Tra gli argomenti discussi: Cina, Crisi, Economia, Elezioni, Esteri, Euro, Italia, Monti, Nobel, Obama, Pace, Presidenziale, Rassegna Stampa, Romney, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Dibattito
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Buongiorno istruttori di Radio Radicale sabato tredici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo evidentemente dal premio Nobel per la pace
All'unione
Europea leggere Hammond due conventi abbastanza critici uno
Dal Financial Times figli della Racman che parla degli altri candidati al Nobel non c'è solo l'Unione europea che ha garantito
La pace sul continente negli ultimi sessant'anni e poi il Wall Street Journal
Secondo cui l'Unione europea e si pacificata ma non è in pace tra l'altro lo scriveva lo stesso Comitato
Del Nobel nelle sue motivazioni sottolineando le rivolte sociali che sono in corso in Europa in
Questo momento ci occuperemo anche della crisi della zona euro in particolare dell'Italia lo faremo con
Il Financial Times un editoriale di ieri sulla legge di stabilità realismo di Monti ciò che è buono per l'economia può essere buono anche per l'elettorato mentre
L'Economist è uscito ieri nelle edicole europee pubblica un'analisi su chi saranno al prossimo Primo Ministro
Nel momento in cui Silvio Berlusconi sembra farsi da parte l'attenzione è incentrata su Mario Monti sui candidati della sinistra parleremo anche delle presidenziali americane del dibattito
L'altra notte tra i due candidati alla vince Presidenza vedremo i commenti del New York Times del Washington post molto
Diversi accenneremo anche alla Cina al congresso che ci sarà subito dopo le presidenziali americane per introno Nizzar e una nuova leadership sarà fatta esplicava ieri un'analisi di Philip Stephens sulle scelte dalla posta in gioco
Altissima dei nuovi leader cinesi in realtà la priorità sarà rafforzare l'autorità del partito chiuderemo con
La copertina e il principale editoriale dell'Economist di questa settimana
Delicati al vero progressismo una nuova forma di politica centrista radicale è necessaria per affrontare le disuguaglianze senza colpire la crescita economica e questo a livello globale scrive tra l'altro
L'Economist che usa la parola radicale in qualche modo anche nel senso
Italiano del termine cominciamo però con
Il premio Nobel per la pace all'unione europea ieri tra l'altro c'è stata la corsa come indire alla
All'autocompiacimento delle istituzioni comunitarie quasi tutti hanno parlato nei corridoi si racconta dispute
Tra il presidente del consiglio europeo mandare un poiché lo dalla Commissione potrebbero Barroso è quello del Parlamento europeo
Martin Schulz su chi andrà ad Oslo ritirare questo premio Nobel per la pace
In realtà se si legge con attenzione la motivazione per il premio si scopre che più che un riconoscimento è un incoraggiamento
A evitare di distruggere quanto
Costruito in questi sessant'anni almeno così la pensa chi vi parla
Io ora come invece sul Financial Times è piuttosto critico in un commento dal titolo gli altri candidati al Nobel l'Unione Europea merita davvero questo premio
Scrive Racman alcuni potrebbero trovare la decisione di assegnare l'Unione europea il premio Nobel per la pace una bizzarra sciocchezza ma a Bruxelles il pensiero corrente vuole che la più grande conquista
Dell'Unione europea sia proprio la pace in Europa perché prima che esistesse l'Unione europea avevamo avuto secoli di guerre mentre dai Trattati di Roma in poi abbiamo avuto decenni di pace
In realtà questa premessa è sbagliata si dichiara si tratta di un chiaro sofismo politico opposto ok ergo propter hoc in altre parole
Non si può dire che solo perché la nascita dell'Unione europea è coincisa con un periodo di pace in Europa occidentale questo significhi che l'una causato l'altra
Anzi ci sarebbero altri potenziali candidati per il premio Nobel che hanno garantito la pace in Europa e con i alcuni primo gli americani che hanno guidato lo sforzo per sconfiggere la Germania nazista e poi
A nome attenuto percorre tutto in Europa rendendo molto meno probabile una nuova guerra secondo la NATO un'alleanza militare che ha messo insieme vecchia avversarie funzionato come scudo
I deterrenza verso l'Unione Sovietica facendo molto di più dell'Unione europea in termini di contributo diretto alla pace terzo la modernità visto che i Paesi europei moderni hanno raggiunto un livello di prosperità integrazione che rende le guerre
Molto meno plausibili senza dimenticare l'instaurazione
Della democrazia che aiuta molto visto che raramente i democratici si fanno le guerre tra di loro
All'Unione Europea prosegue raccomanda che non è un euro entusiasta diciamo piace attribuirsi il merito della prosperità e della democrazia nel continente non c'è dubbio che abbia giocato un ruolo importante d'altra parte
La stessa evoluzione però è avvenuto in America del nord una guerra tra Stati Uniti Canada e Messico altamente improbabile lo stesso vale però sta Agli Nuova Zelanda del tutto questo anche se non penso scriverà ma anche l'Unione europea possa attribuirsi tutti i meriti per la pace in Europa
Sicuramente non ha fatto danni soprattutto i leader dell'Unione europea hanno imparato la pratica della cooperazione reciproca
La socializzazione internazionale molto importante sarà cruciale per preservare l'euro o l'unione europea insomma se il premio Nobel per la pace
Può essere controverso non è del tutto assurdo sicuramente non più assurdo dalla sua assegnazione a Barack Obama nemmeno un anno dopo il suo arrivo alla Casa Bianca così tra l'altro idem Racman sul
Farò soltanto ieri anche Wall Street giornale critico se non più critico ricordando anche questo quotidiano in un
Commento di del riscatto che
Insomma il premio Nobel a Obama non è stato un idea proprio geniale l'Unione europea pacificata ma non in pace il titolo scrive il Wall Street Progetto europeo
In realtà hanno una portato all'Europa pace interno e lo vediamo con la crisi nella zona euro la democrazia è stata calpestata in Italia Spagna ci sono rivolte manifestazioni contro l'austerità il nuovo prezzo d'appartenenza all'euro
In Grecia e Spagna il cui status di Paese sovrano in bilico per la crisi del debito forse il premio Nobel e una pacca sulla spalla di incoraggiamento
Che viene dalla Norvegia come era accaduto con l'assegnazione del premio al Presidente Obama
Forse l'obiettivo di convincere l'Europa dell'importanza della sua missione rassicurarla sul fatto che vale ancora la pena combattere per l'Europa
Ma queste sono solo speranze il punto per il Wall Street Journal è che
Se l'Europa non è riuscito a trovare una soluzione prima di oggi Nordio I sui conflitti interni non riuscirà a farlo
Solo per ciò che è accaduto ad Oslo ieri così il quotidiano economico americano e allora veniamo ai conflitti interni europeo meglio
Alla crisi della zona Euro stime la prossima tra l'altro c'è un importante vertice europeo che sarà incentrato soprattutto sulla questione
L'Unione bancaria questa la la la ciccia e gli europei sono divisi
Nel frattempo però ci sono commenti positivi su quanto sta facendo l'Italia il Governo Monti in particolare con la legge di stabilità
I farmaci ad adempiere il secondo editoriale il realismo di Monti ciò che è buono per l'economia può essere buono anche per l'elettorato scrive
Il quotidiano della City quando Mario Monti assunse l'incarico lo scorso autunno il primo ministro tecnico alzo le tasse in modo aggressivo sorprendendo i mercati contribuendo a ristorare in parte la credibilità dell'Italia
Il pacchetto di Bilancio del suo Governo proposto questa settimana la legge di stabilità
Include uno shock più gradevole per i cittadini italiani un taglio dell'aliquota per i redditi più bassi Monti
Forse avrebbe dovuto favorire qualcos'altro c'è una riduzione del cuneo fiscale che rimane troppo elevato
Questo avrebbe contribuito molto di più a restaurare la competitività e accelerare la creazione di posti di lavoro ma la sua strategia di spostare il carico fiscale dalle persone alle cose e giusta
Deve essere un esempio per altri Paesi europei il pacchetto non deve essere visto come un allentamento dello sforzo dos peritali impegno dell'Italia il pareggio di bilancio in termini strutturali entro il due mila tredici sarà rispettato
Accompagnando i tagli alle tasse con altri tipi di sacrifici nel complesso le misure adottate questa settimana avranno un impatto recessivo non
Però cresce Itta ma Monti secondo il Financial Times ha dimostrato giudizio con le scelte che ha fatto spingere per un'altra riduzione della spesa pubblica sia
A livello nazionale che regionale giusto i servizi pubblici italiani sono pieni di sprechi ridurre le risorse non significa compromettere la qualità dei servizi anzi
In realtà il Governo avrebbe fatto meglio ad essere più coraggiose a tagliare più in profondità invece ha scelto di aumentare l'IVA di un punto percentuale certo l'IVA avrà un impatto sui
Prodotti importati gli effetti avversi non riguarderanno solo i produttori interni ma questo momento dell'IVA deprime la ulteriormente la spesa
Per i consumi che già storicamente bassa le misure approvate da Monti per
I farmaci ottanta rappresentano comunque una svolta politica legata alla cultura tecnica del suo Governo ma questo non è necessariamente negativo
I tagli sui redditi sono un segnale di i tagli sulle tasse
Sono un segnale di speranza per una popolazione che fatica sempre più a causa di una recessione che sta peggiorando
Nessun programma di ostilità avrà successo senza coesione sociale il taglio delle tasse di molti rappresenta anche una lezione per i partiti politici italiani
Nel momento in cui si preparano per le prossime elezioni programmate per la primavera
Sta crescendo la tentazione di fare promesse irrealistiche ma come dimostrato Monti possibile difendere misure che sono politicamente popolari ed economicamente intelligenti senza rinnegare il consolidamento di Bilancio
La BCE prosegue nelle conclusioni fra sciolta in sa temporaneamente allentato la pressione del debito pubblico italiano
Con l'annuncio del suo programma di acquisti di bond ma nel momento in cui Matrix si avvicina al salvataggio rosso Roma rischia di finire nuovamente sotto i riflettori dei mercati
Finora investitori hanno dato a realismo del tecnico Monti il beneficio del dubbio ma la pazienza sì esaurirà di fronte ad un elettorato preso in giro dai politici così tra l'altro il
Financial Times che chiede
Promesse elettorali e realistiche non irrealizzabili e populiste questo ci porta
All'economista uscito ieri nel ridicolo europee che pubblica una lunga analisi la prima delle pagine Europa sulla
Situazione politica italiana chi sarà il prossimo Primo Ministro e l'interrogativo
Nel momento in cui Silvio Berlusconi sembra farsi da parte l'attenzione incentrata sul Mario Monti sui candidati della sinistra scrive l'Economist
Due interrogativi hanno dominato la politica italiana dall'inizio dell'estate rischiano di rimanere senza risposta ancora lungo
Anche
A rischio di riaccendere i timori dei mercati per un Paese che ha fatto molto per divincolarsi dalla crisi dell'euro ma che lungi dall'essere al sicuro la prima domanda è se sarà lui o non sarà lui la seconda domanda è se sarà lui o non sarà lui
La prima riguarda Silvio Berlusconi Giulio l'ex Primo ministro fondatore del Popolo della Libertà aveva segnalato un suo possibile ritorno come candidato
Premierà le prossime elezioni dal momento che gli anni di Berlusconi del Governo sono coincisi con un'assenza quasi totale di crescita economica e riforme strutturali gli investitori
Erano terrorizzati di fronte a questa prospettiva è altrettanto terrorizzati erano molti italiani per nulla contenti del fatto che il loro Governo fosse diventato qualcosa di cui ridere all'estero grazie alle buffonate di Berlusconi ma il nove ottobre Berlusconi ha detto di averci
Ripensato intervistato da una delle sue tre televisioni e dichiarato di essere pronto a farsi da parte l'abile tattico Berlusconi ha lasciato qualche spazio di manovra se stesso la sua rinuncia
E volta a facilitare una grande alleanza della destra e se questa alleanza non ci sarà potrebbe esserci
Un'altra marcia indietro alcuni commentatori rivali politici sospetta non trucco ma ci sono buone ragioni per pensare che Berlusconi abbia davvero cambiato idea
Quattro mesi fa Berlusconi riteneva che il suo carisma potesse invertire le fortune del PdL che i sondaggi davano in caduta libera
E quando il partito in mano ad Angelino Alfano ma nonostante il possibile rientro di Berlusconi sondaggi più recenti continuano
A dare in PdL in discesa sommerso da scandali di corruzione altro tipo che coinvolgono
Leader regionali e locali tutto questo non gioca a favore di Berlusconi perché gli scandali dimostrano che tipo di uomini e donne sono saliti al potere sotto la sua lunga leadership
L'economicità alcuni di questi scandali spiega che
Gran parte del successo di Berlusconi in politica era dovuto alla sua capacità di presentarsi come un outsider della stessa politica ironicamente l'arrivo al potere di un Governo tecnico composto da veri outsider guidato da Mario Monti Stato letale per l'immagine di Berlusconi
Rispetto al primo ministro professore per lo scolo mi appare come un professionista della politica romana e il disincanto che aveva contribuito al lancio dalla carriera politica di Berlusconi diciannove anni fa ora gioca a favore non di Berlusconi ma della popolarità di Monti
E qui veniamo alla seconda domanda perché è un sondaggio cioè sarà lui non sarà luce un sondaggio della RAI mostra che Monti e di gran lunga la prima scelta dagli italiani come primo ministro
Davanti a Berlusconi e Pierluigi Bersani leader del Pd la cosa è significativa viste le sofferenze
Che il premier sta infliggendo all'elettorato da quando è in carica questa settimana Governo approvato una nuova manovra da undici virgola sei miliardi che prevede altri tagli alla sanità è un aumento
Dell'IVA anche se ci sono riduzioni per le aliquote più basse Monti ha ripetutamente detto no all'ipotesi di correre per un secondo mandato
In primavera
Il ventitré settembre raffinato però la sua risposta dicendo di sperare che le lezioni producano un chiaro risultato ma altrimenti ci sarà una discesa dall'Olimpo meglio dal suo seggio di senatore a vita sarebbe una soluzione ideale per un uomo che non è proprio
Da campagna elettorale ma la domanda è come farlo restare Primo Ministro senza mandato elettorale il punto è che se il PdL Stati implodendo le probabilità di una vittoria del centrosinistra non sono enormi
Le primarie decideranno se il PD sarà guidato da Bersani in un ex comunista o Matteo Renzi il giovane sindaco centrista di Firenze Renzi a Miramonti potrebbe volerlo in un futuro Governo
Che quasi certamente però avrà bisogno dei voti di partiti a sinistra del PD e questo costituirebbe un problema per Monti che Dick
Era talmente antiche iniziando l'altra ipotesi quella evocata da Berlusconi di Monti alla guida di un centrodestra riunificato
Che comprenda P.D.L. U.D.C. e perfino il partito di Gianfranco Fini il problema è che un sobrio professore non è proprio a suo agio con il partito del bunga bunga inoltre
Monti è favorevole al libero mercato mentre P.D.L. si dimostrato una forza che
Fa spesso resistenza alle riforme liberali forse molti potrebbe correre per la presidenza dalla Repubblica ma si tratta
Di un incarico che offre più influenza che gestione del Governo un membro del Governo molti ammette che salvo un Parlamento senza maggioranza è impossibile per ora capire come Monti potrebbe restare la prossima primavera
Ma al contempo giunge questo esponente di Governo e difficile
Che vede re che Monti non sarà in giro
Vedremo naturalmente come andranno le cose nel frattempo ci sono le presidenze in attesa della prossima primavera ci sono le presidenziali americane si vota tra poco più di tre settimane ormai
La l'altra notte
Venga ieri notte in Italia c'è stato il dibattito tra i due candidati vicepresidenti che è commentato in modo molto diverso
Dai giornali americani mio al Times quotidiano liberal di New York pro Obama titolo nel suo editoriale un dibattito di chiarezza il fervore i candidati alla vicepresidenza hanno affrontato
Le questioni che contano di più si tratta di un cambiamento importante per i lettori affamati di sostanza New York Times però
Va detto visto che è andato o meglio del dibattito tra Obama e Rovini per i democratici legge questo confronto tra i due
Candidati la vicepresidenza in modo diametralmente opposto a quello tra
I due candidati alla Casa Bianca
I sondaggi dicono che
E
Il ticket repubblicano ha vinto in entrambi i casi
Ma questa volta con John Baida ne è andato un po'meglio che con Barack Obama molto più critico del del dibattito tra i due Vice Presidenti o candidati vicepresidenti
E dunque forse oggettivo è il uno cento imposte in un editoriale dal titolo significativo una rissa che non ha illuminato
Il dibattito tra i candidati la vicepresidenza Stato
Deludente limitato e elusivo molto arrabbiato per il Washington post in questo
Editoriale
Più importante probabilmente sarà il secondo dibattito la prossima settimana tra Barack Obama Mitt Romney due segnalazioni prima prima di chiudere
Non abbiamo molto tempo quindi
Molto brevemente una sulla Cina perché subito dopo le elezioni presidenziali americane ci sarà il congresso del Partito comunista cinese che entro l'intera una nuova leadership definiti Stephens del Financial Times il pubblicava una lunga analisi spiegando
Le scelte dalla posta in gioco il TC ma dei nuovi leader della Cina la priorità non sarà la relazione con gli Stati Uniti non saranno le riforme
Politiche della Cina nelle riforme economiche la prima la seconda la terza priorità dici Jim Ping sarà di rafforzare l'autorità del partito sempre più messa in discussione spiega tra l'altro
Phil Stephens l'ultima segnalazione invece
è la copertina ed è anche il primo editoriale dell'Economist il vero progressismo il titolo
La sintetizziamo con con con quanto scrive nelle prime righe l'Economist una nuova forma di politique la centrista radicale e necessaria per affrontare il di più le disuguaglianze senza minare la crescita economica che cosa significa
L'Economist usa la parola l'aggettivo radicale fossero usa anche in termini diciamo italiani pannelliani perché chiede riforme riforme riforme riforme soprattutto per
Le nuove generazioni e quindi riformare per esempio welfare esteti in Europa ma anche il capitalismo di Stato in Cina o le scuole negli Stati Uniti ci fermiamo a David Carretta un po'la giornata l'ascolto di Radio Radicale
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