Un nuovo modello di sviluppo per l'Italia e l'Europa. Intervento pubblico, conoscenza, beni comuni, redistribuzione della ricchezza per nuove produzioni e consumi

Tutto ok
Grazie a modo Vinicio la comunità di Capodarco per questa
Per l'accoglienza anche per questa splendida location
Non prevista ma
Credo critici a tutti contenti
Allora iniziamo subito questa
Ultima sessione della giornata di lavoro della giornata
Di oggi
Inizio con una comunicazione di servizio altrimenti lo dimentico
Chi si fosse per sbaglio presso
Il modulo che serve alla raccolta delle firme per la legge iniziativa popolare sul reddito minimo in quella stanza lì dove c'era un workshop fino a poco fa e pregato di riportarci ero
C'è di riportarlo a
A Valentina dico bene comunque folta però qui al tavolo e
E troverà bene detto questo
Iniziamo subito questa parte del nostro lavoro io sono Paolo beni dell'ARCI con me a coordinare
La discussione che faremo c'è Mario pianta di sbilanciano OSCE dell'università di Urbino e ripresento intanto i nostri interlocutori che sono Carlo vanno Lorella
Università la Sapienza di Roma
Noi chiedendo la
E Michele De Palma che
Della FIOM nazionale che ringraziamo di essersi messo a disposizione in tempi rapidissimi per sostituire Maurizio Landini che all'improvviso avuto
L'impegno che la costretto sì un impegno di un familiare insomma urgente che non ha potuto essere qui con noi e si scusa comunque siamo
Contenti di avere Michele ovviamente riconosce anche
Giulio Marcon
Il CUD portavoce e coordinatore di questo grande lavoro di questi giorni banche
Vengo subito alla alla al dunque questa sessione qua in qualche modo riprenderà molti dei temi che abbiamo discusso fra ieri e stamani nelle sessioni precedenti il tema del lavoro il tema dell'ambiente il tema dell'UE il fare cioè cercheremo in qualche modo di
Stringere su alcune questioni e di confrontarci con i nostri interlocutori anche
Su questioni di estrema attualità dell'agenda
Del Paese su proposte concrete faccio alcune brevi considerazioni per poi
Passare la palla anche a Mario
In questo lavoro innanzitutto una io penso che già la discussione che abbiamo fatto fra
Ieri e stamane e lo evidenziava noi non possiamo scindere
I nodi
Dei temi che riguardano la crisi economica
Che riguardano la pesantissima emergenza sociale che sta vivendo oggi il Paese ma che riguardano anche un tema che io definirei una grande questione democratica che attraversa il Paese sono intrecciati interdipendenti
Non separabili in una fase che si annuncia cruciale e che si annuncia anche
Preoccupante dagli esiti incerti
Abbiamo o un problema davanti a tutti il problema drammatico delle imprese che chiudono della precarietà dell'assenza di lavoro
Che oltretutto è aggravato in maniera
Pesante anche dagli effetti che cominciamo a sentire della riforma ferme Fornero con la riduzione
Degli ammortizzatori sociali
C'è una situazione nel nostro Paese di tensione sociale che sale
Che sale e che rischia di superare il il livello di guardia
L'attuale Governo
Ha annunciato ai quattro venti
Con molta enfasi che la crescita sarà la priorità dello prossima fase dell'ultimo scorcio della legislatura l'agenda in realtà
E che han presentato è solo una generica carta di intenti molti annunci poche scelte concrete e tutte nell'ambito delle politiche di austerità e non di sviluppo questo credo che possiamo dirlo con certezza
Ci sono un paio di questioni che emergono con chiarezza che possiamo dare per assunte
Che la strategia dei due esempi non funziona non regge non è possibile non ci sarà mai crescita soltanto con i tagli dispensa
E soprattutto che e folle e irragionevole
Chiunque di buon senso e in grado di comprenderlo che si pensi di affrontare una fase pesante di recessione che si annuncia lunga
Avendo azzerato di fatto le politiche sociali e la spesa necessaria a sostenere le politiche sociali
Perché proprio quando il Paese in difficoltà che bisogna sostenere la parte più vulnerabile più debole del Paese dico azzerato perché questa è la realtà
Dai due miliardi e rotti del due mila otto ha i trentasei milioni mi sembra se non sbaglio di cui stiamo parlando
Oggi
Allora
Salvaguardare il sistema di welfare ricostruire ripristinare un livello minimo di quel far pubblico e cercare le risorse per farlo né il prelievo fiscale sulle grandi ricchezze sui grandi patrimoni e l'unica soluzione
Chi avuto di più in questo Paese ebbene ed è il momento che restituisca qualcosa questo è un punto fermo è un punto di partenza se vogliamo ragionare
Di
Di sviluppo
E poi accanto a questo l'altra cosa scontata facile tardissima dobbiamo provare a declinarlo e come sia possibile
Attuarla che servono misure immediate per difendere il lavoro quello
Ma io penso anche una cosa badate che
Non può esserci la ricetta giusta finché il malato si rifiuta di prendere atto della diagnosi della malattia questo è il vero problema
Cioè assumere il fatto
Che il liberismo ha fallito
Che le scelte che sono state perseguite a dall'Europa dal nostro Paese in questi decenni sono fallimentari sono autodistruttive
Che aver scelto di lasciare che il mercato facesse da solo ha consentito solo alla finanza di mangiarsi l'economia reale
Ha finito per bloccare lo sviluppo ha finito per fare Imam passa dei diritti sociali che aver perseguito l'idea che non ci sono che nutro responsabilità collettive
Che non esiste la società esiste solo l'individuo come diceva Margaret Thatcher
Che l'intervento statale è nocivo e la spesa pubblica è comunque uno spreco tutto questo ha reso impotente la politica
La depredata del suo ruolo di mediazione degli interessi in nome del bene comune alimentato il populismo sta alimentando nuovi nazionalismi crismi se Norfo qui
Allora il problema vero
E cogliere l'opportunità e sottolineo questa parola opportunità
Di questa crisi così profonda per rimettere in discussione le basi culturali su cui si fonda l'idea di sviluppo di progresso stessa che abbiamo perseguito per decenni
A cominciare dall'assunzione fino in fondo
Della consapevolezza del nesso fra crisi economiche ambientali
Oggi non possiamo immaginare un'economia compatibile con i limiti fisici biologici del pianeta se non ripensiamo i modelli di consumo e l'apparato produttivo che egli sostiene
Oggi non possiamo pensare a un futuro sostenibile per tutti gli esseri umani se non dentro una grande di redistribuzione delle ricchezze le risorse
A livello geografico fra le aree del mondo e a livello sociale all'interno delle nostre società
Quindi rimettere al centro del modello economico e sociale i diritti umani beni comuni lavoro welfare pubblico la cultura l'istruzione
Il primo passaggio è liberare
L'economia dal gioco della speculazione finanziaria
Puntare sulla riconversione ecologica dei sistemi produttivi su una nuova politica industriali
La vicenda Ilva di queste ultime settimane credo che indichi avrà modo di parlarcene
Ci dimostra che non è impossibile conciliare il diritto al lavoro al diritto alla salute ma non si può pensare di lasciare il compito solo al mercato e allora c'è un problema di ripensare l'intervento pubblico in economia
Certo un intervento pubblico in cui la politica si assuma la responsabilità di scegliere le priorità di favorire le produzioni innovative ecocompatibili attraverso meccanismi di incentivo alla domanda di credito alle imprese
Pensare che si può passare dall'economia delle grandi reti
E dei grandi impianti al decentramento territoriale dell'economia di avvicinare la produzione al consumo alla vita dei cittadini
Pensare che si può superare questa follia del consumo irresponsabile esponenziale di Energia con un piano energetico fondato sul risparmio sull'uso razionale delle fonti rinnovabili presenti sui territori
Pensare in sostanza che si può passare da un approccio tutto quantitativo a quello qualitativo
Dal primato dei beni materiali a quello dei beni relazionali dei servizi collettivi
I beni non sono tutti uguali
Quelli che produciamo che consumiamo e non hanno tutti gli stessi effetti sulla vita delle persone sulla qualità di vita delle persone delle relazioni sociali e quindi investire in beni pubblici in quella farà ambiente formazione
Ricerca
Cioè noi siamo convinti che si può produrre ricchezza valore economico che sia sostenibile per la società e per l'ambiente
Che si può conciliare l'equilibrio dei conti pubblici con l'equità e con la giustizia e queste quindi scelti e sbilanciano uscì in questi giorni con le sue proposte intende dimostrare proprio questo
è un lavoro complesso anche perché noi sappiamo
Che non si fa la svolta che non si inverte la rotta nel nostro Paese soltanto che la prospettiva europea è decisiva
Che la crisi dei singoli Paesi sconta qui la debolezza di un processo europeo incompiuto segnato da un pesante deficit democratico non c'è una politica europea non c'è una politica economica fiscale sociali
C'è una moneta senza Stato è senza governo
Questa è la realtà e le scelte di austerità imposte da Bruxelles non sono soltanto inefficaci a far ripartire lo sviluppo
Ma spingono le economie verso la recessione producono il massacro dei diritti sociali
La rottura dei legami di responsabilità all'interno delle nostre comunità producono crisi della democrazia queste quello che sta avvenendo
E noi pensiamo anche che non ci può essere un'inversione di tendenza nelle economie nazionali se una discontinuità
Pesanti rispetto alle scelte autodistruttive compiute dal liberismo in questa ultima fase non avviene a livello europeo a cominciare dalla rimessa in discussione del patto scellerato del fiscal compra
Ebbene
Il nostro attuale Governo il Governo Monti non può fare queste scelte non può fare queste scelte perché non ci crede perché non ne ha il mandato
Perché continua a muoversi dentro il paradigma liberista e rischia di trascinare il nostro Paese in una spirale ulteriori di recessione di disoccupazione di nuovo debito pubblico
Perché queste quello che potrà succedere guardate che
è chiaro che
I provvedimenti della BCE
Di ieri hanno in qualche modo rassicurati mercati non rassicurano molto noi da un certo punto di vista
Perché oggi il nostro Governo potrebbe nell'ultimo scorcio di legislatura nei prossimi nelle prossime settimane assumere decisioni che compromettono
Le scelte e l'autonomia della possibilità di operare scelte del nostro Paese anche per la prossima fase per il prossimo futuro e questo è particolarmente grave di fronte a una
Scadenza elettorale ormai ravvicinata che ci attenti
Serve una svolta politica
Una svolta politica legittimata dal voto popolare e ci siamo vicini
Ma io penso anche questo penso che dobbiamo dircelo abbiamo qui anche
Uno degli esponenti importanti di quelle arco di forze politiche a cui guardiamo
Per la prossima fase
Bisogna dirci anche che perché questa svolta legittimata dal voto popolare possa avvenire i partiti devono prendere atto della loro crisi di credibilità
Devono mettersi in gioco nella costruzione di un nuovo progetto che presuppone un nuovo pensiero che presuppone un grande sforzo culturale
Uno sforzo nel quale
Debbono essere coinvolte le competenze le energie disponibili tutti
Le forze sane dell'impresa del lavoro chi movimenti sociali il mondo del terzo settore il mondo dei cittadini di buon senso
Che intendono impegnarsi in questo sforzo di costruzione di un'alternativa
Perché l'alternativa si costruisce dal basso innanzitutto
Nei territori nelle comunità
Vorrei dire nell'azioni civica dei cittadini che
Tornano occupare lo spazio pubblico armi conquistarsi la politica
E penso che questo sia il primo obiettivo che dobbiamo affini
E questo è anche penso l'unica strada di fronte al populismo dilagante
Ha una scadenza elettorale ravvicinata da cui dipenderanno soltanto il colore del prossimo Governo ma molto di più il futuro della nostra democrazia il futuro della qualità sociale del nostro Paese
Fare dico un'ultima cosa e mi taccio
Non sottovalutiamo i segnali che arrivano che sono arrivate per esempio nell'ultimo scorcio di agosto dalle agenzie di rating quando
Dopo aver bastonato ben bene il nostro Paese permessi hanno sostenuto
Che l'Italia sulla via della ripresa che tutto va bene
Pieni voti
Salvo avvertire
Che un eventuale cambio del quadro politico potrebbe rimettere in discussione la credibilità e l'affidabilità del nostro Paese allora qui c'è qualcosa che non torna
Perché quando i Governi sono sotto tutela sono messi sotto tutela dai poteri finanziari io penso che suona un allarme per la democrazia
Fu un allarme rosso
Allora forse bisogna capire anche che è tempo di chiudere la stagione
Dell'oligarchia
Dei tecnocrati del dispotismo illuminato dei tecnocrati del mercato e rimettere in campo la politica vera quella fatta dalle persone in gioco c'è la ricostruzione
Economica sociale e civile e morale
Del nostro Paese della nostra democrazia e penso anche che questa sia una responsabilità troppo grossa per lasciarla soltanto alle chiuse stanze dei partiti e questo è lo sforzo che tante associazioni
E tante esperienze stanno facendo e bilancia e sbilanciano cinquant'che modo rappresenta un pezzo di questo sforzo
Io mi fermo qui passo direttamente la parola a Mario
Esattamente nove anni fa eravamo a Bagnoli la prima contro Cernobbio che va fatta
Due mila tre
Nel nell'ex acciaieria di Napoli dove il nodo che oggi viviamo sulla questione dell'Ilva tra il lavoro la qualità dello sviluppo la tutela dell'ambiente della salute c'era già posto allora
Da allora oggi
Ci sono state nuovi incontri di questo tipo nove contro Cernobbio con un sacco di proposta di esperienza e il contesto in cui ci muoviamo e peggiorato trustee che a mente
In questi dieci anni che cosa è successo redistribuzione del reddito dal novanta per cento degli italiani al dieci per cento i più ricchi all'interno del dieci per cento all'uno per cento dei ricchissimi
Potere della finanza che dieci anni fa non ci saremmo mai immaginati arrivasse alle cose che vince raccontava Paolo degni poco fa
Un lavoro
Impoverimento generalizzato dell'economia italiana oggi l'economia italiana produce un quarto intermini produzione industriale in meno di prima dell'inizio della crisi siamo in una davanti alla prospettiva di una grande depressione dell'economia
Vede la società da cui il Paese potrebbe nonché sollevarsi Comolli il profilo di economie avanzate che ha potrebbe trovare soltanto uno spazio viene di molto marginale dentro l'Europa dentro l'economia internazionale
Un anno fa eravamo sempre a al sud a Lamezia Terme per documentare la gravità della crisi del Mezzogiorno il problema della criminalità la necessità
Di legalità e di strade diverse e in questo anno abbiamo viaggiato molto noi di sbilanciano ci tutte le associazioni coinvolte gli esperti i collaboratori della del sito sbilanciano ci punto info e tutta una serie di altre
Energie che si sono messe in campo su queste tematiche sul ricerca di un'alternativa alla crisi
Siamo stati fra Firenze una al grande conferenza che si chiamava la via d'uscita a a dicembre
Le vie d'uscita dalla crisi e la via d'uscita dal del liberismo che eravate in cui c'erano ottocento persone
Siamo stati al Parlamento europeo il giorno in cui li Lepini li potenti d'Europa si riunivano nell'ultimo Consiglio europeo il ventotto giugno
A a proporre dentro il Parlamento europeo anche allora Nichi Vendola Re con noi anche allora Michele Di Palma la FIOM era con noi
Noi rilanciamo ci ma noi delle reti gli economisti alternativi e critici di tutta Europa con le forze politiche progressiste socia democratiche democratiche verdi
E della sinistra europea a discutere quale altra strada
Era possibile dentro quel contesto europeo una strada diversa da quella che hanno deciso al vertice leader europei una strada diversa da quella annunciata da Draghi l'altro giorno in una ultimi in un piccolo passo avanti ma sempre troppo poco troppo tardi e troppo sbagliato rispetto alla strada per affrontare la crisi europea
Riepilogo quelli quei contenuti li abbiamo tradotti nel dibattito italiano in una forum con le forze politiche il nove luglio quindi abbiamo cercato di mettere quelli in cui i contenuti dei che avete ascoltato in questa in questi in questi giorni
Dentro l'agenda della politica italiana purtroppo le orecchie della politica dei media sono state estremamente sorde
E che cosa siamo in una situazione in cui si parla di tutto ma non dell'ordine dei problemi dell'esigenza di cambiare rotta rispetto I disastri del liberismo e disastri dell'austerità alla prospettiva di una grande depressione italiana
I contenuti alternativi che dobbiamo mettere al centro della discussione non solo all'interno delle nostre organizzazioni delle reti sociali del dei gruppi locali che sono impegnati in questo sforzo dal basso ma deve dobbiamo cercare di porvi anche dentro un contesto le più ampie di discussione in un anno che diventerà
Importante decisivo per il futuro del Paese con le prossime elezioni e con i contenuti li ha già anticipati la relazione di Giulio Marcon il coordinatore di sbilanciano ci
Che ieri aperto quest'incontro e sono venuti fuori da dai vari workshop anche di questa giornata
Gli riepilogo molto schematicamente la prima questione ovviamente la cornice europea la cornice europea che non deve
Continuare a essere una morsa che stringe lei l'Europa costringe intero continente alla depressione ricordiamoci che ho quest'anno l'Italia cade del due per cento il PIL ma l'intera Europa l'Inter euro zona e in recessione quindi anche voi
Cui per i Paesi che i punti forti la Germania
I paesi del nord a questo modello non sta funzionando
Do quindi rovesciare questo mi quelle politiche su sull'Europa mettendo al centro la responsabilità ovviamente
Della politica nei confronti della finanza quindi limitare drasticamente le possibilità che alla finanza di ricattare la politica quindi
Tassa sulle transazioni finanziarie divieti di operazioni speculative interventi drastici su questo fronte accompagnati da un ruolo della Banca centrale che di mestiere deve togliere il problema del debito pubblico e degli dal dal comiche dall'agenda
Soffocante che che c'è stata
La discussione si sbilanciano ci di questi tempi
Ha messo al centro l'esigenza di sulle tutore tutelare la protezione sociale e la per la tutela del reddito in una situazione di crisi drammatica con il tasso disoccupazione che ha superato il dieci per cento con
Situazioni drammatiche per la disoccupazione giovanile per condizione di precariato sempre più grave
La questione del lavoro di cui ci parlerà
Mi creda di Di Palma tra poco e assolutamente centrale il che centrale sia perché le prospettive di perdita di capacità produttiva e di occupazione nell'industria e stiamo parlando
Nell'industria e di centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio per effetto del prolungarsi di questa crisi
Ma anche sul lato delle donne sull'atto il Mezzogiorno sull'atto di giovani per lui la mancanza di opportunità su da questo punto di vista un grande piano per i giovani un grande piano l'otto e per creare nuova occupazione nuove buona occupazione assolutamente essenziale
Come si può fare questo da un lato con una politica macroeconomica che crei nuove per nuova domanda
Senza nuova domanda le imprese non investono non lo assumono non hanno prospetti ritardi prospettive di produzione ma dall'altro intervenire su un cambiamento di rotta anche nei contenuti in quello che si produce nel come diceva già
Paolo venivo corsa la qualità della produzione lo sviluppo seri nasce dal dal dal tipo di produzione di lavoro che crediamo che da questo punto di vista l'orizzonte di una new deal verde di una economia sostenibile di una capacità di produrre energia
Rinnovabile di una capacità di ristrutturare le produzioni inquinanti dannose
E pericolosa china ritrovi trovando una dimensione di scala locale capace di soddisfare i bisogni sociali di cui si è parlato molto nel nel voler scioperi nelle sessioni
Delle che ci hanno preceduto ecco Custra comunque di mettere a disposizione risorse economiche adeguate per andare avanti su quella strada e assolutamente un'esigenza essenziale
E questo richiede conoscenza saperi nuovi nuovi investimenti sulla scuola sull'università crede e le risorse per tutto questo si possono trovare pensate che se non rinuncia Simo al programma
Per gli effetti trentacinque c'è cacciabombardieri inutili di cui conosce perché ormai già tutto
Quei dodici miliardi che stanno lì sono esattamente i soldi che servono a pagare gli interessi in più che la speculazione finanziaria censite fa pagare quest'anno sul debito pubblico quindi
Come dire se noi togliessimo quel quella spesa militare inutile non avremmo una grande e di spesa per cui non ci sarebbe una spending review non ci sarebbe un'ulteriore
Delle politiche del Governo a Monti
Nelle perché basta che il Governo Monti decida insieme alla Spagna di chiedere l'aiuto europeo con lo scudo anti spread quindi l'intervento la Banca centrale per aiutare un pochino a pagare meno tassi di interesse
E questa cosa richiede però la la firma di un memorandum che continuerebbe imporrebbe come obbligatorio per il Paese anche dopo le elezioni le stesse politiche di austerità le stesse politiche di taglio della spesa sociale le stesse politiche
Il privilegio della finanza le stesse politiche di peggioramento dei salari dei diritti delle condizioni di lavoro che abbiamo visto all'opera
Nei negli anni di Berlusconi ma anche negli anni in questi mesi di Monti quindi
Se abbiamo pochissimo tempo credo prima che in autunno do ora che Draghi a a chiarito le condizioni di questa manovra CIPE possa essere questa accelerazione né di questa stretta che renderebbe permanente e difficilmente modificabile un quadro europeo che di fatto svuoterebbe la democrazia svuoterebbe
Il significato delle lezioni svuoterebbe la possibilità di ogni di di un nostro di un cambiamento ma anche di una traiettoria dell'economia italiana e che non sia quella del l'impoverimento di divi del novanta per cento degli italiani e della mille del rinchiudersi
In una posizione da periferia europea in cui come dire la politica rinuncia alla sua prospettiva e l'Italia rimane preda di pulsioni pericolosissime il populismo da una parte Lolli che il potere dell'oligarchia dall'altra e un vero rischio per la democrazia grazie
Bene allora iniziamo proseguiamo anzi con
Gli interventi del dei nostri interlocutori con Carlo Donolo
Nostri nipoti
è difficile parlare di un tema di questo genere
Da esperto infatti io non parlo da esperto parlo da cittadino qui in questo momento gli esperti hanno parlato prima hanno parlato durante tutte le giornate di ieri il lavoro che ci hanno riunito per lui e quindi
Se non altro abbiamo incominciato a farci un'idea prevista che
Effettivamente un diverso modello di sviluppo usiamo pure questa un po'forse vecchia obsoleta espressione tanto per capirci
è possibile e pensabile e i contenuti di questo modello diverso sono stati anche invece i dettagli chiariti cioè dopo le prime diciamo ci vuole una diversa politica industriale e dico sono il ticket del contenitore molto problematico
Che richiede approfondimenti studi e analisi dati numeri e quant'altro ma questo ordine il compito nostro più evidentemente
Sappiamo comunque quali sono i criteri evidentemente di un possibile diverso un modello
Ma
Una volta fatto questo Tata questa chiarezza bene nascono i veri problemi per i problemi sono come è ovvio non sempre prima della politica cioè
Do la qualcosa che riguarda noi qui in questo senso se sbilanciano cioè le associazioni che sostengono
Questo progetto sono radicati sul pratiche sociali chiamo le alternative tanto passatemi questo non ce n'è ricco di parlare
Sono radicata nel territorio solo che praticati non problemi concreti che si cerca di affrontare di risolvere
Nascono quindi recuperi di cittadinanza nuovi spazi politici sia vengono riacquistati tutto bene però un grosso limite di questa attuale situazione questa che
Gran parte delle forze di delle soggettività che potrebbero sostenere un modello alternativo restano radicati in queste pratiche
E
Sebbene parlo spesso di politiche realtà il salto all'interno della politica intese questo trattamento non lo vorrebbero fare
Sono innamorati e delle loro pratica bisogna vedere se invece
Quella scala dei problemi che abbiamo è tale da richiedere effettivamente politica e intanto il passaggio dalle pratiche sociali alle politiche per
Infinite ha un grande lavoro anche analitico di strumentazione giuridica fiscale regolativa è di mille altri aspetti più tecnici che adesso qui ovviamente in un tratto
Ma che richiede quindi da parte di tutte le soggettività che veramente vogliono impegnarsi
In questa idea di un modello di sviluppo alternativo un impegno cognitivo l'acquisizione di competenze perfino direi di professionalità l'onere di inedite un salto di Scala
Perché non possiamo rimanere chiusi del livello delle pratiche sociali per quanto gli stessi un'alternativa per questa semplice ragione
Che questo restare chiusi in questo livello esattamente ciò
Che fenomeni così anche in questo caso un po'
Alla giuridicamente gli avversari i nostri avversari
Non sono nemici sono degli avversari fondi competitors perfino
Vorrei però assegnarci persecuzione stare chiusi nelle pratiche vuol dire stare chiusi di un credito in definitiva dobbiamo passare per questo la definizione di un programma e condanna politiche pubbliche in dettaglio anche a un certo punto perché poi la la famosa gente che poi non è la gente sono i cittadini
Devono poter avere di fronte a sé delle scelte chiare e razionali da fare per esempio in campo energetico in campo ambientale
è un per non parlare dei diritti sociali e di quant'altro
Quindi
Visto il passaggio veramente difficile un passaggio di cultura
Dei movimenti per la cultura semplicemente di contestazione e di protesta ha una cultura della ricostruzione dei legami sociali della coesione sociale e delle condizioni di fattibilità di un modello economico alternativo
Ma naturalmente qui casca l'asino l'ASI ma il fatto che
Se la politica non ce l'abbiamo
La politica è stato detto in tutte le salse in questi giorni ma si dice ormai da tanto tempo forse da troppo tempo perfino
Non c'è più il partito non sono più quelli che erano la classe dirigente quella che avrei tante cose che che ben sappiamo quindi il buco nero e qui sto Mannori la politica come facciamo a rigenerare la a partire
Intanto dalle pratiche sociali che abbiamo e poi da una nuova cultura
Di riprogettazione della società e dell'economia come facciamo questo passaggio non viene mai chiarito perché sebbene a volte invocato anche ieri in diversi interventi
Inter un ruolo forte della politica la Pira politica con la P maiuscola per poter governare questa transizione questi processi così compresi però non si capisce dove possa est generarsi
Questo momento politico forte in coda se consideriamo lo stato attuale della vita del Parlamento alla consideriamo la legge elettorale che abbiamo a che non viene modificata se consideriamo lo stato attuale
Degli organismi di partito di visibilità anche di centrosinistra non me ne frega niente insomma che sono in uno stato
Se semi catatonico oppure patologico scegliete voi qual è l'aggettivo va funziona meglio insomma no quindi
Si tratta esempio uno uno uno dei sottotetti tema centralissimo evidentemente rinnovamento della classe di
Politica
Anche le direi di più in generale della classe dirigente specie nel cosa da fare anche rispetto agli imprenditori a alle professioni e a quant'altro può contribuire al governo del Paese
Ma io limitandosi anche semplicemente
Al ceto politico è abbastanza evidente che da un lato siamo confrontati curva forse lo stereotipo pura a questo punto uno perché non è che apre abbiamo conoscenza approfondita in merito abbiamo esperienze molto negative
La corruzione la cattiva qualità la
Tempo e poi il carattere esteso e perfino sociale del gruppo che dovrebbe governare dovrebbe aiutarci a governare
Ora è molti soddisfacente Longo diciamo altre molto insoddisfacente qualche cosa che non è in grado di governare questa transizione Luna le competenze non alle motivazioni locale pure l'interesse a fare mano e come possiamo trasformare questa cosa
Come cittadini abbiamo
Pratiche di partecipazione dal basso forme di democrazia più o meno deliberativa che possiamo attivare abbiamo il voto naturalmente ma attenzione
Una equivoco che anche in queste giornate io ho vissuto concerto
Diciamo sentimento di imbarazzo e queste opere abusivamente del popolo della gente i cittadini evocando lo puntute unitario che tutto sono
Atto è buono beh i cittadini la gente il popolo non è per niente buone col cavolo che buona allora chi è chi sono gli evasori mia nonna
No
Ce lo sa e chi chi fa gli abusi sul territorio chi sono sono i nostri vicini siamo noi stessi praticamente perfino che ciascuno di loro poiché splittato pietra porterà bene vale diciamo così un po'rispetta le regole un po'non le rispetta dipende dalle convenienze
Quindi il grosso lavoro solo le contraddizioni in seno al popolo per così dire
Non possiamo scaricare
Tutto diciamo curatrice visione un po'modi che aprì diciamo la colpa Lerna se politica colpa della politica la colpa e dire delle potenze finanziarie internazionali che ci assegna l'Unione europea non è più quella di una volta e tutte queste cose qua Telit tutte cose verissime
Però il problema e che noi abbiamo a che fare con un popolo che a sua volta non è più quello di una volta
è un popolo precipuo di cittadini che gran parte sono proprietari di prima di seconde case di seconde terze e quarte automobili e piantato che si è abituato a un certo tipo di benessere
Naturalmente mi sappiamo benissimo perché non ce lo dimostrano le pratiche e anche la diffusione di
Qui è la sporadicamente di stili di vita alternativi
Che naturalmente il vecchio modello consumistico in crisi ma non ci non sottovalutiamo quanto esso sia penetrato nella mente del nostro popolo ma sommare andati in un ipermercato e vedrete
Cosa pensa il popolo cosa fa il popolo e quindi attenzione perché se no l'alternativa a questi cioè questa visione deve essere critica ed autocritica perché solo in questo modo siamo anche legittimata a criticare gli altri
è un lavoro duro procura che forse molti di loro sono almeno tanto abituati
L'ha mai forse dire più faccia anche facendolo studioso sono abituata a criticare essere criticato
Ma diciamo è veramente un compito principalmente culturali intellettuale di cambiare le culture con le quali voi stessi guardiamo I nostri problema
Poi naturalmente questo darebbe anche la forza ed energia intellettuale e morale motivazionale pere
Rivolgersi ai nostri rappresentanti poi dire con le carte più in regola dicendogli loro di affidiamo un mandato che deve essere di rigore
Il rigore non ce lo possiamo dimenticare
Perché questo rigore è un problema che c'è oggettivamente non è una cosa che si è inventato Mario Monti e intendiamoci quindi anche i Governi futuri dovranno comunque confrontarsi con problemi di rigore della spesa pubblica per esempio no
Pecori prema della della correzione degli sprechi esista un fatto oggettivo prevale l'evasione fiscale erano è un problema è un problema macroscopica il tante altre cose di questo già voglio dire quindi che
Proprio la durezza della transizione esige
Dal
Dal popolo inteso nel senso dei cittadini attivi e disposti a dare una mano alla transizione
Una
Operazione anche su riflessiva
Di acquisizione
Di una visione molto più larga ha dei problemi un superamento di tante forme di provincialismo di in qualche modo provvisori dopo il plurale in particolare di tante cattive abitudini che sono state acquisite nel corso di una lungo periodo di benessere
Piuttosto diffuso che ha portato il nostro Paese al top diciamo vede dello SDI e lo sviluppo
Quindi un grande lavoro che riguarda sigla politica ma diciamo in primo luogo la cultura civica perfino direi quindi è un lavoro tutto su molti piani molti dimensioni
Che mi rendo conto che quasi alcun Ponce vedo come un onere una difficoltà a qualcosa che lo si può neppure pretendere ai difetti
Non lo non lo pretendiamo come un miracolo perdiamo con un processo una transizione uno un le un lento forse troppo lento sviluppo di
Stili di vita alternativi di diciamo di una visione diversa delle cose per esempio di rapporto loro opera porte processi globali rapporto all'ambiente molte cose stanno cambiando ma non sappiamo se questo mutamento avviene dei tempi né i cui ritmi giusti
Dobbiamo accelerare questo lo sappiamo in generale
Ma non possiamo accelerare chiedendolo che gli altri accede o siamo noi che dobbiamo montarsi nonno darci una smossa diciamo troppo spesso dei discorsi
Anche qui ho sentito una visione un po'troppo manichea delle cose per cui se
Che come dire un populismo implicito che in non funzionanti e potrebbe essere pericoloso
Che il popolo è buono si solo fosse liberato delle Socrate era un vecchio russo gli slot anche il contratto sarà di lusso comincia con queste parole ma non funziona così perché dobbiamo tener conto delle trasformazioni profonde che sono intervenute della nostra psicologia non soltanto in Italia in tutto il mondo ovviamente nella nostra Antropologia
Non siamo più quelli che eravamo per resto per esempio qui
Poco poco
Dei gruppi di lavoro prodotto del del pomeriggio
Poco e niente si è parlato del del lavoro peraltro il compito di classe c'è tutta una serie di terminologico una volta la mia generazione erano Standard classiche
Solo scomparsa a favore di altre cose importantissime evidentemente sono segnali di questa trasformazione che incipiente
Che va accelerata e che non possiamo delegare del tutto alla classe politica
La politica può essere generata in una probabilmente
Processo abbastanza lungo e complicato non basterà certo una campagna elettorale per risolvere questo tipo di problema è un problema che riguarderà i nostri figli a lungo e io credo nel caso italiano
Perché la crisi da democrazia rappresentativa molto profonda e ha raggiunto livelli e quasi estremi
Quindi
Lascio chiude dicendo
Abbiamo il problema di vedere quali sono le condizioni per cui
Il nostro essere fare nella società produce conseguenze politiche
Per tutte queste condizioni vanno esaminate partitamente a livello locale al diverse scale i livelli in cui operiamo
Soltanto in questo modo forse siamo in grado di riprendere per la coda la classe politica e richiamarla risse compiti i suoi doveri quella subito l'ispezione molto generica vitelli cosa tale divide di quali settori parliamo eccetera fa mi riferisco ovviamente
Come popolo di sinistra sbattuta che ora ripartite le organizzazioni che rappresentano le vecchie culture di sinistra ecco le dico vecchie perché sono vecchi effettivamente in gran parte sono vecchi solo con rinnovate poco e male quindi
Da noi dico con noi collettivo nel senso tutto il i cittadini che sono attivi e proattivi
Possono dare una mano ma a questo compito ciascuno nel suo ambito
Non ci sono limiti a questo però è un grande lavoro che come vedete ha una forte componente
Perché diciamo pure così perché l'Ucraina edifici trovare altre parole culturale cioè le parole che usiamo devono cambiare perché il tempo è cambiato completamente
Ma del globale e non abbiamo ancora nessuna vera esperienza siamo di una provincialismo esasperato in Italia addirittura da questo punto di siamo alla periferia di ogni possibile impedirlo tanto e quindi ceda c'è da recuperare moltissimo
D'altra parte la società a è piena di potenziali in espressi male utilizzati
E quindi
Abbiamo come dire una una difficilissima valutazione di ciò che potremmo attuare desiderare
E di ciò che non riusciamo a fare a desiderare quindi siamo in questo punto di le Marsico può darsi che naturalmente
Ma qualche leader politico qualche forse grandi intellettuale qualche figura morale
Ci possa illuminare su come sciogliere questi nodi questi dilemmi ma siamo qua gli un punto veramente molto problematico e non assolviamo ci troppo facilmente
Perché si sia arrivati a questo punto di difficoltà una grossa
La responsabilità e anche del fatto che la sinistra storicamente non è stata all'altezza dei suoi compiti quindi voglio vedere se questa volta
Si danno smossa grazie
Bene
Ringraziamo Carlo Donolo prelievi suo contributo
In ultimo parlava del lavoro del lavoro che è cambiato il lavoro
Non solo che non c'è ma che è diverso del lavoratore che è diverso fra ieri ieri pomeriggio abbiamo dedicato un'intera sessione a questo tema e più volte ritorna il tema che è centrale
Michele De Palma della FIOM
Proverò a sostituire ovviamente indegnamente Maurizio Landini ma
La domanda che poneva Paolo da in apertura agli approfondimenti che sono stati fatti successivamente
Pongono AA annui della FIOM
Un problema particolarmente complicato da dover affrontare
E la questione complicata da dover affrontare
E che noi vediamo sempre più palese un differenziale un delta
Tra quello che accade nel mondo del lavoro cosiddetto tradizionale
Quello fatto dai metalmeccanici che poi vedremo tradizionale non è
E
Il dibattito politico di questo Paese
A me ha stupito nel corso di questa estate
Perché ci sono state due persone che sono tolte la vita
C'è la vicenda dell'Alcoa
C'è la vicenda dell'IVA
C'è la FIAT cioè il Sulcis
Ma tutto questo
Nei giornali quando cioè arriva ci arriva con un elemento senza nazionalistico rispetto a quello che accade
Una persona sulla Torre un'altra si taglia le vene un'altra ancora fa lo sciopero della fame
Ma tutto questo non diventa discorso pubblico del Paese
E la politica contemporaneamente il sistema politico italiano
Mentre le forme di disperazione perché badate bene andare su una torre non è
Una prova di forza
Tagliarsi le vene in diretta televisiva non è una prova di forza una prova di forza e fare uno sciopero bloccare le strade
Impedire che la vita corre scorra normalmente rispetto a quello che accade normalmente nella vita delle persone questi atti
Non interrogano la politica ora a me verrebbe da chiedere
A Casini a Bersani
Quale la differenza di punto di vista che c'è
Sulla risoluzione del problema del Sulcis
Qual è il punto di vista diverso che c'è sulla questione di Taranto qual è il punto di vista diverso che c'è sulla questione della FIAT
Sono o non sono queste delle questioni che dovrebbero dividere in campi
Della politica e della discussione
Il problema che noi ci poniamo dal punto di vista dei metalmeccanici è semplicemente uno noi non pensiamo di essere meglio o in una situazione migliore della condizione che vivono le giovani generazioni in questo Paese
Noi non pensiamo che i testi dei lavoratori dei trasporti
Abbiamo una condizione migliore della nostra anzi
Noi pensiamo che c'è una condizione generalizzata di precarizzazione delle condizioni di vita al di là del fatto che tu abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato o abbia invece una condizione di atipica di rapporto di lavoro
Allora il punto di vista che noi proviamo a mettere nella discussione
è possibile tornare agli elementi su cui
Ci dovrebbero essere dei campi della politica perché risolvono o provano a risolvere o chiamano a raccolta le persone per discutere come si risolve il problema dell'Ilva di Taranto
Perché guardate senno tutto diventa chiacchiericcio di fondo e questo dibattito sulla situazione industriale del Paese
è una questione italiana o è una questione europea
Ieri eravamo con i metalmeccanici di tutta Europa sotto il Lingotto
C'erano le organizzazioni sindacali di tutta Europa organizzate in FIAT in
Industrial Lola
E abbiamo manifestato contro un piano di riorganizzazione della FIAT che riguarda Iveco IRES Mussi e così via
Che chiude cinque stabilimenti in Europa
In Italia uno l'ha già chiuso quello dell'Iris Dussin Valle Ufita a fronte del fatto che c'è una domanda tra l'altro di autobus nel nostro Paese che rimane inevasa
Allora la domanda è se i sindacati metalmeccanici manifestano davanti alla FIAT
E nessuno
Si pone il problema della ragione per la quale
Dalla Germania
Dall'house spiega dalla Cechia dalla Polonia
Arrivano metalmeccanici a Torino per manifestare per chiedere non il ritiro dei licenziamenti badate bene
Ho che non vengano chiusi gli stabilimenti ma siamo un punto precedente eravamo lì perché chiedevamo che la FIAT istituisse un tavolo di trattativa europeo per spiegare quale fosse il piano di riorganizzazione che ha in testa di fare
Non eravamo lì quindi per impedire siamo al punto precedente
Cioè siamo al fatto che noi i sindacati di tutta Europa le lavoratrici e lavoratori impiegati in tutta Europa presso questi stabilimenti non hanno la dignità di partecipare a un tavolo
Badate bene non è che noi organizzazioni sindacali siamo messe meglio di tante altre organizzazione della democrazia di questo Paese
Ieri c'era la FIOM
Ma le altre due organizzazioni sindacali dei metalmeccanici maggioritari in questo Paese hanno deciso di non partecipare a quella manifestazione
Perché forse il pensiero recondito di quelle organizzazioni sindacali è
Mettiamo la testa un po'sotto la sabbia ora perché se non rischia che nella discussione magari viene fuori che si discute anche uno stabilimento in Italia
Senza sapere che questa politica sindacale ha portato oggi al fatto che noi abbiamo uno stabilimento in meno dell'auto quello di Termini Imerese e che ad oggi nell'estate c'è stato il gioco dell'oca
Drammatico aperto da Marchionne su quale fossero gli stabilimenti da chiudere in Italia
Allora lo dico come dire pensando a quello che sta accadendo nel complesso
Siamo in grado o no di pensare che queste questioni del lavoro non riguardino semplicemente le organizzazioni sindacali le lavoratrici e lavoratori di questo Paese ma sono vista la crisi un elemento centrale che divide il dibattito politico
Allora la domanda è ma uno si può trovare nella condizione e questo è un punto secondo me che cambia anche la storia delle organizzazioni sindacali se le organizzazioni sindacali saranno in grado di ricostruire
Un rapporto democratico
Con le lavoratrici e lavoratori di questo Paese perché guardate io non penso
Che oggi
Se i partiti stanno male le organizzazioni sindacali stanno meglio
Oggi c'è uno iato tra lavoratrici e lavoratori e la percezione che hanno delle organizzazioni sindacali in particolare le giovani generazioni
Perché non vedo non le le organizzazioni sindacali un luogo di riunificazione del conflitto mi vengono in testa le parole che va utilizzato in una delle ultime interviste il cardinale Carlo Maria Martini guardando alla Chiesa cattolica
Oggi ho l'impressione che il problema che poneva il cardinale Martini nei confronti della Chiesa cattolica cioè la vicinanza alle condizioni delle persone sia un problema che riguarda tutte le istituzioni democratiche di questo Paese
Allora delle immaginate una discussione in Italia sulla legge elettorale se il tema fosse
La libertà delle cittadine e dei cittadini dei lavoratori di poter esprimere una propria rappresentanza
E prima di questo non viene il fatto che le lavoratrici e lavoratori in questo Paese non sono libere di poter eleggere i propri rappresentanti sui luoghi di lavoro
E allora e questo quello che almeno dal nostro punto di vista siccome veniamo accusati spesso di fare politica
Noi facciamo sindacato
Però se fare sindacato significa
Fare delle incursioni in campi che non sono propriamente i nostri
Badate bene noi continueremo a farle perché ne abbiamo intenzione di difendere in tutte le sedi le lavoratrici e lavoratori di questo Paese
è per noi sarebbe stato più facile in termini classici a Taranto difendere quell'insediamento industriale così come
Come fanno le altre organizzazioni sindacali
Perché perché il diritto al lavoro viene prima di qualunque cosa è stato il come dire il leitmotiv di tutta la questione della crescita dal dopoguerra in poi
Noi siamo andati in fabbrica
Contro a da fare le assemblee contro gli scioperi contro la magistratura
Non dai giornali nel rapporto coi lavoratori e questo significa qualche volta per descritti essere contestati
Questo significa non essere dilemma
Non avere come dire tutta l'opinione pubblica sempre a tuo favore
Perché il punto è che in questo momento chi pensa di unire senza costruire un interessa generale su quella unità su quella riunificazione
Corre il rischio di
Produrre disastri di frammentare ulteriormente di mettere in crisi gli unici che in questo Paese e cioè un mondo del lavoro frammentato oggi ha bisogno di uscire dalla condizione di solitudine in cui gli enti
E badate bene per questo
L'incursione nostra e a trecentosessanta gradi lo avevamo detto avremo difeso l'articolo diciotto con gli scioperi e con altri strumenti il referendum è una strada
E la strada che oggi è nelle condizioni di poter essere utilizzata bene utilizziamo quella
Per far saltare l'articolo otto attraverso cui con le deroghe poi cancellare il contratto nazionale le leggi di questo Paese per tutelare il lavoro noi utilizziamo anche lo strumento referendario
Alle giovani i giorni che in questa condizione sono trentacinque per cento il succo pazzi o non gli si può dire a spetta perché un giorno avrai un contratto a tempo indeterminato
Perché nelle aziende metalmeccaniche il problema si pone esattamente come nelle altre categorie del nostro Paese
Allora il problema qual è
Come fai a togliere da una condizione di ricatto le giovani giovani di questo Paese una soluzione c'è l'abbiamo ribadito nel corso dell'ultimo Comitato centrale certo non è una questione tra virgolette di una categoria cioè della FIOM
Ma è una questione generale però la poniamo diciamo che se ci sono gli studenti movimenti le organizzazioni politiche che insieme vogliono condividere una proposta una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sul reddito
Di cittadinanza per togliere da una condizione delicato perché se no si finisce come in Germania perché siccome tutti raccontano che in Germania va tutto benissimo e tutto alla grandissima
Però bisogna conoscerle le cose per come stanno andando certo c'è un livello di crescita diverso e superiore a quello del nostro Paese però c'è una domanda da porsi a quale prezzo
Quanto vengono pagate le lavoratrici e lavoratori che non hanno che non lavorano dentro le grandi imprese in cui c'è la contrattazione nazionale quanto guadagnano al mese quanto guadagnano i giovani
O è vero non è vero che in Germania in questo momento un'organizzazione sindacale nostra sorella fratello rispetto alla FIOM metalmeccanica sulla vicenda come quella di Taranto ha fatto un comunicato in cui diceva
Che bisognava tutelare l'azienda e quindi come se vi fosse una coincidenza tra l'interesse dei lavoratori e gli interessi di Riva
Il punto è che o c'è un interesse autonomo delle lavoratrici e dei lavoratori che è in grado indipendentemente dalla politica dai padroni di contattare di negoziare nei confronti della propria controparte
Oppure guardate bene noi non ne usciamo
E non ne usciamo perché se non ricostruiamo non ci riprendiamo la nostra dipende indipendenza e la nostra autonomia come organizzazioni sindacali sindacato inteso come quali Tione di lavoratrice di lavoratori non inteso come questo con la sigla sindacale
E per questa ragione che noi pensiamo che lo spazio non di risoluzione ma per affrontare i problemi non possa essere uno spazio nazionale
Oggi siamo
Dentro la condizione di dover combattere per il nuovo del contratto nazionale perché come sapete hanno enunciano manco invitato al tavolo
Ma sappiamo che noi possiamo di costruirlo se ripartiamo dalle fabbriche dai territori a fare il conflitto ma se non c'è un contratto nazionale un contratto europeo
Che stabilisce i minimi salariali badate bene le aziende nel gioco a come dire a spostare da questo a quell'altro investimento
Punteranno sulla distruzione
Della capacità industriale di questo Paese
Noi pensiamo una cosa che per poter
Costruire un'ipotesi di futuro l'unico strumento cento e la democrazia
Che le lavoratrici e lavoratori possono votare ma permettetemi di dire se c'è una partecipazione che va costruita in Italia più che il modello tedesco mi piacerebbe un modello che mutua una storia interessante che il movimento in Italia posto
A Taranto il dibattito non può essere soltanto nel perimetro dell'azienda e fuori un altro dibattito nel perimetro sempre più chiuso per la città
O si costruisce uno spazio comune di discussione oppure il futuro e lo sviluppo diventano semplicemente un ritorno al passato che non è questo intendiamo perseguirlo
Grazie grazie Michele
Bene ieri
è stata evocata un'immagine che
Per molti versi rende l'idea di quello che stiamo discutendo
Quella dell'impotenza della politica nei confronti dei della finanza e quella dello strapotere della politica nei confronti della società o dell'impotenza della società nei confronti della politica
Ecco forse
Per intraprendere la strada dell'alternativa bisogna riconnettere questi elementi società e politica Nichi con quali scelte
E praticabile davvero questa svolta per l'Italia nei prossimi mesi
Vorrei partire
Alcune delle osservazioni che sono state fatte da Carlo Tonolo
Sul
L'innocenza impossibile del popolo
Sulla difficoltà di costruire la politica con me un discorso credibile che abbia anche il compito di unificare una società così duramente frammentata
Io penso che noi abbiamo bisogno di riflettere molto sul perché che è accaduto questo sul perché son saltati per aria i partiti
La forma partito c'è una specie di fantasma che si aggira nei nostri discorsi e talvolta cerchiamo di
Riacciuffare alla semplicemente perché
Protettiva rispetto alle nostre ambizioni o rispetto alle nostre paura
Ma è saltata
Io penso che per evitare una deriva moralistica di questo discorso bisogna
Con grande lucidità osservare che
L'avversario ha giocato la sua partita di fondo proprio sul terreno della lesione dei legami sociali
Della scomposizione dei corpi collettivi a cominciare
Dal mondo del lavoro
Che oggi
A fatica si percepisce come il mondo del lavoro e non come platea di solitudini la rottura di quella straordinaria vicenda novecentesca
Che è stata la conquista della dimensione sociale del lavoro con il suo corredo di epopea
Di racconto collettivo di cultura diffusa era uno dei pezzi smembramento dell'idea della trasformazione
Feriti nel mercato del lavoro feriti nel mercato urbano
Dove anche qui quanto poco abbiamo analizzato il significato del mutamento delle città della condizione urbana
Se le città son cresciute prevalentemente come periferia in una separazione sempre più feroce tra residenzialità e vita sociale questo ha determinato un cambio
Un corto circuito perfino antropologico io son cresciuto in un luogo
I più giovani son cresciuti prevalentemente lungo il tragitto di una distanza tra il luogo in cui
Cioè la residenza il luogo in cui il ci sono le funzioni sociali fondamentali e la periferia
è stata la forma generale di edificazione delle città
Non perché erano cattivi e stronzo gli architetti gli ingegneri
Ma perché il nostro modello di sviluppo si è fondato sull'alleanza tra rendita fondiaria e speculazione edilizia e questo ha determinato il disegno alla conformazione
Delle città
E ancora la cultura diciamo che progressivamente a surrogato quella trasmessa
Canonicamente negli apparati formativi
Che sono diventati sempre più marginali è una cultura che ha tradotto in immaginario in valori in emozione quello che ci ricordava Paolo beni era lo slogan della signora Thatcher
La società non esiste esistono solo gli individui e su questo terreno voice ci siamo accorti benissimo che
Tante volte l'abbiam detto Berlusconi ha vinto molto tempo prima che scendesse in politica quando la tv commerciale appresso il posto della cattedra si è messa in cattedra ed è stato il luogo fondamentale di costruzione
Di una platea che è fatta di individui individualisti
Che è fatta diciamo così di individui bisognosi di una compensazione quella
Dello status symbol quella della merce diciamo che sostituisce o mistifica il tuo bisogno come dice Ernesto il cardinale in una bellissima un po'i figli assumerli Monroe
Chiedevamo ore le davano psicofarmaci siamo entrati in in questa dimensione io credo
Che se il tema non torna essere come si ricostruiscono le forme di comunità
Come ha fatto il movimento degli espropriati a fine Ottocento mettendo in piedi luoghi i luoghi in cui ci si raccontava reciprocamente
Le leghe le Case del popolo le Camere del lavoro cioè luoghi in cui la tua vicenda individuale smetteva di essere un fatto biologico nel racconto nell'incontro con la vicenda dell'altro espropriato nella servitù della gleba nel caporalato di fabbrica nella solitudine
Bene rompere la solitudine significa
Parlandosi scoprire una dimensione sociale che diventa la base
Per fare la lotta politica
Forse di qui che bisogna ripartire voglio dire senza idee
Senza capacità di investigare in profondità
L'egemonia culturale della destra che è stata così formidabile da per tracimato largamente nel campo della sinistra tanto che il berlusconismo non è soltanto
E
Il
La risorsa della destra
Ma è anche il problema della sinistra il berlusconismo di casa nostra non solo il berlusconismo degli altri cioè quello che ha profondamente accompagnato un degrado
Diciamo dell'idea medesima della politica come contesa tra programmi alternative di società
Così come ieri ho passato una giornata molto interessante potete immaginare quasi per intero con il Presidente del Consiglio
Per me è stato veramente un'esperienza non soltanto ascoltarlo ma vederlo diciamo alla prova di un'interlocuzione immediata con platee varie nella mia città
E che costa mi colpisce
La capacità
Perché su questo c'è la costruzione di un intero racconto della di quella che è Paolo ha definito il
L'oligarchia tecnocratica che ci governa con il suo dispotismo illuminato
Sull'aggettivo illuminato ci porterebbe un po'far questione ma quello che mi ha colpito e
L'individuazione
Diciamo così delle cause della crisi in una formula veramente eterea
I denti decenni e decenni in cui abbiamo sbagliato decenni e decenni in cui abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità
Ognuno può raccontare la propria vita dentro qui dentro la catena di quei decenni Dino e dire la mia quella di Michele quella ma
In questa
Diciamo analisi costi larga ed eterea non c'è più la crisi la natura reale della crisi
Non c'è
E punti che sono
Perfino diciamo dalla da una certa intellettualità non moderatamente liberale ormai assunti come punti di realtà il trasferimento delle ricchezze verso l'alto
Cioè il fatto che avvenuto diciamo una robusta un robusto mutamento della morfologia della struttura della ricchezza
E che la ricchezza non solo emigrata verso l'alto mai atteso sempre di più a diventare ricchezza finanziaria
Tanto che non un pericoloso bolscevico ma un intellettuale riformista come Guido Rossi ha scritto un libretto pubblicato dal Sole ventiquattro Ore la cui tesi è
La finanza non solo è il cannibale che mangia la democrazia ma il cannibale che si mangia persino i mercati e l'economia reale
Pensate
Ma tutto questo scompare
Il trasferimento della ricchezza verso l'alto e la finanziarizzazione dell'economia sono stati la scena su cui è avvenuta
La sua valorizzazione del lavoro
Se la ricchezza si può produrre con la ricchezza
Se possiamo entrare in quello che Marx avrebbe chiamato il ciclo della produzione di denaro a mezzo di denaro
Il lavoro che pure serve
Perché negli scantinati di tutto il mondo del Guangdong si fa il tessile si fanno i prodotti con cui ci vestiamo però l'idea che lavoro non è necessario per produrre ricchezza
è la base culturale su cui si può bombardare quel protagonista che aveva fatto irruzione all'inizio del Novecento e aveva assegnato tutta la vicenda politica di un secolo
E aveva in qualche maniera sulla sua terra materiale il sinistro i dolori fondato utopie e idee di liberazione e di emancipazione
E completamente cancellata la realtà di una crisi che è fatta anche di perdita di valori fondamentali come quello
Della dignità umana
In fondo i magistrati di Taranto compiono un'operazione abbastanza
Importante
Quella di definire che il valore costituzionale della salute
Ed è la vita vale perfino nel ciclo produttivo siccome noi ci eravamo assuefatti all'idea
Che oltre il recinto di un'azienda e di una fabbrica la Costituzione fosse inerte valesse un altro tipo di giurisdizione i magistrati ci dicono che essi là vi stava protetta anzi siamo in un Paese in cui si dice che è sacra guarda un po'e sacra perfino alla catena di montaggio perfino al di là del cancello di una fabbrica ma di questo
Abbiamo bisogno questi questa verità abbiam bisogno che ce la dica un magistrato
Tanto l'avevamo dimenticata persino come cultura politica della sinistra
E ancora l'Europa che non c'è
La fa sia dell'Europa la fragilità politica di una costruzione dell'Unione europea che già
Colui che noi celebriamo come il fondatore dell'Europa aveva denunciato con una certa veemenza cioè Altiero Spinelli infatti
C'è
Diciamo così una ricollocazione di Spinelli nel Pantheon
Dei padri fondatori dell'Europa che compie una censura relativamente al fatto che nel momento concreto in cui si configura l'Europa come una istituzione mediocre
Altiero Spinelli in qualche maniera né ma lei dice lei è finito perché ha in testa e nel cuore
Esattamente il contrario l'Europa costruita come cessione di sovranità degli Stati nazionali quell'Europa
Che oggi si ubriaca di una piccola scelta che ha fatto ieri Mario Draghi alla Banca centrale europea
Rispetto a cui ognuno di noi avrebbe il diritto di dire se questa scelta è stata così benefica da far dimagrire rapidamente lo spread per quale motivo negli ultimi due anni non la si è compiuta
Per quale motivo abbiamo dovuto bene ci
Ogni sorta di macelleria sociale
Come è accaduto
In questo Paese
Da dove li cominciamo noi
Io dico dal nominare il Paese
Quando si dice non c'è una politica industriale
Stiamo dicendo una cosa un po'più precisa
Le uno degli ingredienti dell'egemonia culturale della destra e che la politica economica e segnatamente la politica industriale la fa il mercato
Diciamo nella spontaneità dello sviluppo della vita del sistema di impresa che si determinano le condizioni scusate
Ma questo non dovrebbe essere il tempo in cui
Una politica industriale una politica economica si confronta con i grandi dilemmi
Che interrogano la nostra vita il pensiero filosofico li inquietudini dei giovani perfino in dilemmi che ci sono nelle più mature riflessioni del mondo religioso
Non dovremmo confrontare una nuova politica economica alla dimensione della crisi ambientale è una chiacchiera no la politica dei trasporti in un Paese in cui
Si fanno scendere le merci dai treni ma come
Non dovevamo insistere perché le merci viaggiano su gomma le i TIR passano le autostrade e inquinano non dobbiamo spostare il sulla rotaia su ferrovia
Finisce in dono le merci si dismette il cargo merci
Si tagliano i treni a lunga percorrenza i vagoni letto che sono quella parte del trasporto ferroviario sotto su ciò che va sotto la rubrica di diritto universale
E anche ciò che rappresentava e in questo Paese che ha sulla retorica dei centocinquant'anni dell'Unità nazionale sa assediati
Per un anno l'unica cosa che ha costruito l'Unità è una cosa fisica che ha costruito l'unità nazionale che è la ferrovia
è stata spezzata nel nome del fatto che deve diventare
Una funzione mercantile
Politica industriale significa anche tra di noi farci qualche domanda diciamo così un po'aspro e c'è chi pensa tra di noi
Che si possa uscire dall'industria o che il Mezzogiorno d'Italia non abbia bisogno dell'industria
Io penso che lo dico così con diciamo in maniera
Dura penso che sia che ci sia un pregiudizio reazionario nei confronti dell'industria che è pari a quella reazionaria Apologia dell'industria così come
L'ho detto ieri al discorso inaugurale della Fiera del Levante lo lo ripeto se il confronto a Taranto in Italia
Non fosse tra industria e l'ISMU cieco
E ambientalismo altrettanto cieco
Beh insomma se il dibattito è
Chi far vincere tra il lavoro e l'ambiente
E non ci si accorge
Che lavora e l'ambiente non sono in contrapposizione tra di loro ma sono in contrapposizione insieme alla dittatura del profitto e a un certo modello di capitalismo se non si capisce questo
E se poi non ci mettiamo d'accordo l'Italia politica industriale fibbia che l'Italia discute dei propri apparati produttivi fondamentali
Ha bisogno dell'acciaio
Oppure ci conviene che lo facciano un po'più sporco in Cina io l'ho visto
Lei le industrie siderurgiche in Cina fare un po'
Abbastanza paura
La chimica ne abbiamo bisogno o sull'acciaio sulla chimica sull'industria pesante e aperta una sfida oggi per l'ambientalizzazione degli apparati produttivi
E il tema dell'innovazione tecnologica dovrebbe essere finalmente preso in mano danno voi liberato anche qui da una certa mitologia
E applicato alla possibilità di abbattere drasticamente i fattori di inquinamento legati ai modelli di industrializzazione
Nelle coste che non si dicono di Taranto
Perché sapete due mila cinque due mila sei due mila sette due mila otto non c'era né attenzione nel solidarietà nei confronti di chi ha provato ad aprire il sepolcro
E accorgersi che il suo apporto il sepolcro era diciamo ricco di vermi Rosita
Per chi ha aperto una sfida nei confronti dell'Ilva e ha imposto normative ambientali che sono tra le più avanzate di Europa in un quadro nel quale lo ricordo a noi stessi
Se i limiti emissivi
Direttiva europea e direttive dell'Organizzazione mondiale di salute dicono cose differenti
E in un Paese come l'Italia in cui
Le normative sulla qualità dell'aria le normative sull'impiantistica industriale hanno camminato su binari paralleli senza incontrarsi mai ha come
BO le diossine sono un problema di Taranto
Non c'è nell'anche un problema delle diossine non c'è in Lombardia il PM dieci
Il primo inquinato quartiere di Taranto che Tamburi a un terzo del PM dieci che c'è nel meno inquinato quartiere di Milano
Allora attenti che anche lì c'è una voglia diciamo di chiudersi in una piccola patria o in una attorno cimento politici stico di una questione che è grande che riguarda l'Italia e l'Europa i conti con un modello deindustrializzazione detrazione
Laddove è troppo facile fare un abracadabra e far sparire l'industria mentre più complesso affrontare i problemi la sfida che secondo me davanti a noi ambientalizzare è cavolo
Se aveste visto che cos'era l'Italsider per trent'anni un inferno totale
Se aveste visto che costerà l'Ilva ancora il due mila e cinque quando era la prima fabbrica per incidenti sul lavoro
Oggi non lo è più grazie a Dio ha scavato quella classifica bene
E oggi noi dobbiamo rinunciare dobbiamo essere posti di fronte ma un aut aut io lo dico mi iscrivo
In quella
Cultura politica
Che fa della costruzione dell'equilibrio il più avanzato ma il più scientificamente fondato tra diritto al lavoro diritto alla salute tra vita ambiente e industria
Diciamo l'oggetto della propria ricerca e della propria fatica ci tengo a dire una cosa per me molto molto importante
Parlare di politica industriale
Significa anche parlare il generale degli apparati economici bisognerebbe parlare di agricoltura attenzione
Avanza il bosco e non è una buona notizia avanza il bosco significa che dove si spopola
Soprattutto l'entroterra dove si abbandona l'agricoltura
Cioè diciamo un pezzo di Medioevo che sta avanzando
Alle Cinque Terre le terrazze che franano sono le terrazze in cui si è rinunciato alle coltivazioni e l'agricoltura è un presidio ecologico fondamentale che noi stiamo progressivamente perdendo
Entriamo nel merito di tutte queste questioni io penso che stiamo vivendo nel centro di una lotta politica internazionale che drammatica
Ecco questo volevo dire conclusivamente e penso anche
Che
Oggi la partita che
La destra economica internazionale gioca in Italia è una partita che riguarda
Il futuro dell'Europa
E penso che probabilmente si costruiranno anche qui le condizioni permetterci la corda al collo per sottoscrivere uno memorandum
Per
Ipotecare il futuro della politica italiana
Rete
Noi dobbiamo poter con
Il numero con i soggetti
Del centrosinistra i soggetti diciamo così che hanno a in vario modo combattuto l'egemonia del centro destra che a volte soltanto allusivamente parlano di beni comuni
Dobbiamo provare a fare un discorso di verità introducendo il più possibile il profilo sociale reale del Paese
La questione del lavoro
Martedì prossimo io con Di Pietro coprodotta con Landini saremmo in Cassazione e insieme presenteremo i quesiti contro la vergogna dello sfregio all'articolo diciotto e contro la vergogna dell'articolo otto
Ed è un pezzo
è un
Pezzo di programma quello perché per ricostruire
Come posso dire perfino la qualità delle relazioni umane per lottare persino contro la dimensione antropologica
Di un certo individualismo malvagio e cinico c'è bisogno di ripartire dalla civiltà del lavoro da ricollocare il lavoro in una terra di diritti e quindi
Noi
Non dobbiamo rassegnarci all'idea che il campo
Coalizione Ale alleanze cistico del cambiamento possa essere frutto di giochi di palazzo
Dobbiamo provare a stimolare a provocare dovete provare a stimolare a provocare tutti i soggetti su un'agenda concreta di cambiamento io lo dico qui
Il memorandum se ci fosse non lo dico così rispondo io a Polito oggi su il Corriere della Sera fatti e agli altri cicisbei cupi e d'alto bordo che ogni giorno ci intimano
Cinque in mano non soltanto
Non soltanto la resa incondizionata
Alle ore ai diktat
Della troika di Bruxelles macigni intimano anche una certa decisione allegre festosa Polito scrisse in uno di suoi
Più illuminanti editoriali che il popolo Greco non solo doveva volere accettare che non il memorandum ma che doveva esterne
Felicemente colpito
Ne fu colpito
Temporali no attacca noi dobbiamo sapere che c'è qualcuno che sta lavorando
Perché la soglia della impraticabilità del cambiamento sia sempre più robuste granitica per questo io dico a tutti noi dobbiamo farci in questa fase
Furbi come serpenti e puri come colombe dobbiamo provarci è una partita difficile io non mi accontento di vivere questa come la partita
Che mette insieme tutte le energie antiliberista
Siccome in Italia se gioco un pezzo della partita d'Europa e siccome nelle forze progressiste europee la contesa sul tema liberismo si liberismo no riaperta ed è durissima
Io credo che noi dobbiamo avere l'ambizione con tutte le storie di dura sconfitta che ci portiamo addosso di partecipare alla riapertura della partita qui in Italia
E dentro il vecchio continente non è
La mia passione
Mi spiace ma
Non so che cosa farà domani il soggetto collettivo della politica del trasporto della trasformazione la mia passione non è il partito la mia passione e questa partita di cambiamento
Molte grazie Nichi Vendola abbiamo
Un po'di tempo per
Un secondo giro un attimo io
Però vorrei festeggiare questa grande partecipazione di quattrocento persone su questa splendida terrazza con un paio di buone notizie
Una ce l'avremo la prossima settimana il dodici settembre l'Olanda va al voto
Vincerà uno una serie di forze progressiste contro lo schieramento neoliberista che è stato in Olanda votato
All'indomani dell'esplosione della crisi quindi con un segnale politico tragico la crisi provocata da liberismo provoca una vittoria dei ribelli liberisti e ha portato allo stazionamento dell'estrema destra razzista e xenofoba
Olandese questo s'questa sconfitta annunciata
Possiamo scommetterci sarà caratterizzata da un successo in particolare del Partito Socialista che
Con molte con molti limiti con molte ambiguità e comunque esplicitamente a un tiro sterilità
Dentro la politica economica olandese invece purtroppo è a favore l'austerità per quanta riguarda la periferia sud dell'Europa questo però ha una ha un aspetto importante perché rompe
Una quasi unanimità
Nel nello schieramento dei Governi europei e toglie un alleato fondamentale della Merkel quindi avremo questa settimana una notizia politica importante che apre una un piccolo spiraglio
Poi c'è una seconda serie di buone notizie che vi invito a immaginare pensate a un Governo
Europeo
Che
Cancella i in parte i tagli alle pensioni aumentar salario minimo mette molto forte alla tassazione sui redditi dei più ricche che guadagnano più di cento mila euro al settantacinque per cento
Bloccare gli affitti crea un ministero della ricostruzione industriale taglia otto mila posti di lavoro nelle forze armate e assume otto mila insegnante nelle scuole
Che cos'è il libro dei sogni il programma di sbilanciano sì il programma di Vendola che cos'è questo e quello che affatto in tre mesi il Governo di François Hollande il francese
Al questo per dire che con tutta la complessità
Dei problemi politici che si ha raccontato Paolo beni del con il le contraddizioni in seno al popolo che sono pesanti inserisce la ricordate Carlo Donolo
Con tutto il rischio per la democrazia che abbiamo descritto
Lo spazio per le politiche in Europa c'è ancora
E su questo vorrei nel secondo giro sentire
Ne che venda la che cosa ha da dirci
Passo la parola Carla don
No grazie se
Il una cosa risulta chiara credo ormai da tutti gli interventi c'è un nesso una correlazione diciamo ma un nesso funzionale molto forte tra la coesione sociale e
E sviluppo
Nuova possibilità di sviluppo quello che è sociale o dire di costruzione di nuovi legami sociali
A partire da quelli tra individui tra i gruppi teorie quello che vogliamo e anche
Pone il problema
Delle enormi fratture che caratterizzano il nostro paese non c'è soltanto una perdita di legami sociali nel senso di una forma di associabilità individualistica ma cerchiamo anche quella grave frattura territoriale tra nord e sud
Che non ci dobbiamo mai dimenticare
è chiaro che senza intervenire su questo ordine di problemi il nuovo sviluppo non si può fare tra le parti l'avvio di nuove possibili
Vie di sviluppo effettivamente sarebbero
Un contributo al rafforzamento della dal coesione sociale stizza quindi c'è un rapporto biunivoco tra questi due elementi questa è una cosa che va
Semplicemente sottolineata è chiaro che i problemi di coesione di legami sociali
Rinvia no a loro volta un grosso problema di
Redistribuzione del reddito dei patrimoni
Secondo criteri
Diciamo semplicemente non di giustizia ma di maggiore giustizia senza i quali lo sviluppo non è possibile questo mi pare abbastanza confermato anche
Lo dice Mario dalla letteratura economica internazionale quindi grossi problemi stanno di fronte a noi
Si comincia a fare qualche chiarezza succube vanno affrontati resta quel grave godono della
Di quale politica possa governare una tradizione di questo genere visto che ci siamo arrivati alle soglie della transizione per così dire nudi privi quasi di strumenti di governo siamo governati da dalla dall'esterno per questa ragione
Dobbiamo riprendere in mano il Governo di noi stessi della nostra società
Questo è il compito che può sembrare enorme di un certo senso
Però va che Abbado va detto chiaramente che di questo si tratta e non di cose più modesti o di bagatelle al di sotto di cui visto non c'è che ha datarsi a una stato di necessità che ci viene imposto da condizioni che non siamo stati in grado di scegliere grazie
Michele Di Palma
Veramente rapidamente
Io non so cosa discuteranno corso discuterà il Governo con le parti sociali nel corso dei prossimi dei prossimi giorni
Però c'è una tendenza che si sta affermando nel resto d'Europa e dalle dichiarazioni che vengono fatte da alcuni esponenti del Governo alcuni elementi mi sembrano chiari
Sul mondo del lavoro il primo
E che a fronte della crisi siccome la discussione sulla crescita non si fa
Il tema diventa come aumentare l'orario di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori italiani
Allora c'è un punto che invece noi riteniamo esattamente il contrario di quello che pensa invece il Governo
Noi pensiamo che invece l'orario di lavoro nelle situazioni di crisi che ci sono per esempio nel nostro Paese al posto di pensare che la soluzione sia
Come è successo nelle Marche me lo dicevano i compagni della FIOM
Perché sapete qualcuno quando si è fatta la riforma del mercato del lavoro il DPL fornirò sosteneva che sarebbero stati dei rarissimi casi estremi non sarebbe mai potuto accadere nelle Marche mi dicevano i compagni della FIOM
Siamo già ai primi casi
Di licenziamento per motivi economici
Allora è una sfida o no
Per la politica discutere del fatto che a riduzione nelle situazioni di crisi della capacità produttiva il mantenimento dell'occupazione attraverso i contratti di solidarietà
Cioè si riduce il numero dei lavoratori si redistribuiscono le ore di lavoro tra quelli che rimangono e non invece mandare a casa le lavoratrici e lavoratori che rimangono dentro uno due
è possibile che per la crescita e per le giovani generazioni si faccia un ragionamento in Italia la legge sui contratti di solidarietà prevede il fatto che tu possa
Stabilizzare i rapporti di lavoro precari facendo un contratto di solidarietà non difensivo ma di aumento della base occupazionale
Allora al posto di ragionare permettetemi solo una piccola polemica con i nostri vicini
Al posto di ragionare come fa buona del fatto che le lavoratrici e lavoratori devono partecipare d'ora in poi agli utili delle aziende
A me nella mia esperienza sindacale quando ci hanno chiesto di partecipare alla vita dell'azienda in questi termini era quando l'azienda aveva una situazione simile al default e quindi ti chiedevano di metterci il TFR per salvare il posto di lavoro
Chiusa la parentesi il punto invece aumentare i livelli salariali e puntare non ad una decontribuzione per gli straordinari
Ma aumentare la decontribuzione per gli aumenti salariali su base nazionale
Perché senno succede che l'azienda che magari in questo sito in questo momento ha un trend positivo
Aumento del salario in un'altra con le deroghe contrattuali mi è capitato l'altro giorno a Lecce firmata da alcune organizzazioni sindacali si è andati in deroga ai minimi contrattuali
E nel sud queste o significa
Che le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici non votano più contrattare negoziare nei confronti dell'impresa perché il punto in gioco come fu su Pomigliano eh
Ho accetti la riduzione dei tuoi diritti ti spogli dalla possibilità di poter contrattare negoziare accetti il controllo assoluto dell'impresa sul processo produttivo il che significa tutto il processo produttivo
Quello che implica la tua vita e quelli che stanno fuori dalla fabbrica
Dentro e fuori la fabbrica decidono loro dove come quando vai a lavorare
Poi dopo sento qualcuno raccontare la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro
Io Speedo
Quelli che stanno dall'altro lato del tavolo cioè penso al Governo penso alla Confindustria penso all'impresa in questo Paese
Ci chiedono di fare un patto per la crescita innanzitutto noi pensiamo che di patti già ce ne sono stati troppi e quindi pensiamo che l'unica cosa possibile sia un accordo
E gli accordi si fanno quando si riconoscono gli interessi diversi tra le parti perché con la storia che coincide l'interesse dell'impresa con l'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori
Ci hanno portato alla condizione in cui siamo oggi
Ed è per questa ragione che noi pensiamo che invece
Ci sia bisogno di contrattazione di negoziazione
è sotto gli occhi di tutti c'avevano spiegato che accettando il contratto specifico in FIAT noi avremmo avuto nuovi modelli nuovo sviluppo delle fabbriche FIAT sul nostri territori oggi
Coi numeri che ci sono i volumi che ci sono FIAT produce quattrocento mila auto in un anno
Per la capacità produttiva che c'è oggi in Italia quattrocento mila vetture si possono produrre nel suolo stabilimento di Melfi questo significa che noi abbiamo una situazione difficilissima nel prossimo futuro
Allora un Governo che si rispetti
Un Governo che vuole affrontare la questione della crescita di questo Paese se di crescita si può parlare
Io mi accontenterei di fermare la discesa
Ma se fossimo in grado di rilanciare
C'è un problema di fondo
Ed è il fatto che non si è fatto all'Ilva non si è fatto in FIAT
Non si è fatto da nessuna parte perché le politiche industriali o si fanno se tu metti insieme la capacità intellettuale
Delle ragazze e dei ragazzi che studiano dentro l'università e non invece la costruzione di una serie di numeri chiusi che impediscono alle studentesse agli studenti di poter ragionare di uno sviluppo alternativo perché
Badate bene se è il metro di misura del merito
è il fatto che tutto è un bravo ingegnere
Se riesce a sfruttare meglio una ragazza un ragazzo una lavoratrici o lavoratori in catena di montaggio permettetemi per me quello non è un merito e un demerito e invece se ragiono come ragiona Gallino
Che il sapere perché gli operai non sono quelli
Un po'come li vogliono descrivere una specie di scimmia mai Straten
Che semplicemente fanno delle funzioni semplici operai ragione o no e la lotta più dura nei luoghi di lavoro e il controllo del processo produttivo dei tempi produttivi della condizione di lavoro
E allora dovremmo ritornare al fatto che il rapporto tra
Il sapere che si costruisce dentro i luoghi della produzione
Con quelli che si determinano in altri luoghi della produzione le università le filiere produttive e così via lì cioè la scelta per poter costruire un'ipotesi di crescita diversa
Da quella che invece oggi viene imposta da quelli dal Governo in carica perché la chiudo con una battuta se nella divisione del lavoro in Europa
Nella testa di qualcuno
Cioè il fatto che l'Italia e i Paesi del Mediterraneo diventano
Una specie di Mattia Dolores messicane una specie di zone franche in cui non ci sono nei diritti dei lavoratori nei diritti dell'ambiente allora badate bene che uno la può pensare come vuole
Ma se non c'è questo come elemento di discrimine nelle scelte politiche che si fanno
Per noi la vita rischia di non cambiare
E il valore stesso delle organizzazioni sindacali o si misura sull'altezza della sfida che ci pongono le nostre controparti o badate bene saremo anche noi additati legittimamente dalle lavoratrici e dei lavoratori come una casta
Il punto oggi centrale e ricostruire un rapporto di fiducia e di democrazia in cui siano le lavoratrici e lavoratori a poter decidere della propria condizione
Sentiamo nei tempi
Mi permetti prima di fare una considerazione diciamo che non vuole essere propagandistica che riguarda la mia regione siccome voi non avrete la fortuna di leggerlo commesso un giornale tranne il Sole ventiquattro Ore
Che correttamente ne parla ma
Corriere della sera La Stampa Repubblica non potrete mai leggere
Un dato di farti colato suo occupazione export sugli indicatori economici
Per cui la rappresentazione che sfida del Paese che c'è una gigantesca crisi e che il Mezzogiorno sta crollando
Secondo gli ultimi dati dell'Istat il secondo trimestre due mila e dodici
A un piccolo
Fenomeno che continua con fenomeni di questi anni la mia regione la prima per crescita occupazionale con più cinquantacinque mila occupati lo del Piemonte ne perde venticinque mila
Lo stesso Istat dice che la Puglia è prima nella crescita dell'export compiuto diciassette virgola nove per cento di export
La mia regione persa nella
Con recita del numero di aziende perché nel saldo tra aziende che muoiono di aziende che nascono abbia in più sul due mila e undici con più due mila e seicento aziende
La mia regione in cinque anni è passata dall'ultimo posto per politiche innovative spin-off laboratori pubblici e privati
Al quinto posto
Con un investimento lo dico che è passato da cinquanta milioni di euro nel quinquennio due mila due mila e cinque
A un miliardo e settecento milioni tra due mila e cinque due mila e dieci come investimento pubblico sulle politiche di innovazione
Cinquantacinque mila occupati in più non nascondono naturalmente la dinamica della perdita del posto di lavoro non nascondono la realtà di una generazione
Che spesso costretta di nuovo a prendere il treno l'aereo per andare all'estero cercar lavoro
Anche su questo punto questa mattina noi abbiamo inaugurato in tutta la Puglia ha un'esperienza nuova un nuovo ufficio del lavoro che costruito sul modello di Barcellona di alcune grandi metropoli europee e della Provincia di Roma
Perché permetta curioso sentire contemporaneamente le impresa è in affanno perché non trovano alcune competenze i giovani di talento che sono che emigrano perché non riescono a trovare le impresa
Organizzare
Una forma evoluta di incontro tra domanda e offerta di lavoro e parte integrante di una politica diciamo capace di rompere la solitudine delle giovani generazioni
Ma perché ci sono questi risultati buoni non sono un miracolo
Voi dovete immaginare che la Campania sta vivendo non una crisi qualunque lo smantellamento dei più importanti comparti industriali con poche eccezioni
Che la Sardegna e la Calabria
Che non hanno grande apparato industriale e quindi non vengono molto
Coinvolte
Dai dati della crisi economica tuttavia hanno superato quota venti per cento di disoccupazione
E che l'Italia nel suo complesso supera il dieci per cento
Che abbiamo fatto in questi anni no io anche di questo ieri ho parlato con Monte ho detto qualche volta
Se vi accorgete che il sud non è soltanto un cono d'ombra non è soltanto spreco e mafia che pure al nord hanno avuto virtù offre espressioni e bisogna smetterla di raccontare il sub come una metafora
Noi abbiamo organizzato i distretti produttivi e abbiamo organizzato i distretti tecnologici
Abbiamo fatto politica industriale quando a Roma non c'era il ministro dello sviluppo economico e non avevamo un luogo dove poter contrattare con che tragga con Bossi con FIAT
E ce la siamo dovuti cavare tra di noi sapete mentre la FIAT chiudeva in Puglia assumeva perché la sua consociata Magneti Marelli avuto dalla Regione contributi pubblici non
Così
A cascata ma su progetti per esempio Lini Ettore per l'automobile ecologica su progetti innovativi abbiamo provato noi a sperimentare un pezzo di politica industriale abbiamo investito sui giovani
Con politiche giovanili che molti di voi conoscono bollenti Spiriti contratto etico principi attivi ritorno al futuro
Sono nomi di successo anche perché siamo premiati dalla Comunità europea per le più avanzate politiche giovanili d'Europa che hanno un riverbero poi sul dato occupazionale
Perché insomma ci siamo cimentati a immaginare che l'agroalimentare per esempio non solo aveva bisogno di seppellire i morti
Le vecchie produzioni inutile senza mercato
Per spingere invece l'accento sull'innovazione quest'anno abbia entre un trionfato con una cosa che una lunga battaglia politica il vino Ruffato una volta
Mi piacerebbe intrattenervi su questo che è stato oggetto veramente di una grande battaglia politica
Ma abbiamo immaginato che le campagne sono anche possono essere per una generazione nuova attrattive se tu organizzi
Impresa legata al turismo rurale alle masserie didattiche sette riprende a guardare un mondo pensi a quante attività e anche che modello di socialità Willy introdurre
Ecco io voglio dire che sull'economia della collettività
Della conoscenza della creatività noi abbiamo fatto una scommessa mentre a Cinecittà a Roma si immagina di mettere gli alberghi e di fare un centro commerciale noi abbiamo voluto costruire Cinecittà a Bari
E alle sedici rapporti delle fabbriche delle arti e dei mestieri del cinema
E duecentocinquanta film sono stati girati negli ultimi tre anni in Puglia con un indotto di ricchezza è un'attrazione di forza produttiva che per me è una cosa importante sulla musica
Stiamo facendo un'esperienza con Puglia fa un
Che costruire filiere produttive legate all'arte alla cultura alla conoscenza volendo non so se ricordate Tremonti che mi ha dedicato un'attenzione speciale continua
A un certo punto e non polemica diretta con me addetto Vendola vuole affrontare il futuro della Puglia portando UD Allen a Bari edificare una bonifica non ce l'aveva ancora pensato
Perché Tremonti apparteneva a quella scuola di che dice
Che con la cultura non si mangia e badate
Un topos delle culture reazionarie costruire una certa diffidenza nei confronti dell'investimento in cultura un
Un antenato lontano
Un antenato lontano oggi questi signori
Che si chiamava che verso diceva quando sento la parola cultura metto mano al revolver
Allora l'investimento in cultura l'investimento in qualità della vita l'investimento in
Tutela recupero cura del territorio urbano extraurbano cioè tutto questo
Non è soltanto questo il per questo fatto questo piccolo spot pugliese non è soltanto poesia
Tutto questo è concretamente un'alternativa un'alternativa di idea di occupazione un'alternativa di modello su cui io penso abbiamo il diritto oltre che il dovere di batterci
Io credo che
Con l'Olanda
In una condizione di Fo lamento pazzesco
Stia cercando di
Rompere il recinto
Uso un'espressione che è diventata canonica nel dibattito più raffinato della politica della politologi e italiana rompere il recinto mai solo
Ed è in una condizione in cui varate io confido soprattutto sulla forza materiale di alcune contraddizioni che rischia di essere esplosive insomma
Ad dicembre di quest'anno io dovrò scrivere il Bilancio di fine anno il bilancio di previsione quest'anno
No me la son calata perché e i tagli del Governo sono stati drammatici pensate ho fatto a giugno l'assestamento di Bilancio e subito dopo dovuto rifarlo daccapo perché è arrivato il decreto della spending review e
Mentre stavamo spendendo in una condizione di avarizia gigantesca mi han tolto altri settantadue milioni di euro
Voi considerate che il bilancio della mia regione al netto degli investimenti sulla sanità e di un miliardo di euro
Quindi settantadue milioni di euro a metà anno è un colpo al cuore ma a dicembre nel mio bilancio devo scrivere meno cento milioni di euro
E il mio bilancio vi assicuro un miliardo di euro diciamo sostanzialmente quando pagato trecentocinquanta milioni di euro di stipendi e trecento milioni di euro Laratta per i bond
Sottoscritti dai miei predecessori
E mail quell'in quei bond con la banca d'affari americana Marilyn c'avevano nascosto
Il disavanzo sanitario quando ha pagato la rata poiché mi restano diciamo circa trecento milioni di euro con i quali io devo costruire
La politica che riguarda quattro milioni cento mila pugliesi
è una situazione drammatica queste come faccio l'anno e nono detto nulla sul fatto che l'anno prossimo noi dobbiamo tagliare dai sistemi sanitari dieci miliardi di euro
E già oggi è difficile immaginare che contiamo gli sprechi un farmaco oncologi commenta del cinquecento per cento
Noi
Per colpire gli sprechi dobbiamo fare la radiografia di come funziona un sistema che parcellizzato inabissato la cosa più semplice quando fai un taglio e che tali latita
E per il servizio che taglia il diritto dice il Censis
Che oggi non l'anno prossimo oggi nove milioni di italiani non esercitano il diritto alla salute
Perché i balzelli son diventati info ottenibili ticket sulla farmaceutica ticket sulla diagnostica ticket sui ricoveri se posso dirvi io uno scrupolo perché mi batto contro i ricoveri inappropriati
Che sono un grande scandalo frutto anche di una cattiva organizzazione del corpo medico che butta la gente la si parcheggia
Però c'è anche uno scrupolo
Perché poveracci fili cooperano perché il modo per non pagare i ticket sulla diagnostica
Il ricovero è per molti anche la possibilità di mettere insieme il pranzo con la cena c'è una questione sociale che torna come in un moderno ottocento di cui non solo la sinistra ma chiunque abbia a cuore la tenuta della coesione sociale deve occuparsi
E su questa base che io penso dobbiamo riprendere la partita in Europa le forze sono sparpagliati
C'è la sinistra europea
Che ha diciamo così delle grandi difficoltà a da acceso una speranza grande soprattutto in Germania con il fucile Phil della Linke
In Grecia grazie a Dio la sinistra radicale è riuscita dividersi in argomento decisivo potevamo avere i Consiglieri fra un capovolgimento della vicenda greca ma come sapete le cose sono andate maluccio
E questo deve indurre una riflessione
Dobbiamo aprire il capitolo autocritica del riformismo ma anche il capitolo autocritica del radicalismo
Perché i limiti dell'uno e dell'altro rischio né vinti o darci in una condizione in cui continua a esserci di qui all'eternità l'egemonia di quegli altri dobbiamo pur riflettere su questo qualche volta
è insomma
è insomma
Noi abbiamo le i Verdi in Europa che oggi in parte cominciano a correggere
Alcune posizioni che erano state anche oltranzisti ca mente liberiste lo voglio dire i Grünen tedeschi talvolta erano più a destra
Della fede uno cioè diciamoci la verità il quadro è questo e la socialdemocrazia le forze diciamo laburista e socialdemocratica del Partito Socialista Europeo che ha dentro di tutto io andrò al Congresso loro
Trovo quel congresso veramente un momento importante perché al centro del Congresso c'è lei eredita blairiana
Se diciamo rilanciare il disegno della Terza via di una composizione tra socialismo il liberismo oppure come pensa una parte crescente del socialismo europeo seppellire
Quella illusione velleitaria ricominciare dalla più moderna delle parole del vocabolario della sinistra che eguaglianza ripartire dalla centralità della questione sociale ecco
Questo il punto io se potessi l'ho detto tante volte mi scriverei a tutti mi scrive vorrei essere nella sinistra europea nei Verdi e nel socialismo europeo
Perché le trovo come posso delle famiglie che raccontano un tempo che non c'è più
Ci sono tante cose dentro ciascuna di queste famiglie con cui mi sento in totale sintonia tante cose in ciascuna di queste famiglie con cui mi sento in totale distonia ecco forse
Dobbiamo sapere che la partita la dobbiamo combattere ovunque la FIP combatte dobbiamo sapere che l'Europa e la scena minima
Che
Dobbiamo recuperare anche un
Posso dire una parola una narrazione sull'Europa dicendo una cosa semplice ho finito che l'Europa noi l'amiamo ma mica perché siamo europei anzi
Quelli come me che amano l'Europa l'amano avendo messo a fuoco e bruciato ogni e le tutto di euro centrismo cioè di
Visione del mondo che considerava l'Europa l'ombelico dell'intera galassia
Ma l'Europa l'abbiamo amata perché qui
Siamo gli eredi della Rivoluzione francese e quindi del primato dei diritti di libertà
Siamo gli eredi delle rivoluzioni che hanno posto al centro la vita delle classi subalterni e degli operai e dei braccianti e quindi
I diritti sociali diritti di libertà diritti sociali
E forse anche
Il culto dei diritti umani che invece nei dintorni di Lampedusa vediamo ogni giorno violati dall'ipocrisia di questa Europa
Ecco
Cioè l'Europa che amiamo è un paradigma di civiltà e dovete sapere dobbiamo sapere che probabilmente in Europa si sta giocando un pezzo della campagna elettorale americana
Perché è del è ovvio che per Obama provare a importare il modello di civiltà europea nel momento in cui l'Europa si trasformava in un grande New Jersey
è stato una condizione di solitudine e sconfiggere Obama è un pezzo rilevante non perché Obama diciamo rappresenti un robusto pensiero rivoluzionario
è una modesta all'uscito pone al cambiamento
E voi sapete che in tutto il mondo basta una modesta allusione al cambiamento per suscitare le forze dell'inferno sono stato in una cittadina un anno fa ho fatto una foto
In una piccola cittadina l'ho fatta con altri due maschi
Entre maschi in quella foto mo che farà mai
Una foto di tre maschi porrà presenta che interno era una foto mutilata mutilata di una parte del mondo in metà del mondo delle donne era una foto di tre capi partito in quella cittadina che si chiamava vasto
Ed era una modestissima allusione all'idea di poter uscire dalla stagione della destra del liberismo e come sapete è bastata quella modesta furto per scatenare le forze dell'inferno
Bene grazie meriti
Penso che possiamo concludere qui io ringrazio tutti i nostri relatori ringrazio tutti voi che siete stati finora penso sia stato un confronto utile
Certo non abbiamo cambiato in due ore le sorti del Paese dell'Europa ma ci siamo detti delle cose importanti che il cambiamento è possibile che nel nostro Paese ci sono le intelligenze
Le esperienze le energie le sensibilità per provarci
Che nessuno si può chiamare fuori dalle trasformazioni apicali che appunto epocali che stiamo vivendo e comunque che noi ci vogliamo provare grazie e buona sera a tutti