La Corte Europea dei diritti dell'uomo condanna l'Italia sulle carceri. Intervista a Vannino Chiti

Radio Radicale abbiamo qui con noi da Mino Chiti vicepresidente del Senato il Presidente ettolitri la Corte Europea condannato l'Italia sulla questione delle carceri il chieda un ulteriore validità alla battaglia condotta in queste settimane in questi mesi
In questo ultimo periodo di tempo e non solo dei radicali da Marco Pannella
Criteri e credo che
La condanna che poi la seconda condanna perché c'era stata un'altra
Nel due mila nove della corte di Strasburgo dia ragione al tutti quelli
Certamente fa nello stato in prima fila il protagonista di altri che stanno conducendo una battaglia
Ritenendo che le carceri italiane siano disumane che ricordando che è un Paese che ha carceri disumane non è un Paese civile
Nella condanna questa volta della corte di Strasburgo c'è un altro elemento che va tenuto presente
Non si dignità a dare ragione a chi ha presentato una una questione riguarda sui diritti di carcerato dice che in Italia c'è un problema strutturale delle carceri strutturale dovuto al sovraffollamento
Quindi bisogna prendere delle misure serie
Con il nuovo Parlamento
E bisogna ammesso che il Governo non possa fare qualcosa anche in questa fase
E bisogna soprattutto ricordare che una piccola misura piccola non era che avrebbe risolto il problema aveva aveva un segnale di lieve
Le ho lievissima alleggerimento ma che comunque andava nella direzione che si deve intraprendere cioè
Quella di è un provvedimento di legge sulle pene alternative che la Camera aveva approvato al Senato
La destra P.d.L. e lega hanno reso impossibile la sua approvazione anche questo piccolissimo segno cioè c'è chi ritiene nelle carceri siano disumane così lo ritiene anche l'Europa e chi ci sguazza pensando che così porta due voti in più al suo mulino
Ecco però in questo quadro il quadro accusatorio ma anche il marine nel prossimo Parlamento di prendere provvedimenti in risposta anche alle decisioni della
Giurisdizione europea c'è di mezzo anche un provvedimento di amnistia e indulto pure enormi e Marco né l'altro giorno ha detto sosterremo tutti sostiene che appoggia questo tipo di provvedimenti legate
Io penso che per come sono state messe le regole rispetto
A l'amnistia anche l'indulto toh
Ci vogliono schieramento come lei sa molto ampio in Parlamento altrimenti non non c'è la possibilità che questi raggiungono il traguardo
Quindi intanto bisogna vedere se ci saranno queste condizioni dopo le elezioni e questo dipende dal voto dei cittadini italiani in ogni caso io penso che ci debba essere un intervento oltre all'emergenza in cui queste sono misure che certamente darebbero
Un qualche sollievo bisogna però soprattutto secondo me intervenire in modo da farsi che per certi
Condanne per certi reati non ci sia il l'obbligo del carcere si possono scontare in altro modo cioè il famoso discorso sulla depenalizzazione di alcuni reati di cui si parla
Da da anni anni anni e e non si e non si procede così come bisogna
Mentre secondo me le mani sulla carcerazione preventiva
La carcerazione preventiva e qualche cosa così esteso e così e diventato così quasi normale quasi lo sottolineo
Che anche questo appesantisce oltre che a non avere hanno fare avere cittadini italiani una giustizia sia civile che penale che riesce ad essere rapida e a procedere con interventi che sono interventi definitivi
Questa mattina quando ho preso il treno a Firenze
Davano un'associazione che di
Persone
Che che che vivono un po'margini ma con grandissima dignità un giornale
Nella seconda parte di questo giornale c'era un articolo di due giornate stima ogni ansia di una donna non non erano firmato che carcerati
è in carcere a Sollicciano e il mi ha colpito molto perché si capiva che era una cittadina lei extracomunitaria perché diceva che aveva avuto colloqui con il fratello qualche cattiva male
E invece con la figlia che frequentando le elementari capiva e parlava benissimo l'italiano la storia di questa signora e poi è questa
Questa signora aveva avuto una condanna al carcere
In questa condanna al carcere avendo un bambino piccolo era potuto stare con
Il bambino
Già questo era pena preventiva
Dopo un po'di tempo è stata condannata in via definitiva
Non l'hanno considerato come pena in parte già scontata quella preventiva che già aveva fatto
E ha avuto la separazione dal bambino perché il bambino aveva era cresciuto al bambino la bambina lo ricorderà cresciuta aveva anni in più
Ecco non so quale fine avesse questa signora ma mi pare che questa strada non sia quella che fa del carcere una punizione giusta e una occasione di rieducazione
Se si vive in una stanza
Di tre metri e in questa stanza di tre mesi ci siamo in tanti se non c'è possibilità né distribuirsi né di lavorare il carcere diventa un qualche cosa disumano non una pena che serve insieme
Accompagnata da altri strumenti rieducare e che per alcuni reati e non per tutti ricordiamo ringraziamo il presidente Chiti ricordiamo che sfociano in catene Firenze con lo scopo come sembrano se mittente la ragione