Crisi economico - finanziaria: intervista a Francesco Boccia sul dibattito politico in merito al futuro dell'Unione Europea

Francesco Boccia
Il dibattito sulla destino dell'Unione europea
E della moneta unica ammesso che si possono scindere gli aspetti essenziali da sempre più che non si possa prescindere perché non si possono scindere
Un dibattito che passa per alcuni appuntamenti importanti come le elezioni greche ma prima ancora il referendum irlandese
Legislative
Che si faranno sempre per ragioni in Francia ci daranno in Francia
E però c'è anche un dato con cui si sta facendo i conti in queste ore
Lo spread è di nuovo di schizzato
In alto e c'è situazione spagnola che adesso ma il caso banchina ma non solo fa pesare proprio la
La situazione degli istituti di credito iberici ammesso che si si possa limitare
Allargando un po'lo sguardo a quelli
Di Spagna
E allora che fa
Sì ma più passa il tempo più appare evidente l'inadeguatezza delle
Misure pensate
Fino ad oggi
E soprattutto del modalità con le quali le istituzioni comunitarie proroghe uscirne fuori
A mio avviso siamo oltre il punto di non ritorno
Oggi
è necessario assumere delle decisioni
Molto chiare
Io penso
La vicenda greca
O qualche modo diventi la cartina di tornasole di di tutto questo
Le prossime settimane
E stavolta lo diciamo tutti con cognizione di causa rischia di diventare le settimane decisive non solo sulla tenuta economicofinanziaria
Dei mercati
Ma anche penso
Del del progetto politico europeo perché le due cose
Nonostante si faccia
In modo di tenerle disgiunto non sono disgiunte uno sono legate tra loro
E di quali strumenti capisco è sempre degli eurobond o di una relazione seppur con meccanismi un po'diversi ridotta quella dei degli euro da uno dei progetti volta insomma
Il punto e anche forse tener conto di una un paradosso presente dice ama ripetere spesso la Bonino è come se
L'Italia andasse in fallimento perché il Molise va in default
E quello che sta avvenendo in Europa e quindi forse le dimensioni di questa crisi
Sono molto più controllabili quanto venga raccontato se si allarga lo sguardo un continente alla alla all'euro zona che e all'economia dello zucchero
La metafora di Emma Bonino e molto calzante esattamente così non si guardano
Gli obiettivi generali ma si guarda agli interessi particolari
Questo il motivo per il quale siamo in queste condizioni io penso che oggi vada detto con chiarezza che e più
Utile per i popoli europei garantire tutto il debito pubblico dalla Grecia
Garantendone quindi il pagamento
Che continuare
Ha prestarsi ad un gioco perverso
Tra banche tra istituzioni finanziarie che hanno come unico obiettivo quello di scaricare sul più debole
Sia sul piano finanziario quindi all'interno della
Sistema
Bancario sia sul piano sociale chiedendo poi dei sacrifici ad alcune comunità
Buona parte della del debito greco io penso che i quattrocento miliardi di euro di debito complessivo della Grecia possono tranquillamente essere garantiti
Dall'Unione europea e dalla Banca centrale europea è evidente che
Con un atto così solenne così forte e così
Chiaro si dà un messaggio molto netto
I mercati finanziari
Si dice con chiarezza che non può fallire nessuno Stato europeo e da tasse che siccome quel debito l'hanno fatto i greci poi alla politica greca
Si può chiedere molto ma molto di più invece oggi si chiedono sacrifici al popolo greco
In cambio di soldi diciamo a breve termine e a tassi d'interesse molto alti
E non si creano le condizioni per costruire
L'unificazione politica che
Deve essere
Il nostro unico grandi Obiettivo collettivo oserei dire sotto alcuni aspetti l'ossessione delle classi dirigenti
Di oggi
Invece più andiamo avanti più trovo sterili discussioni tra banchieri
A volte anche stucchevoli quelle tra leader politici che non dicono mai fuori la
Parola
Che può mettere tutti d'accordo cioè Stati Uniti Europa e Stati
Uniti Europa significa iniziare a condividere alcuni doveri oltre che chiedere
Sempre a prescindere alcuni il riconoscimento alcuni diritti
Ho la sensazione che per una serie di motivi
Non ci si è più il tempo di
Buttare la palla in tribuna cosa che noi in Europa spesso è avvenuta
Quasi sempre l'Italia è l'ultimo decennio affatto
Lezioni tedeschi sono troppo lontane per poter permettersi l'Europa di attendere
Che la Merkel
Possa o chi per lei verrà eletto alla guida di quel Paese possa finalmente
Non rispondono insieme i sondaggi tanto non ci possiamo permettere di arrivare al due mila tredici non non ci sono i tempi non non lo danno questi tempi non sono previsti dei mercati
E la metafora della Bonino dalla Grecia
Della Grecia e sta all'Europa come il Molise sta l'Italia è calzante ma non ci possiamo permettere di far saltare sessant'anni
Di di di storia di sogni di prospettive di di di ambizioni di certezze per i nostri figli e penso che siano le uniche certezze
Che ne possiamo dare alle future generazioni
Gli è stato rubato il futuro per la
Per l'in coscienza e la superficialità di chi ci ha preceduto perché incaricato sul debito pubblico
Lo sviluppo degli anni
Dei quali hanno vissuto
Abbiamo
Il dovere di dare l'idea una prospettiva quella prospettiva si chiama
Un'Europa politica unita
Continuare oggi
A ritenere che la via d'uscita possa essere
D'uscita della Grecia all'euro addirittura un euro due velocità
Se una battuta diciamo va ad accogliere per quello che
Purtroppo non lo è
Se diventa strumento di consolidamento di alcune posizioni
Di
Di di di puro potere ebbene da la politica ha il dovere
Di rispondere con forza
Aggiungo che questo tema dell'uscita dalle euro
Del nord pagamento dei debiti sta diventando classico
Strumento di propaganda politica utilizzato ora anche delle campagne elettorali domestiche
Le sciocchezze che in questi giorni dice Grillo sulla doppia Moneto sua munite di legno a Parma come abbiamo sentito però ho letto sui giornali danno il senso la condizione nella quale viviamo
Purtroppo non è con la propaganda né con dissesto e azioni Fiorini di Troisi Benigno posto all'euro che risolviamo
I gravissimi problemi quali siamo
Grazie facce scopo c'è deputato e responsabile delle commissioni economiche il per il Partito Democratico