XIX congresso straordinario del Partito comunista italiano

O
O pongo
Ayrton Sineri inagibili sindaco di Modena e della direzione apre il congresso
Per il presidente effettivo del congresso la presidenza del congresso sulla base delle proposte concordate dalle tre mozioni la segreteria del congresso
L'ufficio di presidenza sarà composto dalle compagnie dai compagni della Commissione nazionale per il congresso
Passo ora alla nomina del presidente effettivo del congresso
Si propone compagno Giancarlo Paietta presidente dalla Commissione nazionale per garantire a
Metto in votazione la proposta se non c'è nessuno che chiede di parlare
Chi approva è pregato di alzare la delega
Grazie chi non approva
Chi si astiene
La proposta è approvata
Ora debbo leggervi le proposte per la presidenza del congresso
Achille Occhetto segretario del partito delegato a Mila no
Alessandro Natta presidente del Comitato Centrale delegato a Genova
Altre proposte per la presidenza sono state distribuite a stampa ai delegati e delegate io per brevità se il Congresso il rapporto vorrei darli per letti vi riassumo i criteri
La nostra presidenza è proposto sia composta dalle compagnie dai compagni della direzione uscenti ed è la commissione nazionale per il congresso i segretari regionali e delle maggiori federazioni non facente parte della direzione
I ministri comunisti dal governo ombra personalità di partito il segretario della CGIL e segretario della FGCI altri compagni altre compagne rappresentanti le varie realtà locali e nazionali del partito
Vanno aggiunti i nomi di altri delegati che ora vi leggerò e che non avete in cartella
I segretari di federazione di Torino Firenze Venezia Trieste Perugia Napoli Bari Palermo campana Catania e Cagliari
I delegati di Cosenza Nicola Adamo Alessandria Carla nespolo Modena Arialda Pileggi Milano Elio Quercioli Savona Giovanni urbani e per la FIGC Carla De Lazzari
Vi sono osservazioni a queste proposte della presidenza compagni
Non vedo nessuna osservazione la metto in votazione chi è favorevole per favore alzi la delega
Grazie chi è contrario
Chi si astiene
La presidenza della congresso è approvata vi prego quindi le compagne e compagni nominati di prendere posto alla Presidenza
Infine
Per la segreteria del congresso di proporre i nomi Marcello Stefanini quale responsabile della segreteria
Elvira carpini Giuseppe D'Anna Raffaella Fico retta Claudio Grassi per la Russa Giovanni Matteoli
Mauro Ottaviano Vittorio Campione Elio Quercioli
Vi sono osservazioni
Con
Esatto
Di giorno delle osservazioni
Non ne vedo nessuna chi è d'accordo è pregato di alzare la delega
Vi ringrazio chi si astiene
Chi vota contro anche la segreteria per il congresso è approvata a questo punto per il compagno Giancarlo Paietta di assumere la presidenza effettiva del nostro congresso
Fare compagne cari compagni
Un saluto fraterno
Augurio di un buon lavoro a voi convenuti da ogni nostra organizzazioni in Italia
E dalle federazioni all'estero dove i compagni animano la solidarietà internazionalista e lottano per la difesa dei nostri emigrati
Ordinando l'impegno e il lavoro del partito anche pensando a quell'Italia essi non vogliono dimenticare che noi vorremmo non li dimenticato
Un saluto ai nostri ospiti italiani e stranieri
Un saluto ai rappresentanti dei partiti e delle organizzazioni democratiche che testimoniano con la loro presenza
L'attenzione per il nostro partito il riconoscimento della funzione spesso a nella vita del nostro Paese
Infine colleghi
Per la stampa
Un saluto
è un ringraziamento e spero di poter rinnovare al termine congresso
Perché vi dobbiamo se questo nostro congresso
Questo nostro partito in cui spesse volte sì e per tutto è stato messo in questi giorni al centro delle interesse degli italiani e perché esso nato
Considerato commentarlo palpito capace di fare un congresso che interessava non soltanto militanti di iscritti ma tutti coloro che hanno a cuore la vide il destino del nostro Paese
Care compagne e cari compagni
Il diciannovesimo congresso del Partito Comunista Italiano si apre in un momento difficile per tanti aspetti gravi per il nostro Paese
Mentre dal mondo giungono gli echi i sommovimenti che possono aprire nuove speranze gergo di rinnovamento di profondi
Dicono della insostenibilità di situazioni che parevano consolidate compatibili con equilibri basati sulla banche sull'interdipendenza e sulla collaborazione fra i diversi Paesi
Un accordo pareva già raggiunto o in via di esserlo per un disarmo progressivo equilibrato
I risultati della Conferenza di Helsinki che avevano fatto sperare che esso fosse ormai vicino eguaglia insicuro
Ora sarebbe grave se quello che garantiva
La partecipazione a un'opera di pagine e di collaborazione non solo animata sorretta o di retta dalle grandi potenze
Ma la partecipazione di ogni nazione e di ogni Stato in Europa e nel mondo fosse messo imporsi in qualche modo non dai nascondiamo che si affacciano all'orizzonte nuove zone di instabilità
E mentre non si spengono ancora convinti locali
Che parevano in via di risoluzione altri in modi diversi si annunciano e possono prolungare trattative
Mentre gli vanno invece più pressanti le esigenze di concludere rinunciando ad ogni interferenza e a ogni pretesa egemonica da parte dei più forti e degli ormai non bisogna certo rinunciare alle speranze che possono venire da accordi da trattative già in corso dà risultati raggiunti o che paiono vicini
Il nostro più Ground grido di allarme vuole dunque una bello all'impegno e alla responsabilità di ognuno
Mi auguro che i comunisti italiani per la loro opera in questi anni per la loro presenza critica per la porta che rappresento non nel nostro Paese possono dare e daranno un contributo che non vuole essere Jair otto istitutivo ma che può essere prezioso
La nostra storia di comunisti è una storia gloriosa e possiamo esserne fieri
Noi abbiamo combattuto
Dal giorno della Fondazione
Nel lontano mille novecentoventuno una battaglia di resistenza
Che ha contribuito a salvare l'onore dei lavoratori e dell'Italia contro la violenza fascista contro la dittatura contro le aggressioni imposte dal fascismo
A ed altri paesi da parte di Unitalia già dominato essenziale che noi ricordiamo quest'opera e l'opera e inizia la nostra
Organizzazione ai nostri compagni
Nel Movimento Popolare e a guardare Co. alla libertà e che si è svolto nell'unità della Resistenza della quale siamo stati parte non piccola
Se il partito di Gramsci e di Togliatti a qualche cosa di cui esse Del Piero non è lui non ha vere compiuto mai degli errori
Di avere sempre indicato una prospettiva giusta
Ah può essere Piero
Gli avete cercato di correggere gli errori di aver lavorato sempre
Con per adeguare la sua organizzazione e la sua attività all'esigenza di situazioni che mutano
Di averlo fatto con una forza che
Ha potuto
Contare trovare ricercare anche quando pareva smarrita l'unità dei lavoratori di ogni ceto dei democratici e di quanti hanno voluto ricordare e alle antiche parole di eguaglianza di libertà e di fraternità possono diventare obiettivi concreti conquiste indicazioni per il futuro
Oggi risuonano ancora qui e voi ne avete avuto testimonianza
Le parole il compagno Sandro Pertini
Dal compagno che abbiamo voluto forse il presidente di tutti gli italiani e che ha saputo esserlo
Quelle parole invitano di comunisti e i socialisti
Ad essere uniti e noi gli le ricordiamo perché possano realizzarsi gli ideali che quali ormai da più di un secolo sono stati dei lavoratori
Noi ricordiamo il compagno Pertini come un simbolo di quanti hanno dato una vita intera la lotta al lavoro instancabile alla conquista dal mondo del lavoro
Il nostro pensiero
Va quindi insieme a quello che rivolgiamo
A lui ai militanti e dirigenti del nostro partito che ci hanno lasciato nei mesi che ci separano dal diciottesimo congresso
Ricordiamo come internazionalista
Un'eroina
Comunista
E rovina del suo popolo e amica del nostro partito Dolores Ibarruri la Pasionaria
Per il
Amica del nostro partito pecca lavorò e lottò con i compagni Palmiro Togliatti e Luigi Longo nella guerra per la difesa della Repubblica spagnola
E noi consideriamo come una tappa importante la nostra lotta antifascista
Lottò contro l'aggressione hitleriana e pacifista contro la reazione e la dittatura di Franco
E ci sono stati ricordiamolo
Lì gli uomini che sono diventati di patto nostri compagni attraverso altre esperienze attraverso altri percorso
Noi di abbiamo avuti legati alla vitale disperante popolari abbiamo visto come fossero testimoni della capacità dei comunisti di dare fiducia agli onesti
Tanti italiane e ricordo per tutti qui due che ci hanno lasciato recentemente Mario Melloni e Cesare Zavattini
Regia grottesco
Un ricordo
Per cui sono oggi indimenticabile
Qualcuno ha guardato
Senza troppo comprenderlo al nostro dibattito congressuale
Perché chi aveva considerato per troppo tempo un partito portatore di idee che invece di svolgersi andavano Fonsai Rizzante
Pensato che noi fossimo uomini per i quali il monolito di Isma'vera e forse qualche volta lo è stato un impedimento a un dibattito
Utile proficuo che potesse dare dei risultati per tutto il partito e per il nostro Paese
Noi abbiamo avuto in confronto di idee proposte
E cioè non c'è stato certo impedimento
Quello che sarebbe stato più grave quello di non cercare di intendere i processi nuovi e di non lavorare per confrontarci e per cercare di risolverlo
Il Partito dei comunisti italiani ha saputo intendere il senso della storia
Esprimere in piena indipendenza anche in aperto contrasto con altri partiti comunisti e socialisti giudizi politici indicazioni di nuove prospettive
Noi non Gori fichi e amo un partito
Noi non invalsa amiamo pensatori dirigenti e militante
Ma noi vogliamo affermare che possiamo guardare avanti con fiducia anche perché abbiamo guardato in faccia alla realtà nei momenti più duri è più complessa
Perché abbiamo imparato a guardare avanti e cercato di capire anche ricordando la storia del partito
Del nostro passato il fatto per tanta parte il presente e di esso non potrà essere fatto anche per tanta parte in futuro
E certo con amarezza che guardo ad altri paesi alla generazioni a crolli eppure
Diciamo ogni fu errori
E anche inganni e tragiche
Ma più grande sarebbe l'amarezza se pensassi che l'unica strada è quella di dimenticare sacrifici eroismi con cui e peggio di trovare semplificazioni nelle condanne peggio ancora cercare dei capri espiatori
Evitando così di assumere le proprie responsabilità per il passato e quelle che ci aspettano per il futuro
Compagno
Noi ci presentiamo a questo congresso divisi e certo
è grave
Per molti di noi credo per tutti
E anche a Marco
Ah sarebbe stata cosa ben più grave se noi avessimo come e più di una volta forse abbiam fatto nel passato risolto il problema tacendo e condannando i dissenzienti
Considerando quasi un reato di interrogarsi il manifestarsi di altre proposte il rifiuto di annuire
Sarà questo un congresso vero se il dibattito appassionato
Anche le asprezze eccessive e persino le deformazioni polemiche che possono esserci state e ci sono state ci impedisce di riconoscere che dobbiamo lavorare insieme
Why se noi pensassimo che è un no o un sì possono essere considerati non come un contributo all'opera comune ma quali oggetto di aver prima
Io ho detto e ho ripetuto con convinzione che se ci sono tre mozioni
E le chiamo ancora così con un po'di ipocrisia anche se penso e Giada son diventate correnti perché minaccia che dobbiamo evitare quella che diventino frazione
Ecco perché io credo che noi dobbiamo lavorare
A convinzioni di potere essere insieme quello che insieme siamo stati
E in tanti periodi la nostra storia
Ci sono tre mozioni e discussioni andranno anche oltre il congresso ma devono essere da compagni e se non sembra
Sono sempre state così devono diventarlo
Sì tre mozioni ma un partito e oggi è uno solo e che si chiama oggi il Partito Comunista Italiano
Ecco indubbio
Ecco il mio impegno per il congresso
Discutiamo impegnandoci secondo coscienza votiamo liberamente non di leggiamo ogni ricerca di accordo ogni sforzo unitario si cerca una più larga unità permettetemi di dire che non possiamo considerare un pericolo quello che può fare che ci sia unità anche fra i comunisti
Anche nel nostro partito
La direzione del partito mi ha proposto unanime all'onore di esigere il presidente di questa Assemblea
E oggi in aula voi mi avete letto nessuno mi ha chiesto pentimenti e nessuno ha avanzato il sospetto di compromissione io ve ne ringrazio
Non solo personalmente va bene ringrazio soprattutto perché credo che sia così una prova che noi abbiamo voluto dare de L'Unità
Perché abbiamo voluto dare avete dato mi pare i bene interpretare il vostro vuoto il vostro saluto
E apriamo un congresso dando un segno che è di unità
E che l'Unità per noi è una cosa seria
La parola al compagno in beni sindaco di Bologna
Care compagnie relegate cari compagni delega
Devo dirvi che non ho neppure provato a pensare ad un saluto formale
Questa nostra avventura ha suscitato tanto interesse
E partecipazione anche fuori dal nostro partito
Da rendere improponibile per ognuno di noi il ruolo di spettatore abbiamo voluto essere e siamo tutti protagonisti ma prima di tuffarsi nel mare delle nuove emozioni che proveremo nel discutere il presente il futuro nostro della sinistra e del Paese
Lasciatemi dare il benvenuto a Bologna come ha già fatto il compagno Pajetta a tutti i nostri ospiti che dall'Italia ed altri Paesi hanno accolto l'invito a seguire i lavori del congresso straordinario
Il mio augurio è che possiate tutti anche se so che sarà difficile
Delegati invitati operatori dell'informazione
Trovare qualche ora per scoprire la città per incontrarla nella sua dimensione vera
Oltre i luoghi comuni delle copertine
Con le sue ricchezze le sue miserie
Con i suoi problemi e le grandi energie civili per affrontarli
Il giorno dopo la chiusura di questo nostro congresso
L'undici marzo ricorrerà a Bologna l'anniversario della uccisione dello studente Pierfrancesco Lorusso della profonda lacerazione
E i fatti successivi provocarono nel tessuto civile e democratico di Bologna
Credo di essere nel giusto se dico che quanto decideremo
In questi giorni servirà anche alla nostra città
Perché tutti coloro che furono e sono animati dal bisogno di giustizia da volontà democratica si trovino o si ritrovino a camminare insieme
Le città tutte senza esclusioni sono diventate luogo di contraddizione per eccellenza
Si concentrano nelle aree urbane e metropolitane i problemi più intricati
E lì si trovano anche le risorse per capirli e risolverli la diversità fra l'una e l'altra delle città non è nei problemi pressoché uguali anche se con intensità e quantità diseguali
Ma nella capacità o meno di organizzare le risorse umane civili sociali per comprenderli e cercare le giuste soluzioni Bologna possiamo dire che relativamente fortunata poiché i suoi cittadini hanno saputo trovare forme originali nell'azione di governo nella organizzazione produttiva e nell'associazionismo democratico
Proprio nella terra dove l'esperienza storica dei sindacati e dei partiti della sinistra è più forte le donne e gli uomini hanno saputo affermare meglio i loro diritti e la loro dignità
E questo credo che si veda nonostante tutto ancora oggi ed è un continuo stimolo per il buon governo e la capacità di pensare e programmare lo sviluppo futuro
Ma anche qui anzi più qui che altrove sentiamo il peso soffocante di leggi e regolamenti antiquati
Viviamo il contrasto fra parole impegnative Autonomie locali istituzioni urbanistica decentramento aree metropolitane dietro cui c'è ormai solo confusione
Vuoti legislativi centralismo stupido e localismo impotente
Insomma la sensazione che l'Italia sarebbe più civile più libere più democratica se le leggi di principio quelle elettorali quelle finanziarie indicassero chiaramente i confini dei poteri dei doveri e dei diritti
Non concessioni dall'alto non discrezionalità abbinata all'incertezza ma sovranità riportata al popolo anche su questo si dovranno chiamare gli elettori a discutere e a decidere con le prossime elezioni regionali amministrative del sei e sette marzo
Che senso ha continuare a discutere come si fa troppo spesso di mega progetti che quasi mai nascono per rispondere ai bisogni della gente quando in tante realtà del nostro Paese non si sa dove far giocare i bambini quando gli anziani sono abbandonati a se stessi quando piume debole peggio e trattati quando il cittadino è costretto a chiedere per favore il rispetto di un proprio diritto quando le donne vivono secondo tempi ed orari che soffocano esigenze primarie della loro vita quotidiana quando l'acqua non è potabile l'aria non è respirabile e quando la casa è un miraggio ancora per troppe persone
Innovazione e solidarietà non vanno disgiunte
E per governare meglio occorre gestire di meno laddove l'intervento pubblico non è una scelta strategica con regole certe per liberarci dal troppo statalismo e burocratismo
E proprio a maggio che sapremo anche come è andato il nostro congresso se la nostra scelta di riformare la politica come antidoto alla crisi della democrazia reale troverà consenso fra i cittadini e gli elettori
Ci presenteremo con liste aperte con programmi che puntano ad una più elevata qualità sociale ambientale e democratica della vita urbana vi propongo di controllare con attenzione i nostri programmi
Perché sia abolita in modo tassativo la parola emergenza
Con l'emergenza non si sceglie fra diversi ipotesi ma sia trascinati ad eseguire ordinanze dall'alto si è costretti ad acquistare un biglietto di sola andata di un viaggio che può lasciarsi alle spalle ma cernie deserto ingiustizie bisogna respingere questa logica anche per affrontare la realtà dell'immigrazione senza alcun tipo di demagogia
Dovremmo smetterla di guardare ad un problema mondiale e storico attraverso il buco della serratura del tappeto in terra dell'arredo urbano dell'incapacità stessa di definire con un linguaggio adeguato questo nuovo soggetto il problema dell'immigrazione non si governa replicando timidamente a chi pensa semplicemente che i nuovi venuti debbano tornare a casa loro
In che cosa è avanzata e civile e democratica e saggia una società che di fronte a questa novità si chiude a riccio
Dice di no non voglio vedere lancia anatemi e proclami contro la casbah il suk e si sfoga a Bologna come Beirut Milano come il Cairo Firenze come Dakar eccetera
No credo che non si debba più perdere tempo scontriamo ci pure facciamo polemiche andiamo risalto le divergenze ma non sugli umori non sulle reazioni stupide migliori dell'egocentrismo dell'uomo europeo
Dobbiamo partire tutti dall'idea che abbiamo di fronte non quantità non statistiche ma persone in carne ed ossa che con la loro presenza fisica ci chiamano ridiscutere molti aspetti della nostra attuale organizzazione sociale siamo civili e democratici io credo dissi ma ora siamo chiamati ad un nuovo esame ad una nuova prova se la supereremo non avremmo semplicemente risolto un problema ma avremo fatto fare un passo avanti alla civiltà del nostro Paese
Abbiamo detto e ripetuto in questi mesi che un'epoca è finita
Non sappiamo quale caratteristica fra quella che si apre che si è aperta con gli accordi Est-Ovest con la rivoluzione democratica nel centro e nell'Est europeo con la democratizzazione del continente sudamericano e con la liberazione di Nelson Mandela
Noi in ogni caso credo che sia questa in fondo la ragione vera della nostra scelta in questa nuova epoca vogliamo esserci con tutto il patrimonio di lotte di impegno civile per la giustizia sociale e per la libertà politica di cui siamo portatori
A questo proposito sottopongo anche alla vostra attenzione
Una proposta fatta al congresso della Federazione
Di Bologna di fare della nostra città un luogo di incontro fra le forze della sinistra dell'Europa
Dell'Ovest del centro e dell'Est dell'Europa
Un forum permanente un laboratorio capace mettendo a confronto tutte le forze della sinistra di riflettere e proporre in uno scenario europeo completamente cambiato
L'università di Bologna i centri di ricerca le istituzioni quella regionale quelle locali il tessuto economico e sociale potrebbero offrire un contributo non indifferente
A questo scopo
La nostra iniziativa ha preso le mosse dalla convinzione di vivere un periodo di pericolosa degenerazione della democrazia italiana con una concentrazione dei poteri politici economici finanziari dell'informazione in pochi gruppi con il livello di guardia ormai superati in alcune regioni del Sud
Dove la legalità repubblicana e messa al bando da gruppi criminali eversivi spesso protetti
Nelle strutture del potere pubblico con le bugie su Ustica e le altre stragi con lo svuotamento delle sedi della rappresentanza democratica
Dei poteri loro attribuiti dalla Costituzione a favore di poteri esterni trasversali ed occulti
Senza una riforma della politica senza una ripresa del protagonismo sociale e civile senza una pubblica amministrazione fondata sulla trasparenza delle decisioni
Su uno Stato che definisce regole valide per tutti e si ritira da compiti gestionali che non sono i suoi sul riconoscimento dei diritti dei cittadini nei luoghi di lavoro e fuori il rischio di una democrazia ridotta a guscio vuoto e serio
Che cosa ci dicono se non questo le vicende di Palermo di Catania dell'informazione
E ci dicono anche che non basta denunciare e protestare
Servono iniziative capaci di mobilitare sia chi ha già buone ragioni per essere all'opposizione sia chi è critico è stanco di questo andazzo ma non ne vede vie d'uscita
Ecco il grande passo del PC per far sì che il disgelo del mondo diventi disgelo in Italia per far crollare i muri di casa nostra
Perché tanta gente non continui a giudicarci per ciò che hanno fatto altri per sbloccare una realtà che vede da oltre quarant'anni la DC al governo per cominciare una fase post democristiana della vita della Repubblica
La realtà italiana è stata parte della realtà mondiale dei blocchi contrapposti noi crediamo di non avere colpe di ciò ma ciò non è sufficiente per quei milioni di italiani che ci hanno guardate misurato con le lenti
Dei fallimenti dell'Est pur non avendo ragioni politiche programmatiche per non condividere tante nostre esperienze
Potevamo continuare ad insistere guardate che noi non c'entriamo niente
Potevamo avere più coraggio e dire bene vediamo di camminare insieme per costruire qualche cosa di nuovo una nuova formazione politica con un programma che insieme definiremo
Così abbiamo fatto con una prova di fiducia in noi e con una prova di fiducia nel Paese l'impresa è difficile ed è affascinante e perciò credo davvero che l'augurio che ci rivolgiamo fra di noi di buon lavoro sia un augurio meritato
Vi leggo il telegramma
Vogliamo inviare a Francesco Cossiga presidente della Repubblica italiana
Il diciannovesimo congresso del Partito Comunista Italiano le rivolge il signor Presidente è un saluto vivo rispettoso del Corviale
Assassine si svolge mentre nel mondo sono in corso gigantesche trasformazioni politiche sociali che aprono nuovi inediti orizzonti all'espansione
La democrazia aderito il lupo dei diritti dei cittadini alla volontà di pace dei popoli sono gli ideali per i quali i comunisti italiani ci sono costantemente battutine alla vita della Repubblica
Assumendo una funzione fondamentale per il progresso civile del nostro Paese e per la difesa delle istituzioni democratiche dal terrorismo dalle organizzazioni mafiose da ogni forma di potere illegale e occulto
In questa fase straordinaria per il futuro dei popoli confermiamo il nostro impegno perché nella comunità internazionale si affermino valore di pace e di solidarietà e perché nel nostro Paese
Si apre una nuova stagione che affermi la pienezza della democrazia e l'efficacia dei diritti
Con questo spirito ci rivolgiamo a lei signor presidente pregandola di accogliere col nostro saluto l'augurio più fervido di buon lavoro al servizio della Repubblica
Metto Orozco consiglio rivolto applauso come il riconoscimento di questo doveroso atto di Rispetto
E anche come un messaggio di speranza che noi rivolgiamo al Presidente della Repubblica
Ora
Vi leggo
Il programma dei lavori congressuali
Quindi anzi voi lo avete
Il considero
Dodo per letto se non avete obiezioni
Ne avete idee le osservazioni o delle proposte
Non c'è nessuno che nei allora non ci sono obiezioni il calendario si attende si intende approvato l'ordine del giorno dei lavori congressuali
Dopo la relazione introduttiva del segretario del partito le proposte sullo statuto del partito le lezioni dagli organi dirigenti e degli organi di garanzia
Questo è il il programma di lavoro per il nostro congresso
Vi sono osservazioni e proposte su questo ordine del giorno
Qualcuno chiede che venga messo in votazione
Allora lo intendo approvato
La parola al segretario generale del nostro partito al compagno Achille Occhetto
Fare
Compagne e compagni
Licci
Abbiamo alle spalle un indimenticabile ottantanove
Un anno che si è chiuso sullo scenario di un mondo profondamente cambiato
L'assetto politico del pianeta scaturito dalla fine della seconda guerra mondiale
Appare ormai irriconoscibile
Si è sfaldato il sistema degli Stati del socialismo reale
E abbiamo assistito al fallimento di quei modelli sociali
Ma soprattutto abbiamo visto la fine dell'equilibrio mondiale bipolare che si era costituito nel dopoguerra in seguito agli apporti via e che si era conservato nel bene e nel male quel punto anche in virtù di una politica di farlo fra e di potenza
Messa in questione quella politica non poteva non entrare in crisi e così è stato anche quell'equilibrio si affacciano oggi problemi e rischi inediti ma anche grandi potenzialità desta come ad Ovest e nel mondo intero
Essenziale veder bene tener fermo che quanto è avvenuto è stato possibile e necessario per l'affermarsi sempre più diffuso di un movimento di opposizione contro il vecchio ordine e il precedente è stato delle cose
Grazie al manifestarsi di una ferma volontà di rinnovamento di autonomia nazionale di dignità umana ispirata dagli ideali di libertà di solidarietà e di eguaglianza
Ecco perché quanto è avvenuto e al di là dei rischi e dei pericoli certamente presenti un grande moto di progresso e non si ferma a destra
Ma che è destinato a contagiare i sentimenti agli orientamenti dei popoli di ogni angolo del pianeta e questa la forza la base possibile di una nuova politica radicalmente diversa da quella al tramonto una politica che sia sempre più pacificata e in cui sempre meno dovrà pensare il fattore militare
La grandiosa e rapidissima mutazione degli assetti internazionali campi arati mal mentre le condizioni il contesto
E loculi Soggetti istituzionali e politici tutti i soggetti non solo il Partito Comunista Italiano hanno sino ad oggi operato
Obbliga tutti a ripensarsi e a trasformarsi la sinistra in tutto il mondo nelle sue molteplici espressioni ispirazioni
Dovrà affrontare decisivi cambiamenti
Sarà indotta a riorganizzarsi muta nei termini del conflitto ideale sociale e politico su scala planetaria
Questo conflitto è stato sino ad oggi condizionato fino a identificarsi con quello tra i due blocchi contrapposti
E tutto ciò ha cristallizzato e distorto la lotta per il socialismo a oriente e o d'Occidente
E non c'è dubbio che la sinistra europea è stata pesantemente condizionata e quella americana non ha avuto modo di svilupparsi
Perché non nel dopoguerra la lotta tra sinistra e destra si è identificata con lo scontro tra i due blocchi tra due campi quello cosiddetto comunista e quello capitati in definitiva lo scontro Esterno finiva per essere funzionale a un contenimento interno della sinistra il congelamento di qualsiasi ipotesi di trasformazione qualitativa del modello sociale ed economico ottomila
Tutto ciò valeva naturalmente anche a destra
Tanto più che all'ipotesi staliniana prevedeva la conservazione sotto il dominio dello stato di un modello sociale ed economico sottratto ad ogni forma di controllo e di decisione effettiva da parte dei lavoratori e dei cittadini la possibilità oggi di autentica relazioni mondiali pacifiche mette radicalmente in discussione questo quadro si intravede la via che occorre con coraggio esplorare di un'egemonia realmente mondiale che implica ed accelera il declino dello Stato nazione e che rendendo superata
L'identificazione tra la difesa di un modello sociale quella di un modello di civiltà rende possibili nuovi processi di trasformazione qualitativa
Delle società esistenti e offre spazi inediti al processo di emancipazione del popolo
E dunque infondata
La tesi secondo cui cui quello che avviene oggi è la vittoria del capitalismo sul socialismo
Noi abbiamo detto è diciamo chiaramente che il socialismo reale ha prodotto sofferenza e non minori di quelle contro le quali era sorto
E che perciò ha tradito la causa della liberazione umana
Ma se un intero ciclo di lotta per
Le domande i problemi che quel movimento hanno originato e per questi problemi l'Occidente non ma soluzioni in tasca
Nessuna fase della storia può essere letta del resto
Con una pagina vuota e senza senso
Anche i tentativi che falliscono tragicamente recano dentro di sé è una verità interna che non va smarrita e che ha comunque fecondato ricorso spesso dalla storia dell'umanità
La questione oggi è dunque quella di saper rispondere a vecchie domande
E a nuovi problemi
Miliardi di uomini che abitano il sud del mondo soffrono il sottosviluppo e la fanno
Insorgenza di fenomeni di razzismo nelle città dell'Occidente industrializzato è un preoccupante il riflesso di questa tragica realtà
Nel cuore del mondo sviluppato si moltiplicano le forme di disperazione che conducono un sempre maggiore uso di droghe forme di malattia di alienazione di violenza
Ecco perché non perdono slancio e vigore l'obiettivo e la lotta per un mondo più giusto liberi di uguali
Oggi gli interessi nazionali e conflitti di classe devono essere inquadrati in una politica che ponga in primo piano il tema della sopravvivenza del genere umano
E l'urgenza di questo tema nei suoi molteplici aspetti la logica
Dell'interdipendenza spingono a perseguire con la più grande determinazione la prospettiva di una cooperazione tra diversi Stati fino a delineare vere e proprie forme di governo mondiale
è stata questa la grande intuizione di Corbaccio trasformate in tasca straordinaria iniziativa politica
Tutto questo non significa certo rinuncia all'antagonismo o ai valori del socialismo
Significa al contrario renderli storicamente concreti darle una nuova dimensione universale
Dire che la lotta per il socialismo non significa il passaggio
A un sistema definito e sperimentato ma si presenta come processo di trasformazione qualitativa dei modelli di sviluppo esistenti non significa omologarsi ma definire le coordinate di una nuova criticità
Rendere immediatamente concreti operanti i valori di fondo per i quali ci si basa e oggi fondamentale comprendere
E la coscienza socialista ha una sua storicità così come ce l'ha al capitalismo il nostro compito dunque non è quello di operare una sorta di arretramento dinnanzi alle difficoltà
Ma al contrario quello di esprimere una rinnovata coscienza critica e analisi concreta delle società capitalistiche nel contesto dei rapporti internazionali sempre più determinati dall'interdipendenza del tutto inedita
E da questo punto di vista la nuova interdipendenza tra Occidente e Oriente i processi in atto e quelli che si realizzeranno a destra
Influenzeranno in modo ormai decisivo l'evoluzione politica dell'Occidente in primo luogo dell'Europa occidentale e viceversa
Quello che sinora si presentava come il problema del rapporto con il campo socialista si presenta oggi come questione d'Oriente come una questione che torna interagire in modo più diretto interno con la storia d'Europa
Tale considerazione ci porta a rendere ancora più determinate cruda
La critica il modo in cui è stata condotta l'esperienza socialista nei Paesi dell'Est se infatti lasciato
Che se di Mentasti ore si aggravassero questioni ereditate dalla fine della prima guerra mondiale che oggi possono portare all'emergere di posizioni di destra in grado di pesare in modo nefasto su tutto l'asse politico europeo
Questo è il fallimento più drammatico del socialismo staliniano la sua maggiore responsabilità storica quei regimi infatti
Sia pure in forme diverse che richiederebbero analisi storiche differenziate hanno ibernato senza superarli antichi mali
In alcuni casi hanno spostato a destra lo spirito pubblico del Paese sul quale si è esercitato il loro dominio e allora oggi accanto alla sacrosanta spinta la libertà e alla democratizzazione che dobbiamo tutti sostenere
Affiorano comportamenti e visione di tipo reazionario manifestazioni di nazionalismo esasperato e persino di antisemitismo riemergono concezione di un passato signorine non mancano richiami istituti barbarici come la pena di morte
Di fronte a quanto avviene i rischi possibili non è certo sufficiente la condanna di regimi che sono stati spazzati via dalla scena mondiale
E del resto nei mesi scorsi non ci siamo certi per parte nostra limitato a questo avendo invece operato per favorire la ricerca i nuovi biglietti sviluppo democratico
Occorre oggi fare di più
Intervenire attivamente in primo luogo attraverso una riorganizzazione di tutta la sinistra europea
Qui noi troviamo la ragione fondamentale di un nuovo inizio
E non già nella necessità di una qualche dissacrazione nostra da lungo tempo realizzata rispetto ai regimi dell'Est
Il problema è chiaro
Occorre contrastare l'emergere di posizioni di destra e conservatrici che potrebbero produrre contraccolpi oggi non calcolabili sull'intero assetto politico europeo e mondiale
Ed è necessario far sì che i tumultuosi processi in atto trovino soliti canali di evoluzione democratica
Un'attenta analisi delle dinamiche presenti ci dice che a tal fine non sono sufficienti politiche di aiuto e di cooperazione pur essendo esse di estrema importanza
Sono indispensabili originali proposte
E iniziative di politica internazionale che riguardino l'accelerazione delle politiche di disarmo il superamento dei blocchi militari l'unità europea
La democratizzazione l'apertura della comunità l'unificazione tedesca
Tutto ciò implica una capacità di risposta generale della sinistra europea e quindi anche la ridefinizione del nostro ruolo assunte
Esiste una interconnessione profondo tra futuro della sinistra assetto dell'Europa nuovo ordine mondiale
La sinistra e chiamata a dare una risposta avanzata alla complessa e anche drammatica fase di passaggio che l'Europa e destinata a cono
Da ciò deriva per noi la necessità di svolgere senza limitarci a coltivare visioni nazionali della nostra originalità una funzione attiva nella sinistra europea
Oggi un rapporto e domani all'interno dell'Internazionale socialista
E in questo contesto infatti che si affermeranno scelte politiche di portata storica
Alle quali sarà necessario l'apporto della nostra esperienza della nostra ricerca ed è nostro intento
Ma è anche necessario che tale apporto possa pensare concretamente la democrazia non metterà solide radici a testa senza una forte ripresa di politiche riformatrici in Europa senza una forte capacità di iniziativa e di aggregazione delle forze progressiste di sinistra di tutto il continente
Di qui deriva l'esigenza di porre le fondamenta di un nuovo internazionalismo
Ed è in questo quadro che si rende necessaria una nostra ricollocazione ideale politiche la nostra originalità
Bene prezioso e vitale
Non è sufficiente a porci come polo attorno a cui ricostruire una nuova Sinistra Europea la nostra peculiarità anzi ove corresse il rischio dell'isolamento sarebbe inevitabilmente destinata ai sterili
Viceversa essa può continuare a dare frutti se collocata su un terreno più ampio e se si dimostra capace di abbracciare anche in Italia nuove forze diverso ispirazioni ideali e progressiste
E dunque con questo spirito che noi ci proponiamo di far parte dell'Internazionale socialista con l'orgoglio della nostra originalità e autonomia
Ho la convinzione che occorra da parte di tutti andare oltre i confini culturali e politici
Delle rispettive tradizioni con la ferma volontà di cooperare all'aggregazione riorganizzazione di un euro sinistra più ampia di quanto oggi essa non sia in grado di abbracciare nuove forze riformatrici che crescono
E possono maturare nell'Europa dell'Est
Un orientamento di questo tipo
Ci consentirà anche di influire più decisamente sulla politica estera del nostro Paese che va anch'essa oggi adeguate ripensata di fronte a sviluppi così profondamente nuove
Una nuova grande forza come quella che noi vogliamo costruire deve saper esprimere come il Partito Comunista Italiano ha dimostrato di fare una visione critica e costruttivi rispetto alle prospettive della politica estera italiana
Si tratterà in tale sfera di operare con spirito unitario rispetto alle altre forze progressiste italiane ed europee
Affinché si passi da una politica calibrata sulla realtà dei blocchi e che perciò nelle condizioni date fino al più recente passato
Era giustamente volta operare per il disgelo alla distensione tra di essi a una politica che sappia oggi mettersi in sintonia
Con la fase dinamica che si è aperta e che sia in grado di allargare i propri orizzonti alla nuova dimensione europea e i nuovi problemi mondiali
Sapendo che i nuovi problemi e la nuova dimensione europea metteranno tutti di fronte ad alternative più netto in politica internazionale tra scelte forze conservatrici e scelte e forze progressiste
Quanto questo sia vero lo si può valutare considerando quella che oggi la questione cruciale
Della politica europea la questione tedesca
E badate la nostra svolta è partita di viti
Perché di lì è venuto il segnale che un'epoca della storia
Fondata sul bipolarismo e sulla divisione dell'Europa e l'altra molto e che eravamo alle soglie di un nuovo inizio comuni
Questo abbiamo detto subito
Così come subito già con la mia relazione in direzione
Dopo aver affermato che occorreva prendere in considerazione la prospettiva dell'unificazione tedesca abbiamo affermato con nettezza due tesi
Che i problemi del dopo Yalta non possono essere affrontati se non a partire dal riconoscimento del diritto all'autodeterminazione dei popoli compreso quello tedesco e che la questione tedesca non potrà essere positivamente risolta se non nel quadro di un processo di integrazione europea
Sono due testi che confermiamo
E che consideriamo di estrema importanza
Rispetto a una discussione in corso che è aperta in cui si confrontano posizioni assai diverse tra di loro
Noi concordiamo con quanto ha di recente detto la fonte visto che la Germania è una parte dell'Europa
Chi si fa promotore dell'Unione europea e automaticamente a favore dell'unità tedesca questa frase non può essere capovolta ed è questo l'equivoco in cui incorrono i conservatori
Un equivoco pericoloso in cui sempre di più sempre a cadere cancelliere della Germania federale il signor Helmut collo
E dunque necessario progettare l'unità tedesca nel quadro di quella europea
I due processi di unificazione
Quello tedesco e quello europeo sono e devono essere strettamente connessi e interdipendenti
Consideriamo decisivi perciò due elementi primo l'aggancio della questione tedesca un'accelerazione
Del processo di integrazione economico monetaria e soprattutto di unione politica e di democratizzazione della Comunità europea
E secondo lo stretto collegamento tra unificazione tedesca e processo di larga unità europea seguendo la via maestra tracciata dalla Prima Conferenza di Helsinki fino a collocare la Germania nel suo complesso
In un sistema di sicurezza unico comune per l'Europa
Da definire nella Conferenza di Helsinki due entro il mille novecento nuova
Lo sforzo
Deve essere quello di contemperare il diritto all'autodeterminazione dei popoli e quindi anche del popolo tedesco con il diritto alla sicurezza di tutti i Paesi e questo in
Legga un immediato e netto riconoscimento delle frontiere polacche e della intangibilità dei confini e con il processo di superamento dei blocchi in vista di un ordine europeo di pace e di sicurezza
E questa è una prospettiva che ci colloca oltre all'ipotesi
Di una Germania neutrale
Ipotesi che presuppone la permanenza dei blocchi che si muove ancora dentro la preminenza del vecchio Stato nazione e rischia di spezzare il rapporto tra unità tedesca e unità europea e tra processo di smilitarizzazione della Germania e quello europeo
Una prospettiva che del Parini anche su questo concordiamo con una contenti rende anacronistico che si chieda una Germania unita all'interno della NATO
Quest'ultima scelta
Senza una profonda trasformazione delle alleanze
Sarebbe in pratica una pura e semplice estensione della NATO la Germania Est
Che alterando unilateralmente gli equilibri rischierebbe di rafforzare tutte le tendenze moderate e conservatrici a est
Come a Ovest potrebbe danneggiare seriamente il processo riformatore in URSS e alimentare fenomeni di nazionalismo e spinte alla frammentazione nell'Europa orientale
Si tratta di pensare in termini nuovi quindi all'altezza dei processi in corso in termini di disarmo di esaurimento dei blocchi di unità europea
In questo quadro significative realistica potrebbe essere l'ipotesi avanzata qualche tempo fa da metterà
Quella di mirare a una confederazione che unisca in una permanente organizzazione di pace e di cooperazione l'intera Europa
E comunque di lavorare una progressiva apertura della cioè verso est oltre che verso ovest avendo come traguardo la costruzione della casa comune europea e degli Stati Uniti d'Europa
Definire posizioni comuni
Costruire un'iniziativa rigorosa della sinistra europea sulla questione tedesca e dunque oggi un compito fondamentale di tutte le forze riformatrici europea
Un compito
Che si è svolto positivamente può accompagnarsi a un successo delle forze di sinistra
Nelle prossime elezioni dell'A.R. di di e favorire una vittoria delle spente al voto per il Bundestag due successi che noi for fermamente auspichiamo
Essenziale dunque come dicevo e operare con coerenza affinché la politica incominci subito a muoversi oltre il vecchio schema dei Bleus
Questo significa pensare un nuovo equilibrio montare mondiale multipolari
In cui spetti all'Europa umili Gina nel ruolo di cooperazione e di pace
Solo un tale equilibrio multipolare potrà costituire la base politica per quel governo mondiale di cui abbiamo parlato già al diciottesimo Congresso e che obiettivo decisivo nell'epoca della interdipendenza
Solo in questo quadro di governo mondiale
Fondato sul molti bar Polaris mo'e che escluda ogni già monismo
Saranno possibili equilibri internazionali che tendano a risolvere a non aggravare la questione nord-sud a dare i problemi e conflitti ad essa legati soluzioni pacifiche e non di tipo militare
Va in questa direzione la soluzione che si prospetta per il Sudafrica
Dopo la Liberazione che noi salutiamo come mozione con speranza come una vittoria di tutte le forze di fare certi progresso il vento mantella
Deve andare in questa direzione il processo in atto
Iniqua Aragua fuori cioè da ipoteche di forza nel pieno rispetto del consenso polare popolare della sovranità nazionale
E dentro il processo di democratizzazione avviato da Ortega al quale va il nostro saluto e la nostra solidarietà
Il coraggio e la lealtà con i quali ha saputo combattere sul terreno della lotta rivoluzionaria e di liberazione e su quello della competizione democratica
E sempre in quest'ottica dovrà affrontarsi anche la questione mediorientale
Che nel corso degli anni è venuta a produrre per cerchi concentrici una fascia di instabilità sempre più ampia pericolose
Anche qui si devono riconoscere i diritti del popolo palestinese della sua principale organizzazione politica è stata no
Perché il diritto all'autodeterminazione deve valere per tutti i popoli si devono sviluppare tutti i processi di cooperazione dell'Europa verso i Paesi dell'area
E occorre rilanciare l'idea di conferenze internazionali politicamente ben preparate
In grado di affrontare nelle nuove condizioni odierne il complesso dei problemi del Medio Oriente garantendo la sicurezza di ogni Stato compreso quello di Israele
Questa è
E resta la nostra posizione
Che non attenua e non ha mai attenuato i severi giudizi del nostro partito e di tante altre forze italiane ed europee sulla politica e sui comportamenti negativi del Governo israeliani
Tutto quello che ho detto può dar vita a un programma da discutere da concordare con le altre forze della sinistra europea
In questo bar in questo quadro banco di prova decisivo
E quello dell'accelerazione di tutte le politiche di Pisa
Fattore essenziale per la definizione di un nuovo equilibrato ordine europeo e mondiale
L'accelerazione del disarmo oggi non è necessaria solo impedire una catastrofe attorno
Ma per allontanare altre catastrofi
Per rispondere alle grandi contraddizioni globali
Per spostare il più rapidamente possibile ingenti risorse
Verso la soluzione di grandi problemi dell'umanità la fame
L'estrema indigenza di miliardi di essere umani aggravata continuamente dal crescente peso del debito la provoca il sottosviluppo la difesa dell'ambiente
Appare quindi necessaria e urgente un'iniziativa anch'essa nel quadro di una Helsinki due
Per la creazione di un pool di risorse per la cooperazione allo sviluppo del Sud dell'estate alimentato dalle nuove disponibilità che dovranno derivare sempre di più
Dalla riduzione delle spese per armamenti
Non ignoriamo i problemi i costi della riconversione di industrie di guerra industrie di pace
Ma se notiamo che nel mille novecentottantacinque
Le spese militari mondiali hanno raggiunto un totale di circa novecentoquaranta miliardi di dollari
Un po'più del reddito complessivo della metà più povera del pianeta
Come ci ricordava lo storico Paolo porcherie
Quell'iniziativa non può davvero apparire utopisti
Pensiamo che possa e debba essere assunta immediata
E possibile mobilitare una massa imponente di risorse
E potrebbero essere utilizzate per avviare un vero e proprio nuovo corso economico e politico su scala mondiale
E deve a tal fine scendere in campo e cresce
Un nuovo fronte
Un nuovo grande movimento pacifista
Una rinnovata iniziativa di massa che colleghi l'obiettivo del disarmo alla soluzione delle grandi questioni globali
Concorrendo così anch'essa la lotta per la creazione di un Governo mondiale
Il principio della guerra come continuazione della politica con altri mezzi appartiene ormai al passato
La non violenza e perciò l'idea forza di un nuovo internazionalismo ed è il criterio supremo di un nuovo ordine mondiale
E dunque necessaria una larga e forte iniziativa in grado di combinare la trattativa diplomatica l'azione delle forze politiche l'intervento dei popoli dei movimenti degli uomini in favore della politica di disarmo e della sua generazione
Andare oltre la guerra fredda significa anche affermare una cultura della pace implica il superamento della dottrina della deterrente
Un superamento che può essere favorito anche da atti unilaterali
In grado di assecondare i stimolare le necessarie iniziative politiche e diploma
Dobbiamo essere tutti consapevoli e quanto è avvenuto nell'ottantanove colloca l'insieme delle questioni di politica internazionale
In una prospettiva completamente nuove
La dinamica internazionale impressa dalle scelte di Gorbaciov poche hanno rovesciato tutti i capisaldi
Della politica di pressing la rinuncia alla politica di forza e riconoscimento del principio dell'indipendenza nazionale il metodo della risposta Hassine meccanica
E l'opzione decisa in favore della collaborazione tra le grandi potenze piuttosto che per la spartizione in sfere di influenza
La prospettiva di un mondo pacificato e quella di una cooperazione fra tutti i popoli propongono una revisione profonda di tutta l'organizzazione delle relazioni internazionale
Si pone dunque all'ordine del giorno in modo più ravvicinato che nel passato la necessità di una profonda trasformazione innanzitutto delle funzioni degli aspetti delle alleanze militari nella direzione di un loro superamento
Ogni osservatore politico attento comprende benissimo
Che tale esigenza è rafforzata ed è resa più impellente dalla modificazione degli assetti sociali e politici dei Paesi dell'Est
E dal progressivo gravitare di molti di essi intorno alla Comunità economica europea
Come ha di recente affermato vibrante
L'Europa è cambiata
Chi potrebbe più dire che l'Ungheria e la Polonia la cipolla verticale Didier
Sono posizioni nemiche
Non so dove tutto questo porterà
Ma penso che bastino questi elementi obiettivi per chiedere alla NATO una revisione delle proprie concezione
E ciò è tanto più necessario
In quanto sarebbe pericoloso è fonte di grave instabilità
Una divaricazione tra gli sviluppi accelerati della situazione politica a destra
E nell'intero continente
E il permanere di vecchi assetti nel campo della sicurezza delle strutture
E decisivo se non si vuole che l'attuale situazione idee Nomisma politico approdi ad esiti negativi regressivi che siano le scelte politiche nomi rapporti di forza militare
A disegnare il volto dalla nuova euro
Questo implica una profonda innovazione nelle idee sulla sicurezza e sulla difesa
E questa è una consapevolezza che sta maturando che noi dobbiamo contribuire a fare ulteriormente maturare nella sinistra
Sapendo che quanto di positivo oggi sta avvenendo e può avvenire anche in certa parte il frutto della lotta tenace della politica giusta e paziente
E il nostro partito ha condotto nel corso di questi anni
Nell'insieme della sinistra europea assume sempre più rilievo il principio della sicurezza comune
Secondo il quale ciascuna parte riconosce all'altra
Il diritto all'esistenza
E la capacità di garantire la pace
E questa è una buona base di partenza per andare oltre la logica della contrapposizione fra i blocchi la nuova idea di una sicurezza comune indica come obiettivo non solo storico ma politico attorno al quale concentrare tutti i nostri sforzi
L'eliminazione di tutti i mezzi di distruzione di massa innanzitutto di quelli nucleari
Questa linea deve condurre ad alcune scelte anche di carattere industriale
Tutti i programmi di ammodernamento di tali armi vanno bloccati i nuovi limiti da raggiungere al più presto in questo campo dovrebbero essere fissati tenendo finalmente conto del concetto di dissuasione minima è di sufficienza dei mezzi ricordo da conteggiare a decine non a migliaia
Ma la stessa dissuasione minimi ma va considerata solo un attacco verso un più avanzato progetto di sicurezza comune
Che faccia prevalere sempre di più le misure di controllo e di fiducia su quelle di deterrenza e dissuasione
E che renda possibile l'estendersi delle aree denuclearizzata e conduca al totale superamento dell'arma nucleare come mezzo di difesa
Accanto a ciò è necessario procedere in tutte le trattative che riguardano la riduzione l'abolizione di altre armi a cominciare da quelli
Così come premendo per una conclusione nei prossimi mesi nel negoziato in corso avviene per l'immediato avvio di un secondo e più ampio negoziato si deve giungere
A una drastica riduzione a una ristrutturazione radicale in senso difensivo delle forze convenzionali
In questo quadro è più che maturo un salto di qualità
Nelle decisioni internazionali
Riguardanti il commercio di armi e la riconversione dell'industria bellica
Per quel che riguarda il tema del disarmo in Italia chiare sono le posizioni che abbiamo assunto innanzitutto sugli F sedici
Credo in proposito si debba fare nostra
La piattaforma unitaria del movimento pacifista calabrese con il quale ho avuto recentemente un importante appassionati
In occasione di una delle più grandi manifestazioni di popolo per la pace per il disarmo è contro l'installazione degli F sedici che si siano mai viste in Calabria
Ho detto a Crotone
Chiediamo al Governo italiano un'appropriata iniziativa nelle sedi internazionale
Perché si eviti la installazione degli F sedici chiediamo che nel frattempo vengano sospesi subito i programmi di costruzione della base chiediamo che il governo assicuri una iniziativa autonoma
Che coppia se necessario un atto unilaterali
Questo vuol dire
Questo vuol dire che la nostra proposta in primo luogo che l'Italia sospenda la costruzione della base di Crotone che al tempo stesso il governo italiano dichiari insostenibilità politica di quella decisione che si batta
Per una soluzione che porti all'abbandono di tale scelta ove nelle trattative di Vienna voglio aggiungere rispetto a quello che dissi allora
Non si decidesse per la riduzione di quel tipo di aerei Italia dovrà comunque ottenete in sede NATO che gli F sedici di stanza in Spagna non vengano trasferiti nel nostro Paese
Su questa tema
Su questo tema si sono manifestati parte nel dibattito interno differenziazioni che non nascono
Dalla discussione sulla nuova formazione politica ma che si presentano all'interno del nostro partito per quello che esso
E oggi
Si tratta di differenziazioni che a mio parere sono frutto di equivoci e forzature che possono essere
Agevolmente superare
La sostanza
E la nostra lotta su tutti i terreni
Quello di massa quello dell'atto unilaterale e della trattativa internazionale contro l'installazione degli F sedici finita
Consideriamo questa infatti una scelta importante per far svolgere all'Italia all'Europa un euro un ruolo di pace nell'area del Mediterraneo
In generale ma soprattutto rispetto a quest'aria necessario promuovere
La rinegoziazione di un accordo generale sulle basi NATO e americani in Italia
E premere perché si avviino trattative multilaterali per un accelerato processo di disarmo del mezzo
In particolare per la base della Maddalena si propone un negoziato per il superamento dell'accordo fetale proposta deve essere sostenuta da un movimento di opinione e di massa
Fare del Mediterraneo un mare o di pace deve essere un nostro impegno prioritario
Inoltre si deve intervenire perché si affermi nel nostro Paese una nuova strategia è un nuovo modello di difesa e conseguentemente una ristrutturazione delle forze armate
Tutto ciò può e deve portare e su questo è necessario che
Si sviluppi una lotta più forte
A un sostanziale aglio alle spese per gli armamenti e a una riduzione a sei mesi del periodo di leva con un potenziamento
Cari campagne cari compagni il mille novecentottantanove
è stato dunque un anno di straordinarie novità sulla scena mondiale
E del sorgere di nuove grandi speranze
In Italia è stato invece con il Governo Andreotti un anno segnato da un blocco sempre più soffocante del sistema politico
Noi affermiamo perciò
Che al nuovo inizio internazionale deve corrispondere un nuovo inizio nazionale
La nostra riflessione la nostra iniziativa
è concentrata su questo obiettivo
La forza intellettuale culturale politica dei comunisti italiani
E derivata da quella capacità di ricognizione nazionale che il nostro grande maestro
Antonio Gramsci c'ha insegnato a farsi
Grazie a quella lezione abbiamo saputo interpretare la società italiana nelle sue progressive trasformazione
E individuare le forze motrici della rivoluzione italiana
Tale azione abbiamo svolto in tutti questi anni all'interno di un quadro di riferimento internazionale da
Segnato dalla contrapposizione tra Est e Ovest e dalla solida realtà dello Stato
Ma oggi sono proprio questi fondamentali dati di riferimento che mutano
Per tutti
Oggi la nostra capacità di ricognizione nazionale
Deve svilupparsi nello scenario più ampio di una ricognizione europea
Ed è avendo ben presente questo scenario più ampio che occorre creare le condizioni di un'alternativa nel governo del Paese in una società assai più complessa e assai più integrata con l'euro
Sesto è crollata una determinata concezione del potere del partito unico e dello Stato
Se il Nurse lo stesso Corbaccio offro con una decisione di straordinaria importanza
Apre la strada al pluralismo mettendo apertamente in discussione ruolo guida del Partito comunista anche qui in Occidente
I processi di internazionalizzazione dell'economia i fenomeni di concentrazione
Il peso crescente dell'impresa transnazionale
La sua funzione non solo economica ma politica culturale
E le tendenze nuove a nuove forme di dominio che da tutto ciò deriva no ebbene tutto ciò ripropone in termini inediti il problema del potere e dei porti
La questione del rapporto tra economia e politica e quello tra libertà e democrazia
La questione centrale e dunque quella dello Stato
Dall'istituzione
La dimensione in cui tale questione si pone e quelle europei
Ed è rispetto a questi problemi che può affermarsi oggi
Non già un semplice ricambio di ceto politico
Ma un'alternativa di classe dirigente
Alla guida del Paese
Anche qui in Italia in Occidente dunque necessaria
Una radicale riforma della concezione del potere
E dello Stato
L'attuale classe dirigente italiana e oggi stretta da vincoli imposti
Da un blocco di interessi sociali economici politici
Che si è venuto a costituendo nel nostro Paese
Le tendenze alla finanziarizzazione dell'economia la concentrazione
La spesa pubblica usata come strumento di consenso
I colpi inferti al potere sindacale sono una faccia di quest'area
L'altra è quella costituita da un sistema politico senza alternative
Fondato sulla consociazione rissosa tra partiti di governo e sulla loro progressiva tendenziale identificazione con lo Stato
Questa realtà ci spinge a concepire la politica di alternativa come un processo dinamico
In grado di scomporre il blocco di potere e gli attuali equilibri sociali di dislocare forze e soggetti di cambiamento
Di allargare di costruire così il fronte riformatore
La scelta non è dunque
Come si è detto tra il chinare il capo di fronte al Partito socialista italiano
O pensare a una sorta di Alternativa comunista
Se così fosse il discorso sull'alternativa si ridurrebbe chissà per quanto tempo ha schermaglia politicista
Ah politica-spettacolo
Ai concludente torneo verbale tra i leaders
Il discorso sull'alternativa si fa concreto
Se si rende visibile attivo il rapporto tra lotte sociali e per i diritti di cittadinanza cambiamento istituzionale e prospettiva poiché
Noi sappiamo e risulta chiaro da quanto detto sinora
Che non esiste una società buona
è una politica che ha noi diciamo però che si sente oggi il bisogno di una class nostri italiani
Che metta a nudo poteri occulti e trasversali e dia visibilità e voce ai diritti dai cittadini
Resta che l'altra notte si chiama possibilità di alternativa
E più potere di decisione di controllo da parte dei cittadini si chiama nuova statualità
Ecco il grande valore di una nota forte e unitaria per una profonda riforma istituzionale
Questo è il significato di fondo della riforma della politica di una riforma elettorale che sposti il potere di decisione verso i cittadini
I quali devono essere messi nella condizione di poter scegliere non solo un partito ma i programmi di governo
Dal modo la riforma istituzionale dei partiti diviene la DIA concreta per affrontare la questione morale
Che deve essere considerata una pietra angolare su cui basare la nuova formazione politica
La stessa nostra svolta politica
Assume un valore più generale e nazionale
Perché intende promuovere un processo costituente dalla società e dalla politica esagera
La nostra ambizione
E quella di parlare alla società intende
La grande forza la scommessa storica di una sinistra rinnovata sta nell'individuare linee e nell'indicare al Paese
L'Italia che vogliamo
Nel quadro di quell'Europa unita in cui il cammino deve recare sempre di più il segno della sinistra e della sua capacità di dare soluzioni ai grandi questioni come l'occupazione la riforma dello stato sociale la democrazia economica
La ristrutturazione ecologica dell'economia il superamento
Della divisione sessuale per lavoro
Anche la storica questione meridionale dovrà sempre di più essere affrontato nel quadro compendio
E all'interno di un progetto di riforma dello Stato
Si deve rompere la gabbia
Del sistema consociativo di potere che distribuisce ma anche e costruisce clientele
Un sistema di potere su cui sempre più si allunga l'ombra di poteri illegali e criminali
Nuovo meridionalismo oggi vuol dire innanzitutto battaglie di liberazione del Mezzogiorno dalla ragnatela delle tante strutture di potere che scavalcando qualsiasi controllo fermo grazie
Besana con una carta
Sulla società civile nuovo meridionalismo vuol dire lotta per una riforma democratica e per un intervento dello Stato
Che al di fuori di pratiche consociative è volta a chiedere finanziamenti a pioggia spenda invece per grandi però metti nei trasporti nelle telecomunicazioni parla cultura e per l'università per i servizi sociali per l'ambiente
Affrontando innanzitutto la questione delle acque
In una situazione che rischia ormai in vaste aree del sud
Di assumere il segno dell'eversione antidemocratica noi diciamo che ormai indispensabile uno sforzo convergente
Di tutte le energie nazionali per una grande opera di bonifica di sviluppo economico sociale e politico del Mezzogiorno
Ecco dunque la portata della svolta politica che proponiamo agli stessi e al Paese
Solo questa ambizione storica dall'alternativa un significato
Che va oltre le astruserie del politicismo dalle foto delle sigle
Dall'alternativa un orientamento un asse progettuale e programmatico in grado di costituire uno spartiacque nella storia d'Italia
Solo se ci si prospetta questa grande discontinuità storica e comporta un effettivo ricambio di classi dirigenti assenso voleva fondare qualcosa di nuovo nelle istituzioni e nei partiti se non fosse questa la nostra ambizione costruire una classe dirigente per la società italiana che va verso l'Europa del Duemila allora potrebbe aver ragione chi dice che non vale la pena lasciare incerto per quanto insofferenza per le
Una nuova forza per la sinistra italiana ha senso solo se risponda un problema nazionale se interviene in un momento di svolta della vita nazionale candidandosi
A progettare a dirigere il futuro e noi proponiamo di contrapporre all'attuale blocco sociale politico moderato
Un fronte politico e sociale autenticamente riforme
E questa la prospettiva che consente individuare alleati e avversaria
Ma la vettura l'individuazione gli alleati ed avversari
Richiede una reinterpretazione del tutto originale della Società It
E allo stesso tempo un chiaro programma di azione
In questo senso e irrinunciabile l'esigenza
Di collocare le singole scelte politiche programmatiche
All'interno di un progetto
Perché badate la politica come frammento come sommatoria di esigenze
Di singole opzioni programmatiche di movimenti rende infatti subalterna
Nei confronti di chi esercita il controllo del potere sull'insieme dei processi sociali
è indispensabile quindi un programma che sia di lotta e di governo
Che valga orientare l'iniziativa politica sia che si stia all'opposizione sia che si giunga al governo del Paese questo è il criterio che deve guidare una forza né politicista né movimentista ma seriamente nei fatti
E non solo nelle parole riformatrice
In questa opera di analisi e di progettazione
Ci può soccorrere il meglio del patrimonio culturale del partito comunista intende la concezione che è sempre stata nostra dalla politica come Progetto sto
La criticità intesa come capacità di leggere i processi reali con rigore scientifico e analisi differenziate
L'originalità delle nostre esperienze nel governo locale del paese l'aver sempre mirato a formare gruppi dirigenti non solo di partito ma anche di governo insieme di queste qualità nostre richiedono oggi una contaminazione con altre componenti ideali e politiche della CBS che arricchiscano la nostra visione progettuale ed esprimano anche persone in grado di contribuire a un'opera di riforma e di governo dell'istituto
Nel corso del dibattito congressuale
è stato chiesto da molti compagni
E in particolare dal compagno in grado quale formazione politica intendiamo promuovere e con chi vogliamo costruì
Al riguardo vorrei innanzitutto riaffermare una convinzione che assume un significativo valore presunto
La convinzione che oggi
E comunque decisivo ridefinire negli stessi rispetto al progetto
Intende chiamare a raccolta energie nuove
E a rimettere in moto tutte le forze di una sinistra diffusa e attualmente dispersa talora scoraggia
Incredibile accelerazione della situazione politica generale
E compiti nuovi che per noi ne derivano
Ci hanno indotto a ritenere che il Progetto di Rifondazione di rilancio della sinistra che oggi indispensabile non potesse realizzarsi attraverso un semplice allargamento del rafforzamento del partito comunista
Si trattava invece di avviare attraverso quello che ho voluto chiamare un atto fecondo un processo di aggregazione di una sinistra rinnovata non attendendo ma determinando fatti politici tali
Da sprigionare fare emergere potenzialità disponibilità forze che da sole non riescono a rendersi invisibile
L'adesione manifestata da nuovi potenziali militanti
Da forze intellettuali ma anche da settori importanti della classe operaia del mondo del lavoro
La creazione di numerosi crebbe in tutto il Paese per la costituente della nuova formazione politica
L'attenzione dimostrata da forze significative del cattolicesimo democratico e dalla stessa gerarchia ecclesiastica
Interesse del mondo ambientalista la volontà di collaborazione espressa dai radicali le convergenze registrate con le forze dell'associazionismo l'aprirsi nell'insieme
Di queste aree culturali sociali e politiche di una riflessione sulla necessità
Di una fase costituente generale per la società e la politica italiana ebbene tutto ciò
Costituisce un risultato davvero non poco significativo della nostra inizia
Credo non possa e non debba sfuggire a nessuno di noi
Il fatto che abbiamo già suscitato grandi attese in tutte quelle forze
E non condividendo la politica del pentapartito
Pensano che nostro metterci in gioco il nostro aprirci alle prospettive di una sinistra diffuse un nuovo riaperto rapporto con forze organizzazioni economiche sociali
Possa finalmente creare le condizioni concrete per lo sblocco del sistema politico per una profonda riforma della politica e della vita democratica
Continua a ritenere importante un approccio culturale politico
Possono che avvenire come entità già date e pentiti
Sono convinto cioè che noi tutti dobbiamo evitare di sottovalutare la possibilità
Che processi politici innovatori possono contribuire a suscitare energie e a far saltare quell'azione
Tutto ciò induce a fare quella che io reputo una scommessa insieme affascinante è responsabile
Quella scommessa l'abbiamo definita il nuovo inizio
Detto questo ritengo tuttavia sia non solo doveroso ma spero anche chiarificatore
Riflettere sui dubbi sull'interrogativo
Sui rischi anche vorrei dire sui sospetti
Che si sono manifestati nel corso del dibattito congressuale
Alcuni sospetti se non veri e propri atti d'accusa sono stati probabilmente artificialmente forzati nel fuoco di una accesa lotta appunto
Ma al di là di ciò
Comprendo bene che di fronte a una proposta indubbiamente radicale
Sorgessero interrogativi anche inquietudini riguardanti il nostro destino
Si è temuto da parte di alcuni che la nostra proposta potesse risolversi nella ricerca
Di una scorciatoia verso il governo e che per imboccare questa scorciatoia si fosse disposte a rinunciare a qualcosa di sostanziale del nostro modo di essere della nostra natura di forza riformatrice
Se rinunciato il pericolo che si potesse finire per defluire anche non volendolo supposizioni di irrimediabile subalternità da altri e al sistema di potere età
Sì sono sottolineati i rischi di omologazione di attenuazione della nostra fisionomia e presenza antagonista
Dell'indebolimento di una visione della politica come esperienza di massa
In favore di una politica più leggera magari fondata sul primato dell'immagine
Si tratta dei timori e di i siti ai quali non intendo davvero sottrarre
Essendo consapevole che occorre fornire la desse una risposta la più possibile convincente
Non credo proprio tuttavia che l'aver proposto di dar vita a una nuova formazione politica
Implichi un nostro scivolamento come si sarebbe detto una volta in modo più sbrigativo sul terreno dell'opportunismo dalla rinuncia e del cedimento
E tuttavia sono ben consapevole che una tale risposta
Per risultare convincente non può affidarsi solo alla buona fede
E alle buone intenzioni di ciascuno di noi che auspico non siano messe in discussione ma chiede di essere confermata dalla definizione dei cara de la concezione stessa che abbiamo della nuova formazione politica delle motivazioni di fondo che ci inducono a ritenerla necessaria del programma sul quale essa deve fondarsi
Ma questo vuol dire allora che tutto dipende dal modo in cui affronteremo e risolveremo insieme e democraticamente la questione dei contenuti dei programmi
E dei valori che dovranno costituire la fisionomia essenziale della nuova formazione politica
Dal momento che nulla è predeterminato
E nulla può sfuggire dalle mani di questo nostro grande organismo collettivo
Naturalmente come già avviene nel nostro partito
Non ci potrà
E non ci sarà
Un accordo unanime
Su tutti gli aspetti programmatici
E il confronto interno dovrà svolgersi come vedremo successivamente
Sulla base delle regole di un partito democratico aperto e pluralista
Un accordo di fondo si rende comunque necessario
Sulle ragioni essenziali del nostro stare insieme
E del nostro incontrarci la
Ciò implica un approfondimento del programma fondamentali
Una chiara indicazione della funzione nazionale ed europea
Che intendiamo svolgere
Dei valori e degli obiettivi di fondo che devono guidare la nuova formazione politica
E che devono definire la sua natura
E le sue caratteristiche essenziali
Per questo sento che si debbono fissare alcuni presupposti della fase costi
Misurando se con le domande che sono state poste
Perché cosa con chi con quale partito ecco
La contaminazione tra le culture popolari progressiste del nostro Paese
Quella maturata nell'esperienza originale del comunismo italiano
Quella del riformismo liberale democratico e socialista
Quella del cattolicesimo sociale democratico e quelle nuove legate alle tematiche dell'ambiente della differenza sessuale della non violenza
Può essere la via
Che ci consente di individuare già oggi alcuni fondamentali principi e idealità
Che possono illuminare nella fase costituente la ricerca ed elaborazione del programma fondamentale della nuova formazione
E vorrei a questo proposito ricordare quanto disse Corbaccio nel suo discorso di Roma in campi d'
La via d'uscita oggi
è incredibile che queste parole possono nascere da un dirigente
Dell'Unione Sovietica la via d'uscita oggi nella spiritualità trazione della ditta
In un ripensamento del rapporto dell'uomo con la natura con gli altri uomini con se stesso
Ci vuole una rivoluzione nella coscienza
Solo su questa base si formeranno
Una nuova cultura in una nuova politica adeguata alla sfida del tempo
In questa prova
Nell'adempimento di questo compito di portata storica universale i valori morali eterni le semplici leggi di moralità e di umanità
Come le definiva Marx fungerà almeno da punto di
Mi limiterò a indicare alcune fondamentali del forza
Alcune idealità
Intrecciate alla necessaria iniziativa programmatica che sviluppano quanto era già stato fermato
Al diciottesimo Congresso e che possono rappresentare già la premessa
Di un possibile programma fondamentale ad approfondire nella fase costituente con l'apporto di tutto il partito e con quanti intendono partecipare alla costruzione dalla nuova formazione
Il rapporto tra idealità e programmi dovrebbe infatti configurare un partito che rifugge dal duplice rischio
Dell'ideologismo e del meno pragmatismo
Si tratta di Udine per la prima volta nella storia
Due grandi ideali che nel nostro secolo sono rimaste divise contrapposte
L'ideale di libertà e quello di uguaglianza
Oggi che viene meno la logica dei blocchi e si esaurisce quindi il senso delle tradizionali contrapposizioni ideologiche vediamo chiaramente
Come a est e la mancanza di libertà prodotto costi e sofferenze enormi impedendo all'uguaglianza stessa di affermare
E vediamo come ad Ovest difetto di uguaglianza penso continuamente a ridurre la libertà volontà di dominio impedito un'espressione piena è universale
Della stessa di
Questa contrapposizione all'origine di altre
Quella tra stato e mercato Socialismo e democrazia considerati di volta in volta rispettivamente l'uno come venne e l'altro Commenda
Il venir meno delle vecchie barriere unifica il mondo deve portare anche al superamento della contrapposizione tra libertà ed uguaglianza
Centrale perciò il richiamo al valore della solidarietà che rinvia a quello di fraternità valore non a caso negletto tra quelli proclamati dalla rivoluzione francese e che oggi può invece costituire una mediazione tra il valore della libertà e quello del gruppo la fraternità per infatti alla libertà e l'uguaglianza e rende possibile l'eguaglianza come scelta
Valore dell'assemblea solidarietà come espressione sociale della fraternità può essere la base di un nuovo patto di cittadina
Di un nuovo patto tra cittadini in quanto uomini membri di una comunità solidale che supera l'astratta contrapposizione fra democrazia formale e democrazia sostanziale
Può essere il valore guida di una strategia di affermazione dei diritti di cittadinanza e di democratizzazione integrale della società e di ogni sua
Può essere l'idea guida di un programma politico eticamente fondato sul valore e sulla dignità della persona umana
E originale imprescindibile su questo terreno il contributo che ci viene dall'esperienza religiosa
Chiamata anche essa oggi a misurarsi con le novità proposte da questa straordinaria fase della nostra storia
La nostra ricerca deve dunque orientarsi a definire una politica
In grado di realizzare un rapporto di interdipendenza tra libertà e uguaglianza pubblico e privato processo di accumulazione bisogno umano socialismo e democrazia
Una sintesi più alta che riassume la nostra idea della democrazia come via del socialismo e il nostro progetto di democratizzazione integrale della società
Se assumessimo altre ottiche
Ad esempio quella della vecchia contrapposizione tra movimento comunista e capitalismo
Faremo molta fatica a giudicare coerentemente sia ciò che avviene a testa sia quello che avviene ad occidente
Dove si aprono contraddizioni inedite
Che attraversano l'intera società e che mettono in movimento nuovi soggetti ben consapevoli della propria originalità e della propria autonomia
La elaborazione delle idee forza di un programma fondamentale dovrebbe dunque partire
Dalla convinzione che interdipendenza democrazia solidarietà sono principi strettamente connessi una democrazia senza solidarietà infatti contraddice di continuo a se stessi
Rischia di divenire la democrazia nei fatti che esclude e ignora il tetto
Ma è proprio per questo
In riferimento alle contraddizioni della nostra epoca
Che la connessione tra libertà uguaglianza solidarietà
Può produrre una visione unitaria della liberazione
La liberazione umana è oggi a destra come a dove sta l'obiettivo fondamentale cui deve tendere la democratizzazione integrale della società
Solo la grande prospettiva della liberazione umana
Può fornire a una formazione politica per davvero riformatrice
Quell'ampio orizzonte ideale quel respiro programmatico che la Colli dicono che la colloqui no sul terreno della trasformazione effettiva della società
E centrale in questo senso il contributo
Che è venuto dal movimento di liberazione della donna il ripensamento radicale che è stato proprio del pensiero della differenza sessuale del rapporto tra uguaglianza e diversità tra identità e tiferà
Così come scaturisce dal pensiero della pratica delle donne
Esigenza di individuare un equilibrio tra libertà e coscienza del
E anche questo un percorso che conduce a una nuova responsabilità verso disse verso gli altri e verso la natura
Per questa via infatti si giunge a riconoscere un altro fondamentale principio di una nuova sinistra
Quello di un rapporto non onnipotente e non violento con la natura
Su queste basi è possibile pensare a una prima possibile sintesi
De la coscienza delle donne di quella ecologica di quella non violenta e di una moderna coscienza del lavoro come assessore
Di un progetto di riparazione
Come dicemmo al diciottesimo congresso l'uomo ha conquistato il pianeta non esistono più nuove frontiere ora però l'uomo deve dimostrare di saperlo conservare se vuole conservare se stessa e questa è la vera nuova frontiera
Un rapporto non violento solidale con la natura implica un'idea della sicurezza che vada al di là del dilemma certo decisivo per la pace e la guerra
Esso implica una cultura politica che si collochi ormai oltre al riferimento dell'idea di Stato nazionalistica mente intesa e che sia lenti alla costruzione di una più forte e solidale comunità internazionale
Lo Stato nazione diventato anacronistico
Rispetto allo sviluppo economico sociale e civile culturale
Adesso va progressivamente sostituita l'idea di entità confederali sa Astra transnazionali a cui deve corrispondere un arricchimento in termini di potere di funzioni delle Autonomie e dei poteri regionali e locali
La nuova formazione politica dovrà agire in questa prospettiva
Che ci avvicina a quella di un governo mondiale
Il quale si realizzi attorno all'ONU e che affronti le grandi sfide globale del nostro tempo la sfida ambientale quella nord-sud quella della guerra l'altro
E questa la necessaria ricollocazione
Del tradizionale internazionalismo del movimento
Alcuni cardini di questo nuovo internazionalismo possono essere primo il principio della sicurezza globale e superamento dei blocchi
Secondo lo smantellamento degli arsenali militari l'abbandono della logica di deterrenza
E superamento del concetto stesso di nemico
Terzo la pace come non violenza convivenza cooperazione contro lo scooter lo sfruttamento la colonizzazione ogni forma di due
Quarto la lotta contro il predominio degli apparati industriali militari la conversione della produzione degli armamenti in produzione di mezzi di sicurezza pacifica per usi civili e per la risoluzione delle grandi questioni inutile
Quinto la progressiva democratizzazione di tutte le relazioni internazionali e il diritto di ciascun popolo a decidere del proprio sul
Sesto una costruzione liberata da ogni forma di sfruttamento e di dominio
Che si fondi sulla parità di donne e di uomini una società plurietnica e multirazziale che non conosca discriminazioni e limitazione degli universali diritti i cittadini
Ciò significa affermare il diritto al lavoro di tutte le donne di tutti gli uomini
Il diritto alla salute alla casa
Ha un'equa distribuzione del benessere
Alla cultura
Alla possibilità di decisione non solo nella sfera politica ma anche in quella economica e sociale
Tutto questo si fonda su una diversa idea di progresso
Non più legata alla crescita solo quantitativa bensì o lo sviluppo qualitativo finalizzato non solo una più giusta redistribuzione ma ad una superiore qualità della vita umana nel quadro di impianti Orizzonte
Come dicevo della liberazione ma
Mi sembra che le dure repliche della storia
Ci suggeriscono con sufficiente evidenza di collocare questi obiettivi oltre la cultura dell'industria lirismo e oltre ogni concezione statalista e a quella cultura strettamente connesso si deve affermare invece il principio della socializzazione
In questo quadro che noi affermiamo l'importanza fondamentale della questione delle regole
Porre al centro la questione delle regole consente infatti di affrontare in modo originale il rapporto tra Stato e mercato tra pubblico e privato il privato sociale
Consente di andare oltre la pretesa di risolvere tutte le contraddizioni all'interno dello Stato e oltre
Quella opposta neoliberista secondo cui di fronte alla crescente complessità sociale l'unica possibilità sarebbe quella di accettare i suoi dinamismi i suoi dinamismi spontanei
La via che indichiamo invece quella di un soggetto pubblico
E nel fornire regole Progetti libera forze sociali
Suscita Energia e capacità di soggetti economici privati e pubblici cooperativi orientando la loro azione al concreto riconoscimento di tutti i diritti di cittadini
Non dunque regole che siano fine a se stessi
Ma come mezzo di una grande riforma sociale ed economica
E consenta lo Stato e le forze produttive di funzionare secondo criteri di efficienza al servizio dell'uomo
E in tal modo che contrastiamo ogni forma di chiuso individualismo e di consumismo selvaggio
E affermiamo reale primato della persona valorizzando la sua capacità e possibilità di scelta
Secondo il criterio delle pari opportunità affinché sia effettivamente inverato il diritto di ciascuno a realizzare in un contesto sociale aperto e solidale il proprio progetto di vita
Secondo il principio della libertà di ciascuno come condizione
Della libertà il tutto
Ma questo significa innanzitutto andare oltre l'attuale divisione sessuale della
Essa infatti valorizza il tempo e il lavoro di cura
E lo attribuisce all'esclusiva responsabilità
In tal modo la possibilità di Scelta di un proprio progetto di vita da parte delle donne viene pesantemente contrastata e contratti
Le donne si propongono di mettere al centro dell'organizzazione sociale del lavoro una di voi una diversa concezione del tempo
Più complessa
Basata sull'espressione piene paritaria di tutti gli altri
Lavoro studio cura tempo perse tempo per gli altri
E di tutte le fasi della gente
Le istanze poste dalle donne
E che si riferiscono ad una nuova qualità dello sviluppo
Dovranno costituire un punto di vista fondamentale del nostro progetto
E della partecipazione centrale non aggiuntiva delle donne alla sua elaborazione
E questo è un esempio particolarmente significativo di come il discorso sulle regole
E sulla riforma dello Stato deve essere una leva di un'autentica e profonda trasformazione sociale
E oggi inevitabile una riclassificazione della funzioni
Pubbliche del rapporto pubblico e priva
è ormai chiaro che il mercato non conseguirà da sé
Gli obiettivi di una nuova qualità dello scudo
L'illusione del mercato auto regolato e già fallita nell'Ottocento
E sta fallendo anche adesso
Il prevalere di una ideologia della centralità dell'impresa nel corso degli anni ottanta
Ha fatto sì che l'accelerazione della rivoluzione tecnologica andata avanti di pari passo con un aggravamento degli squilibri tra reparti creare titoli con un aumento dell'impatto distruttivo della produzione sull'ambiente
Con l'incapacità soddisfare bisogni essenziali
In questa situazione per noi è evidente che il pubblico deve a livelli nazionali e internazionali di rafforzare la sua capacità di direzione strategica e di contro
Ma le modalità
E gli strumenti dell'intervento vanno rinnovati
Perché nuovi sono gli obiettivi
E perché abbiamo alle spalle non soltanto esempi di insuccessi del mercato
Ma anche esempi di insuccessi dello Stato
Soprattutto esempi di insuccessi dello Stato che pretende di pianificare programmare supponendo di possedere tutte le informazioni necessarie a decidere per periodi quinquennali o decennio
Il processo sociale ed economico si è rivolto all'innovazione
Deve risultare dalla interazione di soggetti diversi e se il ruolo di indirizzo generale deve essere inevitabilmente pubblico altrettanto necessarie l'autonomia degli altri soggetti i quali ciascuno secondo la specificità del proprio ruolo
Deve farsi carico dell'efficienza della moralizzazione della professionalità al fine di indurre il sistema stesso dell'impresa ad agire interagire con motivazioni più ampie che non una semplice motivazione del
Riforma dello Stato e riforma del mercato sono dunque due facce della stessa medaglia nella prospettiva di una nuova regolazione economica
E sociale
D'altro canto le più moderne teorie del mercato e dell'impresa ci dicono che il mercato non è un'entità a sé
Dotata di sue leggi naturali ma è un costrutto storico la cui conformazione dipende dalle leggi dello Stato
Dalla cultura e dalla storia di un popolo dalla conformazione dei soggetti che ne so
Dunque è un'istituzione che può essere multata
E anche l'impresa e possono avere natura diversa e diverse motivazioni le leggi
Noi riconosciamo dunque la funzione positiva degli
Il problema è se l'impresa debba essere considerata un soggetto commestibili
E cioè essere identificate in modo esclusivo nel comando proprietario
O invece debba essere intesa come istituzione
Nella quale agiscono diversi soggetti e interessi che devono essere tutti riconosciuti
E questa seconda la nostra idea che non disconosce l'impresa ma lo assume nella sua realtà complessi
In un Paese come l'Italia caratterizzato da una straordinaria diffusione dell'impresa possiamo quindi proporre un nuovo patto istituzionale che rovesci la situazione attualmente esistenti
Un patto che riguarda le regole non la libera espressione della conflittualità
Con il quale lo Stato chiede a tutti i cittadini di rispettare le leggi
Ma in cui esso stesso per primo si impegna rispettarle a darsi moralità ed efficienza al fine di creare un ambiente più favorevole all'impegno dell'innovazione dell'impresa diretto a conseguire gli obiettivi desiderati
Al fine soprattutto di garantire i diritti dei lavoratori
E di tutti i cittadini a tutti i livelli attraverso in primo luogo un sistema fiscale giusto
Che faccia gravare sui redditi di lavoro e sull'attività produttive che non faccia gravare sui redditi di lavoro e sulle attività produttive un peso abnorme tassando tre o quattro volte gli stessi regolari
E sulla base di questa concretezza programmatica che sin vera
L'altra grande idea fax quella dell'equità della giustizia un rapporto alla capacità episodi
Per questo al centro del rapporto tra pubblico e privato deve rimanere
Come valore inalienabile il riconoscimento della dignità e del valore del lavoro in tutte le sue diverse e articolato espressione
E questo significa riconoscimento e valorizzazione del conflitto
Regolazione del luogo
Garanzia dei diritti nei luoghi di lavoro e lotta ai fenomeni di gerarchizzazione garanzia di flessibilità auto determinante e di molteplici opzioni nel corso della vita da parte del singolo nei confronti del lavoro
Vuol dire ancora democrazia economica e quindi regole di trasparenza e di informazione
Partecipazione dei lavoratori alle decisioni dell'impresa
E alla formazione la gestione del risparmio diffusione dell'imprenditorialità in definitiva crescita del livello di democrazia nel mercato
I lavoratori devono poter decidere sul tipo di lavoro sulle sue finalità
Sulle sue forme organizzative sui suoi teme sono questi i tasselli di un moderno Progetto di liberazione del lavoro
Di un moderno movimento per il riscatto dei lavoratori contro la sofferenza e l'alienazione del lavoro che non può non essere impegni
Nel programma di una moderna forza politica riformatrice
Ebbene
Al centro di questo programma si pone dunque il diritto al lavoro come fondamentale diritto umano e di cittadinanza da cui discende il dovere di uno Stato democratico di assicurare la piena occupazione
Tutto ciò può definire carattere di un programma volto a contrapporre
All'individualismo sfrenato alla corsa al profitto e al suo potere politiche ispirate al valore della solidarietà
E a fronteggiare la degenerazione della vita politica amministrativa mediante una rigorosa affermazione di motivazioni etiche promuovendo la trasparenza di uno Stato di diritto capace di ridare fiducia alla gente
E di rilanciare il senso della vita pubblica delle istituzioni e dello Stato
In questo contesto è essenziale per una politica che renda effettivo il riconoscimento dei bisogni dei diritti e delle libertà un ampio progetto di riforma istituzionale
Io ritagli emettere lo Stato in condizione di garantire l'incolumità alla libertà personale
La sicurezza in un Paese in cui il territorio in zone ormai bassa sottoposto a un ramificato potere criminale incidendo fondamentalmente sull'intreccio tra mafia affari e politica
Anche il riferimento cioè occorre garantire il diritto alla giustizia vanificato nei fatti da leggi vecchie ma soprattutto da strutture obsolete da risorse inadeguate del diritto la giustizia fa parte il diritto un giudice indipendente da ogni altro potere indipendenza della magistratura è un bene che occorre oggi difendere cara
Fondamentale oggi un impegno anche per il diritto o l'informazione realmente pluralistica diritto essenziale di ogni società libere moderna che oggi in Italia apertamente insidiato
Un programma di regolazione in questo campo è urgente
E non potrà non essere anch'esso al centro della nostra iniziativa
Attuare il diritto alla sicurezza alla giustizia all'informazione ecco dunque i primi elementi della riforma istituzionale che propone
E accanto ad essi è davvero rivoluzionaria e la riforma che abbiamo proposto
Quando abbiamo parlato della separazione tra politica e pubblicamente
Qui è la sostanza vera della questione morale
Il maneggio del denaro da parte dei politici e la causa della corruzione dell'inquinamento
Del disgusto e della disaffezione di molti cittadini e fare la politica
Riformare le amministrazioni pubbliche sulla base del criterio di separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa e compito da intraprendere attivando un movimento di massa
Che sostenga la nostra azione intorno ad obiettivi definiti ma anche realizzando fin d'ora tutti quegli aspetti di autoriforma della politica e non sono pochi che possono essere attuati senza dovere attendere legittimo
Autoriforma della politica
Anche come adozione di comportamenti Diversi delle forze politiche quando operano nelle istituzioni
I codici di comportamento che proponiamo per le prossime elezioni amministrative
In tema di appalti sanità
Incarichi professionali
Le nuove regole per garantire i diritti dei cittadini all'informazione alla difesa civica i referendum nei Comuni nelle Regioni ecco fatti innovativi profondo rispetto a un tessuto democratico di base che si sta sulla Brando e degenerata
E propongo come atto esemplare di autoriforma della politica
I sottoporre alla decisione degli organi dirigenti del partito la scelta di non partecipare come rappresentanti politici ai comitati di gestione delle un verranno
Dovranno formarsi dopo l'elezione per gli enti locali per indurre il Governo e il Parlamento ad affrontare immediatamente le nuove norme legislative e la riforma dell'euro un'autentica costituente della democrazia italiana dovrebbe avviare una profonda riforma delle istituzioni repubblicane
Che ridefinisca riqualifichi le forze di rappresentanza gli esecutivi
Anche attraverso l'introduzione di nuove leggi elettorali che ridiano potere al popolo sovrano riducendo la delega ai partiti a questo proposito dobbiamo oggi porti con chiarezza una domanda
Per quali ragioni le riforme istituzionali
Delle quali si parla ormai da oltre un decennio sono fermi al palo di partenza
Credo che al riguardo vi sia stato un limite nostro
E dell'intero schieramento riformatore
Non vi è stato un movimento vero e reale nel quale si incarna Masseroli spinte al cambiamento
Nel quale lo scontento dei cittadini si trasformarsi in spinta propulsiva per la riffa
E per questo che fin dall'inizio in occasione dello scorso anno della presentazione del governo ombra
Abbiamo manifestato interesse e favore per iniziativa di un referendum sulle leggi elettorali del Senato e della Camera
Un'iniziativa che è nata in settori importanti del mondo cattolico di differente orientamento e che ha successivamente acquisito crescenti consensi in aree culturali e politiche diverse compresa la nostra della Società It
Un'altra fondamentale idea guida per noi deve essere quella della cultura dell'istruzione intese come valore in sé la cultura e l'istruzione come bene fondamentale per lo sviluppo della persona
E come strumento di autonomia e di critica rispetto alla realtà esistente
Perciò una sinistra che non intenda rinunciare al valore dell'uguaglianza delle chances di vita
Deve considerare il terreno dell'educazione come cimento prioritari
Della pioppi della propria azione politica e culturale
Essendo consapevole che la formazione l'orientamento del potenziale tecnico scientifico sarà fondamentale nel rendere possibile una diversa qualità dello sviluppo
Quello della scuola e dell'università è uno dei banchi di prova fondamentali
Della nostra concezione del rapporto tra pubblico e privato
Di un pensiero politico che va oltre il vecchio statalismo NO liberissimo
Si tratta di procedere di progettare riforme
Che permettano alla scuola e all'università di perseguire il duplice obiettivo dell'equità e dell'efficienza
Intendiamo batterci per affermare un nuovo modello di università
Una università pubblica non chiusa in se stessa ma aperta nella piena tutela dell'autonomia della ricerca della formazione a collaborazioni con il mondo esterno
Una università liberata dall'asfissia di un assetto istituzionale centralizzato e burocrati
Noi ci sono non non ci sottraiamo quindi alla sfida dell'autonomia ma intendiamo impegnarci perché essa abbia determinati caratteri e si è riconosciuto appieno in essa il ruolo degli studenti
Perciò abbiamo salutato il movimento degli studenti
Come un avvenimento di grande importanza nella vita politica e sociale del Paese
Perché esso ha rotto un silenzio che da anni era calato sui problemi della scuola e dell'università italiana
E perché esso si colloca e coglie un terreno di conflittualità moderna davvero decisivo quello legato alla concentrazione di funzioni essenziali connesse soprattutto al campo dell'informazione del sapere in sistemi di comando non sottoposti ad un un controllo democratico
Una tendenza che rischia di svuotare e potenzialità critiche innovativi cita il satellite impoverire sottoporre ai inedite forme di dominio l'intera vita civile democratica di produrre uno sviluppo sempre più ineguale qualitativamente i Natchez
Per tutto ciò il movimento degli studenti esprime una inquietudine più generale che attraversa il corpo di tutta la società
Esso è anche una spia importante di una sensibilità culturale nuova che si mette alle spalle i miti del rappa antismog
Le scorciatoie dell'individualismo
I modelli dell'omologazione neoliberista
Questo movimento è portatore di un potenziale democratico che va riconosciuto e valorizza
E portatore di una conflittualità Democratic
E a questo proposito voglio dire più in generale
Che in Italia le difficoltà oggettive
A far vivere momenti e fame di conflitto non può essere imputata una nostra soggettiva volontà di cedimento
Ma alla formidabile riorganizzazione dei poteri
è uno store ritardo nel comprendere nell'individuare le inedite potenzialità di conflitto che da quel processo spesso scaturito in sostanza un nostro ritardo nel leggere in modo aggiornato il i cara di una moderna conflittualità
Ma su questo voglio aggiungere ancora una riflessione
Il conflitto è un'esigenza permanente nel processo di democratizzazione
Il conflitto è un valore non un disvalore e non deve essere visto in contraddizione con la capacità di dare soluzione
Di cercare di offrire degli sbocchi di arrivare a delle decisioni
Il conflitto così concepito non è in contrasto con una visione pluralistica democratica non violenti
Aggiungo che l'accettazione del conflitto non ci riguarda solo in quanto forza di opposizione
Non esiste infatti un momento finale della storia
Nel quale il conflitto si acquieta per sempre con la presa del potere da parte della sinistra
Dei residui vitali concezione dobbiamo definitivamente liberale
Anche come potenziale forza di governo repressione della conflittualità dell'interessato
Essa infatti connaturata al metodo democratico
Alla sua natura di processo in definitivamente aperto e reso per l'appunto dinamico e teso al progresso dal conflitto spesso
Che deve essere piuttosto portato esprimersi in forme sempre più alte
Per quel che riguarda la civiltà del confronto le regole che si accettano la qualità degli obiettivi
E a partire da questa impostazione che si può giungere a un'effettiva valorizzazione dei movimenti
Nel pieno rispetto della loro autonomia e della loro ricerca di spazi e di mezzi per esprimersi
Ed è così che si può superare alla radice ogni rischio
Il movimentismo come si dice o di generico radicalismo
E in questo quadro anche che è possibile procedere all'individuazione dei soggetti cui deve fare riferimento una moderna forza riformatrice
La chiarezza sui valori che si intende affermare la loro traduzione nella realtà e nel movimento delle cose degli uomini
è strettamente legata alla individuazione dei soggetti dei bisogni essenziali e degli interessi di cui essi sono portato
Perciò non si può nel modo più assoluto pensare e dedicarsi solo a una sorta di ingegneria politica istituzionale
Di fronte a una realtà sociale complessa quale quella di cui abbiamo parlato sarebbe assurdo librarsi nel cielo dalla politica senza alcun referente chiaro sulla terra della società
Al contrario
è indispensabile stabilire una relazione con le domande e i bisogni dei soggetti delle classi sociali che si intendono rappresentare
La vera difficoltà sta nell'individuare in ogni momento il rapporto tra lotta sociale iniziativa politica
Ma proprio al fine di definire questo rapporto al di fuori di ogni ipotesi trasformista e politicista occorre individuare indicare i soggetti reali che ci stanno
E quindi rispondendo alla domanda con chi
Partiamo dalla convinzione che rimane prioritario
Per la nuova formazione politica che intendiamo costruire il riferimento all'insieme del mondo del lavoro nelle sue diverse articolazioni
Noi intendiamo dunque riferirci ai lavoratori dipendenti dell'industria
Dell'agricoltura del terziario alla classe operaia il tecnici ai ricercatori agli insegnanti agli operatori dell'informazione a tutti coloro che vivono del proprio lavoro e delle proprie competenze che intendono battersi non solo per una più giusta registi mozione dei beni ma per un'autentica liberazione
Era un'autentica liberazione
Di tutte le forme di alienazione di dominio e per un più pieno riconoscimento e una valorizzazione delle proprie capacità della volontà di poter decidere della propria attività e dei suoi figli
Noi ci rivolgiamo a tutte quelle energie del mondo culturale e scientifico
Che assolvendo la funzione produttiva
Di prodotto di proporzioni inestimabili
Intendono liberare il loro impegno dalla cappa soffocante di un sistema di potere politico ed economico
Che impedisce alla loro ricerca di porsi effettivamente al servizio dello sviluppo equilibrato è qualitativamente nuovo
Ci riferiamo a quale forse anche del lavoro autonomo e imprenditoriale
Tra le quali si esprime una significativa tendenza alla padronanza sulla propria attività e che si riconoscono in un progetto di democratizzazione integrale oltre che dello stato della stessa economia e che intendono impegnarsi
Per un'effettiva democrazia economica dentro e fuori i luoghi di lavoro
Ci rivolgiamo a tutti quei cittadini che sulla base del programma ritengono anche come singoli individui di dovere di potere fornire un contributo attivo nella definizione ideale culturale e politica
Nella Costituzione e nella realizzazione
Di una nuova forza della sinistra
E particolare valore assume il riferimento al movimento delle donne
La componente sempre più importante dentro un partito come il Partito Comunista Italiano sorto al di fuori dell'esperienza della rivoluzione femminile
Le donne possono proporsi come soggetto costitutivo della nuova formazione politica
Una tale esigenza che scaturisce dalla presa d'atto di un dato strutturale delle nostre società
Non intende certe esaurire le forme di espressione e l'autonomia delle donne in quanto movimento
Dobbiamo anzi partire dal riconoscimento della soggettività delle donne per quello che essa è oggi nella società
Dalla sua capacità di esprimere una forza è un progetto auto
E dal riconoscimento che oggi quel che si può e si deve costruire è un patto tra uomini e donne come rapporto tra due soggetti egualmente i contraenti
E non più come rapporto tra un tutto è una parzialità
Più in generale sul terreno culturale politico
Si tratta di far convergere posizioni anche idealmente diverse
In un'opera di ricerca e di iniziativa che dovrà avvenire sul terreno della costruzione della nuova formazione politica e delle scelte e programmi su questo punto occorre essere molto chiari
Non c'è da parte nostra nessuna tentazione totalizzante
Totalizzante
Vogliamo riconoscerci anche no come una parzialità
C'è da parte nostra la consapevolezza che i nuovi movimenti e nuove culture
Che si sono venute affermando con particolare forza ed evidenza già nel corso degli anni settanta
La cultura delle donne quella ambientalista quella pacifista e non violenta
La cultura dei diritti e di un mondo del lavoro in trasformazione
Impongono non già una somma una somma di nuove istanze impostazioni
Benzina permanente ricerca di una sintesi culturale e politica della quale nessuno di no è un depositario ma nessun organismo in quanto tale
Non è questo un problema che riguarda solo esso riguarda tutte le forze di sinistra
Che sono chiamate così a superare impostazioni tradizionali
E voglio dirlo ai Verdi ai quali va riconosciuto il merito di essersi costituiti attorno ha un'opzione programmatica di straordinario valore ma ad essi si può anche chiedere di Barthes perché dare un campo è un programma riformatore ecologiste di alternativa
Sfuggendo il rischio della frammentarietà e tanto più le tentazioni del consociativismo
Torno a dire che noi riteniamo possibile è necessario pensare lavorare affinché itinerari diversi giungano darà vita a un'unica forma
Centrale a questo proposito il rapporto
Con quelle aree del cattolicesimo italiano
Che hanno elaborato nel corso di una ricca esperienza sociale personale
Un'autonoma coscienza critica nei confronti dell'individualismo capitalista e del collettivismo burocratico
E che oggi intendono impegnarsi per una diversa qualità dello sviluppo
Socialmente finalizzata
E orientata dai valori di giustizia e solidarietà contro ogni chiusura individualista e consumista
Già al diciottesimo Congresso avevamo detto che era necessario andare oltre
La stagione degli anni
E imprecava una sorta di separazione tra il piano dei valori ed è il confronto su di essi
E quello empirico delle cose da fare
E che si imponeva un vecchio o un nuovo terreno di collaborazione fondato sulla coerenza tra valori programmi scelte politiche
Ebbene tutto ciò implica la possibilità che oggi le culture le idee le scelte dei cattolici progressisti
Divengano nella loro autonomia parte integrante
Di quelle della nuova forma
E questo richiede che in essa vi sia su un piano di laicità il riconoscimento e l'assunzione di alcuni valori che sono fondamentali per la coscienza religiosa
La positività dell'esperienza di fede
E la libertà di espressione di ogni coscienza religiosa il valore della vita la dignità umana e della persona
In modo che il dibattito non solo nella nuova formazione politica ma nel Paese
Sulle scelte politiche in grado di riconoscere imparare quei valori possa venire in termini di confronto e non di scontro
Contribuendo alla crescita di una più alta civiltà della politica
Questo processo potrà consentire ai cattolici di scegliere liberamente
Tra alternative pretura programmatiche diverse senza il timore che ciò possa entrare in contrasto con valori che la propria coscienza ritiene imprescindibile
è questa una necessità badate fondamentali
Per lo sbocco del sistema politico neanche ci pare per quelle energie dal cattolicesimo democratico
E sento ma l'esigenza di una riforma della politica ragionano di una fase costituente
Che porti a una ricollocazione della propria esperienza storica e culturale e consenta loro una più libera espressione delle proprie idealità scende
Fuori da ogni impaccio di schieramento ideologico
In tal senso sono rilevanti
Un apporto rilevante c'è un graviamo avvenga
Da una coscienza critica laica riformista d'ispirazione socialista che partendo da motivazioni fondate su un rinnovato rapporto tra libertà e socialismo e da un'originale riflessione sulle forze della democrazia
Sui diritti e sulle regole si colloca in una posizione critica
Nei confronti degli attuali processi di riorganizzazione dei poteri e di una democrazia dei forti contro il tempo
Da questo punto di vista consideriamo importante lo abbiamo già detto all'altro congresso vorrei ricordarlo non è una novità il confronto con i radicali
Ai quali riconosciamo di battersi da tempo con particolare coerenza per i diritti civili per l'affermazione di nuove regole nella vita sociale così e contestiamo che il confronto con gravità debba essere considerato in contrasto con quello con forze cattoliche o con altre forze di ispirazione laica e socialisti
Le recenti lotte per l'informazione per la riforma istituzionale quello sulla non violenza e contro la fame del mondo lo dimostra
Anche in questo caso occorre abbattere vecchi steccati che non hanno più ragione
La fase costituente l'elaborazione del programma fondamentale renderanno visibili le differenze i possibili approdi comuni di tutte queste comporta
Si tratta di itinerari diversi
Ma largamente convergente intorno a valori fondamentali che hanno costituito il nucleo etico della nostra specie
Quei percorsi tuttavia per congiungersi hanno bisogno di un nuovo inizio nel quale senza che alcuno tradisca se stesso si riparte insieme cofondatore ognuno e tutti di una nuova esperienza
E gli stessi valori bisogno
Che si iscrivono nell'orizzonte comunista
La critica della produzione per la produzione
Il superamento della separazione tra governati e governanti riconoscimento di beni non misurabili con il metro del denaro
Il bisogno di comunicazione umana diretta le domande di liberazione dal lavoro alienato
Non si devono più solo presentare come obiettivi che si collocano per l'appunto in un orizzonte lontano ma come valori che guidano oggi un'autentica politica riformatrice
Che sfida permanentemente le contraddizioni interne e a e ricerca e trova gli strumenti concreti della loro realizzazione
Tanto più che i bisogni dei più deboli non possono attendere devono trovare la strada democratica del potere e cioè la possibilità del loro soddisfacimento
Ecco perché noi indichiamo la via
Di un impegno orgoglioso che nulla a che vedere con il dissolvimento nostro
E ancor meno con la nostra liquidazione
Non sono possibili paragoni con quanto è avvenuto nell'Est
Dove è avvenuto il crollo di partiti reggimento idealmente ossificato esporta noi partiamo al contrario dalla nostra vitalità
Si tratta di decidere tutti insieme se vogliamo
Senza annullare questa nostra grande forza fatta di lotta e di idee di passione
Di organizzazione fatta di donne e di uomini che non intendono certo
Abbandonare il campo se vogliamo questa forza metterla a frutto accrescerne le potenzialità in un rapporto di contaminazione reciproca
Con altre forze che non si dichiarano e non sono comuniste che tuttavia sono pronte a collocarsi su un terreno di ricerca ideale e programmatica
Per una nuova forza della sinistra
In questo per azione noi dobbiamo portare espressione la parte migliore più vitale
Della nostra tradizione
Che è quella che è potuta crescere sulla base di un partito inteso come organizzazione di idealità energie diverse attorno a un problema
Si tratta di andare oltre il partito nuovo di Togliatti traendone però tutte le potenze
Un partito ricordiamolo che si proponeva di fare del programma
Inteso come rapporto organico tra grandi idealità e obiettivi politici concreti la condizione dell'adesione al partito e non già di arretrare verso una concezione ideologica del partito
E nessuno certo popoli ciò
Ogni tendenza all'esclusivi SMA ideologico
Rappresenterebbe oggi una regressione Rispetto alle caratteristiche più feconde dalla nostra esperienza politica dell'esperienza politica dei Comunisti italiani
Invece la nostra cultura intesa come cultura critica di continuo rinnovata e alla quale hanno contribuito generazione di intellettuali comunisti che oggi va messa in campo
Una cultura critica del capitalismo moderno che è chiamata ad aggiornarsi e alle definirsi in un confronto attivo con altre correnti culturali
In questa prospettiva il processo di costruzione della nuova formazione politica
Si svilupperanno né attraverso la fusione con altri partiti bensì attraverso l'apporto si singoli i gruppi
I settori della società che operano nella produzione delle professioni nel mondo della cultura e nelle istituzioni e che intendono associarsi partecipare al nostro processo costituente
Si tratta di un processo che precederà accompagnerà
E seguirà la costituzione della nuova forza di far
L'apertura della fase costituente comporta un grande impegno ideale politico e di massa
Al fine di chiamare a raccolta l'insieme delle forze e delle potenzialità di studio forze che non hanno la nostra stessa formazione culturale di e di partito che determineranno un arricchimento ma anche un inimitabile rapporto dialetti
Se così non fosse infatti si tratterebbe solo di lavoratori e di cittadini che intendono iscriversi al nostro
Naturalmente noi tutti dovremmo continuare a operare durante la fase costituente
Perché gli iscritti al partito comunista tutto ciò infatti
Ricorrendo alla forza che se ne fa promotrice non potrà che aiutare la costituzione della nuova formazione
A questo punto giungiamo ad affrontare un altro quesito essenziale
Quale formazione
Esiste uno stretto rapporto tra forma organizzativa programma e finalità poi
La stessa organizzazione quale che sia la forma partito a cui si pensa cambia natura e peso a seconda degli obiettivi dei referenti sociali delle ambizioni sto noi vogliamo essere una forza alternativa l'attuale assetto sociale e politico caratterizzato e condizionato
Da quei processi di riorganizzazione dei poteri di cui abbiamo prima
Una forza alternativa a tutto ciò che ha portato a umiliare la politica come Project
Come grande esperienza di partecipazione temo
La funzione originale della nuova formazione politica risiede nell'assunzione della centralità
Di una riforma della politica e delle istituzioni che interpreti il processo di crisi di trasformazione dello Stato come la combinazione di fattori sociali pur e questo richiede che si dia più peso alla funzione del partito come portatore di un progetto proprio perché si vuole dare più peso alla società civile la si vuole fare me
E quindi è necessaria come abbiamo visto una nuova strategia della trasformazione sociale tra dualista è riformista in senso forte
Che si muova nel quadro di nuove compatibilità
Quelle che discendono con coerenza degli obiettivi del progetto di riforma
E questa la via che potrà consentire di superare il blocco della sinistra italiana
E che uno dei fattori certo non sa è che non secondari del blocco del sistema politico
Il nuovo partito riformatore se vuole promuovere l'aggregazione di un campo di forze sociali e politiche alternativo dovrà essere una formazione politica di massa profondamente radicata nella società
Capace di rappresentare effettivamente interessi e aspirazioni di vasti settori popolari
Un partito democratico popolare un partito della sinistra che opera per riorganizzare la sinistra su scala europea e che perciò opera all'interno dell'Internazionale socialista un partito dunque internazionalista ed europeista partito di lotta e di governo
Un partito dei lavoratori
Un partito che sa e che vuole che la sua natura la sua identità sia essenzialmente determinata dai milioni di lavoratori che esso rappresenta e che intende continuare a
Perciò la classe operaia i bisogni e le aspirazioni che in essa si esprimano saranno forza fondamentale della nuova forma
In questo quadro naturalmente centrale rapporto con il sindacato
Da realizzare anche su sui contenuti e sui programmi
E che si fondi sul pieno riconoscimento politico e dell'autonomia del sindacato pretese
L'unità e l'autonomia sindacale costituiscono per noi una condizione basilare per ogni società pienamente democratico
Per queste escludiamo l'ipotesi di sindacato dell'alternativa sul meteo sul modello peraltro in crisi di tipo la pulizia
Auspichiamo un'idea piena dell'autonomia del movimento simile
Naturalmente un'autonomia non certo indifferente rispetto agli indirizzi programmatici dei governi
E delle forze politiche in campo
Un'idea di autonomia che rifiuta una concezione del sindacato come sede di mediazione tra diverse componenti di partito e che non tollera forme di legittimazione strane al sindacato stesso
La discussione in corso in questi giorni sulle piattaforme contrattuali e mani essere che si manifesta particolarmente trema da meccanici sono la manifestazione di una difficoltà
Nella capacità di rappresentanza effettiva che può comportare prezzi pesanti in termini di potere negoziale
Di perdita di controllo sulle modificazioni del lavoro di governo unilaterale del salario di fatto da parte dell'impresa di capacità di incalzare sul seggio i governi
Sui temi decisivi dell'occupazione della qualità del lavoro dello sviluppo del Mezzogiorno della riforma dello stato sociale
A proposito delle divertenti sei contrattuali aggiungo che è necessario nel pieno rispetto dell'autonomia sindacale impegno diretto del partito a fianco dei lavoratori
Il ruolo del partito di altre forze di sinistra e democratiche può essere molto importante nel costruire nella società e nelle istituzioni
Quel clima di più largo consenso e di solidarietà
Che può essere decisivo per realizzare contratti che Segni non chiaro passo in avanti nella lotta per la riduzione dell'orario di lavoro per migliori condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori italiani
La questione della democrazia sindacale si intreccia una ricollocazione sociale e culturale del sindacato in una democrazia dell'alternanza che salvaguardi e rafforzi la sua autonomia
Noi non pensiamo dunque
A un raggruppamento di organizzazioni sociali e di movimento
I movimenti in quanto tali e non si tratta certo di una novità coprono sulla base della loro autonomia uno spazio che non è quello dei partiti inoltre movimenti ci sono le associazioni
Pensiamo solo a quelle educative del volontà Puglia
Atto e altre forme di organizzazione sociale
Alle quali va riconosciuta una funzione garantita un'autonomia
Che si fondi anche sulla disponibilità di finanziamenti mezzi sedi e potere gli effetti
Nell'ambito di un sistema pluralista non solo partitico
Il problema allora è quello di andare oltre una vecchia concezione del Pat
Cui corrisponde un'esperienza cioè l'autonomia dei movimenti e delle associazioni che rischia di produrre un isolamento Ricci
Le linee di scorrimento tra movimenti associazioni e partiti tendono così a chiudersi
L'azione del partito viene sospinta prevalentemente sul livello istituzionale e i movimenti tendono a trasformarsi essi stessi in piccoli partiti
A tutto ciò va invece contrapposto una profonda trasformazione del rapporto tra partiti associazioni e movimenti
Fondato su chiavi confronti accordi programmatici su reti di collegamento le sue azioni comuni legati a obiettivi determinati flessibili e reversibile
In ogni caso in linea generale occorre per quel che ci riguarda distinguere con chiarezza tra il rapporto che si dovrà stabilire come in movimento
E con le diverse organizzazioni sociali
E quello da realizzare che tutt'altra cosa durante la fase costituente con gruppi associazioni circoli club che si costituiscono sul terreno politico in vista
E in funzione della nuova formazione poi
Dovrebbe risultare evidente da quanto detto sinora che non intendiamo dar vita a un partito di opinioni non core Tello elettorale
Ma un forte partito riformatore popolare di massa che possa raccogliere in sé la grande ricchezza della tradizione riformatrice liberando nel tutte le potenzialità
In un rapporto di collegamento con altre forze altre soggettività altre idee culture che intendono impegnarsi di un progetto riformatore
La confluenza nella nuova formazione politica di diverse componenti molteplici itinerari culturali e politici renderà necessaria una libera e aperta dialetti
Una dialettica che si esprimerà in vari modi
Anche a seconda della fisionomia
Che assumerà la nuova forma per
Per fare un esempio l'eventuale partecipazione non solo individuale ma anche associato per le donne
Alla nuova formazione politica potrebbe produrre caratteristiche del tutto inedite non solo nella dialettica delle idee dei programmi
Ma anche in quella concernente la formazione selezione dei
Dovrà essere comunque garantita la libera espressione di posizioni diverse in un contesto che assicuri contemporaneamente la democrazia interna
La capacità di governo del partito stesso l'efficacia dell'azionista ne centralismo dei Anarchia
Le vie in modi per realizzare tutto ciò
Dovranno essere individuati nel corso di una discussione aperta sul modello organizzativo
Sulla forma partito su tipi e modalità di adesione associazione e collaborazione
Una cosa è comunque essenziali
Quale che sarà la futura forma partito
Adesso non dovranno essere propri metodi e strumenti che negli altri partiti hanno contribuito alla degenerazione della vita pubblica
Il pluralismo delle idee che stiamo già sperimentando in modo aperto e appassionato
Deve esprimersi in un confronto franco e leale
No nello scontro fra gruppi e persone
Per contrastare un'idea non c'è bisogno di combattere e tanto meno di denigrare la donna o l'uomo che di quell'idea sono portatori
Anche perché un tale metodo oltre ad essere caratteristico di concezioni politiche oscurantiste nega la reversibilità delle posizioni eletti stabilizza
Dobbiamo in ciò deve sempre presa
Dobbiamo insomma aver sempre presente che un conto sono le differenze evidenti
Un conto le tentazioni personalistica
In tal senso aggiungo che non è stato nostro costume non penso che debba di venirlo i soggiacere a tentazioni massimalisti che si Nanco demagogiche prescindendo da una valutazione degli effettivi umori sociali
E considerando prevalentemente opportunità legate al confronto interno alta
Dobbiamo essere in ciò coerenti con l'idea condivisa
Di misurarci noi per primi sulle scelte e sui programmi
E non invece di graduare il nostro atteggiamento sui programmi a partire dal identificazione di un avversario politico
Il pluralismo delle idee
Deve essere confronto dialettico
Continua ricerca di convergenza anche attraverso costruttivi ed aperti dissensi e deve essere improntato alla tolleranza e al rispetto delle posizioni altrui
Tutto il contrario di un sistema correntizio e magari anche rissoso irrigidisce il confronto crea barriere e steccati
Con soli dalla contrapposizione di interessi ma non favorisce anzi ostacola una ricerca dinamica e comunque
La vera prova il grande obiettivo che ci prefiggiamo
E quello di garantire un libero dibattito che faccia convivere produttivamente le differenze
Solo seguendo questo metodo si potrà definire far vivere una nuova formazione politica
Una nuova cultura un nuovo rapporto con la società
La definizione del modello organizzativo dei rapporti con la società della formazione politica cui tendiamo a dar vita richiedono non solo il riconoscimento del pluralismo politico interno
Ma un cambiamento profondo della struttura organizzativa che lo stesso nuovo paradosso del Partito comunista e meditato dal passato
La forza organizzativa e certe essenziale per un partito di massa
Ma dobbiamo sapere che essa non è sufficiente e anzi se affidata prevalentemente agli apparati può essere persino controproducente rispetto all'esigenza ristabilire le cantine
Piani di massa
Che possono invece realizzare ossia attribuendo un maggior peso
A forze della società civile nei processi di elaborazione e di decisione politica
Anche attraverso la formazione di organismi dirigenti ristretti che consenta una maggiore efficienza e collegialità nella direzione
Noi non solo superiamo radicalmente come abbiamo fatto da tempo idea del partito ideologico onnicomprensivo ma mettiamo in campo una vera e propria dottrina del limite del partito
Limite rispetta la pretesa di rappresentare la coscienza ideale e culturale ogni iscritto
Limite d'innanzi all'emergere di nuovi soggetti della società civile
Anche se i portatori di soggettività politica
Ai quali vanno riconosciuti spazi i mezzi funzioni limite rispetto al rapporto con le istituzioni
Tale concezione del limite dovrebbe informare visse l'insieme del sistema politico italiano
Il problema della distinzione tra partiti e istituzioni non riguarda solo i Paesi dell'Est
Ma anche sia pure in modi assai diverso il nostro stesso paese
Solo sciogliendo positivamente questo nodo
Si può creare un sistema dell'alternativa
Che consenta per davvero a chi vinceva al governo
Di rispettare i valori e le verità interne della minoranza
Questo è il terreno più sicuro per far crescere una pianta alzate vita della polis
E dentro questa concezione più generale
Che noi vogliamo costruire un partito che trova originali vie di scorrimento con la società
Che acquista capacità di ascolto
Il rapporto con le competenze che è in grado di cogliere e interpretare le sollecitazioni che provengono dai conflitti
E acquista la facoltà di costruire misurare il suo il Progetti di un confronto vivo con le dinamiche civili e sociali
Infatti affrontando tale questione
Che noi vendiamo politicamente concreta
La prospettiva per la quale intendiamo batterci quella di accedere alla direzione politica del Paese
Da quanto occhi fin qui affermato emerge dunque il profilo davvero alternativo e di governo dalla nuova formazione politica
Un'autentica opposizione
E oggi credibile
Se non è fine a se stesse
Se non rimane prigioniera di un quadro consociativo
Che deprime tutto il sistema politico
Ma se si attrezza insieme a rappresentare la società e ha governare con coerenza il Paese questa è la funzione un partito fuori
Veniamo ora al come ha come possibile operare in questa direzione
Si tratta prima di tutto di non disperdere il processo iniziato
Di vivere la decisione dell'apertura della fase costituente
Come avvio di una nuova prassi classe politica e di massa
Che impegna in mobilità pienamente tutte le energie
Del partito
Dobbiamo essere fiduciosi e determinati
Sapendo di essere noi tutti padroni del nostro destino
Il protagonista dell'operazione che vogliamo promuovere e innanzitutto questo organismo collettivo
Il futuro che vogliamo costruire e nelle nostre ma
Quelle che ci avviamo a realizzare una grande costituente di massa
Che ci consenta di ripartire dalla Società
Per determinare le condizioni di una svolta nel Paese in alternativa politica e di governo
Dobbiamo cominciare a sperimentare il rinnovamento della nostra struttura organizzativa a mettere in campo una nuova e più diffusa funzione dirigente
La costituente deve iniziare subito
A partire dalle sezioni nelle città nelle regioni suscitando ed entrando in campo con comitati e organismi aperti
Che sappiano confrontarsi con quanti esprimono la disponibilità
E la volontà di partecipare al processo costituente non solo discutendo ma incominciando a dar vita alle molecole di una diffusa iniziativa politica e organizzativa nel Paese
Dimostreremo con i fatti di voler lavorare a una formazione politica di massa attraverso un piano di azione
Che persegua obiettivi concordemente definitivo
Che rispondano a bisogni presenti e diffusi nel territorio abbia interessi sollecitazioni e proposte di cui sono portatori le donne e gli uomini giovani con cui entriamo in contatto questo grande processo di massa deve avere come uno dei suoi centri preveggenti i luoghi di lavoro e di studio
A questo impegno diffuse articolato dobbiamo chiamare gli indipendenti eletti nelle nostre liste nelle assemblee nazionali e locali e quanti stanno dando vita alla sinistra del club
E a diverse forme associative collegate alla prospettiva della Costituente
La fase costituente della nuova formazione politica dovranno riconoscere e valorizzare in particolare la piena autonomia delle donne
Questa autonomia sarà tale se non si collocherà in modo parallelo rispetto al progetto e al programma della nuova formazione politica ma si ammira ad occuparne il cento
Saranno comunque le donne a definire i tempi le mole né modalità le sedi e le regole della loro autonomia
Grande processo che intendiamo avviare
Perché ha già suscitato così intenso fervore una così diffusa attenzione
E destinato a costituire un evento rilevante nel percorso che condurrà la riforma della politica del nostro Paese
Perciò
Compiamo un atto responsabile utile per l'insieme della società italiana
Noi ci siamo messi in gioco con un obiettivo
Di fare esprimere tutto il nostro potenziale etico e politico come elemento visitatore dinamico di un'alternativa di governo
Questo nostro atto ha ridato fiducia in una parte crescente del Paese
Nella possibilità politica concreta di un cambiamento
Come si è detto e come risulta ormai ampiamente acquisito
Noi ci siamo messi in gioco a partire dalla percezione di un mutamento generale dell'ordine mondiale
E non in rapporto al crollo dei paesi
E questa è una situazione una circostanza
Di portata storica che non coinvolge solo no
Tutti sono obiettivamente in gioco
Tutti devono mettersi in gioco
Devono cambiare
Anche se i motivi di riflessione non sono gli stessi per tutti
E di diversa natura sono le responsabilità e i meriti di ciascuno
La fine dell'ordine di alte del bipolarismo
La dissoluzione della contrapposizione comunismo anticomunismo
Che ha caratterizzato la lunga fase della guerra fredda
Fa venire meno quello che storicamente è stato il fondamentale collante ideologico della di chi e della sua rendita di posizione quello dell'anticomunismo
Di questo del resto
Sembra comincino ad essere consapevoli democristiani
E il complesso dell'area cattolica democratica
E anche in questa chiave
Che si può leggere quanto avviene oggi nelle di chi è che si può interpretare il suo interno Trapani
Si conferma in modo ormai ineludibile la necessità
I superare il dilemma di fronte a cui si trovava la DC secondo la nostra analisi del diciottesimo congresso
A decibel rinnovarsi davvero dicevo al diciottesimo congresso dovrebbe sentirsi protagonista dalla costruzione del sistema dell'alternanza dovrebbe avere il coraggio di rimettere in gioco il suo rapporto con la società sulla base di un progetto
L'esito del dice del diciottesimo congresso della DC
Segna la fine di un equivoco
Apre un vuoto e solleva dicevo un grande problema per le componenti più avanzate e democratiche di quel partito
Si vedrà aggiungevo ed è ancora oggi uno degli interrogativi principali della nuova fase politica che si apre
Si vedrà se quelle componenti uscendo dall'equivoco
Sapranno accettare la sfida dell'alternativa
Contrastando la scelta che oggi prevale nella DC che affida a quel partito un ruolo volto a perpetuare gli equilibri e meccanismi dell'attuale sistema politico un ruolo quindi di conservazione
L'equivoco di una pacifica composizione di quel dilemma non è più sostenibile
Perché non è più sostenibile e storicamente superata la centralità democristiana come perno del sistema politico
L'Abi da decine non potrà non attrezzarsi ad essere una parte un poco
Prevedibilmente rilevante significativo ma non Monni comprensivo della vita politica infette
Quanto è avvenuto in queste settimane all'interno della DC
Con la dissociazione delle componenti di sinistra dall'unità di maggioranza è una conferma della nostra ma
Vi è la sensazione
Di una insoddisfazione profonda nel Paese
E in particolare nel mondo cattolico
Nel quale appare irrinunciabile una visione alta progettuale della politica una tale sensazione si riverbera nell'atteggiamento dalla sinistra democristiana
Che probabilmente mossa da due preoccupazioni
Quella di non accettare i processi di degenerazione istituzionali
In tal senso è significativo l'atteggiamento sulla questione cruciale dell'informazione la nuova attenzione al tema delle riforme istituzionali
E contemporaneamente quella di non smarrire il non far smarrire la Democrazia Cristiana
La capacità di collegarsi alle ansie alle insoddisfazioni ai momenti più vidi
Dell'aria ai movimenti più vivi dell'area cattolica si tratta di preoccupazioni legittime
Che se vissute conseguentemente possono aprire spazi per una competizione sui contenuti ma anche una concorrenza nell'interpretare settori dinamici e progressisti della società
Si tratta di un'ipotesi che andrà valutato e misurata sulla base di una coerenza tra valori progetti
Scelte effettive
Per tutto ciò riconfermiamo due nostre convinzioni
La prima
E che non si tratta tanto meno oggi di contrapporsi entranti democristiani anticomunisti così come non ha senso essere anti socialisti
La nostra opposizione alla DC e quella precise scelte programmatiche è un sistema di potere che paralizza la dialettica politico
La seconda convinzione che l'alternativa implica comunque una ricollocazione strategica di tutte le forze di progresso
E che le differenziazioni tra conservatori moderati e riformatori
Sono destinate ad attraversare gli attuali schieramenti e a dare vita inedite aggregazioni di maggioranza e a nuove aggregazioni di opposizione e noi pensiamo a nuove forze politiche
Ovviamente una tale prospettiva se suscita speranze suscita anche timori e avversione
Si tratta di atteggiamenti che seppure risultano comprensibili
Sono nondimeno assai poco lungimirante
Perché non colgono la grande occasione di un'evoluzione pacifica democratica
Pluralista della nostra vita politica
Fondata sul confronto tra alternativi programmatiche reversibili
E questo un passaggio ormai Obama o abbandono abbandonata essi abbondantemente maturo è necessario se non si vogliono qualche
I fenomeni degenerativi e paralizzanti della nostra vita politica il suo distacco dalle esigenze della società
Se non si vuole correre il rischio di fenomeni di frammentazione disgregazione e persino di inedite contrapposizioni Piero
Se tutto ciò si vuole evitare si vuole garantire un futuro di progresso all'Italia
Deve affermarsi una politica dinamica aperta di confronto sui programmi
Un confronto una competizione
Al termine della quale non ci sono vincitori che possono calpestare i valori le idee i diritti di coloro che saranno all'opposizione
Tale prospettiva richiede precondizioni
Una maturazione di tutta la situazione
Attraverso l'impegno civile e sociale di massa una riforma del sistema politico
E l'affermarsi delle condizioni politiche di un'effettiva alternativa e cioè nuove relazioni nell'area della sinistra
Questi tre aspetti vanno sempre tenuti insieme
La nuova formazione politica
Per come noi la pensiamo non può pretendere di esaurire in sé tutta la sinistra
Essa invece
Vuole riproporre rilanciare su basi diverse
Il confronto con il Partito Socialista Italiano mantenendo aperta la prospettiva della ricomposizione di tutte le forze russe
Per quello che riguarda i rapporti col partito
Tutta la nostra politica si muove in una prospettiva quella di promuovere una sempre più ampia e coerente unità riforme
Non c'è dubbio che la partecipazione a una coalizione governativa sempre più statica e priva di respiro
Se pure call center segni di godere dei vantaggi della sua rendita di posizione crea quel partito non poche difficoltà che sembrano destinate
Noi percepiamo in quel partito ma l'essere motivato rispetto all'attuale collocazione nel governo è una qualche incertezza sulle prospettive
Può il Partito socialista deciderà il partito socialista imboccare una strada nuova andando oltre la linea della governabilità inoltre la difesa di una rendita di posizione che risulta anche se ormai insostenibile
Noi pensiamo che anche il Partito socialista deve sentirsi in gioco deve compiere dei passi
Anche se il quesito che poniamo riguarda naturalmente quel partito
Che cui eventuali riflessioni in tal senso seguiremo con rispetto e con attenzione
Per quel che ci riguarda noi non abbiamo scelto la prospettiva dell'unità socialista
Anche se accolgo l'invito ad affrontare il tema consentire
Noi riteniamo affrontando appunto il tema con serietà
Molto semplicemente quindi senza anatemi nei confronti in questa che è stata una prospettiva ed è un impegno del Partito socialista
Riteniamo che esistano ancora ragioni politiche programmatiche
Che militano a favore di un pluralismo
Abbiamo detto inoltre che un processo di ricomposizione delle forze della sinistra
Non può far perno sulla riconsiderazione di antiche divisioni scissioni
Trattandosi a nostro vi avviso differite cicatrizzata
Ma richieda piuttosto un confronto politico e programmatico sul futuro
Sull'Italia e sull'Europa che vogliamo costruire
Un confronto che non poche condurci oltre ma tradizionale contrapposizione tra movimento comunista del movimento sociale
Occorre anche prendere in considerazione
Non solo da parte nostra
Ma anche da parte del Partito socialista
Che sono oggi in campo come ho detto componenti di tradizione cristiana democratica radicale
Nuove sensibilità ambientalista e Verdi che possono concorrere in modo del tutto originale alla definizione di una nuova sinistra in Italia euro
Nello stesso tempo ci rendiamo conto che nel mutato panorama politico internazionale
La presenza di un'altra grande forza popolare democratica e riformatrice
Che faccia anch'essa parte dell'Internazionale socialista
Potrebbe porre un problema il merito dei rapporti sì
Potrebbe creare motivi non venti ma nuovo di concorrenzialità e accentuare contemporaneamente le difficoltà
Che sorgono da una diversa collocazione rispetto al governo del Paese
Noi non vogliamo che questi rischi oggettivi prendano il sopravvento sulle possibilità di un confronto costruttiva
Perché ciò non avvenga si rende tuttavia necessaria una rinnovate intenzioni unitaria da parte di tutti
Occorre compiere con decisione i primi passi in questa direzione
Quella di una vicina nato confronto programmatico che dovrebbe consentire di individuare le operazioni di un programma di governo
Riformulato
Significativa in particolare potrebbe essere una ricerca comune
Sulla prospettiva della riforma istituzionale
Una prospettiva che deve esprimersi in un disegno organico che contempli un giusto equilibrio tra i diversi poteri
Creandosi le cose le condizioni di un alternativa programmatica e nel contesto di un diverso quadro istituzionale
Si potrebbero studiare molteplici ipotesi di avvicinamento
Tra le diverse forze di sinistra e tra noi del partito socialista
In grado di consentire una distinzione tra la sfera dei partiti e quello della rappresentanza istituzionale
Si potrebbe ragionare su eventuali accordi parti programmatici ed elettorali e questo al punto al fine di superare naturalmente a condizione che si determinino basi programmatiche chiare
Gli inconvenienti di un'accentuata concorrenza e frammentazione elettorale nell'aria della città
Non si tratta naturalmente di proposte per l'immediato futuro
Ma ad ipotesi su cui rifletto
E che comunque richiederebbero oltre la necessaria riforma istituzionale un'autentica convergenza programmatica
Da realizzarsi non solo tra vertici di partito ma nel corpo della società e nell'insieme dell'assegno
Negli ultimi giorni tuttavia si sono manifestati
Da parte del Partito Socialista Italiano atteggiamenti nuove
E noi vogliamo prendere seriamente in considerazione
Riteniamo che le nostre stesse persone vestita
Nei confronti della proposta dell'unità socialista
Abbiamo sollecitato alcune precisazioni sulle quali credo sia giusto riflettere intendiamo riflette
Ritengo infatti che sia interessante l'affermazione fatta ieri da Craxi nella direzione del Psi
Là dove si sottolinea la necessità di perseguire una unità
Rispettosa delle differenze dei diversi appalti delle diverse esperienze e delle diverse tradizione
Una tale impostazione
Dovrebbe però superare alla radice
Da parte di tutti naturalmente la ricerca di egemonie ed io gli equilibri nella City
Occorre al contrario fare avanzare tutta l'Asia
Chiediamo quindi anche noi
Che siano valutate con serietà e rispetto
Le nostre osservazioni
Che riguardano l'assunzione di grandi opzioni che mettono in gioco non solo il Partito comunista
Ma l'insieme della sinistra
E che tendono a ridefinire le caratteristiche stesse di una nuova sinistra non esaurì bile nel ceppo socialista
Si tratta di osservazioni e di problemi che non intendono chiudere
Ma al contrario Edward prime aprire in primo luogo come il partito socialista una comune riflessione strategica che noi siamo disposti ad avviare con franchezza e con lealtà
Una tale prospettiva richiede comunque che il Partito socialista individui nella nuova formazione politica cui intendiamo dar vita
Non un fattore preoccupante mono occasione per un confronto costruttivo e per la realizzazione di politiche riformatrici
Queste invitava a fare un grande uomo
Caro a tutti no e a cui rivolgiamo qui un ultimo commosso saluto questo invitava a fare Pertini che volle deve avvenire
Che volle bene a Berlinguer come un figlio e che sempre se battuto come è stato anche di recente e abbiamo apprezzato questo gesto
Per ricordato per l'unità di tutte le forze di
Noi misureremo comunque gli atti concreti visibili
Che diano il segno di un'inversione di a partire dalle prossime elezioni amministrative
Al centro del confronto elettorale infatti noi intendiamo porre la questione della riforma della
Noi auspichiamo
Ma su questo avrà modo di ritornare nell'intervento conclusivo
Una scelta chiara nella direzione delle alternative programmatiche nondimeno schieramento
Anche perché le stesse giunte di sinistra deve valere in modo prevalente
La chiarezza programmatica a partire dalla questione
Care compagne e cari compagni
Abbiamo attraversato una fase appassionata
Intensa anche drammatica
Abbiamo assi abbiamo sentito credo
Di poterlo dire
L'acuta sofferenza
Che accompagna inevitabilmente ogni scelta di rinnovamento
Ogni novità
Che si presenta dolorosa
Non solo per chi la avversa ma anche e a volte forse di più
Per chi a torto o a ragione
Si assume la responsabilità di proporla risorse
Cento
Sento però che possiamo dire che sono stati anche mese vitali
Nel corso dei quali un grande dibattito ha percorso tutto il partito
Mesi che hanno segnato una straordinaria esperienza democratica
Che è stata al centro dell'attenzione di tutta la società Italia
Nel corso di questa esperienza il nostro partito e cambiato
Una trasformazione se già determinata con la nostra libera e trasparente discussione
Se già realizzata una vera notizia
Credo che si possa considerare questo un merito dalla proposta da me avanzata al partito
E che sia stato anche un merito di tutti voi che vi siete espressi anche in modo diverso e attraverso piattaforme contrapposte su quella proposta
Il partito è stato chiamato a decidere in modo diretto e senza mediazioni di vertici su una scelta di fondamentale importanza
Tra queste
Attivo risultato che può renderci tutti più forti nel nostro impegno nella nostra lotta democratica
Nel corso di questa mia relazione come avete potuto constatare ho cercato di tenere presente il senso e il valore non solo di critiche e preoccupazioni
Ma anche di proposte e suggestioni che venivano dalle altre due mozioni
Ho Potito ho potuto così arricchire precisa
Il carattere della proposta sottoposta al partito
Sono profondamente convinto che la democrazia è anche capacità di ascolto
L'ascolto reciproco
Ho così cercato
Di un dibattito a volte aspro e duro
Di ascoltare ciò che era essenziale ascoltate
Lasciando cadere ciò che poteva sterile o apparire ingeneroso
Ho tenuto conto del significato
Che si è voluto dare al tema degli orizzonti del comunismo collocandolo come era naturale
Nella prospettiva politica di cui sono contento
Ho ricollocato sempre nel quadro di quella prospettiva le suggestioni del programma comune e credo ci siamo trovati d'accordo sull'identità di un partito non solo programmatico ma portatore di valori ed ideali
Adesso dobbiamo tutti abituarci a convivere con una novità che abbiamo prodotto
E quindi con la differenza delle posizioni senza che questo significhi smarrire il valore dell'unità
Non è vero che la differenza la discussione distruggono il partito
Ma non è nemmeno vero che l'unità del partito
Esiste solo se non si esprimono in modo palese
Le diverse posizioni
Quanto più le diverse posizioni si esprimono in forma visibile
Tanto più dobbiamo tutti abituarci un reciproco ascolto
Occorre dunque lavorare insieme nel rispetto delle differenze
Proprio perciò sarebbe ora sbagliato attenuare il significato del nostro dibattito e dei suoi risultati
Come voi sapete nei congressi di sezione di federazione
Si espresse un'ampia maggioranza attorno a un preciso mandato
Quello di aprire la fase costituente di una nuova formazione
Questa era l'oggetto della scelta del comma
Altre questioni possono vederci divisi e uniti
Anche secondo schieramenti diversi da quelli attualmente rappresentati dalle diverse mozioni
Ma tale differenziazione si collocano tuttavia sul piano distinto e indipendente
Rispetta la decisione fondamentale che sta dinnanzi a questo scopo
La democrazia ha bisogno di chiarezza
è necessario che non si intreccino piani tra loro differenti
Ci sono questioni programmatiche sulle quali avevamo già prima posizioni diverse
Ma non è per risolvere tali questioni che se chiesto un congresso straordinario
L'esigenza e la richiesta di questo congresso è nata dalla convinzione che l'ha portata dalla proposta avanzata rendeva indispensabile un immediato pronunciamento di tutto il partito
Ho una tale valutazione a quella richiesta abbiamo aderito anche se personalmente come è noto avrei preferito un percorso chiuso
Ora comunque il congresso è chiamato a decidere
Nella chiarezza sull'apertura della fase costituente
Tale scelta ci consentirà di spostare l'accento sui contenuti
Su uno ulteriore elaborazione programmatica ideale politico
è ovvio che non usciamo dal Congresso con due correnti
Quella del sì è quella del no giacché quelle due componenti traevano motivazione e fondamento dal confronto che in questi giorni conoscerà il suo esito
Rimarrà aperta una dialettica tra posizioni differenti alcune delle quali come dicevo esistevano prima di questo congresso
Altre differenze potranno verificarsi sul terreno del tutto inedito
Quello che si aprirà con la Costituente
Potrà anche rimanere aperti
è verosimile che ciò accada
Ma non tocca certo a me deciderlo
Una dialettica conseguente a quella che ha animato il confronto fra il signor
Il dibattito di questi giorni servirà a chiarire i termini e la portata di questa dialettica
Che dovrà trovare anch'essa espressione nel corso della fase
Tutt'altra cosa sarebbe il formarsi
Di una corrente di maggioranza e di una minoranza cristallizza
Sarebbe sgradevole non dico in principio inammissibile ma sgradevole nocivo un qualche atteggiamento pregiudizialmente
Credo che l'atteggiamento corretto da assumere
Se a quello di riconoscere la sovranità del congresso
Innanzitutto di questo sport
Che concluderemo fra pochi giorni che ci impegnerà a lavorare subito per dare vita alla costituente della nuova formazione
La vera garanzia democratica no ma si trova in espedienti formali ma in quello reciproco rispetto in quella fiducia che nasce dalla democrazia
E cioè dalla trasparenza di un processo che ci garantisce che non sono predeterminati e precostituiti caratteri la natura il programma fondamentale della nuova formazione politica
Del grande processo di Rifondazione al quale siamo tutti chiamati a lavorare
Dal momento che alla fine del congresso diventerà linea del part
E voglio anche dire con estrema franchezza
E se prevalessero logiche di rivincite atteggiamenti ostruzionistici
Si danneggerebbe tutto non ha simile prospettiva
Non è certamente nell'animo dei compagni che hanno condotto la battaglia congressuale
Essendo tutti determinati ne sono sicuro a impegnarsi ciascuno con le proprie posizioni per il partito e per la sinistra
Naturalmente
La sovranità di questo congresso degli impegni che ne deriveranno
Non possono in alcun modo annullare la sovranità del prossimo Conte
Non sarà un problema giuridico ma un problema politico che nelle mani di ciascuno di noi
Quello di decidere del fallimento del successo di una grande impresa quale quella che intendiamo infatti
Naturalmente sarà compito nostro creare le condizioni per un grande successo di tutti noi e della democrazia
La decisione che abbiamo sottoposto al partito era dunque se intraprendere o no un cammino dal momento in cui avremo deciso di intraprendere quel cammino si aprirà davanti a noi in uno scenario nuovo diverso da quello precedente
Nella nuova fase costituente ci muoveremo tutti alla pari senza precostituire delle posizioni senza atteggiamenti e posizioni cristallizzate sulle grandi questioni programmatiche e organizzative che dovremo affrontare
Ci muoveremo avendo ben presente tutti quel che siamo il valore della nostra esperienza storica
L'importanza che ha saputo per lo sviluppo da democrazia italiana tutti noi abbiamo no ratto in nome del nostro partito il nostro essere comunisti
E non ho nulla da aggiungere in proposito nulla da togliere o quanto affermato al diciottesimo congresso
Quei valori che vengono iscritti negli orizzonti del comunismo e che ho precedentemente ricordato sono di tutti noi anzi vanno oltre di no perché sono diventati i patrimoni gli altri itinerari ideali e politiche
Sono valori che noi abbiamo rispettato e fatto vivere la nostra esperienza sport
Questo è il nostro più grande merito
Quei valori sono stati d'altra parte contraddetti dal movimento comunista internazionale
Dalla sua concezione storicamente determinata del partito del potere e dello Stato ed ha come quel movimento ha di fatto opera
La meditazione attenta
Per l'insieme di questi dati di fatto ci deve portare ad essere consapevoli che proprio in virtù Della nostra originalità
Che in Italia possiamo fare ciò che altrove non è stato possibile fare che possiamo in quanto comunisti gettare nel solco della storia nel segmento ecco
Possiamo mettere cioè
Nostro patrimonio ideale politico a disposizione di una nuova impresa dà nuova forza della sinistra
Noi sentiamo dunque non certo il bisogno di dissolversi ma di Rinascente di mettere a frutto il nostro patrimonio arricchendolo e trasferendolo in una rinnovata formazione
Come si può pensare
E ci sia chi voglia che tutto quello che noi siamo
In Italia qui a Bologna in Emilia in questo congresso possa in qualche modo essere annullato no noi vogliamo operare su diversi terreni per cambiare il corso della politica italiana
Dare prospettive diverse all'Italia portare la sinistra al governo del paese contribuire alla creazione di un nuovo ordine mondiale
Per questo dobbiamo stare tutti attenti
Per cambiare il nome non varrebbe certo la pena di distruggere la cosa e cioè la presenza di una grande forza socialista alternativa e riformatrice in Italia quale noi siamo e vogliamo essere
Ma nemmeno vale la pena di distruggere la cosa per difendere no
Qualsiasi fa
Tanto più in quelli dove la dialettica più aperta c'è un limite c'è un limite invalicabile
Quello che conduce tutti alla sconfitta
Naturalmente nessuno può arrogarsi il diritto di indicare dove sta quelli si auspica solo che tutti no
Dico tutti noi lo sappiamo vedere con chiarezza
Credo che si possa creare le condizioni
Per un'unità tra di noi senza che siano cancellate d'incanto o forzatamente le ragioni della battaglia che si è sostenuta
A condizione però ripeto che la capacità di riconoscere di rappresentare nelle varie istanze di partito le differenze non significa lo stile cristallizzazione delle posizioni classificazione degli impegni
Se così fosse perderemmo tutti qualcosa della nostra ricchezza ed è la nostra vitalità
Tutti dobbiamo interpretare senza rinunciare alle nostre idee la forte esigenza di unità che sale tanta tutti siamo chiamati ricordiamoci della inascoltata lettera di Gramsci del ventisei a garantire un governo unitario del partito che si fondi sul riconoscimento delle differenze
Che sostituisca i principi del centralismo democratico un diverso e più alto livello di responsabilità unitaria da parte sia della maggioranza che della minoranza
D'altra parte le preoccupazioni verso il possibile manifestarsi di forme di leaderismo
Non deve spingerci verso assetti oligarchici che facciano smarrire i risultati della grande esperienza democratica che abbiamo compiuto con questo congresso
Governo unitario del partito non può voler dire consociativismo confuso bensì nel rispetto della perfetta espressione della dialettica democratica accettazione piena del principio di maggioranza e di responsabilità a cui corrisponde la possibilità del mutamento delle stesse maggioranza
Il tema vero cui abbiamo il dovere di dare una risposta
E la relazione tra politica responsabilità è un tema che riguarda il governo del Paese è un tema che riguarda il governo del partito
Il principio di responsabilità impegna un gruppo dirigente verso i militanti verso l'elettorato verso tutti i cittadini che sono necessariamente toccati dalle conseguenze di una politica coerentemente perseguite
Al principio della responsabilità
Corrisponde il principio democratico della revoca verità dei gruppi dirigenti
Nel dire questo sono animato da una grande fiducia
Sono convinto che la storia politica e intellettuale del nostro Paese l'esperienza militante di intere generazioni alle quali noi Comunisti italiani abbiamo dato un contributo insostituibile ha fatto emergere crescere nella nostra società la presenza accanto a noi di individui di forze
I donne e di uomini disperazione democratica socialista cristiana che oggi si possono trovare d'accordo sulla base di alcuni valori e principi comuni si possono trovare d'accordo sulla necessità e sulla possibilità di dar vita insieme allora nuova forza della sinistra
Per questo sono convinto che sia possibile che noi tutti insieme
Dopo essersi espressi in modo diverso
Nel corso di questo dibattito congressuale ci rivolgiamo oggi a coloro che sono disponibili a disegnarne finali inediti per la realizzazione di quegli ideali di solidarietà di uguaglianza e di libertà
Che non possono essere strani alle nostre speranze e che quindi vogliono battersi per un socialismo moderno inedito per un socialismo democratico e umana
E permettetemi cari compagni di concludere con queste bellissime parole pratiche dall'Ulisse di Tennyson poeta dell'ottocento che suonano così
Venite amici che non è mai troppo tardi per scoprire un nuovo mondo
Io vi propongo di andare più in là dell'orizzonte e se anche non abbiamo l'energia in giorni lontani
Mosse cielo e terra siamo ancora gli stessi unica eroica tenta di eroici indeboliti forse dal fatto ma non ancora ma con ancora la voglia di combattere di cercare di trovare e di non c'è
E per tutto questo
Che noia anche perché non pensiamo di essere rimasti l'unica eroica tempra di eroici cuori non siamo certo mossi dalla tentazione
Di una disperata Scelta di ripiegamento mal consigliargli o chiamiamo noi stessi e voi tutti
E gli amici che diventeranno compagni i nostri
E l'insieme della sinistra
Ad andare più in là dell'orizzonte non per cedere ma appunto per cercare per trovare e per combattere facciamolo ciascuno con le proprie e ma facciamolo tutti insieme facciamolo non solo per noi facciamolo per la democrazia per un'Italia più giusta
Compagne e compagni se la corrente
Compagne e compagni
Consentitemi anche a nome vostro
Di dare
Il benvenuto
Al nostro diciannovesimo congresso
Al Presidente del Senato Giovanni Spadolini che è qui con noi
Alle numerosissime e autorevoli personalità e rappresentanti di partiti enti associazioni che ringraziamo però verrà accolto il nostro invito per essere qui con noi a questo congresso
Vi do ora lettura della risposta del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga al messaggio inviatogli dal nostro congresso
Desidero ringraziare scrive il Presidente Cossiga i partecipanti al diciannovesimo congresso del Partito Comunista Italiano per il gradito messaggio di saluto inviato mi all'apertura dell'assise
E ricambiare a tutti un cordiale pensiero plurale e sinceri i voti di buon lavoro
La nuova stagione di libertà sbocciato in Europa e nel mondo nel segno dei diritti fondamentali dell'uomo del pluralismo e di strutture politiche autenticamente democratiche
Ha trovato saldo ancoraggio proprio nel glorioso patrimonio umanistico e culturale
Nel grande mondo dei valori dell'immortale spirito umano che caratterizza la tradizione nazionale dei popoli europei
E nel quale si ritrovano e si riconoscono tutti quei modi sinceri di eguaglianza liberazione libertà che sono andati formando parte fondamentale della nostra storia comune
Al di là di Augusta e considerazioni ideologiche o di opportunità politica
Nel nostro Paese la Speed epocale posta da questa nuova era del rinnovamento
Può e deve essere raccolta non soltanto nelle menti di chi governa
Ma può e deve trovare come già avviene
Unanime risonanza negli animi dell'intero popolo italiano
In tutte le forze politiche e nel Parlamento
L'accelerata evoluzione degli eventi succedutisi in Europa le prospettive sempre più urgenti e allo stesso tempo più complesse di partecipazione di integrazione impongono a tutte le formazioni politiche di compiere un'analisi della realtà con strumenti più adeguati e insieme ad ampi all'elaborazione di proposte politiche dai contenuti innovativi
Nell'impegno comune che ne discende per tutti noi
Siamo quindi tutti chiamati a fornire il nostro contributo perché possano venir riformate e rifondate le società che aspira rinnovamento nel segno della libertà e della pacifica convivenza
Il nome della nostra grande antica civiltà grazie alle strutture di libertà
E alla ricchezza e all'apertura della nostra vita democratica repubblicana alla quale il Partito comunista italiano ha saputo dare in tutti questi anni l'apporto della sua esperienza della sua maturità e della sua sensibile attenzione dovremmo dedicarci negli anni a venire a questa lotta per la libertà e per la pace
Consapevoli in questo che la lotta per la libertà e per la pace
Necessariamente anche la lotta per la liberazione per il progresso civile
Hutu orale ed economico in tutto il mondo lì anche la lotta contro i mali vecchi e nuovi che insidiano oggi le società più misere come quelle più prospere dall'indebitamento alla disoccupazione
Dalla criminalità organizzata l'emarginazione al razzismo al deterioramento dell'ambiente
Sono convinto che su questi grandi temi oggi più ancora che in passato potrà coagularsi uno sforzo di collaborazione collettivo che richiede coraggio e visione politica si potrà più serenamente meditare
In una reale dialettica tra tradizione e innovazione sui modi di esistere di proporsi delle formazioni politiche
In vista di una partecipazione sempre più ampia e sempre più incisiva all'opera di aggiornamento e di ammodernamento del nostro paese della nostra società
Sono certo che il vostro movimento saprà contribuire insieme alle altre forze politiche culturali e sociali del Paese in libertà e modernità all'impegno cui la storia chiama la nazione italiana
Ed è in questo spirito che rinnova tutti con sentimenti di viva cordialità il mio saluto e l'augurio che anche l'assise comunista
Offra un significativo contributo per la prosecuzione di questo impegno piani ma nel profondo la coscienza civile degli italiani firmato Francesco Cossiga
Vi diamo ora lettura di un messaggio di grande significato esso ci giunge dal compagno Francesco De Martino indirizzata al compagno Occhetto
Scrive Francesco De Martino caro Occhetto ti ringrazio vivamente del gentile invito che hai voluto rivolgermi di assisterlo vostro congresso
Purtroppo non sono in grado di intervenire ma non per questo si attenua in nell'interesse grandissimo che ha suscitato in me la vostra iniziativa che segna un momento storico per il movimento socialista e l'intera democrazia
Tale iniziativa risponde all'esigenza imperiosa di rinnovamento determinata dalle trasformazioni in atto propria del sorgere di una nuova epoca
E se si è manifestata in modo impetuoso nell'Est europeo cogliendo di sorpresa quanti hanno un'idea statica dei grandi processi che avvengono nei popoli allorché le strutture sono invecchiate e non rispondono più alle loro aspirazioni
Anche se di natura molto diverso fra le trasformazioni però riguardano anche l'Occidente l'Italia e pongono in chiara evidenza l'incapacità del sistema
Di dare risposte adeguate ai nuovi problemi di accento alla necessità urgente
Di una revisione profonda anche delle stesse editoria politica e di origine ottocentesca
In esse comprese quelle socialiste nelle varie ramificazioni
Questo non significa che il socialismo ha finito di esistere ma al contrario penso è più che mai necessario e deve rinnovarsi per fronteggiare l'attualità una considerazione razionale dei patti sociali e politici
Mi aveva da lungo tempo
Reso sicuro che i comunisti italiani
Al ascoltare
Che i comunisti italiani avrebbero corrisposto a tali esigenze
Il che ebbe una prima decisiva con ferma con l'autonomia per Mata da Berlinguer e proseguita da pc con mappa nei confronti del movimento comunista internazionale
E in particolare quello realizzato nel breve sovietica ad esportatori imposto altrove
Questo rendeva possibile superare gli antichi contrasti e lacerazioni tra socialisti e comunisti divenuti anacronistici e puro retaggio negativo di avvenimenti del passato
Dopo di allora tale esigenza che rimane fondamentale sia giunta l'altra più profondo e radicale della quale ho parlato
Il Savuto intese un interprete coraggioso e trova nell'attuale Congresso un momento decisivo indipendentemente dalle forme e dai modi in cui può essere realizzata senza dubbio si apre la ricerca di nuove vie nuove risposte e si pongono nuovi compiti
Tali da ridestare la fiducia nella politica come attività creatrice rivolto a ordinare la società e di stampi per il progresso del genere umano
Nella nostra epoca si impone la necessità di padroneggiare i mutamenti non solo in modo difensivo per evitare che si siano utilizzati per creare nuove ingiustizie diseguaglianza
Ma anche per indirizzarvi affini di liberazione da qualsiasi servitù economica o di altra natura che premio che annulli la stessa personalità dell'uomo
Nella coscienza dell'esistenza enormi che saranno poste un'opera riformatrice
Se vi sarà per mezza coerenza e realismo sarà possibile aprire la strada per un nuovo socialismo rifiutando apertamente forme antiquate quelle smentite dalla storia
Riconoscendo pienamente le libertà individuali con il solo limite di non essere ponte di soggezione di sfruttamento
Proponendo un tempo soluzioni concrete dirette a realizzare le aspirazioni permanenti di giustizia ed emancipazione umana
Quanto più il compito sarà due auto tanto più esso succederà passione e fiducia
Mi auguro che il dibattito del congresso
Anche se è forte e vivace si concluda in modo unitario e che la nuova fase cui si dare inizio sia utile per l'avanzamento generale della sinistra
Tra Terni saluti firmata Francesco De Martino credo che
Sarete tutti d'accordo a ringraziare di cuore Compagnia De Martino per questa però nessuno augurio ma un contributo reale al nostro dibattito prima di procedere al punto successivo nel nostro ordine del giorno vale a dire la composizione delle commissioni desidero fare alcune comunicazioni
Dunque la prima si comunica ai compagni delegati è molto importante perché da questo dipende la verifica dei poteri che abbiano smarrito la bellezza o siano in possesso di una delega provvisoria ovvero riscontrino errore nel nome o ancora se ho siano subentrati
Come sostituti di delegati effettivi o infine non siano ancora in possesso di delega magnetica
Debbono regolarizzare la loro situazione nella mattinata di domani
Giovedì otto marzo presso l'apposito ufficio delegati posto nei pressi dell'entrata principale piazza Azzarita
Rifaccio ancora notare che presso lo stesso ufficio sempre domattina i capi delegazione devono consegnare le deleghe che non siano riusciti a consegnare direttamente agli interessati raccomando a tutti di assolvere a questo impegno
Dobbiamo ora passare alla nomina delle commissioni
Ecco raccomanderei compagni di sedersi perché dobbiamo decidere
Del mentre i compagni prendono posto c'è una comunicazione che riguarda un solo compagno tuttavia importante perché sono stati ritrovati i suoi documenti si tratta del compagno Danilo Mauro ma la testa
Che quindi ha invitato a ritirarli presso la segreteria del congresso
Ecco
Pregherei ancora una volta i compagni di prendere posto così possiamo decidere la composizione delle commissioni
Dipende anche crescenti devono perché ci sono delle convocazioni che mi riguarda alcune anche per questa sera allora se compagni no re
Allora
Mi auguro che questa autorevolissimo invito del presidente del nostro congresso lo per
No non mi sembra che siamo sulla buona strada
Ecco allora intanto una un'ultima comunicazione
Che riguarda le riunioni delle mozioni
Allora subito alla fine della seduta si riunisce in questa stessa sala la delegazione ed eleganti che sono aderenti alla mozione numero uno
Invece i delegati aderenti alla mozione numero due sono convocati per le ore ventuno nella multisala che ha qui a cento metri dal palazzetto dove siamo riuniti
Infine i compagni delegati aderenti alla mozione numero tre si riuniscono sempre alle ventuno nella sala delle commissione politica che qui nel palazzetto
Passiamo ora decidere in merito alla composizione delle commissioni del Congresso vi sono stati distribuiti a stampa gli elenchi
Essi riguardano la commissione politica la commissione elettorale la Commissione per lo Statuto la commissione per la verifica dei poteri
Due avvertenze prima di tutto la composizione di queste commissioni è stata concordata dalle mozioni sulla base delle indicazioni del Regolamento
In secondo luogo precisiamo che il numero dei componenti e delle componenti le commissioni notevolmente più basso di quello tradizionale in altri congressi per una ragione
Dati i tempi ristretti di questo congresso
Siamo nell'obbligo di far lavorare le commissioni durante i lavori congressuali quindi non si potevano sottrarre troppi compagni e compagne al lavoro dell'Assemblea
Per questa ragione si propongono sessanta componenti per la commissione politica
Cinquanta per quelle elettorale cinquanta per quello dello Statuto venti per la verifica dei poteri vale a dire che complessivamente nelle Commissioni sono impegnate centottanta compagnie e compagni
Per quanto
Sì sì
Sì scusate c'è una Valiante vice compagno capelloni che differentemente da quella trama annunciato
La mozione numero tre si riunisce non alle ventuno bensì subito al termine della seduta nella sala della commissione politica qui al palazzotto
Allora voi disponete degli elenchi per quanto riguarda le quattro Commissioni vi sono solo due modifiche rispetto agli elenchi distribuiti una è un'aggiunta alla commissione politica
Va aggiunto il nome del compagno Luigi Colajanni presidente del gruppo della Sinistra unitaria europea al Parlamento europeo
E nella Commissione elettorale
Il compagno Renzo in beni prende il posto del compagno Zannini
Quindi con queste due correzioni gli elenchi sono quelli di cui disponete
Chiedo ai delegati se vi sono osservazioni e proposte ovvero se essi concorda con me le liste che vi sono state sottoposte c'è qualcuno che chiede la parola
Non mi sembra sì la compagna Mariangela Granelli
Guardi parere discorde mi sembra sugli elenchi
Credo non possiamo che regolarci in base agli elenchi che già sono stati distribuiti e che sono noti e che erano stati elaborati
Allora se non vi sono osservazioni metto ai voti la composizione delle quattro Commissioni una per uno
Allora in primo luogo la commissione politica invito i favorevoli ad alzare la delega
Giura delegai contrari
Secondo un contrario astenuti
Allora approvata con un voto contrario e un astenuto Commissione elettorale favorevoli
Abbassate le deleghe
Contrari
Due contrari astenuti
Tre astenuti allora approvato con due voti contrari e tre astenuti Commissione per lo Statuto favorevoli
Passa delle deleghe
Contrari
Per le contrari quanti astenuti astenuti
Un astenuto covava con tre voti contrari e un astenuto infine Commissione per la verifica dei poteri favorevoli
Contrari
Un contrario astenuti
Un astenuto allora approvata la verifica dei poteri con un voto contrario e un astenuto quindi sono nelle nelle Commissioni del Congresso
Altre due comunicazioni importanti il tempo massimo per la eventuale presentazione di mozioni diverse da quelle nazionali
E di eventuali ordini del giorno come previsto dal Regolamento e fissato per le ore tredici di domani e giovedì otto marzo vale a dire per la fine della seduta di domani mattina
Domani in apertura di seduta sarà celebrata la festa della donna data da domani all'otto Marco
Informo che subito dopo prenderanno la parola il compagno Aldo Tortorella per la seconda mozione
Il compagno Armando Cossutta per la terza mozione
Si raccomanda la massima puntualità per domattina alle ore nove allora raccomandare dei compagni di tenere presenti le comunicazioni fatte relativamente alle belle che io alle riunioni delle mozioni e chiusa la seduta arrivederci a domani alle nove mi raccomando precise
Sì
I delegati la prima mozione possono fermarsi in sala così ci riuniamo subito
Qui quindi quindi
Quindi questa
Quelle quindi quattro
Qui
Qui
Qui qua questo
Quanto
Quindi
Quindi
Quindi
Questo quindi quest'
Qui
Qui
Quella quindi qui
Qui questo quattro quindi
Qui
Qui qui qui
Qua
Quindi qui qua
Quattro
Qui
Qui
Qui
Qui qui qui
Qui quindi
Qui
Quindi qui
Quindi quindi
Quest'qui
Quanto quindi qui quindi
Quattro
Qui qui
Quindi quanto quanto quindi
Questo
Qui quest'questo quindi
Quindi
Qui quindi
Qui
Qui qui quindi
Quindi qui quindi qui
Quindi quindi quindi quella
Qui quindi quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui qui
Qui qui quindi
Qui
Qui
Qui qui
Qui qui qui quindi
Qui quindi qui qui questi
Quindi quindi quella
Quel
Qui
Qui
Qui qui
Qui
Qui
Qui
Quindi qui
Qui quindi
Qui
Quanto qui
Quindi
Qui quindi questo
Qui qui quindi
Qui
Qua
Questo
Qualche
Quindi questo qui qui
Qui
Qui qui
Quindi qui
Quella qui
Quindi
Qui
Qui qui
Qui qui quindi
Qui
Quindi
Qui quest'
Qui quindi
Qui quanto
Quattro
Qui
Qui
Quindi
Qui qualche
Quanto qui questi quest'