Elezioni amministrative: i candidati del PCI nella provincia di Pescara e in Abruzzo

Ho sentiamo come il partito che lavora anche qui a pescare in Abruzzo per la Costituente
E chiediamo tutti assieme un segno di fiducia di incoraggiamento per un processo che può cambiare la vita del paese
Dal resto quelli che ci stiamo lasciando alle spalle sono stati anni bui di degrado avvilente della vita politica ed amministrativa della nostra provincia congiunta instabili rissosa permanentemente in crisi
Sono stati anni segnati da un numero incredibile di scandali e da un intreccio profondo tra politica ed affari
Tutto ciò non solo ha impedito impedisce uno sviluppo adeguato alla provincia di Pescara che anzi e il lento declino mammina ormai le basi della vita democratica delle nostre comunità
La responsabilità le responsabilità sono davanti agli occhi di tutti persona innanzitutto della Democrazia Cristiana che da sempre al governo della Regione della Provincia e della città capoluogo
Ma vorrei dire che anche il partito socialista se limitato finora competere con la DC sullo stesso terreno della gestione del potere senza mai esprimere indirizzi innovatori
Dal Partito socialista ci attendiamo oggi una disponibilità a proseguire e moltiplicare all'esperienza di governo della sinistra che abbiamo messo in piedi dalla Provincia
Ma soprattutto ci aspettiamo un segno di disponibilità a misurarsi sui programmi sulle scelte concrete sul futuro delle nostre comunità
E a scegliere finalmente senza indugi il terreno della riforma della politica
Per liberare i nostri comuni e le istituzioni dalla morsa soffocante del vecchio sistema politico per ridare all'agente di fiducia nelle istituzioni e nella politica
Per progettare comuni e città che corrispondano ai bisogni e alle aspirazioni delle popolazioni
Ed anche per ridare ai partiti le ragioni forti ideali e programmatiche della loro funzione
Quello che lanciamo oggi allora innanzitutto una sfida sul terreno della riforma della politica è una sfida sui programmi sulle scelte da fare sul progetto di comunità da mettere in campo e la sfida e ancora più grande nel comune di Pescara
Quattro sindaci cambia in cinque anni amministratori condannati e poi diretti assessori quartieri abbandonati e degradati una città il lento declino la storia di chi ha governato pescare in questi anni è tutta qui
Del sindaco e nei cinque assessori condannati per lo scandalo degli invalidi dello scandalo del Consorzio terno in quello delle Naiadi nello scandalo della USL
In questo quinquennio la città ha collezionato solo primati negativi ed il fallimento del pentapartito e davvero sotto gli occhi di tutti
All'appuntamento degli anni due mila rischia di arrivare a una città che si è fatta straniera per usare le parole dello scrittore tedesco bolle una città degli altri degli speculatori degli inquinatori delle automobili e non invece dei cittadini
E allora davvero dobbiamo interrogarci sul futuro della città
Chiederci come stava Pescara degli anni a venire
Se ci sarà più o meno verde e più o meno democrazia giustizia solidarietà rispetto delle differenze e dei diritti di cittadinanza insomma quale città si vuole progettare
E che futuro avranno le aree di risulta della Stazione ferroviaria i quartieri l'isola pedonale se mai si farà o i diritti dei cittadini
Da cui siamo partiti
Dagli interrogativi di fondo sul futuro di Pescara
E tra l'altro ha accennato di accettare tutto l'esprimere il massimo dell'opposizione possibile che è pur sempre una cosa importante ma che forse cambia poco nella vita quotidiana della gente abbiamo scelto una via nuova
Quella di concorrere con altre basso forse ad una lista della città
Che portasse uomini e idee nuove al Governo di Pescara offrendo alla città un'occasione straordinaria di cambiamento
Su questa strada abbiamo incontrato molti altri amici animati dalla stessa nostra voglia di voltare pagina forze politiche della sinistra personalità del mondo cattolico indignate dal degrado morale della politica pescarese
Che ha portato lo stesso vescovo qualche tempo fa a lanciare un grido d'allarme uomini e donne nel mondo del lavoro e delle professioni che per la prima volta decidono di impegnarsi e di spendersi in politica
Uomini che decidono di lasciare i rispettivi partiti di maggioranza
Con una scelta coraggiosa e piena di dignità per dare alla città una politica nuova insomma le energie migliori di Pescara e abbiamo decisione tutti insieme di investire il meglio di noi in una prova nuova
Questa prova nuova una lista della città che sotto il simbolo della torre raccoglie forse diverse e tra queste anche il Partito Comunista Italiano ed è così che ci siamo ritrovati insieme per Pescara per usare il nome che abbiamo deciso di dare alla nostra lista per dare voce a chi non vuole ottenere dar valore ciò che spetta per diritto
A chi vuole una città con meno traffico e più servizi più verde e meno inquinamento più diritti e meno arroganza più rispetto per la salute dei cittadini
E per dare voce anche a quelle forze imprenditoriali che non vogliono passare sotto il gioco della tangente da pagare all'assessore di turno
Vogliamo parlare ai bisogni e alle aspirazioni degli uomini e delle donne di Pescara
Dare risposte ai bisogni primari la casa il lavoro i servizi ai bisogni primari dei più deboli di chi non ha nulla
Di chi vive nei quartieri abbandonati Rizzani Iran Citelli San Donato o guarda la città seduto su una carrozzella o tirando due calci ad una palla in una piazza squallida di quartiere
Ma vogliamo parlare anche all'aspirazione al buongoverno ad un ambiente pulito all'efficienza la certezza del diritto di chi vuole una città migliore
Vogliamo un'auto inaugurare davvero dopo quella simbolica del ministro ombra Giovanni Berlinguer il nuovo ospedale
Perché è scandaloso che l'interesse di pochi impedisca la soddisfazione di un diritto di tutti e ogni giorno di ritardo può dire vite umane che non si salvano
Vogliamo dare alla città finalmente un teatro perché incredibile che Pescara ne sia priva da trent'anni da quando cioè fu abbattuto il vecchio Pomponi
Vogliamo impegnarci per avere regole nuove di un'amministrazione onesta
Vogliamo impegnarci per ridare vita ai quartieri tardare efficienza alla macchina amministrativa qualità ai servizi sociali per un piano regolatore dei tempi
Per una città a misura di donne e di uomini dove non ci sia costretto a correre correre le donne soprattutto e chi non sa passare come passare il proprio tempo e gli anziani prima di ogni altro
Per quel centro sociale richiesto da centinaia migliaia di ragazzi e decine di ASSIOM di associazioni che hanno incontrato solo un cieco diniego dell'amministrazione
Vogliamo disegnare una nuova politica ed una nuova città una politica non maneggione ma al servizio della gente una città dei diritti e della solidarietà una città come luogo della relazione dello scambio della crescita civile culturale
Per queste ragioni non i comunisti siamo tra le forze che hanno promosso al Comune la lista cittadina della Torre
Questo è l'impegno che ci sentiamo di prendere con l'elettorato poche parole e molte cose concrete
Queste cose concrete sono il programma le idee i valori per cui abbiamo deciso di stare noi comunisti cattolici democratici semplici cittadini insieme per la città
Do ora la parola alla compagna Tiziana vista segretaria regionale del Partito Comunista Italiano
Cari compagni compagni cittadini di Pescara
Nel congresso che abbiamo appena concluso tanti senza la nostra tessera si sono detti interessati a vivere con noi questa grande avventura
Subito dopo una sola preoccupazione ci animato non deluderli per questo abbiamo lavorato a programmi a liste che dimostrassero concretamente dentro e fuori di noi
Che la grande avventura è cominciata davvero e i risultati ci sono stati liste in cui significativa è la presenza di competenza e di passioni democratiche provenienti da storie politiche culturali assai differenti tra di loro e assai differenti dalla storia pur ricca dei comunisti abruzzesi
L'Abruzzo vanta nobili esempi della sua storia di pensiero libertario e democratico
Sergio Turone alla guida della lista del PC per la Regione a Teramo Glauco Torlontano con noi e con tanti altri alla guida della lista cittadina di Pescara Marco Pannella e Antonello Fardin quella dell'Aquila
E con loro tutti gli altri sono uomini di grande passione civile e democratica di storie politiche culturali che insieme a quella dei comunisti abruzzesi rappresentano il meglio della nostra regione
Queste liste quindi sono il risultato di un lavoro tenace teso a ridurre depotenziare ciò che pure divide ancora la sinistra e ad esaltare invece ciò che la unisce un coraggioso e reciprocamente generoso lavoro di unificazione di linguaggi fino ad ora differenti
Proprio perché nessuno ha voluto rivendicare primogeniture o privilegiare dei percorsi il tutto attraverso un crogiolo fatto di programmi di scelte di coerenza del fare rispetto alle promesse
è così che si opera per costruire una sinistra di governo in Abruzzo opera che non è ancora col Partito Socialista Italiano ma che non è contro il partito socialista è spiacevole che il gruppo dirigente del Partito Socialista Italiano abbia reagito nervosamente ciò che interessa noi comunisti è dare agli abruzzesi una prospettiva differente da quella che offre loro la Democrazia Cristiana
In Abruzzo in questi anni è cresciuto il prodotto lordo vendibile ed è cresciuto il reddito pro-capite non è cresciuta però la nostra qualità della vita non sono cresciute le chance dei nostri giovani
Si è deteriorato l'ambiente naturale si sono rotti i vecchi sistemi di solidarietà
E non se ne sono creati di nuovi si è estesa a macchia d'olio la corruzione politico amministrativa
Insomma aumenta la povertà reale frutto di un'amministrazione sempre più scadente di servizi sempre meno funzionanti di una qualità della vita civile assai lontana dagli standard europei
Quindi lo spazio per un'iniziativa riformatrice è grande è stringente è urgente la prima riforma da compiere è quella delle istituzioni la democrazia non è un ex o no non è un'opzione alla e non serve solo la libertà
E anche condizione indispensabile per lo sviluppo
Ed è questa riforma quella delle istituzioni che la democrazia abruzzese non vuole compiere oggi essa lucra in potere in spartizione della cosa pubblica in scambio di voti perfino il malaffare pura e semplice lucra
E perciò ha paura della trasparenza della partecipazione del principio di responsabilità della distinzione tra politica e amministrazione ha paura e quindi si fa più arrogante
Contro questa democrazia cristiana non vale autoproclamarsi come fa Sussi l'anti Gasparri d'Abruzzo occorrono fatti e i fatti degli ultimi cinque anni
Sono fatti di acquiescenze compiacenza del partito socialista e degli altri partiti alla Democrazia Cristiana
E però anzi in quei partiti una discussione si avverta
Noi teniamo per buono che essi comunque vogliono mantenere le mani libere fino al sette maggio libere da una promessa per un'alternativa agli elettori ma anche libere dalla Democrazia cristiana
Per noi questo intanto significa che è possibile nella prossima legislatura ma solo se avanza il Partito Comunista Italiano un governo senza la Democrazia Cristiana
è quindi è possibile
Un Abruzzo regione verde d'Europa
è possibile una società amica di chi la usa è possibile trasformare i favori in diritti liberare le imprese dalla Piovra delle tangenti e la nazionale adriatica dai TIR
è possibile visto occupare l'amministrazione dai partiti e rendere più efficiente così l'amministrazione è possibile in stile fornire tanti servizi è così creare tanti lavori sono le battaglie nostre queste compagni per questo per il rendiconto di ciò che abbiamo fatto per la nettezza della nostra proposta politica
Per la fiducia che possiamo chiedere a chi vuole cambiare avendo concretamente dimostrato e non a parole
Che sappiamo cambiare noi stessi lavoriamo tanto tutti nei prossimi giorni per conquistare tanti voti alle nostre liste
Lo facciamo per conquistare un'opportunità il nostro Abruzzo
E infine a chi non è già elettore comunista ho voglia di dire
Vi sono momenti in cui si determinano condizioni che consentono ai cittadini di tentare ragionevolmente di riprendere nelle proprie mani il controllo della vita pubblica momenti in cui parole come impegno e partecipazione riacquistano significato questo è uno di quei momenti con gli etero insieme a noi così insieme possiamo trasformare la rabbia in forza politica ed incompleta azione tra formatrice e do adesso la parola al segretario nazionale del Partito Comunista Italiano Achille ok
Care compagne
Cercare compagni e cittadini
Siamo di fronte a una prova elettorale molto importante per il futuro del Paese
Al cui centro è una proposta coraggiosa che abbiamo avanzato al nostro ultimo congresso una proposta volta a rinnovare noi stessi rinnovare la politica e lo Stato italiano
Si tratta di una proposta che va all'attacco
Che non cede di fronte a tutti coloro che non vogliono una sinistra forte e unita in grado di assicurare al Paese una prospettiva di libertà di giustizia di effettiva solidarietà
Proprio per questo ci presentiamo in questa campagna elettorale
Come il partito che raccoglie la speranza
E la volontà di cambiamento che sale dalla società civile perché si impegna per lo sblocco della situazione politica come il partito
Che l'unico grande cosa nuova nel panorama politico italiano e come avete visto è proprio questo che teme la Democrazia Cristiana
La DIC CID teme che si affermi qualcosa di nuovo
Perciò al gruppo dirigente
Della Democrazia Cristiana accentuato
Le sue posizioni di chiusura nei nostri confronti aprendo le ostilità nei confronti già della nuova formazione politica cui vogliamo dar Vito prima ancora che essa sia nata ecco un bell'esempio
Di atteggiamento pregiudiziale e manicheo
La decisamente che se tutto cambia può cambiare qualcosa anche in Italia la DC sa che la fine della guerra fredda qui nel nostro Paese
Vuol dire fine delle ragioni che hanno dato origine hanno consolidato il suo lungo sistema di potere e allora si industria in ogni maniera a tenere alti steccati e muri
Che la storia spessa e gli straordinari avvenimenti dell'ottantanove hanno fatto cadere
Come si spiegano se non così
Le celebrazioni in pompa magna del diciotto aprile
Celebrazioni
Amplificate
Come voi avete visto
Dalla tv di Stato
Da quell'attimo pestato che sarebbe tenuta a garantire specie in campagna elettorale un atteggiamento di imparzialità e che invece col TG uno e del TG due
Ha raggiunto livelli di faziosità che sono sempre meno accettabili che non sono assolutamente accettabili
Sia ben chiaro
Noi non abbiamo contestato
E non contestiamo che la democrazia cristiana il diciotto aprile del quarantotto vinse in una competizione democratica
Ne abbiamo negato che vi furono allora errori di valutazione da parte della sinistra sui regimi dell'Est europeo e del resto da tempo con quegli errori siamo venuti facendo i conti ho anche affermato che sarebbe interessante un confronto e Comune di carattere storico su quell'epoca quelle che invece riteniamo erroneo e fuorviante e l'uso elettoralistico di quegli arredi un uso destinato non già a far comprendere il passato ma impedire di guardare con fiducia al futuro
Forlani afferma che noi
Non avremmo compreso il senso
Dei recenti avvenimenti del
In realtà chi non capisce
O finge di non capire e proprio Luís
E Forlani
Che non vuole prendere atto che è finita la vecchia contrapposizione ideologica comunismo anticomunismo
E che quindi viene meno il collante ideologico che ha tenuto insieme in tutti questi anni la Democrazia Cristiana
E che nello stesso tempo a costretto liberali socialdemocratici repubblicani poi anche i socialisti a una politica applicata fondata su un vincolo ideologico e vicende di quegli anni
Furono segnate
Da un clima di contrapposizione di scontro ideologico
Che penalizzò tutte le forze democratiche
E opuscoli contenuti di un'autentica politica di progresso
Quello che noi contestiamo l'attuale maggioranza della democrazia cristiana no è dunque una vittoria elettorale ma di non avere voluto mettere in discussione
Un clima che consentirà ripresa di forze conservatrici di diversa natura e dei grandi potentati economici e finanziari
Mentre vogliamo ricordarlo a Forlani Andreotti
è stata proprio la presenza di una forte
E combattiva Sinistra democratica a impedire la vittoria della stessa democrazia cristiana di forze clerico moderati che avrebbero portato alla rovina la democrazia italiana
Prima Forlani
Andreotti
Che vogliono dividere tutti in buoni e cattivi
Suggerisco di leggere quanto scriveva don Mila ni
A un giovane comunista dopo il diciotto aprile scriveva
è un caso sai che tu mi trovi a lottare Conte contro i signori e quel caso è stato quel diciotto aprile che ha sconfitto insieme ai tuoi torti le tue ragioni
Si costituirono perciò in quegli anni
I presupposti di rotture e divisioni tra le masse lavoratrici e di politiche antipopolari
Da Scelba
Sino a Tambroni
Si crearono gli spazi per quegli inquinamenti dello Stato
Che dalla lunga catena delle stragi neofasciste sino alla vicenda P due hanno insanguinato il nostro Paese e gettato un'ombra sull'evoluzione delle nostre istituzioni democratiche addensando irrisolti misteri
Sulla vita della Repubblica tutto ciò i più anziani lo ricordano
E i più giovani devono apprendere
Così come non si può non ricordare
Che nel corso di questi decenni
Il movimento operaio è sempre stato in prima fila
Nella lotta contro il terrorismo per la difesa della libertà
E della democrazia
Noi non abbiamo mai inteso attribuire tutte le responsabilità
Per quanto è accaduto in questi decenni alla democrazia cristiana
Non è nostra l'intenzione di affermare pregiudiziali ideologiche e atteggiamenti manichei noi affermiamo al contrario che i grandi mutamenti internazionali la fine della guerra fredda consentono a tutti
Di percorrere strade nuove e più feconde
Le strade di una nuova unità dei popoli e del popolo italiano
Di una nuova unità di tutte le forze di diversa ispirazione culturale e politica che si battono per il cambiamento oltre le divisioni politiche ereditate dal passato oltre barriere ideologiche
Che non corrispondono più alla realtà di oggi non è nostra intenzione certo proclamare rivincite sul diciotto aprile ma indicare che è cambiato il terreno disco di confronto
Che si può aprire una fase nuova della nostra vita democratica
Nella quale siano definitivamente messe
Alle spalle
Le vecchie contrapposizioni ideologiche e in cui i cittadini possono decidere fra chiare alternative programmatiche di governo
Non siamo dunque noi a volerci creare a tutti i costi un nemico politico noi diciamo al contrario
Che occorre uscire definitivamente dalla logica del nemico
E ci auguriamo che anche gli altri
Vogliano fare lo stesso
Ma che continua invece ad avere l'ossessione del nemico e semmai il gruppo dirigente della Democrazia Cristiana
Che cade anche seguendo questa strada in evidenti contraddizioni e che e così è accaduto ad Andreotti
Che in uno stesso giorno
Ha affermato che nel quarantotto si sarebbe difesa in Italia la libertà dal comunismo
E allo stesso tempo che il PG sarebbe tornato indietro rispetto a posizioni sagge avute in passato sul tema della libertà religiosa ma che almeno Andreotti si metta d'accordo con se stesso
La realtà è in effetti una sola
Sin dalla Costituente noi comunisti abbiamo difeso la libertà religiosa
E ne ho nostro ultimo congresso siamo andati più avanti
Affermando il valore complessivo di tutte le libertà e la necessità che nella nuova formazione politica cui vogliamo dar vita vi sia il pieno riconoscimento dell'assunzione dei valori fondamentali della coscienza religiosa perciò siamo pienamente d'accordo
Con l'affermazione di Giovanni Paolo secondo secondo cui la libertà è un prisma unitario del quale la libertà religiosa non è che una delle facce
Senza libertà globale non c'è libertà religiosa così come senza libertà religiosa non c'è libertà queste dunque
Sono le nostre posizioni passate e quelle di oggi nessuna contraddizione nessun passo indietro dunque
E invece le contraddizioni passi indietro
Sono quelli dell'onorevole Andreotti
è il vero problema i Forlani e di Andreotti
E invece quello di dimostrare la coerenza della politica democristiana con i valori religiosi che vengono da essa come pestati quando si affrontano i temi fondamentali
Della società nazionale
Ecco dunque che affiora la Rocca hanno
Delle singolari contraddizioni
Dell'onorevole Andreotti loro significato
Non si toglie proprio nella polemica di Andreotti con quelle voci egli dice nel campo cattolico che vorrebbero vederlo superata la Democrazia Cristiana ecco la verità
Ecco contro chi si vuole celebrare il diciotto aprile e contro tutti quei cattolici onesti che sentono che si può perseguire una strada nuova che si può aprire una strada nuova nel nostro Paese
Andreotti
Teme quale parte del cattolicesimo democratico
Che hanno dichiarato interesse per la Costituente avviata dal PG e quelle che hanno affermato di volere promuovere una fase costituente anche nel mondo cattolico
Andreotti è preoccupato delle voci sempre più diffusa è spesso assai autorevoli
E si levano dal mondo cattolico
Esprimendo insofferenza verso la democrazia cristiana e la volontà di giungere a uno sblocca e un rinnovamento profondo e la democrazia italiani
Sono tali voci che dicono come ha scritto un padre gesuita
Che questa DC f Erma
E che perciò spesso anziché rinnovarsi arretra ma allora tutto è più chiaro
La DC di Andreotti e Forlani
Vorrebbe fare terra bruciata proprio attorno a quei cattolici che vogliono agire
Pensando in modo nuovo all'altezza dei tempi ed è chiaro che la DC di Forlani vuole colpire proprio l'autonomia dei cattolici democratici la loro posizione a compromissione di diverso genere il loro impegno
Per una nuova moralità della cosa pubblica per una nuova effettiva solidarietà sociale
Sono queste forze che si vorrebbe far rientrare in un blocco chiuso e conservatore eternamente dominato dalla vecchia Democrazia cristiana
Perciò noi diciamo
A tutti i cattolici democratici
Ai cattolici progressisti
Respingente un vecchio linguaggio che copre un vecchio sistema di potere
Date a voi stessi uno spazio di responsabile e coraggiosa libertà
Valorizzate al meglio l'ispirazione cristiana per vivere
Nella nuova è complessa e epoca che si apre i valori di libertà e di solidarietà
Opponente vi è una scelta che imporrebbe voi
Noi e tutta la società italiana contribuite
A costruire un nuovo sistema politico fondato su alternative chiare collaborate a creare una nuova civiltà della politica
Noi ci impegniamo a far sì e ciò non entri in contrasto ma al contrario riconosca e promuova valori che la coscienza religiosa cristiana ritiene imprescindibili
La positività dell'esperienza di fede il valore della vita della dignità umana e della persona
Ed è con questo spirito che io saluto con gioia
Importante presenza
Nella lista qui di esponenti del cattolicesimo democratico espressione di una società civile che guarda al futuro oltre le vecchie divisioni
Noi diciamo dunque la democrazia cristiana
Che non sono certo questi tempi di cosacchi a San Pietro
Non è tempi di scudi e di crociate e finita l'ora della paura piuttosto è il tempo di impedire alla mafia ai poteri occulti e criminali IPA recenti o del nostro Paese
è il tempo
Che è un nuovo personale politico
Si misuri con i grandi problemi sociali
E istituzionale di oggi
Abbandonando i fantasmi di ieri
è tempo che si affermi un'alternativa di classi dirigenti anche nel nostro Paese
C'è bisogno di una glasnost italiana che mette a nudo poteri occulti e trasversali
E che dia visibilità e voce ai diritti dei cittadini
è l'ora di mettere da parte anche in Italia quella nomenclatura che ha dominato il Paese in questi quarantacinque anni e che ci consegna oggi un sistema politico ingessato una pubblica amministrazione inesistenti
Una giustizia pezzi una scuola che non insegna un sistema economico che solo ora comincia ad avvistare problemi che altri Paesi hanno già risolto da decenni un assetto civile sociale urbano lacerato integrata
Ecco quel che vuole essere
La cosa nuova che intendiamo costruire lo diciamo all'onorevole Forlani che dice di non aver capito ancora che cosa sia
E che pur non avendolo capito commessa ha già cominciato a polemizzare
Bell'esempio di lungimirante
La cosa nuova che vogliamo costruire una forza di sinistra
Che era presente in Italia che non accetta più uno Stato inefficiente
Preda di gruppi e di corporazioni
E non accetta non ne può più di una politica impotente rissosa
Spesso incompetente e corrotta
Italia stanca di parole
Cui non seguono i fatti
I diritti sanciti ma mai rispettati
I potere debole con i forti e protervo con i deboli Italia del lavoro e dei lavoratori
Un'Italia che se si unisce è forte ed è in grado di opporsi a un destino di decadenza del Paese
E di degrado del tessuto civile sociale e morale della nazione e noi sentiamo di poterci rivolgere a questa Italia
Di poter promuovere la creazione di una forza
Nuova riformatrice che unisce tutti coloro
Che vogliono cambiare per davvero le cose nel nostro Paese
E lo possiamo fare grazie all'esperienza e la gloriosa testimonianza morale civile politica del movimento operaio e democratico del nostro Paese
All'esperienza di un movimento che nel suo insieme ha sempre combattuto
Contro le distorsioni premi le contrapposizioni ideologiche in favore degli interessi reali
Del popolo italiano un movimento che è stato al di là di ogni differenza forza integrante decisiva per costruire la democrazia italiana
Per difenderla per svilupparla e che oggi deve esserlo per dar corso a una nuova fase
Della nostra vita civile e sociale
Noi non abbiamo certo dunque
Deciso di autoscioglimento ci o di auto annullare il PCI tipo credere che si voglio si possano andare tutto quello che qui noi rappresentiamo la forza delle nostre idee
E delle nostre lotte no
Tutto ciò non sarà mai annullato quello che vogliamo annullare un vecchio sistema di potere per non morire democristiani per aprire una fase nuova della società italiana
Quello che vogliamo fare
E punire lo strapotere che domina la società italiana
Andreotti l'altro ieri ha ricordato che il diciotto aprile
Io avevo ai calzoni corti è vero ma dove li aveva già lunghi
E le allunghi ancora adesso ecco un altro danno del diciotto aprile in tutto il mondo si cambiano le classi dirigenti incominciamo a farlo anche in Italia attraverso la forza l'alternativa
Altro che liquidare il sì dunque no noi vogliamo creare la grande forza popolare riformatrice
Per l'Italia che si avvia al Duemila
Noi cambiamo perché tutti cambino perché si apra una nuova fase noi poniamo sul tappeto l'obiettivo di costruire una nuova sinistra democratica e confidiamo
E anche le divisioni a sinistra vengano superate
Noi con la nostra iniziativa abbiamo avvicinato il tempo dell'alternative non è più quella araba fenice di cui parlava a Craxi
Ma è qualcosa che si può realizzare
Che può essere messa all'ordine del giorno della politica italiana
E Andreotti stesso incomincia a prenderne atto al punto che dice i socialisti stati ancora un po'con me per non far cadere il mio governo domani si vedrà
Siamo nelle mani di Dio o no siamo nelle mani del popolo italiano che deve combattere per aprire una nuova prospettiva
La questione politica di fondo
Su cui gli italiani sono chiamati a pronunciarsi se in maggio
E dunque chiara e semplice
Con il loro voto votando per il partito comunista italiane diranno no alla politica conservatrice della DC diranno sia lo sbocco della situazione politica
Daranno un voto in favore di un nuovo processo di unità a sinistra
Perciò il voto del sei maggio
è un voto importante
Utile
E voi tutti avete sentito e sentirete la DC che parla di solidarietà
è una grande e bella parola solidarietà
Ma quale fiducia si può avere verso quei dirigenti della DC
Che in tutti questi anni hanno perseguito una politica ostile alla solidarietà tra i lavoratori verso la famiglia verso le donne
Una politica ostile a ogni patto di solidarietà
Tra i cittadini una politica che pur in presenza di notevoli risorse finanziarie ha consentito che crescessero per tutti i settori più deboli della società disagio ed emarginazione
Ha fatto sì che il diritto alla salute diventasse un lusso
O il frutto di un favore
E che molti anziani dopo anni di fatiche e di lavoro
E quando le energie si fanno più deboli si trovino a vivere con pensioni povere nella solitudine spesso nell'incubo di uno sfratto altro che solidarietà
Se oggi è diffusa la sfiducia
Se oggi ciascuno di noi nella difficoltà si sente solo
E perché è mancata è stata tradita una reale politica di solidarietà
Le maggiori responsabilità sono di chi ha governato
Noi diciamo che oggi è necessaria qui in Italia in tutta Europa e nel mondo
Una nuova grande politica di solidarietà
Lo diciamo pensando ai profughi armeni ma lo diciamo anche guardando a quel che accade in Inghilterra nel regno della signora Thatcher dove dopo un decennio di rampanti ismi di arricchimenti pagine di
Di egoismi sfrenati
Che hanno offuscato
Tradizioni civili e valori di solidarietà esplode la protesta la rivolta popolare
E lo diciamo anche guardando la politica del cancelliere Kohl che già si rimangia le promesse fatte ai tedeschi orientali il cambio alla pari del Marocco l'emergente spacci
Ben presto i tedeschi orientali apprenderanno e già cominciano a farlo
Che il mito dell'Occidente può essere un miraggio che come tutti i miraggi scompare quando lo si è raggiunto e che a Berlino a Dresda e a Lipsia saranno assai più numerosi disoccupati che le Mercedes in circolazione
Anche lì potrebbe nascere disillusione e con la disillusione la rabbia
E proteste rabbia potrebbero crescere stanno in effetti già trecento anche da noi anche in Italia
Perciò diciamo che non si può parlare come fa la DC di solidarietà
Se si è d'accordo con la signora Thatcher dei commi signora Helmut Kohl
Diciamo che denunciare i drammi dell'Est non significa fare alcuno sconto sulle ingiustizie sulle distorsioni dell'Occidente
Affermiamo che illusorio e pericoloso celebrare i fasti del capitalismo di fronte al crollo del socialismo reale no non lo si può fare
Davanti ai quattro quinti dell'umanità che soffrono il sottosviluppo e la fame a quale prospettiva
A quale futuro potremmo guardare
Qual è il senso della dignità della persona umana e di noi stessi potremmo avere
Se rimanessimo indifferenti di fronte a questo dramma gigantesco se lasciassimo andare le cose come vanno se consentissimo che sia crescesse la differenza tra i ricchi e i poveri del pianeta
Opporsi a tutto ciò battersi perché tutto ciò cambi ecco quel che oggi davvero significa pensare a una nuova politica di solidarietà
Non è questo che ci dice anche il grave problema degli immigrati non è vero che senza una politica di solidarietà in grado di suscitare una nuova coscienza comune del problema un nuovo impegno delle forze sociali anche una buona legge come quella di recente approvata in Parlamento rischia di rimanere lettera morta
E si può davvero pensare
Che la soluzione di una questione sociale di enormi proporzioni posso trovarsi impiegando l'esercito e la marina
Ecco perché diciamo che il mondo intero sempre più unito interdipendente deve cambiare deve abbandonare vecchie contrapposizioni distruttive e affrontare più solidale un comune destino
E sono gli uomini liberi e che affermano la libertà
I democratici che affermano la Democrazia
I non violenti che affermano la non violenza
Coloro che non credono in modelli in ricette pronte e verità rivelate ma contano sulla volontà degli uomini di cambiare fuori dall'ideologia sono questi gli uomini che possono preparare un futuro migliore
Questo è il nuovo messaggio di civiltà che dobbiamo lanciare un messaggio che dica che solo dall'incontro tra diverse culture da una nuova collaborazione che può sorgere
Una grande sintesi teatro garantirebbe ideali quello della libertà
E quello dell'uguaglianza perché si affermino nel mondo di oggi il futuro la pace il disarmo la salvezza dell'ambiente la giustizia sociale la libertà di tutti
Ma che cosa significa
Lavorare per questa prospettiva oggi qui in Italia
Significa combattere contro la mafia e la camorra che insanguina l'Italia
E che i molteplici Regione ormai espugnato lo Stato
Ho incontrato nei giorni scorsi il vescovo di Locri
E gli ho portato la solidarietà del nostro partito contro le minacce
Gli attacchi subiti dal Tevere dalla Chiesa
Calabrese
Gli ho detto che occorre una mobilitazione morale e civile ampia contro la mafia
E che tutte le forze politiche devono comprendere ciò per allargare la partecipazione a questo moto di ripulsa civile morale perché si creino dei veri e propri comitati di liberazione contro il crimine organizzato
Io ho sentito il vescovo di Locri dire
Che se le ideologie hanno spesso diviso gli uomini ora i nostri sforzi possono convergere sull'uomo
E che unificando le nostre energie possiamo fare tanto io ho sentito una donna parlare di una grande speranza di una grande novità quella di un Mezzogiorno
Che non sta più con il cappello in mano ma che ha cominciato a prendere in mano il suo destino
è il vero segreto e l'ha detto e che abbiamo ripreso fiducia in voi stessi e questa fiducia può diventare una forza invincibile lavorare quindi per una nuova prospettiva qui in Italia
Significa battersi per il lavoro e con i lavoratori
Battersi perché siano riconosciuti i diritti di tutti i lavoratori
Che esigono contratti veri e non fasulli che esigono il riconoscimento di tutti i loro diritti nei luoghi di lavoro a cominciare da quello della sicurezza
In questa regione nell'ultimo anno sono state decine le giovani vite stroncate sul lavoro
Tutto ciò non è certo frutto della fatalità
Ma dell'esasperazione della logica del profitto
Perciò abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dalla Chiesa Bruzzese dal Papa rispetto a questo tragico primato
E ci impegniamo a fare la nostra parte per combattere questa piaga
Perché tutti abbiamo diritto a un lavoro sicuro a cominciare dai giovani
Per questo proponiamo per i giovani un salario minimo garantito che permetta loro di non cadere nelle mani
La mala vita o della droga
Ecco il segreto di una nuova reale politica di solidarietà
Ecco perché noi vogliamo che attraverso una vera assistenza democratica
Il giovane sia presente anche quando è a scuola per cui quando esce da scuola sappia che non deve andare da solo isolato
Sul mercato del lavoro presentarsi da solo isolato
Davanti alla fabbrica che chiude all'ufficio che non apre e magari di trovarsi da solo in un angolo di strada a morire però verbosa e no bisogna dare una prospettiva nuova ai giovani italiani
Nuova solidarietà
Significa cancellare con una rinnovata speranza
Quella sfiducia che genera malessere chiusure corporative
E che può produrre esasperazione rabbia
I superare quell'abbattimento morale
Che produce fenomeni come quelli così dolorose e delle morti del sabato sera va bene il palloncino
Purché non si pensi di rispondere con il palloncino alla crisi di valori all'inquietudine di una generazione e di tutto un Paese a questo deve rispondere oggi la politica
Politica è chiamata a dare l'esempio
Non si può rispondere guasti profondi della nostra vita civile e sociale
Ha grandi flagelli come quello della droga problemi come quello dell'ambiente
Con la piccola politica di questi anni
Con la logica delle spartizioni delle lottizzazioni
Del valzer delle poltrone
Del rimpallo delle responsabilità
E a proposito della droga oggi i partiti della maggioranza lamentano il fatto che la legge non viene approvata a parte
L'errore che c'è in una parte vivente della legge che è grave
Noi diciamo
Ma perché non avete accettato la nostra proposta
Che era quella di fare uno stralcio sulle cose sulle quali siamo tutti d'accordo cioè la lotta contro i mercanti contro i trafficanti di morte è per difendere e prevenire e curare i tossicodipendenti se avessimo fatto quello stralcio oggi avremmo già lo strumento per potere combattere
Meglio la droga
E invece abbiamo visto che proprio l'altro giorno
I predicatori della moralità che vorrebbero subito questa legge hanno votato contro un altro emendamento il quale proponeva che si facesse la propaganda
Controllo uso dei superalcolici esiti mostrasse il cittadino come perché fanno male in questo caso i signori della Democrazia Cristiana insieme al Partito socialista fra il mercato
è la saluterà i cittadini hanno scelto il mercato ecco qual è la filosofia che Galatolo legge mai colpire il più potente colpi verso ormai Sempre l'ammalato il più tempo né quello che ha bisogno di assistenza e di sicurezza
Ecco
Perché è ora di dire che quella governabilità fatto fallimento
è ora di dire con il voto che ha fatto fallimento
La governabilità intesa come delega dei cittadini ai vertici dei partiti
E come delega di questi ai grandi centri economici e finanziari
E dunque di qui che bisogna partire restituire il potere ai cittadini
Per questo abbiamo espresso il nostro favore
Per i referendum di modifica della legge elettorale
Per coinvolgere tutti i cittadini una grande azione di riforma delle istituzioni
Per
In vigore che dava a voi la possibilità di decidere e di scegliere direttamente dei programmi
Delle maggioranze del sindaco per impedire che un solo assessore per i propri capricci o per le proprie ruberie mettesse in crisi quando vuole lui una Giunta si informino tesi bis fino le maggioranze le alleanze indipendentemente dal controllo
Della collettività
Ma queste riforme
Non sono state realizzate
Naturalmente noi siamo ben consapevoli
Che bisogna creare delle condizioni nuove
Le condizioni che in altre parti del Paese si sono create come in Emilia-Romagna
Dove come dicono studiosi americani c'è un tipo di sviluppo armonico diverso e badate il caso anche dopo il diciotto aprile in quelle regioni a non sempre governato le sinistre comuniste in testa e sono tra le regioni e anzi sono le regioni più civili è più sviluppate
Dal nostro Paese
Certo che c'è stato lo sviluppo
Ricordava la compagna resta però
Però a quali prezzi
è necessario passare a uno sviluppo che privilegi la qualità sulla quantità
La visibilità l'ambiente
Pensiamo a quello che sono diventate le nostre città
Pensiamo alla fatica di vivere in queste città
Problema dei tempi
Prima di tutto per le donne degli orari dei trasporti
Onde il grado ambientale sempre più grave con mille solitudini
Un desiderio diffuso di solidarietà che ricade su se stesso
E che bisogna rimuovere anche qui
Abbiamo il terreno di nuove forme di solidarietà
La nostra democrazia incomincia ad essere stanca occorre rinvenirla rinfrescarle là in fondo darle una rinnovata linfa vitale e perciò ci siamo messi in gioco
Perciò il voto del sei maggio può essere decisivo
Perché esso può premiare una forza qual è la nostra che cerca vie nuove per sbloccare l'immobilismo per questo occorre battere il qualunquismo delle liste demagogiche localista e razziste che dividono il Paese
E in campo una grande proposta
Di rifondazione della sinistra
Oggi si vota anche per dare forza a questa proposta
Per dare forza a un partito che in tante città italiane
E in particolare qui a pescare in Abruzzo all'Aquila
Si è impegnato a presentare liste aperti a personalità
Di diverso a sensibilità culturale e politica cattolici e laici uniti dalla volontà di operare per un'amministrazione intelligente onesta
Che realizzino i fatti i programmi annunciati
Che si batta per una nuova qualità sociale ambientale delle nostre città Pescara L'Aquila l'Abruzzo
Possono diventare il laboratorio di un nuovo protagonismo della società civile
Di un pluralismo riformatore
Di una sconfitta dei vecchi potentati
Di una nuova partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni
Perciò noi oggi di qui
Da Pescara dall'Abruzzo
Lanciamo un grande messaggio unitario visione forse sociali culturali economiche al Paese
Diciamo costruiamo una nuova alleanza riformatrice
Diamo forza alla nuova forza politica riformatrice
Abbiamo aperto una breccia nel vecchio sistema politico questa breccia deve diventare una strada più ampia la strada del rinnovamento morale e civile della politica italiana
La strada dell'unità delle sinistre democratiche qui così bene rappresentate
La strada del rinnovamento morale e civile della politica italiana la strada dell'unità la strada dell'alternativa no in modo mettiamo a disposizione di questa impresa
Tutta la nostra volontà tutta la nostra capacità di lotta di organizzazione di governo
Chiediamo dunque
Ai cittadini
Un segnale di incoraggiamento
Per ciò che di nuovo vogliamo fare rappresentare
Chiediamo quindi un voto che l'unico voto nuovo veramente utile
Contro la vecchia politica
Che è un voto di speranza
Un voto per cambiare
Un voto per costruire l'Italia del futuro un'Italia libera giusta pacificata democratica
Per queste diciamo il sei maggio votateci per questi dopo
Votate per questo partito che cambia e che è ricco di grandi tradizioni ma voglio anche dirvi cittadini amici che siete giunti così numerosi a questo nostro appuntamento a questo comizio
Che da questo momento quello che conterà saranno le vostre parole il vostro lavoro il vostro contatto con la gente dovete saperlo che in modo diverso
Cercano di fare quello che hanno fatto delle elezioni europee allora parlarono della TIA ammenda adesso del diciotto aprile
Ciò che vogliono fare a impedire che si abbia in Italia una sinistra democratica
Moderna unite a tutte le forze della sinistra europea capace di creare una vera alternativa di governo per questo noi diciamo a tutti guardate è quello che abbiamo fatto
Con il nostro congresso sia quelli che erano per il sì quelli per rinnovo abbiamo già costruito a una cosa nuova coraggiosa avanzata è qui né tutti assieme
Come un sol uomo alla lotta al porto dalla democrazia star la libertà l'alternativa tarpato
Il ladrocinio autocrazia fischiata
Fino al nostro partito