Politica e cultura da un secolo all'altro

Insomma
Se c'è chi deve entrare intera forse
La Porta forse si può chiudere
Alle spalle del Presidente del rapporto per ragioni di sicurezza
Insomma no salute no perché siamo tutti
No
Salvo Pasquale Cascella chimica in genere non
Signor presidente
Noi pensiamo particolarmente gratuite aver voluto condividere con lui
Questo pomeriggio in ricordo di un grande amico
Un grande studioso
Bruciamo Carfagna
Dico lui di ripercorrere minimo oggi i tre
Grandi temi che hanno segnato la sua vittoria di studioso e anche perché il modo in cui il ministro
Il tema del industrializzazione il nord nella storia d'Italia e qui di il tema nord-sud
Cavour che l'interpretazione del Risorgimento
Il suo Cavour Stato un'opera
Di cui abbiamo scopo
Ma credo che
L'importanza infine
Quello che in termini alla Carfagna si chiama la grande
E
Il tema oggi cilecca ragazzi Treccani e sta facendo cilecca pessima figura
Chiedo chiedo scusa
Nord
No deve funzionare questo andava la partitocrazia e il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica del Po sui
Forse sanno che ricordarlo qui
Ha anche un senso per l'enciclopedia italiana
Di cui fu
E collaboratore industrie
Scrivendo per l'enciclopedia del Novecento una voce molto bene il industria
Che e la storia non solo del industria ma la storia delle dottrine sul processo di industrializzazione o ne
Che cuscini nel terzo volume dell'enciclopedia del Novecento nel mille novecentosettantotto e che lui stesso aggiorno vent'anni dopo nell'appendice
Uscita appunto nel novantotto con una sua nuovo più grevi voce
Di cui mi colpi sempre la bibliografia
Chi era tutta successivo al settantotto quindi non grida indette ai lettori dell'appendice nulla di ciò che essi avevano già acquista eletto nella voce originaria
Che particolarmente
Le apprezzabile di in quella voce
Dice IVA parecchie delle cose che avrebbe detto
Poi e che aveva scritto già nel suo libro e che segnavano e i tratti di un personaggio io ho già ricordato quando lo ricordavo subito dopo la sua scomparsa
Un personaggio davvero straordinario che ci ha sempre insegnato almeno io parlo per me ha sempre insegnato anima credo non vi sono
A saper leggere i fatti del passato e anche infatti del presente
Al di fuori degli stereotipi dandoci chiavi di lettura alle quali non immediatamente sia Ettore disposti ad arrivare ma di cui ci si accorge che sono tra le chiavi di lettura più importanti
Questa sua caratteristica che punto lui ha manifestato in tantissimi dei suoi iscritti
Ecco perché di
Una piccola cosa consentitemi vecchi ha vissuto la vicenda del Risorgimento come di una vicenda
Tutte assegna tra dal vibrare degli ideali e perché no importanti importantissimi nelle segnare una generazione nel darle la forza di
E Intini
Preparare il futuro
E lui scrive B l'assenza all'inizio di forti motivazioni economiche accanto a quelle ideali fu una targa un difetto di solidità
Del processo risorgimentale assolutamente sacrosanto difficile da accettare in una prospettiva per non aperta come la sua del testo
La lettura che lui ha dato di Cavour su cui ci soffermeremo
Oggi
Una lettura che le celebrazioni del centocinquantesimo anno consacrato come quella più pertinente in nel cogliere i tratti del personaggio Caburazzi e insieme di un processo di unificazione
Che tutto do dette alla sua capacità
Mettere insieme contributi diversamente orientati e diversamente motivati
Con misure straordinarie invenzioni immagini finché anche lessicali apertura del libro con l'analogia tra Cavour e il regista di Fellini Otto e mezzo quello che
Fa venir fuori il film dal combinarsi di ciò che gli attori senza
Un copione precostituito so che lei Presidente si dovrà lasciare dopo
A dirci detto qualcosa ma prima dell'ultima sessione
Ci terrei a leggere davanti a lei due passibili di ultimo capitolo della grande slavi ma quell'ultimo capitolo che Michele consiglia ai lettori di leggersi che oggi
Perché impressionante oltre che come testimonianza dei file delle analisi dica Fragna della straordinaria rispondenza di ciò che qui scriveva
Anche al tempo in in cui
Aggravano
Quando
Che Weber che un'opinione pubblica è una cosa delicatissima e può bastare una goccia di aceto per mandare all'aria un puntino
Il rom vanno nel campo diffusi interessi lesi esercitazioni ingente talmente smisurate
E tutto il linguaggio delle reciproche comunicazioni mi risulterà alterato
Dico c'è poca che incominciamo prevalere coloro che rotte hanno gli occhi strillano scomposta mente agitano fuorché brandiscono nuovo discorso
Un processo degenerativo di questo tipo si è messo in modo Mimmo otto in Italia si arriverà aggiudicare la politica Santis come una forma di crimine
Bisognerebbe fare un esame di coscienza che Fernandel si in questa corsa distruzione mistica
Chi hanno distruzioni ISMA un atteggiamento di chi finge di credere o magari crede
Che il piccolo Nancy anche cazzuola cannucce mattone un aggeggio simile ancora non è stato inventato
Non è mai successo che la distruzione provochi d'incanto la ricostruzione
La crisi italiana è certamente gravissima Mannoni indomabile
Però in modo più sicuro per renderla ingovernabile sarebbe quello di lasciarla cavalcare selvaggiamente dalla rabbia e da una furia
Sarebbe c'è un condizionale e nel condizionare speriamo
A questo punto e io inizierei
La prima
La sessione dei nostri lavori l'industrializzazione di dualismo nord-sud dando la parola a Michele salutarti moderna allora abbiamo deciso a Giorgio Ruffolo ne sta bene lo stesso appurabile
Grazie
Un recente importante rapporto della Svimez se consente di sfatare alcune leggende e luoghi comuni
Sulle vicende del tormentato rapporto tra il Mezzogiorno il resto del Paese cui Luciano Cafagna ha dato
Dedicato tanta parte della sua vita e della sua opera
Anzitutto quello secondo cui il divario tra nord e sud ossia l'espressione di una inferiorità storica
E come tale è già presente al momento dell'unità no in quegli anni le due parti del Paese erano allo stesso livello di reddito pro capite
Il divario si manifesto e sia al largo drammaticamente
Nel periodo che va dall'Unità d'Italia alla seconda guerra mondiale
La guerra distrusse gran parte degli impianti industriali campani con i bombardamenti alleati e con le distruzioni operate dei tedeschi in ritirata
Minori danni ha invece ricevuto l'industria del nord
Per cui anche per questa strada venne a cui ITO il divario tra le due parti del Paese
Così verso la fine degli anni quaranta il divario economico tra nord e sud misurato in termini di PIL pro capite
Si era allargato sino a quaranta punti percentuali
Il problema del dualismo fu affrontato in quello che possiamo considerare il periodo aureo del meridionalismo e dell'intervento straordinario
Tra il mille novecentocinquanta e mille novecentosettantacinque il divario tra nord e sud si riduce di detti i punti
Per la prima volta nella storia unitaria il Mezzogiorno recuperò parte del ritardo
Che aveva accumulato negli anni precedenti Grazia massicci interventi di riforma tali e di industrializzazione nei settori di base petrolchimica Chirurgia
Chiedere un forte impulso alla crescita del reddito e dell'occupazione
Purtroppo gli interventi di base non furono integrati da politiche territoriali capaci di suscitare intorno ai grandi impianti
Quel tessuto di piccole e medie imprese che avrebbe promosso anche lo sviluppo anche endogeno delle regioni meridionali
Dalla fine degli anni Settanta il divario è risalito sia perché sono entrati in crisi i settori su cui si era basata la crescita industriale del periodo precedente
Sia perché gli emessi menti furono sostituiti da una politica di trasferimenti che tendeva ad alimentare i consumi finali piuttosto che a sostenere la realizzazione di infrastrutture
E il rafforzamento della base industriale del sud
Così negli ultimi trent'anni il divario del PIL pro capite tra il Mezzogiorno e il resto del Paese riprende ad allargarsi arrivando a toccare un valore intorno al quaranta per cento nel due mila e nove
Altra bugia dell'antimeridionalismo di marca leghista il peso enorme dei trasferimenti che da tutto il nord da tutto il sud in realtà
Cinque sono le Regioni che registrano un deflusso netto di risorse e solo in parte dal nord al sud economiche Lombardia e Veneto registrano un deflusso di oltre cinquanta miliardi di euro
Rispettivamente uno virgola due miliardi in Piemonte oltre quarantadue in Lombardia e quasi sette in Veneto
Ma a garantire la solidarietà sono anche l'Emilia Romagna per cinque virgola cinque miliardi e il Lazio per otto virgola sette
Queste cifre messi assieme portano il deflusso totale verso il sud a sessantacinque miliardi
Sfatato quindi il mito leghista della Roma ladrona che succhia risorse
D'altra parte almeno tre regioni del nord Trentino Friuli e Val d'Aosta
Ricevono dall'esterno risorse cospicue
Altra leggenda se il nord fosse liberato dal peso del sud la sua economia ne trarrebbe vantaggio no non è vero
Nel periodo durante il quale l'afflusso esterno di risorse nel sud sia ridotto anche il nord assegnato un declino
Infine
La quota di risorse che affluisce al sud non è affatto superiori alla sua incidenza in termini di popolazione al contrario
La spesa pubblica erogata al nord costituisce il settanta per cento della spesa nazionale la popolazione il sessanta per cento
Insomma la critica della Svimez alla campagna secessionista leghista e più che giusta
Il problema del Mezzogiorno resta sì un problema di risorse da mobilitare da trasferire
Ed è giusto in proposito contestare le accuse di trasferimenti totali eccessivi ma
Ma il problema non si riduce alle risorse finanziarie tutt'altro
Sono convinto che il più grave problema ingigantito negli ultimi anni non stia tanto nelle risorse economiche da mobilitare quanto nella degradazione delle risorse politiche
Voglio dire nella degenerazione della classe politica meridionale
Nella stress terrificante diffusione dell'economia sommersa e dell'economia criminale e mafiosa
Nonché soprattutto nella contaminazione tra questi due malanni
Richiamo qui il severo sarcastico monitor di Luciano Cafagna
Non è possibile accettare che il foraggio destinato all'allevamento di cavalli di razza venga versato direttamente ARRA Tizio occorre e quante grane che si mangiano poi anche i cavalli
Non sono certo il solo a pensare che i più gravi ostacoli che sbarrano nel Mezzogiorno la via dello sviluppo siano lo scadimento della sua classe politica e la sua contaminazione criminose
Quando si parla del ben diverso esito delle politiche di sviluppo della Germania e dell'est
E nell'Italia meridionale non si può trascurare la diversa qualità delle due realtà culturali è socia dunque non sottovaluto l'importanza del problema quantitativo della insufficienza delle risorse delle risorse destinate al Mezzogiorno
Voglio però drammatizzare il problema dell'uso si deve dire dell'abuso che se ne fa di quelle risorse
Che si può compendiare nelle dimensioni dell'economia sommersa per così dire legale tra virgolette
Nelle dimensioni dell'economia criminosa
Nella tracimazione di quest'ultima dal sud al nord e nelle sue diramazioni mondiali
Il Fondo monetario internazionale analizzato per gli anni novantanove due mila e uno l'incidenza del sommerso sul PIL in ventiquattro Paesi
Tra i Paesi dell'OCSE l'Italia occupa il secondo posto con un'incidenza del ventisette per cento dopo la Grecia
Non si danno valutazioni precise sull'entità del fenomeno nelle due parti d'Italia
Si può comunque tranquillamente affermare
Che il fenomeno assume nel sud dimensioni di gran lunga il superiori a quelle del nord
Quanto poi all'economia criminale il sud vanta per così dire un primato indiscusso rispetto i centottanta miliardi valutati per l'Italia
La mafia S.p.A. e la prima impresa italiana per fatturato e utile netto per un confronto il fatturato della FIAT di circa sessanta miliardi
Negli ultimi anni la tracimazione delle organizzazioni mafiose dal sud del Sud nel nord assunto dimensioni impressionanti
A Modena il Procuratore della Repubblica ha dichiarato che se per magia avesse il potere di sradicare il crimine dalla città mica celeste perché vi avrei rovinato
In una mappa pubblicata dal Corriere della Sera Milano appare circonda dalle cosche della 'ndrangheta
Una volta Giuseppe Mazzini disse l'Italia sarà ciò che il Mezzogiorno sarà
Il vaticinio minaccia di realizzarsi nel modo più devastante
La tracimazione delle masse meridionali non sarà facile delle pazzie mettendo in
Delle mafie meridionali non si arresta l'Italia
Il PIL mondiale della criminalità organizzata ha toccato all'inizio del terzo millennio in mille miliardi di dollari cifra superiore i bilanci nazionali di centocinquanta Paesi membri dell'ONU ebbene
Nel due mila otto George Bush ha inserito la 'ndrangheta nella lista delle massime organizzazioni mondiale canaglia
Obama poi vi ha aggiunto la camorra
Ci si può legittimamente di chiedere ci si può legittimamente chiedere
Qual è il più grave deterrente della Flou all'afflusso di imprese straniere nel nostro Paese l'assenza di sufficienti incentivi finanziari o la presenza di una diffusa e potente criminalità
E qual è il treno più potente alla ripresa della competitività italiana nel mondo
Senza dubbio per quanto riguarda il Mezzogiorno la contaminazione tra la l'asse dirigente politica e le organizzazioni mafiose
Negli anni più recenti si è fatto un gran parlare di federalismo
A dire la verità più calore che fatti
Ora
Ciò che conta nella giusta istanza federalista e la sua ispirazione di fondo unitaria o separatista
Fino a che punto il regionalismo italiano partecipate l'una e dell'altra
L'esperienza regionalistica avuto esiti assai diversi delle due parti del Paese sostanzialmente positivi nel nord nettamente negativi
Ciò è dovuto alla profonda diversità della storia delle due parti d'Italia un federalismo inteso soprattutto in senso fiscale
Favorisce le istanze separatiste nel nord quelle clientelari e assistenzialistiche nel sud
L'istanza federalista parte integrante dell'originale ispirazione risorgimentale non era intesa come semplice autonomismo amministrativo e fiscale
Ma come un patto storico tra il nord e il sud che saltasse le diversità del Paese in una autentica unità nazionale
Tale era l'ispirazione meridionalistica di corso e di Salvemini
Non la rivendicazione di una generosa solitudine ma lo slancio di un abbraccio
Non a caso l'autonomia rivendicata da Salvemini era intesa per l'intero Mezzogiorno non per le singole sulle Regioni
Non a caso dorso rispondendo a quanti temevano l'autonomismo dell'intero Mezzogiorno per le sue possibili conseguenze separatiste
Affermava che proprio la mancanza dell'autonomismo riconduce allo schema della carità dello Stato e minaccia di spazzar circa nel separatismo reazionario
Come ha detto Valentino Parlato nella logica dello spezzatino
E richiamandomi a questi moniti che ho formulato l'idea provocatoria
Dell'istituzione di due macroregioni di un patto federale tra le due
Sottoposto ovviamente alla sovranità del Governo del Parlamento nazionale
E della formazione di un piano fondato sul
Risanamento dello sviluppo urbano che è la condizione fondamentale per sradicare dal Mezzogiorno le scrisse senza tumorale della mafia
Bisogna guardarsi dalla tentazione delle analogie storiche ingannevoli pure talvolta la storia del passato suscita qualche stimolante idea del futuro
Non resisto al pensiero di che cosa avrebbe significato per l'Italia e per l'Europa un patto tra la possente monarchia Svevo norma Anna e le fiorente città italiane
Forse l'Italia non avrebbe patito la servitù secolare che ha corrotto il nostro carattere
E di sicuro Sabino Cassese non avrebbe potuto scrivere il suo bel libro
Una nazione senza Stato
Inoltre
Il grande Federico si sarebbe potuto riconoscere nel vaticinio mazziniano l'Italia sarà quel che il servizio che quel che il Mezzogiorno sarà grazie
Finalmente per chi come Michele ha scritto di tante occasioni perdute nella storia d'Italia come Giorgio cito a quella determinante quella di Federico
Poi indietro insomma però non fa niente attribuiti
Gli argomenti che stiamo affrontando in questa sessione l'avete già visto sono pur sempre argomenti intensamente politici
Manovre principi forti di quel lavoro storico economico di far fare
Più forti più profondo di quella grande slavine oltre duello sinistra vincere una volta semplici
Do lo dico per schivare per sminuire questi lavori e questi ultimi lavori quando Cafagna affronta la questione meridionale in chiave politica attuale come fa nel nord e sud
Non fare a pezzi l'Unità d'Italia
Che li preso su quale mi sono basato per questa
Che questa breve e qui breve intervento alle spalle due c'è
Una riflessione store che economica che già durato una vita e ha prodotto capolavori come il nord nella storia dell'arte della storia d'Italia
Lontano sessantadue o il più recente turismo sviluppo nella storia d'Italia dell'ottantanove
Ora questa non è la sede per una riflessione storiografica ma è sempre in mente
Caserme mentre bene che quando il non fare a pezzi
Cafagna polemizza che si appassiona quando entra nel dibattito politico corrente egli parla di cose che l'anno occupato per tutte rito
Ora non voglio entrare nelle polemiche più propriamente storiografiche in cui giungono sia il messaggio principale noti nell'ambito di non fare a pezzi
Sia delle sessioni dell'appendice
Parlare non voglio entrare nella polemica contro quella nuova storiografia neo meridionalistica storicità
Intesa di spiriti revisionisti e
Insofferente a categorie come arretratezza del sottosviluppo
Ma poi anche di turismo e persino dell'uso il termine mezzogiorno
Questo citazione a pagina ottantuno sarà per la mia formazione tra economista io sto totalmente dalla parte a fare
No il Mezzogiorno c'è
C'è il dualismo cioè l'arretratezza cioè sottoscrivo
E tutti gli indicatori economici di cui disponiamo
L'ho manifestato in modo spietato
Poi come sempre le cose su Repubblica
Grazie conoscono presidenziali
Non
C'è stata la modernizzazione sia pur distorta
No che ci sono tanti in disuso
Ma in tutti questi mezzogiorno un capitalismo vigorose autonomo capace di competere con il nord e con l'estero
Non c'era l'inizio della vicenda unitaria e non si è mai informato dopo questo non entri nel segmento in contraddizione con le cose che hai detto tu Giorgio nove il dibattito continua ancora e c'è un riavvicinamento in realtà tra le due posizioni
No polemiche carpe naturalmente
E non c'era non solo capitalismo vi faccio è capace non c'era all'inizio e non si è mai assestato in seguito uno Stato moderno capace di far rispettare le sue leggi nonché di proteggere la proprietà i contratti la vita stessa
E coloro che vogliono operare nel vuoto
Perché è avvenuto tutto questo
Perché
Sfavorevole situazione iniziale non si è voluto in modo
Da fare attecchire un capitalismo riguarda il turismo forte
Lo Stato
Che un'Amministrazione pubblica moderna
Qui Cafagna riprende le conclusioni raggiunte le sue grandi libri libri più impegnativi e accentua la sua polemica conto l'ancora diffuso atteggiamento rivendicativo e risarcitoria questi sul termine suore
Un atteggiamento basato su una presunta responsabilità per i danni che la classe politica dettagli unitaria peccato nelle scuole di l'ex Stato borbonico
Un atteggiamento variamente argomentato che spesso in modo erroneo anche spreca faglia oltre privato apprezza l'approccio sviluppi sta che il principale esponente di quell'atteggiamento risarcito Francesco Saverio Nitti
No l'
Contribuì a rendere dominante sarebbe poi
Come poi sui fasti nel secondo dopoguerra con la cassa della Simest di Pasquale Saraceno
Cosa ho detto io sto con Carfagna nella sua analisi di un po'per il
Testo con lui anche quando si nel secondo dopoguerra
Quando si intensificano i flussi di risorse dei fattori tra nord e sud
Flussi di risorse finanziarie tecniche la nota sulle flussi di uomini da sud a nord
E quando a seguito di queste un poco si attenua il dualismo economico un po'settembre sugli anni gloriosi di cui parla fanno esplodere la fattura
Esploderà frattura
Una frattura politica
Nell'analizzare la fattura i suoi grandi obiettivi crisi ci sono Turi alta da un lato i leghisti del Nord e dall'altro
Cito i diavoli
Che abitano
Il Partito del Sud e non sorprende dunque il titolo delle conclusioni di questo dibattito
Cacciati dal Paradiso qualche farci Arcidiacono e tutti i santi dove i santi sono quelli del famoso adagio che non si va avanti se non si ha qualche Santo in Paradiso
L'esempio perfetto di una mentalità che fa ha distrutto
Ma per distruggere questa mentalità
Come distrugge le pratiche che la giustifica
Che la rendono una prescrizione corretta no dei propri
E perfettamente realistica
No
Che la anzi fattivamente a fare neppure oggi il Mezzogiorno se non si hanno Santi fatica questo il problema
Sì sono frase che mi ha colpito molto è perfetta
Il primo problema del Mezzogiorno non è quello della riscossa delle energie locali
Che è pur sempre la grande strada tentare
è invece quello della fiducia
Senza che la quale quella strada non può neanche si è tentato fiducia del Mezzogiorno in se stesso fiducia degli altri verso il Mezzogiorno
Fiducia del Mezzogiorno verso gli altri
Ma fiducia vuol dire prima di tutto sentirsi protetti dalla giustizia dall'ordine pubblico
Protetti quando si agisce quando si intraprende quando si innova per il progresso quando ci si difende
Il più vero nemico del Mezzogiorno non sono leghe del nord
Non sono ipotetici sfruttatori appollaiati i luoghi lontani
è la congiura contro la fiducia
Che parte dalla violenza passa per la paura e l'omertà viene sfruttata nelle sue cose dei suoi feriti dona pervertita democrazia del consenso
Io penso che se la formazione lapidaria morbidi spinge ancora perfettamente l'istruzione di no
Questa sa questo intervento che proposi arriva alla stessa conclusione e dunque
A come rispondere alla domanda di Stato del Mezzogiorno
è una domanda che ricaviamo implicitamente dei suoi problemi purtroppo non è una domanda vera
Forte esplicita sentita dalle sue classi dirigenti dalle popolazioni agibile immediatamente sul piano politico
Cioè io secondo un percorso che restringe al secondo dopoguerra il campo che invece Cafagna osserva sull'intero arco dell'anno dell'Unità d'Italia anche prima
E ci arrivo trattando in modo sommario le politiche tentate in quest'ultimi anni
Ultimi sessant'anni cosa di cui Carfagna non tratta nel suo nel libretto che faccio riferimento ovviamente nei tratti tante altre sedi
E poi
Tentando una risposta
Come risponde porci a quella implicita ma fondamentale domanda di Stato
Allora farla
Noi stiamo parlando di realtà delle grandi fasi
Sì sviluppo economico che vennero tentati per risolvere la
Lupin affrontare la questione la la questione meridionale in questo dopoguerra dei due fondamentali poi sono
La Cassa per il Mezzogiorno e la nuova programmazione sono queste
Le due fasi in mezzo c'è quel lungo periodo stanca intuito sono tre sostitutivi Mezzogiorno penne
A mezzogiorno prenotati contributi di continuità sorreggere sui ceti dirigenti penso che sul suo credito ma senza una vera idea di come affrontare i problemi invece quelle due fasi epico un'idea
Forte tutte e due
Anche se non funzionano
Non so ora voglio dire forte ma la cosa che vorrei sottolineare soprattutto è questo che
E vero dei quadri straordinari se fosse queste furono dirette dal no le parti migliori delle élite politiche di questo Paese
Questo è ovviamente vero ed è ampiamente riconosciuto
O per la grande fase diciamo sarà ed alla Cassa del Mezzogiorno della Svimez lo si sa
Lo si sottolinea Lino anche per il fallimento è stato veramente molto forte anche per quest'ultima fase la fase della nuova programmazione
E chi più che imbarca riuscì a tirarsi intorno te l'ha fatta tra ragazzi straordinari varca stesso
In realtà con totale onestà seguire una linea
No che allora i migliori studiosi consigliano perché in realtà a monte delle rettifiche di parte suppone partire dal basso risotti per creare quelle condizioni di fiducia che sono indispensabili per risolve il problema che pone
Che pone lo stesso Carfagna B sia tutto una corrente di studi enorme allora pensata so siciliane tanti altri soci
Capitale sociale e altre cose di questo genere quindi semmai possiamo sopire sposiamo criticarlo di illusione che le condizioni non erano pronte che quel modo di affrontare il problema in realtà non sarebbe uscita scalzare le condizioni di profondo intrico che esistono
Entrare in spolvero al sistema politico però il
Diciamo
Sull'onestà personale sulla qualità questo gruppo di Ciampi amiche
Si buttano sulla questione meridionale in quella fase non c'è il modo non
E proprio questo la qualità di quei duecento i politici fatto gravissimi ritardi che non è la qualità di altri pezzi della pubblica amministrazione presa molto superiore
E però in un tale fallimento
Perché è tutta
Fallimento lezione pensare sulla estrema difficoltà di questo
Pose il problema che noi stiamo affrontando
Non è il primo
Scritto varie
Così sulle di queste due fasi in maniera dettagliata ma
Poiché rimane similmente che entrambe queste fase vennero condotti da una eccezionale élite politica no alimentata da un pensiero forte pensiero foto della prima fase o della Svimez
Scusate Saraceno non era diciamo affetto da economicista
Essercene profit che Luigi Cola nel Mezzogiorno potrà culturale oppure sociale però era convinto di una strategia che immettendo forzosamente industria nel Mezzogiorno
Si sarebbe creata intorno a questa industria un insieme di ceti getti o per ai sindacalisti voglio dire professionisti etc che ha poco a poco avrebbe creato quelle condizioni di contorno tali per cui
Il Mezzogiorno a seguito del mutamento di mentalità anche lui avevi in mente un problema di mutamento di mentalità
Cioè tutto prescritto il reato Pasquale farne cenno no
Quindi per lui grossomodo l'industria era come l'intendenza di Napoleone la società segue
Con il
Con la nuova programmazione dell'un rovesciamento di questi cioè fondamentalmente l'intendenza di Napoleone diventa la società
Incidiamo sulla società creiamo artatamente artificiosamente condizione di fiducia di lealtà di capitale sociale quelle che vediamo in piena funzione nel nord est dell'Italia dei posti dice il maggiore sviluppo creiamo le
Sole sollecitando collaborazione lealtà capitalistiche ceti dirigenti
Tale vari decreti ai ceti politici tra i sindacati etc e raccogliamo le proposte di sviluppo che dà loro vengono controlliamo le dall'alto selezioniamo quelle che sono
Nei migliori scartiamo le alte facciamo così queste l'intendenza di Napoleone lo sviluppo
No verrà dopo cioè fondamentalmente un'inversione dell'intende lo sviluppo l'industria eccetera ci saranno dopo
C'è un'inversione tra l'intendenza e
Il resto le cose
Badate non era un pensiero va
Totalmente il fatto
Non vuol molti di portare queste ci state polemiche molto forti anche all'interno
Nel mio partito voglio dire quindi quindi non ricordo benissimo quindi quindi non
Non è il caso di entrarci ma per dire
Per dire che io non c'erano dei delle persone oneste capaci e intelligenti e pensieri forti al di sotto di entrambi i tentativi
E tutti i due forni
L'esperienza delle strategie tentate l'opinione pubblica il contesto politico
Ma non vi chiedo di dire frammenti una frattura una frattura qui dentro siamo tutti sotto lega naturalmente
Durante la Prima Repubblica un po'per motivi economici molto per motivi politici culturali sottolineo
Una strategia di sviluppo per il Mezzogiorno e con l'obiettivo di politica nazionale più facilmente difendibile quando si cresce al cinque per cento come media siamo cresciuti in quegli anni
Fino a metà degli anni Settanta destinare risorse dare meno favorite non è gravoso per le aree più prospere
Topi settantacinque vero il tasso di crescita si dimezza ma fino alla fine degli anni Novanta
Sì ma fino agli anni Ottanta saranno i disavanzi ad attenuare il peso dei trasferimenti espliciti e impliciti verso il Mezzogiorno
Ecco la stretta fiscale della seconda metà di quel decennio
E poi sempre di più con la crisi degli anni Novanta con l'euro
E con l'ulteriore caduta del tasso di crescita del Paese che problema si farà sentire però volevo sottolinea il fatto che una spiegazione prevalentemente economica delle ragioni del leghismo sarebbe del tutto improprio
Con la fine degli anni Ottanta comincia a prendere corpo una questione settentrionale che è un fenomeno tutto politico
E con conseguenze significative sui modi di affrontare la questione meridionale
A a
Devo stringere
Va bene insieme al proposta di partiti a Prima Repubblica e come parte di esso collo un poderoso tabù che aveva retto per l'intera storia unitaria il divieto di far leva sulle divisioni sociali e culturale del Paese per ottenere consenso politico
Le divisioni pregiudizi CEO anche allora basta leggerle corrispondenza dei piani piemontesi mandati nel sud nella prima parte rendersi conto che le loro espressioni sono ancora peggiori di quelli della lega nei confronti dei meridionali
Però mai era stato consentito un pacchetto di farli leva su questi pregiudizi di spaccare il Paese allo scopo di garantire se stesso
No il tabù regge pensi fino a quel nome non regge con la crisi del primario personale si politologi servizi risparmio
Ma il giudizio viene fuori no
L'immagine che viene
No nei ceti produttivi del Nord è molto semplice
Non c'è niente da fare
Le abbiamo tentate tutte
Abbiamo buttato un sacco di quattrini letta ASI sessanta anni sono lunghi le fasi a tre su cui si è passati sono molto lenti alcune molto favorevoli
Nulla o pochissimo c'è stato un po'di rigurgito nella prima fase di
Diciamo della politica c'è una grande politica di industrializzazione
Siamo scesi dieci punti non venti Giorgio voglio dire non
No come dire di più contesi estese lungamente perché il problema dei si passò grossomodo da un quaranta
Differenze di quarantacinque per cento di circa dieci punti dei calcoli
In ogni caso non è questo il punto il punto che poi dopo naturalmente si ritorno esattamente come prima e oggi
Differire differenti sempre
Va bene
Dico solo il messaggio per il resto se volete
Le manderò una relazione la mia impressione è che l'esperienza delle strategie esentate l'opinione pubblica il contesto politico il mutamento costituzionale che è avvenuto e che destinato in parte a rimanere
Non scordiamoci romane cioè quelli che partono dall'idea che ieri diceva togliamo questo pseudo volto federalismo
Forse politiche seguito dal
Dallo pseudo federalismo ma qualcosa di maggiore autonomia regionale e forte autonomia regionale rimane e rimarrà
Mi induce a questo figlio quale che sia la strategia complessiva che si intende seguire di natura economica
Un pezzo di questa strategia è inevitabile e forse preliminare
Delle due componenti di questo pezzo sono voto sì una
Questi e sono i prerequisiti prole globale a qualsiasi disegno di politica meridionale che si vuol fare
La repressione implacabilmente sottolineo implacabile della criminalità e dell'illegalità
E poi due un soprassalto un balzo in avanti di efficienza e capacità del settore pubblico sia nella distrazioni che dipendono dal centro dalla politica nazionale sia in amministrazioni autonome diretti dal sette al certa un ceto politico locale
No l'intero settore pubblico sia delle istituzioni che presiedono alla repressione dell'illegalità sia in quelle che forniscono tutti gli altri servizi
No e l'intero settore pubblico e del funzionamento di funzionare meglio la scuola
Per funzionare meglio di rimboschimento
Di aprire
Cioè non
Imbarcato un gran pezzi disoccupazione
D'accordo
E queste
Do funziona meglio comunque nel Paese le sono al di sotto dell'istante devo pay in tutto il Paese ma soprattutto il Mezzogiorno
E qui c'è il problema finale
Qui devo soprassedere epoca nella politica come farla funzionare meglio dovesse questa classe politica che trae vantaggio dal cattivo funzionamento tutto alle istituzioni a dovere diciamo contraddire se stessa
Non è impossibile io l'idea molto radicale che ho espresso anche un convegno quindi se è stato presentato il Presidente Napolitano
L'idea di in molti di questi settori Carlo che fare con la corruzione circa non soltanto
Molti di questi settori dove questi introdotte
Diciamo
Delle
Dove i rifiuti
Introdotto delle agenzie
Staccate dalla politica in qualche modo staccate componenti no alla quale presiedono rispetto
A un insieme di fenomeni come sono quelli delle ATER conduzione delle minacce libertà personale eccetera sia a livello locale che a livello centrale
Una concezione di democrazia
Che ho
Temperata da
Dai trattati il controllo
Tante piccole Corte dei conti però non soltanto di natura giuridica
Sono è un'altra illusione possiamo consentirci o perché è un'illusione che è basata sull'esperienza drammatica di oggi Assoreti sapere qualcosa di più difesi elusione rinvio un testo che vi manderò se me lo chiederete grazie chiedo scusa
Insomma Michele mentre parlavi mai messo in mente mia figlia quando aveva quattro anni le raccontavano le favolette prima di addormentarsi che passavano attraverso personaggi particolarmente cattivi che incuteva timore delle sfuggendo
La capacità di tre astrattezza delle tante si racconta sulla vocina mi disse il Papa ma poi viene il bello
Perché
C'era solo un immobile
Aumenta
Non mi è chiaro se alla fine dell'attuale venuto quindi sono un po'assunto l'impressione di mia figlia
è un bene non è una democratico non
è una figura controllai va bene per le autorità e poi intendendo esattamente io no no non vedo dove non sono dove non c'è una domanda di Stato dello stesso offerta sofferta distinte va bene mia figlia sarà soddisfatta
Dunque toccavano
Enrico Morando
Bisogna fare di posto forse non saprà mai chiamato quindi su quella sedia quindi credo che siamo il quarto punto cioè al microfono qua c'è un microfono
Va bene
Forse un secondo voi
Andiamo meglio con questo
E con
Di però si si si vede subito diciamo
Nei saggi negli articoli di di Luciano capita spesso
Di trovare giudizi straordinariamente penetranti formulati in poche righe che poi in
Non vengono più ripresi magari nello stesso testo
Quasi che lo stesso autore nonne cogliesse appieno le potenzialità esplicative le capacità di fornire al lettore assieme alla conoscenza dei dati storici il materiale su cui Cafagna lavorava
Quelle interpretazioni di cui abbiamo bisogno per capire il presente orientarci nella costruzione del futuro nei limiti in cui
Sa dipende da noi naturalmente
è il caso nella grande slavina il testo che è stato
Anche distribuito con una nuova introduzione
Di un riferimento alle conclusioni di un ignorato dai più comitato di studio bicamerale sulle norme di applicazione del quarto comma dell'articolo ottantuno di cui furono ispiratori
Nel mille novecentosessantuno Ugo La Malfa Riccardo Lombardi Antonio Giolitti era un documento nel quale si rompeva il tabù del pareggio di bilancio a cui si erano sostanzialmente ispirati
I Governi della Repubblica che si erano succeduti e si proponeva esplicitamente il ricorso all'indebitamento
Quel documento
Scrive Carfagna con uno di quei giudizi a cui prima io facevo riferimento
Fu sto citando tra virgolette forse il vero battesimo del centrosinistra meno vistoso ma più profondamente sconvolgente della stessa nazionalizzazione dell'energia elettrica
Ecco qui termina la la la
Citazione ecco l'interpretazione no
Quella che va oltre la cronaca che certo diede maggiore risalto alla nazionalizzazione dell'energia elettrica rispetto ad un mutamento del principio ispiratore della decisione della gestione di
Di del bilancio pubblico
E va oltre anche la memoria degli stessi protagonisti di quella stagione politica che a loro volta hanno insistito discutendo del primo centrosinistra
Nel dar corto nel dar conto delle loro scelte in quella fase certamente più sulla nazionalizzazione dell'energia elettrica che sull'adozione del deficit spending come metodo di gestione della finanza pubblica
Ma Carfagna che vede
Che
Questa è una citazione la crisi italiana è nel suo nocciolo duro una crisi fiscale così scrive nella grande da Divina e cerca quindi nei dati storici quelli che
Stanno alla base di questa sua interpretazione della crisi del Paese costruisce una gerarchia delle scelte del primo centrosinistra
Che consenta di individuare quelle scelte che hanno più influenzato il corso degli eventi degli eventi successivi ed è difficile
Per noi che possiamo uscire usare la scienza del poi nutrita dalla cronaca di questi di questi ultimi anni della crisi da eccesso di debito privato pubblico che esso sia negare che la scienza del prima perché nel caso di Luciano della scienza del primo anno fino a un bel dopo abbia per dire di campagna abbia accolto nel nel segno
Campagna nello stesso testo preciso subito che il padre del centrosinistra pensavano onestamente ad un uso oculato e reversibile del deficit spending
Per accelerare uno sviluppo ne abbiamo parlato che creasse le risorse per il rientro tramite maggiori entrate fiscali assicurate dallo sviluppo spesso
Ma
Bene al di là delle originarie e positive intenzioni di lì a poco il tentativo di forzare la soluzione dei grandi squilibri
Del Paese a partire da quello nord-sud o di cui qui in particolare
Ci stiamo occupando avrebbe condotto il deficit spending a travolgere i propositi di reversibilità diventando regola
Anche per le fasi di fortissima espansione economica e soprattutto fonte di finanziamento della spesa corrente a partire da quella necessaria per alimentare la crescita di un'enorme macchina burocratica amministrativa
Campagna coglie appieno le ragioni squisitamente politiche di questa degenerazione ne parlava
Ne parlavano sia Ruffolo che che che salvati secondo un'interpretazione delle cause di fondo che già è stata riproposta e sulla quale quindi non mi soffermo se torno su questo giudizio di Cafagna sul rapporto tra crisi fiscale
E regole della politica di bilancio
Perché proprio in questi giorni il Parlamento è intervenuto
Per modificare profondamente quell'articolo ottantuno succo della Costituzione su cui aveva
Lavorato il Comitato di studio del mille novecentosessantuno a cui Carfagna assegnava così tanto rilievo ha contato arrestato più rilevante delle scelte di nazionalizzazione e così via
Da martedì scorso poiché il Parlamento ha definitivamente deliberato con più dei due terzi
Dei voti favorevoli è stato fissato in Costituzione il principio del pareggio strutturale cioè del pareggio al netto degli effetti sul bilancio spesso del ciclo economico
Nel confronto che ha preceduto questa scelta
è stata legittimamente avanzata nei suoi confronti una critica radicale il principio che si vuole introdurre in Costituzione si è detto sarebbe stupido
Sostanzialmente Autocad durante perché non consentirebbe di usare la leva della politica fiscale espansiva nelle fasi di stagnazione e di recessione
è mia opinione che la risposta a queste obiezioni ovviamente
Tutto da prendere in attentissima considerazione sia riassumibile in quell'aggettivo strutturale che qualifica l'obiettivo del pareggio come obiettivo intelligente e non stupido cioè reattivo all'andamento del ciclo economico
A confermarmi nella decisione di sostenere la riforma sono venuti due di quei due altri giudizi storico politici denunciando cui ha fatto ritenere cui ho fatto riferimento all'inizio
Il primo diventa insignificante scrive Carfagna a un certo punto parlare di qualsiasi problema ignorando lo zoccolo duro della crisi fiscale
Campagna scriveva nei primi anni novanta quando la crisi fiscale coincideva con il collasso di tutti i partiti della Prima Repubblica e minacciava di trasformarsi
In una crisi della democrazia lo scrive appunto nella grande slavina
Il croato Six alta ossia aggrediscono le ragioni di fondo dice Carfagna della crisi fiscale o l'intera impalcatura democratica può
Crollare
Oggi è più vero di quanto lo fosse allora e a me non pare un caso che il tentativo di trarre fuori il Paese dalla catastrofe che lo minaccia sia affidato esattamente come allora aveva proposto campagna
Al concorso della destra e della sinistra che stanno insieme sostenendo il Governo Monti
In questo senso decreto salva Italia riforma del mercato del lavoro liberalizzazioni nuova regola costituzionale per la decisione e la gestione del bilancio revisione integrale della spesa pubblica costituiscono un corpo unitario perché
Scrive Cafagna citando Giuliano Amato se la crisi ha le sue fondamenta della crisi fiscale allora la maggioranza per essere tale deve governare l'economia e la finanza pubblica
Ciò che le maggioranze politiche di questi ultimi dieci anni Luna per otto anni e mezzo e l'altra per diciotto mesi non sono state in grado di fare
Ma il compito è arduo perché l'operazione non può essere coronata da successo se non viene condotta puntando a ridefinire i confini della presenza dello Stato e quindi della politica e dei partiti
Nell'economia e nella società un compito che può essere svolto dalla sinistra che subisca ancora che ambisca ancora
Ad essere sinistra sociale solo se essa si dimostra capace di ridefinire cultura politica e abitudini consolidate
E vengo così al secondo giudizio di Carfagna la ingerenza dei partiti nell'economia scrive campagna per parafrasare il titolo di un classico ottocentesco è la madre di tutte le corruzioni
Così Luciano nel capitolo conclusivo della grande slavina aveva di fronte la tragedia di Tangentopoli
Oggi una marea di discredito minaccia di travolgere la politica in Italia con un'onda d'urto cento non minore di quella
Di allora
Campagna cercava di andare alla radice del problema
Non perché non si Lupi scriveva sempre nella grande slavina questo in qualche misura avverrà purtroppo sempre ma perché scriveva campagna non si possa più costruire la politica stessa
Sulla base della eccitante possibilità di tagli e dissi di tagli e Giare una base imponibile immensa
I termini della questione sono parzialmente cambiati oggi quelle privatizzazioni e liberalizzazioni che Cafagna invocava sono in parte state realizzate soprattutto negli anni negli anni Novanta
Ma la radice del problema resta la stessa
E resta purtroppo scarsa la capacità della politica di aggredirla un solo esempio basterà e termino il Senato ha inviato approvandola mesi fa alla Camera un disegno di legge sulla lotta alla corruzione
Recentemente tornato all'onore della cronaca perché sia per i fatti di corruzione sia perché la Camera
Diciamo sta esaminando questo testo
Bene in quel disegno di legge composto di molti articoli di centinaia di commi voi cercherete invano la parola nomine
Eppure in tutti i casi di malaffare corruzione politica esploso in questi anni sempre senza alcuna eccezione
I nominativi dalla politica nazionale regionale locale hanno avuto un enorme rilievo sia nel creare le condizioni del fatto corruttivo sia del metallo materialmente in atto
Cosa spiega questa singolare assenza
In primo luogo è chiaro la riluttanza della politica ridimensionare il campo dei suoi poteri di ingerenza nell'economia e sempre più chiaro che la spesa pubblica oltre il cinquanta per cento del prodotto
Non trova giustificazione nei risultati conseguiti in termini di giustizia sociale e crescita economica cioè gli obiettivi sulla base dell'acqua dei quali si giustifica ma la tentazione che nasce da questa enorme massa di risorse resta irresistibile
Per la politica il rimedio è uno solo proprio perché vogliamo difendere lo Stato sociale
Meno Spesal su obiettivi più selettivi in rapporto a obiettivi di crescita e a obiettive di giustizia sociale meno pressione fiscale sui produttori assieme agli altri vantaggi ci saranno meno nomine da fare
In secondo luogo a spiegare questa assenza c'è la debolezza della politica che vuole mantenere il potere di intervento ma non si dà strumenti di autocontrollo fondate sul principio di responsabilità
Tu Presidente del Consiglio ministro Presidente di Regione Presidente di Provincia Sindaco hai messo la tua firma sotto la nomina di chi si è rivelato un delinquente a meno che non si dimostri una tua soggettiva partecipazione all'attività Crimi
La responsabilità penale è un personale
E quella politica neppure quell'accentrerebbe perché la firma sotto la nomina e tu a ma lo sanno tutti che la proposta veniva dal partito o addirittura da un capo corrente del partito stesso
Anche qui il rimedio far valere davvero l'autonomia del potere politico rispetto a quello della magistratura ordinaria o contabile e cioè una proporzionata sanzione politica per il cattivo esercizio del potere di nomina grazie
Passerei allora alla seconda sessione
E affrontiamo la subito così rimaniamo nei tempi
Inizia a parlare ci dica pure l'interpretazione del Risorgimento Giancarlo Bosetti come forse non tutti sapete non c'è Piero Craveri che era previsto nel programma
Questa sessione in realtà la concluderemo in modo suo uso con il Capo dello Stato imperfetti
Bene grazie
Io mi limiterò a ricordare sperando che questo vi appaia utile
In apertura di questa sessione
Alcune parole
Di Carfagna in apertura del suo Cavour nella introduzione cui dette qualche limatura per l'ultimo libro di quindici anni fa
Manderete qualche limatura per l'ultima edizione
Che apparve nel due mila e dieci in vicinanza del centocinquantesimo dell'Unità
L'Italia in questa introduzione
Già ben conosciuta che merita di diventare cenere perché
Luciano vivi spiega la sua capacità di sintesi la sua ironia e la sua prosa tali niente e con un taglio di precisione
Qui la storia d'Italia diviene presentata come la storia di un film che non si riesce a fare perché il regista sospende ogni tanto la lavorazione perché ha l'aria di un idealista tradito da se stesso
Perché sembra non sapeva dove andare a a parare perché gli sceneggiatori
Rompono le scatole perché i tecnici chiederlo direttive e così via poi d'un tratto
Qualcuno come per caso fissa un appuntamento di lavoro e allora come d'incanto tutti si mettono in movimento al ritmo di una musica da circo in un gran finale improvvisato e fanno il film trionfalmente
Il regista l'aria di dire non l'ho fatto io il film
E c'era il vero in questo ma è pur vero al tempo stesso che invece il film non fatto
Proprio l'UCOII non sapeva si dove sarebbe andato a parare ma sapeva che avrebbe fatto un film quel film è un gran film il il paragone e naturalmente
Al affidi Fellini Otto e mezzo e al suo gran finale
Ebbene dice Carfagna Alitalia e nata pressappoco in questo modo e non ci si può meravigliare dunque che abbia avuto abbia ancora delle difficoltà nel crescere
E anche nel sopravvivere
è aggiungerò qualche altra
Qualche altra citazione qualche ecco quante altro riferimento sintetico
A
A chi
è chi era il Cavour di Carfagna
Era quel Cavour che nel nel quarantotto ancora non era nessuno
E in pochi mesi nei pochi anni successivi venne fuori come politico competente e
Aggiunge e Carfagna prepotente tre potentissimo
Era
Quel Cavour
Una persona
Virgolette citazione da Massimo D'Azeglio insopportabile invadente e arrogante primo della classe
è visto qui dagli occhi di colui che l'aveva chiamato al Governo e che era stato fatto fuori da Cavour che ne prese il posto
Chi era quel Cavour era quello che più cresceva il groviglio
E più cresceva Luini dando una mano al crescere del groviglio con nuove mattanza intorno cercando al tempo stesso di afferrarne il filo
Il figlio di quel groviglio che al da cui venne alla fine fuori l'Italia era quel cavo la cui opera non fu l'attuazione di un po'
Rigetto di un piano perché ogni piano diceva ha un suo amico Cavour è inutile tutto dipende da un accidente era quel Cavour che una volta chiamo anche corbelleria
L'Unità d'Italia in una lettera a Lattanzi ma era una corbelleria cui anche lui aveva creduto del giovane e romantico
Era ancora quel Cavour
Che che sapeva
Attenzione sapeva attendere la corda ma non spezzarlo ha mai sapeva cogliere tutte le opportunità anche quelle non previste stando costantemente come un gatto in agguato
Era ancora quel Cavour che rappresenta con il suo agire felino la conferma che il nostro Risorgimento è stato un miracolo
Che è potuto accadere proprio perché paradossalmente non ci credeva nessuno a cominciare da Napoleone terzo il quale
Diceva la bisogna o del suo
Devo forse
E al di sopra delle vostre forze
Come disse Costantino lire l'Unità d'Italia è stata dunque un'impresa simile al volo del calabrone che è possibile da realtà proprio perché nessuno ci crede
In questa difficoltà
Cafagna
Cafagna non manca di riconoscere il merito a quelli che chiama sommariamente i kamikaze e che aggiungeva non dovrebbero essere restare non dovrebbero restare solo ricordi di scuola
I fratelli Bandiera i martiri di Belfiore i trecento di Pisacane anche loro hanno avuto dei meriti e va riconosciuto il loro eroismo
Sono anche loro
Aggiungo parte di quella minoranza di eroi di cui parlava Gobetti e quali tutti si deve quel che di buono accade in Italia una minoranza che si distacca nettamente dal gran fiume dell'andazzo corrente
Così come va riconosciuta la forza della idea di tagliare il cuore e come autore era Giuseppe Mazzini
Anche lui volontà indistruttibile tenace
Ma che fosse dipeso da lui nota con qualche crudeltà Carfagna avrebbe perseguito il disegno per tutta la vita senza approdare ad esito alcuno applicato in agguato Gatto in agguato
Questo straordinario Primo Ministro piemontese era pronto a raccogliere tutti i suggerimenti dagli altri e delle cose e avvolge alle e volgere le opportunità a proprio vantaggio perché aveva
Dice che a fine il filo di Arianna
Che non era immediatamente quello della ricerca dell'intera unità d'Italia ma il progetto di uno Stato modernamente ordinato in senso liberale orientato all'Europa vivente come la chiamava Cattaneo Cattaneo
Significativa questa nota
Europeista l'esito di quella vicenda del bisogno come
E sottolineato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso del diciassette marzo
Dell'anno scorso un discorso che ha molte affinità con il cavo di Luciano Cafagna
Di un gruppo ebbe bisogno di un gruppo di protagonisti di eccezionale levatura di una formiche cito il Presidente una formidabile galleria di ingegno di personalità
Quelle femminili fino a ieri non abbastanza studiate ricordate di uomini di pensiero e di azione
Tra i quali spicca con evidenza la suprema sapienza della guida politica che Oriana
Che rese possibile la convergenza verso un unico concreto decisivo traguardo di componenti soggettive e oggettive diverse non facilmente componibili e anche apertamente confliggenti
Unità
Era una
Fu una possibilità alcol consentita dal
La realizzazione dell'unità fu una possibilità realizzata consentita dal suo stesso essere Cavour espressione di una classe politica moderata nella guida politica di una monarchia la sabauda
Più di uno Stato che era nelle condizioni italiane il più avanzato dal ed aperta a Carfagna il filo sottile della storia italiana appariva dunque davvero esile
Esso poteva apparire di acciaio è scritto nel destino soltanto nella retorica di qualunque genere
Quella che celebra i fatti a posteriori come necessitati da una trascendente filosofia dalla storia
Non è così nella storia che vuole restituirci come quella di Carfagna la intelligenza dei fatti nelle loro difficoltà nella loro stessa improbabilità quali apparvero I protagonisti
E il filo della vicenda risorgimentale era esibissi MO esposto a molteplici possibili fallimenti rileggendo il suo Cavour non mi stupisce che Carfagna si sia prestato
Con piena convinzione
All'esercizio di storia controfattuale cui li abbiamo sottoposto
Alle sette per un piccolo volume curato da Pasquale che essa è uscito l'anno scorso se Garibaldi avesse perso
L'ho fatto insieme avverta cardini gentile gli studenti e Sabbatucci e che abbiamo presentato in questa sala con Carfagna
In poco tempo fa
Luciano partecipò conta l'impegno a questa impresa da confermare che l'esperimento controfattuale
è qualcosa così era per lui quasi consustanziale con il lavoro dello storico è un'opinione che altri discutono ma che lui mi ha confermato
Nelle ultime settimane della sua vita quando anche per sua queste anche per la sua determinazione ho accettato l'idea
Di estendere l'esperimento controfattuale ad altri episodi del del Novecento
L'idea che segnala sarà realizzata da Alberto Benzoni di raccogliere una controstoria del Novecento alla quale lo stesso Carfagna ha partecipato con il contributo sull'attentato a Togliatti del quattordici luglio del quarantotto se Togliatti fosse morto
Che ha anticipato del numero diciassette uscito in questi giorni l'analisi controfattuale
Offre l'occasione di infatti Zare un aspetto della ricerca storica
Quello che I Saia per Linke amava il senso della realtà
Che spinge non solo a ricostruire con la massima accuratezza il contesto obiettiva e soggettivo dagli eventi ma a cercare quella visione di insieme
Della inafferrabile varietà di colori e ombre di ogni evento che costringe a guardare con gli occhi dei protagonisti
Le possibilità effettive le svolte possibili le scommesse necessarie rischiose a soppesare nelle difficoltà e imprevedibilità
A ponderare le alternative che nelle realtà si presentano nel momento dato come possibili
Proprio come accade a noi nel presente
Presente sul quale Carfagna aveva
Ancora molto da dire e leggendo i suoi contributi
Mondo operaio le ragioni socialismo
Are sette in una molteplicità di altre occasioni ho pensato di
Che valga davvero la pena di preparare
Di preparare un un dossier una pubblicazione che raccolga molte di queste riflessioni che non
Sono confluite né i volumi che Luciano a
Pubblicato certo oggi riflettendo sul Cavour
Di Carfagna e sul
Miracolo quando ci troviamo a
Emettere
La frase ci vorrebbe
Cavour avremmo bisogno di una politica di quella altezza di quella
Di quella capacità
Questa un'affermazione come questa e poco meno della esclamazione di faide in via
Che solo un dio ci salverà
E tuttavia
L'idea che
Le capacità di trasformare in oro i metalli che la politica mette a disposizione attraverso il valore aggiunto dell'arte politica come arte combinatoria dei particolarismi
Arte di cui
Cavour disponeva in alto grado ci troviamo
A
Formulare
Un'idea dalla quale
Percepiamo come
Dalla politica e dalla vita pubblica italiana sembra sembra conti si continuino a percepire i segnali di un desiderio
Di miracolo di un desiderio di miracolo ora gli sviluppi recenti nella vita politica restano a dire che le risorse che possano rendere possibile
Una soluzione per quanto
Difficile
Tuttavia esistono ci lascino pensare che anche questa volta riusciremo nel raggiungere questo obiettivo grazie
Il pm sto
Posso chiederti di provare a
Vediamo se l'opposizione trappola
Quando
Quando
Alla metà degli anni Novanta del Novecento su sollecitazione di chi vi parla è un piccolo merito che sento di attribuirmi di potermi attribuire Luciano Cafagna comincia a lavorare al suo libro su Cavour
L'opera del grande Ministro appariva ormai uscita del tutto dall'interesse degli storici italiani e in generale dell'opinione colta del Paese
Basti pensare che la monumentale biografia cavouriana di Rosario Romeo
Pubblicata tra il mille novecentosessantanove il mille novecentottantaquattro
Non ebbe l'onore neppure di una recensione neppure di una recensione dalle nostre principali riviste storiche a cominciare dalla rivista storiche italiana e da studi storici
Perfino la rassegna storica del Risorgimento ma si direbbe proprio perché non poteva farne a meno dato il titolo dedicò ma solo al primo volume appena una breve nota al libro per la penna di Bruno di Porto
Certo
Nel caso
Dell'opera di Romeo illiberale Rosario Romeo
Agiva alla diffusa faziosità politica degli ambienti accademici e non
I quali non riuscivano a dimenticare le sue ripetute prese di posizione anche aspre prese di posizione
Contro le idee autori e movimenti cari alla sinistra così come altrettanto certamente faceva sentire il suo affetto anche la bocca storiografica di quegli anni
In linea di principio molto stile alla storia politica in quanto tale non parliamo poi
All'idea di biografia con l'implicito ovvio riconoscimento del ruolo della personalità nella storia che è propria evidentemente di ogni
Biografia
Molto di più però credo pesava collegato direttamente all'orientamento e l'ha detto con la vittima qualcosa di più profondo cioè
Oltre una certa su valutazione generale dell'idea di nazione giudicata come qualcosa di ormai superato
Soprattutto operata una diffusa indifferenza per la statualità italiane uno stentato disinteresse per le sue vicende le sue peculiari ragioni storiche
Tutto ciò è durato si può dire fino a ieri
Basta ricordare che dei ventisette saggi ventisette che compongono il volume degli atti nella storia d'Italia altri dedicate al Risorgimento
Uscito nel due mila e sette a cura di Alberto Mania banche politiche svolte neppure uno di questi ventisette saggi ha per oggetto Cavour o comunque la sua azione mentre non molte citazioni del suo stesso nome
Parte quell'anno un vuole ottocentottantatré pagine del libro appaiono del tutto estrinseche in sostanza irrilevante
Rispetto
A questo panorama degli studi ma dovrei dire meglio rispetto a queste condizioni in qualche modo generali dello spirito pubblico italiano disorientamento in culturali
Il
Libro di Luciano Cafagna
Ce ne accorgiamo bene oggi come è stato già ricordato con il centro che con il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia quel clima anche per la fervida sollecitazione del Presidente della Repubblica e
Programma si presenta come un'operazione in fortissima controtendenza
Con al centro della scena risorgimentale in posizione di assoluto predominio colui che solo si mostra Stefania in grado di guidare la trama di concludere qualcosa capace di stare e di restare impieghi
Fine delle citazioni allo stesso modo dunque in cui stordimento appare a Cafagna potremmo dire con le parole di Piero Gobetti un lungo soliloquio di Cavour così il suo libro appare una sorta di lungo soliloquio concavo
Un soliloquio questa credo la sua prima importante caratteristica che prende di continuo la forma di un'alta meditazione sulla politica in generale e sul ruolo della politica nella nostra intera vicenda nazionale
Una meditazione sulla politica che l'autore stesso cioè Luciano pone inconsapevole dell'azione di continuità con quella tradizione tipica della stilografica italiana che si chiama appunto etico politica
E con la sottesa implicita questione cruciale di quell'asta geografia e della nostra storia che la questione della classe dirigente
Per l'appunto l'obiettivo della costruzione di una nuova classe dirigente nazionale in sostituzione delle vecchie visto che il sia e dei vecchi nota dilati tre unitari fu questione che come Cafagna sottolinea
Cavour percepì con chiarezza e cercò di avviare un esito positivo per primo vedendo nell'unica soluzione possibile in quella che
Anni
Una mimesi
Nell'obbligatorio adeguamento
Della
Delle liti italiana al modello culturale franco inglese
E più in generale all'Europa che da allora in poi resterà il traguardo paradigmatico quanto perennemente irraggiungibile
Di tanta parte dell'Italia migliore
Proprio in ragione di questa impostazione etico politica che necessariamente si nutre di concettualizzazione i forti che inevitabilmente spinge a quella che il suo Tore Luciano Cafagna chiama altrove la storia ragionare ante proprio in in forza di queste caratteristiche il libro che oggi ricordiamo
Più che l'andamento classico di una ricostruzione storica in senso proprio
A il taglio e vorrei dire il piglio della grande letteratura saggistica a cui conferisce un sapore particolare lo stile con cui è scritto con qui è scritto e che lo stile di quasi tutte le cose di loft Luciano Cafagna
Quello stile inconfondibilmente suo nervoso ricco di formule sintetiche di metafore ironicamente immaginifica di continuo allusivo anche quando si tratta di cose lontane a vicende contemporanee perché legge
Spesso incline anche all'uso dell'espressione colloquiale o addirittura gergale come quando ad esempio in queste pagine parla della capacità cavouriana di superare i momenti di sfiga o definisce
Dire personalmente appropriatamente il Gioberti hanno primato morale e civile degli italiani una pizza tremenda
Il Cavour Di Campli Cafagna innanzitutto il Cavour che interno
In modo straordinario la dimensione della politica
Le fa le pagine forse più belle del libro dove più evidente tra l'altro e il richiamo al presente
Sono quelle per l'appunto in cui la descrizione del Cavour tolto Ostpolitik CUS e delle sue mosse diviene al tempo stesso decifrazione acutissima delle peculiarità della politica in quanto tale
In particolare dell'eccezionale possibilità che l'azione politica possiede
E su cui Cafagna insiste a lungo ed è stata già richiamata di produrre alla fine un risultato superiore alla neppure semplice somma degli alberghi
Dove appunto questione della capacità per così dire genera attiva e moltiplica attiva della politica in qualche modo intrinseca alla sua potenzialità surrogatoria cioè di fungere da fattori sostitutivo insieme da fattori di innesco
Ma politica vuol dire anche la necessità di percorrere crinali perigliosi vuol dire spregiudicatezza talvolta resa inevitabile all'ingiustizia
E l'altra faccia della medesima medaglia
E la medesima temperie spirituale pratica che fa di essa un'opera umana tra le più degne
Ma un patto ci avverte questo libro che chi la pratica possieda e sono citazioni di Luciano Cafagna senso della responsabilità
E lungimiranza conservi altra citazione la fedeltà al fine pubblico che la politica stessa esige
Che sono poi le qualità necessarie a tenere a bada le false seppur continuamente ricorrenti ragioni del moralismo insieme della demagogia
Per l'uomo politico insomma conclude Cafagna e solo il tradimento del fine pubblico e solo il perde di vista le Machiavelli Ianne gran cose alle quali egli deve necessariamente sentirsi chiamato è solo ciò
Che può davvero porlo in conflitto
Con i principi etici
Questa è l'uscita e appassionata meditazione sulla politica
Che come ho già detto costituisce una sorta di sotto testo del libro di cui stiamo parlando funge da contrappunto per l'illustrazione delle vicende di quel suo interprete d'eccezione che fu Cavour
E serve a Cafagna non solo per proiettare tale vicenda sullo sfondo della specifica situazione risorgimentale ma come chiave di lettura di questa
Qui c'è
Uno degli artisti stenografici più importanti e per molti aspetti più nuovi del libro vale a dire la fortissima sottolineatura del carattere di grande operazione essenzialmente politica che fu il Risorgimento
Nel che tra l'altro io credo consiste la via
Infatti difficilmente rappresentabile in un modo popolare che spero spia un po'stesso olio graficamente elettori per falso che poi appunto il modo che favorisce gli smascheramento i postumi a cui anche recentemente abbiamo
Assistito
Il fatto è che I modi in cui nascono e nazioni
Da sempre sembra con facessi più il sangue che gli accordi diplomatici più le congiure le battaglie che i voti parlamentari
Un'operazione politica dunque Risorgimento che si dovette per intero al grande Primo Ministro
La costruzione di una propria autonoma forza politica e di un proprio autonomo ruolo edificati su una centralità del Parlamento che lo Statuto non conosceva e che gli solo fu pace di imporre alla monarchia sabauda
Labile uso del rapporto Stato Chiesa come pegno di credibilità da offrire democratici insieme l'uso delle riforme della legislazione ecclesiastica come matrice per il rafforzamento di un'opinione pubblica culturalmente liberale
La sagacia suprema nell'intuire la finestra di opportunità aperta c'è un tratto nel grande gioco europeo anche per un attore di secondo ordine come il Piemonte
Così come la sagacia nello scoprire assecondare le velleità revisionisti che di Napoleone terzo
Infine nel cinquantanove sessanta la capacità ineguaglianza di tracciare di percorrere l'incerto confine
Tra
Scrive Luciano Cafagna sommosse per così dire preparatoria e da incoraggiare e invece sommosse rivoluzionarie da combattere
Queste le grandi tappe dell'operazione cavouriana attraverso le quali li brucia accompagniamo stando peraltro
Come in Cavour Latour gita e ambigua pienezza della politica fosse sempre riscattata dalla limpida visioni di Fini
Come la pericolosa indeterminatezza dei mezzi non stesse mai al servizio della pura sette del successo in quanto tale
Ma pure d'altra parte
Come la mente sua la mente di Cavour
Che conservo sempre qualcosa della funamboli che spregiudicata prontezza del giocatore di borsa quale il contesto esso era stato in gioventù questa mente dicevo non cessasse mai di prospettarsi per ogni problema le soluzioni più diverse
Prontissima spostare secondo le convenienze i propri investimenti politici a mutare la rotta ad accettare pure i più scomodi compagni di viaggio purché fosse mantenuta la destinazione voluta
Confermando l'attenzione alla contemporaneità che ogni storia non può non avere Luciano Cafagna mette acutamente a fuoco alcuni tratti originari
Che la regia cavouriana del Risorgimento ha per così dire depositato nel nostro DNA statali nazionale tratti originari che sono divenuti altrettanti caratteri permanenti della nostra vicenda politica e non solo
Si tratta innanzitutto a suo dire del ricorso al fattore alloggiano cioè della nostra tendenza contare sempre in un modo o nell'altro sull'estero perfetto
Possiamo pensare di un'antica permeabilità geopolitica della penisola insieme di una qualche insuperabile intrinseca debolezza della nostra dimensione statale
Si tratta poi della centralità
Della questione del debito pubblico del quale scrive Cafagna Cavour spregiudicatamente si avvalse come strumento finanziario
Una centralità questa del debito che egli aggiunge appare ancora oggi
Mi pare un parole diciamo così di una singolare test più quinta appunto questa questione del debito metafora di una creazione politica tutta da nutrire accredito egli scrive
Non è un male in sé conclude ma può diventarlo di brutto
Infine ulteriore carattere ordinari italiano divenuto permanente quello rappresentato nell'ambito della politica dalla propensione alla divisività un termine che
Si deve alla sua invenzione lessicale
Alla propensione alla di visibilità e la stazione e quindi anche però per converso allo scambio l'accordo al compromesso e perciò all'uso diffuso delle risorse di mediazione
Con relativo primato di chi ne detiene la maggiore quantità
A questo proposito tuttavia proprio l'esempio cavouriano da anche modo a Cafagna di osservare ed è un'osservazione sulla cui attualità di nuovo e difficile dissentire come non sia per nulla vero
Inizia la citazione che in ogni caso l'arte del compromesso sia sinonimo di molletta Zanni dito sita mediocrità
Il vero problema della personalità forte in politica sono sempre citazione di Carfagna
E l'intelligenza nell'individuare i fini la fermezza nel perseguirli l'intelligenza anche l'astuzia perché no nell'inventare i mezzi per la Giunta Illy
Non la faccia feroce alla Mussolini
Non la capacità di trovare l'applauso della piazza non l'astratta proclamazione che ci si debba presentare alle scelte del Corato del Paese in competizioni a due solo due
Magari senza idee né da una parte né dall'altra o con idee pessime da tutte e due le parti come accade alla soglia degli anni Venti del Novecento fine della citazione
Come si forma una personalità forme di forte di tal genere come si formò la personalità di Cafu di Cavour e l'argomento della parte centrale del libro
Laddove Cafagna traccia un quadro di insisti modi quel grande capitolo della storia politico culturale il diciannovesimo secolo
Oserei dire forse il capitolo maggiore di quella storia che corrisponde allo sviluppo del liberalismo
E che nella vita di Cavour corrispose al momento decisivo in cui egli attraverso per l'appunto l'Europa liberale grazie sui libri sui giornali attraversi sui dibattiti e frequentando le sue capitali i suoi salotti scoprì anche l'Italia
Lui che non parlava che se mali la lingua che ne conoscevo una parte così piccola tuttavia si compenetrano del problema della secolare minorità politica e civile della malore esita lì
E l'infelice Italia come l'allora ebbe spesso a chiamarla
Consentano alle sue inclinazioni morali e intellettuali più profonde insieme agli entusiasmi del suo temperamento mobile facile ad accendersi
Il liberalismo racchiudeva in modo esemplare agli occhi di Cavour i due poli della nuova religione del progresso
Da un lato quello della stilizzazione
Degli incivili mento dei costumi delle soluzioni
Dall'altro quello dell'avanzamento economico industriale sintesi mirabile di entrambi i suoi occhi le ferrovie oggetto come si sa di un celebre suo saggio il quarantasei che può essere considerato il suo ingresso nella vita pubblica
La peculiarità cavouriana scrive in proposito Carfagna fu la costante motivazioni liberale e non autoritario modernizzando e della sua passione per il progresso
E questa è anche la chiave del suo liberismo conclude il quale aggiunge quale liberismo fu sempre liberazione di forze non invenzione produzioni di forze
Quindi atto di libertà
Fine della citazione
Tra le forze della cui novità egli ebbe il merito di rendersi conto e che l'azione è sua di Cavour miro a liberare se non addirittura a creare
Merito e di esserne ricordata uno in particolare su cui peraltro Luciano Cafagna insiste la forza dell'opinione pubblica
Intuire i sentimenti dell'opinione pubblica europea da un lato e dall'altro riuscire a dar vita a un'opinione pubblica nazionale
Favorevole alla soluzione monarchico piemontese del problema italiano
Con la conseguente importantissima creazione di gruppi dirigenti cavouriana mi fedelissimi al Primo Ministro nel Veneto a Firenze a Bologna nel Mezzogiorno
Fu uno dei massimi successi politici di Cavour destinato a rivelarsi decisivo per l'impresa dell'unità nel cinquantanove sessantuno
Si collocano a questo punto del libro alcune pagine importanti che dietro l'apparenza di seguire lo sviluppo delle idee di Cavour segnano piuttosto a me pare un momento significativo dello sviluppo delle idee dell'autore Luciano Cafagna stesso
Si tratta della scoperta di Tocqueville a cui egli aveva già dedicato qualche anno prima un bellissimo lungo saggio introduttivo nell'edizione diamo Diana dell'antico regime la rivoluzione uscita per l'occasione del bicentenario dell'ottantanove
Dicevo un momento della parabola intellettuale di Cafagna il fatto si è che sul finire degli anni Ottanta io credo e questo mi suona
Diciamo così singolarmente con cose dette da Michele Salvati in precedenza
Dicevo sul finire degli anni ottanta
Non più solo i grandi sociologi ed economisti del Novecento i Max Weber Ikea insigne Schumpeter appaiono a Cafagna capaci di fornire le indispensabili chiavi di accesso i meccanismi della modernità capitalistiche delle sue società
Ora che queste società pur liberate dalla sfida del comunismo comincerà ad assistere alla nascita di sempre nuove contraddizioni al sorgere di inattese difficoltà e Tocqueville
E la sua concezione della democrazia come il resi perse citazione irresistibile rivoluzione sociale all'insegna dell'uguaglianza
Che sembra aprire il varco più convincenti spiegazioni dei problemi nuovi della modernità
E l'occhio ha visto Crati condito che PIL
Che scorge prima e meglio di altri come l'eguaglianza sia citazione suscettibile delle più diverse convergenze più dire dei più diversi affetti
A cominciare
Da quel venir meno nelle società democratiche dei legami che tenevano insieme le società di antico regime
Ed ecco allora il socialista Luciano Cafagna osservare pensosa mente dando la prova della sua libertà intellettuale
Che forse bisogna essere disposti ad ammettere sono sue parole e aggiunge poi
Dando a vedere quasi di parlare a se stesso forzando alcune comprensibili barriere dell'inconscio dell'uomo colto mezzo democratico della fine del ventesimo secolo cioè se stesso
Bisogna essere disposti a mettere scrive come valori aristocratici criticamente distillati possano fare in qualche modo parte positivamente
Il corsivo gestiti Cafagna della nostra civiltà e della nostra cultura
Il rapporto tra il nuove l'antico il nesso tra libertà e progresso
La realistiche incertezza come egli la chiama l'inquietudine gli spiriti più consapevoli qui primi decenni dell'Ottocento circa il modo in cui si potesse chiudere il ciclo rivoluzionario
Fino per l'appunto al sottile ma drammatico pessimismo troppi gli hanno
Che coglie nell'irruzione sulla scena della democrazia il valore di un inquietante sommovimento perpetuo in quest'anno per precipitare le statualità europeo europee
Usando il pretesto della formazione di Cavour Cafagna ci accompagna in realtà in un denso problematico escusso senso il pensiero politico liberale non privo di echi nell'attualità
Facendoci vedere come il problema della libertà si presentasse in quel momento storico
E ancora una volta quanti echi di cose contemporanea in questa formula che gli ad operare il problema della libertà dicevo si presentasse come un problema di lotta su due fronti
Di conquiste difesa di difesa della libertà anche contro coloro che conquistata la
Citazione vogliono avvalersene per ottenere altro e possono così facendo facilmente distruggerla
Fu proprio la necessità di questa lotta su due fronti il presupposto del giurista milieu di Tiso
Cioè l'indicazione offerta liberalismo continentale di quella collocazione strategica la quale Cavour resterà fedele per tutta la sua carriera politica
Moderatismo certo se lo si vuole chiamare così con il termine carico di sottile sottinteso disprezzo chiedo però Antonio Gramsci per designare quel liberalismo
Ma moderatismo che se per far vedere di quali iniziativi era pur capace
Poiché esso non fu mai sinonimo di conservazione bensì semplicemente e preziosa mente aggiunti di gradualità e pragmatismo
E a chi storce il naso di fronte all'una e all'altro
Non rimane che ripetere con le parole di Carfagna che inizia la sua citazione questo era Cavour
Uno statista che sapeva che cosa difficile fosse uno Stato e cioè prima di tutto e comunque il contrario dell'assai più facile anarchia
Fine delle citazioni
Sì questo era Cavour
Questo il Cavour che Carfagna ci ha restituito in un libro ricco come pochi di analisi densi dense degli spunti più vari suggestioni acutissime come ho cercato più o meno malamente di
Rendervi conto un libro animato da una forte passione insieme politica storica e civile
Ma soprattutto un libro pieno della vasta e libere intelligenza dello spirito ironico e profondo che erano di Luciano
E ritornare su queste pagine come oggi abbiamo fatto come ho fatto non porti a riaccendere il dolore per la sua scomparsa rende più acuto il rimpianto di non averlo più tra noi amico è maestro
Sì sì
Grazie all'innesto signor Presidente attendiamo le sue opere ovvero
Solo questo è il microfono utilizzata
Ma
Mi permetterà e Giuliano ordini smentire ogni pretesa di conclusività
E di limitarmi a qualche breve considerazione che vuole essere solo testimonianza di partecipazione a un ancora cocente dolore comune e a
Un desiderio
Condiviso in questo seminario di ulteriore discreto dialogo col nostro amico scomparso
Quel che mi sembra giusto sottolineare muovendomi nel solco del ricco inc intervento del professor Galli Della Loggia e il rapporto stretto e peculiare che lega il Cafagna storico il Cafagna politico
Storico di professione politico non di professione
Mi aveva colpito nel leggere appena apparve il suo favore il fatto che gli avesse per così dire introdotto in una ricostruzione analisi storica di impeccabile rigore completezza
Talune categorie della politica quali Cafagna li aveva vissute e le stava vivendo alla fine del secolo
E non problematico contesto ancora assegnato dalla traumatica cesura insorta anni prima nella vita dell'Italia repubblicana
Ed è lì che di quel trauma e dei suoi possibili esiti aveva saputo dare la più lucida rappresentazione ne parlerete più tardi
Dati mitico penetrante della politica in atto
Nel dedicarsi poi la grande tema storico della personalità e del ruolo di Cavour
Tese certamente a ricercare persistenza e di lunga durata nello svolgimento dell'esperienza storica dello Stato unitario a partire dal processo della sua formazione
Significativo è così specialmente il capitolo conclusivo di quel Cavour pubblicato nel mille novecentonovantanove in cui compare la categoria piuttosto contemporanea del ricorso al centrismo
E soprattutto cosa diversa una realistica valorizzazione delle arti cito avvolta geniali e a volte mediocri della mediazione del compromesso
Da dei gas da Depretis correnti o da Giolitti Turati cito ancora Carfagna che non girava attorno I fatti e ai nomi a De Gasperi Togliatti o a Moro Berlinguer
Valorizzazione mi pare in evidente controtendenza
Rispetto alle correnti demolitoria del percorso so della cosiddetta Prima Repubblica e rispetto ad una nascente mitologia del più perentorio bipolarismo
La linea del libro del novanta del libro del novantanove è stata infine ribadite accentuato la Carfagna nella relazione dell'ottobre due mila dieci al convegno di Torino
Ancor più rivolta a mettere in luce i caratteri dell'unico un uomo veramente europeo del Risorgimento italiano
Quel convegno e quella relazione hanno voglio ricordarlo trovato posto nel programma delle celebrazioni del centocinquantenario
Che sono anche state un risarcimento quanto mai dovuto alla poco coltivata a memoria di Cavour
Il dedicarsi alla figura del maggior artefice politico dell'unificazione nazionale fu perché a fine mia un portare avanti in sostanziale continuità tutte le precedenti ricerche a cui
Vi siete
Riferiti in precedenza sul processo unitario e sullo sviluppo italiano sulle sue connotazioni strutturali e sul suo dualismo
Ma è vero che Illy identificando sì in modo così profondo e radicale con la figura di Cavour uscì da una tradizionale sottovalutazione non priva di ambiguo
Ho perverso significato del ruolo del Primo Ministro piemontese del Risorgimento e su questo punto già richiamato ora da Galli della Loggia ha gettato luce lo stesso Carfagna nella recente postfazione
Alla ristampa del suo libro rivelando come è sintomatica della scarsa popolarità di Cavour
E anche nella sua scarsa fortuna storiografica nonostante qualche grande eccezione
Non che perfino della sua scarsa ECA eco in epoche recenti nelle sfere intellettuali la singolare disattenzione confessata gli per lettera da Norberto Bobbio
Possiamo in definitiva ben dire con Galli Della Loggia che il lungo colloquio o soliloquio
Di Cafagna con Cavour prende di continuo la forma di un'alta meditazione sulla politica in generale e sul suo ruolo nell'intera nostra vicenda nazionale
In quel ruolo nell'importanza decisiva della alchimia politica Luciano credeva fortemente
Da storico e da un uomo di intensa passione politica quale fu pur senza tradurre tale sua vocazione in professione
Come può accadere e tanto vorremmo che accadesse ancora coinvolgendo giovani oggi troppo lontani dall'attenzione dalla propensione per la politica
La lezione di Luciano e al tempo stesso quella della forza di un'autentica intelligenza politica anche nel sollecitare e guidare la ricerca storica
Ed è viceversa quella del valore insostituibile della cultura storica o almeno del senso della storia come componente della cultura politica ovvero della cultura di chi fa politica
Mi fermo qui a questo semplice accenno alla grande ineludibile sfida che abbiamo oggi davanti
Del vedere la politica in Italia di sollevarsi dall'impoverimento culturale che ne ha assegnato la decadenza
Ci vuole molto non poter più chiedere a Luciano Cafagna contributi nuovi a questo fine
Di non poterne più chiedere allo studioso all'intellettuale politico degno come pochi del titolo di riformista cresciuto in uno stretto sodalizio con Antonio Giolitti all'interlocutore
Mi si lasci aggiungere
Mai perduto nemmeno nel divaricare assi delle posizioni in seno alla sinistra all'amico ritrovato sempre più vicino nella ricerca di nuove strade per il Paese gara
Sono infinita
Si sono avuti oratori che microfoni
Mozione ancora che può
E a non triste
Allora io riprenderei
E si ente in meno quindi va bene insomma
Abbiamo raggiunto
Massimo che fai con quell'aria provvisoria lì
Cioè c'è il sorrisino di quello che sarà dovute se ne va oche salute si siede
Bene allora si è detto Ibra voterebbe mila
Ecco
Allora ti mettevi guarda mettiti lei così
Cioè quella ecco bravo dunque siccome siamo ridotti in meno ci possiamo organizzare in modo più elastico
La ipotesi che vorremmo ora sviluppare e quella che Paolo Pombeni Andrea Romano fanno i loro previsti interventi di novanta minuti l'uno secondo le previsioni guai a voi
E che gli altri previsti in realtà dopo di loro intervengono ma si configurano quelli che loro fanno come interventi inclusi
Eccetera alla stessa stregua di altri dei presenti che volessero intervenire ecco insomma allora non mi è chiaro a chi tocca per primo Paolo cominci il tuo Andrea chi
Qual è lo stesso bene se se parli vieni qua
Incomincia Paolo verrà Minasso bisogna vedere se è un attimo copia Capo dello Stato
Bene proviamo
Si sempre sembra lei si
Indicatore è certa
Va bene
E allora cosa che che maggiormente colpisce chi si mette a rileggere oggi rischia di Luciano Cafagna
Dell'inizieranno degli anni Novanta e che contengono passaggi giudizi che sembrano avente ad oggetto non la crisi di vent'anni fa ma quella che stiamo attraversando oggi
Non è una votazione solo per dire quanto Carfagna aveva lo sguardo lungo
E il rilievo di quanto in vent'anni la cultura politica italiana sia stata incapace di prendere in carico problemi che perché aveva capacità analitiche e competenze storiche erano già stati individuati allora
In realtà egli non ha affrontato in generale un discorso sui partiti ma si è concentrata su due aspetti il ruolo delle sinistre socialista e comunista nel sistema politico italiano
Le caratteristiche che hanno spiegato la crisi della Repubblica dei partiti come crisi dissoluto IVA del nostro sistema
A unire questi due filoni c'è un tema che ricorre in continuazione la tragedia del riformismo in Italia una lavatrice che la nostra storia rinasce continuamente delle sue ceneri perché dire soci avverte il bisogno
Ma che viene subito nuovamente bruciata dall'inguaribile predilezione che la nostra cultura a per le denunce più o meno fondate e per i conseguenti verdetti tralasciare
La memoria
Fin dalla prefazione al suo libro c'era una volta mille novecentonovantuno Carfagna denunciava cito il peculiare incrocio che da noi si forma fra una diffusa propensione al massimalismo anarchico ed estremista
E un altrettanto diffuso desiderio di rifugio sotto una guida autoritaria
Questa singolare simbiosi era apparsa con una caratteristica del comunismo italiano nella versione che aveva elaborato Togliatti cito nato in un clima culturale pre bellico anti giolittiano di critica estetico moralistica della democrazia
Togliatti aggiunge a questa critica attraverso l'esperienza postbellica quella del massimalismo il quale aveva aperto in Italia un vuoto di potere senza essere poi capaci di occupati
Ecco la conclusione a cui giunge
Carfagna che mi pare se posso permettermi straordinariamente attuale
La possibilità di giocare con la tradizione massimalisti ca cercando di controllarla valutandola costantemente per ricavarne un accumulazione risorse politiche è parte essenziale dello stile forgiato in quarantacinque anni di storia del PC
Nelle nuove condizioni che il rischio forte e con un massimalismo sollecitato operaio studentesco avverte pacifista comunque
Che sia non risulti più controllabile per manco di briglia e trascini esso il partito postcomunista alla deriva
Probabilmente qualche Carfagna diceva per il PC sarebbe stato applicabile anche al suo grande antagonista ATC
Che aveva anche se il suo massimalismo confessionale con cui giocava spregiudicatamente senza poi poter ottenere più a bada finendo anche San vittima di altri che con lui potremmo definire massimalismo sollecitati
Carfagna era però un uomo troppo attento a parlare solo di cose che conosceva molto bene e da un'analisi di quel partito si ritrasse
Da bravo storico e lo era davvero con una sensibilità rimarchevole e li prendevano in le mosse da quell'inizio Novecento che ci ha trasmesso in eredità la preminenza del partito degli intellettuali
Quelli che ci hanno lasciato un'eredità pesante cito le sue parole rappresentanza si potrebbe dire è interamente sostituito dalla rappresentazione il mito che ne fa le veci
Che tutto questo si riversi poi nelle pagine di riviste più o meno dotte uno i talk show più o meno strattonarsi delle tv forse non ha così grandi differenze di fondo
Ciò che interessava Carfagna era mostrare come alla fine questo approccio fosse diventato l'oppio della sinistra dominato dei comunisti
Che erano riusciti a costruire un grande successo ma cito le sue parole un grande successo rimasto come dire interno interno all'opposizione vissuta Comuni verso ottobre ficcante non risolto ci mai cioè nell'accesso al Governo del Paese
Nel suo giudizio il PC era stato abile ad acquisire per sette leghista politiche da queste massimalismo socialista a quella cultura fascista all'organizzazione politica entrambe utilissime per il suo radicamento ma anche per la sua espansione
Solo che il partito togliattiano non aveva usato quelle risorse per una battaglia frontale verso la conquista del potere certo difficile per il contesto internazionale
Ma solo per farne strumento per l'accumulo di tutte le ulteriori risorse che offrivano le varie crisi in cui si sarebbe trovato immerso il Paese
Tutto era giustificato come l'attesa di quella che perspicacia con una parola che io non usa sarebbe stata la mitica ora x
Solo che e qui cito le sue parole la strategia del PC da attendista che era diventava una strategia di accumulazione di risorse politiche fine a se stessa Kim attendeva più nulla
Viene qui un passaggio che a me sembra centrale perché riguarda un tema ancora oggi in campo se lo stemperare assi dell'atteso che la mitica ora x comportasse un'accettazione del contesto costituzionale democratico
Per cui bisognava però che questa trasformazione forse giustificate in maniera da non entrare in contraddizione con quella rappresentazione che reggeva l'autonomia e l'autoreferenzialità del comunismo italiano
Ecco come Cafagna illustra questa evoluzione cito l'accettazione della democrazia in senso occidentale se accompagnata sempre ad una critica della democrazia di stampo marxista radicale
Che finiva in copertura di fatto del marxismo leninismo e dunque dell'antidemocrazia
La pretesa di occidentali età ci accompagnava sempre non farò centimetri antiamericanismo la scelta di campo l'ATP tesa verso l'URSS se accompagnava sempre a una sdegnata difese di quel Paese ed i suoi satelliti dalle calunnie
Era questa solo impliciti tra gli atti e dei suoi immediati eredi Cafagna conosceva troppo bene con la storia per cadere in questa ingenuità egli sapeva che nel comunismo italiano esisteva un'anima attiva sin dal mille centocinquantasei
Che aveva un'idea diversa ma che non sarebbe mai riuscito a diventare non dirò maggioritaria ma neppure culturalmente egemone
L'anima che sarebbe stata et etichettata come migliorista
Vediamo come descrive questo autentico dilemma del maggior partito della sinistra italiana cito Amendola proponeva in sostanza di contribuire immediatamente alla governabilità alla governabilità del Paese per avanzare una candidatura di accesso al Governo
Per le guerre attese la catastrofe cilena nel mille novecentosettantatré
Per prospettare una mediazione più ampia ma fu sempre esitante il compromesso storico aveva le stimmate del messaggio temporeggia attore togliattiano del mille novecentocinquantaquattro il dialogo con i cattolici
Sotto il decisivo profilo internazionale la formula del compromesso storico restava ambigua si collocava a cavallo fra mondo occidentale e mondo comunista proprio in un momento nel quale stava per scatenarsi l'ultima grande offensiva
Diplomatico militare sovietica
La crisi italiana degli anni Settanta parlo offrire l'occasione di una conversione strategica radicale
Ma se il presto il successore di Togliatti di Longo prese paura dei costi immediati una conversione siffatta ritornando alla prassi tattica delle tensioni manovra mille novecentottantanove fine della citazione
Per capire a fondo questo giudizio che non riguarda solo la figura storica di Berlinguer ma sempre a mio modesto avviso e berlingueriano di ritorno che tuttora vivo e l'Egitto bisogna nel misurarsi con la valutazione Carfagna da
Parole sue degli anni centrare decisivi del mutamento italiano dal mille novecentocinquantasei al Milan centosessantatré
Giustamente li coglie la centralità e la creatività degli anni di preparazione al centrosinistra così coglie come coglierà però già immessi i sintomi di quelli che ne determinerà l'insuccesso
Cito ancora le sue parole
Per venire al disegno di Nenni imporre in Italia il socialismo della democrazia
Se questo ha fallito la causa non sta nel sistema e non sta neanche la Democrazia Cristiana la quale fece la sua ovvio a parte l'esistente peraltro elastica alla svolta che proponeva
Stai Nenni stesse e specialmente io credo nella
Acquisiti è nella curva né nel nella cultura della sinistra del suo tempo
è qui che bisogna indagare cioè al riguardo un conto in sospeso da tempo che non sarà mai veramente saldato finché non si fermerà formerà nel nostro Paese la nuova cultura sufficiente per farlo
Per la quale occorrono capacità intuitiva e queste c'è una certa misura affiorate ma anche nuove strumentazioni concettuali una puntuale esperienza professionale sedimentata che si faccia altresì mentalità i territori
E soprattutto una radicale inversione di senso dell'emotività politica la quale tramuti una finora predominante
Passione dell'assoluto in una passione del relativo che sappia davvero e concretamente il fatto suo
Purtroppo conclude Carfagna l'emotività politica prevalente è stata in questi anni di segno nettamente anti riformista
Il problema da debolezza se non proprio dell'assenza di una cultura solitamente riformista è un tema che ricorre continuamente e compartecipata passione nella sua riflessione
Forse sottovalutato alla presenza di un riformismo cattolico sebbene anche per questo varrebbero le stesse osservazioni che per quello che la sinistra tradizionale
In definitiva il problema era come limite benissimo la difficoltà di trovare la forza politica per le riforme
Il suo giudizio proposto è netto cito una democrazia parlamentare non sopporta trasformazioni implicanti gravi presti congiunturali o meglio posso portarli ma chi le vuole le paga
Per legittimare sostenere operazioni di quel tipo non bastava quella che lui chiamava la fonte intellighenzia disoccupate romantica che ad un certo punto avrebbe potuto essere rappresentata dal disegno di Riccardo Lombardi
Credo che la rappresentazione che Cafagna decida di questo nodo se ancora oggi a più di vent'anni dalla sua stesura quanto mai penetrante
Cito il disegno lombardi hanno era quanto mai inadatto a quell'operazione già sufficientemente eroi che è disperata
Ma Nenni non aveva in mano nient'altro
Il suggerimento di Saragat
Qui occorrono case le scuole e ospedali era bisogna dirlo e chi non lo direbbe oggi il suggerimento corretto aveva il solo difetto di venire da un pulpito puramente predicatori io e sterilmente saccente
Ma più gravi difetti aveva certamente in ogni caso la cultura socialista che allora lo dileggio
Non so cosa avrei potuto impedire alla finanza pubblica italiana non dissestata dei primi anni Sessanta
Di impostare una seria politica sociale di questo tipo né perché la democrazia cristiana avrei potuto rifiutare questa condizione per l'ingresso socialista nel Governo necessaria una maggioranza stabile
Ne per quali ragioni il mondo degli operatori economici avrebbe dovuto provare panico per un siffatto programma certo
Ci sarebbero stati illeciti arricchimenti speculazioni sulle aree che si sono verificate comunque o se ne è verificato l'equivalente da altre parti ma la svolta del centro sinistra avrebbe significato per gli italiani qualcosa che invece non c'è stato
Fino alla citazione
Ecco il fattore centrale
Schenardi Cafagna continuerà a pesare lo sviluppo italiano sino a provocare quella che richiamerà conferisce trovate linguistica la grande sulla vicina
Il riformismo era debole e la cultura riformista della sinistra comunista che aveva una sottile egemonia su tutto il progressismo intellettuale
Aveva al più un'idea strumentale cioè riforme venivano fatte era per dare una momentanea vittoria la classe operaia sempre però insufficiente a dichiarare un problema almeno sulla via di trovare una soluzione
Per affrontare un mondo che nel frattempo era profondamente cambiato perché era crollato il muro di Berlino con tutto quel significava sarebbe stato necessario avere una cultura riformista e la lontananza da essere impartite con il pc era davvero una questione cito
Il centro che che circondava Occhetto era però composto di giovani rampanti che continuano ad andare come se nulla fosse a scuola di grinta restando peraltro totalmente orfani chiudere
La la morte dei modernizzando e riformista all'interno era stata quasi completamente delegittimato
Per farla tornare fuori obtorto collo facendo del suo leader Giorgio Napolitano un personaggio forse decisivo per il futuro del Paese ci sarebbero poi voluti di spintoni dall'esterno di mezza Italia finire citazione
Faccio notare che queste parole sono state iscritte nel mille novecentonovantatré
E Craxi si chiedeva Carfagna il giudizio che gli dà sul leader socialista e se è vero
Lo vede come un tattico formidabili in questo ruolo ma poco interessato alla politiche divisione lo definirà icastica mente animale politico di radicate convinzioni di ideologiche ma
Al Rinascimento al menti amorale
Inoltre
E secondo lui un personaggio senza il carisma di comunicare con la gente qualità indispensabile in chi voglia mettersi alla testa di una grande trasformazione
Tuttavia in questo caso ciò che interessa non è più un discorso sui partisse ma è un discorso sul sistema Italia che peraltro di necessità si basa ancora sui partiti sebbene ci si dimostrano sempre più
Come fondamenta sulla via decidere
Abbiamo così l'esame delle tre crisi del sistema sono quella fiscale quella morale quella istituzionale
Chiederci se stiamo parlando solo degli inizi degli anni Novanta del ventesimo secolo sembra oggi una domanda oziosa
Non ho competenze per entrare nel merito l'analisi economica sulla crisi fiscale ma la conclusione di questo capitolo è politica e merita di essere villetta cito si determina inoltre un minaccioso cumulo di effetti la crisi fiscale
Per l'Inter medio della nozione di spreco riverberare i suoi cifre sulla questione morale moltiplicando nella sensazione di specifica gravità finanziaria e la questione morale e dal canto suo
Delitti ma i tentativi eventuali di azioni correttive del potere politico verso la crisi fiscale aggravando nei termini
Nel momento in cui deve affrontare Tangentopoli a crisi morale Carfagna scrivo un altro passaggio interessante altre associazioni
Il tema del finanziamento pubblico dei partiti e la grande omissione potremmo di anche dire alla grande rimozione della storia dei partiti ed è la storia delle democrazie
Invece di quella storia e parte integrante spesso se non determinante
Perché nessuno può togliere il loro posto alle motivazioni ideali sociali comunque decisiva però nel definire spazi di prospettiva e vincoli nell'azione delle forze politiche
Non c'è naturalmente alcun giustificazioni ma per l'edificazione del sistema di fatti al contrario Cafagna costruisce un'analisi che trovo estremamente interessante per spiegare le ragioni che stanno all'origine della voracità di partiti in termini di risorse economiche
Si parte dalla constatazione che parole sue agisce la peculiari Sima storia della democrazia italiana una democrazia e di frontiera geopoliticamente e inizialmente una democrazia ansiosa è impaurita
Di che cosa ovviamente una sfida comunista che nella forma partito e Rizzato dal fascismo il modello di presenza nella società come tramite necessario per trovare ascolto nascerà politica
C'è però la peculiarità cito la presenza partite una società ereditata dal fascismo ma il senso del nuovo partito è diverso quello era semmai vissuto con un mezzo per sentire più vicino lo Stato
Questo è vissuto invece addirittura come alternativa a uno Stato che ha fallito
Tuttavia il PC si impone come un polo di attrazione per la sua bravura
Il termini Cafagna
Cito ancora quella bravura era proprio l'offerta effettiva nel contesto italiano di una risorsa avvertita come scarsa o se si preferisce di un pacchetto di risorse scarse la serietà l'organizzazione il senso del disciplina civica
Ed ecco la conclusione che mi sembra di grande interesse la partitocrazia nelle forme che abbiamo poi conosciuto e nata dalla sfida di quella bravura comunista alle altre forze politiche
Ecco dunque che il partito organizzato è un piccolo Leviatano che si aggiunge al grande lo Stato
Per compete nel sistema italiano Corema dunque essere in grado di esibire delle capacità di essere centrali e di portare in campo risorse che si doveva anche essere in grado di esibire
Il Partito socialista nel momento in cui avesse voluto aspirare ad una centralità avrebbe dovuto essere in grado di portare risorse che non potevano essere per motivi che non occorre spiegare in dettaglio
Né quelli della serietà e di radicamento sociale comunista né quello della mediazione sociale del radicamento cattolico
Craxi vide che non bastava più quella che Cafagna di finisce là politica del ricatto cioè la minaccia di far mancare il proprio sostegno alla coalizione governativa
Era necessario qualcosa di più
Così Craxi cito le parole di Carfagna concepire un disegno diabolico
Collocarsi con un ragno al centro l'attività del finanziamento politico ampliando a proprio favore più rapidamente degli altri in modo da farsi addirittura regista era i distributori
E diventava così definitivamente centrale indispensabile arbitro alla centralità del voto si sostituirà quello della finanza politica la mano immissione della democrazia a diventarlo piuttosto robusta
Naturalmente questa evoluzione era favorita dall'espandersi dei centri di spesa a livello centrale e periferico che la politica controllava
Succederà però che a questo punto la ricerca di risorse da parte dei partiti cambiava di Silvio e per questo la questione diventava stabilmente
Ecco come la spiega con un passaggio davvero bellissimo Carfagna
Cito da un'ipotesi che a forma di comportamento nella quale si poteva ancora sperare
Secondo cui la politica cercasse di procurarsi capitali per produrre migliori politica sia praticamente passati a una forma di comportamento
Secondo la quale il capitale raccolto dalla politica pare servire piuttosto a fare più politica sì ma finalizzata pressoché unicamente a raccogliere più capitale
L'esame alla terza crisi quella istituzionale sposta l'accento sui meccanismi di destabilizzazione del sistema meccanismi che i partiti non sanno dominare ed a cui non sanno opporre nulla
Perché a Fanny almeno centosessantotto e l'hanno fatta alle da fenomeni via della crisi istituzionale perché la contestazione che si innesca e che si espande in settori diversi
C'erano da un lato la strategia di quella che viene chiamata la mediazione totale o la coabitazione generale e che al suo perno le radici di Moro e Andreotti e dall'altro lato mette in evidenza la carenza dei poteri dello Stato
Carenza quelli
Persino Parodi Cafagna carenza che non può essere supplizio dei partiti
In conseguenza
Tramontato rapidamente il sogno di rispondere alla crisi con leadership più o meno carismatiche
Sia chiaro dal Presidente della Repubblica si assisteva non a caso alla destrutturazione del mercato elettorale innescato del fenomeno della lega Nord viste
Interpretate principalmente come un momento di rivolta fiscale contro lo Stato che chiede molto e che indica come distribuire sperpera quel che ha raccolto
Se tutti questi sono elementi di un quadro complesso il suo punto centrale e focale per Cafagna è costituito dal fatto
Ecco le sue parole che è scoppiata a un certo punto una vera e propria guerra civile fra i grandi poteri dello Stato
Non stupisce ovviamente che per un intellettuale e civile come la Carfagna permettetemi di usare questa parola intellettuale e civile anziché banale aggettivo di intellettuale impegnato la conclusione delle sue riflessioni fra storia politica
Ne dunque non stupisce che la conclusione
Delle sue riflessioni fra storia politica nomi potesse essere che propositiva proprio a partire dal problema che sente moltissimo e sono parole sue di salvare i partiti dalla crisi tra partitocrazia
La sua proposta ne ha fatto quell'assai popolare all'epoca ma temo anche oggi del vecchio mito dell'unità delle sinistre
La vede come un'armata Brancaleone fino a chiedersi con durezza e cito ma la sinistra italiana questo coacervo di massimalisti Albertini
Di Catto comunismi provvidenziali visti Di Lernia anti sviluppo di populisti in Gagliani
Di post comunisti ricattati a sinistra di Linate frange sociale frontista e desiderosi nuove
Verginità con pochi superstiti migliori stia liberal socialisti come diamine potrebbe mai affrontati i problemi di una crisi fiscale
Dove troverà la cultura per cercare di recuperare con la crisi fiscale un nuovo e varia Balway fastrack invece di produrre riesumato dei classici da sinistra cantante inflazione a due cifre fuga dei capitali arresto dello sviluppo e disastrosi deficit di imprese di Stato gravate da occupazioni fittizia
Cafagna non ci aspetta soluzioni miracolistiche
E non credo ai miracoli sulla riforma elettorale che cito è stata sotto il profilo della cultura politica Lass cardine tante illusioni di panacea che aiutato tanti intellettuali a infilarsi gioiosi villa slavina che stava rotolando a valle
Riuscendo miracolosamente ha sborsato ci come i bambini
Che continuano a fabbricare passivi
Per lui era venuto il tempo ormai di inaugurare una nuova stagione quella della liberazione dal massimalismo la sua proposta operazioni operativa è quella della formazione di una nuova
Struttura che denominato Alleanza per il rinnovamento democratico per cui fissa questo scenario cito
La questione morale e oggi questioni superamento latte legittimazione e come tale va affrontata
Con atti forti e credibili ed efficaci nel contesto di una crisi finanziaria in una crisi politica che minaccia da vicino ormai la possibilità stessa di una maggioranza parlamentare
Per ritrovarla legittimazione occorre trovare un'unità nuova di tutte le forze della democrazia
Che prendo atto della Fini storica di vecchi steccati ideologici renda possibile un'alleanza per la difesa della unità nazionale per la riforma politica per il risanamento economico
Naturalmente si può discutere quanto con questa prospettiva Cafagna ci fosse lasciato andare a sua volta ad un sogno allontanandosi dalla severa analisi della storia della situazione politica d'Italia che come si è visto lo aveva tanto impegnato
Tuttavia
A conclusione e per sottolineare quanto alla fine rimanesse forte indulto la vocazione lo sguardo analitico può recitare una fase quasi conclusiva del volume che abbiamo realizzato e che mi sembra terribilmente attuale
Cito ma il grande problema della governabilità non può però cadere dalla padella nella brace
L'Italia non può essere messa nella condizione di dover rimpiangere e si fa presto a fine nell'impianto bastano due anti caos i vecchi lupi di mare della partitocrazia
Allora quando vengono scritte queste righe nel mille novecentonovantatré
Si vede che per coloro che uniscono Sapienza nello studio del passato con la passione l'analisi del presente il tempo è una dimensione complessa
Va bene
Eh sì
Colpisce questo incrocio del grande slavina vent'anni dopo proprio esattamente esattamente così esattamente così
Tant'è che la vera domanda e non come mai siamo ancora vivi perché abbiamo attraversato vent'anni
Nel corso dei quali in quella malattia rimasta
Sì eri aggravante da siamo delle vere per l'accenno italiani veramente insomma
Ti prego Andrea
Dice
Disinformazioni è partito appunto dalla slavina anzi motivo mia sarà una breve riflessione su questa cosa che tutti diano adesso
Suggerirei all'attualità della Torino ne parlo anche forme di pochi minuti fa
Però
Molto sinteticamente spero
No sinteticamente in modo sperimentale nei cinema molto sinteticamente non si deve o no sicura è una certezza certissimamente
In modo sintetico
Di di passare attraverso tre punti fondamentali che non avete il ticket compongono analisi della slavina
Aggiungendo né uno come ipotesi interpretativa
Sono anche questa riflessione che fu una conversazione che ebbi con
Cominciano in ottobre quando per la Marsilio chiesi di rimettere mano a quelli che appunto poi uscito solo poche settimane fa con l'introduzione Michele Salvati e da questa conversazione
Vennero anche alcuni spunti miei naturalmente non attribuibili per carità strano che a fine
Sappiamo tutti appunto le tecniche Cafagna pone alla radice della grande slavina sono la crisi fiscale ne abbiamo parlato varie volte ne ha parlato Morando poco fa la crisi morale la crisi istituzionale
Quello che vuole fare molto banalmente un esercizio di comparazione con poi appunto un'aggiunta mia interpretativa
La prima critica Fanny appunto la crisi morale prodotta dal sistema cito dell'economia pubblica per il ceto politico in particolare ancora cito dalla proliferazione periferica di una classe politica amministrativa priva di responsabilità fiscali
Suscettibile di farlo con interesse i destinatari finali della spesa pubblica
E dedita ancora Carfagna al controllo pubblico diretto e indiretto sul giro d'affari dell'economia
Qui aggiungo io e naturalmente facile riconoscere l'attualità della chiave della crisi morale prodotta dalla virgolette finanza partitica ma con qualche aggiustamento tra novantadue due mila dodici
Perché nel frattempo la localizzazione della principale base imponibile per riprendere un termine di Carfagna la principale base imponibile dalla politica
Sembra essersi spostata di livello
Non più ai piani alti e ben visibili di un'economia pubblica ormai in larga parte privatizzata
Ma quelli inferiori di un neo statalismo municipale dove la macchina del controllo sull'economia sul finanziamento della politica si è trasferita in forme spesso occulte ma non meno perniciose
E vorrei riprendere non fosse ancora qui riferimento di Morando alla assenza abbastanza clamorosa del tema delle nomine ancora
Il tema delle nomine dalla riflessione sulla legge anticorruzione
La seconda critiche Cafagna individuava della grande slavine era appunto la crisi istituzionale
E quella che definiva virgolette lo scontro finale tra i poteri dello Stato
Era una crisi che nell'interpretazione di Fanfani aveva fondamentalmente due affluenti il primo era l'indebolimento che era venuto alla Repubblica dal sovrapporsi spinte di cambiamento istituzionale di provenienza diversa referendarie parlamentare persino qui realizzi aggiungeva
Cafagna all'insegna dello slogan che secondo me molto brillante invenzione slogan di Carfagna non so come cambiare il sistema non c'è accordo su qualcosa sostituirlo ma comincia toglievi dei pezzi che vi si riferiva a quanto era accaduto fino al novantadue
Il secondo affluente di questa crisi istituzionale secondo Cafagna veniva dall'azione della magistratura
Che in quelli
Precisa precisa fase storica si trovava al punto più alto di prestigio erano anche i mesi successivi alle stragi di mafia
Al punto più alto di prestigio e considerazione pubblica eccolo che colloca e che con lo smottamento degli equilibri elettorali finito e svolge una funzione di supplenza politica in questo caso
La comparazione tra novantadue due mila dodici e più complicata di quanto
Non si è accaduto un attimo fa sarebbe tentati di affermare rispetto
La questione istituzionale che il cantiere istituzionale si è ulteriormente complicato dopo novantadue
Facendo del mutamento dell'istituzione il campo di protagonismi e donchisciottesco i divari ma pure provenienza politica con il risultato di rendere ancora più attuale la considerazione di Cafagna sulla prevalenza della Brindisi moda stregoni
Ma a mio parere la vera differenza su questo punto specifico tra novantadue due mila dodici riguarda il ruolo della magistratura
Perché questo ventennio ha visto appannarsi l'unanimità del consenso di cui quell'istituzione godeva all'inizio degli anni Novanta
Lungo percorso che provocatoriamente definirei un percorso che vada Francesco Saverio Borrelli a John Woodcock spero che non vi siano presentati la magistratura in questa sala da una parte si è indebolita la sensazione scusi
Cioè mi torna carità non è una affermazioni offensive
Da una parte si è indebolita la sensazione di un governo unitario dell'intervento politico che la magistratura la sensazione naturalmente perché la realtà rafforzando invece la percezione di una sua frantumazione tribali trazione
Ma dall'altra parte le opinioni degli italiani sulla magistratura si sono polarizzata in misura del tutto inedita per la storia repubblicana crescente
E ad una minoranza dell'opinione pubblica che sospetta i giudici di partigianeria si contrappone un'altra minoranza che vi riconosce invece gli unici guardiani della virtù pubblica
Col risultato come ha scritto Luciano Violante in un
Io credo magistrale libretto dal titolo magistrati per l'appunto di aver costituito di è costruito
Uno scontro senza via d'uscita intorno all'idea fondante Violante che la magistratura sia o non sia
L'unico ente investito della funzione di legittimare delegittimare il potere politico
La terza crisi vista la Carfagna e quella fiscale ne abbiamo parlato punto abbondantemente qui sarò più breve Cafagna la collocava alla base della crisi del nostro stato sociale
Nel suo essere virgolette non il risultato di un'operazione effettivamente redistributiva ma invece di un indebitamento lo ricordava Morando che permette di creare consensi senza provocare i corrispettivi dissensi
Che deriverebbero dalla ricerca di una copertura fiscale anche qui la lente della crisi fiscale attualissima a parti rovesciate perché nel novantadue Lince farsi il meccanismo di indebitamento che aveva permesso di creare consenso senza i costi del dissenso fiscale
Apri le porte alle forze nuove
Che proprio sulla rivolte tartassati tra virgolette in termini di Carfagna fondava una mitologia di radicale nuovamente prima di tutto e leghisti oggi quel meccanismo nuovamente in crisi nonostante le trasformazioni di fatto e di diritto avvenuto in questi anni il nostro sistema di welfare
I tartassati di oggi sono più o meno simili a quelle di ieri ma nel frattempo quelle che erano le forze nuove che avrebbero dovuto riscattare l'equilibrio fiscale del Paese hanno governato per lunghi anni disperdendo lungo il cammino proprio ha credibilità innovatori
E qui mi aggancio per invece
Suggerire una mia ai soli posti interpretativa di cui al di qui accennare Fanin così colà conversazione su cui io premette lavorato
Successivamente possiamo ipotizzare una quarta crisi da aggiungere a queste tre nel confronto tra novantadue due mila dodici un'ipotesi interpretativa una quarta crisi
Che io definirei una crisi di legittimità cittadinanze democrazia
Partiamo da una differenza nel novantadue vi erano allora almeno impotenza narrazioni politiche propriamente alternative
Che avrebbero potuto beneficiare del crollo di liquidi di governo e che effettivamente può e deve ci fecero
La differenza oggi interamente logoramento Minale nell'assenza di quelle narrazioni politiche alternative che nel novantadue novantatré annunciavano ognuno a suo modo la redenzione dell'Italia
Se prima ancora che al berlusconismo penso alla lega la lega ovarica post comunismo post fascismo i movimenti referendari eccetera
Ma questa la crisi di queste narrazioni alternative la crisi anche del berlusconismo e del leghismo
Messa accanto fenomeni che banalmente possiamo ricordare con un astensionismo potenziamo il quaranta per cento ovviamente intorno e accanto alla crisi legittimità ad la politica
Possono configurare questa quarta crisi anche con una crisi di rappresentanza non solo perché quel progetto di rinnovamento sono falliti ma che soprattutto perché quei progetti erano anche altrettanti progetti progetti di inclusione democratica di soggetti collettivi
Che non erano un si sentivano più rappresentate della Prima Repubblica
Però anche progetti di civilizzazione il che può apparire paradossale mi rendo conto data come dir la fenomenologia assai poco vicino civilizzazioni quei fenomeni però potevano essere avrebbero potuto essere progetti di inclusione civilizzazione e alfabetizzazione democratica
I pezzi d'Italia settimana qui rappresentati
La seconda Repubblica forse non è riuscita a fare quanto invece la riuscita la stagione migliore da prima Repubblica che era nata anche all'insegna dell'allargamento degli spazi rappresentanze della capacità
Di forze politiche popolare di includere
In quello che sarebbe chiamato l'arco costituzionale e più in generale includere il campo dalla politica soggetti collettivi che ne erano stati iscritti esclusi
Quella capacità inclusiva della Prima Repubblica naturalmente entrate in crisi ben prima di Tangentopoli quando appunto aveva mostrato la corda la sua capacità inclusiva
La seconda Repubblica nasce all'insegna di una grande richiesta di inclusione di nuovo tipo fondo leghismo il berlusconismo sono stati anche questi ma non ci riesce
E questo ci spinge a pensare
Anche ad una forma ad un'altra delle forme costante la Seconda Repubblica che il Governo tecnico pensando naturalmente casi Ciampi Dini poi Monti
Una delle costanti
Per quanto
Con lunghi per intervallo del ventenne novantadue due mila dodici può essere considerato appunto uno degli elementi speculari all'incapacità della seconda repubblica di essere inclusiva
Governi tecnici possono essere anche configurati come una duplice e Pito me dell'anomalia italiana
Da una parte espressione dell'impotenza della politica dall'altro della tendenza del potere italiano a fotografare se stesso così come esso è realtà così come
L'unico potere
Inevitabile che può dare soluzione premi di funzionamento della politica
Cafagna non poteva saperlo quando scrisse la slavina chiude l'accennai li qui nacque la conversazione ma aveva descritto una futura patologia della Seconda Repubblica indicando qui mi rifaccio a una situazione che ha fatto anche con beni
Cura quando nel paragrafo ventisette della slavina aveva scritto che l'unica soluzione alla catastrofe che incombeva nel novantadue
Sarebbe stata una grande coalizione tra virgolette che mi descriveva per l'appunto ricordo a convegni una grande alleanza per il rinnovamento democratico nella quale avrebbero potuto avrebbero dovuto confluire tutte le principali culture politiche la Prima Repubblica
Quella che nel novantadue era una possibile cura sia effettivamente realizzata assai più direttamente io credo nei governi tecnici in quanto non sia colto dei Governi politici
Ma è stata appunto questa realizzazione la foto anche la fotografia di una blindatura del sistema politico che l'ha reso difficilmente permeabile all'inclusione dei soggetti sociali e narrazioni politiche non erano rappresentate nel novantadue
Che hanno provato a farsi rappresentare da berlusconismo il leghismo e che oggi sono confermati ai margini del recinto della legittimità dal fallimento rumoroso e clamoroso di leghismi Berlusconi
Potremmo dire con uno slogan che l'alleanza democratica serie sia realizzata diventando però e tuttavia anche uno dei sintomi della foto Lucia democratiche italiane
E qui finisco grazie
Allora io aprirei ad interventi a questo punto
La sola idea Claudio Tito a fuggire
No non è avvenuto ne avvengono no non voglio essere un persecutore per l'amor di Dio insomma no
Presidente ma mi è parsa singolare la coincidenza di aver jazz funky rap Lauria
è scappata luce nel mi pare però si può intervenire devi per forza monete di un microfono
No no è
Guarda no siamo piuttosto anziani e quindi le nostre orecchie hanno bisogno di supporti
Lo iter ha dato però lo deve attivare
Funziona si creative all'intervento di Andrea Romano adesso
Lui non prende minimamente in considerazione il come
Come movimento di rappresentanza come era stato quello della lega
In parte anche del berlusconismo il movimento di Beppe Grillo
Non lo sottovaluterei ecco perché ci sono degli analogia ed io credo
Intervento molto breve vuoi dire qualcosa Paolo guarda ti passo il microfono Lucia nella così ti senti informale non
Non obbligatoria lavorerò sono brevissimo non mi ha colpito questo perché è vero sentivo anch'io discorso
Analogie e differenze il discorso sulla
Inclusione abbiamo fenomeni fenomeno però molto brevemente ripensando sempre
Alla cosa che diceva prima Giuliano Amato
Da vent'anni insomma questa lunga slavina dentro la quale chi meglio chi peggio chi più chi meno ci siamo dimostrati longevi allora
Cafagna all'epoca ricorderete nella grande slavina disse sosteneva insomma è a differenza delle slavine propriamente dette
Non cioè metaforici e quella era salutata con vivo entusiasmo diciamo da una grande maggioranza degli italiani forse inconsapevole forse no che sotto quei detriti rischiava di finire ANCE
Assieme alla partitocrazia ma anche diciamo quello che Cafagna chiamava il povero villaggio della nostra
Della nostra democrazia e questo è vero vedano anche di ilarità degli abissi per definire
Per definire la la il
Lo stato d'animo il clima dell'epoca cioè quelle a
Forma particolare di ilarità che prende il il subacqueo quando gli viene meno
Lucernario insomma non ha
Non all'ossigeno ben io fermerei quella riflessione non so se
Analogie e differenze tra le due grandi slavine però che ci ha Grillo e che quindi se non comico dovrebbe anche
Provocare fenomeni di parità diciamo se
Se vogliamo e e tuttavia una differenza sono si va messo assolutamente qualitativa tra le due slavine e gli atteggiamenti
Collettivi che determinano
Che diciamo di ilarità degli abissi o non degli abissi oggi se noi guardiamo alla società italiana non ce n'è traccia alcuna o di narrazione se voglio prendere lo screening
Meno
Così in modo meno divertito no no no o di narrazioni forse perché diciamo quella
Forza che in qualche modo lì comunque
Si era accumulata ebbe trascuriamo spesa diciamo nelle contese tra cassone quanto inesistenti insomma di questo
Di questo ventennio ed oggi
Forse la cosa che spaventa di più anche rispetto ad allora questo senso profondo di
Chiamatela come volete come una società in tutti i suoi aspetti assolutamente spuntata rispetto anche alle sue
Prospettive prospettive possibile questa è una differenza da allora secondo me
Perché sia pure una speranza fallace una un'idea di cambiamento inammissibile lì dentro dentro quella roba Cera anzi ce n'erano varie fra mischiate tra loro no noi viviamo la fine di tutto questo
Sì questo ente
Sandro tu sei stato sempre zitto
Voi continuare
Trova passare il microfono al Sandro Ernesto vediamo che succede ma se voi ogni
Posso riprende una cosa che ho avuto discusso molto anche con Luciano
Una critica che gli ho fatto
E credo che tu sei messe al corrente perché è una cosa
La critica che lui ha preso troppo sul serio ideologia della Prima Repubblica
Lui ha a quei abbia visto la prima li pongo pubblica come una cosa dove non si può che qualche avere una atteggiamento di contenti contraddizione
Di allontanamento e un fondo un polare so che lui in qualche modo accettava la critica la la definizione di Sartori come giù una
Di un non so se mi ricordo come si chiamasse c'è il Pasquetto qui non è andato via fiumi avrebbe datata come di una serie di una situazione di di estremismo di estremismo
Pluralistico numerico come in chiaro
Hanno se
Il pluralismo aveva realizzato esami dell'U.I.L. UIL la accettava e su questo io sono tornato spesso negli ultimi tempi
Pretendono molto spesso Luciano uso su quello gli ho detto guarda che ti che tu non hai preso sul serio una cosa un po'una cosa molto importante e cioè il fatto perché in realtà
Quel pluralismo polarizzato nel realtà un
Un Monozzo non pluralismo nascosto cioè qui quello che era la frammentazione davanti russi sceglie lui dicono è quello che appare
Malgrado tutto ha permesso tutta quella serie di riforme che sono state fatte
Dalle Regioni alla cosa che secondo fase negli anni Sessanta anche fino al alla metà degli anni Settanta in cui le che riforme che nessuno è più del dello stesso dello stesso
Ricorrente da stesse Fondo unico e per lo meno
Della stessa dello stesso peso che saltatrice inutilmente tentate non fatte nella seconda Repubblica quindi in questo senso
Non so se desidera credo che anche tu fosse minore quando io dicevo che in fondo se fosse stato così non sarebbe non non sarebbe successo che
I due protagonisti della prima Repubblica
Si fossero presi implicitamente a braccetto
Sottobraccio e in invece di imbracciare il fucile quando c'è stata quando c'è stata la
La crisi cioè in realtà non è quindi quel quel
Ospite qui quella ostilità e contraddizione che
Che sembrava esserci in realtà non era tale
E c'è un un sottofondo oggi implicito
Collaborazione che è stata è stata quella che ha mandato malgrado tutto perplesso dettagliate a migliorare Armando Trovajoli virtuose
Tu volevi dire qualcosa se fossimo a un congresso direi si preparino accaduto
Sì non so se rubo servono per della Presidenza ecco non so se rubo l'idea o o Lula proposta proprio a Macaluso ma sarebbe interessante
Vedere l'analisi di Luciano
Non solo rispetto al novantadue ma per i nel corso della seconda Repubblica andando sia rimedi reca di articoli che Luigi se non ogni mese almeno ogni due mesi
Scad ha scritto per quindici anni dal novantasei al due mila undici sulle ragioni le sufficienti per cui il così per come le danno l'attualità politica cercando lidi tessere la trama di una lettura degli avvenimenti
E diciamo così
Il dopo slavina in qualche modo
Mi fermo qua in questo era un punto interessante perché pure io butto vicino negli ultimi anni quindi che è tutto ecco mentre l'ha fatto lui doveva domande
Non ricordo
Forse mi riprometto appunto come
E di raccordi arredi vedere tutte queste article queste
Pensieri e anche nelle reti nelle riunioni di redazione di di Luciana sarebbe di di grande interesse
Io vorrei fare una
Con due osservazioni su a proposito delle dei percorsi sono state dette terribile e dell'impero del male sulla slavina
Perché da
C'è un'analisi molto interessante anche discutibile io
Con lui abbiamo discusso
Abbastanza
Di questa volta questa ultima parte di questo testo
Sulla
Sul Partito Comunista se era un partito
Anche il sistema
Certo i ricalcoli Santo Di Sandro
Che cosa bisogna intente sebbene poi per partito antifascisti lei
Questa è la la questione discussione che abbiamo avuto più sulla porta corrucciata meglio
La horror ripigliare anche per una discussione a perché c'è o di tutto lo sapete c'è tutto il giudizio
Sono
Sotto gli atti che un giudizio diciamo così molto complesso perché solo sulla sulla personalità dirittura di
Di Togliatti e della che quella che lui Luciano Kama
E
La la equivocità più che la duplicità della sua politica
Ora io
Ritengo che
è una questione diciamo così che è di grande interesse perché ed il Partito comunista è stato il partito
Chiave diciamo decisivo
Per ora costruzione del sistema politico italiano
Perché
Dalla svolta di Salerno alla Costituzione il Partito comunista è stato uno degli assi diciamo così di non so ma con ANAS
A I cioè ha costruito le fondamenta
Del sistema politico italiano
Non è un mai uscito dalle
Da questo sistema
E tuttavia
è considerata appunto un partito antisistema perché allora quale Illy problema perché tra le due cose mi sembra che ci sia una contraddizione e in effetti la contraddizione CEE
Perché io penso questa è una mia opinione è che ne parlava appunto con l'oceano di questa questione che il problema del sistema diciamo così alla questione del sistema
è il problema c'era e il sistema capitalista o no sei questo partito si poneva e si pose sempre il partito queste figure anche con Berlinguer sempre
è non a caso poi non andò mai nel partito
Fece un partito socialdemocratico e verrà porte con me i partiti socialdemocratici ma non fece mai il passo verso la socialdemocrazia
La verità è che questo elemento diciamo così questa contraddizione
Di un'adesione al sistema politico eh
La
L'obiettivo di si sedi superare il sistema
Capitalisti del sistema
E occidentale
E il rapporto
Che manteneva con
Con l'Unione con l'Unione Sovietica dava appunto
Questo senso della con essa questa duplicità come la chiama come la chiama come la chiama Luciano
Ora
Dal punto di vista politico rappresenti
L'ho ce la fa richiama molto la la
La il fattore K e e l'articolo di di
Dirò anche il quale
Delle marcio settantanove l'articolo di nonché
Cioè dopo a fine del periodo
Della politiche di solidarietà
Dopo il fatto che il PC è stato in una maggioranza di Governo
Con la democrazia
Dopo che
Berlinguer aveva fatto la dichiarazione di stare dentro il Patto atlantico
Dopo
La
Il voto che c'era stato in Parlamento sulla politica estera
Delle dei partiti comunista socialista democristiano socialdemocratica repubblicano
Dopo il discorso che e dopo l'articolo che
La Malfa fece sul
Giornale sulla
Allora
De il Giornale di americano in cui
Disse che il Partito comunista era un parco Arpac un partito di Governo
è
Francamente la la questione posta dopo dopo questi avvenimenti sono sede dopo questi fatti
Come come elemento diciamo così
Discriminante trarre la questione delle di
Partecipare di essere una forza di governo e pone dei problemi migliore non è questa la serio
Forse interverrò poi a discutere questa questa fase diciamo così come
E le responsabilità che ci furono del Partito comunista le responsabilità anche a mio avviso
Dopo il settantanove del molo come si con tosse si del settantanove Berlinguer nel il dopo settantanove di Berlinguer questa politica una questione diciamo così però questa
Questa su questa fase io credo
Che sarebbe interessante un un approfondimento e una ragionamento perché è una fase politica di
Migranti interessa la seconda cosa che volevo dire conclude questo
è stato qui ricordato che
Luciano nel novantatré
Dice badate che c'è la democrazia è in pericolo perché lui dice questa parola USA usa questa parola farò una uno un ragionamento diciamo così su quello che era avvenuto
è chiede a fare invece una frase che io se ricordo bene perfetta molto belle dunque gli dice
Badate che non è mai vero che ha una distruzione
Corrisponde poi una costruzione si può distruggere e non costruiti
Che è quello che è avvenuto esse cioè noi abbiamo già esattamente oggi non è vero che ha una distruzione poi
Corrisponde una costruzione beh la costruzione non è avvenuto questa
E cioè
La ricostruzione di un sistema politico diverso di quello
Che pressato messo io
Fuori uso come si dice diverso ma non è avvenuto perché quello che è avvenuto in questi diciotto sappiamo ora siamo arrivati
Al dunque dell'acquisto della rendere il sì alla questione la cosa che mi ha sorpreso e ricchezza
Domenica scorsa io ho fatto sull'Unità cammina invitato il direttore fare una
Pezzo uno
Ho ricordato un po'questo episodio
Per dire che
Del novantatré il PDS fece un analista opposta a quella
Di Occhetto pene quei Occhetto per generare soporosa quella
Di
Di Cafagna perché perché
La
Nel novantatré ci furono
I garanti successi dei sindaci
Dalla
Da Palermo a Catania da da Torino dove c'erano addirittura
Due della sinistra in competizione
A Roma il Ceggia pari cioè a Napoli o c'eravamo solo linee e mi sembrava che diceva la destra qui a Roma ce l'ha Fellini
La destra sinistra gente è lasciare la grande stagione
E lui o riporto bene ritenne fece una corsa dei progressisti poi insieme
Allora l'aiuto alla rete
Ritenendo che quella era la strada
Fare
E beh in un anno
No non è in dieci anni in un anno
C'è l'ottantaquattro
E novanta quanta acqua in un anno arriva Berlusconi in un anno
Qua ente ora
E
ENAIP ndr rivolta non hanno
E
Siccome poi è saltato ancora
Occhetto cammina mi ha risposto su sull'Unità era saltato la primavera
Di
Di Palermo e di Orlando
Un anno dopo a Palermo ente di esse non apprezzo o un parlamentare cadendo tante nel novantaquattro
Nel novantaquattro Slanzi Cecilia millesimi di essere un piglio on guarda bendate Pilli erano tutti i parlamentari resa ma come si fa in un anno vuol dire che cosa era questa costruzione
Perché di cui si parlava che si era pensato che ormai
Era
Hillary cioè l'acciottolato sottovalutazione totale
Di quella che era la Società italiana cioè come si
Appunto sul fatto che non c'erano più i partiti
Il centristi non c'era più la democrazia Cristiana i socialisti repubblicani eccetera ormai avevano tutte in mano era proprio una un'analisi cerca
Ceca totalmente cieca che però viene ancora difesa questa è una cosa impressionante dopo quello che è successo dopo il fatto
Che
Come dice nell'oceano
Non è vero che la
Distruzione poi corrisponde
Una
Una costruzione e noi siamo oggi
Punto e da capo bene Ernesto avevi chiesto giungere nel grazie si
Non a considerazioni che mi venivano fatte sentendo queste
Questi interventi pensando che in fondo i punti in modo migliore di onorare nemiche un ingegno storico-politico luce neanche quello dimostrarmi in qualche modo
Di chiusi i limiti limiti tutti quanti ne abbiamo dei limiti
Nella sua analisi politica che a me sono sempre Parsi quando alla fine degli anni Settanta sul mondo però ci fu un dibattito forse molti voi ricordano sotto gli atti toglie attivismo eccetera
E Luciano sostenne sua difesa in qualche modo Togliatti evocando che cosa
Infatti ho detto agli atti il Partito comunista allora rappresentato un argine
Necessario si può naturalmente a certi prezzi contro il ribellismo anarchico delle masse italiane la chiesetta università
Della società e della ecco a Luciano è rimasto sempre
Insito nella sua analisi politica l'idea che
I partiti avessero dovessero avere una funzione diciamo così in una situazione italiana
Di carattere direttivo
Non è di carattere direttivo e
In questo diciamo così c'era il modo di riassorbire in una valutazione positiva il partito comuni viste prezzo comuni se era un grande direttore con una grande bacchetta e quindi in questo modo faceva parte del sistema anche se però appunto
E qui però c'è
La presenza di
Alessandro Pitzorno
Fornisce il destro di ricordare un suo io credo
Bellissimo libro che sono appunto le radici della politica assoluta
Luciano non fu mai sfiorato dall'idea che nella Costituzione della Repubblica nella nel nel DNA della Repubblica ci sia un eccesso di politicità
I politici istmo che si riflette per l'appunto fortemente divieti attivismo politico che si riflette
Nella prima parte della Costituzione e ti autorizzo appunto quel ruolo direttivo laicamente lato sensu diciamo così autoritario dei partiti verso la società
Quello che l'UE in quella perché la
Analisi rifare
Ad eseguire e bellissime piene di cose attualissime andiamo tutti quanti netto però lui non coglie Chiellini
E finita un'Italia e finita l'Italia che aveva bisogno dei direttori
Che Berlusconi significa Erice e la lega significano l'emergere di un'Italia
Che vuol fare da sé diciamo così
Che si reputa ormai
Magari non ce la fa magari non ce la fa fa pasticci terribili produce un po'
Calderoli appunta però non è più disponibile a essere tenuta
In Africa dai partiti e quindi vuole avere un'altra diciamo sì il rapporto con il sistema politico e anche con la Costituzione e anche oltre
Cosa che parlo ad una persona che ha scritto aspetti il primo articolo e qui diceva che
Diciamo così mettere in rilievo il problema della Costituzione è un problema centrale di tutto lo svolgimento politico e partitico italiano se non si
E questo Luciano
Per cose che
Ragioni che sapranno dire meglio altri di me
Sento sempre ma siccome però Inter probabilmente aveva su questo piano almeno all'inizio quando tu uscissi con il suo articolo se ne andrà forma immagino aveva un del TAR agonista
Necessaria obbligatoria ecco Tura testimonianze merito sarebbe oltremodo interessante
Mariuccia scusa
Ernesto lo farei arriverà Mariuccia
Si riprendo sono molto d'accordo con alcune cose dette da Ernesto nato forse vorrei aggiungere pezzo diverso di testimonianza
Il discorso sulla partito della Costituente è giustissimo
Ma quel partito non è tanto direttivo Happy demagogico eh lo so cambia
Sino a capitolo quello che vuoi dire
No no ho capito quello che vuoi dire ma
Assolutamente assolutamente c'è però nasce diciamo l'elemento pedagogico nasce da una riflessione miliardi diciamo al mi ha sempre colpito e Luciano il fatto che
Non ha mai scritto sul fascismo
Questo elemento pedagogico invece nasce da partiti che
Rifiutano il fascismo hanno conosciuto il fascismo che
Hanno paura delle della caduta del fascismo e quindi diciamo c'è un accordo possibile anche su
Correnti culturali profondamente diverse
Come sono come erano quelle comunista cattolica e socialista però c'è questo elemento comune
Luciano però conosceva il fascismo e quindi diciamo l'aveva vissuto lo ricordava benissimo c'era stato dentro quindi questo elemento pedagogico la sempre tenuto presente secondo me è
Diciamo nella sua difesa appunto del partito politico ha sempre avuto
Dietro questo giudizio fortemente Critical diciamo pessimista sulla società italiana allora l'altro elemento che mi viene su cui mi viene da riflettere
La passione invece rinuncia per le scienze sociali
Qui non è stato ricordato ma gran parte delle sue intuizioni nascono dalla sua frequentazione costante con i classici delle scienze sociali diciamo questo
è stato per noi appunto un fratello maggiore che ci ha in questo senso guidato su questo
Allora quando tu ricordarli che negli anni Novanta c'è il libro strutture cioè come dire viene fuori Tocqueville e questo è il ragionamento sui rientri il via illegali non ci sono più i legali
Cosa può fare questa Società la paura che riemerga che
Esatto ma a parte la paura è che
Esatto che ha paura che riemerga che gli alleati ancora appunto fenomeni appunto fenomeni fascisti ribelli spicci
Con quella profonda conoscenza che ha anche del sud del Mezzogiorno e in particolare della Sicilia a cui lui come dire legatissimo ed acqua insomma il grande legame anche con me a fare l'uso
Questo si debbano e lei non era siciliano lui non solo sarebbe vago Arda secondo me c'è un elemento di fraternità sotto profonda profonda insomma no non so questo
Questo secondo me va ricordato
Quello che voglio dire che diciamo degli ultimi anni poi questo elemento di
A queste in profondità storica a cui si rifà a ecco è qualche cosa fosse che è un modo di rispondere alla crisi che vede
E però poi vorrei fare un'altra cenno
Prima giustamente perché Macaluso ha ricordato la la caduta delle speranze immediate del novantatré novantaquattro del soprattutto del nuovo sistema elettorale la fiducia nel
Nella nascita dei insomma del nuovo sentivo possibile correttivo dei sindaci del Presidente della Regione rispetto
Appunto agli stessi partiti politici non nascono soggetti personalizzati ma fortemente legati al territorio ecco questo elemento della riflessione su possibili soggette io
O così diciamo ripresa di
Di attività e di passione politica associativa diciamo civile
Penso che potesse ancora convincere in qualche modo Luciano ecco anche negli ultimi tempi qualche cosa che riparta dalla Sozzo ma che riparta dal basso e che corregga una visione soltanto in termini
Fortemente pessimistici e fascisti Toy di diciamo della società civile
Questo fosse volevo fare un richiamo
Al discorso di luce nei lei sarà ma ecco non era sorto ecco diciamo a queste non so quanto silenziosa ma sorda o no brucia nell'anno che avevano voi se eravamo sordi più che a suo padre
Treni d'accordo il nostro organizzatore vuol dire qualcosa
E noi siamo su sempre
Visto
Sì sì ma io volevo sentire i due rapporteur iniziali se hanno qualche commento prima delle mie conclusioni per le quali sono previste settantacinque minuti di fare
Tanto
Ci ci penso io a stringere no no scherzo Andrea ENI clan
Tu volevi dire una cosa un paradosso io una cosa appunto riportando la lira una
A una fase
Piccolo l'apporto che io ho avuto con Luciano Luciano mi ha fatto pubblicare questo libro che vita sociale e potere politico terrà Marsilio
E insomma ne abbiamo discusso
Ne abbiamo discusso portanza lungo e credo che questo che va appunto navigazione Potì diceva Mariuccia per la sua passione per per lei perché le scienze sociali certo eccetera io credo che questo sia un problema molto importante che delle
Adesso viene sottovalutato cioè l'idea che le società hanno bisogno disciplinarmente non è un problema delle società possibile senza ciclicamente nessuna società può vivere sensibilmente l'UNIRE nera profondamente convinti è questo e questo è il
La ragione per cui riteneva che tutto sommato ci dovesse essere una una ripresa dei partiti no e
Riguarda
Perché se no indebolito avuta una nessun senso rivoli comunque esattamente
Il come dire il monumento autodisciplina attore
è un libro traslato cioè è un libro che dice
L'Italia andrebbe ricostruita per essere costruita ravvisando in comune cioè di un uomo che sa accettare il compromesso di un uomo che sa trasformare il ribellismo in forza sociale
Di un nuovo che sa cogliere che cos'è il vero equilibri internazionali non questo e quindi primo internazionali fanno i giornali eccetera eccetera
Cioè se non
Prescindiamo queste due cose perdiamo un aspetto secondo me molto importante e anche il fascino tutto sommato seppure negativo che lui ha perso un personaggio come Togliatti e questo e credo che fosse un personale anche se non è scritto
Lo stesso Fassino che lui abbia procede come De Gasperi cioè per questi immobili che sono dei costruttori politici
Insomma tutti i suoi libri sono dei libri in polemica contro intellettuali
Contro gli intellettuali che lasciano fare politica è un intellettuale che scrive contente attuale che è una cosa rarissima in questo Paese che il Paese di dominando intellettuale io credo che ce lo dimentichiamo questo dimentichiamo Mita metatarso lesione
Doveri
Vorrei vedere una causa richiede
No la discussione sta momenti sul piano proprio di una
Credo sia straordinariamente rilevanti
Usano sarete sottoposti sia qui dentro discussione politica
Intensamente politica è stata anche prima voglio dire ma attraverso relazioni che si impegnavano simile aspetti del suo pensiero adesso diventa
E le cose che diceva
Emanuele Milano molto forte voglio dicono si domandava questo un tema panel prendo un'altra si domandava
Di quel periodo molto importante in cui ci sono anche riconoscimenti anche da parte di Ugo la Malfa
Roma è una questione comuni se non si pone proprio che il fatto che fosse antisistema non aveva più senso
Non aveva più senso
Il sistema se ben ricordo a che fare Von sono due aspetti perché il primo aspetto è che fare situazione geopolitica del lavoro sol fatto che gli americani anche allora non avrebbero tollerato in Italia
No un Partito comunista al Governo quindi un portico un'alleanza con un po'e dove sono e non non si poteva fare
Da potevano tollerati frase posso interrompere ricordate dei la testimonianza di Fulvio Martini nel suo libro nome in codice Ulisse
Dove racconta gli incontri che lui ebbe alla NATO
Dove divenne chiesta garanzia che informazioni attinenti alla difesa non sarebbero se state condivise col Partito Comunista che entrava nella maggioranza in quegli anni novanta vano al Governo non al Governo
Quindi questa
Al contrario vedete invece il diverso esito del caso del PCS e all'esperienza Mitterrand
Che stipendio due fenomeni uno alla diversa posizione geopolitica del diverso ruolo che alla Francia che si continui Paesi diciamo che sono nel Consiglio di sicurezza del
E nei confronti della quale quel tipo di esercizio o quel tipo di disciplina veto politico potesse fatto per l'Italia non poteva essere fatto secondo il fatto che di terra
Seguito dell'IFAD con liste toni seri motivi riuscirà con due parti a riservare al partito
Comunista altra francese è una situazione minoritaria quindi no quando si diciamo partito del sistema vogliamo dire fondamentalmente questo contesto geopolitico di Aldo Moro
Voglio dire però anche un'altra cosa cioè sostanzialmente devo anche dire il fatto che
Il Partito comunista non ha mai voluto anche nelle fasi in cui era più pronto se verificarsi per il Paese e anche nella fase in cui
Il suo contributo positivo la sterilizzazione di una situazione sociale traumatica
Fu evidente come nel caso del terrorismo ma mai ha voluto spendersi in una
Ricostruzione i in un diverso messaggi leale nei confronti dei suoi proseliti nei confronti dei suoi dei suoi
Nei confronti dei suoi militanti te intendo dire voglio dire gli andava bene così cioè rimane in una situazione di limbo in cui ci nostro grande sogno lontano in cui la sconfessione completa dell'esperienza che lì presente finalità di Brescia quella una sconfessione
Completa dell'esperienza sovietico o molto molto radicale molto forte non vi fu mai voglio dire pensione occasioni perdute ve ne ho fatte largamente fatte per due motivi un po'per ragioni anche di
Ragionevole opportunismo organizzativo
Cioè Cervesato costoso
Si rivelò costoso persino dopo il crollo del muro del muro di Berlino se è stata drammaticamente costoso anche prima
Voglio dire non pagava neanche le cinquantasei ma persino sessantotto di Praga voglio dire sarebbe stato possibile o comunque in altre in altre circostanze dolore mai fare
Quindi in un certo senso due soli motivi dell'anti sistema uno geopolitico che è quello più forte e l'altro è quello di
Convinzione profonda
Diciamo dei suoi dirigenti dicevo un po'per opportunismo organizzativo in parte per vera convinzione perché i dialoghi trattato
E Berlinguer sono da questo punto di vista incredibili sì
Se voi dite penalizzante di teorie sarà ghiacciati attraente matti dimostra che al vertice non è ci fosse stato un cinismo un cinismo organizzativo puro non possiamo farlo però delle grandi perdite tutto considerato la nostra casa negativa bene uso dei termini nordici naturalmente
No
Non ce l'ha fatto così c'è davvero la profonda convinzione macellazione razionamento sui temi sono totalmente che oggi sembrano quasi assoluto cioè quasi non non leggibili tanto della loro lontananza rispetto esperienze adesso
Questa è la prima cosa che lo deve quindi antisistema se io rivendico questo terminati sistema i processi estremamente utile il Partito comunista fu un partito antisistema crede enormi meriti probabilmente lunedì col perché però questori
D'altro
No ho già parlato troppo questo aiuterà l'uno il punto principale qui volevo dire Emanuele
No della serie inerente
Vassena esordio della serie in breve così poi finiamo alle sette in cui i miei due mila e di ritirarlo voglio dire noti confondo con il nostro Comune amico Angelo Panebianco
E la sua tesi del partito sherpa d'accordo perché vi siete dei componenti della quale
Naturalmente non so quale sia il tetto atteggiamento però se uno deve creare delle parole crepa Rolex le parole vanno anche bene per dare un'idea
Però
Dei partiti sherpa che trasporti dirò diciamo
In alla luce diciamo dalla direzione politica la melma noto che esiste su tutto
Beh ne abbiamo avuto una tabella ma per la cura di recente voglio dire quindi ben venga limiti un partito dirigista
Se fare il sei un PIL partito moderno è un partito come la lega ora un partito come come Forza Italia questo atto
è un
Un ovvio pensiero politico che viene regolarmente vedi se tu vai a vedere evoluzione di Forza Italia vada io sono uno di quelli che all'inizio quasi quasi ci aveva creduto al liberismo oli bengalesi non se vogliamo tenere distinte
C'ero questa errata previo ecco la grande occasione nonché il grande partito del
No la Democrazia Cristiana non è stato il grande partito dalla testa costituzionale per un po'e so che non ha poteri di destra anzitutto cosa siete perfettamente dalla trasmigrazione di tutti i suoi leader
Naturalmente a sinistra quando si è trattato di quando è stata costretta a scegliere sono andati via attualmente e l'ipotesi che Casini Follini Buttiglione in fondo
Proprio
Abito io però tiene presente e qui dice non fidarsi di Casini e chiedo scusa
Perché così poi sempre in mente questa cosa qui di essere il rischio di il colui che ricostruisce una destra
Ragione bussò una testa civile decenti d'Italia adempiere al persino bene o che siamo dai queste questi sono veramente battutacce
Da lettore di giornali e da politico di liquidi non non le usa
Però
No ci abbiamo creduto io ci avevo creduto
Serve tutto traduzione credo persino Sylos Labini Sylos Labini cercare liberi poi diventato praticamente Farhate cioè
Avete capito ricordate benissimo
Cioè praticamente da ultimo ovvio sottosezione creduto tanto è vero che se un paio di articoli mi ricordo ancora conto su Repubblica proprio
In
Till od
Della riforma delle pensioni di Onorato Castellino notevole assonanze e il maestro di essa forni conforme fece una meravigliosa riforma delle pensioni succitato ricorderai
La lega lo stop poco no dicendo non si toccano le pensioni padane perché questo fu fuori molto collega si spaccò l'alleanza e naturalmente crollo qui di ribaltone e poi vittoria delle sinistre
Però all'idea che si formasse un grande partito
Non democristiano su basi laiche e liberali e perché io
Da cosa appena che un grande partito no su basi laiche liberali decenti in Italia e non risultò possedevano soltanto perché Berlusconi da Berlusconi
Perché aveva sulle spalle un globo di queste dimensioni ma forse
Cioè quella grande occasione che seppe cogliere Cavour voglio dire in quel di prezzi leader grandi che
Che colgono le necessità dei tempi non ci sono e lo Einaudi sperato Pisoni
E ci abbiamo credo però dopo questa esperienza qui che cosa che cosa possiamo pensare e sperare inutili Governo Monti voglio dire non cosa che è una sola
Comunque giusto scherzato nel testo queste poi
Poca sebbene non sia per eh ho capito aspettiamo
No no vasca vasca sono sono peggio sarà poi Bessarabia un vorrei però che alla soluzione
Chiosa no no bene basta chiusa
No no la decisione era finire intorno ai sette finiamo io
Sono contento
Che siamo arrivati a questa fase finale inclusi chiudi allungata perché resto ebbene corrisponde di più a come siamo
Può dare anche annuncia nella una immagine giusta che intorno a lei c'era già una famiglia grande grande insomma che ora
Secondo Michele dovrebbe essere grandissima non ne siamo capaci realtà
Però una famiglia grande intorno al tredici che vedi molto sintonizzata e questo oggi sono molto contento che è venuto fuori
Nel merito anche per rispondere tre cose che io voglio dire molto rapidamente
La prima è legata al rapporto partiti Stato in Italia
Sul qual è il tema io ho sempre condiviso devo dire la verità ne abbiamo discusso insieme a lungo quando abbiamo scritto il duello a sinistra
Il grande valore del Piccini come forza conservatrice in una Italia
Che minacciava col suo ribellismo che Gramsci legge negli anni Trenta come ragione del moderno principe
Il destino Greco per intenderci ecco e
L'episodio simbolicamente clou
è quello dell'attentato a Togliatti e Togliatti che dice ragazzi state fermi
Questa sapienza di Togliatti nel la famosa frase che disse a Pajetta quando aveva conquistato la Prefettura di Milano è ora che cosa te ne fai insomma no
Ecco consapevole che
è molto difficile costruire in effetti Luciano è sempre affascinato da Togliatti lo sarà per tutta la vita qui in questa stanza pochi mesi fa
Definizione uso l'aggettivo meravigliose per definire le lezioni private che Togliatti faceva i pochi che frequentavano le Frattocchie
Negli anni in cui lui era lì tra lo studente l'assistente insomma
In e in quel ruolo ha sempre riconosciuto che regolamenta
Cogliendo è in una realtà il grande limite nella essenzialità del mito sovietico per tenere insieme insieme all'insieme ma
Se non ci fosse stato questo che peraltro c'era
Sarebbe rimasto il positivo ecco di quella
Capacità di di disciplinare io da questo punto di vista
A condividendo la stessa ammirazione ho sempre letto in questo
La mancanza dello Stato e quindi un pericolosissimo ruolo di supplenza dei partiti
Non solo nel formare il consenso ma anche nell'esercitare autorità attraverso questo consenso un'autorità che poi si spende in ragione delle ragioni di partito
E non intera regione per le ragioni dello Stato e che delle istituzioni
Qui è chiaro che la forza dei partiti è simmetrica alla debolezza originaria delle istituzioni nello Stato italiano
Totale io ho due figure che ha ammiro se volete in questa storia una è la figura di Togliatti supplente con tutti i rischi della supplenza
Una è la figura di un altro grande siciliano oltre a Luciano e ad Emanuele che era Vittorio Emanuele Orlando il quale cerca si rende conto
Della debolezza drammatica delle istituzioni e con questa allegoria dello stato di diritto
Tot che nega la sovranità a qualunque potere dello Stato in nome della sola sovranità dello Stato
Cerca di evitare che essi Fracassi questo insieme nella quale altrimenti parlamentare i portatori di localismo i militari portatori della supremazia del re
Altri altre lobby positiva hanno sfasciare l'insieme e cerca di rafforzare lo Stato una vicenda storica singolare che quella prima del fascismo
E poi per la fuga dello Stato del mille novecentoquarantatré rende lungo tutto il Novecento i partiti protagonisti legittimati
A sostituire lo Stato e quindi salta Vittorio Emanuele Orlando e comincia il secolo dei partiti davvero pigliatutto il fai tutto
Io
Vedo in questo
Proprio il grande limite it italiano perché quando il ciclo dei partiti diventa un ciclo perverso perversi sono gli esiti a cui essi conducono in effetti
E la loro hybris
Emerge in tutte le sue conseguenze
Io ritengo che la cosa migliore che ho fatto in vita mia oltre ai miei figli come si suol dire di cosa aveva quale peraltro sono abbastanza convinto
Che quando cacciai via i rappresentanti dei partiti dalle partecipazioni statali
Ecco quello è stato l'unico momento nella storia del Novecento lo dico senza umiltà nel quale si è cercato di ISSI corri imporre l'autorità
Nello stato sottraendola ai partiti perché avevano raggiunto un livello di intollerabile ed arrogante invadenza
Che aveva portato apparati comunque aventi una missione istituzionale
Ad assolvere alla missione ad una missione servente agli interessi spesso finanziari in primo luogo dei partiti
Si cerca capitale per la politica si usa la politica per trovare capitale proprio
Questo
Mi sono
Eh sì fissi
Ora mi sono domandato per iscritto se questo cambiamento avrebbe retto o se sarebbe stato soltanto una per anzi Ezio né duratura quanto durava la delegittimazione dei partiti che mi consentì di fare quello che feci
è durata la fase della transizione che è continuata col Governo Ciampi ed è ed è finita lì ma io ho percepito la differenza indegni
Perché quando io ho scelto un Presidente dell'ENI io ero solo Presidente del Consiglio qui Dahrendorf si incide insegna qualcosa sui ruoli istituzionali e sui conflitti che questi generano
A me non non me ne poteva importare di meno che il Presidente dell'ENI
Potesse servire per portare soldi Assab MO
A me interessava che fosse uno che facesse funzionare Leni perché io il mio ruolo istituzionale mero giocavo sul fatto di scegliere uno che facesse funzionare l'ENI
E allora scegliemmo un bravo ingegnere
Che era l'unico che capiva di gas in un momento in cui il grasso che stava diventando centrale e lo scegliemmo in tre
Intorno al mio tavolo io Baratta Ministro delle partecipazioni statali e e Barucci che era l'azionista Ministro del Tesoro
E sapete come lo scegliemmo io l'ho anche scritto guardando cui si può in modo da avere su cui ISMU i curricula il più analitici possibili di queste persone nonché lo mandasse Picone
E proprio non lo mandava nessuno tant'è vero che quando gli telefonai era esterrefatto
No non capiva proprio come fosse possibile che
Ma questo fu solo uno o uno o uno dei casi
Questo è un punto importante
Ed è ed è ed è per questo che io pensavo alla alla riforma per l'alternativa
E c'era l'idea di rafforzare direttamente le istituzioni in modo che i partiti assolvessero ad una funzione di un po'quella a cui sarebbero ridotti anche ora se ci stesse doma
Ma non ci stanno questo è un punto importante perché
Si lega anche ad una il secondo tema
Che ha reso
Così scarsi tutti noi nei confronti
Della miglior cosa che il socialismo europeo abbia prodotto nel ventesimo secolo che è il welfare no
Tutti ora hanno nostalgica di questa capacità questa capacità noi non l'abbiamo mai avuta perché e nel convegno che abbiamo fatto qui su Giolitti Luciano ricordava proprio questo punto
Della scarsa sensibilità in fondo dello stesso Giolitti che voleva passare dal comunismo al socialismo possibile nei confronti del welfare il welfare per noi
Erano le case gli ospedali di Saragat in lealtà e quindi lo lasciammo largamente ad altri che lo fecero accredito
Non è il welfare delle cosiddette democrazie nordiche
Non è il welfare di OLAF Palme che vuole garantire alle pecore una sopravvivenza sufficientemente robusta
Per poter le
Tosare senza che Melissa interno appunto per la loro sopra
Noi non l'abbiamo mai saputo fare quello lì abbiamo fatto riforme pensionistiche scaricate sul futuro perché ma perché non c'era alcuna responsabilità istituzionale riprendendo il tema di prima
C'era soltanto la responsabilità verso i propri elettori a cui io potevo dire ti do le pensioni non ti costerà nulla
Vai avanti tranquillo vai tranquillo ti do tutto e abbiamo vissuto quella tragica fase tra il sessanta e l'ottanta io insisto su questo punto poi gli anni Ottanta porranno altri problemi
Di una moltiplicazione della spesa pubblica a parità di entrate Bertacche e questo poi
In questo
è tipico di uno stato di partiti dove dove ciò che si fa
In funzione delle proprie constituency
In realtà e non di una visione complessiva
Poi ci sono qui anche altre ragioni appunto che sono o culturali che meriterebbero un altro discorso perché
Noi tutti siamo riusciti a rendere spregevole la cultura della socialdemocrazia
In modo che si passasse dalla cultura comunista
Alla cultura dei diritti che era in realtà una cultura radicale borghese avremmo ho detto una volta forse con eccesso di cattiveria ma che certo finiva per accogliere una parte sola
Dei grandi problemi delle società del nostro tempo il passaggio nuovi sta è stato il classico passaggio in quella direzione ma notava
Luciano proprio parlando di Giolitti Celori avevo tra le mani in questo giorno perché stiamo lavorando sul volumetto che produca
Quello che facemmo quel giorno su Giolitti notava che anche Antonio nella parte finale delle lettere a Marotta in realtà e sulla cultura dei diritti in effetti Luciano concludeva in fondo
Lui era un azionista ecco si dimostra
Un azionista ma questo era era no no Antonio Giolitti era così un tratto della dell'anno tra cultura che ha ragioni i interni ma anche in questo profilo proprio costante
Della assenza di una dimensione istituzionale nel fare le cose Luciano di questo e convinto ed è questo e concludo che spiega
Perché lui dica si metta insieme quel che si può mettere insieme in questa società di Ribaldi e di evasori
Per farla funzionare nel miglior modo possibile
E allora non ci sarà solo la genialità di Kabul ma l'elogio del trasformismo
Chiamato al nostro tempo inciucio e visto in quanto tale come oggetto repellente
E che dite ha dimostrato storicamente in una società debole governata debolmente
Di essere il rassemblement rende di coloro che
Stando insieme possono forse evitare meglio le catastrofi
Noi siamo in questo momento a questo punto lo spread che meno convinto di Luciano che questa possa essere una soluzione e speriamo che se ne convinca anche lui
Grazie a tutti buonasera