Tra gli argomenti discussi: Antiproibizionisti, Carcere, Depenalizzazione, Droga, Giustizia, Napolitano, Presidenza Della Repubblica, Pugiotto.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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Buongiorno
Come agli ascoltatori di Radio Radicale sicuramente stanno ai primi di luglio il professor Andrea Pugiotto lo si è fatto promotore di una lettera aperta rivolta al Presidente della Repubblica la lettera sotto su Rita da altri centoventi accademici insieme a molti garanti dei detenuti operatori penitenziari facendo propria la denuncia esperta dallo stesso capo dello Stato lo scorso anno nel corso del convegno organizzato dai radicali
Sui problemi del carcere chiedeva Napolitano l'invio di un messaggio alle Camere perché il Parlamento affronti i problemi della giustizia del sovraffollamento carcerario
Nella sua risposta la scorsa settimana il Presidente della Repubblica rileva tra l'altro che malgrado i provvedimenti presi negli ultimi tempi il divario tra la capienza degli istituti e il numero dei detenuti reparto perciò scrive il Presidente impone di procedere rapidamente all'approvazione dei disegni di legge in materia di depenalizzazione e dei carceri d'azione
Io non so se il Presidente della Repubblica quando parla di depenalizzazione ha in mente anche la normativa sulle droghe in vigore in Italia ma so che fine da mettere mano a questa normativa cantare a mettere mano alla legge Fini-Giovanardi non sarà possibile risolvere la questione del sovraffollamento delle carceri
Perché i consumatori di sostanza il semplicemente non devono andare in carcere così come non ci deve andare chi per esempio coltiva piante di cannabis per il suo consumo personale sia esso ludico terapeutico nei tantomeno in galera ci devono andare i tossicodipendenti e quindi bisogna fare in modo che non siano costretti a spacciare o a commettere altri reati per procurarsi le sostanze di cui non possono fare a meno
Detto in altri termini la questione carcere in Italia non può prescindere dalle politiche in materia di droghe e viceversa naturalmente
Nel nostro Paese è già a partire dalla legge del mille novecentosettantacinque ma soprattutto con la legge Jervolino vassalli del novanta e poi ancora con la Fini-Giovanardi del due mila sei
La normativa ha cercato di attenuare l'aspetto punitivo prevedendo una serie di misure di cura e riabilitazione delle dipendenze questo modello è però da tempo in crisi
Proprio l'affollamento delle carceri a causa della massiccia presenza di consumatori tossicodipendenti lo dimostra così come la crescente difficoltà di predisporre e attuare programmi alternativi
è evidente che questa situazione alle sue radici nel progressivo spostamento della questione delle droghe dal piano sociale a quello penale sia nel dibattito culturale e politico sia nell'intervento pubblico e danni ormai ostaggi della retorica della sicurezza
Questa situazione a monte finisce però per scaricare le sue conseguenze a valle per colpire soprattutto i soggetti più deboli e marginali d'altra parte mentre in Italia negli ultimi dieci anni l'approccio della politica la questione però che assegna a Torino versione culturale ed un arretramento che ha pochi eguali al mondo la realtà è cambiata e sono cambiati i modelli di uso e consumo delle sostanze non tutti i consumatori sono DIPE andate così come non tutti i consumi e portano inevitabilmente la dipendenza anche per questo il modello con cui troppo spesso la politica continua a trattare la questione però che l'Italia
Risulta datato e le scelte conseguenti contribuiscono a creare il sovraffollamento carcerario completati ripercussioni anche sulle condizioni di salute dei detenuti
Dunque occorre mettere mano con urgenza e senza esitazioni a quelle leggi che hanno creato e aggravano quotidianamente la situazione di sovraffollamento delle carceri
La direttrice ha certamente la legge Fini-Giovanardi sulla droga ma ci sono anche la Bossi-Fini sull'immigrazione e le norme sulla recidiva
Perde il cambiamento di queste normative e della loro perversa combinazione nessun altro provvedimento può sperare a mio giudizio di ottenere un miglioramento reale duraturo della situazione carceraria
Ci sentiamo alle tredici alla notiziario anche brevi tennista un saluto da Roberto spagnoli è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale
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