Su qual è l'ordine del giorno di questo diciannovesimo congresso
Noi dobbiamo dare alla al gruppo dirigente del nostro partito
Una risposta
Il seguente interrogativo
Ci date o no mandato di sciogliere partito
Di scioglierlo in una nuova formazione politica della quale discuteremo
Cioè di aprire una fase costituente che daranno vita a una nuova formazione politica
E una delle considerazioni che si fanno nella prima mozione
è che il sistema politico italiano ha bloccato e questo richiede da parte nostra
Cioè da parte della forza di progresso per sempre siamo stati
Richiede dicevo di essere i primi a muoverci
Bene io ai compagni della prima mozione volevo sottoporre una domanda
Che cosa significa l'espressione il sistema politico italiano è bloccato
Perché sul blocco siamo tutti d'accordo e non credo che ci sia il cittadino democratico in Italia e quindi men che mai che ci sia un comunista uno soltanto
Che non voglia bloccare la situazione italiana che non voglia sottrarre alla DC un potere che detiene da sempre cioè da quando la Repubblica italiana insiste
C'è bisogno però io credo di spiegare i motivi per cui il sistema politico italiano ha bloccato anzi di più c'è bisogno di stabilire che cos'è il sistema politico nella prima mozione si dice la reazione al blocco del sistema politico sono i movimenti
E il sistema politico è il Caf
Ora compagni credo che nessuno di noi creda che la responsabilità
Della presunta stagnazione della politica italiana dipenda da Craxi da Andreotti o da Forlani
Perché sono tre individui agli individui non sono in grado di bloccare i sistemi politici
E dico presunto blocco perché a ben guardare io non ritengo affatto che la situazione italiana sia politicamente o altrimenti bloccata
Pensiamo ad esempio compagni
Alla notizia apparsa non molto tempo fa su tutti i giornali
Che il gruppo finanziario di cui fa parte la FIAT avuto quest'anno un utile netto di cinque mila miliardi su un fatturato di cinquanta mila miliardi di lire
Pensiamo alla vicenda Mondadori Berlusconi De Benedetti
Pensiamo alla mafia pensiamo al crollo del giunta di Palermo
Cioè pensiamo a tutte le cose che sono avvenute da quando noi stiamo discutendo
Facendoci la la psicoanalisi sulla identità
E pensiamo a come la
Nostra controparte storica ostaggio avendo bene per il capitalismo italiano e per le forze politiche che lo rappresentano il blocco non esiste
Loro crescono loro procedono lavorano pensiamo all'ultimo accordo tra sindacato e Confindustria da cui Pininfarina è uscito sorridente pago
Quindi
Cerchiamo di individuare in questa situazione che è bloccata ma solo per noi
Le cause reali le cause sociali non le cause partitiche perché che sia la democrazia cristiana ad amministrare meglio di altri per il capitale
La politica italiana
Questo non significa che sostituire a dirci un'altra sigla qualunque
Modifiche io sblocchi il sistema poi di potere
Sistema di potere affonda le sue radici altrove non in Parlamento
Da sempre per il capitale finanziario produttivo
Le radici sono state altrove il Parlamento è stato soltanto il braccio esecutivo è stato un aiuto
Un aiuto che è venuto crescendo incerto
E qui faccio riferimento ad esempio ai venti mila miliardi che ogni anno vengono stanziati per la grande industria dalla nostra finanziaria con la fiscalizzazione degli oneri sociali
Bene allora chi blocca
L'Italia e blocca le forze di progresso e blocca i lavoratori
Blocca le istanze dei cittadini
Non sono né Craxi né Andreotti né Forlani e compagni
E questo è importante io ritengo perché individuare la controparte significa stabilire con assoluta certezza dalla parte di chi noi che abbiamo se da sempre rivendicato un ruolo democratico e di sostegno
Delle classi lavoratrici dalla parte di chi dobbiamo stare
E non c'è equivoco possibile su questo
Il punto è che noi in questo ruolo ormai da anni
Non lo svolgiamo più
Il punto è che noi non siamo più in grado di essere assunti come punto di riferimento per le istanze dei cittadini
E i cittadini si sono organizzati altrimenti
E allora è indiscutibile che siano nati movimenti degli studenti che siano nati Cobas
Cioè che ci siano ora una serie di realtà che non sono politiche nel senso vecchio del termine fanno sono partitiche ma che sono organizzate che esprimono delle esigenze reali contro Poteri reali che li opprimono
Ma allora i movimenti
Sono nati per un'esigenza intrinseca nell'uomo di sfuggire alla forma partito perché non tanto la forma partito ma questo nostro partito
Non risolve più non è più in grado di
Farà avanzare nelle istituzioni le battaglie le aspirazioni della gente
Pensiamo alla democrazia cristiana noi che stiamo facendo questa complessa riflessione sulla forma partito la Democrazia Cristiana non ha nessuna intenzione e lo credo bene di mettere in discussione la forma partito perse
E la sua forma partito non è affatto in crisi pur essendo sostanzialmente la stessa nostra
Non è in crisi ad essa continuano a fare riferimento masse
Di cittadini di lavoratori anche incerto
Che evidentemente si sentono soddisfatti dalla Democrazia cristiana la quale dà delle risposte concrete a bisogni concreti
Li dà in un modo che tutti ben conosciamo la la Democrazia Cristiana instaurato in Italia un sistema di potere di clientelismo
Di cui noi abbiamo sofferto sempre le conseguenze
Noi abbiamo da sempre detto che a questo non ci possiamo allineare
E quando non l'abbiamo fatto e con forza abbiamo ribadito il nostro ruolo di lotta
I cittadini ci hanno seguito ci hanno votato penso agli anni Settanta
Siamo diventati un terzo degli italiani e per un partito comunista veramente antagonista non è certo poco compagni
Considerata la la mole la la qualità
Dei nostri avversari
Ma poi abbiamo rinunciato a questo ruolo di lotta abbiamo rinunciato a scegliere dalla parte di chi stavamo siamo diventati trasversali fruibili laici moderni abbiamo smarrito
Qualunque via di analisi di quello che accadeva intorno a noi due minuti ho terminato
Abbiamo smarrito il senso della realtà abbiamo cominciato anche noi purtroppo e questo diciannovesimo congresso nella sintesi
Ah contiene delle analisi che sono di vertice che suo di partito che dividono una società in destra e sinistra in centrodestra e centrosinistra in centro a pensare alle alleanze non più ai contenuti
E questo
Questo ai cittadini italiani ce lo hanno fatto pagare
E lentamente inesorabilmente dal settantotto noi abbiamo cominciato a subire un amplissimo un dissanguamento
E allora io dico come è possibile se siamo tutti d'accordo sulla stagnazione
Che attraversiamo pensare di risolvere la questione sciogliendo il partito anziché ridando di vita
Il blocco del sistema politico italiano cioè tanto perché nessuno ha fatto sì che questo non avvenisse e noi vogliamo togliere anche l'ultimo baluardo la partenza dell'esistenza di chi ha tutto questo dovrebbe opporsi
Io compagni credo che questo sia un atto grave
E spero che tutti noi rifletteremo bene
Perché avviare questa fase costituente e costruire una nuova formazione politica che cancelli dal panorama politico il Partito Comunista Italiano significa tagliare i ponti alle nostre spalle
Quello che accadrà dopo il diciannovesimo congresso avrà delle conseguenze pesanti io credo
Non sarà possibile poi discutere di che cosa fare dei Comunisti italiani perché non ci saremo più
Allora
Le compagne della seconda mozione si vedono fra cinque minuti all'ingresso del cinema che suppongo
Al di là Della Porta raccomandando anche alle compagne della seconda mozione color provata dalla compagnia della prima di farlo insomma con
Il silenzio di fare silenzio libero continua ad esserci una specie di Parmatour
La parola accompagno Fabrizio
Viene dopo compagno Piero alpini io ho avuto
Questo blocchetto di compagnie dovrebbero parlare stasera ma avverto che andando dieci minuti l'uno noi ne abbiamo almeno fino alle nove e mezzo perciò mettetevi tranquilli
Rispettati i tempi
Basta Clemente via
La questione democratica e ormai esplosa a livello mondiale gli allerta si è messo in movimento un flusso di avvenimenti impetuoso
Ci sarebbero da dire tante cose sull'esito delle esperienze delle democrazie popolari dell'est Europa mi chiedo perché sempre più raramente si affrontano alcune questioni direttamente collegate a quell'esperienza
Ad esempio faccio quattro domande
Quella storia chi ha fatto della conservazione dell'esistente un modello è davvero collegabile a quel movimento reale che modifica lo stato di cose presenti come noi abbiamo sempre inteso esseri il comunismo
Seconda domanda perché non si è mai parlato delle esperienze operaie e comuniste di autorganizzazione sociale sistematicamente represse da quei regimi perché non si dice esplicitamente che avevano ragione quei comunisti iscritti e no al pc
Che criticavano da sinistra come autoritari e anche i socialisti quei regimi qualcuno talvolta l'abbiamo preso a male parole altri sono stati radiati dal nostro partito
Perché infine non riconoscere che Ceausescu e dense hopping erano tanto bene apprezzati dall'Occidente capitalistico per le loro politiche di sfruttamento e di apertura potenziale ai mercati occidentali
Ma quello che interessa è il contesto mondiale
In cui abbiamo vicende come il Nicaragua come il Sudafrica come la vicenda dei palestinesi
è in questo contesto in cui si inserisce questa vicenda dell'est Europa che fa assumere a questa vicenda un segno particolare
Un segno enorme esce fuori in questa fase epocale la spinta irrefrenabile all'autodeterminazione
Autodeterminazione dei popoli autodeterminazione degli individui come favorire lo sviluppo davvero democratico di questi processi e questa la nostra responsabilità di Comunisti italiani i democratici europei
E la risposta non può essere fatta solo di parole o peggio di Houghton nulla menti di identità con un senso di sconfitta storica davvero tragica ed errata
La risposta può essere solo l'avvio di una rivoluzione democratica in Occidente perché l'esigenza reale di questa parte del mondo
Tutto quello che non accade in Occidente ci dice invece di una situazione arretrata bloccata dove la sinistra tende o manifesta la sua subalternità alle forze alle punture capitalistiche dominanti
E la proposta di Occhetto
Per come nasce
Per i condannati per i condizionamenti ideologici di destra che subisce e talvolta esplicitamente recepisce non va in direzione di un'attivazione di un vero processo democratico socialmente esteso e radicato e dirompente
Pesa sulla politica sulla cultura politica di sinistra e anche quella del Partito comunista l'assenza di una nuova teoria e di una nuova pratica di potere democratico
C'è una grande occasione storica anche in Italia anche in Europa di un fecondo incontro tra marxismo e pratica politica non violenta
Un incrocio che può favorire il superamento non solo delle tesi Legnini anni del potere ma quando mai il partito comunista di questi ultimi quindici anni è stato un partito comunista leninista
Ma che può favorire invece il superamento di quelle teorie liberali
Imperanti teoria liberali del potere separato dalla società del potere oligarchico del potere è tutto concentrato nelle stanze di comando
Io
Ce lo ricorda ancora i due grandi blocchi di potere discendente gerarchico che non sono stati mai toccati da alcun processo di democratizzazione
L'impresa capitalistica e l'amministrazione pubblica
Ed è davvero un'illusione pensare di affrontare e risolvere questi due problemi con il semplice se pur necessario la semplice seppure necessaria separazione tra politica e amministrazione
La convergenza teorica e pratica molto pratica tra un empirismo comunismo ma comunista e il pensiero e la pratica di matrice liberale ha portato a una convergenza tra destra e cosiddetta sinistra sulla finalità della politica intesa come occupazione di posti di potere di posti di comando
Non è tanto la presa del Palazzo d'inverno oggi che entusiasma certi politicanti ma quella dei ministeri degli assessorati delle banche
Questo consociativismo teorico rimane e viene rafforzato assumendo l'orizzonte della semplice alternanza
Mi dispiace ma il governo ombra si colloca dentro questo schema concettuale con l'aggiunta di una scorciatoia giacobina la riforma elettorale
Non è giusto incamminarci reciprocamente
Quale sbocco del sistema politico si vuole operare con una riforma elettorale è semplicemente e evidentemente il tentativo di una avuto copta azione nel sistema di potere dominante
C'è l'atto sul fatto che manca una nuova teoria una nuova pratica di potere demodé ma ho gradito pensa e quanto il limite e i limiti delle culture politiche di quelle accademiche che sono rimaste pervicacemente ancorati ai propri interessi di potere e che non hanno saputo contaminarsi con i nuovi valori faticosamente espressi in questa non breve storia dei qualunque repubblicana dopo quarant'anni dalla nascita della Repubblica democratica
A vent'anni dal sessanta otto adriatici dal settantasette sembrano purtroppo ancora attuali quelle analisi e quelle denunce che già negli anni Cinquanta ma soprattutto con il sessantotto e il settantasette vennero espressi
Nei confronti dei saperi e delle accademie la cui coscienza politica giuridica costituzionale democratica è stata fortemente corrotta dallo sviluppo capitalista dell'egemonia borghese
Di generazione in generazione si è tramandato e si è esteso anche attraverso le cooptazioni baronali e delle élite al potere un conformismo culturale e un apologo propensione al servilismo da far paura
E ciò è causa non secondaria di fronte alla perdita di autonomia culturale della politica del processo di grande omologazione oggi in atto
Non vi è in questi Husband ambienti uno sforzo apprezzabile di coraggiose innovazione delle categorie tradizionale del sapere ed è qui la di difficoltà la sordità e l'incapacità di questi saperi di fronte a un movimento nuovo originale come quello degli studenti universitari
Il pensiero e la pratica politica non violenta che è tutt'altra cosa da un semplice volemose bene
Nel quadro di un rinnovato di una rinnovata analisi marxista delle condizioni materiali in cui vive l'uomo e la donna moderna rompe con questa idea di potere dominante saldate insieme azione
Dalla dalla lega il suo peso relativo e minimo valorizza le responsabilità individuali in una dimensione sociale
L'assenza all'individuo lo rende consapevole che egli è fonte del potere
Da queste Gadda questo grande pensiero scaturisce quella piccola cosa ma tanto diffamata dell'autoconvocazione
Della promozione dell'assunzione di responsabilità individuali e collettive anche dentro la lotta politica di un partito
Che si pone in sintonia con i grandi mutamenti storici che ridanno all'individuo un senso di protagonismo reale
E certamente si pone in contrasto con la sclerosi delle forme tradizionali della politica del modo burocratico della politica
Nel documento di arricchimento e di sostegno alla mozione numero due noi parliamo dell'attualità molti compagni parlano dell'attualità di un partito degli e scritti di un partito dei cittadini è un partito degli elettori
Due minuti
C'è bisogno quindi di nuove regole cari compagni ma nuove regole possono scaturire semplicemente da nuovi comportamenti
Voglio concludere poi che siamo a chiusura di un congresso molto delicato e soprattutto i all'apertura di una fase tutta da costruire da riempire di contenuti e che vedrà grandi scontri politici su contenuti beh voglio finire riferendomi a questa cosa delle regole di maggioranza
No non marxista e leninista ma passa e Bobbio dice interamente ricordavano che il rispetto delle minoranze la necessità che il principio di maggioranza valga solo quando gli interessi non siano troppo tra divaricati altrimenti la minoranza non può riconoscere legittimità ad una decisione assunta solo dalla maggioranza e contenuti veramente democratici delle scelte
Che a maggioranza si decida di a formare anche solo un terzo delle persone dei paesi sviluppati non può essere una decisione che può vincolare una minoranza
Il problema delle maggioranze e delle minoranze batte lanciato al tema della reversibilità nelle scelte
Scelte irreversibili come una guerra come la distruzione di una città come la morte provocata per ragioni di profitto di tre mila operai non possono essere revocate con il cambio di maggioranza e così non può essere revocato con un cambio di maggioranza uno scioglimento di un partito
Questo è un punto importante perché lo Statuto che dovrà essere innovato al congresso nazionale di Bologna deve prevedere un requisito di democrazia fondamentale
Chi è presente nello Statuto del partito socialdemocratico tedesco laddove prevede i casi di confluenza di scioglimento e nuove formazioni politiche dice esattamente questo
Che devono partecipare alla decisione almeno il cinquantun per cento degli iscritti
E che di questo cinquantun per cento dei degli iscritti due terzi possono decidere una scelta irreversibile come quella dello scioglimento
Principi di democrazia liberale incerto principi da rispettare fino in fondo ed a introdurre fino in fondo
La realtà e questa concluso
Delle ragioni forte dello strapotere dei partiti e delle oligarchie o la fantasia di una nuova formazione politica questo il problema ed oggi ci si pone davanti e per questo molti di noi dicono che per sbloccare il sistema politico italiano è necessaria una riforma democratica dei partiti a cominciare dal Partito comunista italiano
è necessario presi individuare sedi intermedie tra porti dei movimenti che sappiano valorizzare intelligenze sapremo favorire l'autorganizzazione di competenze ed iniziative sul territorio
No cari compagni non sono e non ci faremo da parte come ci chiedono gli intellettuali giacobini Lezzi e come sperano alcuni burocrati
Ma si apre ora la vera sfida politica di quale partito per quale democrazia per rifondare un partito comunista democratico di latta ed i porno
Io mi chiedo scusa ai compagni ma i dieci minuti sono i dieci minuti tutti lo saranno anche per me
Dispiace dovere richiamare si chiama due minuti prima vuole consentire di stringere un poco intervento alla conclusione essenziali questo difetto e consentire gli altri dieci linee dieci interventi che questa sera sono provviste di potersi svolti a questo riguardo voglio dire che è pervenuta qui alla Presidenza
Una lettera per
Al congresso noia e parlamentare del Pci
Di molti compagni e delle diverse mozioni insomma nel settore pubblico
Raccomandano giustamente debbo dire una attenzione particolare alla Camera nel momento in cui giunge alla Camera undici gli dice che la Commissione prima del Senato ha approvato a maggioranza e che è relativa ad esposizione urgenti in materia di pubblico impiego
Io posso prendere l'impegno naturalmente questo ordine del giorno di trasmetterlo alla presidenza
Del nostro gruppo parlamentare ai nuovi organismi dirigente della Federazione per il secondo punto che questa nota rappresenta che è quella relativa alle iniziative pubbliche contro le manovre destabilizzante e ricollocamento e per la pubblica amministrazione primo firmatario compagno al tema poi scelgono gli altri compagni delle diverse sessione altri compagni pubblici diventerà
La parola
Al compagno Piero alpini
Sì io prendo atto e ai allora giusta è stato presentato un ordine prendo anch'
Andiamo avanti
Me pare compagne e compagni
Che non sia più possibile continuare per quanto riguarda il nostro Paese
Con variazioni politiche sul tema dell'oscillante rapporto nostro con la DC e con il partito socialista
Anch'io penso che oggi stiamo discutendo lo sviluppo legittimo di ciò che decidemmo nel diciottesimo congresso
Cioè il completamento politico di quella discontinuità
Quello che propone la mozione del sia a mio avviso un atto di grande politica per dirla con Gramsci
E possiamo farlo oggi
Anche grazie alla fine di Yalta ma stando molto molto attenti al dopo Yalta
E intanto per quanto riguarda il nostro Paese rompendo per davvero il consociativismo imperante da più di quattro di quarant'anni
Frutto maturo anche della nostra doppiezza
Altrimenti le stesse parzialità sociali i movimenti di cui tanto si parla rimarranno tali
E si saranno condannati alla sconfitta riflusso passivo ad essere diretti dalla piccola politica
Ma si pensa davvero
Di rispondere all'analisi cruda preoccupata allarmata sul nuovo inedito intreccio fra Stato e poteri economici fra politica e dominio dell'informazione fra assistenzialismo M. dormita
Senza un grande progetto democratico che coinvolga forze culture e interessi idealità costituite e schieramento
In grado di vincere una battaglia per la conservazione il rinnovamento della democrazia
Se diviene pericolosamente possibile
La prospettiva di un divorzio
Fra democrazia e capitalismo
Allora la questione democratica non diviene per nuovi e per il Paese Horten prioritari
E non occorre chiarire chi in questo Paese progressiste chi è conservatore
Mai come oggi
Mi sembra giusto riconoscere che la democrazia la via al socialismo
Mai come oggi mi sembra che il partito sia artistica discutendo perse e per il Paese
Mai come oggi nella prospettiva democratica e perfino possibile riaprire il capitolo della democrazia economica del nostro Paese e in Europa
Questo nocciolo duro attorno al quale si gioca da due secoli la partita della nostra storia
Di cui è possibile riproporre con nettezza una questione di potere
Il potere di chi lavora la valorizzazione del lavoro
Io penso che il consenso largo che il mondo del lavoro data la mozione del sì
Nasca dall'aver percepito questo nesso
Questa possibilità nuova unitamente ai rischi conseguenti al non riaprire la questione democratica
Credo che il mondo del lavoro avverte in modo pressante che la democrazia non può più arrestarsi alla soglia dell'impresa e che contemporaneamente questo problema
Non può essere affrontato qui ed ora sei nella società non si costruiscono le forze vincenti per colmare lo scarto fra democrazia formale democrazia sostanziale
Fra diritti negati e nuovi diritti necessari
A Roma un terzo del lavoro lavoro illegale
Sommerso
Marginale
Molto spesso precario
Un quinto del lavoro e lavoro di immigrati quasi un terzo della Società cittadine fatta di anziani
Lo stato dei servizi il diniego dei diritti quotidiani l'imbarbarimento urbano sono tali che riuscire a porre per davvero e a praticarla una questione di efficienza di equità di solidarietà
Valori quasi elementare della democrazia significa perfino scardinare l'attuale assetto di potere
Significa porre con i piedi per terra la lotta al consociativismo quello alimentato anche nere mille cellule della società
Anche per questo
A mio avviso la proposta che difendo parla noi ma parla anche agli altri
Si apre una possibilità insperata per chi non riesce a esprimersi nell'attuale sistema dei partiti a Roma
Se facciamo bene l'analisi il cinquanta per cento dell'elettorato si è espresso contro i partiti o fuori della tradizionale configurazione dei partiti
Si apre una fase per chi è stanco di una politica ridotta piccola mercificazione del consenso
Distruttrice delle capacità professionale per la dignità di chi lavora
Il punto e che qui ed ora dobbiamo associare il realismo con l'audacia della prospettiva ma non dobbiamo fare fughe in avanti che mascherano l'evasione dai problemi
Prendo la questione dell'ora
Perché è stata sollevata e perché è emblematico
La riduzione dell'orario ed anche sul scalo europeo ma ammesso solo consona così può non essere convincente
Nella vita quotidiana possono perfino aggravarsi alcune condizioni personali di rito
Penso all'aumento del doppio lavoro
Del lavoro nero
Come sottoprodotto
Penso a come uno può spendere realmente il proprio tempo in una città i cui orari sono costruiti su misura per chi non lavoro
Penso al fatto che sfuggono al controllo gli orari che di fatto si fanno sia verso il basso che verso l'alto
Ci sono differenze enormi fra lavori lavori
Penso ai turni massacranti e spesso pericolosi nella sanità
Penso alla necessità i turni plurimi nei servizi del pubblico impiego penso agli orari doppi delle donne
E penso alla vera e propria espropriazione del tempo personale dei pendolari centinaia di migliaia ogni giorno e di che deve attraversare una città appena paralizzato
Quali orari allora mi chiedo e a Roma in cui l'ottanta per cento del lavoro il lavoro nei servizi
Anche qui o c'è un parallelismo fra il dentro e il fuori dalla fabbrica dell'ufficio dell'azienda
O anche qui c'è un doppio movimento per usare un efficace espressione di D'Alema oppure c'è forse solo l'illusione di governare i processi reali
Hanno ragione alle donne nel porre la questione del tempo il Piano Regolatore degli orari come pezzo essenziale di una vera modernizzazione e di una riappropriazione dissi
Di tutto ciò il sindacato a Roma
Non è parla solo ha preteso ed ottenuto che la questione degli orari entrasse nel programma della Giunta
E la settimana prossima cominceranno i confronti con il comune su questo punto vedremo come finirà questa sfida che è anche una sfida per noi
Trovo che è proprio tutta l'impostazione della mozione per il sì ad aprire in modo corretto la possibilità di avviare portare a sbocchi positivi un nuovo ciclo di lotte sociali
Qui a Roma sperimentiamo no nuova vertenza Rita territoriale
Che tenga conto dei cambiamenti non immaginare intervenuti nella città che sia misurabile negli obiettivi posti nella possibilità di a di apprezzare vittorie sconfitte che abbia una logica permanente la vivibilità della città
E su queste rotte dobbiamo cercare sempre alle antiche solidarietà le forze le capacità spesso dormienti ci sono
Io sono d'accordo con i quattro assi programmatici proposti da Bettini missili conosco e mi riconosco anche il patrimonio che in modo autonomo espresso unitario il sindacato ma faticosamente sviluppato
Va faticosamente sviluppando si tratta di una occasione straordinaria per il partito questa di ricollegarsi modo porta tutta l'enorme articolazione del mondo del lavoro
Penso che i comunisti che lavora nell'alta non è il sindacato hanno dato un contributo in questa direzione e non parlo solo del contributo grande
Nelle ultime due tornate elettorali e che sarebbe miope non riconoscere penso ai contenuti che fra molte difficoltà e contraddizioni e purtuttavia unitariamente si sta cercando di portare avanti a Roma prima città in cui la lotta dei lavoratori ha strappato un accordo sulla sicurezza dei cantieri
Prima città in cui è stato unitariamente possibile proporre una piattaforma urbana che riassume le ragioni e bisogni forti di quelli che io chiamo i lavoratori e lavoratrici metropolitani
Certo la velocità di cambiamento del sindacato è ancora troppo lento
L'ente all'individuazione di una tavola di valori non esterni sui quali misurare la propria azione lento il processo dire insediamento lenta la riconquista di una trasparenza viene ancora poco concentrato sugli obiettivi centrali e il sindacato
Ma la nuova formazione politica potrà per davvero dare un contributo grande a fare del sindacato quel soggetto politiche autonome unitario che esso deve essere se essa saprà giocare a tutto campo nei confronti di CGIL CISL e UIL perfino stabilendo con essa rapporti diretti anzi al di là del processo costituente questo può comunque essere un appuntamento del partito
Nessuna riedizione quindi magari per via corre tizia
Del vecchio meccanismo della cinghia di trasmissione e nessun antistorica tentazione neo laburista Cusin avanti si può anche risolvere il problema riportare a legittimità la funzione delle componenti nel sindacato
Non vedo perché infine nel momento in cui si affronta in sostanza il problema di una grande concentrazione democratica e di sinistra e questa si misurerà su valori condivisi o sui programmi
Ciò non posso impiegare l'accelerazione di processi nuovi nel sindacalismo confederale
Quali più di cinque milioni di iscritti alla CGIL possano riconoscersi ma io care compagne e compagni ho fiducia nei lavoratori né lavoratrici ed anche nella battaglia in corso per il rinnovamento
Brevissime
Rapide comunicazioni
Sì sono stati presentati entro le ore diciotto come previsto due ordini del giorno uno solo politica internazionale è un'altra della
Federazione giovanile verso la cultura Ramon violenza che sono riemersi alla Commissione politica poi è presente e lo ringraziamo per la sua presenza Luigi Raimondi del Sindacato nazionale chimici della Gillette aveva anche chiesto come invitato di potere intervenire ma abbiamo comunemente stabilito proprio il rapporto
Al numero notevolissimo dei delegati che hanno chiesto di parlare
Di riservare il dibattito ai delegati stessi questo non significano ringraziamo
Caldamente fraternamente Luigi era il monte della sua presenza ed è l'attenzione nella quale ha voluto farci oggetto la compagna
Per i germi Gianna ha comunicato che si dovrà avvalere della facoltà prevista dal nostro regolamento di esternare suo orientamento nel voto prima della giornata di domenica dal momento che domeniche
E obbligata per un ordine di servizio nel reparto ospedaliero di cui fa parte accompagna lo potrà fare credo nella giornata di domani
Come appunto il regolamento prevede la parola ora al compagno Sergio Gentili sì per fare dopo Ensor Proietti
Ringrazio anche della presidenza compagno
Alberto disegna nostro vecchio conosce
Passate ma insomma se ricordo sempre con piacere Albert
Grazie
Allora Gentili
Ma cari compagni a questo punto io credo che la discussione molto importante credo che dovremmo continuare a discutere anche soprattutto ad ascoltarci
Nonostante io ritengo questo tipo di congresso che che strano che è un ibrido
Tra un referendum e alla fine sino è una discussione congressuale come eravamo abituati non li farà discutere assumere posizioni politiche anche diversificate ma poi ad unirci a trovare una sintesi unitaria
Be'questo purtroppo non c'è purtroppo si ascolta l'altro compagno dell'altra mozione
Per intervenire gli contro e questo è difficile questo credo che in interrompe anche un filo una comunicazione non costruire insieme e questa è una novità certo ma è una novità negativa a mio figlio che purtroppo è già un cambiamento di fondo del nostro partito e alcuni guasti già l'abbiamo visto nelle nostre sezioni
Ma allora io qui voglio proporre una una questione un ragionamento ho ascoltato il compagno Bettini D'Alema Ingrao
Non stop incerto a rafforzare le le ragioni del mio no alla proposta
Di occhi lombardo invece ragionare su un punto cioè come come andremo avanti cari compagni ovviamente questo è un problema che riguardano riguarda il Paese riguarda l'Europa nostro ruolo nell'Europa dodici ebbene noi io credo che il congresso della Federazione di Roma i comunisti romani
Possono nella loro autonoma soggettività politica dare un contributo alla discussione nazionale che si avrà tra qualche giorno a Bologna
E la questione di fondo che io sollevo intanto è questa
Cioè con quali garanzie democratiche per tutti i nuovi per il sì e Perino per tutti gli iscritti si affronterà questa grande fase che abbiamo di fronte
Come si prenderanno le decisioni future
In quali forme che peso avranno per esempio gli organismi dirigenti quello di Roma quello delle nostre sezioni
Ogni nostro singolo compagno che peso avrà nella discussione che avremo nel Proni prossimi nei prossimi mesi
Dovremo chiamare ancora una volta gli iscritti alla fine della discussione
Quando già lo abbiamo già prevedere per tutti per i compagni del sì e per i compagni dei no un percorso con delle regole con delle forme in cui è possibile intervenire discutere partecipare e a decidere
E questo credo che sia già un compito d'oggi che dobbiamo risolvere dando il nostro contributo al congresso nazionale solo così si fa chiarezza e non si fanno pasticci non si creano diffidenze cari compagni
Dovremmo prima questione affrontare e sciogliere dovremmo continuare
Con l'accentramento delle decisioni politiche negli esecutivi
O peggio con dichiarazione di i segretari di federazioni ho visto che L'Aquila insegna
O ancora dobbiamo essere trascinati nella discussione da dei fatti compiuti
E io da questo punto di vista mi sentirei di dire
Allora a Pannella insomma di non utilizzare il termine di un processo stalinista nei confronti di quello che è accaduto forse un problema certo di metodo democratico senza utilizzare l'aggettivo che utilizzata Pannella certo bisognerebbe porno per quanto riguarda il metodo che l'insigne
Ha avuto di cui tutti noi oggi ci troviamo a a discutere come un fatto già già accaduto quindi garanzie per tutti cari compagni non c'è un problema
Di una garanzia di dare garanzie a una parte alla minoranza o uno tanto meno alla maggioranza c'è un problema di garanzie di tutti cioè c'è il problema già ora e subito
Di darci delle regole perché la decisione politica possa essere data in mano all'insieme del gruppo dirigente del nostro partito delle sezioni e delle federazioni
E questo è un dato oggettivo punto riguarda i connotati stessi del processo democratico della fase costituente l'infatti dovremo decidere
Sui valori
Già in questo congresso c'è stata una grande discussione in compagnia grava dato una notevole contributo come altri compagni sui contenuti
Di questa la nuova formazione politica sulle forme sui soggetti sulla cultura politica
E tutte cose su cui cari compagni io vedo che ci sono voci non uno non univoche penso per esempio alle diverse tonalità in cui si affrontano gli argomenti del partito per esempio
Per i sostenitori di una nuova formazione politica e qui faccio degli esempi quale partito per esempio come si deciderà abbiamo avuto una proposta del Partito dei lavoratori poi c'è stata un'altra affermazione
Di un non partito
Poi una confederazione in opposizione a una federazione poi un partito democratico e socialista poi un partito dei club e poi un partito di massa è un partito dei club e oggi ce n'è compagni
Io credo che tutta questa discussione noi dobbiamo avere la forza di tenerla dentro
In e discutere insieme credo che ha tanto diretto e anzi a ben altra dignità permettete mi la proposta di una rifondazione delle identità e delle autonomia del Partito comunista Italia
Del resto qui su questa discussione già abbiamo avuto questi immensi una uno scontro Lalla gabbiotti De Biasio precedente per esempio già ci ha fatto sapere che non è disponibile a stare cioè il mondo cattolico democratico non è disponibile a stare con Pannella
Pannella disponibile a stare con noi ma insieme ad altri altri soggetti e allora compagni chi deciderà
La fine di questa vicenda io credo che dobbiamo essere ancora nuovi altro che Aventino a decidere questa questa vicenda e io spero tutti tutti insieme è un altro esempio cari compagni
Noi abbiamo da discutere insieme da riflettere insieme anche della nostra cultura politica del nostro rinnovamento culturale ora gli argomenti qui sono tanti ma un punto su cui vorrei soffermarmi un attimino è questa idea che nel Harlan agire su noi stessi
Il cosiddetto atto secondo diverse questo produce effetti straordinari Toma tour di uscire sblocca il sistema politico
Si recupera l'iniziativa politica e di lotta nel nostro Paese beh credo compagni che io con questo sì un una vecchia cultura del movimento socialista italiano non l'abbiamo
Combattuta è anche vinta cioè l'idea del fatalismo di quello che potrà accadere indipendentemente dalla nostra azione attenta e forte anzi cari compagni in una situazione come questa
Mi spostamento a destra reale della situazione politica che certo apre nuove contraddizioni nel nostro Paese non ultima cari compagni il rapporto difficile tra il mondo sindacale i lavoratori lo abbiamo visto proprio in queste in queste ore
Ebbene come si risponde se non attraverso un'analisi ancora più stretta più Ferrea della realtà con una corrispondenza fra obiettivi politici e lotte sociali
Nella collocazione dell'opposizione per l'alternativa e allora anche qui se di fronte a questo tipo di ragionamento io mi sono sentito dire va bene ma ma le rotte non sono sufficienti
Ma io domando per i compagni ma di quale lotti si sta parlando
Quale altre ne stiamo mettendo in cantiere due minuti c'è un bilancio su queste lotte svolte
A che punto stiamo io qui sento grandi vuoti non sento risposte
Sento ragionare esclusivamente per battaglie elettorali
Che sono ovviamente un appuntamento reale su cui dobbiamo essere presenti ma l'insieme del processo della lotta del conflitto nella società e nelle istituzioni e nella politica e quindi beh questo salto io lo sento limitato cento un uno stare uno stare ancora
Ancora indietro e l'altra domanda proprio su queste questioni e queste per esempio che ruolo vogliamo farlo svolgere ai valori del mondo del lavoro in questa nostra città due esempi
Il movimento degli studenti
E le morti bianche
Beh nel movimento degli studenti compagni io ancora non ho sentito dal mondo del lavoro una grande solidarietà a sostegno difendendo la loro autonomia e quindi confrontandosi autonomamente criticamente ma che è accaduto in questi mesi di fronte a questa lotta il mondo del lavoro romano che cosa Espresso rispetto all'università
Romana e ancora per quanto riguarda le morti bianche i lavoratori dell'edilizia giustamente hanno ci sono scesi in campo è nato da lotte battaglie però li ha sentiti soli cari compagni non ho sentito intorno a queste questioni una città e qui c'è il ruolo nostro dei nostri valori di una forza di sinistra che dobbiamo senz'altro recuperare
E qui finisco cari compagni per dire questo che per dare un ruolo al nostro congresso un senso a questo nostro dibattito le questioni poste cita D'Alema
Quale il governo costituente
Le a
Per me azioni del compagno in grado ma io credo che noi dobbiamo di fronte a queste questioni serie anche Goffredo aveva posto le questioni dell'unità per il dopo
Credo che noi dobbiamo decidere
Ragionando che forse non va bene chiudere la fase costituente prima ancora di aprirla cioè che voglio dire voglio dire che a decidere già oggi lo sbocco finale della gara fase costituente è un errore politico e da questo credo che su questa proposta nel congresso romana se fa un passo in avanti in questa discussione può dare il proprio contributo
Allora le compagne della seconda mozione si riuniscono subito presso i locali della sezione di Torpignattara
A questo proposito il segretario della sezione sei presente o comunque un compagno della segreteria della sezione e pregato di comunicare urgentemente qui in Presidenza l'effettiva disponibilità dei locali
Grazie
Ora
Prende la parola il compagno Enzo Proietti delegato della sezione Acotral
Scusa Enzo allora ripeto che le compagnie della seconda mozione si riuniscono subito presso la sezione di Torpignattara
Io vorrei partire in primo luogo sottolineando il significato che nelle condizioni date ha rappresentato la discussione di queste settimane
Una battaglia politica forte convinta condotta avviso aperti
Io credo disinteressata è segnata dalla volontà comune di adeguare rinnovare il partito
Questo certo è vero per tutte le posizioni espresse ma consentitemi di sottolineare particolarmente il significato del risultato del tipo di rapporto dello schieramento del nove
Non semplici e quindi più importante posizione quella del no avverte propositiva animata di intenti unitari che nella chiarezza dello scontro politico ha proposto sui grandi trentenni e sull'orma
Come fatto attorno per esempio all'esigenza di tenere fermi i punti comuni proposte chiare
Ed è importante quello che il compagno Bettini ha detto ieri in questo senso
C'è un patrimonio comune di questi ultimi anni di cui parte e anche l'esperienza nuova della lega delle cooperative da non smarrire farsi lanciare così come per altre organizzazioni
Certo nessuno di noi può pensare ed io per primo
Che ciò che è avvenuto in questi mesi possa essere una semplice parentesi da chiudere
Tutto e tutti debbono essere sottoposti a verifica si apre una fase nuova di battaglia politica affatto scontata ed a condurre fino in fondo nel merito delle posizioni
Non sono certo proponibili semplici appelli all'unità
Nella si può concepire come stanche logorante ricerca interna di punti comuni mentre fuori tutto galoppa
La persona non può che essere affrontata nell'iniziativa nella proposta del Mila propositiva battaglia politica senza pasticci ma neanche senza tifoserie
Per esempio nel dibattito non mi ha convinto anzi preoccupa per il futuro una tendenza
Che ho sentito nei vari interventi della prima mozione tendente a semplificare e a ridurre analisi e giudizi sul nostro percorso storico
La domanda è quanto siano credibili all'esterno e quanto danno prova uno all'interno del nostro blocco letture che accartocciarlo il foglio della nostra elaborazione che con limiti errori che ci sono stati e ci sono sono però senso comune nella gente
Così non mi convince una visione
Dello sblocco della situazione di stallo un po'semplicistica illusoria che lo stesso compagno D'Alema ieri ha evidenziato
Mi sembra naturale che guardiamo ad altre forze disponibili acquisibile al rinnovamento
Ma al di là dell'importante domanda del con chi e per cosa non riesco a concepire una grande sforzo che tutto impormi a Bronzola aprirci ad altre forze senza ricercare e non solo per evitare un saldo ancoraggio sociale che va quindi di motivato con proposto obiettivi e lotte che raccolgono esigenze e nuovi interessi dei diversi strati sociali
L'assenza della sottovalutazione di questi aspetti che danno vero linfa può portare a quel rischio di oscillazioni nella lettura dei rapporti politici tra settarismo e subalternità che pure si è manifestata
Ecco credo cosa si intende
Dicendo dei pericoli di una sopravvalutazione della lettura politica
Ci sono nell'operazione moderata in atto tutti gli aspetti pericolosi e degenerativi detti da noi
Ma anche un reale consenso di chi sostiene che pur con gli squilibri e i problemi che noi giustamente diciamo oggi si stia bene per comunque che in assenza di concrete opportunità è meglio rimanere così
Lavoratori e popolo romano che si sono fatti convincere che meglio il polo moderato anche se ha il volto dei Sbardella dell'Eaton state
E se certo c'è ancora rispetto e affetto per il partito comunista non lo sentono più funzionale ai propri interessi ai nuovi interessa ed è il punto vero per noi è che o riusciamo a trovare nuovi punti di equilibrio tra convenienze bisogni ed anche battaglie ideali e nuove sensibilità ossi che c'è il rischio del declino
Questi sono i rischi che sento nella prima mozione
Perché non ci attrezza ad entrare dentro le pieghe del ragionamento sociale anzi rischia di depotenziare i prestiti esistenti perché porta dentro di sé una visione che ci porta ad essere non incidenti
Nella concezione della battaglia mente il polo conservatore è forte
Se guardiamo anche alle novità che stanno intervenendo nella struttura economica e produttiva
Con il crescente dislivello competitivo di presenza tra i grandi gruppi dello spontaneismo delle piccole e medie imprese l'artigianato
O l'accrescimento dell'innovazione che porta alla polarizzazione alla scrematura tra impresa e e dare geografiche del Paese o anche ai processi di concentrazione di integrazione da Alleanza spesso intersettoriali dove la finanza sempre di più la leva fondamentale
E se le compariamo con gli affetti con gli affetti della discrezionalità politica nelle nomine dei settori pubblici chiave o nelle scelte amministrative
Che svuotano le istituzioni come sede di scelte e di valore di regole ed il degenerare della prassi politica in un meccanismo di favori che trascina le stesse funzioni economiche
Facendo quindi prevalere quella cultura dello scambio discrezionale clientelare
Dove si innestano allora il fenomeno delle tangenti della mafia e della camorra
Allora appare evidente che lo sbocco del sistema politico nella determinazione di reali pari opportunità per le forze diverse in campo
Non può che essere il frutto di una grande battaglia politica ma anche economica e sociale anche di trasformazione di riforma della pubblica amministrazione due minuti non quindi l'illusione
Presente in questi campi
Di chi pensa allo sbocco è soltanto accedere cambiare facciamo per esempio attenzione a questa discussione sconto sulle partecipazioni statali su che cosa non marginale rispetto ai processi dei prossimi anni e neanche gli stessi equilibri politici
Concludendo l'assenza di questa profondità della battaglia
Provocherebbe magari si governi Diversi se mai ci fossero ma dello stesso sistema un meccanismo economico cioè starebbe per intenderci semplice alternanza non mi sembra questione secondaria è sicuramente un tale spessore politico e approfondita sociale
Sarebbe una forte sponda per quelle forze economiche sane e per quelle forze come la cooperazione sottoposta dalle spinte dell'evoluzione del mercato della competizione a misurarsi rapidissimamente con i problemi dell'essere sempre più impresa
Per rimanere nel mercato ma anche della rimotivazione della funzione sociale dei suoi obiettivi del governo democratico dell'economia del mercato
Pena la marginalizzazione l'omologazione agli assetti alle tecniche dell'impresa privata
Ecco quindi il senso della battaglia da condurre
E lo stesso insegnamento che ci viene dall'esito del voto romano su quale condivido la riflessione che siamo andati facendo che va approfondita evitando però oscillazioni pericolose di analisi
Non ha certo molto diverso l'asse di fondo di questa nuova giunta dobbiamo su questo riprendano al più presto l'iniziativa sui temi sociali ed economici anche in concomitanza della battaglia elettorale prossima facciamo attenzione a questa scadenza e ai rischi di crisi politica chiarezze battaglia politica ma anche consapevolezza che giochiamo una partita importante e decisiva per tutti e per tutto il partito non nuove unanimismo e a me sembra evidente nessun ritiro e abbassamento della tensione politica della battaglia nessuna cristallizzazione in corrente vecchio degenera ante strumento interno di battaglia
Ma neanche grandi cooptazioni o vecchie ormai superati impegna tenere conto è credo possibile a riannodare in avanti se tutti noi ed in particolare la maggioranza del sì comprendiamo se avvenuto e determiniamo condizioni chiare e certe
Per uno sviluppo in positivo
La parola nuova compagna chiaro Ingrao quel ricalcolo sezione Cassia
Si prepari la compagna Anna viola
Ma compagni come tanti
In questo congresso in cui apparentemente tutto è stato già detto e tutto è già deciso dalla conta nelle sezioni
Io sento il bisogno di fare di questo congresso una sede di discussione vera in primo luogo sul dopo e sulle cose da fare
E poi che tutti abbiamo poco spazio vorrei concentrarmi sulle cose a me più care più vicina che riguardano la politica internazionale disarmo
D'Alema dice su questi temi io non vedo perché invece di fare polemiche non possiamo lavorare insieme in un forte movimento per il disarmo
E io naturalmente
Ci mancherebbe che non ci stessi visto che da sette otto anni è questo che fa che faccio che ho fatto sia quand'era in sintonia con il mio partito sia quando mi sono trovata in conflitto con il mio partito su queste scelte ma appunto per me non è irrilevante se mi trovo in sintonia o in conflitto non è irrilevante qual è la linea politica del mio partito su questi temi chi la decide in quale Zeudi eccome
In questi giorni è uscito un documento che si chiama la sicurezza in Europa è un nuovo modello di difesa per l'Italia
Questo documento è stato elaborato dal governo ombra ed è stato presentato alla stampa mentre noi siamo qui in congresso a discutere come la proposta politica del PC su questi temi
Ora a differenza di altri compagni qui presenti che magari avrebbero anche voluto saperne qualcosa discuterla questa proposta politica io ho avuto la fortuna di leggerlo questo documento
E più di questo anche di partecipare in un convegno organizzato dalla FIGC
A una intervista collettiva condotta da diverse organizzazioni pacifiste con il governo ombra su questi temi che era rappresentato da compagnia Cervetti ministro ombra della difesa
Io vorrei condividere questa esperienza con voi perché per me non si tratta né di polemica né di posizioni personale di un singolo compagno
Né di una mozione si tratta della posizione di un organismo collettivo che tutti ci dovrebbe rappresentare e che parla a nome di noi tutti
Alcuni esempi da questo documento
La parola Germania nel documento non compare leggi uno che non è uno scherzo è proprio vero
Quando abbiamo chiesto accompagna Cervetti un giudizio sugli avvenimenti sulla discussione in corso Cervetti ci ha risposto testuali parole la proposta di una Germania neutrale e quella di una Germania unita all'interno della NATO sono due proposte che si elidono a vicenda punto e a capo basta
Sulla questione dei blocchi per fortuna invece se ne parla nel documento si parla anche di loro superamento si pone la prospettiva di questo superamento in rapporto all'esigenza di nove strategie di difesa
E collegando questa esigenza però
Tutta alla prospettiva anche qui cito dal documento la sede nella quale questi obiettivi vanno perseguiti e raggiunti è quella negoziale innanzitutto al negoziato di Vienna che ricordo sulle armi convenzionali non su tutto
Alcuni di noi hanno chiesto Cervetti un giudizio politico più preciso
Hanno chiesto il giudizio sul fatto che a fronte di una disgregazione del Patto di Varsavia
La NATO Siria lancia ideologicamente a moderne proprio armamenti compresi quelli nucleari e pretende che sia normale annettersi quel pezzettino insignificante di Patto di Varsavia che la Germania Est all'interno della NATO
E abbiamo chiesto se a fronte di questi eventi ministro ombra non ritenesse maturo l'obiettivo di uno scioglimento dei blocchi e dell'alleanza di cui noi facciamo parte e che rifiuta di essere nemmeno messa in discussione
La risposta che ci è stata data è non è vero che c'è una disgregazione del Patto di Varsavia e c'è stato elencato tutto una lista dei cannoni delle testate nucleari e delle armi ancora in possesso del Patto di Varsavia
Vale a dire ad un problema politico così grosso che a tutti tanto ci appassiona ci è stata data una risposta tecnica tutta chiusa dentro la vecchia logica è rilevante Onno questo io credo di sì
Credo che sia rilevante il fatto che sempre in questo documento il governo italiano venga criticato una sola volta per dire che non ha un suo programma su un nuovo modello di difesa per l'Italia
Qualche senza dire che questo programma anche se non citato c'è e si chiama nuova base navale a Taranto e si chiama tornado e si chiama accettazione degli F sedici si chiama militarizzazione del Mezzogiorno si chiama piena accettazione del ruolo che la NATO ci assegna
Nei rapporti con il sud del mondo quando il generale Galvin dichiara che se dovessero rimanere in Europa due soli base dovrebbero stare nel fianco sud della NATO
Cioè nel Mediterraneo cioè a casa nostra cioè contro quel Sud del mondo di cui adesso tanto discutiamo a proposito per esempio dell'immigrazione dei drammi che si creano una questione del debito
Se non c'è chiariamo queste cose questo rapporto con il Governo la lotta su che cosa la facciamo e contro chi
Come possiamo fare una lotta se l'unica proposta penso ancora questo documento su tutti i punti è rinviare alla sede della trattativa
L'auspicio che le trattative si concludano presto vadano a buon fine
Io non voglio rifare la vecchia disputa degli anni settanta scusato degli anni ottanta
Su unilateralismo e trattativa
Sono convinta che nel rapporto fra questi due elementi sia cambiato molto moltissimo che oggi ci sia un intreccio fecondo vivo dinamico fra gesti unilaterali e trattativa
Ma dobbiamo anche chiederci che tipo di intreccio
Perché questo intreccia da una parte sola solo a est
Dove mutamenti unilaterali sono in parte gesti coraggiosi di Gorbaciov in parte un movimento di massa non violento che ha travolto i vecchi regimi è sconvolto i vecchi equilibri
Da parte nostra c'è o l'immobilismo oggetti una letterali di riarmo come l'ammodernamento dei missili a corto raggio
A chi spetta a dire di no a queste scelte a Gorbaciov con tavolo della trattativa o non c'è un compito nostro
Anche per facilitare le trattative anche perché le trattative vadano avanti e vadano a buon fine di dire comunque dei no dei no secchi non condizionati non rinviati né delegati ad altri
Se gli F sedici opposto accompagna Cervetti una domanda molto semplice voi dite che questa questione va risolta in sede NATO
Ma se la NATO decide non nel senso che vogliamo nuovi se la NATO decide che questi aerei ce li vuole affibbiare comunque noi che cosa facciamo
Mi è stato risposto in questo caso l'Italia non potrebbe rifiutarsi di aspettarli perché questo equivarrebbe a un'uscita unilaterale dalla NATO anche su questo vi prego di credere che sono parole
Pronunciate non negli anni Cinquanta ma nel mille novecentonovanta in un convegno che si chiamava il cielo dopo Berlino
Ora io vorrei essere onesta su questo
Io so benissimo che queste posizioni non sono di tutti i compagni della prima mozione
E nella mia esperienza pacifista con tanti compagni che hanno votato a favore della prima mozione
Non solo lottato in questi anni ma ho lavorato in questi mesi costruendo i presupposti per una nuova stagione di lotta pacifista in Italia e in Europa che rilanceremo con una grande assemblea qui a Roma ad aprile
E sono orgogliosa del fatto che in questi mesi mentre nel partito c'era quella spaccature quell'asprezza noi non abbiamo mai perso la nostra solidarietà comune e abbiamo continuato a lavorare a preparare insieme una lotta
Ma appunto una lotta
Io non ho dubbi che su questa campagna su queste rotte
Questa federazione ci starà
E a indipendentemente dalle differenze fra il sì e vino perché su tante di queste cose e compagni già abbiamo deciso insieme un anno fa in quel cinema di Garbatella
Per esempio sulla questione di dire un no non condizionata agli F sedici abbiamo insieme votato un ordine del giorno
E io ho fiducia che compagni che secondo me su questo hanno deciso non saranno così accecati dal meccanismo degli schieramenti di voler negare questo patrimonio comune che non è solo mio è anche l'ora
E dico a questi compagni
Se oggi gruppo dirigente nella sua espressione del governo ombra nega quelle scelte
Il problema è solo un minimo che oggi sono all'opposizione o non è di tutti quanti noi
Io glielo ho già detto a questo gruppo dirigente che non mi rappresenta mi trovo appunto all'opposizione
Ma poiché vi sentite rappresentati che siete stati e siete disposti a dare una delega molto impegnativa a fare qualche cosa che ancora non sappiamo nemmeno che cosa sia
Non è un problema anche vostro che questa delega non venga tradita che non sia una delega in bianco né a Cervetti né a nessun altro
E perché aspettare dopo perché non esercitare ora il potere che abbiamo come congresso come iscritti perché non sappiamo dopo che meccanismi di controllo e di partecipazione democratica
Avremo per costruire i programmi fondamentali perché non esercitare da un'ora questo potere di decisione
Perché non esercitarlo con un gesto nostro di autonomia
Perché non non esercitarlo anche come garanzia che si porta insieme a costruire un movimento di lotta
E credo che anche su questo dovremmo chiarirci D'Alema diceva alle lotte nel nuovo corso se sono fatte e citava i ticket recitava la leva citava i diritti negati in fabbrica citava l'orario
Sui ticket d'accordo ma chiediamoci quanto l'abbiamo fatta noi e quanto i pensionati ma sulle altre cose davvero abbiamo fatto una lotta io credo che lotta non significhi una sorta di campagna pubblicitaria perquisita prima la pubblicità la lavatrice poi dopo due mesi si abbandona si passa ai frigoriferi
E io credo che il fatto che dire che il partito ritorna in campo non equivale a dire che è tornato sulle pagine dei giornali
Io credo che lotta e ritornare in campo sia qualcosa di più grosso e di più impegnativo e allora dico che sui temi su quei temi no non c'è stata lotta non c'era stata conflitto
Che non mi bastano le dichiarazioni le conferenze stampa e nemmeno i comizi a Crotone del segretario generale
Perché la lotta ora facciamo tutti insieme con la gente o non è lotta non è conflitto
E allora chiedo
Su questo conflitto certo possiamo ritrovare tanti della cosiddetta sinistra sommersa che già ci chiedano più conflitto e più impegno che già ci chiedono dignità politica
D'Alema diceva non condanniamo ogni a rimanere nella società civile chi l'ha detto che una condanna
Chi l'ha detto che quei movimenti non sono anche essi politica se vogliamo rifondare la politica quando ci libereremo dall'idea che politica solo ciò che è partito vuole diventare partito o si muove come un partito
Affinità e cominciamo col dare questa dignità politica al movimento degli studenti
Che non ci chiede di essere visto come un fenomeno sociologico che ci chiede un'interlocuzione politica cominciava a dargliela non conigli articoli più o meno
Amichevoli sui militanti mandargliela compiendo un gesto politico che è la richiesta di ritiro della riforma Roberti che è il ritiro della nostra proposta di legge
Anche su questo io credo che noi possiamo compiere un gesto di autonomia come federazione che non abbiamo bisogno di aspettare
Per vedere se si farà o no la mediazione ai vertici per chiederci se questa proposta o questi ordini del giorno Nico propongono i compagni della prima o della seconda o della terza mozione
Possiamo farlo perché è giusto perché ci crediamo io ho fiducia che questa sia possibile credo che questo sia il primo contributo che dobbiamo dare a costruire un dopo
Accompagnerà Ambra Lomazzi preparare il compagno Carlo gli uomini
Compagni
Io credo che al momento
Che cambiamo qualcosa
E lo dobbiamo cambiare subito
Questa prima fase della discussione politica
Io credo che ha visto contrapposte
In maniera molto sottile subdola
Il mondo delle certezze con il mondo delle incertezze
E io credo che questo non sia assurdamente né propositivo né costruttivo nel finalizzato a quello che dicono i missili e dico almeno cioè un vero cambiamento profondo
A me sembra compagni
Che nelle parole di Monti
E devo dire soprattutto in quelli del no
Si sia questo blocco
Di profonda certezza
Che non si riesce a mettere in discussione come se chi si mette in discussione non sia veramente il più forte
Questo compagni secondo me credo che sia un primo dei punti della dialettica del su cui ci dobbiamo porre
Io non credo che sia possibile aprire
Un ragionamento
Una dialettica e la comunicazione se non cerchiamo i noi & loro in noi compagni e compagne
Quello che sono l'area delle nostre incertezze vivendo le come valore positivo
Perché non c'è la scienza non ci sarebbe non corre o non ci sarebbe nulla nella vita la filosofia il progresso niente non sarebbe mai cambiato nulla
Se non fosse avvenuto il dubbio sulle proprie certezze questa vi chiedo compagni qua tanto da seguire consentite a Mila discussione
Io credo
Che questa sia e me lo chiedo uno dei motivi estetici in quel partito quando ha detto a modo di cambiare dall'esterno no Saliceto compagni
Esattamente oggi tocca enormi di qui a un anno noiosissima ancora cambiare
Questo è il vero pericolo compagni
Noi non vogliamo le chiese vogliamo il progresso vogliamo discutere
Un'altra certezza dobbiamo cambiare dobbiamo abbandonare il compagno
Che ci siano ruoli distinti
Ruoli distinti di linea e Capri
Ruoli distinti tra la base movimento
Compagni non può essere perché chi comunica deve essere in grado di dare e ricevere di mettersi a disposizione di essere pari di essere eguale
Non può essere che le linee siano da un'altra parte Kendo tra chi comunica
Questo è un'altra direttiva profonda di convincimento
Se vogliamo riorganizzare il partito
La lineare in chi comunica la linea è nelle sezioni la linea è tra la gente da qui dobbiamo ricominciare compagno
Senza avvenire un ruolo subalterno nei confronti di chi al centro pensiamo sia più sicuro
Più corto
Abbia maggiori certezze e anche qui i compagni un'altra volta non è che per caso la scelta delle nostre iniziative è stata tarata da scegliere quella più sicura
Magari più in linea ma forse bello guarda
Questa parola compagni
Secondo me è l'area del ragionamento e della comunicazione che dobbiamo scoprire
La visione tremenda della sinistra che ci offre la produzione del no
Io credo che la dobbiamo prendere come un problema da affrontare e dobbiamo affrontare così
Dovremo fare ancora una lunga strada compagni
Perché il genio della certezza come dicevo prima si chiama egemonia
Ed egemonia è stato un grosso errore che come partito abbiamo fatto nel passato
Oggi gli studenti ce lo spiegano nessuno si presenta da loro con nuovi egemoni non esiste oggi un'accettazione di egemonie
Io credo che in questa disamina
Di un nuovo Lessico
Che abbia contenuti culturali veramente nuovi
Io credo che dovremmo continuare a ragionare
Compimento della democrazia come orizzonte
A me sembra poco Company
La storia delle donne è una storia molto ricca
è una storia ricca che ci ha insegnato profondamente quali dovrebbe essere la strada e della comunicazione
Ed è la democrazia
Io credo che se veramente tutti quelli che siamo qui
I comunisti di Roma se vogliamo veramente ottennero quello che il cambiamento da tutta questa dobbiamo partire
Compagno Carlo leoni si prepara il compagno Carlo Felice Casula
Care compagne cari compagni
A giudicare dalla discussione che stiamo svolgendo qui
Possiamo dire che il confronto tra di noi può spostarsi più avanti
Sui contenuti innanzitutto e sul modo con il quale potranno vivere le differenze
Sin qui si sono espresse nella fase successiva al Congresso l'azione
Non tutti gli interventi delle compagne e dei compagni si limitano infatti a riproporre le motivazioni della prima della seconda o della terza mozione
Si deve fare uno sforzo comune pur da posizioni diverse
Per imprimere un certo cara alla fase politica che si aprirà dopo Bologna
I compagni Bettini e D'Alema hanno dato questo chiaro indirizzo alle loro della anch'io sono fermamente convinto che il diciannovesimo congresso straordinario dovrà concludersi con una decisione chiara che non dia spazio ad equivoci
E a confusioni di alcun tipo dopo un dibattito appassionato ed anche teso Ca'coinvolto decine di migliaia di comunisti a Roma quasi la metà degli iscritti
Qualunque ipotesi di mediazione di vertice
Suonerebbe come una mancanza di rispetto se non come alcuna offesa
Per chi ha partecipato discusse anche sofferto nel sostenere l'una o l'altra posizione
La mia opinione quindi è che il congresso di Bologna visti i risultati della consultazione decida chiaramente di impegnare il PC nella fase costituente di una nuova formazione politica non si può equivocare su questo punto abbiamo indicato un percorso la fase costituente ma anche l'obiettivo costruire una nuova formazione politica della sinistra
Si è votato l'obiettivo non solo il per
A quel punto con la fase costituente si aprirà un capitolo del tutto nuovo
Occorrerà discutere verificare che cosa sarà la fase costituente e che cosa sarà la nuova formazione
E cioè discutere e verificare programmi forme organizzative e contemporaneamente tappeti e tempi di questo process in questo percorso è bene ci sia la partecipazione attiva di tutte le forze disponibili a prescindere da come si sono collocate nel dibattito congressuale e questo sarà un bene non solo per il valore già forte in sé dell'unità del partito ma perché io credo che anche idee preoccupazioni contenuti espressi nel corso del dibattito da chi ha poi votato uno
Siano molto preziosi per costruire un processo politico forte così
Noi sostenitori della prima mozione abbiamo guardato il rispettato i compagni che a Roma si sono battuti su altre e invece ho notato con preoccupazione una certa chiusura rispetto a questa
E una dal ragionamento della della campagna elettorale
Perché non è sufficiente fare una bella battaglia politica di opposizione anche efficace e incisiva che riesce
A mandare via Giubileo se poi contemporaneamente a questo non c'è un nostro insediamento ma io dirò di più non si tratta solo di un insediamento si tratta di una lettura critica aggiornata di questa società della sua complessità di tutte le sue contraddizioni
Abbiamo fatto un'analisi strutturale importante efficace che è la base di partenza a Roma da slegare non è sufficiente la denuncia
Individuare le responsabilità del sistema di potere bisogna andare oltre
Bisogna andare a quel tipo di radicamento che allora il diciottesimo congresso abbiamo individuato a quel tipo di questioni di nodi politici
Che riguardano la presenza del partito in questa società lei contraddizioni trasversali non solo tra capitale e lavoro sviluppo ambiente la differenza
Tra innovazione tecnologica suo uso in senso sociale le grandi questioni di una lettura critica della società urbana
E poi come siamo capaci di mettere in movimento le forze rapporto a questa analisi che io continuo a ritenere giusto
Ecco forse il vero problema che noi abbiamo di fronte però col voto
E anche questa discussione politica
Non è tanto di costruire una nuova formazione politica
Ma di ragionare sul rapporto che c'era stato al diciottesimo Congresso tra questa analisi importante che pure D'Alema ha ricordato
L'autonomia
L'opposizione per l'alternativa
L'interdipendenza la differenza sessuale la ristrutturazione ecologica dell'economia e via proseguendo tutti i grandi nodi
è la forma di questo partito del modo in cui questo partito riesce a organizzare questo tipo di società in modo nuovo e quindi a ristrutturarsi a riformarsi
Al suo interno questa è la vera contraddizione che non abbiamo trovato nella battaglia elettorale e nella lettura nuova della della Cina della società urbana Roma e in generale della società nazionale
è questo il punto sul quale dobbiamo continuare a ragionare è questo il vero tema del rinnovamento la paga duramente significa non solo trovare forme organizzative ma dare voce a quelle contraddizioni
Rompere il verticalismo rompere il verticismo
Rompere la logica della struttura centralizzata e dare vita a una vera federazione di forze e non solo di sezioni territoriali di forze organizzate e che hanno le loro radici nella società
Ecco questo mi pare il nocciolo del ragionamento perché se non facciamo questo ragionamento a fondo sulle su come noi siamo presenti e non facciamo un'analisi critica del fatto che l'abbiamo fatto una forte battaglia l'opposizione
Di immagine
Ma non siamo riusciti a dare corpo a un me un movimento di massa di di appoggio a quel tipo di battaglia
Noi non scopriamo e in questo sono d'accordo con Bettini non bastava la lista nata perché la lista Natale in quel momento in cui Pannella proponeva un giorno capolista Scalfaro è un giorno capolista in grado
Non era il frutto di una lista civica cittadina effettiva di forze di presenze che noi dobbiamo ricercare
Quella lista Nathan proposta si sarebbe ridotta effettivamente alla presenza tra noi del Partito Radicale
Cioè quella proposta che oggi Pannella va facendo in giro per l'Italia in cui è stato in quella Federazione del partito in questa in quella città con moduli differente
Non ci serve questo tipo di iniziativa politica ne sono convinto che nel Lazio la lista nata anche alla portata in qualche realtà come Frosinone latina Viterbo possa diverse
Dare qualche risultato se non c'è dietro questo tessuto unitario questa visione della società queste forze reali che ne che ne devono comporre la struttura ecco questo mi pare il ragionamento
E non sono d'accordo per cui è stato con l'analisi che ha fatto qui D'Alema
Il quale invece ha sostenuto che proprio il diciottesimo congresso che spinge verso la proposta
A parte il fatto che questa questa enunciazione smentita dai fatti perché al diciottesimo congresso c'era una maggioranza che si è rotta oggi esiste una divisione su questa proposta politica
Quindi non mi pare perché se fosse stata una proposta in continuità con il diciottesimo congresso non avremmo avuto questo tipo di situazione
Quindi è smentita dai fatti
Ma questa situazione de denota diciamo quantomeno le ambiguità che erano presenti al diciottesimo congresso
E io trovo anche strano che ci si venga a dire
Che siccome siamo andati oltre la tradizione comunista questo diverse determina diciamo uno spostamento in avanti al punto in cui l'input enunciamo ad essere una forza comunista io trovo questa impostazione francamente un po'dogmatica
La trovo dogmatica
Perché secondo questo tipo di ragionamento un partito che produce un'analisi innovativa una ricerca critica come nella tradizione del Partito Comunista Italiano
Che scopre le nuove contraddizioni della società e quindi non ricalca più quel modello statalista burocratico stalinista che giustamente crollato
A destra non ha più diritto diciamo di presentare la sua identità e i suoi simboli no noi noi siamo questa grande forza
Innovativa che ha fatto della ricerca critica il suo punto principale di riferimento
Quindi e vado a concludere
Non sono convinto
Non sono convinto di quello che qui ha detto poc'anzi il compagno leoni lo voglio dire con chiarezza
Che ha accusato il compagno in grado di rigidità
Io se ho inteso bene ieri il compagno D'Alema ha fatto una proposta
Che io giudico interessante
Unitaria
Un tentativo di proposta unitaria di governo di questa fase costituente
Il compagno in grado ha chiesto
Che non vi siano sbocchi precostituiti
Che vi siano regole precise che vi sia una garanzia per tutti
Se invece si vogliono dettare le regole allora allora chi vuole dettare le regole si faccia avanti però mi sembra strano
Che quei compagni che ci hanno spiegato fino alla nausea in questi giorni
Che non si trattava di sciogliere il partito comunista in questo congresso che la questione riguarda la fase successiva
Che non si tratta di discutere dei programmi in questa fase tanto è vero che nella mozione numero uno c'è scritto
Il programma non è di questa di questa fase politica ma è successiva be'trova abbastanza contraddittorio che quando invece si si trova di fronte a una fase nuova nella quale con spirito unitario bisogna tutti insieme governarla senza mediazioni senza pasticci senza rinunciare
Alla alle proprie idee trovo strano che si determini invece una rigidità è una chiusura
Perché Cuesta deve essere se si vuole effettivamente avere un governo unitario la fase una fase nella quale tutto è sottoposto a verifica in cui come ha detto giustamente Ingrao non ci sono sbocchi predeterminati in cui le regole siano chiare trasparenti
E vi sia una garanzia per tutti
Perché stare nella fase costituente deve poter significare anche per me ma credo per altri compagni non rinunciare all'idea di sciogliere il partito comunista italiano non è una tappa obbligata
Si può raccogliere il meglio del dibattito delle proposte confrontarsi sui programmi innovare come abbiamo sempre fatto
Ed essere egualmente in campo all'altezza dalla situazione nazionale e di fronte ai problemi nuovi altrimenti voglio fare un'ultima domanda e chiudo veramente
Come si pensa
Di far fronte a quelle ambiguità che forti che sono forti che sono già state dette da altri compagni da questa tribù nere
Il partito radicale di massa il partito tecnocratico ed efficiente Istat che non è un partito radicato nel mondo del lavoro e del popolo
Un partito classico di tipo socialdemocratico
Come si pensa da parte di quei compagni che dicono di condividere i contenuti di confrontarsi sui contenuti come si pensa
Di dare uno sbocco effettivo a sinistra a una discussione politica è una battaglia politica altrimenti il rischio
Come abbiamo sempre detto non di conquistare il centro ma di essere conquistati dal centro è un'operazione di spostamento del Partito comunista o della fantomatica formazione politica verso il centro non è foriera
Di sbocchi positivi per la situazione italiana al punto in cui non vorrei che avesse ragione Andreotti quando ieri ha detto alla televisione sono tutti nervosi perché hanno capito che c'è da aspettare l'eredità di qualcun altro
La parola alla compagnia Roberta Pinto
Per la sezione ospita centro
Compagne e compagni
Io mi auguro che
Il modo come stiamo tenendo a questo congresso sia probabilmente l'ultimo perché veramente difficile
Contemperare lavoro delle commissioni che si riuniscono con una discussione dibattito insana con la necessità anche di capire meglio quello che succede
Soprattutto in un congresso così importante come questo ritengo che sia importante che lavoriamo visto che
Ce ne attenderà un altro di congresso tra pochissimo tempo io spero per riuscire a lavorare in un altro modo perché diventa veramente forse inutile anche lo stesso dibattito rischia di diventare inutile infatti
Io volevo sottolineare alcune questioni compagni
E cioè io ritengo che siano veramente maturi i tempi per
Aprire la fase costituente che ci porti a costruire una nuova formazione politica nell'ambito di una sinistra profondamente rinnovata riformata nei contenuti e nelle strategie
Ritengo che sia matura per tutta una serie di considerazioni che non voglio ripetere e che vanno dalla caduta del muro di Berlino e no ma anche alla maturazione che dentro ciascuno di noi in questi anni avvenuta ma anche alla storia che ciascuno di noi si porta dietro
Ritengo anche che sia necessario imboccare questa strada
Ed è necessario non solo perché anch'io come tantissime altre compagne e compagni siamo rimasti feriti dal vedere le famose bandiere
Con i segni del comunismo asportati ed ultima nella manifesto del convegno della Democrazia Cristiana
Ma anche perché ce lo impone la modificazione profonda della società non solo in Italia ma anche nel resto del mondo
E estremizzando molto i ragionamenti che spesso il compagno Enrico Berlinguer ci faceva e che ripeteva e ha ripetuto nel famoso incontro dell'Eliseo con gli intellettuali
Se una determinata
Strategia fase e mature ed è necessaria vuol dire che è anche possibile
Questo lo voglio dire perché molti nel corso del dibattito ci hanno un po'accusati noi che sosteniamo la mozione del compagno Occhetto
Di fumosità e di impraticabilità della proposta io ritengo che invece sia possibile mettere mano realmente in modo serio ad una fase costituente
Voglio anche fare riferimento compagna ad alcune brevissime considerazioni
Io voglio ricordare non perché mi piaccia guardare indietro ma perché importante dal momento che siamo così gelosi della nostra storia della nostra identità
Anche riflettere molto brevemente al fatto che il maggiore consenso il Partito comunista lo ha avuto quando si è rapportato alla società usando molto di meno il suo essere partito
Cioè il maggiore consenso l'ho avuto quando ha saputo dialogare con tutta la società
Civile
Portando avanti le grandi battaglie dell'apporto e del divorzio le grandi questioni legate alla violenza sessuale
E alla
Discriminazione di sesso
Ha raggiunto il maggiore consenso il Partito Comunista con last con
La grande idea del compromesso storico
E cioè con la possibilità di attivare una grande svolta nel Paese all'interno della società
Volgendo oltre gli schieramenti oltre i partiti le grandi componenti ideali che vivevano in questa società
Non è un caso che in tutta quella fase un grande ruolo è stato giocato proprio dalle donne cioè quelle che hanno saputo andare molto al di là della fo Roma partito e tessere una rete di relazioni di rapporti di aggregazioni ben oltre il nostro essere comunisti
Da questo noi abbiamo derivato in larga parte l'affermazione degli anni settanta del Partito comunista
Ma voglio anche dire immediatamente
Che a gestire quelle grandi idee e voglio ricordare anche tutta la fase delle della politica dell'austerità a gestire quelle grandi de è stato comunque un vecchio partito comunista una vecchia forma partito che ha praticato ancora una volta il consociativismo lo schematismo il centralismo democratico burocratico e nella sostanza ha svuotato di contenuto questi ipotesi di trasformazione profonda della s'società e del Paese lo voglio prima rimarcare perché
Nesci andiamo senta congresso opera nel sito
Che io personalmente mi auguro
Ad una fase in cui ci dovremo rapportare
Con le grandi correnti di pensiero con le migliori tradizioni della cultura del nostro Paese ma anche con la gente semplice con la gente che non va più a votare compagne e compagni con la gente che vede il partito comunista sempre più estraneo ai propri problemi e non riesce più ad intessere un rapporto e ad avere uno scambio reale e soprattutto H vedere alle prospettive che noi indichiamo allora una fase costituente che deve avere un respiro molto alto sarebbe già perdente se contemporaneamente non ponesse al cento la grande questione della riforma della forma partito anzi addirittura come noi diciamo di inventare una nuova formazione politica ma soprattutto se non ci si rinnovasse profondamente
Evitando quindi già da adesso già da ora e i rischi ci sono lo abbiamo verificato con la questione Pannella
Di questi ultimi giorni ancora una volta di praticare la strata dello schematismo ancora una volta di praticare la strada della facile soluzione in apparenza di alcune grosse questioni voglio anche dire
Che la politica e la fase del compromesso storico e i grandi progetti del nostro partito degli anni settanta sono anche andati perduti perché hanno impattato con una forma partito poco democratica
Lo voglio dire con molta chiarezza ne possiamo immaginare la fase costituente una nuova forma formazione politica solo se pratichiamo il massimo della democrazia
Cioè il massimo del coinvolgimento di tutti i compagni nella discussione e nella decisione credo che questo sia uno dei limiti che ha reso angusto lo stare dentro questo partito comunista convinta ti ringrazio Piero e mi ha convinta a schierarmi con la mozione numero uno proprio perché io penso che soprattutto noi donne chiediamo pretendiamo e lavoriamo per costruire una forma partito nella quale potersi aree maggiormente a nostro agio l'ultima questione rapidissima
Ed è questa spesso in questi giorni nelle discussioni con i compagni con le compagnie è tornato spesso il concetto della militanza
Ecco io vorrei che veramente in una fase costituente e nello sbocco che può avere questa fase costituente mai superiamo il concetto del militanza è un concetto che io sento totalmente estraneo alla mia esperienze al mio impegno io sono disponibili ad impegnarmi
Sono ma non certamente a militare in una formazione politica questo significa praticare ancora metodi gerarchici e autoritari
Ma soprattutto io voglio provare il piacere di stare dentro una nuova formazione politica che sia in grado veramente di praticare l'ascolto e la comunità della comunicazione nella quale si possa stare tutte quante noi a nostro agio
E che possa costituire realmente per quello spazio di libertà che spesso all'esterno nel non riusciamo a trovare io sono compagne e compagni che noi ci muoviamo verso su un terreno anche di grande sperimentazione
E finito probabilmente il periodo delle certezze deterministica e siamo in quello delle probabilità ciliata spalancato queste norme campo anche stanca
Siamo quindi più incerti finito Piero siamo quindi più incerto Fini ma siamo anche più disponibile alla ricerca a discutere a ridiscuterlo ci ad ogni momento proprio perché l'Iraq cambiare ad andare avanti a modificare noi stessi e la società io so come quello che non voglio più
E non voglio più un partito vecchio come il Partito Comunista Italiano e concordo con Piero Pratesi che sottolineava la necessità della morte di questo partito comunista per far nascere un nuovo partito comunista una nuova forza
Che sia in grado veramente di essere all'altezza dei tempi uno strumento quindi che ci consenta di raggiungere il fine nove infine ve ero del socialismo cioè quello della piena tutela della pratica dell'affermazione dei diritti degli uomini e delle donne
Allora gli ultimi due interventi primo Sergio Rizzitelli della sezione Balduin
E poi il compagno Nando Bruno
Voglio
Come
Si
Appunto ma
Una comunicazioni compagna la compagno as Stefania D'Errico che qui presente
Per gravi problemi familiari Babos normale grave non potrà essere presente domani alla seduta
Lascia quindi nelle mani del garante
La sua dichiarazione di voto che questa mentre facciamo la compagna tutti i nostri migliori auguri prendiamo atto di questa dichiarazione che a termini di regolamento vale come dichiarazioni di voto e quindi
Rigide
Forse
Scusate compagni sono molto emozionata è la prima volta che parlo
Al microfono per cui sono estremamente confusionario ma spero che perdonerete questa mia debolezza
Ma ci tenevo molto a venire qui e dire qualche cosina
Innanzitutto credo che sia piuttosto evidente a tutti il momento storico che stiamo attraversando direi che mai come oggi i militanti delle sezioni semplici Company devono far sentire la loro voce loro pensiero e le loro forti preoccupazioni parola perciò in questo senso la mia parte di semplice militante
Vorrei partire da una critica molto severa e Asmara innanzitutto a quei compagni dirigenti del Partito comunista sia del sì che del no poco importa
Che hanno polemizzato in questi mesi in modo indecente
Adducendo argomentazioni dall'una e dall'altra parte che poco avevano a che fare con il discorso politico che stiamo vivendo
Ma avvolte personali o tese alla ricerca alla ricerca di consensi del o dall'uno o dall'altra parte
Più volte argomenta con argomentazioni che oserei definire dei cede
Io credo che la prima cosa che dovremo cambiare se si aprirà una fase costituente e questo motivo allora in modo visibile sabbiata pazienti o poche durante tranquillità sarò breve
Credo che
Credo che se si aprirà questa fase costituente il primo modo in modo
Scusa ho perso il filo del discorso
Se si aprirà la fase costituente questo modo di intendere la discussione politica che dovrà essere smantellato
In questo perciò ritengo che molti compagni si siano dimostrato molto poco dirigenti
Veniamo al dunque
Io vorrei che voi aveste un pochino di pazienza perché intendo leggere un pezzo della seconda mozione che mi sembra particolarmente interessante
Una mozione la parte relativa al secondo capitolo tale aria cose si dice che
Quei silenzi non sono stati casuali i silenzi si riferiva ai silenzi degli avvenimenti nell'Est
Riflettere ma non insufficienza anche nel nostro modo di concepire il socialismo e la transizione quegli errori hanno pensato così è scritto
è necessaria una riflessione autocritica su cosa avrebbe potuto produrre un nostro più coraggioso tentativo di Rifondazione se avviato quand'era ancora forte una grande spinta progressista dei vari settori del mondo
Ed era intaccata l'egemonia delle forze potenze dominanti
Sarebbe dunque sciocco pensare o dire le cose ci danno ragione non abbiamo da rivedere giudizi sul passato o progetti a lungo coltivati per il futuro
Una rottura è nelle cose e non può non essere accettata nel pensiero
Mi sembra un argomento è un passaggio molto interessante ed è infatti l'argomento
L'idea che mi ha convinto ad aderire alla prima mozione
Cioè la preoccupazione che se non passasse l'avvio di una fase costituente o la impressione ma quasi certezza oserei dire che fra cinque anni noi ci ritroveremo qui a ripetere le stesse frasi che ho citato poc'anzi e questo proprio non lo voglio
Il nostro declino ormai
Data da circa dieci anni hanno più hanno meno e da circa dieci anni mi sento sento parlare di riforma del Partito Comunista sistematicamente ad ogni comitato centrale
Riforma che non viene avanti e oserei dire che a questo punto sono arcistufo di tutte queste chiacchiere perché sono solo chiacchiere
Si sostiene
Nella seconda mozione che occorre un nuovo radicamento sociale rilanciare in sostanza le lotte sociali e anche da qui giustamente riparte la foto la rifondazione del Partito comunista
Cari compagni io non posso pensare che sia solo questo il modo per evitare il nostro declino e rilanciare
Diciamo così il Partito comunista nella società
Domandiamoci perché queste lotte non si sono prodotte se non in momenti molto particolari certo non è stata tutta una tabula rasa ci sono stati anche dei grossi momenti Apollo sapete bene a scala mobile il tante altre cose che adesso non mi vengono in mente i movimenti per la pace eccetera ma sono rimasti episodi che
Io direi che è evidente che nel gruppo dirigente del partito che da dieci anni a questa parte si sono via via soste sostituiti c'erano diverse letture della crisi in atto nel partito dei bisogni e delle risposte da dare solo che queste diversità purtroppo per il contenuto e la forma del nostro partito non potevano essere avvolto spesso si annulla una vicenda determinavano quella stanza e quella paralisi che abbiamo a lungo vissuto ora tutto questo per fortuna non sarà più possibile grazie a questo atto che è stato scioccata ante che è stato brutalmente posto all'ordine del giorno
Cioè non sarà più porta possibile
Credo che
Ognuno di noi avrà l'opportunità cioè credo che sia importante il fatto che ci sia l'opportunità di portare alla luce del sole il reale dissenso sui contenuti di future proposte politiche consentirà ad ognuno di voi e ad ogni dirigente di assumersi le sue responsabilità
Io vorrei citare brevemente due punti due le altre punti che sono stati sollecitati ieri il problema degli interlocutori vado molto veloce per acquistare in poco tempo
Il problema degli interlocutori fra i vari interlocutori c'è il problema dei radicali qui non è stato menzionato se non in maniera un po'non molto simpatica ieri
Nel tono intendo dire nel tono qui compagni registriamo un'arretratezza totale
Di incomprensione verso quello che sono i diversi da noi soprattutto verso i radicali io non sono radicali non amo particolarmente Pannella ma ci hanno posto un problema politico ben preciso e credo che sia dovere nostro come partito
Dare una risposta a questi qui a questi compagni radicali
è vero che ci siamo scontrati moltissimo nel passato ma è anche vero che non sempre noi abbiamo avuto ragione nei loro confronti molto spesso hanno avuto ragione loro
E anche ora che non ne prendiamo atto di questo fatto cioè voglio dire che non sempre noi siamo portatori di verità molto spesso la verità sta dall'altra parte
Il problema della sua candidatura come è stata posta personalmente non la cosa non mi turba
Francamente non mi turba nono nessuna nessun pregiudizio su un'eventuale candidatura di un Marco Pannella o di un qualsiasi altro radicale certo è che con la sua sparata forza bruciato egli stesso questa opportunità però pregiudizialmente dire di no mi sembra veramente continuare nell'errore di cui facciamo difficoltà a liberarci cioè quello di non capire chi è il diverso da lui
I movimenti sono stato al Capranica ieri è stato definito movimento di club
A per capire le cose bisogna andarci e bisogna vederle bisogna come dire assaporare Ilaria perché essi non si parla del niente compagni si parla dell'ente si parla sui giornali non ha nessun senso lì appeso una giornata di ferie per andarci
E a parte le allucinanti affermazioni di Cacciari che non condivido assolutamente il tono degli interventi di altri mi riferisco alle Tieri erano di ben altro respiro
E io chiedo un minuto taglio quest'argomento proporrei più vorrei chiudere con un'altra affermazione
Scusami politico dove l'ho letta in questo documento c'è scritto
La proposta del cambiamento del nome di un partito potrebbe essere una cosa seria molto seria
Se è un partito di fronte a trasformazioni di vastissima portata e di fronte a fatti cioè che cambiano l'insieme del panorama politico complessivo
Decidesse autonomamente e non per pressioni esterne
Di dar vita assieme ad altri ad una nuova formazione politica allora si si tratterebbe di una cosa seria che non offenderebbe nella ragione nel loro nell'onore di un'organizzazione politica
Questo compagni era scritto nella relazione di Occhetto al diciottesimo Congresso in data domenica diciannove marzo mille novecentottantacinque mi domando fino ad oggi di che cosa abbiamo parlato
Qui c'era già scritto si potrà discutere sui metodi
Sui modi e sui tempi ma non si può dire che ha una iniziativa intempestiva perché non mi risulta leggendo i resoconti dell'unità dei giorni successivi che nessun altro compagno abbia osato intervenire
Per rimettere in discussione quanto detto un po'di coerenza compagni tra
L'ultimo compagni intervenire questa sera compagno Nando Bruno
Sezione Torre Spaccata
Due criteri devono ispirare a mio giudizio la nostra riflessione e la nostra iniziativa politica in questa fase da un lato la necessità di procedere con chiarezza e linearità lungo il percorso che la maggioranza del partito ha indicato l'apertura di una fase costituente per la formazione di una nuova forza politica della sinistra italiana
Su questo piano occorrerà evitare con cura soluzioni pasticciate operazioni che possano in qualche modo delegittimare il chiaro mandato espresso dalla maggioranza del partito
Dall'altro lato occorre dispiegare il massimo impegno unitario
Nella convinzione che da questa fase e da questo progetto se ne esce comunque insieme o vincenti o sconfitti
Non ci sono soluzioni mediane né alternative a questo dilemma che ha indubbiamente una sua drammaticità
Nessuno di noi credo nutre più nostalgica alcuna per quelle mediazioni oligarchi che quelle sintesi pasticciare per dirla con Fabio Mussi attraverso cui a lungo e ancora di recente passava la ricomposizione delle divergenze
Almeno su questo punto dovremo dare atto ad Occhetto di aver ricercato sollecitato il favorito un drastico quanto salutare mutamento di rotta
Nondimeno compagni prefigurare ed auspicare la scomposizione la ricomposizione dei nostri schieramenti dopo Bologna secondo uno spirito di grande disponibilità culturale ed intellettuale
E del tutto funzionale al tipo di operazione che intendiamo mettere in atto
Sarebbe ben strano che nel momento in cui chiamiamo una coraggiosa ad una coraggiosa messa in discussione di sei
La sinistra italiana il suo elettorato le sue espressioni politiche la sua vasta rete associativa in quello stesso momento perché Asimo di rigidità al nostro interno subendo magari il richiamo di quella vocazione scissionisti che ha della sinistra italiana
Cui criticamente si richiama Occhetto nel suo recente intervento su MicroMega
Per essere chiari io ritengo che non si possa correre il rischio di avere dopo Bologna un partito che tira ed uno che frena
Un partito proteso al massimo dispiegamento delle potenzialità Greganti contenute nella prima mozione ed un partito alla finestra inattesa o arroccato a difesa di un'identità formale nel nome del vero rinnovamento
Uno scenario di questo tipo esiziale per le sorti stesse della prospettiva dell'alternativa
Evitarlo è possibile in due modi il primo modo è quello di congelare al ruolo di minoranza privata di voce di poteri lo schieramento che si è opposto la proposta di Occhetto
Taluni hanno voluto vedere nelle tesi di Marramao recentemente espresse un'indicazione di questo tipo
Devo dire che non condivido né questa ispirazione né quella invero sorprendente per certi versi ad essa speculare espressa da Chiarante secondo cui una maggioranza del sessantacinque per cento
Non sarebbe politicamente legittimata ad assumere decisioni troppo impegnative in ordine alla forma al nome ai simboli
Personalmente propendo per un altra prospettiva che poi la seconda soluzione di cui dicevo
Quella che partendo da un'oggettiva coincidenza di analisi e di spiegazioni
Sappia porsi l'obiettivo dopo Bologna
Di una sintesi alta è superiore capace di penetrare attraversare gli schieramenti de privandoli di quei tanti difetti di cui pure si sono auto alimentati in questi mesi apriorismo i personalizzazione forzature ed anche opportunismi
E assegno in ciò compagni un ruolo non secondario a questa federazione e dal gruppo dirigente che essa ha espresso in questi ultimi anni
Anche perché e di questo sono fortemente convinto il nuovo nel partito romano attraversa gli schieramenti
Sia sulla prima che sulla seconda mozione perché sono a mio giudizio ipoteche negative informa di adesioni variamente ispirate a logiche di apparato e di difesa di rendite di posizione
In entrambe viceversa brilla quanto di meglio in termini di coraggio intellettuale gusto dell'innovazione ha saputo mettere in campo a Roma il nuovo pc
Le discriminanti possono e devono essere ricercate pertanto in altre direzioni
Sulla base della consapevolezza che la prima e la seconda mozione non aggregano due schieramenti compatti bensì tendenze sensibilità culture assai articolate talora contigue spesso reciproche interferenze sovrapposizione
Non so quanto alla definizione degli schieramenti congressuali abbiano inizialmente concorso quelle diffuse reazioni che trovarono un collante nell'accusa di scarsa collegialità rivolta ad Occhetto
Tanto meno posso valutare in che misura tali reazioni iniziali abbiano cementato dirigi dito il dibattito quanto un senso di appartenenza a questo o a quell'anima del partito abbia fatto aggio su una serena valutazione critica quanto ancor più nelle strutture intermedie del partito abbiano pesato personalismi e piccole rivalità quanto infine comprensibili valutazioni di tattica politica o calcoli di schieramento abbiano inciso a determinare adesioni condizionate o condizionanti
Ma se è così tanto più avverto la necessità di ricercare una nuova sintesi
Io così da subito le ragioni e la lucida consapevolezza che guidano Bettini nella sua sofferta dichiarazione di voto al comitato centrale di novembre
E ritengo che la sostanza politica di quelle argomentazioni non abbia affatto perso d'attualità
Sulla proposta della fase costituente grava un'ipoteca di un settore del partito forse non molto significativo numericamente ma sicuramente forte ed autorevole
è una posizione che per ispirazione teorica e culturale che l'anima e per i progetti che la guidano fa riferimento all'esperienza del modello socialdemocratico classico altra cosa mi pare rispetto alle più innovative elaborazioni del nuovo corso
Anche questa composizione conosce peraltro formulazioni e sensibilità differenti fino alle tesi dal mio punto di vista per nulla condivisibili cui ha dato voce Borghini a un recente convegno a Roma
In posizioni di tal genere la carica antagonista dei valori e della cultura di sinistra
Mi sembra si stemperi in proposizioni talora sconcertanti tipiche alla tesi in ordine a rapporti col partito socialista degli opposti settarismo
La politica delle alleanze in particolare i rapporti col partito socialista viene delineata con argomenti in cui prevale una sorta di accentuazione fatali Istica
Che finisce per prescindere dalle reali e concrete dinamiche politiche sociali nella fattispecie la concreta condotta del Partito socialista riguardo a tutte le più spinose questioni dell'attualità politica magistratura informazione riforme istituzionali droga
Su questo fronte un approfondimento critico e una chiarificazione si impongono anche con riguardo agli schieramenti congressuali
Ma un discorso non dissimile
Si può fare anche nei confronti delle diverse spiegazioni e sensibilità che guidano l'adesione alla seconda mozione su cui grava pesantemente l'ipoteca di pezzi di partito invecchiati attardati a difendere l'indifendibile
Lo schieramento congressuale fiorentino il cui spartiacque costituito per molti versi dalla ormai famosa questione della variante FIAT Fondiaria mi sembra assai significativo in proposito
Sono confluite nella seconda mozione pesi e suggestioni francamente inaccettabili
C'è un linguaggio generoso ingeneroso cioè l'uso di un'aggettivazione visione disperata provincialismo subalternità culturale che non trova alcun riscontro nella situazione reale
E questo ossessivo interrogarsi sugli interlocutori la fatidica domanda compiti trovo che sia metodologicamente scorretta e politicamente infruttuosa
Questa è una preoccupazione che va ricollocata e diversamente espressa
A chi ci rivolgiamo dovremmo dire piuttosto a quali forze parlano le nostre proposte le nostre idee
Chi sentiamo di poter coinvolgere sul fronte della lotta per una diversa condizione umana per un nuovo umanissimo solo in questa ottica possiamo pensare di spostare i rapporti di forza e raccordare nuove energie
Crediamo davvero tanto per riandare alla polemica sui movimenti che i settori più avanzati della corte unicità italiana possono manifestare sensibilità nei riguardi di un partito che intende procedere sulla strada come suggeriscono i compagni della seconda mozione di un vero rinnovamento
Rimarremo così entro i confini della logica del dialogo peggio della cooptazione oppure ci chiuderemo una qualsiasi prospettiva di interazione ed invece la cultura del fare la sensibilità ideale di tante organizzazioni del cattolicesimo democratico
Possono trovare proprio all'interno di una fase costituente sperimentale gli spazi giusti per contribuire in tutta la propria originalità alla costruzione di uno schieramento di alternativa allo stato di cose attuali
Ma d'altra parte non mi stupisce neanche troppo la logica paralizzante che sta dietro all'ossessiva domanda con chi
A proposito della cosiddetta sinistra sommersa dei movimenti giovanili degli anni settanta c'è un termine nella seconda mozione che non esito a definire raggelante
Con riguardo alle possibilità di recupero verso quella generazione si dice che essa ha introiettato la sconfitta degli anni settanta
Un termine più definitivo e disperato che significativamente attinge al linguaggio psicanalitico non si poteva provare esso ben esprime a mio parere la logica difensiva che ispira tanta parte delle posizioni polemica dei compagni dal no
E poi ancora si dice che molti dei problemi del nostro partito derivino da un deficit di capacità di lotta e di intervento nella società da una smaltimento dei tradizionali rapporti di massa
Ma quei compagni occorre distinguere e riconoscere che proprio il pc del nuovo corso la giovane dirigenza di questi ultimi anni ad aver riportato il partito in campo dopo un lungo periodo di sostanziale immobilismo si può discutere dei limiti di questa nuova scese in campo ma non possiamo dimenticare che il nuovo pc di Occhetto ad aver letteralmente scoperto il fronte dei diritti di cittadinanza
Ad aver letteralmente forzato il partito lungo l'asse di una netta scelta ambientalista ed ecologica ad aver risvegliato preziose energie intellettuali sopita da anni
Ad aver ridato attualità in forme nuove alla questione comunista dopo che per alcuni anni c'eravamo sentiti dire che eravamo ormai una forza residuale irreversibile declino inservibile
Per non dir nulla della prepotente straordinaria vivificante scesa in campo delle donne comuniste che proprio in queste condizioni approvato Maggioni e stimoli nuovi ancora un minuto
Per non dire nulla in quei luoghi scattano i dieci minuti consentitemi ancora questo lavoro provennero tre tre cose per cortesia
Di un ritrovato orgoglio di partito ricordiamo tutti in quali condizioni svolgemmo la campagna elettorale per le europee anche di questo occorrerà infine dare atto al nuovo gruppo dirigente al nuovo pc
Lo spirito che ci deve condurre a Bologna dopo Bologna deve essere forte di questa consapevolezza e segnato dalla disponibilità intellettuale il gusto dire quasi a mettersi in gioco
E mettersi in gioco significa anche abbandonare certe rigidità che danno talora la sensazione che il nostro sia un dialogo tra sordi
Mi chiedo quale nuovo partito pretendiamo noi di poter costruire partendo da certi toni e certe atmosfere che si respirano anche in questa sala
E mi chiedo come possa il compagno Ingrao dopo aver giustamente rilevato che non vengono fuori a sufficienza le differenti posizioni che compongono il fronte del sì
Commettere poi egli stesso un errore ancora più grave annettendosi acriticamente la percentuale conseguita a Roma dalla terza mozione solo per poter dire che nella capitale c'è un fronte del no ha prestato al quarantasei per benvenuto il posto
Nulla sarà come prima compagno finito una scelta è stata fatta si fa l'apertura di una fase costituente per la formazione di una nuova forza della sinistra italiana nessuna confusione ammissibile in proposito ma molte cose a cura ancora decidere di questa decisione tutto il partito dovrà sentirsi impegnato ai compagni che hanno sostenuto la prima mozione spetterà il compito più difficile l'ispirazione unitaria la ricerca serena del confronto
Se vincerà questa ispirazione nessuno io credo ma il coraggio nessuno si assumerà la responsabilità di chiamarsi fuori origini in posizioni produttive inefficaci concludo dovesse farlo
Per quanto mi riguarda il mio stato d'animo sta tutto in questa bella espressione di Jacques le Goff il grande medievalista francese
Mi hanno sempre affascinato le nascite le genesi mentre ho accordato scarsa importanza i declini alle decadenze fortemente intrisa di un'ideologia pessimistiche moralistica che non condivido persuaso come sono che la morte sia raro nella storia perché la storia trasformazione
Allora compagni terminale qui questa sera il dibattito sulle mozioni
E anche la seduta pubblica
Edilizia subito la seduta riservata ai soli delegati per ascoltare la prima relazione della commissione elettorale e allora due inviti
Uno ovviamente i compagni che non sono delegati sono pregati di lasciar libera passa i compagni delegati evidenti motivi sono pregati di appendere in modo visibile il tesserino
Sul vestito la giacca portava già