Cambiare l'Italia

E nulla
Bene lasciamo ancora i fotografi un attimo sfogare i loro scatti
Diciamo
In effetti
Allora sono facilitata dal fatto che l'unica persona che ha bisogno di presentazione al tavolo sono io tutti i sensi anche perché sono quello che
Coordina al dibattito e quindi tocca a me cominciare io sono a Saverio passa come io sono io il coautore delle libero che andiamo a presentare oggi viaggio al centro del lavoro di Antonio Pizzinato
Intanto vorrei dire che per me è assolutamente un onore coordinare un dibattito che rappresenta un po'un pezzo di storia del sindacato in Italia è un pezzo di di storie italiano del movimento sindacale un pezzo di storia del di questo Paese
E sedere quindi al tavolo con personaggi che come dicevo prima non hanno assolutamente alcun bisogno di presentazioni scusate naturalmente scatta subito il cellulare colgo l'occasione per spegnerlo
Ecco a cominciare da chi fa gli onori di casa ovviamente che Susanna Camusso
Segretario generale dalla CGIL al mio fianco abbiamo Bruno Ugolini un collega giornalista che è la storia del sindacato non ha solo vissuta ma in un certo senso anche scritta giorno per giorno
Un cronista davvero con la C maiuscola quando io ho iniziato l'unità Luisa già come dire un maestro
Che in qualche maniera ci insegnava non solo a scrivere il sindacato ma in generale poi abbiamo
La rara occasione devo dire che forse questa
Un po'anche tra la curiosità alle senza particolare dell'incontro di oggi
Di ritrovare insieme quella che un certo punto negli anni ottanta è stata la terna dei se dei tre Segretari
Confederale quindi Franco Marini che guidava la CISL Giorgio Benvenuto che era a capo della UIL e infine qualcuno che proprio oggi otto ottobre due mila dodici compie ottant'anni Antonio Pizzinato
Qualcuno dice che dobbiamo giocarci lotto o l'ottanta perché otto ottobre ottant'anni anni ottanta la terna era Pizzinato Marini dente lutto
Pizzinato che non compie solo ottanta anni ma fa anche sessantacinque anni di militanza nella CGIL
Ricordo che si iscrisse alla FIOM nel mille novecentoquarantotto io dico due parole sul libro ma velocissimo veramente perché non voglio rubare tempo
Al tavolo viaggio cento del lavoro non è una biografia
Ma sono una serie di riflessioni fondate sull'espressi sull'esperienza di una lunga vita a una lunga militanza di Antonio dibattito di oggi quindi non è solo la presentazione di un libro direi che si discosta un po'da questo cliché
Ma in realtà l'occasione per una riflessione sul passato sul presente e sul futuro
Passate passato ma non c'è futuro se non si fa tesoro dell'esperienza del passato
Abbiamo fatto tesoro di questa esperienza lo dico in senso lato generale questa è la prima grande domanda che pone il libro praticamente in ogni suo capitolo
La cosa che più mi ha colpito aiutando Pizzinato a scriverlo e spero che sia la cosa che colpisca anche elettori eleggerà è che capitolo per capitolo si incontrano spunti
Di un'attualità sconcertante e uso il termine sconcertante perché
I progressi sono innegabili ci sono stati
Ma ci sono stati anche Barrow battute d'arresto importanti
E anche dei veri e propri passi indietro
Per cui capita
Che le lotte contro il precariato la Borletti e siamo nel mille novecentoquarantasette quando Antonio Pizzinato entra in bolletta come apprendista l'anno dopo appunto si scriverà la FIOM
Assomigliano maledettamente alle lotte contro il precariato di oggi ci assomigliano perfino le piattaforme
Le battaglie per fare ottenere alle donne pari diritti ettari opportunità
Una caratteristica questa che tra l'altro
Accompagna Pizzinato un po'in tutta la sua
Stavo per dire carriera ma non non è la parola giusta per lunedì sindacalista l'attenzione verso il femminile che comincia la nel quarantasette quindi in un certo punto dice quando arrivo il femminismo io certe cose le avevo
Già viste in qualche maniera già vissute perché me ne avevano insegnato agli operai della Borletti
è così che la battaglia ad esempio contro l'amianto nonostante una legge approvata contro l'usura amianto rubargli atto dell'amianto e lo Stato una una legge approvata vent'anni fa che sembrava risolvere non è ancora fatto concluso
Il dato del dello smaltimento ancora assolutamente drammatico e l'amianto tuttora un'emergenza tutta la tematica della sicurezza sul lavoro sul lavoro e tutt'altro che risolta
Tutti questi elementi che trovate nel libro sono elementi che ancora oggi come dire hanno dei punti di domanda hanno delle aperture che richiedono in qualche maniera delle soluzioni delle tra virgolette chiusura ma soprattutto nel libro
C'è quel rimando continuo
Al faticoso processo unitario perché si sa che L'Unità fa la forza ma non è facile da raggiungere proprio da qui
Comincia lavoro di Pizzinato quando è segretarie si trova a essere segretario generale
Insieme a Benvenuto e Marini ed è proprio
I sia benvenute Marini che nonostante il momento difficile perché nel mille nel mille centottantaquattro c'è l'accordo separato di San Valentino
C'è la rottura della
Dell'unità sindacale la fino alla Federazione e quindi loro si trovano in questo momento insieme e direi che l'ossessione è un'ossessione guardate
Che perfino nella scrittura io dicevo ma non è che poi ogni volta possiamo scrivere unitaria
Perché l'abbiamo già scritto è una rete ripetitivo no l'accordo unitario
Ecco questa ossessione per
L'unità che accompagna
Il lavoro il lavoro di di di Pizzinato e e quindi
Oggi loro ci possono anche un po'a raccontare
Di quella fase di come comunque faticosamente riuscimmo a concludere tutta una serie di contratti e furono contratti unitari nonostante da difficoltà del momento è questa è un'altra delle cose che ritornano
Anche nell'attualità
Io vorrei chiudere rapidamente elencando una serie di altre questioni
Il concetto di rifondazione del sindacato tutto libero in tutto il libro Pizzinato affronta il tema del cambiamento è un cambiamento che continuare continua ancora oggi perché
è sempre qualcosa che cambia non avrebbe dal dopoguerra album poi nelle grandi trasformazioni oggi la rivoluzione tecnologica e tutto quanto c'è questo bisogno continuo di adeguare da una parte la rappresentanza e dall'altra la capacità di
Appunto di riuscire anche a
Rappresentare tutto una serie di
Lavoratori atipici di precari di figure che nel passato non non esistevano comunque non avevano questa rilevanza nel panorama ecco questo è questo che è un problema costante ricorre
Continuamente
Il libro a un sottotitolo che
Rifondare il sindacato difendere i diritti per cambiare l'Italia senza ritorni al passato
Quindi la rifondazione del sindacato ruolo del sindacato come un elemento centrale per la difesa dei diritti e per fare in modo che l'Italia si cambi si trasformi ma possibilmente andando avanti non tornano indietro cioè non facendo perdere diritti facendo perdere in termini tenore di vita di benessere eccetera e questa è un po'la grande questione che io vorrei lanciare i nostri ospiti per un primo giro che inizierei proprio
Da Bruno Ugolini
Sì grazie
Ma la mia è solo una breve testimonianza più che addentrarmi introiti polemiche a
Elencato adesso
Il curatore del libro
Devo dire che io ho conosciuto
Pizzinato negli anni Sessanta e poi lo del seguito in diverse fasi della sua
Ascesa sindacale fino al
Al ruolo di Segretario generale della CGIL
Devo dire che Antonio oggi all'alba persone ottant'anni ha conservato le stesse caratteristiche di cinquant'anni fa
Quando torna allo negli uffici dell'assolo sede sindacale
A Sesto San Giovanni davvero difficile mentre riuscì via
A trovarlo dopo molte ricerche
Davanti ai cancelli della Falchi della Breda della Magneti Marelli
Ecco questi tre nomi importanti nella storia del lavoro italiano tre grandi fabbriche
Come scomparse
Fa ma capire anche un po'l'ossessione che
Essi in atto
Raccontano nel libro
Che per come l'ipo quello di una
Rifondazione del sindacato una scommessa sulla quale lui aveva imperniato assoluta iniziativa dal Segretario generale e che è rimasta incompiuta
Anche allora
Devo dire l'ex operaio dalla bollette
Come Pizzinato Mon mostrava non solo le grandi capacità organizzative
Ma riusciva anche non intento unitario profondo riusciva a
Teneva insieme le diverse anime del sindacato non solo quelle della CISL della UIL ma della CGIL della FIOM che anche allora molto fosse più di allora di oggi
Erano varie assai presenti anche se non evidenti come oggi
Eccessiva questi rapporti attraverso cioè otto una discussione una lotta politica
Ma non sulla base dell'istanza ideologiche o di epiteti
Ma cercando sempre di ragionare sui fatti concreti sui contenuti concreti del provvedimento del lavoro magari costringendo l'interlocutore a estenuanti ragionamenti come sostenibile e del suo caso
Oggi con il mondo che Pizzinato ci ha descritto quel mondo del passato a me appare ormai se si
Pressoché dissolto
Non solo per la scomparsa delle grandi fabbriche anche se permane un grande tessuto dei
Dei di piccole e medie industrie nel Paese sepolto nota
Ma
La polverizzazione produttiva c'è stata c'è l'esercito dei precari e aumentato grandemente il peso dei servizi
E pare soprattutto comma
Incerto
Tutto quanto riguarda il raccordo i rapporti tra i diversi sindacalisti il dialogo il rispetto la stima fra i dirigenti sindacali stessi
E questo incide sulla fossa la capacità di incidere del sindacato di tutto il movimento sindacale
Ecco perché io credo che sia importante ecco che qui oggi Marini pervenuto e poi Susanna Camusso non solo per tessere la nostalgia del passato
Siccome avevamo di come siamo stati bravi in tempo a mantenere a capire
Una dal processo di unità sindacale o perlomeno di forte unità d'azione
Io ho capito in questi giorni anche discutendo con altri esponenti del sindacato decisi dei decisori che non basta però nemmeno l'appello generico l'unità sindacale
Occorre imbracare semmai sulle ragioni delle divisioni per aiutare a superarle
Tra questi ad esempio c'è un tema
Che è molto sollevato nel libro ripristinato quello di una possibile legge sulla rappresentanza
Che potrebbe avere degli affetti positivi anche sugli isolotti del sindacato
Io non credo come molti commenti commentatori a destra sinistra sostengono che la CGIL sia prigioniera degli estremisti della FIOM
Oppure che CISL e UIL si erano prigioniero di un disegno moderato dettato dall'altro
Io credo che il così consistente noi ipotesi diverse che sarebbe bene indagare per aiutarle a superare
Io spero che questa discussione posso se un qualche risultato su questo piano
E anche a proposito di un fatto concreto dei prossimi giorni con questa CGIL che ha organizzato per il venti ottobre a Roma manifestazione in piazza San Giovanni però ad un male quelle fabbriche in crisi che rischiano di cadere
Nella disperazione anche in forma di lotta
Non estranea alla tradizione del movimento prevale
Io mi chiedo se non sia possibile ragionare anche su questo punto e cercare di spingere davvero a una decisione unitaria su questa manifestazione importante del venti ottobre
Grazie Bruno il tema quindi del riuscire a coniugare da una parte difesa dei diritti e del
Delle condizioni di vita di lavoro dall'altra il tema dello sviluppo Franco Marini è stato anche oltre che Presidente del Senato dal due mila sei due mila otto Ministro del lavoro
VII Governo Andreotti quindi oltre che da Sandro sindacalista parla da personalità con un
L'esperienza davvero straordinaria da questo punto di vista
Ma certo io
Gli stimoli che ci sono dentro
Questo libro descritto
Sono tanti io
Naturalmente mi voglio fermare su qualche considerazione di un su un uomo che
Come è stato ricordato ha lavorato proprio a stretto contatto di gomito come Giorgio Benvenuto assieme in un periodo
Complicato ma insomma se poi penzola alloggi dico di meno complicate
Sanno ero convinto che fosse complicato d'ora
E voglio proprio
Parlare un pochino dell'uomo tra l'altro perché l'ottantesimo compleanno su quelle otto mi fa paura a me perché ci sono lì proprio sulla soglia pure io
Se io guardo
La politica quindi anche il sindacato la realtà sociale di oggi
Debbo dire che su certi aspetti Antonio Pizzinato
Rappresenta un esempio o di vita e anche
Di attenzione ai problemi di
Che
Mette assieme
Tutte le qualità che si sono affievolite
E che oggi io riscopro esseri centrali
Quindi
Pizzinato uno poteva dire e meno scintillante di chi poi che a me mi chiamavano scintille oneri di Marini
Pizzinato era serio
Pizzinato parlava di noi non dirlo in questa maledetta situazione dove si crede che il mio risolve i problemi Lino lingua AIA i problemi se il solo
Nella politica del sindacato e ci sono comunità che in qualche modo dobbiamo coinvolgere
La democrazia resta complicata malgrado la semplificazione che il dominio e la paura della comunicazione ha introdotto nella testa di tutti
Io impazzisco quando vedo
Che dopo le tre di pomeriggio
Dopo le quattro forse spero che non succeda nel sindacato che non succeda alla Camusso
O agli altri segretario sindacale
Che nei partiti ormai si ferma tutto e ogni cinque minuti nella stanza del Segretario arrivano pacchi di agenzie
Per cui tutto il mondo viene su quei pezzi di carta che non servono a nulla domani la la maggior parte spariscono erano tutti sopra occupati come rispondiamo romaniche rispondendo alle agenzie alle dichiarazione anche di un imbecille risolve i problemi
Questo è il male di questa corsa
Oppure la preoccupazione di dire scrivono così sul giornale domani ora
Non pensiate lo come numero debbo dire berbera diventerebbe io la capisco la potete la rivoluzione che ci ha portato ai tempi di oggi è la comunicazione una potenza straordinaria ma non è la realtà
Il più delle volte non è la realtà bisogna tenerne conto sì ma lasciarsi condizionare in una maniera inaccettabile questa è la rovina della democrazia
Non ci stiamo dentro fino al collo in questi giorni ne stiamo parlando
E ne parleremo ahimè
Per parecchi troppo un mese e mezzo ancora io lascio fare di tutto voto al Senato ci andrò un po'così però poi io sono portato a queste cose quindi andò in giro per l'Italia a spiegare perché
Una scelta o l'altra è determinante per il bene del nostro Paese non dando del partito
Democratico di un altro partito lo farò cominciando da stasera
Io mi scuso con Susanna perché verso alle cinque cinque di maggio
Debbo lasciare che vada ad Avezzano per una manifestazione di questo genere non ho lasciato passare il tempo il sei chattato Assemblea stasera sono lì per questo insomma
Anzi se trovo sul cartellone o sul Manifesto che il convegno e per un'altra ragioni dico se ne riparliamo tra due mesi o stasera vi parlo del partito e delle primarie saranno contenti penso quindi non è che debbo fare una forzatura
Antonio
Rispetto a questo mondo dove
Le cose importanti le cose in termini anche sembrano il fatto di saper parlare
Io ieri ho avuto un una discutibile porsi con un giornalista importante visti
Che ma detto ma
Io gli detto amerei che insomma adesso anche dentro il nostro partito ci fosse qualche confronto all'americana
E questo ha prima detto no ma Bersani che forse non le vuole fare dicono io lo considero a farle
è perché c'è la preoccupazione che il sapere il l'aggressività parolaia possa essere determinati se uno perde o vince perché l'ha messo sotto vuoto e battute
E non è così
Perché poi il mondo cammina sui problemi sulla capacità di risolvere i problemi dopo due mesi dopo venti giorni di queste sparate si vede un po'la
Ora olio
Lo so che contano e che bisogna tenerne conto
Ed io sono portato a tenerne conto ma non è quello il punto a Battaglia un'altra sono i problemi della collettività che si muove e tutto il resto Antonio questi valori di fondo che ora sono attenuati di aveva tutti
Io io l'ho detto prima guarda io io mi ricordo di una un episodio mascherata
Lunga
Dove noi in tre
Ci trovavamo a Novosibirsk
Unione Sovietica in crisi nell'ottantasette in crisi drammatica
E stavamo lì ha un valore di una università
Per noi stavamo io ero critico quanto ognuno gli diceva andò guardati attorno qua non è che funziona tutto bene
E c'erano questi scienziati che insomma andavano oltre quello che dicevo figlio
Antonio soffriva
Perché Antonio una roccia un uomo serio
Soffriva perché questa sua idea del mondo la vedeva lì messa in discussione non è che si adeguava immediatamente magari dava insomma mi trovavo qualche volta Tagliente era bene lunghi dialogava
E però aveva le sue idee non c'è più questo modo di fare politica di rapportarsi con i problemi adesso uno ti dice Maio ho cambiato come cambia
Sì quello mi rimette in lista allora cambia una volta uno si vergognava di dire che l'APPA passato da un partito all'altro e lo ricordo bene sento vecchia di tante esperienze
Si vergogni alta Mazzi ciò non si faceva vedere oggi diciamo stola ma dei Mastai di nuovo da un
Ci io vi farei dieci in e di nomi
In questo modo adesso da quando
Prima di me perché la situazione così dura che come evolve non non sarà facilissimo prevederlo però insomma dinanzi alla crisi totale della destra
Io parlo della mia ossia la metà del mio partito e non sto a Basilea rimasti in piedi alle amministrative noi tenemmo vincemmo di più utile
E ci siamo lì forse anzi io spero proprio di sì abbiamo una chance per essi è il perno di un'alleanza che possa prendere la maggioranza questa è la cosa che Emilio perché altre cose che aggreghi no non ci sono
E adesso io diciamo ora ricomincia a vedere delle rondini che ripassavo dentro le stanze del nostro partito
Quelle che nel due mila otto e a frotte erano andate da Berlusconi
Ma questo fa parte ecco io con questo carissimo amico con il quale abbiamo fatto tante cose assieme insomma è uno è una figura credo
Insomma è a mio figlio Edy Reja alcune non tutte quelle di altro ma qualcuna di queste qualità e fondamentale
E Antonio lei in persona totalmente
Gli otto con un altro punto perché questo salto una parte del nostro vissuto
L'unità
Guarda vi sta parlando l'uomo
In una certa età che negli anni Settanta impedito l'unità sindacale in Italia che guardate come sono presuntuoso
Io per esempio nel settantasette ho perso il Congresso unità si uno
Confederale
Ma l'ho perso in questo modo
Da una parte c'era col Segretario confederale Marini
Più il repubblicano della CISL un uomo di grande intelligenza politica un buon contrattuali sta si chiamava Angelo Fantoni di Saronno
La
Che insomma era
Pastore aveva inventato che un laico nella segreteria dei vaccini ci doveva stare aveva ragione e Fantoni era in quel momento l'uomo quindi questa lista nota battaglia durissima
Dentro la CISL Marini Fantoni e poi gli altri che pure contava nulla ciò che io ho perso ma sapevo prendendo il quarantacinque per cento dei voti confederale della Confederazione lì si fermò l'unità sindacale
Voi mi dite bel coglione che sei che c'era oneri pura raccontare perché allora io ero convinto che insomma un'egemonia politica eccessiva sul sindacato unitario non andava bene
Giorgio era più prudente di me
Non non eravamo lontani come linea nostra politica ma su quel periodo e ironico fatta dei
E quindi si è fermata ma io poi mette via aggiungo per dare un segnale penso anche attuale
Che il momento più duro dello scontro tra le confederazioni col questi alti e bassi dalla Federazione unitaria poi superata eccetera
Per queste ragioni che vi ho riporre richiamato fu il referendum sui punti di scala mobile dell'ottantaquattro quello fu drammatico onestà
Mentre su tutti i posti di lavoro e quindi
Fu veramente una conta pesante dura
Beh io però vi debbo ricordare che una cosa era questo
Questa preoccupazione ideologiche o che per esempio era l'unica ragione che mi toccava rispetto all'unità organica ma
Dopo diciamo così il il referendum questo scontro
Il mio ci fu Carniti per alcuni mesi
Poi nel luglio
Ottantacinque fruire letto io Segretario generale
Poi l'anno dopo fu eletto Antonio e Giorgio c'era ma io vi parlo di noi tre non di mesi
Ma malgrado quello scontro
In un periodo di forte cambiamento e di ristrutturazione industriale di problemi aperti per il sindacato
Ma meno gravi di quelli di oggi perché oggi
Il Sindacato italiano in generale come idea è un sindacato che ha tenuto in una condizione durissima
è complicato oggi guidare con qualche il vostro lavoro
Perché la frammentazione della Latella difficoltà di unificare la rappresentanza la situazione dell'occupazione tutto impone al sindacato di oggi una conoscenza e una
Quindi come posso dire comprensione dei problemi difficilissimo noi abbiamo fin quando siamo stati in olio fino al novantuno ma insomma che già era diverso ma prima in quegli anni che ricordo
Air c'era ancora un conglomerato forte della classe operaia che era il cuore
Della vita e della della elaborazione delle idee del sindacato che oggi non c'è più
E allora è difficilissimo il il
Lavoro di oggi però io debbo ricordarvi che noi non lasciamo passare quanto sette otto mesi c'eravamo a quando incominciamo curate essere questa tela
Che giurò lama fino verso la fine dell'ottantacinque e quindi è stato con Carniti poi con me un pezzetto ma noi dopo sette otto mesi l'unità d'azione l'avevamo riconquistata dovunque
E i rapporti tra di noi erano stati sopra eravamo stati capaci di riportare un clima dopo questo scontro durissimo di fortissima collaborazione
Ecco io auspico ricordando questo passaggio sindacale che si è scontrato con le divisioni e poi con la ricomposizione che oggi come oggi io credo che
Per i capi del sindacato di oggi
Il dovere della unità
La necessità capire che
L'unità forte d'azione del sindacato è uno dei punti di cui ha bisogno il Paese se oggi il Paese è fermo sulle disuguaglianze e se pensiamo di cambiare bisogna riequilibrare anche la distribuzione del reddito
Alleggerire posizioni dei lavoratori che hanno uno scarto forte tra costo del lavoro il salario reale e anche delle imprese su questo piano delle priorità forti cento il sindacato ha un enorme
Ruolo dentro questo
Ma in queste un'enorme ruolo dentro grandissime difficoltà
Io mi fermo qua perché se no poi magari per come sono fatto possa andare anche avanti ma sto fuori dal sindacato io sto faccio parte ormai dopo vent'anni dalla
Italiano storia sindacalmente quindi non è che possono svolgere ruoli diversi ma oggi basta guardarsi attorno e dire ma come fate a non essere d'accordo sulle grandi questioni
Com'è possibile con le difficoltà che ha il sindacato hanno i lavoratori Alitalia e allora questo nostro lavoro dove questo lo rivendico veramente voi tre
Per la prima fase poi
Mentre per un anno noi cancelliamo tra di voi non c'era più sospetto
Ci riunivamo insomma quello scontro era stato superato eravamo noi in questa cosa abbiamo avuto tutti e tre assieme credo che Antonio lo confermerà
Con una preoccupazione una capacità di unificare lo spirito l'anima delle nostre Confederazione per affrontare situazioni difficili oggi sono più difficili questa esigenza cioè spero che il
Se ne tenga conto
Grazie
Ecco io credo che vada riconosciuta Giorgio Benvenuto almeno così da pensavo io all'epoca
Che forse dei tre era un po'quello che si trovava in una situazione in un certo senso più difficile c'è al Governo c'era anche un signore che si chiamava Craxi tra l'altro poi mi è venuto è stato proprio
Segretario del Partito Socialista succedendo Bettino Craxi ecco
Nonostante questo il ruolo di benvenuto abbiamo sentito dire anche adesso grande Marini è stato comunque un ruolo positivo parlando di unità ecco sono molto interessato a sentire tra testimonianza
Ma prima di tutto però mi dovete consentire di fare
Pubblicamente gli auguri ad Antonio
Gli auguri per i suoi ottant'anni soprattutto anche per dire diciamo così che io sono orgoglioso di averlo conosciuto
E di aver fatto deve così assieme a lui Franco tanti amici e compagni della CISL e della CGIL
Ma soggetti anche di relitti che abbiamo fatto delle discussioni perché sono state frequenti
E debbo dire anche grato perché poi lo voglio sottolineare Antonio e uno particolare figura di sindacalista
Innanzitutto è un autodidatta
E degli autodidatti come insegna la storia del sindacato e della politica hanno più forza perché hanno sofferto per conoscere per studiare
Non sono stati aiutati
E quindi
Chi è un autodidatta assente l'orgoglio la Pollina di fare di affrontare i problemi di conoscere e di argomentare le proprie funzioni non solo con
La passione ma anche con la conoscenza
Nel Libano
Che è bellissimo perché
E praticamente inizia nel quarantatré e arriva hai già ordini nostri
Nel su due riflessioni mi sui giudizi li sui ricordi nella indicazione anche dei problemi che ci sono oggi
Antonio parla sempre citando i dati
Io ricordo che una volta nella riunione unitaria della Federazione unitario allora eravamo assieme
Non era ancora il Segretario generale della
CGIL
Si parlava dei problemi ristrutturazione del salario della modernizzazione della contrattazione eravamo come dire e dopo la marcia dei quarantamila in una situazione di
Difficoltà
E mi ricordo un'affermazione che fece
Antonio
Nel quale come dieci trovammo come quando si dice rendendo lui ci disse ma vi siete resi conto
Che a Milano la più grande fabbrica e il Comune di Milano
Cioè
Non ora ma allora io ho citato questa cosa che mi è rimasta impressa perché noi
Sempre anche con pigrizia convinti dei metalmeccanici neve non c'è accordo ma modi come cambiava la società
E se voi vedete e leggete il libero
Questa precisione questa attenzione ritornati sui problemi di oggi nella parte finale del libro c'è uno spaccato e una indicazione su quello che il problema delle indicazioni
Quella conosciuta e quella sconosciuta
E noi ci ricordiamo che nel mille novecento
Ottantasette con Antonio e con Franco mandammo a commemorare il primo maggio a Portella della Ginestra
E scoprimmo che la maggior parte di coloro che partecipavano erano gli immigrati ricordate con le bandiere della CGIL della CISL ed eloquente
E quindi
Ci fa riflettere su questi dati come ci fa riflettere sui dati di come è cambiata la società nel nostro Paese di come ormai sono
Finite le grandi fabbriche ci sono le piccole aziende cioè uno spaccato nel quale i dati la conoscenza
Fa parte di questo metodo che ha Antonio che usava ecco perché si poteva aprire un dissenso con lui
è certamente Louilt teneva ed era fermo dei suoi ideali
Ma questo metodo della conoscenza della cultura di approfondire i problemi di sapere che per vincere bisogna anche convincere e che bisogna saper argomentare le ragioni
Voi lo ritrovate lei il del libero io ho citato alcune cose ma ne potrei citare tante e vi cito una particolare che è quella relativa ai problemi della scala mobile
Ne abbiamo discusso era un problema quasi irrisolvibile abbiamo fatto l'accordo con Scotti e c'era questa vicenda alti e poi portò all'accordo di San Valentino
E mi ricordo le discussioni che si facevano con Antonio quando lui cercava
Di portare al in discussione è che era fortemente condizionata dalla scelte di carattere ideologico da preoccupazioni di carattere politico
Dei dati evidenti
Io li solo andati a rileggere e nel suo libro ricorda Antonio
Di come il punto unico avessi avuto un effetto devastante
Di come il punto unico aveva portato che nella busta paga era più alta la remunerazione in scala mobile piuttosto che il salario contrattato e nella quale ricordava come questo appiattimento che si era determinato
Mi ricordo che la differenza parametrare ufficiale era cento centotrentadue
Era stata praticamente poi risolta uniti disaster ardente dal mondo imprenditoriale con gli aumenti di merito con la contrattazione di merito
E qui ho voluto ricordare è questo perché un metodo che allora e costringeva
Il sindacato
A confrontarsi sui problemi cioè di tante volte si sono criticate le esperienze dei metalmeccanici le esperienze degli anni Settanta degli anni ottanta fino a quando c'è stata la Federazione unitaria
Ma quello è stato un'esperienza importante perché ognuno diciamo di noi doveva misurarsi si doveva confrontare ed esclude assemblee
Erano una scuola importante permettere il sindacalista il dirigente sindacale ai vari livelli
Nelle condizioni di poter operare
E se voi leggete leggete il libro
Ci sono
Ricordi e ci sono anche sugli diversi momenti
Della storia del nostro Paese
Queste riflessioni su
Come cambiava la società
Su come
Cambiava la geografia del mondo del lavoro e su come era fondamentale che il sindacato ma non solo il sindacato le forze politiche
Tenessero conto di questo o di questo cambiamento
Ricordo anch'io che
Antonio è sempre stato unitario ho avuto una fortuna di conoscerlo negli anni sessanta quando Milano e i metalmeccanici
Erano come dire una testa di ponte per nullità sindacale proceda Donelli ricordi che era cioè la Carniti
C'era i metalmeccanici di Milano chiedo rappresentavano una punta di diamante una punta avanzata
E ho avuto modo di conoscerlo
E ricordo quando prendemmo una posizione
Che era contraria e critica contro l'accordo quadro che dovevano che era praticamente la bandiera che veniva alzata nel mille novecentosessantotto e che doveva riportare
Sotto il Governo termine
Confederazioni che la politica aziendale la politica contrattazione leggendario contrattazione nazionale
E quindi o questo ricordo come di tanti altri momenti e mi è stato sollecitato il problema della scarna mobile
Grilli dolori molto anche qui ci sono degli elementi delle novità ci sono anche delle
Riflessioni di alcuni fatti che io non conoscevo così come li ricorda puntualmente Antonio
Ma lì io debbo dire con Franco noi cercammo in tutti i modi di
Recuperare di fare un accordo che impedisse il referendum quante
Ci furono tante tre riunioni Antonio ricorda anche una riunioni difficile che venne fatta poche ore prima che scadesse la data finale il momento finale
è ricordo con i abbiamo cercato anche con Franco perché Franco si dette molto da fare
Perché noi immaginavamo che sarebbe stato un gravissimo errore
E che chiunque avesse vinto il sindacato nel suo complesso unitariamente come poi
La storia ha dimostrato il sindacato si sarebbe indebolito perché
Era diviso
E racconta anche una cosa che ricordo anch'io questo tentativo generoso che trincee Antonio insieme con altri
Quando facemmo questa riunione con la Brunetta e De Michelis è praticamente non c'è la voglia di fare l'accordo ecco
Ma fatto ieri referendum
Immediatamente questo lavoro che era stato fatto prima non è andato perduto e anche qui voglio ricordare ricusa dette da Franco
Perché che cosa pensavamo noi
Subito dopo il referendum Carniti andò via immediatamente dopo il referendum venne Franco e lama invece signor non ricordo male andò via marzo del mille novecentottantasei
Ci aiuto Lucchini perché a urne chiuse diesel perché c'era di stretta dell'accordo sulla scala mobile
Però la riflessione che facemmo conosciuto il risultato delle elezioni io mi ricordo con un carnitina con Marini noi dicendo
è vero noi abbiamo vinto con il cinquantaquattro per cento ma noi dobbiamo dimenticare che c'è un quarantaquattro per cento che ha espresso un parere diverso
E di qui
Facemmo diciamo così una grande battaglia perché si ricostruisse uno rapporto e al danno al con la Confindustria andammo da affrontare
I problemi che erano rimasti aperti trovammo una ricostituire MO
L'unità dazione non potremmo ricostruire la Federazione unitaria tubi Circelli Craxi
Ti posso dire che dopo il risultato delle elezioni
Craxi andò a Lisbona andò in porto Galli
Non ricordo
E mi ricordo che siccome noi abbiamo fatto queste dichiarazioni nelle quali dicevamo che bisognava ricostruire un atto che dicevamo nelle quali lavoravamo per ritrovare una posizione unitaria mi ricordo questa frase che mi disse per telefono dice che strano mondo siete voi sindacalisti
Quelli che hanno vinto sembra che abbiano perso perché il cui consistente è l'opposto cioè lui avrebbe voluto penso
So
Ne ha penso di
Che non capiva come noi non fa esalta Assimoco il risultato e gli spiegammo diciamo gli spiegai dissi guarda
Che il sindacato non può operare il regime permanente di divisione e che noi abbiamo da da ricostruire una posizione unitaria
E in questa posizione unitaria e in quella posizione che può rendere il sindacato un vero interlocutore
Non dimentichiamo che puoi Craxi fece tesoro di questa esperienza perché voi tutti ricordate vende al congresso del CGIL
Fece un intervento non facile perché è al congresso della CGIL parlò dell'autonomia del sindacato cito Fernando santi eh
Critico fortemente il mondo imprenditoriale mi ricordo che al congresso della CGIL elenco tutte le sovvenzioni tutti gli aiuti le facilitazioni che avevano avuto
Ed ebbe come dire un un riconoscimento da parte del platea quindi come potrei dire con Craxi era difficile
Però diciamo così io sono convinto sui problemi sindacali che sui problemi sindacali lui aveva un grande rispetto a una grande attenzioni sui problemi sindacali e della CGIL
Non dimenticherò mai quando com'è con Marini con Carniti
E con Del Turco lui che parlava della necessità di trovare un accordo con lama e io sono convinto ed è una mia opinione del tutto personale
Che
Se Berlinguer fosse stato vivo
Io sono convinto che noi avremmo evitato fare è una mia convinzione
Perché la morte di Berlinguer creerò delle condizioni per cui mi ricordo quando si parlava con Chiaromonte quando si parlava con altri dirigenti autorevoli
Nel PC e
Alla fine si diceva ma come facciamo in pratica questo referendum è un lascito ereditario di Berlinguer
Io sono convinto quel per il realismo per conoscenza a noi una soluzione l'avremmo trovata
Un'ultima osservazioni voglio fare
Il Senato non fanno i bussolotti memorie di ricordi
Fa un libro nel quale
Pur riconoscendo dicendo sull'infinito e lì è forse l'amarezza l'unica amarezza che vedo
Nel novantuno dal sindacato
Noi però ci parla nella parte finale del
Libero di queste questioni che rappresentare uno un impegno concreto
Questa dell'emigrazione
Questo problema che relativo alla rappresentatività mi ha parlato Ugolini
Lì
Un grande rimpianto lui eravamo riusciti quasi a fare la legge
E poi purtroppo furono abbiamo avuto un cavallo di Troia in casa nostra perché che
Abbiamo avuto nei voti finali
Questa mancanza del numero legale che ci ha impedito di farlo
Non è avvenuto come sull'amianto dove la Iotti riuscì a creare le condizioni perché la legge venisse e determinante
è ultimo questo discorso il
Unitario diciamo vi sono profondamente convinto perché
L'unità non solo serve al sindacato al mondo del lavoro ma l'Unità del sindacato e fondamentale
Anche per la valorizzazione la tenuta della nostra democrazia
Ecco perché e mi arrivò conclusione io sono convinto che Monti
Commetta un gravissimo errore anzi ha commesso un gravissimo errore nel portare avanti una linea a prescindere dal sindacato a prescindere dalle parti sociali
Per la verità
è un atteggiamento antico sono andato a rileggere l'intervista che lui fece sull'accordo Scotti dell'ottantatré è a rileggere quello che scrisse nell'ottantaquattro sull'accordo sulla scala mobile
Dove lui aveva un atteggiamento di sufficienza di critica forte nei confronti di
Questa negoziazione con il sindacato quindi
Do atto alla sua testardaggine un po'come l'ASI in oltretutto porta
Ad ad esempio albo così ma
Oggi questo io visto e fondamentale cioè i io penso che in un
Momento non aprire il rapporto col sindacato
è un errore non solo perché il Paese compresso ero richiedenti per governare una grande capacità
Dica School tondi dir realizzare delle mediazioni degli accordi degli scambi
Perché questa linea di Monti è una linea che favorisce le posizioni più estreme nel sindacato
Perché
La grande maggioranza del sindacato testo una strada riformista ma
Su un terreno di autonomia di proposta
Questo punto non avendo ascolto si trova in una situazione nella quale riesce fuori quella Lini atti cioè nel nostro testo
è sempre esistita che ha sempre resistito nel nostro
Paese dell'antagonismo ma che è una linea che si rinfocolato e si rafforza con queste posizioni di
Chiusura
Chiudo diciamo con mi dovete consentire di nuovo con un abbraccio con Antonio e poi con una cosa
Antonio diciamo
Leggendo
La sua vita le sue scelte i suoi momenti le sue difficoltà
Ecco io giudico così e un sindacalista un politico che ha dato molto
Allora il mondo del lavoro al sindacato alla sinistra e ha chiesto pochissimo per se stesso
Susanna cause di dire che facciamo qui chiudere questo giro a ad Antonio
Susanna Camusso che tra l'altro in qualche maniera inizio se non sbaglio anche insomma la sua attività sindacale o per lo meno diciamo agli inizi alla FNM a Milano proprio con con Antonio Pizzinato ma Giorgio Benvenuto dice con Craxi era difficile invece che
Monti informerò è facile percorrere l'unità sindacale e confrontarsi
Perché vogliamo rovinare il compleanno di Antonio parlando al più presto otto starei per mantenere questo
Il clima giustamente anche di
Di grande affetto io sono
In maniera più imbarazzo di tutti a questo tavolo perché
Io inizio a lavorare
Il sindacato poco dopo Antonio diventa segretario generale della FIOM di Milano tra le sue responsabilità cioè quella di avermi assunto non so se abbia fatto bene o male ma
Come dire indubbiamente
E
L'atto di una parte della
Del racconto e della indicazione dei problemi che c'è nel libro oppure la ritrovo nella mia esperienza nelle
Nel racconto di quella Milano sindacale di allora con tutte le caratteristiche compreso tutte le volte che
Ci rimproverava nelle discussioni dicendo il Comune di Milano la più grande azienda noi abbiamo perfettamente presente
Dire il cambiamento del che già allora c'era della struttura produttiva anche in ragione degli esempi che
Antonio ci faceva così come tutti noi eravamo preparatissimi sono Natale del mille novecentosessanta la lotta degli elettromeccanici nessuno di noi sfuggiva all'esame che veniva con regolarità
Con regolarità fatto era anche il modo un po'rispettoso con cui
Noi giovani entrati in questa organizzazione guardavamo alla memoria che ci veniva trasmessa il senso
Delle dell'esperienza in in un mondo che come dire a pochissimo a che fare con oggi
Ma in cui si dicono due o tre cose che forse
Danno il segno del cambiamento dell'esperienza
Parlare di Antonio parlare di unità sindacale di ricerca dell'unità
Parlare di Antonio però è anche parlare di chi ha un certo punto rompe gli schemi
La sua dimensione dell'unità sindacale l'unità del Consiglio dei delegati
Del cambiamento della rappresentanza da parte delle organizzazioni nei luoghi di lavoro e
Ricordo bene anche se ovviamente erano
Tutto appariva in qualche modo anche più sfumato non stavamo sulle cronache quotidiane c'era una qualche più maggiore rispetto del fattore discussione rimanessero dentro le organizzazioni
Però il conflitto tra in quelli che venivano chiamati i vecchi senatori e nuovi delegati era un conflitto conflitto ovvero e
Tutta l'esperienza
Anche attori delle LM dei consigli avviene attraverso una rottura tra chi dirigeva precedentemente équipe dirigeva successivamente
Quindi non era solo intravedere L'Unità come dire come
Il modello di ma era la risposta a una nuova classe dirigente del sindacato che si stava determinando
In in quel periodo attenzione che poi Antonio ha comunque perché appunto
Un giorno scriveremo la storia dei coordinamenti delle delegate in in quella stagione della presenza
Del funzionarie che entravano anche in categorie diciamo così un po'maschili come la FIOM
C'era una grande attenzione agli elementi di cambiamento ma il punto grande di cambiamento che cambiava
Dà rappresentanza dentro i luoghi di lavoro ed è esattamente in ragione del cambiamento della rappresentanza dei luoghi di lavoro che c'è appunto l'idea dell'unità e poi l'idea della legge sulla rappresentanza delle regole sulla rappresentanza
Che è lì il grande assente di tutta la discussione e tutta la discussione successiva
Ovviamente quotidianamente ci si interroga sullo stato delle relazioni oggi che sono come dire
A dir poco assenti per non usare
Altri termini ma uno dei grandi nodi è esattamente il fatto che se
Uno ci guardasse da fuori è oggi chiede in esse chi rappresenta chi e in che modo lo rappresenta
Non lo scopriremo che quella parte del mondo del lavoro che era stata determinante nel cambiamento a in quegli anni e cioè i giovani oggi sono totalmente fuori dalla rappresentanza sindacale non si riconoscono
Nella dinamica che hanno oggi le organizzazioni sindacali
E la negazione di un'idea che ci debba essere una regola di rappresentanza e alla fine anche la negazione del poter trovare nuove forme che ci permettano di rappresentare quella parte di mondo
Che oggi non rappresentiamo se si potesse fare poi ovviamente non si può fare ma se uno si immaginasse
Antonio a dirigere una struttura oggi
Esattamente come un tempo ci parlava del Comune di Milano che diventa più grande azienda credo che ci parlerebbe quotidianamente dei giovani e dell'assenza di rappresentanza
Questa sarebbe come dire il messaggio che quotidianamente arriverebbe è anche il messaggio che dice che se oggi si vuole riparlare seriamente
Di unità sindacale il tema che bisogna proporsi è quale sindacato e parchi
Perché noi siamo in una fase di prosecuzione
Di una rappresentanza e anche di una come dire
Vantaggio desistenza che riguarda però una parte sempre più
Stretta del mondo del lavoro e con una scommessa che non è risolta ed è per questo che diventa molto difficile parlare di unità
Perché nella nostra idea continua eserciti è che deve rappresentare dei lavoratori in altri c'è l'idea che ci possono essere degli strumenti che ti delegano indipendentemente dalla volontà dei lavoratori non è esattamente la stessa cosa
Anche in termini di partecipazione di democrazia
E
E così via e per questo che
Lì l'interrogarsi diventa difficile e siccome poi Antonio
Per nostra fortuna continuiamo a incontrarlo lo
E ogni volta ci
Espone la sua opinione Antonio non si tira mai indietro dal dire che momento siamo e quali sono i problemi e le e le sue opinioni
Uno può domandarsi come si domandava Bruno Ugolini poco fa perché il venti ottobre c'è in piazza da sola CGIL
In una manifestazione che è innanzitutto
Il volere hot fare uscire dalla solitudine le tante disastrate vertenze che abbiamo e le tante difficoltà di lavoratori ad avere un'interlocuzione
Possibilmente anche una soluzione dei dei loro problemi
E
Grazie ci si trova nella difficile scelta
Tra fare una manifestazione contenitore di ventisette mila e potersi diverso che un minuto dopo non ci sono più come purtroppo abbiamo fatto il sedici giugno
La CGIL aveva scommesso investito sul fatto che sì ripartisse con un'iniziativa unitaria e anche con qualche conflitto interno rispetto a quell'ipotesi per scoprire poi un minuto dopo che però avevamo delle opinioni assolutamente diverse
Oppure provare a ripartire dalla condizione dei lavoratori della costruzione di risposte che siano in quella dimensione
Quella
Possibilità anche di superamento della della solitudine la scelta giusta è sempre difficile immaginarsi sono però credo che
Parte in questo libro di Antonio aiuta rileggendo dar referendum dell'ottantaquattro ai temi dell'autonomia forse bisogna ad una serie di codicilli aggiorniamo oppure no
Perché non è più vero che è una serie di dinamiche sono uguali ed è vero che alcune di quelle dinamiche oggi ci lasciano problemi del tutto diverso da come li avevamo immaginati
Il rapporto del movimento sindacale con il referendum nell'ottantaquattro è la rottura tra le organizzazioni rispetto a un accordo non condiviso
Oggi è l'uso del referendum in ragione di
Far finta di affrontare temi del lavoro e non misurarsi con le cose concrete che c'abbiamo di fronte
In tutto questo però c'è un problema irrisolto che in questo Paese le questioni del lavoro non sono mai egemoni sul piano elettorale
E tutti i referendum se noi mettiamo in sequenza e forse anche questo permette di rileggere l'ottantaquattro con attutire il referendum se li mettiamo in sequenza sono tutti i referendum in cui le ragioni del lavoro non hanno mai prevalso
Perché non c'era il quorum percorrono sociale giungeva perché si raggiungeva ma si perdeva
E perché in realtà noi abbiamo
Un Paese in cui
Il lavoro dipendente e quello che può trovare come dire una risposta
In termini di referendum non ha mai maggioritario nella rappresentazione e anche la scelta dell'autonomia è una scelta che giustamente libera anche il sindacato unitario nei suoi percorsi
Ma non ha un corrispettivo di una concreta assunzione da parte della politica
Dei temi del lavoro
E in questo noi continuiamo a chi batterci adesso in modo come dire diciamo molti auguri a Marini per le sue iniziative tra breve sperando che
Il lavoro torni ad essere uno dei temi su cui si decide anche chi prova sfidare
Nella rappresentanza nella rappresentanza elettorale e lo ha credo che come dire la lettura di questo periodo che abbiamo alle spalle che in parte storia in parte no in parte ancora come dire la cronaca recente delle
Delle cose che sono successe c'è anche la possibilità specchio
Di vedere come non si possono ripercorre delle scelte uguali ma che i problemi sono uguali
Non ci può essere oggi la stessa risposta che ci furono settanta negli anni Settanta con i Consigli dei delegati nel senso che non sarebbe la risposta
Ma il tema della rottura sulla rappresentanza per rappresentare nuovi soggetti è tutto squadernato di fronte noi l'assenza di regole rende come dire
Scelta soggettiva il poterlo il poterlo fare ma poi ha cronaca come dire dei prossimi giorni la gestione del ventotto giugno l'ultima cosa che volevo dire una cosa su Antonio
Perché Giorgio venuto adesso concludeva dicendo Antonio ha dato molto a
Chiesto poco ho avuto poco io penso che sia assolutamente vero che Antonio non è uno di quei dirigenti
Se del movimento dei lavoratori del momento prego della nostra CGIL che non ha mai pensato
Che
Il rapporto fosse un rapporto per cui l'organizzazione degli doveva qualcosa ha sempre immaginato è pensato di essere a disposizione dell'organizzazione non a caso racconta
Anche nel suo percorso
Nomina del Segretario
Bene nelle varie strutture racconta sempre che lo vive come un'interruzione di un
Processo che
Di direzione che aveva iniziato e di obiettivi non ancora raggiunti che lo portano da un'altra parte quindi c'è indubbiamente
Il il suo approccio sempre un approccio di straordinario rispetto verso il nostro organizzazione di grandissima generosità
E io credo che in un queste poca anche Marini descriveva appunto quella delle agenzie delle dichiarazioni
Quelle che ossessionava tutti noi come se non avessimo diciotto cosa dichiarare ogni giorno che non è vero neanche con la migliore delle fantasie
Ci si riesce
In realtà il messaggio
Il messaggio che che da sempre Antonio è il messaggio che bisogna sentirsi parte di questa organizzazione ed esattamente perché ce ne si sente parte se ne ha uno straordinario rispetto
Chi non vuol dire mai sottrarsi alla discussione politica con Antonio la discussione e sempre iniziata mai l'idea che non c'è nessun sassolino da togliersi dalle scarpe
Perché la dimensione collettiva nella dimensione via del vivere insieme rispetta anche
Le opinioni differenti conflitti che ci sono stati
E gli spetta anche che ognuno poi ci attende stagioni e si può continuare a essere un grande dirigente della CGIL anche essendo
Iscritto allo spin una lega che a spanne immagino sia Sesto San Giovanni perché dubito che Antonio sia molto spostato dagli e che l'essere appunto un iscritto alla lega dello spirito e San Giovanni nulla toglie
Alla sua funzione di dirigente in questo credo che Antonio CdA anche con questo libro
Una straordinaria lezione che in questa stagione credo dovremmo guardare tutti con attenzione perché forse staremmo
Tutti insieme un po'medio
Nella CGIL e nel movimento sindacale
Ecco Antonio tra l'altro sulla rappresentanza siamo arrivati a un passo dall'approvazione della legge in Parlamento nel novantanove
E poi le cose sono un po'fermate ma mi pare che sui temi che ti stanno più a cuore che trova lungo tratti nel libro si sia ampiamente
Dibattuta quindi ora tocca a te come dire
Dicevo che innanzitutto desidero ringraziarvi per questo incontro
L'opportunità
Di presentare delle pagine
Ma in particolare per ricordare
Delle mie esperienze di vita
E della vita nel sindacato
Permettetemi prima di svolgere alcune considerazioni di
Rivolgere un ringraziamento particolare Saverio profumi
Per il lavoro sirene che abbiamo fatto
E che ci ha consentito di avere
Il libro
A Cristina Pecchioli
Dell'attenzione con cui
Ha prestato in modo da evitare
Eroi
E
DS di rock pubblicato
In occasione
Diciamo così dei miei otto decimi
Di cui
Sessantacinque
Non tutti ma
Sessantadue
Da quando
Mi è stata affidata la prima responsabilità nel sindacato dei giovani fabbrica
Il libro vuole aiutare
A sviluppare una riflessione
Che è fondamentale in questa stagione
Se si vuole
Ricostruire
Un sindacato che sia
La rappresentanza ed espressione di tutti i mondi del lavoro perché oggi non c'è più un mondo che ci sono i mondi tesoro
Farlo
Non è semplice non è facile ma bisogna con coraggio a mio parere affrontare queste questioni
Vorrei
Soffermarmi brevemente su alcuni aspetti partendo
Da quello affrontato da Franco Marini e da Giorgio Benvenuto che ringrazio
Io mi son trovato
Eletto in questa sala nella segreteria della CGIL
E pochi giorni dopo
Fui incaricato di andare con il camion
A prendere il materiale
Perché si era posta fine a una delle esperienze più straordinari del sindacato che era la Federazione CGIL CISL UIL
Perché
La rottura sulla scala mobile ha significato
Una rottura così profonda
Dell'esperienza sindacale saranno le spalle diventano
Bisognava ricostruirlo
Avendo
Questi che erano se vogliamo
Crisi di rappresentanza rottura dell'unità
Difficoltà nei rapporti più complessivi con la società
Che si erano poi segnati siano segnati ancora referente
Sottolineavano sia Franco che Giorgio un aspetto che io ritengo fondamentale
In quegli anni
Come richiamo
Si sono rinnovati tutti i contratti di lavoro
Tutti unitariamente
Ci fu un solo accordo
Che non fu firmato unitariamente che era quello che riguardava la Compagnia portuale di Genova
Anche nei Comuni
Mi ricordo
La notte
Perché volevamo
Non
Mettere un segno negativo su un'esperienza
Costruire i contratti ma l'altra cosa importante in abbiamo fatto in modo unitario
In ogni categoria si è fatto la negoziazione senza gli interventi del Governo spingendo riunì and ognuno
Le nostre delegazioni Napoli devono essere loro che portavano a termine
Secondo
Costruire un percorso che portava
Assieme al Mita
A costruire un sistema contrattuale del pubblico impiego perché finora non sono avevamo
Sì costruire un percorso anche qui molto faticoso
Che portò
Poi
Ai al sistema dei nuovi dei nove contratti di lavoro nel pubblico impiego
Della rappresentanza
Ne abbiamo tuttora i benefici che poi si è tradotto nella legge sulla rappresentanza e sulle regole contrattuali ma contemporaneamente si ricostruì anche il sistema di scala mobile
Che
Capiva l'errore che avevamo fatto tante che siete si tentò di fare l'accordo per evitare
Il referendum ma poi
Si andò avanti superando il punto unico
Non erano le proposte che unitariamente avevamo lavorato
Però
è un percorso
Che è tuttora vivo e che mi sembra
Sia molto significativo nel settore
Pubblico tuttora
Parlo per quanto riguarda le regole
Porto coi
Eccetera
Credo che questo sia
Un aspetto
Molto importante
Ma assieme
Se avessimo approvato lo sciopero ci saremmo divisi
Ci inventammo
Le manifestazioni sabato
Sì ma poi arrivare allo sciopero per il fisco con la manifestazione
Un percorso lungo quindi
Che poi ebbe l'altro momento importante che tentò
Di ricostruire
Anche se in modo nuovo le rappresentanze
Dei lavoratori
Perché il problema non è solo che siano unitarie
Ma che siano l'espressione
Dei diversi mondi del lavoro che stanno in una fabbrica
E se c'è una lista di organizzazioni salta la rappresentanza della pluralità
Sì ho però
Anche in quella direzione
Non si riuscì
Ad arrivare
Ad una
Conclusioni unitarie per il settore
Privata io però se mi permettete
Vorrei sottolineare
Un aspetto è un'esperienza che ho fatto successivamente a quando non mi ero più Sindaco
Ma il confronto c'è qui ingressi che era uno di quelli che ci dovevamo
Assieme ai colleghi dell'asilo nido molte mattine quando ero Sottosegretario alle ore sette alle otto
Abbiamo costruito una posizione che sarà portato a un testo
Approvato all'unanimità in Commissione
Lavoro della Camera
Con un lavoro di due anni il paziente
Si era fatto il passo successivo veritiera
La rappresentanza unitaria
Che doveva essere l'espressione delle diverse realtà dei luoghi di lavoro le regole per la contrattazione
E sì incominciano a costruire anche regole
Peccato che nessuno nessun giornale ne ha parlato nei giorni scorsi dico abbiamo costruito le regole e allo sciopero nel settore
è impressionante io credo che son passati da quel momento
Ricordo che allora
In un passaggio dei Governi di centrosinistra
D'Alema era il Presidente del Consiglio
Lo Molon Laura brevi della Camera dei deputati
Fino a quando dalla mattina
Si erano approvati nove articoli
Poi è vero che il centrodestra
Abbandono l'Aula ma furono meno di dieci deputati del centrosinistra che abbandonarono Laura
Chiedendo di ritornare in Commissione e dall'ONU dalla legge non è più ritornata in aula del Parlamento
Ricordava Giorgio la differenza su come abbiamo fatto con l'amianto
Con la mia idea Iotti che Rocco l'orologio commi sedici perché era l'ultima seduta
Di cui al
Il quella legislatura
E delegò a legiferare
La Commissione lavoro
Io mi pongo una domanda oggi
Se si era arrivati sino lì
Perché non si è completato considerato che si era già approvata
Le linee le regole fondamentali del settore pubblico
E considerato
Che ci si è deciso niente
Era una per farlo
Confindustria dava consultata erano per farlo
Una serie di
Rappresentanza
Io credo che questo
Ci deve
Far riflettere su qual è lo Stato
Del rapporto
Delle istituzioni con la società delle forze politiche con i mondi del lavoro e come noi ci muoviamo
Vorrei
Scusatemi
Ma è un terzo aspetto che riguarda
Ieri
Oggi e domani
Io credo che il sindacato in Italia da dopo la liberazione mai
Sì è stata sia stato espressione
Di una quota così bassa dei mondi del lavoro
Vorrei renderlo esplicito
Che pone il problema di ripensare
Personalmente son convinto di rifondare il modo di fare sempre
Permettetemi
Che richiami
L'esempio della Lombardia
In Lombardia uno ogni due e sotto i dieci dipendenti
O gli studi propria
C'è qualcuno che li rappresenta
E siamo al cinquanta per cento
Tre ogni dieci
Meglio Tremezzo ogni dieci lavoro nei luoghi di lavoro fra i dieci fanno sempre in Lombardia e duecentocinque
La mia esperienza della gente che mi ferma per strada e mi chiede di
Interessarmi delle loro condizioni in luoghi di lavoro che superano i cento
Ma dove non c'è rappresentanza
è un'altra cosa
Dove ci siamo con l'organizzazione deve confederazione
Siamo
Almeno di due su dieci
A meno di venti su cento
Questo problema che ha davanti mi sembra
E se non si
Ricostruisce un processo che rapporti con questo mondo
Con questi mondi del lavoro
Non c'è futuro a mio parere
Tanto più a fronte
Come faranno
Susanna richiamava la mia esperienza io l'ho fatta in fabbrica ma quando un giorno vi dico guarda che da lunedì lo era di riserve la zona a dissesto
Io tenterei di ieri non avete stai zitto perché guarda che è un mese che Senato abitare Lisert colata dato vita a veri e quindi non mai scuse per non andarci
Trovare un altro mondo
Rispetto alla fabbrica di migliaia e migliaia di donne e uomini e ragazzi che lavoravo lavoravo io la bolletta
Si lavorava
Le schede dicevano com'era giorno
Alle sei e il primo alle otto normale alle ventidue alle arial quattordici secondo turno alle ventidue e il terzo e avevi migliaia di persone
Comprendo che arriva e lui mi disse allora guarda qui
Bisogna che alle cinque e mezza vai nel riparto dove si fermano prima di entrare in quello del primo turno alle ventidue devi sapere dove sono i pullman dove dicono prenderti al mondo che devi fare
E non può interessare che al sabato che è l'unico giorno che vengono anche quelli che fanno i turni non seguire a tenere aperta la seduta ma anche la domenica mattina
Scusate la provocazione ma è proprio pensare fuori del mondo
Nel ventunesimo secolo pensare che si fa i turni al sindacato le sedi del sindacato nei quartieri che nei paesi dove vivo e questi mondi sono aperte
Io sono impressionata scusatemi se parlo dell'oggi ma è un capitolo anche questo del libro
Non può essere che c'è la coda fuori sede del sindacato ormai solo per i patronati
Quei milioni
Uno ogni due
Se non era
Un'organizzazione eccetera eccetera
Che lo porta
In quegli anni abbiamo fatto una cosa che non si era mai fatta prima
Cordate Giorgio Vezzani
Negli anni ottanta
Le organizzazioni
O meglio i lavoratori e gli imprenditori rappresentati dalle aziende nelle organizzazioni diciamo così di sinistra Confesercenti
Sette ter Sicilia
Ciò detto
Cosa
Non avevano i contratti
Abbiamo avuto occuparci noi andando a dialogare
Cont conforme proporre
E concordare con loro come fare firmare queste associazioni in modo che quei lavoratori possono anche loro rappresentanti del Governo e solo successivamente ma è possibile che fino al mille novecentottantasei
Ottantasette non c'eravamo accorti crea una fetta dei lavoratori sempre maggiore che non mi aveva presentato
Credo che sia una cortile forse sì provvederà a fare
O no
Io credo ancora parlerà domani scusante l'ho usato pasta di Saronno
Che sarà
Bisognava fare un ragionamento sia con quelli di sinistra
Io mi ricordo qualche ritengo fatto con quelli che militavano nel mio partito che dirigevano le organizzazioni micro perché imprenditoriale è che c'è un anno e con qualità
Fargli capire che
Vi erano centinaia di migliaia di lavoratori che stavano in nei negozi che stavano in agricoltura che stavano nell'artigianato che non avevano il contratto non avevano nessuna rappresentanza e non mi era degno chiamarsi di sinistra quando si negava queste cose scusate
L'espressione è pesante ma questo era
Oggi dobbiamo costruire
Vado
Ho fatto tre esempi
Vorrei
Farne un ultimo
Mai come oggi
A partire dagli anni ottanta quando abbiamo fatto la scelta dal nuovo contare nel punto unico di scala mobile
Vi è il non governo da parte del sindacato delle retribuzioni di fatto
Perché l'appiattimento che vi è stato
Rispetto a quando si era fatto l'inquadramento unico e quindi il grande salto di qualità
E che
Porta come conseguenza documentare
La quota di retribuzione che fatta in modo unilaterale da parte dell'azienda
Come negoziazione al personale
Questo porta
Ad accentuare
Le situazioni e di non coesione all'interno dei luoghi di lavoro
Quindi bisogna trovare forme organizzative ma bisogna anche affrontare
Come si era fatto negli anni Sessanta facendo gli scioperi sono impiegati
Per costruire un sistema contrattuale quel modo di operare
Io credo
E ho finito
Che bisogna secco nell'anno nuovo parta una nuova stagione non solo politica
Ma anche di costruzione delle relazioni sindacali
Partendo dal basso nel costruire L'Unità
Grazie per il contributo che mi ha
Tanto salutiamo Franco Marini che ci deve lasciare
Io direi se c'è qualche domanda da parte
Siciliano del pubblico
Lasciamo spazio
Ecco sì
Non so se abbiamo qua
Sulla ci sono
Il richiamo Matteo Lo Presti sono
Militante socialista da tanti anni ho lavorato
Nei giornali ho lavorato nella UIL volevo rendere una testimonianza l'amico Pizzinato da due sponde diverse
La prima abbiamo un'origine comune in questo territorio di persone dure franche che si chiama Friuli
Che quando Giorgio Benvenuto ha ricordato che
Antonio un autodidatta mi veniva in mente i friulani che nella ricostruzione del Friuli dicevano fasi in diverso i facciamo da soli
Le pagine del libro che io considero
Molto belle e importanti sono quelle nelle quali Antonio racconta della sua infanzia mille novecentotrentadue la quarta la quinta fatta in un Paese
Che doveva essere raggiunto facendo tre chilometri di strada
Tutti parimenti questa bellissima fotografia la prima che inaugura la sede fotografie con padre madre sette fratelli
La dignità e la sofferenza di dover abbandonare la terra
E di andare a cercare lavoro a Milano io offro qualche anno meno di
Antonio sono nato assonnato anch'io in Friuli di vada larghe come Antonio dall'altra parte del
Del Tagliamento come dicono come dicono quelli di Udine
E ho conosciuto anch'io l'emigrazione a Genova e so quanto siano poi in fondo cromatiche queste lontananze da
La Terra dalla terra natia io di Antonio anche un bellissimo ricordo che che ha fatto che co tengo dentro di me come una delle cose più belle quando lui ha ricordato che l'unico accordo che non era stato firmato nell'anno glorioso
Delle dei contratti firmati era stato quello con i portuali di Genova
Erano delle giornate molto dure se io non ricordo male però il contratto era stato firmato mai portuali genovesi non l'avevano accettato e l'avevano respinto sui giornali era pubblicata la notizia che
Il contratto era stato firmato Antonio venne a Genova al Teatro Duse
E cercò di spiegare le motivazioni di questo di questa firma del contratto chiaramente
La l'ambiente era un pochino surriscaldato
Nacque trame Antonio direi da lì
Da sponde diverse per valutazioni diverso io militavo nel bar socialista
Il partito comunista faceva delle tutele che poi risultarono sbagliate nei confronti
Della compagnia dei lavoratori merci varie Antonio Pepe c'è un bellissimo discorso questo Teatro Duse ragionevole persuasivo attento alla modernità
Contro il corporativismo che mettevano in campo
I portuali che
A loro dire
Difendevano il posto di lavoro ma insomma c'erano tutta una serie di problemi che non venivano guardati con l'ottica giusta e che volevano continuare delle logiche di privilegio che Antonio evidentemente criticava in platea ci furono dei fischi
All'intervento di Antonio io che allora faccio il corrispondente per l'Avanti davanti quello buono non quello di la vita va ovviamente non citai questo questi
Questi fischi che c'erano stati sa perché non mi sembravano prevalenti rispetto al ragionamento che Antonio faceva
Me cioè tipo è una telefonata Antonio mi ringraziava per questo per questo gesto in cui io non avevo girato il coltello nella piaga di una situazione di rottura che c'era anche
All'interno della città e da lì con le comuni radici e le comuni battaglie
E lato un'amicizia che dura ormai credo
Da trenta venticinque da venticinque anni
Io penso ad Antonio autodidatta lo penso malamente coperto in un dare Agazzi no in queste case della campagna friulana piena di media e di freddo
Ma quando penso a lui alle battaglie che ha fatto con grande coraggio con grande coerenza grande intelligenza penso sempre che è un bravo compagno
Ci è permesso se non ci sono altre domande non so se ho visto Susanna che prendeva una marea di appunti non so se vuole dire ancora qualcosa sennò
Come
Poiché
Pur dire qualcosa vuol dire qualcosa ancora Antonio force volevo dire è una sola cosa
Siccome molti hanno richiamato
Fate nei
Non c'è solo lo spirito
Da un po'di giorni avevo richiamato o o le dichiarato la mia disponibilità
Al nuovo impegno nella CGIL
A dirigere un gruppo di lavoro
A livello lombardo
Per porre finalmente fine dopo vent'anni che abbiamo conquistato la legge che ha imposto il divieto
Di lavorazione di utilizzo di commercio dell'amianto che sia bonificato e quindi ho dichiarato ho detto dopo
L'otto incominciò nuovo decennio vediamo se in quel decennio riusciamo finalmente a eliminare
Parlo sempre della Regione più sviluppata dove vi è ancora il trentadue per cento
Deve si evita amianto del nostro Paese ed io una delle percentuali fra le più alte
Di morti per mesotelioma pleurico
Quindi
Per risponde alla sollecitazione
Non bisogna mai arrendersi fino a quando siano forse
Che consenta di muoversi di dare il proprio contributo ecco perché l'intervento la domanda dalla prego
Io sono per una classe Rocco elaborato con Antonio Pizzinato all'epoca della Commissione
Sulle morti bianche iraniana è una testimonianza d'affetto diciamo così più che è una domanda però voglio anche ricordare
Quella Commissione aveva come Presidente senatore Tofani e come vicepresidente Antonio Pizzinato
Ma l'autorevolezza
Che in qualche maniera saputo conquistarsi Antonio Sala fortissima per cui è diventato punto di riferimento di tutti i collaboratori dei vari senatori compresi quelli diciamo così dell'opposizione
E questo perché a mio avviso Antonio avuto la capacità di mettere insieme
Le competenze della politica
Con credo due mandati almeno al Senato con le competenze del sindacalista
Questa è una cosa che a me è un pochino mi apre il cuore nel senso che penso che di testimonianze e di situazioni di questo genere avremmo proprio bisogno quindi c'è bisogno in qualche maniera
Che Antoniozzi moltiplichi e che noi possiamo in qualche maniera ritrovare l'autorevolezza del sindacalista e del politico in qualche maniera intrecciate
In ogni caso io Antonio io voglio un bene dell'anima quindi buon compleanno
Grazie con questi
Auguri direi che possiamo concludere
Questa bellissima serata io ha forse Susanna ci ha ripensato benissimo nota che preveda la chiesa che Torino
No no non non volevo intervenire volevo solo dire che noi siamo una strana
Organizzazione che spesso parla molto di
Che fare si dimentica di alcuni altri aspetti e allora abbiamo invece pensato che era giusto che
Ricordassimo D'Antonio questa sua giornata con un piccolo omaggio in questo modo facendogli gli auguri
Per la Segreteria ma credo per tutta la CGIL
Scuse accettate
Prego
Devo dire
Servizio consultazione sono d'accordo
Questo comma
Mi associo
Io insegnavo filosofia ricettivo
Risultato amministrativo sarebbe
Grazie
Si
Contraddittorio
Allora grazie ancora a tutti tanti auguri Antonio
Niente siamo in una sala storica io ho già detto all'inizio però molto emozionato sono molto contento di aver avuto
Questo accordo intanto ne ha ringraziato almeno io ovviamente ringrazio lui tutti voi grazie ancora alla prossima