Tra gli argomenti discussi: Cina, Comunismo, Crisi, Economia, Elezioni, Esteri, Obama, Presidenziale, Rassegna Stampa, Riforme, Romney, Usa.
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Rubrica
Manifestazione
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Poi c'è la riscossione di Radio Radicale venerdì nove novembre presso l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta due i temi di cui ci occuperemo quest'oggi torneremo sulle elezioni
Presidenziali negli Stati Uniti la vittoria di Barack Obama
Leggeremo alcuni editoriali dalla stampa americana sia di sinistra sia di destra più o meno tutti sono concordi nel dire che ora
Democratici e repubblicani devono lavorare insieme innanzitutto per evitare il cosiddetto fiscal Clearfield precipizio di Bilancio che attende di Stati Uniti alla fine dell'anno quando scatteranno in modo automatico aumenti di tasse e tagli alla spesa se non ci sarà un accordo di Bilancio
Tra i due principali partiti al congresso e con la Casabianca su questo vinceremo editoriale dagli Vattani INPS
Che chiede Obama un secondo mandato rinvigorito un altro dalla Washington post che
Si chiede se alla fine
La politica americana riuscirà a liberarsi dallo stallo partigiano del poi
Il Wall Street Journal la camminata sulle precipizio fiscale del Presidente l'altro tema di cui ci occuperemo la Cina la transizione che si dovrebbe completare con il congresso del Partito comunista
Che si è aperto ieri a Pechino leggeremo editoriale dal famoso al Times sulla necessità pressante di riforme in Cina innanzitutto riforme
Politiche il Partito comunista non ha scelta se non allentare il suo controllo secondo il quotidiano da siti
Le mondo nel suo editoriale di oggi invece chiede i compagni cinesi di smuovere il vertice il messaggio più o meno lo stesso ci vogliono riforme ci vuole un po'più di Democrazia ma cominciamo dalla vittoria di Barack Obama e soprattutto dalla
Necessità di cooperazione tra Obama e repubblicani in vista dei le prossime sfide che hanno di fronte lì Stati Uniti il di Real Time Serino editoriale chiedeva un secondo mandato
Rinvigorito scrive il quotidiano liberal di New York che mercoledì mattina mentre i sostenitori privi di sonno si riunivano per l'ultimo festeggiamento il Presidente Obama ha concluso la sua campagna per la rielezione con un discorso
Promettente del sud ciò che era in ballo con queste elezioni un'agenda di secondo mandato
Che possa far a fare dei progressi su questioni che sono state lasciate da parte durante il primo mandato Obama senza dubbio
Il Presidente vuole costruire su ciò che ha realizzato nel suo primo mandato in particolare con la piena implementazione di una riforma sanitaria
E l'uso delle risorse pubbliche per far crescere l'economia ma il Presidente è andato oltre ed ha aggiunto alcune parole meno familiari al suo vocabolario politico i bambini dovrebbero vivere in un mondo che non si appesantito dal debito indebolito dalle disuguaglianze ha detto Obama ma nemmeno in un mondo che si è minacciato dal potere distruttivo di un pianeta chissu surriscalda
Questo lascia intendere che Obama sa di avere un'opportunità di affrontare la questione del cambiamento climatico con più vigore
Il Presidente anche detto di voler lavorare con i repubblicani per
Riformare il sistema di immigrazione che aprirebbe la strada un'ampia riforma che combini sia una politica più dura verso i clandestini sia un percorso verso la cittadinanza per gli immigrati che sono già qui
Obama anche spiegato che la lotta alla povertà tornerà in cima alle sue priorità poi Presidente ha parlato della
Riforma delle tasse una questione che diventerà subito scottante con l'espirazione di tagli alle tasse dell'era Bush la fine dell'anno Obama riconquistato la Casa Bianca sulla base della promessa di non rinnovare queste esenzioni fiscali per i redditi superiori a duecentocinquanta mila dollari
I suoi sostenitori suoi elettori si aspettano che rispetti quella promessa
Nei prossimi mesi dopo a vero convinto il Congresso ad impedire un aumento delle tasse per la classe media dovrà spingere per restaurare una tassa sugli immobili eque alzare le tasse sui profitti
Da capitale ai livelli della tassazione sui redditi questo scrive il New York Times
Tutte queste questioni in agenda però richiedono lo stesso ingrediente porre fine allo stallo con il Congresso e lavorare
Comunque sia si videro parlamentare che voglia fare veri progressi in questo potrebbe essere più facile ora che i Democratici al Senato hanno ampliato la loro maggioranza di due seggi
Una nuova amministrazione Obama è un Senato democratico forte potrebbero avere l'effetto di isolare i repubblicani alla Camera John Denver il presidente repubblicano della Camera annunciato mercoledì che nulla è cambiato lui repubblicani
Si opporranno a tassi più alti per i ricchi premio al Times la vittoria del Presidente è stata decisiva e molti che non l'hanno votato
Hanno detto comunque
Hai sondaggisti negli exit poll o di essere d'accordo con le sue posizioni sulle tasse la sanità l'immigrazione ora Obama deve usare il potere che gli elettori gli hanno dato per mettere in pratica e ampliare la sua agenda politica così
Il New York Times che che dunque chiede al Presidente di forzare un po'la mano nelle trattative con
I repubblicani a mettere in dubbio però la buona volontà di Obama il Wall Street Journal quotidiano di opposta tendenza politica ricco rispetto al mio al Times
In un editoriale dal titolo la camminata sul precipizio del Presidente il precipizio e quello fiscale il fiscal Clay fa
Bonera che il leader dei dei dei dei repubblicani e la Camera offre un ramo d'ulivo alla Casa Bianca sul Bilancio scrive il Wall Street Journal
Per una di miele post-elettorale è già finita i mercati finanziari mercoledì hanno perso terreno per il ritorno dei problemi europei oppure per il rischio di una recessione americana a causa del precipizio fiscale oppure
Per la prospettiva di un aumento complessivo delle tasse negli Stati Uniti nel due mila tredici a voi la scelta la questione più importante un'altra ed è come Obama affronterà questo caos di politica economica ed in particolare se
Considera la sua rielezione come un mandato per ripetere ciò che ha fatto nei primi quattro anni rigettando tutte le idee dei repubblicani insistendo sulle sue priorità oppure se dimostra un po'di magnanimità ed era allo speaker alla Camera giorni breve per qualcosa che Brender possa rivendere i suoi repubblicani che hanno conservato la maggioranza alla Camera Obama può certamente continuare ignorare i repubblicani fino a quando i loro tassi d'approvazione scenderanno sotto il dieci per cento ma questo Secondo Wall Street Journal non aiuterà al Paese nel Presidente se nel frattempo l'economia americana tornerà in successione
Bene al mercoledì ha fatto un'offerta che include sia un avvertimento sia un ramo d'ulivo ramo d'ulivo è mettere l'aumento dei R delle tasse sui redditi sul tavolo
E si tratta di una concessione maggiore vista l'ostilità antitasse della base repubblicana l'avvertimento che Obama non deve considerare l'elezione con un mandato per aumentare le aliquote fiscali qualsiasi aumento delle entrate deve essere parte di una più ampia riforma
Del Bilancio che non aumenti di aliquote ma che comprenda anche una riduzione sostanziale della spesa pubblica a questo punto secondo il Wall Street Journal appena rieletto e con il controllo della Casa Bianca del Senato Obama l'obbligo di proporre compromessi
E di imbarcare i democratici al Senato di spingerli diciamo
Verso quei compromessi
Al fine possano passare per evitare il precipizio fiscale il fiscal Cles Obama dovrà guidare il suo partito
Verso una soluzione di mezzo cosa non facile da fare perché anche tra i democratici
Ci sono degli estremisti liberale non c'è dubbio che il Presidente in questo momento abbia in mano la frusta la frusta politica gli aumenti di tasse i tagli alla spesa
Entreranno automaticamente in vigore se il Congresso il Presidente non troveranno un accordo entro la fine dell'anno la domanda per il Wall Street Journal adesso Obama voglia davvero risolvere questi bene oppure continuare a demonizzare i repubblicani così tra l'altro il quotidiano economico americano come sempre tra alla
New York Times
E il Wall Street Journal nel mezzo dove fosse stanche un po'di verità c'è il Washington post con un editoriale dal titolo finalmente liberi dallo stallo
è un interrogativo scrive il quotidiano da capitale americana negli ultimi due anni
Alcune personalità politiche hanno espresso la speranza che le elezioni del due mila dodici potessero risolvere la grande battaglia tra i due grandi partiti
Su due visioni impossibilità conciliare
Del Paese dell'America come risolvere come aveva detto pollai nel maggio una parte avrebbe dovuto conquistare l'autorità morale per imporre riforme permanenti e fondamentali
A tutti gli altri ma quella di una vittoria netta di un partito è sempre stata secondo il Washington post una fantasia partigiana
E i risultati di martedì lo dimostrano chiaramente metà degli elettori il cinquanta virgola quattro per cento ha votato Obama ma l'altra metà non lo ha fatto
I democratici mantengono il controllo del Senato ma i repubblicani mantengono il controllo della Camera il Paese era profondamente diviso prima rimane profondamente diviso oggi
Il problema qual è è che la continuazione dello status quo in termini di condivisione del potere cioè come si governa Washington anche con una Camera al Senato che hanno maggioranze diverse
Non significa continuare lo stallo e l'ostruzionismo al contrario
Ora che non c'è un chiaro mandato per cancellare in qualche modo le posizioni dell'opposizione i politici americani farebbero bene a riconoscere che il solo modo per fare
Passi avanti è concedere all'altro partito qualcosa
Non sarà facile i repubblicani e democratici sono motivati tanto da convinzioni
Quanto da imperativi di sopravvivenza politica molti repubblicani sono onestamente convinti che l'aumento delle tasse rallenterà la crescita economica molti democratici pensano davvero che il modo per salvaguardare la sicurezza sociale sia aumentare le tasse sui ricchi
Ma su molte grandi questioni le soluzioni fondamentaliste sono illusori avverte il Washington post le tasse devono essere mantenuti al livello più basso possibile ma nel momento in cui la popolazione invecchia lo Stato ha bisogno di più risorse
I redditi più alti devono pagare di più oppure aveva meno dal sicurezza sociale perfino i politici che rigettano queste argomentazioni dovranno venire a patti con una realtà in cui il compromesso essenziale
Se esisteranno ad avere tutto nessuno avrà niente ci sono alcune ragioni per essere un po'ottimisti su questo Obama
Non sarà più concentrato sulla rielezione
I repubblicani che avevano fatto della sconfitta di Obama la loro priorità non sono stati premiati se lo speaker repubblicano
Della Camera John Brennan mercoledì ha detto che le elezioni non hanno fornito un mandato per alzare le tasse anche lanciato un appello a un accordo bipartisan sul debito
Non è nell'interesse dei repubblicani essere visti come ostruzionistico pure condurre una guerra sul bilancio per i prossimi due anni nelle prossime settimane e mesi ha detto poi Obama nel suo discorso di vittoria mercoledì mattina intendo tendere la mano e lavorare con i leader di entrambi i partiti per affrontare le sfide che possiamo solo risolvere insieme
Le stesse parole ricorda il volo il Washington post le avevamo sentite in passato ma oggi il congressi sta che sperava di ottenere l'autorità morale per imporre una riforma permanente a tutti gli altri cioè Paul Ryan
è stato sconfitto
In qualità di candidato alla vicepresidenza nessuna persona onesta può giustificare il rinvio difendere la purezza politica sulla base del fatto che una vittoria è dietro l'angolo
Le prossime elezioni di mid term sono tra due anni quelle presidenziali
Sono tra quattro e questo lascia solo un'opzione quello che Obama ha chiamato il difficile frustrante ma necessario lavoro di autogoverno di governo comune così tra l'altro il
Washington posti in questo editoriale e a chiedere
Collaborazione anche il Financial Times in un editoriale di ieri dal titolo Barack Obama vince per default quindi il mandato non è così forte
E convincente il presidente deve usare in modo vigoroso il suo rinnovato capitale politico ma l'elezione offre un mandato per un'azione limitata scrive tra l'altro il quotidiano della siti che Obama deve trovare un modo per attrarre i repubblicani più pragmatici convincendoli a rinunciare alle loro posizioni teologiche sulle tasse
Come dando loro un po'di gloria condivisa cioè partecipare a una riforma fiscale complessiva che piaccia anche all'impresa americane
Da questo punto di vista il fiscal Klestil precipizio di Bilancio essi un pericolo ma e soprattutto un'opportunità da usare in fretta così il Financial Times che usiamo anche per parlare della Cina
E nella transizione perché non si può parlare di elezione la seconda potenza economica mondiale il congresso del Partito comunista cinese che si è aperto ieri che dovrebbe
Dominare CIN CIN Ping al vertice del partito poi Presidente Paese Presidente della potente Commissione militare cinese per i farmaci al Times c'è una necessità pressante di riforme in Cina il Partito comunista non ha scelta se non allentare il suo controllo scrive
Il quotidiano della City dopo lo spettacolo assolutamente pubblico dello show elettorale più grande al mondo negli Stati Uniti arriva la transizione di potere molto private in Cina
Il congresso del Partito Comunista iniziato ieri a Pechino serve da parata per una successione che è già stata
Decisa dietro porte chiuse ma nominando una nuova generazione di leader il congresso del Partito fisserà anche il tono e la direzione della nuova superpotenza per il prossimo decennio
Ci si impegna e che succederà Jintao come Presidente rimane un enigma scalato tutti i gradini della gerarchia senza dare alcuna indicazione della direzione in cui intende portare il partito
Ciò che si sa di sicuro invece sono le considerevoli sfide che CG impicca avrà di fronte sfide che non possono essere risolte se il nuovo leader sceglierà di mantenere lo status quo economico sociale e politico l'economia cinese sta rallentando dopo trent'anni di crescita spettacolare
La sua popolazione può anche essere diventata più ricca ma è diventata anche più esigente all'Aja
La serie di scandali di corruzione che tocca livelli più alti del Governo cinese ha provocato rabbia nei confronti del partito e nei confronti del ruolo del partito nella gestione dello Stato rabbia che è emersa
E la critica vibrante sui social network
E che ha costretto Pechino mostrare il suo volto autocratico al resto del mondo CG impegni non ha scelta scrive il Financial Times e non di fare smuovere il partito dal suo autoritarismo burocratico e opaco
Dovrà affrontare la corruzione diffusa tutti i livelli che alimenta risentimento blocca i progressi economici
E questo significa introdurre più responsabilità nel sistema politico un processo più aperto di selezione della prossima leadership cinese sarebbe un buon inizio ma ancor più importante lo stato di diritto cioè garantire l'indipendenza della magistratura
Dal partito per infranta in spero ci vorranno anche ulteriori liberalizzazioni economiche lo Stato non è più nella posizione di essere il motore della crescita come un tempo queste riforme prosegue quotidiano della City sempre che ci si impegni le voglia
Adottare non saranno facili le lotte di potere che hanno anticipato la transizione non scompariranno in una notte ma i rischi di non far nulla sono molto più grandi e le ripercussioni si farebbero sentire ben oltre
Le frontiere della Cina l'instabilità non solo minerebbe il Partito comunista ma causerebbe enormi danni e i progressi realizzati negli ultimi decenni che hanno portato la Cina dentro al centro dell'economia globale la popolazione cinese e sempre più assetata di cambiamento
E conclude il Financial Times la nuova leadership ha molto da guadagnare nell'andare incontro a questa necessità un messaggio analogo lo troviamo oggi su
Le monde all'editoriale in prima pagina compagni occorre smuovere il vertice scrive
Le monde
La campagna che si è conclusa martedì con la vittoria di Obama ha dato un bell'esempio di democrazia si posti matti Zare il ruolo del denaro nelle campagne elettorali americane criticare
L'invasione di spot elettorali e molto altro ancora ma alla fine gli americani hanno deciso ben consapevoli
Di quello che facevano sapendo tutto quasi dei due candidati dei loro programmi la prima economia al mondo funziona sulla base della trasparenza politica del rassicurante
Non si può dire la stessa cosa della seconda economia al mondo la Cina il diciottesimo congresso del Partito comunista
Che si riunisce da ieri a Pechino per il suo conclave quinquennale è caratterizzato da opacità segreto mistero tutto nascosto preparato in anticipo in sé non gruppo
Sconosciuto al grande pubblico in confronto alla transizione di leadership in Cina
La designazione del Papa che dovrebbe avvenire per cooptazione discreta è un atto di esibizionismo osceno scrive
Nel mondo del condono con un po'di rogne
Sulla carta tutto è perfetto ogni cinque anni gli ottantatré milioni di iscritti al partito inviano due mila duecentosettanta delegati al congresso che leggono i duecentoquattro membri del Comitato centrali quali Bisignani venticinque membri del Politburo i quali si mettono d'accordo
Sulla composizione del Comitato permanente cioè nove o sette membri che Rignano sull'immensità cinese è un'ammirevole costruzione piramidale di
Piramidale ma di pura facciata
La selezione avviene tra qualche decina di persone
Detentori attuali e passati del potere dopo scandiscono Contri tra diverse fazioni politiche i gruppi di interesse economico i cinesi
Non hanno alcuna possibilità di incidere in questa transizione oltre a essere inquietante
Questa situazione sempre più insostenibile del mondo ricorda che uso in tal Presidente uscente aperto il congresso con un discorso
Sulla corruzione che può fare implodere lo Stato il partito ben detto ma sui rimedi nulla
Il successore Gigi impegna simpatica intelligente ma sul suo programma le soluzioni politiche non si sa nulla
E alla fine qui sta il punto una buona parte delle patologie di cui soffre la Cina corruzione nepotismo e l'uguaglianza e uso arbitrario del potere alla sua origine in questa governance tanto segreta quanto autocratica
Per lottare contro la corruzione c'è un solo rimedio più democrazia
In questi trent'anni il popolo cinese ha spostato montagne compagni ora occorre smuovere il vertice così nel mondo e ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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