Intervista a Paolo Clemente sulla stabilità degli edifici in Italia

Radio radicale ci occupiamo adesso del terremoto che sta sconvolgendo il nord Italia e lo facciamo parlandone con l'ingegner Paolo Clemente che il responsabile dell'i rischi natura rischi nel orali dell'ENEA e che è collegato telefonicamente con noi benvenuto ingegnere dal
Allora senta sommando questo terremoto dell'Emilia Romagna sta facendo riemergere eterno dibattito sull'affidabilità
Degli edifici in Italia sono a voi recentemente avete presentato uno studio insomma su
Punto sulla stia la stabilità di questi edifici cioè loro può illustrare
Sì diciamo che la noti che gran parte del costruito se fosse verificato secondo le attuali norme sismiche
La verifica prevederebbe ciclo negativo a questo non deve spaventare esito negativo significa non sono buoni
Significa che non rispetterebbe dalle attuali norme sismiche però questo è dovuto a diversi fattori innanzitutto perché abbiamo un costruito datato che risale a diversi decenni fa quando le norme non c'erano o comunque erano meno stringenti
O addirittura le zone classificate firme Italia erano ancora poche
Quindi ampliare dove si è costruito senza tener conto della FIAT sismica
Poi nel frattempo le normative commentare anche più
Stringenti più su alcuni aspetti che riguardano sia la valutazione del
Dell'azione sismica sia le verifiche sulle strutture
Quindi è chiaro che edifici nati negli anni anche cinquanta sessanta direi anche settanta non possono essere rispondenti alle norme attuali
Quindi questo praticamente stiamo parlando di ottanta per cento del patrimonio immobiliare italiano Centro Licia un settanta per cento abbiamo stilato questo ouverture centoventotto
E quindi questo che riguarda tutte le zone anche comprese le zone ad alto contenuto
Questo è un risultato generale beh paradossalmente proprio le zone fortemente sismiche sono quelle che
Sono classificate da più tempo e quindi dove almeno in teoria sarebbe dovuto costruire meglio no sicuramente è così però è chiaro che anche lì abbiamo alcune consentano alcune produzioni ancora più vecchie
E poi comunque alcuni insuccessi come sono stati anche clamorosamente denunciati per esempio al caso dal mercato terremoto i terremoti recente abbiamo visto edifici anche costruire gli anni ottanta novanta che non hanno avuto ha fatto un buon comportamento sottostimati mercato Dell'Aquila per esempio
E quindi praticamente adesso cosa si potrà c'è visto che stiamo parlando di un periodo norme quantitativo insomma di unità abitative non in regola insomma come si potrebbe fare in qualche modo per
Prevenire insomma il il crollo insomma se perdite di vite umane smog ma intanto è a mio avviso fatturato per il censimento dettagliato quindi edificio per edificio
Per valutarne lo stato di salute e poi bisogna sicuramente intervenire se vogliamo evitare di carte tipo quello dell'Aquila tipo quello della del del del dell'Emilia
Intervenire chiaramente porta però l'abbiamo visto e costa molto di più la fase di emergenza a far riporta emergenze di ricostruzione
Quindi sicuramente sarebbe un ottimo investimento noi su questo abbiamo lanciato un'idea insieme all'Unione degli ingegneri di Roma e
Fedeltà e pietà per un'assicurazione obbligatoria sui fabbricati
Che intanto dovrebbe spingere le stesse assicurazioni a verificare lo stato di salute dei fabbricati prima di assicurarli
E poi a in parallelo una parte di questo ricavato potrebbe andare a un fondo per la messa in sicurezza e il abbiniamo anche l'efficienza energetica che vuol dire vuol dire che sulla base concorsuale che ha amente si potrebbero fare dei prestiti con mutui agevolati per mettere in sicurezza i fabbricati abbiamo stimato e questo potrebbe nel giro di venti venticinque anni portare un notevole miglioramento di gran parte del costruito in Italia
Ma quanti sono secondo voi gli immobili che se necessitano urgentemente insomma di un intervento quelli che veramente sono molto più a rischio insomma possibile anche quantificarle numericamente
Diciamo non è molto facile nome verifica quantificarlo però diciamo lode grandezze ANDI un dieci quindici per cento
Evitiamo di quelli i lavori Impex intento di condizioni e quanto costerebbe un intervento di questo tipo insomma ogni singola parte a metà abitative è ovvio che a spanne andiamo e non
Lasci proprio a spanne che vale di alcune decine di migliaia di euro diciamo mediamente ed è un cinquanta mila euro però è una cifra molto indicativa questo mondo non la prenda per categorica diciamo quindi questi sono a quelli più ad alto rischio
Io mentre per il molte ma non la vedo vuole meglio questo modo meglio su tutto a quindi mentre per una ma abitazione sono a Roma il grosso del forse agli anni Sessanta somma degli anni Sessanta e Settanta occorra pure quelle cifre oppure un po'più bassi
Sì però tenga presente che queste cifre possono sembrare esagerati per uno che non si pone il problema per la sicurezza la propria casa però poi questi ritardi ci hanno insegnato che costa molto di più di costruire e costa alla comunità ecco questo secondo me va evitato al futuro
Quindi elegante cosa si fa per mettere in sicurezza una
Uno stabile sono così come si intende quello dipende dallo Stabile dalle effettivamente vale dai dai materiali oggi abbiamo anche delle moderne
Ecologia che consentono di di lasciare pressoché intatto l'edificio in elevazione se per esempio questo è in buone condizioni che non ha
Difetti ha poi danni apparenti
E si può agire inserendo tra l'edificio la fondazione un sistema di tombamento sismico e consiste in appoggi in gomma armato che si mettono per esempio sotto i pilastri pensiamo a una virili cemento armato
Questo
L'obiettivo è quello di ridurre notevolmente quell'azione firmi l'effettiva sulla struttura lo si fa oramai abbastanza diffusamente sulle nuove costruzioni ma è possibile anche applicarlo l'esistente
Tra l'altro bar detto che l'applicazione di queste tecnologie garantisce
Una sicurezza notevolissima a fronte anche di eventi sismici violenti c'era potremo raggiungere l'obiettivo di avere edifici a dando zero a seguito anche diventi violenti
Va bene allora noi ringraziamo Paolo Clemente responsabile risorse naturali rischi naturali delle neanche razzie grazie a voi