Conferenza nazionale del Movimento federativo democratico

Diamo e che sono salvi credo mandati come il documento sulla politica del congresso
Quel testo anche che ho fatto io eccetera eccetera sono strumenti per riflettere quindi da trattare con una certa non s'avanza con una certa dell'attività perché dobbiamo capire che cosa vogliamo fare certamente di Borghetto si deve porre questa questione più seriamente di altre volte
Ma mano che le sue responsabilità in relazione ai Poteri che di fatto aumentano arrivano in fondo a
All'esigenza di una qualche conclusione
Possiamo un soggetto politico storico ci dobbiamo porre
Ripeto di fronte responsabilità di fronte alla comunità alla comunità nazionale per alcuni grandi problemi che riguardano appunto i diritti dei cittadini
E per poter fare questo dobbiamo capire a fondo il senso della nostra identità della nostra storia
Io quindi do la parola a Giovanni per questa introduzione dopodiché per smentire quello che ho detto vi daremo tempo no per prendere sul serio invece il testo scritto io questa salta tra polare diversi seminari che si fa ad anziani in modo che avete così l'occasione davvero di invece di pensare al senso tutto quello che stiamo facendo Giovanni tre
Grazie anche per favorire questo clima estivo come avete visto non mi sono messo la cravatta che ne fa la principale differenza che c'è tra la segreteria la presidenza anche vicesegretario non hanno la cravatta come avete visto
Io do a tutti ben tenuto sono presenti qui
Membri della direzione nazionale dell'Assemblea nazionale altri leader
Regionale del Movimento alcuni invitati ospiti molto graditi
E credo che si debba dire che questo seminario annuale della conferenza nazionale dedicato alla proposta politica del movimento
In ordine alla riforma della democrazia ha un legame talmente stretto con le decisioni prese al congresso di Chianciano
Da assumere nonostante il suo tradizionale carattere di riflessione libera che anche il presidente poco fa ricordato un significato politico che al di là di tutto è un significato di primo ordine
Non a caso la proposta che è stata fatta al presidente di genere in questo periodo questo tipo di seminario
è venuta dalla direzione nazionale a conclusione di una discussione che è durata alcuni mesi e che ha portato alla decisione che coinvolge tutto il movimento perché presa in una sede sovrana di dichiarare conclusa la fase post congressuale
E contestualmente di dichiarare aperta la fase precongressuale
Vale a dire la fase di convocazione del secondo congresso del Movimento che a Chianciano definimmo come una sorta di congresso della democrazia diretta cioè come un luogo di rappresentazione di rappresentanza del Sesto potere all'opera per la tutela dei diritti dei cittadini
Si tratta di quel tipo del di congresso di cui parlava anche la carta federativa approvata nel mille novecentonovanta nel mille novecentottantacinque come luogo in cui le leadership delle radici dell'erba potevano assumere una responsabilità politica nazionale e generale circa il destino della democrazia
Ed esercitare questa responsabilità in chiave di governo del paese allo stesso titolo e con la stessa dignità delle leadership della democrazia rappresentativa
Io non so dire se questa prospettiva del congresso sia un po'il nostro Palazzo d'inverno dato che ne parliamo tanto da tanti anni oppure
Una specie di mito in senso positivo che scandisce l'essere nella storia del movimento legando la sua origine alla sua prospettiva finale davvero non saprei dirlo però credo che si possa dire che non si tratta di un sogno
E soprattutto credo che si possa dire che questa prospettiva anche se potrebbe indicare qualcosa di più ampio di un evento unico cioè di un congresso
Come un insieme di giorni una riunione che dura un insieme di giorni come siamo abituati a immaginarlo non crea
E che non crei per il futuro anche una situazione da Deserto dei Tartari in cui passano i giorni i mesi gli anni tutti si sta fermi aspettando che arrivi qualcosa qualcosa la cui caratteristica principale è quella di non arrivare mai
Ma in questa prospettiva credo che l'abbiamo perseguita invece nel corso dell'ultimo decennio anche se abbiamo sempre convissuto con il rischio di agire nel tempo del calendario
Cioè nel tempo in cui ogni anno è uguale al precedente scandito dalle stesse ricorrenze e in cui tutto è uguale a se stesso
Oggi siamo chiamati credo a fare un altro passo avanti su questa strada
In una sede che naturalmente una sede di riflessione non di decisione un passo avanti che è poi quello che riguarda l'aumento del tasso di storicità del nostro movimento
Lo facciamo sulla base di molti elementi elementi di riflessione e di concreta esperienza che si sono accumulati nell'ultimo anno
Ma lo facciamo soprattutto sulla base di un contributo alla discussione del nostro Presidente alla cui lettura sono peraltro dedicati i lavori di oggi mentre i lavori domani sono come sapete perché dedicati a una confronto con alcuni interlocutori del movimento questo contributo alla discussione prodotto da quaranta prende le mosse dalla consapevolezza ormai diffusa nella leadership del movimento che va compiuto uno scatto in avanti verso una piena maturazione
Del movimento come soggetto politico nuovo
Che sia in grado di onorare le promesse fatte all'inizio della sua storia e riconfermate al suo ultimo congresso
Questo scatto è necessario e non facoltativo
Perché altrimenti rischiamo rischio concreto di questo ha discusso molto la direzione negli ultimi tempi di portare al prossimo congresso il movimento più o meno come oggi magari un po'più grande
Ma rischiamo di non portarlo non portare un soggetto che sia all'altezza delle sue ambizioni
E invece per fare un congresso come il lo vogliamo
Che ci vuole un soggetto politico che sia come hanno scritto i vicesegretari nel documento sulla politica del congresso che sia portatore di una interpretazione costituzionale del Sesto potere della tutela dei diritti
Che sia in grado di riconoscere accogliere rappresentare i gruppi di cittadini organizzati sulla base di una piattaforma politica
Che sia capace di interloquire con il mondo politico con le istituzioni della democrazia rappresentativa dell'amministrazione con i partiti e sindacati
Agendo nei teatri della politica nazionale e regionale attorno al tema del riconoscimento e dell'affermazione di nuovi diritti politici
Che sia capace di essere un polo di aggregazione di un gruppo dirigente della democrazia diretta largo forte articolato
Che sia capace di dare stabilità e continuità all'esperienza di tutela dei diritti che si svolgono nel Paese come offerta di organizzazione
Insomma io credo che ormai né si sia un po'tutti consapevoli che potremmo continuare all'infinito a promuovere a curare organismi di democrazia diretta per la tutela dei diritti ma che questo rischierebbe di significare poco
E di non avere che poco peso nella vita politica se non vinceremo sul piano della interpretazione della interpretazione politica di questo grande fatto sociale che oggi chiamiamo Cittadinanza attiva ci vuole insomma quella politica del Congresso intesa soprattutto come lotta per l'interpretazione che è stata sperimentata negli ultimi mesi gettando se posso dire così il movimento nell'agone della politica politica
E mettendo alla prova la sua capacità di avere posizioni coerenti con la sua identità
Di misurarsi con la realtà esistente e non con quella desiderata
Il suo essere portatore di un progetto politico generale circa il destino della democrazia italiana in grado di attribuire un ruolo allo stesso movimento e a tutti gli altri attori vecchi e nuovi della politica italiana
Di questo progetto parla appunto il contributo alla discussione che è stato preparato da quaranta e io mi rendo conto che è un po'in imbarazzo che da questo punto di vista
Io un vantaggio nei vostri confronti che consiste nel fatto che ho letto il testo di quaranta voi ancora non lo avete letto
Anche per non togliere il gusto o la fatidica di questa vettura
Mi limiterò a dire che in questo testo sono contenute alcune novità teoriche alcune formalizzazioni inedite che penso ci saranno da discutere e che hanno delle interessanti conseguenze
Per la politica del movimento in particolare
Nella prima parte di questo testo trovato molto importante lo spostamento del conflitto dalla questione privato o pubblico a quella dei diritti dei cittadini e dello Statuto dei cittadini
La problematica azione del rapporto del movimento con i partiti soprattutto con i partiti progressisti con i quali come sapete bene ci sono paradossalmente le più gravi ragioni di incomprensione con il riconoscimento della difficoltà di impatto effettivo del movimento nei confronti del mondo dei partiti
La individuazione delle Autonomie locali della riforma sanitaria dell'applicazione dei contratti del comparto pubblico come terreni per sperimentare la fecondità del potere dei cittadini
La individuazione del rischio di un ottantanove occidentale come quarantanove chiama contro il sistema dei partiti Stato
Da scongiurare ma da scongiurare togliendo ai partiti il monopolio sulla interpretazione del politico
La di contestualizzazione della federati vita come strategia per consentire l'accesso dei cittadini alla politica diffusa in modo non partitico ma neanche movimentista
E all'uso della distinzione di origine sociologica tra azione sociale
Tipica di questi anni ottanta e azione collettiva che caratterizza invece i movimenti in senso stretto la presa d'atto che la federati vita sfugge alla comprensione
Del sistema politico tradizionale se non è integrata dal concetto di cittadinanza
La puntuale autocritica della interpretazione che il movimento ha dato di sé stesso
E che è stata caratterizzata dalla difficoltà di mettere in evidenza oltre che i legami anche le discontinuità tra la sua identità e le tradizioni dei movimenti popolari
Dal prevalere di una doppia interpretazione del movimento una Interna di grande respiro e una esterna
Di piccolo cabotaggio e dalla resistenza capire di dover cercare direttamente in modo Autonomous in prima battuta sulla scena politica superando ogni sentimento di subordinazione culturale nei confronti dei partiti
Per quanto riguarda la seconda parte del contributo alla discussione di quaranta
Voglio citare la traduzione della crisi dello Stato in crisi del diritto l'affermazione della necessità della cittadinanza che si attiva nella democrazia diretta per prendere tutelabili i diritti
La trattazione dell'emergere della soggettività di massa come principale fattore di perdita di centralità dello Stato di delegittimazione dei partiti da individuazione del cittadino comune come soggetto forte o generale
Che diventa visibile lì dove ci sono soggetti politici che siano una concreta offerta di organizzazione
Che siano legittimati di fronte alla Società dalla prassi federativa cioè dalla prassi di concreta tutela dei diritti che si battano per la tutela di dita dei diritti intesi come punto di arrivo i decenni di lotte democratiche
E che si battano per rompere lo stigma che condanna il cittadino comune come peccatore contro le suocere della solidarietà come le chiama quaranta e soprattutto contro posizioni di privilegio e pregiudizi di classe rinnovati
Alla fine del suo testo quaranta prende atto
Che si è esaurita la spinta propulsiva della prima rivoluzione democratica
Quella per intenderci legata al suffragio universale allo stato sociale fonte di legittimazione degli stessi partiti e afferma la necessità di una seconda rivoluzione democratica
Che sia il frutto di un incontro tra il mondo della politica ordinaria e quello del Sesto potere finalizzato a dare alla cittadinanza attiva un ruolo costituzionale nel governo del Paese come secondo polo della vita democratica
Mi rendo conto che qualcuno di noi si potrebbe magari spaventare a sentire parlare di seconda rivoluzione democratica come un progetto politico che il movimento propone a se stesso
E agli altri attori della politica italiana si potrebbe pensare a un eccesso di visione o a una sopravvalutazione
Ecco nel dare un giudizio del genere però che naturalmente legittimo poi questa è proprio la sede in cui in questa chiave si può discutere tranquillamente e liberamente si dovrebbe però guardare non soltanto ai nostri limiti
Tanti o pochi che siano ma anche alla gravità della situazione l'ottantanove occidentale contro i partiti di quei quaranta parla è un rischio reale
Di cui successi delle leghe alle ultime elezioni amministrative successi che sono sulla linea della fine dell'unità politica del Paese sono solo una pallida anticipazione
Così come reale la marginalizzazione degli istituti della democrazia rappresentativa nel sistema dei significati della maggioranza della gente
Ed è reale la crisi dello Stato commi crisi di tutte l'abilità dei diritti e quindi come conflitto attorno al ruolo Allo stato URSS del cittadino comune
Con tutti i nostri limiti d'altro canto penso che noi abbiamo dimostrato che la cittadinanza attiva può essere una forza politica con un'autonoma legittimazione nella società
E che la democrazia diretta come strategia della cittadinanza è necessaria per rendere tutelabili i diritti
Abbiamo quindi credo qualche carta in mano e anzi qualche buona carta si tratta di capire più che altro come giocarle queste carte
Ecco e se almeno qualcuna io la dovessi giocare oggi
La giocherà i probabilmente sul tavolo di quello che con un termine che mi rendo conto è essere piuttosto impopolare in un'assemblea come questa definirei
Il terreno dello scambio politico con i partiti
Parlo proprio dello scambio politico e proprio con i partiti
Perché i partiti credo che non otterranno mai più o è molto difficile che riusciranno ad ottenerlo da soli la legittimazione sociale che serve per governare il Paese
E perché dall'altra parte
Credo che si debba riconoscere che il mondo del Sesto potere
Non diventerà mai un secondo polo della vita democratica senza il consenso dei partiti a meno di non voler fare un colpo di Stato naturalmente
Cosa che escludiamo è possibile allora pensare a uno scambio politico di alto livello naturalmente non di quelli che denunciamo
Come fenomeni che poi rendono impossibile tutelare l'interesse generale
Uno scambio politico di alto livello diceva un saggio ragionevole
Compiuto proprio in nome dell'interesse generale in cui da una parte si garantisce una rilegittimazione dei soggetti della democrazia rappresentativa
E dall'altra si assicura riconoscimento della cittadinanza attiva e sostegno alla costruzione di un secondo polo di governo del paese legato alla democrazia diretta e alla tutela dei diritti dei cittadini
è bene sottolineare che questo scambio
Rilegittimazione dei partiti contro sostegno
Alla costituzione di un secondo polo della vita democratica questo scambio ce lo si può proporre come illecito innanzitutto ma poi come possibile come necessaria
Proprio nel quadro della seconda rivoluzione democratica
Cioè dal punto di vista di quel cittadino comune che non può restare estraneo alla vita della democrazia
Ma che non può evitare di esserlo senza una discontinuità così radicale da potersi definire come una rivoluzione
Si tratta naturalmente di una rivoluzione costituzionale però che mira a riformare profondamente la costituzione materiale io direi almeno la costituzione materiale del Paese
Per quanto riguarda la nozione di sovranità popolare di cui parla l'articolo primo della Costituzione
E il panorama per quanto riguarda il panorama dei soggetti legittimati a concorrere alla determinazione degli indirizzi generali del Paese di cui parla l'articolo quarantanove
Per questa riforma della Costituzione materiale in cui si potrebbe concretizzare
Iniziare a concretizzarsi la seconda rivoluzione democratica attraverso questo grande scambio politico
Non c'è bisogno di aspettare chissà che cosa né di aspettare molto tempo ci sono tre terreni penso
Comuni di azione anche quaranta di ricorda nel suo testo nei quali devono essere messi in campo sia i poteri degli istituti della democrazia rappresentativa
Sia quelli degli istituti della democrazia diretta si tratta delle autonomie locali dei contratti di lavoro del pubblico impiego e della riforma della sanità
Per quanto riguarda le Autonomie locali
Beh diciamo da tempo che esse possono essere sono il luogo in cui in cui può può realizzarsi la democrazia comunale vale a dire proprio la integrazione tra il sistema della democrazia rappresentativa del sistema della democrazia diretta per il governo
Delle comunità locali in questa questa chiave due anni fa proponemmo al Parlamento un emendamento alla legge di riforma delle Autonomie locali allora in discussione
Che fu solo parzialmente Accord accolto in una riforma che complessivamente una riforma abbastanza mediocre in parte superata dagli eventi che però apre degli spazi di azione che a cui noi non possiamo rinunciare
In particolare il capo terzo di questa legge inserito su nostra proposta una delle nostre proposte era proprio quella di creare un capo dedicato specificamente alla partecipazione ai diritti dei cittadini
è
Contiene alcune indicazioni apre alcune possibilità di lavoro
E in particolare contiene un un principio il principio che i cittadini devono dire la loro su tutto ciò che tocca i loro diritti che incide sui loro diritti
Questo è un principio importante anche perché la legge stabilendo l'autonomia statutaria dei comuni e province affida poi agli enti locali il compito i determinare in concreto che cosa in che modo questo e altri principi
Comunque una serie di istituti che la legge prevede come i difensori civici i referendum di vario genere debbano essere concretizzati
Credo che proprio la stagione degli statuti comunali che si è aperta
Che dovrebbe in teoria durare un anno anche se io penso personalmente durerà qualche cosa di più sono comunque una rappresentano una occasione che non deve essere perduta
Perché si tratta di mobilitare la gente attorno alla elaborazione alla redazione degli statuti facendo di questi statuti non fatto da tecnici ma un fatto di popolo se posso dire così
Per fare per aprire una riflessione critica e autocritica sul modo in cui fino a oggi soprattutto nelle amministrazioni locali è stata pensata e praticata la partecipazione popolare particolare superando
Alcuni gatti interpretativi il più celebre dei quali è quello della democrazia organizzata per elaborare e per proporre come un ventaglio di opportunità alcune soluzioni anche normative che possano essere adottate
Negli statuti a proposito del capo che riguarda la partecipazione diritti dei cittadini e comunque per prevedere sperimentare attuare istituti di democrazia diretta che servano a creare
Dalle radici del nostro sistema democratico quel secondo Paolo della vita democratica di cui stiamo parlando
Il secondo terreno di lavoro comune
è quello che è rappresentato dai contratti del pubblico impiego
Quelli appena firmati e quelli che si riapriranno comunque tra poco o tra pochissimi mesi e questi contratti sono e possono essere il veicolo
Quando intendo quando dico contratti intendo dire sia la loro relazione sia la soprattutto la loro attuazione
Possono essere il veicolo di una politica di riforma della pubblica amministrazione che abbia al suo centro la ridefinizione dei modelli professionali in funzione di quel sistema di doveri
Che deve essere attivato di fronte ai diritti dei cittadini per fare in modo che questi diritti non si riducano a delle chiacchiere
Niente di tutto questo lo sappiamo benissimo può essere fatto solo per legge
Niente di tutto questo può essere fatto senza un'alleanza strategica con il sindacato che è un terreno sul quale siamo andati
Piuttosto avanti in questo periodo sempre nel quadro della nota lite in famiglia
E tutto questo non si può fare senza un consenso appassionato dei lavoratori cioè non si può fare con i carabinieri e con i magistrati per fare questa riforma ci vogliono i cittadini
E questa riforma è essa stessa un pezzo della seconda rivoluzione democratica sia per i suoi esiti sia per i suoi attori protagonisti
Il terzo terreno di riforma della Costituzione materiale è quello della sanità
L'altro giorno la Camera ha approvato una legge che nonostante
Patteggiamenti mediazioni al ribasso interpreta la tutela dei diritti dei cittadini come efficienza efficacia responsabilità prevenzione concretezza riduzione degli sprechi razionalità
Che toglie ai partiti la gestione delle U.S. selle non li caccia del tutto
Qualunque sia il vostro parere in merito che impone ai medici la incompatibilità tra lavoro nel servizio pubblico il lavoro in strutture convenzionate
Che stabilisce un sistema di controlli sui risultati e non sugli atti e altro ma è soprattutto questo mi interessa sottolineare quelli una legge che riconosce ai cittadini la titolarità ad agire come tali
Per la tutela dei loro diritti e che è palesemente inattuabile senza il loro contributo in termini di consenso di controllo di informazione
Ho letto qualche polemica su questa legge ho anche sentito dire che si tratterebbe di una controriforma sanitaria ecco io penso che al di là della propaganda le cose non stiano in questo modo
Dal punto di vista del cittadino comune che è il punto di vista che ci siamo scelti
Legittimi tutti gli altri naturalmente credo che si possa dire che questa legge potrà se attuata portare a una gestione del servizio sanitario che metta al suo centro il criterio della umanizzazione dei servizi
Non mi sembra proprio che francamente che siano in gioco i principi e diritti stabiliti dalla legge ottocentotrentatré che oltretutto non è stata abrogata
E pare invece che siano in questione la interpretazione di quella legge e i criteri della sua attuazione
Da questo punto di vista va detto come dice il documento che la segreteria politica prodotto su questo argomento che nelle vostre cartelline che con il Tribunale per i diritti del malato
In questi dieci anni noi ci siamo battuti per una interpretazione di quella legge cioè la legge ottocentotrentatré che riconoscesse titolarità operativa
Ai cittadini nella tutela dei loro diritti e contro una interpretazione che affidava a questo ruolo esclusivamente ai partiti alle amministrazioni con gli affetti che tutti conosciamo
Una eco di questa interpretazione diciamo così statalista e burocratica della riforma sanitaria
C'è stata nel corso della discussione dell'articolo sui diritti dei cittadini nella Commissione affari sociali della Camera
Come potrete vedere dal materiale anche questo allegato che voi avete il gruppo comunista alla Commissione affari sociali della Camera ha proposto un emendamento respinto dalla maggioranza
Che mirava a sostituire completamente l'articolo
Che come sapete è anche il come anche i nostri compagni comunisti sapevano che è anche il frutto di una proposta che è stato introdotto su proposta del movimento che quanto al suo contenuto
Recepisce anche se parzialmente alcuni dei contenuti di questa proposta del movimento
E quindi secondo la proposta
Via emendamento sostitutivo dell'articolo che si chiamava allora dodici adesso è il quattordici
Niente più interlocuzione pubblica niente riconoscimento delle carte dei diritti del malato
Niente comitati per la tutela dei diritti dei cittadini al loro posto la solenne riaffermazione che i comuni e le Province hanno il compito di creare organizzare regolamentare e disciplinare la partecipazione dei cittadini alla sanità
Non c'è che dire la democrazia organizzata verrebbe voglia di affermare che dura a morire
Anche se viene anche da pensare stesa faccia un po'a pugni con la Costituente che il PC propone ma credo che non ci sia da stupirsi almeno per quanto riguarda la sanità l'altro giorno forse lo avrete letto
A Milano è stata fondata dai responsabili del settore sanità del DC la Costituente della salute con trentacinque primari e nemmeno un cittadino
Ognuno del resto si fa la Costituente con chi preferisce ma io spero francamente che il Partito Comunista complessivamente si dimostri in generale più saggio dei suoi addetti alla sanità
Io credo quindi che noi dobbiamo assumerci la responsabilità di attuare questa legge mettendo in campo il potere dei cittadini e credo che da questo punto di vista il rapporto sullo stato dei diritti nella sanità che è forse la più grande impresa che noi abbiamo di fronte
In senso materiale e per il significato che ama abbia proprio il senso di un contributo dei cittadini e al governo del paese
Se lo sapremo realizzare in questo modo è se sapremo interpretare in questo modo il suo significato politico generale e permettetemi di dirlo la sua portata costituzionale
In questo senso io son convinto che il rapporto sia
Un oggetto tanto di politica federativa cioè di concreta tutela dei diritti nel senso
Indicato da dalla dichiarazione sulla tutela dei diritti elaborata dall'assemblea nazionale del Movimento quanto un oggetto di politica del congresso nel senso che ha a che fare con la lotta per la interpretazione del fenomeno della cittadinanza attiva quanto alla sua portata costituzionale sono convinto anche che la politica del congresso nelle regioni da fare nelle regioni che è una esigenza ormai in qualche modo improcrastinabile per le stesse ragioni per le quali siamo qui a discutere di questi argomenti potrebbe iniziare dovrebbe iniziare proprio dalla gestione politica
Del rapporto come una grande impresa che ci può portare al congresso
Sia dal punto di vista della mobilitazione dei cittadini sia dal punto di vista della
Possibilità di dimostrare la credibilità il senso di responsabilità la capacità di autonomo esercizio di potere
E tutti da parte dei cittadini tutti come dati indispensabili per rendere tutelabili di diritti
Ecco io concludo perché ha preso anche troppo tempo ma fatemi dire che questa conclusione sul rapporto sullo stato dei diritti non è casuale e credo che noi abbiamo la fortuna di essere un laboratorio
Del rinnovamento della vita politica in Italia
E credo che questa fortuna ce l'abbiamo anche per la capacità di legare la riflessione politica a una attività di sperimentazione che ha
Sempre nella nostra tradizione queste dimensioni poi esagerate forse ma c'è penso ormai siano necessarie in un Paese come il nostro per fare qualcosa che possa dimostrare
Di avere un significato generale o lavora grazie
Ringrazio Moro di questo introduzione chiaro che si tratta di un un punto di vista assolutamente discutibile cioè nel senso che dobbiamo discutere e dobbiamo deve essere tiene tiene sia nelle sue prospettive di grande cabotaggio sia delle prospettive a a breve termine ad esempio
Interpretazione in
Del rapporto legame forme la legislazione che credo faccia grande problema a sinistra e qui dobbiamo interrogarci appunto
Dove come e in che misura dobbiamo condividere certe posizioni tradizionali tuttora
Diciamo in evoluzione ma presenti della sinistra italiana e quando dobbiamo discostarci nell'interesse di tutti credo anche dell'interesse stesso della cultura democratica e di sinistra è chiaro questo diciamo il tema generale del seminario
Che dovrebbe procedere con questo ritmo non serrato quindi non non abbiamo grossi impegni se non quello come dicevo prima di riflettere
E io darei la parola sia prima Raffaela Milano per indicare addirittura le diciamo che decadenza del nostro calendario e poi a Francesca Scivittaro per qualche indicazione sul metodo di lavoro
E poi dopo
Dunque avete nelle cartelline un ordine dei lavori che abbiamo pensato e proposto che prevede questo nuovo itinerario oggi la diciamo dopo questa prima apertura in sessione plenaria è prevista un'interruzione nel corso della quale dovremmo dividerci pensavamo in sette gruppi di lettura di riflessione che praticamente abbiano per oggetto innanzitutto la lettura di questo testo di questo contributo ai lavori il redatto da quaranta e poi anche l'altro materiale disponibile quindi praticamente al termine di questa sessione durante una pausa per il caffè
Dovreste Riccardi qui all'ingresso ci saranno dei segnati sette gruppi di lavoro l'unica indicazione è quella di comporre dei gruppi di un venti trenta persone al massimo per poter riflettere serenamente e che si distribuiranno quindi le salette
E lavoreranno da qui alle otto poi alle otto interrompiamo per la scena e poi eventualmente previsto una ripresa per un'oretta dopo cena
Per terminare la lettura e un primo confronto diciamo per entrare anche un po'nello spirito della discussione permettere a tutti anche quelli che sono arrivati
Da fuori oggi di insomma di cominciare a trattare i nostri tema della dell'incontro
Domani e noi abbiamo pensato praticamente di fare due sessioni di dibattito chiamando anche invitando degli interlocutori esterni che rappresentassero vari punti di vista con il quale è necessario confrontarsi
Ai quali abbiamo dato in lettura questo materiale che anche noi leggeremo oggi e con i quali quindi poi aprire un dibattito una discussione e quindi i rappresentanti del sindacato del mondo politico delle istituzioni del mondo della cultura
E dell'informazione in particolare lo vedete qui i nella prima sessione di domani mattina ci sarà Giuliano Cazzola per la CGIL Massimo D'Alema
E coordinatore della segreteria del Partito comunista Sergio Mattarella il ministro della pubblica istruzione e Giuseppe Tamburrano storico e presidente
Della fondazione mi nella nella seconda sessione di dibattito invece avremo la volpe e il direttore del TG due Luciano Tavazzano e il presidente del Movida il movimento del volontariato italiano
E poi la sera a cena pensavamo di andare all'aperto a cena fuori insomma neanche un provino romane conservi un momento di break di pausa
E domenica la dedicheremo la mattina per un'assemblea plenaria conclusiva di riflessione
Comuni fino alle dodici e trenta dove prevediamo la chiusura dei lavori ci sarà poi una quota solo per i membri della direzione nazionale di qualche ora prima una riunione per l'approvazione del bilancio che necessaria
Questo è quanto quindi noi dopo questo breve giro di interventi la proposta sarebbe quella di interrompere i lavori
Avere un periodo un venti trenta minuti per prendere un caffè segnarsi nei gruppi e poi daremo inizio a questa fase di lavoro e di discussione all'interno del
Giovanni
No no no
Dunque Raffaela Milano appunto Servola non posto la questione della Cina di sabato sera invece credo che ci dobbiamo pensare abbastanza seriamente perché pensiamo sensate con questo caldo dopo lavorare per fatto il nostro dovere ci sia anche necessità di umanizzare un po'questo nostro amore di renderlo più gioioso e godereccio come dice comuni ecco uno e quindi fa neanche un po'una specie di Mini vacanza romana coloro che vengono da fuori no io infatti è Vendola sostano ogni volta mi infilano vi poi rimango chiusa non riesco mai a vedere niente iniziamo occasione anche per me insieme
Detto questo ecco il benzene pensiamo abbiamo pensato di procedere in questa maniera per quanto riguarda il nostro lavoro sul testo così importanti
E come si è sentito dall'intervento del segretario Giovanni Moro e anche molto delicato il momento
Così importante soprattutto per il nostro movimento ma credo anche proprio per i partiti un'occasione un treno da non perdere direte ripartiti in particolare per la sinistra dei partiti direi di abbiamo viziati precedente se modo c'è la lettura della prima parte del testo con il un dibattito all'interno dei gruppi
Dibattiti in un dibattito Brehme con nella presa di appunti
E poi una breve pausa e la seconda parte di lettura della della seconda parte del testo con altrettanta dibattito il tempo a nostra disposizione il tempio meglio e per meglio dire non si spinse ne sono dopo questa pausa fino una mezz'oretta di pausa poi fino alle venti per poi cenare riprende alle ventuno e trenta fino alle ventidue e trenta un'identica al massimo se siete d'accordo questa sarebbe la nostra proposta grazie per
Di questi interventi c'è una grande ironia perché in realtà non è vero che c'è spazio per l'opzione perché si lavorerà moltissima vedenti capivo e quindi e come tradizione il fondo riusciremo a mettere la testa fuori da qua solo per quelle due ore
Di questa a Monte Mario un ristorante che abbiamo trovato la rotto con sotto un pergolato cioè questa è un miraggio
Per costringerci a lavorare di più e meglio
Quindi se grosso modo e credo che anche qui chiederei il consenso Bolton retorico ironico perché abbiamo stabilito già tutto quanto organizzando tutto quel po'po'di di materiale che va abbiamo mandato vi dobbiamo penso urbi dobbiamo faccio dare la possibilità di digerirlo di Visco per poterne discutere con competenza perché noi dello dove possiamo dire tante cose però in realtà qui si tratta di decidere su degli oggetti mentali che sarebbero le interpretazioni bisogna non sbagliare
Quindici pozzi ci dobbiamo prendere tutto il tempo che serve di corsa ecco questo pomeriggio è inconsueto rispetto alle nostre tradizioni stakanovista e della democrazia diretta di lavoro eccetera quindi del però è necessario appunto mettersi a leggere
Su un testo non è detto Paesi come l'ho fatto io dove detto che sia utile che ma è comunque è un punto di riferimento per discutere c'è sempre ironia in tutto diciamo anche se è utile affermazioni va be
Allora non ci possiamo sciogliere ci vediamo è chiaro che del dopo sabato il confronto e secondo la tradizione di questo seminario della conferenza nazionale
Sarà possibile fare una quantità enorme di interventi Brevi telegrafici eccetera
E di terra che si potranno fare nel confronto con questi rappresentanti del mondo politico sindacale che si misurano con un nostro punto di vista diciamo che la prima volta che viene presentato in maniera complessiva
è il tentativo questo qui se volete maldestro semplicistico di mettere in fila tutte le perle di questa di questo gioiello di questa con la nave soldi esso non sappiamo cosa siamo e di dire che cosa se ne può fare che cosa che che tipo di giudizio politico
Se ne potrà e quindi dobbiamo farlo tutti insieme perché non c'è nessuno nel movimento che detiene le chiavi dell'interpretazione l'interpretazione poi politica o è condivisa o non è interpretazione quindi dobbiamo uscire
Non dico da questo seminario perché sarebbe illusorio da questo itinerario
Che può durare qualche settimana qualche mese dobbiamo uscire con un'interpretazione condivisa resa intersoggettiva comuni tra di noi sulla quale scommettere anche le nostre vite perché no perché il movimento non è uno scherzo la tutela dei diritti dei cittadini non ha certamente una oggetto da tempo libero è una cosa seria quindi riscopre ti amo le nostre vite se appunto troveremo insieme a un'interpretazione sulla quale siamo d'accordo e possiamo costruirci sopra un soggetto storico
Che sia in grado di appunto far fronte alle sue responsabilità allora io
Chiudere questa sessione ci rivediamo insieme domani mattina