CEE:le priorità dell'ambiente nel semestre di presidenza italiana

Ora i signori prego di prendere posto
Sì
Alle ore abbiamo ancora una bandiera di Francesco vediamo che la barriera dei Fresh si stia attenuando rapidamente in modo da potere cominciare laddove il doppio e si è
No dunque cresce sono elettronici resta una volta certo c'erano quelli al magnesio suonava così ecco io facevo direttamente no no no non l'ho bruciato lo facevo solo zone e riversa la cosa ricordo che respiriamo ti fa male quello che sta su un mese fa bene
Signore e signori
Onorevole rappresentante del Governo a nome del certe centro studi di politica economica Annone
C'è
Centro studi di politica economica
A nome della redazione e direzione della rivista ambiente ovviamente anche a nome mio personale
Desidero anzitutto ringraziare gli onorevoli Ruffolo battaglia e l'avvocato Necci nella sua veste di presidente della commissione ambiente industria per lo sviluppo sostenibile
E non come ferrovia
Per aver raccolto un invito
A partecipare a questo incontro si sente
Ringrazio tutti quanti presenti per la loro numerosa partecipazione
Questo incontro nasce fanno venire la rivista ambiente umano una lista che appena compiuto un anno di vita
Con una ragione molto molto semplici se volete
E iniziato il semestre italiano di presidenza della CEI
In questo semestre ci sono degli appuntamenti una lunga serie di appuntamenti
Di straordinaria importanza per il futuro
Il futuro non solo che la comunità europea ma anche dei rapporti internazionali su più vasta scala
Uno può fare una lunga lista ma i ministri
La conoscono benissimo e anche la stampa conosce io cito non soltanto la preparazione delle conferenze per l'unità politica della comunità europea
Per la unità monetaria la conferenza di ottobre o novembre
Per la sicurezza e la cooperazione eccetera
Nel contempo soprattutto gli eventi internazionali recenti che sono stati estremamente accelerati a livello sia politico che economico
Espongono a nostro parere una serie di condizionamenti una serie di problemi
Che renderanno difficili e complessi negoziati che la comunità europea sì appresta a iniziare in questo semestre
Per esempio l'unificazione tedesca
Per esempio dei rapporti con i Paesi dell'Est
Per esempio la ridefinizione del ruolo e forse anche dei poteri del Parlamento europeo sicuramente i rapporti fra Commissione consiglio e Parlamento
In ultimo c'è la scelta del modello della unificazione su cui molti si sono espressi in vario modo
Fra i tanti problemi ci sono anche quelli dell'ambiente
Ci sono state alcune dichiarazioni anche in convegni internazionali per esempio il convegno Berghem recente
L'ambiente da una parte viene definito come centrale e trasversale una specie di antinomia fra questi due aggettivi
E e poi c'è stata questa Aldo questa in pratica adozione di fatto di una la di un modo di dire
Che non è più la compatibilità fra industria lo sviluppo e ambiente ma l'adozione di un termine che poi sostenibile
Qui mi richiamo una
Un tempo un'era
Che in breve tempo un breve periodo di tempo dovrà impostare delle strategie di fronte a questa enorme vista di problemi di grandissima importanza
Certamente uno può chiedersi se l'ambiente anche se tutti ne parlano non possa finire per rimanere non vincola Cenerentola
Bella comunità offesa ma al di là delle parole e della lista dei problemi che cosa in realtà si potrà fare di concreto cioè quale margine
Ci sarà perché la comunità europea in questo semestre inizi almeno la a impostazione di alcune strategie
Alcune strategie far altro che dovrebbero essere comprensibili al pubblico in generale perché uno dei punti fermi
è quello della possibilità e capacità di comunitaria ai popoli alla gente i problemi reale
Queste sono le motivazioni all'incontro in maniera molto breve sul tetto e ce ne sono altre però abbiamo un po'di fretta il figlio comincerei subito come imporre alcune argomentazioni specifiche
Ci sembra che il dibattito sull'ambiente ci sono pochi i punti fermi
C'è una lunga lista di problemi fra i quali è molto difficile capire quelli che sono prioritari
Uno dei punti fermi che sembrano essere ripeto a buttar è il concetto di sviluppo sostenibile
A lui come rivista ambiente questo concetto piace molto perché la prima parola e sviluppo
E perché ci piace perché siamo convinti che senza sviluppo non ci sia la possibilità Formigoni fare il manico di parlare di tutela dell'ambiente in realtà la tutela di aver dell'ambiente richiede risorse le risorse provengono genericamente da oggi risorse materiali naturali devono essere salvate
Però è un concetto che almeno al momento ci sembra molto generico così come sono generiche di documenti ufficiali che si leggono delle dichiarazioni di principio che seguono questo concetto
Avvocato Necci
Lei che è il presidente di una commissione che è stata esibita dopo e schiamazzi
Commissione Ambiente in video per lo sviluppo sostenibile
Questo dimostra che anche nel nostro Paese il concetto è stato adottato governo vorremmo chiedere due piccole cose
Quali contenuti reali
Cioè concreto
Lei ritiene possono essere associati al concetto di sviluppo sostenibile
Sia nella realtà del nostro Paese cioè una volta che questo concetto sia calato nella realtà nel nostro Paese
Sia nella sua applicazione nei confronti della comunità europea e dei rapporti che la comunità europea vede apprestarsi a identificati con il resto del mondo
La seconda domanda
Fra questi contenuti
Quali lei pensa debbano essere indicati come prioritari e saranno di fatto assume dalla dal racconto di una commissione che lei presiede come linee strategiche o come punti di partenza se lei preferisce quali sono gli strumenti operativi disponibili attivabili per realizzare questi obiettivi prioritari
Pelo conto anche delle aspettative della pubblica opinione che mi pare sia una legittima
La pubblica opinione chi sia sapere quali sono i benefici che si attendono dalle decisioni dalle strategie dalle risorse
Queste sono le prime domande che io vorrei porre avvocato Necci
Prendo sempre e comunque sì gradiremmo avere delle indicazioni sulle priorità la ringrazio
Domande alle quali fa
Qualcosa e farla due giorni proporre due minuti non so adesso fa bella scelta elettorale è una regola di centotrenta mi è stato preavvertito qualcuno di voi a un impegno urgente che noi mandiamo la riapertura minuti ai nostri codici
La commissione nascevano conta
Ministro dell'industria del ministro forse non funziona
Nasce da una precisa volontà politica del ministro dell'industria Vito dell'ambiente ridare dignità ad un metodo di lavoro che consenta di analizzare i in concreto drammaticamente i veri problemi dello sviluppo sostenibile problemi del rapporto tra industria e ambiente lei ha detto prima giustamente parlare di ambiente separatisti lei sa bene che non tutti sono convinti di questo il fatto di aver parlato di uno sviluppo sostenibile già una scelta strategica una scelta metodologica estremamente importante
Noi siamo convinti che l'ambiente diventa uno dei temi più importanti per lo sviluppo dei prossimi anni insieme ad una serie di altri
Gli altri problemi di cui parlerò tra un momento però siamo altrettanto convinti che l'ambiente è una opportunità dello sviluppo e non è un fattore limitante dello sviluppo stesso
Non è una penalizzazione dello sviluppo è un modo di essere dello sviluppo
Credo che il problema dell'ambiente sia uno dei tanti problemi che si che si debbono affrontare per lo sviluppo degli anni da oggi al due mila o da oggi al di là del due mila
Infatti le esigenze delle aziende le esigenze del mondo capitalistico le esigenze dell'impresa non sono più quelle di fare i conti solamente con ai fattori tradizionali della produzione e con i fattori tradizionali della domanda e dell'offerta
Qui il problema è diventato molto più Complesso è un problema trasversale è un problema che coinvolge più discipline Program molti disciplinare è un problema che va dalla moda dal gusto dalla discorso delle compatibilità
Finanziarie ed economiche al discorso ambientale al discorso della globalizzazione dell'impresa al discorso di una impresa che si trova di fronte a compiti nuovi rispetto a quelli che si che doveva affrontare negli anni passati
In quanto deve affrontare per la prima volta la enorme opportunità
Di dimostrare che cosa sa fare per il mondo e nel mondo
E noi ci troviamo un sistema capitalistico che non ha più di fronte il concorrente storico cioè il sistema comunista un sistema capitalistico che si trova all'improvviso a dover spaziare su campi e su problematiche che sono completamente diverse da quelle che affrontava fino a cinque dieci o quindici anni fa
Tra le variabili importanti dello sviluppo cioè quello dell'ambiente l'ambiente come limite dello sviluppo visto
In senso negativo
Come opportunità dello sviluppo visto in senso positivo e la scelta che è stata fatta di istituire questa commissione
Appunto quella di porre all'impresa è quella di porre all'industria in particolare all'industria italiana il tema dell'ambiente non più come un limite ma come una possibilità è come un'opportunità
La ritengo una scelta molto importante una scelta politica la commissione cercherà di lavorare al meglio su questi temi
Però cominciano a dire allora ad andare qualche qualche risposta alle sue tante domande
Queste perché sembrano due sono moltissime
La prima risposta che la commissione deve impostare un lavoro di metodo
Andare nei contenuti della del lavoro della Commissione andare nei tanti nelle tante aspettative della gente sull'ambiente mi sembra un problema mi sembra un approccio sbagliato al problema dell'ambiente e dello sviluppo
Il discorso ambientale secondo me oggi è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali
è un discorso estremamente complesso perché deve avere delle priorità e le persone che parlano di ambiente normalmente ne ignorano sia la complessità sia la capacità di avere priorità
Per di più la gente i popoli come lei li ha chiamati chiedono delle azioni immediate ai problemi ambientali richiedono delle azioni immediate degli interventi immediati
Le autorità e di governi reagiscono in modo incoerente perché sono soggette a delle richieste immediate ha problemi estremamente complessi
Le autorità quindi reagiscono in modo incoerente in quanto hanno un sistema di leggi non coerente per il problema ambiente sviluppo per il problema dello sviluppo si sostenibile perché hanno del dell'enorme difficoltà a definire le priorità
Del delle delle scelte che debbono fare come degli enormi problemi a valutare i rischi e i costi delle varie scelte che debbono fare
Non c'è un'applicazione uniforme delle leggi né a livello nazionale né a livello internazionale quando questa è uno dei temi
Che non si può risolvere a livello di una regione o di un paese ma è uno dei temi che si deve risolvere affrontare necessariamente a livello di sistemi complessi a livello di Comunità europea quando addirittura non a livello di mondo non c'è alcuna capacità di monitorare l'applicazione delle leggi che vengono prese quindi già difficoltà prende legge poi incapacità di monitorarla e non c'è nessun sistema coerente di permessi
Di fronte alla richiesta della gente di fronte alla reazione incoerente del governo le imprese reagiscono in modo ancora più incoerente
Perché tendono a non applicare le proprie le poche leggi che vengono fatte o tendono a non far fare delle leggi quindi c'è una serie di incoerenze per cui un discorso di metodo secondo me fondamentale
Perché c'è questa forte ignoranza né i problemi ambientali
Perché il problema è multidisciplinare Complesso come ho detto prima e la gente perché qui qui la richiesta viene bottom-up viene da viene dalle persone non viene non viene come ancora non è stata concepita il capita come esigenza dell'industria come esigenza dei governi normalmente la richiesta di di di prodotti ambientali viene dalla gente
Era gente normalmente al massimo temono disciplinare qui invece affrontiamo dei problemi che sono assolutamente multidisciplinari
Che richiedono richiedono approcci culturali psicologici scientifici economici educativi ideologici sociologico demografici filosofici di moda cioè una un approccio multidisciplinare estremamente complesso per un problema singolo che già di per sé complesso
Le sorgenti delle richieste delle informazioni sono estremamente frammentate
E l'impatto delle decisioni che vi si vanno a prendere sull'ecosistema e sulla salute umana è ugualmente molto frammentato difficile da valutare multiplo
Tanto l'esigenza è pressante quanto la capacità di vederne i risultati e l'impatto estremamente difficile
Allora cosa si dovrebbe fare e qui viene probabilmente il metodo della commissione industria ambiente
Innanzitutto bisognerebbe creare a mio modo di vedere un sistema di priorità dei rischi di valutazione di priorità dei rischi un Resca ranking system diciamola in inglese
Bisogna comunicare le priorità rilevanti
Centrato il tema la capacità di comunicare la capacità di parlare con la gente di farsi capire è fondamentale bisogna comunicargli le priorità bisogna dirle con grande chiarezza
Quindi un problema di comunicazione del rischio è fondamentale per le autorità che si apprestano ad affrontare il il problema nella sua globalità
Bisogna definire le azioni che possono rimediare che possono portare soluzioni a questi problemi di rischio in un modo Complesso prima di tutto occorre un sistema legale coerente
Occorre stabilire quali sono i tempi in cui si fanno le cose occorre darsi i tempi non si può convincere un po'fare immaginare alla gente che le azioni immediatamente ottengono risultati occorre darsi dei tempi sufficientemente lunghi
Stabilire un sistema di monitoraggio dei risultati che vengono dalle applicazioni di un sistema coerente di leggi e stabilire un sistema di permessi un sistema di autorizzazioni che sia dissento da detto in termini inglesi non non ho la capacità di trovare un termine italiano decente dovrebbe essere ma è un'altra cosa
Dissenta accettabile e poi bisogna
Allocare le risorse finanziarie che sono necessarie
Parliamo di problemi che coinvolgono straordinaria quantità di risorse finanziarie sia nel senso di produrre sia nel senso di distruggerle sia nel senso dell'ammontare di risorse finanziarie necessarie
Per introdurre significativi cambiamenti al di là delle parole
Si tratta quindi di un approccio estremamente complesso in cui tutte queste cose a livello governativo debbono essere tenute presenti nello stesso momento
Occorre naturalmente che a questo venga venga a si accompagni un acculturamento delle persone una cultura mento dell'impresa impresa deve avere la capacità di capire che il problema ambientale è un suo problema
E non è un problema che gli è imposto fino a che l'impresa non accetta o non capisce che il problema ambientale è un problema interno del modo di programmare lo sviluppo dell'impresa negli anni prossimi noi ci troveremo sempre con cinque o dieci anni di ritardo
Con un sistema di leggi difficile con un'impresa che tende a non applicarlo
Quindi con dei risultati che saranno drammaticamente diversi dalle aspettative e naturalmente che porteranno ugualmente i costi ma non porteranno i benefici l'impresa deve interiorizzare il problema dell'ambiente dello sviluppo sostenibile
Quindi io ho accettato con estrema con estrema soddisfazione la definizione che del del lavoro della Commissione ambiente hanno dato il ministro dell'industria dell'ambiente insieme e per la prima volta insieme
Cioè il fatto che li le la la commissione deve fare opera di acculturamento di preparazione di quadri
Di conoscenza dei problemi deve convincere l'impresa che ha un vantaggio il fatto di considerare l'ambiente tra i fattori importanti per lo sviluppo
Lì le imprese debbano definire degli standard interni delle procedure interne
Debbono nella pianificazione nella programmazione del sistema che va a dieci anni o a cinque anni o a tre anni delle proprie attività debbono mettere come variabile come opportunità
Del prodotto che andranno ad offrire fra tre e cinque o dieci anni il sistema ambientale con un sistema di premio del prodotto
Con un sistema che dà un vantaggio al prodotto un vantaggio competitivo perché la gente cioè i clienti oggi vogliono un prodotto diverso qualitativamente e hanno fatto sì merita di pagarlo
Ci troviamo in un mondo che per fortuna è più ricco di prima in un mondo che ha capacità dica un usciere di conoscere un problema e quindi di valutare il prodotto dell'impresa prodotto dell'industria e sia in grado di rispondere a degli standard qualitativi ambientali che la gente disposta a pagare di più
Questo mi sembra estremamente importante
Le priorità sa io le priorità nel dirle tutte queste cose sostanzialmente le ho dette le priorità sono il metodo e la cultura poi andiamo a priorità che vengono di volta in volta
Che manifestandosi sia all'interno della comunità nazionale sia all'interno di quella internazionale che debbono essere coerenti con questi metodi e con questi sistemi che ci andiamo avanti
Oggi forse ce ne sono due di priorità che sono peraltro quelle che sia battaglia che Ruffolo ci hanno indicato hanno dedicato alla Commissione come le loro priorità politiche che secondo me corrispondono a delle priorità pratiche tecniche ed economiche una è quella delle missioni
Un problema generale che non è risolubile all'interno del sistema Italia
è un problema che va visto insieme alla sistema Europa insieme alla alla competitività tra Europa e America tra Europa e Giappone
Uno dei tipici sistemi mondiali addirittura in cui non si può illudersi di trovare la soluzione attraverso un singolo intervento magari su un impianto anche importante che si abbatte Di Giorgi delle missioni abbatterla la lesso due abbatte qualche cosa fate i fumi interviene però non è in grado di risolvere il problema se non attraverso un approccio nazionale internazionale e coerente
E l'altro problema gigantesco di enorme attualità è quello dei rifiuti e del riciclo
Problema che si articola in in moltissimi aspetti le imprese ormai attraverso una una politica degli ultimi anni è un rapporto con gli ambientalisti hanno chiuso al loro interno tutti i rifiuti di questo mondo producibili e prodotti con un sistema che fra poco esplode con un discorso a volte da struzzo di mettere la testa sotto la sabbia per dire vale ci sono i rifiuti però la teniamo lì all'interno gli stabilimenti perché non sappiamo cosa farne
Un problema immenso secondo me questo è un problema che richiede invece una serie di azioni su cui si possono ottenere degli importanti risultati anche da subito
E che si articola in
Va bene innanzitutto capire che cosa i rifiuti parlare lo stesso linguaggio e dire delle cose insieme che siano che siano coerenti e comprensibili
Poi intervenire sulla produzione in modo da ridurre evidentemente alla produzione di rifiuti debbo intervenire sul riciclo cercando di capire che non si può riciclare tutto non lo si può fare tutto nello stesso momento
Che ci vuole un lungo tempo e fortissimi investimenti per farlo
Però mi sembra uno dei temi prioritari
E la commissione sta lavorando spero di speriamo di poter dare dei risultati quindi nelle priorità emissioni dici
Grazie
Io ringrazio molto l'avvocato Necci perché ci ha dato delle risposte credo estremamente semplici a ma altrettanto chiare e coerenti all'interno infatti io mi apprestavo a a fare una seconda domanda Marini ha già risposto in anticipo
Io volevo chiederle secondo lei è prioritaria
La azione che riguarda i piccoli passi le piccole cose che sommati insieme danno un grande risultato probabilmente in qualche caso danno anche di risultati immediati immagine oppure
Soluzioni ben studiate ben calibrate che però richiedono tempi più lunghi della risposta ce l'ha già data i critici sono molto grato
Direi che dopo questa prima di questo primo punto in cui credo i lettori della rivista viene ambiente potranno dire informazioni molto precise su quello che è questa Commissioni industria ambiente il io vorrei affrontare con un altro dei nostri interlocutori
Un'altra altri problemi
Il ministro battaglia forse anche perché aveva delle
Diciamo dette vittime scadenze più avanti
Vicine
è stato uno fra i primi a dichiararsi circa le priorità che il semestre italiano vuole porre intende porre non soltanto all'interno del nostro paese ma anche nel contesto della Comunità europea
Vediamo letti sui giornali quindi lei mi consente se il ministro non le ripeto però ce n'è una di queste che vorrei ripetere perché ci ha molto colpito
Si è in pratica assunta la necessità di stabilizzare o addirittura ridurre i consumi
Io domando scusa anche a tutti i presenti però siccome o certo numero di anni mi ricordo che dal dopoguerra ad a ad oggi a ieri cioè da quando il ministro Battaglia ha fatto questa affermazione
Non mi ricordo che nessuna ministro dei nostri governi abbia fatto un'affermazione di questo genere
Cioè la stabilizzazione o deduzioni consumi potrebbe essere per il grande pubblico non dico una doccia fredda ma certamente un messaggio controcorrente
Al quale forse non è abituato
Come ambientalisti noi condividiamo pienamente questa affermazione
Perché certamente una frazione dei consumi sono una frazione di spreco
Lo spreco danneggia l'ambiente tre volte
Perché sottrae risorse materiali umane risorse in generale alla tutela dell'ambiente
Secondo perché non li utilizza
Terzo perché lo spreco sporca
Detto in termini molto afferma
C'è anche un quarto modo in cui lo spreco danneggia l'ambiente una volta la Legambiente ai più sporco la cui ripulito e quindi voglio il ciclo ricomincia il problema che aveva posto la priorità primo posto avvocato Necci Immit orna molto molto bene
Quindi noi noi siamo molto contenti che ci sia una inversione di tendenza che riguarda anche i singoli però questa è un'affermazione mi consenta signor ministro un po'generica scatole di domande sono queste
Da dove cominciare
Ho da che cosa lei
Un la comunità governativa italiana la Comunità europea intende cominciare a stabilizzare o ridurre
Secondo punto quali consumi vanno privilegiati in questa stabilizzazioni riduzioni quali individuare i cuori collettivi oppure si pensa a settori specifici
Della produzione industriale oppure a qualche ciclo particolare in un settore specifico
Tenendo conto peraltro che evidentemente cioè una almeno la gente si aspetta che ci debba essere la sensazione di un ritorno Monico immediato ma un ritorno in un tempo che non sia un tempo geologico sedere pagare un sacrificarsi in qualche modo e come ultimo domanda se lei me lo consente con quali metodologie intervenire per riuscire ad ottenere questo obiettivo anche in maniera parziale anche in termini soltanto di inversione di tendenza
Che lo qua
Che vuol dire in concreto non in uso problemi
E di rispondere novità domande gli stranieri che ringrazio questo utilissimo dibattito che quindi della rivista hanno organizzato anzitutto il problema bisogna averne coscienza di ordine planetario
Perché in tutto il mondo esistono emissioni di anidride carbonica di metano e di coloro foro carburi determinanti per la creazione dell'effetto serra
Naturalmente il problema tocca in misura più rilevanti Paesi industrializzati
Ma coinvolgerà anche le scelte dei paesi in via di sviluppo se essi debbono effettivamente svilupparsi
Toccherà anche le loro scelte
E come planetario il problema è anche globale nel senso che tocca
Tutto il nostro modo di vivere il nostro modo di produrre il nostro modo di consumare in tutti i suoi aspetti
Sugli affetti
Sulle cause e sugli infetti sugli aspetti diciamo del del fenomeno del global warming
Non è il ministero dell'industria abbiamo fatto uno studio molto preciso
Con la collaborazione di scienziati provenienti dei maggiori istituti internazionali che si occupano di questo problema è uno studio che abbiamo portato a conoscenza degli altri Paesi della comunità diffuso nella classe politica italiana
Come introduzione alla nuova politica che io credo debba essere assunta dalla Comunità Europea anzitutto
Il problema di fondo che si pone tuttavia di ordine politico
Bisogna trovare l'iniziativa capace di conciliare la posizione europea
Che è fortemente interventista in materia di ambiente
Con l'opposizione assai più prudente che hanno gli Stati Uniti
E anche con la posizione che si può presumere più prudente che hanno i paesi in via di sviluppo accanto agli Stati Uniti
E che hanno anche i paesi dell'Est
Per motivi diversi dei paesi in via di sviluppo ma non meno rilevanti
E sottolinea la delicatezza di questo punto politico cioè il problema dell'alleanza
Nel senso che abbiamo necessità di un'alleanza generalizzata rispetto a tendenze che non sono
Così spinte commesso in materia di intervento sull'ambiente come sopra le tendenze che prevalgono oggi in Europa
D'altra parte
Quando si vada discorsi astratti appunto agli interventi concreti
E si misurano grandi difficoltà nell'affrontare questo problema
E si misura la delicatezza del problema del consenso
Che questo problema pure pone senza il quale non può essere risolto
Così ne abbiamo calcolato le alcune ipotesi di riduzione delle anidride carbonica la CO due al due mila
Partendo naturalmente da alcune previsioni
E siamo partiti dalle previsioni dell'aumento dei consumi energetici e del mix di fonti di energia che sono contenute nel attento su tutto io costituito dal piano energetico nazionale di qui vedo qui alcuni i componenti della Commissione che lei ha lavorato a questo piano
Il piano comporterebbe al due mila un consumo di centottanta Mega tempo di tonnellate equivalenti di petrolio
E conseguentemente un'emissione di anidride carbonica di quattrocentoquarantaquattro virgola sette milioni di tonnellate anno di C o due
Rispetto alle quattrocentouno attuali con un aumento dunque di settantasei milioni di tonnellate di anidride carbonica dispersa per la
Quali sono le ipotesi di riduzione rispetto a queste cifre assunte come previsionale
è anzitutto ce lo scenario tutto metano
Lo scenario tutto metano consiste in questo che consiste nell'assenza al momento della sostituzione dei settantaquattro milioni di Mega TEP di petrolio che verrebbero utilizzati di qui al due mila
Con il metano
Questo comporterebbe una riduzione della CO due al due mila di appena il due virgola quattro per cento rispetto al consumo diretto due virgola quattro per cento cioè una cifra estremamente bassa
Naturalmente questo scenario tutto metano comporterebbe enormi investimenti industriale di riconversione dei concorsi comporterebbe le auto nel nostro automobili tutte a metano
E comporterebbe problemi di approvvigionamento di metano che probabilmente sono insuperabili quando ci facesse tutto questo il risultato sarebbe una diminuzione del due virgola quattro
Un altro scenario
Prevede la sostituzione di tutta la produzione termoelettrica
Con importazioni
Con
Nucleare e con fonti rinnovabili
E in questo caso attraverso importazioni nucleare fonti rinnovabili la riduzione sarebbe veramente rilevante sarebbe dell'ordine di circa il trenta per cento rispetto alle missioni odierno
Ma questo comporterebbe per l'Italia
Quote di importazione di elettricità di quindi oggi non c'è la disponibilità materiale né tanto meno ci sarà in futuro
Soprattutto con sposterebbe altrove il problema della emissione deve CO due e quindi non risolve il problema
Infine c'è lo scenario del forte risparmio
Lo scenario del forte risparmio previsto dal piano energetico nazionale e cioè venti tonnellate ma Ekathat di di diritto di di riduzione di energia al Duemila rispetto ai dieci Mega tetto che realisticamente possono attendersi che sono sostanzialmente in movimento già oggi
La riduzione aggiuntiva di dieci megattere
Questo richiede investimenti ulteriori vertici per oltre venti mila miliardi di lire
E di un tale scenario consentirebbe di attenuare l'aumento della CO due due mila ne produrremo solo il tre per cento in più
Come la conclusione nessuno dei singoli strumenti consente una consistente riduzione delle emissioni di CO due
E nessun mix di strumenti
Che escludeva il ricorso alla fonte nucleare
Nessuno può portare vicino a questo obiettivo astrattamente prefissato di venti per cento in meno di CO due al Duemila oppure al due mila e cinque come altri hanno sostenuto
Un'ultima strada naturalmente si può scegliere
Per ridurre le dimissioni ed è quello della riduzione della depressione generalizzata dei consumi
Ma una depressione generalizzata dei consumi implica una recessione economica
Che avrebbe probabilmente Effeti altrettanto catastrofici degli effetti che prevediamo per l'effetto serra di qui a cinquant'anni
Come vedete situazione realisticamente descritta
Poco poco piacevole
Allora domanda quale consumi dobbiamo cominciare a ridurre
E rispondo inerte inevitabilmente vanno colpiti tutti i consumi
E anche il singolo consumatore deve abituarsi all'idea che la tutela e risanamento dell'ambiente hanno un costo che implica anche una riduzione di consumi
La scelta deve essere molto chiaro se non si vada anche sui consumi individuali naturalmente con equilibrio con gradualità eccetera ma se non si va sui singoli consumatori si vanifica ogni reale efficacia della politica ambientale
Perché è chiaro che se deve essere basata per una parte rilevante sulla riduzione e la riqualificazione dei consumi individuali
E questo sforzo di riduzione dei consumi non può non essere inserito in un quadro di cooperazione internazionale
Ed è questo un coordinamento particolarmente necessario
Sia per le politiche tariffarie
Sia per le politiche di incentivazione delle tecnologie pulite basate sull'utilizzo in positivo della leva fiscale questa volta in positivo
Politiche tariffarie significa in concreto
Aumentare i costi dell'energia e sia significa favorire il risparmio la conservazione di energia e significa implicitamente ridurre le dimissioni le emissioni dannose
Ma si può usare anche lo strumento fiscale oltre che negativo incidendo sui consumi aumentando tariffe aumentando le imposte anche in positivo incentivando incentivando le tecnologie pulite attraverso l'uso della leva fiscale
Ma tutto questo può esser fatto chiaramente in un quadro di cooperazione internazionale e avrebbe poco senso farlo in un quadro puramente nazionale
Misure incisive
Prese a livello internazionale probabilmente avrebbero affetti rilevanti sono gli attuali modelli di sviluppo dei Paesi industrializzati
Ma non avrebbero senso queste misure non potrebbero essere neppure prese appunto ripeto se non fossero concertata a livello internazionale ed attuate in Comune internazionalmente in comune
Una politica industria ambiente che voglia essere seria è per sua natura una politica non nazionale ma è per sua natura una politica internazionale
Almeno una politica europea almeno una politica europea
Per quanto difficile sarà impostarla e realizzarla come pure abbiamo tentato con l'ingegner Bianchi che ha fatto un bellissimo giro per tutte le capitali europee
Per lanciare il Documento di politica energetica nuova che la comunità dovrebbe affrontare e devi poi parlerò brevemente al termine di questi interventi
Mi si domanda anche su quali cicli produttivi intervenire
Indica
Fatto salvo tre cose anzitutto alcuni cicli produttivi che sono tradizionalmente inquinanti si sono Gerry fortemente ridimensionati
Faccio il caso per tutti del petrolio dell'industria petrolifera
Che sta molto migliorando la propria lavorazione sotto il profilo ambientale e non soltanto per quanto riguarda i processi produttivi ma anche per quanto riguarda nuovi prodotti
Dove i prodotti attraverso uno sforzo di investimento molto notevole che esigerebbe qualche cosa anche da parte del Parlamento esigerebbe da mettere a posto questo sistema petrolifero italiano in maniera meno precaria di quanto non sia oggi
In secondo luogo osservo che non è
Utile condannare un ciclo produttivo piuttosto che un altro perché in realtà le situazioni di degrado in genere sono frutto di indifferenza e di incuria che richiamano responsabilità più ampie di quelle di un singolo settore o di una singola industria
Sono più ampia responsabilità per incuria degrado generale
E come conseguenza logica di questa osservazione
Dico il terzo luogo che una volta completata la normativa di riferimento generale
Con la giusta flessibilità cioè lasciando ai soggetti la scelta del coniuge più adatte a raggiungere il risultato atteso
Una volta completata la normativa cioè dicevo
Bisogna cominciare ad agire non percettori ma bisogna cominciare ad agire per punti critici che si sono rilevate arriverà rilevati e rivelati
Per punti critici in maniera trasversale per così dire
Non ci sono settori che inquinano di più ci sono situazioni di emergenza i cui l'intervento è particolarmente urgente ed è prioritario anche perché abbiamo limitatezza di risorse da destinare quindi in maniera con scelte di priorità
Concentra l'allora sui punti di emergenza che richiedono rileva ammontare di risorse particolarmente rilevanti basta pensare cose lo dirà Giorgio immagino cosa
Disinquinamento del bacino del Po oggi sicché lamento dall'altra area che abbiamo su cui abbiamo deliberato il Consiglio dei ministri
Ci sono situazioni di emergenza in cui l'intervento è particolarmente urgente sia per motivi di degrado del territorio sia per la pesantezza ambientale dei singoli processi produttivi su questi e benissimo è giusto che si concentrano le risorse con quali metodologie intervenire ancora e la domanda
Ecco la mia convinzione di fondo è che l'industria può dare un contributo essenziale al risanamento ambientale
Per la ragione che poi diceva essenzialmente il nostro presidente c'è perché e lo sviluppo che determina la possibilità di risanamento ambientale senza sviluppo e Sensi Duster non c'è Risanamento possibile
è mia convinzione cioè è che soluzioni adeguate questi improbo lei mi possono venire dall'impresa dalla cultura industriale che presiede all'impresa dai metodi scientifici
E dagli strumenti tecnologici che l'industria rende disponibili e che non esisterebbero senza lo sviluppo dell'industria
Nella convinzione che nei confronti dell'indotto e non servano quindi atteggiamenti punitivi
Ma serve una risposta positiva
Un grande sforzo culturale normativo tecnologico capace di spingere la trasformazione del processo industriale in modo da gestire al meglio le risorse in modo da individuare soluzioni adeguate per il problema dei rifiuti
Che diventa l'altro come ha sottolineato Necci l'altro problema fondamentale prioritario
E in modo da modificare i comportamenti collettivi favorendo naturalmente i meccanismi stessi del mercato che possono coadiuvare Sensi postazioni rigidamente dirigistiche sono nocive come abbiamo già sperimentato allargamenti tutti i Paesi dell'Est
Il linea generale
Se il sistema produttivo viene chiamata la responsabilità di risanare l'ambiente
Oltre certi livelli questo non può avvenire se non con politiche europee
E in questa chiave sembra né opportuna una gestione omogenee fra i paesi comunitari della politica ambientale e soprattutto un'applicazione omogenea delle norme su tutto il territorio comunitario
E sembra opportuna altresì che queste misure più incisive siano anche coordinata a livello internazionale senza di che evidentemente faremo risorgere altrove quello che cerchiamo di attenuare o di comprimere in Europa
Su questa linea d'affetti ci stiamo muovendo d'intesa perfetta con le con il ministro dell'ambiente e con l'ausilio della commissione industria ambiente che abbiamo ricostituito che abbiamo ricostituito e rafforzato
Sul piano europeo che cosa abbiamo fatto abbiamo cominciato a lavorare su questo obiettivo della politica energetica nuova di carattere europeo
E abbiamo già inviato un documento di base di fondo
Che verrà discusso nella riunione informale dei ministri dell'Energia
Il Consiglio dei ministri dell'Energia che si riunirà a Roma proprio domenica prossima il sedici luglio domenica questa alta il sedici luglio grazie a Dio che come dire questa
Non è non è reti
Lunedì prossimo
Non è libero
Questa politica energetica nuova l'abbiamo riassunto in cinque punti
Il primo prevede la convocazione di una riunione congiunte di riunioni congiunte in generale come nuova prassi della comunità
Tra i ministri dell'energia e dell'ambiente
Per un coordinamento dello politiche finora non si era realizzato nel livello europeo e soltanto in parte a livello nazionale in generale
Questo è un atto concreto a mio parere che sottolinea il nesso inscindibile che c'è tra Energia
E ambiente
E sottolinea la necessità di lavorare in comune
Sull'obiettivo dello sviluppo sostenibile
Il secondo punto di questo documento riguarda la necessità di stabilizzare o ridurre appunto presidente dei consumi ed generali di Energia attraverso iniziative internazionali
Iniziative che vanno dall'analisi della variazione dei consumi agli incentivi per gli investimenti e per la conservazione dell'energia
Vanno altresì alle misure rivolte ai consumatori finali
Alle misure per incoraggiare l'uso efficiente più efficiente delle energie
E infine alla politica fiscale sull'Energia
E su questi argomenti la mia idea è che la Commissione deve assumere un ruolo di guida
Nella delicatezza del problema dell'alleanza che ho sottolineato tuttavia la comunità è bene che assume un ruolo di guida
In un confronto trilaterale anzitutto con
Stati Uniti e Giappone
E costituendosi in sede europea anzitutto tre gruppi di lavoro tecnici per esaminare l'intera materia come ne proponiamo la consiglio dei ministri di lunedì prossimo
Per esaminare l'intera materia e per suggerire azioni concrete da concertare a livello internazionale insieme col Giappone
E costati uniti
In particolare sottolineava nel documento che sembra opportuno studiare il problema dell'impatto
E della modulazione di una più rigorosa politica fiscale
Sulla produzione sul consumo di energia
Sottolineava il problema delle misure comuni per la conservazione sottolineava il problema delle quote di riduzione dell'anidride carbonica che è un problema anche tecnicamente di estrema difficoltà
Quali Paesi in quale quote rispetto a quali parametri e via discorrendo
Il terzo punto di questo documento riguarda la promozione di fonti alternative ai combustibili fossili
Fonti alternative ai combustibili fossili produttrici di
Emissioni nocive
E in particolare di CO due
Fonti alternative che dovrebbero rimanere anzi essere un impegno prioritario della Comunità europea
Essere fatto in tre direzioni
Prego per la promozione al fotovoltaico che ai margini della economicità
In secondo luogo sull'uso delle biomasse
Che è un problema di grande rilevanza anche per quello che riguarda l'agricoltura europea
E terzo luogo sull'uso dell'energia nucleare senza la quale come diceva inizialmente è difficile ipotizzare una stabilizzazione riduzione effettiva dell'uso del delle CIO della CO due
E quindi lo sviluppo delle ricerche sul nucleare da fusione e sul nucleare a sicurezza intrinseca o passi
Il quarto punto di questo documento riguarda la sicurezza degli approvvigionamenti in particolare degli approvvigionamenti di gas e di petrolio
E questo punto riguarda la cooperazione con i Paesi dell'Est con i paesi in via di sviluppo senza eguali una politica internazionale ripeto difficilissima
Quindi si tratta di un impegno molto rilevante per l'Italia
Molto rilevante per la comunità
Che noi speriamo destinato ad imprimere una svolta nella politica energetica della comuni
Della comunità una svolta aggiungo dalla politica dell'energia e nella politica dell'ambiente
L'Italia può svolgere un grande ruolo a mio parere
Per svolgerlo lasciatemi dire un accenno di politica interna che l'Italia ha bisogno di essere credibile
Ed essere credibile non significa soltanto non avere la crisi di governo del semestre di presidenza italiana compagine Review diffida ma significare essere credibile significa confermare in tempo le proprie scelte
Senza incertezze sulle proprie strategie sui propri obiettivi il che significa praticamente attuare pienamente piano energetico col sostegno del Parlamento e significa soprattutto realizzare la nuova normativa di attuazione legislativa del piano energetico che abbiamo portato in Parlamento ormai da due anni e che il Parlamento sta
Forse terminando di esaminare nei prossimi giorni essere credibili significa naturalmente anche questo cioè fare in Italia una buona politica energetica che metta in grado di risolvere i problemi nazionale per poter parlare di problemi internazionale
Credo così di aver risposto a tutte le domande io mi scuso anzitutto col ministro lo forma Cogliate sì alle dodici e trentacinque lascerò la sala perché ho un impegno con un ministro dell'industria straniero che
Era già di cortesia verso di lui dei popoli è seriamente scortese verso di voi verso il collega russo
Io ringrazio
Veramente molto ministro battaglie perché ha fatto una una carrellata gigantesca siccome i tempi sono molto ristretti non voglio come entrare nulla voglio semplicemente cogliere credo che debba essere colto un messaggio trovare riassuntivo mi sembra di avere capito e mi auguro che sia così
Finita alla non dico politica delle emergenze manda alla politica degli anni sessista di cogliere per l'ambiente quasi sempre quasi soltanto l'emergenza si passa a una politica di tipo impostazione strategica di amplissimo respiro su problemi globali che peraltro ricadono sulle spalle di ciascuno di noi e questo significa una grosso un salto di qualità secondo me di questo la rivista è molto contento nel senso che noi vogliamo che la gente desideriamo che la gente sappia che non si tratta soltanto di migliorare l'ambiente
Perché qualcuno ci pensa perché tutti quanti noi dobbiamo portare il nostro seppur piccolo contributo entro tuttavia e questa è la garanzia che io sento il la presidenza italiana dei lacci che è già iniziata entro la garanzia che questi chiamiamoli sacrifici ma io piace meglio contributi
Sono all'interno di una strategia che fu prima o di darà certamente dei frutti concreti ringrazio ancora l'onorevole Battaglia che di passare immediatamente la parola alla ha visto Ruffolo che l'ultimo di questa di questa tornata se non altro perché essendo lui visto l'ambiente trattandosi di ambiente io penso che tocchi soprattutto lui conclude la tornata
Si diceva prima nell'arco temporale di un semestre illusorio attenderci un qualunque
Di cogliere un qualunque cambiamento positivo in campo ambientale cioè sei mesi non si combina nulla che la gente riesca tangibilmente aderire
Mi sembrerebbe irrealistico pensarlo mi sembrerebbe prende un pochino in giro la gente dicendo che avesse diciamo e facciamo però è molto importante e mi pare che siamo già al secondo si su questo punto è molto importante renderci consapevoli che la come Italia nella Comunità europea
Sta iniziando assieme agli altri evidentemente una politica tale per cui ci saranno dei cambiamenti
Ora è difficile peraltro andare a vedere leggendo i documenti comunitari
Che sono molto eterogenei sono delle liste della Spesal quasi di liste di argomenti o problemi e sono molto eterogenei perché si va dal buco di una zona camion punito queste cose qua è difficile molto vedere
Che cosa in concreto ci possa cominciare a fare in questo senso
è auspicabile che in questo periodo proprio per i problemi le tematiche specificamente ambientali ci possa essere una toccamento dipendenza anche in questo in questo settore specifico ministro
Quindi la prima domanda elementari molto banale gli inquilini scusarsi dopo un gruppo in maniera molto terra-terra
E quali sono lei priorità e gli obiettivi propri di tipo ambientale che il nostro ministro dell'Ambiente intende assumere ma come prioritari nella lunga lista durante questo semestre nel quale in realtà la nostra presidenza può imprimere una un segno nel una svolta nella nella politica comunitaria
Soprattutto quali sono gli strumenti da attivare buco rivitalizzare il cui si vuole per questo e priorità
Io so che lei ha già da tempo posto come per l'unitario il a amico come discussione lo strumento fiscale
Dalle tasse ecologiche al sistema di incentivi e disincentivi e così via
C'è da attendersi almeno io personalmente mi attengo mi attendo che in questo periodo sia pur breve ci sia una accelerazione della discussione della Artematica in generale con possibilità di proposte concrete per attivare o riattivare lo strumento fiscale a livello europeo e la mia domanda in particolare è quella di come intende lei signor ministro arrivare apporre una condizione di armonizzazione
All'interno della Comunità europea a ciò che non ci sia un Paese che passa dalla bottiglia d'acqua minerale quell'altro cassa
Diciamo a capo delle mucche quell'altro tassare gli obiettivi fanno e così via cioè la armonizzazione della della politica fiscale l'argomento che io credo possa interessare di più ai nostri lettori
Un altro problema lo solo lo sollevo fa parte una cosa diciamo che non rientra specificamente in questa giornata ma al quale tengo molto sul piano personale
è è uno degli strumenti di credibilità misurata ne parlava di credibilità
Di credibilità allora io penso che una delle sorgenti di credibilità o scarsa credibilità da parte della unico opinione la consapevolezza o la mancata consapevolezza di essere garantiti che quello che un cittadino poniamo di Roma conosce sul suo ambiente
è allo stesso grado di credibilità e quindi di attendibilità tecnico-scientifica vicolo che conosce un giro di nuovi o Amburgo di comunque altra parte dell'Europa
In altri termini io mi domando se non è il caso di fare un'analisi di a che punto siamo sulla armonizzazione delle normative tecniche ho gli strumenti per la formazione tecnica e se questo è un problema che lei ritiene non dico prioritario ma comunque interessante per incrementare notevolmente la credibilità da parte del pubblico verso i propri amministratori a livello europeo Algarve targata
Mi dispiace va bene
La ringrazio
Io cercherò di rispondere a queste domande nel più breve tempo possibile e intanto però voglio dare una garanzia formale al mio amico Dodo Battaglia che quando tra poco ci abbandonerà per fare il suo dovere altrove io non parlerò male di luglio
E poi vorrei
Non ritualmente ringraziare il direttore della rivista nei suoi collaboratori per questa bella rivista io lo posso dire perché e molte volte sono oggetto di critiche giustamente nell'ambito di questa rivista che non è deferente è una rivista che giustamente il riverente verso il potere
E e comunque una lista informata e seria che ogni tanto maggiore e il piacere di potere partecipare ad un invito come quello che ci avete rivolto e cerco di arrivare subito al nodo delle domande lei viene posto
Forse con una premessa che abbastanza ovvie ma anche tanto care ribadire che l'Italia sì accinge al suo semestre che è un periodo non geologico
Ma si accinge in un momento particolarmente delicato la politica ambientalistica
Della comunità
è un momento particolarmente delicato perché mi pare che la comunità nell'ambito ambientalisti gossip trovi di fronte ad una svolta
La politica comunitaria ambientalisti che è stata una politica modesta ma di successo credo che sarà sempre più una politica centrale della politica comunitaria
Mi auguro che lo sia che tempi che prenda presto il posto della politica agricola per esempio
Perché di fronte ad una svolta
Perché da un certo punto di vista si globalizzata il problema ambientalistico e la comunità deve assumere come addetto battaglia poco fa delle responsabilità a livello mondiale
Che sta assumendo come rispetto ai grandi problemi dell'ozono dell'effetto serra della forestazione eccetera
La politica ambientale non è una politica né nazionale né può essere soltanto comunitarie una politica mondiale ma la comunità può dare un forte risultato un forte un forte contributo a questa politica mondiale ambientale che e l'effetto di una interdipendenza del problema ambientale
Secondo perché diventa sempre più evidente che la politica ambientale non si può svolgere ai terminali dello sviluppo e della crescita ma deve investire nelle radici
Terminali dello sviluppo vuol dire fare una buona
Politica di
Riparo del degrado ambientale
Ma è un lavoro di Sisifo
Se alle radici lo sviluppo è caratterizzato da Forti impattanti ambientalistici sia nel senso di distruzione delle risorse sostituzioni sia nel senso di inquinamento delle risorse pollution
E anche da questo punto di vista la come
Vita deve affrontare la svolta la politica ambientalistica non può essere come io dico qualche volta nei giardino delle delizie nel giardino dei supplizi dei ministri dell'ambiente che da soli possono poco quasi niente
Di qui la consapevolezza che noi abbiamo
Maturato
E che abbiamo tradotta che non tentato di già di tradurre in iniziative concrete qui in Italia di mettere insieme alcuni ministri fondamentali per le politiche ambientali il ministro dell'industria non ha fatto altro che parlare di politiche ambientali fondamentalmente
è un ministro dell'ambiente come lo sono molti altri in Italia come il ministro dei trasporti come il ministro dei lavori pubblici come il ministro dell'Agricoltura il ministro dei Beni culturali sono molti ministri dell'Ambiente espliciti e impliciti ecco l'importante è che comincino a mettersi d'accordo tra di loro eh noi
Ministro dell'industria il ministro del dell'ambiente abbiamo cercato di cominciare questo passo di credibilità
Perché e del tutto sarebbe del tutto assurdo presentarsi al semestre italiano con politiche delle energie con politiche ambientali che vadano in senso diverso o addirittura divergente
Perciò abbiamo costituito una commissione che non è una commissione di studio
Che è una commissione di supporto e di sostegno
Alle politiche dei due ministeri ed io spero che le rispettive burocrazie capiscano il senso di questo messaggio
Per questo
Stiamo considerando la possibilità inedita
In Europa di tenere un consiglio informale
Dei ministri dell'ambiente dei ministri dell'Energia del resto una stessa iniziativa di questo senso l'abbiamo già presa nei riguardi dei ministri delle Finanze
Riguardo al problema fiscale sul quale tornerò tra poco brevemente
E cioè quindi al problema della adozione di strumenti economici al servizio della politica ambientalistica sarebbe del tutto inutile dei ministri dell'Ambiente traccia se lo vasti panorami di prelievi e di incentivi
Senza interrogare coloro che hanno i cordoni della borsa
Perciò abbiamo proposto e realizzeremo
Anche un consiglio informale di ministri dell'ambiente e di quel Consiglio Ecofin che raggruppa i ministri delle finanze e del Tesoro nella
Comunità europea questo mi pare mi paiono due innovazioni metodologica importanti quello di cominciare a far dialogare tra di loro i centri decisionali dai quali solo può
Essere prodotta una politica ambientalistica coerente
I ministri dell'Ambiente si sono accorti da tempo della loro solitudine
E quindi della necessità che una politica ambientalistica sia sì da essi promossa efficacemente
Ma non possa essere mai realizzata senza il Conso il concorso
Di tutte le altre altri centri decisionali fondamentali per una politica di sviluppo sostenibile
Quale sia il senso di questa politica lo ha detto egregiamente Necci
Si tratta di voltar pagina rispetto a uno sviluppo inteso come pura crescite atto quantitativa e illimitata
Si tratta di capire che non è sviluppo l'aumento del reddito che
E ottenuto a scapito del capitalismo
Questo è il suo aspetto quantitativo si tratta di capire che non è sostenibile
Ne proponibile come sviluppo una crescita che permette di aumentare costantemente il parco automobilistico nel nostro Paese nelle nostre città
Aumentandolo nel contempo l'avvelenamento delle città stesse ed la loro congestione
Questi sono termini estremamente semplici che ci conducono alla esigenza di avere anche nuovi indicatori per lo sviluppo perché noi abbiamo indicatori che ci portano fuoristrada perché indica non soltanto la quantità delle merci che immettiamo sul mercato non la qualità del benessere che da esse proviene
E allora priorità quali sono le priorità che insieme in collaborazione con il industria come in collaborazione con i ministri delle Finanze la presidenza italiana porrà
Alla comunità
Primo una sentimento giusto di modestia e di e di realismo in sei mesi non si può fare molto
Le direttrici di marcia di questi sei mesi sono fondamentalmente tre
Per quanto riguarda la politica ambientalistica prima di tutto proseguire rafforzare il processo di produzione legislativa nuove direttive comunitarie
Tra queste direttive comunitarie numerose ce ne sono almeno quattro strategiche una che riguarda la direttiva sui nitrati e che attiene al fenomeno centrale dell'impatto ambientalistico dell'agricoltura europea di una delle agricolture più ricca del mondo anche più inquinate del mondo sull'ambiente
Quella dei rifiuti tossici e soprattutto del dei trasporti transfrontalieri dei rifiuti tossici
Quella della nuova grande direttiva consolidata così si chiama sull'i limiti di emissione nocive delle automobili
Che di fronte al Parlamento europeo per il suo parere che ritornerà al Consiglio dei ministri
In modo tale da
Poterci fare sperare di poter la
Adottare entro l'anno
E quarta la direttiva sugli habitat sugli habitat ecologici sulla protezione della fauna sulla protezione della natura in Europa nella quale noi in Italia siamo colpevolmente arretrati
Seconda priorità secondo ordine di priorità i nuovi strumenti
Noi possiamo e dobbiamo introdurre proprio perché la comunità e di fronte ad una svolta nella politica ambientalistica mondiale e di fronte ad una svolta nuovi strumenti anzitutto dobbiamo considerare con una qualche perplessità
Il fatto che la comunità come suo bilancio dedichi lo zero virgola un per cento delle sue risorse
A politiche ambientali mentre dedica il sessanta per cento delle sue risorse al bilancio
Agricolo rilancio dicono importantissimo ma queste due cifre ci fanno riflettere sull'ordine delle priorità
Io non credo affatto che le priorità si misurino dalle attraverso le risorse e non vorrei affatto
Ne sarebbe utile opportuno che questo proporzione si rovesciasse
A noi non serve
Una grande finanziamento comunitario il bilancio comunitario tra l'altro è una frazione una frazione non infinitesima ma certo estremamente modesta del insieme dei bilanci dei dodici Paesi
Ma però deve esserci un segnale non è concepibile che non ci sia un Fondo Ambiente che questo Fondo Ambiente non sia come noi proporremo indirizzato non a sussidi indiscriminati che vanno nel calderone dei sussidi nazionali ne sappiamo qualche cosa
Ma Progetti esemplificati a progetti pilota
A una decina di progetti che poi siano di marca comunitaria e che definiscano soluzioni di avanguardia affidate per esempio ciascuno ad uno dei paesi comunitari allora un Fondo ambiente potrebbe mobilitare risorse certo maggiori dello zero uno per cento ma definire delle soluzioni che possono in qualche modo essere esemplari
Per tutta la politica ambientale della comunità nell'ambito delle tecnologie politiche de nelle tecnologie pulite nell'ambito della protezione della natura
Nell'ambito fiscale nell'ambito del riciclaggio dieci piccoli progetti non mi sette piccoli indiani qua ma dieci dodici piccoli progetti comunitari esemplari
Un'altra innovazione che può sembrare poco importante ma a mio modo di vedere e fondamentale e che noi dobbiamo avere indici delle politiche ambientalistiche del loro successo non li abbiamo abbiamo l'indice del PIL che ci dice quanta
Quante merci produciamo quanti servizi a che prezzo ma non sappiamo a che prezzo dei gradiamo l'ambiente e noi abbiamo bisogno di indicatori
La politica economica e diventata una politica economica operativa e moderna quando è stato scoperto il sistema della contabilità nazionale
La politica ambientale diventerà ascientifica moderna e operativa quando noi avremo un sistema di contabilità ambientale attorno a questo hanno già lavorato in sede scientifica e tecnica eminenti personalità specialmente nella
Organizzazione l'OCSE
Ma si tratta di porre il problema ormai non più sul piano scientifico ma sul piano operativo e quindi definire una qualche risoluzione che possa preludere alla introduzione di un sistema di contabilità ambientalisti
La più importante però delle innovazioni strumentali e quella a cui cui lei ha accennato rivolgendomi una domanda
Quella che riguarda l'introduzione di strumenti economici
E parlo di strumenti economici
Incentivi e disincentivi
Prelievi fiscali agevolazioni fiscali e o finanziarie
Che possano integrare una politica comunitaria una politica ambientalistica che finora in Europa e in tutti i Paesi europei accontato ed è stata basata soltanto prevalentemente in misura quasi assoluta su sistemi normativi su divieti e su comandi ora i sistemi normativi sono necessari i divieti e di comandi sono necessari per stabilire i limiti per stabilire le linee guida per stabilire i limiti di garanzia
Ma voi sapete che sono rigidi comportano una forte rendita per l'inquinatori perché al di sotto di questi limiti si può inquinare quanto si vuole
Non comportano agevolazioni per coloro che potrebbero inquinare vorrebbero inquinare di meno se fossero agevolati e comportano una forte rigidità amministrativa nelle sanzioni nei controlli nelle ispezioni
Mentre il mercato può essere messo al servizio nell'ambito di una cultura dello sviluppo compatibile di una politica ambientale moderna in questo senso noi abbiamo innanzitutto introdotto in Italia
Un provvedimento perché una volta tanto
Vorremmo essere coloro che guidano questo processo e non che ne sono trascinati
Ma fondamentalmente abbiamo chiesto già prima dell'inizio della nostra presidenza alla Commissione di Bruxelles di
Mettere in atto un gruppo di lavoro che sta terminando i suoi lavori proprio in questi giorni
Con un rapporto che presenteremo d'accordo la presidenza italiana e la Commissione al prossimo consiglio dei ministri dell'ambiente informale che si terrà a Roma il ventidue è il ventitré settembre con ciò introdurremo nell'ambito della comunità
Il grande tema degli strumenti economici al servizio della comunità non partiamo da zero vi sono delle esperienze in altri Paesi
Vi sono delle importanti studi e ricerche vi è una domanda diffusa che la politica ambientale volti pagina e che accanto al strumenti normativi e fortemente rigidi possa adottare strumenti flessibili di mercato
Da ultimo ma non il lunghi importanza in ordine di importanza c'è il problema dell'informazione
Nella comunità mancava uno scambio di informazione adeguato
Ne abbiamo bisogno ed è stato fortemente gravemente sottovalutato il ruolo che in questo campo potrebbe svolgere anzi dovrà svolge nella nuova agenzia europea dell'ambiente è stato detto ma questa Agenzia dell'Ambiente avrà soltanto compiti di informazione ma magari potesse svolgere questi compiti l'informazione in modo efficace noi abbiamo bisogno di conoscere
Noi abbiamo bisogno di sapere noi abbiamo bisogno di scambiare le nostre informazioni noi abbiamo bisogno di imparare ciascuno dall'altro e questo è il fondamento di una buona politica ambientalistica
E poi
Terza direttrice di Marcia di questa presidenza
Italiana della comunità e quella dei nuovi impegni quindi
Le nuove leggi primo i nuovi strumenti secondo i nuovi impegni mondiali della comunità qui ci sono almeno tre enormi problemi sullo sfondo
Che si chiamano ozono
Che si chiamano effetto Serra
Che si chiamano distruzione delle foreste desertificazione tre problemi che poi sono fortemente interconnessi tra di loro e che avvolgono tutta l'eco sfera e che determinano per la prima volta nella storia dell'umanità il suo destino
è facile dire sviluppo sostenibile e tutti sono d'accordo nel dire noi vogliamo un ambiente buono e uno sviluppo rapido
Facilissimo
Però se uno legge rapporti non di autori di fantascienza
Ma gli eminenti scienziati come quelli che sono stati raccolti nell'ambito
Del gruppo intergovernativo del panel governativo sui cambiamenti climatici
Leggiamo
Che
Una
Stabilizzazione delle concentrazioni di anidride carbonica nell'atmosfera stabilizzazione delle concentrazioni
Richiederebbe
Già oggi una riduzione delle emissioni del sessanta per cento
Ora le più i più audaci impegni prospettati non assunti alla conferenza di Bergen
Parlano di una stabilizzazione non della concentrazione ma delle emissioni entro il due mila e già su questo si discute accanitamente ci si confronta accanitamente ci si affronta accanitamente
Ora ci sono due possibilità o noi agli scienziati non ci crediamo
Sì possiamo anche non credere
E possiamo nascondere la testa sotto l'ala oppure dire che lo stellone questa volta delle coste era non d'Italia
Ci proteggerà
Oppure ci crediamo e allora bisogna prendere atto di una cosa molto amare
Che c'è nello sviluppo compatibile perché sia compatibile un gomitoli un vincolo
E compatibile soltanto se osserveremo quel vincolo cioè se ridurremo le concentrazioni
Se stabilizzeranno le concentrazioni le previsioni io non indurlo mai e lui non mi piace di indulgere al catastrofismo ad accendere le emozioni negative però ci sono eminenti decine e decine anzi centinaia di eminenti scienziati che ci dicono che se la concentrazione non sarà arrestata noi avremo un raddoppio
Delle emissioni di anidride carbonica
Entro il primo trentennio del prossimo secolo noi loro ma insomma entro il primo trentennio del prossimo secolo
E questo implicherà un aumento dall'uno virgola cinque al quattro per cento della temperatura mondiale il che non voglio dire che cosa implica soprattutto per
I centoventi milioni dei
Cittadini del Bangladesh per esempio che si troverebbero
Sommersi ma purtroppo molte altre zone del pianeta si troverebbero sommerse allora il problema è questo è ho detto qualche volta scherzosamente ad uno a cui il medico dice anche col cinquanta per cento di probabilità che si continua a fumare
Può vedersela male con la propria vita e può avere un atteggiamento fatalista dico continua a fumare
Oppure può prendere delle misure drastiche non fumare più con tutti i costi che questo rappresenta
Oppure può prendere una misura che forse la peggiore ma e la più usuale formare nuove commissioni di studio
Noi credo che dovremmo
Dovremmo evitare dovremmo fare una scommessa la scommessa la facciamo sempre nell'incertezza perché ormai abbiamo imparato dagli scienziati che anche gli scienziati sono molto incerti abbiamo perduto
Le certezze positivistica e della fine del secolo scorso e questa fin e secolo
Si chiude all'insegna anche dell'incertezza scientifica e anche di un probabilismo che implica delle scommesse politiche anche nella scienza cerchiamo di fare delle buone scommesse
Questo per dire sono d'accordo perfettamente con battaglia che lo sviluppo sostenibile costa costa moltissimo
In questi ultime settimane noi abbiamo assistito a qualche cosa dello stesso tempo di nuovo e di preoccupante
Di nuovo e di positivo inseriamo qualche volta dobbiamo adattarci anche le buone notizie dicevo l'altra volta in una conferenza stampa
Di nuovo e positivo perché per la prima volta un centinaio di Paesi del mondo intero non era mai successo nella storia della diplomazia nella storia politica del mondo centinaia di paesi sono riuniti a Londra e a tre anni da un impegno che ventiquattro di loro avevano preso
A livelli molto più moderati hanno preso un impegno hanno fatto una scommessa formidabile di eliminare l'uso di determinati gas ormai li conosciamo tutti i CFC cloro fluoro carburi Alonso siamo diventati
Tutti tecnologicamente
Molto molto avanzati entro il due mila
Che è alle porte
E si tratta di un impegno che costerà decine di miliardi di dollari
E nello stesso tempo abbiamo colto qua le l'insidia
Profonda che è un'insidia di carattere economico politico
Non tecnologico ed ecologico
L'insidia che i Paesi ricchi non capiscano che questo costo deve essere sopportato soprattutto da loro
Grandi paesi come l'India e la Cina hanno resistito fino all'ultimo
Nel firmare questo protocollo di Londra sullo zero uno
E noi dovremmo dire come diceva il di il generale de Gaulle escluse compri
Noi comprendiamo comprendiamo che Paesi che sono arrivati ad instaurare la catena del freddo per proteggere i loro alimenti dalla fame negli ultimi dieci o vent'anni si sentano dire adesso alle via
Dovette rifare tutto con i vostri soldi
Non è possibile
C'è voluto autorità all'investimento di una straordinariamente abile diplomazia delle parole per inserire nel protocollo di Londra l'impegno non esplicito
Dei Paesi ricchi e di certi Paesi non dei paesi europei che hanno avuto un atteggiamento estremamente aperto e generoso su questo punto ma di certi Paesi ad assumere impegni per il trasferimento di tecnologie per il trasferimento di risorse ma badate che l'ozono in nulla di fronte al primo alle ai problemi impliciti nelle effetto Serra ai problemi della riforestazione
Allora questo significa che ognuno deve fare la sua parte
Per non fare del catastrofismo del catasto sì del catastrofismo generalizzato che non serve a nulla
Dobbiamo sapere che cosa dobbiamo e possiamo fare non soltanto in questo semestre ovviamente ma d'ora in poi in Europa
Perché certamente nessun Paese in grado da solo di affrontare questi problemi
Ma una comunità come quella europea che per esempio nei riguardi dell'effetto serra una responsabile le immissioni relativo all'effetto serra ha una responsabilità del quattordici per cento perciò non determinante
Però ha una possibilità determinante nel promuovere accordi mondiali nel porsi come è stato negli ultimi tempi all'avanguardia
Di un processo di consapevolezza mondiale dei problemi ecologici che ormai sono problemi politici i vertici di Houston i Consigli europei ormai si occupano di questa cosa molto strana che era finora considerata molto esoterica è strana riservata alle anime belle che era ed è l'ambiente
Che cosa possiamo fare
Io credo che Risi rispetto ad un problema come quello dello del dell'effetto serra noi dobbiamo utilizzare tutte e tre le possibili direttrici di marcia di una politica ambientalistica compatibile
Prima di tutto un forno a fortissima accelerazione della ricerca scientifica e tecnologica
Per tutti gli elementi sostitutivi alternativi
La ricerca e un fattore produttivo aumentando l'intensità dello sforzo di ricerca noi abbreviamo quelle quel gap drammatici che ci stanno di fronte
Secondo usare intensivamente gli strumenti economici usare il mercato e non soltanto le leggi e le norme che sono rigide
E la cui osservanza e soggetta di incertezza i prezzi agiscono in tempo reale danno segnali immediati inducono immediatamente al risparmio oppure all'investimento
E quindi dobbiamo inserire nei prezzi costi ed i vantaggi dell'ambiente
Dobbiamo inserire l'economia politica nell'ecologia
E terzo c'è un problema politico
La problema ambientalistico e fortemente intrecciato con il problema dell'ingiustizia e dell'iniquità nella ripartizione delle risorse tra il Grande Nord del Grande Sud del mondo
E senza affrontare questo problema non potremmo avere una politica ambientalistica mondiale solidale consensuale con quei Paesi che rappresentano ormai quattro quinti della popolazione mondiale
A questo sforzo noi possiamo dare nella Comunità europea anche e dobbiamo dare un contributo come dire esemplare
Non possiamo predicare perché abbiamo predicato molto abbiamo predicato per esempio
Con gli americani
Ma gli americani sì saranno poco ambientalistici io non ci credo hanno cominciato ad essere ambientalisti da trent'anni prima di noi e hanno e hanno fatto una cosa che si chiama Clearnet rectius il la legge sul disinquinamento atmosferico è che io vorrei vedere in Europa quindi non credo molto alle prediche alle prediche virtuose
Credo invece ha degli impegni concreti i nomi nell'ambito della questione delle immissioni di anidride carbonica possiamo fare qualche cosa di molto importante
Possiamo introdurre delle tasse
E possiamo impronte introdurre degli incentivi sulle emissioni e sulle immissioni e sulle tecniche e possiamo fare in modo che questo prelievo sia neutrale dal punto di vista fiscale
Nel senso che è il suo ricavato sia o immediatamente
Immediatamente realizzato nell'ambito delle diminuzioni dei consumi nocivi e dell'aumento degli investimenti ambientalmente compatibili oppure utilizzato indirettamente attraverso agevolazioni fiscali
O contributi finanziari per accelerare questi processi di compatibilità per esempio
Una tassa sul CO due
Che dovrebbe essere opportunamente differenziata secondo i vari paesi perché ogni Paese ha una sua struttura ambientalistica e fiscale diverse sarebbe del tutto assurdo potere pretendere una uniformità fiscale ma una tassa
Sulla CO due
Sulla mi ride carbonica potrebbe dare anche le risorse necessarie per un grande programma di riforestazione
E quindi servire doppiamente
Da una parte alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica dall'altra l'aumento delle emissioni di ossigeno nella sosterà anche noi abbiamo il nostro Brasile dissestato dissennato
Abbiamo fatto quello che i brasiliani fanno oggi non soltanto che l'abbiamo fatto cento duecento anni fa o ancora cinquant'anni fa e qualche volta lo continuiamo a fare d'estate
Attraverso forme pirotecnica
Ecco un programma di riforestazione collegato ad una grande programma economico e fiscale riguardante le emissioni io credo che potrebbe essere un ottimo esempio non risolve il problema del mondo ma risolve il problema della nostra credibilità e a proposito di credibilità e finisco poiché questo è stato l'ultimo punto toccato dal mio amico Battaglia dico che in Italia abbiamo fatto qualche cosa siano sforzati di fare qualche cosa in questi tre anni nella produzione legislativa nella promozione di programmi nell'accumulazione di risorse per la politica ambientale però c'è uno iato enorme
Tra le premesse che noi poniamo e le possibilità di attuazione che vi sono sia perché non vi è coordinamento tra i decisori che hanno un impatto nella politica ambientale quasi tutti
I dicasteri in Italia sia perché noi non possiamo continuare a parlare di politica ambientale
Promossa da un ministero che a duecento persone
L'empowerment protezione Agency ne ha trenta mila
Questi sono i mezzi poi possiamo parlare degli americani poche come poco ambientalistici ma gli americani hanno messo in atto un'organizzazione formidabile di protezione ambientale
Io non credo che non vorrei essere anche perché certamente non lo sarò per altri motivi
Responsabile di una grande amministrazione di trenta mila persone in Italia perché non dubito sull'efficacia della per i criteri di reclutamento ma accerto che non si può continuare ad essere credibili
Con un strutture amministrative assolutamente sottosviluppate questo è un problema del quale qualunque ministro dell'Ambiente prima o poi dal quale dovrà trarre prima o poi le sue conclusioni
Io ringrazio molto il a onorevole Ruffolo il ministro dell'ambiente per queste sue penso di sì ha risposto alle domande che erano stati foste e di questo lo ringrazio veramente ma vorrei ringraziarlo anche per un certo affollato mi scusi questo termini desueto col quale riuscito a dare un tocco finale che peraltro era stato già ampiamente l'aveva preannunciato sia dall'avvocato nei cinque dal ministro battaglie un afflato quale riuscito a dare una visione globale
Dei problemi che il nostro governo intende portare avanti come prioritari nell'immediato
Vedo ringrazio in particolare perché mi dà lo spunto per concludere questa primo giro di tavolo poi vediamo se per il caso di fare un secondo giro dentato ma molto molto brevemente per dire per studiare una cosa
Quando si parla di innovazione
Quando ci sentiamo dire noi stessi io provengo dal mondo della ricerca innovazione si pensa soprattutto o quasi esclusivamente alla cosiddetta innovazione tecnologica ha macchine al nuovo alla tecnologia pulita quella meno sporca al sistema ecco questo è vero è uno dei componenti molto importanti della innovazione
Però lei signor ministro ha parlato di una svolta che tutti noi siamo consapevoli che di fatto una svolta c'è
Bene mi ha fatto molto piacere sentire questo sarà detto a chiare lettere ai nostri trentacinque lettori rivista ambiente che Chilla possibili si può e si deve essere innovativi anche aldilà dagli atti economici
Bisogna essere innovativi nella ideazione bisogna essere innevato innovativi nella a nell'immaginare strumenti e atteggiamenti per esempio normativi legislativi che non siano più quelli che ci hanno accompagnato dallo sviluppo del diritto romano fino a poco fa ma in in qualche altro modo
E questo e questo Milan mi mi fa mi ha fatto molto piacere è un messaggio che io credo di potere raccogliere da questa ad a questo incontro
è un messaggio molto positivo non vorrei entrare nel nel diciamo nel discutere i dettagli vorrei ringraziare tutti quanti dipendenti Vorrei ringraziare tutti quanti i presenti che molto numerosi sono tutti da ascoltare
Credo che anzi sono sicuro che sul prossimo numero dieci la rivista ambiente ci saranno alcune pagine di condensazione del succo di quello che oggi abbiamo sentito Europa è un grande continente l'Europa non è soltanto l'Europa dei dodici ha dei confini naturali che vanno dalle coste orientali dell'Ucina non fino alle grandi catene degli Urali questo è evitiamo l'Europa fisica là stiamo cominciando a vedere in un ciclo storico di impressionante bellezza mi sia consentito di l'Europa è confinato sud con un mare che fu la culla della cultura e che adesso diventa un mare molto stretto per tutta la gente che c'è direi che siamo abbastanza convinti che il semestre di presidenza italiana sarà un semestre incisivo molto incisivo nella pubblica della comunità europea e per tutti
Civilistica avvocato Necci