Minuzie personali e nequizie universali

Chiediamo innanzitutto lettura di due messaggi giunti al Capo dello Stato e dal segretario generale del Quirinale prego
Buonasera a tutti
Il primo messaggio replica su quale Cascella consigliere del presidente per la stante la comunicazione
Nell'impossibilità di accogliere il credito in merito alla presentazione del libro postumo liquirizia universali minuzie personale
In quella camera dei Deputati in cui il vostro padre per lungo tempo aveva lavorato di Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rinnova i sentimenti di riconoscimento per il servizio reso da Mario Guidotti alle istituzioni
L'occasione è gradita per associare un mio personale ricordo nell'impegno civile e culturale di immagine
Il messaggio successivo di Donato Marra
Segretario generale della Presidenza della Repubblica gentili signore si riferisce alle tre figlie di Mario Guidotti
Vi ringrazio dell'invito a partecipare alla presentazione del libro né quiz universali minuzie personali in programma a Roma presso la Camera dei deputati il tredici dicembre
Concomitanti impegni legati all'incarico che ricopro non mi consentono purtroppo di accogliere la vostra cortese richiesta nell'auspicare il pieno successo del vento il ricordo dall'amico Mario Guidotti la massima diffusione del solito
Che ne rappresenta il testamento spirituale mi ha aggredito rivolgere a voi a tutti i presenti un cordiale saluto ed insieme ha un pensiero affettuoso posto padre indimenticato intellettuale e il giornalista parlamentare
Autorità colleghe e colleghi signore e signori
Davvero compiuta delle sincero che non soltanto formula d'uso
Che la Camera ospita questa sera
La presentazione del libro di Mario Guidotti minuzie personali e né qui grazie universali
Un libro che raccoglie le annotazioni pensieri gli aforismi del signor giornalista e scrittore pensati e scritti dal mille novecentonovanta al mille al due mila dieci in presa diretta diciamo così
Con i grandi cambiamenti della vita nazionale e internazionale avvenuti in quei venti anni cruciali
La raccolta di pensieri di Vidor tempo è per molti aspetti un condensato
Di saggezza di cultura di raffinata ironia che invita a guardare nelle pieghe della storia ricordando lotteria ma spesso dimenticato a verità
Alla base dei grandi processi politici sociali e culturali sia sempre e comunque l'uomo con le sue fragilità con le sue paura e con le sue contraddizioni e appunto con le sue né qui sì ma anche con i suoi slanci ideali con i suoi sentimenti morali col suo forte
Anche se spesso frustrato desiderio di giustizia
Saluto e ringrazio gli illustri relatori onorevole Walter Veltroni i giornalisti Paolo Conti di Tarvisio Barbara Palombelli un saluto particolare alle figlie Ilaria Laurentina Simone
Prima di soffermarmi brevemente su alcuni dei numerosi spunti di riflessione offerti dal volume desidero in primo luogo ricordare lo spessore umano culturale e istituzionale di guida
Un uomo
Che per molti anni ha diretto l'ufficio stampa della Camera dei deputati
Partecipando direttamente alla vita culturale italiana con i suoi saggi una voce critica teatrale letteraria a suo promozione dell'arte la sua attività di organizzatore culturale
Basti pensare al riguardo al premio Chianciano qualche altro povero di Monticchiello da lui fondati e dire
Una personalità quindi poliedrica straordinariamente vitale e straordinariamente ricca di interessi e di curiosità
Un intellettuale un intellettuale sensibile generoso volto costantemente a promuovere la crescita di nuovi talenti soprattutto nel campo dell'arte
Ricca al riguardo così Guidotti dice di sé stesso non senza un filo di autoironia in una delle annotazioni redatte nel due mila e due
Scrive voglio bene agli artisti alle loro espressioni e mi sento felice quando posso fare qualcosa per loro incapace di volontariato sociale anche perché fisicamente stanco realistico quest'altro tipo di volontariato artistico
Mario Guidotti rappresentato
Il legame
Che deve essere sempre stretto solido tra le istituzioni e la cultura tra la politica e la proficua circolazione delle idee
In tal senso voglio ricordare sul prezioso lavoro di curatore della rassegna stampa culturale della Camera un impegno condotta con passione dedizione e grande sensibilità fino al due mila dieci anche quando con l'avanzare dell'età
Le forze lo stavano progressivamente abbandonato
Il libro che oggi presentiamo può essere considerato per molti aspetti il diario di un'epoca o per meglio dire di più e poche racchiuse in vent'anni
Ed è superfluo spiegare il perché vista la portata dei cambiamenti avvenuti nei due decenni a cavallo del millennio
Il diario di piloti comincia con la fine dalla guerra fredda registrando il senso dell'accelerazione storica che si impone all'alba degli anni Novanta come un sentimento nuovo che per molti gradito incertezze
Con
La caduta del muro e con la risoluzione del conflitto ideologico venivano meno paradossalmente anche tante certezze che avevano accompagnato per una vita intera
Scrive il tempo del calendario storico è stato ridicolizzato i nostri orologi non hanno retto ormai è impossibile tornare al promosso fisiologico e solare
La mutazione andrebbe misurata in anni luce
Le ultime annotazioni storico politiche sono invece dedicate alla crisi economica in questi anni osservata com'era nel suo stile e per certi aspetti nella sua vocazione
Sotto il profilo umano
Quello del mutamento dei sentimenti e degli interessi delle persone in ragione della condizione economica e sociale in cui sono chiamati a iter
Ancora parole sue il benessere permane per pochi la povertà tante anzi traccia fallito articoli anche un ampio di speranza in una di quelle notizie che difficilmente conquistano le prime pagine dei giornali
Dopo aver letto su un quotidiano francese che la cultura è diventato una sorta di temi rifugio morale così commenta si fa di più a mostre teatri cinema si fissano i primi sei perché si cerca il prossimo il contatto la solidarietà
Si cercano parole che colpiscono l'anima
Tra l'ottimismo né sorpresa dei primi anni Novanta e le preoccupazioni che i primi dieci anni del due mila
Guidotti registra le tendenze gli stati d'animo collettivi i mutamenti di costume della società e lo fa con una particolare attenzione ai fenomeni che denotano un possibile affievolimento dei sentimenti morali
Le sue note sono spesso intrise distaccato realismo attratti amare un malinconiche ma in nessun caso ciniche o angosciante
Emil Cioran cui più volte si richiama assomiglia per il rigoroso disincanto non certo per il senso di disperazione
Quello di piloti e per molti aspetti il pessimismo dell'antiretorica
Non a caso scrive meglio le minuzie personali che le al test dose prediche universali
Non a caso al pessimismo della ragione che lo accompagnava l'autore univa l'anticonformismo dell'intelligenza invitando a diffidare di quelli che definiva i Soloni
E un forte senso morale ispirava le sue note un senso morale che spetti si esprime
Si esprimeva in un binomio stretto con il senso estetico bello ebbene Antelmi lotti camminavano insieme
Di qui anche la sua forte critica sì credo che sia un aspetto che vada sottolineato soprattutto in questi tempi la sua forte critica le cadute di stile che arrivano frequentemente dall'universo dei media
Virgolette la pubblicizzazione del privato si diffonde sempre di più quasi tutto e tutti in mostra e in mostra anche il dolore troppi si confessano in pubblico c'è un vero mercato della intimità
è comunque impossibile e concludo riassumere in pochi minuti tutti profondi spunti di riflessione che Guidotti offre nel suo bellissimo
Si può solo dire in estrema sintesi che uno di quei volumi da tenere sempre sulla scrivania da rileggere
Perché vi troveremo sempre un suggerimento imprevedibile è un punto di vista originale ritroveremo soprattutto l'intelligenza e la sensibilità di una che ha servito le istituzioni con la stessa mirabile dedizione con Julia promosso e diffuso cultura grazie
Prego ora Paolo Conti che successivamente si dovrà lasciare
Bene personale al quale chiede obbligatoriamente presenziare posso dirlo la recita di una bimba
Chiaro che
A priorità assoluta
C'è una complessità in questo prego Paolo contenuta nella parte
Ringrazio il presidente Dini per avermi tolto da questo piccolo imbarazzo quando ha accettato questo invito con immenso piacere non sapevo di questa successiva questione ma appunto
Lui sa di che cosa si trattasse andò a sua volta padre io vorrei prima il tutto ringraziare in modo non formale
Ilaria Laurentina Simonetta
Per avermi scelto come introduttore dell'impero ti fa parte perché non capita
Abbastanza così se spesso
Che è una persona con cui si lavora possa essere riconosciuta come un interlocutore anche affettivo e quindi questa è
Per me una gratificazione notevole
Io ho condiviso un vostro padre una bellissima avventura la conoscete benissimo okay il
Tre mila denunciano e lì ho avuto la grande fortuna di individuare
Questa persona
Una individualità molto rara nel senso che vorrei cominciare
Molto brevemente solo poche righe siamo a Montepulciano il luogo è la mia casa di campagna Montepulciano da sempre
Tengo tengo appesa al muro nel salotto di ricordi famiglia due foto storiche mie ospiti le notano da decenni del mosto dimostro come parti nel mio passato dica seguito ci sono tra quelli dei miei genitori e dei miei nonni e bisnonni
E qua una foto e con Aldo Moro per del mille novecentoquarantatré di mezzo secolo fa alla vigilia di una data infausta l'otto settembre
Siamo sotto gli alberi nel mio giardino
Un compito dei giovani e adolescenti Azione Cattolica con Moro al centro era allora presidente della Fuci
La mia testa di ragazzo sbuca tra la sua è quella di un amico d'infanzia sorridiamo tutti anche Moro con la sua suore mestizia erano tempi cupi ma si sperava nell'imminente fine dalla guerra e invece
Anche la foto con Fellini è stata scattata Montepulciano nel giardino della mia villa nel sessantatré Fellini aveva ancora i capelli verrà più magro in estate mi faceva visita con Giulietta assisteva i giochi dei miei figli allora bambina
Bambine Simonetta ilare Laurentina che correvano tra le regole
Sotto fronte dei licei dei chili ecco qua io credo si trovi immediatamente la chiave di lettura di Mario Guidotti
Cioè insieme un esponente della Resistenza
Un grande intellettuale un padre di famiglia un nuovo legata al proprio territorio una persona in qua è in grado di guardare negli occhi il proprio tempo di decodificare e quindi una persona che è riuscita ad attraversare
La seconda parte del Novecento da protagonista il da personaggio chiare non a caso qui approvato appunto alla Camera dei deputati io ricordo con particolare affetto che le attitudine professionale
La sua attività le ultima legata alla rassegna stampa culturale visto che si tratta di un assertore che
Nonostante appunto il famoso articolo nove della nostra Costituzione ci obblighi obbligherà ripubblica tutelare i beni culturali incluso il paesaggio non sempre
Riesce in questa in questa attività allora tu chieda in quanto in due parole e Mario Mario era
Un personaggio molto inquieto perché
Mio
Raramente ho trovato una
Una frase forte come questa in che non mi sono interruzione l'inferno e spesso è dentro di noi e nessun mega chirurgo lo estirpato messe insieme a mille riflessioni politiche questo vuol dire
Che era un nuovo che non si sottraeva all'angoscia esistenziale
Che romanzo novecento raccontato così con questa
Chiarezza e non si sottraeva
Alle domande ultime come possiamo chiamarle però nello stesso tempo era un uomo attivissimo e
Appunto
Perfettamente in grado di conti maneggiare della realtà che lo circondava in particolare la realtà politica
Se voi attraversare questo libro vedrete che quel protagonista della Resistenza quell'amico giovane di Moro
Passa da un atteggiamento già e dai primi tempi di questa avventura editoriale che lui aveva curato con grande affetto
Già molto disincantata alla una conclusione che fa il paio con in qualche modo la disperazione esistenziale che accompagna qualsiasi intellettuale sia
A un passo dal
Fine della propria vita questo perché lui come dicevano le tre figlie poco fa aveva un
Un legame fortissimo con le istituzioni
Non sarebbe stato diverso non poteva essere diverso perché essendo appunto un uomo
Che aveva avuto quell'avventura nel con la Resistenza non certamente all'inizio non poteva essere un uomo che il
Capace di affrontare tutto questo con disincanto immediato era uno che ci credeva
E alla fine è successo qualcosa è successo che
Lavorando in questa istituzione lavorando soprattutto nella politica e improvvisamente si rende conto che qualcosa si è fratturato e purtroppo voi
Diversi vediamo oggi li vediamo tutti quanti sotto i nostri occhi crediamo
Cosa sta cosa sta accadendo
Non so cosa direbbe Mario di queste ultime ore nove la più pallida idea posso soltanto immaginarlo certo è che
L'operazione lo faceva lavorando era quello di trovare un ogni giorno le stesse motivazioni che variavano spinto
A ad approdare qui alla Camera dei deputati
Un'ultima cosa che vorrei dire è
Questa sua capacità di sentirsi cittadino del mondo e nello stesso identico modo non sentirsi mai nello stesso posto lui a un certo punto scrive
Mi sento sempre più lontano siamo sempre nell'ultimo periodo che brutti ovvio di questo libro è quello che amo di più perché
Penso che ci sia il marittimo vero l'uomo più più utenti in più denudato da tutte le sovrastrutture
Mi sento sempre più lontano lontano ATO dove non lo so lontano da casa se non ci sono lontano da un altro dove se ci sono a Roma come a Montepulciano New York come a Nairobi
In questo senso e lontananze uno struggimento quindi consuma eppure dopo una sosta devono fuggire da una condizione psicologica da un sentimento da un luogo da una compagnia
Non mi è possibile da me stesso ma non riesco nemmeno a stare completamente solo come stesso
Ecco qua anche qua non non sembra un trattato non sembra una storia politica nel nostro sociale veramente una soglia psicologica eppure l'UE ha il coraggio di consegnare alle future
Una sensazione così forte così profonda
Che fa il paio appunto con una questo questa analisi che abbiamo Occhetto che possiamo seguire lungo il libro l'ultima cosa che vorrei dire
E questo rapporto con la FIBE perché ieri mi ha colpito moltissimo lui naturalmente è sempre stato un uomo
Pieno di di fede un anelito religioso molto forte attraversato da quella razionalità appunto di etica di un certo modo di essere intellettuali completi punto come è stato nella seconda parte del Novecento
Lui era il novantasei dice chicas all'ottantanove ritocchi signore mille anni sono come il giorno di ieri che è passato con un turno di villa nella notte e quindi siamo ancora di fronte a una fede forte una fede
Che non conosce sono alcun genere di dubbio invece alla fine questa malattia che lo ha tormentato io ne sono doppie stimolo insomma
Signor saputo molto
Mi lui dice
Dopo aver descritto questa questa tristezza questa affaticamento di non essere più autonomo di
Sanzioni morti impotenza di fronte a un evento che Santo prossimo che sento come un canale calcagna che minaccia mista calcio col fiato sul collo Dio aiutami cammino a forza di credere
Ogni sera recito Rosariello domenica non perdona e la messa in aggrappato una fede che sento incerta che traballa come le mie gambe anche qui c'è una confessione però mi pare che alla fine la relative
Sia quella che io trovo nelle anziché finali che sono state messe giustamente come conclusione di questa storia che appunto politica culturale sociale umana personale
L'amore per le mie figlie donna diversissime tra loro prima Binda cui Donato Moore oggi quasi mamme che si prendono cura di me un babbo stanco e triste rammento se pessimista ma vorrei invece che si ricordasse di Udine
Come quella persona che le ha sempre sostenuto e nelle scelte importanti anche se sbagliate non le ha mai distolte da loro volontà volevo che camminassero accadessero si alzassero da sole
Figlia mia violato entriamo tanto portare comunque qualcosa di mi
Di qui ridere piangere riflettere ecco io penso che una persona così importante che alla fine della vita
Riesca consegnare il senso di una rete Fede che è quella che nella famiglia nell'aver dato la vita tentazione sia
Il sigillo di una personalità straordinaria come quella di Mario Guidotti grazie
Grazie a Paolo fonte ora Walter Veltroni
Mario era in primo luogo una persona molto gentile molto curiosa le due cose spesso tendono a coincidere
Le persone gentili le persone che sono umanamente accoglienti sono in generale a persone che hanno curiosità per gli altri
Che non credono di avere già dentro di sé tutte le verità tutte le ricette e tutte le spiegazioni in maniera così io lo ricordo anche negli ultimi anni quando ci si incontrava quasi sempre in Transatlantico nella buvette
E lui aveva sempre qualcosa da dire che riguardava le sue curiosità di questo tempo dall'avidità che erano per lo più curiosità intellettuale e culturali legate agli ambiti di una passione che questo libro racconta perché questo libro e
La testimonianza di un uomo
Che aveva mille passioni
Come tali le viveva
Come tale ha conosciuto l'ambizione di veder realizzate queste passioni di vederle
Messe in campo e al tempo stesso la delusione di quelle che non avevano avuto dalla realtà la corrispondenza che mi si aspetta
In questo libro è il racconto di una persona ricca
Con dentro lo hanno detto il Presidente lo ha detto Paolo Conte lo ha scritto dentro una grande e profonda convinzione religiosa
E al tempo stesso uno sguardo critico laico su tutte le cose del mondo compresa la religione
C'è
Soprattutto nella parte finale ma questo è in qualche misura
Inevitabile
C'è un crescente pessimismo quando dico inevitabile non lo dico solo in relazione al fatto
Che il tempo della vita tende non sempre arrendere meno fiduciosi nel futuro
Ma lo dico perché obiettivamente le cose sono fatte più difficile dunque Mario che già di temperamento era inclina a guardare le cose con una certa malinconia
Vedeva in quello che accadeva una conferma alle sue tesi e tuttavia
Nell'ultimo
Di questi brani
Lui scrive
Voglio forzarvi alla mia veneranda età dimostrarmi diverso di abbandonare il mio è nato pessimismo cercare la luce la positività nelle cose nelle persone
In questi anni ho riscoperto l'affetto di tanta gente che mi è stata vicino condividendo gioie e dolori quotidianità e miserie e ho realizzato che a volte difficile stare accanto ad una persona triste è pessimista depresse negativa
Quale spesso sono stata è solo
Alla nostra età la felicità anche alzarsi bene la mattina sollevarsi in piedi ed affrontare una nuova giornata trovare una piccola lettera di una persona che non rammentarvi più
Una passeggiata del verde e Montepulciano o Tremonti di Roma
Felicità è esserci tra virgolette per condividere qualcosa con qualcuno queste sono le ultime parole
Scritte di Mario Guidotti e questa espressione finale che tra l'altro riecheggia
Una frase
Scritta
Dall'autore di un testo che poi è diventato
Un bellissimo film vision perché siamo in fuga wine perché dice la felicità è tale solo se condivisa questa espressione esserci per condividere qualcosa con qualcuno forse illumina il complesso del libro
Non è mai il libro di un uomo solo
Il libro di un uomo che si è sempre sentito in compagnia non solo della propria famiglia del proprio figlio che amava come
Raccontato in questo libro ma anche delle proprie convinzioni religiose e politiche e culturali
Un certo punto di questo libro
C'è una frase che detta a partire da una
Posizione anche legata se volete ad uno sguardo più tradizionale sulle cose del mondo
Però a un certo punto Mario dice c'è un male oscuro oltre le difficoltà economiche all'origine di questa scelta si riferisce all'aumento di divorzio delle persone che scelgono di vivere da sola cosa che lui non comprendeva perché
La felicità da condividere con qualcun altro
E diceva sempre più l'Occidente single
Ora proviamo ad estendere questa considerazione dall'ambito familiare dove
Eppure
Fondato di una certa ragionevolezza perché
Non è vero che
Tutte uguale nuove condizioni nelle quali un bambino cresce sono diverso in circostanze diverse
Ma proviamo ad allargare come se facessimo lo dico per la parte cinematografica una famiglia una panoramica all'indietro e potessimo guardare l'insieme dello scenario
E vedremo che obiettivamente l'Occidente single mai single o tende ad essere single nel senso che nel corso di questi anni è maturata l'idea che in fondo la vita eh puramente e semplicemente agonismo
E che gli altri non sono una risorsa ma un pericolo
E che come tale devono essere affrontati anche qui ci sono delle parole che mi sono molto più asciutte edili primario un certo punto dice
Nel due mila due si è detto che dopo l'undici settembre del due mila uno niente come prima
Anche per le nuove forme di paura l'odio la paura sono collegati in questo inizio di millennio paura di tutto ho paura di tutto ciò che la scienza continuamente scopre
La tecnologia produce per colpire paura di ritrovati chimici di armi batteriologiche paura delle offensive psicologiche paura dell'antrace del carbonchio ma anche delle scoperte omicidio degli psichiatri contro cui psicofarmaci
E antidepressivi niente possono fare paura e paradossali di salire in una Erwin certi treni metropolitane
Due può essere più facile il contagio nel caso di attentato batteriologico in ascensore paura di passeggiare di notte da soli o in coppia o disarmati paura di un odore di gas
Paura di un uomo di colore magari pacifico povero paura di uno troppo Barbuto abbronzato paura di una lettera senza mittente sulla busta bella espressione
Paura di una città folata serale
Proviamo a mettere insieme queste due cose di Mario la paura
E l'idea che la felicità e condivisione e la considerazione che l'Occidente single e allora come in un puzzle questi pezzi del mosaico cominciano a comporsi
E si va dentro il cuore dell'esperienza di un uomo che è cresciuto con una formazione culturale e politica ispirata al principio che invece
La solidarietà
La fraternità la comunità il senso di relazione tra gli esseri umani quello che dà un senso vi è una ragione alla verità c'è ancora una frase che Mario un'espressione che Mario usato nel novantotto
Diminutio personali nei quiz universali che raccolgono e da nove anni sembra avere in comune la negatività di questa fine di secco di millennio
Il mio minimo riflette il male il dolore di umanità di questo periodo un periodo che finale solo convenzionalmente in Occidente
Proprio oggi qualche giorno fa su Repubblica c'era l'anticipazione di un saggio sulla fine del mondo
Che però cercava di riscrivere lasciamo stare i maiali tutte le fesserie legate a
Speriamo grazie si sa mai sempre
IMAIE non se ne abbiano a male comunque abbiano considerazione della nostra umana condizione
Ma
L'idea che noi occidentali pensiamo che ci sia la fine del mondo se andate a Singapore o in Vietnam non pensavo che ci sia alla fine del mondo anzi penso che questo sia il migliore tempo della loro storia
Allora probabilmente è questa
Considerazione che Mario faceva è una considerazione che
Assomigliare accompagna lo spirito e la sostanza della sua ispirazione
Al comma due considerazioni finali una che mi ha molto divertito e che dimostra che Mario era un uomo anticipatore
La leggo semplicemente capirete che cosa parlo
Non ho capito bene da quanto tempo io sia esserlo sia da rottamare
Mille novecentonovantanove
è chiaro dove Renzi diciamo attinto
Temo che oltre i ministri finanziari esperti altri lo pensino come alcuni miei colleghi si può andare in pensione prima ma anche
Con la rottamazione il limite della vita consapevole spostato chissà fino a cento ed oltre anni mica ci sono solo gli antibiotici alle vitamine è un trend che non si dovrebbe arrestare ma se noi non rottamati da sessanta e più anni in su rimaniamo inutilizzati sia pure in recinti dorati potremmo avere una vitalità esplosiva e sconvolgere quindi equilibrio
Perché l'ironia della storia capovolge ogni cosa e concludo solo dicendo questo che se voi siete qui e se tutti noi siamo qui
è per l'affetto che avevamo per Mario per la sua grazia umana intellettuale
E anche per l'affetto per quanto mi riguarda per Ilaria per Simonetta per Laurentina
E vorrei che lo consentissero da tutti noi
Siamo qui
Quella fisicità di affetto che Mario ha descritto è uno dei suoi delle sue considerazioni riferita a quello che nonno Laurentino faceva e diceva Guidotti son passati
Cioè tendono
Ad abbracciarsi vorrà che sentisse questo sentimento
No
Allora grazie a Walter Veltroni
Dina disagio analista
Ringrazio il Presidente Fini per aver
Ospitato questa bella iniziativa e naturalmente
Ilaria Laurentina Simonetta Guidotti è figlia di Mario e poi anche l'editore Avanzini che vedo qui perché ha avuto così nella
L'idea di inviti evitare questo deliberato e perché in un certo senso spaccando editore che alcuni saggi e quindi
Mi fa piacere rivederlo qui
Per Mario Guidotti ha centrato in pieno il pensiero del tardo Novecento del postmoderno al contemporaneo
E in questo libro minuzia personali nettezza universali mette proprio a confronto con la che sono le contraddizioni di fine millennio dal mille novecentonovanta poco dopo la caduta del muro fino al due mila dieci sei a oggi
Per questo oggi che ha segnato dalla crisi non è facile definire Mario Guidotti un semplice intellettuale
Perché noi tutti i figli del Novecento siamo legati a quel senso di smarrimento per dirla alla francese quel dei Paesi in mano quell'inquietudine che si leggeva sul volto di Mario Guidotti nella sua
Adesso atteggiamento continuo che lo consumava
E credo
La stessa
Che poi è stata
Distrae letteratura è ospitata e raccontata nell'inetto inetto è un modo eroi ma direi anzi un anziano e lo stesso che nel titolo primigenia o della
Romanzo di Svevo volatilità
E proprio questa capacità di antieroi che Mario ha messo in in atto con la solita per me è stato un grande maestro di giornalismo perché certamente
Quando muovevo i primi passi mi ha un po'
Così insegnato a capire cosa fosse anche il cinismo di questo mestiere
E nello stesso tempo mi ha dato mi ha esaltato quell'amore che già avevo ovviamente ter la letteratura per l'arte per la cultura e con
Un intellettuale ma definirlo ripeto è troppo intellettuale non è un termine che mi piace quindi vi è un pensatore
Una persona che amava essere relativa così come
La reattività del mondo di oggi
Una persona che ha centrato in pieno il pensiero debole e tutti sappiamo che l'interprete maggiore di questo pensiero e Gianni Vattimo
E quel pensiero debole che riesce e che ha capito che
La storicità e la storia la cultura vista in una sola non solo spessore unitario non ha più ragion d'essere
Sono caduti tanti miti troppi miti da quello della razza a quello del delle classi
E quindi alla fine a questa forza del pensiero debole importante per capire che c'è un relativismo e una poliedricità molto importante della nostra storia attuale
Quella stessa che Guidotti ha vissuto esaltando tracolla ma i mass media perché non era solo una persona
Posta appassionata la quale naturalmente piaceva scrive e ricordo anche quei libri bellissimi conoscesse di lo scrittore disintegrato
Il centro il diritto dove sempre le suo tema centrale metteva questo dettagli smacco fa suo essere da una parte e nello stesso tempo estere
Da un'altra chissà dove e la forza dell'al pensiero debole proprio nel capire che in questo caso relativo di culture diarchia di differenze
è proprio la forza del dell'essere umano del futuro la capacità quindi trovare dei punti di riferimento dei punti
Cruciale del proprio essere del saper vivere attraverso il caos certo
Non è facile ma Guidotti rappresentato appieno il destino della razionalità occidentale il tramonto della metafisica e punto come dicevo prima il pensiero debole
Questo
Lo ha fatto anche con la sua fisicità perché era un uomo consumato nello spirito come nel fisico questa sua magrezza che lui quasi ostentava e nello stesso tempo ironicamente con criteri ANIA tutta toscana sbatteva in faccia
Ed era la sua forza perché era la capacità della
Di un uomo che nonostante tutto credeva inviterà sullo stesso piano due cose che molto spesso vengono separate
Ovvero l'umanità e la cultura non era quindi intellettuale come diceva Roland
Il musicologo era al di sopra della mischiare un intellettuale che bisogna tra la gente nella gente era una persona che
Metteva sullo stesso
Noi pensiamo contro di noi la sua terra Toscana di Montepulciano come quello del pensiero del grande politico oppure della delle persone comuni che incontrano
Fondamento di questo pensiero debole quindi a codificare questi valori oggettivi e validi per l'umanità ma Mario Guidotti andato anche oltre forza riuscito a capire come
Lalli il concetto di massima ideologia che veniva così
Accusato naturalmente già anticipato dal
Dall'altro grande fratello di Orwell era in realtà già superato perché questo modo di vivere nella
Dite attuale cioè di questa capacità tra tutti mettiamo il cinema con la sua velocità di
Dare immagine velocizzare culti la cultura ma di avere anche offerte continua come poi sono state e lui le ha vissute ovviamente in maniera
Insomma dal un uomo del Novecento che
Londra potute Dieter in maniera esaltate così come le vivono i giovani citazione internet quindi
E la televisione tutte queste offerte alla fine rendevano un personaggio
Questo personaggio un ma
Ad oggi questo retta postmoderna qualcosa di dispersivo nello stesso tempo di di di forte
Ovvero non era quindi la mazza ideologie ad accusare perché sapeva bene Mario Guidotti che quella
Ma mitologia il nostro cento da cui ripartire
E come poi a un certo punto l'allora quello che diceva Nietzsche miccia
La capacità di vedere
Il mondo reale sarebbe diventato Palma delle Palme favola si ormai attualizzato né viviamo in una realtà dove
L'immaginario eh in presa diretta
Viviamo in questa realtà virtuale e Guidotti lo faceva continuamente lo faceva in tempi non sospetti lo faceva con i suoi cellulari che utilizzava
Citi saggia pertanto tento in ogni parte del mondo lo faceva con la sua capacità di stare
Sul pensiero della gente
Ma al di là di tutto Guidotti come dicevo prima ha saputo esprimere un'umanità che non è facile perché molto spesso
L'arroganza il narcisismo così dei di chi sa così dei sapienti o meglio di
Di quel certo intellettuale che per fortuna stiamo cercando di mettere da parte
è riuscito lui a scarni citarlo
E felici Vasco Rossi Carlo attraverso questa favola proprio della ma dei pasti media infatti il
Nel senso di dare anche questo premio che speriamo venga presto molto bruciano essa è stato annunciato qualche
Settimana fa
Sembra una sciocchezza ma non lo è perché è proprio
Dalla sua capacità di rivivere e di
Donare fino al il senso la formazione della massima ideologia che Mario Guidotti a
Allargato anche il sapere sapere dalla cultura per sapere del così alla gente che
Come i suoi amici io come tutti gli altri non non erano magari neanche attenti
Ma soprattutto una cosa poi divertente di Mario e che tutti quanti minuti ho conosciuto risalta indimenticabile l'ironia la capacità di
Andare sempre in giro mi ricordo con questo suo peperoncino a volte in tasca diceva Mario ma che te ne fa insomma sei
Perché era la sua doglie la sua forza di Energia che voleva spezzare a tutti costi anche quando negli ultimi anni non era
Così
Rampante così velocemente lo teneva e dava uno così un un simbolo della sua
Capacità
Ma il lettera lei nelle minuzie personali e liquirizia ce ne stanno tante difficile raccontarle tutte sicuramente
La parte iniziale la parte finale quelle che ho letto di più che mi sono rimaste dentro hanno un filo logico indimenticabile perché c'è una grande libertà di immaginare ma c'è anche una domanda fino a che punto la libertà di pensare
Fino a che punto si assiste oggi ha questo di recarsi o ad una sottile assi della soggettività degli individui
Ovvero possiamo veramente essere certi nell'immaginario collettivo sia
Quello virtuale di cui parlavamo prima dei mass media possa
Essere qualcosa che moltiplica le potenzialità umane oppure invece un pericolo
E questo invito a chi si fa strada in una concezione ideale che alla banca proprio nella base proprio il suo principio di realtà al punto che ormai la realtà
Coincide con le immagini e ancora una volta non riusciamo a distinguere se
Lalli quello che era il suo pensiero
E si chiedeva proprio negli ultimi tempi ma siamo forse precipitando nell'idolatria
In che senso egli ci fa osservare i fatti Mario che
In una che è opportuno è opportuna una riflessione sull'atteggiamento dello moderna nei confronti del mondo mediatico che tanto lui amava e tanto più esercitava
Che non viene più avvertito come rappresentazione fedele o distorta che stia delle cose ma come la cosa stessa
Che è la forma laica che assume oggi l'idolatria
Però nello stesso tempo
è pur centrale ed è naturalmente è ovvio che i mass media hanno avuto un ruolo preponderante nell'evoluzione della società postmoderna
Plasmano come ripeto questa società contribuendo a renderlo più trasparente
Non più consapevole nemmeno più illuminata come si potesse pensare un tempo ma al contrario
La rappresentano come complessa e caotica e proprio in questo relativo caos il fiatone no queste speranze dell'emancipazione di un essere umano e di un essere intellettuale e di un
Per studi una persona che ama davvero l'arte la cultura come solo e soprattutto direi più che solo Mario Guidotti sappia fare
Guidotti era consapevole che in ultima slide in analisi la la libertà derivante dall'esplodere della comunicazione generalizzata poteva anche degenerare
Della voce del Grande Fratello ovviamente nella banalità stereotipata nel vuoto del significato e quindi in questo purtroppo ogni ogni vediamo tutti i giorni questa esaltazione della tv e dell'immaginario come qualcosa di reati che piumone
Ma in realtà
C'erano
Anche in questo suo modo di partecipare mass media un segnale molto importante ovvero forse noi ancora non siamo pronti nonostante tutto nonostante gli strumenti che ci vengono dati tutti i giorni anche ma abbiamo ancora degli orizzonti Chiu
Sì unitari che noi che non ci rendono ancora pronti ad una
Cultura l'uscita culturale pluralista
Che anni quindi il relativismo quello che lui metteva in primo piano sempre
Relativismo e che significa amare sempre le differenze questa esperienza di oscillazione del mondo postmoderno come chance di un mondo nuovo di esseri umani era proprio la prerogativa di Mario Guidotti
Che ci ha regalato costantemente non solo alle sui libri ma nella sua voglia di vivere alla fino alla fine anche quando era stanco anche quando si trascinava con il suo bastone continuamente dalla Camera a casa e lo vedevo che mi chiamava per prendere un caffè
Stando io qui vicino lavorando sta infatti ha fatto la una e nonostante tutto fino alla fine è stato imbattibile questa sua Energia che
Certo era pessimista
Ma
Paradossalmente non lo era perché questo suo pessimismo dentro generava una una voglia una falla sull'energia che andava oltre il grazie a cosa mi domando e credo che tutti siamo d'accordo a questa forza di solidarietà
Che forse perdiamo e non dobbiamo più perdere perché è qualcosa questo il messaggio più grande che ci ha lasciato Mario
Arte cultura letteratura attenzione ma non arcisicure intellettuale ma soprattutto voglia di rendere questa cultura è questo
Modo di essere amanti del dei mass media dell'arte della cultura e tutto ciò che è virtuale oggi sempre di più essere un mezzo per
Aumentare la solidarietà non disperderci e questo caos che lui leggeva che esiste penso che durerà ancora lungo questa crisi che dobbiamo affrontare la possiamo solo risolvere questo modo in una solidarietà forte trasversale
E questo grazie ringrazio Mario Guidotti
Questo insegnamento ancora oggi
Ci consente di poterlo raccontare grazie
Grazia fino al riesame
La Barbara Palombelli
Poi una sorpresa finale
Allora io devo intanto ringraziare
Non solo decide di Mario
Ma devo ringraziare tutti quasi tutti quelli che sono qui presenti perché voglio ricordare che cosa era per una giovane giornalista non voglio fare quella che ricordando un altro parla di sì lo farò per pochissimi secondi per
Ricordare il mio incontro con Mario Guidotti e che cosa no io avevo ventisei anni almeno centottanta
Entrare qui con l'accredito di giornalista parlamentare era ed è ancora probabilmente per molte
Giovane giornalista un'emozione incredibile
C'è stato un direttore che deve
Nocivi diventa diciamo senza qualcuno che esprime una volontà tra l'altro si dà un piccolo aumento di Stifani già c'era l'articolo sette del contratto giornalistico
E si entrava qua ecco quando si entra l'acqua nel mille novecentottanta per me era come vedere
Delle figure
Veniva quasi da toccarli perché ci sarà dico Berlinguer Sullivan non sarà
Giorgio Almirante tra l'altro loro avevano un feeling come prassi scopi
E quindi poi alla fine la sensazione entrando qua e che ci fosse veramente una famiglia istituzionale
Di questa famiglia istituzionale c'erano poi i di giornalisti diciamo voglio dire vecchi perché chiaramente era insomma ma riesce a trent'anni di Udine quindi non non ragazzo probabilmente come li considera avversari
Però insomma erano quelli più grandi e devo dire sinceramente quindi era una cosa che forse non tanto interessante per voi ma permessi
Io ho sempre avuto una passione per la memoria e per le persone grandi da salvare Gianni Letta che mi fece il regalo della vita mi presentò Eduardo De Filippo e Paolo Stoppa
Quando Gianni Letta ebbe una parentesi diciamo così vi fosse passata vacanza chiamiamola così e giardini dai suoi impegni istituzionali seri ributtato nella cultura nella frequentazione e perché faccio questo parallelo
Perché i personaggi come Mario non erano proprio così ascoltati dalle Giovanni il giornalista rampanti né tanto meno
Di si Piazzi esito Gianfranco piazze esiti e altri che praticamente dire vanno a Montecitorio
Noi venivamo qua ragazzine naturalmente uno dovrà inseguire la notizia però io passavo veramente le ore questo voglio dire alle figlie perché li voglio raccontare anche
Il Mario che non hanno visto che non hanno conosciuto a sentire le sue storie appunto avesse storie del teatrino esse storie treni a Chianciano che poi ha avuto
L'onore la fortuna di ricevere poi ho avuto la fortuna di ricevere diciamo appuntate libro grazie
è stato così tanto accolte così ben illustrata perché
Mario ci teneva moltissimo e devo dire che ho sempre trovato una persona
Ed ero inquieta molto inquinata probabilmente anche fisico traduceva l'avete già detto questa inquietudine
Però era l'inquietudine oggi rileggendo questi ventidue che passano venticinque quasi anni si può veramente rileggere l'inquietudine che ha vissuto questo palazzo
Perché il Mario nella sua nel suo diario personale se si legge tutto di seguito si scopre che lui ha capito forse prima di altri
Che qui sta il potere stava abbandonando lentamente il Parlamento qualcuno dice per una scelta lucida di Carli Guido Carli che nel novantuno si consegna le proprie situazioni dalla Germania
E poi per la realizzazione di quella che Ugo La Malfa teneva moltissimo e cioè le Regioni e la vera il vero decentramento che ha prestato progressivo di fatto questo palazzo è stato svuotato
Al suo potere io credo negli ultimi anni insomma ci si interroga molto su che senso abbia cambiare maggioranza per poi non poter decidere nemmeno se lo stabilimento balneare
Dove siamo abituati ad andare possa continuare diciamo a esistere e o meno perché lo decide la direttiva europea o quanto debba pagare l'affitto quanto duri il suo affitto
Ecco io credo che il Mario oltre a viverlo personalmente questa inquietudine nel vedere anche sparire tante figure tanti amici tanti tante persone
Abbiamo poi questo libro abbia pure una valenza politica che forse non è stata ancora messa in luce la valenza politica di un testimone
Che non hai parrocchie che non ha condizionamenti e in questo devo dire che
La scuola Moro tra insomma ha dato Alitalia credo moltissimo anche
E poi vorrei anche dire un'altra cosa pensate chi erano e i giornalisti che collaboravano con i politici
Qui lo dico perché sono diciamo non ho mai collaborato neanche come anche riletto interviste quindi posso dire dopo trent'anni di professione più
Di non avere mai avuto questa esperienza però ragazzi cioè chi
Sono lui scelto ad hoc anche da un politico come Sandro Pertini quando viene
Fra il Presidente la Camera qualche questo ci dice la qualità della persona perché lo sguardo attraverso la cultura
Qui c'è Peter ordino basiti è un'altra del testimone di quegli anni sarà insieme a Gianni Letta io credo che
Il giornalista anche uomo politico o anche stato di politica e naturalmente qui c'è Walter Veltroni
Che ci rappresenta da questo punto di vista al massimo livello se
Cambia pro
L'esposizione e guarda attraverso la cultura i fatti del mondo infatti anche della cronaca lei persone
A veramente una marcia in più questo è il regalo credo che ci abbia fatto Mario quello di non dimenticarci nella fretta di nel consegnare il pezzo di scrivere utili
Fare quello che facciamo come giornalisti io vedo la sua lezione che peraltro mi ha dato tantissimi consiglieri questo devo dire dovrei ringraziare adesso oltre appunto attraversano i radicali di Brini che mi mandava
Tanti consigli piccoli ma preziosi perché quando si arriva qua insomma si è molto intimoriti se molto spaventati è importante anche una presentazione però ecco
Passare un pomeriggio con Fellini fortuna che anch'io ho condiviso nella mia vita
Ti riporta poi immediatamente probabilmente quando scrive la nota politica la scrivi
è un altro modo
Andare a teatro come far Gianni tutte le sere faticando moltissimo pur dovendo essere scrivanie inglese diciamo acrobazie forse probabilmente ti
Si allarga lo sguardo e questo mette sempre rarissimo diciamo al sequestro che molti molti giornalisti purtroppo
Siamo a senso unico cioè non ci stacchiamo magari dalla quella che è la cronaca politica la nota quello ma dato il buco che dirà quello a Porta a Porta Dio a Ballarò
Ecco l'elezione di un uomo così carino così dolci anche ragazze devo dire un uomo molto dolce molto paterno io o per sapere a mio parere quindi forse cercavo anche nell'ascolto
Di tutti questi maestri anche qualcos'altro e Walter stamane di che si tratta qualcosa che ti lega
Alla memoria degli altri perché vorresti che fosse tua io credo che questo libro e concludo
All'inizio
Possa essere aperto come fosse oggi perché lì le analisi sulla RAI di analisi sulle facce le analisi e la politica del novantadue novantatré
Non sono l'unico a dirlo di Mario potrebbero essere pubblicate oggi
E così come riuscirà conta qualcosa che è molto vicino a me non ci racconta che la sofferenza della vita
Sofferenza che stiamo cercando di rimuovere io stamattina ho presentato un altro libro radio un ligure che negli Stati Uniti passando grande scalpore
E che parla della necessità di liberarsi degli psicofarmaci e affrontare impianto la tristezza l'inquietudine
Nel due mila venti è previsto che la depressione diventi la seconda malattia mondiale dopo
Le malattie cardiocircolatorie cioè scavalchi tumori ma questo probabilmente dice questo psichiatra pubblicato questo libro contro gli psicofarmaci questa è un'invenzione mondiale probabilmente non sappiamo più fare fronte
Al dolore non sappiamo più affrontare la morte allora vorrei concludere con delle
Righe di Mario che mi hanno veramente commosso macchie mezzo ma che credo vi come operano anche a voi perché sono tra le ultime scritta ho paura sono spaventato la notte apro la finestra per annusare l'aria ne manca il respiro ha bisogno di sentire che la vita ancora c'è alita su di me
Come posso proiettarli verso qualcosa che non conosco sì da buon cristiano avrei pensare che il corpo cessa dividere ma l'anima immortale
Ma la FIBE quanto mi fossi stato in questa
False mia figlia Ilaria mi dice guarda al presente non pensare al passato non molti istituti futuro questa mi sembra una bellissima fate l'aria penso che a papà sarebbe molto più su grazie
Grazie
Allora
Lo ha la sorpresa finale
Vale a dire l'intervento non previsto ma proprio per questo ancor più gradito di Gianni Letta che come ha ricordato adesso Barbara Palombelli
Ha avuto modo di
Conoscere soprattutto di apprestare Mario Guidotti prego Presidente una sorpresa anche per me perché era venuto per ascoltare non preparare
Oltretutto difficile parlare dopo aver sentito un ricordo
Di Mario positivo vivace
Da parte di tanti personaggi che l'hanno conosciuto ed è quelli che poi lo hanno letto da ultimo
Questa straordinaria rievocazione di quegli anni
Di quel clima
Di questo palazzo fatta da Barbara Palombelli con una
Diversità e una freschezza straordinaria che sembrava di rivederlo Mario qui
Aggirarsi con i suoi più giovani colleghi e prodigo di consigli com'era di insegnamenti
Però siccome
Barbara evocando le persone che io gli ho presentato le ho presentato
Ha fatto capire che io appartengo a quella categoria che Mario aveva
Anticipatamente evocato quella rivolta mandi allora forse posso dare una testimonianza
Il testimone colui che essa che ha visto e che quindi ha il dovere di raccontare io ascoltando
Il Presidente Fini Walter Veltroni Paolo Conti dia Lisa e da ultimo Barbara
Possono essere il testimone di quanto sia vera la ricostruzione che loro hanno fatto nella vita dell'opera
Del personaggio Mario Guidotti perché sono stato testimone nelle diverse fasi nella sua vita ed è la nostra conoscenza e amicizia di quanto sia vero quello che tutti loro hanno detto
Ha cominciato il Presidente Fini
Raccontando come in Mario c'era questa unione e ha aggiunto come sempre dovrebbe essere tra la cultura e la politica
E Mario Cuomo di cultura grande intellettuale raffinato intellettuale
Aveva anche un grandissimo senso civico
Un grandissimo senso delle istituzioni avvertiva la sacralità di questo palazzo e si preoccupava di mettere le istituzioni raccontato con i cittadini
E disse a dare il via via che appariva
Quel progressivo distacco che oggi ha raggiunto vertici forse
Difficilmente sanabili tra all'opinione pubblica e il Palazzo tra il cittadino il potere tra le istituzioni purtroppo e i cittadini e quando si dedicava con quella cura con quella passione alla
Virgolette educazione dei giovani giornalisti lo faceva anche perché desiderava che con un giornalismo più serio più responsabile più colto chi riformato più documentato si potesse cucine quel rapporto
E la voce del palazzo arrivasse limpida possibilmente chiara non distorta
A chi
Era il soggetto il destinatario del servizio che nelle istituzioni si compie e
Il suo modo di rapportarsi alla sua professione di giornalista e al suo servizio
Al Parlamento testato rimane esemplare
Lo hanno detto bene in tanti lo ha ricordato da ultimo Barbara perché lei lo ha detto in maniera molto semplice molto affabile molto seducente
Come sempre lei sa raccontare con una
Vivezza straordinaria
Ma in quel rapporto
Così è amichevole così premuroso in quel volete far capire i giovani che dovevano sia vere non timore del palazzo ma grande rispetto per il simbolo
Chi questo palazzo rappresentava
E potere insegnargli
Anche i segreti del mestiere per poter meglio raccontare la vita delle istituzioni c'è tutta quella capacità che non è stata dei nomi di tutti di unire la cultura e la politica come il presidente finisce ha ricordato all'inizio rimane un esempio un esempio attualissimo si tornasse alla lezione
Di Mario Guidotti
Sapessero tutti da una parte e dall'altra interpretare il ruolo i giornalisti da una parte i rappresentanti delle istituzioni della politica in genere dall'altra
Forse si tornerebbe a vivere meglio quel rapporto che ad oggi si usa dire consumato tra la politica e la cosiddetta antipolitica
Tanti pericoli fa intravedere per il nostro futuro
E anche seri l'ultima commovente annotazione di Barbara leggendo quelle righe se ha ricordato che Mario amava dire che non si nutriva di futuro
La seconda testimonianza che io ho il dovere di fare e il suo rapporto con la cultura dirà di sì ha detto e poi è stato accolto anche ad altri che lui
Era un testimone vivente di una inquietudine personale
E di un periodo di un'epoca ci ha ricordato Barbara di quella inquietudine lutto urtava nel suo fisico in quella sua magrezza
In quel suo pessimismo che a tratti appariva addirittura cupo
In quel modo di rapportarsi agli altri che era primo Lorusso amichevole ma sempre
Così dell'ATO da una
Sorta di mestizia che portava negli occhi e nel sorriso ma quando si apriva
Era un'altra persona e quando si apriva al mondo della cultura e quando ti parlava di letteratura e quando si parlava di teatro ecco che quel pessimismo sì scioglieva e Mario si illuminava
Quante volte abbiam parlato di teatro
Va bene
Quando lui raccontava quella sua creatura che era il Teatro povero di Monticchiello
Ecco sembrava un'altra persona si entusiasma Elia Monticchiello ha fatto cose importanti un esperimento importante per il teatro italiano così come tanti personaggi
Anche grandissimi nel teatro hanno sempre
Testimoniato e dimostrato recandosi a Monticchiello dove lui facevo una stagione straordinaria così come per la letteratura
Le sue vere passioni perché la sua vera natura è quella di intellettuale che però non ha mai inclinato il modo con cui lui ha vissuto il predicato la professione di giornalista
Un giornalismo alto colto che risentiva di questa sua radice culturale di questa sua formazione di questa sua
Convocazione e passione per la letteratura l'arte
E il teatro Marche ha nutrito una professione vissute invece in tutta la sua essenzialità informativa politica
Civile e istituzionale quindi lunare richiesto dall'altra senza creare quella scissione che talvolta c'è negli intellettuali che scrivono sui giornali
Per cui
Si abbandonano delle astrazioni
Che perdono il contatto con la realtà e non a solo titolo quella funzione che invece ma arriva sempre tenuto aderente alla sua missione il giornalista soprattutto
Di giornalista prestato all'istituzione quando va servito il Parlamento
E
In cui il
La terza testimonianze che posso fare perché quando
Ho convinto Mario
A collaborare al giornale che allora dirigevo il tempo
Che Dina ricordato eravamo non solo vicini di casa
Ma ci guardavamo dalle finestre spesso perché la finestra io facevo due mestieri al tempo vero Nicoletta la mattina facevo l'amministratore pomeriggio facevo il di
Rettore perché ho fatto contemporaneamente tutte e due le funzioni e a partire
Al secondo piano le mie finestre guardavano dentro le finestre del Presidente in grave Presidente Iotti allora ero e Mario spesso affacciandosi alla finestra
Attivavamo appuntamento giù per prendere il caffè quando l'ho convinto
A
Collaborare nel tempo ha iniziato ovviamente con il teatro e la letteratura con la sua critica la sua specialità
Va beh io cogliendo in quella sui inquietudine una capacità di lei DGR
Qui mutamenti quelle trasformazioni qui ludico le anzi quelle incertezze della società di quel tempo
Lo industria
Commentare anche i fatti dell'attualità o perlomeno i fatti di costume a leggere che cosa stava cambiando
E lo dicevano ma io sono un critico teatrale sono un critico letterario io non faccio note di costume dicono onore noi che voglio come si dice nei giornali una nota di colore una nota in costume io voglio che
Tu analizzi con la tua culture la tua capacità di vivere le istituzioni e il mondo della cultura
Prego commentasse di alcuni fatti io prendessi spunto da alcuni fatti per
Darci la tua lettura
E ha detto così che da alcune piccole notazioni lui è riuscito a indagare anche nelle nei comizi e universitari molto appropriato il titolo di questo libro perché da alcune minuzie
Da alcuni fatti apparentemente insignificanti appartenenti alla cronaca lui sapeva risalire
A una lettura più profonda
Di quello che cambiava in quegli anni nel bene e nel male Aimeri molto più spesso nel male che nel bene e quindi è diventato per il tempo anche
Una Couto commentatore di quel periodo storico
Sempre alimentato da quella fede
Da quella spiritualità
Che affondava in quella religiosità che Walter Veltroni ci ha ricordato va con una capacità alta pertanto lucida di leggere sempre laicamente come tu Walter hai detto i fenomeni che pure indagava
E in questa visione così spirituale della vita così profonda c'è tutta quella fede che Paolo Conti ha ricordato all'inizio quella fede nella famiglia
Quel culto della famiglia quell'amore disperato per le tre figlie
Che molti dei relatori hanno giustamente evocato citando spesso alcune
Righe del libro dove questo
Motivo è ricorrente e profondo
Io per l'età che ho
Io ho visto nascere
Io ho seguito
La premura l'amore leva l'anzi è il dubbio
Di i dubbi di Mario quando dovevate cominciare a lavorare la sua preoccupazione perché prendesse strade che fossero adeguate alla vostra preparazione e che mi desse
La suddivise tra la soddisfazione che lui sperava ognuna di voi tre potesse avere abbia seguito con una
Preoccupazione così costante con una premura così amorevole
Che sarebbe bello fosse di tutti i pali verso le figlie anche se voi l'avete corrisposto pure poche figlia sanno fare nei confronti del padre
Come lui ha più volte ha raccontato e come anche nel libero testimonia
Ma non solo nell'ultimo periodo quando diceva ad avere bisogno del vostro aiuto del vostro sostegno ma sempre quando voi vi siete aperti alla vita accompagnate
Dal suo sorriso leggermente ombroso che nascondeva e rivelava al tempo stesso la sua preoccupazione per voi i terreni
Oggi siete tutte e tre qui ricordarlo
Quindi nella Camera dei deputati che l'unica asservito con quella passione con quel senso rigoroso delle istituzioni ecco quella capacità di portare le istituzioni verso i cittadini
Che io mi auguro possa costituire ancora oggi una lezione per tanti di qui
E dirà del Palazzo Grazioli
Grazie a Gianni Letta
Valeva la pena di fare un fuori programma ma non avevamo dubbi
E adesso torniamo al programma originario Franco Marini
è l'intervento conclusivo
Ma io tanto debbo scusarmi con il Presidente della Camera con i familiari e con tutti voi
Un pochino anche con il mio profondo
Perché passo come un uomo puntualissimo e ci tengo anche un po'questa caratteristica oggi è capitato qualche volta capita
Che sono invece arrivato in ritardo e ringrazio il presidente anche per avermi dato la possibilità brevissima perché
Non avendo ascoltato nulla del dibattito mi sembra anche un pochino discutibile che io prenda la parola ma voglio farlo proprio
Per le signore in particolare signora Laurentina che conosco meglio
Che sono qui con noi
Io ho passato qualche anno alla Camera qualche anno abbondante
Che insomma anche troppo forse come
Va di moda oggi
Poi sono passata al Senato
Per
E debbo dire
Che in effetti con Mario Mario Guidotti
Abbiamo avuto una
Possibilità di rapporti non solo occasionali
Era un tempo in cui con i giornalisti
Pure oggi sono bravi intendiamoci ma con i giornalisti si passeggiava per il Transatlantico
Non soltanto cercando lo scoop o la notizia dalla giornata
O la definizione forte e così occasionale
Si parlava anche in maniera
Più approfondita si affrontano un po'i problemi insomma non c'era solo l'angoscia della notizia da comunicare subito
E Mario era rispetto a questo modo di fare giornalismo di di di fare il politico oppure perché lo era profondamente preparato sui problemi politici
Era un piacere
E per noi era anche utile per noi che venivamo dalla stessa cultura
E lui io lo ricordo ha frequentato un pochino
L'ambiente dei popolari quando io ero segretario
E lo ricordo
Ad un convegno nostro ma a Chianciano
Che segnò nel momento in cui noi facevamo scelte di unità
Con
Altre forze politiche costruendo il centrosinistra
Lo trovai quando il relatore a quel nostro convegno
Fu Pietro Scoppola
E non condivideva profondamente le raccomandazioni che uno studioso come scopo la ci faceva
Nel momento in cui si costruiva una realtà politica nuova
E che insomma faceva discutere
Perché venivamo da posizioni politiche diverse naturalmente dopo il crollo del comunismo in Italia dopo il muro di Berlino
E avevamo questo nostro percorso la Scoppola e Mario fu molto colpito me lo disse è stato molto bravo oggi
Da due cose che ricordo bene ancora
La prima
La raccomandazione di Scoppola professori di storia professore universitario da studioso ci disse ma come si fa la politica non si salverà
Non riprenderà slancio
Se non si fa uno sforzo di accomunare politiche culturali
Una visione più ampia della vita e della storia
E io debbo dire che sfogliando questo libro
Di Mario oggi a parte che sono invidioso vogliono noi abbiamo anche dei parlamentari dei politici che scrivono seriamente di cose anche più ampie
Altere uno ma ce ne sono altri che sono impegnati nella scrittura compassione vera
Debbo dire però che questo zibaldone di di Mario così come è stato composto è uno stimolo fortissimo io vi confesso che non l'ho potuto leggere tutto proprio in questi giorni
Per quanto mi è arrivato ma sono passato da un anno all'altro però in testa delle riflessioni profonde vere
Che sono il segno
Di questa di questo legame tra passione politica
E cultura che diventa una passione politica è una realtà politica una capacità politica molto più costruttiva di quella in cui
La velocità delle risposte di oggi ci ci costringe a fare
Io
Non condivido proprio una
Definizione che oggi vive sfogliando il libro di Mario Guidotti sono tornato al questo pensiero oggi noi abbiamo molti politici
Di oggi non pochi
Che dicono spesso ormai la politica e comunicazione
E c'è una convinzione accettata generalmente di questa cosa
Io lo vedo come un segno di una distorsione di rapporti tra politica e comunicazione non è possibile che sia solo comunicazione
La comunicazione si fruisce velocemente oggi con le tecnologie avanzate
Non consente un momento
Di riflessione
Aspetta sempre la novità è il
Ecco io sul per le scale mentre veniva un po'di forse ho trovato proprio
Un amico giornalista che mi ha fatto una domanda voleva una risposta subito su un problema di assoluta attualità
Io e te lo debbo riflettere perché Susy va per una cosa diversa e l'ho lasciato lì io a quelli più giovani di medico oggi animate una volta alla settimana chi ha responsabilità di non so che è difficile
E sottolineo la forza della comunicazione e che tutti si preoccupano di queste che la risposta a domani
A quello che è stato detto in questo dibattito e in quell'articolo o in questa agenzia c'è c'è questa garanzia è assolutamente sbagliato
A giudizio
Di un politico quali sono io seguire questa perché non non c'è la verità e alla lunga non tiene il politico che si lascia
Trascinare da questo modo di rapportarsi con la comunicazione prima o poi mostrerà limiti
Insolubili limiti grandi la sua attività Mario era un esempio di Cristo
Sapeva tutto
Seguiva bene certamente l'attualità San conoscere i problemi però con lui c'era sempre un approfondimento come si vede qui con uno spettro molto ampio
Della realtà che ci circonda e dalla storia di tutto quello che abbiamo dietro le spalle ed era tra l'altro
Certamente più di me ma anche di altri anche conscio della potenza dei mezzi che correvano dei mezzi tecnologici nuovi dicono lo sapeva spesso lo dice
Anche in questi suoi scritti cioè
Non li amava proprio in maniera sviscerata Perrone comprendeva
La forza e la capacità di influenza ecco a questo bisogna cercare di resistere quella volta Scoppola questo diceva la cultura è una cosa più ampia
Poi dentro lo si può
Inserire questa o quella particolarità ma uno quadro culturale robusto è il senso vero per una politica
Positiva aggiunse poi un'altra cosa rispetto all'occasione di quel convegno
Che pure
Sul quale Mario si fermò poi
Con un gruppo di noi a dire quello è un punto strategico straordinario lo accenno perché è di parte e noi stiamo facendo una riflessione più generale avete fatto anzi io mi sto associando finendo presto
Signor Pala disse ma proprio condivideva la scelta politica che si costruiva allora il centrosinistra
Tra condivideva
Scoppola la condivideva anche Mario però sopra ci disse proprio ora
Che voi state facendo questa scelta proiettata verso il futuro e che io ritengo positiva serve moltissimo la vostra caratterizzazione
E detto da Mario la vostra caratterizzazione era il legame
Con la storia con la cultura la cultura sociale della Chiesa che è uno dei punti fondamentali poi all'azione politica dei cattolici non solo dal mio mille ottocentonovantuno fare lungo Varmo dopo gli è un punto di riferimento
Spesso ci
Nel nella dialettica politica dell'oggi sottolineiamo almeno nuovi o quelli che la pensano come noi sui limiti del liberismo
Il rapporto economia mercato
Mi
Io l'ho mi fa fare un parallelismo con
La comunicazione alla politica
C'è una estremizzazioni ideologica in tutte e due le cose anche
I cultori del mercato dicono noi il mercato risolve i problemi tinte
Sviluppo c'è mercato ma addirittura anche i rapporti sociali più giusto che il mercato non è così perché lascia i bordi della strada i capi mentre la visione
Cattolica dall'Otello sociali questa cosa lo cerca il punto di incontro tra libertà economica è una giustizia sociale più forte che si accompagnano vicendevolmente
Questo per quanto riguarda il mercato per quanto riguarda le scelte politiche a cui ci si riferiva allora Scoppola si riferiva erano quello di un'area centrale di ispirazione cattolica che si incontrava con un'esperienza
Che ormai faceva riferimento alle grandi socialdemocrazie europee
E libertà e giustizia erano
Inserite in tutte e due queste storie sia della storia che noi ci affidavamo a riprendere a proporre all'Italia sia in quella delle grandi socialdemocrazie che rappresentavano il punto la radice
Vitale e fondamentale che aveva vinto il rapporto con la storia del socialismo che aveva caratterizzato larga parte della storia europea
Quindi
Io lo vedo almeno per noi
Come un
Voglio dire un maestro ma un fratello non posso dire maggiore io ma molti possono dire un fratello maggiore che rispetto alla nostra formazione alla capacità di vedere questa realtà questa realtà così
Veloce del cambiamento che non li avvertiva ed di cui avvertiva anche i limiti esprimeva valori che rispetto alla nostra azione
Di impegnati quotidianamente all'azione politica questo rapporto amicale di amicizia era anche un sostegno culturale che io credo non soltanto io ma molti di voi ricorderanno che ringrazio e mi scuso di nuovo per il ritardo
Grazie a Franco Marini e a Gianni Letta Walter Veltroni piena dignità a Barbara Palombelli Paolo Conti e credo che si possa concludere dicendo che presentando questo bel
Libro di Mario Guidotti abbiamo scritto una buona pagina di politica quella con la P maiuscola certamente all'UE avrebbe fatto piacere grazie