Unione Industriale di Torino - Assemblea Generale delle Aziende Associate 2012

L'Autorità signore e signori cari amici
Come sapete oggi scade il mandato
Di Presidenza che mi avete affidato quattro anni fa
E quindi voi mi avete ringraziato nell'Assemblea privata che abbiamo appena concluso mi consentirete un ringraziamento a tutti voi
Ringrazio innanzitutto le autorità
Con cui abbiamo collaborato in questi anni
Tutti gli imprenditori che hanno collaborato durante il mio mandato quindi vicepresidenti i membri di consigli e di Giunta e in generale tutti gli associati
Che hanno vissuto con noi un periodo difficile per la nostra industria e per il nostro Paese
Ringrazio in particolare la FIAT
Che in una fase che auspico temporanea di allontanamento da Confindustria ha scelto di mantenere un rapporto associativo con la nostra unione industriale
Ringrazio gli organi di stampa di comunicazione che ci hanno sempre seguiti con attenzione molto professionale
E poi desidero ringraziare e ricordare pubblicamente tutta la struttura dell'Unione industriale di Torino
Che rappresenta un grande valore anche per il futuro
E in particolare il suo direttore dottor Pier sì
Che è sempre stato per me un costante e prezioso il punto di riferimento in questi quattro anni quindi lo
Lasciando questo incarico continuerò collaborare al nostro sistema nella veste di presidente regionale
E di membro del consiglio di Confindustria
Ma soprattutto cercherò nell'ambito della Commissione per la riforma di Confindustria che si è appena insediata
Di dare un contributo per un rinnovamento della nostra organizzazione che l'evolversi dei tempi rende
Improcrastinabile
Mi spiace purtroppo lascio l'associazione in una fase nuovamente difficile per la nostra economia e per le nostre imprese
Dopo un parziale recupero nel due mila dieci nella prima parte del due mila undici che è stato trainato però soltanto dall'export siamo tornati in mano nuova fase recessiva
Questo è il temuto da Abel di
Che per ora fortunatamente e limitato all'Italia e alcune altre economie europee
Da questa nuova crisi la nostra società non poche uscire con un forte impatto sociale che metta al centro un'importante recupero di efficienza e di produttività
E che quindi consenta l'avvio di una nuova fase di investimento e di sviluppo
Ciò dovrà avvenire in tutto il Paese nelle imprese come anche nella pubblica amministrazione
E deve ricreare un clima di fiducia per il futuro che oggi si è perso
A gestire questa fase complessa
Gli imprenditori torinesi hanno recentemente
Questa mattina
Eletto per la prima volta in cento sei anni un imprenditore donna Licia Mattioli
Lì c'è stata la mia vicepresidente per quattro anni e in questo periodo potuto apprezzarne le doti di grande intelligenza e di approccio determinato e pragmatico al problema quindi sono sicuro che farà molto bene
Mi auguro quindi buon lavoro e lascio a lei la conduzione di questa Assemblea grazie a tutti
Questo vi operano in silenzio non è dovuto all'emozione che senz'altro e tantissima
Ma è Polo voluto osservare le persone che ci sono in Italia i riti che conosco e quelli che non conosco perché prima di rappresentare delle persone a mio avviso è importantissimo capirle
Ignorata la cura di rappresentarvi per i prossimi quattro anni e quindi vorrei prima di tutto capire le esigenze che ci sono in questa sala ed i nostri imprenditori per poterne poi entrare l'espressione a livello locale e non solo
E portare la nostra voce in ogni posto in cui sia necessario che si è sentita
Questo il motivo che mi ha spinto ad accettare l'impegno che oggi mi accingo a svolgere e che so aver accettato il momento di estrema difficoltà i tutta l'Italia ma non solo
L'ho fatto anche per un motivo perché se io sono stata questa unione da tantissimi anni
E in questi anni ho scoperto una miniera di talenti in questo Unione ci sono imprenditori bravissimi capacissimi e persone sulle quali io conto cioè tutti voi per poter portare avanti questo mio mandato
E mettere queste persone al servizio della della città in primo luogo ma non solo per poter svolgere insieme un lavoro importante per poter ripartire ed uscire da questa maledetta crisi io vi ringrazio tantissimo e trova la sua la parola alle autorità
E chiedo al Sindaco Fassino di parlare grazie mille
Grazie
Naturalmente
Preme tutto saluto tutta
L'Assemblea da parte della città e mio personale
E
In primo luogo un ringraziamento a Gianfranco Carbonato sì io credo anche le istituzioni hanno potuto in questi anni apprezzare come un Presidente autorevole come un interlocutore
Credibile con un uomo che ha
In ogni occasione dimostrato una grande disponibilità a concorrere alle scelte spesso difficile impegnative che la città ha dovuto affrontare
E naturalmente ci conforta il fatto che
Lascia l'incarico di Presidente Unione industriale ma il Presidente regionale dell'imprenditore quindi continueremo ad avere con Gianfranco quella interlocuzione di
Straordinaria
Positività che abbiamo avuto fin qui
Naturalmente saluto dalla città alla
Presidente Mattioli per la prima volta una zona già stato detto
E anche per la prima volta un Presidente che esprime diciamo continuità innovazione perché come sappiamo tutti
L'azienda tabella Zem perché dice al dirigente insieme alla sua famiglia
è un'azienda che appartiene alla
Comparto metalmeccanico in questo c'è una continuità della storia di questa città ma non è una metalmeccanica che fa paraurti o che fa la BR metalmeccanica che fa un prodotto del tutto
Diverso e particolare che sono appunto l'oreficeria che mi sembra un segno appunto di come il sistema
Produttivo ed economico della nostra città e non soltanto la nostra città deve sempre più fare i conti con una pluralità di dimensioni di mercati di vocazioni e io credo che bene rappresenti questa scelta
Tutto questo
Viviamo come tutti sappiamo un tempo
Particolarmente del
Delicato difficile tempo cruciale di crisi la prima vera crisi dell'economia globale con tutte le conseguenze che ogni giorno ricadono sull'attività dell'impresa
E sulla vita di ciascuno di noi
E Torino è chiamata naturalmente come
Ogni comunità misurarsi con questa sera con le sfide di questa crisi e lo fa
E in questi anni come tutti sappiamo
Torino ha avuto la straordinaria capacità di
Innovare cambiare se stessa se c'è una
Città che davvero è riuscita conoscere la evoluzione della sua identità è la nostra una città che per un secolo e più è stata essenzialmente una città manifatturiera una città di produzione industriale è una città
Un affetto recitavano forse l'unica vera grande fetta ritardi questo Paese c'è una città che era caratterizzata nella sua identità dalla fabbrica del modello produzione dall'organizzazione sociale della fabbrica
è venuta via via allargando il suo profilo
E oggi Torino una città che vive di una pluralità di vocazioni ma lo ha fatto ed è questo l'elemento importante e significativo
Senza smarrire perdere il senso delle sue radici del percorso del cammino che la porta per essere una grande città senza smarrire quel profilo industriale che continua a essere
Ladino la dimensione forte di questa nostra attori perché qui c'è appunto un concentrato di saper fare
Di impresa e di lavoro di straordinario valore
Perché questa è la terza Area di esportazione del Paese grazie alla dinamicità delle sue industrie delle sue imprese
Perché sempre di più Torino si può presentare
Con un centro di eccellenza nella tecnologia nella ricerca l'innovazione
Grazie al degrado industriale che ha accumulato e che gli consente di sostenere un processo di specializzazione tecnologica che è la forza tantissime nostre impresa
E tutto questo io credo
Che sia una forza della città
Tanto più in una fase di crisi come quella che stiamo vivendo abbiamo tutti il dovere comma primo luogo le istituzioni di mettere in campo ogni azione ogni politica che possa sostenere
Questo patrimonio di impresa
E di
Capacità e di saper fare consenta alle nostre imprese di continuare a
Essere forti competitive in grado di superare
Il difficile momento che il mercato cioè il mercato ci pone
Tutto questo è finisco perché siamo qui soprattutto per ascoltare la Presidente
Tutto questo richiamo a una responsabilità comune
Che
Riguarda in egual modo le istituzioni e i soggetti sociali di questa nostra
Comunità
Sempre di più la possibilità di costruire politiche di sviluppo capace di dare certezze e sicurezze ogni cittadino di creare l'Borodin creare per i nostri giovani delle prospettive di futuro più certe di quelle che spesso i giovani oggi hanno dipende dalla
Capacità di una comunità di mettere a fattor comune le sue energie e le sue risorse
Il governo di una grande città non è data soltanto dalle politiche
Che fa
Chi ha la responsabilità istituzionale di guidarla ma sempre di più dalla possibilità di costruire insieme
Hai soggetti sociali e gli attori sociali alla comunità intera gli obiettivi gli strumenti e le risorse che sono necessarie
L'Unione industriale da questo punto di vista ecco protagonista della governance della città perché non c'è politica che si possa realizzare a Torino nella sua area metropolitana che
Possa essere efficacemente perseguita senza un concorso attivo degli imprenditori e dell'Associazione che li rappresenta e quindi per questo il passaggio di oggi è particolarmente
Importante
Perché stiamo appunto per
Salutare l'avvio di un nuovo mandato presidenziale che
Dovrà insieme agli altri attori istituzionali sociale della città affrontare sfide grandi che Torino deve essere in grado di superare
Io ho fiducia che
Con Licia Mattioli noi avremo un Presidente forte autorevole
Diciamo la sua dolcezza accoppiata una determinazione che ho avuto modo di conoscere si potrebbe dire per usare un'espressione
Ma non di ferro in guanto di velluto il cui mix che sta è un buon viatico per guidare una associazione così importante così ampia come l'Unione industriale di Torino
Quello che posso dire all'inizio ha come a tutti voi è che da parte della città e del suo Sindaco accetta determinazione a costruire insieme a voi
Le politiche le scelte e gli obiettivi gli strumenti che consentano a Torino di mettere in campo tutto ciò che è necessario per garantire crescita e sviluppo e prosperità alla nostra città auguri all'inizio è o vuole a tutti voi grazie
Grazie vicesindaco adesso chiamiamo è presente la Provinciale Saitta grazie
Buongiorno mi associo al ringraziamento a Gianfranco Carbonato il Sindaco ha detto con molta chiarezza il valore di questa esperienza che abbiamo condotto qui non ruoli diversi
Gli auguri all'ICE Mattioli abbiamo notato e nettamente una grande determinazione credo che in momenti come questi
La determinazione che potere dice Mattioli una donna in questo caso sicuramente può essere utile per far fronte alle difficoltà che ci sono difficoltà garanti per il nostro Paese
Che richiamo soprattutto su questo territorio la necessità di una politica industriale
Ne abbiamo come dire bisogno certamente ci sono le politiche locali dobbiamo attrezzarci meglio ma il nostro Paese ha bisogno di affrontare con molta concretezza come aiutare il nostro sistema industriale questo il grande tema
Che è stato posto anche in questi giorni da parte della FIAT da parte del Governo ma abbiamo bisogno di questo
Io credo che
Bisogna avere anche il senso del limite delle nostre azioni sicuramente siamo in grado di fare qualcosa come istituzioni
Ma se non c'è una politica industriale in grado di dare forza al nostro sistema e noi siamo come dire il cuore li difficoltà obiettivamente saranno enormi e diventa difficile uscire
C'è sicuramente come e noto la necessità anche di una politica espansiva
Io credo che occorre in qualche maniera anche più coraggio in momenti come questi c'è un problema della domanda di far crescere la domanda
Ma detto questo la crisi non soltanto è vera i dati sono preoccupanti carbonato parlava di recessione e la situazione è questa io questa mattina pregare qui ho visto i dati sugli avviamenti al lavoro nella provincia di Torino
Sono come dire veramente preoccupanti per il secondo semestre due mila e dodici sono stati gli avviamenti al lavoro centosettantasette mila novecentottantasei rispetto
Al semestre precedente il venti per cento percentuale in meno
E anche incidenza dei contratti a tempo indeterminato si sta riducendo parecchio
Ma anche a quelli a tempo determinato c'è un cambiamento si riducono la quantità di Sorce la crisi è vera non sto qui a dire cose che sono sicuramente no
Allora io credo che c'è una necessità
Ognuno per le sue competenze deve assumersi le proprie responsabilità
Dobbiamo rinnovare quello che in qualche maniera abbiamo saputo fare in questi anni e abbiamo fatto dei grandi progressi su questo territorio
Dobbiamo rinnovarvi realizza in funzione della mutata situazione economica che richiede anche forse una rivisitazione del nostro modo di essere e in modo particolare per quanto ci riguarda anche
A cercare una maggiore efficienza della pubblica amministrazione che il Garante tema che abbiamo di fronte un tema ancora irrisolto
C'è una grande opportunità
E mi avvio alla conclusione che la riforma avviata dal dal Governo saluto il Ministro Profumo per quanto riguarda la pubblica amministrazione a partire dalle Amministrazioni provinciali in questo caso per quanto ci riguarda la creazione della città metropolitana
Finalmente si parte una grande occasione vengono eliminati altri enti
Ma lo dobbiamo fare i in funzione innovativa
Cioè creare gli strumenti e le competenze adeguate a un territorio complesso come questo che richieda a da gestita di abbandonare vecchi APT conservazione
E di pensare alle grandi questioni di un'area metropolitana che sono i servizi
In modo che siano quindi efficienti in funzione alle esigenze del sistema
E di pensare come dirà di garanti infrastrutture che la grande questione
Con l'obiettivo di semplificare i percorsi di essere veloci e di ridurre di eliminare i localismi che in qualche maniera stanno bloccando il nostro Paese io posso assicurare quindi oggi di fronte a voi e al vostro Presidente che per quanto ci riguarda
Lavoreremo in questa direzione per la costruzione di questo ente alla città metropolitana perché da qui
Si può partire per una riforma della pubblica amministrazione evitando sovrapposizioni e soprattutto tanto disposte veloce immediate al sistema economico che oggi richiede non sempre siamo in grado per motivi diversi di poterle dare
Per questo rinnovo come dire gli auguri all'ICE
Mattioli per il suo lavoro
Sa perfettamente che può contare come abbiamo sempre fatto sulla pubblica amministrazione e sappiamo anche noi che per quanto riguardo questo grande disegno di costruire un ente nuovo moderno possiamo sicuramente contare da andrà dalla Confindustria grazie
Grazie Presidente adesso invito Presidente cotta predette la Regione
Grazie per l'invito e buongiorno a tutti io
Saluto il Presidente uscente Gianfranco Carbonato e
Saluto la Presidente entrante
Diciamo atte ogni
E lo faccio ringraziando di per la collaborazione che hanno sempre dato alla Regione
Perché si è poi estrinsecata diciamo in un rapporto quasi non dico quotidiano ma periodico
Anche per assumere poi iniziative concrete ecco tutte le iniziative che il Governo regionale ha assunto per quanto riguarda la parte legata al mondo produttivo sono state iniziative concordate con voi
E questo non perché si debba acquisire il consenso a tutti i costi ma perché evidentemente se si vuole fare qualcosa per il mondo produttivo esatto la cosa
Che si deve fare
Prima di tutte è quella di ascoltare quelle che sono le esigenze del mondo produttivo
Penso una cosa perché questo il momento la parte che mi ha un saluto ma al momento delle analisi il momento delle
Dell'individuazione dei problemi
Io vedo la questione complicata da un lato molto complicata molto difficile ma anche
Relativamente semplice nella sua difficoltà e perché la vedo relativamente semplice perché io sono intimamente convinto di una cosa e cioè che gli imprenditori sappiano fare gli imprenditori
Io sono convinto che il problema che stiamo vivendo non è un problema di incapacità
Del mondo produttivo
Ma è un problema di difficoltà per i troppi pesi che il mondo produttivo a
Perché la politica invece di aiutare il sistema delle imprese e la sistematicamente tartassato danneggiato a volte anche criminalizzato
Allora prima di parlare delle iniziative specifiche parliamo invece di una questione molto generale
E cioè il primo problema che le nostre aziende hanno che il nostro sistema produttivo a è quello della pressione fiscale
Allora noi possiamo fare tutte le iniziative del mondo a livello di comune a livello di provincia anche a livello di Regione possiamo fare delle cose bellissime servono per un numero limitato di persone
Ma se la pressione fiscale sulle aziende sul lavoro si mantiene a questi livelli dal mio punto di vista non c'è storia e quello che io vedo tutti i giorni
Andando sul territorio si qualcuno ce la fa certo che qualcuno ce la fa perché riesce a produrre qualcosa che non dipende sostanzialmente dal costo del lavoro
Ma in generale la situazione è questa quindi noi dobbiamo secondo me
Cominciare a parlare di questo e cioè della pressione fiscale che è troppo alta e che poi non ottiene neanche il risultato di a vere un gettito fiscale adeguato perché se un'azienda chiude voi potete poi fare
Io lo dico al Ministro propongo se un'azienda chiude e poi non le tasse non si pagano più perché e le persone alla fine del mese non prendono lo stipendio
E quindi non avendo lo stipendio non avranno neanche la possibilità di pagare le tasse cominciamo da cui
Poi a scendere è chiaro che
Vanno bene tutte le iniziative per indirizzare gli investimenti sulla ricerca sull'innovazione chiaro mancherebbe altro noi vinciamo la sfida
Quando
Riusciamo a differenziarci e dagli altri
La internazionalizzazione perché in questo momento abbiamo un problema di consumi dal punto di vista del nostro mercato interno un programma di accesso al credito sicuramente perché le nostre aziende dico
Delle cose ovvie vi chiedo scusa ma è chiaro che i problemi sono questi e da questi problemi li stiamo per quanto di nostra competenza affrontando con grande impegno
Perché potrei elencare quelle che sono le misure che noi abbiamo varato come Governo regionale a sostegno degli investimenti per quanto riguarda la ricerca innovazione insieme a voi
Il
Per quanto riguarda la internazionalizzazione stiamo facendo funzionare il cento in modo nuovo perché ci sono tante aziende che si rivolgono so ancora soltanto al mercato interno verissimo
Per quanto riguarda l'accesso al credito siamo riusciti come Governo regionale a reperire duecento cinquanta milioni di Euro da mettere a disposizione attraverso la BEI attraverso fondi
Regionali attraverso la Cassa depositi e prestiti bisogna continuare in questa direzione ma il problema vero diciamocelo è quello della pressione fiscale
Se noi riusciremo se chi ha la competenza di farlo perché la Regione ha una competenza minima senza il federalismo quasi nulla
Se si riuscirà a ridurre la pressione fiscale sulle aziende sul lavoro probabilmente una via d'uscita c'è anzi certamente una via d'uscita cioè dico anche una cosa non faccio assolutamente un discorso populista
Perché io mi rendo conto perché lo si
Può promettere quello che non si può mantenere
Però
Anche in un
Sistema di pesi e contrappesi ha più senso secondo voi tassare il
Diciamo
Il la ricchezza e quindi poi il reddito oppure a più se
Penso impedire che si costruisca il reddito
Noi oggi siamo al punto che con il sistema così costruito sì impedisce che si costruisca il reddito perché sono tante e tali sono tanti e tali balzelli che alla fine uno non apre anche la saracinesca
Questo il mio pensiero vera essenza alcun tipo di
Polemica ma cercando di mettere a disposizione
Tutto il tutta la il lavoro che il Governo della Regione Piemonte può fare
E quindi ludico mettendo a disposizione anche questo lavoro nei confronti del Governo cui è presente il ministro Profumo lui lo sa disponibili a qualunque tipo di collaborazione
Grazie è veramente buon lavoro ne abbiamo bisogno di Bindi diciamo degli in bocca al lupo reciproci
Grazie mille Presidente
Autorità signore e signori amici imprenditori
Innanzitutto fatemi ringraziare i Ministri che con orgoglio dico essere torinesi
Il ministro Profumo che qui con noi e misto Accornero che con noi videoconferenza grazie per aver voluto partecipare dandoci un segno della vostra presenza qui la nottata primate Narnia prima Assemblea grazie veramente di cuore
Arriviamo da due fasi di crisi economica molto profonda quella del due mila otto e quella attuale ancora più difficile
In questi ultimi mesi infatti la crisi si è incancrenita al punto che lo scenario mondiale ci mettiamo di fronte oggi una caduta generalizzata dell'economia dell'euro zona incartate dalla recessione
Gli Stati Uniti in mano a loro volta una condizione di precarietà economica gli americani anche lei non riesce ad imboccare la via di una solida ripresa
Anche l'economia nuove a cominciare da quella cinese che in questi anni hanno sostenuto l'economia mondiali subiscono rallentamento
Ogni giorno della il lavoro delle nostre imprese il nostro lavoro e a rischio
Una situazione così difficile potrebbe spingere molti di noi ha rispecchiato invece le diversità come d'autunno sugli alberi le foglie decorati dati di Ungaretti ma noi come i soldati di Ungaretti dobbiamo e vogliamo ritrovare la voglia di vincere
Una parte consistente i problemi attuali dell'economia internazionale dipende sicuramente dalle sufficienti politiche fatte per donare la crisi
Spiace dover ribadire de che l'Unione europea e l'area del mondo che porta e si è mostrata meno capace i porti venire a capo delle proprie contraddizioni
Eppure le cifre ci dicono che dal punto di vista dei fondamentali e una zona e solida ed è più solida della stessa America
Significativi sono alcuni indicatori di finanza pubblica a iniziare dal rapporto debito pubblico e PIL che per l'area euro e ampiamente inferiore a quello giapponese
E americano come imprenditori come italiani non possiamo che esprimere un giudizio critico per le politiche doterà ad europea adottate ma soprattutto lasciatemi dire per quelle non adottate
Risulta dominante un rigore che so poca l'economia
E che non incentiva la crescita ma austerità e rigore non sono stati in grado fin qui di piegare la crisi al contrario agendo a senso unico rischiano di esasperare una
Esistono ma è una concordia generale sul fatto che la moda la moneta unica abbia bisogno di fondati su un robusto retroterra di istituzioni condivisa continentali e di condivisione trattati
Eppure a questa constatazione non hanno fatto seguito atti né concreti né risolutivi interessi europei restano divergenti e spesso contrapposti
Mi piace pensare che l'Olanda e la Merkel lì era abbiano detto che l'Europa deve andare avanti comunale politica e non solo economica o finanziaria altrimenti se si ferma cade indietro finalmente è un segnale forte
L'istruzione l'istituzione che più si è impegnato in H tre G anticrisi e senz'altro la Banca centrale europea
Sotto la guida lungimirante di Mario Draghi un italiano lasciatemi dire la BCE ha compiuto scelte fondamentali
All'inizio di settembre vincendo le resistenze grandi è garantito che la BCE effettuerà acquisti senza limiti dei titoli dei Paesi in difficoltà il famosissimo Porto Antico fondati spread
Per ridurre il divario troppo ampio dei tassi di interessi sul debito pubblico si tratta di un'azione decisiva per assicurare la tenuta del nostro o della nostra moneta unica e della stessa Unione europea ma di parte sicuramente non sufficiente a rilanciare lo sviluppo e dell'Europa
La politica monetaria rischia infatti di generare nuove rigidità se non troverai completamente o in altre azioni i pezzi conterranno il sostegno della BCE dovranno infatti impegnati a contenere ancor di più i loro bilanci e a ridurre debito pubblico
Ciò non lascia attacca spazio a quel recupero del mercato interno europeo senza il quale la crescita non potrà riprendere
La flessione dei consumi non è però dato solo italiano ma di tutto il continente persino la Germania potente potrà tese mondiale incomincia ad accorgersi che senza il supporto della domanda interna come è stato poc'anzi detto la crescita rallenta l'ambiente ripiega
La grande difficoltà del mercato europeo è stata anche uno degli argomenti oggetto dell'incontro di sabato tra Governo e FIAT da cui è emersa la necessità per l'azienda torinese come di ogni altra di puntare in questo momento sui mercati extra-europei
Dalla Comunità europea e dai singoli Paesi dobbiamo sperare in una politica più espansiva che faccia ripartire i consumi renda soprattutto possibili di investimenti
Non si può pensare che i Paesi industrializzati come la stessa Italia possano rimanere senza troppo a lungo sei per gli investimenti che sono indispensabili per mantenere le nostre imprese vive e competitiva
Nella tutto è durato cornice di questa austerità ha dovuto operare Governo Monti
E già si è assunto nove reca un onere gravoso in uno dei momenti più delicati e difficili della nostra storia repubblicana
è entrato sicuramente una situazione molto complessa di pesante rallentamento della crescita che secondo la Banca d'Italia ha perso dal luglio due mila undici a luglio due mila dodici circa tre punti percentuali
E lasciatemi dire quaranta il grafico la cosa più interessante notare che un punto di questi tre e data la mancanza di manovre deve dirmi di manovre di finanza pubblica questo dato molto molto sconcertante
A Mario Monti primo luogo e i suoi Ministri va riconosciuta della restituito alla nostra Italia credibilità e dignità e di questo lo ringraziamo moltissimo il Paese arretrato un posto di rilievo nel concerto europeo e internazionale
Italiani annotato sicuramente lo sostenga l'azione di governo hanno sopportato pure a fatica un carico fiscale che penalizza gravemente i consumi e il mercato interno mentre induce la capacità di investimento
Misure di legge dagli effetti molto onerosi come la riforma pensionistica non sono state contrastate come invece è successo altrove
Noi italiani l'abbiamo accettata come un male doloroso ma necessario
Come imprenditori di fronte alle già sul mercato del lavoro non possiamo che dire che si tratta di un'opportunità mancata è stato un compromesso e non accolte le esigenze reali né delle imprese e del mondo del lavoro
Ci impegniamo per fin d'ora per la sua revisione
Va detto inoltre che ci sono atti dell'intervento che non sono state ancora soddisfatte sul piano delle livelli d'azione del privatizzazione ad esempio si è lavorato poco e si è lavorato male
è un capitolo che va sicuramente riaperto nonostante i vincoli di finanza pubblica non è infatti più sopportabile agire solo sul versante delle entrate va immediatamente dato il segno di una riduzione strutturale ed incisiva delle uscite
Sia della spesa pubblica denota una finora timida spending review sia cosa richiesta a gran voce da tutto il Paese dei costi della politica
E questo presupposto crede possibile riduzione della pressione fiscale e crea e
Possiamo dire che noi riteniamo più rinviabile
Diversamente sarà impossibile far comprendere a noi italiani il significato di quell'operazione complessiva che si sta compiendo con il forte rischio che le aziende che oggi ci sono domani non siano più qui a fare da traino l'economia del Paese
Come imprenditori poi non possiamo che puntare il faro sugli investimenti bisogna creare un contesto idoneo e favorevole da un lato
Ed attrarre favorire nuovi investimenti dall'altro perché confermare soprattutto chi già investe dell'opportunità di continuare a farlo
Oggi ma data attività degli Investimenti non è solo offerta dall'Asia ma anche da Paesi molto più vicini come Svizzera e Austria
Quando parliamo di attrazione degli investimenti non possiamo dimenticare che la prima Emilio la dimostrazione in questo campo e mantenere le aziende che già abbiamo del nostro Paese
Su questo punto mi rivolgo anche alle banche che devono tornare dentro i nostri partner sviluppo e non degli asini tesorieri
In generale servono misure Donelli alzare l'imprenditorialità attraverso la facilitazione dell'opportunità degli investimenti produttivi
Penso ad ammortamenti a diritti citati come una Tremonti terra una una Sabattini grata per la promessa e poi non è stata realizzata tutte cose che però è prenditori sono fondamentali
Per rivestimenti non ci riferiamo però soltanto a quei tecnologie capitale fisso struttura d'impresa noi imprenditori per primi siamo assolutamente consapevoli che la categoria di investimento fondamentale e il capitale umano
L'interesse dell'impresa si sposa oggi più CONAI con cura dei suoi collaboratori ed elevare la qualità del capitano umani del capitale umano costituisce una conditio sine qua non del vantaggio della nostra impresa
E altresì la via maestra per un miglior riconoscimento sotto sia i profili economico che organizzativa e sociale del contributo del lavoro
Come donna e come imprenditrice voglio ricordare l'insostenibile ormai spreco di risorse per lo sviluppo economico
Rappresentato dalla grave su cui sei per l'occupazione femminile l'Italia sconta un ritardo che si ripete poiché l'aveva le capacità di crescita di cui fu soffriamo da troppo troppo tempo
Dobbiamo ricreare le condizioni anche per rilanciare l'occupazione giovanile
è necessario rendere nuovamente attrattivo e di prospettiva per i giovani lavorare dell'impresa e soprattutto nelle imprese industriali
Per questo dobbiamo partecipare maggiormente anche il tema dell'education e della formazione coniugando gli interventi pubblici con le esigenze degli atti dell'impresa
Per lanciare la produttività del Paese soprattutto del sistema industriale e necessario porre al centro dell'attenzione la formazione delle competenze e della cultura del fare mette in crisi anche dal declinato l'istruzione tecnica professionale
Non credo infatti che sia una pura coincidenza il contemporaneo declino negli ultimi quindici anni delle nostra produttività e il parallelo calo delle iscrizioni all'istruzione tecnica e professionale
Se poniamo confronto i sistemi formativi disarmare d'Italia in Germania solo il trenta per cento dei giovani si indirizza verso percorsi formativi iniziali mentre sessanta per cento sceglie percorsi tecnologici più diversi i diversi livelli formativi
Ciò si riflette anche l'occupazione giovanile dei due Paesi nel due mila undici il tasso di occupazione nell'arco di età tra i quindici e ventiquattro anni in Germania e alle due del cinquantatré per cento mentre l'Italia si attestava solo ventinove per cento
Abbiamo il dovere di credere nei giovani di offrirlo alla nuova via
Diventa dalla fiducia dalla rivolta che sono foriere solo di grandi delusioni e come ha detto il grande filosofo francese da morente la Colella dei giovani non trova un Progetto con cui sostituire il vecchio sistema l'evoluzione può diventare addirittura regressiva
Oltre l'attentato capitale umano dico è al Governo alle forze politiche sociali chiediamo di porre al centro il nodo delle politiche industriali
è indispensabile per recuperare quel decreto che quel dinamismo economico di cui abbiamo bisogno pensiamo a provvedimenti molto concreti tali da produrre spetti anche nel breve periodo
Voglio qui prospettare due versanti di iniziativa a solo titolo di esempio pratico
Il primo e costituito da una svolta risoluta nella tutela delle relazioni industriali dobbiamo accogliere la sollecitazione che Presidente Monti ha rivolto alle parti sociali invitandolo a intervenire sulla scarsa produttività del sistema italiano
Sono stati persi oltre venti punti percentuali rispetto alla Germania negli ultimi dieci anni
Siamo sempre fanalino di coda negli indici internazionali
Per questo chiediamo anche al Governo di procedere rapidamente e con gli interventi normativi necessari per i recuperi di produttività come ad esempio l'accorpamento delle festività provvedimento annunciato ma non attuato
Pensiamo però che le parti sociali debbano avere su questo tema un ruolo determinante sono in scadenza molto importanti contratti di categoria protetto quando sta per decadere tra qualche mese l'accordo intercorre interconfederale che di disciplina
E che era stato concordato in un contesto economico completamente diverso ricordiamoci trattato questa addirittura nel due mila otto
Rinnovare i contratti in scadenza secondo un indice automatico nazionale per la validità triennale aumenta i costi senta risolvere problema più urgente che recupero della produttività
La depotenziato e contratto nazionale attinge ad altre esperienze europee esportando la parata la contrattazione ovviamente dove ci siano le condizioni
In direzione dell'impresa
Il terreno aziendale rappresenta infatti tutta l'ambito di applicazione di accordi in grado di regolare lo scambio fa incrementi salariali il gruppo della produttività
E nell'impresa che lavora deve trovare proprio riconoscimento economico a fronte di miglioramento delle performance della stessa azienda
Chiediamo ai sindacati di condividere con lei questa nuova logica contrattuale essa può portare sia il miglioramento della prestazione professionale del lavoratore sia la sua valorizzazione retributiva
Il tavolo che ci sollecita il Presidente Monti e sicuramente la migliore occasione anche per affrontare definire insieme l'organizzazione seria sindacali nuove regole sugli aspetti contrattuali
Esempi di soluzioni tecniche non ho parlo mancano a patto però che vi sia una reale volontà di misurarsi fino in fondo con queste esigenze
La seconda direttrice di intervento riguarda il nuovo assetto organizzativo ed istituzionale delle grandi concentrazioni urbane recentemente definite dal Governo
Questi saranno i futuri poli di sviluppo capace di liberare energie risolta per promuovere i caratteri e le potenzialità dei diversi territori
La missione di Torino dalle dieci grandi citate sui grandi città metropolitane e quella di rappresentare il vero polo manifatturiero nazionale
E sta dunque si candida in modo naturale con le proprie caratteristiche a diventare un luogo di sperimentazione di politica volta a favorire la crescita industriale
Chiediamo e siamo in grado di elaborare sperimentare insieme al Governo e agli enti territoriali nuovi strumenti per incentivare la diffusione e il potenziamento della manifattura intelligente
Un modello produttivo che coniuga l'innovazione tecnologica ai nuovi assetti organizzativi
Inoltre viene devono diventare la villa barattoli industriali di eccellenza del made in Italy ricercando nel contempo una migliore qualità del lavoro e la compatibilità ambientale
Ovviamente il tema della realtà e dell'area metropolitana ci porta direttamente alla nostra città e i suoi problemi negli ultimi tempi si è discusso molto dell'etica della nostra città voglio dire chiaramente che un approccio che non condivido
No perché non mi accordino voglia vedere indicatori negativi ma il declino non è una materia che si possa stabilire a tavolino
Il nostro compito adesso e lavorare con tenace volontà insieme all'istituzione tutte per il rilancio della nostra città e della sua area
Ci riusciremo sicuramente se sapremo rimettere in azioni i motori di Torino e della sua crescita
Infatti dalla rivoluzione industriale in avanti Torino ha sempre guidato lo sviluppo economico italiano abbiamo sempre inventato abbiamo sempre innovato sperimentato e signori rischiato
Imprenditori toglie torinesi come gli italiani ma lasciatemi dire forse ancor di più dispongono di una risorsa peculiare che Cheney data tutto il mondo la nostra creatività
Non sto a dirvi che qui sono nate tantissime cose lo sappiamo la gotiche ci ripetiamo sempre però fatto noi sappiamo inventare nuovi prodotti nuovi processi
Siamo più flessibili e creativi di tanti nostri concorrenti
La creatività riceve il matematico defalcare agli inizi del Novecento io mi elementi esistenti con connessioni nuove che siano utili ecco e quanto dobbiamo continuare a fare concentrando le nostre risorse il nostro potenziale sulla capacità innovare
Questa e la nostra tradizione questo il nostro DNA
Torino è stata le città europee una delle più capaci di cambiare nel corso degli ultimi vent'anni che abbiamo spesso ripetuto
Questo cambiamento è stata in parte in grande parte finanziato con soldi pubblici che oggi non sono più disponibili
Ora dobbiamo riscoprire che il primo motore di trasformazione e costituito dal nostro sistema delle imprese
Un motore che la crisi affidando nella sua stessa capacità di esistere e di funzionare
Ma non possiamo permetterci di tagliare il ramo sul quale ogni impresa poggia
La capacità di progettare la capacità di investire di restare sui mercati magari accolto oggi di grandi sacrifici per porre le basi della presto di domani
Guai se al primo accenno di ripresa ciascuno di noi non arrivate pronto con nuove idee e nuovi prodotti con i quali risponderanno alla nuova domanda del mercato
Il presente e il futuro di Torino sono strettamente legati all'efficacia del mobilitare per lo sviluppo le energie e le risorse migliori della nostra società locale
Queste risorse si chiamano ricerca tecnologia formazione lavoro dei giovani e lavoro delle donne in questo ambito si da proseguire che si ricava l'impegno avviato con Francesco Profumo come rettore del Politecnico
Dobbiamo imparare a far leva sulle nostre qualità migliori per promuovere un coordinamento immigrazione sempre più stretti fra le componenti dell'industria della ricerca della tecnologia ed era imitazione territoriali locali
In primo luogo dobbiamo investire sulle start-up proprio come una grande squadra di calcio invece delle sue leve giovanili contribuendo a sviluppare un efficace sistema capace di farle nascere e crescere internazionalmente
E lì che si creano nuovi prodotti noi imprenditori molti dei nostri associati potranno poi portare all'interno dei loro perimetrati dentali tutte queste innovazioni
Dobbiamo dare fiducia a chi crede che diventare imprenditori sia uno dei modi più belli per realizzare i propri sogni di autonomia e di creatività
Parlo di giovani fare queste ignara di un incontro dei giorni scorsi col gruppo torinese dei global sei per
Sono network dei ragazzi dei venti o trent'anni attivo oggi centosettanta città del mondo creato dal World Economic Forum di Davos
Fanno loro nota quasi una classe dirigente patacche eccezionali per formazione e per diciamo che qui a Torino ha visto impegnati sul tema della promozione dei valori dell'imprenditorialità perché come dice un nostro associato imprenditore e sempre e ancora bello
Anche dal sei per di Torino ma il nostro supporto convinto il nostro incoraggiamento
La nostra unione pensate sostiene tantissimi giovani che pensate le fatta per cento dei casi la considerano secondo il rapporto rotta una destituzione più affidabili della città queste andato straordinario
Sul tema della FIAT che penso stia a cuore a tutti trovate nell'azione alcune considerazioni che però non vi leggerò
Si tratta un argomento importante per l'Unione per Torino sul quale non potevo non intervenire
Ma ho chiesto a Prato Marchionne che in carica in sala qui con noi contro nei campi intervenire personalmente ed anche il suo punto di vista e lo ringrazio veramente di cuore perché interverrà dopo il collocamento Cometo Accornero per questione di tempi di collegamento
Per quanto mi riguarda vi devo dire che io non ho mai avuto dubbi sul futuro e la FIAT in Italia anche di fronte a polemiche spesso sterili e strumentali che purtroppo affiggono sempre troppo il nostro Paese credo infatti che se la questione di fiducia delle persone e nel loro lavoro
L'accelerazione del cammino verso lo sviluppo non sarà possibile tuttavia che lo metteremo in campo intero potenziale di cui disponiamo questo obiettivo esigenza per cambiare quando è necessario stile di vita e stile di lavoro
Dobbiamo renderci conto che il mondo intorno a noi sta correndo alla velocità sempre maggiore
E che la crisi sta imprimendo una sterzata ulteriore non possiamo più nasconderci dietro alibi come abbiamo sempre fatto così o i nostri diritti sono intoccabili se lo faremo ci condanni Remo Danovi Spezia un impoverimento progressivo
Impariamo a scommettere di più e in primo luogo sulle nostre forze
Una delle mie frasi preferite resta sempre quella vitelli Chennedy quando fu eletto Presidente degli Stati Uniti che dite non chiede articolato Paese può fare corte per tema chiede che cosa può fare tutto il tuo Paese ecco dobbiamo cogliere tutte le occasioni che si presentano
Il progetto partiti ad esempio ci mette davanti a un'occasione estremamente significativa questo progetto può diventare una nuova frontiera di aggregazione della città
Può essere traguardo per far convergere gli sforzi verso l'obiettivo di modernizzazione innovazione condiviso sia dalla nostra città e dalle sue impresa
Per tale ragione abbiamo aperto al Sindaco la nostra disponibilità che sono contenta che è stata accolta ad vogliono voi di promotori all'interno della Fondazione smaltiti
Vanno poi nella giusta direzione le piattaforme tecnologiche i poli innovazione su cui stiamo lavorando con la Regione da tempo e ne sono dimostrazione successi conseguiti dal mercato nostro polo importante della meccatronica
Il nostro che nel territorio a tutte le potenzialità per essere artefici della nuova rivoluzione industriale centrato su quel modello di manifattura intelligente di cui parlavamo
E una dimensione della produzione per molti aspetti inedita ma coerente o quel pluralismo di vocazioni produttive che la città ha sviluppato in questi anni
Può concorrere a configurare un nuovo tessuto all'insegna dell'equilibrio e della sostenibilità
Avviene ambientale
Questo e l'ambiente con le operare per Torino nel prossimo futuro ma soprattutto per la Torino dei nostri figli
In logica di responsabilità sociale siamo consapevoli lo sviluppo economico non solo possa essere coerente ma è indispensabile per il superamento di tutte le difficoltà che la nostra città attualmente sta vivendo possiamo e dobbiamo raggiungere insieme questi traguardi
Per farlo mi metodi al vostro servizio nella convinzione che solo un imprenditore come me possa comprendere di creditori come voi intendo quindi proseguire intensificare l'attività e servizi che da sempre hanno qualificate qualificano la storia industriale
Che lasciatemi dire hanno industriale con la U maiuscola di questo sono molto orgogliosa il programma Clemente prevede un lavoro di squadra insieme al Comitato di Presidenza al consiglio direttivo alla Giunta ma contando soprattutto sul contributo di ognuno di voi
E questa la sede per approfondire da non è questa la fede oggi per approfondire nel dettaglio tutte le linee direttive ma io vi assicuro il mio impegno come ho già fatto in Giunta
Come ho già fatto in Giunta per per il cinque punti fondamentali che sono favorire l'internazionalizzazione delle nostre imprese con il supporto del CEI
Che sta facendo un ottimo lavoro sui mercati globali soprattutto quelli più lontani che molti di noi hanno molta difficoltà a raggiungere
Collaborare ad incartare il sistema bancario scongiurando e per il pranzo per garantire l'ossigeno vitale per le nostre imprese che l'accesso al credito
Collaborare con il sistema universitario per potenziare le strutture la capacità di ricerca
Comperare con gli enti territoriali e la Camera di Commercio come vi ho fatto fino ad oggi per arricchire le dotazioni della nostra area al fine di attrarre investimenti per migliorare il rapporto tra impresa e pubblica amministrazione
Garantisco anche il mio impegno per razionalizzare e modernizzare il sistema confindustriale in una logica di efficienza e di riduzione dei costi
Ecco da parte degli imprenditori deve rilanciare il suo ruolo è un luogo di incontro una piaga aperta dove ogni imprenditore può portare un'idea ed ascoltare dei degli altri
Abbiamo una grande responsabilità verso la nostra città verso le aziende che resistono verso gli uomini e donne che ogni geometri ma non le fanno funzionare voglio modello basato sulla partecipazione e sulla condivisione di diritti e di doveri
Da costruire insieme a chi governa Torino e che governa e nostro Piemonte grazie mille
E adesso dovrà metterci corre in collegamento il ministro Fornero vediamo se siamo in grado di averla in linea
Ecco l'allora Ministro sentite recante idea potuto sentire tutto
Sì io ho sentito benissimo il suo intervento e l'ho molto apprezzato
Grazie
Voglio però anzitutto portati il mio saluto a lei Presidente alle autorità ma tutti i presenti in sala
E rimarcare che questa è una data importante per Torino che vede per la prima volta un addotta
Alla guida della sua Unione industriale una delle più antiche del Paese
Licia Mattioli si trova ad assumere in un momento di gravi difficoltà una carica nella quale può influenzare il corso degli avvenimenti
In un'area il cui andamento economico sarà decisivo per l'Italia
L'andamento economico dell'Italia a sua volta potrà rivelarsi decisivo per il futuro dell'Europa e delle euro
Per questo a lei Presidente va un augurio del tutto speciale e particolarmente caloroso
Dal Ministro delle pari opportunità ma anche personalmente e affettuoso a me affettuosamente da essa fornirò
Ci stiamo sperabilmente lasciando alle spalle una delle cadute produttive più severe dalla fine della seconda guerra mondiale
Ma i segnali di ripresa sono ancora molto deboli e insufficienti
Il Governo di cui faccio parte ha dovuto adottare con urgenza misure incisive per mettere in sicurezza le finanze pubbliche giunte nell'autunno scorso sull'orlo del collasso
Non abbiamo però mai perso di vista l'obiettivo della crescita
Il risanamento ha rivelato e forse anche a gravato una serie di debolezze economiche strutturali la cui severità e Giunta parzialmente inattesa
La globalizzazione unità all'accentuata integrazione europea
Con l'introduzione e l'affermazione dell'n uno è eliminato nel giro di un decennio
Una serie di protezioni e di facili vie di uscita che troppo a lungo avevano illuso gli italiani sulla possibilità di schivare
Con l'arma facile delle svalutazioni i confronti veri con le altre strutture produttive avanzate in con i Paesi emergenti
Dopo un lungo periodo di tolleranza in mercati finanziari e il resto del d'Europa hanno cominciato a guardare con estrema severità al nostro debito pubblico di dimensioni troppo grandi
E a un benefici pubblico che continuava ad alimentarlo
I risultati delle passate storture sono sotto i nostri occhi
E carica hanno il settore industriale nel suo complesso e il settore industriale torinese di irresponsabilità particolari
Quali che siano le prospettive di medio e lungo periodo
Con le necessità cruciale di un salto di qualità del terziario troppo poco esposto alla concorrenza nel breve periodo sono uno scatto dell'industria
E in particolare dell'industria di grandi e medie dimensioni può garantire all'economia italiana di tornare a crescere algoritmo accettabile
Per questo l'apporto di Torino e per il Piemonte appare indispensabile
Nell'assoluto nella situazione attuale nessun Governo e neppure quindi il Governo di cui faccio parte
Potrebbe assicurare col immediatezza all'industria gli ingredienti di una ripresa rapida e normali
Il Governo non può
Ridurre in maniera sensibile il carico fiscale
Ne
Il cuneo fiscale
Può però e questo si è cercato di fare con la riforma delle pensioni con quella del mercato del lavoro con i decreti sulle liberalizzazioni e sulle semplificazioni
Creare condizioni di sostenibilità dei conti pubblici
E attivare meccanismi che garantiscano quando la ripresa si affermerà i prerequisiti per una maggiore competitività e una più sostenuta dinamica della produttività
Il Governo può stimolare semplificare accompagnare una scintilla di crescita difficilmente può crearla meno che mai con il ritorno alla facile spesa pubblica
Nulla può in un sistema di mercato sostituirsi al ruolo dell'imprenditore al suo spirito di iniziativa e la sua scommessa sul futuro alla sua assunzione di rischi
Occorre invece contribuire al risveglio di energie latenti alla loro canalizzazione verso uno sviluppo sostenibile e socialmente responsabile
Non pensavo di parlare di FIAT
Ma non vorrei che il non farlo sembrasse sottrarsi al dovere di trasparenza e alla luce all'assunzione di responsabilità che sono invece il tratto distintivo di questo Governo
E quale apprezzato la ribadita volontà dei vertici FIAT di continuare a essere una presenza fondamentale nel panorama industriale di questo Paese
E di farsi carico anche in un contesto di forti difficoltà dei problemi occupazionali dei suoi lavoratori
Il Governo dal canto suo assicurato il suo impegno e la ferma volontà di collaborare con l'azienda per individuare possibili soluzioni
Arte a garantire solidità di prospettive produttive e occupazionali nel medio periodo
Questo impegno è dovere comune non soltanto nei confronti di Torino e per il Piemonte ma del Paese tutto
Nei confronti degli imprenditori e quindi nei suoi confronti Presidente Mattioli del Governo assume soprattutto un impegno quello di esserne vicino in completa trasparenza
Aperto a confronti pronto a fornire chiarimenti
A ricevere i suggerimenti a esaminare concretamente le situazioni locali che presenti no difficoltà ma anche opportunità
Sono personalmente io a disposizione per parlare io l'ho già fatto nei mesi passati sia col Presidente Squinzi sia converge associazioni industriali
Parlare di riforma del mercato del lavoro stiamo mettendo in piedi on monitoraggio un sistema di valutazione e anche in questo caso noi pensiamo che la direzioni sia stata giusta
Ma ovviamente non chiudiamo gli occhi rispetto a richieste che possano a bere diciamo la prospettiva di un miglioramento sia per l'impresa sia per i lavoratori
Qualche giorno fa mi sono trovata a dire che un ministro deve essere fiducioso nel futuro perché il suo stesso ruolo che lo richiede
Oggi voglio fare un passo in più
Credo di poter essere fiduciosa perché vedo esempi positivi di impegno civile anche dalle parti sociali
Perché sento crescere la disponibilità e la volontà in molti a collaborare
Nella ricerca di soluzioni agli annosi problemi che soffocano le potenzialità di crescita del nostro Paese
A cominciare dal riconoscimento del ruolo dei giovani e delle donne
Con questo impegno spero che riusciremo a rendere più stimolante più produttivo di risultati anche la sua Presidenza
E in quest'ottica riformulo a lei e a tutta l'Unione industriali di Torino i miei più calorosi e affettuosi auguri
Grazie
Grazie ministro per aver voluto essere con noi e anche come in questa o in questa forma di cotte le conferenza e adesso passerei la parola data Herzog Marchionne grazie mille
Signore e signori buongiorno tutto a tutti vorrei iniziare facendo le mine
Congratulazioni al diciamo azioni per la sua nomina del Presidente
Questa è una giornata speciale permanere per tutti noi
Per la prima volta inoltre
Un secolo di storia di questa riunione industriale
Una donna provocare i vertici dell'Associazione
Ed è un traguardo che fa onore a lei alle sue qualità
Ho trovato e lì c'è un imprenditrice tenace di successo che ha preso un'azienda storica
E la profondamente rinnovata introducendo il senso della sfida della competizione portando i suoi valori e la sua personalità
E grazie alla sua forte leadership grande passione alla sulla sua azienda si è aperta ai nuovi orizzonti e continua a crescere nel mondo sarà attrezzata
Per i più prestigiosi marchi nel settore o
Credo che le qualità professionali e umane di questa donna siano di gran valore alla nostra Unione
Non avevo intenzione di intervenire oggi per non interferire con i lavori dell'Assemblea e con la celebrazione
Vi è oggi so bene che quando ci si porta dietro qualcosa che è il peso ingombro
Di un orso come alla FIAT si è rischiato di nominare la festa
Ma dopo aver letto il giornale di ieri a commento dello scambio dirci opinioni piuttosto Franco che c'è stato sabato con il Governo
Ho chiesto al dice di concedermi qualche qualche minuto questa mattina permettere un paio di cose in chiaro
Tutti i giornali hanno pagine piene di articoli soffia sulle attese
Sul faccia a faccia con governo altri temi di varia natura ma anche la televisione ha svolto e tutto il suo ruolo contando persino quanti caffè abbiamo bevuto John ed io minima coerenza
Altrettanto importante dove li abbiamo presi
Sulla prima pagina del
La Repubblica Eugenio Scalfari ieri ha scritto nessuna delle due parti seduti al tavolo di Palazzo Chigi a quanto si sa era sulla difensiva ciascuno
Ciascuna aveva richieste da porre all'altra soprattutto del Governo perché gli inadempienti in questo caso e la FIAT
E non il Governo
Ho scelto voi ma avrei potuto portarvi altri esempi Scalfari vince per letta
Affermazioni come questa se ripetute costantemente rischiano di sembrare vere anche se non lo so
E credo che questa sia la sede la sede più adeguata a spiegare come stanno le cose perché voi esattamente come noi gestita dall'impresa
Dovette fare i conti con la competizione ogni giorno
La nostra non è una competizione politica non siamo a caccia di voti non organizziamo né partecipiamo a raduni elettorali o feste in maschera non siamo un movimento populista
Con baci abbracci il foto di gruppo da vasto
Non abbiamo nessuna coalizione di minoranza a garantirci la poltrona
Ma soprattutto non esprimiamo opinioni su argomenti che non conosciamo e che non sono di nostra competenza
Siamo soltanto noi nei mercati
Un rapporto diretto difficile a volte ruvido va assolutamente semplice nel suo schema di fondo
Allora ecco la vera storia recente sulla FIAT il faut que st'Whites su come stanno i mercati se come sta l'azienda su cosa stiamo facendo sulle nostre alternative per il futuro
I risultati della prima metà dell'anno mostrano come FIAT è in ottima salute anche se dopo la scissione non può puntare più sull'apporto l'apporto di FIAT Industrial
I ricavi sono saliti a circa quarantadue miliardi di euro l'utile della gestione
Ordinaria assalito a uno virgola nove miliardi l'utile netto di oltre settecento milioni
L'indebitamento netto industriale a fino a fine giugno era di cinque virgola quattro miliardi di euro ma è anche importante l'alto livello di liquidità di cui disponiamo pari a circa ventitré miliardi
Piero
Azienda è una presenza pressoché globale che si è spento che si estende dall'Europa al Nord America dall'America latina in Asia
Risultati del primo semestre sono totalmente in linea con i nostri obiettive per l'anno
Infatti prevediamo di chiudere il due mila e dodici con i ricavi superiori assentarsi settantasette miliardi di euro un utile della gestione ordinaria tra il tre virgola otto del quattro virgola cinque miliardi che rappresenta
Il risultato più alto nei cento tredici anni di storia di una FIAT che includeva la FIAT andasse
Un utile netto tra uno virgola due uno virgola cinque miliardi di euro quindi indebitamento netto industriale
Tra i cinque cinque e sei miliardi e una liquidità superiore ai venti miliardi
La verità e che noi non siamo mai nati la FIAT nel suo insieme è sana ed è in ottima forma
Nelle prime righe del romanzo Anna Karenina tosto iscrisse tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro ogni famiglia infelice è infelice a modo suo
Chiunque operi nel settore dell'auto oggi in Europa sta sperimentando diversi gradi di felicità
Ognuno sta soffrendo le pene dell'inferno a modo suo
Il mercato dell'auto europea europeo è un disastro
Si è infilato in un precipizio che non sembrava aver che non sembra ancora aver toccato il fondo
E le previsioni più recenti indicano che quest'anno la domanda di auto in Europa non andrà oltre il dodici virgola cinque milioni di unità di secondo livello più basso in venti anni
L'andamento dei cinque mercati più importanti d'Europa l'Italia la Francia e Regno Unito Spagna Germania e ai livelli minimi storici come non si vedevano da circa trent'anni
La Germania a parte
E le prospettive sono tutt'altro cherosene facciamo un salto indietro nella piena aprile del due mila dieci quando abbiamo lanciato il progetto Fabbrica Italia con una certa enfasi è un certo clamore
Abbiamo anche acquistato alcuni spazi pubblicitari sui giornali e in televisione orgogliosi di poter coinvolgere il Paese nel processo di ricostruzione della base industriale italiana
La situazione dei mercati allora era relativamente decente ci si aspettava che a metà del decennio tornasse ai volumi pre-crisi
La nostra avventura con Chrysler negli Stati Uniti avrebbe compiuto un anno
Di lì a poco ci sentivamo food fiduciosi nel processo di ciò non è un bel ovviato oltre oceano sapevamo di poter contare sull'aiuto di un mercato in ripresa sulla forza del team di leadership che era al lavoro
E poi si è scatenato l'inferno abbiamo scoperto
Tutto gli ultrà atto che l'Italia indebiti fino al collo che avevamo il terzo debito pubblico più grande del mondo che il Paese ed accorto di fondi che a dispetto stavano prendendo al volo
Avevamo bisogno di qualcuno per mettersi a posto le cose un gruppo di tecnici che ci portasse fuori dal nostro disastro
Non eravamo soli i soli a condividere questo destino anche la Grecia la Spagna l'Irlanda del Portogallo si trovano in una situazione simile ma non eravamo quelli grandi
E quelli difficili da ignorare e così siamo mosse ci siamo
Siamo usciti grazie alla brillante l'esecuzione di un solo uomo
Il Mario Monti che è stato capace di creare un clima di fiducia verso il nostro Paese riguadagnare la credibilità internazionale
è riuscito a convincere i suoi colleghi europei appoggiarsi alla Banca centrale europea ad avviare importanti riforme strutturali a scongiurare il rischio di forte
Ma tutto ciò avuto delle conseguenze dall'Italia come tutti gli altri Paesi europei e le prospettive economiche sono totalmente cambiate
E in particolare i volumi nel mercato per l'autonomia intrapreso una spirale discendente che in Italia ha raggiunto il punto più basso degli ultimi trentatré anni
Ad agosto abbiamo bloccato il nuovo record negativo
La domanda italiana è crollata e livelli del mille novecentosessantaquattro
Il tono delle previsioni col passare del tempo continua a diminuire di qualche nota
Questa è di globo pensai ma non è che non è soltanto per soltanto un esempio fra tanti
Nel due mila dodici globo Insight ha già modificato le sue stime al ribasso tre volte
Queste previsioni condizionano la FIAT le sue scelte non sono belle rose né ottimistiche ma sono una realtà
La nostra FIAT si trova sulla stessa barca di tutti gli altri costruttori tanto il produttore di massa contro i marchi primi un come dimostrano di recente i casi di Porsche di Mercedes
C'è chi ha annunciato chiusure di stabilimenti chi sta contando
L'entità delle perdite che i tagli agli investimenti chi ha lanciato proprie ponendosi è chi chiede aiuti al Governo
Finalmente però sta venendo a galla il vero problema
Non stiamo non siamo più soltanto noi dalla FIAT a parlarne ora anche gli altri produttori si stanno accorgendo che è necessario affrontare un handicap che storicamente e in modo cronico grava su questa industria
E questo all'eccesso di capacità produttiva
è come se non bastasse tra pile aprile due mila dieci e ottobre del due mila undici la FIAT ricevuto una raffica di richieste dalla Consob
Diciannove lettere in cui si chiedevano i dettagli finanziari
E tecnici su Fabbrica Italia un vasto piano strategico nuovo coraggioso di lungo periodo che aveva l'obiettivo di evitare il Paese cambiando l'approccio è una serie di relazioni storiche che avevano ingessato lo sviluppo del nostro Gruppo
Giunti alle sospesa speranze non abbiamo messo un comunicato era l'ottobre
L'anno scorso ritirando Fabbrica Italia indicando chiaramente che non avremmo mai più usato quella dicitura né fornito informazioni sull'entità degli investimenti o sui tempi
Ragione è semplice
Fabbrica Italia era nata con una prospettiva diverso
E non Progetto pensato e promosso per favorire la coesione sociale e tutti gli attori coinvolti
In modo da Falco compiere una svolta significativa alla nostra età industriale e di farlo insieme e in modo compatto
E non Progetto disegnato per contribuire alla soluzione dei problemi industriale dell'Italia e al suo futuro sviluppo
Poi all'improvviso è diventato un obbligo
Anche per la Camusso che parla molto di diritti
Poco di doveri
Non esiste alcun amministratore delegato al mondo che è considerato lo stravolgimento che c'è stato l'economia
Previsione nel mercato che stavano alla base del piano l'avrebbe visto come un obbligo
Oserei anche dire che non c'è giurisdizione civile al mondo che dovrebbe considerato in tal modo
Chiunque gestisca un'azienda sa che gli indirizzi strategici devono essere modificati adeguati ai movimenti dei mercati
Nel due mila e quattro abbiamo salvato la FIAT all'estinzione perché ne abbiamo cambiato la struttura organizzativa
E la cultura abbiamo risolto i nostri problemi tuttora interni e abbiamo abbracciato sfida dalla competizione lo abbiamo fatto anche nel due mila nove prendendo una Chrysler in bancarotta
Ed è emotivamente emotivamente a pezzi rendendola di nuovo un'azienda viva e di successo
E stiamo cercando ancora adesso di farlo nel nostro Paese proponendo un'alternativa credibile riduzione degli organici e alla chiusura delle fabbriche offrendo una speranza concreta è un modello diverso
Da quello per qualunque libro di economia indicherebbe
Come l'unico posto possibile
A volte vi pare che farebbe senso in questo Paese si una fatica di Sisifo ci mettiamo il massimo dell'impegno per scalare la montagna le difficoltà e di problemi che ci gestisce un'azienda
Che chi gestisce un'azienda in Italia si trova di fronte ma quando stiamo per raggiungere la cifra Cima ci sono sempre nuove forze nuovi paesi a trascinarci verso il basso
In ogni volta dobbiamo ricominciare daccapo
Lo ha sintetizzato in maniera molto puntuale un articolo de il Sole ventiquattro Ore di ieri parlando delle dieci zavorre che schiacciano l'industria italiana che indeboliscono la competitività di tutto il sistema manifatturiero non solo dalla fine
Siamo il Paese in cui l'impresa edile in cui sulle imprese gravano le tasse più alte d'Europa la giustizia più lenta
Tre citai Caspit cari la burocrazia più contorta
La lista delle inefficienze si aggiungono le infrastrutture che sono tra le peggiori in Europa pratiche per l'asporto dei più difficili un costo del credito tra i più elevati e poi la piaga dalla corruzione
E siamo ovviamente gli ultimi per produttività
Le condizioni per accedere ad un finanziamento non sono grandiosa lettura del default swap la FIAT è stato fortemente condizionato da quello dall'Italia negli ultimi venti metri
E questo succede nonostante i flussi di reddito per la nostra azienda abbiano raggiunto un'ampia diversificazione geografica
Essere considerati italiani nel De Santis non aiuta
E nonostante il
Perciò di fronte all'evidenza dei fatti siamo tutti in attesa del miracolo
Speriamo per qualche costruttore straniero venga ad investire nel nostro Paese
Gravi sollevarle le sorti
Forse perché nella nostra storia abbiamo subito più di un'invasione e ogni volta ci siamo illusi di aver trovato il salvatore
Ho qualche notizia da darvi negli ultimi otto anni e mezzo ho cercato costantemente in ogni modo di coinvolgere un partner straniero nelle nostre attività in Italia
Non ho avuto successo dichiaro il mio completo fallimento
Non c'è nessuno che voglia accollarsi anche una sola delle zavorre italiane
Se vuole essere chiaro sul punto non sono né i lavoratori la nostra gente il problema lo è il sistema
Non sarò certo io a deludere quali che inneggiano ad un intervento dalla vostra anche
Per quanto mi riguarda dolore il benvenuto a come produttori in questo Paese farò tutto il possibile per facilitare il loro ingresso
Ben venga uno stabilimento fosfati all'nel nostro Paese
Macquarie tra di voi che sono sul libro paga di Wasp
Chiedo gentilmente di ribadire i vostri proprietari tedesche un concetto semplice è chiaro l'Alfa Romeo non è in vendita
Ho pensato rilievo non piemontese per rendere efficace il senso di quello che intendo
E vi chiedo già scusa dalla pronuncia
Molti utenti che ha
Lascia perdere vacante
Per me al gioco
Più giuridico con il pubblico
Per raccontarvi tutta la storia sembra che piaccia abbia detto che non hanno fretta che però la FIAT non è abbastanza malconcia
Quando lo sarà allora lui si prenda la
L'agenzia di stampa Reuters ha dichiarato siamo pazienti
E abbiamo tempo
Non ne sentirete parlare prima di un paio d'anni poco prima di luglio un dirigente della Volkswagen
Aveva dichiarato che se uno dei piani chiavi di Marchionne vacilla sale a mollare accogliere i pezzi
Beh spacconata e le tedesche non mi sorprendo
Quello che trovo stupefacente che noi in questo Paese abbiamo perso ogni barlume di orgoglio nazionale
Proprio ora che abbiamo trovato in fase di un allegato tecnico per sostenere gli investimenti necessari al rilancio dell'altra
Chi garantisce accesso alle necessarie piattaforme con volumi sufficienti è un mercato adeguando continuiamo invece a insistere perché FIAT ne ceda la proprietà
E solo per assecondare una fissazione per le marche straniere
Tutto ciò semplicemente foga
Vuole lasciar in ultima considerazione dobbiamo capire
Tutti noi che ci troviamo in una fase di discontinuità storica un'epoca in cui viviamo i problemi che dobbiamo affrontare ci collocano a un bivio arrendono le nostre scelte ancora più cariche di significato
La scelta che si impone oggi e trasportare una cultura dalla competizione portarci al passo con il resto del mondo oppure restare a casa rassicurati dell'abitudine di lasciare tutto come confortati dall'illusione che prima o poi
Cioè risolvere risolveremo
La scelta e trasporti ca sporcarsi le mani in un campo aperto oppure a difendere lo status quo quello che per gli ultimi niente vent'anni ci ha condotto ad un lento in un ignorare inarrestabile declino industriale
Abbiamo già perso troppi anni di produttività di competitività e di benessere per i nostri cittadini
Smettiamola di credere in farsi prose falsi profeti i supereroi non esistono
Esiste invece il lavoro di tutti i giorni e quel lavoro su cui è fondata la Repubblica italiana esista l'impegno di persone che non si rassegnano alla decadenza
Esistono orgoglio di una nazione che vuole dimostrare di essere all'altezza della propria storia
Questi sono gli unici valori reali sicuri partire far ripartire il Paese
E nulla al mondo li posso estroso sostituire
Anche la FIAT si trova un bivio la nostra scelta e tra ridurre la capacità produttiva licenziare migliaia di dipendenti con danni incalcolabili perché sul tessuto sociale italiano
Oppure cercare insieme le nostre persone di sfruttare le competenze che abbiamo a nostra conoscenza di prodotto di processo il livello tecnico dei nostri impianti per aprirci la strada
Verso i mercati esteri non dico che la seconda alternativa sia priva di rischi
E di sicuro non è né facile né garantita
Ma è l'unica strada possibile per evitare una catastrofe
Come sempre avviene nei momenti cruciali dalla storia di una comunità anche ora c'è bisogno che questo diventi un progetto condiviso verso cui indirizza energie il contributo di tutti
Il Governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancora
Ancora ancorando il nostro Paese e Paese al passato dobbiamo ricordarci che abbiamo davanti e unitaria che ancora tutta da ricostruire
Non ci sono ricette segrete se vogliamo lasciare ai nostri figli un futuro che sia all'altezza delle nostre aspettative di crescita industriale sociale e civile
Niente che non si chiami volontà impegno nel lavoro
Vorrei rileggervi le parole che ha istante uso per riflettere su un'altra grave crisi quella del ventinove
Restano ancora oggi una grande lezione per tutti
Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose
La crisi e la più grande benedizione per le persone né per le nazioni perché la crisi porta progressi della creatività nasce dall'angoscia come giorno nasce da un'auto scura
Ed è una crisi che nascono inventiva le scoperte e le grandi strategie
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato
Chi attribuisce la crisi i suoi fallimenti e difficoltà violenta del suo stesso talento dal più valore problemi che alle soluzioni
La vera crisi nella crisi dall'incompetenza
Inconveniente delle persone e delle nazioni e la pigrizia nel cercare soluzioni per via di uscita senza crisi non ci sono sfide senza simile la vita e Ugo Intini
Una lenta agonia senza crisi non c'è al merito nella crisi che emerge il meglio di ognuno perché senza crisi tutti i venti sono lievi prezzi
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere la crisi esaltare il conformismo
Invece la vorremmo lavoriamo duro finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa che la tragedia di non voler frutta lottare per superarla
Questo è un invito a tenere a mente facendo tesoro delle esperienze passate negli ultimi otto anni abbiamo affrontato ogni imprevisto abbiamo superato crisi interna ed esterna
Nel due mila e quattro abbiamo curato i nostri mari interni nel due mila otto due mila nove
Abbiamo fatto i conti con il disastro finanziario generato negli Stati Uniti e con gli effetti
Che ha provocato sull'economia reale in tutto il mondo abbiamo gestito con responsabilità le conseguenze del crollo dei mercati e l'impatto che ho avuto sulle nostre imprese presso i nostri lavoratori
L'abbiamo potuto fare perché c'è sempre stata una parte del sistema la parte che
In quel determinato momento era la più forte che ha lavorato per permettere a quella più debole di risollevarsi e di andare avanti
Le crisi possono cambiare natura il Paese ieri negli Stati Uniti oggi in Europa ma quello che non cambia e la nostra capacità di serrare le fila
Se c'è un valore nella leadership Poggi è quello di chi chiudere il cerchio di sentirsi parte di una comunità più ampia egli un disegno più grande
Dobbiamo agire pensare come un unico gruppo di persone che vogliono andare tutto nella stessa direzione
Concludo confermando l'impegno per la FIAT verso questo Paese come la più grande impresa privata italiana faremo tutto il possibile per contribuire
Risoluzione dei temi in agenda diciamo azioni
Confermiamo il nostro impegno nel nostro piccolo sosta nella nel nuovo al suo nuovo incarico buon lavoro a tutti noi
Un grazie mio personale e i credo di tutta la nostra unione aperto Marchionne per aver dato questo messaggio
Comunque molto positivo e soprattutto dell'aceto questo luogo la nostra cada comune per Ankara annunciamo a tutti voi grazie mille adesso passo la parola a Francesco Profumo
Grazie di essere qui
Buongiorno a tutti
Permettetemi innanzitutto di ringraziare Gianfranco Carbonato
Conta un franco
Otto anni fa quando lui divenne presidente dell'AMA incominciamo un percorso
Un percorso che forse ci ha consentito pur nelle difficoltà di avviare un processo culturale all'interno di questo Paese
Partendo proprio da questa città
E questo processo culturale è partito dalla scuola
Giantin Gianfranco e Dio pensavano
Forse
Anche con un eccesso di visione
Che il mercato del lavoro non sarebbe più stato un mercato solo nazionale
Che la grande sfida per noi sarebbe stata quella di costruire dei percorsi di formazione
Che ci consentissero
Di attrezzare i nostri giovani
Per un mercato che è stato è contenta
Forse Gianfranco lo ricorda quando andammo a cena
E parlammo per la prima volta
Di creare a Torino un AB della conoscenza
Che non fosse più piemontese e non fosse più nazionale
Ebbene
Io lo ringrazio perché in questi anni abbiamo avuto questa queste lungimiranza e oggi
Forse
Possiamo inserirci in questo nuovo processo Paese
Proprio partendo
A quel nostro primo incontro
Permettetemi naturalmente
Di fare gli auguri Alice Mattioli che io conosco da anni ne conosco
La sua tenacia
La sua dolcezza
La sua capacità
In un momento così difficile di prendersi una grande responsabilità auguri io sono sarà in tre vicino arte
Naturalmente sono particolarmente felice oggi di essere qua con voi
Perché io pur non essendo torinese sono profondamente integrati in questa città
Ne è un grandissimo rispetto
Credo
Di aver lavorato bene con voi e credo che potremo lavorare ancora proprio su quelle basi
Su quanto io ho imparato in questa città prima come studente
Che però i
Come professore
Come rettore di questa grande scuola che il politico di Torino
Che forse un po'l'Italia l'ha cambiata
Sabato mattina quando siamo stati insieme
Nel nuovo campo segnali
Ero veramente felice perché credo che il messaggio
Che siamo riusciti a trasferire alla città non è più di pochi mai dalla città
E credo che ci siano quindi le premesse perché questo Paese partendo da Torino possa nonostante le grandissime difficoltà che abbiamo ri avviarsi verso un percorso
E
Una sua capacità di ripresa
Nella quale nel tutti crediamo
Io sono meno pessimista di altri forse perché vivo quei giovani
Forse perché in questi mesi pur conoscendo poco la scuola ho dedicato molto tempo la scuola
Ancora questa mattina sono andato in una scuola in corso Marconi
Dove circa il cinquanta per cento
Erano cittadini che sei anni fa non erano cittadini questa città venivano da altri Paesi venivano ad altri regioni ebbene vi assicuro che il nuovo Paese nasce di lì
Questi bambini imparano la geografia non sui libri ma dal racconto dei loro compagni
Imparano che cosa sono le altre culture
Nella quotidianità e credo che questo sia il vero valore questo sia
Un qualche cosa che fa la differenza
Ma per provare a dare una risposta hai molti quesiti che sono stati posti questa mattina
Io credo che
Oggi
Io
O l'impegno primario
Quello di provare a disegnare un nuovo sistema dell'educazione
Dell'università e della ricerca
Che sia
Un elemento di crescita per il Paese in un sistema che non è più lo stesso
Due sono gli elementi centrali
Uno che
Il nostro Paese dovrà allinearsi di più alle politiche l'Europa noi in questi mesi abbiamo parlato a lungo di Horizon venti venti
Europa io credo che le nostre politiche dovranno essere politiche strettamente connessi a quello dovremo individuare
Un piano settennale per la nostra ricerca
Che si chiami Europa Horizon venti venti taglia e che ci consenta di avviarci verso un processo
Che integri profondamente le specializzazioni delle delle nostre regioni quindi io credo in un processo di pipeline e continua dove ogni euro che investiamo è una
Nero che riportiamo
In Europa e che ritroviamo ritorniamo moltiplicato da loro
Partiamo male lo sapete
Noi oggi investiamo in Europa circa quindici miliardi
Ne ritornano meno di dieci
Questo significa che ogni Euro che noi investiamo
E perdiamo quaranta centesimi
Quando è cominciato questa mia nuova attività mi sono chiesto mi sono detto guarda siamo un Paese generoso Paese capace di guardare agli altri agli altri più deboli di nome
Purtroppo siamo quasi solo
L'Inghilterra ogni euro che investe
Lo riporta a casa con un euro e mezzo
Nulla l'Olanda un'era e quarantacinque
L'arte un euro e cinquanta il Belgio un euro e quaranta
E la grande Germania zero novantaquattro
Noi per ogni euro perdiamo quaranta centesimi
Questo significa
Che dobbiamo cambiare marcia dobbiamo trovare una modalità per recuperare questo capo che è un gatto è troppo pesante
Nello stesso tempo le politiche dell'educazione dell'università della ricerca sono politiche non di parte
è necessario un progetto un progetto che
Continui nel tempo
E nel quale sono profondamente impegnato a definire processi entrino
Però perché questo possa avvenire
Io credo una cosa
Che è necessario ripensare un bene comune
In questo Paese purtroppo in questi ultimi anni ha prevalso il bene del Sindaco il bene di poco
Il bene comune è sembrato un qualcosa
Che non facesse più parte di questa nostra cultura
Ebbene questo bene Kultur questo bene comune credo che debba partire da sei punti
Il primo e la valorizzazione della capacità
E del merito delle persone
Dove questi due elementi sono coniugati la persona può esser molto capace ma poco impegnata o viceversa
Il risultato finale non è quello ti male
E noi dobbiamo invece insegnare fin dalla scuola
Che
Valorizzazione delle capacità e dell'impegno sono un tutt'uno
Il secondo elemento
E l'apertura
Io vengo da un mondo
In cui
Da sempre ha prevalso la cooptazione
Ha prevalso il fatto che
Abbiamo rigenerato noi stessi
Un mondo in cui
Quando eravamo pochi questa aveva senso oggi probabilmente nulla più
Dobbiamo diventare più aperti più essere capaci
A mescolare nostro sa
Il terzo ponte la trasparenza vi sia un Paese tecniche ha paura ogni volta che dobbiamo pubblicare dati ogni volta che dobbiamo confrontarci con gli altri siamo sempre difficoltà ebbene io credo che
La trasparenza sia un elemento essenziale
Il quarto elemento
è il tempo
Noi fin dalla scuola
Non impariamo cos'è il valore del tempo se facessimo un'analisi sulle origini del debito nostro pubblica
Io credo che uno degli elementi centrali sia proprio questa carenza sul tempo pensate le grandi opere che sono state fatte con grande ritardo o che non sono state mai fatte
Pensate I ritardi cronici della pubblica amministrazione
Al fatto che noi non siamo mai ingrato che rispettare i tempi
Ebbene questo purtroppo lo impariamo ancora una volta dalla scuola
Noi abbiamo
Un tempo definito terra la conclusione dei nostri studi
E abbiamo invece molti che l'ho trovato
Ebbene ancora una volta la scuola credo che sia l'elemento centrale rispetto a questo
Il quinto elemento
E la semplificazione
In questi mesi al Ministero la parola più ricorrente
è stata la norma
Sembra che non sia possibile far nulla senza la norma
E dietro la norma si nasconde il fatto che nessuno è più responsabile di nulla
Demandiamo sempre ad altri responsabilità
E io dico la verità sarei disponibile a pagare qualsiasi cosa pur di avere accanto a me giurista
Che in ogni occasione mi sappia dire se necessario veramente una norma o se forse
Con un po'di buonsenso con un po'di buona amministrazione non sia possibile superare questo elemento di grandissima difficoltà
Nelle nostre amministrazioni prevale oggi una competenza di tipo giuridico formale
Nessuno valuta i risultati
Abbiamo solo una profonda valutazione dei processi
Senza che ci sia un'interazione mai con risultati
Credo che questo sia uno dei grandi limiti nel nostro Paese sul quale è necessaria una profonda riflessione
Credo che
Ci sia anche un elemento di mercato
In Italia diamo duecentosettanta mila avvocati iscritti ai nostri ordini in Francia sono venticinque mila
Domanda e offerta qualche volta hanno un profondo riferimento
Ultimo punto il tema della valutazione
In questi mesi abbiamo parlato molto di più parlato
Sia per la scuola che per
L'università che per la ricerca
E tutti sono sempre d'accordo
A far valutare gli altri
Quando dobbiamo accettare
Sistemi di valutazione terzi allora facciamo un passo indietro
Le regole non vanno bene non corrispondono a quelle che sono il nostro spettanti
Il sistema non è perfetto
Ebbene allora se noi partissimo proprio da questa piattaforma con questi sei elementi questo nuovo bene comune forse ci potremmo avviare verso un percorso diverso
Allora
Io in questi mesi
Che cosa ho fatto e cosa mi auguro di fare
Primo definire un progetto di visione
Un progetto di visione in cui
Ci sia la centralità della persona
E quindi seguire la persona in tutte le fasi della sua formazione e del ritorno alla società di quanto è stato costruito
Avrei quasi un sogno
Che il Ministero del
Della della scuola l'istruzione dell'università e della ricerca fosse più connesso col Ministero del lavoro
Il modello industriale nel quale noi siamo cresciuti di
Scuola lavoro quiescenza è un modello soltanto
Credo più che mai che nei prossimi anni avremo una continua alternanza scuola lavoro forse anche con
Periodi in cui non sarà né scuola al lavoro
Ma dove certamente la centralità sarà la persona
Io la persona avremmo dovuto dare non informazioni informazioni ce ne sono troppe su un solo disordinate ma dovremmo aver dato fondamentali perché possa rigenerarsi ostacoli possa competere in un mercato sempre più complicato
Ebbene
Io credo che il secondo elemento sia quello della connessione tra
Ricerca e sviluppo
In questi mesi abbiamo parlato di decreto sviluppo uno decreto di sviluppo due ma non abbiamo mai connesso strettamente
La ricerca lo sviluppo
Qualche anno fa
Con Sergio Marchionne congeniali campi immagina MO un percorso di formazione in questa città è un percorso di ricerca
Che avesse una stretta connessione tra ricerca gli sviluppi non so se ci siamo riusciti
L'abbiamo fatto lo abbiamo fatto sulle basi che
Definimmo con Giancarlo Gianfranco carbonato con un altissimo livello di di di integrazione con altri Paesi con altre culture con altri sistemi
Ebbene io credo che
Questa strada di una maggiore connessione tra la ricerca
E lo sviluppo sia la strada corretta
Di tutto questo
In questi dieci mesi
Ho cercato anche
Di dare un segnale forte interni di investimento
Il ministero ha investito
Forse più di tutti
In questi mesi anche iscritto otto miliardi e trecento milioni
Più o meno equamente ripartiti tra scuola università e ricerca
Cercando di fare investimenti
Che abbiano proprio come elemento centrale
Quei sei punti di quella piattaforma del bene comune di cui vi ho detto
Che significa ancora la valorizzazione e la capacità dell'impegno l'apertura
La trasparenza il rispetto dei tempi la semplificazione e la valutazione
Bene io credo che questo
Sì a quello
Che lascerò in eredità questo Paese
E in particolare
Sul tema
Della ricerca
Ho cercato di
Creare una palestra
Una palestra Paese
Che ci consenta dal due mila quattordici quando saranno avviati due grandi nuovi progetti d'Europa
Quel che si chiama Horizon venti venti dove ci sono ottanta miliardi
I programmi sulla coesione dove sono sei sette volte quindi saranno seicento settecento miliardi
Il nostro Paese possa risentirsi a quel tavolo
Che possa diventare di nuovo un attore o un primo atto
Una delle cose che mi ha fatto più male in questi mesi
E andare a Bruxelles
E sentirmi dire sì ma voi come fate a chiedere più risorse quando siete al ventiseiesimo posto nella capacità di spesa dei fondi strutturali e al ventisettesimo posto in termini di qualità dispensa
Questi sono elementi sui quali noi dobbiamo fare una riflessione questo è l'elemento sul quale noi dobbiamo investire e dobbiamo investire prima di tutto partendo dalla scuola
Allora
Io penso che
Questi due grandi progetti che abbiamo messo in atto
Questa relazione stretta tra
Industria centri di ricerca e università e professioni quello che chiamiamo i cluster
Solo sui quali abbiamo investito circa un miliardo e mezzo
Sono l'elemento che probabilmente ci consentirà
Nei prossimi mesi nei prossimi anni di trasferire i migliori risultati che nasceranno
Non più solo sulla quota parte ricerca ma sulla parte sviluppo
Nello stesso tempo abbiamo avviato questo progetto
Su una maggiore intelligenza in tutte le nostre attività dalla fabbrica alla scuola alla sanità alla mobilità dobbiamo investito oltre un miliardo
Ebbene io credo che oggi
Essendoci capitali ridotti un investimento grande in un settore che nomine a capitali intensi
Possa essere una strada
E la città questa Regione ha dato la dimostrazione di saper partecipare e di poter partecipare a questa grande partita con la conseguenza di voler crescere competente
Perché se noi oggi faremo un sistema troppo debole un sistema non capace di creare le condizioni per poter crescere domani probabilmente avremo sbagliato
Prima di chiudere
Vorrei spendere qualche parola
Sul tema della
Istruzione tecnico-professionale
Qui siamo partiti malamente malissimo in questi ultimi anni avevamo sessanta per cento dei nostri ragazzi che si scrive nei licei il quaranta per cento
Al istituti tecnico-professionali
Abbiamo perso una grande opportuni un porto unità abbiamo pensato per anni
Che
L'ascensore sociale fosse il dato da una laurea
Ho
Da una scuola liceale che portasse
In una condizione che molte volte ha costituito un viatico verso la non occupazione persone
Ebbene quest'anno abbiamo avuto un'inversione di tendenza il cinquantadue per cento dei nostri ragazzi si sono iscritti alle scuole tecnico-professionali
Il quarantotto per cento i licei
Abbiamo avviato un processo importante sul sul terzo livello quindi a livello di università con quelli che si chiamano gli istituti tecnici superiori
Però
E qui credo di fare una domanda a tutti voi
Voi sapete che abbiamo avuto già un'esperienza che è stata quella di diplomi universitari dove circa il dieci per cento degli studenti
Decidevano di seguire un percorso di diploma
In corso break ve lo ricordate
Il risultato non fumare credo che molti di voi molti di noi
Abbiano apprezzato la qualità della formazione
Ma certamente sbagliamo in un punto sbagliamo tutti insieme
Che è stato quello di non dare un riconoscimento contrattuale a quella figura
Oggi siamo una stessa condizione dobbiamo al più presto sederci intorno ad un tavolo naturalmente con voi con i sindacati e definire quello che sarà la collocazione contrattuale in queste persone
Perché una famiglia un ragazzo ha difficoltà oggi a scegliere un percorso di quel tipo
Se
Non ci sono le condizioni per sapere che cosa mi succederà quale sarà il suo sviluppo
Nello stesso tempo l'interazione tra scuola
E impresa
Deve diventare un un'integrazione più integrata
I tirocini
La parte fondamentale
Collegata l'orientamento voi lo sapete quanto io credo che
Una parte importante dell'insuccesso dei nostri ragazzi è dovuta ad una carenza di informazione
è dovuta ad una carenza di concretezza dispetto a quello che potranno andare a fare
E questo operazione la dobbiamo fare insieme la devono fare insieme le scuole gli imprenditori
E i ragazzi più grandi quelli che possono trasferire loro quelle che sono nel loro speri Henze in un percorso formativo di grande
Interessa eccome quello tecnico professionale
Ultimissimo tema
L'Europa ci chiede
Una social Innovation agente
Che cosa significa
Significa che ci chiede che ogni euro che investiamo
Sì è un euro
Che prima ha una valenza sociale
E poi a uno sviluppo tecnologico
Se voi pensate al tema delle città intelligente le comunità intelligenti quelle proprio lo spirito
Lo spirito e quello che questo nostro euro ne abbiamo pochi euro
L'investiamo nei due facce quella sociale e quella tecnologica
E poi io aggiungo e mi auguro che tutti voi lo condividiate
Che quello stesso Euro sia riutilizzato in tutto il Paese nelle venti regioni
Che passi un messaggio fortissimo sul riuso noi dobbiamo imparare arrivo usi chiare quello che facciamo di vuoto
Moltissime sperimentazioni sono state fatte nel settore delle comunità intelligenti in questo Paese pochissimo è diventato progetto Paese oggi non ce la facciamo più dobbiamo partire da questo elemento perché il Paese possa crescere veramente
Ebbene
In quell'ambito
Abbiamo fatto una piccola operazione un piccolo carotaggio
Al sud
Con progetti per giovani che fossero disponibili
A sottoporre progetti di sociali Innovation che adesso non vi estivo primo quello di creazione di nuove imprese
Quelli creazione di start-up
Che certamente da sole non potranno crescere a sufficienza non idoneità di un po'di capitale di rischio e dovremo mettergli anche un po'di esperienza voi lo sapete a Torino abbia fatto una grandissima esperienza a questo punto di vista in cui
Persone
Dedicano tempo e dedicano anche loro denari alla crescita di una nuova imprenditoria
Ebbene
Per il sud ne abbiamo individuati cinquanta dopo trenta giorni dal bando
Abbiamo
Assegnato loro le risorse oltre quelli individuati e adesso stiamo facendo un'operazione analoga per il Centro-Nord
Il totale delle risorse investite sarà
Centoventi centotrenta milioni
E io credo che potremo partire proprio di sì proprio dall'investimento né i nostri giovani
Per creare una platea
Di aziende che si è più anche dell'attuale
Ma dovremmo anche cambiare atti tutti
Noi di solito
Siamo a pezzi attendere le aziende quando sono a regime
Chi fa questi mestieri invece deve pensare che le aziende si tengano quando stanno crescendo
Per creare una nuova azienda questa è una modalità diverse ancora una modalità di quelle culture nuove che noi dobbiamo
Velocemente inserire nel nostro Paese
Perché io delle
Io sono certo che questa
Città
Che l'istituzione di questa città che le associazioni di queste città che le scuole di questa città
Possono essere
Un elemento
Di tra i tanti di di guida DD
Un elemento di
Chi che può fare da apripista rispetto al nostro Paese perché qua abbiamo questa nostra cultura una cultura un po'sabauda se volete ma una cultura del fare
Una cultura che ci ha consentito già altre volte di energia da situazioni così complesse
E io con un segno di grande fiducia sono certo che anche questa volta avremo
La forza la capacità le competenze per riprenderci e la ripresa sarà migliore di prima
Forse pochi di noi ricordo nel due mila sei prima delle Olimpiadi
Qual era la situazione
Avevamo una situazione industriale molto complessa
Avevamo la non certezza o l'incertezza forte su un grande evento come le Olimpiadi
Eppure
In quelle giornate
Se voi lo ricordate in città c'erano delle bandierine
E su queste bandierine era scritto Passion Lipsia
Grazie a tutti buona giornata
Grazie mille al ministro Profumo che abbiamo visto è sulla stessa nostra lunghezza d'onda perché abbiamo temi comuni importantissimi che spero potremo sviluppare insieme volevo ringraziare anche mito Fornero Carimate linea con noi grazie mille ancora
E e anche Sergio Marchionne Caputo scegliere questa sede per mandare suo messaggio grazie a tutti c'è un rinfresco in giardino quindi siete tutti invitati grazie ancora