Le condanne contro l'Italia da parte della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Intervista a Antonio Bultrini

Con il professore Antonio Bultrini docente di diritto internazionale e diritti umani università di Firenze e Torino ad occuparci della Corte europea dei diritti dell'uomo quanto come mette ma di attualità anche al centro delle iniziative politiche dei eradicare per quanto riguarda la questione della giustizia in Italia buona sera professore agli ascoltatori l'abbiamo giù telefonicamente in quanto è stato relatore all'interno di un seminario che si è tenuta a Roma presso Loya ai per a parlare però o della futuro della come azione europea dei diritti dell'uomo nei giorni prossimi ci sarà un importante appuntamento a Brighton con la Conferenza intergovernativa che dovrà
Evidentemente data l'in un'iniziativa inglese di cui si parla mettere mano
Al sistema cedo allora io vorrei intanto aiutarci a capire soprattutto gli ascoltatori di che cosa stiamo parlando con operiamo nel sistema CEDU
Ma quando parliamo di sistema CEDU ci riferiamo
Al sistema di tutela dei diritti umani
Istituito in Europa con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo la Convenzione europea dei diritti dell'uomo foto Tata nel mille novecentocinquanta proprio a Roma e ha dato vita a quello che ancora oggi viene considerato il sistema più avanzato di tutela dei diritti umani
Quanti sono i membri gli Stati membri che aderiscono a questa convenzione
Esistono tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa quindi ad oggi quarantasette Paesi che aderiscono alla convenzione all'organismo in cui vogliamo occuparci in particolare e la Corte europea dei diritti dell'uomo come nasce e come agisce
Accorto europeo la appunto all'organo giurisdizionale di controllo del rispetto che era lì dei diritti previsti dalla convenzione istituito dalla convenzione stessa un tempo era un organo
Semi permanente oggi è un organo permanente a Strasburgo la Corte europea a giurisdizione obbligatorio a questo è un unicum
In un
Nel nel campo del diritto internazionale dei diritti umani cioè gli Stati che ratificano la Convenzione europea dei diritti dell'uomo automaticamente che obbligatoriamente sono sottoposti al controllo della Corte di Strasburgo i
Naturalmente cosa molto differente dalla Corte di giustizia dell'Unione europea che ha sede a Lussemburgo questo non molto diversa come agisce però la Corte si è parlato la una funzione sussidiaria rispetto agli organi giudiziari nazionali che vuol dire
Allora il sistema della Convenzione europea e concepito in questo modo i
La tutela dei diritti che prevede e compito innanzitutto degli Stati dei sistemi di tutela nazionali la Corte europea interviene come si dice tecnicamente in via sussidiaria cioè in seconda battuta
La dove i meccanismi di tutela nazionali non abbiano funzionato non abbiano dato risultati soddisfacenti e così via dicendo sussidiaria in questo senso
Il particolarità del sistema europeo è di prevedete un diritto di ricorso individuale la vittima cioè
Di una
Violazione dei diritti garantiti una volta attentati meccanismi di tutela nazionale nazionali può rivolgersi direttamente alla Corte a Strasburgo
Insisto però sull'importanza dei meccanismi nazionali tant'è che le vittime le presunte vittime di violazioni dei diritti garantiti dalla convenzione
Debbono quindi hanno un obbligo preciso di tentare di prima le vie di ricorso nazionali
E P hanno un po'il diritto di rivolgersi a Strasburgo solo in un secondo momento laddove ripeto le vie nazionali uno ne esistano
O non siano efficaci oppure non abbiano dato risultati soddisfacenti quella che le chiedo a questo punto è un'opinione su quello che è un giudizio parziale dell'operato della Corte locale favorevole mangino
Complessivamente
Poi
Abbiamo tutt'quindi
Qualcosa da ridire ogni tanto dico tutti noi esperti ci sono delle sentenze che ci piacciono di più altre che ci convincono di meno ma compì finalmente il giudizio non può che essere positivo e ha prodotto in tanti casi dei risultati molto concreti in alcuni casi anche portato la modifica di leggi nazionali
Ecco le sentenze che emette la Corte che valore hanno poi per gli Stati membri allora le sono obbligatoria
E è previsto un meccanismo di controllo dell'attuazione delle sentenze della Corte
Meccanismo di controllo però
A una debolezza fa affidamento molto ad un organo politico intergovernativo
E
E
Diciamo che questo aspetto potrebbe essere perfezionato sicuramente
Sono molti i ricorsi da parte di individui degli Stati membri a questo organo c'è un rischio di di di intasamento c'è un problema di arretrato
Ma il siamo soliti dire che la Corte europea ed vittima del proprio successo il numero di ricorsi è andato aumentando
Negli anni in modo esponenziale oggi il numero dei carichi pendenti supera le centocinquanta mila unità
C'è da dire però due cose prima di tutto è andato anche andata anche ampliando sulla base degli stati pacchetti del sistema
Dicevo prima punto quarantasette Paesi membri del Consiglio d'Europa praticamente tutti i Paesi europei fatta eccezione per la Bielorussia e questo corrisponde ad una popolazione complessiva di ben ottocento milioni
Di persone quindi è logico che negli anni il numero dei corsi sia andato aumentando però l'aumento del numero di ricorsi
In una certa misura riflette anche delle persistenti debolezze dei sistemi nazionali di tutela in altre parole
E questo vale il
Per certi Stati più che per altri alcuni sistemi nazionali di tutela non riescono ancora a svolgere quella fondamentale compito di tutela a livello nazionale che affida loro il sistema così della convenzione
L'Italia è tra i Paesi più condannati da questo organismo quali sono le motivazioni a base delle condanne quali sono le nostre responsabilità nostre torte
Italia fra i paesi più condannabile anche uno dei Paesi
Che generano
Il numero maggiore di ricorsi alla fine del due mila e undici sono le ultime statistiche su base annuale di cui disponiamo l'Italia era al terzo posto per numero di casi pendenti
Dietro la Federazione russa primo posto e la Turchia al secondo posto
Nei confronti dell'Italia ha pertanto per molti anni penso a tuttora il gravissimo problema dei ritardi della giustizia
Cui poi si è aggiunto il problema del
Funzionamento inefficiente della rimedio a questo riguardo che fu introdotto nel due mila uno con la legge Pinto
Va detto tuttavia che la casistica nei confronti dell'Italia anche se anch'
Tuttora caratterizzata in una buona misura dal problema dei ritardi della giustizia un altro problema è anche tanto per per diverso tempo quello degli espropri di fatto questa casistica comincia ad essere caratterizzata da Canossi
Di diverso chi poi per
Per certi aspetti di maggiore gravità
Una lite delle sentenze più recenti di poche settimane fa a severamente condannato l'Italia
Con riferimento ai rispingere menti di stranieri perso la Libia operativi dal al Governo italiano nella seconda metà del due mila e nove dal maggio del due mila nove
Un
Patente violazione dei diritti umani che radicali denunciare quello della situazione nelle carceri italiane anche questo tema da Corte europea
C'è già stata infatti è una sentenza contro l'Italia sulle condizioni in un carcere
Sentenza peraltro non
Riguardante le circostanze gravissime rispetto a quelle che noi conosciamo invece dalla cronaca sappiamo però che il numero di ricorsi inoltrati negli ultimi tempi contro l'Italia su questo
Problema stanno aumenti sono andati aumentando l'obbligo di inserire nell'ordinamento italiano il reato di tortura è previsto non dalla Convenzione europea quantomeno non esplicitamente dalla Convenzione europea ma da un altro strumento internazionale
Mi riferisco alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura che prevede un obbligo specifico di riferimento nel Codice penale di un reato di tortura
Rispetto alla Convenzione delle Nazioni Unite l'Italia chiaramente inadempiente
Ma il problema riguarda anche l'applicazione della Convenzione europea ma perché l'assistenza di una reato di tortura
Principale il sistema italiano di tutela di un deterrente efficace contro a atti comportamenti di questo genere che sono poi fra i
Più gravi in materia di
Diritti umani e quindi qualche modo intacca la capacità dell'ordinamento italiano di prevenire atti di tortura e crea il rischio di ricorsi a Strasburgo peraltro alcuni pendenti già adesso
Hanno ad oggetto che accaduti a Genova nel due mila euro alcune lamentato la mancanza di meccanismi sanzionatori efficaci nel Golfo
Conti dei Paesi inadempienti per condanne da parte della Corte europea come si può superare come si può rendere più efficace le sentenze della Corte
Il problema fra i più complessi quei quello dell'efficacia delle sentenze
E presenta almeno tre aspetti uno riguarda
Il lavoro del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa e l'organo politico intergovernativo cui facevo riferimento prima
Al quale la Convenzione europea affida un compito specifico di sorveglianza dell'esecuzione delle sentenze
è un organo politico quindi non ha la capacità di
Come dire di
Pensione sugli istanti che possono avere altri meccanismi cui potremmo pensare ma sicuramente ci sono dei margini di miglioramento
Rispetto agli strumenti di pressione sugli stati di cui è attualmente dotato il Comitato dei Ministri in altre parole si può fare
Ancora molto su quel fronte
E del resto le autorità britanniche fanno menzione
Nelle loro proposte di alcuni alcune idee specifiche a questo riguardo salterò spetta do è quello relativo alla tipo di sentenze di condanna che può emanare la Corte europea
In diversi si chiedono se l'efficacia delle sentenze della Corte europea non possa essere rafforzata
Dotando la Corte Europea del potere di infliggere danni punitivi se una sentenza precedente e non
Sia stata correttamente eseguita e anche la possibilità di dotare la Corte il potere di indicare specifiche misure di esecuzione
Delle sentenze infine il terzo aspetto riguarda i meccanismi nazionali di esecuzione delle sentenze
C'è tutta una serie di accorgimenti che possono essere adottati a livello nazionale per assicurare che le sentenze della Corte europea abbiano l'impatto che debbono avere
Ad esempio l'oste una sentenza della Corte europea comporta l'obbligo di rivedere una legge è necessario che questo inneschi un processo parlamentare è questo
è una
Esito facilitato se esistono dei meccanismi
Specifici a questo riguardo
Nei prossimi giorni come diciamo dal diciotto al ventidue aprile si terrà a Brighton una Conferenza intergovernativa nel corso della quale secondo ciò che riportano le indiscrezioni dista impara Presidenza a rotazione britannica presenterà una proposta una bozza di riforma ricche Si tratta ci sono anche preoccupazione circa i le modifiche che potrebbero emergere
Le proposte inglesi britanniche di cui abbiamo attualmente conoscente quindi non lavoriamo su
Sulla sulle ultime versioni di cui abbiamo avuto conoscenza orale proposte britanniche comportano degli aspetti senz'altro condivisibili ad esempio tutti quelli relativi al potenziamento dei sistemi nazionali di tutela i britannici giustamente insistono sull'importanza che ciascun Paese sia dotato
Di un'autorità nazionali indipendente
In materia il diritti umani autorità di cui per esempio l'Italia è tuttora priva
Quindi alcuni aspetti sono senz'altro condivisibili
Altri aspetti suscitano perplessità o addirittura dei timori di toccare alcuni aspetti fondamentali del sistema dicevo prima che uno di questi una di queste caratteristiche fondamentali del sistema europeo è quella di prevedere un diritto il ricorso individuale
Un diritto di ricorso individuale ora
Una proposta britannica che è stata sul tavolo del negoziato per
Diverso tempo
Prevedeva prevede stando alle ultime informazioni tuttora
L'aggiunta di un nuovo motivo di irricevibilità dei ricorsi un motivo
Irricevibilità che rischia
Di rendere molto difficoltosa la proposizione di ricorsi alla Corte quando sono già stati esaminati dalle autorità nazionali come peraltro deve accadere in virtù
Di quel principio di sussidiarietà cui ho fatto riferimento prima
Grazie allora al professore Antonio Bultrini docente di diritto internazionale i diritti umani e università di Firenze con il quale ci siamo occupati delle prospettive della Corte europea dei diritti dell'uomo