L'intervista è stata registrata venerdì 29 giugno 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cee, Europa, Governo.
La registrazione audio ha una durata di 30 minuti.
Rubrica
Manifestazione
15:30
10:00, Roma
12:00
15:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
12:00 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
MINISTRO
Sia microfoni di Radio Radicale per Luigi Romita ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie colui naturalmente vogliamo parlare della questione entrambe la presidenza italiana nel semestre di presidenza italiana della Comunità europea vogliamo parlare dello Stato dell'integrazione politica del nostro continente del dell'Europa
Allora innanzitutto però una domanda sulla sull'Italia
Il nostro Paese secondo una recente classifica fatta dal settimanale inglese Economist risulta il primo inadempiente circa l'Europa in particolare dal quello che ha scritto l'Economist risulta che nostro paese c'è indicatori politici europeisti molto forte volontà da parte del governo ritmi Toro previste nella pubblica opinione però contemporaneamente massimamente in inadempiente riguardo all'applicazione delle norme comunitarie ai corsi che vengono fatti contro il nostro Paese
Presso la corte dell'Aja presso la Corte di giustizia del Lussemburgo della Comunità europea ecco come valuta questo fatto come mai cosa sta facendo per evitare il protrarsi di una situazione di questo genere
Ma i ritardi dell'Italia nella trasporre le decisioni legislative le direttive i regolamenti comunitari
Nel nostro ordinamento interno derivano da causa molteplice già ben identificate non derivano gergo da una presunta schizofrenia fra le parole disperazione europeisti che anche l'Italia dice volentieri e i fatti che fa malvolentieri
Derivano invece da difficoltà concrete che adesso ci stiamo sforzando di superare quali sono le difficoltà concrete innanzitutto di ordine istituzionale il recepimento delle direttive avviene in genere per via legislativa il nostro Parlamento sappiamo in che contesto né con la sua attività legislativa cioè di una lentezza e incredibile che quella stessa lentezza che non solo ci provoca ritardi nei confronti dell'Europa ma che provoca ritardi nei confronti di di tanti problemi urgenti nostro interni si pensi alle varie riforme se pensi al tempo che è stato necessario per la legge sulla droga comunque la si voglia giudicare al tempo
Che è necessario per varare una normativa antitrust eccetera jazz non è solamente il problema di difficoltà politica propri difficoltà istituzionali
Si pensi al bicameralismo perfetto l'Italia è l'unico paese europeo che ancora ed è viziata da un bicameralismo perfetto per cui in meccanismi parlamentari vengono ripetuti due volte identici le procedure identiche a se stesse
Ma a c'è altro ancora
In Italia c'è molto la maggior materia legislativa affidata alla legge e non risolta attraverso procedure amministrative decreti ministeriali e così via
Questo non è scritto in nessuna prescrizione costituzionale ci sono alcune materie che sono dalla Costituzione riservata alla legge per esempio il fisco per esempio certe questioni militari e così via
Ma si è ormai instaurata nel nostro Paese una prassi per cui su molte materie si è finito col produrre delle iniziative legislative e là dove naturalmente le direttive europee che vanno a modificare materie che sono state precedentemente regolate con legge non si può non ricorrere ancora alla legge
Allora basta questo complesso di complicazioni di difficoltà di carattere istituzionale per giustificare né al di là di un disinteresse politico che invece non c'è affatto perché l'interesse politico anche in Parlamento è molto chiaro
Per giustificare quest'cioè se ritardi naturalmente
La situazione non può andare avanti così
E mentre per fortuna va avanti nel Paese un dibattito di natura istituzionale
Che dovrebbe portare a porre rimedio a talune di queste difficoltà voglio ricordare che in Senato si è finalmente affrontato di recente il problema e del bicameralismo con delle soluzioni che non sono certo perfette né complete ma che anche se attuate potranno già stelline di molto il lavoro parlamentare basti ricordare che i regolamenti parlamentari sono stati di recente ammodernati nel senso di una maggiore stalletta e una maggiore rapidità di sviluppo del lavoro parlamentare ma mentre va avanti questo discorso di riforma istituzionale nel suo complesso
E intanto i tempi europei battevano la porta e questo nostro ritardo nel recepire le direttive stava diventando veramente gigantesco cosa tanto più preoccupante in vista della semestre di presidenza italiana
Dorina vanti toccherà a noi come presidente della Comunità fare di mese in mese il bilancio della trasposizione nei diritti nazionali del diritto comunitario e sarebbe un compito ben triste se dovessimo ogni volta sottolineare il ritardo crescente dell'Italia
Ma di questa esigenza che il Parlamento si è reso conto e cioè del fatto che le nostre questioni eterne possiamo anche ritardare le a nostro che ci entro tanto il danno è e nostro ed è interno mentre le questioni europee devono in qualche misura cercare di seguire il ritmo di sviluppo europeo
E quindi il Parlamento fin dall'anno scorso a istituito un nuovo strumento legislativo che abbiamo chiamato legge comunitaria
Che è una sorta di legge globale attraverso la quale il governo propone al Parlamento una volta all'anno tutte le direttive e regolamenti e tutte le altre normative opere che sono in attesa di essere introdotte nel nostro diritto nazionale in modo che con un solo lo strumento legislativo complesse organico si riesce a regime a mantenere l'Italia alla pari con la comunità naturalmente è chiaro che nelle prima applicazione di queste leggi devono farci carico anche del tutto l'arretrato e quindi il compito l'avvio di questo strumento
Sarà più impegnativo ma comunque sta di fatto che la prima legge comunitaria e cioè la prima applicazione di questo strumento
è già stata presentata dalla dalla governo al parlamento fin dal febbraio scorso assegnato al Senato ha passato al Senato l'esame in Commissione affari costituzionali in sede referente
Martedì prossimo tre il quattro di luglio è già previsto la discussione in aula che essendosi fatto buon lavoro a livello di Commissione credo che fosse prima la certezza che il quattro di luglio al massimo questa legge sarà stata approvata dal dal Senato poi andrà alla camera e naturalmente Fazio sarà l'iter alla Camera ma siccome le difficoltà di queste leggi sono soprattutto di natura procedurale perché è una legge molto composita che riguarda molte materie disparate eccetera eccetera e in qualche misura di natura istituzionale perché in fondo è la prima volta che noi chiediamo al Parlamento come indispensabile di approvare una serie di direttive che sono state decise altrove e quindi c'è una certa delicatezza istituzionale
Siccome questi aspetti sono stati risolti già positivamente al Senato è questa soluzione varranno anche per la Camera quindi io credo che arranca la Camera l'esame allora verrà rapidamente non ho ancora rinunciato alla speranza che prima delle vacanze estive possiamo averla provata anche alla Camera così avendo dato un contributo importante a fare uscire l'Italia da testi ormai inaccettabile Rizzati nei confronti della comunità disumani una litania si potrebbe riuscire a presentarsi con per i presidenti degli anni la presidenza italiana grappoli d'Europa
Con aver quasi regolarizzato la sua posizione in merito alle alla questione ormai famosa deve cemento delle direttive CEE ecco ma l'Italia cosa vuole fare per cercare di abbia aree per cercare di incrementare rafforzare e consolidare l'integrazione politica del del nostro continente dell'Europa nel corso del periodo nel corso del semestre di presidenza quali sono gli obiettivi dell'Italia
Ma mi pare che l'itinerario della presenza italiana ormai sia abbastanza tracciato e definito
Anche le ultime decisioni del vertice di Dublino hanno contribuito a definire e a chiarire gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla presidenza italiana e naturalmente tutta l'azione politica italiana svolta degli anni scorsi ha dato il suo contributo alla definizione di questi obiettivi
Sono obiettivi di grandissima e direi in aspettata importanza politica perché
Ancora pochi mesi fa non ci saremmo aspettati prima del dicembre scorso quando già era stata presa alzare tristi di Strasburgo la decisione
Di temere nel corso del semestre italiano la conferenza per unione economica e monetaria beh fino al al dicembre scorso non era del tutto chiaro se poi questa conferenza sarebbe tenuta già Strasburgo invece decise che si sarebbe tenuta entro la fine dell'anno a Dublino siamo andati ancora oltre
E cioè si è deciso di temere anche la Conferenza intergovernativa per avviare l'unione politica dell'Europa
E sono state fissate le date il tredici dicembre per la prima quattordici dicembre per la seconda date di inizio naturalmente
Non solo ma si è anche stabilito che l'entrata in funzione Hall al figlio della Unione economica monetaria da un lato e dall'Unione politica dall'altro sarà coincidente con la via del mercato interno europeo del mercato integrato europeo cioè sarà il primo gennaio mille novecentonovantatré allora mi pare che ci sono già obiettivi politici di una dimensione rilevantissima
E che evidentemente segnerà un passo avanti importante una sorta di partenza mai decisiva verso obiettivi di un'Europa
Integrata su modelli federalisti che è l'obiettivo che molti di noi direi forse la grande maggioranza degli europeisti commenti hanno sempre sostenuto allora cosa fra la presidenza italiana italiana allora il compito di organizzare queste due conferenze organizzare vuol dire già definire contenuti delle discussioni l'ordine del giorno ordine dei lavori approfondire il lavoro per definire posizioni comuni fra i vari Paesi in modo che le due Conferenze possono svolgersi in maniera positiva in maniera utile e far sì che il due per processi unitari economico monetario e politico possono allearsi al primo
Gennaio del mille novecentonovantatré ma c'è poi un altro aspetto che verso in fondo l'Unione economica monetaria non è politica significa non nella sostanza trasferimento di nuovi grandi poteri all'Europa intesa come entità sovranazionale
E quindi sottrazione di poteri alla alle autorità e alle strutture nazionali e questo comporta anche delle grosse responsabilità non solo sotto il profilo politico sotto il profilo istituzionale
Quali saranno e come saranno le istituzione europea cui affideremo tutte questa responsabilità tutto questo potere di gestire l'unione economico monetaria e controllarla di portare avanti l'unione politica
Ed è qui infatti che le istituzioni europee esistenti si sono messi in allarme e giustamente per vedere come il loro ruolo potrà essere utilizzato è integrato in questa un visione di ulteriore
Integrazione politica
E allora si è già tenuta una conferenza interistituzionale questo non dipende ovviamente dai singoli Stati né da chi presiede la comunità ma dipende dalle istituzioni che sono autonome
Si sono incontrati Commissione Parlamento e Consiglio dei ministri
Me per vedere in che maniera le istituzioni dovranno essere perfezionate per poter gestire quest'ulteriore responsabilità
L'Italia ha appoggiato l'idea di questa conferenza istituzionale propone e che se ne attendono altre
Prima nel corso del semestre
E prima della conclude l'avvio delle due conferenze e che poi li si porti avanti insieme al procedere dell'integrazione politica il procedere del perfezionamento istituzionale
E questa è una è una impegno dell'Italia si è assunta che che solleciterà perché evidentemente se ci troviamo poi in difficoltà con le istituzioni che non funzionano a fronte dei grandi compiti politici che andiamo ad affidare all'Europa evidentemente questo sarebbe un grosso fallimento e c'è ancora un punto importante per la presidenza italiana questi sono punti di grande rilevanza politica e istituzionale
Ma c'è un punto di grande concretezza cioè adesso noi ci lasciamo trascinare dall'entusiasmo al in vista di queste mente che da anni avevamo cenato che sembrano avvicinarsi l'unione economico monetaria l'unione politica il rafforzamento istituzionale europeo in particolare rafforzamento dei poteri del Parlamento e così via
Ma ci sono delle cose più concrete non meno complesse alle quali bisogna invece dare soddisfazione e cioè non dimentichiamo che il primo obiettivo posto per il del primo gennaio novantatré erano entrate in funzione del mercato interno unico europeo
E non dimentichiamo che perché questo obiettivo possa essere raggiunto bisogna che al primo gennaio novantatré non solamente Commissione e Consiglio dei ministri europei
Abbiano approvato tutte le i duecentosettantanove direttive europei che sono necessarie per dar vita al mercato unico interno ma quei tutte le sedi elettive dovranno essere recepite nei singoli diritti nazionali in modo che ci sia armonizzazioni ci sia ravvicinamento delle situazioni legislative in tutti i Paesi condizione essenziale perché il mercato unico possa funzionare
Ora prima parlavamo del ritardo dell'Italia nel recepimento di queste direttive ma anche molti altri paesi sono in ritardo
Addirittura né ci ricordava ancora se una scossa Lussemburgo il commissario bandi amante
Che le direttive già inserite nel proprio ordinamento da tutti e dodici Paesi sono solo venticinque su duecentosettantanove quindi per tutta una serie di queste direttive uno o più Paesi sono ancora inadempiente
Ma perché le direttive possano essere inserite nel diritto designazione dei singoli Paesi è necessario che si siano preventivamente adottate dal Consiglio dei ministri
Cioè a livello europeo perché solo in seguito all'adozione delle direttive e direttive che sono proposte della commissione diventano legge europea vincolante per tutti i Paesi ora che invece molto cammino da fare io mi riferisco al solo Consiglio dei ministri per il mercato interno e quello che io presiederò nel nel periodo di presidenza italiana ogni ministro italiano presiede il Consiglio dei ministri in cui egli rappresenta all'Italia ora non tutele diretti ora noi tutte le direttive per il mercato interno passano per questo Consiglio dei ministri ci sono quelle per esempio importantissime ai piedi
Armonizzazione fiscale che passano per il Consiglio dei ministri finanziari e così via comunque per il nostro Consiglio devono ancora dal nostro Consiglio devono ancora essere adottate oltre cento diretti
Allora bisogna che il Consiglio dei ministri io mi riferisco a quello presieduto da me e gli altri presunte altri ministri italiani che svolgono un grande lavoro di accelerata adozione di queste direttive perché perché secondo i programmi della commissione secondo valutazioni ormai comunemente accettate è necessario che tutte le direttive siano adottate a livello europeo dal Consiglio dei ministri
Entro i primi del mille novecentonovantuno in modo che ci sono poi almeno due anni il tempo perché queste direttive adottate dal Consiglio dei ministri possano essere recepite da tutti e dodici Paesi
Con i necessario ordinare modi malizie Desario modifiche degli ordinamenti interni di questi Paesi
Allora questo semestre cruciale nel senso che alla fine di questo semestre scatteranno i due anni necessari nella previsione perché le direttive adottate possono essere trasposta nei diritti dei vari Paesi
E quindi entro questo semestre dovremmo in teoria avere adottato a livello europeo tutte le direttive
Non ci arriveremo ad adottarle tutte ma bisogna che la la stragrande maggioranza e soprattutto le più importanti siano adottate entro questo semestre questo sarà compito della presidenza italiana dei singoli Consiglieri miste
E non dobbiamo neanche stato sottovalutare l'importanza politica del mantenimento di questa scadenza perché se per caso l'Europa fallisse
Nel realizzare la prima vera sostanza l'integrazione che quella dei mercati allora anche tutte le speranze di riuscire a fare le altre integrazione sarebbe subirebbero un grossissimo col
Proprio questa questione del complesso dell'attività legislativa delle direttive CEE che deve essere recepita a livello di singoli
Stati nazionali singole strutture parlamenti nazionali ecco o comunque delle amministrazioni nazionali
Ecco ma non sarebbe più logico diciamo così
E intervenire sulle sistema istituzionale della Comunità europea in maniera tale che se il Parlamento europeo ha votare queste delibere a e a farla immediatamente renderle esecutive su tutto il territorio della Comunità Vender la Commissione esecutiva responsabile di fronte al Parlamento europeo
Io caro sarebbe certamente più logico ma questo vuol dire vorrebbe dire aver raggiunto l'obiettivo finale della evoluzione istituzionale europea siamo solamente agli inizi
Perché pensare che queste direttive possano essere approvata dal Parlamento
Europeo poi gestite alla loro attuazione dalla Commissione europea significherebbe avere già un governo europeo Parlamento europeo nel pieno delle loro funzioni pacificamente anche avere tolto quasi ogni potere ai governi nazionali quindi aver trovato una soluzione anche distruzione nazionali significherebbe aver tolto ogni potere dei parlamenti nazionali e quindi aver trovato
Sia pure per la materia comunitaria delle soluzioni istituzionale anche per il raccordo con i Parlamenti nazionali
Quindi sarebbe più logico ed è questa la logica che cerchiamo di realizzare però non possiamo realizzarla con gradualità io sono anche d'accordo con lei
Che questo essere in mezzo al guado in cui adesso l'Europa no per cui una parte delle leggi sono ancora nazionali una parte delle ci sono già troppe ma sulle leggi nazionali giudico degli organismi diversi da quelli che giudico su leggi europee crea ulteriori difficoltà
Sarebbe certamente l'ideale che con un colpo di bacchetta li bacchetta magica domattina ci sveglia siano già con tutti i meccanismi istituzionali europei a posto
Ma siccome bisogna per arrivare a questo obiettivo superare una serie di problemi istituzionali giuridici una serie di pressione di interessi eccetera eccetera il cammino è ancora lungo
E non possiamo che procedere parallelamente cioè mandare avanti da un lato l'integrazione europea estesa settori sempre più ampi prima i mercati poi lo poi la politica economico monetaria poi la politica generale
E parallelamente far procedere le riforme istituzionali del resto questo ormai è una prassi consolidata l'atto unico
Che prevedeva l'integrazione dei mercati ha già introdotto alcune modifiche istituzionali per esempio sul modo di votazione non più sempre all'unanimità ma a maggioranza e adesso man mano che aumentano i poteri trasferiti all'Europa può procedere si ottiene sia la spinta necessaria se raggiunge la consapevolezza necessarie per procedere anche le modifiche istituzionali quindi due procedimenti
Non possono che procedere gradualmente
Trasferimento l'allargamento delle forme di integrazione l'aumento al gradimento dei poteri trasferiti e l'adeguamento istituzionale dell'Europa per poter gestire questi poteri
Il ministro degli Esteri De Michelis ha parlato della tiratori colpisse come risultato delle conferenze intergovernative in particolare quella dell'unione politica e corrente accordo questa definizione
Non è una definizione un po'ridotti
Sommare riduttiva dico alla fine la la conferenza economico monetaria per l'unione fa la conferenza politica
Che cosa che cosa diranno definiranno degli obiettivi politici i quali possono essere raggiunti solamente attraverso da una parte modifiche istituzionali ma in gran parte attraverso normative comuni europee
Quindi attraverso una serie di norme giuridiche che ci consentano di raggiungere questi obiettivi politici questi sono gli atti unici in fondo l'atto unico
Che ha dato vita al ci sta dando vita al mercato interno europeo e il risultato operativo giuridico delle scelte politiche fatte quando nell'ottantacinque si decise di rompere una certa situazione di stallo dell'Europa e di andare avanti a creare intanto il mercato unico adesso che decidiamo di andare avanti a creare oltre al mercato unico l'unione economico monetaria e così via l'unione politica
Questo presuppone che da facendo seguito alle decisioni politiche si assumono tutte quelle scelte normative operative e organizzative necessarie perché gli obiettivi politici siano siano realizzati in tutto questo può essere contenuto in atti unici l'atto unico che cos'è mercato comune è un atto che definiva tutti gli obiettivi le esigenze e i principi necessari chiedono espressamente stabilito in Europa perché quindi le direttive che li contenevano perché il mercato unico diventasse operativo
Quindi dove mette il passo finale operativo saranno una serie di di di di normative comuni da mettere in atto che possono essere accompagnati in atti ad hoc che si chiamano atti unici quindi non è non non lo trovo
Di riduttivo è la conseguenza pratica di scelte politiche che ovviamente devono essere fatte a monte sarebbe più uno dal frivolo logica anche qui nuovo Trattato dell'Unione non trattato di Roma
Ma dico ogni ognuno di questi atti unici ha comportato delle modifiche dei trattati l'unione economico monetaria comporterà delle modifiche dei trattati
Il mercante in occasione del mercato comune sono diventate materia è diventata materia comunitaria per esempio l'ambiente
E questo aveva comportato una modifica dei Trattati che non perdevano la Longo non prevedevano l'ambiente come materia comunitaria è chiaro che l'Unione economica monetaria comporterà modifiche dei trattati le due le cose le due Conferenze intergovernative dovranno concordare non solamente alle procedure ma anche le necessarie modifiche dei trattati quindi anche qui certo modifichiamo il Trattato di Roma mettiamoci al tavolo ma l'esperienza ci insegna che bisogna procedere
Non dico per piccoli passi ma per passi razionali ora ripassi razionali sono quelli di fissare gli obiettivi politici
Quindi aumentare i poteri della comunità modificare i Trattati perché comprendano fra gli impegni della comunità anche questi nuovi obiettivi
Prevedere tutte le norme operative giuridiche necessarie perché quegli obiettivi possano essere realizzate
E ora un altro argomento l'unificazione tedesca proprio questi giorni si sta realizzando l'unificazione monetaria della Germania sono prevedibili le date per l'unificazione politica nelle due Germanie ecco quali saranno le conseguenze dell'unificazione tedesca sull'integrazione europea
Ma innanzitutto per ora la conseguenza è stato giustamente un'accelerazione dell'integrazione dell'Europa dei dodici
Perché è apparso chiaro a tutti che se c'erano delle preoccupazioni legate alla unificazione tedesca del nuovo potere lo strapotere della Germania eccetera eccetera o se c'erano anche dei dei problemi di carattere economico finanziario
Queste preoccupazioni sarebbero state superate questi problemi risolti più facilmente dall'ambito cambio dell'equilibrio europeo
Quindi su questo non c'è chi non c'è nessun dubbio su questo per quanto riguarda le preoccupazioni politiche è chiaro che una Germania unificata collegata strettamente alle intese ai patti alle condizioni dell'Europa dei dodici e per ciò stesso quindi mantenuto nell'ambito dalla NATO come probabilmente avverrà
Uno con qualche aggiustamento è anche in rapporto alla modifica che la stessa NATO deve dovrà subire mi pare che rappresenti la l'ambiente ideale perché l'unificazione tedesca si faccia senza preoccupazione questo è stato uno stimolo a tutte queste cioè reazioni che vediamo no accelerazione dal dell'unione economico monetaria accelerazione della politica sono in realtà conseguenza anche della della unificazione tedesca e a mio modo di vedere il fatto la serietà con cui a Dublino si è affrontato il tema degli interi intervento in aiuto dell'Unione Sovietica della perestrojka in realtà sono decisioni che accelerano Lomu igienizzazione in senso democratico e sotto il profilo economico anche dall'Unione Sovietica in modo che senza che si debba necessariamente arrivare a pensare ad una comunità europea e già estesa con tutti i suoi vincoli sugli impegni dei dodici e da tutti gli altri Paesi europei però si arriva a creare delle condizioni di rapporti politici stretti
E che allargandosi a cerchie più ampi di Paesi finiscono poi col rende migliorare quel gioco di contrappesi di equilibri che sono in grado di togliere drammaticità ad ogni evoluzione politica all'interno di questi raggruppamenti voglio dire che la stessa Unione Sovietica domani potrà partecipare una volta che la perestrojka sia consolidata che la riforma istituzionale in senso democratico siano fatte e che l'economia sia consolidata potrà partecipare a questo gioco di contrappesi a livello europeo
Le non più fatto predisposte mai alta di divisioni impenetrabile di congelamenti ma fatto di un gioco di e intese di rapporti che tendono a bloccare qualunque tentativo di questa o quella potenza di assumere posizione preponderante quindi pericoloso
Lei ha parlato di sistema per così dire cerchi concentrici intorno alla alla Comunità europea o alla cultura Unione europea ecco ma e quest'anno è notevolissimo nuova attenzione ai Paesi dell'Est e non può tra le altre cose comportare come rischio da una diminuzione di attenzione Paesi del Sud del mondo in particolare i Paesi africani e nordafricani che premono anche con le loro masse di immigrati
Appunto in linea teorica non può e non deve questa attenzione alle significare una una mancata attenzione al Sud certo ci sono dei limiti
Alle risorse finanziarie dei limiti alle possibilità di intervento anche economico che vanno rispettate che avranno graduati a seconda delle esigenze tenendo conto che l'Europa si trova con ai Kim contemporaneamente adesso
A dover seguire un'evoluzione dell'Europa centrale e orientale che a mio parere non può essere sicuramente democratica se non strettamente agganciata alla comunità dei dodici e quindi regala un po'dirla come da aspettare deve intervenire lì adesso per per per fare in modo che che che l'evoluzione istituzionale dei paesi del dei l'Europa centrale e orientale sia un'evoluzione sicuramente democratica
Per favorire per quanto è possibile il consolidamento e l'attuazione della perestrojka l'Unione Sovietica quindi sono purtroppo scadenze non rinviabili
D'altra parte l'Europa non può dimenticarsi del sud intanto perché da tempo l'Europa si sta occupando del rapporto nord-sud dei Paesi del Terzo Mondo
Ma poi perché di là ci sono delle scadenze che forse non sono così urgenti come quelle dell'Europa Centaro orientale ma che diventeranno urgentissime gravissime legate proprio al surplus di popolazione dalla disoccupazione
Ad una politica di rapporto col Terzo Mondo che adesso è stata puramente folle perché si sono spese sono somme enormi negli aiuti che non hanno contribuito minimamente
Ad una evoluzione permanente di quei Paesi no eh allora che bisogna non solo tenere presente e sarà l'Europa a dover sostenere il primo impatto di questa masse crescenti che andranno in cerca di lavoro
E e di occupazione non pensiamo basti pensare di di cingere d'Europa di una frontiera impenetrabili perché impenetrabile comunque non sarà allora l'Europa non deve e non può e non deve dimenticare questi Paesi ma deve secondo me dare un'impostazione totalmente nuovo alla politica degli aiuti
Si tratta di coinvolgere questi Paesi le iniziative produttive in investimenti
Anche con con investimenti a fondo perduto vano investimenti che intervengono solamente per sollevare alla gente dalla fame quando ormai non c'è proprio niente da fare bisogna intervenire prima non lasciar cadere queste economie in condizione di totale collasso ed è neanche dare libero spazio all'economia capitalista che hanno a sabato questi Paesi non la politica discutibile anni bassissimi prezzi delle materie prime e alti prezzi dei manufatti e quello che ha ammazzato il Terzo Mondo
Quindi ci sono tutte situazioni da vedere sotto luce diversa e allora la politica è di creare il logo le condizioni di sviluppo le condizioni rivestimenti di produzione che possono utilizzare l'o con una parte almeno di queste masse
Popolari che altrimenti se vengono da tassare ai limiti dell'Europa
Quindi è impensabile che l'Europa si dimentica i tessuti c'è solamente un limite e siccome le risorse sono limitate bisognerà oculatamente accuratamente cercare di ripartirle produrre di più e cercare di ripartirle
è è anche ridurre ridurre certe aspettative di profitto che ci sono torno a dire basterebbe una politica diversa dei prezzi delle materie prime dei prezzi medi ma dei manufatti e quindi è sostanza la riduzione di certi profitti di tipo capitalistico delle imprese del mondo occidentale per portarci a dare un respiro diverso a questi Paesi pensare come si è fatto e ne va fatta agli americani che si potesse risolvere questi Paesi facendoci vari prestiti dalle banche private troppo pura follia che non è servita a niente paesi del del terzo mondo e app
Data la rovina le banche private proprio Aimeri cane perché quelli non hanno restituito naturalmente i fondi che hanno avuto ma è l'Italia quali iniziative potrebbe o potrà assumere in questo senso nel senso non verso il sud del mondo durante Lanza Mestrina beh proprio portando avanti desideri portando avanti innanzitutto che la politica della cooperazione col Terzo Mondo vanno sviluppate potenziata
Che deve però cambiare di impostazione cioè dal più una politica di soccorso umanitario alle popolazioni che moriva di fame
Ma una politica basata su lungimiranza progetti programmazioni
Coinvolgimento in joint ventures di questi Paesi e così via insomma cioè bisogna fare di questi Paesi già dei protagonisti responsabile non possiamo farne degli affamati responsabili irresponsabile anche perché la responsabilità sono in parte sono loro di questa situazione in cui siamo
Caduti rivedere le norme del commercio internazionale rivedere l'enorme del del del Garza dei prezzi delle materie prime c'è tutta una grossa rivoluzione fatele taglia può spingere se invece non è che si fanno vuol sì di queste cose però si può dare un indirizzo insomma c'è un grandissimo lavorava enorme speriamo di fare qualcosa di guanti ringrazio
Quindi
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Qui quella qui
Quest'
Quest'
Quattro
Quindi
Quest'
Qui
Qui quindi questo
Qui quindi qui
Questo
Qui
Quanto quindi quattro
Quelle quest'
Qua
Qui
Qui qui qui
Qui
Qui
Qua
Qui
Quattro
Quest'
Qui
Quattro
Quanto
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui
Qui
Questo
Qua
Qui
Qui
Quattro
Qua
Qui
Qui
Questo
Quindi
Qua
Qui
Qui
Qui qui qui
Questo
Qui
Qui
Quindi quindi
Qui
Qui quindi
Qui
Qui
Quindi qui
Questo qui
Qua
Qui
Qui qui
Qui
Qui
Quindi
Questo
Quei
Qua qui
Qui
Quindi
Quest'
Quindi
Quando
Qualche
Qui quanto
Quella
Qui qui
Qui quasi
Qui
Quelle
Quindi
Quindi
Qui
Quanto
Quanto
Qui
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qua
Quattro
Quest'
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui qui qui
Qua
Qui
Questi
Quindi
Qui
Quanto
Qual
Qui
Qui
Quattro
Qui
Qui qui
Qui
Qui
Qui
Quindi quel questa
Quanto
Qui qui
Il tre
Qui
Qui
Quanto
Quindi
Qui
Qui
Qui
Quest'quanto
Quella
Qui
Qui
Qui
Quattro
Quanto
Quella
Qui qui
Qui
Qui
Qua qui
Quindi
Qui
Questo
Qui
Quindi
Quattro
Quella quindi qui
Questa
Qualche
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui qui
Qui
Qui
Quindi
Qui
Questo
Qui
Quest'
Quindi
Quanto
Quella
Quella
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0