Intervista a Mario Baldassarri sulla situazione economica in Italia

Radio Radicale abbiamo ora i nostri microfoni le professor Mario Baldassarri e Presidente in Senato la Commissione finanze ma specialmente economista professor Baldassarri e do un quella
Spille si contrae se contratto nel l'ultimo periodi o delle due e cinque per cento se non è un crollo poco ci manca
Ma guardi intanto l'andamento del PIL importante conoscerlo prima che avvenga e mi riferisco al fatto che da gennaio che tutti i centri di previsioni anche quelle istituzionali
Il Fondo monetario internazionale l'OCSE e anche quelli italiani
Avevano indicato per quest'anno una caduta del PIL del due virgola quattro per cento e soprattutto una durata della recessione che si protraeva tutto il due mila tredici con un'ulteriore riduzione del PIL
Che andava a trovarlo meno zero cinque meno zero sei per cento in sostanza si diceva già da sette mesi
Che
Nel biennio due mila dodici due mila tredici alla fine dell'anno prossimo il per italiano sarebbe stato un minore
Di quello del due mila undici che circa il tre per cento questo è il dato di fondo con la conseguenza purtroppo automatica
Che comporta circa mezzo milione di disoccupati in più e circa cinquanta mila piccole e medie imprese meno questo era il dato a gennaio mi pare ovvio che questo dato
Ed è in qualche modo suscitare una reazione per cercare di
Ivi incluso o di attutire lo cioè la responsabilità della politica economica e della politica
Non è quella di prendere atto mese per mese oltre od rimette perché in certi che il pilota scendendo
Ma di agire prima e tant'è che il tema acqua per quanto mi riguarda la mia azione interrato a sostegno del Governo vuoti ma è sempre stata simbolo
Nel senso di dire occorre fare prima quelle riforme strutturali che mettano ritardi in un binario di ripresa più rapida più veloce e più sostenuta di quello che sono le normali andamenti tendenziali che
Sono tutt'oggi da questo punto di vista e non mi pare appunto una situazione piuttosto seria lei ha detto continuerà nel due mila e tredici con un ulteriore contrazione perché si contrae raggiungere la contrazione sarà minore del due mila e tredici innanzitutto
Intanto non l'ho detto io lo dicono tutti i centri di ricerca e quindi voglio dire compreso il Fondo monetario internazionale che non è un certo ambito l'istituzione di parte
E semplicemente perché quando c'è la caduta cadono i consumi calano gli investimenti è che
Con poco ma quando uno cade cade molto fortemente meno due quattro quest'anno circa
E poi l'ulteriore caduta è ancora peggio perché vacanti a capire come
Come si evince
Su un TIR perché era già ridotto Martino
Bagnato
Piove sul bagnato e quello che conta è il dato cumulativo Beltrandi scuole il dato di fatto che in queste condizioni Italia tornerà ad aprire il prodotto interno lordo per il due mila
Nel due mila diciassette che non mi sembra un buon risultato anche
Dieci anni per tornare al punto di partenza del due mila sette équipe prevede pre-crisi zitti e peraltro era un era un anno insomma così
Però io assolutamente centomila varietà voi lo ricordava in un periodo di sostanziale declino stagnazione dell'economia italiana appunto senta professor Baldassarri ma in tutto questo oltretutto peggiora pure la situazione del debito perché se il tipo il così contrari la percentuale del debito sul PIL aumenta mi pare no
Ma esattamente quello che da due anni cerco di dire e dico che è un il cane che si morde la coda
Perché per rincorriamo
L'equilibrio dei conti pubblici l'azzeramento del deficit come abbiamo fatto finora aumentando le tasse tagliando gli investimenti infrastrutturali e lasciando correre le voci di spesa corrente
Per il risultato è che teoricamente miriamo ad azzerare il deficit quale effetto negativo sulla crescita che taglia il peso
Faccio emergenza ogni sei mesi un altro dei principi e cioè cercare sui morde la coda e con un debito pubblico lì duemila miliardi i euro è ovvio che i mercati finanziari vanno in fibrillazione una settimana o sia una settimana no
Ecco lei ha detto si lasciano mandare avanti le sue se vorrete ma quali sono le spese correnti che vanno avanti le spese sociali o qualche altra cosa diciamo farà certamente l'aspetto sociale lo dico da dieci anni
Fortunatamente adesso il Governo ha molti ha incaricato anche due valenti esperti
Uno Bondi e uno Giavazzi che hanno tirato fuori questi dati e io cerco di tirar fuori da più di dieci anni anche quando ero al Governo con il Governo Berlusconi e con il Ministro Tremonti
L'idea che ci sia addirittura nel due mila uno nel Documento di programmazione economica e finanziaria nel due mila uno ci sono scritti cioè all'interno delle voci di spesa pubblica
Quelle che contengono la crescita più rapida e quindi sono sospetti e anche di contenere più malversazioni più sprechi più ruberia sono gli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione
Vedi l'apporto Bondi i fondi perduti erogati sotto forma di sussidi alle imprese ma
Voglio dire dopo due anni i fondi sono perduti e le imprese grandi opere lì non ci sono più il rapporto Galati
E aperta voce la pletora delle tante ex municipalizzate tante società
Per azioni ma possedute da dallo Stato dagli enti pubblici dalle Regioni delle Province e Comuni
Dentro le quali si annidano appunto sprechi malversazioni consigli d'amministrazione incarichi e consulenze e quant'altro
Queste tre voci peraltro a febbraio scorso LEA chiamate per nome e cognome la nostra Corte dei conti cioè l'organo supremo della magistratura contabile italiana
Quindi è inutile che ci giriamo i pollici attraverso il tentativo di dire un po'qua un po'lampo su un po'più
Bisogna aggredire queste imprese processi tagliare queste voci di spesa
Da questo punto paritaria un paradosso
Perché perché ne abbiamo più possibilità degli altri Paesi avendo più ruberia dentro queste voci di spesa pubblica abbiamo la possibilità col coraggio politico l'Italia letto e spostare quelle risorse per ridurre le tasse alle famiglie alle imprese per aumentare gli investimenti le infrastrutture
Credo di avere effetto depressivo del taglio della spesa perché in realtà lo stiamo tagliando spese sociali che servizi ai cittadini
Stiamo tagliando le unghie
A quella congrega di cinque o seicento mila italiani che su quei settanta miliardi di euro all'anno dichiarati dalla Corte dei conti ovviamente da attuare danni da decenni chi sguazza bene dentro ha capito di cinquantasei milioni di ICI
Italiani che lavorano e pagano le tasse professor Baldassarri da quello che dice peraltro ce l'ha detto spese microfoni di Radio Radicale sembra di capire che insomma si ci sono responsabilità europee financo tedesche forse
Nel situazione attuale nella crisi economica di Eurolandia sicuri probabilmente sicuramente la Banca centrale europea
Dovrebbe assumere più responsabilità sicuramente ci dovrebbe essere un cambio di politica economica a livello europeo almeno in parte però noi italiani abbiamo una bella responsabilità certamente la nostra classe di governo il nostro sistema politica una bella responsabilità nel fatto che siamo in un disastro
Ma l'ha detto lei Landi l'abbiamo detto tante volte a Radio Radicale noi dobbiamo capire tutti insieme che occorre rapidamente fare gli Stati Uniti d'Europa
Cioè l'entità politica che abbia una sua banca centrale come prestatore di ultima istanza e abbia una sua politica di bilancio fiscale e europea
Questo però non ha niente a che vedere con l'alibi di poter dire noi in Italia abbiamo fatto tutti i nostri compiti a casa adesso l'Europa che cerchi deve cavare fuori dal pochi noi contiamo e ne abbiamo fatti beni con più di tutti
Opprimono li abbiamo fatti tutti secondo ma abbiamo fatto i compiti determinanti
La madre di tutte le riforme è quel taglio di quaranta cinquanta miliardi di euro nelle specifiche voci di spesa corrente che ho indicato per poter abbassare
La pressione fiscale alle famiglie la pressione fiscale alle imprese e aumentare gli investimenti infrastrutturali la ricerca l'innovazione e le tecnologie questa è la madre di tutte le riforme etico che noi continuiamo
Statutaria di qua e di RAI soprattutto aumentare ogni volta il peso delle tasse noi ci troviamo con una spesa pubblica da sopra il cinquanta per cento del PIL
Per rincorrere dura in modo da non avere il deficit pubblico e possibilmente rispettare l'impegno europeo di Abelardo
Stiamo portando la pressione fiscale dal quarantasette per cento del PIL ora con questi due numeri spesa pubblica supera il cinquanta all'interno della quale non ci sono quasi più gli investimenti infrastrutturali quindi è quasi tutta spesa corrente
Pressione fiscale dal quarantasette per cento in queste condizioni teme che vadano nel resto del mondo e d'Europa abbiamo crescita zero quando qualcosa va meno bene e nel resto del mondo abbiamo crescita sotto zero come quest'anno è l'anno prossimo
Senta professor Baldassarri ma perché a suo avviso il nostro sistema politico il nostro sistema di governo ma insomma anche il nostro capitalismo sono così restia a fare le cose i cambiamenti che sono necessari
Ma io l'ho sperimentato personalmente sia quando ero al Governo sia quando ero in maggioranza sia quando era l'opposizione queste proposte
Le ho rifatte insieme a tanti colleghi al Senato l'ultima volta due settimane fa come proposta di emendamento quattro emendamenti specifici alla cosiddetta spending review
Il cerchio totale nessuna considerazione e dopodiché
A a dieci giorni di distanza dalla vere è respinto queste proposte interrato
Le diverse forze politiche maggiori vengono fuori a dire che loro le ne fanno addirittura bandiera e la prossima campagna elettorale c'è un motivo di fondo Landi
La verità anche qui non Smaldino Stieg meccaniche è la verità è che qui
Quei cinquanta sessanta miliardi di euro all'anno quelli sono il vero costo della politica perché mantengono in piedi fitte additivi interessi incrociati
Per non sette otto dieci persone a circa seicento settecento mila persone che ci sono attorno a quelle voci di spesa
Prebende Consigli di amministrazioni forniture appalti e quant'altro e purtroppo finora quelle nobili cinque seicento mila persone si sono dimostrate trasversalmente in tutti i partiti più forti
Sì quella unica la lobby che io riconosco che il popolo italiano il cittadino che lavora la famiglia che
Che si è formato dalla mattina alla sera le piccole e medie imprese che devono aprire la saracinesca e dopo l'estate adesso rischiano di chiuderla per sempre e purtroppo questa lobby dei cittadini è molto più debole
Per la lobby e delle lobby che dentro quelle sprechi malversazioni ruberie arenili e tra economia e politica che riguardano da anni ed anni al al al redde rationem
Del Parlamento delle proposte in legge non dei dibattiti televisivi è il parere sempre contrario
Cioè quello che lei dice che esiste un sistema sistema di potere i radicali di finirlo di finirebbero mi pare con qualche validi da un regime chiese sguazza in quel settore della spesa può ricariche con ma insomma si è organizzato in maniera tale da contare più del voto dei cittadini elettori mi pare che questa sia poi la questura è dato di fatto politico
Non è un fatto tecnico ovviamente dopodiché
E
Per esempio quegli emendamenti che quindici giorni fa non sono stati considerati nell'ambito della spending review
E io li ho insieme agli altri senatori ripresentati in Senato la settimana scorsa come disegni di legge
Bisogna capire una cosa che la la la politica economica per evitare questo baratro che ci si prospetta
Ha bisogno di avere un'azione a tenaglia da una parte come tutte le grandi ristrutturazione delle aziende
E lei commissario Bondi impegnerebbe queste cose che aperitivo quando c'è una crisi aziendale dove bisogna mettere le mani bisogna mettere le mani nel conto economico in agenda risentire inadempiente artistica si direbbe conto profitti e perdite
E nello stato patrimoniale allorché vuol dire questo applicato all'azienda Italia
Che bisogna aggredire lo stato patrimoniale che vuol dire che abbiamo un debito pubblico di duecento duemila miliardi di euro bene
Abbiamo valori immobiliari per quattro cinquecento miliardi di euro bene pretendiamo qual è il problema qui per aggiustare l'appello per aggredire lo stock di debito pubblico è che tendere
Quattro cinquecento miliardi di immobili pubblici di tutti gli enti di Stato Regioni Province e Comuni è chiaro che ci vogliono cinque dieci quindici venti anni
Però
Il taglio del debito va fatto entro i prossimi due-tre anni quindi qui c'è una dicotomia
è possibile chiudere questa dicotomia la mia la nostra proposta e si è possibile
Tutti questi valori immobiliari si conferiscono ad un fondo immobiliare Italia
Che nel tempo valorizza e vende gli immobili per il tempo che sarà necessario
Ma nell'immediato emette obbligazioni collocazione di convertibilità in azioni raccoglie sul mercato finanziario quello che il mercato finanziario può liberamente dare
E questo consente di tagliare subito il debito pubblico
Ecco questa è una proposta che abbiamo fatto per tre volte
E attualmente vivo ancora come disegno di legge alterato vedremo dopo le vacanze effettive darà carattere di urgenza questa proposta ovviamente chi può migliorare e ci sono tante idee attorno a questa
Obiettivo di abbattimento del debito molti hanno contribuito ma io come senatore rappresentante del popolo italiano il doveroso o di contribuire parlando correre con lei a Radio Radicale ma soprattutto di contribuire presentando e firmando insieme agli altri colleghi disegni di legge
Nella ed istituzionale propria
Poiché il conto economico
Il conto economico è quello che banalmente miliardi ed è felice quando uno uno un'azienda più è in perdita bisogna aumentare i ricavi ridurre i costi né
Detto all'azienda Italia cosa vuol dire quello che ci siamo detti fin d'ora tagliare le voci di spesa corrente in quelle tre che nascondono di più le malversazioni gli sprechi e le ruberie
Dare queste risorse alle famiglie per sostenere i consumi alle imprese per sostenere gli investimenti e alle investimenti infrastrutturali alla ricerca all'innovazione tecnologica Quetta l'aggiustamento del conto economico
L'Italia ha bisogno di tutte e due i dati della medaglia
L'aggiustamento del conto economico con la manovra tagliaspese battaglia tasse più investimenti che all'opposto di quello che è stato fatto né più in quattro anni che è stato non tagliare la spesa corrente diventare degli investimenti pubblici e aumentare le tasse a dismisura per di più
Sempre sui soliti noti tartassati
E dall'altro lato abbattere il debito per quello che è possibile vendendo i valori patrimoniali delle pubbliche amministrazioni in modo tale che si crea anche una sinergia positiva perché lei capisce meglio di me che se in due o tre anni
Andiamo a un debito pubblico sotto il cento per cento del PIL Chiarelli risparmiamo quindici miliardi di euro di interessi all'anno
Non solo ma evitiamo il parto i doveri invece negli anni prossimi pagare più di cento miliardi all'anno di interessi perché dello spread consolidata i livelli attuali
Il costo interessi per il bilancio pubblico italiano sfiorerà serve centotrenta centoquaranta miliardi di euro dagli ottantacinque attuari
Chiarissimo bene la ringraziamo dopo queste cifre chiarissime la ringraziamo ringraziamo ancora una volta il professor Mario Baldassarri Presidente in Senato della Commissione finanze ma specialmente economista ma l'ascolto come sempre Englaro irregolari larghi posso aggiungere una chiusura finale
Prego la chiosa finale
Per tutto questo abbiamo poche settimane di tempo
Il limite estremo sarà la legge di stabilità cioè all'inizio di settembre bisogna mettere attivamente sul campo queste proposte scenate succede sanno che succede
Beh era lì rischiamo tra settembre ottobre novembre dietro elettrostatica una tenaglia perversa da un lato
I mercati finanziari che ricomincia
La fibrillazione nei confronti titoli dello Stato italiano e dall'altro la piazza che forse comincerà a non sopportare più questa condizione quindi
Da un lato la piazza da un lato e mercati rischiamo veramente un autunno molto molto caldo molto più caldo di questa calda estate ma soprattutto molto pericoloso sul piano sociale e sul piano politico perché se vogliamo far stravincere
Forte della protesta attenta proposta e quei movimenti che
Alle ore dodici di ragione nella protesta ma che non hanno soluzioni riproposta e allora la situazione politica potrebbe diventare veramente poco poco gestibile da parte di chiunque
Chiarissimo ancora più chiaro la ringraziamo ringraziamo come sempre professor Mario Baldassarri Presidente della Commissione finanze in Senato ma specialmente economista come sempre un saluto da Radio Radicale