Vasto 2012 - Un nuovo patto tra lavoro e impresa, per sviluppo e solidarietà

Questi
Buongiorno a tutti ben trovati qui di nuovo palazzo dava rosse
La grave crisi economica che attanaglia il Paese e l'incapacità totale del Governo Berlusconi prima e di quello Monti poi nell'affrontare la difficile congiuntura economica ed occupazionale hanno prodotto macerie e nessuna crescita
Le politiche neoliberiste hanno strozzato le fasce sociali più deboli chiedendo loro sempre nuovi sacrifici
Diventa indispensabile stringere un nuovo patto tra lavoratori e imprenditori per rilanciare l'economia ne parlano Massimo Donadi capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera
Massimo Franza imprenditore
Maurizio Landini Segretario generale della FIOM
Maurizio Maurizio Zipponi e responsabile lavoro dell'Italia dei Valori
Paolo emanate se docente universitario ed economista
Vincenzo bozza Presidente delle piccole e medie imprese vicepresidente di Confindustria
Mondera Piero Sansonetti opinionista politico e direttore del settimanale gli altri
La notiamo anche i lavoratori dell'Alcoa anche se no qui tra noi
Grazie a tutti
Grazie a un saluto a tutti da nuove dai colleghi
In fabbrica ci stanno seguendo
Noi rappresentiamo uno spaccato dalla Sardegna in un momento molto difficile stiamo lottando parte verrà parta una fabbrica che è molto più di una fabbrica di un simbolo di quel territorio
Parliamo dell'Alcoa di Portovesme che ci ha costretto con una lettera di licenziamento ai primi dell'anno a scendere in piazza e cercare in ogni modo di difendere quello stabilimento
C'è tutto la filiera dell'alluminio in pericolo rischia la chiusura
Noi siamo il tassello che mantiene quella speranza non abbiamo nessuna intenzione di fermarci lotteremo sino alla fine e un ringraziamento particolare lo fa l'Italia dei Valori che c'è stata veramente vicino ai questori lutti
Paesi pilota grazie
Cari amici dell'Alcoa
Grazie
Di essere venuti
Un abbraccio la nostra solidarietà
E ringraziamento anche per il vostro impegno
Ho stravolta
Posso fare politica
Ho come l'impressione diciamo che
La presenza
Dei lavoratori dell'Alcoa
Prende questo dibattito innanzitutto molto concreto
Siamo parleremo di cose
è una discussione
Veramente aperta della quale
Come vedete abbiamo chiamato tutti
Dal capo del sindacato dei metalmeccanici che è un
Diciamo il rappresentante
Di una posizione sindacale che è stata molto forte molto caratterizzate in Italia in questi anni ma i rappresentanti della Confindustria agli imprenditori
Perché vorremmo
Ecco non non
Non credo che da questo dibattito possa uscire o debba uscire propaganda vogliamo andare al cuore delle questioni
Vedere
Che confronto è possibile vedere
Quale può essere la strada per uscire della crisi vedere come le posizioni naturalmente assai diverse
Che ci sono
Possono diventare
Diciamo le spinte in una battaglia politica che non necessariamente deve portare all'accordo al compromesso ma che deve portare però ha una via
Ha una via d'uscita il tema del dibattito sapete qual è il tema del dibattito è in sostanzialmente il rapporto fra impresa
E lavoro
E io adesso procederei così se siete d'accordo se siete in tante diciamo quindi bisogna organizzare la discussione in modo che
Sia rapida snella però anche vera deve esserci un confronto vero se no non
Non non si tratta allora io darei la parola ora tutti chiedendogli un breve intervento
Il sui temi sui quali
Però a breve
In modo che iniziamo a conguaglio a presentare la discussione dopodiché facciamo un secondo giro nel quale invece è possibile arrivare più seccamente alla al confronto nel senso che ciascuna sentito gli altri e quindi
Se siete d'accordo io comincerei così chiedendo a ciascuno di parlare cinque minuti insomma per
Vede vedere i punti essenziali del modo come vede la questione la questione diciamo della crisi la questione del rapporto copra
Ora poi uno a uno presenterò i mi i relatori comunque
Molto rapidamente cioè professor Paolo masselli che Rionero in in
In ordine di che è uno studioso diciamo gli abbiamo chiesto di venire perché può darci
Un aiuto
In termini di di conoscenza soprattutto sul tema in cui ha lavorato di più che il tema della finanza perché certo c'è la questione diciamo del ruolo della finanza nel c'è Massimo Donadi che lo conoscete tutti e due capogruppo dell'Idv alla Camera e che invece ci lavora
Ci dovrà spiegare il ruolo della politica perché e poi c'è anche il il ruolo della politica ci sono degli imprenditori Massimo Francia che è il Presidente nel gruppo Francia piuttosto noto per chiunque abbia una qualche affetto per la mozzarella diciamo io per esempio ce l'ho fortissimo quindi non poteva non conoscere non conosceva frangia però adesso non discuteremo
Di mozzarella ma discuteremo invece di imprenditoria Francia una caratteristica Di Pietro e discutere mozzarella male
Francia una caratteristica particolare
è un imprenditore che ha delocalizzato senza tuttavia mantenendo tutte le sue imprese in Italia però ha delocalizzato in modo curioso è andato aprire una
Stabilimento in Germania non in Romania non in Albania non in India in Germania dove il costo del lavoro è molto più alto di quello italiano ci curiosi esce proprio il
Zipponi Longo no no non può presente perché si pone
Elettrico
Poiché è un anche Landini non è che adesso visto dire bene che Landini intenzione
A occhio grosso modo
Lo sapete Vincenzo Boccia e il vice Presidente di Confindustria abbiamo parlato abbiamo discusso con lui molte volte non l'abbiamo solo invitato diciamo così per rappresentare
E l'istituzione anche per rappresentare Confindustria la piccola impresa di cui è presidente fa anche perché diciamo ad uno col quale
è bello discutere a voglio discutere ha voglia di
Di soprattutto di
Mantenere
In tenere presente la questione che
Perché c'è una questione comune che conosce dalla crisi tutto il resto diciamo le vie
Probabilmente sono diversissime però la questione è questa io sì
Siete d'accordo anzi anche se non siete d'accordo do la parola Maurizio Zipponi per iniziare poi per una brevissima domanda ciascuno a cui chiedo una brevissima rispose Poniz siamo il dibattito vere e proprie la parola Zipponi
L'ombra
La semplice
Do questua
Tra
Cinque minuti per dire che Italia dei Valori in coerenza con l'introduzione l'apertura di questa festa
Vorrebbe con tutta la modestia del caso
Fare del proposte quelli io non perdo
Il tempo a guardarmi alle spalle
Perché abbiamo
Un ex Presidente Consiglio che è a fine due mila undici diceva ristoranti lei sono pieni quindi la crisi non c'è
Abbiamo un attuale Presidente del Consiglio che ha inchiodato l'Italia sull'articolo diciotto quando non gliene fregava niente né all'impresa né al sistema quindi
Lasciamo un attimo che pure è importante l'analisi proprio alle spalle stiamo sul punto di sfida che vorremmo qui lanciare cioè da qui in avanti
Siamo d'accordo che siamo una situazione di emergenza nazionale per l'economia e per il lavoro italiano e se si è se è vero che siamo in emergenza
è possibile un nuovo patto
Tra imprenditori che rimangono e investono in Italia è quando vanno all'estero portano il bello degli italiani e non chiudono in Italia
Fra gli imprenditori e lavoratori è possibile nuovo patto transitorio momentaneo ma intanto che c'è il terremoto
Intanto
Che
Ci poniamo il problema se l'Italia può rimanere la seconda economia europea per manifattura di qualità
Alcuni Sinistra e Destra ci ha spiegato che lavorare fare le cose lavorare la terra piuttosto che la falda in fabbrica era superato
Tutto attraverso il virtuale non c'è più l'economia reale stiamo scoprendo
Che negli Stati Uniti programma di Obama è strutturato per la metà sul qualificazione della manifattura e sulla ripresa della dei beni
Dell'intervento pubblico in economia reale non nel senso di statalizzazione ma di sostegno all'economia reale che in Francia in Germania pure quindi la prima domanda che non ci facciamo
è
Se l'Italia alle condizioni per rimanere e confermare di essere il secondo Paese manifatturiero con quale
Visione con la visione di quello che ci hanno detto gli imprenditori lavoratori lavorato di alcol come qualsiasi imprenditore che onesto che fa la sua impresa che ci prova che rischia che investe cosa ci han detto in questi mesi
Mentre il Governo ci faceva perdere tempo sull'articolo diciotto
Che in ordine le questioni di competitività del sistema italiano sono uno la burocrazia
Secondo i tempi che la burocrazia rende inaccessibili per qualsiasi investitore
Terzo attraverso la burocrazia e i tempi una corruzione
Che rende pallida la fase di Mani pulite e rende quasi inavvicinabile il sistema italiano per il livello di corruzione a tutti i livelli quarto il livello di tassazione
Su chi fa impresa genera lavoro e sul lavoro
Mai nessun imprenditore a noi
Ha detto c'è il problema dell'articolo diciotto ci han detto quattro punti precisi su cui l'Italia si gioca di rimanere o meno competitivo allora finisco dicendo che la nostra visione è che
Se non si crea
Un patto nuovo di collaborazione attraverso chiari accordi tra impresa e lavoratore non ce la facciamo
Perché la sfida rispetto al passato
è che il lavoro
Dei giovani che oggi sono precari non hanno futuro dei tecnici dei ricercatori degli operai il lavoro è fondamentale per uscire dalla crisi
E questo lavoro entra in contatto con il nuovo imprenditore che sta all'altezza delle sfide allora la visione che non abbiamo
è
Che bisogna innanzitutto
Pensare che ci vuole un riferimento europeo c'è un contratto di lavoro europeo non è possibile
Che i Paesi europei che ha la stessa moneta che hanno l'obiettivo di un Governo europeo non abbiano una regola minima minima regola comune europea secondo
Non è più possibile
Che
Ci siano in Italia
Centosessanta contratti nazionali di lavoro
I quali possono essere derogati a loro volta e quindi si moltiplicano e qui siamo nell'anarchia delle regole non c'è più un minimo un punto di riferimento né per l'imprenditore
Né per il lavoratore quindi noi proponiamo che appunto per il futuro la visione
Non sia centinaia di contratti nazionali massima quattro grandi aree contrattuali industria pubbliche servizio pubblico
Artigiani
E servizi vari qui quattro ore contrattuali che disco decidono i minimi
E i massimi entro cui il gioco della competizione avviene e poi tutto nel territorio tutto nell'impresa la flessibilità
Quella vera non il precariato quella vera e quando lavoratore e impresa hanno un problema un ordine da consegnare
Un'innovazione a fare una ristrutturazione da realizzare si parlano concordano e realizzano quindi è indispensabile a riconsegnare al territorio e all'impresa l'efficacia dell'azione
Contrattuale
Infine
Bisogna dire che Varricchio ricostruito ne pensiamo un sistema di Welfare inclusivo per i giovani cioè non stiamo generando una mostruosità sociale che nemmeno prima della guerra c'era nemmeno
Perché oggi un lavoratore giovane
Che avesse la fortuna
Di lavorare precario con i contributi per quarant'anni cioè che diversa sono i contributi per quarant'anni
Questo lavoratore giovane va in pensione col trenta per cento dello stipendio
Noi stiamo generando generazione di poveri che pure lavorano pure faticano pure studiano e per la prima volta i giovani non hanno un futuro conquistato con il merito la fatica non hanno futuro
Quindi lo dobbiamo ricostruire l'Uefa e far sì che non ci sia più le casse integrazioni che durano anni anni e anni ma che quando un giovane ha dei buchi contributivi retributivi
Sia lo Stato che ridisegna il proprio quel fatto e segue
Filo filo un giovane per permettere che il suo impegno suo merito sia
Una percorso che lì da una serenità e la responsabilità non ce l'hanno i giovani
Ma secondo voi che esso parlo a chi ha un po'di
Qualche anno in più poiché la mia età ma quando ero giorni diceva tu pensi la pensione di lo guardavo insomma testé Mato io penso perciò vent'anni venticinque ma che penso abbia preso chi deve pensare lo stato sociale alle generazioni di oggi
Che devono stabilire il rapporto tra Stato solidarietà competitività di sistema infine
Io credo
Che la idea quindi che noi abbiamo
Comitati di valore che ha serve anche un sindacato moderno
Cioè un sindacato che non sia una macchina burocratica ma che consegni sempre
Ai lavoratori dell'impresa ai lavoratori pubblici
Consegni sempre a loro l'ultima parola per decidere se un contratto va bene o male se un accordo va bene o male cioè non possiamo non affrontare anche il tema
Delle burocrazie sindacali perché è uno dei punti che va
Assolutamente
Affrontata ecco quindi
Ho finito ho detto pieni
Quando Presidente Di Pietro diceva noi a differenza di chi protesta ci stiamo sforzando di avere una proposta
Aggiungo e finisco che questa nostra proposta non la Bianco ostruita insieme i professori che pure rispettiamo
Ma l'abbiamo costruita arando il terreno d'Italia parlando con centinaia di aziende con centinaia di lavoratori di imprenditori e abbiamo capito che l'Italia
Si risolleva tumori sollevarsi se si crea un punto di contatto un nuovo patto tra impresa e lavoro e per questo l'età dei valori ha chiesto questo
Dibattito perché vorremmo capire dai protagonisti non solo se ieri avevano ragione ma se da qui in avanti è possibile stabilire un patto che consegna la politica uno strumento guarda che
Tu politica ai protagonisti dell'economia che hanno delle cose a detti precise non confuse e non fanno
Come la FIAT negli anni scorsi dove la può dalla politica prende i soldi e poi scappi col sacco di soldi pubblici questo non può accadere grazie
Va bene
Si pone mi pare che ha posto
Il problema
Con grande nettezza ammesso anche molta carne al fuoco ha spiegato la posizione di Italia dei Valori
La domanda la posta l'UDC ha mai a Francia il cui darei la parola per primo
Faccio la domanda che ha fatto telefoni però naturalmente con la Giunta che ci deve spiegare questo bischero in controtendenza diciamo e della sua e l'unico che va ad aprire uno stabilimento in Germania quindi capisco bene o la questione fondamentale dobbiamo
Dobbiamo intuire che la questione fondamentale del futuro dell'impresa non è il costo del lavoro
Ma però se non Cenni microfono diventa complicato
Ha portato in Germania
Ecco ne arriva un altro ne arrivano molti
Eticamente questa è una domanda molto ricorrente da diversi anni mi viene posta
Parere quando
Quando mi si chiede ma è vero avete
E di ad un'attività all'estero dice sì ma dove siete ogni ai Repubblica lega siamo in Germania in Germania
Veniamo guardati in effetti
Con grande stupore perché è chiaro che non ci sono dei costi diretti inferiori rispetto a quelli che ci sono in Italia
Forse nel complesso il costo della busta paga del lavoratore nel complesso per l'impresa forse nuovo sta più o meno lì
Qualcosina di più addirittura ma
Più o meno lì
Al lavoratore però rimane un netto più alto ma questo
è un altro discorso sono ragioni che vengono un po'da lontano
Diciamo che noi quando quando abbiamo deciso circa vent'anni fa
Di provare a
A
Iniziare un'attività con un nostro ex collaboratore il nostro diciamo
Socio
Abbiamo provato perché comunque conoscevamo a grandi linee la forza
Del tessuto economico e sociale della Germania non nel dettaglio l'abbiamo fatto forse con un po'di in coscienza onor del vero più per
Per una spinta emozionale che non per
Per un piano industriale vero ecco però stando lì
Stando lì in Germania abbiamo compreso le reali motivazioni
Che fanno sì che la Germania sia di gran lunga il Paese manifatturiero più importante dell'Europa ed anzi sia frenante credo che da sola faccia oltre il trenta per cento dell'economia europea
Perché perché alle spalle a degli elementi che funzionano tutti gli elementi sia quelli diretti e quelli che quelli indiretti arrivano dalla macchina dello Stato
Lo Stato tedesco dal centro fino alle istituzioni locali che siano le province che siano le Regioni che siano le singole Camere di Commercio quindi istituzioni locali dedicati all'impresa
O i lavoratori come ad esempio gli uffici del lavoro gli uffici di collocamento come li chiamiamo le nostre parti funzionano funzionano bene esercitano il loro mestiere
Correttamente noi siamo ci siamo insediati lì per farvi un esempio per per cercare di far capire il perché
Nei primi anni per vedere un po'la situazione senza fare grandi investimenti quando abbiamo compreso
La realtà la quale eravamo immersi abbiamo deciso di fare un investimento grande per le nostre potenzialità noi siamo solo un'azienda media non siamo una grandissima azienda
Quindi abbiamo deciso di insediare uno stabilimento produttivo ex novo
E avanguardia moderno
Per il nostro genere di lavoro
Sì certamente lo abbiamo fatto perché ad esempio lì c'è una materia prima di qualità nel nel caso di specie c'è anche materia prima di natura biologica che ancora in Italia si trova
Con molta rarità ma lo abbiamo fatto soprattutto per l'efficienza dello Stato che deve
L'insediamento diciamo industriale nuovo è avvenuto solo dieci anni fa questo è stato finanziato per un terzo circa non di più solamente un terzo dallo Stato tedesco con fondi della Comunità europea perché abbiamo diciamo effettuato un'innovazione di prodotto abbiamo prodotto delle
Protti freschi di natura biologica che lì comunque ne INEA in Germania di quel tipo non ce n'erano assolutamente utilizzando peraltro metodi tradizionali questa è stato premiato loro hanno finanziato un progetto
E
Mettevano la loro parte come stavo che riesco già alla presentazione delle fatture ma hanno imposto da subito dei vincoli
Attenzione anche in Italia succede così quanto di finanziano quando la Regione Lazio nel caso nostro perché noi siamo la Regione Lazio principalmente
Ti finanziati pone dei vincoli però lì questi vincoli vengono tenuti sotto osservazione per un decennio affinché l'impresa sia effettivamente vincolata loro rispetto
Uno di questi vincoli fondamentali ad esempio era quello che
Entro un arco temporale se non sbaglio di otto anni l'impresa avesse raggiunto una dimensione sufficiente
Da poter assumere in modo stabile in modo stabile perché anche lì non c'è grande facoltà di licenziare così facilmente non esiste neanche neanche lei questa possibilità
Almeno un patto di lavoro ad
Qui nel nostro caso erano cinquanta cinquanta cinquantacinque un misura una un numero del genere
E ogni biennio circa di questo percorso
Loro lo Stato funzionare lo Stato venivano nell'impresa a verificare che i passi temporalmente prestabiliti da Progetto venissero rispettati
E questo è importante l'ovviamente li abbiamo rispettati fortunatamente siamo stati anche in grado di farlo ora è chiaro che se non l'avessimo fatto loro lo Stato avrebbe chiesto indietro quei finanziamenti e così
E così va fatto in verità questo purtroppo da noi non succede succede che a volte delle imprese vengono finanziarie magari dopo pochissimo chiudono
Per carità
Chiudono magari anche in buona fede sia ben chiaro chiudono penso il più delle volte perché il piano industriale che magari non è riuscito a stare in piedi e può succedere
Talvolta chiudono però perché intendo Sterea alle non era stato studiato sufficientemente bene né dall'imprenditore e né dallo Stato che l'aveva finanziato
E talvolta chiudono purtroppo perché mi esistono così come i bravi e cattivi cittadini esistono i bravi cattivi imprenditori
Questo
Questo fenomeno in quel Paese è molto più difficile conseguirlo perché vieni comunque controllato e chiaramente si
Se il comportamento e non è retto
Una possibilità di viene data non ti viene data certamente la seconda
Stavo e poi l'approccio che che è un po'diverso su alcune tematiche si badi io non sono un esterofilo
E a parziale correzione del del moderatore noi non abbiamo delocalizzato nulla ne abbiamo prodotto lì dei prodotti
Tradizionali ma che sono diversi da quelli che producevamo in Italia tant'è che le nostre i nostri collaboratori in Italia sono comunque aumentati a quel tempo avevamo poco più di cento dipendenti in Italia invece in Italia sono diventati duecento
E lì e lì si è arrivati alla cinquantina da poche unità che avevamo all'inizio
Quindi la nostra volontà non è delocalizzare poi chiaramente il nostro voto è fresco quindi del vicino dal punto di vista geografico al mercato
E più è facile e più è facile poterlo portare e genuino di gusto insomma estere fare in modo che sia più gradevole al gusto
Non abbiamo voluto fare questo tipo di esperienza è chiaro che non si possono avere non essendoci dei risparmi di reti né dal lavoro né dalla materia prima non si possono avere dei grandissimi utili
Ma si può fare mettere in piedi un'impresa sana un'impresa seria che comunque fa il suo percorso fa degli utili a può avere le sue difficoltà alcuni anni può andare meglio in altri anni quindi l'abbiamo seguito questo percorso lo portiamo avanti sia in Italia
E sia in Germania quello che vorremmo da imprenditori italiani
E anche devo dire e questo è comune a me ai miei fratelli mi altri soci in prendono italiani e patriottici noi vorremmo che le cose positive si badi perché non tutto in Germania positivo non tutto è perfetto
Ma che le cose positive
Di quello di quello Stato avvengano introdotte nel nostro Paese perché con quelle cose positive noi noi potremmo
Fare cavalcare l'Italia noi potremmo farla andare a ritmi impensati
Forse tornare a quegli anni sessanta in cui l'Italia cresceva
Cresceva molto e potremmo farla crescere forse in modo più uniforme più regolare in più equo da un punto di vista sociale rispetto a quanto non sia caduto allora
Penso che in linea generale e voglio passare la parola anche agli altri l'Italia oggi non abbia certo purtroppo delle grandissime risorse non ha risorse minerarie non ha il petrolio o forse c'è la un po'in mare ma difficile estrarlo non ha
For ha un po'di carbone ma neanche lo si vuole estrarre a quanto sembra
Deve puntare sull'efficienza per farlo la macchina dello Stato a mio avviso deve range e indirizzarsi da capo cioè deve esterni progettata da zero dal vertice
Guarda dalla politica I funzionaria imene AGEA del vertice fino alla base fino ad amministrazioni locali sia le Camere di commercio sia nel anche le associazioni di categoria perché noi in alcuni casi
Se facciamo questo l'Italia può tornare a crescere tornare a farlo bene in modo forte in modo consolidato in modo efficiente se non lo facciamo purtroppo
In considerazione che del fatto che i mercati sono sempre più globali sono sempre più aperti
All'importazione di beni esteri ed essendo come è già stato fatto notare il prodotto all'estro potenzialmente più economico noi non può usciremo a rimanere la seconda potenza manifatturiere si badi
Si badi come già
Detto
Non è vero che la finanza dà il lavoro
La finanza soprattutto la cattiva finanza
Fatta davanti istituti finanziari che anziché
Dare credito alle famiglie e all'impresa che
Non dà il lavoro lo toglie il lavoro le banche devono tornare a fare le banche le banche sono nate
Alcune centinaia di anni fa
Per prestare denaro a chi aveva progetti validi da finanziare e questo secondo me devono tornare a fare purtroppo questo non è un fenomeno italiano è questo dalla finanza è un fenomeno mondiale
Quindi ancor più difficilmente risolvibile voi però auspico che riusciamo a fare il nostro nel nostro Paese per il bene nostra
Dei nostri figli e delle generazioni future grazie
Grazie
Grazie Francia
Sì dato la metà io quando usavo la parola delocalizzazione lo sa o in maniera provocatoria paradossale perché evidente la delocalizzazione
E in
Altra cosa quasi rovescio diciamo dell'operazione fatto dalla ditta Francia però Francia adesso apposto proprio in chiusura del suo intervento
E è una questione fondamentale che vorrei porre al professor Marano assente cioè
La finanza adesso Zipponi parlava del patto
Prime Presa del lavoro la finanza come tra le osservazioni che faceva Francia mi sembra che sono quelli essenziali la finanza e qualcosa che diciamo così entra con funzioni di servizio e quindi di finanziamento e quindi d'aiuto
Allo sviluppo oppure la finanza finanziarizzazione e come dice la Francia leva lavoro
E possibile professore immaginare
Un'uscita dalla crisi nella quale
La grande imputata che è la finanza assuma un ruolo diverso e si mette al servizio di un patto
Ora lavora impresa o invece propone la natura della finanza e c'è una spinta eversiva diciamo così rispetto all'interesse generale
Sì
Intanto ringrazio d'Italia dei Valori per per avermi invitato sa dibattito era da tanti anni negli anni Settanta che né non parlavo ha un'audience così vasta quando si faceva politica Arena liceo all'università
Le aule universitarie se no no più piccole di salute la domanda è una domanda interessante e vorrei rispondere da economista inondare chi tante rifarci a politica quindi cercherò di ragionare su questi temi
E inizia dicendo che non dirò che
La finanza il male assoluto perché non lo penso perché non lo è
Dirò che c'è una finanza buona una finanza cattiva
Che e se ne economista la prima cosa che uno dovrebbe fare guardare quali sono i dati i dati in Italia gli ultimi dati che sono contenuti nel nel nella revisione del DPEF
Fanno vedere che c'è una restrizione piuttosto forte del credito all'impresa e della finanza italiana
è una restrizione che si
Di Salt può essere spiegata in due modi cioè o abbiamo un calo della domanda perché perché lo con la mia va male quindi le famiglie le imprese non domandano
A prestiti alle banche o perché c'è una restrizione del credito dal lato dell'offerta cioè le banche hanno problemi di di sofferenze o
Non vogliono dare i prestiti alle alle imprese le famiglie allora come si fa capire
Quello che succede bisogna guardare i tassi di interesse sui tassi di interesse vanno su
Vuol dire che è un problema di offerta delle banche si tasti interessi vanno giù vuol dire che un problema di domande delle famiglie allora in Italia quello che succede che le banche stanno dando molto poco
Credito alle famiglie ed impegna l'impresa è assistiamo a quello che gli economisti che che amano parlare in inglese che ha un un credit crunch cioè una restrizione del credito dal lato dell'offerta e le banche non non funzionano
Questo è un problema che ci porta al fatto che le banche in Italia il sistema finanziario italiano senza andare a parlare della finanza internazionale che lasciamo lì
è un sistema molto poco molto poco competitivo un sistema che è dominato
A dalle fondazioni bancarie che sono come sapete la longa manus dei dei partiti politici all'interno delle banche quindi la prima cosa che uno dei dovrebbe fare se ha a cuore
Il fatto che la finanza o meglio le banche aiutino lo sviluppo dell'economia è sostanzialmente a rompere
Questo oligopolio delle fondazioni e far sì che ci sia una competizione
Forte tra le banche che venga ridurre i tassi di interesse che le imprese le famiglie
No hanno di fronte per i mutui per gli Investimenti e così via quindi questa è diciamo la prima cosa
Per
Boh voglio però fare un passo indietro e dire o qualcos'altro rispetto a una delle domande che è stata posta prima cioè no nel chiedersi ma come come mai Prot andate a produrre le mozzarelle
Ampi in in Germania e forse non è il costo del lavoro la cosa più importante allora sicuramente i salari in Germania e sono molto più alti dei salari in Italia
Questo sia per il fatto che le imposte sono più basse ma anche per il fatto e qui è la cosa importante che la produttività è molto più alta in Germania di quanto lo sia in Italia quindi
In Italia i salari sono bassi soprattutto perché è bassa la produttività ma allora perché bassa la produttività per tante ragioni soprattutto legate al fatto che da noi c'è poca innovazione
Certi certo ci sono pochi investimenti e
Sostanzialmente i lavoratori
Devono lavorare con con dei dei delle macchine obsolete e così via quindi
Quello che conta non è il
Il salario del del lavoratore quello che conta e quanto costa l'impresa produrre un'unità di bene se la produttività è molto alto si possono pagare i salari molto più alti e in questo e nello stesso tempo riuscire ad avere costi del lavoro per unità prodotta molto basso
Ora detto questo è impegni l'alto nemico dove dove si arriva dove qual è il collegamento col con la finanza e collegamento con la finanza passa attraverso il ruolo dello Stato
Che si mette in tasca un sacco di soldi sia da no prendendoli dalle buste paga dei lavoratori sia prendendo le dall'impresa
E quello che si chiama il cuneo fiscale no cioè la differenza
Da quanto io lavoratore mi mi mette in tasca come professore universitario e quanto invece il strettamente quello che costo allo Stato in questo caso all'impresa segno datore di lavoro è un'impresa ed è una differenza che
Intorno al
Ma trenta trenta per cento di quello che avviene in tasca a me
Allora per ridurre il cuneo fiscale se questa sarebbe la cosa migliore perché io come lavoratore o più soldi da spendere d'impresa ai e all'impresa o allo Stato costa di meno come si fa bisogna ridurre le imposte cari
Ma io come si fa a ridurre le imposte quando la situazione finanziaria dell'Italia è sull'orlo del default
Bene come si fa a ridurre di un tempo è molto difficile e la prima cosa che si può fare è cercare di
Ridurre il costo per lo Stato e quindi per le banche di
Prendere a prestito quindi il collegamento tra la possibilità di ridurre il cuneo fiscale e
E la finanza sta nel fatto che lo Stato deve comportarsi bene lo Stato deve comportarsi bene
Deve farsi deve mostrare a tutto il mondo a cui chiede dei soldi che sta facendo delle riforme importanti sia dal punto di vista del consolidamento di bilancio sia dal punto di vista
Delle riforme in modo tale che IMET cosiddetti mercati la cosiddetta finanza
Sia disposta a prestare allo Stato e quindi le banche riescano anche a avere dei fondi a dei tassi più bassi se questo non accade non è possibile ridurre le imposte non è possibile ridurre il cuneo fiscale
Dei salari e non è possibile a quel punto neanche che le banche
Abbiano nessun incentivo a prestare i soldi alle imprese comparare i titoli di Stato e ci ottengono molto di più quindi il legame tra lo sviluppo e la finanza sta in questo sta sostanzialmente del fatto che il Governo quale che sia riesca a convincere mercati che è serio
Sia per il punto dal punto di vista della consolidamento del bilancio sia dal punto di vista delle riforme strutturali ora non sta a me
In questa sede giudicare se
Questo
Sia il caso
Agli andamento degli spread molto molto ondivago utile ultimamente c'è una una
Una riduzione di questi spread cioè della differenza tra quanto costa allo Stato italiano indebitarsi a dieci anni rispetto a quanto costa lo Stato tedesco e questo potrebbe andare nella giusta direzione ma il punto è anche noi vogliamo
Che
Ridurre il cuneo fiscale e perché lei perché le imprese abbiano abbiano un po'di spazio
L'ultima notazione che voglio fare e quindi rimettermi il mio cappello di di di con di macro economista
è quello che riguarda
La corruzione la burocrazia allora la corruzione la poiché è stata citata prima erano interventi allora la corruzione alla burocrazia sono
Notoriamente gli maggiori forse freni allo sviluppo di un Paese ci sono
Intere biblioteche della Banca mondiale che mostrano in maniera inequivocabile come uno del degli ostacoli maggiori allo sviluppo di un Paese
Si è dato dalla
Inefficienza della burocrazia ed alla corruzione che in Italia come sapete è molto alta allora come si fa a ridurre la corruzione ma ci sono fondamentalmente due strade uno e mettere in galera un sacco di gente
Ok
Ma resteremo però se facessimo così via vere già pochi tra di noi no
Già fosse andrà anche quelli che hanno provvidi potrebbe potrebbero rischiare grosso diciamo l'altro modo l'altro modo
L'altro modo è quello di
Ridurre
I soldi che vanno ad alimentare la corruzione e io credo pur non essendo un liberista sfegatato all'amatriciana o meno come alcuni dei miei colleghi
Penso che l'argomento più forte che oggi c'è perché la spesa pubblica
Alcuni tipi di spesa pubblica ma una parte importanti della spesa pubblica venga ridotta e affinché il settore privato subentri in alcune in alcune funzioni che oggi sono esercitate dallo Stato l'argomento più forte non è
Perché vogliamo diventare come come gli americani
L'argomento più forte che questo è un buon modo per ridurre della burocrazia è un buon modo per ridurre la correzione anche
Detto questo mi fermo perché credo di avere mutato abbastanza carne al fuoco grazie
Andini
Insomma la domanda
Quella dell'inizio è
Possibile
Iniziare a pensare
A un patto nuovo fra lavoro e impresa diciamo alla ricostruzione di un compromesso veniva chiamato il compromesso al democratico
Patto dopo e che è andata in pezzi diciamo in questi anni oppure tu pensi che non è possibile secondo
Volevo porre assoluto riassumendo un po'le critiche che vengono alla FIOM
Insomma Raffi o male ha assunto un ruolo che va anche
Oltre la sua caratteristica di sindacato ma nemmeno per il suo intenzione diciamo per averne infatti l'assunto perché è diventata il punto di riferimento
Parte importante della sinistra italiana dei movimenti
La critica viene fatta è questa
Non c'è il rischio che chiudendo si nella semplice difesa del lavoratore
E e fa parte diciamo della
Anche della domanda sul patto possibile non c'è il rischio che
Chiudendo venera difesa del lavoratore del si intende
Del del lavoratore che lavora dei suoi diritti eccetera
Si perda diciamo così la prospettiva e quindi
Si rinunci ad indicare un po'poi la discussione che avviata anche Zé porzioni rinunci ad indicare
Una prospettiva una strategia per il lavoro per il Paese per
E è una critica giusta una critica
Ma io credo come mi diceva
Un operaio dell'alcova
Adesso prima di iniziare
Questa è una fase in cui
Bisognerebbe fare poche chiacchiere
E fare dei fatti
Fare delle cose
Lo dico
Lo dico perché
Noi siamo di fronte a un rischio
Io vedo purtroppo sempre più attuale
La dico in modo forse sindacale ma cerco di farmi capire il rischio che io vedo
è che un intero sistema industriale del nostro Paese
Rischia di saltare
Perché qui tutti fan delle gran chiacchiere ma noi siamo di fronte al rischio concreto di aziende che non investono e che chiudono e non ci sono solo le grandi che fa notizia siamo in una situazione in cui c'è ogni giorno
Aziende che smettono di lavorare o che fanno licenziamenti e siamo
Progressivamente di fronte a una situazione che non migliore
Per cui quando si racconta non solo che il Governo ha sbagliato
Le previsioni no al famoso PIL
La previsione era uno allegheremo dell'uno per cento Cianca lati del permettete qualcuno che dice anche di più e il prossimo anno prevedono che si cala ancora di più io adesso non sono un economista ma so che quando succede quella roba lì
Generalmente a me sindacalista mi chiamano perché c'è della gente da licenziare delle fabbriche da chiudere degli investimenti che non vengono fatte
Allora il punto è come si fa
A intervenire su questi temi quindi io non penso che prima sia di patti generici oggi è il momento certo di fare anche degli accordi ma il problema è se si assume tutti
La questione
Che non solo difendere il lavoro con diritti che a me parrebbe una cosa di civiltà diciamo così no
Ma
Che nel difendere il lavoro cui diritti si pone il problema di quali posti di lavoro si costruiscono e di quale modello di società abbiamo in testa per i prossimi mesi per i prossimi anni e che tipo di modello industriale abbiamo in testa
Io trovo che di questo se ne sta discutendo troppo poco discutono di altri temi anche molto importanti ma non si discute di questo
E dopo non si può scoprire che poi la gente e lontana dalla politica dal Governo se i problemi che le persone vivono
Non sono oggetto della discussione che viene approvata
Allora io qui dico un punto sette finanza non finanza
Noi siamo di fronte al fatto che in questi anni
C'è stata una redistribuzione della ricchezza a danno di chi lavora che non ha precedenti
E qui è un punto e
Se non lo dico io
Lo dice la Banca d'Italia chiunque racconta
Che negli ultimi quindici o vent'anni sempre usando c'è stato un trasferimento di ricchezza dare il salario alle rendite e ai profitti
Si dice dai dieci ai quindici punti tradotto è come se duecentocinquanta miliardi fossero passate dalle tasche di chi lavora e fossero andati nelle tasche di chi
Specula finanziariamente o al limite fa dei profitti capito di cosa stiamo parlando poi dicono ma non ci sono soldi non è mica vero
Il problema è che bisogna andarli a prendere eventualmente dove sono eccessivo al Parma discussioni ho sentito con piacere le parole che diceva l'imprenditore
Perché quando un imprenditore dice io investe
E nel fare l'imprenditore sotto il collo anche il rischio di avere degli anni che mi va bene degli anni che a prima mi va male ma io ho fatto onestamente il mio mestiere di imprenditore perché voglio crescere e io dico mi permetto di dire che siccome si discute di crisi della classe dirigente politica sindacale che è vera però non è mica vero che tutti gli imprenditori ragionare in questo modo
Non è mica così
Perché ce ne noi ne abbiamo anche tanti in questi anni
Che han pensato invece che il loro problema non era mica più produrre i loro problema era quanto guadagnavano nell'arco di due tre mesi a seconda delle speculazioni finanziarie o delle cose che potevano essere fatte per resta scusate
Se discutiamo di Alcoa se discutiamo di entrate discutiamo PPA
Non siamo forse di fronte al fatto che una parte di quei problemi lì e legata al fatto che gli investimenti che dovevano fare non li hanno fatti non siamo di fronte a questo punto e che ha limitato impatterà altre parti
E io penso
E se non si fa un piano di investimenti straordinario
Dal mio punto di vista pubblico e privato sarò tradizionale ma io non riesco a capire se non paghi gli investimenti come fai a creare dei posti di lavoro e a rilanciare il nostro sistema o al limite anche a cambiarlo
Allora qui sì che c'è un problema che va affrontato ed è indubbio che noi siamo di fronte anche ha un aspetto e politico in questi anni
E cioè
Dice non è
Un'opposizione la finanza buone c'è la finanza cattiva è vero però io mi pare ho la sensazione
E in questi anni è successo qualcosa di più
Tali in Europa e nel mondo
Noi siamo di fronte al fatto che i politici i Governi
Dagli Stati Uniti a venire in giù hanno fatto delle leggi che hanno permesso alla finanza di fare esattamente quello che gli pare al punto che oggi è fuori da qualsiasi controllo
Se
La quantità di derivati che c'è nel mondo qualcuno ma ha spiegato che è undici volte il prodotto interno non italiano dal mondo vuol dire una quantità che non riesco a capire che cos'è
E se non si sa quanti sono cosa possono servire siamo di fronte anche a un problema nuovo no cioè non siamo di fronte forse al fatto che c'è una concentrazione di potere privato in mano a pochi che nel mondo non c'è mai stato
Determinando un livello di ingiustizia e quindi di danno a chi lavora che non ha precedenti perché mentre il lavoro produce la ricchezza una finanza di questo genere distrutte la ricchezza che lavoro produce e quando dico lavoro
Certo che intendo lavoro e di impresa certo che intendo questo
Perché io sono abituato naturalmente a fare gli accordi con le imprese e so perfettamente che se un'impresa funziona bene fa degli utili è in grado di investire e di poter retribuire bene anche me
Perché quando non è così chiedono a me il conto chiudendo dice
Si andò o riorganizzando quindi non è che a me non interessa che le imprese funzionino bene
Il punto però e su quale base tutti provi a muoverti a costruire questo elemento allora io qui vedo con un punto di questa natura che oggi non è affrontato e dentro a questo mi permetto di dire
E le scelte fatte anche in questi anni nel nostro Paese politiche e da Confindustria
Mi permetto di dire non sono andato in questa direzione
No perché se uno fa due conti non solo noi abbiamo i salari più bassi d'Europa ma siamo il Paese che a livello di precarietà più alto d'Europa non esiste un altro Paese che ha quarantasette diverse tipologie di assunzione
E siamo di fronte al fatto che il nostro Paese e anche il Paese dove il livello di investimenti pubblici e privati in ricerca innovazione e il più basso d'Europa
Allora io mi chiedo ma se questi sono i dati il problema è cancellare l'articolo diciotto
Il problema è fare come ha fatto la FIAT
Cancellare i contratti nazionali il problema è ridurre le pause a quelli che sono sulle linee di montaggio
E questo è il problema
Allora
Da questo punto di vista io dico e se si vuole fare un salto di qualità e io credo che sia assolutamente necessario
Allora bisogna appunto non fare dei patti insieme Rizzi io penso bisogna fare un accordo serio tra impresa e e lavoratori
E metta al centro una serie di questioni ho fatto degli esempi
E faccio un esempio molto preciso
Perché ad esempio non ci si rivolge insieme al Governo
Egli si chiede e in questa fase
Vista la situazione anche salariale se tu dai un aumento nel contratto nazionale questo aumento deve essere defiscalizzato per il lavoratore per l'impresa
No perché nel momento in cui
Perché tutti ci girano attorno no
Però non solo in Italia c'è un'evasione fiscale che non c'è nessun altro ma il novanta per cento delle entrate irrompere arriva dai lavoratori dipendenti RAI pensionati in questo Paese
Non è che adesso viviamo da un'altra parte oppure si dice riduciamo il cuneo fiscale
Io posso sono d'accordo ma lo dobbiamo ridurre a tutti nello stesso modo
O non conviene fare un ragionamento
Perché non diciamo che il cuneo fiscale cioè al limite la defiscalizzazione la diamo a quelle in prese e a quei lavoratori che lavorano in queste imprese
Tre in cui da incompatibile gli investimenti in cui se c'è bisogno fai degli accordi anche sugli orari per non fare i licenziamenti con i contratti di solidarietà
Oppure per fare degli accordi per aumentare utili degli impianti ma vuol dire mantenere qui la produzione vuol dire fare gli investimenti perché non facciamo cose di questo genere
Io vi faccio un altro esempio proposito di finanza
In Italia
Vi sono le pensioni integrative Cometa metalmeccanici
E il fondo più grande d'Europa ci son cinquecento mila lavoratori che hanno aderito a Cometa vuol dire che tutti i mesi seri loro e le imprese Bersano
Stiamo parlando di venticinque miliardi di soldi che ogni mese vengono investiti per dare una pensione integrativa se a questo aggiunge altri fondi
Noi in Italia abbiamo cento miliardi
Ogni mese che vengono investiti da impresa e lavoratori quindi sono soldi dei lavoratori delle imprese per dare una rendita una pensione integrativa
Io ho fatto una domanda abbiamo un membro del consiglio d'amministrazione un esperto nostro dentro a Cometa
E gli ho detto mi spieghi dove vengono investiti questi soldi
E ho scoperto cosa che non sapevo il settanta per cento di questi cento miliardi
Quindi di soldi dei lavoratori delle imprese sono investiti in titoli di Stato esteri
Ho inadempiente in azioni di aziende estere
Allora è vero che il mercato e mercato uno ditte ma è davvero così difficile provare a pensare se quei soldi lì sono dei lavoratori delle imprese di fare anche un accordo col Governo
Per vedere di avere garantito una rendita ma di trovare il modo che quei soldi possono essere investiti nel nostro Paese per quelle imprese ed è vengono qui il lavoro
O per le attività che era con una lettera e parte
E uno dice non ci sono i soldi gli è che vieta di tassare le rendite finanziarie come Dio comanda occhi dieta di introdurre una patrimoniale per poter dire che allora ha fatto degli investimenti
Allora questo è o no un tema in più c'è un altro aspetto consentite siamo nella fase della pratica degli accordi separati
No qui si fanno accordi e non c'entra sei lavoratori son d'accordo se quelli campi armato alla maggioranza siamo addirittura di fronte a Marchionne che lui ha esteso l'accordo ottanta mila dipendenti
Voi diciamo io ho fatto votare sì in due stabilimenti dieci mila lavoratori sotto ricatto
Agli esteso quel modello di ottanta mila quando Cobianchi erto facciamo il referendum su tutti gli ottanta mila hai detto no al referendum mica si può votare sempre fino che poi vincete capite quindi han detto che non ne faceva più
Allora io la domanda semplice che faccio è questa
Sempre da azienda in una società un S.p.A. le decisioni come vengono prese
Può succedere che uno che non ha il cinquantun per cento decide contro chi altri in quanto un per cento lo chiedo può esistere
Allora cioè o no un problema di definire delle regole sulla rappresentanza sulla democrazia
Zipponi parlava di burocrazie sindacali si io penso che bisogna andare davvero ritornare a un fatto concreto
Io sono il primo a dire si vuole andare a misurare la rappresentanza vera quanti iscritti ogni organizzazione a quanti voti ogni organizzazione prende nelle elezioni io son pronto domani mattina è un anno che lo stiamo vivendo
Perché in un Paese se si chiede di fare degli accordi non può essere l'imprenditore che decide conti gli conviene fare l'accordo
Non può essere l'imprenditore che dalla sera alla mattina si inventa un sindacato o c'è la libertà delle persone che lavorano viselli anzi il sindacato e di contrattare di fare gli accordi lo dico
Perché io non mi sono mai permesso e mai mi permetterò in questi giorni di ma hanno chiesto l'ho visto le dia le polemiche tra Della Valle Marchionne e dice se ne deve andare tutti è cosa di ti ho detto guarda io una cosa che non farò mai
E quella di mettermi io a decidere qual è la controparte con cui deve discutere io prendo atto anche perché sapete che lui ha già cominciato a farlo no quel ragionamento di luci e sento con chi vuole negoziare dei conti non lo vuol fare io questo gioco non lo faccio
Perché se sono rappresentati vano non lo decide Marchionne lo decidono i lavoratori che io rappresento
E Pinter io la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori in democrazia questo dovrebbe essere il punto e in Italia
Io lo dico perché questo è un tema decisivo e
Non è solo una questione sindacale secondo me è una questione democratica a tutto tondo
Si vuole una legge sulla rappresentanza
Che dica e diritto di chi lavora mi eleggere i propri delegati ed è diritto di chi lavora iscritto non iscritto al sindacato di dire che gli accordi che vengono fatti per lui sono validi quando la maggioranza dice che è d'accordo
E sapete perché ha proposti pur Grazia
Tanti sindacalisti non vogliono la rete sulla prestanza se non c'è la legge anche perché in questi anni il sindacato non era d'accordo
Ma sapete perché aiuto provato anche a pensare ma c'è un punto e quando i lavoratori votano
Dica votano solo per l'accordo e votano anche per chi l'ha fatto
E allora vuol dire che anche il sindacalista deve avere l'umiltà di mettersi a disposizione se succede che ti battano un accordo non succede nulla devi riaprire le trattative assieme a loro per far
è uno che avrà il consenso anche loro queste la regola ma vuol dire essere disponibili non so se è chiaro non
E come avviene sei tu che vai a spiegare a loro che non hanno capito e litigi che cosa debbono fare
Perché quando tu alle persone
Non le mette nella condizione di decidere vuol dire che li stai sminuendo e lo dico perché siccome si discute anche di politica io vi faccio questo esempio
Oggi
Si fanno gli accordi separati e sono di fronte a situazioni in cui
Alcuni sindacati dico una ma io ho fatto decidere i miei scritti
E sono una minoranza perché io dico solo nel settore metalmeccanico la maggioranza dei metalmeccanici e non è iscritto a nessun sindacato e io dico purtroppo però siccome c'è la libertà sindacale questa
Voi capite
E io non posso dire che fatto degli accordi per tutti e poi lo chiedo solo al venti per cento vidi che è scritto fatto un patto eccome se fanno le leggi ogni politiche e poi dicono sapete che c'è non votano tutti gli italiani votano solo quelli iscritti ai partiti se uno dice una cosa così non lo negano
Voi vi dicono che questo se lo dice nel sindacato funziona
E non siamo quindi di fronte al fatto e per fare degli accordi il problema diventa queste io lo dico proprio perché
Questi temi noi gli abbiamo posto in questi giorni
Questi sono i temi che abbiamo di fronte c'è il rischio di un altro accordo separato nel settore metalmeccanico e siamo di fronte al fatto che il modello proposto da Marchionne quello di sentirsi i sindacati rischia di diventare un modello che viene generalizzato
E allora a proposito di cose che qui venivano dente io penso che assolutamente noi
Dobbiamo difendere un diverso modello di sviluppo una diversa situazione c'è bisogno di investimenti di ripensare e io penso che siccome è un nostro patrimonio
Per in Italia il fatto le auto non solo perché c'era la figlia
Anche perché
è un saper fare diffuso di gente di operai di tecnici io trovo e quando un'azienda di qualsiasi dimensione
Dice come ha fatto il dottor Marchionne
O fine quello che ti dico io o me ne vado
è io vorrei e finalmente forse sembra che qualcuno lo capisca un atto di quel genere lì non è un ricatto solo verso i lavoratori coinvolti
è un ricatto verso il territorio e verso la Nazione perché se la FIAT è quello che e anche grazie al contributo che questo Paese che chi lavora lì dentro ha dato
E oggi noi non possiamo permetterci
Di perdere quelle produzioni o altre cose perché vorrebbe dire un arretramento complessivo allora una nuova fase un nuovo cordolo come tu chiedevi io non parlerei di parte io preferisco fare accordi perché l'accordo è una mediazione tra interessi
E quindi vuol dire che lo fai tenendo conto di tutti
E nello stesso tempo oggi la centralità è un lavoro con diritti e la necessità di ripensare a un modello anche produttivo perché qui e chiudo c'è un altro tema
Non solo negava in Germania lo Stato funziona meglio ma facciamo già una domanda se pensiamo dal cova IVA
Poi il problema che abbiamo e che sono anni che non c'è una politica industriale degno di questo nome pubblica
Qual è il Piano dei trasporti di questo Paese
Qual è il piano della mobilità
Qual è il piano delle energie o dell'efficienza di questo Paese
Qual è il piano delle infrastrutture
Diceva in battuta a Piero prima e quando l'usura quando l'imprenditore raccontava e in Germania Patto gli investimenti e di controllo non è capitato di andare a Gioia Tauro ma un fatto visitare i miei colleghi miei compagni della FIOM
E c'è una quantità di capannoni costruiti che sono rimasti lite infinito addirittura ma hanno spiegato e ce n'era qualcuno che era fallito prima ancora di aprire
E sei di fronte al fatto che non era un imprenditori del Sud erano imprenditori del nord che erano andati giù appresi i soldi e ce ne sono andati
Allora sequestra il punto non è che qualcuno mi viene a spiegare
è il problema sono io e quando si dice ma la FIOM hanno fatto la critica di difendere i propri diritti io di con punto noi non abbiamo mai anzi c'è una cosa che a me mi fa girare
La sono un po'nervosi non ma mi fa quando dicono la FIOM sta resistendo non è mica vero
Noi non stiamo solo tentando di resistere
Vorrei dire che quando noi diciamo che bisogna rimettere al centro il lavoro con i diritti noi stiamo pensando non solo a resistere stiamo pensando a un altro modello di società a un altro modello di sviluppo
Dove il lavoro con diritti non è solo che dipende il diritto beh anche che cosa prodotti perché lo produttivo anche il significato e sostenibilità ambientale a
Quindi con un nuovo modello ed è questo che noi vogliamo
Proporre e fare e mi permetto di dire
E oggi è importante fare un accordo se sarà possibile finalmente con Confindustria per le regole democratiche per la rappresentanza ma io continuo a pensare e c'è bisogno di cambiare anche il Governo e lo dico non solo perché è fatto di tetti
Ma io porto un punto visto che si parla d'Europa
Abbiamo
Accettato
E oggi è dentro la Costituzione il pareggio di bilancio io la trovo una follia pura
Perché
Se
Senza investimenti anche pubblici uno ne viene fuori e quel vincolo lì porrà il problema a chiunque vincerà le elezioni
Se non lo cambia e se non rinnego anzi con l'Europa un'altra cosa quella roba lì ti porta che tu ogni anni deve fare dei tagli drammatici e consentitemi e chiudo davvero con questa battuta
Non è mica vero che il problema è se il debito pubblico e basta oppure che bisogna tagliare lo stato sociale
Io anche questa è una cosa che va bene fino a mezzogiorno che ci sia un degli sprechi nessuno lo nega e che ci sia da intervenire ma badate
E tante ragioni del debito in Italia in Europa sono state le quantità di soldi pubblici tirati fuori per salvare il sistema bancario e su quello non si è ancora intervenuto per riaffrontare la situazione cioè non giriamoci attorno e
E se oggi sei di fronte a un punto e su questo dovrebbe incavolati anche Confindustria è oggi c'è una differenza un'azienda tedesca che chiede soldi per fare investimento paga l'un per cento di interesse un'azienda italiana che va a chiedere dei finanze ne paga il sei il sette l'otto per cento capite quante pause devono tagliare i lavoratori e poi non riusciranno a recuperare quello fattori di cosa stiamo parlando
E allora io credo che questo sia il punto e noi dobbiamo mettere al centro e io mi auguro davvero che questo
Sia
Necessario farlo e spero che non sia troppo tardi perseguite che a volte sono già andati in una certa direzione
Grazie Landi
Grazie Landini
Sì posso confermare che in Calabria
Abbiamo censito io vivo lì rigo giornale calabrese
Abbiamo fatto su
Censimenti sono circa duemila le aziende e hanno chiuso
Negli ultimi anni moltissime senza mai aprire prendendo imprenditori del nord che vengono rendono finanziamento pubblico chiudono e se ne va circa duemila
Porcia
I daughter tu per par condicio dotato Landini Roberto anche a te va be naturalmente giochi fuori casa non c'è niente da fare va bene no non prenderà e tutti gli applausi che ha preso la deliberò e non essere diplomatico il confronto deve essere
Deve essere vero il
Loro vogliono sentire vogliono avere un confronto vero vogliono saprà derivati applauso lo prendi addirittura prima del
Biancheri ha aperto bocca vende
Non
Certo giochi fuori casa ma
è possibile non Dandini dice non patto ma accordo e possibile
Ed è possibile che venga rimossa una certa pregiudiziale anti FIOM che negli ultimi anni c'è stata
Parto o dalla considerazione di tipo perché io penso che ne dovremmo
Come dicevo non dire possibile penso che dovrebbe essere doveroso doveroso per la situazione di emergenza del Paese
E perché dico questo e voglio fare due premesse in termini di conti per dare il quadro delle questure
E qui ci ritroviamo su un punto mi sembra
Che la questione nazionale la questione industriale del Paese
Poi sul come forse tipologia qui si apre con un confronto forte diciamo tra cui la FIOM diciamo le componenti Sindaco
Ora se la questione industriale è una questione nazionale già va premesso che come dire determinante perché ci permette di parlare di politica economica
La grande assente nel dibattito politico che subiscono
Le imprese e lavoratori dal punto di vista di economia reale attenzione non facciamo una generalizzazione confondendo rendita e profitto infatti il punto di caduta di Landi
E quello che dice se io ho un'impresa forte posso chiedere un aumento di sala
C'è un'impresa debole faccio i conti chiaramente con le difficoltà di queste imprese
Prima questione il cuneo fiscale non è il trenta per cento ma il centoquattordici per cento fatto pari a cento netto in busta centoquattordici alla tassazione che si paga in più
Seconda questione innovazione non innovazioni investimenti non investimenti
Non solo quattro con riferimenti
Rispetto alla Germania non rispettarla
Un'impresa italiana rispetto alla Germania paga il venti per cento di global tax reti in più dati OCSE non nostri
Paga il trenta per cento di costo dell'energia in più
Paga uno spread che è sette volte più della Germania
E a un corso il lavoro per unità di prodotto più alto della Germania del trenta per cento e questo la questione in quel centro e non anche
Allora
Se con questi quattro indica senza mettere la questione pagamenti Pubblica amministrazione senza mettere i tempi come dire della giustizia civile sette anni in media per un processo al quattro per uno penale
Evidentemente se qualcuno continua esperta asportare forse qualche innovazione la fa in questo Paese
Forse esprime una competitività e forse esprime un disagio che si collega con la passione e la rabbia di Landini su cui però dobbiamo chiarire quale politica industriale immaginiamo
Immaginiamo una politica industriale una volta per tutta che non segue emergenze che ammetta in competitività del Paese permetta questa impresa grandi e piccoli che fanno questi sforzi
Per essere il primo Paese manifatturiero al mondo e non cercare di perdere terreno rispetto a quello che siamo cioè secondo Paese manifatturiero al mondo la domanda è che si fa Landi che ci facciamo anche noi per quanto
Per quanto tempo se ne continuiamo con questi enti
E allora se è vero come è vero che l'emergenza dell'economia reale è ancora alta e non si
Misura solo con lo spray
Perché se
Passa l'ipotesi del cosiddetto scudo anti spread abbiamo la sensazione avremo la sensazione che il tasso di interesse si abbassa che forse come dire abbiamo risolto qualche emergenza che non è affatto vero
è una politica industriale che cos'è
Salvaguardare un settore rispetto all'altro in un momento storico in cui la crisi è sistemica in un'Europa in cui c'è un problema di sovra capacità di produzione si produce più di quello che chiede il mercato il che significa
Che la concorrenza anche tra Stati d'Europa
E se si produce di più significa che qualcuno deve essere più competitivo di un altro e la Germania insegna
E si può essere competitivi consolari alti perché da dieci anni anzi da quindici dal novantacinque ad oggi la Germania scambia salari con produttività e a però
Chiara una questione che la questione industriale perché anche come affronta la Germania la questione energetica fa capire quanta importanza da quel Paese al manifatturiero
Tutto il mondo vorrebbe diventare manifatturiero inglesi hanno capito che di finanza non si vive gli americani che hanno generato la bolla che subisce l'economia reale del mondo imprese e lavoratori seri
Determinano un ritardo alla manifattura noi ce l'abbiamo
Ma non gli diamo priorità allora questa è una questione politica oltre che di relazione
è chiaro che anche noi dobbiamo fare nulla osta equiparare avesse possiamo al Parlamento abbiamo
Dobbiamo
Fare un accordo un patto che metta al centro l'industria in questo Paese
Perché in quella comunità impresa si difende la come imprenditore è senza imprese non ci sarà né Orlandini e nella Confindustria
è per me
Che vengo dal sud tra l'altro vedere la fabbrica chiusa è peggio di avere un lutto in famiglia perché so che cosa significa per una comunità
Una tragedia di quel tipo appassendo ritorniamo ai fondamentali forse anche
Come a dire
Con meno riflettori mediatici ed abbiamo il dovere di incontrarci ne abbiamo il dovere di parlarci ma non solo di contratti
Lo abbiamo il dovere di fare questo patto perché
Per essere un patto non possiamo essere noi gli attori della politica economico a determinare la controparte ha ragioni da dire ma nemmeno i Governi
E chiaramente come dire anche in questo dobbiamo come di recuperare il ruolo sindacale giù il cognome però
Possiamo insieme costruire una dimensione di indirizzo della politica economica su cui ci dobbiamo chiarire
Quale politica industriale immaginiamo se la politica industriale e mettere in condizioni di competitività questo Paese bene signori
Se è vero come è vero che nonostante questi handicap siamo il secondo Paese manifatturiero al mondo
Se di qui a cinque anni perché è chiaro che non si risolve per magia le questioni irrisolte del Paese riuscissimo a rimuovere parte di questi vincoli economici mettendo in condizioni di competitività del Paese
Evidentemente forse avremmo dato un grande contributo alla questione industriale del Paese mettendolo in competitività vedete c'è un legame però tra debito dello Stato e spread
Perché ne vediamo una situazione di grande disagio abbiamo una banca europea che abbassa i tassi di interesse cercando di fare una politica monetaria espansiva
E invece dei Paesi che in funzione delle loro tipicità hanno dei tassi di interesse più alto il cosiddetto sprechi
E questo dipende dei due unità del due mila miliardi di debito pubblico che il Paese a cui si aggiungono i cento che non sono contabilizzati in quel debito
Del debito che la pubblica amministrazione ha verso le imprese sono due miliardi e cento tanto per fare un'operazione trasparenza
Di Bilancio
E a fronte di quello ne paghiamo uno spread più alto che è quello spread che pagano le famiglie per i mutui casa quello spread che pagano le imprese rispetto e tedeschi
Allora se queste imprese stanno resistendo stanno reagendo
E quanti accordi facciamo con altre categorie con la stessa FIOM e quindi evitiamo generalizzazioni che non servono a nessuno in questo momento qui ci stiamo giocando il futuro del Paese questa è la verità
E non la si gioca attraverso la questione partitica politica ma la si gioca attraverso la questione economica su questa questione economica io penso che Confindustria e sindacati debbano come dire fare un salto di Rimini
Come dire
Obbligando su a confrontarsi separatamente e individuando i modi di sviluppo del Paese per uscire da questo punto sacche in cui siamo entrati e riportare la politica economica al centro del paese perché la politica economica è una cosa che riguarda i cittadini le imprese e il futuro del Paese non è una cosa che riguarda solo i sindacati e le imprese
Quindi io ringrazio per l'invito perché penso del compito se sindacati debbano avere
Come la capacità di litigare dei tavoli deputati a farlo
Avere l'obbligo di incontrarsi ma spiegare al Paese che la politica economica non riguarda solo voi la FIOM voi
E i sindacati ma riguarda il futuro di un Paese perché se non lo spieghiamo sembra quasi che una cosa di alcuni e che invece non riguarda
Quel l'immagine di un Paese che ne vogliamo attenzione
Perché è chiaro
Che noi abbiamo un meccanismo duale è chiaro che una multinazionale che viene investito in Italia pure convenienze ma è anche chiaro
Se ci sono tantissimi imprenditori grandi medi e piccoli in questo Paese che hanno un senso di comunità di appartenenza a questo Paese orgogliosi di essere italiani e che vogliono innanzitutto difendere questo Paese allora
Se la premessa è che la questione industriale prioritaria
E se
Infine che in questo momento dobbiamo difendere il Paese anche il ruolo della rappresentanza sindacale parlo per Confindustria per quello che mi riguarda cambia
Perché se è vero che dobbiamo
Immaginare di difendere il Paese per reagire
Il ruolo delle rappresentanze quello di essere ponte tra gli interessi di chi rappresentiamo e gli interessi generali
Questo è un ruolo diverso che pone dei paradigmi diversi e delle modalità di azione diversi in cui tutti dobbiamo fare i conti
Grazie a bocciarlo
Resta però confindustriale
Concisa sicuramente bisarche Andrioli Donati e
E il ruolo della politica
Lo dalla politiche decisivo ma vorrei dire una cosa senza
Lungi da me qualunque intento polemico
Io credo che qui in questa platea si debbano sentire ugualmente a casa loro tanto Landini quanto boccia perché se non è così
Lo dico perché oggi non è importante prendere applausi qui vuol dire che non abbiamo capito niente vuol dire che davvero non abbiamo capito niente
In Italia c'è un problema enorme legato all'impresa e alla cultura di impresa perché non è possibile che in un Paese che vuole e lo vuole Landini per primo continuare a essere il secondo grande produttore manifatturiero
Fare impresa sia qualcosa che è stata l'incoscienza l'eroico visto che ti ritrovi
Uno Stato che ti chiede le tasse più alte d'Europa visto che deve trovi uno Stato che poi non ti paga nemmeno i debiti che ha nei suoi confronti
Visto che ti trovi una giustizia che non è tale perché arriva dopo troppi anni quando ormai non serve più niente visto che la corruzione è un secondo prezzo da pagare dopo le tasse per poter lavorare
Visto
Che c'è
Spesso anche diciamolo un'ostilità diffusa verso il concetto di impresa questo Paese ha un bisogno disperato di cultura d'impresa e un partito come l'Italia dei Valori che è stata la parte del lavoro deve stare
Un momento prima dalla parte dell'impresa ma dalla parte dell'impresa buona quella di cui parlava boccia dobbiamo capirci d'Italia è piena di milioni di imprenditori
Che sono quelli che in questi anni si sono anche suicidati
Perché la crisi gli ha tolto la possibilità di onorare i debiti perché vivevano con l'angoscia di dover mandare a casa i loro lavoratori queste all'impresa di cui abbiamo bisogno oggi in Italia si riesce con troppa difficoltà a fare impresa per colpa di una burocrazia che ti ammazza per colpa di infrastrutture che sono diventate obsolete per colpa di tutti i problemi che tanti prima di me hanno ricordato
Allora se noi vogliamo il lavoro doverosa per il lavoro non nasce sotto i cavoli il lavoro arriva dall'impresa
E un partito che punta sul lavoro punta sull'impresa sull'impresa buona sulla cultura del fare del costruire del sacrificio della Paolo dell'impegno dal merito
Questa deve essere assieme alla difesa del lavoro la vera sintesi dei cultura che riesce a fare Italia dei Valori
E guardate che quando parlo di impresa
Parlo di quelle imprese di cui parlava Porcia parlo delle migliaia di imprenditori quelle sette otto mila in prese
Quasi tutte le medie imprese
Che se oggi nello sfacelo della dell'economia italiana non abbiamo uno sfacelo aggiuntivo noi che non abbiamo materia prima e abbiamo una bilancia dei pagamenti verso l'estero da paura per compare materie prime l'energia
Se quella non è un'altra voragine la quale precipitiamo e perché abbiamo sette otto mila imprese che pareggiano quella bilancia con la loro capacità di esportare in tutto il mondo con la loro capacità di continuare a investire a innovare
A conquistare mercati in giro per il mondo questa è la forza sulla quale noi dobbiamo puntare poi ci sono altre imprese le ricordate Landini
Poi ci sono quelle che io chiamo
Le multinazionali di rapina quelle che giro nel mondo e vanno e si fermano lì dove ci sono i contributi pubblici più alti
Come le cavallette stanno finché si sono mangiate tutta e quando e al cuore un esempio quando non c'è più niente da mangiare chiudono e se ne vanno da un'altra parte ma quella non è impresa quelle rapina
E mi dispiace notare che oggi purtroppo
Fiat sembra seguire quello stesso concetto che o ci sono i soldi pubblici che fino a qualche mese fa
Marchionne sembrava disprezzare oppure si va da un'altra parte non è quella l'emblema del made in Italy l'emblema dell'impresa italiana
Allora qual è il ruolo della politica è un ruolo fondamentale io voglio fare due-tre esempi ma per capirci
Più d'uno ho già ricordato mi pare che lo abbiano fatto imprenditori e lo abbiamo fatto anche Landini
Che uno dei problemi oggi è che all'interno di quei quaranta miliardi di euro e sono un mare di soldi che lo Stato destina contributi all'impresa tanti troppi
Non sono strumenti per far crescere impresa ma sono mezzi spesso clientelari per favorire alcuni gli amici gli amici degli amici e per fare operazioni che con l'industria non hanno niente a che fare
Allora oggi c'è
Una è
Imposta in questo Paese che è un'imposta follemente prociclica cioè in un momento in cui c'è la crisi c'è un'imposta che questa crisi l'aggrava ed è l'IRAP che uno dei punti fondamentali
Di costituzione di quel cuneo fiscale di cui si è parlato allora perché
Servono dieci miliardi per sterilizzare la parte dire APPA legata al costo del lavoro cos'è quello di cui stiamo parlando un'impresa in deficit
Deve pagare anche milioni di euro di di tassa l'IRAP non perché ha prodotto un utile che non ha prodotto ma semplicemente perché da lavoro ai suoi dipendenti
Dover pagare una tassa sull'occupazione che un'impresa in questo momento fa è pura follia allora perché non andiamo a tagliare un quarto di quei finanziamenti pubblici che sono clientela politica e non
Con gli stessi soldi quindi senza dover trovare risorse aggiuntive non andiamo a tagliare l'IRAP questa potrebbe essere
Una proposta
Ma io credo che la politica abbia un'altra grande responsabilità e qui è stata più volte evocata
Una politica industriale non è che c'è stata e non c'è stata a me pare che non ci sia stata per niente una politica industriale intesa come programmazione
Ma è possibile che tutto il mondo la capito vent'anni fa dove portava alla globalizzazione i problemi che avrebbe creato
Tutti i Paesi si sono organizzati nel rimettere in sesto il loro sistema produttivo per reggere a quell'ondata perché è evidente che possiamo fare tutto quello che vogliamo
Ma produrre magliette calzettoni o collant in Italia quando arrivano a un terzo del prezzo non del prezzo del costo al quale un'azienda italiana di può produrre è qualcosa che qui non si può più continuare a fare
Ma nessuno ci ha pensato io sono stufo e lo dico con l'orgoglio di stare in un partito che in questi mesi è stato davanti ai cancelli di tutte le fabbriche che stavano chiudendo
Ma con questo orgoglio io dico che sono stufo di vedere una politica che va a protestare
Davanti alle fabbriche davanti ai cancelli di fabbriche già chiuse la politica se vuole assolvere al suo compito interviene
Dieci anni prima per evitare che quella fabbrica chiuda
Io non la Sardegna a quale abbiamo tolto ogni speranza di futuro ogni speranza di economia alla quale non abbiamo dato un progetto
Oggi è tardi andare a manifestare davanti a quei cancelli la politica se davvero voleva sono però il suo compito nei vent'anni passati doveva costruire un futuro diverso
Oggi non ci resta che aggrapparsi a quei cancelli oggi non ci resta
Che mettere tutto il nostro cuore tutto rose impegno tutta la nostra capacità per trovare un'alternativa
Alla chiusura di quell'impresa ma la politica non è non può essere questo la politica deve essere capacità di prevedere di progettare di indirizzare un Paese e la sua struttura produttiva
Di aiutare con incentivi buoni quella parte
Dell'economia che ha capacità di crescita favorire gli investimenti favorire la ricerca
Decidere in quali settori vuole diventare l'eccellenza ma allora abbiamo parlato di Germania prima
In Italia si spende pochissimo lo Stato investe pochissimo per la ricerca e siccome siamo in Italia questo poche spendiamo per la ricerca come dire
Un Euro non si nega a nessuno e quindi la ricerca viene spalmata a pioggia tra centinaia migliaia di micro Investimenti che non portano da nessuna parte gli altri Paesi Germania in testa
Cosa fanno riuniscono politica sindacati in prese e dicono
Quale il settore i due settori nei quali possiamo diventare leader nel mondo quali sono le imprese in questo Paese che hanno la capacità di portare avanti questa leadership
Quali sono i territori dove ci sono infrastrutture
Conoscenze università personale formato e aziende già esistenti capaci di creare quel tipo di distretto e lì arrivano tutti i soldi che ci sono a disposizione o buona parte noi dobbiamo saper progettare il nostro futuro questa purtroppo è una politica dalla vista corta che abbiamo avuto in Italia fino a qui
Che pensava solo il consenso di oggi a strappare un applauso per la giornata a vendersi una riforma che non sarebbe mai stata fatta
Dobbiamo ricominciare
Ad avere una vista lontana a immaginare cosa deve essere questo Paese tra dieci o vent'anni insieme e questo è il messaggio che dobbiamo mandare da questa platea insieme imprese e sindacati
Comunque le regole di democrazia con la difesa dei diritti di cui parlava Landini
Ma anche con la capacità tutti
Di sapersi rimettere in discussione di sapere che sempre più difficile e io sono totalmente d'accordo con chi poni
Pensare che più di cento contratti nazionali oggi
Possano dare risposte serie e credibili hai problemi di competitività che per ogni singola azienda tendono a essere diversa dalle altre
Allora vediamo di fissare i principi generali e di avere tutti il coraggio poi di portare quello che deve essere uno scambio però tra produttività e stipendi perché
Ho capito amo che
Si trova il modo per portare questo lo dico a boccia prima di tutto
Più soldi nelle tasche dei lavoratori subito nei prossimi mesi di qui a un anno oppure da questa crisi non ne usciamo perché questa non è una crisi di grandi fattori questa è una crisi di gente che non ha più i soldi
Per fare nemmeno le spese minime
E questo Paese può ripartire soltanto se il ceto medio basso si rimette ad avere un po'di fiducia
E a fare un minimo di investimenti di spese quelle quelle quotidiane Cuesta e l'Italia che noi dobbiamo cercare di costruire e mi pare una cosa importante che oggi qui
Non c'è un muro non c'è una contrapposizione c'è la volontà di dialogare anche perché forse si è capito che davvero
Siamo arrivati all'ultima spiaggia e per questo lo dico e ripeto
Io penso io spero io mi auguro che questa platea che questo partito sia pari in modo il partito di Landini e il partito di boccia grazie
Grazie Donati
Non so se siamo all'ultima spiaggia però siamo agli ultimi minuti del dibattito perché è stato un bellissimo dibattito abbiamo preso molto più tempo di quello che pensavamo qui chiedo di fare un brevissimo secondo giro la proprio di due minuti per uno
Io non faccio neanche domande solo per intervenire diciamo
Ognuno su un punto ho detto facciamo girare o Vescia partiamo da Landi vini mi raccomando brevissima
Rispetto alle cose che diceva bozza
Io penso che la condizione per fare un accordo noi l'abbiamo proposto affinché lui me Federmeccanica anziché fare accordi separati si faccia per un anno un anno e mezzo un accordo per il lavoro e per il rilancio della politica industriale
Le risposte per ora sono abbastanza negative quindi chiedo che sarebbe utile affrontarlo questo tema
E
Soprattutto penso che sarebbe interesse di tutte le parti sociali
Fare finalmente una legge sulla rappresentanza e un accordo sulla rappresentanza che impedisca agli accordi separati perché sono
La cosa peggiore e di cui non hanno bisogno nei lavoratori nelle impresa
La seconda cosa che dico anche qui telegrafiche questa oggi pomeriggio ci saranno ci sono i fari puntati sull'incontro tra la FIAT Marchionne ora io voglio dire due cose tra il Governo la PET se anche APT
Io voglio dire due cose
E poi
Sì ho capito ho capito Vittorio fornito un assist che non c'era differenza pizze Di Pietro e questo lo dite di piante
Pure fatto fare una comunicazione
Ma
Io vedo questo punto allora io vorrei
Che si non venisse fuori
E semplicemente risultato dall'incontro è che si danno un po'di soldi per far cassa integrazione per altri due o tre anni dei lavoratori
Vorrei proprio che si evitasse
E non si credesse alla storiella che si può fare due anni di cassa integrazione e di investimenti tra due anni perché se no tra due anni raccogliamo le materie allora siccome siamo tutti adulti e vaccinati spero che questo venga in più vorrei ricordare
Il problema non è che non chiuda i quattro stabilimenti che sono
E sono ancora aperti perché noi abbiamo il problema e dovrebbe s'ridiscutere che la FIAT vuole chiudere stabilimenti in cui ha già cessato di attività mi riferisco a Termini Imerese a Palermo mi riferisco all'i risvolti
Dove siamo l'unico Paese in Europa che paga le multe perché gli autobus che circolano nelle nostre città inquinano e noi chiudiamo le fabbriche al punto che quando dovrà anche cambiare gli autobus li dobbiamo comprare all'estero
E quindi io mi auguro che dava oggi ci possa essere anche un cambiamento concreto che vada sostanzialmente in una direzione diversa
E indichi la possibilità di approntare in modo diverso i temi e metta anche la figlia di fronte alle sue responsabilità verso questo Paese
Perché io non so se chiederà soldi pubblici
Io dico però che in questi anni una contraddizione c'è stata io ho partecipato ad alcuni incontri le poche volte che ho visto Marchionne a Torino
Dove lui diceva che il piano industriale Luino lo discuteva con nessuno anche perché non chiedeva soldi pubblici peccato
Che lui è andato ad investire dove gli andati soldi pubblici e negli Stati Uniti in Brasile in Serbia in Polonia
Forse al di pubblicità e non è che li due investito con i suoi soldi sono uguali allora a me non Paschi può non dare soldi alla fine io dico che
Un problema di intervento pubblico nell'economia
Per favorire un processo di investimento cioè perché io non vorrei trovarmi di fronte al fatto la prossima settimana
Che Finmeccanica che è controllata al trenta per cento dal Governo spenda le cose migliori che ha dai saldo Energia e Ansaldo Breda e pensi di concentrarsi solo sulle attività militari perché sono soldi pubblici anche quelli lire
Così riguarda Fincantieri così può riguardare l'alcova così può riguardare l'IVA allora io penso che oggi questo è un punto veniva detto fatto solo questo esempio davvero chiudo
Si parla della Germania anche lì non è tutto oro quello che luccica e quindi dovrebbe ma non è quel tema infatti un punto
Sulle energie rinnovabili adesso la nuova economia se uno ci pensa un attimo noi abbiamo fatto dei progetti degli interventi in cui si è pagato di montare i pannelli solari non ci siamo posti il problema dove venivano prodotti
Per cui noi abbiamo dato soldi per montare i pannelli solari che venivano prodotti in Cina non ci siamo posti il problema di costruire nel nostro Paese una filiera produttiva pare la progettazione alla costruzione
E qui lo dico
Perché io quando penso all'intervento pubblico io vedo questo dato qui è il punto dramma
Se noi nelle prossime settimane i prossimi mesi abbiamo un aumento della disoccupazione
Drammatica tra i giovani come pensiamo di reggere questa situazione
Perché le cose che stanno succedendo la gente che per difendersi ma settanta metri o addirittura che arriva a tagliarsi le vene indiretta badate che non è un problema di quei lavoratori questo è un dramma sociale che rischia di non essere in grado di essere gestito allora quando dico l'intervento pubblico è il problema non è tra tre anni e nei prossimi mesi variazioni fatto per costruire lavoro ad esempio un piano straordinario per la manutenzione del territorio
Privato o pubblico è uno degli elementi da mettere in campo
E quando dico e qui alla politica e chiudo
Io sono d'accordo che naturalmente
Impresa e lavoro
Per buono trovare degli accordi rappresentano interessi diversi ma che trovino una pratiche il punto che io vedo e la FIOM su questo ha fatto un'iniziativa
Noi a un certo punto a giugno abbiamo
Fatto un'iniziativa di anche Amato tutte le forze politiche a discutere non perché noi vogliamo diventare una forza politica come qualcuno ha detto
Ma perché ti sia rivolto alle forze politiche ponendo un problema se siamo in questa crisi
E perché negli ultimi quindici o vent'anni la dico secca così ci capiamo in questo Paese il lavoro è stato senza rappresentanza politica queste il punto
Allora il problema che abbiamo posto esse la politica norma ad assumere il lavoro come interesse generale di questo Paese della dico da metalmeccanico
Linda quando ho cominciato a fare l'apprendista tutte le volte arrivava qualcuno e mi spiegava che in nome dell'interesse generale cioè c'era da fare un sacrificio
E una volta c'era da andare in Europa è un'altra volta c'era un'altra parte mi chiedevano sempre a me allora io la domanda che farei c'è un momento in cui
L'interesse di chi lavora diventa interezza generale di questo Paese si o no resta il punto che io pongo in un'ottica che non aveva tempo intermittenza
è in diritti ma è proprio l'idea di un altro sistema
E se io insisto
A che fare con imprenditori che vogliono fare gli imprenditori e non i finanzieri io sono l'uomo più contento di questo mondo perché sono Capasso imparando a svolgere anche il mio ruolo
Facciamo
Si parte né dall'accordo del ventotto giugno darla scambio salari e produttività se il fine diciamo degli accordi e l'aumento dei salari nenti nell'interesse di tutti chiaramente perché significa ripresa dell'economia e quindi di prendere un circolo virtuoso
Dovremmo come dire essere forti a realizzare degli accordi appunto sono che scambiano salari produttività come hanno fatto i tedeschi mettendo in mora questo Governo per capire che cosa mette
E l'altra questione è questo ci è stato chiesto di fare un accordo sulla produttività e per la produttività a fronte di una linea di politica economica allora il salario variabile diventa un elemento positivo per l'economia per i lavoratori per le imprese
Che hanno idea come dire dell'importanza e l'economia reale prima questione seconda la sfida di Donadi è alta purtroppo diciamo non sono trenta miliardi quelli che vanno all'impresa che nella provocazione accettiamo togliamoli tutti
Tutti i trenta miliardi riduciamo gran parte di chi l'ha aperto una parte sul lavoro e abbiamo risolto la questione purtroppo quando ci si mette le mani dentro si vedrà che nulla non sono come dire in quel capitolo
Tutti i trasferimenti alle imprese ma molto molto meno ma
Questo però è un grande punto di caduta attenzione e su questo
Bisogna come dire ripartire secondo me tutti insieme il punto di caduta e che non si chiede più scambio alla politica
E con una Confindustria stessa che dice di dice
Leggeteli tutti e riduciamo la componente fiscale per rimettere in competitività al Paese e non per salvaguardare un settore ad una élite e il punto di caduta Landini su cui noi abbiamo il dovere
Di come dire
Ritrovarci al tavolo perché la questione interessa generale non è a danno di qualcuno ma è nell'interesse di tutti è questo il punto di caduta che noi dobbiamo come il cercare
Di portare avanti perché è chiaro che se uno parla di interesse generale avendo il retropensiero come di far pagare una sola parte
Evidentemente quella non è un interesse generale chiamato tale mai un particolare in nome del generale e quindi la questione rappresentata sa è una questione determinante ma la questione in modo e modalità di svolgimento come dire della rappresentanza altrettanto importante
Siamo nella fase d'emergenza abbiamo una grande occasione
Intervenire sui nodi di sviluppo e non chiedere scambia la politica io penso che questo sia politica alta politica divisione ma anche attenzione e chiudo avere ben presente le emergenze che dice Landini Mompiano di medio termine divisione del Paese
Altrimenti corriamo il rischio di rincorrere emergenze sul presente e non risolvere le questioni di medio termine per salvaguardare l'economia reale e quelle imprese che hanno a Foggia come dire di reagire e sanno che un dovere oltre con come dire che una questione
Legata al mondo aziendalistico
Donati
Ma io credo che questo sia stato un dibattito
Utile e importante
Credo
Che su una cosa però dobbiamo fare chiarezza
Tali valori lo ha detto ieri si candida a governare il Paese
All'interno di una coalizione di centrosinistra che cambi l'agenda di governo che metta al centro più sì più solidarietà più equità più giustizia sociale
Che cominci un'azione che doveva durare anni di spostamento di trasferimento della pressione fiscale
Dal mondo del lavoro sia il lavoro di chi
è lavoratore dipendente sia il lavoro di chi fa impresa verso la rendita verso i capitali improduttivo verso le speculazioni finanziarie ma dobbiamo avere chiaro una cosa
Questo debito pubblico che ci attanaglia e che non è nato per quanto riguarda novità al salvataggio di banche ma è qualcosa che purtroppo una cattiva politica con una opinione pubblica non attenta
E in qualche caso interessata perché ne traeva benefici ce lo siamo creato noi e oggi è unico fattore
Di
Difficoltà strutturale di questo Paese non possiamo pensare di rilanciare l'economia rilanciando il debito pubblico questo è qualcosa che ci farebbe pagare un prezzo
In termini di sfiducia da parte dell'economia mondiale dieci volte superiore e i benefici che un rilancio della spesa produrrebbe allora diciamo
Ci con chiarezza ci sono in questo Paese spazi
Per a realizzare risparmi
Non nuove tasse risparmi
Soprattutto in quel mondo e capiamoci bene non sono solo tanto gli stipendi dei politici i quali bisogna mettere mano perché se non partiamo dando un buon esempio lì non siamo credibili su niente ma è tutto quel mondo
Che gira intorno alla politica che immenso e sterminato vogliamo smetterla di essere l'unico Paese di pazzi che fa amministrare la sanità alla politica
E laicità abbiamo dopo la spesa corrente della sanità completamente fuori controllo aumentata del cinquanta per cento negli ultimi cinque anni una cifra immensa
Vogliamo essere un Paese che smette l'unico di essere l'unico Paese di pazzi
Dove i finanziamenti alle imprese quando ci sono vengono gestite con fini clientelari invece di
Puntare a una crescita complessiva dell'economia vogliamo fare
Una legge finalmente seria contro la corruzione non serve a sbattere in galera dieci mila persone
Di Pietro mi è maestro in questo ma
Fatemi dire una cosa banale ci fosse una leggina che dice
Che il pubblico ufficiale che si fa corrompere per il futuro della sua vita gli auguriamo ogni bene ma non farà mai più il dipendente pubblico
è un anno nomina che dice che l'imprenditore che ha corrotto confinante del CNEL pubblico ufficiale
Possa fare ogni cosa livello nella sanità ma non farà mai più un appalto con la pubblica amministrazione avremmo già risolto tre quarti del problema e da lì
Ci rimettiamo ogni anno settanta miliardi di euro vogliamo dire che in questo Paese ci sono sette mila società di proprietà dello Stato e degli enti locali che producono complessivamente circa il sette per cento del PIL
Che sono S.p.A. di nome ma in realtà fanno clientela con quel sette per cento di PIL
E che vengono gestite in un modo spesso dissennato vede Finmeccanica vedi tante altre abbiamo che un imprenditore settore agroalimentare e chiudo con un esempio perché è talmente allucinante che io credo che sia giusto
Come dire che in qualche modo si capisca di cosa stiamo parlando che non sono le fisima e di un partito pseudo giustizialista legalitario è una società che non so neanche se un buon imprenditore del settore agroalimentare conosce
Tanto stravagante questa società è una società interamente controllata dal ministero dell'agricoltura si chiama ISAF
Dovrebbe fare finanziamenti al settore dell'impresa agroalimentare bene ISA da quando esiste sette anni erogato in tutto venti finanziamenti due virgola cinque all'anno
La deroga alle questa bellezza di due virgola cinque finanziamenti all'anno a un direttore generale con uno stipendio di ottocento mila euro
A cinque dirigenti con uno stipendio tra i trecento e quattrocento mila euro a cinque consiglieri di amministrazione tra cui un Presidente con trecento mila euro di stipendio
E altri quattro consiglieri delegati tra i cento mila e duecento mila euro
A trenta sette dipendenti
Che seguono una pratica ogni ventidue anni stando al numero di pratiche che vengono espletate da dalla società
Che ha ciascuno un costo medio azienda i dipendenti di cento ottanta mila euro ecco allora io credo che questo sia l'emblema di come in questo Paese ceda lo diceva Francia prima
Smontare e di costruire lo Stato la spesa dello Stato senza toccare
Il sociale dove anzi noi spendiamo meno di tutti gli altri Paesi d'Europa ma dove mettere mano a quella spesa cattiva clientelare
Mi farebbe dire criminale che oggi è il vero fardello di questo Paese
Grazie
E devo ancora
Regara di essere breve perché sono rubiamo professor Massimo
Sì io non ho molto molto da aggiungere a quello che ha detto Donati
L'unico commento molto breve sulla politica industriale allora c'è una richiesta di politica industriale ma questo è un termine che quando io sento veramente i viene in voglia di mettere la mano e cercare la pistola nel fodero è questo esattamente per le ragioni che diceva Donati cioè
Che possiamo riassumere così a chi
Facciamo decidere quali sono le imprese da finanziare
Nel Lazio a Batman oppure la sanità Formigoni oppure facciamo fare una riforma del sistema delle banche al ministro passerà cioè
Il è molto difficile sostenere questa cosa quindi il problema della politica industriale
Chi decide chi sono le imprese le imprese per sostenere fin quando la classe politica
Funziona come ha funzionato negli ultimi vent'anni
Io penso che sia veramente folle chiedere che la classe politica si sostituisca al mercato a scegliere le imprese per sussidiare quindi la proposta oggi più ragionevole è quella che è stata fatta prima
è stata quella di per esempio eliminare i finanziamenti alle imprese che sono date
Con i criteri clientelari che conosciamo e ridurre
La pressione fiscale per esempio defiscalizzare l'IRAP sul sul sul lavoro questa è una cosa che va a vantaggio del sistema delle imprese non va a premiare gli amici degli amici degli degli amici
Quindi
Dobbiamo sempre credo
Porre le questioni in modo concreto e oggi la politica industriale è qualcosa di cui mi
Noi
L'unica politica industriale quella di favorire il sistema dell'impresa e non è quel di dare dei soldi
E no con i criteri clientelari
O veramente
Osceni che a cui siamo a cui siamo abituati quindi
Questo è anche il motivo per per la quale per il quale come ho detto prima oggi
Una revisione vera della spesa pubblica è l'unica possibilità di uscita non solo per ridurre gli sprechi ma proprio per avere la possibilità in un domani
Di ridurre le imposte alle famiglie alle imprese che che producono assuma questa credo che non ci siano non ci siano di riuscite
Un un commento un commento sul pareggio di bilancio persa una materia mia che ha che ha fatto Comet sull'andini una io un paio un anno fa credo fu nere e di l'onore di di essere chiamato
Per la crisi del del euro ed è il debito sovrano è
C'erano altri
Due oltre economisti invitati è uno di questi era Mario Monti prima che diventasse
Primo Ministro quello che dice Mario Monti al Parlamento europeo dice che questa cosa del vincolo di bilancio era una stupidaggine e Luigi disse che avrebbe cercato di fare una Bottari una battaglia culturale per levare le slide le spese di
Investimento dal computo dei vincoli sul disavanzo questa è una battaglia che Monti
Una cosa che molti sostenere almeno venti anni
Naturalmente non l'ha fatta non l'ha fatta è e la ragione per cui non l'ha fatta abbastanza comprensibile
Dal punto di vista negoziale dell'Italia nei confronti dei partners europei un Paese che ancora problemi di bilancio non può andare a proporre per I partner di allentare questi vincoli però questo credo credo che sia una cosa che di cui e l'attuale Governo almeno per quello che riguarda Monti sia convinto problema e riuscire a far sì che questa proposta si che io penso sia ragionevole
Possa politicamente
Sopravvivere in Europa e questo richiede purtroppo che almeno nel breve periodo si debbano accettare vincoli stupidi come li definì Prodi per poi cercare di in qualche modo migliorarle nessun questo concluda
Grazie
Francia
Sì
Allora brevemente
Riallacciandomi mattino a quanto detto dal dottor Landini e dal
Presidente Donati
Per il primo è vero
Va bene di fatto l'esperienza
Per le prime vero finché non tutto negli altri Paesi è fatto meglio assolutamente non lo è
Io vorrei solo che l'Italia migliorasse questo l'ho già detto che crescesse e si cresce l'Italia cresce il popolo italiano e cresciamo tutti noi
Purtroppo ad esempio per quanto riguarda il finanziamento del sistema bancario anche la Germania soffre
Soffre di questo tipo di difficoltà non sono ai livelli nostri ma sono
A livelli abbastanza vicini tant'è che lo stesso Stato tedesco ha dovuto rifinanziare alcune sue banche
Più di quanto non abbia fatto l'Italia probabilmente d'Italia è intervenuta credo maggiormente per una in particolare senza fare nomi poi per le altre credo si siano un po'finanziate da sole con la proprietà
Almeno credo e poi magari ci sono state poi delle leggi che hanno favorito un altro modo banche assicurazioni ma questo è un altro discorso
Il dottor Donato invece ha toccato altri elementi straordinariamente importanti ha parlato la lotta alla corruzione
L'efficienza della della cosa pubblica
Si vede anche in questo voi devo dire in vent'anni non abbiamo mai avuto fino ad ora
Ringraziando il cielo in quel Paese problemi con la Cogo con la corruzione della cosa pubblica
Questo è importante perché la corruzione è un costo è un costo grave per l'impresa che l'impresa in qualche modo poi deve cercare di recuperare se essa non lo fa con lavoro
Se è sana con sacrificio se essa non lo fa rinunciando agli utili
Ma se non lo è recupera diversamente la corruzione è un costo l'efficienza della struttura pubblica che la cosa pubblica della macchina pubblica significa iniziare e finire una strada che è stata proprio progettata non lasciarla lì per vent'anni
Significa se si finanzia un'impresa a controllare che i soldi vengano gestiti bene per i fini con cui sono stati dati e non lasciarli lì
E significa tantissime cose significa anche
Che i manager che la gestiscano siano veramente manager quelli che sono funzionari pubblici dirigenti immaginabili tra di voi ce ne siano molti B
I manager nel settore pubblico devono essere veri manager cioè devono avere degli obiettivi da perseguire
E li devono realizzare devono essere valutati su quegli obiettivi e se non li conseguono
E avevano le possibilità per conseguirli non possono continuare a fare i manager rimarranno nel settore pubblico ma non possono continuare a fare i manager l'impresa se a cattivi manager fallisce
Il settore pubblico sia cattivi manager prima o poi fallisce se fallisce però il settore pubblico non perdono il posto di lavoro duecento persone o migliaia come la FIAT lo perdiamo tutti rimaniamo tutti senza lavoro
Una un piccolo accenno ad un elemento di differenza solamente questo non voglio con l'andare oltre si si parlava mi si chiede quante differenze ci sono ci sono sì delle differenze tra Italia e Germania un elemento di differenza
Che sarebbe molto importante salvaguardare e che è stato toccato in modo indiretto in questa sede la famiglia
La Costituzione italiana si fonda su due pilastri
La famiglia prima e l'impresa poi questi dovrebbero essere sempre i pilastri fondamentali della politica non con le parole ma con i fatti
Vi dico una differenza vi spiego perché ho introdotto questo tema chiusura che non si può sviluppare più di tanto
Vi spiego il perché va be è chiaro che una famiglia
Che ha il lavoro è una famiglia che ha il presupposto di base per funzionare per durare nel tempo e per far crescere i propri figli nell'istruzione e nel benessere
Che succede in Germania che succede qui
Allora un cittadino lavoratore tedesco se è un single quindi alla
Alla libertà libertà insomma di fare ciò che gli pare no magari a giovane
Ha un'imposizione fiscale molto alta
All'imposizione fiscale molto alta anche comprensibile poi al singolo non ha la moglie non al marito quindi anche
A me non spesi all'imposizione fiscale molto alta
E quindi aumento in busta paga comparabile I nostri netti in busta paga
Una
Un capo famiglia invece soprattutto se ha dei figli
Arriva anche a non pagare nulla di tasse arriva anche a non pagare o se comincia ad avere oltre il secondo figlio al terzo non paga più niente o quasi nulla di tasse badate questo è fondamentale perché i figli sono il futuro di una relazione
E in questo modo si stimola
Non è possibile non è possibile che noi nel nostro Paese dobbiamo pensare che
Io non sono contrario all'immigrazione Sibari sono tanti i lavori che noi italiani non vogliamo fare più
E che servono ci sono anche tanti immigrati molto preparati i più preparati di tantissimi di noi italiani e
Parole possibile che un Paese
A crescita zero e lo ricordiamo vuol dire che in buona sostanza non ci sono abbastanza figli per sostituire le persone che muoiono
Riesca a rimanere almeno a zero solo per l'immigrazione solo per i figli delle persone che arrivano la Germania ha molta di immigrazione di noi pensate gas nella sola città di Berlino ci sono cinquecento mila turchi
Se c'è c'è c'è una rivolta lì non so chi vince e altre e altre minoranze etniche di tra cui anche italiani
Ma dobbiamo scommettere sul nostro futuro che succede vi dico questa questo elemento quindi non pagano le tasse Zerai più di due figli tu non pari quasi nulla come famiglia soprattutto se l'altro non lavora qui da noi esista un sistema diverso
Qui hanno ci sono gli assegni familiari
Gli assegni familiari penso un po'tutti conoscerete sono un quantum in più che viene riconosciuto tra lo stato dell'impresa
Affinché si possa sostenere il benessere dei propri figli della propria moglie o del proprio marito insomma secondo di chi lavora a casa ma questi assegni familiari badate sono molto meno
Sono molto meno di quello che otterrebbero i due coniugi rimanendo separati rimanendo separati certa non sposati cioè
E quindi che succede in Italia sia diffuso ormai da molti anni il fenomeno per cui
Diciamo le le i lavoratori più accorti fanno i figli si magari erano uno al limite talvolta anche due
Ma rimangono separati
Fanno i figli al di fuori dal matrimonio che poi peraltro sarebbe un altro dei pilastri della Costituzione italiana ma come facciamo noi
Un popolo religioso capitali co
Ad andare in questa direzione
A
Non premiare ma avvantaggiare la costituzione della famiglia avvantaggiare
La prole
Avvantaggiare il futuro dei nostri figli come facciamo a fare questo perché facciamo questo io lo capisco non credo che a livello politico sia così difficile intervenire su queste cose non credo che sia così difficile basta
Togliere un po'più al singolo
Come fanno in Germania e dare un po'più alla famiglia
è giusto che la famiglia venga
Rimanga il pilastro fondamentale della democrazia se non c'è la famiglia noi non andiamo da nessuna parte quindi impresa si
Ma allo stesso tempo famiglia
Grazie a tutti
Chiedo
A Maurizio Zipponi di
Ilaria le fila di quest'anno non arriva a discussione diciamo così peritali valori a discussione di oggi lo dico i nostri interlocutori vi assicuro è serissima
Perché è talmente grave la situazione del Paese che vi ripetiamo
Un nuovo patto breve
Decidete su quali argomenti tra lavoratori e imprenditori
è indispensabile per evitare di perdere altro terreno quindi noi che abbiamo una visione sull'immediato e una visione di Governo del Paese
Abbiamo provato a dire i nostri interlocutori cosa fare mosse se andiamo al governo adesso Massimo ha richiamato cose che si possono fare non c'è demagogia si possono fare
Subito quindi noi che abbiamo l'ambizione come Italia dei valori di saper governare bene
Meglio
Sentiamo pesante il clima della situazione economica e per questo riteniamo una risorsa
Aveva e un nuovo patto tra impresa e lavoro che decide di unire le forze per chi rimane in Italia e per chi investe sapendo che punta sull'orgoglio di questo Paese quindi
Lo proponiamo e lo diciamo anche lo traduciamo in politica chi poi dovrà essere più o meno alleato nostro una cosa non facciamo lo diciamo subito
Quello che accadrà oggi pomeriggio
Vi annuncio il testo di comunicato risultante dall'incontro tra FIAT e Monti
Il testo sarà
Il Governo promette i soldi alla FIAT
La FIAT promette i soldi di investimento non se ne farà niente e il Paese precipita è finita la storia delle promesse e finita il gioco dei ladri di Pisa che fanno finta
Di scambiarsi promesse
Noi dobbiamo sapere
Se l'Italia come l'Inghilterra come la Francia come la Germania come Stati Uniti
Rimane un Paese produttore di auto e di auto innovative e se gli azionisti della FIAT che hanno preso in questi anni sette virgola due miliardi
E mi hanno investiti sei in Italia e qui già ne manca uno
Se questi azionisti FIAT
Rispondono ai cittadini italiani dicendo se l'Italia di Mezzo e rimane un produttore per rimanere un produttore di auto è necessario
Che ci dicano dove si fa rivestimenti in quanto tempo con quanti modelle conche valore aggiunto
Una cosa come i tagli valori lo escludiamo quello che il Presidente Boccia diceva come approccio importante di Confindustria è finito lo scambio tra politica impresa assistita finito non regge più
Non regge più quello che in questi anni ha impedito al nostro Paese di avere in Italia
Più di una casa automobilistica siamo gli unici che hanno solo una casa dove vi sia perché il rapporto tra politica e FIAT
Ha impedito l'arrivo o dalla forte a Pomigliano ha impedito l'arrivo dei giapponesi a Termini Imerese ha impedito l'arrivo di cose Pagan ad Arese
E quindi hanno violato i principi fondamentali e di un libero mercato e cioè tu non puoi creare in Italia uno ha barriere agli investimenti se crei un rapporto politica e impresa che impedisce la concorrenza non lo puoi fare
Ecco quindi che quello che noi pensiamo
E che
Dati
Queste due sale questi due eventi oggi noi qui è quello che si sa oggi pomeriggio la differenza è una noi siamo persone serie
Non promettiamo niente che non si possa fare niente e qui non si può più scrivere
Che noi promettiamo e non faremo noi diciamo poco con rigore ma non siamo nelle condizioni di dire che invitiamo
Bocciare Landini e gli imprenditori che hanno come Francia e il gusto di fare impresa e difendo i diritti lavoratore dire guardate che è possibile un Paese dove il diritto del lavoro è esattamente uguale diritto alla libera impresa e di fare gli interessi insieme generali del Paese grazie
Grazie a tutti e scusate il ritardo non ben muovete che inizia subite prossimo dibattito e soprattutto un abbraccio fortissimo e molto fraterno agli amici dell'arco