Il rovescio del diritto - Pillola

I magistrati della Procura della Repubblica di Palermo hanno nominato già da un paio di settimane il Collegio degli avvocati che li rappresenteranno nel giudizio sul conflitto di attribuzioni con il Presidente della Repubblica avanti la Corte costituzionale
Perorando la piena legittimità del loro operato si tratta del professor Alessandro Pace
Docente di diritto costituzionale e già presidente dell'associazione dei costituzionalisti italiani il professor Giovanni Ferro gesso docente di diritto pubblico nell'uscita di Roma Tre
E del professor Mario Serio docente di diritto privato comparato all'Università di Palermo
Si nota subito nella autorevolissima compagine che sosterrà le ragioni della Procura palermitana all'assenza di un processo al penalista
La scelta tradisce la convinzione che la vera questione che dovrà essere discussa davanti alla Corte non sarà tanto la ricostruzione
Regime normativo che regola effettuazione delle intercettazioni telefoniche nel processo penale il giudizio di rilevanza delle stesse e la pace tra loro
Eventuale distruzione ed in effetti come abbiamo già avuto modo di dire in altre occasioni sul punto c'è poco da discutere
Ai magistrati palermitani non si contesta che non si può contestare di aver compiuto
Con atto investigativo naturalmente per quello che ci è dato di sapere allo Stato viola attivo del regime normativo fissato dagli articoli duecentosessantasei e seguenti del Codice di procedura penale
Ciò che si è mai è in discussione in questa complessa vicenda FI la procura di Palermo avrebbe dovuto considerare di fronte alla casuale intercettazione indiretta del Capo dello Stato
La operatività nel peculiare caso di specie non dell'ordinario regime processuale delle intercettazioni telefoniche quanto piuttosto
Di diverso lì e in tale ipotesi prevalenti principi fissati dalla legge costituzionale numero duecentodiciannove del giugno tanta nove
Quella legge in sostanza fissa regole certamente derogatorie anche in materia di intercettazioni
Di comunicazioni o di corrispondenza delle norme processuali ordinarie per i procedimenti a carico del Presidente della Repubblica quando questi sia sospettato e poi accusato dei reati di alto tradimento e di attentato alla Costituzione
Se è vero infatti
Si sostiene da parte della Presidenza della Repubblica che ha sollevato il conflitto che la Procura di Palermo non indagava sul Capo dello Stato per i reati propri della sua funzione
E comunque certo che tali regole valgano e siano cogenti questa è la tesi della Presidenza della Repubblica anche se il Capo dello Stato fosse
Indagato indagabile per reati comuni comuni e dunque a maggior ragione se questi non sia nemmeno indagato ma intercettato sebbene indirettamente
Dunque può comprendersi la scelta dei magistrati palermitani dotarci di un collegio difensivo
Tutto concentrato sulle competenze di natura pubblicistica e costituzionale in questo giudizio alla fine dei conti riparlerà non di regole per l'intercettazione telefonica nel processo penale quanto piuttosto
Dei contenuti e dei limiti delle norme costituzionali che regolano la immunità funzionale ed extra funzionale del Capo dello Stato
Ed allora mi pare interessante segnalare anche su tali cruciali questioni
Uno degli attuali difensori della Procura di Palermo il professor Alessandro Pace
Ha avuto modo di esprimersi molto approfonditamente in termini però che non appaiono tutti armonici con la tesi che necessariamente dovrà essere proposto alla Corte nell'interesse della Procura di Palermo
Professor Pace certamente dei più autorevoli ed appassionati sostenitori di un'idea fortemente limitativa del meccanismo dell'immunità del Presidente della Repubblica pietra quei costituzionalisti che sostengono con più vigore ad esempio
Che la Costituzione fuori dai reati di cui all'articolo novanta dalla Costituzione consideri il Presidente della Repubblica alla stregua di ogni altro cittadino comunque dunque perseguibile trentasei e senza ma
Dalla magistratura ordinaria ma in un suo interessantissimo saggio sulla questione pure ancora una volta ribadendo l'assoluta inesistenza di un sistema costituzionale di immunità extra funzionale del Capo dello Stato
Dava per ovvio e scontato che tale sottoposizione alla magistratura ordinaria non potersi aprire come conseguenza proprio la ordinaria Facoltà di intercettare il Capo dello Stato
Dovendosi immaginarie comunque virgolette un deterrente contro spericolate inchieste penali contro il Presidente della Repubblica chiuse le virgolette
E come allora
Ma il semplice conclude il professor Pace
In tema di intercettazioni perquisizioni anche fuori dalle ipotesi dei reati funzionali propri del Capo dello Stato noi ritenersi applicabile l'articolo sette dalla legge duecentodiciannove dell'ottantanove virgolette
Poi che tale norma
Ah intuitivamente una portata generale ciò significa che anche per i procedimenti penali a carico del Presidente della Repubblica per reati extra funzionali
La magistratura non può acquisire prove mediante intercettazioni telefoniche chiuse le virgolette così il professor Alessandro Pace
Sub numero uno del due mila uno per la rivista dell'associazione italiana dei costituzionalisti buona giornata a tutti