Intervista a Domenico Cuttaia sui rapporti tra la pubblica amministrazione e gli utenti

Al con dei giovani di Confcommercio il prefetto Domenico battaglia Prefetto di Venezia che ha salutato la platea invitando in qualche modo
La lei gli individui diciamo a considerare meglio il rapporto con lo Stato fa anche parla do della tendenza delle nostre
Istituzione dell'amministrazione pubblica normare troppo a creare in qualche modo l'amministrazione
Che si presenta subito come ostile diffidente nei confronti del singolo individuo ci vuole spiegare prefetti detto da somma da un rappresentante dell'amministrazione pubblica e significativi
Ma
Ho detto semplicemente che bisogna
Uscire da schemi del passato
Che ingabbiano in qualche modo
Il cittadino tra autorizzazioni dei permessi di concessione
E quindi abbiano
L'attività alla libera attività che dovrebbe essere
Svolta senza eccessivi
Condizionamenti
E spostare a un momento successivo invece l'Inter
Trento sanzionatorio l'intervento forte l'intervento di vigilanza
E di controllo e non al momento preventivo
D'altronde è sotto gli occhi di tutti
Quando noi
Poniamo
Eccessi il re
Norme farraginose e difficili anche da interpretare non rendiamo un buon servizio basta aver
Quello che succede nella lavoro nero nel commercio abusivo nella
Disprezzo per l'ambiente insomma è le costruzioni abusive tutto questo succede Aspromonte di norme molto meticolosa ecco secondo me bisogna dare più fiducia
Al cittadino ecco
Quindi questo diciamo in una logica anche in un contesto di tutela dei diritti soggettivi riaffermata a più riprese anche dall'unione
Europea e
Rafforzare invece l'intervento dello Stato e della pubblica amministrazione per quello che la garanzia di partecipazione la garanzia e la tutela
Dei diritti delle persone
E anche un problema che riguarda gli individui perché poi diciamo
Lei ha anche detto nel corso del suo intervento non
Non voglio fare il solito discorso contro la classe politica che in fondo la classe politica la presenta chi l'ha eletta e quindi in qualche modo il popolo italiano e
Anche detto ai giovani imprenditori
Usciamo dalla logica per cui ogni volta che si tocca una corporazione non è un gruppo interazione allo dice la sollevazione cioè come se fosse una mancanza di senso civico pur diciamo generale del nostro Paese ma questa è l'antropologia sembrerebbe
Ma guardi la democrazia l'esercizio della democrazia è un esercizio molto difficile
Perché comporta responsabilità
Perso cambi danno voi
Di avere più convenienza a che le decisioni le prenda qualcun altro
Mentre invece la democrazia implica esercizio di
Basta
Ma anche
Assunzione di responsabilità
E in un'economia
Che vorrebbe essere di mercato e che deve essere sempre più competitiva anche
Nel mondo
è dobbiamo stare attenti alle eccessive tutele corporative perché le eccessive tutele corporative senza diciamo alcuna distinzione non fanno altro che
Frenare frenano lei Tel dirigenze avevano gli esborsi per emergere frenano anche la Scala
A tal sociale che dovrebbe essere la caratteristica di una democrazia libera
E quindi
Diciamo così è necessario anche
Ecco perché non può essere solo la classe politica ma deve essere l'intera cittadinanza anche a liberarsi sì di certi fardelli del passato e richiedere alla classe politica
Di essere più incisiva su questi
Temi
Evitando quindi qualsiasi forma di gestioni clientelari o compiacenti
Evitando anche forme eccessive di tutele che non siano quelli di salvaguardare i diritti invece essenziali e i diritti civili e sociali fondamentali
Un'ultima domanda gliela faccio proprio sulle ragioni di questo cioè per l'Italia spesso molto indietro Immit ranking internazionali sia nel sinceramente della pubblica grazie nella fiducia che i cittadini hanno nei confronti della macchina pubblica perché dipende questo cioè perché il nord Europa un
I Paesi anglosassoni funziona meglio di noi
Ma guardi le motivazioni sono o di ordine anche storiche di procedessi gas forse ancora stentano
A non dico a completarsi ma una ad evolversi nel modo in cui si aspettava il legislatore prendiamo ad esempio la riformare il Titolo quinto della Costituzione originata dallo l'intento di garantire
Una gestione delle attività di Governo
Al livello più vicino al cittadino
Però questo forse è stato compromesso dalla
Qualche forma di anche qui
Di
Sovrapproduzione normativa che invece di alleggerire
Invece di proporre una pubblica amministrazione più efficiente più vicino al cittadino la resa per certi versi ancora più guardinga e quindi più scrupolosa nella richiedere gli addendi
Venti di carattere burocratico a me piace sottolineare la circostanza che per la tradizione ormai secolare il prefetto ragiona come istituti
Ci sono ovviamente non come persona fisica ragiona nel senso di dare
Di di di di tendere al risultato cioè ragiona nella logica di risultato
Se del caso anche SAL tanto un anche adempimento o comunque facilitando attraverso l'istituzione di tavoli di coordinamento
La possibilità di pervenire a un risultato è questo quello che forse e la forza intrinseca della della Prefettura e e e la riconoscibili ita anche alla Prefettura presso l'opinione pubblica la capacità in un contesto difficile e in contesti normativi particolarmente complessi di pervenire
Facilitando l'incontro di enti istituzioni e associazioni di pervenire a una a una soluzione ecco questo deve essere secondo me la direttrice di marcia
Indipendentemente dal fatto di chi debba essere l'organo diciamo così ad avere i questi poteri di coordinamento ma soprattutto e necessario responsabilizzare
E evitare la frammentazione e la farraginosità perché il cittadino deve essere messo in condizione di sapere quali poteri esercita uno qui
Dicevo e richiedere da quell'ufficio e il ma IMO a tutela dei propri interessi ovviamente nel rispetto delle regole grazie prefetto