L'intervista è stata registrata giovedì 21 giugno 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Confindustria, Dc, Industria, Lavoro, Pci, Sindacato.
Rubrica
Manifestazione
15:30
10:00, Roma
12:00
15:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
12:00 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
PCI
DC
Al microfono di Radio di Calais il senatore del gruppo comunista Andrea Marini ieri
Senatore Marini ieri vi è stata questa rottura tra la Confindustria e i sindacati per quanto riguarda i rinnovi contrattuali che più principalmente ride
Concernono i metalmeccanici e poi è stata la disdetta della scala mobile ecco lei che giudizio dà di questo atteggiamento di rottura in fondo la Confindustria
Arroganza
Un della Confindustria stanza per molti versi superiore a quel che molti commentatori politici
Prevedevano ma ci siamo trovati di fronte a un patronato che ha dato delle risposte pochissime alle richieste sindacali risposte anche per molti versi immotivate non hanno sentito neanche bisogno di motiva per altri versi invece le motivazioni sono presenti pericoloso
Econometria ora la domanda che dobbiamo porci e che ci proponiamo Alleghe ci poniamo dall'assemblea della Confindustria questa linea per la verità era stata tratteggiate la seguente per chi questa purezza e questa avvocatessa
C'è soltanto il lo scontro sindacale insieme socie soltanto l'abuso del costo del lavoro o il quadro è un pochino più complessa io ho l'impressione che siamo in una fase del dello sviluppo italiano in cui lei le questioni si pongono in modo molto più complesso c'è certamente la questione del costo per lavoro per gli imprenditori su cui vogliono dare un nuovo colpo al sindacato ma ci sono altre due grandi questioni la prima e la ristrutturazione strisciante delle industrie
Dovuta a una più precise divisione internazionale del lavoro dovuta alla competizione tecnologica tra i sistemi Paese e te le grandi aree Europa Giappone e Stati Uniti
E li tutelerà si sta adeguando alla nuova divisione internazionale del lavoro e la nuova composizione tecnologica accettando dei ruoli che in definitiva non sono il ruolo di di un Paese equità veloci nello sviluppo tecnologico nelle alte tecnologie un ruolo e molto forte sul terreno finanziario molto forte nel dominio di alcune nicchie di mercato ma certamente in in parte rinunciatario sul terreno e delle altre tecnologie che poi sono la condizione per affrontare su scala mondiale i grandi problemi del rapporto nord-sud il grande problema dell'ambiente
Quello cioè diventi
Ci comportiamo da Paese soddisfatto della sua ricchezza della sua capacità di espansione e della sua capacità di esportazione ma che rinuncia ad essere in prima fila nel nell'idea di un nuovo tipo di sviluppo
La seconda cosa che io intravedo nello scenario è la grande questione democratica di come si si sta sviluppando all'interno delle aziende non solo la questione dei diritti tutti i lavoratori che si è riproposta così drammaticamente
Nella vicenda della FIAT e e si è riproposto drammaticamente con la volontà una parte così consistente del patronato di dare un nuovo colpo ai sindacati ma una questione anche più più complessa noi ci abbiamo in tutto il mondo una riorganizzazione del lavoro che tende a responsabilizzare i lavoratori creando processi di tipo diciamo così orizzontale c'è un rapporto tra i vari lavoratori nei processi produttivi
Questo
Pone certamente che in in discussione se non in crisi ma almeno pone in discussione vecchi rapporti gerarchici vecchi rapporti di comando nelle
Presi la lo stesso discorso ai quadri FIAT di Romiti certamente derivante dalla percezione di questa difficoltà dei vecchi rapporti di comando
La qualità totale significa soprattutto questo una contraddizione tra la moderna organizzazione del lavoro delle vecchie gerarchi
In questo quadro il la soluzione scelta dal patronato diversamente dalla soluzione scelte in altri Paesi ed un nuovo colpo al momento di organizzazione dei lavoratori al momento di presenza organizzate le quote cioè ai sindacati
Allora noi abbiamo uno sconto di tipo propriamente economico i salari e la questione della scala mobile usati anche come ricatto al Governo come ricatto vale al al
Al potere pubblico per avere il proseguimento di politiche
Di sostegno che ci sono state nel passato e che vogliono e che il patronato vuole intensificare
Ciccio abbiamo un Panorama
Di ristrutturazione strisciante rispetta la competizione tecnologica c'abbiamo una crisi e e delle dei vecchi modelli di impresa tutto questo porta
All'attuale schieramento così frigida arrogante del padrone per questo dobbiamo sostenere il sindacato non soltanto sulla questione salariale sua questione la scala mobile ma in una prospettiva generale tiri di trasformazione delle relazioni industriale
Sinteticamente vorrei farle ancora a un paio di domande la prima è questa
La Confindustria ha chiesto il sindacato di ridiscutere complessivamente la struttura del salario prima dedichi rudere di firmare i contratti il rinnovo dei contratti che ormai era in calendario da tempo ecco
E c'è stato il rifiuto del sindacato le condivide
Mille ma mi pare che della geometria senegalesi non tanto diverso cioè il ragionamento è questo non si può che in mettere il carro davanti ai buoi ci sono contatti scaduti ci sono esigenze ormai un deficit di esigenze che si sono accumulate queste deficit esigenze deve essere colmato ed il ragionamento che e è stato avanzato anche di fronte alle alle pressioni diciamo così di ci sono volute da più parti a sostegno alla Confindustria
Voglio dire che perfino nella relazione del governatore della Banca d'Italia c'è stato un accenno a questa questione del del del pensare molto pesante e giustamente sindacati dice beh innanzitutto colmiamo il deficit che si è creato
Poi la riorganizzazione del lavoro certamente ma discussa il tuo e la conseguenza di questa riorganizzazione di lavoro sulla spedizione reale va discussa appartenuta all'idea di una partecipazione
Delle delle del sindacato come soggetto contraente riconoscendo l'esigenza e la produttività di un conflitto nelle aziende semplicemente carente borghesi dice rinunciate legate di domani
E va be visto è una specie di chi di richiesta di resa a discrezione del sindacato fa bene respinto
L'altra domanda è questa il la Confindustria demente avuto atteggiamento molto rigido in questo dialogo con il sindacato però è stata anche incoraggiata dal governo è sempre dal ministro del tesoro Guido Carli un suo giudizio su questo il Governo
Addirittura è andata la sempre la Confindustria rivelando servilismo che era da tempo che non si vede che era da tempo che non si vede
E cosa significa questo significa che il rapporto politiche economia in Italia continua ad essere un rapporto
Un un un un rapporto che si basa su un intreccio molto poco trasparente
Molto poco di tipo europeo nel senso che ci sono all'interno ma anche componenti di di scambio che in altri Paesi europei non ci sono
E di ogni sostegno reciproco tra l'attuale diciamo gruppo dirigente della Confindustria e l'attuale gruppi dirigenti dello stato che noi riteniamo
Non non non non non produca niente di buono in questo momento
Il IDV direi che poi ci sono elementi che complicano quattro e e libri e Carl e non soltanto ha sostenuto le buone ragioni che non fin d'ora appare sostenuto anche chi è necessario smantellare
Senza discussione e il la capacità di intervento economico pubblico ha sostenuto un'accelerazione dei processi di privatizzazione ora si è chiaro non dobbiamo avere niente
Viste le lezioni della storia pare niente niente di più sulla pregiudiziale ideologica contro l'idea di Previti privatizzare quello che si può privatizzare utilmente ma non possiamo avere neanche ideologi opposto
Ideologia della vittoria del privato sul pubblico che non nasca da un analisi delle esigenze reali e da soluzioni reali dei problemi pragmaticamente oggi c'è necessità incerti se il ore di intervento pubblico e sarebbe bene che tutto il governo se ne ricordasse mi pare invece che ci sono su questo divisioni profonde e ci sono anche dei tutte degli estremisti
Di una linea molto pericolosa che egli finisce di appoggiare la Confindustria ma anche in una prospettiva di smantellamento della capacità di intervento
Anche con i suoi compiti di controllo e di indirizzo da parte da parte del governo lo vedo solo in carne ma anche per esempio il ministro dell'industria italiana o in altri ministri
Un'altra domanda il alla Confindustria ieri ha disdetto l'accordo sulla scala mobile c'è una proposta di legge a in Commissione lavoro qui al Senato
Che se non sbaglio è acqua più firmatario o a un esponente del gruppo comunista che chiede la proroga fino al novantuno per legge dell'accordo stesso un suo giudizio sintetico su questo
Perché bisogna assolutamente accelerare i lavori parlamentari e far sì che il Parlamento il nome degli interessi e la Società italiana di acquisti efficienza e capacità reale di intervento quindi dobbiamo fare di tutto per rispondere efficacemente al patronato aiutando il sindacato a superare le sue grandissime difficoltà e Tondo il sindacato a riacquistare capacità di rappresentanza reale dei lavoratori venga sanata la Margherita
Alla microfono di Radio di Calais abbiamo il senatore Lucio Toth del gruppo democristiano e già presidente del Movimento cristiano lavoratori
Senatore Trotta cosa ne pensa di questi rapporti che sono diventati improvvisamente conflittuali come non li conoscevamo da anni
Tra Confindustria e sindacati c'è sembrato di scudi o soprattutto un atteggiamento rigido da parte della Confindustria che ha portato questa rottura e forse ad uno sciopero generale
Quindi niente il
La Confindustria imprenditore italiano quando le preoccupazioni fondate circa la data del novantadue e quindi la competitività delle nostre in prese a livello europeo anche perché il costo del lavoro nel nostro Paese
A per la rigidezza appunto della dei meccanismi della scala mobile
Un un'incidenza diversa che altrove
Malgrado che poiché il salario reale di cui può disporre il dipendente stia inferiore a quello di molti altri Paesi esistono cioè degli oneri sociali e delle e contributivi di di cioè di Rieti e tributari che sono più pesanti che che che altro
Però io tutto questa materia non non vedo o perché debba essere messa insieme con il discusso dei contratti dei contratti collettivi i quali sono già prossimi ad una soluzione molti perlomeno di questi e allora l'atteggiamento della Confindustria penso che sia abbastanza strumentale anche cioè c'è un'esigenza vera però fatta valere in un momento in cui politicamente crea una situazione di destabilizzazione nel nelle relazioni industriali noi come il Parlamento come Commissione lavoro del Senato cercheremo di fare quanto è possibile per riportare la serenità e e fare in modo riprendono le trattative al più presto
Soprattutto si concludono al più presto i contratti che c'erano prossimi alla firma questo un po'l'atteggiamento che non intervengano i terremo certamente c'è in linea di massima un fatto
Cioè c'è un ritardo nella cultura politica della cultura sindacale del nostro paese ad affrontare certi problemi di modernizzazione
Che invece l'imprenditoria privata affronta con maggiore disinvoltura ma anche per le minori responsabilità di carattere sociale che loro hanno sono diverse a quelli che hanno sindacati e politici
Fa parte del ritardo generale che la cultura politica e sindacale il nostro Paese ha su vari temi e che mette in classe politica sindacale un po'in ginocchio di fronte all'imprenditoria privata e che se ne approfitta
Senta senatore Di sindacati sono stati molto il irritati per il fatto che alcuni esponenti autorevoli del governo riferisco al ministro del Tesoro al ministro dell'Hindustan in qualche modo abbiano incoraggiato agli industriali in questo atteggiamento di grande rigidezza
Ecco un governo che USA ci sembra di comandi comprende due pesi e due misure perché sappiamo che per il rinnovo dei contratti degli statali sì e larghe girato almeno per quanto riguarda gli incrementi salariali
E qui ci sono problemi che riguardano il governo e la coerenza del delle scelte governative
Su un problema quindi credo che sia in corso una meditazione una riflessione a livello di maggioranza a livello governativo in modo che il governo si in grado di dare una risposta univoca
Senta ma lei dell'atteggiamento della ministro del tesoro che giudizio dà
Ma diciamo che la sua filosofia generale ne nota
Quindi
Penso che abbia espresso quello che ha sempre che ha sempre pensato a livello proprio dottrinari personale
Senta gli scioperi generali non sono mai stati no cosa come dire da sottovalutare la somma com'è una un momento importante anche di lotta da parte del sindacato probabilmente siamo spostati a dopo questa grande kermesse sportiva ecco secondo lei esistono ancora i margini per scongiurare un'eventualità di questo genere
Io spero che ci siano certamente il Parlamento si muoverà nella direzione più opportuna per impedire questo scontro certamente la disdetta immuni unilaterale conto della Scala nuove da parte della Confindustria
è un gesto un po'precipitoso che certamente vuole gettare i dadi prima che il tappeto di gioco si è pronto
Senta per questo ultimo atto della Confindustria che lei ora ricordando cioè le disdette la scala mobile
Esistente un provvedimento di carattere legislativo che ora che al vaglio della commissione lavoro del Senato che praticamente proroga e questo accordo fino al mille novecentonovantuno ecco secondo lei va approvato
Guardi nella sede della Camera il Governo ha presentato e cioè appoggiato questure non ha presentato appoggiato questo provvedimento
Attualmente non lo siamo esaminando c'era un delle regioni molto buone che erano appunto ragione di rasserenare l'atmosfera per cui
Questo provvedimento è stato è stato già presentato
E noi adesso studiamo se esso talmente ancora attuale vista la situazione che si è determinato in questo momento dunque c'è la più buona volontà di aiutare le parti rimettersi davanti a intorno a un tavolo
Certo le faccio un'ultima domanda
In questi giorni su molti quotidiani anche tre massimi giornali italiani abbiamo ritrovato delle riflessioni dei commenti che riguardano
E gli operai sostanzialmente a un un argomento del quale non si è più parlato se ne è parlato moltissimo per tutto un decennio poi sono stati dimenticati ecco secondo non lei questo
Questa riflessione da riprese in fondo non dimentichiamo che stiamo parlando di persone che vivono con degli stipendi che sono al limite diciamo della visibilità per quanto riguarda poi i costi
Di una vita normale traffico
Per punto come dicevo prima abbiamo dei salari reali che sono rimasti fermi per molti anni anche per una politica responsabile che i sindacati hanno fatto ma che però non può cadere e diciamo sulle spalle dei dipendenti cioè questo non può essere un Paese in cui chi è più responsabile
Praticamente paga per chi invece non ha nessun senso di solidarietà e fa delle richieste di vendite rivendica azionisti che categoriali corporative e viene premiato perché sa gridare di più
Ed in questo senso la situazione operaio va rivista anche perché altrimenti con l'andare del tempo non ritroveremo anche nei settori industria un problema di reperimento di manodopera nazionale e dovrei ricorrere sempre più la manodopera immigrata
Perché chiaramente disposta a sacrifici e alla qualità della vita
Diversa da quella diciamo dal dalla manodopera nazionale
Teniamo conto che certamente nell'industria manifatturiera infine non esista il problema della del lavoro nero e dell'evasione perché anche per questo gli immigrati ambiscono al posto in fabbrica con una promozione sociale definitiva
Che li mette al riparo da tutte le le le difficoltà in cui si trovano i loro loro connazionali loro compagni diciamo dimmi di immigrazione
Perché appunto loro sono in grado di di fare dei sacrifici necessari con un salario di questo genere ma la manodopera italiana è abituata ormai a un trend di tra diverso e quindi mai investito che va molto stretto ma di questo la Confindustria e le perfettamente ideatore sono perfettamente consapevoli lamentano che ci sia una un sovraccarico di carattere contributivo e fiscale eccessivo sulla sull'unità produttiva fecondità produzione altrove e su questo credo che non abbiano torto
La ringrazio senatore troppo
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