Intervista a Silvia Della Monica sulle sue dimissioni dall'incarico di relatore del DDL in materia dia diffamazione

Radio radicale l'Aula del Senato è stata sospese fra una dei due relatori della cosiddetta legge sulla deformazione Silvia Della Monica del PD infatti ha rassegnato le dimissioni dall'incarico l'abbiamo qui ed proprio perché senatrice è andato nelle missioni
Perché credo che questa legge che non ha detto più volte in questi giorni non possa proseguire nel suo cammino ne è una legge che richiederebbe molti approfondimenti data la complessità della materia
D'altra parte proprio per questa complessità e per gli interessi in gioco noi abbiamo voluto portarla in Aula
Trasferendolo dalla deliberanti alla sede referente
E aprire una vasta discussione questa discussione dimostra punti di vista
Totalmente opposti e spesso anche contraddittori nell'ambito delle
Degli stessi gruppi politici di fronte a una situazione di questo genere e
E considerato che è una legge che nasce su un'emergenza
Che il caso Sallustri che può trovare altre soluzioni io non credo che e soprattutto in coda di una legislatura si possa legiferare in questo modo
La mia posizione come relatore
Mi metteva nella difficoltà di esprimere il mio punto di vista spesso nelle sedi proprie
Dimettendo mi e dando conto che voterò contro l'articolo uno anche se il voto sarà segreto penso di aver fatto ciò che nella mia vita ho sempre fatto cioè affrontare
Le questioni a viso aperto questo gruppo il PD lo sostiene pienamente questa situazione è veramente questa posizione
Io ho comunicato ovviamente sia al vice Presidente Zambardi alla senatrice Finocchiaro la mia intenzione di dimettermi dopo aver preso atto che
Qualsiasi accordo e qualsiasi possibilità anche di un aggiustamento tecnico in realtà finisce col ma o fare gare proprio perché
C'è da parte del partito dorme democratico ormai una contrarietà di fondo alla piega che la legge ha preso in maniera così in Consulta personalmente insieme al senatore Berselli vi devo dare altro eravamo contrari
Al ha chiesti nel disegno di legge entrasse tutta la parte relativa a internet
In relazione alle pene pecuniarie
E nei al diritto all'oblio insomma abbiamo espresso più volte come relatori anche il dissenso su quelle che poi erano le determinano
Le decisioni definitive della Commissione
Credo che il della diffamazione sia una cosa molto seria
Non solo perché
Si impatta per alcuni aspetti con la libertà di critica dei giornalisti e naturalmente mi riferisco a quelle ipotesi in cui
Il fatto di no assumere da parte dei giornalisti determinante come posso dire
Si determinate valutazioni rispetto all'operato di alcuni i ai limiti tra la diffamazione la critica e quindi richiede un intervento
Mai soprattutto un fatto grave quando però si risolve nell'attribuzione di un
Fatto determinato e soprattutto di qualcosa di falso in gravissimo policy
Questa macchina del fango si mette in moto quando sono d'accordo fin un'operazione
Come costi di costruzione di una notizia falsa non soltanto il giornalista ma anche i vari responsabili a vario livello e mi riferisco al direttore responsabile ma mi riferisco anche alla proprietà
E all'editore e purtroppo ne in questi ultimi anni abbiamo assistito anche
A l'uso politico della dell'informazione
In maniera assolutamente impropri è inaccettabile quindi sono fatti che richiedono una grande saggezza nell'intervento
E non si possono risolvere ecco
Così velocemente
Devo dare atto che la Commissione ha fatto anche vari approfondimenti ma non tutti quelli che potevano essere necessarie e che anche l'Aula non è in condizione di farlo per di più proprio il dibattito dimostra
Questa diversità di punti di vista credo che chi è relatore ed è convinto che una legge non possa andare avanti in questo modo così
Inconsulto e dove soprattutto sulla spinta di un'emozione ma richieda
Approfondimenti est da cui non si può prescindere e da abbia
Dovere di dimettersi come io penso di aver fatto oggi
Assumendomi una responsabilità che mi pare assolutamente condiviso dal mio gruppo gli offro come semplici della moglie del PD per l'ascolto la radio