Rassegna di Geopolitica. Le prospettive per l'Unione Europea nel 2013

Buongiorno di ascoltatori di Radio Radicale lunedì ventiquattro dicembre due mila dodici con la la Sergio politica torna ad occuparci delle prospettive dell'Unione europea
Quello che si è chiuso è stato decisamente una nostra horribilis per l'Unione ma anche le prospettive per il due mila tredici non sono affatto semplici
Vediamo allora quanto schivare riguardo il vice Presidente vicario dello IAI Istituto Affari internazionali di Roma Gianni Bonvicini in questa analisi intitolata l'Unione europea nel due mila tredici
L'anno europeo si è chiuso con una modestissima riunione del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo unico risultato raggiunto è stato un ulteriore piccolo passo verso bancaria
Con il varo del meccanismo di supervisione ma limitato i grandi o grandissime istituto di credito che è un Bilancio superiore trenta miliardi di euro o al venti per cento del PIL nazionale
Dalla sorveglianza si sottraggono dunque una media di banche che casse di risparmio che rimarranno sotto il controllo degli istituti centrale di ciascun Paese
Qui ci si ferma e come tradizione questi vertici poco concludenti tutto il resto dell'ambiziosa che più che mai necessaria road map verso una genuina Unione economia monetaria è stato rinviato al Consiglio europeo di giugno due mila tredici
C'è da scommettere che anche quel vertice si concluderà con un ulteriore rinvio per il semplice fatto che la cancella tedesca Angela Merkel sarà la vigilia della sua approvabile rielezione a settembre
Ancora una volta è prevalsa la vista corta per riprendere i concetti di Tommaso Padoa Schioppa nel momento in cui invece servirebbe più che mai la vista lunga
Il Consiglio europeo di fine anno aveva in effetti è un compito ben più ambizioso tracciare il cammino del completamento dell'Unione economica ben al di là del così detto fiscal compatta sulla disciplina di bilancio
Che si limita come è noto un suo aspetto delle politiche dell'Unione quello disabilità finanziarie
Le vere sfide sono oggi la crescita è lavoro cui si possono rispondere con una politica fiscale e di Investimenti comuni
Ma al di là degli auspici generici nulla di concreto è emerso eppure al Consiglio europeo era stato indirizzato rapporto dei quattro Presidenti marron poi Barroso Iunca e Draghi
Dal titolo to work se genuine cromiche morì tale Union cioè verso una
Genuina unione monetaria ed economica rapporto anticipato da un soprassalto di coraggio da parte lo stesso Presidente la Commissione Barroso
Che sia finalmente deciso a redigere un'argomentata e ampia comunicazione sullo stesso argomento fino a prefigurare l'obiettivo dell'unione politica
Il clima politico nell'Unione non è davvero dei migliori la furiosa battaglia e conseguente rinvio del bilancio comune due mila quattordici due mila venti ha lasciato il segno nei rapporti tra gli Stati membri
L'insidioso meccanismo di composizione del bilancio dell'Unione basato più sui contributi nazionali che sulle risorse proprie obbliga i Governi a ragionare in termini di costi e benefici
Tante uscite tante entrate su queste basi mettere d'accordo l'esigenza di ventisette Stati membri diventa un esercizio politico quasi impossibile
Proprio su questo fronte si profila poi un altro elemento di precarietà il futuro tra Gran Bretagna nell'Unione europea
Se sul bilancio continua a gravare la tradizionale ipoteca della restituzione a Londra vera fonte della filosofia costi benefici il problema oggi è ben più serio
Ormai si parla apertamente di una possibile uscita volontaria di quel Paese dall'Unione europea
E la prospettiva di un referendum nazionale a riguardo sembra sempre più concreta d'altronde Londra e fuori per propria scelta da quasi tutto euro scende in carta sociale fiscal compatta ed evidente che in questa situazione
Qualsiasi avanzamento sul terreno della maggiore integrazione deve ogni volta passare per le forche caudine delle obiezioni e dei veti inglesi
In parte quindi si spiegano anche le difficoltà del resto dell'Unione a procedere in modo più spedito
Tuttavia non può essere questo l'alibi per continuare a non porsi apertamente il tema del futuro dell'Unione
E prosegue analisi Gianni Bonvicini da questo punto di vista una road map per il due mila tredici va in ogni caso tracciata magari limitando ad alcuni grandi temi eventi ormai sul tappeto il primo riguarda l'avvio del fiscal compatta il primo gennaio
Bisognerebbe riuscire a dimostrare quarantadue ci porterà quest'ulteriore indurimento della disciplina di bilancio rispetta dettati più permissivi del Trattato di Lisbona
Se cioè esso ci potrà davvero aprire la strada verso l'attuazione anche gli strumenti operativi comuni per la crescita di investimenti senza i quali sarà difficile contrastare il profondo malessere in alcuni Paesi dell'euro
Ma più generale sarà importante valutare se sulla base di un trattato extracomunitario come si configura il fiscal compatta non sia possibile immaginare un futuro nucleo di Paesi pronti a procedere con l'avanguardia verso il traguardo dell'unione politica
Lasciando i margini altri membri dell'Unione europea come la Gran Bretagna la Repubblica Ceca che non lo hanno sottoscritto
Il secondo tema proseguo analisi è quello della difesa europea o in subordine della cooperazione strutturata permanente
Prevista dal Trattato di Lisbona diciamo in subordine per significare anche l'eventualità di avviare un processo di integrazione nel campo della difesa senza la partecipazione della Gran Bretagna
Una specie di differenze compatta al di fuori degli attuali trattati per evitare un'altra possibile opposizione di Londra è infatti necessario superare il tabù secondo cui la difesa europea non sia credibile senza il contributo inglese
Basti pensare che senza gli inglesi si è fatto l'Euro
E molte altre utili cose è meglio rimanere senza difesa europea o piuttosto consolidare il Progetto lasciando le porte aperte a una successiva partecipazione britannica
Il tema per ogni caso affrontato il Consiglio europeo del dicembre due mila tredici e vi è quindi il tempo per impostarlo apertamente fin da subito
All'orizzonte si profilano poi le elezione del Parlamento europeo del due mila quattordici va affrontato di nuovo il tema del suo ruolo e più in generale della democrazia nella unione europea
Anche in questo caso dovranno essere prese decisioni importanti la prima che oramai sembra acquisita è quella di spingere i partiti europeo indicare all'atto delle elezioni il futuro candidato ricopre il ruolo di Presidente della Commissione
E qui per chi vuole approfondire il tema si rimanda uno specifico quaderno Appia Istituto Affari Internazionali dedicato proprio a questo tema
Ma prosegua analisi di fronte a questa politicizzazione delle elezioni della figura del Presidente della Commissione
Il Parlamento europeo deve sburocratizzazione a propria immagine eliminando la deleteria prassi di uno scambio di presidenze tra maggioranza ed opposizione a metà legislatura
Tra le questioni chiave della futura campagna elettorale dovranno però trovare spazio altre proposte dalle politiche comuni verrà crescita al varo di una bilancio comunitario basato su con risorse proprie quali carbon tax sotto Mentasti
Dalla nomina di un commissario al Tesoro direttamente responsabile di fronte al Parlamento europeo alla partecipazione di quest'ultimo il processo di nomina del Presidente del Consiglio europeo e dell'Alto rappresentante per la politica estera di difesa
E in conclusione l'indicazione di una più stringente road map verso l'unione politica
Il due mila tredici sarà un anno cruciale
In cui tuttavia la responsabilità degli obiettivi da perseguire non potrà ricadere soltanto sui Governi nazionali
Bensì forse soprattutto sulle scelte delle principali famiglie politiche della unione europea questa l'analisi di Gianni Bonvicini vice Presidente vicario dello IAI Istituto Affari internazionali di Roma intitolato l'Unione europea nel due mila tredici priorità ed ambizione
Con questa segnalazione schiude anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica un saluto
Da Lorenzo rende auguri di buon Natale naturalmente ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette