Notiziario Antiproibizionista

Il paradigma della proibizione che ispira la politica antidroga globale si fonda su una premessa sbagliata che il mercato globale delle droghe possa essere sradicato
Non crederemo a un'affermazione del genere se fosse applicata tabagismo o consumo di alcol ma riteniamo si possa applicare alle droghe perché
Lunedì sedici aprile del due mila e dodici e un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziare antiproibizionista di Radio Radicale
La domanda che segue questa notazione la fa il presidente Colombia e scusate Presidente del Guatemala Peretz Molina
Ed è proprio il Presidente del Guatemala uno dei sostenitori nel nell'America latina della necessità di cambiare la politica delle droghe la politica
Proibizionista la guerra le droghe sostenuta ormai da decenni dagli Stati Uniti e questo è stato
Il tema centrale di cui si è discusso al Vertice delle Americhe di cui parleremo nella prima parte
In questa puntata della tessera antiproibizionista faremo prima un po'
Un excursus anche una rassegna stampa
Per capire e come si è arrivati a questo vertice quali sono le proposte il dibattito sulla sul tappeto di riproporremo la rassegna di geopolitica che è stata è andata in onda questa mattina alle sette curata da
Lorenzo RIA indicherà centrata proprio su questo tema e poi avremo un collegamento in diretta con il senatore radicale Marco Perduca per fare punto due per fare qualche valutazione
Su quello che sta venendo dell'America latina su anche alcuni segnali che stanno avvenendo da Washington dalla amministrazione Obama molto timidi ma non privi di un qualche interesse a confronto anche con la situazione italiana
Della alla situazione italiane in particolare per quanto riguarda il carcere dedicheremo quella seconda parte della trasmissione
La situazione dei diritti umani nelle carceri italiane anche alcune novità che riguardano due casi clamorosi
Che sono degli ultimi anni vale a dire il caso di Stefano Cucchi è il caso di Aldo bien sino due casi poi tra l'altro che sono anche un po'come dire il
Tristi Eva forse il caso di dire anche sentenze l'aggettivo né forse quello giusto
Simboli anche della marcia del venticinque aprile per l'amnistia la libertà e la giustizia che i radicali stanno organizzando questi dunque
I temi di questa il sommario di questa puntata del notiziario antiproibizionista
Che potete seguire commentare anche
Ma come sempre attraverso internet c'è c'è Twitter con la l'asta del senza filtri oppure scrivendo a chiocciola Radio Radicale c'era nostra pagina Facebook notiziati proibizionista Radio Radicale oppure c'è l'e-mail notiziare antiproibizionista chiocciola yahoo punto viti
Abbiamo qualche problema tecnico oggi con gli sms dunque CD scusiamo oggi Nona lo possiamo utilizzare questo questo sistema
E veniamo allora cominciamo dunque parlando del vertice delle Americhe la Kuhn bretella sa Americans che si è riunita sabato e domenica quindi quattordici quindici aprile a carta che Aina Colombia
è un appuntamento triennale e che riunisce
Tutti i Paesi che fanno parte del l'organizzazione degli Stati americani trentacinque sono i Paesi membri veramente tutti
I paesi della gli stati del continente americano
Tranne e Cuba proprio la questione di Cuba era alla Centro ora una delle queste di cui si è dibattuto
Una delle questioni insieme a quella delle isole Falkland mal Vinassa che ha impedito di arrivare a una dichiarazione comune dopo due giorni di discussioni a porte chiuse
Ma uno dei temi centrali del vertice è stato come dicevamo la questione della politica delle droghe e la lotta al narcotraffico con diversi Paesi latinoamericani che contestano la politica
Di guerra le droghe americana
E soprattutto i risultati
Di decenni di sforzi scarsi se non addirittura controproducenti giudicano aggiudicare
Da dai dati appunto che dimostrano come il consumo non sia diminuito come
Il traffico di droga non sia diminuito e come proprio sul traffico illegale sul mercato nero si sia costruite organizzazioni criminali potentissime
Che stanno mettendo a rischio che stanno inquinando o hanno già inquinato l'economia
Di Paesi anche solidi come i Paesi
Dell'Europa occidentale o la STET liste si stabilì pensiamo a al problema italiano alla
Alla potenza di un'organizzazione come la 'ndrangheta con cui ha cominciato dovuto cominciare anche a fare i conti anche un Paese apparentemente estraneo a dinamiche di questo tipo come la come la Germania ma soprattutto poi parlando dell'America latina
Dopo aver assistito per anni a quello che avveniva in Colombia ora da qualche anno è il Messico la prima linea di questa guerra la droga che niente
Centri decine di migliaia di vittime ogni anno non solo
E non tanto tra i consumatori quanto invece proprio nella nella guerra che conducono le organizzazioni criminali corso in particolare in questo caso quelli messicani
Di questo punto si è parlato a a carta Ghena al Vertice delle Americhe e di questo si discute sulla stampa dell'America latina e anche su importanti organi informazione a livello internazionale
Allora ascoltiamo faccia un po'una rassegna riproponendo vi quanto alla rassegna di geopolitica che
Lorenzo rendiamo accurate che andate in onda questa mattina alle sette
La novità assoluta di questo summit come avevamo detto già nei giorni scorsi è che per la prima volta è stato posto ufficialmente in agenda il tema della lotta alla droga e del crimine violento ad essa correlato
Ma la pena citare velocemente due dati un recente rapporto dell'ufficio non sulle droghe secondo il quale almeno settanta mila membri di gang operano in al Centro America che sono i Paesi di transito tra i produttori sudamericani e grande mercato gli Stati Uniti
E inoltre in nel centro America si verificano i tassi di omicidio più alti al mondo
Al questo secondo le Nazioni Unite altro rapporto recente interessante da citare quello delle interamericana development bank secondo il quale circa il quindici per cento dell'economia latinoamericana viene perso a causa proprio dalla violenza generata
Dal crimine organizzato e dunque
Si torna a parlare di altre maniere per combattere la guerra alla droga all'ultimo in ordine di tempo
è stata il presidente colombiano Santos il padrone di casa il quale ha dichiarato
Dobbiamo verificare se ci sono opzioni più efficaci nella lotta alla droga da una parte si vuole mandare in galera tutti i consumatori dall'altra c'è la legalizzazione e dunque dobbiamo implementare delle politiche più pratiche all'interno di questi due
Estremi quella della Presidente Santo se solo l'ultima in ordine di tempo di un dichiarazione più in favore di una revisione
Su altre basi della lotta alla droga da parte di Capi di Stato o latino americani in carica o passati che sempre più
Criticano l'approccio proibizionista i commi vitalistico degli Stati Uniti e la lotta alla droga nel continente sudamericano ultima in ordine di tempo ricordiamo anche la Global Commission o no Vang policy
Si tratta questo di una Centro studi fondato da tre ex presidente sudamericani Enrique Cardoso brasiliano se sarà galleria colombiano Ernesto zeri
Messicano che cosa sostengono il fondamento della guerra alla droga degli Stati Uniti l'eradicazione del prodotto l'interdizione del traffico e la criminalizzazione del consumo non ha avuto nessun risultato e mai lo farà
Se c'è una domanda di prodotto dunque ci sarà sempre una disponibilità e gli unici beneficiari del Predil sionismo sono i cartelli della droga scrivono i tre ex Presidente sono americani
Quaranta anni di strenua sforzi hanno mancato l'obiettivo di ridurre la produzione e il consumo delle droghe illecite
Quel che è peggio in Messico in America centrale la violenza collegata al proibizionismo alla corruzione è diventata la minaccia principale alla salute pubblica e alla stabilità delle istituzioni democratiche
Alla luce delle disastrose conseguenze della guerra la droga noi abbiamo preso l'iniziativa quattro mesi fa
Di promuovere una Commissione latinoamericana sulla droga e la democrazia e più recentemente questa Global Commission contrappone se cioè la Commissione globale per le politiche della droga il messaggio
Al centro di questo progetto è il seguente la guerra alla droga a fallito la Commissione ha presentato due raccomandazioni chiave il primo era e da implementare il più presto possibile
Che la criminalizzazione la stigmatizzazione delle persone che usano droga
Deve finire
Abuso di droga e dipendenza sono un problema di salute pubblica non esclusivamente penale
L'altra raccomandazione chiave che facciamo proseguono i tre ex Presidente sono americane
Che è complessa ma è molto importante per garantire pace sicurezza e di incoraggiare la sperimentazione con modelli differenti deregolazione legale delle droghe quali la marijuana
In maniera analoga e ciò che è già avvenuto con il tabacco e l'alcol questa la seconda raccomandazione dei tre ex presidente del Brasile della Colombia e del Messico
La prima è quella di trattare il problema della dipendenza da droga come una problema di salute pubblica e non penale e il secondo di guardare anche a un percorso di legalizzazione di regolamentazione
Della marijuana a partire dalla marijuana come quanto avvenuto con tabacco ed alcol questo le raccomandazioni della Global Commission Drug Policy fondata dai Presidenti Enrique Cardoso se sarà
Galilea ed Ernesto se il figlio
Un'altra impietosa critica alla fallimento della lotta alla droga è quello che scrive il settimanale britannico di osservare in un editoriale del sette aprile scorso
Intitolato tempo per Obama di unirsi al dibattito sul fallimento dalla guerra la droga
Tutte le guerre finiscono prima o poi persino la guerra alla droga che sin qui ha resistito sta cominciando a mostrare segni di stanchezza
Sono passati quarantadue anni da quando il presidente Nixon introdusse l'atto di controllo per la prevenzione l'abuso delle droghe nel mille novecentosettanta
Che parlava di riduzione laminazione di produzione scorte e consumo di droghe illegali
è un anno dopo l'Amministrazione Nixon al CONI o la frase guerra alla droga se Knicks sono fu colui che infiamma la retorica di questa battaglia fu l'amministrazione Reagan degli anni Ottanta che lascio l'eredità più durevole
L'amministrazione Reagan introdusse infatti una serie di modifiche alle leggi che introducevano sentenze minime da scontare in prigione per reati collegati alla droga
Ciò comportò una salita senza precedenti di condanne e porta un'esplosione della popolazione dei penitenziari americani che continua anche oggi
Nel frattempo la guerra è diventata anche una battaglia internazionale in quanto Governi americani che sono succeduti l'hanno combattuto oltre le frontiere del loro Paese
Hanno offerto ai vicini della America centrale dell'America del sud aiuti meno anzi militari finanziari per evitare a distruggere le le rotte del traffico verso l'America
Inviando gli agenti dell'antidroga in America latina lavorare fianco a fianco con i rappresentanti locale
Si è trattato di una guerra soprattutto segreta con gli Stati Uniti che hanno dispiegato un grandissimo numero di impegno personale militare
E hanno donato grandi somme di denaro il Paese sia i Governi dell'America latina soprattutto in Colombia e più recentemente in Messico
In tutto questo periodo la posizione dell'America come forza ideologica dominante nella prosecuzione della guerra la droga rimasta praticamente
Non contestata ma adesso questo a quel del cemento sta cominciando a cambiare soprattutto in America Cetti sfida
Questa posizione che sono proprio i Governi Capi di Stato di questi Paesi in America latina che stanno cominciando a manifestare questa insofferenza in quanto non risolta vicino
Gli effetti della lotta alla droga la guerra collaterale
Che si sappia vi espandendo all'interno della Regione
C'è un sentimento diffuso tra alle Nazioni produttrici l'America latina
Che se sono coloro che poi devono portare tutto il fardello della violenza mentre le nazioni consumatrici che sono America ed Europa rimangono largamente
Al sicuro e dunque questo sarà il messaggio che sarà al centro del summit delle America e partecipato dai Paesi dell'organizzazione
Per gli Stati americani tra cui Barack Obama il dibattito sulla guerra alla droga sta lentamente spostandosi e l'America corre il rischio di rimanere indietro così conclude
Il settimanale britannico osservare in questo editoriale del sette aprile scorso tempo per Obama di unirsi al dibattito sul fallimento della guerra alla droga
E ancora la pena di soffermarsi anche su quelli che sono alcuni aspetti delle modalità militare con cui questa lotta alla droga viene portata avanti dagli Stati Uniti in America latina
Questo è il tema intanto di un editoriale firmato da Juan Cabrelle toccati anzi che è un professore argentino di relazioni internazionali e pubblicato per il network progetti Syndicate con
La data dell'undici aprile scorso
Scrive toccati le hanno lo io essa outcome cioè il comando sud Stati Uniti eh quella comando militare che ha sede a Miami in Florida
Che si occupa di tutte le operazioni militari in America latina e dei Caraibi e dunque è il Guerriero americano nella guerra alla droga nella regione
La priorità assoluta per l'olio esse South sul comma è quella di combattere il traffico della droga dalle Ande alla Rio Grande
Gli attacchi terroristici dell'undici settembre due mila e uno paradossalmente hanno rinforzato l'attenzione dell'esercito americano
Sul contrasto al traffico delle droghe illecite mente altri comandi delle forze americane diventavano pesantemente coinvolti nella guerra al terrorismo
L'ho io ex Cassa otto il comma si è occupato esclusivamente di guerra alla droga con i suoi comandanti che prendevano di mira le industria dei boss mafiosi nelle Ande in Messico in America centrale
Ciò è accaduto in parte perché a seguito dell'undici settembre due mila uno l'America latina l'unica Regione del mondo che non era stata testimone di attacchi del terrorismo transazionale collegati ad Al Qaeda
E dunque con gli Stati Uniti e continuano ad essere il principale mercato delle droghe illegali al mondo isoli del sono concentrati sulla lotta alla droga in America latina evidentemente immaginando ciò che sarebbe potuto succedere
Tutto ciò non solo arreso il aiu essa outcome il principale destinatario dei finanziamenti federali
Ma lo anche trasformato in qualcosa di assolutamente particolare come un'agenzia di lotta alla droga autonoma dal punto di vista della Regione io essa outcome sembra essere solo un braccio militare indipendente del delle politiche globali degli Stati Uniti in materia di lotta alla droga con scarsa trasparenza e supervisione con del Congresso degli Stati Uniti
E con significative risorse per operazioni antidroga aggressivi
Inoltre lo US out comma a controllato il settantacinque per cento dei più di dodici miliardi che il Governo degli Stati Uniti a destinato le attività antidroga in America latina e nei Caraibi dal due mila
E nonostante questa costosissima campagna militare tutte le evidenze dimostrano che la guerra la droga che è stata un fiasco così scrive a Juan Gabriel toccati hanno e che è un docente di relazioni internazionali
Argentino per progetti Syndicate una articolo dell'undici aprile scorso
Altro danno collaterale della approccio militare degli Stati Uniti dalla guerra alla droga in America latina è quello che il Centro studi britannico russi definisce la Ray militarizzazione delle strade d'America latina
In un'analisi pubblicata nei giorni scorsi
Per gli anni ottanta l'intera regione dell'America latina progressivamente raggiunto lo storico risultato muovendosi da regimi repressivi ed autoritari
Verso democrazia che hanno saputo far tornare gli eserciti nelle caserme
Dietro anche stretti vincoli per quanto riguardava il loro impiego garantiti da ricoperti dal processo democratico
Nonostante questi sforzi la necessità di combattere il crimine organizzato che DD riprendere il controllo delle roccaforti delle gang mafiose
Ha spinto diversi Governi a richiamare l'esercito nelle strade dell'America latina
In Colombia dall'anno due mila l'esercito è stato impiegato per combattere il crimine organizzato le insorgenze
Il così detto clan Colombia volevano rinforzare l'impiego del esercito nella guerra alla droga con aiuti e addestramento da parte degli Stati Uniti
L'uso dell'esercito per combattere l'insorgenza e non è niente di nuovo in America latina negli anni ottanta novanta questa tattica fu impiegate in Perù per combattere
Se nel voluminoso che era diventato un'organizzazione per il traffico della droga più recentemente in Messico dietro dopo l'insediamento nel due mila sette attuale presidente Felipe Calderon
Si è deciso di intensificare le operazioni antidroga
E così il numero di truppe dispiegate in Messico è passato da sei mila cinquecento soldati ai quarantacinque mila di oggi
L'esercito è stato sostenuto dagli Stati Uniti attraverso un accordo di cooperazione bilaterale definito l'iniziativa di Merida
Di fronte ad analoghi problemi guardando la tattica messicana quale esempio nel novembre due mila undici il congresso dell'Honduras ha votato per cambiare la sua costituzione per permettere di impiegare le forze armate per operazioni di polizia
è venuto poi anche il Guatemala che a seguito i passi dei suoi vicini con il nuovo Presidente eletto Molina il quale tra l'altro perché esso anche di poter parlare di legalizzazione delle droghe è comunque il Guatemala ha chiesto all'esercito di neutralizzare il crimine organizzato subito dopo il suo insediamento
Alti tassi di omicidio in Venezuela hanno portato il Governo a dispiegare l'esercito nella pattugliamento delle strade
Perfino la potenza regionale il Brasile scrive russi sa trasformando
La l'esercito come scopi di polizia
Nel novembre due mila dieci militari sono stati inviati nella favelas di Rio de Janeiro per catturare i capi di una banda seguendo
Un'ondata di assassini ad ogni modo a quella che era inizialmente prevista come una breve operazione è ancora in corso oggi
I militari sono rimasti all'interno della favelas con una forza di pacificazione di mille seicento soldati per mantenere l'ordine lottare
Contro il traffico del droga e questo è quello che scrive il Centro studi britannico collusi in questa analisi intitolata la Ray militarizzazione delle strade dell'America latina
In conclusione torniamo da dove abbiamo cominciato cioè con i lavori del summit dell'America carta Ghena in Colombia al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che partecipava al summit era stata posta la questione
Di un nuovo approccio alla lotta alla droga che contemplasse anche un dibattito circa la possibilità della legalizzazione con una forte depenalizzazione
Dei reati non violenti connessi alla appunto le droghe la risposta di Obama io penso che sia solamente legittimo ha detto Obama discutere se le leggi che abbiamo fanno più bene che male
Ma aggiunto io personalmente e questa è la posizione della mia Amministrazione e che la legalizzazione non è la risposta
Io so che ci sono molte frustrazioni e so che ci sono alcuni che parlano apertamente auspicano la legalizzazione
Ma per la salute la sicurezza dei nostri cittadini tutti i nostri cittadini gli Stati Uniti non andranno in questa direzione così Barack Obama al chiuso decisamente le porte ha una possibilità anche solo di discutere
Un nuovo approccio degli Stati Uniti alla lotta alla droga
Nel corso dello partecipazione alla summit e l'America carta che era in Colombia nei giorni scorsi
Ecco questo dunque il un po'lo stato dell'arte
Il dibattito apparso su una rivista giornali anche tra gli esperti e anche lo Stato la situazione nei Paesi dell'America latina con questo rischio di anzi con questa Ray militarizzazione delle strade in atto l'abbiamo abbiamo riproposto la rassegna di geopolitica di Lorenzo rende note non da questa mattina
Alle sette che era proprio centrata sulla lotta alla droga degli Stati Uniti la guerra la droga il summit della merce M. America il Vertice delle Americhe che si è svolto bene sabato e domenica a carta che era in Colombia dunque dopo decenni di grandi arresti di sequestri tonnellate di droga il consuma la produzione continua espandersi la diminuzione del consumo di una droga viene immediatamente seguita
Dall'aumento della domanda di un'altra è sui fatti che dobbiamo concentrarci quando ragioniamo di politica di contrasto alla droga
Se analizziamo i mercati dei narcotici con uno sguardo realistico e non ideologico come va di moda e molti Governi ci rendiamo conto che il consumo di droga è un problema di salute pubblica sfortunatamente trasformato in un problema di criminalità
Così ha scritto il presidente della Guatemala Oscar Peres Molina in un articolo pubblicato al dal quotidiano britannico Guardian
Oscar Pérez Molina si è presentato dunque ha partecipato ha portato questa proposta alla vertice di carta Vienna
Ed è la cosa inappropriata che in precedenza aveva avanzata una riunione
Di Paesi centroamericani la cosa interessante è che il
Presidente Guatemala Telco un un ex generale
Chi ha studiato alle squilla Dellas America sa che è una scuola militare statunitense da cui sono
Passati anche da cui sono usciti anche diversi dittatori e torturatori sudamericani degli anni Settanta
Moglie pare Simoni NASA ha studiato poi ad Harvard ha compiuto vari corsi di perfezionamento militare degli Stati Uniti
Nel corso della sua carriera diretto i servizi segreti del suo Paese ha compiuto anche varie operazioni sul campo e pare anche che sia coinvolto in almeno
Un colpo di Stato e forse addirittura nell'omicidio di un vescovo insomma questo per dire che noi stiamo parlando di un pericoloso sovversivo di un bolscevico né tanto meno di un libertario ammesso che esso vedi pericolosi sovversivi bolscevichi siano poi a favore della legalizzazione ma insomma tanto per stare nella nel luogo comune stiamo parlando di un ex militare
Che avete visto anche avete sentito ha anche ordinato all'esercito del suo Paese comunque di intervenire contro contro i Narcos
Ma il Presidente del Guatemala sardi che cosa di che cosa parla anche perché
A
Proprio come capo dei servizi segreti militari sul Paese ha collaborato alla cattura di gli occhi nel Chaco Guzmán che era il capo del cartello destinarlo a una delle più potenti organizzazioni dei Narcos
Americani e dunque sa di che cosa parla e per questo anche chiede ai suoi colleghi di ripensare la politica
Antidroga
E
La sua proposta come abbiamo sentito sta ottenendo anche ascolto non solo da parte di ex ministri e di ex Presidenti ma anche di attuali esponenti di primo piano dica
Capi di governo o comunque di sfratti proprio alla politica dei Paesi
Americani la cosa interessante è che qualche apertura
Viene da finalmente dall'Amministrazione americana da Washington che avete sentito a Obama non è disposto a cambiare la sua politica ma a discuterne comunque a prendere in considerazione a valutare
Le politiche seguite fino ad oggi dobbiamo anche tenere conto che Obama in campagna elettorale e è chiaro questa è una cosa scontata non ci dobbiamo aspettare novità pratiche né tanto meno dichiarazioni sconvolgenti
E in questi ultimi mesi anche perché purtroppo comunque questi anni della sua Presidenza non è che Obama da su per quanto riguarda la politica sulle droghe
Anzi è stato conseguente ad alcune
Così notazioni ottimistiche che sembravano almeno all'inizio poter avere capo ma insomma tante comunque qualcosa qualcosa si dice di qualcosa si parla quanto meno cuoce intorno è disposta
A parlarne e il cambio di atteggiamento degli Stati Uniti non è passato inosservato anzi ha sorpreso anche gli studiosi del settore che si domandano anche da che cosa può avverrà a origine e qui ovviamente le valutazioni sono diverse per Alejandro Olga via via decano di Economia dell'Università dello Sanders
Il mille il questo questo piccolo cambio di politica che di segnaletica da Washington
Determinato dal fatto che in Americhe nel Nordamerica e Stati Uniti ci si comincia a rendere conto che i Paesi latinoamericani stanno formando un blocco e che è molto difficile dire no a a tutto e per l'ex cancelliere Julio London per adesso la spiegazione è che l'attuale strategia sulle droghe è fallita
E ci sono i numeri per sostenere questa affermazione
Anche che riguardano gli Stati Uniti cinquecento mila persone detenute nelle carceri americane corre per reati correlati alle droghe dieci volte di più
Di quando comincia la strategia proibizionista ed ogni detenuto costa quattrocentocinquanta mila dollari all'anno ai contribuenti
Augusto Perez direttore della Fondazione ma vostro un boss che opera in materia di prevenzione sul consumo di droghe attribuisce alla questa
Forse chiamarla svolta eccessivo ma insomma a questo segnale né che viene dagli Stati Uniti
Il fallimento del della della della lotta
E quindi le conseguenze che poi ha avuto anche sulla sulla
Popolazione
Il dibattito è aperto ma quello che è certo o è che non c'è certezza su quanto ci vorrà per giungere ad una conclusione su questo i vari esperti anche
Sudamericane sono abbastanza unanimi anche i più ottimisti crediamo che sarà comunque un percorso molto lungo e perché il dibattito giunga a livello di definizioni formali
Bisognerà portarlo alle Nazioni Unite vi ricordate la proposta radicale di revisione delle convenzioni internazionali il nodo alla fine arriva al palazzo al palazzo di vetro
E anche se Palazzo di Vetro i segnali non sono positivi il presidente dell'International Marco ottico control board che proprio l'organismo lei e la e anzi Biche deve
Moni deve controllare l'applicazione delle convenzioni che ha un iraniano anni del gozzo e alla fine del mese scorso ha detto perché la legalizzazione non è un'opzione e anche l'Unione europea manifestato alcune risse R.
La dell'Uganda dalla delegata
Del del dell'Unione europea in Perù al il Paese che ha la seconda maggiore zone dove si coltiva coca dopo la Colombia Marian Vance Terna
Ha detto che se alcuni credono di voler affrontare questo problema questo tema con una seria discussione dovranno farlo
Alle Nazioni Unite
Per questa alta funzionare del dell'Unione europea tutti i dibattiti sono benvenuti ma per noi e altre sia chiaro che abbiamo accordi internazionali a cui far fede nella lotta anti narcotici insomma
ICI sono gli accordi internazionali che
Senza toccare i quali non si può rivedere la politica sulla droga
Ma la politica sulla droga non vadano ma questi accordi internazionali non vanno rivisti insomma sembra un po'il comma il comma ventidue sono un serpente che si che si morde la coda sta di fatto che il dibattito è aperto e i
Non si potrà eluderlo fino per ancora molto tempo non lo potrà eludere il nostro il nostro Paese sicuramente
Mentre al momento da Palazzo Chigi
E dal Ministero competente il silenzio regna sovrano purtroppo sembra che il ministro Andrea Riccardi che ha le competenze in materia di politica sulle droghe non
Nati non voglio occuparsene ma stando alle sue dichiarazioni ufficiali che non ci sono
E affida tutto alla capo del dipartimento politiche antidroga il dottor Serpelloni che recentemente a in una situazione pubblica ha detto che la politica del Governo Monti non cambia resta quella del Governo Berlusconi
Non è non è un bel un bel segnale anche perché
Non è che sto a questo punto di vista l'Italia possa vantare dei successi in materia di lotta alla droga anzi può semmai vantare di essere
Largo l'elemento il Paese che in questi anni ha frenato qualunque ha cercato di frenare anche in sede internazionale
I possibili sviluppi di una diversa politica addirittura andando a contestare l'uso stesso della definizione di riduzione del danno
Noi a questo punto dobbiamo avere un collegamento con Marco Perduca che però è impegnato oggi il Senato e radicale in una serie di visite a Milano nel carcere di San Vittore e al Centro di identificazione espulsione di via Corelli quindi vedremo se riusciremo entro la fine del notiziario a raggiungerlo ma in qualche modo
Proprio anche il tema della visita
Del senatore Marco Perduca a Milano al carcere e al CIE ci porta alla seconda parte della al secondo argomento di questa
Notiziario antiproibizionista di Radio Radicale al quale vi ricordiamo potete
Partecipare attraverso Twitter usando l'asta gara senza filtri tutto attaccato pure scrivendo a chiocciola Radio Radicale indicando questo
Recapito nel vostro Twitter vi ricordiamo anche la nostra pagina Facebook notiziario antiproibizionista a Radio Radicale oggi invece non funzionano gli ha sanato abbia un problema tecnico ce ne scusiamo
Siamo il carcere parliamo allora del carcere parliamo della situazione dei diritti umani nelle carceri italiane e della conseguenza anche della politica sulle droghe della legge della né normativa sulle droghe italiane intanto
Con due notizie che avrete probabilmente
Sentito forse letto sui giornali sicuramente avete sentito se ascoltate Radio Radicale
Ci sono novità per quanto riguarda il caso di Stefano Cucchi una nuova perizia infatti è stata disposta la scorsa settimana dalla terza Corte d'Assise di Roma
Per accertare quali siano state le effettive cause della morte di Stefano Cucchi morte che lo ricordiamo avvenne il ventidue ottobre del due mila nove all'ospedale Sandro Pertini di Roma
Il suo calvario perché di calvario si trattò comincio
Alle ventitré e trenta del
Quindici ottobre quando Stefano Cucchi venne arrestato da una pattuglia di carabinieri perché trovato in possesso di nati con la quantità di droghe e fu messo in carcere il giorno dopo fu portato davanti al giudice per la convalida dell'arresto
Dopo la convalida alle tredici e trenta fu affidato alla Polizia penitenziaria
Qualche tempo dopo il medico del tribunale si accorse che
Stefano Cucchi aveva delle ecchimosi sulle palpebre altre contusioni alle quindici e quarantacinque arrivo al carcere romano di Regina Coeli tre ore più tardi però fu trasportato all'ospedale Fatebenefratelli dove furono riscontrate ulteriori
Lesioni e poi alla la sera le ventitré fu portato fu riportato in carcere ma il giorno successivo cioè il diciassette ottobre fu trasportato all'ospedale Sandro Pertini dove esiste un reparto per detenuti la mattina del ventidue ottobre
Stefano Cucchi morì di lì in poi è iniziato il procedimento penale che ha portato all'ordinanza di rinvio a giudizio
Di dodici persone traguardi e
Via tra gente della Polizia penitenziaria medici e infermieri che ha a vario titolo sono coinvolti in questa vicenda ora il nuovo accertamento è stato disposto quando la Corte presieduta
Dalla altresì Evelina Canale ha dichiarato chiuso il dibattimento che vede appunto imputati dodici persone
Ricordiamo che i reati contestati ovviamente a vario titolo a seconda delle singole posizioni sono lesioni personali aggravate dell'abuso di autorità falso ideologico abuso d'ufficio abbandono di persone incapace
Rifiuto di atti in atti d'ufficio favoreggiamento omissione di referto
Per i pubblici ministeri
Vincenzo Barba e Maria Francesca Logli Stefano Cucchi picchiato dagli agenti della della Polizia penitenziaria mentre si trovava nella cella del Tribunale di Roma in attesa del processo per direttissima moria l'Ospedale Pertini perché abbandonato a se stesso dal personale medico e paramedico per la parte civile invece il ragazzo
Che godeva di buona salute sarebbe deceduto in conseguenza dei gravi traumi riportati nel pestaggio
Tutti ricordiamo le immagini terribili del volto e del corpo di Stefano Cucchi quelle immagini che la famiglie autorizzo a mostrare che furono portate alla ribalta anche grazie alla
Immediato interessamento della deputata radicale Rita Bernardini e di altre persone che poi come Luigi Manconi associazioni hanno seguito in questi anni la vicenda
Il caso Cucchi questo e quell'impegno sì in questa nuova perizia disposta dalla dalla Corte per la sorella di Stefano Cucchi Ilaria
Il fallimento rappresenta il fallimento dei pubblici ministeri non l'avevamo già detto un anno fa l'udienza preliminare c'è tanta amarezza per l'atteggiamento di pubblici ministeri nei confronti di coloro che hanno causato la morte di Stefano però ho fiducia di questa cori in questa Corte dalla giustizia detto Ilaria Cucchi
E la decisione della Corte è stata accolta con favore anche dalla difesa degli imputati che
Sperano che ora questo collegio di periti sia costituito non solo da medici legali ma anche da clinici vedremo poi
Cosa quali saranno le le risultanze un altro caso che ha a che fare con la politica sulle droghe in Italia una diretta conseguenza
Più che della legge della legge si ma soprattutto della politica di un certo orientamento culturale è quello di Aldo bien fino
Anche qui parliamo di una morte in stato di detenzione e fare piena luce sulla morte di Aldo di anzi no che morì lo ricordiamo nel carcere perugino di capanne nell'ottobre del due mila sette quindi due anni prima di Stefano Cucchi
è la richiesta di due interrogazioni rivolte al Ministro della Giustizia Paola Severino dalla deputata radicale Rita Bernardini e dal Donato deputato del Partito Democratico deputato umbro Walter Verini
Per la morte di Aldo vi anzi me lo ricordiamo un agente della Polizia penitenziaria stato condannato a un anno e mezzo di reclusione per omissione di soccorso
Ma la famiglia non crede alla verità processuale e insieme agli avvocati e sta lavorando nuovi documenti per chiedere la riapertura del caso
Ritengo necessarie la riapertura delle indagini per accertare l'evoluzione delle circostanze che hanno portato al decesso del detenuto anche per sgomberare al più presto ogni nube per evitare l'atroce sensazione di trovarsi davanti ad un nuovo caso di denegata giustizia
A detto da parte Rita Bernardini nella sua interrogazione al ministro
Della giustizia a cui chiede di eseguire le verifiche del caso atteso che l'intera vicenda processuale che ha portato il giudice delle indagini preliminari ad archiviare le indagini presenta dei lati non ancora chiariti
Che necessitano di un approfondimento soprattutto di chiarezza quella chiarezza che meritano i familiari di questo uomo e le centinaia di operatori della sicurezza che svolgono con correttezza abnegazione il proprio lavoro nell'interrogazione
Rita Bernardini chiede anche al Ministro della giustizia di riferire sulla reale consistenza del fenomeno delle morti in carcere in modo che possano essere concretamente distinti i suicidi dalle morti per cause naturali e da quelle invece avvenute per cause sospette
E dunque la situazione delle carceri italiane della situazione delle carceri italiane si parla domani a Roma
Alla palazzo alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani per la presentazione del Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per immigrati in Italia i
CE
Ci saranno il presidente della commissione straordinaria diritti umani del Senato Pietro Marcenaro il Ministro la giustizia Paola Severino il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick e il presidente dell'associazione A buon diritto Luigi Manconi
Per il presidente della commissione straordinaria diritti umani del Senato Pietro Marcenaro che viviamo in condizioni di violazione della legalità perché la violazione dei diritti umani non è solo una violazione dei principi etici è una violazione di vere e proprie leggi
Il questo rapporto sullo stato dei diritti umani nelle nostre carceri anche nei CIE
è stato presentato già in una conferenza stampa giovedì scorso la sede nazionale della Federazione della stampa italiana il sindacato unitario dei giornalistica deciso appunto di offrire anche questa sede proprio per sottolineare l'importanza che questi temi hanno hanno anche dal punto di vista della
Comunicazione e a margine della di questa conferenza stampa abbiamo rivolto qualche domanda al senatore Marcenaro sentiamo
Radio radicale siamo Gonella senatore Pietro Marcenaro la presentazione della rapporto sullo stato dei diritti umani nelle carceri e nei centri di identificazione espulsione
Senatore Marcenaro e il Presidente della Comitato straordinaria per i diritti umani del Senato siamo a questo punto cioè c'è bisogno di un monitoraggio sulla tutela dei diritti umani nei nostri istituti di pena
Sì certo che c'è bisogno
Tutela dei diritti umani perché
Punto pienamente quanto a volte si pensa
La violazione dei diritti umani non è solo una violazione dei principi morali
Una violazione della legge
Che oggi
Rapporto che presentiamo
Parte del questa semplicissima constatazione cioè che
Si vive nelle carceri italiane in violazione del legge
E questo viene
Tremonti alle Regioni naturalmente dovesse
Si parla dell'uno sovraffollamento
Come
La causa di questa sofferenza delle persone di questa violazione dei diritti ma alta
Quello che noi sosteniamo
Questo dato atto che sovraffollamento
In realtà è la conseguenza le conseguenze di una visione che ha finito per
Identificare la pena con il carcere rifiutare ad altre va bene
Attorno a quella del carcere
E è solo ritornando
Rimettendo in discussione questo punto di vista
Pensando quindi rimettere al primo punto
Le ragioni
Del recupero delle persone
E non solo
La retribuzione
Del reato
Che la questione carcerari avevo trovarci tra naturalmente ci sono molti altri aspetti
Un altro aspetto molto importante che in questi anni abbiamo assistito non proliferare di leggi che hanno aggravato la questione non è vendiamo alcune matto ti sanno di cosa stiamo parlando pagano del regicidio deroghe
Certo soprintendenze
Parliamo della legge sul migrazione abbiamo dei delle leggi recidiva viene impedito
L'applicazione del ticket combinato disposto come direbbe un giurista micidiale ti sanno che diciamo gravissimo non attenzionano ma quattro o cinque leggi importanti che non è difficile individuare di culto parliamo
Questo rapporto si comincerebbe a raffrontano
Naturalmente adesso
Il Ministro nuove ristrettezze ha cominciato
Siamo in una direzione che l'avevano ritenuto una direzione
Positive
No
Naturalmente adesso bisogna andare avanti
Infine dico l'ultima cosa che interesse diretto
Uno dei problemi veramente
E norme di principio che solleviamo è
Una cosa che nasce da dall'esperienza di questi anni oltre che da
Motivazioni più generali
E cioè
Che in Italia
Nei codici riteniamo
Non esiste reato di tortura
Commentiamo in questo rapporto la sentenza del magistrato di Asti
Chi deve mandare assolti delle persone povere inequivocabilmente dimostrato siano state responsabili torture nei confronti dei detenuti e perché non aveva a disposizione uno strumento
Giuridico per sanzionare questa situazione
Noi abbiamo i membri della Commissione di diversi partiti questo metodo che
Sottolineo concetti interesse questo rapporto che non ha fatto reticenti è stato approvato all'unanimità
Tutti i Gruppi lo hanno approvato penso che questo potrebbe essere una base per un lavoro comune di un certo interesse alla fine di questo rapporto
I senatori
Diversi gruppi e Pettenò alcuni segreti ma ne hanno descritto ucciso di sottoscrivere insieme
Un progetto
Unificando quelli già esistenti predetti legge per introdurre nel Codice penale tediare agricoltura e nei prossimi giorni quando era in discussione al Senato
Il
Il testo che riguarda
L'applicazione del contribuente non sanitarie penso che
Dovrebbe essere possibile presentato emendamenti questo tempo in più in questo senso introdurre
Finalmente il Codice penale che gli hanno il reato di tortura
Il fatto che sottolineare come diceva che le carceri italiane sono in una situazione di se le fuorilegge illegalità
Il tasto su cui insistono i radicali da tempo anche adesso con la marcia del venticinque aprile proprio l'illegalità del sistema previdenziale
Ma non c'è dubbio che sulla questione delle chele sì sì sì lavoro
Di di mobilitazione di denunce di informazione
L'atto pregiudiziale in particolare da alcuni dei suoi principali dirigenti che
Lavoro che a contribuito
In modo decisivo smuovere la situazione
Forse senza quei lavori senza quell'azione oggi
Neanche noi ne parleremo forse come come oggi operiamo quindi
Diciamo Sacconi io ne parlo con una certa tranquillità perché venuto tutt'altre esperienze tutta la verità disoccupato da altro sono stato
Dirigente dell'azione della CGIL il partito trovo adesso in
Un
Diciamo sui
In fondo mi sento abbastanza la coscienza a posto in questi giorni DOCUP
I detenuti di rom ritrovo qui
L'impossibilità di
Vivi confrontarsi con i principi che motivano le grandi scelte del prezzo
L'ultima domanda sulla proposta del dell'amnistia che fanno e radicali come punto di partenza per una più ampia riforma quasi tutto il sistema della giustizia se nelle carceri la sua opinione personale quella
Ma c'è una mia opinione personale che in questo lavoro nel bilancio il pacchetto di costruire un discorso che guardi al medio e lungo termine
Io capisco benissimo che siano situazioni di emergenza e che in queste situazioni di emergenza in mancanza di qualsiasi ordine cosa tutte le proposte compreso quello di Lamezia abbiano un senso
Il nostro sforzo è stato di provare a tirar fuori le porte del carcere
Da dal terreno delle merci
Di provare ad affrontare la conclusione come quelle Società del fare i conti in modo strutturale per trovare soluzioni radicalmente diverse
Ecco
In questo caso credo che sia giusto dire l'accusa di una parola dal punto di vista culturale
Ecco era il senatore Pietro Marcenaro del Partito Democratico presidente della commissione straordinaria diritti umani del del Senato punto il rapporto che verrà presentato domani sullo stato dei diritti umani dedica anche qualche riga alla legge sulle droghe la legge quarantanove del due mila sei quella che viene comunemente
Conosciuta come legge Fini-Giovanardi l'introduzione della legge si legge in questo rapporto ha determinato un aumento considerevole
Della presenza in carcere di tossicodipendenti da una parte di soggetti con condanne Brady o brevissime per violazione della norma dall'altra attualmente circa la metà della popolazione detenuta è interessata nell'uno o nell'altro modo dalla fenomeno
Il rapporto fa riferimento qua l'audizione della quindici marzo dello scorso anno di Alessio Scandurra con del comitato direttivo dell'Associazione Antigone che rifacendo sia le stime
Che si rifaceva punta le stime del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio del giugno due mila dieci il dato ufficiale più recente
Sul numero di detenuti imputati o condannati per reati previsti dalla legge del due mila e sei dei oltre il trentotto per cento sul totale dei detenuti e risale al giugno due mila otto
Prima del due mila e sei si legge ancora nella rapporto
L'affidamento terapeutico in comunità coinvolgeva quasi un terzo dei detenuti tossicodipendenti mentre nel due mila e nove circa un decimo era sottoposto a misure alternative
La il rapporto registra una diminuzione del numero di affidamenti nonostante la legge Fini-Giovanardi abbia incentivato l'azione di disintossicazione da attuarsi libertà e non il regime carcerario
Aumentando la pena da scontare eventualmente all'esterno ma nello stesso tempo la stessa legge dice ancora rapporto ha ridotto a due il limite delle concessioni dell'affidamento terapeutico
Precludendo nell'applicabilità per un numero elevato di soggetti inoltre secondo i dati riferiti nell'audizione del venti aprile due mila undici da Emilio Santoro la Conferenza nazionale volontariato giustizia se nel due mila cinque due terzi degli affidamenti terapeutici
Erano fatti libertà senza il transito dal carcere oggi la dei carceri d'azione dei tossicodipendenti avviene solo dopo un periodo di permanenza in carcere
L'affidamento terapeutico in prova per i detenuti tossicodipendenti con residuo pena inferiore a sei anni
Consentirebbe qui rapporto cita ancora Associazione Antigone una inoltre un elevato risparmio considerato che il costo quotidiano di un detenuto è pari a circa centotrenta euro quello di un detenuto in sé in comunità è pari a circa cinquanta euro
E quello di un affidato al SerT cioè al servizio per le dipendenze di circa quindici
Euro cioè quasi dieci volte meno di quanto costi un detenuto una persona detenuta e questo ne abbiamo letto quasi abbiamo letto praticamente
Integralmente il paragrafo relativo la legge sulle droghe del rapporto sullo stato dei diritti umani nelle carceri italiane un documento ufficiale della Commissione per la tutela la promozione diritti umani del Senato
E il la cosa interessante è che questo rapporto è stato approvato all'unanimità dalla Commissione Commissione gradualmente ecco formata da na rappresentante di tutti i gruppi politici
Presenti in Parlamento di sinistra di centro di destra di centro destra e di centro sinistra e proprio su questo abbiamo abbiamo voluto sentire
Proprio uno dei componenti della Commissione presente alla conferenza stampa di redazione del rapporto il senatore Salvo Fleres
Senatore Salvo Fleres della Popolo della Libertà il rapporto che è stato presentato sullo stato dei diritti umani nei centri
Nelle carceri italiane indica le tre leggi quella sull'immigrazione sulla
Droghe e la ex Cirielli e quindi
Norme sulla recidiva come insomma un problema che hanno che concorre alla sarà stato delle delle carceri italiane
Dato che il rapporto è stato approvato all'unanimità da tutti i membri della Commissione
E siccome queste leggi sono state approvate quando c'era il Governo e il collega Rusconi e comunque la maggioranza di centrodestra
Questo cosa significa che nell'ambito quantomeno al popolo e libertà è in atto una riflessione un ripensamento quelle su quelle norme o sono posizioni
Per il momento indico
Dei singoli membri del PdL nella Commissione io vorrei dare una risposta molto personale a questa domanda sono convinto che la legge affrontano situazioni specifiche e hanno una durata eccome anzi come i farmaci hanno una scadenza
Credo che le leggi di quest'anno parlando meritino una rivisitazione non soltanto perché hanno provocato effetti collaterali come il sovraffollamento delle carceri ma anche perché probabilmente la società nel frattempo al si è abituata ad affrontare questi temi in maniera molto diversa
Lei è garante delle diritti detenuti della Sicilia anche sacri radicali propongono l'amnistia come momento insomma di ripartenza potremmo dire così per affrontare poi più in generale i problemi della giustizia lei cosa ne pensa sono assolutamente favorevole e perché tant'è che ho affermato l'appello per la per l'amnistia anche se sono convinto che questo è un intervento straordinario
Mentre quelli che servono strutturalmente per le carceri italiane sono interventi di natura ordinaria strutturale che riguardano
Sia la procedura penale sia l'ordinamento penitenziario
Allora se le leggi sono come i farmaci hanno una data di scadenza
Diceva il senatore Fleres
Anche ovviamente vanno vanno rinnovati vanno cambiati ed è arrivato il momento di aprire un dibattito questa è
Una posizione lo diceva il senatore del popolo e libertà personale ma che ci auguriamo sia anche
Di altri esponenti del
Centrodestra
Perché arrivato veramente il momento di aprire una seria riflessione sulla politica italiana in materia di droga e questo ancora prima della dibattito legalizzazione o meno
Che proprio lo strumento attuale non funziona anzi ha concorso a provocare quel disastro che nel carcere che è sotto gli occhi di tutti
Una lo ripetiamo ancora una volta ci sta venendo francamente la nausea
L'asse una sede adatta per discutere della politica in mani italiane Atene ritrovo che è la Conferenza nazionale perché l'ASP lo dice la legge non lo chiedono
Non la chiede qualcuno lo dice la legge ogni tre anni una Conferenza per riunire esperti per fornire al Parlamento indicazioni per rivedere le politiche nato sulla base dell'esperienza
Questo è l'anno in cui dovrebbe essere convocata siamo nel due mila e dodici quindi ormai da poco più di tre anni dalla precedente Conferenza quella di Trieste e la legge stabilisce appunto che la Conferenza vada convocata
Ogni tre anni non ci sembra che per il momento dal Governo ci siano segnali in questo senso
E che nessuna delle forze politiche
Se ne stia facendo tranne i radicali me fu e altri singoli
Esponente di forze politiche abbiano sollevato il problema e radicali hanno anche presentato un iter un interamente Lanza in in questo in questo senso
Per il momento segnale dal Governo non ce ne sono il Governo ammortizzi ha ovviamente questioni molto importanti da affrontare la crisi economica la riforma del mercato del lavoro
E però anche questo tema a che fare strettamente con la possibilità di uscire dalla crisi perché i costi della politica sulle droghe abbiamo visto sono Anto quante in quanto sono i costi per esempio
Per il sistema carcerario e quindi per sistemare la giustizia poi li pagano tutti i cittadini li pagano pesantemente il disastro del sistema della giustizia inutile ripeterlo
La da questi microfoni lo sentite dire in continuazione
Sono uno dei motivi di che frena no la la possibilità di superare la crisi che non si supera solo vendendo qualche automobile in più ho cambiato i telefonini
Si supera anche con riforme strutturali tra le riforme strutturali non c'è solamente quella del mercato del lavoro o dell'abolizione dell'articolo diciotto su questo sarebbe interessante
Che il governo dei tecnici magari di Ulisse i tecnici non perché i tecnici si debbono sostituire la politica qua
Si tratta di tecnici di aspetti che possono fornire strumenti analisi numeri dati certezze alla politica perché la politica
Adotti strumenti per governare gli fenomeni
Vedremo se da Palazzo Chigi o dal ministro competente vengano e verranno delle risposte convincenti intanto a proposito di crisi economica
Vogliamo chiudere con una notizia che viene dalla Spagna
Che è una notizia curiosa ma fino a un certo punto in una paesino della della Spagna Ra schiera si chiama
C'è stato un referendum nei giorni scorsi il dieci aprile IT gli abitanti del paese sono stati chiamati a a un referendum vincolante per decidere se era si erano a favore ed uno no a coltivare cannabis su grana su vasta scala
E il cinquantasei per cento dei votanti ha detto sì
L'iniziativa fa parte di un piano contro la crisi per far quadrare i conti dell'Amministrazione comunale che una delle più indebitate della Catalogna i proventi di queste piantagioni che adesso sulla base di questo referendum dovrebbero essere
Appunto messe a coltura saranno destinate ai cinque mila soci della Associacion Barceló Nesa canali cadi autoconsumo è un associazione appunto di consumatori di cannabis secondo l'accordo non solo per fini ludici ma anche per fini terapeutici secondo l'accordo questa associazione verserà in due anni alle casse del Comune un milione trecento mila euro e gestirà questi campi creando quaranta posti di lavoro o diretti e indiretti se il governo della città che le opposizioni governo della città l'Amministrazione che le opposizioni avevano previsto un successo del sito
A erano avevano diritto al voto ottocentoquattro persone si sono presentati cinquecentocinquantacinque per adire sessantotto per cento degli aventi diritto ecco di queste cinquantasei per cento ha detto SID
Ha detto sì
Ora naturalmente si apre un problema anche politico per il sindaco di era schierata che tre settimane fa si era dimesso dal Partito repubblicano per evitare polemiche che aveva detto che avrebbe bloccato il progetto se non fosse stato approvato con almeno settantacinque per cento degli elettori
Aveva anche detto che se questo progetto non fosse andato in porto avrebbe consegnato all'Amministrazione male dell'opposizione che si oppone al progetto ma ieri mamma punto dopo i risultati
Della referendum ha ritrattato questa sua posizione si è rifiutato di collegare la continuità del suo mandato al risultato del referendum è a aperto diciamo così un perito di riflessione
Perché con questo risultato non è stato deciso di coltivare larga scala la cannabis ma non è stata neanche decise di buttare via il Progetto
Naturalmente questo ha creato malumori all'opposizione insomma non è detto che poi comincia
Che che questo apra la coltivazione nella comune dire a schiera ma insomma
La notizia interessante perché si sottovaluta anche queste si sottovaluta per esempio che proprio il proibizionismo ha distrutto una coltivazione come quella della canapa indiana che l'Italia per esempio aveva una grande è una grande realtà e la canapa
Tessile italiana era una delle migliori del mondo
No oggi ci la il progresso tecnologico consente di utilizzare la canapa per un'infinità di produzioni ma quando si parla di canapa si parla sempre sono unicamente sia sedere solamente due mentre lo spinello e questo naturalmente provoca
Chiude preclude o ostacola una possibilità di uno sviluppo economico agricolo
E in un settore che è stato abbandonato nel nostro Paese mentre televisione continuano a martellare ci con la necessità di comprare automobile comprare tre telefonino che ci sia niente di male ci mancherebbe c'è tanta gente che ci lavora intorno a questo ma magari
Questa crisi economica potrebbe essere una modo anche per ripensare il nostro modello di sviluppo ma qui
Ci avventuriamo in un campo che non ci compete almeno in questa in questa parte la nostra trasmissione questo notiziati proibizionista che si conclude qui anche per oggi
Abbiamo portato avanti maniera un po'fortunosa ma
A volte succede che ne chiediamo scusa ci fermiamo qui vi ricordiamo che potete comunque restare in contatto con noi attraverso la nostra pagina Facebook notiziati proibizionista Radio Radicale oppure traverso scrivendo c'è la nostra e-mail notiziare antiproibizionista chiocciola yahoo punto Titti
La trasmissione come tutte le precedenti la potrete riascoltare in stringo scaricarla da al sito di Radio Radicale nella Sezione delle rubriche Radio Radicale punto ITI
E l'appuntamento è fra sette giorni lunedì prossimo ci occuperemo di Cardi legge sulla droga di carcere saremo due giorni dalla massa del venticinque aprile e il tema sarà più che mai torneremo su questo tema che peraltro non a me non abbiamo mai abbandonato nemmeno oggi grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnolo