Come al cancello della preghiera. Sentimento e coscienza religiosi in Leonardo Sciascia

Che non è certo per andare al ristorante ma perché Sciascia
A il diritto di avere una divulgazione il più possibile basta noi lo abbiamo è un siciliano e ma è anche un italiano e credo che sia un vanto per tutti
Far capire il suo messaggio renderlo diciamo universale
Grazie e buon lavoro per la giornata
E
Del
Coloro saranno
Se è pronto
Mi a
Su contribuì firmato sui
Va bene allora io dire che non è il caso di perdere altro tempo di
Dire possiamo vedere la
Il contributo che ci ha dato
Hanno alzato speriamo di essere un po'più fortunati oggi con
Il microfono e con le interferenze
Dopodiché faremo una
Coda diciamo così alla
Alla discussione che avvenuta ieri sera fondo al massimario su tutte le anche agli amici digitali
Quindi
Intanto vi ringrazio per avere
Avuto corso supplemento di
Pazienza egli attenzione perché
Le condizioni in cui abbiamo scontato almeno da questa parte del tavolo non erano proprio favorevoli quindi
Capite bene come l'assenza di Claude Ambroise si sente ancora di più perché averlo avuto qui al tavolo ci avrebbe reso la vita più facile
Ed è un peccato che non siamo riusciti ad avere ieri sera questo contributo perché mi sarebbe piaciuto sollecitare Simona Lo so punti che sono stati toccati in maniera così precisa
E da ambulatori
Soprattutto per questo suo inserimento e
Lo ha detto molto chiaramente alla fine
Ambroise
In una tradizione che ineludibile e che
Ci autorizzabili visti i testi a collocare Sciascia in una precisa tradizione
Pascali Anna illuminista e di scrittori italiana del Novecento con un contesto ben preciso
Vorrei chiedere a Bruno Pischedda intanto se ha una commento a quanto appena detto poi se c'è qualche breve intervento dal pubblico perché poi vorrei passare alla lectio magistralis
Di Carlo Ossola che il cuore
Se mi permetti di un ragionamento che allarga lo sguardo dalla verità alla religione manu
Anche questa volta ho avuto un intervento prima ho potuto meditarlo un po'non è un intervento semplice devono devo confessarlo
Provo a segnalare poco in due
Minuti forse meno quello che mi sembra un po'il cuore del ragionamento partirà il proposta per per l'ultima
L'espressione di ambulanze il e di quello che lui chiama il territorio di scritture
Da un lato Pascale dall'alto nell'esperienza della dell'illuminismo e dall'altra soprattutto porti esso la scrittura borghesia
Non è che sviluppi benissimo questo e questo concetto Triarico però
Ci dice Pascale dalla letteratura come
Frumento della teologia alla letteratura che confluisce nel discorso
Centrale più logico l'illuminismo che invece
Rifiuta l'apporto dell'archeologia o si schiera contro l'archeologia e borghese che
Prende la teologia come contributo della letteratura apparentemente
Se noi lo mettiamo sul piano verticale cronologico
Abbiamo un rovesciamento abbiamo un percorso un processo di perfetta secolarizzazione
A
E il punto è che mi sembra di intuire che nella lettura decreta congrua ASL
Eccome e nell'opera di Sciascia non abbiamo uno sviluppo
Der ti cade cronologico ma abbiamo la compresenza di tutte queste matrici Pascal Diana secondo Ambroise
Illuministica
E borghesia romana è questo naturalmente rende molto più complessa considerazione
L'unico altro spunto che vorrei proporre questo il suo ragionamento ragionamento di ombra sentono la verità
Viene
Diciamo calato e collocato dentro questo discorso della scrittura adriatica
E qui che Ambroise all'inizio invece del del suo intervento pagarla
Di una
Letteratura in quanto Consigliere Rita testuale addirittura aggiunge è la verità del testo addirittura aggiunge la verità del significante perché qui sarebbe stato verso il futuro
Perché ci chiarisse meglio questo punto
E aggiunge anche una verità testuale una verità del significante per ciascun lettore a suo modo così ha detto provati dall'inizio
Di questo intervento a me non sembra
E sì a questa ritirati ambigua
Che certo però mi sembra relativi così molto la posizione dell'OSCE lasciarmi settantasette settantanove quando dice
Appunto la famosa frase sarei tentato di dire che la verità è
La letteratura è qui che abbiamo un prese di posizione molto sostanzialistica non così relativi Istica come invece ci propone ambulanze
Secondo me è sottovalutando un po'un passaggio e qui concludo un passaggio che c'è stato
Tra uno Sciascia che pensava alla letteratura come strumento molto sui generis di intervento e di di svelamento della realtà atto prima fase di renderla produzione Sciascia la letteratura come strumento privilegiato
Ho ottimi ascolti il genere proprio
Per indagare e di stellare agli aspetti i diritti della realtà che si celano da questa prima fase si passa una seconda fase non so se poi è l'ultima e compiendo e fase però quella della letteratura
Come portatrice di verità come custode ontologica della verità
E comunque corto circuito lo chiama così Sciascia in una intervista tra merita e realtà
E adottando nella fermo il il signor Mario del Tommaseo parla proprio di di di una specifica ASL inestricabile tra le due dimensioni della verità ed è la realtà ciò che è vero e reale dice no
A me sembra questa una seconda fase e mi pare questo almeno
L'impressione che
Ambroise attenda a laici Zare che relativi sarei molto questo passaggio che invece secondo già cioè non è la verità per ciascuno no la verità la letteratura è la verità questa beffa mi pare il senso delle sue parole però
Forse qua c'è da fare una precisazione che
Almeno a me personalmente mi trovo molto d'accordo con Pischedda
Già venuta fuori ieri
Cioè
Il punto di partenza di Jean Jacques Diouf fumiamo dai suoi testi non è quello di arrivo
Non può essere lo stesso e solo e mutano le condizioni per le quali afferma determinate cose e per cui
Ripeto forse non possiamo prendere alla lettera nemmeno tanto le sue stesse parole come quando è stata letta lei ieri l'intervista da Virginia alla alla
Gina limiti in cui Luzzi dichiara nulli poi via via
Ma la cosa che
In questo contesto secondo me va precisata ancora meglio
E che Ambroise
Forse non è che non soglie ma
Cerca di tenere insieme tutto è proprio questa
Che il il
Sciascia che dice la letteratura è la verità
Quando stiamo parlando dell'affaire Moro
è un persona che ha bisogno di affermare in qualche modo che
Quello che sta scrivendo sebbene non comprovato dalla realtà nella dimensione del testo
Può essere assunto come zero
In una maniera diversa perché non lo possiamo approvare però la verità che ci suggerisce la letteratura e quella verità che questo Paese si è negata storicamente
Ed è per questo che arriva a scrivere quel tipo di libri
Non so se chiariscono idee se schiera scoppiare le cose che dico le parecchie le parole Gregor Petra era una dimissione totalmente opposta a questo tipo di
Prospettiva
Testuale
Vorrei chiedere se c'è qualche intervento se c'è qualcuno né dal pubblico allora
Qualche domanda prego ecco
Ieri avevamo
Avviene registrato molto bene si
Grazie
Roberto volevo diritto e così
Modo
Prego c'è il più veloce possibile su
Su quello che dice
Sto dicendo diceva Omouwa sul Pascariello
Non sono per niente un esperto di Pascale
La Giunta e studi
John Suazo scritto nel
Ottanta mi pare pubblicato come prefazione a un fatto accolto di di di scritti di di Sciascia pubblicato da Gallimard
E c'è una prefazione molto interessante dove
E tutta
Dedicata Pascale
In modo molto curioso da dalle
Parrocchie all'altezza al
Alla scomparsa di Majorana
Ci sono dieci testi più o meno
In modo inaspettato
Questa prefazione parla di Pascal
E
Centrata sulla il divertimento
Esso la la cosa sulla quale insiste o quasi e Canonico la forse per modestia non si è citato auto citato questa insomma
E forse con il il tema diverso
Ma la sua falsa capire che Pascale
Tale a ventisette cimento come soluzione
Per pericolose gravissimi la condizione umana la morte
Si potrebbe aggiungere la prigione e la verità
E quella soluzione indicata da Pascali giganti
Perché se no non si può assumere alla condizione urbana
L'altra cosa
Tenuti John quasi vorrei aggiungere
Centri attivati e poi c'è la scommessa
Ma la scommessa dico io non è un esempio bellissimo
G un gioco
Anche se delle cose metafisiche molto molto complessa molto
Dedicati da spogliare ma
Come mai questo
Quest'uomo di pensiero costo perché vuole
Che cerca di di di di di di
Essere forte nell'argomentazione sulla
Sul Cap sulla fede
Come mai visti fa sulla scommessa
E la scommessa della del del giocare
Danno pensati in modo serio perché l'uomo non è capace
E la scommessa comitive ardimento come soluzione per titoli
Se no
Normativo
Ci sia
Da
Avevo voglia di chi va forse non c'è un rapporto chiaro voglio dire un'altra cosa che
La lezione di Sciascia mi pare veramente essere questa qua ma è una cosa banale che voi sapete benissimo voglio dire che si sa che Sciascia
Facilitazioni istituire
E così ha fatto Montello Pascal con indistinti
Si scrive per
Per andare oltre
Chi scrive per
Modificare riscrive però aggiungere
E la sua responsabilità
Io posso
Gli intellettuali l'uomo appassionato dalla scrittura e giustamente la scrittura è una cosa che
Che fa parte pur del pensioni di Pascal
Non si tratta di
Modificare il mondo
Si tratta di ieri
Creiamo un altro mondo che giustamente il mondo
Umano
Ed in quel modo del
Simbolismo dal
Degli inquadrarlo mondo dell'immaginazione il mondo della finzione
Di questo punto di vista mi pare che le lezioni di
Di lasciar Shell molto forte e una Rizzoli come legge come pensare
Quali la responsabilità quando si legge quanto esistente
E andare oltre e dunque è difficile fare una sintesi perché
Giustamente che sono le contraddizioni alle contraddizioni che fanno parte
Di questa realtà
Prego meno male perché chi non ci sarebbe il caos della
Della della realtà ECU ma con un discorso semplice che
Non è sostenibile
E allora ci fu il discorso complesso e contraddittorio e
Perché se no siamo veramente lontano dalla
Della realtà
Grazie
Eccolo qua
Spero che il mio intervento non sia in dissonanza con il contesto che stiamo svolgendo che state svolgendo in questo momento ma ho visto che
Il tema è il cancello della preghiera
Mi sembra
No
Non la faccio un semplice intervento brevissimo molto bene e se vuole ecco molto presto ma intervengo intanto mi presento soggiornino non sono uno studioso uno scrittore
Ecco di Sciascia ho scritto anche un libro
Ecco benissimo aveva un intervento scritta però un camp mi limito soltanto a qualche minuto e
Mi limito a qualche minuto sono ingenuamente i gattini cinque minuti bastano penso anche di meno se volete sono contento perché ovviamente dopo venti piani
Perché avevo partecipato decenni dopo la morte di Sciascia
A Racalmuto però visto che il tema la tematica dalla preghiera intese trascendente non non non affiorava
Qualche scrittore di qualche saggista detto come mai la
L'aspetto religioso non viene evidenziato ancora però bisogna saper aspettare l'uscita anche un articolo una settimana fa credo su una rivista che di Palermo
E si diceva di questo silenziatore sulla preghiera neanche sull'aspetto della fede
Io ho messo qui degli appunti
Tuttavia voglio dire che nei tre dialoghi dall'epistolario qui dentro a Firenze tutto l'aspetto che
Effettivamente la letteratura sono in consonanza con professor ambulanze
Per la vedo come una sorta di scrittura nel senso nostro della parola biblica
Perché dico quali la funzione dello scrittore
E quello che ha detto nel primo dialogo ma io sono contento che qui c'è un amico che mi ha accompagnato abbia messo fatto da tramite calore la corrispondente Giornale di Sicilia dottore Triscari
Quanto e gli dissi che la funzione della scrittura della letteratura
E nella stessa quella lì protetti
Direi del sacerdozio della verità nel senso laico dalla parola
Ma io mi domando se veramente se e gli intellettuali lo scrittore che riesce ad avvicinarsi alla verità che cos'è la verità
E non è in qualche modo un'immagine della scrittura nel senso nostra parola biblica
Perché
Io dico che ogni scrittore possiede un germe di verità
Egli era arrivato ed è arrivato il momento giusto visto che un collega un teologo è riuscito a parlare dialogare con loro Aguas e sta la cosa bella io l'ho fatto signori
Nel mille novecento ottantasette ottantotto
Quando allora la presenza di un prete ed uno scrittore di un tavolo continuo Osoppo andare a trovare Leonardo Sciascia nel suo salotto di via scaduto andare a parlare di erogare scrivere
Va bene con un senso di corrispondenza scrive nel due mila pagine
Di commento disaggio in un berretto di appena appena centocinquanta pagine è stato un grande sforzo enorme soprattutto un grande coraggio nella degli stimoli avanza
Conclusione di quello che
Volevo dire e finisco
Si è parlato del cancello della preghiera ma il massimo della preghiera proprio in toto modo credo che si era messa che non è stata mai evidenziata nella letteratura o nella critica
Io l'ho definito e la messa di Sciascia quando lui si pone la domanda
Che cosa ha portato il Concilio Vaticano II dal momento che ha tolto il latino ed ha ridotto in italiano e cita proprio quel passo di vedere questo latino
Ridotta l'italiano il mistero del trascendente ridotto al vernacolo dove mi serie trascinante sembrerebbe essersi
Svilito completamente
Qual è il suo dramma il dramma della sua messa meglio del suo trascendente o meglio ancora della sua fede
Che nel momento in cui noi vogliamo banalizzare vogliamo popoli iniziare così come ha fatto il Vaticano II ma non era questa l'intenzione
Noi non diamo più il cristianesimo notiamo soltanto un cattolicesimo
Un cattolicesimo liberale populista superstizioso eccetera quindi hanno iscrive tranquillissima mente della famosa lettera bellissima ecco il problema di Dio io l'ho risolto una volta per sempre con Spinoza
Ecco io sono uno studioso anche di filosofia ecco
Cosa diceva spinosa non voglio dare più dalle c'era i presenti spinose diceva che dia un po'sulla scorta di Cantet nella critica ragion pratica Dio è la nostra vitale morale
Sciascia non solo diceva Paroli testuale cristiana
La religione della rivoluzione di ogni cultura e di ogni forma se vissuta bene
La religione eh soltanto il grande contributo che può dare i speranza all'uomo perché la fede
E la risorsa
Dell'uomo ed è la prospettiva dell'aldilà quindi Sciascia non solo non era ateo
Erika più che un cattolico
Era un cristiano ed è lui che diceva e poteva dire tranquillissima mentre lo dichiarò non è io leggo i Vangeli quindi gli alti e tra tutta la scrittura
è nella letteratura o meglio nella scrittura nei Vangeli giù trovo la verità credo che questo sia
AP per la testimonianza di speranza
Che può dare all'OPA di oggi è la cultura di voci perché non vogliamo una chiesa lontana
E una chiesa vicina questo è stato all'inesperienza cerca sforzo d'aver capito che uno scrittore può dire anche la verità
Nel senso largo dalla parola scrivendo grazie
Punto
Pone
Dicevo ringraziavo ad un uso di questo contributo ed era un peccato che non abbiamo avuto ieri la possibilità di questo confronto e di questo stimola anche con don Massimo Nava perché
Probabilmente questo
Credo che voi due stessi sareste stati in disaccordo su queste conclusioni che lei ha appena tratto
Conclusioni mandare i quali anche io il badante sarei in disaccordo e credo anche Bruno Pischedda però appunto realizziamo questi colloqui proprio per dialogare e per avere delle prospettive diverse sulle quali ragionare
E
Ripeto ancora una volta lo facciamo in una prospettiva resa più difficile dal fatto che il personaggio nel quale parliamo e Leonardo Sciascia del quale lei ha avuto esperienza diretta ed è una cosa insostituibile
Per tutti noi ne abbiamo esperienza testuale e dobbiamo comunque attenerci a quello che è venuto fuori dai testi
Spesso addirittura dandone una interpretazione diverso vorrei solamente chiosare siccome è stato anche nell'intervento precedente del quale ringrazio
Il il relatore che è venuto qui al tavolo a parlare di di Pascal
Non dobbiamo dimenticarci di quello che conta chiarezza secondo me ci ha detto prova schede Leonardo Sciascia e uno scrittore italiano del Novecento e quindi quando legge Pascale dal
Sì lo legge dentro una prospettiva che è quella nella quale vissuto
Ecco questa cosa qua va sedi va secondo me ricordata e rafforza
Però ringrazio ad un uso perché secondo me ha fornito un formidabile assiste
A me
In quanto
Mi facilita il compito di presentare la lectio magistralis del professor Carlo Ossola che ringraziamo di essere tenuto
A questo colloquio fasciano
Tra i suoi molti impegni
Il professor Ossola è un
Dei
Pochissimi professori italiani che ha avuto la cattedra al Collège de France
Insegna a Parigi letteratura
Ed è uno lo studioso che nel corso degli anni si è occupato proprio dei tempi dei quali
Cerchiamo di ragionare qui oggi e cioè
Come la letteratura
A
Cercato di dare risposte
Veramente alle domande ultime e definitive che si pone l'uomo non a caso e studioso che ha appena dedicato Confort non voglio fare la biografia di Carosone che sono
No non basta la mattina ma l'ultimo libro per il quale ha vinto anche il recente premio della critica lo ha dedicato a Dante
E a una introduzione Divina Commedia nella quale un posto centrale
A differenza di molti altri studiosi la Divina Commedia spetta al paradiso
Proprio perché
La
Lezione la
Approfondito studio grosso la dedica alla letteratura vengono
Filtrati da una
Qualità di interpretazione che sempre quella di chiedere
Ai testi letterari quali
Verità ci possono rivelare sulla nostra condizione gli esseri umani che è quello
Il quale si è occupato qualche modo Sciascia e lo abbiamo detto in tutti questi giorni ed è per questo che cedo volentieri la parola al professor Ossola per la sua lezione magistrale e lo invito a prendere posto grazie
Noi
Devotamente
Andiamo
Sono molto grato di essere associato
A queste giornate intorno a Leonardo Sciascia non nascondo che il tema è molto difficile sarebbe già un segno di poca prudenza semplificarlo
In più aggiungo anch'io che sono tra coloro che di Sciascia posseggono soltanto le scritture non una conoscenza biografica diretta
La giornata di oggi sotto il segno qui testo religione
E diciamo che pur nella difficoltà indubbia del tema esso è
Più semplice che non
Che non fosse
Qui destra Veritas
Perché i tempi etimologicamente Veritas viene da vere orche suppone quindi qualcuno che
Riconosca che confessi che
Ammetta
Cioè impone la presenza del soggetto
E quindi crea tutte le difficoltà che Vieri abbiamo visto mentre religione dare li gare comporta semplicemente tutti gli elementi che
Lega hanno collega hanno uniscono una comunità
In questo senso e come si faceva una volta io desidero prima di tutto delimitare il corpus
Di cui mi occupo perché altrimenti diventa impossibile parate in poco tempo che ragionevolmente dell'opera di Sciascia e per delle ragioni testuali mi limiterò a me pare già
Difficile sfida
A saggia e se esiste cioè ai saggi
Hai saggi che Sciascia dedica a questo problema
In una escursione di anni molto ampia e quindi anche le date sono importanti anzi meno stare molto attenti alle date credo che questo
Sia
Un già un esercizio utile anche perché non è opportuno mescolare giudizi
Quando ci sono dei cambi di paradigma non è la stessa cosa giudicare di un testo narrativo e giudicare di un testo saggisti con in più
Prenderò soltanto i testi che Sciascia stesso ha messo in collegamento in fasi successive della sua riflessione critica
Per modo che almeno l'universo di prelievo dei testi sia coerente spero che
Le mie parole non siano incoerenti
Rispetto a questi testi io comincerei da un saggio famoso
Che costò non poca amarezza allo stesso Sciascia e cioè il saggio del mille novecentosessantacinque
Feste religiose in Sicilia è un saggio molto documentato e anche molto esposto del quale è opportuno
Prendere diciamo così
Dal quale
è opportuno prendere avvio intanto ricordo ricordando che proprio nelle prime pagine
Sciascia città un libro di Giovanni Gentile il tramonto della cultura siciliana
Ed è importante ricordarlo perché a me pare lo vedremo nel corso di questa
In questo breve richiamo dei testi di riferimento
CIACE attentati integrare
Molto opportunamente le tesi dice inutile in quel saggio il tramonto della cultura siciliana il testo di partenza come tutti gli SI Ist di formazione francese
Il saggio a una tesi per partire bene
Per questa tesi parte da un dato cioè
Il momento in cui il del viceré
Di Sicilia nel mille settecentottantatré ridusse da cinque ai tre giorni
Le feste di Santa Rosalia perché era intervenuto un violento terremoto Messina
Questo diciamo ridurre il dispendio nel momento in cui un'altra parte dell'isola era approvata parrebbe un atto di razionalità ma
Diciamo suscitò lira dei nobili Palermi tardi e da questo apologo ed alle sfortune appunto del
Viceré parte la riflessione
Di Sciascia per dire che
Proprio in quelle occasioni
Uso duale
Al popolo prendermi tale anno cambiare di protettore sono due pagine volte Ariane squisiti insieme nel quale Sciascia
Osserva che fino al mille seicentoventiquattro protettrice di Palermo e Santa Cristina
E poi diventa compatta ronda Santa Ninfa finché appunto nel mille seicentoventiquattro spunta fuori in un'altra ondata di peste santa Rosalia
E la la
La descrizione estremamente acuta ma dice Sciascia non bisogna pensare che questo sia soltanto
Un elemento propriamente palermitano il cambio dei patroni usuale fare tutta una serie di riferimenti
Di cambi di Patrono in occasione di gravi calamità
San Rocco subiva degradazione pietra terzi ha nei confronti della Madonna della cava San Nicolò vittorioso Nicosia su San Luca restava sconfitto noto da San Corrado
Che peraltro non era ancora Santo e così via un grande diciamo divertissement su questo cambio che però per Sciascia a un ragione una ragione molto forte e che lo porta al cuore della sua tesi e cioè la confidenza sconti celesti si può cambiare di Patrono
Perché il rapporto con l'al di là è un rapporto diciamo così di misura accorta
Sono molto vicini posso provo Carli imboccarli pregarli ma anche naturalmente protestare se non sono efficaci
E allora a tre come avrebbe fatto diciamo P tre
Testimonio fornitore di testimonianze per Verga apre tutta una serie di
Riferimenti proprio su questi Santi Patroni diciamo così ad altezza d'uomo
Che vengono addirittura attaccati con l'ANCI
Di pani e di frutti
Nelle feste patronali come San Calogero o Sant'Angelo e ricorda persino se ancora non è il Paese omonimo che riporta tali lesioni che ogni due o tre anni c'è bisogno di un nuovo simulacro
Questa
Diciamo così
Questo avvicinamento molto Voltaire gli hanno a al patrono che è una figura diciamo così ad altezza d'uomo naturalmente nome la prima volta che accada nella storia diciamo così della contemplazione della santità Emil mal l'aveva fatto con grande eleganza per i nuovi santi della controriforma lo facevo da un punto di vista tendenzialmente apologetico dice questa
Società contempla con Loyola Como Santa Teresa d'Avila
Con San Filippo Neri
Quelli stessi che aveva frequentato persone l'oratorio e adesso li trova negli affreschi come ancora accade di vedere a Roma cioè la santità
Che diciamo la nei termini di Giovanni Paolo secondo sì proclama molto rapidamente c'è una proclamazione che fa sì che non ci sia più distanza storica che i testimoni
Trovino poi sugli affreschi davanti agli altari quegli stessi che hanno frequentato ma allora di questa consuetudine tutta umana tutta storicamente radicata nel tempo
Permette a Sciascia è una macchina argomentativa meravigliosa s'noi togliamo Sciascia la mattina argomentativa
Rimane veramente poco nella narrazione meno essere fedele alla sua macchina argomentativa qual è il terzo passaggio di questa macchina argomentativa è che
Quello che accade con questa confidenza narrativa e diciamo così pragmatica nei confronti dei padroni accade anche almeno in Sicilia con il
Fondamento che è quello degli evangelica va a scovare direi quasi
Come una specie di ripetitore della storia della Colonna infame
Il
I testi che egli chiama addirittura di contro i Vangeli o anti evangeliche quindi stiamo passando dalla Chiesa storica i fondamenti e sono i testi di
Serafino amabile Guastella il quale
Aveva pubblicato le parità
E le Storie morali dei nostri villani nel mille ottocentottantaquattro non senza precisare che parità nel dialetto del circondario di Modica significa parabola e
Ha modo di vedere di Sciascia
Queste paritaria accorte cito dal Guastella compongono precisamente un organico antiche Vangelo età qualche esempio io ne ricorderò uno soltanto certamente molto noto a tutti coloro che abbiano letto questo testo e che riferito a San Paolo il quale
Arrivando a Roma non lo sa che uno in una delle persecuzioni
Abituali vengono fatti uccidere alla rinfusa tutti coloro che diciamo portano la barba perché segnale di appartenenza eventuale al mondo giù Taricco e allora giudaicocristiana no vengono due poveri cristiani affannati Simi perché sono inseguiti
Dalle guardie che stanno per catturarli uccidere
E dicono questi poveri cristiani e San Paolo tu che sai fare tutto prendi qualche cosa tagliarci le barbe in modo che non siamo riconosciuti
San Paolo si contempla dice già però anch'io ho la barba prende rasoio si fa la barba
E gli altri due sono lasciati lì commento di Sciascia un commento che avrebbe fatto anche questo un nome che va
Naturalmente io credo evocato per Sciascia
E che avrebbe fatto un uomo della generazione appena precedente cioè Buñuel
Nella via lattea ma a chi a chi a sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha
Così comincia la via lattea e così comincia questa storia
Che però ha poi un una continuazione estremamente importante
E qui allora veniamo al punto della
Ve vero della contemplazione della
Religione
Cito direttamente Sciascia ma una festa religiosa che cosa è una festa religiosa in Sicilia
Ebbene è innanzitutto una esplosione esistenziale
L'esplosione dell'est collettivo
Dove la collettività qui quasi una formula leopardi Anna esiste soltanto a livello della Esso
Cioè
Io parlo di diceva che impegni in Italia non c'è conversazione
C'è soltanto lo struscio all'uscita della Chiesa quindi una forma diciamo così
Di contagio di corpi esattamente come dice qui Sciascia la festa religiosa è un'esplosione dell'incontrollato perché accade quella
Volta soltanto in cui la festa leopardi analmente mette in moto queste potenze chiamiamo Lettonia e ma importante
Però osservare questo
Perché a me sembra e lo vedremo nel seguito per quanto breve della dimostrazione
Importante partire da questo elemento che chiamerei Antonio cioè Sorgi Ivo primordiale per arrivare poi alla parabola finale
In scena c'è anche quella che state evocate in questi giorni ma che
Vorrei però se possibile precisare
E cioè il punto d'arrivo dialettico Pascal diano non c'è
Un punto d'arrivo dialettico Pascali hanno se non si parte da questo dato antropologico fondamentale abbiamo quindi
In scena c'è questa macchina dimostrativa argomentativa che avanza e che pone però il punto essenziale su questo fondo diciamo così Antonio noi porsi noi
Nella festa
Nella tradizione delle feste ritroviamo questa elemento soggettivo che permette anche diciamo così di dare del tu e anche di prendere a pugni nostri Patroni se non sono efficaci perché la da la distanza
Non è quella che ci separa dal cielo ma quella minima che si separa da ciò che più fortemente è impulsivo
Dentro di noi e
Direi che questa
Lettura questa tradizione antropologica appartiene e naturalmente a tutta
La
Visione ripeto siciliana con chiuderò spero con una piccola sorpresa
Perché vorrei poi confidare se dimostrata al Sole ventiquattro Ore che riguarda appunto Verga e P tre ma
Pochi anni prima lo stesso rapporto ne è testimone la corrispondenza accade attracco chiara e Calvino quando Calvino vuole riscrivere le fiabe italiana nel suo informatore principale
Ecco chiatta quindi da pensare che nel lungo periodo di almeno centocinquanta anni e la Sicilia che determina
Questo rapporto costante diciamo così tra l'elemento
Cartonio antropologicamente dato da questo questa
Sesta la questa collettività che accede agli elementi primari dell'identità umana e poi la trascrizione letterarie proprio un continuum sul quale naturalmente si innesta vedremo tra poco anche
L'eredità di Pirandello ma
Sarebbe troppo poco Sciascia lo sanno benissimo restare a questa semplice diciamo così lettura del del
Della tradizione e
Noi dovremmo direi quasi
Contemperare questo saggio con uno o più breve di cinque anni successivo ma altrettanto importante
Che si intitola dal monastero Di Palma dunque il primo è del sessantacinque il secondo e del settanta riscrive Sciascia
Due pagine molto belle
Che sono reperibili
Nelle lettere spirituali pubblicate Venezia nel mille settecentoundici
Di esso ormai via Crocifissa della concezione dell'ordine
Di San Benedetto al secolo Isabella Tommasi naturalmente questo interessa moltissimo a Sciascia perché Isabella Tommasi ente diciamo così della famiglia che porterà
Qualche erede più tardi a scrivere il Gattopardo cioè della stessa famiglia Tomasi dal quale nascerà
Il Gattopardo ebbene allora
Nella
Nella brevissima un saggio di cinque pagine
Che cosa individuabile Hoshyar cioè quasi un controcanto rispetto a quello che ha appena celebrato nelle feste siciliane il fatto cioè che un intero Monastero possa diciamo
Nella settimana nella parte della Quaresima in particolare nella settimana santa
Assegnarsi delle
Punizioni relative o meglio ancora delle penitenziarie
Così in Santo fervore si diede principio la nostra Quaresima ciascuna
Celiento un animale
Scegliendo di diventare un animale sul quale esercitare la la la Puglia punizione o meglio diciamo così la penitenza delle proprie colpe al centro diventando
Il
Diciamo così collettore della loro
Penitenza l'agnello a maiuscola al quale tutte obbediscono
Commenta Sciascia è una pagina allucinante e sui monasteri dice più di quello che potevano immaginare o intravedere di però Manzoni e questi son due nomi da fare e cioè
Qui Sciascia ad un tempo
Erede della propria Sicilia ma era ed è anche di una letteratura che su questi stessi monasteri ha già pagine esemplare Islam religioso dividono e la monaca di Monza del ferme Lucia
Allora qui sta la la grandezza di colui che
Deve pronunciarsi e non è soltanto l'antropologo ho letto nolo Ugo o lo studioso del folclore ma è colui che deve trasformare queste testimonianze in letteratura
E qual è la sua
Diciamo così lettura finale nella lettura finale proprio il
Contemplare il fatto che ciò è possibile
E qui diciamo la contestazione
Di di dolore del Manzoni e radicale
Voi avete scelto esempi diciamo così di impossibilità
Di sconfitte versante la grandiosità della sua Sicilia tutine e io ho vinto prendo invece un esempio di una famiglia in cui questo esercizio di penitenza riuscito
E vittoriosamente ci riuscito è una Umma interamente uno scatto di orgoglio
Storico che mette in un angolo di giorno
Manzoni e tuttavia lo cito
Da loro cupo misticismo si leva un danno si osa umiltà una dedizione e la miseria al dolore degli altri una volontà di alleviare e di servire il duca si scopriva il capo
Con quando parlava con qualsiasi persona ancorché meno ma servente o fa meglio della sua Corte
E così via
E va avanti in questa elogio bene di di una monarca azione riuscita
Dal padre che non ha fatto torturatore come
Il duca di lei dovrà
A
Suor crocifissa per arrivare appunto a Giuseppe Tommasi
Quasi tre secoli dopo Giuseppe Tomasi scriveva il Gattopardo
A quell'esperienza mistica che due generazioni dei suoi antenati avevano corso nel diciottesimo secolo poteva guardare con lo spirito volte Rihanna standard di anno
Come ad una follia e come ad una di quelle storie di passioni che Stendhal avrebbe fattori le gare a dorso rosso ma naturalmente guardando con quella diciamo così
Simpatia
Anche se io l'ho mica perché il fatto c'è perché diciamo nei termini e santi si anni perché la cosa ci è
Altrimenti non avrebbe potuto e
Sciascia fa un po'allo stesso modo Tomasi è grande non perché applichi facilmente un'ironia che non avrebbe senso applicare perché erede di così alta tradizione
E quindi grandioso elogio doppio
Di una non attenzione riuscita e di uno stand agli hanno del ventesimo secolo che guarda con un sorriso quella tradizione ma perché la tradizione c'è
Perché quella cosa CE
Nella sua realtà sono pagine mirabili che bisognerebbe secondo me mettere in appendice a ogni riedizione del Gattopardo perché altrimenti il Gattopardo diventa purtroppo e soltanto una specie di
Metamorfosi della tradizione italiana del trasformismo mentre qui Sciascia riesce persino
Per il Gattopardo ritrovare la storia dei Tomasi dentro una stortura miliardi alta dignità del si civico Udine
Diciamo quelle sono le premesse
Ma vi o la seconda parte come tutti i francesi divido in parte a stress mio ragionamento la seconda parte è che Sciascia ritornerà
Molto intensamente su questo saggio
Sulle feste religiose in Sicilia a proposito di un altro personaggio che di feste di tradizioni religiose
E di posizione dei siciliani in ordine alle feste religiose
Si era
Soffermato e cioè monsignor Ficarra nel libro che secondo me assolutamente emessi necessario evocare quando si parli di religione in Sciascia
E cioè dalle parti degli infedeli il che non vuol dire
Nel titolo che Sciascia stia dalla parte degli infedeli ma semplicemente che il suo protagonista
Nominato poi alla fine proprio rimosso dalla propria posizione di vescovo di patti per diventare arcivescovo impartì bus
Cioè in parti Poussin infide Hummes vale a dire nominato in una diocesi che non esiste vale a dire sono quelle diocesi di cui c'è la pura titolarità cioè Leon topolini di Augusta ammicca
Vale a dire una chiesa che esistita ai tempi di Flavio Giuseppe tra diciamo il Cairo
Tel e il Utd in cioè la città dei giudei e un titolare dunque di una di una
Di una comunità non più esistente anzi totalmente estinta qual è la storia
Ma di questo
Monsignor Ficarra è una storia diciamo così che ritrova effettivamente
La la questione delle feste semplicemente una questione delle feste alle quali il monsignor Ficarra studioso di San Girolamo uomo colto
Uomo che pensa alla pietra su uomo semplice una sorta
Diciamo così dite narcisi Simo Celestino quinto rispetto Bonifacio VIII
Non vuole attaccare la coda della propaganda
Politica e quindi via via il
Marittimi pamphlet diventa anche qui
Una macchina argomentativa pubblicando perché erano giunte
In suo possesso tutte le lettere di
Richiamo che dall'ottobre del mille novecentotrentotto con
Il sottosegretario Eugenio Pacelli
Tengono proposte e poi imposte e poi al primo imposte al vescovo Ficarra affinché viene decisamente rimosso e importante
Perché l'elemento diciamo di riflessione tipico del
Meditare di Sciascia
Nella sottolineatura che egli compie di una lettera di Pacelli del tre dicembre del trentotto in cui
Si richiama anche l'azione pastorale
E diretta conservare il carattere prevalentemente religioso delle feste di culto sacro
Senza per questo escludere in modo assoluto che in tali manifestazioni popolari vi possa essere qualche divertimento motivo di Sanna letizia popolare qual era il divertimento
Per il quale monsignor Ficarra avviene accusato di non essere stato sensibile
è che era associata alla festa
Su una macchina mobile la proiezione di due film il cammino degli eroi
è un documentario solo viaggio del Duce in Sicilia l'anno prima monsignor Ficarra impedisce
Che questa contaminazione abbia luogo naturalmente viene
La cosa viene fatto trasmessa per via gerarchica e di lì
Inizia
Quella che diventa poi una vera e propria persecuzione
Della quale Sciascia si fa interprete dicendo siamo alle radici del processo inquisitoria alle o stalinista
Bisogna anche se è innocente rendersi è un francesismo cioè
Arrendersi all'accolta e per il fatto che la colpa si è stati scelti
Non perché si sia colpevoli diciamo che i sub specie Ecclesie viene qui in pagine mirabili che sono in parte di documentazione e in parte di meditazione
Questa parabola di un uomo che
Non intende cedere alla persecuzione un credente che semplicemente dedito allo studio e alla preghiera è che soprattutto crede nella follia della giustizia
E dice citando naturalmente via via i documenti in particolare quelli che vengono dalla Congregazione romana del del clero e cioè monsignor piazza è quella
Palermitana di Ernesto Ruffini dice
E di
è un martire
Perché ha il sentimento della giustizia l'idea della giustizia la follia della giustizia dell'umana giustizia
E arrivo al punto di aspettarsi che di questo sentimento di quest'idea di questa follia sia compenetrare atto anche
Ruffini e città un brano di questa lettera nel quale che essi con chiude
Prego vivamente vostra imminenza di voler perorare la mia causa col suo cuore dibattere e con la serena convinzione di fare non solo opera di carità ma di pura giustizia ecco qui diciamo
Il carattere anche dell'inchiesta di Sciascia cioè
Il
Cittadino
Su che cosa ci intendiamo prima di tutto sulla giustizia non sulla carità sulla giustizia poi Ruffini potrà anche fare opera di carità ma il prima il primo elemento che va riconosciuto la giustizia
E su questo insiste la lettura di Sciascia
Che va avanti naturalmente via via ogni le richieste da Roma intensificando sì
La storia nota finì addirittura sull'Espresso prima diviene affiancato un vescovo ausiliare male Vesco così chiare non basta
Quindi chi vengono chieste le dimissioni ma il vescovo dei rinvia di volta in volta chiede di essere ricevuto a Roma ma non viene ricevuto un po'come diciamo così nel nel Santo di di di Fogazzaro e
E alla fine
Viene dovrà leggere sul giornale locale il fatto che è stato rimosso dalla sua diocesi e
Dimissionato che promosso appunto in questa inesistente diocesi
Ecco allora
Il e la la lezione che dà questa parabola e che Sciascia raccoglie magnificamente nelle sue note finali dopo averlo diciamo accompagnato
Monsignor Ficarra sino al destituzione comincia
Anche qui vado a letto per mostrare diciamo che la ironia nome mai fine a se stessa ma è un primo principio dissoluto ore dell'equivoco per arrivare poi alla sostanza
Della di ciò che Sciascia vuole dimostrare
Io non ucciderai nemmeno un vescovo dice un personaggio di Hemingway a proposito della propria mitezza dentro la guerra civile che insanguinano la Spagna dal trentasei
Anzi al trentanove di cui come sappiamo temi in quei fu testimone
Ma nemmeno io
Nemmeno io
Anzi dice mi trovo adesso a dover dopo aver molto criticato messo in scena amici suoi testi il clero siciliano mi trovo
A dover essere a Paul apologeta ex abbondanza d'accordissimo e stavolta sono parole sue senza distacco senza ironia senza avversione
Perché come ho studiato i preti cattivi questo stesso rovistare mi ha portato inevitabilmente ad imbattere mi un prete buono voglio dire
Con la stessa attenzione e preoccupazione e ansietà
Con cui inseguivo i cattivi e poi aggiunge è quello che mi ha fatto scegliere questo esempio tra altri il mio interesse alla personalità alla vicenda del vescovo Ficarra in atto circa quindici anni fa quando appena pubblicato
Il libro sulle feste religiose in Sicilia
Mi fu detto che un vescovo ed ha lasciato un manoscritto
Uno studio che in effetti comprovava attraverso una lunga e sofferta esperienza quella tesi sulla refrattarietà dei siciliani alla religione cristiana che da me esposta aveva riscosso disapprovazione e vi tutte Rio
E qui allora arriviamo acciocché legga i due
Per perché questa è nel Setti un da una biografia
Una piccola Polo Gia
Di un vescovo che cos'è che lega i due lo sintetizzo ricavandolo dal saggio sulle feste e per arrivare poi alla conclusione che può essere anche questa istruttiva
Il primo compito diciamo così togliere
Da tutto ciò che si presenta come religioso l'incrostazione materia artistica e pagata
L'Italia è un popolo diciamo così prendiamo tutte le grandi nostre chiese cominciamo con Sanclemente il culto di mitra poi culti pagani dei de io romani poi
Un po'più in su il batte il Battistero diciamo prodotto cristiano
Qui la stessa cosa abbiamo tutti questi culti che in definitiva si riferiscono a riti per la
Preservazione della salute della fecondità eccetera eccetera riti
Greci ritti ancora più antiche riti forse Fenici a due passi da qui basta vedere accanto i bronzi di Riace quel che sta dietro cioè lettino Arcai sono esattamente come i nostri enti svolto alla dea Giunone perché renda feconde come noi facciamo con altre
Diciamo così figure di santi tutto questo evidentemente lo ha va tolto non fa parte
Del che Recoba non fa parte dell'annuncio non fa parte di quello che un uomo
Ragionevolmente deve pretendere dal religioso e trovava in questo saggio di monsignor Ficarra in questo suo studio su San Girolamo e sui sui tempi della prima chiesa qualcosa che poteva assomigliare a un credo ragionevolmente degno dell'umano
E aggiunge questo un elemento che naturalmente mi permetto di dire mi è stato suggerito evocato ieri
Da Calogero Mannino si ritrova nelle parole di di
Sciascia nella presentazione biografica di monsignor ficcata la lezione dica Ernesto Buonaiuti cioè del modernismo che diciamo così venne condannato nel momento in cui
Proprio questo giovane si stava formando
E che sembrava diciamo così allora poter costituire un aggiornamento rispetto a una chiesa che si era persa un po'per la strada sono pagine molto belle
Lo cito direttamente l'autore di restò un sentimento di rispetto per l'uomo di ammirazione per lo studio osé verso Ernesto Bonaiuti
Dal quale ebbe attenzione consigli nel lavoro e specialmente in quello su San Girolamo cioè
La tesi del mille novecentoquattordici la posizione di San Girolamo nella storia della cultura ri Abulafia elaborata poi in volume nel sedici e in due volumi nel mille novecentotrenta
Se avessimo tempo potrei anche sviluppare di più quella che è stata in quegli anni prima della guerra e subito dopo la guerra la fortuna molto diciamo così capillare di di
Bonaiuti in alcune figure compreso Giovanni ventitre il futuro Giovanni ventitreesimo ma insomma il il
Il basta quello che Sciascia dice a questo riguardo sempre nel file rouge per così dire
Delle eredità delle feste popolari in Sicilia vengo infine all'ultimo punto per concludere e cioè
L'abbiamo evocato più volte ma bisogna arrivare a al dunque il lungo la lunga serie di saggi
Su quel modello anti modello padre contro cui ci si ribella e poi alla fine si perdono e si consente cioè Pirandello
Non voglio leggere disagi a tutti noti ma solo da breve chiosa che
Sciascia
Legge nel dicembre del mille novecentottantasei
Nel cinquanta proprio qui a Palermo nel cinquantenario della morte di Pirandello e che apparve poi nell'ottantasette dunque appena due anni dalla morte dell'autore
Ebbene qui Sciascia evoca ecco perché forse certi passi di
Della lezione di Ambroise possono parere sfuocati veri similmente ha in mente questo saggio poiché Sciascia dice che tre scrittori hanno formato il Novecento
Pirandello casca borghese diciamo che si mette senza dirlo quarto tra cotanto senno
Lascio perdere la lunga critica che gli fa a Proust
Per restare diciamo così all'interno di questo trittico nel quale conta la mente l'intelligenza il pensiero e arriva però al punto di fondo e cioè al carattere
Che deve contraddistinguere
Questa questo suo rapporto a Pirandello primo la Sicilia
Qui l'abbiamo visto togliamo il i due saggi sulle feste religiose di Sicilia e quella evocazione degli antenati di di Tommasi si perde molto di questa diciamo così coscienza della
Materia storica dell'umano
Secondo dice Sciascia alla religiosità ecco qui la mia tesi alla fine arriva al nucleo Sciascia che lo dice non noi
Se non fosse nelle si codici Asciano avrei accettato di parlare il suk colloqui destra religiose può parlare solo di ciò che è scritto dagli autori non di altro
La religiosità che cito no nulla a che fare con le religioni rivelate con la Chiesa e con le chiese
Anche se ha molto a che fare con l'essenza evangelica del cristianesimo
Dunque non le chiese storiche nella loro Fellay billetta ma l'essenza evangelica del cristianesimo qual è l'essenza evangelica
Del cristianesimo è quella che Sciascia individua nella citazione di Pascal che gli mette in testa a
Dalle parti degli infedeli
Leggo questo passo perché è un passo estremamente forte il serbo non sa quel che fa il padrone
Perché questi gli dice soltanto dell'azione e non del fine da raggiungere e perciò vi si assoggetta service mente quale dire non sapendo quello che fa ma Gesù Cristo ci ha insegnato il fine
E voi l'ho visto cuccette qui il
Diciamo così il punto fondamentale dell'esigenza di Sciascia
Gesù Cristo ci ha insegnato il fine ma la Chiesa storica lo distrugge ecco qui distanza quindi profonda
Elia la Sicilia la religiosità terzo e su questo vado a concludere ma sono le parole ripeto di Sciascia
Il suo rapporto con Montaigne e i suoi momenti Pascal di anni
Ed esorta Sciascia in quel saggio a ristudiare Pirandello con quella cultura
Rapporto con Pascal che finirà con rivelarsi molto più importante ed effettuale
Di quello che
Oggi è luogo comune riconoscergli con la cultura tedesca io ho preso alla lettera questa indicazione di Sciascia ho dato una tesi
Una tesi diciamo di perfezionamento a una studiosa che ha potuto dimostrare splendidamente
La presenza RAI ma capillare di Pascale nell'opera di Pirandello ragion per cui diventa un po'più inquietante interrogarsi sul titolo spesso il fu Mattia Pascal
Ma ci sono pagine e pagine intere
Del testo che vie verrà pubblicato tra poco Daria farà fondo va
Da San Pietroburgo vedete come ormai piccola la nostra Europa
Ma la stessa cosa che Sciascia dice qui davvero chiudo
Per Pirandello si può dire di Sciascia stesso parla in terza persona per non parlare in prima la Sicilia la religione Montaigne e Pascal potremmo dire guardando adesso dal sessantacinque all'ottanta dagli anni ottanta ottantanove la data la sua morte forse
Il passaggio di Sciascia è stato un necessario passaggio dallo scetticismo necessario di Montaigne a questo diciamo così in momento
E qui non credo mi permetto molto amichevolmente di dissentire dal collega che ha parlato poc'anzi che sia questione
Di divertirsi ma un per Sciascia la cosa serissima ma scherziamo c'è in gioco l'essenziale dell'uomo Sicilia religione montagna Pascal semplicemente che come evocavano ieri testimone
Il Dio degli Sciascia il devo sapere Abscondita URSS di di Pascale colui del quale noi possiamo solo dire ciò che non è
Non è questa festa non è questa superstizione non è questo culto non è questo tradimento non è questa visita non è questa menzogna
Tutto quello che dimostra magnificamente nella nella va Polo Gia di monsignor Ficarra vorrei che scrittori cattolici fossero in grado di scrivere un Apologia come la scritta Sciascia
Ma il vero problema è che questo scetticismo necessario
Questa sì che si sa appunto necessaria di Montaigne conduca questa reverendo sa verso un
Devo sapere Abscondita U.L.S.S. che quello di Pascale e direi che qui quello che
Scrive
Leonardo Sciascia a proposito non sono gli ultimi testi
Della sua vita a proposito di Pirandello in affetti
Può essere scritto a proposito della sua opera un opera che dobbiamo però leggere allora nel contesto della cultura europea in cui questo primo dato della Sicilia un dato
Se permettete eroico cioè dietro il Gattopardo non c'è solo il trasformismo c'è suor crocifissa da
Montechiaro
Ricordo tra l'altro che i era dietro questa lettura certamente la pensa essendo il club anche lì un altro
Diciamo così apologo di un sacrificio riuscito di una
Di una
Dignità sia mantenuta anche nella cancellazione e poi un modello europeo di autori
Per il quale diciamo così Sciascia riporta la la sua Sicilia dentro un diciamo così
Seppur loro mi consentono questa conclusione dentro diciamo un nocciolo duro che la secolarizzazione non ha vinto
Mi riferisco a questo
Anche se naturalmente per mantenere questo nocciolo duro bisogna evitare di dire di sì
Perché ISSI che potremmo dire sarebbero sempre dei sì fantasma ATC a una realtà di tipo mitico tu deflusso vere abbia secondo il costo abbiamo il nascondimento diventa un feticcio
E il riferimento ultimo che faccio e proprio questo testo
Mi sono sempre domandato tre ovviamente
Con Pirandello cedere dita P tre Verga sul quale
Ovviamente va commisurato il saggio sulle feste popolari mi sono sempre domandato perché Verga
C'era uomo avveduto e in corrispondenza con tutti i dietro no studiosi del folclore siciliano
Sì netta a segnalare
A incentrare la sconfitta all'inizio della sconfitta dei vinti sono in carico di Lupini sapendo tutti che i Lupini non rendono nessuno ricco
Il materiale più povero di questo mondo e quindi che senso ha è un errore di scienza economica da parte del Verga sarebbe sciocco pensarlo era un uomo molto intelligente e anche molto informato
Mi sono sbagliato io intorno alla nullità dei Lupini tutte le inchieste che ho fatto dimostrano che
Non solo oggi perché siamo tutti d'un po'più ricchi ma già allora non valevano niente e ho trovato la testimonianza
Di Aldo De Maddalena grande storico dell'economia il quale ha scritto un saggio nella miscellanea attenenti mostrando che le navi veneziane quando ritornavano dall'aver scaricato
E magari ricaricava hanno un po'meno
Cose meno pesanti zavorrano la nave con Lupini o falde
Quindi proprio la conferma che già nel Quattrocento Lupini a fa avevo aveva un poco o niente Brazzà vorrà un certo punto da puoi anche perdere o buttare o lasciar contaminare dall'assenso sedile ma perché fa questo allora
Come fa una famiglia a
Costruire la propria sconfitta su un carico inesistente cioè che non vale niente
Ebbene ma è semplicemente perché come
Diciamo lo cito perché per dire quanto ci ha lasciato questa ereditare quanto sul serio deve essere preso anche per Sciascia
Soprattutto per Sciascia
Perché questo fa parte di una tradizione apocrifa
Ne ciò vale a dire dei Vangeli apocrifi che riguarda la Campania la Puglia la Sicilia il primo che ne parlo fu De Bernardinis proprio negli anni
Di cui ci stiamo occupando e cioè che il Luppino è una l'unica pianta che la Madonna ma lei dice nella tradizione degli apocrifi
E quindi mi mancava soltanto perché per tutte le altre regioni ci sono i documenti storici che risalgono all'età di Verga mi mancava la Calabria perché dico questo una tradizione o c'è per tutti o non c'è
Ebbene un informatore una mia allieva
Carmina Brizi così
Rendo onore a questa
Giovane studioso va trovata
A Mesoraca in provincia di Crotone
La leggo per dire quanto sia importante conservare questo legame fortissimo con la tradizione folk Florica a condizione che uno non si arrenda e che continui a pensare con Sciascia che
Bisogna chiederci di più
Essere molto più esigenti con voi stessi
Quando Gesù venne arrestato la Madonna vuole andare a visitarlo poco dopo la partenza
Incontro una tartaruga che vedendole affranta le chiese bella signora dove vai così disperata da Madonna rispose voglio andare a vedere mio figlio perché me lo vogliono ammazzare la tartaruga allora le disse
Non c'è affliggere io cosa dovrei dire me ne morto ne ne sono morti sette di figli
è proprio questa quella confidenza di San Corno ma c'è anche qui c'è anche qui
La Madonna vista la compassione della tartaruga proclamo io ti benedico e creato a carne si possa mangiare sia di venerdì che di domenica
La Madonna proseguiti suo cammino costeggia un fiume ritrovando sia un campo di Rubini
Che al suo passaggio fecero rumore rischiando di farla scoprire dalle guardie romani inutile qui ricordare in Sicilia
Che i rumeni quando i Cuppini quando sono maturi suonano rispondo quindi uno che attraversa il campo suscita un rumore questo e in tutte e quattro le versioni che ho letto quella campana
Quella pugliese quella siciliana che è la prima tra l'altro e questa calabrese
Al suo passaggio fecero rumore rischiando così di farla scoprire dalle guardie romane allora visse che voi siate sempre amari come sono amara io in questo momento
Senza questa battuta non si può neanche capire d'inizio dei Malavoglia un inizio destinato
Necessariamente naturaliter visto abbiamo usato questo avverbio alla sconfitta non
Per volontà di Verga ma per una tradizione millenaria che solo da queste terre si può intendere io credo che Sciascia sia l'ultimo grande Inter purtroppo non ne abbiamo più
Di questa tradizione proprio i francesi dei dodici su bus ma di fondamento in cui
La l'antropologia del folklore e poi l'esigenza della ragione impone
Vero di rispettare gli uni e di cercare l'altro ma non di scegliere l'uno e o l'altro ma
Di andare avanti insieme in questa
So Dezza dell'essere umano che non può essere negata grazie
Grazie Carlo Ossola
Appunto
Avete visto dato senso alla parola magistrale che a volte abusiamo
Per la quale ha Busia allora procediamo con
L'ultima parte del nostro colloquio chiamando al tavolo Bruno Pischedda che coordinerà il colloquio con Angelo Bandinelli e Ottorino Burgo il tema
Quindi est morso ultima delle tre domande
E domanda ultima
In tutti i sensi che ci
Che ci poniamo
Oltre a questo colloquio poi avremo anche modo di avere ancora interventi del pubblico
No no non c'è pausa ero stato informato e ieri che
Chi oggi vuole darsi una pausa può andare a prendere un caffè ma i lavori di fronte
Allora
Se eccellente
Allora concludiamo i nostri lavori con la terza
La terza tappa del percorso che eccetera ci siamo proposti di compiere quello al riguardo
Forse al più
Profano tende degli elementi di riflessione l'alterità la religione
Però la morte
A questo argomento abbiamo chiamato a confrontarsi otorino Burgo alla mia destra e Angiolo Bandinelli alla mia sinistra
Se d'accordo bambina all'inizio
Otorino Burgo che scrittore stato lungo giornalista parlamentare
Ha lavorato a fianco di Indro Montanelli poi per il giorno il Mattino di Napoli mi pare abbia diretto anche a Roma l'audizione
Nell'edizione proponete missione
Roma di Napoli
Curato anche i commenti politici per la rubrica il punto del Giornale Radio due e direi e anche
Forse soprattutto esperto nel genere biografico
A cui si è dedicato con alcuni studi su Silone Pilato e Celestino quinto il primo volo su Silone in compartecipazione con Francesco pecore
E per la Fondazione Silone formazione Ignazio Silone a scrittori nel due mila e ha pubblicato Sciascia illuminista cristiano
Vi do la parola
Sentiamo
Mettiamo metteremo
Vorrei fare due piccole
Precisazione
La prima è che
Io sono un giornalista giornalista che ha avuto una grande fortuna quella di lavorare nella fase più importante forse della sua carriera al fianco di Indro Montanelli
E Montanelli ci insegnava soprattutto una cosa diceva che compito primario del giornalista e quello di capire e far capire e aggiungeva con uno di quei suoi paradossi
Che per un giornalista far capire forse più importante che capire
Ma
Questo lo dico perché io
Userò un linguaggio da giornalista non ho e ti chiedo scusa il linguaggio tolto profondo
Socialisti calato degli accademici mogli linguaggio divulgativo e forse anche banale Teglio del giornalista ma seconda premessa
E questa ho sentito ieri un'affermazione molto intelligente e cioè che
Ridurre in termini netti il pensiero di Sciascia impresso impossibile perché nel corso degli anni questo pensiero si è modificato in contro modificato questo è senz'altro vero
Però credo anche che intervenendo in un dibattito chi interviene deve portare una propria tesi una propria interpretazione una propria scelta
Perché proprio da questo confronto trattenersi ed antitesi può nascere quella piccolissima parte di eredità neppure per quella piccolissima parte
Di
Di chiarezza e chi verità che un dibattito può offrire
So quindi che sarò in contrasto con molto
Di quello che è stato detto in questi due giorni
Del resto
Non me ne stupisco anche perché basti pensare una cosa che
La prefazione al mio libro su Sciascia l'illuminista cristiana è stato fatto dall'allora Presidente della fondazione Silone che si dichiarava apertamente Atteo
Ma veniamo al punto del dibattito
L'interrogativo che ci viene proposto qui testo morso ed è un interrogativo sul quale l'uomo da quando ha fatto la sua apparizione sul pianeta terra non ha cessato di interrogarsi
Ma
Se si vuole individuare il pensiero di Leonardo Sciascia su questo interrogativo
Si può
Fa riferimento a tre libri il primo che viene alla mente ovviamente il Cavaliere la morte la sua penultima opera scritta nell'estate del mille novecentottantotto quando
Già il male che lo avrebbe condotto alla fine lo divorava
Chi per comprendere in qual modo Sciascia si prepara se alla fine si ferma ad una frase pronunciata dal protagonista il Vice in cui ci ascia sembra identificarsi commette mi sembra un micidiale terrore
E quanto meno superficiale ridurre la complessa tematica del rapporto tra lo scrittore la morte
Ad un'affermazione tutt'altro che risolutiva non voglio morire cui religiosi con forti della scienza che non solo sono religiosi quanto quegli altri ma strazianti inghippi io
Semmai sentisse il bisogno di un conforto ricorrere a quello più antico mi piacerebbe anzi sentirne il bisogno ma non lo sento
Tutto si esaurisce in questa frase
Noi davvero ha osservato un attento studioso Vito Santoro che il Cavaliere la morte rivelerebbe come unico approdo sia per Sciascia il raggiungimento di un Dio Pantelli stico e impersonale
Talmente indifferente alla sera le sorti della natura e degli uomini da rendere qualsiasi discorso su di lui niente altro che letteratura fantastica
Affermazione che sembra peraltro in contraddizione
Con altra dello stesso Santoro contenuta nello stesso saggio in cui il nostro scopre sorprendenti affinità tra l'opera di Sciascia e il settimo sigillo di Ingmar Bergman
Percorsi dalle stesse intuizione sulla morte come unico tangibile destino nella ricerca disperata del divino nel reale
Sia il Vice Sciascia anch'
Sia il solitario Cavaliere per camminano hanno piena coscienza della vacuità della loro condizione ma al tempo stesso sono avvinti da un vertice da una vertigine di assoluto
Che li sospinge verso atti di pietà
Tutto scrive Sciascia parlando degli ultimi giorni del vice
Si allontanava era ormai lontano restava in lui un senso di tenerezza che quasi era diventata pietà
Per un altro attento studioso di Sciascia Giuseppe trainante il Cavaliere la morte anche un'opera testamentaria
Che riassume tutti i temi della narrativa Sciascia per cui non poteva mancare accanto all'impostura del potere anche il tema te la pietà
Da qui l'emergere a giudizio di Traina di sentimenti che non si potevano intravedere dietro le maschere severe del capitano Bellodi e dell'ispettore Rojas i due poliziotti del Giorno della civetta e del contesto
Che sono i parenti più stretti del vice nella precedente letteratura di Sciascia
Il valore
E il significato della Pietà Sciascia meritano credo un'attenzione particolare perché e forse un errore
Ritenere che questa dilagante pietà sia in Ciad ascia legata soltanto al sentirsi prossimo alla fine
Afferma giustamente traina che dietro ogni pagina illuministica di Sciascia c'è il suo rovescio
Pietà per l'atroce paura del confidente parimenti tu nel Giorno della civetta
Per il dolore dell'avvocato Di Blasi torturato nel Consiglio d'Egitto per la dipendenza del professor Laura nata la madre in a ciascuno il suo per le ingiustizie subite dagli inquisiti innocenti del contesto
Il secondo scritto al quale fare riferimento è contenuto in cruciverba
Sciascia prende spunto dagli e sessioni Histoire della morte non si dota di Filippa riesco e dal famoso racconto di Tolstoj Ivan idrici per parlare della esorcizza azione della morte
Pratica il morale e ipocrita tipica di una desolante modernità che Sciascia non ha mai fatto mostrati a mare
Che omologa e ma significa annullando ogni valore trascendentale e morale e che è conseguenza di quella
Medicalizzazione della vita attraverso la quale si tenta di ignorare la morte di farne
Altro darsi
Di allontanarla come siamo davvero potesse essere allontanata
Per Sciascia il problema semmai è come prepararsi ad affrontare la fine senza temere nulla senza rimuoverla ad ogni costo considerandola alla resa dei conti quasi una liberazione
Ed a testimoniare la sua Ars morì Andie con la leggerezza che quasi sempre caratterizza le opere di Sciascia sono quelle ricche che segnano la fine del dice nelle quali
Probabilmente li anticipa la sua stessa fine cadde pensando si cade per precauzione o per convenzione
Credeva di potersi rialzare ma non ce la fisici si sollevò su un vomito la vita se ne andava fluida leggera il dolore scomparso al diavolo la morfina penso e tutto era chiaro coltura
Ed ecco e questo è il terzo scritto che podio citare a testimonianza del se conosce lasciano ad ogni forma di esso citazione della morte
Quell'affermazione contenuta in quel piccolo capolavoro che Una storia semplice secondo cui ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire ma è il morire l'ultima speranza
Trovo tuttavia
Quanto meno riduttivo se non addirittura fuorviante limitarsi ad esaminare questi scritti di Sciascia per cercare di stabilire
Quale sia stato il suo rapporto con la morte la sua concezione della morte
Per cercare di dare una risposta compiuta questo interrogativo bisogna spingersi molto più in là bisogna io credo avere riguardo all'intera opera di Sciascia e non soltanto a quel che scrisse ma anche a quel che disse
Scandagliando penso che lo scandagliare fosse
Pratica che gli piace se in modo particolare
Cercando frugando sforzandosi di capire interpretare al di là dei luoghi comuni dei pregiudizi
Delle teorie preconfezionate il che probabilmente il metodo che lui che ebbi a definirsi più disorganico degli intellettuali avrebbe preferito
E allora
Per tentare di comprendere con quale spirito con quale coscienza con quali sentimenti con quali attese Sciascia sia prossimo alla morte
Penso più
Che non si possa prescindere nella complessiva rilettura di tutta la sua opera nacque la sua ricerca del divino nel reale
Che non era certamente limitata alle vicende del Cavaliere la morte
Mi è capitata recentemente sotto gli occhi il testo della lettera lo stesso Sciascia indirizzo negli ultimi giorni di vita ai suoi familiari per spiegare il senso di quella frase divieti evitata
Ce ne ricorderemo di questo pianeta che li volle fosse apposta sulla sua lapide fra sa frase che per molti e per molto tempo è stata considerata quasi avvolto in un ministero
Scriveva Sciascia ho deciso di farmi scrivere sulla tomba
Qualcosa di meno personale e di più o meno e precisamente questa frase divieti e lì la dà
E così partecipo la sconfessione di Pascal e avverto che una certa attenzione questa terra questa vita la meritano
La scommessa di Pascal come tutti sappiamo è quella di credere all'esistenza di tiglio sentivo esiste ci ho creduto Pinto la mia scommessa e ottenuto la salvezza
Se non esiste e ci ho creduto ho vissuto una vita animata dalla speranza e non ho perso niente
è noto che questa frase peraltro giustamente prego fu oggetto di duri giudizi da parte degli illuministi dall'epoca che la definirono una mostruosità ideologica bassa e puerile cinicamente utilitaria
Che cosa vuol dire dunque Sciascia quando afferma partecipo alla scommessa di Pascale quanti dubbi sorgono ogni volta che si avvicina vicina Sciascia
Ma è giusto che sia così vorrei dire aspetto che sia così
Del resto nell'intervista Marcel Padovani pubblicata nella Sicilia come metafora Sciascia afferma di me vorrei che si dicesse che sono stato vivo in mezzo a tanti abitanti che non contraddicevano e non si contraddice
Ma non vorrei che il riferimento la scommessa di Pascale dà anche il fatto che gli avesse voluto funerali religiosi
Ha chiesto che nella sua bara venisse posto un crocefisso d'argento venisse interpretato molti lo hanno fatto come il segnale di una sua conversione in limine Mortis
Il riferimento a Pascali in realtà va interpretato e si riferisce soprattutto a quella che Sciascia definiti la travolgente spiritualità dei pensieri Pascali anni anche perché come ti signor Vittorio Messori
La fede non può essere se non una scommessa già vinto
Ma anche se non i termini della puntata un gioco con per posta all'infinito la preoccupazione dell'aldilà la speranza di non morire diceva Sciascia e il tutto di una religione
Si è più non si predica questa tesa di eternità se si abbandona questa attenzione una religione finisce per assomigliare a un club umanitario magari a un sindacato o un partito politico
Per questo parlare di conversione di Sciascia è un errore
E trovo conforto nel racconto
Dell'incontro commovente bellissimo tra Sciascia il vice questori di Agrigento Filippo Chiappini sì non è sto funzionario di polizia che per molti era il vero protagonista del Cavaliere e la morte
Fatto
Questo racconto da Matteo Collura nella sua bella biografia Sciascia
A Filippo Chiappini si che otto giorni prima della morte gli aveva fatto visita nella sua casa di Palermo Sciascia aveva detto probabilmente diranno che mi sono convertito lei che ne pensa
Il funzionario di polizia aveva risposto per l'idea che mi sono fatto di lei della sua religiosità la parola conversione non sarebbe nata scrive coltura
Senza più parlare Sciascia gli aveva stretto un braccio allora esprimendo con gli occhi una forte commozione
So
Che molti non condividerà
Condividono il mio punto di vista ma sono convinto che in realtà
Sia
Del tutto errato parlare di una conversione intervenuta nell'approssimarsi della morte perché la religiosità per mio tutta la vita di Sciascia
E tutta sua opera dirò di più sono convinto che gli fu essenzialmente con grande spirito cristiano
Ricordo che molti anni fa in una trasmissione televisiva un cristiano di quelli veri troppo presto scomparso lo scolo più Ernesto Balducci pronuncio una frase che suscitò concerto scarpe
Affermo che non vera religione Intino Musil ride della religione
Ad alcuni quella frase apparve come una bestemmia
E in apparenza poteva sembrare ma non era così
Era l'affermazione che nessuna religione e tanto meno quella cristiana
Può essere sente dal dubbio
Dalla contestazione dal mettersi permanentemente in discussione dal contrattile ma anche dal contraddirsi
Fu lo stesso Balducci del resto a spiegare in uno scritto che per molti cristiani il cristianesimo è una alienazione
Una comoda santificazione degli egoismi umani una comoda legittimazione delle ingiustizie umane una comoda preservazione dei privilegi umani
è vero scrisse Balducci ogni volta che incontro io ogni giorno l'incontro e questo è deformazioni del cristianesimo io sento la validità dell'accusa che mi viene dagli anticristiani agli increduli
Solo che accusando il cristianesimo vanno troppo in là accusino i cristiani
Questo tipo di cristianesimo
Che Balducci condanna e l'antitesi del cristianesimo di Sciascia che adesioni ad un cristianesimo maturo ed è dunque a mio avviso sbagliato nel suo caso
Parlare di conversione in articolo Mortis poiché ai principi del cristianesimo è orientata la sua opera solo che si tratta di stabilire quale sia il cristianesimo di Sciascia
E forse può aiutarci a comprenderlo
La nota dallo stesso apposta in calce a dalle parti degli infedeli laddove avverte
Che dopo avere in tanti anni e in tanti libri in seguito i preti cattivi si trovava a raccontare la storia di un prete buono il vescovo ficcanti
Che crede in Dio e non il tiglio che decide l'infermità dei sani la dismissione dei giusti nel Dio della verità nel tiro della giustizia
So bene che il parlare di uno Sciascia cristiana mi pone in contrasto con studiosi autorevoli anzi autorevolissimi come Claude Ambroise
Per il quale
L'opera di Sciascia come affermava il suo invito alla lettura di Sciascia non è acquisibile né al Christian al cattolicesimo quale nei al cattolicesimo come qualcuno vorrebbe che fosse e cioè conforme al discorso evangelico
Un'affermazione alla quale vorrei contrapporre
Quel che scrisse un grande giornalista che ebbe con Sciascia incontri più che fine coerenti Alberto Cavallari
Leggendo l'ho più volte scrisse Cavallari mi sono chiesto se non sia il caso di vedere Sciascia fuori dai vecchi schemi magari chiedendoci se come un altro narratore meridionale Silone
Non sia giunto ad esprimere il massimo della sua vocazione come scrittore morale e cristiano
Ma per chiarire la disputa sulla religiosità di Sciascia e sulla sua adesione al cristianesimo è preferibile interrogare proprio lui attraverso la sua opera i suoi scritti sue interviste
Nell'intervista ad Andreina Vanni epoca mille novecentosettantanove Sciascia afferma che cos'altro il potere ci prepara in tutto il mondo se non la morte
Con i resti del cristianesimo coi resti del socialismo con i resti di tutto ciò che l'uomo ha pensato di giusto e Di Bello
Dobbiamo tentare di costruirci dentro di noi individualmente perché si possa poi servire collettivamente
Una ideologia della vita una nuova utopia e ancora marcare la sua religiosità confida ad Alberto Cavallari il Corriere della Sera mille novecentosettantanove
Io sono poco siciliano dato che la Sicilia e così refrattaria alla religione la religione è sempre apparsa come un porto sicuro un luogo di rifugio una spiaggia tranquilla sulla quale amerei addormentarmi
La religione vissuta rappresenta per me l'aspirazione a trovare un centro una pay attitudine proprio mentre significa tormento inquietudine ricerca perpetua
Naturalmente non si può accettare una religione una volta per tutte bisogna viverla giorno per giorno in conflitto con se stessi e nel più grande dolore
è questo l'uomo che ha bisogno di convertirci cioè di rinnegare se stesso quando è prossimo alla fine
O non è vero piuttosto che egli morì proprio com'era vissuto perché tutta la sua opera fu ispirata ad una religiosità pienamente vissuta che lo porto a individuare i suoi grandi maestri
I suoi punti di riferimento in Luigi Pirandello che egli stesso definisce naturaliter cristiano con questo mio scritto conterraneo confidò Davide Lajolo ho avuto si può dire un rapporto molto somigliante a quello del figlio con il padre e in Alessandro Manzoni disse a Marcel Padovani
Se mi si chiedesse a quale corrente di scrittori appartengo e dove si limitarmi a un solo nome farei
Senza dubbio quello di Manzoni e probabilmente lo ammirava tanto proprio per la sua evoluzione che lo aveva portato dall'iniziale illuminismo ha una visione cristiana dell'Africa
Ma a proposito del Manzoni ci sembra interessante sottolineare quel che ha scritto Natalino Sapegno e cioè che il Manzoni cristiano rimase illuminista
Democratico umanitario anche a costo dimettersi fuori dalla storia voglio dire di giudicare i fatti storici alla stregua di una rigorosa e talora veramente rigida discriminante etica e proprio le ragioni
Che Sapegno adduce per rilevare come possono tranquillamente coesistere in Manzoni l'appartenenza cristiana con quella illuministica o into indurci a dire che se per Manzoni l'adesione ai principi del cristianesimo
Non contrastava con il suo essere illuminista
Mo'pratico umanitario in Sciascia l'adesione ai principi gli uni mistici
Che va comunque larga misura ridimensionata non contrasta con l'essere cristiano anzi le due appartenenze in qualche misura si integrano della concezione etica della storia
Che è comune a Manzoni Sciascia
Abbiamo detto che parlare di conversione a proposito di Sciascia
E per dirla con le parole del vice Questore di Agrigento improprio
E a confermarci dove l'intero percorso
Dell'opera e della vita di Sciascia la cui religiosità sin vera su una linea di concretezza lo porta a schierarsi sempre
Cose dei diritti di stiano a mente spero di non urtare la suscettibilità la suscettibilità di chi considera Sciascia un irriducibile mi ostico dalla parte degli umili dalla parte della verità dalla parte della giustizia
Non dico sia chiaro queste non siano
Anche virtù laiche tutt'altro se solo pensasse saremo stolto
Ma non si può negare e queste virtù lo rendono naturaliter cristiano in linea con ciò che egli stesso disse a Vittorio Messori
Lecco i Vangeli e anche spesso ne tengo una copia in città Palermo e l'altra nella casa di Racalmuto a portata di mano
Non c'è quasi giorno ottenuti riprenda è una regola ormai qualcosa come d'accordo all'orologio perché non lo si trovi fermo l'indomani
Non vorrei aver dato l'impressione di sottrarmi al quesito che ci è stato posto qui test Maurice
Ma è lo stesso Sciascia a dire ai giovani che bisogna ripensare la vita decidere quale valore si vuole attribuire alla pista
Per questo nel porsi la domanda su cosa sia la morte per Sciascia penso non si possa prescindere da un altro interrogativo quello di che cosa sia per lui la vita
Ha detto recentemente Zicu Bauman forse il più grande sociologo contemporanee che viviamo nel culto della novità con cui la modernità liquida ci sorprende quotidianamente
Siamo attaccati ai nostri oggetti ma ciò non ci impedisce di buttarli nel cestino non appena un nuovo modello esce è un sistema piuttosto intelligente per espungere l'idea della mortalità dalla nostra agenda quotidiana
Ci sono così tanti eventi che non resta posto peraltro
Ma l'effetto collaterale ed è un problema che sento molto aggiunto Bauman e che oltre alla morte stiamo smettendo di pensare anche a tutti i valori di lungo termine dal pianeta alle generazioni future
E questo
è un altro prezzo che paghiamo un alto prezzo che paghiamo per liberarci dal gioco della Cina
Questo alto prezzo Leonardo Sciascia non lo pago perché ha i suoi valori di lungo termine fu fedele in morte come lo era stato implica grazie
Il un'esposizione di Massimo Guiotto tv lavora
Messo in luce alcuni elementi
Forti dice molto libero pur con grande cristiano e aggiunge una
Dimensione illuministica da ridimensionare l'ho capito bene
Questo vorrei aggiungere un terzo elemento che mi mi ha fatto venire in mente il passaggio di curvo in cui ci sarà il Cavaliere la morte di Sciascia laddove parla dei
Conforti religiosi della scienza
Presumibilmente recuperando un'idea quella della critica la medicalizzazione della vita che era di Lecce e in questo condividendo qualche cosa anche con un Pasolini che già negli alla metà degli anni Settanta
Segnalava con
Non senza qualche rischio
Critica della medicalizzazione quando parlava per il destinati esser morti che la società del benessere avrebbe indebitamente a cui la società del benessere avrebbe indebitamente consentito invece
Limitare riflessione un po'rischioso importatori però quest'idea della medicalizzazione della vita e quindi
Verrà messa sul piatto della discussione di che cosa sia la morte la giriamo ora
A Angiolo Bandinelli Angiolo Bandinelli che è stato deputato della nostra Repubblica nella seconda metà degli anni ottanta
Arabo compiuto la sua formazione nel Partito d'azione
Ed è stato
Da cui
Ai primi aderire a costruire il partito radicale
In Italia di cui è stato anche non per un periodo non breve Segretario mi dicono dal sessantanove fino a settantadue
Più o meno
Collabora e ha collaborato naturalmente come confuso nuovo quasi inevitabile al mondo dei Velvet Pannunzio
Passaggio più che più che è obbligato a poi collaborato a lungo all'avanti al follia riformista anche un'intensa però traduttore un'attività di poeta e di traduttore
Tra le sue traduzione sia dal francese chiaramente se ci sono i massimi cioè il serbo per la cestino sono
Insomma un'attività di tutto rispetto che adesso ascolteremo nei suoi riflessi più specificamente cioè sciami grazie
So che lei ha avuto la gentilezza
Di ricordare le mie tradizioni ho visto qui non me lo conoscevo personalmente professor Ossola
Il quale
Ha dedicato lo dico dell'incidente per vanagloria o se volete ha citato una mia valutazione d'imperio
Discutendo il fatto di avevo intitolato famoso la terra desolata
Nella mia soluzione avevo giurato il Paese guasto riferendomi a una citazione di Caproni che ricordava atta a sua volta
Il terzo dantesco
Davanti a me ed in un Paese guasta eccetera
E
Professor rottura avuto la bontà
Di
Dedicate quasi un intero articolo a questa
Confutavano questa mia traduzione diceva no la terra desolata tenuto nel giusto va bene
Comunque colgo l'occasione per salutarlo e per ringraziarlo di questa lontana citazione vorrei dire però che io ho qui con me il testo che poi invierò
Ma
Parchi SCO Izzo
Se vorrà gentilmente pubblicarlo ma è un testo lungo e quindi e io non amo leggere tra l'altro quindi
Ho preso degli appunti e quindi quello che dirò adesso sarà
Diciamo può
Non con non ben
Diciamo così consequenziali o ma saranno degli appunti a delle osservazioni
Che poi saranno completata in questo testo che devo dire ancora vestito credi incompleto
Perché leggendo Sciascia o rileggendolo per questa occasione
Mi sono reso conto che appunto è già stato osservato dell'impossibilità di con
Di chiudere un discorso su Sciascia e
Mi sono rimasti a me stesso delle domande
Che completerò voi a Roma quando poi potrà inviare il testo
Ecco però vorrei introdurre questa chiacchierata
Questo mio intervento riferendomi un momentino se mi è consentito ma non è fuori tema rispetto
Al la questione della religiosità cresce
Sentito parlare della conversione non conversione mi pare di ricordare che Sciascia fu bolletta cerimonie religiose Chiesa
Ed è interessante però
A proposito dell'osservazione religiosità e Chiesa
Che
Era parte
Della relazione del professor osserva
L'ha colpita a me ha colpito rileggendolo adesso
Pato modo
Perché dice un personaggio don Gaetano
Che è l'espressione della Chiesa
Non è
Siccome non Gaetano meno ucciso alla morte centro pure per lui
Non è tanto l'espressione di quella chiesa altri un falso ma anche molto
Venale diciamo che noi qua abbiamo conosciuto penalmente chi ha una certa età come me in un certo periodo dalla storia italiana con la democrazia industriale del Governo i convegni le riunioni le riunioni spirituali
Vado moderna conto di uno di questi
Riunioni spirituali dove potenti della Chiesa e potenti
No dello Stato del Governo di sottogoverno degli affari e tutta questa cosa che incontrano
Con il pretesto di una settimana di meditazioni religiose ma in realtà a poter parlare di affari e magari di notte anche intrallazzi dare conto alcune gentili signore
E don Gaetano
E il personaggio e il prete che governa questo era in modo che si svolgono questi perché la riunione è stato diciamo così riunione del spirituale
Mi capita un prezzo ma non voglio addentrarmi Palio la figura di da un grave danno
Io l'ho trovata affascinante
Anche don Gaetano governa un posto questo perdiamo dove si svolgono queste riunioni è una situazione incontro tra i vari poteri eccetera con la spregiudicatezza di uno dei preti di quel territorio
Però insieme lui
E
Il io narrante il pittore hanno una serie di scambi di
Opinioni in tema di religiosità che sono di altissimo livello
è impressionante mi ha fatto pensare naturalmente paragone
Disuguale delle due parti a Montagna incantata di Thomas Mann
Dove c'è questo discutere di altissimi i temi del tempo e allora no rispetto
No alla storia d'Europa eccetera e in questo in toto modo
Questo prete affarista questo prete
Siamo così falso altro modo però in realtà esprime
Nel dibattito una serie di considerazioni che sono di altissimo
Livello cioè Sciascia non riesce secondo me ho sentito citare Bonaiuti
Io loquaci conosciuto e devo dire porta ancora un fiore la sua tomba verranno
Per la stima e l'ammirazione carico di quel quando ero ragazzo riguardo
Ma c'è eccetto che Sciascia
Divario tra Chiesa e religiosità Randone Gaetano
Questo divario
Si affloscia e le persone due i due figure riescono a coincidere in qualche misura
No poi magari da un'età neanche un assassino oltre ad essere una strattonato
Però questa è la complessità della visione cherchez Anna
Che condanna quella chiesa quel mondo eccetera però poi non riesce a non riconoscerne una grandezza
Ma questo
Perché perché diamo parlando della morte una brevissima ancora
Osservazione preliminare
Facendo questo lavoro di ricerca per questo lavoro che tutta questa interruzione ho letto
La relazione tenuta da Ernestina Pellegrini dal titolo alcune idee della morte in scena esce al seminario internazionale tenutosi a Firenze nel novantasette
è contenuto in questa Aula e io ritengo non so quale sarà il contributo che posso portare a questa discussione sulla morte quel testo è un testo fondamentale per capire il rapporto di Sciascia con la morte rinvio
A questa cosa e lo segnalo
Perché mi pare giusto integra detto questo
Il tema della morte
Io ritengo che sia forse
Il tema centrale dell'opera fecero
Non ho non sono riuscito a contare i morti
Che sono che appaiono nell'opera di Sciascia sicuramente non c'è una nascita io non sono riuscito a trovare avrà sbagliato una sola raffica
Tutti i romanzi giudiziarie
Di morti ce ne sono uno anche più di uno
Ogni romanzo
Questa ossessione della morte no
Che
Per
Candido che è il romanzo più ironicamente ottimista
Anche qui c'è una un board un assassinato perché
Scusate
Sandalo seconda avanti voglio ricordare ancora
Che questo fatto che la il tema della morte centrale
Nell'esperienza nella scrittura Sciascia no loro ricorda anche Ambroise Skoda Ambroise
Che ne saprà prefazione alla raccolta vivo Bombarda Bompiani delle opere di Sciascia c'è una sua intervista Sciascia e Ambruoso afferma
A Sciascia cioè la poco lontana di fare della morte un'esperienza narra dire
E c'è conferma sì vorrei raccontare il morire
Vorrei raccontare
La morte come esperienza
E dice è già giunta mia
è una virgolette curiosità intellettuale
Che ha come modello virgolette impareggiabile Tolstoj
O la definizione di Savigno è un odore molto amato da Sciascia Savigno
La morte è il pensiero spesso dice Savigno
Questo dato della centralità del tema morte
Ah richiamata qualcuno mi pare
Alla
Ernestina Pellegrini ha richiamato una forte per Sciascia di ai dirigismo latente
Heidegger con il suo estere per la morte
Con il suo la morte sovrasta ad esserci la morte è prima di tutto una imminenza che sovrasta
E io devo dire rileggendomi Sciascia mi sono trovato assentire questa impressione della morte un qualcosa che
è sempre imminente che
Arriva prima o poi più spesso prima che pochi menomanti Sciascia e come arriva alla morte
Arriva
In maniera violenta
La morte Sciascia e violenza e assassinio
Non c'è Mortensen quindi domande riesce che non sia una strada
Questo è un dato scioccante ritorna elabora questo tema dell'assassinio in più forme
Nel giorno della civetta comincia il romanzo comincia
Con la descrizione della morte dico la sberla mi pare no con questa piazza
Gelida nell'Albanella prealpino Rocca deserta lì avviene
Però l'avvenimento è e la morte
No l'assassinio e tecnici snoda
Tutto il romanzo ma
Ripeto non c'è altro romanzo cherchez hanno che non abbia
Una
O due o tre morti che stringe seguano
E siamo
Mi sono chiesto catturati viene questo interesse poiché
è un interesse che si che monta quando lui comincia a percepire la morte come qualcosa che non tocca
Vediamo che
A dei momenti delle espressioni drammatiche no patetiche quasi ma dato che nascendo Sciascia questa attenzione ossessiva io ritengo
Per la morte
D'altra parte
Penso per esempio cioè la il tema della Sicilia tutine che è stato
Già
Affrontate poco fa
E cosa scenderà suicidi tutine
C'è questo fatto le le
Dei miei testi citati dal professor rostro la
Le feste religiose in Sicilia c'è sempre qualcosa di
Anche ridi tetro tifone la Sicilia la si similitudine l'ora ma è un aspetto
Allegro ma sempre questo aspetto tetro cupo
La Sicilia è di per sé elemento diciamo che respira
Odore di morte
Sia
C'è questo dato fondamentale che punti a un po'in Sciascia si
Viene corretto perché
Vedremo
Accetto peronista il fatto che quando si legge Sciascia in realtà
Si reggono tutti i suoi testi sono testi funerari
Diciamo alla mensa gusto dei fiori sfatti
Sulle tombe
La sua scrittura
è molto simile in questo a bordo
E c'è un richiamo secondo mentre due molto forte
Il Bordin ospite di Stendardo
La scrittura ci lasciano
è impregnata Stendhal che era l'altro punto di riferimento all'Europa la Francia l'illuminismo insieme a volte eccetera
Sul diciamo da scritture lascia scema sempre
Intessuta scusatemi questa sua frammentarietà però di relazioni di citazioni Avino vini a manoscritti d'archivio polverosi foglio di emersi da scaffali ignorati e nei letti
Penso a porte aperte
No
Dove Sciascia descrive
La Camera di Consiglio del Palazzo del Tribunale Palazzo osterie e avverte un sentore di disfacimento che veniva dalle vecchie carte sentite anche qui venti l'incubo la presenza imminente della morte che non avvertiamo più
Ho citato borghesi
E
Bisognerà tornarci perché borghese a uno almeno un testo che è una a
Almeno un testo un modello per la morte
Che è un romanzo
Che anche questi incentrato intorno a un assassinio
Non sembra
Addirittura una scrittura
Potrebbe essere stato firmato invece che da Borges Bioy Casares
Da Sciascia e un romanzo di Sciascia potrebbe essere firmato con firmato da borghese che sta
C'è un punto che mi ha colpito
Altro punto di riferimento che mi è venuto in testa
Leggendo
Questo fatto che la morte non è solo la morte di un individuo ma ecco diciamo la morte da don Gaetano che muore che viene assassinato mette in crisi l'idea stessa dovrà della Chiesa o della Remigio
Da due gli anni né fatto pensare tutto questo e bugie umbro di Thomas Mann con il disfacimento della borghesia la morte
Che incombe sopra questa borghesia no e io romanza finisce appunto immotivata abbia con la morte di Thomas l'ultimo erede di questa cassata
Queste forme di attenzione Bruna letteratura intorno a morte io
Credo che Sciascia le abbia meditate le abbia avute più o meno consciamente di fronte
L'altro punto di riferimento è appunto alla SICID Udine
Perché
Diciamo l'UDC rinuncia Scettri riferisce appunto a Volterra standard ma anche qui l'osservazione che ho fatto che ripeto è che se a me pare che Sciascia ci ha fatto per la pasta del Barocco siciliano
No tra cui Stucchi si intravede spessissimo un simbolo di morte teschio lettighieri Palermo questi Stucchi barocca e mi pare di vedere esce nasce a questo elemento
Sciascia si chiede importi aperte
Pensando a questo percorso della Sicilia ed Udine
Citando P tre
Dice
Ebbi tre autore di vertice CIACE autore di venti pagine dedicato al culto delle anime dei corpi dei corpi decollati e si chiede perché in Sicilia
Perché in quel secolo perché la contraddizione di a correre come a feste Professor Rossoni queste
Alle cosiddette giustizia e di conferire poi santità I giustiziati
Mento dalla morte la Sicilia decadenza eccetera torna
Tutto quanto ha in testa e ha scritto nel discorso cherchez hanno c'è un altro pezzo di Sciascia che mi ha colpito per riferimento alla sua sifilide Udine
Parlando delle coste problem coste fisica della Sicilia
Della Sicilia
Dice che
Un Paese è una isola
In alterabile refrattaria
E mi pare che questo sia
Un'espressione che va bene come introduzione una domanda quid est Mort perché la morte Peppe Sciascia atto
Nella sua visione nella sua esperienza
Decidi tutine è una realtà in realtà immutabile
Le morti descritto da Sciascia ci somigliano sono praticamente lo stesso evento che si ripete con lo stesso taglio
E con lo stesso attorno perfettamente adeguate alla in mobilità dell'isola di lei alla sacralità dei suoi limiti delle feste
Le morti mi Sciascia questi assassinati assassini sono già dei posti nelle teche delle chiese barocche dall'all'immobile
D'altra parte però Sciascia
Europeo
Guarda
All'Europa come punto di riferimento per uscire dalla Sicilia d'ordine
E quindi abbiamo da una parte questo deposito arcaico che
Incombe e dall'altra il tentativo di sciogliere c'è
Un un suo saggio mi pare la corda pazza economicità
E lo fa spesso non soltanto lì cita personaggi della Sicilia
E di inserisce nel contesto del loro tempo della storia europea cioè
Nel momento stesso in cui si gente gravato dalla sua sensibilità Udine
Sciascia cerca di riportare la Sicilia in Europa attraverso personaggi
Che l'hanno interpretata la Sicilia in chiave europea
E qui è stato citato giustamente Giovanni Gentile
Perché Sciascia in qualche modo in polemica perché Giovanni Gentile siciliano questo ricordo perché dovetti occuparmi anni fa
Era
Siamo così mortificato
Giovanni Gentile ha fatto il grande tentativo di inserire la filosofia italiana nel contesto europeo
Riprendendo
I grandi dico campane accentrati inserendoli nel discorso della nascita della propria moderna Bruno
Si trova che in Sicilia tutto questo non
Prende piede
Per
Gentile la Sicilia resta ferma ha una cultura positivista
No amari lo stesso P tre e non
Entra nel circuito europeo Sciascia invece la fa entrare far rientrare la Sicilia attraverso queste figure lui indaga con la sua minuziosità
Che pur essendo siciliane vivono in questo grande Walter
Allora abbiamo
Questo contrasto nel momento in cui lo parla della morte della vicenda della vita c'è un conflitto etico da una parte la violenza la chiusura la pulsione di morte
Tipica della sua SICID Udine e dall'altra
La storicità l'ingresso nella storia che
Secondo me per Sciascia
Ingresso in quello universo a via direi dantesco quando Dante dice fatti non fummo a viver come bruti ma perseguire virtute e conoscenza
Per Sciascia la moralità del singolo è quella
Di
Far vincere la ragione no è la ragione che interviene il pensiero che interviene continuamente e cerca di mettere in scacco
La Sicilia inutili una morte la violenza la negazione abnegazione d'altra parte e in tutto l'altro operano abbiamo questa forma di conflittualità
Tra deposito funereo mortale della Sicilia il tentativo di riscatto dell'etica della ragione
Della non violenza e della vita
Queste morti per assassinio ci sono
Diciamo così una specie di Rosario si sgrana
Nella nella scrittura cherchez Anna
Hanno tutte un'esigenza
Chiedono giustizia
No assassinato vuole giustizia vuole ritorno raro
La strega
Della racconto la strega il capitano
Rettore racconto manzoniano proprio una
Di discussione per la colonna infame di Manzoni questo racconto ma
Cioè la la richiesta di giustizia per questa donna sarà che viene condannata per tre con Elia
Il ritorno alla non storia la stregoneria è
La fuga dalla storia il non volere la storia la razionalità la ragione discorso anche qui manzoniano già molto quel livello
E allora
Io trovo che in questa chiave di ricerca appassionata di Sciascia di rivendicazione della giustizia per la non violenza dalla ragione sulle pulsioni di morte
Il testo che io amo di più
Ne parlai in un altro convegno degli amici di Sciascia ed è l'affaire Moro
è anche questo un testo in cui il CIACE ha diffuso una morte
Elabora i
Un tema della morte attraverso l'analisi che fa della relazione di maggioranza di quella Commissione a colui partecipo e per la quale
Stese la sua relazione di minoranza
Tutto questo il testo Sciascia hanno
è l'analisi linguistica della relazione di maggioranza
In cui dimostra l'apparato salita
L'errore la inconsistenza
Delle ragioni addette dalla relativa relazione di maggioranza per giustificare quello che fu fatto dalla maggioranza del Paese a proposito di Moro ed la morte ed è interessante cioè
Sciascia Demi Tiziano o meno
Le i temi e la linguistica linguaggio della relazione di maggioranza per far risaltare la ragionevolezza la ragione di un confronto a questa menzogna che è insita in quel testo
No e quindi abbiamo anche qui in questo testo per me
Estremamente quasi conclusivo sarà perché mi ricorda lo Sciascia parlamentare quando veniva a Roma col suo bastoncino vi era stato regalato il barda Iannuzzi Lino Iannuzzi il bastone quella
Questo questo Vecelio partire maggior testimoni di me
Ma appunto
Questa dato di una della morte che chiede giustizia in tutti
In tutti i romanzi di Sciacca commissario
Anche vanno l'inchiesta eccetera
Di per sé
La narrazione della morte però è stento un referto giudiziario
Se voi leggete questi racconti Sciascia ENI quando voi appunto attraverso il Commissario e la morte viene
Non viene narrata nel momento che la morte tranne nel Giorno della civetta viene narrata la morte attraverso le parole di quelle che fanno l'inchiesta sulla morte
La morte è la narrazione della morte
No ogni volta
L'indizione di volta
Il il referto a ogni volta la di inchiesta
Quando ci fa l'ASL
Fu il corpo si fa la ricognizione certamente avrà modo
La dovunque sentiamo questo dato
Della
La morte il tentativo dei
Di di superando l'attraverso la razionalità e la giustizia e il fatto che diverse la morte
è non hanno arrabbia ma è qualcosa che deve essere campetti pozzi e fare un referto sulla morte
E questo a me pare un elemento direi portante di tutta la scrittura Sciascia nati tutti i suoi romantici
Leggo qui per Sciascia quelle grandi romanzi
Tutto il mondo è conseguenza di un assassinio
Sempre a cui occorre cerca di trovare il responsabile meglio se questo responsabile questo mi sembra
Utili giusto è quello che conviene a noi
Il responsabile quello che noi tedeschi costruiamo al nostro comodo
No c'è questo dato coste
E qui mi veniva da osservare qui c'è un pizzico di Kafka dentro
E casca quello del processo
Tutta la realtà può essere metabolizzato nell'assurdo retrocesso anche Sciascia quando parla di queste cose per Pino quando parla del sessantotto nel contesto eccetera gioca con l'assurdo
Nel contesto Shell assurdo di
No Anna analizza
La ricerca che viene fatta dell'assassinio attraverso la mitizzazione del fatto che il sessantotto come elemento di spiegazione non solo dell'assassinio ma di tutto ciò che accade
Intorno a noi e proprio è una narrazione in cui ci lascia quasi staticamente si diverte a giocare tutte ma dell'assurdo ASP no entrarci
L'ha fatto pensare h tra
Assurdo
La metafisica che è l'unico momento secondo me l'unica volta che può essere evocata il tema della metafisica perché come scrive ma Pellegrina come vi faccio
Nell'opera di Sciascia la morte non viene mai rappresentata banalmente come termine ma neppure confinata al ruolo di fessura
A proposito della religiosità da voi farà arrivare spifferi trascendenza
Il CIACE a questo articolo e tre check Candido mi pare il giovane Candido che a un certo punto sto parlando della morte dice io non voglio avere non mi interessa quello che c'è dopo
Lo dice esplicitamente
E qui c'è
Quel punto cui concludo della meditazione della morte del vice
Nel Cavaliere la morte la leggo perché con questo credo che si possa
Conclude la morte comunque idem in corsivo
Scrive Sciascia come un quantum in corsivo girava nel sangue tra ossa muscoli di Antonello finché non trovava il piccolo anfratto in cui esplodere
La nicchia la culla
Una piccola esplosione un punto di fuoco una brace dapprima intermittente poi di continuo e invadente dolore
E cresceva cresceva
Al punto che il corpo sembrava non più contenerlo e trabocca va intorno su ogni cosa
Soltanto il pensare gli era nemico il pensare ha ragione
Contro la morte più volte Sciascia torna su questo tema del pensiero
Che si oppone alla morte ci allontanano giudica
Soltanto il pensare gli era nemico che questo Promotor bello
Con piccole momenti piccole momentanee vittoria a morte trionfare il siciliano il suo più gonfio tutto Impastato
Ma c'erano momenti lunghi interminabili in cui cadeva appunto ognuno su ogni cosa
Tutto deformava che oscurava su ogni piacere ancora possibile sull'amore sulle pagine amate sui Vietti ricordi perché anche del passato rimpatrio Nicola
Accadeva qualcosa di simile all'inflazione pensate che il paragone
La morte qualcosa vicino all'inflazione
Ma di
Ma dia procinto per introversione quel piccolo
Gruzzolo di gioia il che in una vita si riusciva a mettere assieme quel male efferata mente andava divorando se no
La copertura Oro del sentimento del pensiero era stata di lapidata le cose vere avevano ormai un pezzo irraggiungibile addirittura ignoto
La morte posso raggiungere a chiunque anche lo scrittore
E quale c'è la rappresenta
Se l'avete davanti come un aspetto stanco
Provincia
Ricordando che stancamente lentamente arrivava quando ormai della vita si era stanti
Dopo la morte Colosimo ho scritto perché non trovano trovato nulla né Sciascia termine portanza a dopo la morte
Forse ho sbagliato potremo cercare di più grazie
Punto cinque minuti circa per poter fare qualche anche di più dieci minuti per fare qualche osservazione passo subito la parola mi colpiva l'immagine però che Bandinelli ci offre Beyoncé ma uno Sciascia
Decadente uno Sciascia Manni hanno declinato nel mondo
Mediterranei da siciliana
Che che solare colte al contempo
Con questi eletti marocchina di eliminare i giorni Alzetta ma non ha
è un'immagine certa che a mente che insomma una una proposta che colpisce fuor di dubbio prego il secondo se vuole dare il suo contributo venga qua venti
Non
Se
Pubblichiamo Tringale e sono ingegnere meccanico mi occupo di macchine utensili
Controlli numerici
Forse non
Altri fattori rilevanti
Io mi chiamo Tringale
Rino Tringale sono ingegnere meccanico mi occupo di macchina utensile controlli numerici
Dopo due giorni di
Ascolto
Fra le molte cose interessanti ne restano mila sono quattro parole tirando le reti
E più precisamente due copie di parola uno
Umanista scientifico
L'altro e testo che significato
Testo il significato
La parola scritta è quello che uno capisce
Se guardo la luna a Stoccolma Catania Città del Capo mi appare diverso
Se io parlo ognuno di voi mi sentirei in modo diverso perché c'era la signora Chiara dietro il muro riverbera c'è qualcuno che magari ha uno stacco davanti quindi anche se la sorgente e la stessa
Visto che c'è un mezzo la ricezione diversa
Quindi
Il significato
E quasi sempre sempre
La somma la conseguenza di una sorgente di un mezzo di propagazione
Ed è la natura del ricevente
Quindi questa la prima copia di parole testé significato la seconda umanesimo e scientifico e io tutte le volte non adesso che penso a queste parole mi ricordo il bufalo
La corda al bambino dove il Bufano della scienza alla tecnologia e il bambino dell'umanista
Se io penso al prete e al medico sono addestrati per curare
Il vignaiolo pasticcere fanno piacere
Il botanico lo scarpe Lino
Imbianchino fanno costruiscono
Data
Se invece il musicista creano bellezza
L'avvocato addestrato per litigare
Nel senso che gli avvocati sono fondamentali perché noi umani siamo litigiosi ma quando sono in politica sono un disastro perché sono conservatori accentratori
Cerco di sfruttarle deve gli altri e quindi penso
Alla
Consiglio Egitto
A
De Blasi quando fate giustizia aiuta ingegnere dico questo che chi cambia il mondo
Non sono agli artisti come Pascale né i filosofi chi cambia il mondo veramente sono gli ingegneri ma non quelli con la laurea quelli che fanno perché quando la miseria in Sicilia non aveva il bastimento
Era impossibile scappare a padrone quattro chilometri all'ora può fare una piedi
Quando invece arriva il bastimento proporre lo manda al diavolo teneva in Sudamerica poteva è uno straniero
Quindi la giustizia e quasi sempre la conseguenza dei fatti e i fatti sono la conseguenza di chi li fa ecco perché chi li fa se un avvocato sei un ingegnere se un
Una musicista sono fatti diversi
Però per quanto io dica che è la realtà
Sostanzialmente
Alterata cambiata
Dai tecnici pensate abbiamo visto Ambroise prima dovendo verrà rinviata a Parigi posso parlare con una quota parte del mondo tutte stessa soste decolli delle degli ingegneri ingegneri potrebbero non potrebbero esistere senza gli artisti e filosofico
Solo che
La realtà non l'ha cambiata nel Settecento illuminismo la realtà la cambiata la tipologia del modo con la scienza grande usano scientifica
Ecco perché io ho una mia personale guerra contro gli avvocati in politica
Senza tema se ci fosse o meno avvocati in politica e più gente il panettiere il commercialista il musicista lo scrittore la vita sarebbe per tutti molto molto migliore l'ultima è questa
Io sono ingegnere quanto quello scontato è diverso da quello che l'ascolto il modo diverso
Per esempio faccio un'ultima per esempio il principio di gravitazione universale dice che
Due corpi
Se attraggono con una forza che proporzionale
Alla massa dei corpi se questo è più grande più forte ed è interessamento che fa quadrato la distanza quindi questo è quello forza minore questa forza maggiore questa una forza minore questa forza maggiore
Ed è una forza centrale c'è si esplica fai baricentri dei corpi allo stesso modo si può applicare questa legge l'iter deve versare ai sentimenti perché il sentimento comune sentimento due creiamo l'amore
Questo l'aria di più la vicinanza la distanza che può essere culturale aumento o meno la forza e quindi scoperta una forza centrale invece dei baricentri cuori sono tanti fili che legano la gente
E quindi io buono beta Orione se io con quel signore con la barba siamo legati da fili tutti questi fili fanno un tessuto questo tessuto
Divino in cui non tutti sono pochi grazie la ringraziamo per l'intervento c'abbiamo prego prego secondo anche ed un non sopprimono signora
Abbiamo ancora pochi minuti è cercate per cortesia di essere ristrette
Prego
Sì grazie dunque io mi volevo ricollegare all'ultima relazione che mi ha molto colpito anche perché questa ossessione
Della morte proprio
Percezione del vivere tipicamente siciliana penso che anche alcuni scrittori siciliani contemporanei
Non voglio minimamente stabilire nei genealogia n dice derivazioni Sciascia né ma penso a Roberto Alajmo
Penso al Paolo Di Stefano e a quanto basti o di titoli dei romanzi di Alaimo quanto la morte l'ossessione della morte sia importante
Anzi dire che il CIACE è proprio allora anche le porte che i cassetti è il tema è il tema centrale
Ora lei si è soffermato
Su
Sulla morte violenta in particolare la morte violenta crea una morte innaturale evidentemente
è anche si è chiesto da cosa possa derivare questa tematica che è stato possessione per la morte violenta
Io non non non intendo minimamente scadere nel biografi Smoke o quindi la metto ottiche rimandi esistenziale quanto vedere
Se determinate esperienze vissuta e poi trovino come dire nella scrittura quindi nello stile un un riscontro quindi un riscontro formale
E
C'è un elemento un'esperienza della morte violenta inscena ascia David debitamente rimossa nonostante Sciascia da illuminista e tenda alla e come dirà la clatter se concrete la scrittura cioè la morte del fratello perché il fratello morì suicida non dimentichiamo
In parte una morte violenta che si potrebbe paragonare credo che sia stato già fatto
A quella del fratello di Pasolini altro scrittore molto toccato dal tema della morte ma
Non intendo assolutamente se fa scadere il discorso sul biografico
Quanto a stabilire
Se questa dimensione della mente violenta quindi accompagnata dal martirio perché ovviamente e dall'agonia sia presente Sciascia
E
Mi viene in mente basti pensare alla tortura del Di Blasi e questo martirio anche quello una morte violenta innaturale
Quanto questa dimensione poi si traduca nella scrittura
E mi è venuto in mente un articolo poco noto ma è stato da poco pubblicato da Traina che si chiama a Palermo barocca ed è un articolo uscito nel quarantasei
Mi pare sulla Sicilia del popolo in quest'articolo Sciascia parla delle catacombe dei Cappuccini
è in modo
Quelle di di Palermo quelle di Palermo e che tratto sono abbastanza note per del procedimento di inumazione dei cadaveri
Che sono vestiti quindi è abbastanza inquietante anche la visita di questo luogo
è ma quello che conta non è il contenuto quanto la scrittura una scrittura veramente barocche già ante in cui addirittura CIACE unisce quella che è la metamorfosi delle delle diciamo del cibo al mercato del lavoro CdA con questa specie di metamorfosi dei corpi nel nelle catacombe quindi è un un testo anche interessante proprio per
Il barocchismo come se
Questo bello dell'Atlante si laceri emerga forse un vissuto drammatico perché ripetiamo e del quarantasei quindi il si il fratello era morto suicida poco poco prima non ricordo in cani ma poco prima
Ora
Tornando al discorso della innaturali tale la morte violenta
Penso a che era un ultimo rimanda così chiudo alla un'intervista Rita Cirio proprio sul Cavaliere la morte quindi successiva alla pubblicazione del libro
In cui lui sostiene che tra le fonti iconografiche che ha tenuto presente anche il per il romanzo oltre a quella celeberrima del di un reale
C'è un'incisione di Goya
Scritto al punto spagnolo lei citava giustamente la il
La dimensione siciliana ma anche europea diciamo cerco ovvio
In questo il punto in cui questa incisione modo morì l'aver dato il
Mori la verità
è si vede una donna nuda che la muta Veritas che
Seppellita da un corteo di
Principalmente ecclesiastici e comunque uomini che intendono seppellire la verità quindi questo martirio della verità
Però guarda caso
CIACE non lo dice ma certamente da grande conoscitore dell'arte di Goya lo sapeva benissimo queste incisione così quindi fruttuosa funebri e Rea
Sarà seguita da un'altra incisione che compone un dittico ideale che serre susciterà dove si vede la stessa donna nuda avvolta da un nugolo di luce
Sarà la luce dalla ragione alla luce della grazia ma certamente c'è una rinascita
Ecco quindi credo che morte verità e anche in mortalità perché in fondo alla morte innaturale e la morte di Cristo
La la morte per eccellenza violenta e naturale che pure
In qualche modo prelude a un'immortalità penso che queste tre problematiche voi si possano riunire in questo modo grazie
Salute allora due interventi prego do Nuzzo brevemente perché siamo in chiusura poi c'è il nostro Presidente che prenderà la parola
Ho fatto quattro redazione di
Di grande sintesi quindi cerco poco fa cinque minuti adesso vediamo se ce la faccio in tre minuti
Intanto devo ringraziare l'autore
Dal cancello della preghiere che arrivato qui ed è l'architetto Triscari e quando l'abbiamo elaborato nel novantacinque
Ce ne anticato quasi venti giorni questo ed autore fatti vedere che se il profitto ecco che vive qui a Palermo
Secondo ho presentato questo libro a duecento teologi italiani nel mille novecentonovantasette
Proprio all'ozio di Troina che ho detto loro dovete imparare dobbiamo imparare tutti quanti devono oggi
A fare le esperienze che l'ha fatto i primi teologi quando si è creata l'archeologia patologie nato quei parchi della Chiesa i Padri della Chiesa si sono formate da scuola ad Atene guardando i filosofi contorni gli scrittori
E allora anche al rito e si sono resi contenute oggi non possiamo più velocizzare se non guardiamo la scrittura nel senso DIA Aguas come lo diceva appunto la sua Lambro asse
Anche se in chiave cristiana revoca anche ringraziare l'ingegnere non so come si chiama perché il primo commento che fecero
Al primo libro che ho pubblicato nel mille novecentottantanove fu proprio un suo collega architetto Baratta che si vuole confrontare CONI il prete è un uomo provocato da dietro gli uomini invece come una specie di silos
Questo il secondo pensiero a proposito poi
Voglio ringraziare il professore Ossola a proposito delle religiosità
E dico tre così importanti che ovviamente lui ha sottolineato il dramma della religiosità siciliana
E quindi delle feste popolari non è soltanto il dramma di Gesù diceva Sciascia
E che bisogna mediare coniugare questo devo fare noi geologi noi pastori e capire che del dramma del figlio di Dio chini Venerdì Santo delle ore di Spagna
C'è il dramma dell'uomo
Dell'esistenza la festa non è suo
Che attrattività ma è Napoli partita esistenziale dell'uomo la morte
Là c'è una morte ovviamente ha raccontata né i saggi la Corte apparsa nero su nero eccetera e anche nelle parrocchie delle cartella dove
è il nostro scrittore Sciascia non fa altro che
Colonizzare cioè raccontare che la morte e vista come un parto naturale e conclude a Domenico Porzio egli ultima
Sua intervista che fa proprio lì morente si può dire a Milano
Poco all'anima fuoco all'anima la morte c'è un fatto naturale come vorrei morire dice Sciascia
E i modelli sono due montagne
E Savini io sono morti in punta di piedi non hanno dato nessun disturbo
Ne sa di né alla moglie nelle montagne che nel suo necessarie né sui saggi aveva ragione c'è incertezza in qualche modo programmatica proprio regole uguali stia
è un fatto naturale la morte e io concludo se mi permettete con un pensiero che avevo scritto ringraziando tutto lo staff di amici di Sciascia possa davvero colpisce riconoscere
E poi tutti i grandi che son venuti gli amici con cui ci sono i cui esponenti salì a
A Firenze e tornando ha il Cavaliere la morte che muore lanciando un grido di fronte al cancello issato issato come la croce
Sul deserto richiamo lo stesso tema drammatico di Pasolini in Teorema l'autore il protagonista che muore ricordato il film di Teorema no
Lanciando un grido nel deserto
E poi farebbe eco a quel grande grido di Gesù sulla croce che io ho perché mi hai abbandonato
Perché sono rimasto solo a combattere egli fatto cadere stanco per terra e morto per vincere o tentare di vincere la sfida contro il male di questo mondo
Io concludo su incerto però che
Da quei territori e da quella morte il Pagano
Ecco il dialogo che dobbiamo avere noi cristiani se siamo veramente Chiesa ecco il progetto nel cortile di gentilezza per discutere fare uscire il Vangelo nel mondo parlare il dialogo del mondo
Il
Che togliendosi daremmo e lasciando cadere una spade costretto a dire quell'uomo era un giusto
Anzi era Dio
Non ne vale la lezione di Sciascia che cercava una chiesa autentica invocava con rabbia cristiani autentici in piedi liberi e profeti di speranza grazie
Il Presidente del professor Renato
Garantire alla che lega la criticità
Allora non abbiamo visto sentito che le morti nei racconti messaggi diciamocelo quasi tutte morte violenti sono morti violente allora facciamo la differenza quella che è la concezione di Sciascia fa la morte violenta
E la morte come processo fisiologico di senescenza di una cellula
Che poi piano pian piano arriva l'atto
Sì però lui non ha mai parlato delle morti violente ce l'ha mai parlato della morte fisiologica anche quando parla quando parla all'intera la fine e quello che ha letto era il dolore
Non la morte
E il dolore che ha reso la morte nel Cavaliere e la morte del dice quello che era una nicchia in trovate capire è il dolore che differente dalla morte
è questa è la mia opinione poi potrebbe essere che sbagliata per carità non dico ma la mia sensazione è stata che lui perché per tutti io racconto che parla del dolore
Parla della dalla morfina parla delle cose che non servono parla di quelle che servono parla della sigaretta parla del risveglio col dolore che si assopisce quando pensi a qualcosa di importante cioè e il dolore leitmotiv fa non è la morte la morte
Non
Non credo non ho la sensazione che non la sento in quel modo e un secondo punto c'è una frase alla fine del cavaliere a volte che potrebbe essere interpretato in molti modi
Io non ho mai detto che Sciascia e morto colla con l'idea di essere un cristiano non ho mai detto non lo penso anche
Però è morto con e questo posso dirlo perché c'erano cinque ore prima e molto con la convenzione che c'è un ciclo in cui l'uomo ha una sua dignità
Che noi medici che si è rivolta a me nel dire voi medici non capite qual è la dignità dell'uomo e non capite quando un corpo sa di dover morire ma il problema era di dolore che lui aveva e quindi la condizionato anche in tutto l'anno tradito
C'è una bugia una frase che non ricordo a memoria però la dico e mi correggano Testa che dice che la sua mente mi pare si dice si sciolse già si era sciolta nella non la ricordo se qualcuno la cita esattamente
La sua mente Sierra
De assolte in quella di luglio c'era già sciolta in quella di noi vorrei sapere che questo signore
Per avere
Colloquio ci lasciano organizzato dalle associazione Amici una docenza ringrazio Torino Borgo ringrazio Angiolo Bandinelli
Arrivederci a presto grazie
Cari amici di Sciascia prima di tutto chiedo scusa per il mio ordine forte
E nello stesso tempo ringrazio l'Associazione in modo particolare e veramente amichevole il nostro presidente Renato al vero per la loro comprensiva indulgenza
Per merito dei tecnici
Milanesi possono essere mediaticamente presente nel magnifico il sito del Castello di punteggio
Mi rivolgo a voi
Esponendo ad ascoltatori attenti ma critici
Alcune idee relative all'opera di Leonardo Sciascia delle quali nella fase preparatoria di questo incontro avevo dibattuto con Francesco vizio
Al quale per questo e altro vanno oppure i miei ringraziamenti
Al massimo Naro ad altri interlocutori per colpa Emilia mancati l'auspicio che ci siano nel futuro altre occasioni in cui scambiarci domande ed obiezioni
A tutti cordialissimi auguri per la riuscire per la riuscita di questo convegno
Avrei chiamato il mio intervento del letterato
Ma cos'è la verità
La domanda viene posta nel Vangelo di Giovanni da Pilato a Gesù
Questo ha suscitato l'attenzione di Sciascia che l'ha chiosato in nero su nero concludendo la sua lectio con questa osservazione
Che per quanto lo riguarda sarebbe tentato di rispondere che è una letteratura
Il verbo tentare la tentazione fanno tornare in mente al lettore un tasso di tutto in modo
Don Gaetano chiedeva il pittore se non ha mai avuto la tentazione di dipingere un Cristo
L'artista che anche
L'io narrante risponde che non è tentato ma oggi può
Questa schermaglia semantica che semplifico dire autorizzati a ritenere che la verità raggiunta dalla letteratura e per chi la fa un volere
E quali sono i suoi limiti
Sempre invero o sul nero Sciascia confessa di non riuscire ad amare tutta la letteratura
Cito e anzi
Respingo ignoro nel vuol dire ignorare cito ancora
Ad un vero pittore dovrebbe piacere tutta la pittura al vero letterato tutta la letteratura
Non sono dunque ma lo sapevo già invero un letterato fine della citazione
Al quesito del pretore romano risponde
Un letterato mai fino ad un certo punto
Comunque uno per cui la letteratura and fare che sa di non amare tutta la letteratura c'è un relazione dette RAI due
Sciascia rimane un soggetto come il suo direttore come ognuno di noi
Prima di lunedì dopo di lui parecchie altri hanno fatto un letteratura a cominciare da quel Giovanni
Il più letterato degli evangelisti come è scritto in nero Urso invero
Non conviene avere in mente Meridiani ULL applicabile piuttosto le fiction sennò borghesia oppure gli stessi classicissimi
Ma come ci appaiono dopo l'inflessione essa
Il testo della finzione ci fa sentire il priorità perché dentro di noi lettori questa azione dell'essere estratta tocca
Recinzioni
Tutte sordo inscindibilmente letteratura e verità
Norme che vadano
Confuse con la verità storica o fattuale sono verità testuali verità devo insignificanti
In un processore differenziare realistico inventato fantastico per ciascun lettore a suo modo
E in un un'intervista del mille novecentosettanta a Valter Moro Sciascia diceva
Cioè avrebbe voluto che il suo in testa fossero simili all'essere imploso secondo San Bernardino
Venne dirigisti sappiamo che le insegnò inclusi non è un resoconto fattuale secondo oggetto testuale anche se non manca la
All'addentellato con la realtà
Certo il testo letterario può raccogliere un particolare sfuggito allo storico come ho rilevato in nero su nero di Tivoli disfatti nel della battaglia dibatterlo
Attestati della Certosa di Parma
Ma nell'essere della letteratura c'è qualcosa di più a Chirac affascinanti di più in cui le tante
Nel lontano mille novecentocinquantacinque Insiel ricordo bene Vittorini viabilità pubblicato nei gettoni una raccolta di racconti di bocca es
Lo scrittore argentino era andato nel mille ottocentonovantanove e Morra nel mille novecentottantasei
Sciascia nel fece una recinzione notando il paradosso che c'era nell'introdurrei allora in Italia in opera la cui prefazione dell'autore
Però risaliva al mille novecentoquarantuno facendola tradurrei pubblicare
Io la collana che normalmente
E ora riservate a giovani autori italiani infatti il giovane Sciascia sottolineava il valore di aver riconosciuto dei testi dello scrittore argentino
Oggi
Se in quell'audizione rileggo Luppia comminava autore del Chisciotte la Biblioteca di Babele
Fu ingresso o della memoria culturali Nannini dei testi che sono Bussolon letteratura non frammenti di storia e documenti toni duri
Eppure
Sordo
Verità che esperito io
Ciò vale per qualsiasi elettore un testo in una sua radicali lettera diretta dice la verità ad un'infinità distanti
Ogni incontro sembra accogliere un frammento nel mondo un episodio della cultura mondiale reggendo così suini una vicenda della scrittura
Sono semplici conforto estinte
Piuttosto un raccontare avuto inconsapevoli gettoni stabilizzare l'intera scrittura perché
Lo scrittore essendo sempre un e fatto la FIM FIOM
No
Cade l'intero spazio dell'erede rappresentazioni anche
Di origini non può confezionare
Come la nostra storia universale dell'infamia la letteratura e addirittura in grado di fagocitare la storiografia
Nella primavera
Del mille novecentosettantotto ieri assassinato Aldo Moro
Sulla fine dell'estate Leonardo Sciascia ha finito di scrivere il racconto dell'affaire Moro e concludere con una citazione
Ho già detto che si tratta di un romanzo poliziesco a distanza di sette anni mi è impossibile recuperare i dettagli dell'azione
Ma è come il piano generale quando quanto gli interi importante impoveriscono
Quale lo purifica nuvole la cui né della memoria CEE un indecifrabile assassinio nelle pagine iniziali
Il lettore ha riconosciuto il brano della fiction Bocconi sia
Il quale servirà chiave di lettura all'intero un fatto di cronaca storico politica italiana
Così la letteratura in senso opposto che siano diventa la verità perché lui è sempre stata la letteratura eh interno la verità
Per cui questo o quel brano e suscettibili di passare de alla potenza a verità attuali
Ciò vale per un testo di possesso lo sarebbe anche per un testo di Manzoni letto tutto dopo l'Ifil siano adesso senz'altro perfino per Sciascia quando Luigi annuo oggi
A varie riprese Sciascia si è interessato di box
Noto questa riflessione tratta della con Vacchetta intitolato gli inesistenti box cito
Qualche anno fa ho definito un poco adesso un teologo attivo
Ed aggiungere che un teologo che ha fatto confluire nella teologia nell'estetica
Che nel problema estetico assorbito il consumato il problema teologico che ha fatto diventare il discorso sul Dio
Il discorso sulla letteratura fine eccitazione
All'inizio sta la teologia e dalla teologia sembrare che si passi alla letteratura
Nella realtà della storia si rileverà che l'archeologia è servita non di rado da razionalizzazione e alla violenza fino all'omicidio
Il martirio con la persecuzione inquisizione la scomunica etc sono dei contesti geologici
Morte dell'inquisitore non è un cronaca storica col sia sì
Sempre nel seicento dopo il cinque il tedesco
Concilio di Trento eletti accordo con il giro seguite dall'affermarsi dell'assolutismo monarchico fu abolito con conseguenze assai gravi
Ad opera di Luigi quattordicesima intorno vanto otto che aveva garantito i diritti dei protestanti
Sempre nello stesso periodo ossia affrontano non fu solo un salto di cento vere
Troppo poco Guagliardi shock preesistenza allora
Ecco inclinate sia politicamente perché soggettivamente su uno sfondo di essenze archeologi
Pascale che nasce nel mille seicentoventitré e muore nel sito mille seicentosessantadue
Pensava si pensata in questa sì ci versione
Dylan dell'amico io dirigenziale contraddittorietà
Anche se ognuno di noi non si manifesta una logica sa con la pasticca da un approccio che noi non
Del intendiamo al chiamare esistenziale
Non ragionare in astratto
Bensì
Delle scelte che coinvolgono il soggetto
Non posso debbano scegliere finisce mise le barche e si sono opache e perché esiste una priorità
Che esige da me che io le ho dette
E una volta determinata mi fa un obbligo di seguirla perché riguarda anche me
Esso non è un oggetto esterno al soggetto ma allora Edward hai in prima persona così era già delle Comasia Nardelli
Del mille seicento cinquantasei cinquantasette
Rispetto alla salvezza religiosa come il delineata la contrapposizione già azionisti gesuiti la verità stava per forza da una parte o
Dalla
Più tardi
Come lei pensi
Viene riproposto lo stesso rigore esistenziale
Aggiornatissimo
La verità dice
Non si è rotta con indifferenza Perilli Berta supplenti fu scegliere la verità significa identificarsi col nuovo religione e dire di no alle libertà
Quindi della
Contraddittorietà
Infatti la posizione antagonistica rispetto a quella delle libertà non sarà più di tipo dialettico umanistico esige l'ordine della grazia
Tra parentesi
E non spettando Viera aggiornare sull'essere della religione
Mi colpisce l'individualismo di questa
Di impostazione
Per Pascale fisica del soggetto chi ha ragione di libertà U.I.L. devo
E
Alla verità della religione
In questo senso la contraddittorietà sta al centro della relazione con la verità
Non solo perché mi sono confrontato a un aut aut
Ma perché e la non verità delle libertà la quali non è propedeutica un'asserita provvisoria Nanni creazione della verità stessa
A farvi vedere che c'è una strada diversa
Che appunto quella della verità
La verità
In questo senso ho bisogno della contratti gli uni né azioni delle ferie
Pascale
è un
Salute postazione che ho logica della condizione umana quand'anche non fosse in senso istituzionale un teologo come erano utili sinergie dopo anni poi sue un fellow
Su alcune temporali
Per me appunto il giorno della civetta proprio modo la scomparsa di Majorana la sfera pubblica il Cavaliere era molte probabilmente dovrei dire loro agibili
Il nodo
Analogo a quella di Pascale in quanto visive reperisce uno schema comune
Il nesso tra contraddittorietà etichetta
Sciascia oratore che la seconda
Inventata del secolo scorso i suoi racconti non solo episodi di un'apologia cristiana
I temi da luglio affrontati riguardano la sua società la nostra
Dove la mafia non è un semplice dato socio storico Marco il modello di negazione della Polis
In una scena famosa
Che genere anziché già avvia il lettore alla fine del Giorno della civetta
Si assiste al faccia a faccia tra Bellodi ed un Mariano Arena taglia rappresentanti e delle belle e la sua controfigura con forme viventi al G all'inizio molto più grassi
Contrariamente
A quanto osservato qualche lettore superficiale credo l'ufficio e le idee chiare e di lei e lo zio mafiosa
E proprio il comportamento esistenziale ridonda arrivando a costituire una strada sbagliata
Don Mariano e un individuo e un simbolo cito una osservazione di ben nota che rimanda alla voce narrante
Al di là della morali della legge al di là dell'attività
Era una bassa io redenta
Di Energia umana una massa di solitudine una cieca Itta magica volontà building fuorché il mondo degli oggetti così don Mariano
Ricostruiva il mondo del sentimento
Del giudice delle leggi degli apporti di un ma
Fine della Sicilia citazione
Bisogna avere gli atti dell'uomo siciliano senza una società civile
La stessa sentenza potrebbe essere di ieri dal conclusioni ad a ciascuno il suo eterea già il senso dell'anti gattopardesca con consigli ordine cito del mille novecentosessantatré
Ogni volta un personaggio uffa adesivi direi
Ogni volta
Il personaggio fattesi vera se è un dovere essere sarebbe diversa poi la conclusione ritardato ville dai testi Sciascia anni successivi da tre
Ci legge italiana che raggiunge il suo apice con la fermo Ro sta nel non volere e la verità la quale implica l'assunzione della contraddittorietà
Il contesto tutto modo colleghi situazione adesso lo ripetevano prima nella o
Dall'archeologia
Alla letteratura c'è una continuità un passaggio il salto in casa le può farsi Anna le possibili sodo letteratura
Sciascia gliela interviste del mille novecentosettanta diceva cito la mia è una materia saggistica
Che assume immobili del racconto si fa racconto figli citazione
Anche in quella Pascali Anna era una materia saggistica che assumeva il nuovo ordine della letteratura
In ambedue gli scrittori il tratto dominante e unificante
E l'acutezza che non è un puro dato formale ora aggiornamenti
La presenza di Pascale intorno a un modo non Andrea cercata
La devo fare maggiormente evidenzia Dio don Gaetano ricorre all'amico Di pongo ideale non Sergio qui inizio o addirittura Giobbe
Dall'età mosse
Tiro fuori era contraddittorietà con la quale identificare la logica del miglior narrante Sciascia
Il personaggio del pittore nello scrivere un suo giallo immaginare di dire al Procuratore questi ha rinunciato a scoprire la verità dei delitti precedenti
Di essere andato luglio uccidere don Gaetano nell'ora della siesta con la conclusione dell'intera vicenda
Il magistrato non vuole credergli
Quindi verso oggi concreta no e dei suoi discepoli
E il cioè no la sua ideologia genera e giustifica il furto e l'assassino
In modo analogo l'atteggiamento del Partito comunista rivoluzionario nel contesto implica
Dare passivamente il proprio sostegno o ad un assetto sociale e di
Di senza criminale
Il metodo il modo la visione del mondo per cui
Si vorrebbe ottenere l'adesione di signori e proprio quella del Ministero dello
Di ritirare il Volta il direi di no del pittore giallista che con le citazioni da Licata didattico è un testo del mille novecento quattordici prolungare
Il testo del sul lavoro conto
Fare il torneo alla posizione delle libertà
Tanto per parlare in tasca agli alla mente soprattutto afferma inconciliabilità di due posizioni tra di loro contraddittorio
è il senso della impossibili conversione
Se non esiste contraddittorietà si va verso nel listino che perdita della verità
In qualsiasi logica dell'aut aut termale un fondo religioso
O ancora l'aut aut il PGT implica una religione anche se priva di trascendenza
Schema eticamente Sciascia come molti intellettuali e non solo dal Settecento in poi diciamo in Occidente
è stato confrontato a questo problema
Se si rifiuta
Il cristianesimo così come è codificato
Come evitare di assumere un atteggiamento di tipo religioso nei confronti della Weltanschauung alcuni si aderisce
I personaggi di la morte di Stalin vedi la rimozione pur non essendo degli intellettuali illustrate umoristiche a mente il rischio
Proroga asse ad un certo punto involontariamente si identifica con padre Cristoforo e reagisce
Non vuole essere un fanatico
La storia di Candido è interpretabile come un'alienazione e con una razionalizzazione ideologica
In un contesto storico definito
Il siciliano Munafò esce da questa situazione e rimane come sospeso provvisoriamente apparirci
è uscito fuggire sfuggendo alla Sicilia aggiuntivi l'asse Parigi è
La letteratura come fare sì chissà nonché il venti una religione
Noi cominciamo con il Badri dice Candido un un arco al vecchio dove Antonio che vuole essa canalizzare volta
Noi sappiamo che dopo Candido rilevo il centosettantasette
Aldo Moro e assassinato
Qui il testo morso non tocca a me risponde venire tanto più che essendo francese rischierei di un lapsus Morse diventerebbe
Dall'alto
Dopo il segreto di Sciascia
Contro l'urgenza all'opera dello scrittore argentino uffici dunque l'urgenza
Per cui la letteratura diventano assoluto anch'esse delle fiction adesso il lettore percepisce
Una assolutizzazione della letteratura correttiva irresistibile nulla
Il proprio per questo essa viene al sull'urgenza
L'assoluto fittizio
è il solo che possa essere raggiunto dell'affido
Fase provvisoria
Gioco
L'assoluto conduttura assenza magari ci sarà con la fine della letteratura che ha sostituito la fine dei tempi di del tempo intatto
Concretamente sia che fare con un discorso sull'essere della letteratura che è la condizione
Tutta
E mi affascina il lettore di opere letterarie
Esiste una rappresentazioni più classica
Della rapporto teologia letteratura
La letteratura negletta ideologiche eppure conserva l'auto
E quanto capiamo alla luce di quello che
Approssimativamente viene chiamato illuminismo
La polemica intascando non li fa minimizza indirizzata Silvio era anche introducete la letteratura nella teologia
Non certo che la contrasta
Invece gli scrittori dell'illuminismo intendono pensare al di fuori dell'archeologia contro la teologia purché si crede coltello di dopo
Voglio dire delle copie Sanna mille seicento e settecento ventuno le digiuno agisco mille settecento quarantotto continente mille settecentocinquantanove
Non è che si debbano strutturiamo valutare le sfide due no
Grossi gruppi e i miei o la lotta controllata
Le opere concettuali
Se oggi iscritti e narrativi Franco insieme
Vi è una cosa comprese ci porta al postazione acquosi ai testi Gennaro attivi di Sciascia da una pensiero della conciliazione
Dell'archeologia sta la sacra scritto
La storia per la narrativa del Settecento e oltre in Italia Manzoni tanto per fare un esempio non è pensabile senza l'illuminismo e le reazioni che suscitano
Notevole avrebbero CNES
Era una scrittura dalle rimandare assistenza
E proprio per questo si unificante di verità
Ma
Vorrebbero vinto l'operare di Sciascia
Tra Pascali non è l'attività del nuovo e poco adesso all'interdizione di scrittura
Il confronto per lo scrittore italiano del Novecento e Stato un confronto
Quando ognuna di queste scrittura
E le loro ibride azioni
Comportamento eretti tale del mio
Scrittore italiano del Novecento non è soltanto una espressione comoda per evitare un ripetizione stilisticamente abusiva del nome dell'autore
Ma un modo di sottolineare un aggiungendo netto spero dunque un spaziale
Un contesto una finiti dentro del soggetto
Che diventerebbe unisce neanche una teologia nelle sue imitazioni neanche la letteratura nelle sue avventure
Sciascia diceva di non essere un zero letterato
E chissà appello
Già
Dico io
E allora proprio
Un soggetto