Sono intervenuti: Mario Quattrucci (PCI), Vezio De Lucia (PCI), Achille Occhetto (PCI).
Tra gli argomenti discussi: Amministrative, Comuni, Elezioni, Pci, Roma.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 19 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
PCI
PCI
PCI
Chiamiamo
Manifestazione Campania in appello nazionale scritta compagno mai segretaria regionale attiva compagna Valeria Marini nella relazione nazionali Carlo leoni segretario della federazione romana
Pieno nella Senna al presidente del nominato federale della Federazione romana un'edizione non sia capolista del partito alle elezioni regionali
Mariantonietta assente centinaia dell'accoglienza rinomato con i candidati le camminate nelle liste del pizzo
Cari
Compagnie tra care compagne
Credo che non sfugga a nessuno quanto ossia poco esaltante priva di reali e concreti contenuti questa campagna elettorale infatti delle amministrative del sei maggio assistiamo da parte delle forze della maggioranza
In particolare della Democrazia Cristiana ad un puro propagandistico e ideologico abbastanza provinciale che sfugge ai problemi che gli elettori e gli elettrici si trovano quotidianamente di fronte infatti a me pare che si possa considerare anche in questa chiave al di là dei fatti dell'Est e tanto invocati la kermesse propagandistica della DC per celebrare il quarantaduesimo anniversario del diciotto aprile
Si esprime così non solo la volontà egemonica di eterna centralità di questo partito nel sistema politico italiano
Ma anche la sua grande profonda Nostalgia non solo per una data L'Unità che le abbia dato la maggioranza assoluta ma anche per un'elezione
Che si pone come un punto inarrivabile di consenso per la DC in un'Italia che nonostante tutto e anche nonostante la Democrazia Cristiana non è rimasta quella di allora
Si è parlato molto in questi giorni degli errori commessi dai comunisti italiani di quanto hanno influito gli avvenimenti internazionali sia molto osannato al benessere economico conquistate in questi decenni si è ricordato che senza lo strapotere democristiano
Avremmo avuto meno anche consensi
Cosa che se non è da disprezzare se non mi pare neanche da esaltare acriticamente visti i tanti affetti che questo cosiddetto benessere ha portato con sé non ultima la condizione ambientale della nostra penisola
Ma si è parlato poco in questi giorni da parte dei grandi organi d'informazione e delle forze politiche di questo Paese di questo Paese appunto e dei suoi abitanti e dei tanti problemi ancora resources
Sì anche ricordato che quella dalla ha salvato la libertà in Italia perché mi ha salvato la libertà religiosa ce ne faceva lezione ieri l'onorevole Andreotti su un giornale romano
Si potrebbe rispondere che a salvare la libertà religiosa in Italia hanno concorso tante forze e in modo magistrale per quello che significa nel famoso articolo sette della Costituzione così fortemente sostenuto dai Comunisti Italiani e così criticato ma a me interessa solo brevemente perché gli altri compagni diranno altro ricordare che nell'articolo dell'onorevole Andreotti di ieri questo merito attribuiva alla DC c'era un inciso che merita qualche parola
L'onorevole Andreotti infatti riconosce che realizzare la vittoria elettorale del diciotto aprile sono state
Le donne cattoliche e cita le parole di Benedetto Croce a proposito delle veline senza il botto non saremmo liberi lasciò che i termini usati da Brogeda Andreotti rispetto alle donne si commentino da soli
Ma se la storia come è stato spesso ricordato non si fa con i se e con i ma e se del diciotto aprile vale la pena parlare per ragionare dell'Italia un Meredith come è diventata
Di quali piccoli e grandi problemi abbia risolto o abbia ancora di fronte a sé allora vale la pena parlare anche se brevemente di quel voto delle donne
Quel volto è stato infatti l'espressione della partecipazione di tante donne diverse per appartenenza ideale anche ideologica che avevano contribuito alla resistenza
è stato il riconoscimento di un diritto ancora in discussione e fortemente voluto dai comunisti e in particolare da Togliatti
Un diritto che la DC per ovviare all'astensionismo che non l'aveva favorita con le amministrative del quarantasei trasformò in un dovere soprattutto per vincere il senso di lontananza e di estraneità delle donne dalla politica
Sentimento religioso paure mistificazioni hanno fatto il resto
E tuttavia come non rendersi conto che proprio le donne i soggetti fondamentali di quella vittoria così ricordata hanno avuto più di altri tutte le ragioni per ripensare a quella scelta elettorale e come non rendersi conto che l'hanno continuamente messa in discussione in tutti questi decenni l'hanno fatto proprio perché le donne sono stati sei getti i cittadini che più di altri hanno avuto poco riconoscimento da questa DC dei loro diritti e della loro nuova soggettività poco riconoscimento della loro crescita delle loro potenzialità
E soprattutto nell'ambito di quella potenzialità che non si esprime informa politica o nelle istituzioni repubblicana di cui la DC tanto mena vanto e non solo perché le donne sono presenti nelle istituzioni praticamente ancora i livelli del dopoguerra
Ma perché a tutte le richieste di autodeterminazione autonomia e di libertà femminile larici più di ogni altra forza è rimasta particolarmente sorda contraria
Perché la DC più di altre forze appuntato a scaricare sulle donne la mancata risposta sociale e politica abbisogni e a diritti individuali e collettivi
Dopo il diciotto aprile sono lì a ricordarcelo tutte quelle donne che si impegnarono e anche morirono
Nelle lotte soprattutto al sud negli anni dello sci alpinismo
Le donne che nelle fabbriche dei posti di lavoro si batterono per avere leggi sul valore sociale della maternità e sul diritto al lavoro le donne che combatterono per avere servizi sociali
Magari famosi asili nido mentre alla vigilia ancora alla fine degli anni Sessanta sosteneva che volevamo sta Pellizzari bambini
Le donne che resero possibile la vittoria sulle leggi del divorzio e dell'aborto le donne che continuano ancora oggi a battersi contro la violenza sessuale
Tutte quelle donne che in questi anni più che mai hanno preteso di essere un soggetto non solo sociale culturale ma anche un soggetto politico donne che hanno imparato
A fare i conti con se stessi e con i propri bisogni e quindi sono consapevoli dei propri diritti e dei diritti altrui donne per cui oggi il ricatto della paura tanto agitato non funziona più
Questa è una forza ed è una grande possibilità per una sinistra di cambiamento e di governo questa forza guardati in questi anni e continua a guardare al Partito Comunista Italiano
E il nostro partito più di chiunque altro anche nelle discussioni del nostro ultimo congresso a questo è stato attento e sensibile e lo dimostra la presenza femminile in tutte le liste di tutte le regioni e le città italiane anche nella lista romana
Abbiamo consapevolezza e proposte in grado di rispondere a molte delle esigenze delle donne la legge sui tempi e solo la più eclatante ma non è l'unica quelle esigenze a cui ben poco
La DC ha dato risposta anche nella nostra regione dove è stata sorda e cieca in questi anni additate al suo sistema di potere nella gestione del pentapartito ai diritti più se non più fondamentali che si parli di diritti al lavoro o di servizi efficienti non importa così come non importa che venga disattento anche quel diritto primario che è quello di venire al mondo senza violenza
Per questo ci rivolgiamo a tutte le donne di questa città e di questa regione e ci rivolgiamo a tutti gli uomini che ancora credono e vogliono nella possibilità di una politica degna di un paese civile perché votino e facciano votare Partito Comunista Italiano
Il diciotto aprile la DC ha vinto perché usando la paura
Sostituendo il dovere al diritto di voto ha sconfitto l'astensionismo e ne ha tratto un enorme beneficio
Oggi e va detto chiaramente a tutti il botto va usato appunto ancora una volta come un diritto una l'arma efficace per eccellenza per affermare i propri diritti per dare valore alla propria volontà di cambiamento sconfiggendo l'astensionismo avremo anche molte possibilità di sconfiggere la DC per affermare per questo la forza del nostro partito e costruire l'alternativa nel nostro Paese
Prima di dare la parola al compagno Mario qua Tucci segretario regionale
Voglio comunicare e di un'iniziativa straordinaria per la campagna elettorale che si terrà sabato ventuno e domenica ventidue di tutti i dirigenti e candidati nelle liste del partito
Nelle sezioni nei quartieri popolari per dare vita incontri ed iniziative con i militanti quegli scritti con gli elettori del Partito Comunista Italiano
La segreteria della federazione romana promuove questa mobilitazione straordinaria
Indirizzata particolarmente verso l'elettorato tradizionale popolare del Partito comunista
E per rendere chiara la posta in gioco nelle elezioni del sei maggio per contrastare ogni tendenza all'astensionismo per motivare l'importanza del voto al pc nella fase politica
Attuale la parola adesso al compagno Mario Petrucci
Care compagne e cari compagni amici
Anche per la Regione
Il momento dell'alternativa
è necessaria per la nostra gente necessaria per la democrazia
A legislatura che si chiude si chiude con un disastroso fallimento che ha avuto Eva gravi ripercussioni sulla vita economica e civile sullo sviluppo della partecipazione democratica sul rapporto tra i cittadini e le istituzioni
Nove anni di pentapartito
Hanno condotto la regione del Lazio al suo punto più basso
Dopo venti anni dalla sua nascita
Le speranze riposte nel decentramento regionale sono naufragate nel più avvilente dei fallimenti
E davvero senza ritegno le impronti d'ordine del segretario regionale della Democrazia Cristiana
Che denuncia oggi questa caduta nel burocratismo più soffocante
Di un istituto che è nato per decentrare lo Stato
Per avvicinare come era nel programma del settanta i cittadini allo Stato
E dov'era in tutti questi anni il segretario della DC
E dove questo partito che oggi è al oggi affigge manifesti in cui si imbocca appunto l'avvicinamento dei cittadini alle istituzioni e perciò la realizzazione dell'autonomia regionale
Era ed è il partito egemone nel Paese e nella nostra regione
E insieme ai suoi alleati del centrosinistra e poi del pentapartito porta Piero la responsabilità di quel fallimento
Di quel distacco dalla gente di quella crisi e privazione di autonomia
In realtà la regione è stata il luogo in cui il regime pattizio e la Costituzione speciale del pentapartito
Hanno fatto assai per tempo la loro prova
Ed hanno prodotto i maggiori guasti sul piano sociale e istituzionale
In realtà la Regione è diventata uno strumento di miserabili azioni assessorile clientelari
Mentre ha cessato di essere dopo la breve parentesi di quattro anni della giunta di sinistra quell'organo di indirizzo e programmazione che doveva e poteva consentire una direzione dello sviluppo rispondente alle domande del nostro tempo e ha un nuovo ruolo un nuovo assetto dell'autonomia un nuovo assetto dello Stato in generale
In realtà la regione è stata oggetto di scambio nelle spartizioni politiche e nella sigla di quei patti nazionali e locali
Che hanno sancito una centralità di Roma e del Lazio ma la centralità in quell'intreccio di politica e di affari che al centro dalla nostra battaglia di questi anni
E accaduto cosicché oggi
A chiusura della quarta legislatura
Mentre tutti i grandi problemi della vita urbana della condizione sociale e civile della condizione di lavoro ed umana di questa Regione di queste nostre città si aggrovigliano si aggravano
La Giunta di pentapartito lascia inutilizzati sette mila miliardi
Uno slogan del partito socialista dice PSI e Regione sono cresciuti insieme e non è vero
In realtà il partito socialista un poco
Un poco è cresciuto in questi anni in cui ha tenuto la presidenza della Regione lasciando la Democrazia Cristiana di fare il bello cattivo tempo ma la Regione no
La Regione non è cresciuta anzi è profondamente decade
Giudichino del resto i cittadini ecco tutti coloro che sperimentarsi ero nella strutture pubbliche un'assistenza sanitaria e sociale funzionale ed umana
Tutti coloro che non venissero spinti verso il taglieggiamento della speculazione privata sulla salute e sulla sofferenza tutti coloro che fossero
Soddisfatti dei trasporti del traffico tutti coloro che cercando lavoro lo trovassero le trovandolo ciò avvenisse senza quelle umilianti o disse che tutti conosciamo
Tutti coloro che fossero certi di poter fare come ai bei tempi un bagno nel tele re o che non trovassero ogni anno sulle nostre spiagge i cartelli di divieto di balneazione
Tutti coloro che cercando casa
L'a Torino e la trovino un fitto giusto e possibile
Tutti quelli che fossero scelti di consumare prodotti di un'agricoltura di sì inquinata tutte le donne che vedessero
Dare ascolto alle loro richieste di nuovi tempi di nuove forme di organizzazione della vita civile insomma tutti i cittadini che sentissero salvaguardati e ampliati i propri diritti
Tutti questi potrebbero dire vero la Regione ha funzionato
La Regione è cresciuta
Ma tutti invece sperimentano ogni giorno sulla loro pelle come stanno le cose nella realtà
E a tutti dunque noi ci rivolgiamo per proporre per richiedere il loro appoggio il loro voto affinché la quinta legislatura regionale
Sia la legislatura dei diritti
Dell'ambiente del lavoro
Questo lo intendiamo quando lottiamo e chiamiamo ad una regione nuova anche stia dalla parte dei cittadini che sia il centro propulsore di un nuovo sistema
Dissi di solidarietà e di giustizia
Il diritto al lavoro i diritti del lavoro della sua condizione salvaguardia della sua retribuzione adeguata dei suoi orari della sua sicurezza
Il diritto dell'infanzia e dell'adolescenza a non essere avvelenata dai veleni materiale e morale di questo tempo i diritti dei giovani degli anziani e dei vecchi dei portatori di Handicap e dei propri dei più poveri
Il diritto di tutti ad essere curati con sapienza e con umana premura il diritto a muoversi nelle città ed è la regione senza affrontare ogni volta un calvario
Il diritto di tutti
Anche di chi sta bene non soffre per povertà o malattia a vivere nella certezza di uno sviluppo regolato secondo interessi generali
In un ambiente che non solo venga preservato difeso ma venga assunto come risorsa essenziale per nuovo lavoro per una nuova qualità dello sviluppo per una più avanzata condizione della vita e delle relazioni sociali
Il diritto delle donne a vedere riconosciuto il valore della loro differenza della loro esperienza in tutti i momenti della vita collettiva e nei comportamenti Repubblica istituzioni
Il diritto di tutti noi abbeverino impiegate le immense risorse tecniche e umane produttive e culturali che sono le norme ricchezza ineguagliabile ma dilapidata di questa città e di questa regione
Nella progettazione di una vita diversa
Delle citate le campagne dei paesi piccoli grandi nel nostro splendido Lazio
Niente niente non è successo per fortuna del successo
Ecco compagni ed amici può fare tutto questo la Regione
Si può farlo
Può farlo se non si rinnova dal suo interno se siete informati infondata se contribuisce per questa via a una profonda riforma delle istituzioni e della politica
Ma si può mettere mano a quest'opera solo a una condizione
Solo alla condizione di cambiare la direzione di cambiare la classe dirigente
Di questa Regione e poi anche del Paese
Solo alla condizione di un'alternativa reale
Di contenuti di progetti di metodi di impegno di trasparenza di nuovi rapporti tra pubblico e privato tra politica e amministrazione
Un'alternativa di persone e di capacità di lavoro solo alla condizione di un'alternativa reale
A questa democrazia cristiana sempre più Sbardella Liliana sempre più conservatrice e al pentapartito che l'ha sorretta
Solo la condizione che si formi una nuova coalizione di tutte le forze democratiche di progresso che siano oggi all'opposizione o che siano ancora prigioniere del sistema pattizio del pentapartito
La responsabilità principale del partito socialista e degli altri partiti laici avermi consegnato nelle mani della DC l'egemonia regionale aver subito e condiviso
Il suo sistema di potere e i suoi metodi di governo
Ecco l'appello e la sfida che noi rivolgiamo al Partito Socialista regionale al Partito repubblicano e socialdemocratico ai Verdi alle altre forze di progresso
Liberate dell'egemonia democristiana impegnate per l'alternativa
Oggi il Partito socialista sembra prendersi conto che tale anche il suo problema e dichiara di voler tenersi le mani libere rispetto a future coalizioni con una DC inaffidabile
Non è moltissimo ma è già importante
Vuol dire che l'alternativa è possibile e con l'alternativa un nuovo modo di governare un nuovo impegno progettuale e concreto una nuova stabilità e un nuovo dialogo coi cittadini
Non crediamo di essere presuntuosi parlano gli esempi guardate alla Provincia di Roma dopo l'ottantacinque era stata rovesciata la maggioranza di sinistra e si apre una fase di paralisi crisi
Liti di maggioranza incapacità di realizzazione
Si tornò ad un'alleanza democratica di programma di sinistra a guida comunista e sotto la direzione della nostra compagna Maria Antonietta Sartori stabilità e serietà
Capacità di realizzazione non una lira è andata sprecata
Un impegno permanente nei settori della scuola delle opere pubbliche dello sport la cultura del personale dell'ambiente raggiunta nuove frontiere come l'esemplare esperienza realizzata in direzione degli emarginati e degli immigrati
Fornito un contributo d'alto livello all'elaborazione di un nuovo disegno istituzionale strutturale dell'area metropolitana sono fatti
Non Pantani
Ma l'alternativa possibile alla Regione la conferma della maggioranza di progresso alla Provincia hanno bisogno di un voto il voto al Partito Comunista sarà questo voto
Alla grande forza di opposizione che è il nostro partito a garantire la permanenza del più sicuro baluardo contro il nuovo centrismo conservatore rischioso della Democrazia Cristiana
Sarà questo voto alla grande forza di governo di cambiamento
Di rinnovamento del sistema politico di alternativa che è il nuovo principe sarà il voto a questo partito che con il suo rinnovamento è inserito nel Paese il più grande fattore di dinamismo e di novità
Sarà il favorì un voto le nostre liste ai nostri candidati di partito e indipendenti alle persone capaci ed oneste che noi oggi presentiamo sarà questo voto che farà del d'alternativa possibile un'alternativa reale
Lavoriamo dunque per questo ruolo e vittoria alle elezioni regionali e provinciali per fermare
Accalorata adatti ad ansia capolista nel pizzi alle elezioni regionali
Compagnie compagni amici
Al centro del nostro programma elettorale c'è la qualità della vita
Le candidate e candidati alla Regione alla Provincia riconoscono come impegno prioritario quello di rendere le città più vivibili
Oggi la città è una nemica dei soggetti più deboli
E nemica degli anziani dei bambini delle donne degli immigrati siamo di fronte a situazioni ogni giorno più gravi di emarginazione di povertà di isolamento di violenza piccole grande di solitudine la vita è sempre più difficile
Perciò dobbiamo aggredire i nodi fondamentali delle politiche del tempo della efficienza della macchina amministrativa di una vita culturale capace non solo di diffondere il consumo ma di creare nuove occasioni di produzione e di lavoro
Perciò dobbiamo restaurare la sovranità delle istituzioni elettive e limitare l'influenza smisurata che i grandi gruppi finanziari esercitano sulle scelte fondamentali della vita sociale
Guardiamo alla situazione ambientale
La degradazione del suolo l'aria irrespirabile l'acqua imbevibile la tragedia quotidiana del traffico del trasporto pubblico
Tutto questo e altro ancora ci impone un progetto politico nuovo una nuova definizione di concetti come progresso modernità sviluppo la cultura ambientale non può essere una vernice che si sovrappone ai parametri tradizionali
Occorre invece definire una nuova idea dello sviluppo chi assume i limiti ambientali e sociali come componenti strutturali del progresso
Solo con questo nuovo impianto concettuale e possibile stringere alleanze a sinistra con i cattolici democratici con le tendenze e movimenti che si organizzano attorno a questi valori a cominciare dal movimento degli studenti che mi sembra debba meritare maggiore rispetto
Su questi argomenti
Su questi argomenti
Nella qualità di capolista del PC alla Regione ho ritenuto giusto sottoscrivere un appello alla società civile e il primo passo di un percorso unitario verso la riforma delle istituzioni e della politica per riportare i cittadini al centro dell'iniziativa
E proprio riguardo a questi stessi argomenti non possiamo nascondere la crisi profonda in cui versa l'istituto regionale le regioni erano nate venti anni fa con la diffusa convinzione che fosse possibile rinnovare dal basso la politica
E rendere aperta ed efficiente la pubblica amministrazione
Purtroppo non è stato così
In generale le regioni hanno riproposti ampliato i guasti del sistema politico nazionale degenerazioni clientelari
Pratiche spartitorie lottizzazioni cronica instabilità spesso penetrazione gli interessi legali certo non è dappertutto così l'Emilia Romagna distanti luce dalla Campania e dal Lazio
La DC ha tappezzato i muri delle città con manifesti dove sta scritto realizziamo l'autonomia regionale avviciniamo le istituzioni e i cittadini
Ma chi ha bloccato il processo autonomistico se non la DC e i suoi alleati chi ha trasformato le regioni in terminali del neo centralismo statale
E chi ha operato in modo che le Regioni divenissero la più estranei lo stile delle istituzioni democratiche
Per quanto riguarda la Regione Lazio non ne abbiamo implacabilmente ha denunciato il fallimento la Regione Lazio chiude la quarta legislatura con un bilancio di disastrosa inefficienza di cui ha già parlato il compagno quattro chic
La legislatura si è conclusa con una clamorosa prova di incapacità politica
Che non ha permesso tra l'altro di approvare le leggi istitutive dei parchi regionali e soprattutto la legge che avrebbe dovuto non consentire l'edificazione sulle aree vincolate a verde a servizi pubblici
E che dire dell'ospedale di Pietralata aspettato da trent'anni pronto da mesi ma inutilizzato per gli intrighi del pentapartito
In effetti la regione Lazio ha completamente ignorato i problemi di Roma ma il Lazio non esiste senza Roma e Roma non può essere isolata dal territorio circostante
Molti compagni sanno che è prossima l'approvazione della legge di riforma degli enti locali
Una legge per molti versi criticabile specialmente perché è stata rifiutata la nostra proposta di un nuovo sistema elettorale che affida ai cittadini il potere di scegliere la coalizione di governo il sindaco i presidenti delle giunte
Una proposta che avrebbe consentito il definitivo superamento di ogni logica e pratica consociativa
Attraverso una chiara e netta separazione dei ruoli fra maggioranza e opposizione tra il compito di indirizzo e di controllo delle assemblee elettive e le responsabilità quartine degli organi esecutivi
Ma nonostante queste altre carenze la nuova legge sulle autonomie locali condizionerà in buona misura l'attività regionale della prossima legislatura proprio per quanto riguarda i problemi di Roma
La Regione dovrà infatti definire i confini e Poteri di quel nuovo livello amministrativo che sarà la città metropolitana di Roma
Non esisteranno più il comune e la Provincia di Roma ma una sola grande città comprendente molte decine di Comuni vecchi e nuovi e fra questi ultimi quelli formati dagli attuali quartieri della capitale
Questa radicale riorganizzazione del territorio dovrà essere l'occasione per porre al centro dell'azione politica e programmatica il tema smisurato e irrisolto della periferia di Roma
Stavolta la periferia può davvero essere collocata al centro anche geometricamente della nuova dimensione amministrativa
Ma non ci si può occupare di Roma senza accorgersi chi a Roma e dintorni è in atto una formidabile ripresa degli interessi speculativi
Non tanti anni fa durante il decennio delle amministrazioni rosse la speculazione fondiaria era perdente era tramontato il predominio assoluto della rendita nella trasformazione della città
Purtroppo non c'è stato il tempo di consolidare quei risultati
è successo quello che tutti sanno hanno dominato le filosofie di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher
Ha vinto la controriforma
Non è un caso che a Roma oggi negli anni della telematica il potere torna nelle mani dei proprietari fondiari come negli anni Cinquanta
Certo cambiano i protagonisti non più il Vaticano e la nobiltà nera
Adesso in vista dei progetti per Roma capitale
Immobili e terreni si accaparrano le grandi centrali del capitalismo finanziario la FIAT salita Astarte Berlusconi Ligresti Bocchi Caltagirone eccetera
E come negli anni Cinquanta ci sono esponenti del Governo direttamente impegnati nell'agevolare i peggiori interessi immobiliari
E intanto si scatenano contro gli sfrattati
Dobbiamo allora ricominciare la stessa lotta di cui fummo protagonisti nei decenni trascorsi dobbiamo riprendere e riproporre l'esempio di quei compagni quegli intellettuali quegli amministratori da Aldo Natoli a Piero Della Seta dal ministro socialista Giacomo Mancini
Dal ministro socialista Giacomo Mancini al sempreverde Antonio Cederna che hanno legato il loro nome alla lotta contro il sacco di Roma e per la costruzione di una città vivibile e civile e democratica
Ma soprattutto bisogna qui ricordare quel grande urbanista quel grande riformatore di Roma che fu il compagno sindaco Luigi Petroselli
Dobbiamo riprendere le idee di Luigi Petroselli a partire da quella straordinaria del Progetto Fori per rifare la capitale d'Italia
Nel dibattito in Parlamento e fuori del Parlamento sulla legge per Roma Capitale si sta entrando verificando una novità di importanza per ora incalcolabile
E cioè l'adesione di una parte significativa del Partito socialista oltre che dalla sinistra indipendente dei Verdi dei repubblicani anche di qualche democristiano
Alla nostra linea di ritenere indispensabile l'esproprio delle aree del Sistema direzionale orientale un risultato imprevedibile solo qualche settimana fa
In sostanza sta andando in crisi l'ipotesi che gli interventi per Roma Capitale possano essere un grande business una specie di operazione mondiale moltiplicata per dieci
Sta viceversa passando la nostra ormai radicata persuasione che non si può ridisegnare Roma trattando con la proprietà fondiaria cioè con il nemico storico della città
Non possiamo chiamare gli assassini al capita alla pardon al capezzale dell'agonizzante
La lotta alla speculazione è un aspetto importante della questione morale come noi la intendiamo la questione morale insieme alla qualità della vita e l'altro tema prioritario della nostra campagna elettorale
A Roma e nel Lazio i due temi si intrecciano da questo punto di vista Roma e Lazio stanno pericolosamente assumendo caratteri meridionali
La lotta alla speculazione e perciò oggi a Roma e nel Lazio anche lotta alla grande criminalità meridionale che sta occupando il territorio che compra tutto quello che trova la camorra sta ormai dentro le porte della capitale
Ma noi dobbiamo impedire che Roma e Lazio diventino come Napoli e la Campania
E qui non si può che ricordare quanto ha detto il compagno Achille Occhetto prima di Pasqua nell'incontro con monsignor Ciliberti vescovo di Locri in prima linea nella lotta di liberazione contro le cosche calabresi
Occhetto ha chiesto poche perché sto tra l'altro che gli amministratori non maneggiano più denaro pubblico che partite escano dalle usura che siano sciolti consorzi industriali divenuti centri di affari d'intreccio fra politica economia e poteri criminali
C'è questo c'è anche e soprattutto questo me la nostra sfida per il rinnovamento della politica nazionale per la costituente di una nuova formazione della sinistra
Tutti i partiti e le loro componenti cominciano a ragionare in termini nuovi il governo Andreotti non è più la corazzata potente che appariva fino a ieri
Nato appena nove mesi fa come governo di programma a oggi all'ordine del giorno di un problema di rinegoziare il programma la verità è che il patto innaturale come noi l'abbiamo chiamato fra il Partito Socialista è la parte peggiore della democrazia cristiana ormai scricchiola
In questo quadro a nessuno può sfuggire l'importanza delle prossime elezioni
Tutte le scadenze elettorali sono importanti ma stavolta c'è qualcosa di più c'è comunque oggettivamente una prima verifica della nostra sfida politica perciò non possiamo permetterci il lusso di allentare un solo minuto l'impegno e la lotta andiamo allora lo scontro ancora una volta tutti insieme come un sol uomo come è sempre stato nella tradizione dei comunisti romani
Ecco
Care compagne e cari compagni siamo di fronte occupa una prova elettorale molto importante per il futuro del Paese
Al cui centro è una proposta coraggiosa che abbiamo avanzato al nostro ultimo congresso una proposta volta a rinnovare noi stessi la politica e lo Stato italiano
Si tratta di una proposta che va all'attacco
Che non cede di fronte a tutti coloro che non vogliono una sinistra forte e unita
In grado di assicurare al Paese una prospettiva di libertà di giustizia di effettiva solidarietà
Proprio per questo ci presentiamo in questa campagna elettorale
Come il partito che raccoglie la speranza e la volontà di cambiamento che sale dalla società civile e che si impegna per lo sblocco della situazione politica italiana
Come il partito che l'unica cosa nuova nel panorama politico italiano
E come avete visto è proprio questo che teme la Democrazia Cristiana la democrazia cristiana teme che si affermi qualcosa di nuovo
Perciò il gruppo dirigente della DC è accentuato le sue posizioni di chiusura nei nostri confronti
Aprendo le ostilità
Già nei confronti della nuova formazione politica cui vogliamo dar vita prima ancora che essa sia ma e con bell'esempio di atteggiamento pregiudiziale e maniche
La DG sente che se tutto cambia può cambiare qualcosa anche in Italia la DC sa che la fine della guerra fredda qui nel nostro Paese
Vuol dire fine delle ragioni che hanno dato origine hanno consolidato il suo lungo sistema di potere
E allora si industria in ogni maniera
A tenere alti steccati e muri che la storia spessa e gli straordinari avvenimenti dell'ottantanove hanno fatto cadere
Come si spiegano se non così
Le celebrazioni in pompa magna del diciotto aprile
Celebrazioni amplificate dalla televisione di Stato
Che sarebbe tenuta a garantire specie in campagna elettorale un atteggiamento di imparzialità e che invece col TG uno ecco il TG due ha raggiunto livelli di faziosità che non sono più accettabile
Sia ben chiaro noi non abbiamo contestato e non contestiamo che la democrazia cristiana il diciotto aprile del quarantotto finisse in una competizione Democratic ne abbiamo negato che vi furono allora errore di valutazione da parte della sinistra sui regimi dell'Est europeo
E del resto da tempo con quegli errori siamo venuti facendo i conti
Ho anche affermato che sarebbe interessante un confronto comune di carattere storico
Su quel passaggio fondamentale della politica italiana che va dalla Costituente al diciotto aprile
E all'inizio dalla guerra fredda che come tutti sanno è stato un passaggio complesso con le sue luci e le sue ombre quel che invece riteniamo erroneo e fuorviante e l'uso e l'ho elettoralistico di cogliere un uso destinato non già a far comprendere il passato ma impedire di guardare con fiducia al futuro
Forlani afferma che noi non avremmo compreso il senso dei recenti avvenimenti della destra
In realtà che non capisce o finge di non capire proprio Luís de Fornari
E non vuole prendere atto che è finita la vecchia contrapposizione ideologica comunismo anticomunismo
E che quindi viene meno il collante ideologico che ha tenuto insieme la democrazia
E che nello stesso tempo ha costretto liberali socialdemocratici repubblicani e poi anche i socialisti
A una politica obbligata fondata su un vincolo ideologico
E di gente vicende di quegli anni complesse come ho detto furono segnate da un clima di contrapposizione di scontro ideologico che penalizzò tutte le forze democratiche
Io Fusco i contenuti di un'autentica politica di progresso
Quello che noi contestiamo l'attuale maggioranza della Democrazia Cristiana
Non vi è dunque una vittoria elettorale
Ma di non avere voluto mettere in discussione un clima che consentì
La ripresa di forze conservatrici di diversa natura
E dei grandi potentati economici e finanziari
Mentre è stata proprio la presenza di una forte combattiva Sinistra democratica a impedire la vittoria nella spessa Democrazia Cristiana di forze Credit con moderate
E a Forlani Andreotti
Che vogliono dividere tutti i buoni e i cattivi
Suggerisco rileggere quanto scriveva don Milani a un giovane comunista dopo il diciotto di aprile scriveva è un caso assai
Che tu mi trovi a lottare Conte contro i signori
E quel caso è stato quel diciotto aprile
Che ha sconfitto insieme ai tuoi torti le tue ragioni si costruirono perciò in quegli anni i presupposti di rotture e divisioni tra le masse lavoratrici
E di politiche antipopolare
Da Scelba sino a Tambroni
Si crearono gli spazi per quegli inquinamenti dello Stato
E dalla lunga catena delle stragi neofasciste sino alla vicenda P due hanno insanguinato il nostro Paese
E gettato un'ombra sull'evoluzione delle nostre istituzioni democratiche addensando irrisolti misteri sulla vita della Repubblica tutto ciò i più anziani lo ricordano e più giovani devono saperlo può apprendere
Così come non si può non ricordare che nel corso di questi decenni
Il movimento operaio è stato sempre in prima fila nella lotta contro il terrorismo per la difesa della libertà della democrazia
Noi non abbiamo mai inteso attribuire tutte le responsabilità per quanto è accaduto in questi decenni alla democrazia non è nostra intenzione di affermare pregiudiziali ideologiche atteggiamenti maniche noi affermiamo al contrario che i grandi mutamenti internazionali la fine della guerra fredda
Consentono a tutti di percorrere strade nuove e più ecco
Le strade di una nuova unità dei popoli e del popolo italiano
Di una unità nuova di tutte le forze di diversa ispirazione culturale e politica che si battono per il cambiamento oltre le divisioni politiche ereditate dal passato oltre barriere ideologiche che non corrispondono più andare a
Non è nostra intenzione dunque certo
Proclamare rivincite sul diciotto aprile
Ma indicare invece che è cambiato il terreno del confronto
Che si può aprire una fase nuova della nostra vita democratica
Nella quale siano definitivamente messi alle spalle le vecchie contrapposizioni ideologiche
E in cui i cittadini possano decidere tra chiare alternative programmatiche di governo non siamo dunque noi a volerci creare a tutti i costi un nemico un nemico politico
Diciamo al contrario che occorre uscire definitivamente dalla logica del nemico
E ci auguriamo che anche gli altri vogliano fare lo stesso chi continua ad avere l'ossessione del nemico e semmai il gruppo dirigente della Democrazia Cristiana cade anche seguendo questa strada in evidenti contraddizione
E cos'è accaduto ad Andreotti
Che in uno stesso giorno ieri
Ha affermato che nel quarantotto si sarebbe difesa in Italia la libertà dal comunismo
E allo stesso tempo che il piccino starebbe tornando indietro rispetto a posizioni facce avute in passato sul tema della libertà religiosa
Perché almeno tre o che si metta d'accordo con se stesso
La realtà in effetti è una sola
Sin dalla Costituente noi comunisti abbiamo difeso la libertà religiosa
E ne ospite nel nostro ultimo congresso siamo andati più avanti affermando il valore complessivo di tutte le libertà
E la necessità che anche nel processo che vogliamo aprire
Si deve ci deve essere il pieno riconoscimento e l'assunzione dei valori fondamentali della coscienza religiosa
Perciò siamo pienamente d'accordo con l'affermazione di Giovanni Paolo secondo secondo cui la libertà
è un prisma unitario del quale la libertà religiosa non è che una delle facce senza libertà globale non c'è libertà religiosa così come senza libertà religiosa non c'è libertà queste dunque sono le nostre posizioni passante e quelle di oggi
Nessuna contraddizione
Nessun passo indietro dunque
Contraddizioni e passi indietro sono invece quelle dell'onorevole Andreotti
Ma soprattutto il vero problema è di Andreotti e della democrazia cristiana che devono dimostrare il loro sì
La coerenza della politica della Democrazia Cristiana con i valori religiosi e vedremo che questa coerenza non è
E in effetti l'arcano
Delle singolare contraddizione dell'onorevole Andreotti
Il loro significato
Lo si coglie forse proprio nella polemica di Andreotti è sempre di ieri
Con quelle voci nel campo cattolico che come egli dice vorrebbero vederlo superata la DC ma non danno un alternati ecco la verità
Ecco contro chi si vuole celebrare il diciotto aprile Andreotti teme quelle forze del cattolicesimo democratico
Che hanno dichiarato interesse per la Costituente avviata dal PG
E quelle che hanno affermato di voler promuovere una fase costituente anche nel mondo cattolico
Andreotti è preoccupato delle voci sempre più diffuse spesso assai autorevoli che si levano dal mondo cattolico
Esprimendo in sofferenza verso la democrazia cristiana e la volontà di giungere a uno sbocco è un rinnovamento profondo della democrazia
Sono tali voci che dicono come ha scritto un padre gesuita che questa DC è ferma e che perciò spesso anziché il rinnovarsi
E allora Andreotti ha voluto ieri ricordare che il diciotto aprile io avevo
Dodici anni calzoni corti
E Andreotti invece aveva già i calzoni lunghi
E adesso ancora i calzoni lunghi
Ecco un altro grave risultato del diciotto aprile che da allora adesso c'è sempre Andreotti
Allora tutto è più chiaro
La DC di Andreotti e Forlani vorrebbe fare terra bruciata proprio attorno a quei cattolici che vogliono agire pensare in modo nuovo
All'altezza dei tempi
Ed è anche chiaro che la DC di Forlani vuole colpire proprio l'autonomia dei cattolici democratici
La loro posizione a compromissioni di diverso genere
Il loro impegno per una nuova moralità della cosa pubblica
Per una nuova effettiva solidarietà sociale
Sono queste forze che si vorrebbe far rientrare in un blocco chiuso e conservatore eternamente dominando dalla Democrazia cristiana
Perciò noi diciamo a tutti i cattolici democratici e cattolici progressisti respingente un vecchio linguaggio
Che copre un vecchio sistema di potere
Date a voi stessi uno spazio di responsabile e coraggiosa libertà
Valorizzate al meglio l'ispirazione cristiana per vivere nella nuova e complessa epoca che si apre i valori di libertà e di solidarietà opponete via una scelta che impoverì avrebbe poi imporre verrebbe noi e tutta la società i tagli
Contribuito a costruire
Un nuovo sistema politico fondato su alternative programmati
Collaborate a creare una nuova civiltà della politique
Noi ci impegniamo a far sì
Che ciò non entra in contrasto ma al contrario riconosca e promuova valori che la coscienza religiosa cristiana ritiene imprescindibili la positività dell'esperienza di fede il valore della vita della dignità umana e della persona
Noi diciamo dunque la Democrazia Cristiana che non sono tempi di cosacchi affranchi e a San Pietro non è tempo di scudi e di crociate
E tempo invece impedire alla mafia ai poteri occulti e criminali di fare scempio del nostro
è tempo che un nuovo personale politico si misuri
Con i grandi problemi sociali e istituzionali di oggi
Abbandonando i fantasmi di ieri
è tempo che si affermi un'alternativa di classi dirigenti anche nel nostro Paese
C'è bisogno di una glasnost italiana che mette a nudo poteri occulti e trasversali che dia visibilità e voce ai diritti dei cinque
L'ora di mettere da parte anche in Italia come è stato scritto di recente quella nomenclatura
Che ha dominato il Paese in queste quarantacinque anni
E che ci consegna oggi un sistema politico ingessato
Una pubblica amministrazione inesistente
Una giustizia e che
Una scuola che non mi insegna
Un sistema economico che son loro comincia ad avvistare problemi che altri Paesi hanno già risolto da decenni un assetto civile e sociale urbano lacerato e degradato
Ecco quel che vuole essere la cosa nuova che intendiamo costruire lo diciamo all'onorevole Forlani che dice di non aver capito ancora che cosa sia
Cominciando già polemizzare però come
Quello che vogliamo costruire una forza di sinistra che rappresenti l'Italia che non accetta più uno Stato inefficiente preda di gruppi e corporazioni che non accetta che non ne può più di una politica impotente rissosa spesso incompetente e corrotta
Che vuole raccogliere tutte quelle forze che vogliono cambiare il sistema del nostro Paese
L'Italia stanca di parole cui non seguono i fatti
Di diritti sanciti ma mai rispettati
Di un potere debole con i forti e protervo con i deboli
Di taglia del lavoro e dei lavoratori
Che vuole contratti veri e non contratti fasulli
Un'Italia che se si unisce forte
Ed è in grado di opporsi a un destino di decadenza del Paese
Al destino di degrado del tessuto civile sociale e morale della nazione
E noi sentiamo di poterci rivolgere a questa età
Di poter promuovere la creazione di una nuova formazione politica riformatrice grazie all'esperienza e alla gloriosa testimonianza morale civile e politica del movimento operaio e democratico del nostro Paese
Grazie all'esperienza di un movimento che nel suo insieme
Ha sempre combattuto
Ce l'avevano
Ma evidentemente il diciotto aprile porta male non ne parlo
D'altro canto se ricordo bene erano la parola distorsione anche questo è avvenuto
Quindi volevo dire l'esperienza di un movimento
Che nel suo insieme ha sempre combattuto contro le distorsioni freni e le contrapposizioni ideologiche e in favore degli interessi reale del popolo italiano un movimento che è stato al di là di ogni differenza e al di là degli errori commessi forza integralmente e decisiva
Prima per costruire la democrazia italiana poi per difenderla e svilupparla
E oggi deve esserlo per dar corso a una nuova fase della nostra vita civile e sociale
Noi non abbiamo certo deciso dunque di autoscioglimento dici o di auto annullare ci chi può credere che si togliesse Fossa
Annullare tutto ciò che qui siamo e che voi qui siete no tutto ciò non sarà mai annullato quello che noi vogliamo annullare
Il tema il potere costruito nel palestrato in questi anni nel nostro Paese
Quel che vogliamo è fare
Finire lo strapotere che domina la società italiana
Dobbiamo farlo noi possiamo farlo solo nove
Non vogliamo creare la grande forza popolare riformatrice
Per l'Italia che si avvia al Duemila
Noi cambiamo perché tutti cambino
Perché si apra una nuova fase costituente di tutta la democrazia italiana
Dai poniamo sul tappeto l'obiettivo di costruire una nuova sinistra democratica in Italia noi vogliamo realizzare l'alternativa
E confidiamo che pur essendoci diversi Italia anche divisioni a sinistra su molte cose la nostra iniziativa possa creare a sinistra tensione aggregazione speranza
Questa campagna elettorale vogliamo che sia l'occasione per fare sentire i cittadini che l'alternativa è più vicina
Noi con la nostra iniziativa abbiamo avvicinato il tempo per l'alternativa che non è più quella araba fenice di cui parlava Craxi
Ma qualcosa che si può realizzare
Che può essere messa all'ordine del giorno dalla politica italiana
Andreotti spesso comincia a prendere atto della possibilità dell'alternativa e subito invita gli alleati a serrare le file
Ma la vera novità è che dopo la nostra iniziativa anche Andreotti considera l'alternativa come qualcosa di politicamente possibile e chiede ai socialisti di aspettare ancora un po'
Di permettergli di terminare la sua esperienza di governo
E poi si è messo nelle mani di Dio come avete visto il
Ma noi diciamo
Al Partito socialista italiano badate
Questa campagna fatta dalla democrazia cristiana rivolta anche contro di voi
E diciamo ancora se il vostro giudizio sulla nostra svolta è stato come voi avete detto sospensivo fate che tale giudizio non sia sospensivo allo stesso il modo in cui lo è quello di Forlani
Non siate come il Virgilio di Dante come coloro che sono sospese
Non siate insomma immobili
Non tornate indietro per essere troppo sospensivi e soprattutto smettetela di essere l'ultimo l'unico Partito socialista europeo che governa con i moderati invece di aprire la strada dell'altra
Nel momento
Di abbandonare vecchie rendite di posizione che sperimentare qualche cosa di nuovo
La questione politica di fondo su cui tutti gli italiani sono chiamati a pronunciarsi essa in maggio è dunque chiaro e semplice
Con il loro voto votando per il Partito Comunista Italiano italiane diranno no la politica conservatrice della democrazia cristiana
E diranno sia lo sblocco della situazione politica italiana
Daranno un voto in favore ha un nuovo processo di unità a sinistra e per una nuova formazione politica riformatrice
Perciò il voto del sei maggio al Partito comunista italiano è un po'più importante e due
Poi tutti avete sentito e sentirete che la DC parla di solidarietà
è una grande bella parola solidarietà ma quale fiducia si può avere verso quei dirigenti della Democrazia Cristiana
Che in tutti questi anni hanno perseguito una politica ostile alla solidarietà tra i lavoratori verso la famiglia verso le donne
Una politica ostile a ogni patto di solidarietà tra i cittadini
Una politica che pur in presenza di notevoli risorse finanziarie ha consentito che crescessero per tutti i settori più deboli della società disagio ed emarginazione
Ha fatto sì che il diritto alla salute diventasse un lusso
O il frutto di un favore
E che molti anziani dopo anni di fatiche e di lavoro
E quando le energie si fanno più deboli
Si trovino a vivere convenzioni Borrelli
Nella solitudine spesso nell'incubo di uno sfratto altro che solidarietà
Se oggi è diffusa la sfiducia se oggi ciascuno di noi nella difficoltà si sente solo
E perché è mancata è stata tradita una reale politica di solidarietà
E le maggiori responsabilità sono di chi ha governato questo Paese
Noi diciamo che oggi è necessaria qui in Italia in tutta Europa e nel mondo una nuova grande politica di solidarietà
E lo diciamo pensando ai profughi armeni alle loro sofferenze così come i barbari eccidi in Transilvania ma lo diciamo anche guardando a quel che accade in Inghilterra
Nel regno della signora Thatcher
Dove dopo un decennio di rampanti ismi di arricchimenti facili di egoismi sfrenati che hanno offuscato tradizioni civili e valori di solidarietà esplode la protesta rivolta popolare
E lo diciamo anche guardando la politica del cancelliere Kohl che già si rimangia le promesse fatte i tedeschi orientali
Il cambio alla pari del marco
La mia gente spacci
Le imprese tedesche orientali apprenderanno e già cominciano a farlo
Che il mito dell'Occidente può essere un miraggio e che come tutti i miraggi scompare quando lo si è raggiunto
E che a Berlino a Dresda Lipsia
Saranno assai più numerosi disoccupati che le Mercedes in circolazione
Anche lì potrebbe nascere disillusione con la disillusione la rata
E proteste rabbia potrebbero crescere stanno in effetti già crescendo anche da noi in Italia
Perciò diciamo che non si può parlare come fa la Democrazia Cristiana di solidarietà
Se si è d'accordo con la signora Thatcher o con il signor Helmut Kohl
Diciamo che denunciare i drammi dell'Est non significa fare alcuno sconto sulle ingiustizie e sulle distorsioni dell'Occidente affermiamo che è illusorio e pericoloso
Celebrare i fasti del capitalismo di fronte al crollo del socialismo reale non lo si può fare
Davanti ai quattro quinti dell'umanità che soffrono il sottosviluppo e l'ha fatto
A quale prospettiva
A quale futuro potremmo guardare quale senso della dignità della persona umana di noi stessi potremmo aprire se rimanessimo indifferenti di fronte a questo dramma gigantesco
Se lasciassimo andare le cose come vanno
Se consentissimo che si accrescesse la differenza tra i ricchi e i poveri del pianeta opporsi a tutto ciò battersi perché tutto ciò cambi ecco quel che oggi davvero significa pensare a una nuova politica di serenità
Non è questo che ci dice anche il grave problema degli immigranti
Non è vero che senza una politica di solidarietà in grado di suscitare una nuova coscienza comune del problema un nuovo impegno delle forze sociali anche una buona legge come quella di recente approvato in Parlamento rischia di rimanere lettera morta
E si può davvero pensare che la soluzione di una questione sociale di enormi proporzioni posso trovarsi impiegando l'esercito la marina
Ecco perché diciamo che il mondo intero sempre più unito interdipendente deve cambiare deve abbandonare vecchie contrapposizioni distruttive deve affrontare più solidale un comune destino e sono gli uomini liberi
E che affermano la libertà i democratici che affermano la democrazia i non violenti che affermano la non violenza coloro che non credono in Modeling ricette pronte verità rivelate
Ma contano sulla volontà degli uomini di cambiare fuori dall'ideologia sono questi uomini
Che possono preparare un futuro migliore
Questo il nome saggio di civiltà che dobbiamo lanciare
Un messaggio che dica che solo dall'incubo tra diverse che solo dall'incubo in cui ci troviamo e bisogni uscire che sono invece dall'incontro tra diverse culture dall'incontro tra Occidente e Oriente
E solo dando vita a uno sviluppo qualitativamente diverso più umano e più giusto è solo costruendo
Un'economia mondiale fondata sulla collaborazione
Sulla base della democrazia della solidarietà facendo vivere insieme non contrapponendo gli ideali di libertà e di uguaglianza e si potrà veramente costruire un mondo nuovo
Perché si affermino nel mondo di oggi e del futuro la pace il disarmo la salvezza dell'ambiente la giustizia sociale la libertà di tutti
Ma che cosa significa lavorare per questa prospettiva oggi quindi in Italia
Significa combattere contro la mafia la camorra che insanguina di Dante che in molte regioni ormai espugnando lo Stato
Ho incontrato nei giorni scorsi come ha ricordato capolista
Pezzo dell'UGL vescovo di Locri
E gli ho portato la solidarietà del Partito Comunista Italiano contro le minacce gli attacchi subiti dal clero e dalla chiesa calabrese
Gli ho detto che occorre una mobilitazione morale e civile abbia controllarla
Che di questa mobilitazione la chiesa calabrese oggi protagoniste che tutte le forze politiche compreso mostrate potrà ad esempio manterrà allargare
La partecipazione a questo mondo di ripulsa civile morale perché si creino dei veri e propri comitati di liberazione contro la mafia
Io ho sentito il vescovo di Locri dire
Che se l'ideologia hanno spesso diviso gli uomini ore i nostri sforzi possono convergere su un uomo
E che unificando le nostre energie possiamo fare tanto
E ho sentito una donna parlare di una grande speranza di una grande novità quella di un Mezzogiorno che non sta più con il cappello in mano ma che ha cominciato a prendere in mano il suo destino
Il vero segreto e l'ha detto e che abbiamo ripreso fiducia inesistenti e questa fiducia può diventare una forza invincibile e quel segreto di una nuova reale politica di solidarietà
Esordì consiste innanzitutto
Nel rompere quel muro di sfiducia che nonostante i traguardi di benessere raggiunti si diffonde nel Paese che è stato
Creato nel corso di questi anni
E che dato dall'idea di essere lasciati alla deriva
Da una classe dirigente che consente lussi e sprechi ed è incapace di garantire i diritti
E assicurare giustizia i suscitare valorizzare le energie migliori della società
E significa cancellare con una rinnovata speranza
Quella sfiducia che genera malessere chiusure corporative che può produrre esasperazione era
Il superare quell'abbattimento morale
E produce fenomeni come quelli così dolorosi delle morti del sabato sera
Va bene il palloncino ben vengano misure di controllo e di prevenzione
Purché non si pensi e di rispondere con il palloncino alla crisi di valori all'inquietudine di una generazione di tutto un Paese per il sistema consumistico falso pulsare
Questo deve rispondere oggi la politica
E la politica è chiamata a dare l'esempio
Non si può rispondere guasti profondi della nostra vita civile e sociale grandi flagelli come quello della droga
Ha problemi come quello dell'ambiente con la politica di questi anni con la logica delle spartizioni delle lottizzazioni del valzer delle poltrone
Del rimpallo di responsabilità
A proposito dello droga ora da parte di forze dalla maggioranza ci si lamenta per il fatto che non si è ancora giunti ad approvare la nuova legge
Ma perché chiediamo noi
Non si è risposto mai tutti questi mesi è la proposta che noi abbiamo avanzato è ancora facciamo
Che era quella di approvare subito quegli articoli della legge su cui si è tutti d'accordo e che rappresentano l'essenziale
La lotta al grande traffico ai mercanti di morte gli aiuti alle comunità terapeutiche
E alle attivi i tre venti
Rinviando
Un secondo momento la questione controversa che ci divide dalla maggioranza che divide la maggioranza al suo interno della punibilità del tossicodipendente se si fosse fatto come avevamo proposto
Oggi potremmo già avere alcuni importanti strumenti in più nella lotta alla droga e dovremmo ascoltare qualche inutile parola inventivo
è un'altra cosa chiediamo al governo
Quale coerenza accetta la lotta alla droga
Il rifiuto opposto dalla maggioranza intervenire sulla pubblicità sui superalcolici
E a fare opera di informazione sui danni da essi provocati allora è chiaro
Tra la seduta il mercato si scende al mercato try guadagna i profitti dei produttori e la salute dei cittadini
Ci servono i guadagni dei produttori e con l'aspetto emblematico della questione
Che ci fa capire come alcune forze di maggioranza intendono lotta alla droga una lotta che di fatto si arresta sempre dinnanzi ai grandi poteri
E che per legge si dovrebbe fermare dinnanzi agli interessi dei grandi produttori di superalcolici la nostra è un'altra concezione
Che non criminalizza nessuno ma che vuole per davvero tutelare la salute e l'interesse di tutti i cittadini
Proprio il modo in cui è stata affrontata la questione della droga dunque un esempio lampante di finta governabilità
Per anni si è parlato di governabilità
Essa però si è dimostrata una incapacità di governare
E ora di dire che quella governabilità fatto fallimento è ora di dire con il voto che ha fatto fallimento la governabilità intesa
Come delega dei cittadini ai vertici dei partiti come delega di queste grandi centri economico finanziario
E dunque di qui che bisogna partire
Ritirando le deleghe in bianco restituendo il potere ai cittadini
Questione diciamo che si deve affermare una dove idea una nuova pratica del governo reale
Che occorre sempre più necessaria una democrazia governante
Che non delega a un uomo solo
Che si fonda su un più diretto potere di decisione dei cittadini
Che sia realmente vissuta da ciascuno di voi perché poggia sulla possibilità per i cittadini di decidere dei programmi dei governi degli uomini dalla loro moralità
La loro capacità di risolvere i vostri problemi
E non si va al cuore dei mali politici del nostro Paese
Se non si consente ai cittadini di esercitare un peso reale nelle decisioni che riguardano da vicino se non si riforma alle radici un sistema dei partiti sempre più accentrato e senza alternative
Solo così si potrà dar voce alla società civile e solo così si potranno dare nuove prospettive all'Italia per questo vogliamo coinvolgere tutti i cittadini nel dibattito sulla riforma del nostro sistema politico
E con tutti gli strumenti volti a costringere le forze politiche a passare anche in questo campo dalle molte parole ai fatti che contano
Democrazia Cristiana parla nella sua campagna elettorale
E la crescita economica conosciuta dal Paese
Noi rispondiamo che una crescita indubbiamente vi è stata quali costi pero ma soprattutto rispondiamo che la crescita più diffusa più equilibrata
Più legata a un reale progresso civile culturale delle popolazioni vi è stata delle regioni da noi amministrate
Come l'Emilia Romagna in cui maggiormente hanno potuto operare il potere locale
E badate questo non lo diciamo solo noi lo dicono molti dei più recenti studi americani sui modelli di sviluppo economico sociale non è propaganda
E l'indicazione di una via da seguire
Naturalmente noi siamo ben consapevoli che anche ciò che in quelle regioni se realizzato e una base e non un punto di arrivo
Che anche lì la sinistra deve inventare cose nuove
Che la realtà impone scelte diverse dal passato perché la sinistra a differenza della democrazia cristiana
Non si limita a gestire il proprio potere ma vuole sempre il non fare
Ed è necessario passare uno sviluppo
Che privilegi l'acqua la qualità sulla quantità
Pensiamo a quel che è diventata Roma
Questa città in cui viviamo
Che ha avuto modo di seguire con voi nei vari quartieri nel corso della recente combattutissima campagna elettorale
Pensiamo ai quartieri abbandonati
Alle periferie lontane
Ai mille problemi dei giovani dei lavoratori degli anziani delle donne
Pensiamo alla fatica di vivere in questa città la fatica di vivere nella metropoli col traffico col problema dei tempi degli orari dei trasporti
Grandi addensamenti umani e nello stesso tempo grandi solitudini
Un desiderio diffuso di socialità
Che ricadrebbero su se stesso e tanti automatismi che inducono ciascuna chiudersi a difendere se stesso senza pensare all'altro
Ecco anche qui il terreno di nuove e moderne forme di solidarietà
Eccoti cosa parliamo
Quando affermiamo la necessità di una politica che privilegi la crescita delle persone
Anziché quella delle cose
Ma tutto ciò sarà possibile solo se i cittadini potranno essere protagonisti delle scelte che riguardano la loro città e la loro vita
Tutto ciò sarà possibile solo attraverso l'istituzione più fatti e più aperti ai cittadini
Istituzione capace di avvicinare i cittadini di mettersi dalla parte dei cittadini perciò parliamo di una nuova fase politica e della necessità di sperimentare una nuova stagione democratica
La nostra democrazia incomincia ad essere stato
Occorre rinvenuti birra rinfrescare
In fondo l una nuova linfa vitale perciò ci siamo messi in gioco
Perciò il voto del sei maggio
Può essere decisivo perché esso può premiare una pagliuzza qual è la nostra
E cerca vie nuove che vuole sbloccare l'immobilismo della nostra politica
Che vuole in sostanza rafforzare le autonomie locali combattere il centralismo dello Stato e dare più potere ai cittadini come ha ricordato Petrucci nel suo interno
Per questo occorre battere il qualunquismo delle liste demagogiche
Localista era triste
Che dividono il Paese rendono corporativa incivile
E priva di senso la democrazia
E voglio dire occorre anche combattere il falso ambientalismo i falsi terre
Che sia lei hanno come in moderate i cioè con quei moderati che hanno deturpato le nostre città che hanno crea
Questo modello di
E dobbiamo invece a dire che in campo una grande proposta di rifondazione della sinistra
E oggi si vota anche per dare forza a questa proposta
Per dare forza a un partito che qui come in tante altre città italiane si è impegnato a presentare liste aperte a personalità
Il diverso a sensibilità culturale e politica
Ma unite dalla volontà di operare per un'amministrazione intelligente e onesta
Che realizzino i fatti i programmi annunciati
Che si batta per una nuova qualità sociale ambientale della vita delle nostre città riforma istituzionale
Riforma della politica lotta per i diritti dei cittadini il nostro è un grande progetto democratico e di libertà
Un progetto che significa anche pluralismo dell'informazione autonomia del potere giudiziario democrazia economica
E noi vogliamo chiamare ha una responsabilità nuova tutti i cittadini vogliamo renderli protagonisti e arbitri
Delle grandi scelte politiche dalla formazione del governo
Perciò ci battiamo per una riforma elettorale che tolga potere alle manovre i giochi agli abusi di tutti i partiti e che consente agli elettori di scegliere come dicevo programmi ecco
Si tratta di rendere governante la democrazia la per noi questo è possibile solo se si parte dalla base dal Paese reale
Un nuovo inizio dunque si impone per tutti
Ed è necessaria una generale grande costituente della democrazia italiana
Noi proprio perché vogliamo continuare ad essere quello che siamo sempre stati il partito del cambiamento e del progresso
Abbiamo voluto essere i più pronti e più aperti
Nel metterci in campo e nel rinnovare le stesse e oggi lanciamo un grande messaggio unitario le forze riformatrici sociali culturali economiche all'insieme del Paese
Costruiamo dunque una nuova alleanza riformatrice
Diamo forza
Alla nuova forza politica riformatrice
Abbiamo aperto una breccia nel vecchio sistema politico
Quella breccia deve diventare una strada ampia
La strada del rinnovamento morale e civile della politica italiana
La strada dell'unità delle sinistre democratiche
La strada dell'alternativa
E be'mettiamo a disposizione di questa impresa tutta la nostra volontà tutta la nostra capacità di lotta di organizzazione e di governo
E chiediamo ai cittadini un segnale di incoraggiamento
Un voto utile contro la vecchia politica
Un voto di speranza
Un voto per cambiare un voto per costruire l'Italia del futuro
Per costruire un'Italia libera giusta pacificata democratica
Per questo diciamo i cittadini sei maggio votateci per questo
Votate per noi votate per la lista del Partito Comunista votate per un partito che cambia per far cambiare
Alle diciamo anche
Cari compagni
Che siete venuti qui oggi che quello che conta in queste ultime settimane sarà quello che farete voi
Giorno dopo giorno ora dopo ora
Perché voi l'avete visto ormai in modo diverso
Da quello che è avvenuto nelle elezioni europee si tenta però ancora una volta di dire sempre la stessa cosa
E cioè che in Italia non ci deve essere una sinistra moderna democratica che sia una sinistra davvero dell'alternativa
Allora utilizzarono la TIA meglio oggi parlano di diciotto aprile
Ma sempre l'obiettivo e lo stesso è quello di impedire che si dislocati no forze nuove in un momento in cui il vecchio accerto forse non si disloca ancora come dovrebbe fare ma già sentiamo
Che c'è qualcosa che bolle nel profondo della società italiana e lo offendono anche ai nostri avversari
Per quello che concerne per la loro forza tra di noi e poi dovetti andare in ogni casa in ogni qual
Questa volta è dovete parlare soprattutto ai giovani creativa che noi usiamo la grandezza nuova di Quetta campagna elettorale siamo il partito
Fatto un congresso visse e ai no ma insieme hanno costruito la novità tema della Società italiana ed ecco scaldando entità sentiamo agli elettori uliveti come un sol uomo per parlare più forte il Partito Comunista Italiano
Bene la democrazia
Per la libertà e e penso che
Non ho
Lo
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0