Le imprese industriali italiane nella transizione - lncontro promosso dal Dipartimento Economia e Lavoro del Pd

Tardi
Come sapete da un po'di tempo col Dipartimento Economia e lavoro con il coordinamento gli Arrigucci accolti
Proviamo ad affrontare il capitolo politiche industriali sia
Affrontando casi specifici settori specifici sia provando a fare un'analisi più l'insieme qualche
E a trovare qualche indicazione di policy di carattere
Generale
L'appuntamento seminariale di oggi si scrive
In questo filone trovare ampi
Davvero è una fotografia imparziale provvisoria ma tuttavia come vedrete bel supportata da dati
Attraverso la quale tentare di estrapolare qualche indicazioni di policy da suggerire
Al Governo e la presenza abituali vincenti e la sua funzione di sottosegretario
Ha ovviamente anche questo obiettivo sono abbiamo chiamato alcuni Viscas andrei molto qualificati
A
Prego
Alcuni di scala Sant'molto qualificati a commentare la presentazione dei primi risultati di una corposa e approfondita indagine che ora
Raffaele Brancati illustrerà e i nostri bisca Assante sono oltre al Sottosegretario De vincenti quale farà l'intervento finale
In questo panel c'è Paolo buona retti che dirige l'Aster che centro studi che si occupa in particolare di politica industriale
A Bologna c'è la dottoressa alle sta Alessandra Lanza che dirige un filone di attività Prometeia su queste tematiche
Il dottori Vincenzo Boccia che
Il Presidente di Piccola industria di Confindustria
E e poi appunto sottosegretario De vincenti io mi fermo qui lascio la parola Raffaele Brancati che ci illustra
I risultati di questa sua indagine e anche magari o il contesto in cui in cui si colloca
L'iniziativa
Grazie
Io inizio dicendo che tenetevi saldi sulla sedia perché sarà abbastanza noiosa come
Per un motivo fondamentale per un motivo fondamentale
Cioè il difetto che io trovo in tutte le analisi che vengono fatti in tutte le letture vengono fatte che c'è una superficialità
Enorme e nelle politica industriale la cosa assume dei degli aspetti francamente paradossali
Tutti sono convinti di sapere tutto dell'impresa e dell'evoluzione dei mercati delle politiche persino delle stesse cioè cioè per dire una simpatica discussione che accomuna tutte le forze politiche italiane
E in cui tutti sono convinti che gli aiuti alle imprese l'ultimo aspetto che poi decideremo sono una cifra prossima diciamo che oscilla tra i cinquanta miliardi di Baldassarri e i trenta miliardi di Giavazzi e Alesina
Peccato che le stime che operiamo noi e quelle che sono assolutamente coincidenti dell'Unione Europea parlano di tre miliardi
Una che vide non stiamo parlando di come dire di un errore statistico se il tre e il cinque per cento al sette siamo parlando di una cifra che balla tra i cinquanta miliardi e i tre miliardi anzi due le stime più e quindi vediamo l'idea che abbiamo serve uno sforzo conoscitivo enorme
In Italia non esistono indagini sulle in prese
Esiste l'indagine fatta da Banca d'Italia con circa cinquemila interviste un po'meno quattro mila interviste duemila per l'industria due mila per i servizi
Questa indagine si occupa solo delle imprese con più di venti addetti
E c'è poi lì che non è un'indagine ma è un'analisi di Mediobanca che quando parla del fatto che le imprese di media dimensione sono le migliori
Ne parla a giusto titolo perché guarda sostanzialmente solo quelle perché si occupa solo delle imprese con più di cinquanta dipendenti
Le grandi imprese sappiamo che sono un numero molto esiguo e quindi
Diciamo non ci sono veri approfondimenti
Contro ogni logica e buonsenso non ci siamo da un po'd'anni impuntati e cercare di fare un'indagine a tutto campo con sforzi molto grandi
Senza avere grandi informazioni il quadro che emerge nelle letture dell'industria italiana è molto semplice ed è questo che vedete qui l'Italia cresce poco l'industria va peggio tutto ciò avviene dalla seconda metà degli anni Novanta
Perché questo perché la produttività e bassa e a una dinamica negativa della produttività
Questa dipende dalla capacità di innovare e da una base fragile ma questa ancor più è legato al fatto che abbiamo un sacco di micro e piccola impresa in
Specializzazioni produttive tradizionali che tipicamente non fanno fare ricerca
I distretti che ci avevano tenuto a galla per un lungo periodo hanno mostrato grandi debolezze fino agli anni recenti diciamo
E il fatto che le grandi imprese si riducano in Italia viene attribuito in generale a imperfezioni dei mercati mercati dei capitali del lavoro i vincoli della pubblica amministrazione
Cioè c'è un sostanziale rinvio a questioni generali
Che
Naturalmente esistono ma che
Ci danno poco respiro
Nel non c'è nessuno spazio in tutto ciò per le politiche industriali in senso stretto che assorbirebbero quantità enormi di risorse
Risultato gli unici i suggerimenti che sono in campo in questo momento nel dibattito di politica industriale sono quelli
Peraltro fatti propri da Banca d'Italia che dicono c'è bisogno di maggiore istruzione c'è bisogno che i servizi funzionino
Funzionino o meglio quelli diciamo legati alla sanità quelli legati
Alla giustizia in particolare a quella civile e così via tutte cose naturalmente
Assai condivisibili
Ma che poi ci portano abbastanza
Fuori nel senso che si si deve rispondere la domanda che fare per l'oggi
E questo diventa molto difficile insomma naturalmente i servizi vanno migliorati il vivere civile figurati come possiamo
Post come possiamo diciamo allontanarsi o tutto ciò ma non può bastare e quindi lo sforzo che ci siamo permessi di fare quello di capire un po'meglio
Che quali sono state le tesi che abbiamo avanzato nella passata indagine che vi cito rapidamente che poi dopo sottoporremo attesta in questa tornata
Naturalmente il dinamismo delle imprese
Non la redditività e questa è una questione che deve far riflettere ma su cui non ho sufficienti elementi ma il dinamismo dell'impresa intesa come crescita crescita del fatturato crescere le esportazioni coglie legato
A questa triade diciamo di di di elementi dinamici che sono innovazione ricerca Investimenti
Nel due mila nove anche le piccole e microimprese segnarono dinamismi naturalmente in quote inferiori in quote piccole
Ma ricordatevi che non possiamo trascurare troppo
Le quote piccole delle microimprese perché se moltiplicare un numero basso Piero una quota bassa per un numero enorme di soggetti potete avere degli effetti anche sorprendenti
La cosa che sembra più interessante e che più ancora dei processi tipici diciamo di specializzazione settoriale sembrano essere questa era la tesi che avevamo avanzato l'altra volta
Sembrano essere pregnanti gli elementi di diciamo così di apertura dei mercati chi si affaccia su mercati aperti sui mercati internazionali
Fa più ricerca
Guardate non è una questione di lana caprina di voler fare delle analisi particolarmente raffinate la questione ha una ricaduta di policy fortissima
Tutta la pensate alla politica fatta per fatta o non fatta per la ricerca e sviluppo in Italia è stata sempre una politica molto concentrata sull'aspetto tecnologico cioè come se ci fosse
Un'idea di technology push quindi io sviluppo la tecnologia faccio invento un nuovo prodotto questo nuovo prodotto si conquista e sui mercati e via così
Per l'Italia e per le piccole e medie imprese italiane non è così c'è chi può e chissà circa i mercati internazionali sa che sui mercati internazionali che sono gli unici che crescono perché anche le componenti di domanda sono intrecciati tutto ciò
Chi vuole andare sui mercati internazionali sa che deve aderire al suo interno un certo contenuto di innovazione di ricerca senza i quali non riesce a stare
Non è un modo di semplicemente di rovesciare la frittata e la questione che la la ricerca e la tecnologia che ti serve e quella che ti serve ed è richiesta dai mercati non è semplicemente una questione di ciò che ti offre l'università un laboratorio di ricerca quindi
è un approccio se volete più del Nantes pubbliche non technology push
C'era infine nel due mila nove dei fenomeni dilazionamento molto forti molto forti
Che erano particolarmente concentrati e non sugli marginali ma su quelli che cercavano di affacciarsi sul mercato internazionale
Cioè chi era più dinamico che cercava di esportare che cercava di
Di fare ricerca innovazione arriva più indicazioni di tensioni sul credito
E infine le reti erano importanti questa era la tesi dei due mila nove
Questi sono dettagli sull'indagine che io salto perché credo che la noia sarebbe davvero troppo grande
Sappiate tuttavia che dietro indagini di questa portata tra l'altro qui c'è il direttore di format che ha fatto per noi l'indagine che sa quanto sangue costa qui c'è uno sforzo enorme di e di elaborazione e di controllo
Che rende questi dati particolarmente accurati a mio modo di vedere
Allora cominciamo a ragionare la prima cosa è va beh la voci ripetete sempre che chi fa ricerca e comunque migliore di altri è così si è difeso meglio nella nella crisi nelle difficoltà delle crisi
E lo abbiamo fatto un semplice gioco ma che
L'abbiamo fatto con parecchie variabili e torna sempre quindi diciamo non non accapigliamo sui dopo sul sì Insula singola variabile
Abbiamo confrontato chi faceva ricerca nel periodo iniziale e come è andato nel periodo successivo
E diciamo che torna abbastanza nettamente cioè chi faceva ricerca
Ha avuto una performances in termini di andamento del fatturato molto migliore di chi non la faceva
C'è un elemento preoccupante di cui poi però vi parlerò alla prossima slide
Anche le previsioni per il due per il futuro due mila dodici due mila tredici per intendersi questa è un'indagine fatta nel novembre due mila undici
Quindi quando la situazione interna era drammatica
Non che ora sia particolarmente esaltante anzi
Forse diciamo la differenza tra all'ora quando abbiamo fatto l'indagine ed oggi e che mentre allora sembrava che possono il mercato interno fosse in grande criticità adesso diciamo la criticità è abbastanza
Diffusa e generalizzata e quindi forse la situazione e persino più preoccupante ma comunque prendiamo
Prendiamo il dato il dato dell'ente la nostra indagine questa è una slide molto complicata io mi scuso per questo ma
Diciamo bisogna intendersi vedete che la parte di sinistra sonori piccoli e micro imprese
A una situazione sistematicamente peggiori nel senso che
Come son fatti questi dati in rosso sono quelli che prevedono un calo del fatturato nel prossimo biennio
L'azzurro sono quelli che prevedono una crescita del fatturato e poi c'è una cifra tra il settanta il settantacinque per cento di impresa e che lo prevede stazionario
Vedete che nelle microimprese la situazione di mercato anche prevista e molto in peggioramento cioè quelli che che la vedono in peggioramento sono molti di più di quelli che l'avevano in modo positivo
Vedete anche che a partire dalle dimensioni siamo dalle dieci dai dieci addetti cioè quando le imprese sono un po'più strutturate
La cosa diciamo comincia a venire un un aspetto un pochino più
Positivo cioè la barra zur supera la barra rossa
Vedete anche nella parte in basso del grafico che chi fa ricerca e sviluppo ha comunque una una caratterizzazione molto migliore degli altri e questo vale sia nelle Regioni convergenza che negli altri insomma allora
Che cosa traggo di succo da questa diapositiva traggo solamente una considerazione
Che viene confermata poi in tutte quelle che vedremo successivamente
Cioè le microimprese che avevano abbastanza cercato di affacciarsi sua attività più sofisticate dalla ricerca i mercati internazionali sono sostanzialmente affondate
A fondare perché non sono state sostenute affondate perché la crisi ha colpito tutti quanti ma comunque diciamo questo tipo di soggetti molto diffuse da noi è stato diciamo ha subìto fortemente le criticità
E queste le trovate
In modo assolutamente coerente in queste diapositive successive
Vedete che queste sono le innovazioni di prodotto
Che calano costantemente nel periodo dal due mila otto al due mila nove al due mila undici e invece per le imprese strutturate hanno una reazione a partire da dimensioni un po'più grandi
E per certi versi è atteso no tutti quanti si aspettano che le micro imprese vadano molto peggio delle altre e per me è stata invece una relativa sorpresa questa omogeneità e tutto sommato non mi elemento così così positivo interessante
Questa stessa dinamica la trovate anche per le imprese che svolgono ricerca e sviluppo
Vedete come la dimensione sia fortemente incidente in questa ripresa
Qual è la differenza tra la tesi che sosteniamo lui è quella che sostengono tutti
Che non secondo noi la ripresa e Giada ridai dieci addetti cioè già da uno da un livello
Molto piccolo di impresa abbiamo dei comportamenti di grande interesse che un policy maker accorto dovrebbe seguire e considerare
Questo è un altro elemento
Che ha un rilievo
Come si fa ricerca ma soprattutto diciamo le persone spesso hanno un'idea della ricerca molto molto tradizionale note il laboratorio della grande impresa della multinazionale che ha la sua struttura
Per inciso in questo strano singolare Paese in cui tutti noi viviamo felicemente una delle cose che non si sa assolutamente mentre si chiede allega alle diciamo di attirare capitali esteri
è il cambiamento di strategia radicali che ci sono state delle multinazionali cioè le società multinazionali e i loro centri di ricerca hanno subito dei cambiamenti strutturali straordinariamente profondi è straordinariamente inconoscibile
Però diciamo non è questo l'oggetto della della mia relazione quindi non mi soffermo su questo ma le piccole imprese fanno ricerca molto all'esterno
Come la fanno le sterno lo fanno in due modi o con rapporti con altre imprese o con rapporti con università
è evidente che nei momenti di crisi si taglia soprattutto i rapporti esterni perché prima di licenziare il mio ricercatore taglio le commesse che do all'esterno
E molto interessante sapere notare che uno questa è una caratterizzazione
Molto forte per le regioni deboli
Secondo che questa caratterizzazione di ricerca all'e sterno fatta con le università
Ciò quel pezzo che fatto con l'università è un pezzo che non cala negli anni che nelle regioni del Mezzogiorno addirittura è molto aumentato in particolare in Campania e Puglia devo dire soprattutto Puglia
L'internazionalizzazione a
Diciamo delle tendenze analoghe
Non mi soffermo particolarmente su questi aspetti naturalmente questo è un fenomeno invece che dovete guardare con qualche attenzione
Cioè dire la il legame che c'è tra l'internazionalizzazione e l'entità della innovazione o della ricerca non non vi ho messo tutte queste slide che già come le ho detto in apertura credo di essere abbastanza noioso al aggiungere altri elementi sarebbe terribile
Però vedete che
Più si
è aperti più si cerca di competere sui mercati aperti più naturalmente si deve fare per forza utilizzando
Utilizzando processi innovativi e ricerca
Questo vale per l'Italia nel suo complesso e vale moltissimo anche per per le Regioni convergenza quindi siamo
è un fenomeno che va al di là della caratterizzazione territoriale
Qui vado rapidamente perché la risposta delle reti è una delle risposte tipiche che vengono date no
Allora intanto noi cerchiamo di dare un numero quando parliamo di reti quando parliamo di di filiere e così via di che cosa stiamo parlando di quante imprese stiamo parlando
Allora noi la nostra stima dice che quando si parla di rete locale si parla all'incirca di un quarto
Delle imprese complessive italiane
Quando si parla di queste riunioni hanno secondo me
Ci tengo a fare
Questa
Questo
Riguarda il listino un pezzo presumo verso
Denaro dove sorgono intorno
Richiesta distingue
Questa è una sono semplicemente
Stiamo ristrutturando un
Visto quindi da
Questi sono viceversa relativo dovesse fare consigli comunali
Servizi progettazione
Comune commercializzazione e così via
Delle l'esenzione
La richiesta invece più o meno
Dissimile
Nei dettagli Amburgo questa parte superato il grafico
Servire le relazioni pubblico più
Strutturati
Ma una cosa che ci sembrava interessante
Grazie anche andare a vedere la componente diciamo di allungamento di queste reti quindi diciamo che tipo di razze di relazioni ci sono
E vedete che qui le reti possono diventare nazionali internazionali e qui come da attese naturalmente
Diciamo le grandi imprese hanno riti molto più lunghe
Io naturalmente chi ha la rete e più innovativo
Passa questo aspetto perché questo aspetto viceversa è una novità assoluta ed è quella delle filiere
Perché dico che non utilità assoluta non non è la prima volta che ne so che è sentito parlare di filiere ma è la prima volta che su un'indagine estesa di grandi dimensioni
Viene proposto un approfondimento sulle filiere e sulle catene del valore anche internazionali
In primo luogo un numero ma quante sono le imprese in Fiera in Italia
Diciamo noi abbiamo fatto un'analisi accurata la nostra stima eh che si tratta del tredici per cento delle imprese che riguardano più o meno il ventidue per cento dell'occupazione
Quindi ricordiamoci
Le reti locali sono più o meno un quarto a un quarto e un terzo delle delle imprese complessive nella nostra stima naturalmente
Ma
Diciamo ad antichi astine migliori ovviamente non siamo uno detentori di un diritto di esclusiva
Sulle filiere e naturalmente si converge cioè si va su un numero più stretto perché per noi
Ma anche per le imprese
La filiera naturalmente non è semplicemente un uno che produce più o meno legato ad altri produttori ma è soprattutto uno che in un
In una catena in qualche misura specializzata di produzione
Le distinzioni tra tra regioni sono molto evidenti rispettano perfettamente le attese ovviamente
L'Emilia Romagna
Un un aspetto molto grande da una prevalenza avuto nessuno molto internazionalizzate
Questa impresa
E spesso hanno anche un'internazionalizzazione abbastanza sofisticata voglio solo dirvi una questione questa il tipo di beni che producono che possono essere semilavorati componenti beni di consumo finali
Ebbene industriali finali
Le tre i filiere principali che non abbiamo rilevato non sono così sorprendenti perché sono una filiera agroalimentare la filiera tessile abbigliamento e la filiera meccanica
Vi faccio vedere solo questo aspetto che è importantissimo
Cioè
Come si sta nelle filiere
La filiera da porla possiamo caratterizzare in diversi modi no uno è che tipo di beni produci
Un altro modo che noi abbiamo ma che per adesso ancora non abbiamo presentato
E
Da quali Paesi verso quali Paesi c'è un livello di internazionalizzazione molto diversificata
Ma infine la forza con cui tu sei presente in una filiera può essere rappresentata dal fatto se participio no alla progettazione del prodotto finale
E qui i risultati sono molto interessanti che ci rappresentano perfettamente l'idea di forza industriale che noi abbiamo in testa
Cioè se si va nel centro nord nella meccanica abbiamo una un contributo al disegno del progetto del prodotto finale
Che è pari al sessanta e ben il sessanta per cento dell'impresa che appartiene a questa filiera dice che da un qualche contributo
Stessa domanda stessa tipologia di questionario nel centro-sud nella nella meccanica scendiamo al venti per cento questo per noi è una rappresentazione fortissima della differenza di peso
Presente
E infine
Adesso di richiamo due-tre slide alle questioni finanziarie
Allora che è successo tra il due mila otto e due mila dieci
Quindi fermo al due mila dieci perché i dati di bilancio sono gli ultimi dati di bilancio disponibili sono quelli del due mila dieci
Primo la leva complessiva cioè a dire il livello di indebitamento
è scesa in modo abbastanza sensibile
Ma non è scesa per tutti
Qui è un pochino complicato da leggere ma se vedete la riga di sopra
Che cosa si dice chi ha
Basso e Alto sa per il livello di indebitamento c'è chi arriva all'inizio del periodo quindi nel due mila otto un basso livello di indebitamento
Addirittura aumentato i suoi debiti quindi vuol dire che per richieste o per scelta quindi o perché le banche glielo consentivano o per scelta
L'indebitamento di chi arriva un un un livello basso di questo stesso indebitamento è aumentato chi era invece fortemente esposto
Ha dovuto rientrare
Ha dovuto rientrare fortemente in media nazionale ancor di più se si guardano le regioni delle aree convergenza
Questo tipo di dinamica
Non ha di per sé particolare peso perché le banche ci dicono per esempio non sono scesi per motivi diciamo perché noi abbiamo stretto i cordoni della borsa ma sono scesi perché non c'era abbastanza domanda da parte dell'impresa
Ora noi non abbiamo un'indicazione se non questa dei dai
Dai dati di bilancio cioè se si fa un rapporto tra debiti e fatturato quindi come se fosse l'input di credito per unità di fatturato
Vediamo che questo non è sceso quindi ovverosia è sceso il debito ma il fatturato è scesa ancor di più quindi rapporto
Diciamo semmai cresciuto quindi non c'è un indicatore di razionamento dai bilanci
E questa è un'altra cosa che viene confermata qui la fonte diversa
Perché questa questa slide prevede invece le domande se abbiamo chiesto agli imprenditori
Quanti sono gli investimenti che non avete fatto perché non c'erano risorse finanziarie
E qui il dato è abbastanza sorprendente cioè tra il due mila nove due mila undici questo razionamento sono gli investimenti e
Naturalmente le imprese hanno bisogno di denaro sia per il capitale circolante sia per gli investimenti quindi questo qui riguarda gli investimenti
E il razionamento percepito dagli imprenditori sugli investimenti è calato
Per gli investimenti
Perché calato naturalmente la questione che balza agli occhi che forse gli investimenti non si fanno perché non ci sono c'è domanda se le prospettive di crescita sono così basse
Non si fanno investimenti e quindi non c'era azionamento quindi siamo manca la domanda di da parte delle imprese ma solo per questo motivo
Dove c'è domanda colonna di destra limitazione alla ricerca quindi le imprese cercano di fare ricerca
Quell'impresa che cerca di fare ricerca hanno viceversa un razionamento sul credito che aumenta
Quindi sono dati molto complicati e difficili da leggere
Ma che prospettare un quadro diciamo molto articolato è molto diciamo che che non invita le semplificazioni eccessive
C'è qualcuno che che partecipa al dibattito politico economica dicendo basterebbe fare qualche cosa e completamente fuori strada al mio modo di vedere
Certamente se la limitazione della ricerca e così forte c'è bisogno di qualche cosa di specifico
Queste di risparmio queste letture che solo steso su tre ricerca investimenti innovazioni il quadro è sostanzialmente
E sostanzialmente omogeneo cioè il rientro e più forte per chi fa per chi attivo
Ed è più forte sia quello leggibile dai bilanci sia quello leggibile dalle interviste alle imprese
In sostanza quindi è vero che esiste un calo fortissimo di domanda da parte dell'impresa e di risorse finanziarie per investimenti ma è altrettanto vero che nei casi in cui se l'area irrazionalmente le restrizioni sono molto forti
Infine sulle politiche sapete che molti citano il fatto che ci sono fondi di garanzia e con tanti soldi
Avete letto sicuramente sui giornali
Beh questo questo elemento diciamo non viene così fortemente percepito nel senso che da un lato
Per quanto io
Tanti siano i soldi dedicati alla I fondi di garanzia si tratta veramente di poca roba
Aggiungo che si tratta di circa
Un quarto di quello che fa la Germania sempre per i fondi di garanzia è comunque
A parità di dimensione di paese
Si tratta veramente di una cifra molto esile e che stranamente non sembra affatto andare per sugli scopi istituzionali che sono quelli delle imprese di piccola e media dimensione
Io non ho altro da dirvi mi rendo conto che ho dato un sacco di numeri
Per certi versi anche confusi ma l'idea che c'è di politica economica e di politica industriale dietro questa
Questa logica e questa presentazione è un'idea in cui
Diciamo nella politica industriale non credo che sia il tempo di
Grandissime strategie grandissime riflessione più il tempo di
Politiche accurate che siano dedicate obiettivi molto specifici e che viva Dio siano gestite bene
Parlavo prima con con Laura io credo che ci sia un un punto emblematico del modo
Demenziale in cui è gestita la politica italiana
In questo campo ed è licei
Noi abbiamo
Tutti noi abbiamo individuato da tempo
Il problema dell'integrità rinazionalizzazione con un problema decisivo
Tantissimi di noi avevano sottolineato il fatto che l'ICE aveva un sacco di problemi che non una vita abbastanza l'impresa e che era con uno strumento che andava rivisto riorganizzato
Che cosa è stato fatto è stato chiuso
Salvo poi riaprirlo cioè è un modo in modo binario di vedere la politica per cui
Funzionari mani acceso non funzioni ti spengo che francamente una cosa sbagliata ma sbagliata proprio da da un punto di vista
Non so come dire proprio basilare
Che che non che non può essere accettato in un Paese normale
Il dibattito sulle politiche per gli aiuti è un dibattito ugualmente
Folle intanto si parla di numeri sbagliati
Questi numeri che vedete sono quelli corretti ma non perché lo diciamo noi insomma sono veramente frutto di analisi accurate nessuno le ha mai smentiti e sono quelli che arrivano effettivamente alle in prese
Naturalmente sono le erogazioni perché se
Guardiamo i comunicati stampa dei vari assessorati o dei vari ministeri sembra chissà che che che i monumenti ci sia che Carrie moderazione non rimanesse scusate che che i trasferimenti ci siano le Regioni questi sono i numeri che vanno effettivamente alle imprecise
Nessuno piccola cosa persino il tanto sussidiato Mezzogiorno ad eccezione di questa legge sulle sostanziale
Non ha a poco più di seicento milioni di euro i all'anno quindi diciamo si tratta di
Tutto il Mezzogiorno si tratta di di cifre complessivamente modeste e comunque che continua a essere date male
Cioè continuare se le spese senza attenzione non c'è bisogno troppo di idee c'è bisogno di
Tu un lavoro accurato che circhi possibilmente di avere dei meccanismi adeguati che dei meccanismi corretti di gestione dispensa è un lavoro oscuro
Che non fa andare sui giornali che mi sembra nessuno si accinga a fare
Grazie a fare posero ricordarci il campione che avete utilizzato
Questo è quanto con quanto è alto il campione
Dopo il campione riguarda venticinque mila in prese
Del settore industriale dell'industria in senso stretto e di servizi alla produzione
Ed è un campione anche lì è una cosa molto esso non so chi fosse appassionato però siccome è un'indagine ripetuta che è un grandissimo valore anche se nessuno se ne appassiona più che tanto
Ci siamo permessi di fare questa volta un campionamento diciamo un po'distorto
Cioè tutti noi siamo interessati a fenomeni rari quando qualcuno di voi è interessato alla ricerca per dire no la ricerca fenomeno raro perché la ricerca viene fatta dal quattro cinque per cento delle imprese
Quindi bisogna possiamo forzare il campione in modo che quelle diciamo quelli che io vado intervistare abbiano un po'più probabilità di fare ricerca perché alla fine ho o del della sostanza su cui indagare
Altrimenti mi trovo con con delle indagini assolutamente poco
Poco significative naturalmente è un lavoro molto intenso abbiamo un comitato scientifico fortissimo però insomma chi volesse questi dettagli si va a vedere sul sito dove ci sono tutte
Nel nota metodologica e quant'altro
Grazie
Bene mi pare che ci sia
Ci sono tanti spunti di riflessione allora procedere così
Interviene Paolo bonarie tipo Alessandra Lanza
Poi per Vincenzo Boccia poi lasciamo aperto
Proprio qualche intervento domanda prima di dare la parola dei vincenti
Beh innanzitutto ringrazio
Gli organizzatori per avermi consentito di partecipare a questa
Questo incontro e ringrazio Raffaele perché effettivamente
Le sue indagini offrono sempre moltissimi stimoli ricordo che abbiamo presentato a Bologna fatti in cerca di come molti anni
Vorrei
Scusa
è e credo che vi siano alcune questioni che debbano essere sottolineate
E che fanno parte anche della nostra esperienza in Emilia Romagna e più in generale sul tema delle politiche industriali in particolare per l'innovazione in Italia
Il primo punto è questo le imprese che innovano sono quelle che stanno sui mercati internazionali
Questo però è un dato specifico della manifattura che mette in luce due cose
Scusami
Dalla specifica la manifattura e dei servizi lombardi
Va
Però l'osservazione
Una pignoleria no no no se
Cioè che sono i servizi più legati alla manifattura servizi finanziari
Ecco e detto questo credo però a una duplice Fazio
Già la prima è la manifattura i servizi per la manifattura sono competitivi se stanno su un mercato internazionale e per essere competitivi hanno bisogno di fare ricerca e innovazione
L'esperienza di moltissime feriti filiera in questo campo sì
Ci consente di dire questo
L'altra questione è la domanda interna non è assolutamente qualificato
Questo è un tema anche dobbiamo affrontare perché l'industria italiana ha perso dieci anni e su questo siamo tutti d'accordo che l'industria italiana penso tutti i dieci anni quanto meno dà i numeri sembra che abbia perso dieci
Questo che cosa significa però non significa che tutte le industrie italiane hanno perso dieci anni
Questo significa che c'è stato una polarizzazione molto forte tra un certo tipo di industria che era presente ed è sui mercati internazionali
E che dopo la crisi del due mila e nove ha avuto uno se se poi ripresa e poi un altro tipo di indossa che invece presente prevalentemente sul mercato locale di mercato locale la domanda interna non è sfidante
E non è sfidante sia perché non paga la pubblica amministrazione questo lo sappiamo ma non è sfidante nemmeno perché le asticelle sono troppo basse cioè noi stiamo facendo il male delle nostre imprese mettendo le asticelle troppo basse anche sul public procurement su tutte le questioni questo è un punto essenziale
Sul quale bisogna che cominciamo a riflettere sia sulle politiche regionali sulle politiche nazionali sulle politiche di public procurement
Ma anche sulle politiche che riguardano di più il mercato degli standards le
Le questioni relative all'ambiente la sicurezza eccetera eccetera io credo che
Su questo ci sia una grossa riflessione da fare
Cioè io non penso che si possa risolvere la questione dell'Agenda digitale italiana mettendo semplicemente automatizzate servizi la pubblica amministrazione
Questo mi sembra una perdita di tempo mi sembra che in più facciamo solo l'interesse delle multinazionali rischiamo di avere figli effetti negativi che abbiamo avuto sul fotovoltaico eccetera eccetera
Quindi secondo me su questo bisogna cominciare apporre un problema sulla qualità della domanda interna
Che non è solo pubblica
Che non è solo pubblica ma in cui il pubblico è comunque un ruolo regolatore importante
L'altra questione appunto su questi dieci anni perduti dobbiamo mettere dobbiamo cominciare a fare focalizzare
Laddove abbiamo i dieci anni perduti dell'industria sono stati effettivamente
Un problema quali sono le criticità le criticità sono nella rigidità dell'impresa
La rigidità dell'impresa non è la rigidità del mercato del lavoro non c'entra niente
C'entra poco generoso
La presa della rigidità dell'impresa è stata determinata in particolare da una cosa che è successa dall'ingresso dell'euro in poi quindi della fine della sua vocazione competitiva che mentre in molti altri paesi manifatturieri veniva fatto
Lei lo ha utilizzato
Il basso livello dei tassi di interesse leva e la relativa sapesse le o per fare investimenti
Nel nostro Paese invece la quota di investimenti se costantemente ridotta tante che il tasso di ammortamento sui bilanci delle imprese manifatturiere si è ridotto drasticamente
Fino quasi a dimezzarsi in alcuni settori rispetto al fatturato
E questo non è doppio non credo che l'imprenditore perché l'imprenditore italiano risponde di più alla teoria dell'Opus economico USA rispetto all'imprenditore tedesco l'imprenditore francese perché è semplicemente
Più
Come dire
Assetato di denaro
Non credo
Manca essenzialmente l'imprenditore italiano rispetto all'imprenditore tedesco e francese è un imprenditore che non ha un quadro di riferimento Paese
Perché nel momento della crisi gran parte l'imprenditoria tedesca ridotto gli orari di lavoro ha riportato le produzioni in Germania
Non credo che sia semplicemente stato una presa di buona volontà di etica imprenditoriale eccetera ma perché c'è un c'era un sistema Paese che comunque considerava quello il comportamento da fare e in cambio dava delle cose
Candidata delle cose che erano l'istruzione educazione eccetera in politiche industriali quei due miliardi che ieri sera adesso Raffaele per la Germania nell'ultimo anno sono stati diciotto miliardi
Quindi è evidente che c'è una una insomma una differenza di comportamenti che deriva dal quadro di certezze di regole
Di comportamenti di comportamenti
E anche voglio dire di interrelazioni tra i diversi soggetti istituzionali ed economici che che c'è insomma
Fatto che comunque nelle MD impresa è tedesche vini che dici sia a regime della compartecipazione dei lavoratori nel che ci siano le banche e ci sia il sistema dell'AUSL BA in King all'interno dei imprese tedesche cioè
O tutto questo di cosa mette in luce però mette in luce una cosa che viene fuori anche dalla ricerca che è vero che c'è una certa dinamicità anche delle imprese di un
Non di grande e media dimensione che quindi
Piccolo è bello
Ma sicuramente medio è meglio
E quindi c'è un problema proprio di crescita dimensionale dell'impresa
Io credo che questo sia un problema vero perché adesso possiamo metterla come vogliamo ma insomma prestare sui mercati internazionali per fare ricerca e sviluppo per faccia insomma ciascuno di noi ha lavorato con l'impresa e sappiamo come funziona ma
Insomma bisogna aiutare un processo di crescita dimensionale dell'impresa le reti sono uno strumento ma le reti non sono sufficienti
Guardate sulla questione del credit crunch e lo diceva bene Raffaele adesso
C'è un problema vero che questo
L'ora
La maggioranza dell'impresa
Anche di quelle che esportano ed innovano ha raggiunto il tetto di finanziamento secondo voi gli algoritmi scolpiti sulla pietra che derivano da Basilea due per quanto riguarda le banche a Basilea tre
Avete visto anche dalla lettura dei giornali di questi giorni che le banche
Mettono a sofferenza i crediti che ci sono effettivamente sofferenza ma poi c'è un livello molto vicino alla sofferenza che so che è tutto per tutte quelle imprese che hanno già raggiunto il tetto di finanziamento possibile
Allora è evidente che c'è un sistema di rischio bancario che influenza sicuramente molto anche il credit crunch
E c'è contemporaneamente una necessità di capitalizzazione delle nostre imprese che non è avvenuta negli anni dal due mila ad oggi
Anche perché i comportamenti delle banche sul territorio sono stati i comportamenti che favorivano il credito per il circolante che non ripeto per gli investimenti perché questo poi in realtà così come voglio dire anche le banche
Si devono assumere la loro responsabilità da questo punto
Allora a questo punto è evidente che nel nostro Paese bisogna cominciare a pensare in modo non convenzionale bisogna strutturare uno strumento che sia fiscale che sia di incentivazione che si è quello che volete che aiuti
Stesso articolo cross
Le banche a trasformare i loro crediti in capitale di rischio
Questo significa o almeno parte di loro crediti in capitale di rischio
Perché è evidente sex presenta le banche sono troppo esposte con l'impresa le impresa un troppo esposte con le banche i livelli di rischio cominciano a intrecciarsi
E quindi
Se si vuole interrompere la spirale finanzia la Spedale negativa diverso tipo uno strumento di questo genere
Uno strumento che poi mica detto che le banche permanenza nei consigli amministrazione tutte le imprese e posso anche collocare
In un fondo per le partecipazioni industriali il cui rischio può essere ridotto da una partecipazione dello Stato ad esempio caso proposta attraverso Cassa depositi e prestiti che non figurerebbe nemmeno
Nel nel de nel debito pubblico
Tecniche potrebbe in qualche modo disse rifatte gli rinnovò facciamoli rifacciamo uno strumento di promozione
Delle imprese e della della e anche probabilmente dell'aggregazione della del sistema di impresa che ovviamente se poi ci sono delle partecipazioni che lo stesso fondo anni credo stesso settore fa potrebbe anche favorire questo
Io mi rendo conto che detta così è sicuramente però cominciamo a pensare in modo non convenzionale perché i problemi del nostro sistema produttivo non sono problemi convenzionali
E quindi secondo me da questo punto di vista bisogna cominciare a strutturare degli strumenti che abbiano queste caratteristiche si diceva bene i fondi di garanzia prati fondi di garanzia sono uno strumento importantissimo per le piccole e medie imprese
Oggi i fondi di garanzia però non servono più a garantire le piccole e medie imprese servono a garantire le banche
Tant'è che nella mia regione i fondi di garanzia che avevano un indice di rotazione di una dieci oggi hanno un euro ed indice di rotazione quando va bene di una tre ma più spesso di una due
Che significa che lamentavano insofferenza delle banche per essere chiari
Questo significa che da questo punto di vista abbiamo la necessità di ripensare anche questo sistema
Qual è uno dei problemi del mercato finanziario italiano che non c'è comunicabilità tra capitale di rischio capitale il credito commerciale garanzie e sistemi assicurativi
Se mi segue attivi sono importanti il trenta per cento delle nostre operazioni all'estero sono assicurate prevalentemente tramite Sace eccetera eccetera il settanta per cento delle operazioni all'estero da Germania sono assicurate
C'è una bella differenza
Il
Il
Quindi noi abbiamo una
Non si sa e quindi bisogna mettere assieme dei sistemi comunicanti anche dal punto di vista
Ora d'impresa quando fa un percorso di crescita quando fa un percorso quando vuol fare un investimento in innovazione crescita non ha bisogno solo del capitale di rischio non ha bisogno solo del credito commerciale un abito ha bisogno di un insieme di questa cosa
E secondo me sotto questo profilo è necessario che quindi
I consorzi di garanzia sì
Unifichino sono otto l'avere il controllo della Banca d'Italia e comincia a diventare delle banche di garanzia cioè sostanzialmente delle banche che usando la garanzia come prodotto centrale e quindi un e quindi anche sviluppando una portabilità delle garanzie comincino a intervenire su una sistema
Di messa a disposizione di prodotti finanziari complessa
Questo è il il punto il punto secondo me il punto fondamentale
L'ultimo punto e poi la faccio breve e quella delle filiere poi caso mai mi serve dire qualcosa dopo insomma cioè noi nei dei sistemi di politiche industriali abbiamo bisogno di darvi quadro di riferimento chiare rispetto al futuro del Paese
Cioè non è che possiamo semplicemente fa a vere solo il credito d'imposta per la ricerca che bisogna vera a vere tutte le questioni appunto che dicevamo prima sulla finanza cadere i sospetti no abbiamo bisogno anche di scegliere delle priorità
Noi siamo al
La quarta modifiche in quattro anni dei sistemi sulle rinnovabili e va bene adesso insomma una cosa che
Insomma
Potabile anche se comunque molto burocratica sul al Sindaco da dodici va bene
Però il problema è proprio definire quelle priorità e quindi definire dei tre quello che avevamo cominciato a fare con industria due mila e quindici che guardate non è che di per sé era stato pensato in modo burocratico è stato affossato e boicottata
Però in realtà le stesse cose le stanno mettendosi in piedi proprio sugli stessi settori quindi scienze della vita nuovi sistemi di produzione eccetera eccetera la Germania la Francia ha fatto la stessa cosa
Hanno fatto quel tipo di intervento che non è solo un tipo di intervento finanziario ma dà anche la possibilità di avere un quadro di riferimento di medio lungo periodo anche per la piccola impresa che vuole investire in quel settore
Diceva bene Raffaele prima le multinazionali nel campo dell'innovazione stanno facendo di politiche completamente diverso dal passato cioè dismettono i centri di ricerca interni investono nelle università e negli spin-off o comunque nelle piccole imprese ad alta tecnologia
E quindi questo costituisce un'opportunità anche per un sistema di piccole imprese se c'è dietro a capitalizzazione successo udito dei quadri di riferimento di politiche industriali stabile lungo periodo eccetera eccetera
E questo secondo me il punto cioè il di uscire a dare una stabilità nel medio lungo periodo sia i sistemi di incentivazione
Chiamiamoli così di rinvio Id e di regolamentazione di un certo tipo che sia alla parte appunto di incentivazione sui singoli progetti e chiudo con una
Con una cosa che può sembrare paradossale ma
Secondo me è una delle filiere che in questo Paese può garantire maggiore competitività ed attrae di più anche ricerche innovazione può essere quella delle costruzioni
Questo periodo quando uno segmenti parla di costruzione si mette subito la mano al portafogli perché ha paura che devo Rubino perché insomma d'impresa di costruzione sono veramente l'oggetto di però io credo che su questo ci sia effettivamente una filiera che difficile rilevare perché poi
Le i dati statistici comprendendo tutte le partite IVA diventano sempre ma su questo si concentrano una serie di innovazioni tecnologiche importantissime
E possono costituire uno dei punti di competitività della nostra industria anche sui mercati internazionali
Proprio in uno di spade esempio nel settore che so ad esempio della riqualificazione del costruito del della riqualificazione dei centri urbani
Che ad
Fede alle nostre imprese tra le migliori al mondo
Chiudo perché non so quanto tempo avevo preso
Si legge
Grazie
Grazie Paolo ora fruttifero Lassandro anzi
Grazie a Stefano innanzitutto per l'invito
Grazie a voi di essere qui grazie alla fine insomma eccellente con la tentazione io siccome molte cose sono già state sette cercherò di enti non ripetermi
Condividendo in larga parte le cose che sono state dette quindi proprio
A ragionare sul futuro per ragionare sul futuro faccio una riflessione sul velocissima sul che cosa è successo durante la crisi la tesi a di fatto
Accentuato tendenze che già c'erano in atto nelle industria italiana e ha polarizzato un molto i risultati questo vuol dire che lei imponente
Che
Hanno sofferto di più nel due mila e nove hanno anche recuperato meglio nel due mila e dieci in tutta la prima parte del due mila e undici
Le uscendo a internazionalizzarsi ancora di più per cui i mercati lontani che siamo riusciti a raggiungere nello scorso biennio
Sono cresciuti molto più rapidamente dei mercati raggiunti per esempio dalla Germania certo è che la Germania era molto più avanti di noi in termini di declassificazione i mercati di sbocco
Ma in questo momento l'abbiamo raggiunta è superata questo vuol dire che c'è un nucleo di imprese italiane forti molto presenti sui mercati internazionali il problema e che sono troppo poche perché sono circa il trenta per cento del totale
Ora
La dimensione contando un possiamo nasconderci sul fatto che la dimensione non conti per raggiungere a mercati lontani e complessi
E conta anche perché più sia i grandi e strutturati più e ci si confronta con mercati internazionali complessi più evidentemente si è costretti a investire e innovare
Della dimensione però non è un bene di per sé quindi
Il punto che secondo me mi non è mai abbastanza dibattuto né che grande è bello perché è bello grande è bello se poi genera spillover e il sei sotto abbiamo perso e viene bene l'esempio delle filiere ICI ma in Italia di filiere sono poche il tredici per cento e pochissimo
E soprattutto non hanno funzionato cemento in Germania nel tempo dei dati resi le filiere si sono strette hanno fatto squadra e le imprese più grandi hanno fatto da banche loro stesse verso le imprese più piccole in Italia è successo il contrario
Allora non è bello avere grandi imprese e se poi non giocano la partita delle grandi imprese in squadra per far crescere le piccole
Ma è importante ricordarsi che la mancanza di grandi imprese toglie prospettiva di campioni nazionali alla nostra industria
Il perché è presto detto noi ci confrontiamo spesso con la Germania arma in realtà dobbiamo cominciare a confrontarci con la Cina
Se guardiamo la composizione di esportazioni che vengono dalla Cina e come muta negli ultimi dieci anni la le esportazioni della Cina sono sempre più diverse da se stesse and lasciatemi dire e sempre più uguali a quelle tedesche perché quello che aumenta
Non sono più nemmeno soltanto i beni innovativi in esportati ma i beni complessi esportati quando parliamo di beni complessi immaginate che il bene più complessa un'automobile dove dentro entrano tante componenti
Di tecnologia avanzata differenti
Ora
Mi viene da dire che il domani è già ieri cioè questa è una realtà che percepiamo troppo poco ma che i giardini
Che cosa possiamo fare io non l'unica affermazione su cui non sono d'accordo con Raffaele sul fatto di dire abbiamo bisogni di politiche più piccole più di dettaglio secondo me il contrario abbiamo bisogno di politiche che guardino al futuro con coraggio
E chi guarda in un lungo periodo che quello che fanno tutti gli altri Paesi e noi abbiamo perso dieci anni sono d'accordo proprio perché non abbiamo guardato il futuro
E probabilmente in questo sconto anche la mia generazione ma quello che è la mia generazione viene più spesso di dire e abbiamo perso il senso del futuro in questo paese c'è quando io penso e mi fidi che sono piccoli
Spesso mi domando che tipo di futuro avranno questo non va bene
Perché quando ho vissuto in Paesi diversi dall'Italia e se sul futuro molto chiaro
E l'industria una parte importante di questo perché di fatto e la parte
Più importante nel fare innovazione e ricerca in un Paese poi è vero che c'è innovazione e ricerca ai servizi sono d'accordissimo con Paolo ma c'è nella parte di servizi che più messa marcato e su questo siamo molto indietro e servizi sono sempre stati troppo forti
Allora guardando avanti mi viene da dire che questo è un momento in cui abbiamo un'opportunità unica anche non si ripeterà
Perché un'altra delle dicotomie portate dalla crisi e che mentre siamo ancora molto lontani dal raggiungere gli stessi livelli di Sat l'azione della capacità produttiva pre-crisi il che vuol dire che scorre diamo Cellini investimenti possiamo fare qualunque genere di politica
Ma le imprese con una domanda incerta così forte diciamo inesistente sul mercato nazionale
Eccedente sul mercato internazionale ciò rimane elevata e meno male che c'è e sarà la unica nostra fonte di crescita ma sta scemando la domanda internazionale non viaggia più ai ritmi del passato biennio
Allora investimenti non ne faranno tanto più
E qui io leggo la realtà in maniera un po'diversa da Paolo
Che hanno investito tantissimo negli anni precedenti poiché io credo che Paolo volesse dire non hanno investito nelle cose giuste perché hanno in e stipendi immobili fondamentalmente in capannoni ci hanno fatto investimenti improduttivi salvo alcuni investimenti fatti
Ti
Grazie alle leggi di incentivazione infatti in tutti gli i dati di investimento abbiamo dei picchi quando c'è una legge di incentivazione dopodiché c'è un crollo quindi nei prossimi due anni
Ne vediamo segni Mino sugli investimenti io non credo che ci sia nessuna politica che possa
Invertire
Questo stato di cose per i prossimi due anni ma può farlo se fa una programmazione di lungo periodo e se il recupero a un'altra Etiopia di sviluppo
Dicevo la dicotomia è abbiamo capacità produttiva in eccesso che non saranno gli italiani ad andarsi a prendere ma abbiamo un'opportunità unica siamo il secondo Paese più industrializzato in Europa se non guardiamo le Michiel manchiamo guardare alla distorsione che è aumentata vediamo che al in alcune regioni per alcune fasce di imprese
Ci confrontiamo
Bene e medio delle Regioni simili
In Germania cioè non abbiamo veramente nulla da temere rispetto ai concorrenti tedeschi ci posizioniamo esattamente nello stesso modo
Il problema è che sono casi intoppo limitati per fare una media Paese
Che dia
Una crescita del PIL del due tre per cento
Ora quegli spazi non saranno
Occupati dagli italiani ma essendo il secondo abbia europeo in termini di capacità industriale abbiamo delle posizioni lasciate libere quello su cui possiamo seriamente ragionare
E di diventare un centro di eccellenza a quello che sta succedendo nel mondo e che i salari crescono ovunque i salari cinesi crescono una rapidità impressionante
Molte imprese cominciano a non trovare più conveniente rimanere a produrre di con salari che crescono non perché sarà è chiaro che i livelli sono ancora molto distanti
Però se io devo pagare una mia amica salariale molto importante con Skin rischia ancora grazie al cielo non sono comparabili se non in alcune fasce molto specializzate che cosa faccio riporto produzione a casa
Lo stanno facendo gli Stati Uniti lo sta facendo la Germania noi abbiamo l'opportunità di farlo
La buona notizia Celli che aveva fatto verso l'Italia ha lanciato due giorni fa questo significa che è possibile farlo e questa è l'opportunità che dobbiamo saper cogliere
Allora questa è un'ottima domanda se riusciamo a fare questo processo bene non necessariamente dobbiamo distrugge l'occupazione in questo modo anzi possiamo sostenerne creatura
Ci sono esempi di imprese che vengono al riportare produzioni in Italia de direi Ikea per dire che non è italiana di per sé ma crea occupazioni in Italia
Non è chi crea occupazione da un'altra parte riportando produzioni in Italia
Che poi
Siano di proprietà italiana al cento per cento oppure partecipate se c'è un vincolo ai poi chiudere togliere occupazione
Perché no anzi in
E anzi il punto d'arrivo se dovessi guardare molto in là
Però questo mi sembra veramente almeno dieci quindici anni e attrarre talenti dal mondo cioè c'è ancora un'occupazione troppo italiana soprattutto tra il colletti bianchi
Dobbiamo se vogliamo cogliere la sfida tedesca francese americana
Questa è la strada e
Dobbiamo essere aperti all'estro ovviamente stabilendo le nostre regole non è che i francesi i tedeschi non abbiano messo regole chiare
Per difendere l'occupazione
Questo
Quindi secondo me le strategie
Vanno pensate per il lungo periodo mi viene da dire e lo dico senza Stefano lo sa sono quasi noiosa che erano già tutte dice quando me industria due mila quindici al di là della burocrazia della realizzazione ma nelle idee nelle strategie di lungo periodo c'era già tutta e soprattutto c'era
Sui settori giusti Paolo a ha nominato quelli tecnologicamente più importanti ma io devo dire che quello che invece troppo espressione di una politica intelligente soprattutto tarata sull'Italia era il capitolo che c'era
Sui beni culturali e sull'arte
Che non sfruttiamo abbastanza che aveva il vantaggio di mettere insieme gli davvero sì grandissime aziende micro impresa e creando una filiera veramente ricca e valorizzando un'opportunità unica che abbiamo davvero solo noi
L'ultimo commento che facciano quando si parla di industria non si parla mai di turismo non è c'è una ragione plastificata ovvie va bene
Ma questa è un'opportunità mancata grandissima non è possibile che uno tra i Paesi più belli del mondo non riesca a creare un'industria turistica
Segna capace cioè
Prendete Dubai non c'era niente è diventato un centro turistico ora possiamo discutere se sia ben andarci o no ma è diventato un centro turistico di
Eccellenza allora non posso credere che in un territorio come quello italiano che ha una ricchezza immensa di qualunque cosa mare città d'arte in montagna tutto
Non si riesca a far decollare un'industria turistica che adesso mal contata perché è difficile adesso finalmente usciva alquanto satellite del turismo ma mal contato appesa il dodici quindici per cento del PIL vite esaltante
Grazie
Prego
Grazie pressando entrambe
Perché non vorrei essere frainteso io non non sono tanto
Diciamo pure vuol dire che sono favorevole a una politica di dettaglio sono per i dettagli dirle politiche prendo l'esempio dell'indurvi industria due mila quindici che è stata citata
Credo secondo me è un eccellente esempio mando nell'unico naturalmente perché tutte le leggi italiane di politiche industriali sono stati così
è un eccellente esempio di come non si deve legiferare
Cioè dire le idee sono condivisibili le strategie sono condivisibili i settori possiamo ragionarci ma insomma ci siamo
Ma se una legge ha bisogno di un numero spaventosamente alto di provvedimenti attuativi e a diciamo per il suo fine to market se mi fate di usare un'espressione così brutta
Ha bisogno di quattro anni di cinque anni come tutte le leggi di politiche industriali italiane dal mille novecentosettantasette in poi diciamo sì uscì il tempo per essere attuative andava dai quattro ai sei anni
Non può essere
Rinvia si deve prendere un caso ha citato votare che questa cosa precisissimo
Il problema è quello che non possiamo andare sui mercati mondiali senza garanzie e ma si deve ragionare su questo aspetto specifico è un problema di Menem cento problema di risorse sì creiamo risorse coerenti è un è una gestione coerente
Ho capito però insomma c'è bisogno di pensare queste politiche in modo che siano operative subito scusate che anche Vincenzo Boccia uno che
Conosce bene l'oggetto grazie Stefano grazie diciamo perché
Penso diciamo che
Da quello che ho ascoltato ci aiuta diciamo fare una riflessione su una dimensione di normalità forse voluto assorbe nella normalità è la normalità in questo Paese
E allora una delle prime riflessioni e che non possiamo non dobbiamo generalizzare ma approfondire in termini di analisi e De nell'eticità
E
Distinguere due aspetti uno cosa fare nell'immediato dell'alto cosa fare nel medio periodo
Perché quello che è mancato emerge diciamo da quanto abbiamo ascoltato è quello che possiamo definire un intervento organico di politica industriale e che cos'è la politica in seno al mese è fatta di tante cose
Che devono assumere una loro coerenza
Faccio un passo indietro a proposito di dinamismo che
Citava Brancati il dinamismo ci fa capire un'altra cosa in quella logica di analisi e di analiticità che la media di settore non sono più significativi
Perché la media di settore sono ormai una somma algebrica di aziende che vanno bene aziende che vanno male
E allora il concetto non è solo ricerca ma innovazione
L'innovazione va concepita a trecentosessanta gradi attenzione a non farlo il rumore
Di confondere la ricerca con l'innovazione la ricerca e una dimensione dell'innovazione ma rilevazione negli investimenti in tecnologie nell'organizzazione delle imprese e quindi avere una cultura dell'innovazione
E a volte questa cultura del Lazio non si vede perché c'è un'innovazione implicita in quelle imprese che sono state dinamiche perché ci sono riposizionato su nuovi mercati velocemente nonostante la crisi
Che fanno parte di quella media alta di quei settori e solo quelle innovative
Questo smontaggio un concetto che non esistono settori innovativi e maturi ma esistono aziende innovative noi innovative in settori maturi e numero due quindi questo è la prima questione essenziale
Nella dimensione nella direzione di politica industriale
Perché se facciamo l'errore di agevolare tra virgolette alcuni settori in un Paese secondo manifatturiero d'Europa che in realtà poi ad
A una leadership mondiale in duecentoquaranta nicchie ed è secondo in molte
Come dire altri mercati dopo la Germania il primo Paese manifatturiero d'Europa dimostrando al mondo che è vero che non avevamo un intervento organico di politica industriale ma il manifatturiero attenuto
Ed è stato quello che ha tenuto più degli altri
Perché in Inghilterra invece l'idea era di andare sui servizi adesso l'Inghilterra ritornare all'idea di attrarre il manifatturiero invece l'abbiamo
Però come come dire fare in modo per crescere culturalmente dimensionalmente per questo è un problema anche dell'impresa e degli imprenditori chiaramente perché il sistema
E duale
Anche per un altro motivo culturale noi veniamo da un Paese
Che ha vissuto nel dopoguerra più che imprenditori produttori ed era logico non è una critica erano persone che sapevano fare prodotti che poi sono diventati imprenditori
Che cosa è successo è successo a questi produttori hanno avuto sempre un focus di attenzione a una sola funzione dell'azienda la produzione io ricordo negli anni ottanta quando arrivava un cliente in un'azienda italiana
E diceva di
Di aver trovato
Un prodotto un prezzo inferiore l'imprenditore diceva se volete la nostra qualità questo il prezzo altrimenti andate altrove questo rimaneva lì oggi puoi dire se voi la stessa qualità rispetto a chi rispetto a un cinese un tedesco non esiste la qualità e la precondizione
Per giocare una partita che non è detto che vincerà il che significa che la funzione produzione importante quanto le altre funzioni alla quale la dualità che è trasversale al Paese non è una dualità come dire nord-sud
Che si aggiunge diciamo per altre questioni la dualità e chi è rimasto produttore
E chi invece ha fatto il passo nel diventare impresso cosciente e consapevole della complessità di questo mondo
Il che significa essere eccellente in ogni funzione aziendale poi ci ritorniamo questa è la visione aziendalistica cioè che cosa dovrebbero fare l'impresa
Chi è rimasto produttore ed è e continuo a pensare che solo il far bene il prodotto è l'elemento di concorrenza già perso la partita perché c'è un cinese che lo fa meglio dice uguale atte a un prezzo inferiore
Quella è una questione come dire che ci fa anche poi arrivare una risposta cioè quale politica industriale o quale manifatturiere immaginiamo perché
Questa è un'altra domanda che dobbiamo
Farci
L'altra questione è che è vero
Che c'è stata una richiesta inferiore di credito però la de L'Aquila
La richiesta in titoli di credito ha comportato un altro problema sta comportando un altro problema che le aziende chiedono più capitale circolante meno finanziamenti per investimenti
Alice che cosa è successo una cosa molto semplice con un tasso così alto nessuno può sostenere un investimento industriale
Rispetto a un tedesco che un tasso molto basso e quindi la questione
Spread è una questione che si sta affrontando
E che deve essere risolta quanto prima perché un alto spread quindi un alto tasso di interesse comporta il fatto che il sistema industriale italiano potrebbe andare alla paralisi sul lungo termine questo il motivo per cui non si chiede
Da parte di chi potrebbe chiedere la pace chi chiaramente non potrebbe chiederlo a quell'altra questione sono le imprese marginale e comunque ci sono e dobbiamo
Affrontarlo
Allora la questione dimensionale diventa diciamo determinante io sono condivido diciamo pure essendo presenti dico indusse penso che piccola condizione superare perché ha una funzione superare perché noi dobbiamo intercettare nuove rotte
Abbiamo
Un consumo interno italiano ed europeo che non cresce salvo la Germania e quindi dobbiamo mettere nella condizione nostre imprese di intercettare nuove rotte ahi noi questo è l'otto sono molto lontane rispetto a quella che la tradizione storica
Delle sporta dure Italia e per affrontare rotte lontani ha bisogno di una dimensione minima ottimale che è superiore a quella storica
E quindi la condizione da superare comporta il fatto che noi non dobbiamo avere una legislazione che tende a difendere lo status quo della dimensione piccolo è bello ma aiuti a crescere
Quindi la dobbiamo portare i piccoli a diventare medie poi vale per il manifatturiero non vale per tutti vale per altri aspetti
E questa diciamo questione
In cui c'entra anche un altro aspetto e cioè il venir meno del senso di comunità nel Paese perché quando
Boaretti pone lo la questione del quadro di riferimento Paese
Perché
Negli ultimi anni c'è stato come dire un'idea esasperata di conflitto di avidità e di egoismo a tutti i livelli e di riportare come dire la questione
Nell'assenza di soluzione agli altri in modo dare ad avere l'alibi come il per non far nulla questa dimensione di comunità
In cui vorrei dire che l'impresa e una microcomunità fatta di imprenditori e di lavoratori e in particolare alcune aree del Paese lo dimostrano questa idea di impresa comunità Aldo Bonomi diciamo sociologo uno che come della città spesso
Questa mi rigo comunità è specchio di una comunità che il Paese e forse come dire
Anche
Reintervenire in queste microcomunità con un senso del Paese per avere un senso comunità alto Paese è una delle dimensioni che stiamo sottovalutando di come quel senso di comunità micro diventa poi un senso di comunità
Paese che ci permette di affrontare delle questioni
Quindi la dimensione diventa una precondizione allora quali sono le questioni diciamo per normalizzare tra virgolette uso un termine diciamo
Esasperato ma che vuole dare il concerto la prima questione che è vero abbiamo perso non dieci anni ma quindici anni perché dal novantacinque al due mila dieci
La Germania dimostra che il suo costo del lavoro per unità di prodotto è sceso del trentacinque per cento rispetto all'Italia
Che significa parità di immunità come se il Paese a forte adesso svalutato questa è la forza della Gemma e che significa questo sarà questione interna innanzitutto all'impresa ma anche di politiche industriali interna all'impresa perché abbiamo sbagliato noi i sindacati
Hanno scambiare salario con produttività cose che hanno fatto i tedeschi tedeschi dimostrano
Che si può avere alto salario ed essere competitivi
Questo dimostra
La giornata e quando leggo che lavora Spagna DNA
A da un premio a tutti i suoi lavoratori di sette mila cinquecento euro ed è un'impresa forte di auto settore maturo per definizione è la come dire è senza di quel modello che dovremmo come dire fare nostro è chiaro che quel modello per farlo nostro
Ha bisogno di due elementi uno culturale interno all'impresa in cui cominciare insieme
Ai lavoratori a costruire un elemento di confronto e non di conflitto uno scambio non a danno dell'uno ma nell'interesse di tutti più ricchezza che viene diviso diciamo in questa logica
Per un Paese forte secondo lamento chiaramente di dimensione
Di indirizzo di politica economica mi spiego se noi diciamo che il premio di produzione oggetto dello scambio
Viene non tassato fino a un tetto di sei mila euro a fine al reddito di quaranta mila euro stiamo limitando la questione scambio salari e produttività perché se è vero come è vero
Che alla domanda quale manifatturiero dovremmo rispondere il manifatturiero capital intensive e innovativo cosa che i cinesi hanno già capito quindi tra poco noi oltre la Germania che non va giù Mark Cina non labour intensive ma capita l'intenzione
Noi dovremmo spingere le nostre imprese perché non ci arriva per cultura ci arrivasse per convenienza
Ma che significa questo ridurre eliminare i tetti significa attrarre talenti significa che l'ingegnere di qualità
Prende un premio di partecipazione all'interno di una comunità aziendale che potrebbe essere totalmente del passato e del contribuito e il resto strutturale in termini temporali non ogni anno da trattare perché non sei l'anno successivo quale potrebbe essere
Che è una lamento che sembra che non c'entra nulla
Ma c'entra in maniera determinante con l'idea di indirizzo di politica industriale che ne dovremo dare al Paese rispondendo alla domanda se la condividiamo chiaramente quale manifatturiero che immaginiamo
Prima quindi questione noi dobbiamo assolutamente recuperare la produttività perduta
Perché sennò la recuperiamo
E mentre noi
Continuavano recuperarla gli altri vanno avanti e tra poco oltre alla Germania e converge Marco positivo avremo una Cina che comincia ad acquisire aziende capital intensive a riportare quelle produzioni in Cina
Capendo che sulla bowling bensì possono fare diciamo grandi numeri ma a livello
Di moltiplicatore ma sul capital intensive tutta un'altra questione
A questo si aggiungono diciamo due tre aspetti che sono
La specificità italiana e che penso diciamo che siano una buona a condizione che questo Governo diciamo a posto e che chiaramente deve risolvere qual è la precondizione che chi negava la specificità italiana
Negava la questione
Negare la specificità italiana e porre una questione sull'Europa senza affrontare le questioni interne significava non voler affrontare le questioni italiane quali sono le questioni è vero non è vero che abbiamo un global tax dette rispetto alla Germania di venti punti superiori
è vero non è vero che abbiamo un costo dell'energia sul mercato all'ingrosso rispetto alla Germania del quaranta per cento in più
è vero non è vero che abbiamo un tasso di interesse è quello che abbiamo detto
Aggiungiamo la quarta che la produttività la multe che la riguarda all'interno dell'impresa e quindi è una questione che devono risolvere imprenditori e lavoratori e va fatta subito le altre tre riguarda una specificità italiana non europea
Allora forse questo dinamismo non lo dico perché devoto celebrare come di la categoria che rappresento non è questo il senso come dire della riflessione di oggi di cui vi sono grato
Ma il punto è esattamente questo massetto con tutto questo siamo il secondo Paese manifatturiero d'Europa
E se con tutto questo vediamo quel dinamismo serviremo dovessimo parte di queste cause se non tutte queste tre condizioni di normalità cui aggiungiamo la questione che sta affrontando pagamenti Pubblica amministrazione per esempio
Poi ne aggiungo un'altra proposito diciamo del flusso finanziario cosa potremmo essere
Tra ciò però non è la struttura come dire proprietaria un'altra questione eh ritornare a una dimensione di normalità paese che individui degli ai temi su cui affrontare allora
Forse diciamo un'attenzione a impresa e lavoro
In termini di tassazione
Mettendo il lavoro al centro ma che si crea attraverso lo sviluppo e non invertendo le questo quelle questioni c'è prima la vuole preceduta sviluppo e lavoro cioè conseguente
è una questione che
Potremmo e dovremmo
Affrontare talora in tutto questo ci troviamo di fronte anche un'altra questione Basilea tre e nuovi le nuove regole dell'Autorità bancaria europea comportano una questione
Che non abbiamo mai vissuto selettività del credito e il cosiddetto credit crunch
Se aggiungiamo a questo una recessione siamo di fronte a una
Dimensione in cui questi altri due elementi Basilea tre ed Erba
Assumono una caratteristica che gli economisti chiamano di prociclicità ci accelerano il circa la benessere fase espansiva perché dell'accesso al fase recessiva accelera la negatività allora dovremmo fare operazioni al contrario cioè operazioni anticicliche
Per esempio
Il pagamento della pubblica amministrazione i famosi settanta miliardi sono un'operazione anticiclica di normalità significa pagare solo quelli dei debiti chiaramente dobbiamo blindare affinché questo non ci accade per il futuro secondo questioni c'è una cosa pesa il famoso TFR
Il TFR si era stabilito di appunto per l'impresa superiori a cinquanta dipendenti passasse automaticamente I fondi o all'INPS
Di duecento la scelta di libertà del lavoratore che poteva anche decidere avrebbe potuto decidere di lasciarlo in azienda questa terza opzione non è possibile
Morale cinque miliardi all'anno passano dall'impresa i fondi di cui una parte dalle imprese di cui una parte viene utilizzata per spesa ordinaria loro né vogliamo essere attenti davvero all'economia reale
Ne vogliamo ritornare come dire a immaginare certo con scarse risorse che abbiamo perché il Paese non vivono una fase viale marmi cooperare questo decennio quindicenni perduto per una serie di errori lasciamo stadio stiamo qui come dire stiamo valutando le criticità per i un'idea divisioni di pesca
E quella visione che manca
E la visione che è mancato e poi ognuno è andato come dire a difendersi nella situazione migliore che riteneva e allora queste questioni che attengono appunto una specificità
Tutta italiane che ci
Impongono di intervenire sul debito deficit crescita perché debito significa meno spread deficit significa
Come dire non arrivare in futuro a debiti così alti e crescita significa domandarci quale manifatturiero vogliamo avere e atti aggiungo perché ha ragione ha ragione Alessandra Lanza quando dice
Il turismo perché se ne vogliamo attrarre ricchezza in questo Paese dobbiamo fare tre cose
Uno rende le nostre imprese forti attrarre investimenti da qualsiasi parte serviva
Secondo attrarre turisti attraverso anche una dotazione infrastrutturale che li faccia trarre nel paese più bello del mondo che dovrebbe caratterizzarsi per le due etica ed estetica
Questo è un Paese in cui quando entra in gioco bellezze di equilibri sui prodotti la sua bellezza naturale è uno elemento che di ci differenzia dal mondo
L'altra questione
è che diciamo infrastrutture turismo è
E razionalizzare alcuni aspetti si è parlato per esempio delle cosiddette regioni di convergenza è possibile che le otto regioni del sud o non mille duecento strumenti di agevolazione
Che frazione allo
E che in alcuni casi diventano elementi di discrezionalità oppure come dire di manutenzione di un poco per tutti così sono tutti contenti in modo tale che manteniamo la micro dimensione perché a questo se
Oppure possiamo immaginare che i mille duecento strumenti di agevolazione per otto regioni che solo il pensiero che uno li deve studiare voglio dire un elemento come dire di scientificità non da poco no
Per
Usarle uno che si chiama beneficio fiscale per gli investitori ossia credito d'imposta Investimenti per chi investe in questo Paese usando al nord una gradualità diversa e al sud i fondi
Per che l'Europa i fondi cosiddetti strutturali ci ma non è possibile non è vero perché se possiamo fare e che di un posto occupazione per analogia possiamo fare che è impossibile stare
L'avevamo trattarlo bisogna una avere una consapevolezza delle Regioni chiaramente qual è il problema parliamoci chiaro
E a quel punto reggiano scambiano più niente perché che Bossi automatico
E quindi allora o noi abbiamo il coraggio di intervenire sui nodi di sviluppo del Paese eliminare scambi
E di intervenire perché il cane imposta occupazione Singh investe significa che di fatto tu risolve il Global tax rette nell'immediato
Perché uso il fondo strutturale per ridurre
L'impatto fiscale a seguito di un investire e chi non lo so perché il boss pressione chi etico perché non sono che paga passa
Guarda caso quindi fai un'operazione anche dal punto di vista etico
A queste questioni diciamo andrebbero messe diciamo una dietro l'altra consapevoli di un Paese che ha una capacità di reazione alta tenendo conto di una cosa e concludo il fattore temporale
Perché è una delle cose che sempre sfuggito è oggi si sente sulla pelle di tutti della politica dell'economia e la questione temporanea e che sono cosa possiamo fare tra qualche anno sono cose che dobbiamo fare oggi
Per risolvere una questione immaginare un Paese tra dieci anni come sarà ecco la domanda dovrebbe essere come sarà il mio Paese tra dieci anni
Quale idea divisioni condividiamo e quindi quale coerenze in termini di scelta per un tessuto manifatturiero che non riguardi un settore o una dinastia imprenditoriale
Ma riguardino diviso in tre riguarda l'Istituto centrale guardare tutti e non una parte su questo andiamo chiaramente allo scontro tra virgolette
Sull'idea
Che quando vai a infilare il beneficio fiscale sugli investimenti non c'è disperazione tra discrezionalità non c'è scambio non c'è
Un'idea come dire di ridistribuzione in maniera anomala ma c'è un'idea di politica industriale
Ecco questo dovrebbe essere secondo noi diciamo un'idea su cui lavorare insieme in una direzione comune in un Paese che più
Reagire visto che nonostante tutto diciamo a dei numeri che non devono farci fare salti di gioia che ci fanno capire però la capacità di resistenza del tessuto manifatturiero di una parte
Imprenditoriale italiano
Grazie Vincenzo ora prima di lasciare
La parola chi ha in qualche Tom commento domanda io mi devo scusare purtroppo capitando impegno improrogabile lascio la presidenza ricco Cecotti
Dopo questo giro di di
Vi domando di commenti Claudio De vincenti
Ci farà l'intervento conclusivo mi scuso ancora
Bene chi è che vuole intervenire
Prego
Per dare orari direi cinque
Allora badavo cinque minuti o un con comodo
No no no prego alleghiamo provarci
A me sembra che bellissime
Relazioni che ci sono state fatte
Abbiano della dottoressa Lanza ha detto una cosa giusta abbiamo alcune buone in prese e altre meno
Personalmente ho l'impressione
Che se noi andiamo a guardare quello che citava bocciata cioè che la produttività non è aumentata eccetera in realtà
Se andiamo a guardare vediamo che c'è un settore fatto Capponi in prese
In cui questo Comitato e
Un settore fattura cattive imprese
Ora secondo me il vero problema di politica industriale eh cercare di capire
Quante sono le imprese che fanno e quante sono quelle che non vanno l'altro giorno il Presidente di un'associazione industriale veneta ha detto
Non mi ricordo più usare la deficienza di Padovano a me lo ricordo circa metà delle nostre imprese vanno bene
Metà vanno male della metà che fanno male
Un'altra metà una metà non sopravviverà
Se questi dati fossero applicati a scala nazionale vi rendete conto che sarebbe
Un dramma perché perdere il venticinque per cento dell'occupazione industriale è un dramma
Allora il problema diventa a mio modesto modo di vedere come facciamo a
Diciamo così apprendere queste impresa de che fanno male perché qui c'è un grossissimo problema
Le imprese italiane vanno male i conti non andare male in molta parte perché
I padroni non volte
Non hanno
Ora la capacità di capire che il mondo è cambiato e
Diceva Marino Vaccara manico il
Chi R. nel suo regno è imperatore Rex superiore minore cognome scienza ed il regno suo testi integrato
Noi abbiamo troppi imperatori
E qui il problema secondo me e quello che come espropriare questi imperatori e fare in modo che
L'occupazione che loro creano unendo facendo
Ricreando una G venti facendo i fondi che sono stati fatti sono belle cose ma sono troppo per l'impresa esosi vedi medio-grandi bisogna invece
Fare apparse regionale non lo so provinciale ma qualcosa bisogna fare per quella parte di imprese che sono destinate a fallire grazie
Grazie quel
Che vi presentate quando intervenne pensando di comico lo conosciamo nostro deputato dalla Commissione attività produttive
Pongo una domanda
Viene
Mi ha molto interessato percorsi che si son dette
Si sente
Siamo
Sono abbastanza convinto che il problema
Lampi la media la media impresa dobbiamo concentrarci lì come dire lungo percorsi che sono stati illustrati bene
E che mi sembrano molto molto convergenti però io porrò una domanda
Anche perché c'è il sottosegretario vincente quindi
Ora io continuo a pensare una cosa semplice che è quando parliamo anche di politica industriale
Intanto tutti voi avete detto che c'è il declino e dell'intero sistema al di là di quando come dire si fa riferimento che possiamo essere ancora competitivi
Io vivo quotidianamente come tanti di noi di una diciamo ormai da quattro anni di fila un tentativo di
Tappare qualche buco e di sostenere esistente se penso a tutte le crisi per come sono disposte su tutto il nostro territorio nazionale
Per la considerazione che ho riscontrato in quest'ultimo periodo secche diciamo
E le pongo quindi la domanda cioè
Il punto non è sempre quello subito è quello più un moderno
Come chi mette in campo una strategia non intende misure può sulla misura possiamo chiederlo una strategia che
Sia volta a riattivare il processo
Di accumulazione di capitale produttivo cioè i soldi da dove li prendiamo se non è questo il processo non sono sorpreso sempre sulla domanda
E poiché il problema di chi sostiene cose con quali risorse
Diciamo c'è un grande assente che qui non è stato nominato Guardasigilli risorse
Stanno in un solo punto
In un solo luogo
In questo particolare momento
Poi possiamo pensare che la sua depositi e prestiti valuta ai processi di ricapitolazione Confidi
E quel punto mi spiace che in pochi loro rilevano
E
Il Mezzogiorno
Lì ci sono le
Risorse finanziarie e di capitale umano ci sono i programmi regionali porrò c'è il Programma Nazionale di Ricerca e competitività
Vorrei buttarla così
E ovviamente sto provando anche a un
Mutuare questo suggerimento che penso Svimez seria reso in più circostanze in questo più recente periodo
E quindi lavoro buttato in cui buttare così ma il piano nazionale per la crescita
Di cui diciamo tutti siamo l'attenzione se adulatori anche in posizione di attesa
E concludo
Da dove
Come dire da dove il PUC partire non solo come
Come location ma come luogo dove le disponibilità di risorse finanzia ci sono
Senza che io ricordi a voi che il giardino gli ammortizzatori hanno funzionato così
Due mila e sette almeno vediamo due mila undici
Da lì
E allora vorrei richiamare questo vorrei richiamare questo
Perché
Come dire le misure e provvedimenti
Io apprezzo molto tante cose che sono state dette tra le righe anche per il tempo stretto inoppugnabile del seminario
Perché poi accanto a quel problema abbiamo il problema dei grandi gruppi
Dei grandi gruppi
Di grandi gruppi italiani ed è il caso che
Si citi
Comprese le loro storie talvolta anche complicate c'è il problema di Finmeccanica
Se non si mette una mano subito
Come dire tutto ciò che non è tutto ciò che non è direttamente firme che anni e già in vendita e quindi qui non richiamerò perché
Settore dello spazio eccetera e poi c'è il problema di ENI e del suo impegno nel nostro Paese rispetto alla sua dimensione e anche alle sue confini
Grazie
Se Federico Testa
Segue
Provvedervi regia
Anche per noi grazie
Per quanto riguarda il piano nazionale risolte da ieri abbiamo fatto un'iniziativa che parlamentari chiaramente nei prossimi giorni le nostre proposte saranno
Distribuite a tutti
Velocissimamente due con una domanda e e poi una considerazione
La domanda è questa
E io mi ritrovo con la fotografia che è stata fatta
Piccola impresa nei distretti distretti si stanno ristrutturando quindi anche i medici i distretti sono meno paritari di quelli che erano una volta senza imprese guida fanno fatica a reggere sui mercati internazionali
La dimensione come fattore critico
Bene
Come
E la piccola impresa si caratterizzano diceva il primo intervento molto in termini personali
Chi conosce le piccole impresa anche le piccole imprese cioè
Se il capo
Allora
Quali sono gli strumenti
Con cui
Diverso Ideal farli dal cercare di aiutarli a lavorare in rete con cui riusciamo a superare questo dato
Che io la sensazione che davvero male i dati sulla mortalità delle delle piccole e medie imprese nel passaggio generazionale sono da sempre impressionante
Allora come
E non lo so c'è davvero un dubbio io ho studiato un po'di distretti un po'di correre però il dubbio di come riuscire
A
Far mettere insieme della gente
Che si considera casa propria e che era è un dubbio con qualcosa di
Un po'più forte della della della Rete perché
La rete
Arriva fino a un certo punto può e non arriva
Se avete delle ricette sono molto contento la considerazione era questa
Ma solo perché sono stato tirato in mezzo sulle vicende dell'Energia da faccio volentieri in questa sede che è la sede del partito democratico ed è una cosa
E con Stefano Fassina ripetiamo da un po'di tempo
E cioè dal punto di vista dell'energia noi come Partito Democratico abbiamo giustamente a mio modo di vedere sposato
L'idea che il futuro debba essere
Della green economy ENEL tutte queste cose qui
Sottovalutando colpevolmente tutte le conseguenze che questo porta dal punto di vista delle dei prezzi dei mezzi
Perché Venezia soprattutto in alcuni settori è
Un fattore della produzione determinante
E noi abbiamo costi insieme diceva boccia totalmente fuori fuori mercato se
Rapportati con i competitors quella cosa che mi piace sottolineare in questa sede è che
Questi corsi viene Energia sono particolarmente fuori mercato per le piccole province oltre che per le famiglie per le piccole e media impresa
Cioè noi portiamo questa contraddizione per cui
Ci riempiamo spesso la bocca del fatto che le piccole e medie intessuto delle piccole nell'impresa è il punto di forza del nostro Paese tutte questa roba qui
E poi su uno dei fattori della produzione determinante che energie
Le piccole imprese le mettiamo in una condizione proprio lo rispetto ai grandi in una condizione di svantaggio di non essere competitive rispetto
Ad altri
Grazie altri interventi
La polemica dall'alto
Prego
Ripresenta per cortesia
Alimenta Mastromauro questa funzione
Del Partito Democratico deputato nelle attività produttive
Io
Ho ascoltato con interesse le relazioni
E mi trovo in sintonia piena con
In particolare quello che ha
Detto
Vincenzo Boccia anche da imprenditrice
Negli anni passati ho condiviso insomma colui
Una serie di considerazioni
E
Diciamo la la considerazione che mi viene di fare in questa sede come mai tutte le proposte che sono emerse
Da da questa discussione
è e che sono anche il risultato non dell'analisi che è stata che è stata posta non riescono ad essere realizzate perché si parla tanto di innovazione
In realtà di innovativo nelle
Nelle proposte nelle risposte
Che occorre dare a questa crisi c'è molto poco perché se noi andiamo a guardare da analizzare anche sulla base di quello che
Vincenzo Cerami giustamente
Posto in evidenza
Ci sono dei temi che conosciamo da molto tempo il costo del lavoro
No è uno dei temi che è stato posto
Non mi sembra sottosegretario De vincenti e quindi mi interesserà molto sentire il suo intervento che
Noi stiamo andando nella direzione giusta
Non ho ancora letto il testo del
Provvedimento che ora è all'analisi del Senato ma mi sembra che il costo del
Dei contratti e dei del lavoro
Tenderà piuttosto ad aumentare anziché diminuire
è stato posto e il problema della crescita dimensionale delle impresa
Esiste uno strumento fra gli altri
Che in passato tra l'altro anche il Governo Prodi aveva varato il bonus aggregazioni che poi non è stato più utilizzato
è stato posto il tema del credito di imposta sugli investimenti
E da tanto tempo che
L'impresa e gli imprenditori chiedono di ottimizzare incentivi
E di avere credito di imposta sugli investimenti eh però anche lì e crediti di imposta sono diminuiti negli ultimi anni in maniera considerevole diversi miliardi di euro sono stati sottratti negli ultimi anni dal Governo Berlusconi
Soprattutto al credito di imposta nel nel per investimenti nel nel Mezzogiorno
E
Sono state poste
Anche le questioni del credito e pagamenti della pubblica amministrazione e insomma non sto qui a ripetere ma quello che voglio dire c'è poco di innovativo
C'è tanto di già detto non si capisce perché non si riesce mai ad andare nella direzione giusta nessun Governo riesce ad attuare queste cose che sono sempre le stesse sempre salite di cui si parla
è un'annotazione Sottosegretario De Vincenti sulla questione dell'Energia importante perché noi come Partito Democratico
Abbiamo anche
Fatto un'interpellanza urgente
Al Ministero dell'economia
Perché ultimamente hanno aggio sostituito le accise provinciali sul costo dell'energia aumentando di fatto il costo dell'energia
Del
Centosessanta per cento sul accusa rispetto alle vecchie accise provinciali quindi
è che in indolore assoluto per alcune imprese significherà anche cento mila euro questo per dare l'idea del valore no del
Dell'aumento con credo che ci sarà anche cento mila euro all'anno in più di costo dell'energia per le imprese solo relativamente alla parte chiede riguarda le accise
Però che il la sostituzione accise provincia è un problema che noi abbiamo posto al Ministero dell'economia su quale ancora attendiamo delle risposte
Grazie
Grazie
Allora sì se non ci sono altri interventi c'era
Raffaele che voleva
Fare una breve replica padri parole
Che vorrei che che in questo sforzo diciamo di basarsi su questioni diciamo sui dati informazioni
Non ci si concentrasse su questioni a mio avviso poco
Poco ragionevoli detto allora cominciamo con la questione
Gli interventi di politica di tipo universale sono sempre piaciuti a tutti molto a tutti noi piacciono moltissimo perché è chiaro che togliere da mezzo elementi di discrezionalità sono cose che non è mia moglie così via
Peccato che tutta la storia recente sia stata una storia di marce indietro rispetto a meccanismi di tipo universale
Badate posso mischiare anche mele pere se volete però
Pensate alla storia
Dell'IVA per cassa che funzioni forse nessuno sa tra i presenti che esiste l'IVA per cassa che è stata introdotta
Solo che per evitare problemi di tipo fiscale al allo Stato è stata talmente limitata talmente relazionata solamente all'impresa di dimensioni francamente quasi inesistente
Cioè il nostro centro di ricerca è una colossale multinazionale per per le norme sull'IVA sul campo e dell'IVA per cassa quindi diciamo non si riesce ad applicare
Quando fu fatto il credito di imposta per la ricerca si inventarono il click day come ricorderete perché non c'è un risorse cioè dire ogni volta che si fa una politica di tipo universale e ci si deve inventare un meccanismo di razionamento
Talvolta stupido talvolta più intelligente ma sempre che poi restringere drammaticamente il la platea dei fruitori
Banalmente si è moltiplicato una summa piccola per
Venti milioni di lavoratori se fate diciamo qualche contributo di poi il
Il chilo di imposta per il lavoro oppure vi ricordate la riduzione del cuneo fiscale
Oppure si è fatto un'operazione la moltiplicate per tutte le imprese italiane viene fuori un numero colossale quindi
Le misure universali piacciono a tutti sono bellissime ma sono finanziariamente poco praticabili a meno che non abbiamo la capacità di mirare
E quindi lo sforzo di policy di politica industriale e capire quali sono i segmenti che le aree e questo simile lo sforzo di analisi che noi cerchiamo di fare
Quali sono i sedimenti e le aree che hanno
Più probabilità di creare del valore dei un bene pubblico crescita minori impatto ambientale ciò possiamo scegliere gli obiettivi ma bisogna stabilire mirare altrimenti
Non funzionerà
La
Alcune delle cose che ho detto poiché ho sentito dire secondo me non sono corrette
Scegliere la dimensione
Non credo che sia una cosa giusta perché le dimensioni diciamo hanno possiamo promuovere un po'la crescita ma dobbiamo cercare di promuovere soprattutto le attività le funzioni i settori se non hanno una valenza appunto diciamo di esternalità positive valutabili concretamente non sono elementi cedibili quindi dobbiamo assolutamente andare verso una selezione accurata e per fare una selezione bisogna conoscere
Francamente non credo che ci siano alternative a queste strade
I commi non alternative teorica alternative veramente di realizzabilità
Sede io prima Della palazzo da che dare vorrei ringraziare tutti ricorda momenti parrocchie questo interventi questo seminario di oggi
Darà un contributo importante all'iniziativa come partito stiamo mettendo in campo forse tutti non sanno che noi abbiamo deciso a metà giugno di fare la seconda Conferenza nazionale
Sul lavoro e questa Conferenza sarà basata sullo sviluppo
Quindi un pezzo importante del dei ragionamenti oggi fatti
Saranno assunte anche un documento in cui la prima bozza già
Circolando e diventeranno un po'anche la base di un ragionamento in particolare per quanto riguarda le imprese industriali subito dopo abbiamo anche deciso come divertimento
Di fare in Toscana i primi di settembre una festa sull'industria in cui cercheremo anche di invitare
E aziende in modo tale da avere un'opportunità anche di confronto più diretto sulle lo esperienze
Ringrazio tutti e lascio la parola al sottosegretario
Grazie per avermi invitato a questa discussione che è stata molto interessante
Stefano Fassina diceva che io facevo l'intervento conclusivo ecco diciamo un intervento perché
Per motivi istituzionali son dove andare allo mi sono dovuto allontanare ho perso circa un'ora di discopatia onore in terra di discussione quindi
Diciamo che non sono davvero conclusioni
Quindi mi limiterò a dire il mio punto di vista il mio punto di vista parte diciamo da
Intanto dalla situazione in cui ci troviamo
Non mi sembra
Che la crisi che stiamo per Aversa perché è cominciato nel due mila otto
Come dire ha messo a nudo le debolezze strutturali dei
Dei Paesi che più la stanno soffrendo
è una crisi naturalmente finanziari internazionali riguarda l'insieme dell'Europa però sta di fatto che
Alcuni paesi sono praticamente investiti dalla crisi e uno di questi siamo noi
E in qualche modo qui dobbiamo siamo costretti a fare i conti con le nostre debolezze strutturali che in parte sono il debito pubblico elevato in parte una carenza di crescita che va avanti da
Da più di dieci anni
Mi sembra che la
La relazione di Raffaello Brancati insomma ci ha
Dato parecchi elementi di riflessione
Io spero adesso secondi soffermerò soprattutto su problemi di politiche
Spero di
Poi
Lello mi diranno somma spero di non cascare nel vizio dello denunciava all'inizio della della relazione cioè di fare proposte essendovi impostare politiche senza aver fatto un'analisi
Magari ecco sarà mi Bica celebre capire poi dalla reazione che che voi avrete se le cose che dico stanno
Tenendo conto dell'analisi invece sono a prescindere quindi si basano magari su luoghi comuni di cui io stesso non mi rendo del tutto conto
La aggiungo ancora un tassello alle molte cose che voi avete detto sulla situazione in cui siamo io
Sono diciamo dai segnali che arrivano anche al ministro o dello sviluppo economico le crisi che abbiamo aziendali che stiamo gestendo e e quelle che neanche vediamo ma di cui alla fine sappiamo qualcosa
Piccole imprese che chiudono
Imprenditori che se ne vanno
Insomma io credo che noi il rischio che il rischio di deindustrializzazione dell'Italia sia reale io credo che la situazione sia molto allarmante
Sotto certi aspetti
Insomma io mi sento mi sento
Diciamo pure angosciato non è il termine fosse adatto ad un sottosegretario però almeno come persona sì come economista sì
Cioè
Io credo che noi rischiamo
Credo che il Paese deve essere consapevoli di questo
E noi non ci possiamo permettere la deindustrializzazione di questo Paese siamo il secondo Paese manifatturiero d'Europa è un nostro punto di forza penalmente ci sono altri settori importantissimi che però adesso
Tratterò non non fosse dirò qualcosa tangenzialmente i servizi turismo e così via ma insomma qui c'è un punto chiave
Che noi io credo che noi non ce lo possiamo permettere non ci possiamo permettere di rinunciare a essere un Paese manifatturiero un grande Paese manifatturiero
E credo che qui se ho capito bene lo diceva bonari chi ricostruisco da spezzoni che ho sentito negli altri interventi
Qui gioca un problema di quadro di riferimento Paese che passa per tanti aspetti
E che in qualche modo ci sta bloccando
Sono anni che noi non riusciamo a ripartire
E guardate che stare fermi non significa rimanere sempre fermi significa prima ma si va giù
Si compromettono le basi della crescita futura stando fermi
Allora quando riflettiamo sul quadro di riferimento del Paese io credo che e qui vengo alle politiche diciamo salto tutta analisi Dio me la mandi buona vengo alle politiche dico che ci sono alcuni punti che vanno affrontati
Che in parte il Governo sta affrontando in parte dovrà affrontare a mio modo di vedere
Perduto c'è nelle condizioni di contesto complessivo
Giustamente Vincenzo Boccia richiamava i tassi di interesse
Lo spread italiano lo spread italiano significa per le imprese italiane una penalità pazzesca
Quindi il primo tema da affrontare su cui sappiamo il Governo si è impegnato molto non dipende solo
Solo da ciò che facciamo in Italia naturalmente sta nel rimpallo riportare
Sotto controllo i tassi di interesse
E il secondo punto fa che non mi sento tranquillo nel senso che i segnali che abbiamo
Convoca abbiamo visto non dipendono solo da noi il contesto internazionale non consente di abbassare la guardia su questo punto
Il secondo punto che è tutto ancora da affrontare
Che su cui ammetto che al momento si susseguono ricette varie
Nel dibattito pubblico ma anche naturalmente all'interno delle discussioni a interne al al Governo è quello dei pagamenti dell'APPA delle pubbliche amministrazioni confronti e imprese qui c'è un blocco di liquidità pazzesco ce ne siamo
Tenendo ferme
Ferme
Cinquanta sessanta settanta miliardi ancora bisogna capire esattamente quanti sono
Che significano bloccare il sistema dei pagamenti e poi la cosa come sappiamo chi sale a catena
Lungo la filiera produttiva
Qui non ho in questo momento da fornirvi un'idea precisa su come
Su come potrà essere affrontato se non dirmi solo che credo che siamo molto consapevoli
Di quello che
Qui emerso insomma questo è un tema centrale e che non possiamo non risolverlo al più care
Tra le condizioni di contesto l'assetto del fisco sulle attività produttive sul lavoro
Credo che qui una cosa l'abbiamo già fatta che non va sottovalutata guardate perché tra l'altro e una cosa che è all'avanguardia in Europa e cioè abbiamo introdotto
Lasci il cosiddetto insomma
Che poi sarebbe l'aiuto alla crescita economica no in realtà è la all'avanzo a fuoco potete equity insomma le l'Al la detrazione sulla capitale proprio dell'impresa
Ma questo è un punto importantissimo perché
S'passare un po'in sordina si è detto a dicembre quando l'abbiamo fatto per l'appalto a sanzione magari questo un punto fondamentale per la prima volta abbiamo riequilibrato il peso fiscale tra capitale proprie capitale di indebitamento
Che significa rendere per un verso il più possibile neutrale il fisco
Come no con la ditta è l'ACEA una ditte modificata insomma ecco troppo era stata cancellata quindi
Allora l'abbiamo rimessa allora mettiamoli tra diverso dalla vecchia dite che se vogliamo eh
Fosse più
Direi più più pulita della differenza più chiara della ditta cioè molto chiaro i due tipi di capitale hanno un trattamento fiscale per quanto possibile ecco equivalente
Quindi neutralità fiscale sulle scelte di composizione dei mezzi di finanziamento delle imprese ma che non lo sarà data e che in prospettiva sarà importantissima e questo significa
Che rendiamo più conveniente le imprese capitalizzare
Questo ha degli affetti su una struttura patrimoniale dell'impresa di rafforzamento patrimoniale anche degli effetti sulle prospettive di crescita dimensionale che io credo che la dimensione sia un punto importante
Ne parlava prima per quel che ho potuto cogliere arrivando
A metà del suo discorso Alessandro avanza credo che
Questo sia un punto chiave una delle cose che aiuta e questa ovviamente non
Non l'ho chiamato sicuramente molti io la ritengo importante poi
C'è ancora da fare un passo importante
Accennato nella delega fiscale che stiamo elaborando
E su cui bisognerà
Capire bene come gestirlo insomma e cioè la questione della riduzione delle imposte su
Lavoro e impresa e qui
Il al momento i chiari di luna in cui viviamo non consentono gran che
Però nella delega è chiaro che tutto ciò che viene dalla lotta all'evasione va a costituire un fondo che è dedicato a questo come lo faremo dovremo vedere adesso sarebbe troppo lungo sì
Ci sono diversi dopo
A suo tempo c'ho lavorato sopra su questa questione non sto a richiamare
Altre cose
Gli contesto molto importanti un parte fatta in parte da
Da sviluppare il decreto-legge liberalizzazioni sia soffermato su un punto chiave del quadro di contesto
Cioè le regole di funzionamento dei mercati guardate liberalizzare non significa solo né tanto togliere lacci e laccioli e quant'altro significa costruire regole costruire le regole che fanno funzionare bene i mercati
è una grande operazione di intervento pubblico nel mercato non è la tirata dello Stato le liberalizzazioni non so conoscitiva dallo Stato sono l'intervento pubblico consapevole sul mercato
Costruire le regole giuste con cui mercati funzionino meglio
Fare in modo che l'acqua in cui i pesci impresa e lavoratori famiglie nuotano ossia l'acqua più pulita possibile sia l'acqua in cui si può nuotare
E non si affoga
E questo non è solo un problema di togliere le supera regolamentazioni sbagliate certamente ebbene toglierle intendiamoci ma è un problema di costruzione delle regole
Costruzione delle regole
Allora il decreto legge liberalizzazione ha toccato alcuni punti se discusso molto di farmacie tassisti notaio e quant'Ciao quella roba lì sono undici articoli dodici
Lega lo legge liberalizzazioni affatto gli articoli che toccano l'energia
Il gas l'elettricità i servizi pubblici locali i trasporti le infrastrutture e novantasette articoli e
Allora i notai saranno pure importanti non si riferiscono e farmacia fosse un po'più dei notai a occhio
Ma insomma il grosso di quello che abbiamo discusso non è quello e su giornalistico quello perché il mondo buffo perché fatto così
Abbiamo discusso di SNAM e vieni
Ne abbiamo discusso di ENEL di Terna del mercato elettrico abbiamo discusso del perché le tariffe elettriche e del gas sono così alte in questo Paese come diceva prima boccia
Perché penalizzano la competitività delle imprese italiane abbiamo discusso di politica industriale discutendo di liberalizzazione
Di questo abbiamo discusso
Su questo il Parlamento si è impegnato
Allora io chiedo su questo ne dobbiamo essere molto
Consapevoli che si è si è fatta un'operazione di politica industriale c'è ancora molto da fare per esempio la separazione di Standa ENI adesso va fatta la legge ci dà gli strumenti adesso l'ha fatta
L'autorità dei trasporti va istituita poi andrà fatta funzionare
I servizi pubblici locali abbiamo fatto delle norme che nel rispetto del risultato referendario però aprono una dinamica in cui i sindaci che voteranno ricorrere al mercato potranno ricorrere alle regole giuste del mercato potranno far crescere le aziende un PUA di dimensione non c'è solo per le industrie manifatturiere cioè periti litis
Il nanismo industriale ed i servizi pubblici locali
è una delle
Palle al piede di questo Paese
Tutti chiusi nel loro orticello basta ci sono alcune imprese hanno cominciato a muoversi alle solite a due ARCEA Iren eccetera ecco beh sono primi momenti di aggregazione
Altre dovrebbero crescere altre dovrebbero svilupparsi la possibilità ci sta perché lì ci sono delle energie imprenditoriali che sono mortificate dalla condizione di protezionismo in cui si trovano
E che vanno invece liberate sono energie del Paese campioni nazionali potenziali
Qui c'è un problema di campioni nazionali danza al cui interno troppo tempo però solo per dirla rapidamente per difendere pochi campioni nazionali in passato si è tanta delle ali alla crescita di altri campioni nazionali che è ora di finirla
è ora che ci siano imprese italiane che si battono e sono capaci di farlo
E noi dobbiamo liberare lo queste energie tra i come servizi pubblici locali è questa è un'operazione di politica industriale non è una mania della concorrenza
Non è un anno è un'operazione di politica industriale
E qui vengo al costo dell'energia che è stato citato da diversi interventi come uno delle
Chiavi di volta di questo Paese guardate che
Quando parlavo prima di segnali di deindustrializzazione una delle cause che ci arriva al ministero per cui ci dicono non ce la facciamo più è il costo dell'energia
Aveva ragione boccia
è uno dei punti chiave di questo Paese
Qui c'è bisogno di quella che amministrato momento nulla nominare mai perché porta jella la strada in
I dati del generica nazionali io non sono superstizioso la nomino c'è bisogno la strategia energetica nazionale stiamo mettendola in piedi il disegno decreto ministeri due Degradi ministeriali sulle rinnovabili fanno parte di questo percorso
E guardate che quando noi diciamo
Che
Allineiamo gli incentivi ai costi stiamo facendo un'operazione ambientalista oltre che di politica industriale
Se non c'è un'operazione ambientalista perché io da ex regolatore sono abituato a pensare che se voglio far crescere un settore non li devo regalare rendite
Gli devo decollare prezzi o incentivi in modo che
Come dire non garantiscano dei non garantiscono extraprofitti ma spingano a essere efficienti
E se noi invece di buttare soldi dalla finestra come è successo in questi anni finalmente mettiamo in piedi un sistema di incentivi razionale non siamo in grado di far crescere di più le rinnovabili
Di come un sol non non crescere perché se no diventa insostenibile questo è il punto il monte cui ci siamo trovati
Se vogliamo far crescere le Re.Im. rinnovabili se vogliamo fare un'operazione ambientalista noi abbiamo bisogno di eliminare la speculazione da quel mondo non abbiamo bisogno di creare imprenditori in quel
E la riforma degli incentivi serve a questo i nostri decreti ministeriali hanno questo obiettivo fa crescere le rinnovabili proprio perché
Proprio perché gli incentivi devono essere tali che diventano sostenibili
Ciò nonostante il carico sulla bolletta rinnovabili crescerà perché ormai abbiamo accumulato già nove miliardi che potevano essere spesi molto meglio per le rinnovabili rispetto a come sono stati spesi
L'abbiamo accomunati quelle ormai ci portiamo dietro per quindici vent'anni perché ci sono niente
Nell'ovvia ma aggiungere ne aggiungiamo meno di quanto non sarebbe il tendenziale proprio perché facciamo un'operazione di scrematura delle rendite però ne aggiungiamo quindi ma non
Non non è che possiamo dire adesso la bolletta scenderà no
Intanto crescerà molto meno di quello che sarebbe cresciuto del continuavamo con
Con col sistema precedente
Quindi dobbiamo agire poi da altri lati allora la strategia energetica nazionale poi non solo significa sviluppare delle rinnovabili in modo che arrivino alla cosiddetta di ripartiti e qui in vi siano competitive con le altre fonti non abbiano più bisogno di incentivi e così via e questo fa parte del percorso che abbiamo disegnato con i decreti ministeriali varati ieri
O meglio proposti ieri alla Conferenza Stato-Regioni
Per il parere
Ma c'è tutto il tema del costo delle fonti produttive tradizionali e qui il gas naturalmente svolge una funzione centrale
Il discorso sarebbe lungo avete visto che nel decreto legge liberalizzazione abbiamo messo la questione del fuori del criteri di formazione del prezzo del gas è il primo risultato è stato che l'aumento del gas che pure è significativo un otto ad aprile è stato
Nettamente inferiore a quello che sarebbe stato senza il nostro intervento
Poi c'è la questione della separazione SNAM Rete gas anche qui non ho il tempo adesso ma non è solo un'operazione concorrenziale un'operazione di politica industriale una grande impresa di Rete che colleghi l'Italia agli altri Paesi europei
E che differenzi punti di ingresso del gas nel nostro Paese
Tutto qui mi collego al tema infrastruttura che fa sempre parte del problema di contesto ma insomma vado troppo lungo
Ma qui sottolinea un punto importante a cui tengo molto
A te
Massima attenzione a come funzionano i mercati le regole la concorrenza la regolazione pro concorrenziale dei mercati
E contemporaneamente rivendicare al mondo allo Stato il ruolo di programmare l'uso delle risorse
Attraverso i suoi strumenti di Bilancio come dire
è una dimensione dello Stato che
Per tanti motivi sarebbe
Interessante discuterli è andata in sordina negli ultimi quindici vent'anni io ritengo invece che sia una dimensione fondamentale dello Stato
E in cui
Lo Stato è un soggetto che alloca le risorse allocate tanto le sue risorse bilancio tanto per cominciare da qui quindi è uno che fa scelte
Fa scelte nel quadro delle regole
Che devono essere comuni anche allo Stato lo Stato deve sapersi rapportare con il mercato se no appagante il mercato farà cosacchi vocata delle adesso l'esempio di qualche successo sulle rinnovabili in questi anni e questo non c'è
Non ci si è saputo i rapportare col mercato usiamo questo è un film istmo si sono messi gli incentivi in un modo
Deplorevole dal punto di vista della programmazione ambientale di questo Paese e il risultato è che si sono
Diffuse vendite a iosa
Programmare quindi è importantissimo ed è una dimensione in cui dobbiamo rafforzare le capacità tecnica Pubblica amministrazione sveltire le procedure eccetera
Allora tutto questo c'entra col tema che abbiamo affrontato oggi sì nel senso che è la condizione generale entro cui poi i pesci devono mutare i pesci di cui si è occupato Lello branca di prima e di cui si sono occupati tutti coloro che sono intervenuti prima
Dopodiché bastano le condizioni di contesto no intanto come dicevo prima lo Stato programmatore uno Stato è una dimensione fondamentale quindi
Costruire le infrastrutture significa non solo costruire le condizioni di contesto ma orientare pezzi dell'apparato produttivo del Paese quindi nei fatti significa
Questo orientando
In questo facendo diventare domanda pagante sul mercato bisogni della collettività ai quali l'apparato produttivo poi risponde
E poi però ci sono altre cose altre questioni da affrontare che si avvicinano di più a quelle di cui avete parlato prima le condizioni differenziali chiamiamole così non più solo di contesto cioè quando io voglio incentivare nello specifico qualcosa
Si è parlato del credito d'imposta stiamo meditando su stiamo lavorando non felice
Stiamo lavorando per ricostituite ri introdurre il credito di imposta per ricerca e sviluppo evitando quella deplorevole vicenda del clic belli che richiamava prima Lello
Su questo io credo che questo sia un punto importante è un punto dettato funziona molto bene
è vero che tirava molte risorse pubbliche ma solo se valeva la pena che le tirasse
Io devo dire invece che bloccare tutto avrei rifinanziato questo all'epoca quando venne tirato fuori l'orrore del click day
Quindi credo sia molto importante filtro provare a rimetterlo in piedi insomma credo che sia una priorità importante
Poi c'è tutto il sistema di incentivi guardare cui stiamo lavorando con il Ministero dello sviluppo economico ad un riordino complessivo di tutte le agevolazioni per il finanziamento belle inglese
E stiamo lavorando in che direzione sostanzialmente concentrazionario Zare concentrare le risorse che abbiamo a disposizione per fra
Interventi sulla competitività a favore della competitività per oggetti diciamo calma oggetto programmi che hanno detto la competitività
E che siano coglie programmi di rilevante interesse nazionale programmi i progetti di ricerca e innovazione rafforzamento della struttura produttiva specie nelle aree di crisi
Inter sostegno all'internalizzazione internazionalizzazione del sistema produttivo
Dico prima diceva una cosa molto giusta ci sono risorse nel Mezzogiorno messe a disposizione del Mezzogiorno diciamo così e qui stiamo pure lavorando con
Il Ministero
Della coesione territoriale con Fabrizio Barca per riordinare non solo gli incentivi alle imprese ma complessivamente gli strumenti con cui
Traduciamo il cofinanziamento europeo in una leva per intervenire nelle regioni del Mezzogiorno
Lei lo diceva prima ma misura universali o misure mirate
Quelle che ho detto sono in larga misura misure universale appunto parlavo di condizioni di contesto
Lo stesso credito di imposta
Ebbene diciamo che ha un aspetto di non discrezionalità che io ho apprezzato come lo apprezza bocciando somma fosse uno dei motivi per cui funzionale perché dissi sapevano le regole quando c'è hanno
E e magari ci saranno anche stati dei
Delle degli errori del degli usi sbagliati delle
Però nell'insieme
Tanto guardate la perfezione non è di questo mondo cioè mettiamoci se cerco quello che gli economisti chiamano il first best
Ma neanche il sei conversa diciamo se mi accontento il mondo è un mondo di cinquecento quarantaduesimo Besta se riesco a risalire altre centocinquantesimo sono già contento adesso
Perché a dire insomma no cioè
C'erano dei probabilmente c'erano degli usi
Non corretti di quelle risorse ma prevaleva in un un effetto largamente positivo d'altra parte nella discrezionalità stiamo attenti perché anche lì ci sono usi non corrette le risorse
Io però non demonizza la discrezionalità e assolutamente per esempio tutto il riordino degli incentivi che dicevo prima o il riordino dei fondi strudel l'uso dei fondi strutturali implica discrezionalità
Qui il tema grosso da affrontare si collega con il tema
Regolazione programmazione eccetera è come la discrezionalità non diventa arbitrio della politica il quello che per il quale io offro dell'arbitrio della politica
La discrezionalità e dimensione inevitabile sacrosanta della e meno male che c'è della politica
Quindi chi parte si tratta di condizioni di contesto universali o di strumenti non discrezionali il credito d'imposta e in parte si tratta invece di strumenti consapevolmente discrezionali da utilizzare
Ultimo punto tutto questo può aiutarci a riprendere
Sono le condizioni necessarie che noi dobbiamo mettere in piedi consentirà questo Paese di ripartire
Non voglio chiudere con una nota di pessimismo ma
Di
Pessimismo e lavoro della della ragione ottimismo della volontà credo che
Abbiamo bisogno di un contesto complessivo europeo diverso non abbiamo bisogno di una
Contesto di domanda aggregata che ti
Allora quando abbiamo la domanda aggregata che tira le condizioni di contesto che si
Quelle che ho descritto alle altre di cui voi avete parlato altre ancora o insomma miglioramenti rispetto a ciò che ho detto figuriamoci o a ciò che abbiamo fatto o che ancora speriamo
Faremo
Sempre risultano importanti risulteranno
Più daranno i loro frutti
Però se il quadro macroeconomico non cambia credo che daranno i loro frutti comunque perché ci aiuteranno a esiste ma
Abbiamo bisogno di un quadro macroeconomico diverso su questo credo ma il tema
Andrebbe
Molto al di là adesso delle nostre riflessioni di oggi
Il contesto diciamo della politica europea ha bisogno di cambiamenti profondi così non così l'Europa si sta condannando
Qua si sta condannando non svolgere il proprio ruolo al di là del poi interesse anche per
Come dire
Nazionalistico o continentali dissi no hanno svolge esalta il ruolo che plauso all'Europa è un centro di civiltà
è un cento euro di
Buone regole di funzionamento dei mercati è un centro di welfare
è un centro che ha dei doveri verso il mondo un'Europa che guarda il suo ombelico e sta lì a chiudersi sta
Stretta nelle sue paura è un'Europa che non fa quello che deve fare
Se vuole il suo bene deve fare il bene degli altri e allora deve diventare un continente che fa da locomotiva del mondo questo finora non è mai stato
Questo sappiamo quali sono le difficoltà in campo ma credo che se non facciamo per l'Europa questa cosa sarà molto difficile poter fu faremo tutte cose importanti utili che aiuteranno il nostro Paese attenere
Attenere
Ma qui c'è bisogno di qualcosa di più
Allora si appuntamenti grazie a tutti gli atti
Dopo