Il voto all'Onu sullo status della Palestina. Intervista a Maurizio Molinari

Con accento trentotto voti a favore nove contrarie quarantuno astensioni l'Assemblea generale dell'ONU ha approvato una Risoluzione che riconosce la Palestina lo status di osservatore permanente in qualità di Stato non membro contraria alla Risolo non è Israele innanzitutto ma anche lì Stati Uniti che con l'Amministrazione di Barack Obama e in particolare con le dichiarazioni del Segretario di Stato Hillary Clinton ha a manifestato tutte le contrarietà le criticità nei confronti
Di questa risoluzione ne parliamo con il corrispondente del quotidiano La Stampa da New York Maurizio Molinari
Ma io Paterniti ricorda opposti alla riproduzione presentata
Dall'Autorità nazionale palestinese
Perché chiedeva
Il riconoscimento della Palestina come è stato non membro da parte delle Nazioni Unite
Ottenendo dunque un risultato politico che sulla base degli accordi di Oslo del novantatré novantaquattro sarebbe dovuto invece per ottenuto attraverso il negoziato bilaterale con Israele
I cittadini chi sono garanti degli accordi del novantatré novantaquattro il mediatore pubbliche lì intorno fare fatta e l'allora premier israeliano
IRCAC Rabin
Questi accordi sono alla base del tetto del processo di pace tra israeliani e palestinesi
Si fondano sulla lì riconoscimento reciproco
E la condivisione del principio che credeva a un accordo finale attraverso il negoziato bastano sulle emissioni Simoni del Consiglio di sicurezza tra il tre ottobre due quattro due e quindi per gli Stati Uniti hanno un'azione unilaterale
Come quella interpreta di fatto li delegittima complicando di molto il percolato del negoziato quanto ha pesato atto giudizio nelle trattative in vista del voto sulla risoluzione
La possibilità che in palestinesi possano chiedere diventare membri della Corte penale internazionale che denunciare Israele per crimini di guerra questo organismo internazionale
Data parte
Del negoziato della vigilia una delle maggiori preoccupazioni degli Stati Uniti
E che la Palestina posta adesso in quanto non si trattava aderire a convenzioni stare attenti e tribunali internazionali aprendo quindi nuovi fronti di pensione scontro con lo Stato di Israele
Destinati a complicare molto il negoziato di pace è interessante notare che nelle conversazioni avuti da Abbas con i leader europei precedente al voto inclusa quella con il Presidente del Consiglio Mario Monti
Amati a bassa dato
Farà figurazione sul fatto
Un che la Palestina non intende
Aderire ad esempio ma al Tribunale penale internazionale si
Alla luce della comune contrarietà nei confronti di questa risoluzione da parte di Israele che Stati Uniti si può parlare di fatto di una riavvicinamento tra l'Amministrazione Obama e il Governo italiano guidato da Netanyahu dopo le polemiche le tensioni
Dei mise le settimane scorse sul tema del dossier del nucleare iraniano
E c'è stata una di avvicinamento prima nella risposta alla crisi di Gaza
Ovvero la necessità di porre fine ai lanci di fama per conto alla popolazione israeliana nella
Sud del Paese e quindi l'importanza della mediazione egiziana per arrivare a una tregua tempo e nell'opposizione all'iniziativa palestinese all'ONU ma aggiungerei anche
Nella reazione
Cioè quello che è avvenuto dopo la vittoria insuccesso dei palestinesi all'Assemblea generale
E che i due Stati che qui non si erano posti Stati Uniti e Israele hanno reagito in maniera molto moderata segnatamente del Governo a Gerusalemme
Si è limitato a varare all'approvazione di un piano di tre mila carte a Gerusalemme
Mentre il Governo americano si è limitato a ribadire la propria contrarietà ma nell'uno nell'altro hanno fatto ciò che più avrebbe potuto nuocere
All'Autorità palestinese ovvero un intervento il taglio sui fondi economici l'autorità nazionale palestinese non può sopravvivere in ventiquattro ore spenta i fondi finanziari garantiti dagli Stati Uniti
E anche il passaggio di merci o beni
Che Israele garantisce alla Cisgiordania il fatto che non sono state intraprese azioni sanzionatorie su questi due fronti
Lascia intendere che c'è un accordo Obama e Netanyahu per dare
Modo ad Harvard
Di intraprendere adesso la strada del negoziato alla luce anche di quanto avvenuto con l'approvazione di questa risoluzione che cosa possiamo aspettarci per il secondo mandato per
Sì è un segnale di Barack Obama che dovrà rielaborare la politica estera degli Stati Uniti nei confronti del Medioriente a cominciare intanto dalla nomina di un inviato speciale per questa Regione
Sicuramente Obama deve fare delle nomine alla Casa Bianca
Perché l'ufficio del Medioriente è praticamente rimasto senza nessuno
Efficienza nomine di alto profilo nessun tipo di iniziativa popolare adottato
Sicuramente limiterebbe di Obama nel breve termine
E quello di aumentare il sostegno all'opposizione filigrana per accelerare
La caduta del regime di Assad così come
Di valutare la possibilità di un dialogo diretto con l'Iran sulla questione del nucleare
Però credo che riguardo ai palestinesi
Questo voto
A e destinato ad accrescere l'attenzione sulle mosse di Abba
Soprattutto a parte di fronte a un bivio
Lo equo
Tornare al tavolo del negoziale o aderire al Tribunale penale internazionale denuncia rigore
La prima la scelta di dialogo nella secondo una scelta di rottura
La speranza del dell'Amministrazione che la scelta del dialogo sia accompagnata da un aumento del profilo di abbattere dentro Gaza
Ovvero la possibilità
Il successo politico e diplomatico tenuto all'ONU contenta ad ambasciate
Di tornare a governare
La striscia
Circa masseria tolto con il colpo di mano del due mila sette con una decisione abbastanza inaspettata il Governo italiano si è pronunciato per il sì su questa risoluzione in Assemblea generale dell'ONU sulla Palestina come tu anche anticipava il premier mo'
Ho già avuto dei contatti con i due principali interlocutori in materia da una parte il Governo italiano di Netanya o dall'altra il presidente dell'ANP ma moda a me assente per quanto riguarda invece il Dipartimento di Stato americano come è stata accolta che valutata questa scelta di votare sì
Sì c'è Pappalardi nei delusione dentro l'Amministrazione Obama per il comportamento di quei Paesi europei come la Francia la Spagna e anche l'Italia che hanno deciso di votare a favore della risoluzione palestinesi
La tutela
E anche la convinzione degli americani era che l'Italia rifarebbe attenuta
Gli americani hanno guardato con grande ente della mediazione
Che era in corso tenta di Paesi dell'Unione europea poi fallita per la mancanza di leadership di lady Ashton la titolare
Per la politica estera e di virgolettato europea niente quando si è gettata sostanzialmente il mancato accordo sulla comune
Attenzione a quel punto l'America che rifatta le decisioni delle singole capitali Londra educativi no
Hanno agito in tintoria con l'Amministrazione Obama
Parigi in aperta definita ANIA
E lo sapete data che all'ultimo ora
Roma che è schierata con Parigi detto questo
L'interesse dell'Amministrazione di non agire duale bidoni
Polemici nei confronti degli alleati nella consapevolezza che ciò che più importante qual è il ruolo che l'Europa
Proposta di volgere per spingere
Abbattendo sulla strada del negoziato
Maurizio l'ultima domanda invece per quanto riguarda il dibattito interno negli Stati Uniti sulla cosiddetto fiscal Cliff il precipizio fiscale il Presidente Obama sta mantenendo un'iniziativa forte rivolgendosi innanzitutto al Congresso Amérique e hanno
Ma anche alla business community come anche direttamente all'opinione pubblica degli Stati Uniti a che punto allora la trattativa per cercare di raggiungere quelle vere definito una grande compromesso su questo fronte
Obama rule conta un compromesso con i repubblicani ha bisogno di un'intesa
Perché le riforme
E ha in mente di realizzare nel secondo mandato hanno bisogno da subito di un
Consenso dell'opposizione
Dopo il CIPE alpini fa o della questione del deficit del debito sappiamo che il Presidente infatti ha in mente la riforma dell'immigrazione
Sull'immigrazione c'è già una convergenza colo alcuni importanti senatori repubblicani mentre invece la questione cioè del debito prepara
Il disaccordo e sulla aumento di tariffe e il Presidente propone a mille seicento miliardi di dollari di aumento di tasse per chi ha redditi
Superiori a duecentocinquanta mila dollari annui nel corso dei prossimi dieci anni mentre i leader repubblicani non sono disposti ad andare oltre gli ottocento miliardi
L'impressione e che chiamo solamente all'inizio di una trattativa anche i repubblicani hanno interesse a raggiungere un compromesso ma vogliono forse ottenere di più qualcosa sui tagli
Alla spesa pubblica è una partita
Su più tavoli dentro c'è anche la sorte di Susan Rice candidate alla al Segretario di Stato al posto di chi l'ha ritirata
Obama vuole in quel posto in Repubblica non si oppongono perché la ritengono coinvolta nel grande Papiccio della notte dell'unità del premier avvenga alti
è possibile
Che quando si
Annunciati cita uno spiraglio di accordo su uno di questi
ENI arriveranno poi anche gli altri esse
Grazie come sempre al corrispondente del quotidiano La Stampa Danimarca Maurizio Molinari