La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 7 minuti.
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Rubrica
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Un benvenuto ai nostri ascoltatori dedichiamo questa puntata dei fatti della settimana in interamente I fatti i libici
I nostri ascoltatori Benn sapranno che la situazione ci soggetta a tutt'oggi a continui aggiornamenti
Lei è manifestazioni contro Gheddafi che sfociano in vere e proprie sommosse popolari a partire dal diciassette febbraio scorso definito il giorno della accollerà
Via via con il procedere dei giorni si aggrava esponenzialmente la la situazione loro scontro
Tra il regime di Gheddafi dell'opposizione libica diventa sempre più Popolo veneto la comunità internazionale fatica a rispondere
E fatica a rispondere la a politica italiana
Perché si muove con colpevole lentezza tre pochi che denunciano il trattato di amicizia e cooperazione spicca la voce radicale
I radicali con Furio Colombo il deputato del Partito Democratico
Si erano opposti con tutte le loro risorse organizzando anche l'ostruzionismo parlamentare con migliaia di emendamenti contro l'approvazione del trattato Italia Libia
Ed ora andiamo a ricapitolare la settimana andando da ascoltare diversi commentatori
Iniziamo con l'INAIL presidente Giuliano Amato ma insomma è inutile che ripetiamo che in quello che ci dice Bordin tutte le mattine tanto questo lo sappiamo cioè di ciò che hanno fatto i radicali che con il problema
Mica ciò che dice Bordin è falso voglio dire soltanto che già lo dice lui e resta vero una volta che lo ha detto
La a me interessa più la Libia che l'Italia francamente dell'Italia e del suo ruolo tanto tendiamo a parlare mossi dalle posizioni politiche che ciascuno ha quindi con una tenda Enzo ha degli uni a minimizzare degli altri a massimizzare degli altri ancora a stare nel mezzo se vogliamo parlare del l'Italia con un minimo di prospettiva storica dovremmo sempre tener presente che i comportamenti
Dei Governi italiani negli anni
Che essi sono seguiti alla fase di isolamento del regime libico perché comunque connesso con il terrorismo
Hanno alle spalle la vera responsabilità italiana verso la Libia
La prima quella quella di esserci andati
Chi l'ha fatto un i massacri Cirenaica non fatto massacri in Cirenaica di essere stati
Senza nessuna ragione nessun bisogno sulla strada del colonialismo dell'imperi
L'ISMU coloniale del del mandare la nostra pacifica gente che poi anche i pacifici possono trasformarsi messi
In situazioni di violenza ad occupare una terra che non era nostra perché dovevamo avere anche noi e il nostro spazio
Nell'ambito del colonialismo europeo
Io sono tra quelli che sentono queste come colpe storiche in realtà e naturalmente quando una il il leader capo quel che era Gheddafi insomma non è non è formalmente Capo dello Stato ma come sappiamo il leader
Di un paese che tu avevi occupato come potenza coloniale si rivolge che col dito puntato co
Sei in una situazione di gravissima difficoltà e di gravissimo imbarazzo se
Se non si tiene presente
Rischia cioè se non si tiene presente la responsabilità storica dell'Italia in quanto potenza coloniale
Che andò ad occupare la Libia i vecchi fu responsabile della morte di migliaia di libici duecento il vile popolo come dicevano
Il pavido le leve insomma un soldo in più che su queste cose vergognose che si facevano a quei tempi
Concisi spiega poco poi
C'è chi lo ha fatto con maggiore o con minore entusiasmo quello di intrattenere rapporti con i leader del
Della Libia ma l'Italia c'è questo di diverso rispetto agli altri
Ecco detto questo io non credo che ci sia una responsabilità specifica
Dell'Italia né rispetto ai fatti che sono accaduti nelle in queste settimane giorni e ma quelle in cui questi fatti lei come stilisti
Vede la Libia non l'ho capita ancora bene quando è cominciato tutto quanto è cominciato tutto quanto a Bengasi in Cirenaica
Quindi io ho
Lì per lì ritenuto chi l'inusuale tribù
Attributo del vecchio rei Gris
Chi era sempre stata nemica di Gheddafi dire della tribù libica da lui rappresentata e che aveva dato vita a diversi episodi
Contro di nuovi non dimentichiamo che quando fu bruciato il consolato italiano dopo che un Ministro della Repubblica
Aveva indossato una maglietta
Ritenuta provocatoria
Da diverse agente della giù si scatenarono a Bengasi manifestazioni che in realtà avranno profitta vale il ministro italiano che aveva fatto una cosa altamente inopportuna
Per rivolgersi contro il il e il leader libico pensavo che fosse perciò sull'onda delle proteste altrove e questo invece
è venuta dilagando è venuta dilagando si è spostata progressivamente da Est verso Ovest
E ora la rivolta è alle porte di Tripoli ed evidentemente anche dentro Tripoli se accaduto in città
Nella stessa Tripoli quello che sembra essere accaduto che
Credo non possa essere smentito dicendo abbiamo come ha detto il figlio di Gheddafi abbiamo bombardato in città i depositi militari
Le fosse sulla spiaggia di Tripoli li abbiamo visti tutti in televisione e quelli sono fosse di esseri umani non di armi
Ed ora andiamo ad ascoltare i commenti di birra ma da a based esponente ma oritano Presidente del movimento anti schiavista e il dirigente del partito radicale transnazionale
E insieme ambire all'ascolteremo anche la voce i commenti di Marco Pannella
Quindici e quattordici minuti su Radio radicale non ci scusiamo con i nostri ascoltatori speriamo di poter recuperare il file vistava amo parlando con la rubrica dei fatti della settimana di Libia
Al momento passiamo ad altro argomenta
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