Il dissesto idrogeologico nel Lazio. La pianificazione territoriale nella normativa italiana. Le elezioni e la difesa del suolo come priorità. Intervista a Tiziana Guida

Radio Radicale torniamo a parlare di dissesto idrogeologico e questa volta lo faremmo occupandoci nello specifico della situazione
Nel Lazio della situazione della Regione Lazio lo faremo con Tiziana guida mostra geologo
Consigliera dell'ordine degli geologi del Lazio
Che abbiamo raggiunto a di persona nella nella sede romana dell'ordine
Tiziana guida che salutiamo a cui diamo la benvenuta e microfoni dichiara di radicare benvenuta eccetera
Carsen grazie per avermi indicata io appunto volevo intanto anticipare una cosa che essa è stata consulente no del Ministero
Dell'ambiente come geologo per la tutela del territorio tra l'altro è redatto
Una serie di documenti molto interessanti sui costi dei dei dissesti insomma in Italia ma anche più nello specifico nel territorio della Regione Lazio
Allora noi sappiamo che nel nel territorio della Regione Lazio il dissesto interessa circa trecentosettantadue Comuni in pratica il novantotto per cento del
Territorio è a rischio
Ma io partirei da un po'più lontano
Insomma prima di esaminare nel dettaglio questi dati
Ti chiederei innanzitutto di aiutarci
A comprendere meglio di cosa si parla quando si pronuncia la parola rischio
Ovvero se il problema nel Lazio come in tutta Italia
Dipende da questi tanto evocati cambiamenti climatici
Oppure se si tratta di altro questa storia dei cambiamenti climatici un po'un fardello una
Una specie di di invenzione
Per non aprire il dibattito
Per tentare forse
Di non aprire il dibattito su qualcosa di più profondamente complesso
Come forse sarebbe
Come forse sarebbe dico una volta per tutte rimettere in discussione questo nostro modo di concepire l'urbanizzazione no
Il rapporto che abbiamo avuto fino ad oggi ma che saremo costretti a modificare se vogliamo salvare le nostre vite ma anche i nostri patrimoni appunto
Tra il nostro abitare e un territorio che cambia un territorio che si modifica
Allora io partirei proprio da questo punto che forse
Potrebbe chiarirci una volta per tutte il significato autentico di dissesto idrogeologico
Allora il dissesto idrogeologico per la normativa italiana è quella condizione che caratterizzare ove processi naturali o antropici relativi alla dinamica dei corpi idrici del Sole dei versanti
Determinano condizioni di rischio sul territorio
Questo è l'articolo cinquantaquattro del del rito legislativo centocinquantadue del del due mila sei il cosiddetto codice ambientale
Qui si vede in questa terminologia quindi c'è il riferimento anche alla causa antropica del dissesto idrogeologico innanzitutto dissesto idrogeologico si intendono le frane le alluvioni
E diciamo per larga parte comprende anche tuttavia gli sprofondamenti cosiddetti si in corso dell'erosione costiera il subsidenza
Però il termine dissesto che ha un questa accezione negativa in realtà una creazione ovviamente umana perché per la natura quello che noi definiamo dissesto non è altro che un nuovo assetto
Generalmente verso una condizione di equilibrio cioè quando un versante è instabile non è più in equilibrio per motivi di gravità di Sora apprensioni dell'acqua
Cade scivola giù
E si disponevano nuova situazione di equilibrio ora se noi ovviamente lì sotto abbiamo costruito per noi quello lì è un dissesto idrogeologico perché interviene con la nostra attività
Tra l'altro suolo e sottosuolo sono la base per qualsiasi attività umana
E quindi andrebbero preservati in via prioritaria ecco a proposito di quello che lei diceva sulla la
Diciamo la gestione del territorio delle urbanizzazioni
Più più Governi si sono espressi indicando la messa in sicurezza del territorio come infrastruttura
Prioritaria per il Paese ovviamente perché e in inutile pensare di costruire qualunque cosa sul suolo che non è sicuro prima devi ovviamente mettere in sicurezza al suolo a questo non è seguito poi assolutamente nulla
Quindi adesso sia evocano appunto i cambiamenti climatici è giusto che
In effetti viene dato un peso che
Probabilmente Celata perché vediamo adesso piogge più concentrate
Marcella fino a un certo punto se prendiamo ad esempio l'evento di Genova l'evento di Genova diciamo si è ripetuto quello che era successo negli anni settanta
Con la differenza che negli anni settanta in poche ore erano piovuti novecento millimetri
E hanno causato danni allagato le più o meno le stesse zone di quello che si è verificato
Di recente Genova
La differenza e che
Del due mila undici l'alluvione di Genova questi danni si sono verificati con una pioggia di seicento millimetri
Quindi
Un evento calamitoso diciamo un evento meteorico
Meno grave di quello degli anni Settanta ha provocato lo stesso gli stessi danni
E questo è un assurdo perché in teoria dopo che è successa l'alluvione si sarebbe dovuto mettere in sicurezza o comunque si sarebbe dovuto scongiurare prego o comunque alla luce dei successiva i danni dovrebbero
Essere stati minori no e questo lo stesso e succede per esempio per Firenze alluvione dell'arma del mille novecentosessantasette
Che procurò quello che procurò dopodiché punto missili dalla Commissione ed emana Demarchi fu emanata la legge centottantatré ottantanove della difesa del suolo
Nel ma nel settantuno istituita la commissione De Marchi nella mille novecentottantanove appunto
è la legge centottantatré sulla difesa del suolo la prima legge che diciamo governa questa materia in modo organico completo
Adesso l'alluvione del mille novecentosessantasette se accadesse oggi
Il sindaco della città di Firenze Renzi ha stimato
Che ci sarebbero da anni per venti miliardi di euro quindi molto superiori a quelli della piena del Milano centosessantasette questo ci fa capire come noi non abbiamo imparato nulla assolutamente
E come continuiamo a costruire evidentemente in aree a rischio a pericolosità inviare alla Kabili
Per cui appunto utilmente nemmeno centosessantasette molte delle aree e che sono state allagate erano agricole adesso elezione agricola adesso sono industriali
Quindi il danno sarebbe molto maggiore non c'è insegnato niente perché siamo andati a costruire proprio la dove l'acqua è arrivata e in genere l'acqua torna sempre
Dove è già stata e anche quando ci sono le opere di messa in sicurezza abbiamo verificato che comunque l'acqua tende a tornare e spesso ci riesce ad esempio rompendo gli argini
E allagando sempre le stesse
Senti per quanto riguarda l'importanza all'importanza fondamentale dei piani di assetto idrogeologico di stralcio idrogeologico non so se sono la stessa cosa voi ce l'onda ce lo spiegherà e se c'è una differenza
Mi preme personalmente sempre ricordare il caso di via Ulla in Toscana dell'alluvione della del Dese del disastro di Aula con Radio Radicale abbiamo anche seguito
Abbiamo avuto modo di ascoltare su questo il Presidente la Regione Toscana Enrico Rossi bene Ada Ulla incredibile come le zone poi devastate da dall'alluvione tutto il percorso poi del rischio idraulico
Era già stato annunciato segnalato con tanto di Matta
Di disegno evidenziato il rosso addirittura no tredici anni prima dalle dalle mappe di pianificazione territoriale delle delle Autorità di bacino chiamare appunto PAI
Allora io ti chiedo come mai a distanza di quasi quarant'anni dall'istituzione della commissione De Marchi e ti prego di ricordare a me agli ascoltatori di casa di cosa si trattava
Come mai a quarant'anni all'istituzione di questa di questa Commissione
Ma ci troviamo ancora dibattere su temi diciamo come dire da da Assemblea da assemblea costituente no cioè e stiamo ancora dicendo che bisogna cambiare il rapporto tra urbanizzazione territori
E come mai appunto questo concetto non è mai riuscito ad imporsi veramente
Manzi nel corso degli anni è andato anche come dire forse di solvendo se non lo so con la situazione patente che è quella del dell'indebolimento
Dell'indebolimento negli anni delle Autorità di bacino e della pianificazione territoriale anziché di un rafforzamento di queste carte di pianificazione di prevenzione all'interno dei Piani regolatori
Sì facciamo un focus appunto veloce sulle leggi che man mano si sono succedute evidenziamo il peggioramento normativo quindi di approccio rispetto alla questione primaria della pianificazione territoriale
Allora la commissione De Marchi in una Commissione appunto istituito a seguito del dell'evento del mille novecentosessantasette che ha colpito poi non solo la Toscana ma anche il Veneto e altre regioni
E e fu proprio una Commissione istituita per mettere ordine nella normativa e fare un in una legge quadro un testo unico che comprendesse appunto tutti questi aspetti relativi all'assetto idrogeologico
E l'emanazione fu appunto la legge centottantatré dell'ottantanove questa legge è stata abrogata proprio dal cosiddetto decreto ambientale dal decreto legislativo centocinquantadue due mila sei
Che in realtà ricalca molto la legge centottantatré e
Il decreto Sarno ecco anche il decreto Sarno è stato un decreto molto importante che è stato emanato a seguito degli eventi di Sarno nel mille novecentonovantotto
E che praticamente ha dato un grandissimo impulso la pianificazione di bacino perché quando è stato emanato nel novantotto di piani di bacino in realtà dall'ottantanove non era stato fatto neanche uno
Anche oggi non è stato fatto nessun piano di bacino a livello di bacino idrografico cioè che riguarda proprio tutto il bacino idrografico
Perché perché molto molto complicato Doyle Tiano dovrebbe tenere ASP tener conto di numerosissimi aspetti collegati alle acque naturalmente
A livello di bacino
Sono però stati attuati degli stralci di cui appunto il Piano stralcio l'assetto idrogeologico è uno stralcio del Piano di bacino uno stralcio tematico cioè si occupa solo dell'assetto idrogeologico quindi tralascio la gestione delle acque
Delle acque sotterranee della risorsa idrica e invece lo affronto solamente dal punto di vista dell'acqua come pericolo
Quindi l'assetto idrogeologico i piani stralcio per l'assetto idrogeologico sono stati introdotti proprio dal decreto Sarno
A seguito del quale nel giro di due tre anni
Hanno cominciato ad essere approvati e per cui adesso oggi noi abbiamo che praticamente tutta l'Italia è coperta dal pianificazione stralcio per l'assetto idrogeologico parte alcuni piccoli territori come
La laguna di bene età adesso degli dei territori e al nord ma
Complessivamente diciamo che noi conosciamo lo stato di assetto idrogeologico del territorio cioè tutte le aree is esondare beni poco passibili di frane su tutto il territorio nazionale non le conosciamo esattamente così come è stato il caso di nulla
Il caso di A uno appunto tornando a quello che dicevo prima l'acqua è tornata ad occupare le aree che occupa quando insondabili
E quindi noi in realtà abbiamo sul territorio nazionale
Vastissime aree abbiamo un quasi il dieci per cento del territorio nazionale che è interessato da queste aree ad elevata criticità idrogeologica cioè considerando solo le situazioni più pericolose
Bene il dieci per cento della superficie del nostro nel territorio e interessata da queste situazioni ora permettere insicurezza queste situazioni
I PAI stimano un fabbisogno di quaranta miliardi di euro che quindi non sarà mai disponibile
Adesso noi ci abbiamo messo tanti anni ad arrivare a questo a questo questa considerazione
Che non è possibile mettere in sicurezza anche perché poi territorio Volpe quindi come messo in sicurezza una zona magari tutti si apre una criticità da un'altra parte
E che nella rischio Van mitigato con tutta una serie di misure non solo intervento strutturale anzi soprattutto le misure non strutturali tra le misure non strutturali certo sicuramente quella della pianificazione
Ovvero bisogna smetterla di costruire in aree pericolose perché questo avviene magari avviene mettendo l'insicurezza quindi un'aria il Luglio inabile io ci faccio un argine e dopo costruisco dietro
Allora siccome abbiamo capito che questa cosa non funziona perché poi tanto l'argine a bisogni manutenzione non ci sono i soldi per la manutenzione e la manutenzione e voglio ricordare che è una
è un aspetto fondamentale per le opere di difesa del suolo l'opera di difesa del suolo dopo un po'perde la sua efficacia e quindi va manutenuta a volte va addirittura rifatta
Non abbiamo i soldi per realizzare le nuove opere figuriamoci per sistemare quelle vecchie
Che in realtà invece forse dovrebbero essere la priorità perché chi vive alle spalle di un argine magari vecchio oramai
Scavato sotto escavato con frane che sta succedendo
Comunque ha un senso di sicurezza nel vivere la si sente al sicuro
E quindi quella è la situazione più pericolosa di tutte perché la popolazione che si sente al sicuro e quella più esposta ovviamente
Quindi noi prima dovremmo sistemare le migliaia di opere di difesa del suolo che abbiamo su tutto il territorio nazionale
Una
Un censimento di queste opere ad esempio l'ha fatto la Provincia autonoma di Bolzano rilevando né qualche decina di migliaia
E quindi poi che cosa hanno dovuto fare ha dovuto cominciare a dire ok andiamo a verificare quale ancora funziona e quali no
Mi sembra un approccio corretto quello di prima vediamo
Le aree che noi consideriamo sicure perché protette da un'opera di difesa se lo sono ancora e poi ci occupiamo di quelle nuove perché altrimenti
Quindi certamente la pianificazione è molto importante la Regione Toscana ultimamente approvato proprio una legge in questo senso molto molto molto sensata nel senso che
In parte il gioco di parole
Perché praticamente impedisce di mettere in sicurezza un are sonda delle per costruirvi se la responsabile bisogna lasciarle sondaggi ma perché perché se l'acqua non uscirà lì dovrà uscire da quella carta parte sesso un'abile perché lì l'acqua
Deve uscire deve andare da qualche parte questa qua che si è accumulata durante una piena
Se tu impedisce come abbiamo fatto finora cioè gli togli quelle aree di naturale espansione è evidente che dovrà uscire da qualche altra parte
E quello che succede e che alla fine appunto corrompe gli argini esce dei centri abitati
Esce in tutte quelle aree che noi riteniamo protette perché appunto ci sono delle opere di messa in sicurezza che però magari sono vecchie e non vengono più non sono più efficaci
La proposta della manutenzione proprio alla legge centottantatré tra le altre cose oltre a sostituire un fondo nazionale per la per gli interventi di messa in sicurezza quindi di difesa del suolo
Prevedeva del quindici per cento delle risorse fosse destinato agli interventi di manutenzione quindi lo Stato contribuiva alla manutenzione del reticolo idrografico attraverso questo quindici per cento di questo fondo che annualmente veniva stanziato
Non solo il dieci per cento era destinato alla
Agli studi
E alla progettazione perché gli interventi difesa del suolo sono degli interventi difficili
Da da progettare perché bisogna capire benissimo qual è il fenomeno quindi ci vogliono degli studi preliminari molto accurati per capire qual è la tipologia di fenomeno da contrastare non è quando come e quando costruisci
Un al palazzo una strada che è più o meno le problematiche le conosci
Lì partì da un suolo di cui non sai non conosce le problematiche quindi prima devi capire bene qual è il fenomeno contrasta
Il problema appunto in Italia che manca mancano queste progettazioni mancano le progettazioni di questi interventi
E spesso e volentieri quindi vengono realizzati così in urgenza senza tenere in debito conto dei degli equilibri idrogeologici dell'aria
ESP e a volte questi interventi purtroppo peggiorano addirittura la situazione
Allora che cosa è successo abrogando la legge centottantatré questo fondo non c'è stato più non ci sono stati i primi soldi per la manutenzione in che quindi a quelle Regioni adesso devono provvedere autonomamente
Lo Stato non finanzia più
Ma non finanzia più neanche gli interventi urgenti per la mitigazione del rischio
Dal due mila dieci infatti è stata l'ultima finanziaria che prevedeva dei fondi per la difesa del suolo dopodiché non ci sono più stati anche nell'ultima legge di stabilità
Che c'è un capitolo destinato a rischio idrogeologico in realtà si parla di venti milioni in due anni da dare alla Regione Abruzzo
E di a qualche decina di milioni da dare la Protezione civile quindi per interventi di emergenza siamo di nuovo lì interventi emergenziali la riparazione dei danni costa dieci volte quanto la prevenzione
E quindi andrebbe attuata la prevenzione e soprattutto non andrebbero più costruiti gli edifici lineare pericolose in aree che possono essere allagato possa essere interessate da frane perché altrimenti continuiamo a rincorrere questa mitigazione del rischio rischio che abbiamo creato noi
Senti adesso vorrei entrare un attimo nello specifico nella situazione del dissesto Lazio di cui anche
I radicali in Regione a non l'ha presentato una interrogazione molto importante io ti pregherei appunto di parlarcene
Andando anche nello specifico con degli esempi
Concrete perché
Soprattutto
Gli ascoltatori laziali sono sono sono curiosi no
E poi vorrei che ci soffermassimo sulle piena del Tevere
Soprattutto a Roma perché il Tevere va in piena correggimi se sbaglio perché causa le piogge ma anche diversi affluenti nonché che che lo caricano
Fino alle cosiddette laminazione le laminazione naturali o indotte che siano quindi al debito che forse
Pochi ascoltatori
Conosceranno
Al debito dicevamo del comune di Roma con il Comune di Monterotondo
Allora la situazione del Lazio governi calca un po'quella italiana con l'appunto al novantotto per cento dei Comuni con almeno un'area ad alta criticità od per frana o per l'alluvione
Dal mille novecentonovantotto al due mila nove lo Stato ha finanziato nella regione duecentoquattro Interventi per la messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico per un totale di circa centottantaquattro milioni a fronte di richieste per quasi settecento milioni di euro
Quindi dal mille novecentonovantotto da un monitoraggio effettuato dall'Ispra risulta che i lavori finanziati sono conclusi solo circa del cinquanta per cento dei casi questo proprio perché sono molto complicati da realizzare questi interventi
Nell'ultimo Accordo di programma tra Stato Regione
Per la mitigazione del rischio idrogeologico
Il la Regione Lazio a stanziato sessanta milioni di euro altrettanti il Ministero dall'ambiente quindi lo Stato
Per finanziare questi interventi in tutta la regione
Per la mitigazione del rischio idrogeologico in particolare ad esempio per la città di Roma
Sono previsti interventi anche per la messa in sicurezza da frane perché uno Roma pensa sempre alle alluvioni in realtà a Roma ci sono anche le frane
Ad esempio cioè la frana famosa della Collina dei Parioli che ha interessato viale Tiziano e per la quale sono stati stanziati cinque milioni di euro
C'è una un'aria nel Portuense che al diffusi fenomeni di crollo per la presenza anche di cavità sotterranee di vecchie cave di argilla per la quale sono stati stanziati tre virgola quattro milioni di euro
E e così via neanche nei municipi diciassette diciannovesimo sono stati finanziati altri interventi per quanto riguarda invece la difesa dall'aiuto dalle alluvioni
Il dunque il Tevere diciamo ecco dalla costruzione dei muraglioni non ha più subito queste alluvioni nemmeno ottocentosettanta la più subito queste alluvioni così disastrose perché l'acqua siamo riusciti a contenere
Ma perché perché
Il Tevere la città di Roma diciamo
Abbastanza da poco essere considerata abbastanza insicurezza nei confronti delle piene perché in realtà c'è un'area subito a monte di naturale espansione dove in caso di piena
L'acqua appunto allaga tutti i terreni quindi si si dice si cammina la piena quindi si abbassa proprio il livello perché questa qua fuoriesce libera di espandersi e quindi perde
La sua
La portata energia
Questa zona ricade gran parte del Comune di Monterotondo
La zona di laminazione sì la zona in cui appunto le acque si espandono ricade in gran parte nel Comune di Monterotondo all'epoca questo questa problematica fu inquadrata in proprio in un piano stralcio di bacino dell'Autorità di bacino del Tevere
Che si chiama PS uno da Orte a Castel Giubileo
Questo fu un piano molto illuminato in cui ci si rese conto della situazione quindi si vincolare o no tutti questi terreni a monte di Roma che consentivano di laminare naturalmente la piena
Ovviamente questo comportò che per alcuni comuni e il Comune di Monterotondo per particolare più degli altri
L'aria le aree più appetibili dal punto di vista economico cioè quelle di pianura fossero completamente vincolate ed fosse impedita qualsiasi edificazione
Il piano prevedeva delle misure di compensazione ovviamente perché il Comune di Monterotondo ecco poteva sì essere orgoglioso di fungere da protezione per la città di Roma però
Ne è ricavava ovviamente un nocumento insomma e quindi erano prese misure di compensazione non sono mai state attuate proprio in questo accordo di programma del due mila dieci
è stato finanziato un intervento
Per sedici milioni e mezzo di euro proprio per la messa in sicurezza di una parte di queste aree che così potranno essere restituite al Comune le potrà utilizzare per la sua espansione urbanistica
Per quanto riguarda piene del Tevere l'ultima piena in cui
In idrometri di Ripetta raggiunto i tredici metri e quaranta
Diciamo è stata una piena
Consistente non eccezionale ma è stata una piena importante
è stata importante l'ultima diciamo che era arrivata a tredici metri del mille novecento settantasei che aveva superato i tredici metri quindi
Quarant'anni fa una
E invece l'ultima piena eccezionale che proprio aveva allagato una città dei mille novecentotrentasette in quel caso il vedrà metro di Ripetta raggiunse i diciannove metri e cinquantasei
Nel due mila otto anche c'è stata una piena se si pensa che nel due mila otto solo per pulire i detriti accumulati diciamo risistemare nelle situazioni più urgenti
Nell'ambito della città furono spesi sette milioni di euro questo dà un'idea di quanto
La la la messa in sicurezza costi di meno di quante parliamo proprio di cifre proprio assolutamente
Di un ordine di grandezza inferiori quando vogliamo mettere in sicurezza un mitigare il rischio rispetto quando poi ci ritroviamo a
A pagare i danni
Quello che succede a Roma poi appunto come dicevi tu che Tevere ovviamente poi riceve anche la quale gli affluenti
Un'altra per esempio opera che concorre alla ad evitare le piene
Nella città di Roma la diga di Corbara che si trova in Umbria
Questo fare rilevare l'importanza del concetto di autorità di bacino perché la commissione De Marchi ebbe questa intuizione
Fumo tra i primi in Europa
E di gestire questo problema a livello di bacino idrografico e non di limite amministrativo
Limite amministrativo non ha senso perché a quel punto ad esempio appunto
Se si fosse gestito a livello
Comunale il Comune di Monterotondo ore bevuto assolutamente espandersi tranquillamente costruendo dai degli argini espandersi nell'area di pre pianura e dopodiché l'acqua che prima usciva lì sarebbe uscita
Appunto a Roma
E così come appunto la diga di Corbara che in Umbria a maggior ragione
Non vedo perché dovrebbe ad esempio fungere da cassa di espansione quindi
Lasciare uscire dell'acqua perdendo ovviamente dei ricavi perché loro produrre energia elettrica
Quindi in occasione di piene la loro devono modulare l'unicità dell'acqua non pensando a la la la produzione di energia eletti e quindi loro hanno è ha un costo questa cosa
Perché l'avrebbe dovuto fare
Addirittura per un'altra regione
E questo fu un'intuizione di dire no queste questioni vanno gestite a livello di bacino idrografico con l'istituzione dell'Autorità di bacino che purtroppo come tutti i cieli ultimamente sono assolutamente da dovute nel dimenticatoio
Non hanno più figli quasi più finanziamenti
In realtà sono state addirittura abrogate sono state abrogate dalla dal decreto legislativo centocinquantadue del due mila sei
Perché avremmo dovuto costituire dei distretti idrografici che il decreto individuava in otto distretti idrografici che in realtà non sono mai stati istituiti quindi l'attività delle
Autorità di bacino è stata prorogata
Però come tu mi insegni comunque con le proroghe non si va da nessuna parte nel senso che comunque la la la la pianificazione a lungo termine no non viene fatta invece quella dovrebbe essere però una pianificazione a lungo termine perché sia inattesa ESA fantomatica costituzione di questi distretti idrografici
Che non interessano assolutamente a nessuno perché politicamente non interessa nessuno così come politicamente non interessa nessuno la difesa del suolo se ci andiamo a guardare i programmi
Per le elezioni dei vari partiti
Sfido chiunque a trovarci uniti un'attenzione particolare a questa tematica
Proprio su questo su questo punto che stai per che è appena come dire ha sfiorato ti volevo chiedere quali sono le opportunità che si prospettano ad un presidenti di regione per quanto riguarda la mitigazione dei rischi idrogeologici o la difesa del suolo
Quindi come dovrebbero
Con quale impostazione quali punti nel programma ma dovrebbero inserire i candidati alla alla Presidenza della Regione Lazio siamo in prossimità delle elezioni
Perché si possa dire che abbiano veramente preso in considerazione il problema
Purtroppo dal punto di vista elettorale questo è un tema che non paga assolutamente
Cioè realizzare un'opera per la mitigazione del rischio una volta realizzata l'opera non si vede perché le il fenomeno non accade quindi la l'aria non si allaga la frana non cade e quindi il cittadino
Non non si rende conto del beneficio molto di più si rende conto il beneficio quando invece il politico di turno a seguito dell'evento calamitoso dice adesso stanzieremo i soldi per ripagare i danni
E per risistemare il territorio ha qui vorrei aprire una parentesi perché lanciano questi messaggi che sono assolutamente falsi nel senso che
I soldi che vengono stanziati poi sono sempre ovviamente insufficienti e quindi vanno prioritariamente alla ricostruzione delle infrastrutture delle opere urgenti di messa in sicurezza dopo di che bisogna pagare ovviamente le industrie quelle che danno lavoro
Perché ripartono al
Prima possibile al cittadino non arriva praticamente mai niente quindi io esorto i cittadini a informarsi a vedere nelle altre riunioni che cosa è successo e quale cittadino è stato ripagato
Questo perché perché il cittadino deve concorrere alla mitigazione del rischio comunque bisognerebbe fare più comunicazione e mettere i cittadini in condizioni di sapersi difendere
Anche perché nelle ultime alluvioni ultima eventi calamitosi la maggior parte delle dei decessi purtroppo son stati dovute a comportamenti errati e non al fenomeno in sé per sé
Detto questo io purtroppo non sento parlare gran che
I i politici appunto di questo aspetto perché ripeto pari non interessa neanche tanto i cittadini nel senso che il cittadino che c'è al terreno edificabile
E che inizi
Chiede pure gli si impone un vincolo di inedificabilità perché magari ha un'area che può diventare a rischio un'area che può essere allagata o su cui incombe una frana
Il cittadino questa cosa non non a comprenderne siamo fatta listini quindi tendiamo a credo no ma guarda non succede proprio ammenda no
E a noi geologici capita spesso che veniamo chiamati perché magari un'area a rischio LEA
Pericolo quindi ci sono dei vincoli e cene chiesto vada ma non si può in qualche modo derogare a questo vincolo tra farne uno studio che dimostra
Che quest'area non è a rischio questa è la richiesta che arriva da dal committente sia esso pubblico e privato
Quindi ma questo perché non è non Edolo necessariamente ripeto è proprio ignoranza della materia e proprio poca sensibilità del resto se non c'erano i nostri governanti perché c'era dovremmo avere noi giusto
E e quindi che cosa dovrebbe poi il candidato alla Regione Lazio la Regione Lazio sedesse pensiamo è una Regione che negli uffici dei Geni civili
Che sono quegli uffici che si occupano di valutare
Le autorizzazioni sismica e quindi le relazioni geologiche collegati a un progetto di costruzione di una casa in un'area sismica oramai tutto il Lazio è a rischio sismico tutti i Comuni lo sono
Bene in questi cinque Geni civili non c'è neanche un geologo noi abbiamo fatto una battaglia proprio perché ci hanno aiutato in questo i radicali l'hanno portata
Appunto con interrogazioni parlamentari e interrogazioni interrogazioni consiliari
E alla fine l'unica cosa che siamo riusciti a ottenere
Perché poi laccio una delle uniche Regioni in Italia che non ha
Geologica i Geni civili perché evidentemente i Geni civili esaminano pratiche geologiche e che non la può esaminare nessun altro che un geologo quindi
Se l'esamina un tecnico che non è un geologo quello che succede che se c'è scritto qualcosa che non va ovviamente non se ne rende conto e quindi quella casa magari sarà costruita in una zona pericolosa
Perché nessuno ha saputo valutare
Il progetto geologico l'unica cosa siamo riusciti a ottenere e che dei nostri colleghi che lavorano nell'andare a difesa del suolo della Regione si sono prestati volontariamente
A un giorno a settimana ad andare in queste Commissioni sismiche e a guardarsi progetti a titolo volontario e gratuito quote qui in questo modo siamo riusciti a mettere un geologo dentro queste Commissioni
E un'altra battaglia che hanno condotto sempre i radicali che ci hanno molto a cuore bisogna dire è stata quella per il comitato tecnico lavori pubblici dentro il quale neanche c'era geologo
Ecco questo questa è la considerazione che appunto la Regione ha della tutela del territorio e la tutela del territorio il primo che se ne occupa il geologo che ovviamente conosce le dinamiche del suolo ed è proprio la prima figura professionale
Per cui realizzare qualunque cosa la prima figura professionale che andrebbe contattata nella pianificazione o anche nella progettazione è il geologo perché ti deve dire se quel sole sicuro se ci sono dei rischi geologici se ci sono come fare per mitigare lì
E invece purtroppo continuiamo a essere
Così insomma scarsamente considerati va meglio perché ripeto poiché ci stiamo battendo quindi
Riuscì siamo stiamo cominciando ad ottenere che ci sia più ascolto
L'ultima battuta è la stessa non è una parte la domanda di prima ma quali punti al programma dovrebbero inserire i candidati alla la Presidenza della Regione Lazio
Io da sci ad immaginare così qualche spunto
E ecco i punti sono poco popolari cioè
Sicuramente andrebbe incrementata la comunicazione perché come dicevo il cittadino deve concorrere alla mitigazione del rischio lui per primo deve essere in messo in condizione di capire quali sono le aree a rischio
Se vive in un'area a rischio
E e quindi dovrebbe il un un programma diciamo serio che vuole tenere conto di questo aspetto che ripeto è fondamentale per lo sviluppo del territorio perché è evidente che se il suolo non è sicuro
Il territorio non a sviluppo
Sarebbe quello punto di prevedere prevedere
Una manutenzione del territorio prevedere misure non strutturali quindi anche misure di salvaguardia che non si edifici più nelle nelle aree pericolose
Quindi maggior controllo sui piani regolatori
Ma soprattutto ripeto andrebbe fatta come comunicazione quindi anche solo dimostrare che nel nel proprio programma tra i propri interessi cioè quello della sicurezza dei cittadini dal punto di vista dei dei rischi geologici
Che poi è un proteggerli l'incolumità quindi dovrebbe essere loro il
Prioritario come
Come proposito no
E
E e quindi all'alla tutela del territorio più in generale con misure che prevedono anche lo stanziamento di fondi ovviamente perché anche comunque bisognerebbe mettere in sicurezza
Le le aree più a rischio
Bisognerebbe certo trovare i soldi per la coperta è sempre corta però ripeto se poi uno vive in un territorio che non è sicuro a quel punto è un po'come la sanità hanno
Nel senso sindaci andiamo a curare
Però poi non preveniamo non facciamo opera di prevenzione
No
Radicale ha in qualche modo scoperto in Puglia
Ma una sorta di conflitto di interessi poi questo c'ero ce lo direte
Si parlerà della sua opinione un Assessore la Protezione civile in Regione che mentre l'Assessore della della produzione civile anche Presidente di autorità di bacino no questo doppio incarico
In conflitto secondo te o no
Ci viene in mente mi viene in mente personalmente che
Luini potrebbe per esempio tratta adattare i piani di assetto idrogeologico ai piani regolatori cioè non i piani regolatori i piani di assetto idrogeologico
Voglio dire per assurdo potrebbe decidere di scrivere sul piano di assetto idrogeologico che alcuni territori non sono a rischio
Proprio perché potrebbe interessare di che quella zona specifica continui tranquillamente ad urbanizzare siano so che cosa ne pensi
Allora io penso che non ci sia bisogno di essere assessore contemporaneamente segretario generale di un'autorità di bacino per fare queste pressioni
Immagino che queste pressioni son già state fatte in tutta Italia
Perché il piano d'assetto idrogeologico contiene dei vincoli molto stringenti ovvero stiamo parlando di inedificabilità assoluta quindi immaginiamoci la perdita di valore di un terreno se viene reso totalmente inedificabile
Soprattutto se passa da edificabile inedificabile quindi io immagino che in come in tutte le pianificazioni ci siano stati delle pressioni
E voglio sperare che queste pressioni non siano state poi i insomma accolte diciamo
In questo senso parere poi può essere sia positivo che negativo perché tuo fai l'ipotesi che lui appunto seguendo delle logiche di interessi
Personali
Indirizzi la pianificazione in qualche modo io ti potrei dire che invece magari lui proprio conoscendo il territorio essendo anche assessore quindi
Potendo anche agire dalla parte poi dell'applicazione di questa pianificazione
E invece fatto un piano che è il migliore possibile e dopodiché si preoccupa pure che venga applicato
Quindi potrebbe essere un'altra cosa
Però comunque lasciamo sempre al all'arbitrio dell'assessore la come dire
Allora siccome l'Autorità di bacino della Puglia è un'autorità di bacino diciamo regionale nel senza interregionale perché c'è una piccola parte nella nel territorio molisano
Se non sbaglio comunque
è gestita dalla Giunta regionale pugliese quindi in realtà
Il Segretario generale è comunque l'Autorità di bacino e comunque un'emanazione della Giunta
Quindi che Luigi abbia il doppio incarico in realtà lui fa la stessa cosa perché comunque il piano poi approva la la Giunta e quindi lui è anche segretario generale quindi si potrà dire che lo conosce meglio quando Londra approva
Va bene su questo come geologico ma Cinzia li avete opinioni diverse perché erano posto questa domanda
A ad altri suoi colleghi e devo dire che c'è veramente una una differenza di di di di di opinioni ma questo sicuramente utile per contribuire al dibattito e alla
Ha un senso come dire un significato poi e poi finale che andremo che andremo
Che andremo a a sentire
Senti noi ti ringraziamo veramente per
Per questo commento e lo vogliamo ricordare agli ascoltatori che abbiamo parlato con Tiziana guida che consigliera dell'ordine dei geologi del Lazio
Siccome abbiamo parlato del dissesto della della Regione Lazio ma abbiamo discusso e parlato anche con lei delle normative per la difesa del suolo della loro evoluzione
Per giuramento forse nel tempo del rapporto tra gli spazi urbani territori in continua evoluzione abbiamo anche provato immaginare
Quali politiche virtuose potrebbero occuparsi di quali politiche
Virtuose insomma potrebbero occuparsi candidati alla Presidenza della Regione Lazio ma di tutte alle Regione ce l'ha visto
E allora noi ringraziamo Tiziana guida per questo contributo
E grazie a voi
Complimenti per queste trasmissioni comunque aiutano a sensibilizzare la i cittadini sull'argomento e anche speriamo i nostri politici grazie Tiziana guidare geologo il resto dell'ascolto dei programmi di Radio Radicale