Rassegna di Geopolitica - Il rischio di guerra civile in Bahrein

Venerdì venti aprile due mila dodici buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo della situazione delle prospettive in parente piccolo paese del Medioriente che si affaccia sul Golfo Persico
Un Paese tra rivolte repressione
Mentre la comunità internazionale e i media occidentali seguono con grande attenzione e preoccupazione quello che sta avvenendo in Siria non riscuote invece analogo interesse ciò che avviene a poca distanza in questo piccolo regno
Eppure però le due vicende sono praticamente speculari oltre che correlate in quanto si tratta delle due facce di una guerra la guerra sempre meno fredda tra l'Iran è uscita da una parte che l'Arabia Saudita i suoi alleati del blocco sunnita dall'altra
Mentre in sede abbia un regime minoritario uscita sostenuto appoggiato da Teheran che prima del sangue l'insorgenza delle popolazioni sunnite
Nel piccolo Varenne abbia invece un'élite sunnita al potere che grazie agli aiuti economici e militari dell'Arabia Saudita dei sunniti
Reprime le proteste della maggioranza sciita
E laddove insieme agli insorti godono del sostegno di sauditi Qatar in primis in Bahrain è l'Iran ad appoggiare rivendicazioni degli Sciti insomma la situazione esattamente speculare inversa
Ciò che succede Barents rispetto a quanto avviene insieme il filo comune è che
La situazione è veramente ad alto rischio
Come già è avvenuto in Siria anche per il Varenne il rischio di scivolare in una guerra civile e dietro l'angolo come avverte il think thank International Cry si sviluppa
Io ho una allarmata nota diffusa in questi giorni che ora andiamo appunto a proporsi nell'ambito di questa rassegna di geopolitica
Però bisogna anche ricordare una cosa c'è ancora questione temporale anzi due come vedremo intanto però ricordiamo che in Barents
Si correrà il prossimo ventidue aprile dell'appuntamento con il Gran Premio di Formula uno fortemente voluto dalla regime dalle
Autorità nonostante le proteste delle opposizioni veniamo allora alla nota dell'International Clai si scrupoli denominata conflitto allerta cioè
Una possibile allarme di rischio conflitto nonostante una facciata di normalità il Bahrain ma sta lentamente scivolando verso un'altra pericolosa esplosione di violenza scrivente lasciar quasi scoop
Il Governo infatti agisce come se l'aver parzialmente accolto le raccomandazioni contenute nel rapporto della Commissione d'inchiesta internazionale del novembre due mila e undici denominato rapporto Bastioni sia sufficiente per ridare tranquillità
Ma ci sono tutte le ragioni per credere che si sbagliano i colloqui politici senza i quali la crisi non può essere risolta sono praticamente a zero le tensioni e settaria stanno crescendo
Un dialogo genuino tra regime l'opposizione che la decisione di implementare completamente le raccomandazioni contenute nel rapporto Bastioni
Sono necessarie per fermare il deterioramento della situazione scontri tra giovani protestante forze di sicurezza avvengono praticamente ogni notte
Segno ti dà una parte dai manifestanti dall'uso del ricorso a bottiglie molotov fa e dall'altra con le forze di sicurezza che rispondono con gas lacrimogeni
E diverse persone sono sin qui morte in vari casi a causa proprio dell'inalazione del gas lacrimogeno
Poi c'è stato alcun salto di qualità ha ricordato i tre sul quale si sviluppa il nove aprile scorso c'è stata l'esplosione di una bomba rudimentale abbia al accada un villaggio sciita nella parte orientale del Regno
Esplosione che ha ferito sette poliziotti i consiglieri così naturalmente passando naturalmente a un livello di guardia più alto
Nonostante le autorità siano ancora investigando sulla matrice di questo attentato gruppi di vigilanti sunniti però cooperative hanno già dato vita a una serie di ritorsioni
Prendendo di mira macchine e supermarket di proprietà di usciti accusata di sostenere le proteste del febbraio
Due mila e undici lo scorso anno le manifestazioni della breve primavera araba delle bare in represse con la forza dal regime locale con l'aiuto l'Arabia Saudita come dicevamo
Tra queste e altri eventi violenti ci sono due potenziali bombe a tempo scrive l'International club e si sviluppa
La prima riguarda il previsto appuntamento con la corsa di Formula uno che si tra proprie Varenne il ventidue aprile prossimo
L'otto aprile la coalizione dei giovani della quattordici febbraio della rivoluzione del quattordici febbraio che è un ombrello che raccoglie un po'tutti i Gruppi di opposizione tutte le sigle
E che rappresenta complessivamente il blocco uscita di questa rivolta ha messo in guardia che avrebbe considerato partecipanti sponsor e spettatori quali alleati del regime
E dichiarato che non avrebbe accettato responsabilità per qualsivoglia reazione violenta durante questo evento
Il cento per i diritti umani delle barelle anche promesso che scuserà la presenza tesa dei turisti sedere dei giornalisti per richiamare l'attenzione sulle violazioni dei diritti umani nel Paese
L'arresto di numerosi attivisti per i diritti umani nel Paese avvenuta dietro ordine del governo il quindici aprile scorso dimostra che si cerca duramente di prevenire questa eventualità
Nonostante il disaccordo interno circa la saggezza con meno di dar vita all'audit far tenere una Gran Premio di Formula uno in un contesto di questo tipo
E tra ripetuti richiami dell'opposizione a cancellare questo appuntamento la figlia la Federazione internazionale dell'automobile che è l'organismo che
Governa la Formula uno ha dato il suo via libera definitivo il tredici aprile scorso per il Gran Premio del ventidue
Il regime sta cercando di fare di questa competizione il simbolo di unità nazionale ma rischia invece di approfondire le dimissioni di fermare ulteriormente la situazione
La seconda bomba a tempo sulle prospettive dalla situazione in barella scrive ancora l'interesse al quale si sviluppa
Collegata al destino di Abdullah di Alcamo Quaglia un molto conosciuto attivista per i diritti umani del Paese accusato di tentativo di rovesciare il regime per la sua partecipazione dimostrazione dello scorso anno
Attualmente in carcere dove
A dato vita sta dando vita in regime di detenzione
Ad uno sciopero della fame a un'iniziativa non violenta che a è partita l'otto febbraio scorso questo attivista per i diritti umani detenuto in barella
Abdullah di Alcamo paga a dato vita dall'otto febbraio scorso a uno sciopero della fame per ottenere la sua liberazione
Nonostante l'attenzione della comunità internazionale il sostegno alla sua causa sia in barella che fuori della Bahrain il regime si rifiuta
Di dar seguito a questa richiesta di liberare l'attivista l'attivista tuttora detenuto se dovesse morire scrive l'interesse del Paese sviluppo input detenzione a seguito di questa iniziativa non violenta la sua morte potrebbe innescare una serie di intenti intensificazione dell'attività anti regime
L'unica zia fuori dall'attuale crisi è un ritorno al dialogo al negoziato sui temi della riforma politica reale così come suggeriva il rapporto passioni le conclusioni di questa Commissione indichi d'inchiesta indipendente del novembre due mila undici
Il regime ha dimostrato scarso entusiasmo per i colloqui quanto meno perché i suoi sostenitori sunniti si oppongono temendo che qualsivoglia intesa
Con l'opposizione comporterebbe la perdita del loro status privilegiato cioè la maggioranza sunnita nel Paese proprio perché
Con un'intesa con la maggioranza uscita del paese ne conseguirebbe è una perdita del loro status privilegiato
Da parte sua invece l'opposizione sostiene che il regime non è serio circa la la ripresa dei colloqui e sin qui a ha mancato di dar vita alle richieste che lo posizionare ufficialmente sollevato qualche
Proposte politiche
A cui non è stata data risposta per rompere per per fermare questo costarle per andare avanti il Governo dunque deve implementare pienamente la raccomandazione del rapporto Bassiouni
Rilasciare tutti prigionieri politici nel Paese incluso al cauet e accusare tenere responsabili gli alti ufficiali della sicurezza per
Il ricorso alla tortura e l'uso eccessivo della forza per parte sua la opposizione deve prendere le distanze dalla violenza più esplicitamente che in passato
E dichiarare la sua disponibilità a partecipare ad un dialogo sulle riforme senza precondizioni l'alternativa conclude International come si sviluppa è una seria escalation di violenza e il rafforzamento dei falchi
Dalle due parti del conflitto questo è il rapporto meglio l'allarme diramato il conflitto è visto che così si chiama rischio conflitto
Per il Paese balena diffuso il sedici aprile scorso dall'International tra essi Krupp molto velocemente c'è anche
Un altro aspetto un altro tema che si può segnalare velocemente perché con la profondità la questione delle violazioni di diritti umani civili nel Paese
Segnaliamo e lo facciamo solo velocemente il rapporto un rapporto cinquantotto pagine appena pubblicato da Amnesty International in inglese anche questo
è intitolato riforma imperfetta il Bahrain non riesce a dare giustizia coloro che protestano
In cui tra l'altro si dichiara cioè la risposta del Governo del Bahrain alle prove accluse le conclusioni della Commissione d'inchiesta internazionale il cosiddetto rapporto passioni
Sono non adeguate violazione dei diritti umani nel Paese persistono autorità prosegue ammessi cercano di dipingere il Paese come avviato sulla strada delle riforme ma soluzione ancora messi
Noi continuiamo a ricevere segnalazioni torture diffuse e il ricorso a un uso eccessivo della forza questo tra l'altro denuncia Amnesty International nell'ultimo rapporto in cui critica alla repressione del regime nei confronti dei manifestanti in Bahrain
Con questa segnalazione la la norma è diffuso dalla International Crisis Group e il rapporto sulla violazione dei diritti umani di Amnesty International
Si vede anche la puntata di oggi dell'assegno di geopolitica dedicata agli sviluppi della situazione in Bahrain
Un saluto dare Lorenzo rendi prossimo appuntamento con la rubrica di geopolitica lunedì mattina alle ore sette