Giustizia e carcere: dichiarazioni di Giuseppe De Tomasi

Dove il peso un permesso dal magistrato per dopo sedici mesi che mio figlio sta qua non permetterà di deroghe soltanto veda rifinanziati ho avuto il permesso per venire a vedere mio figlio
Quando sono arrivato a quale Otto e mezzo stamattina io l'ho già telefonato Giuffrida dall'ufficio voi ieri sera adesso il tempo siamo ma niente siamo andati a parlare col direttore
Mio nipote è andato a parlare con il direttore se potranno entrare dirà che liscio dice questo per tra però il montacarichi rotto definiti in un certo i soldi perciò non possiamo far niente badi dell'asse guardie dando una mano
E allora soggiorno da qui
Dieci scalini dai porte non senza
E guardia giustamente retrocede mia responsabilità che chiediamo la mano qualcuno ce l'ha lei quattro cinque veniamo noi
Detto abbasserà stava tragedia per scendere una mezza tragedia
Il colloquio l'ho dovuto fare perché nella sala colloqui le stelle le panche
Sono abitate dal
Altere non si possono spostare e io non c'entro allora mio figlio già dall'altra parte io dopo la banca ho dovuto fare questo colloquio dopo sedici mesi questo colloquio
A parlare così senza potersi dire niente mancava manca abbracciarsi manco abbracciarsi
Io sono settantasei anni sono malato di cuore sulle gambe che sono paralizzate sonante cento maschile su più all'ospedale che a casa
Continuamente e continuamente venivano ceppo quello al polmone quell'altro spero che Gesù Cristo non se ne accorga così tenero questa tribolazione
Mio figlio è incensurato è incensurato e ordinaria quarantasei almeno pagherà appagano pure contravvenzioni non si riesce a trovare la strada per mandarlo a casa ma con gli arresti domiciliari
è una tragedia mia moglie sa malata e che andiamo avanti a questa situazione io sono pensionato ci hanno levato tutto vuole parliamo pure di che tra adesso ve le medicine e non sappiamo che dobbiamo fare
Questa è la storia don disgraziato
Che sta come sto che do trova sempre qualcuno che m'accompagna che si gentilmente si presta
In amicizia perché
Primavalle ce l'aveva
L'altra che mandava la macchina per i disabili domandano più perché stavo le sul giornale perché non ripagano e non viene più nessuno
Uno deve morire in questa situazione io stimo moltissimo
Il Presidente del Gruppo dei Radicali Pannella che si Perrotta fa quello che fa l'impossibile però come tutte le cose qui in Italia non sente nessuno perché
Non ogni frega
Di quelli che soffrono non gliene frega niente a nessuno annessi uno io per farmi la sana e al torace sei mesi devo aspettare
A pagamento il giorno dopo
E così tutte le cose qualsiasi cosa qualsiasi cosa uno diretti sei mesi otto mesi un anno
Devo fare l'ecografia so quattro mesi ancora non ha dato appuntamento se voglio paga ad ottanta novanta il giorno dopo allo stesso posto lo stesso ospedale lo stretto dottore questa la storia
Che non è carico io la sanno tu
Però nessuno prende provvedimenti perché noi frega niente pensano solo a rubare più valore valutandone chi ruba del più e più bravo
Io ho fatto un tempo ma dispiace
Vi ringrazio di essere venuti
C'è da fare
Molto gentile
Grazie
L'altra