Conferenza stampa della Protezione civile dopo la riunione del Comitato operativo sul rischio Vesuvio

Abbiamo anche la nota direttrice Di Cicco vini dei Miccoli micro io sbaglio sembri Nick
Ecco
Che fa quattro ecco ecco ecco
Della serie guai non vengono mai da soli insomma
Mica l'altra contea
Penso che
Allora
Dottoressa pesano partire
Allora noi
Quest'oggi ovviamente d'intesa con dalla Regione
Campania abbiamo convocato questo Comitato operativo che è uno dei vari passaggi che ormai da diverso tempo stiamo in
Percorrendo sulla sulla strada Campi Flegrei e Vesuvio
Tre cose mi interessava sottolineare poi ovviamente
Siamo qui per rispondere il
Visione c'è l'Assessore che voi conoscete il professor Mauro Rossi che è uno dei più importanti vulcanologi italiani il direttore dell'Osservatorio che adesso ci raggiunge quindi tutto quello che
Potrà ed
E necessariamente dovrà essere detto lo diremo peraltro da oggi sul
Sul sito nazionale della Protezione Civile ci sarà saranno pubblicati tutti i documenti che riguardano ridefinizione di scenario da parte dei gruppi di lavoro la Commissione grandi rischi perché anche su questo vogliamo
Intraprendere questa strada di massima trasparenza in massima
Comunicazione sulle sulle questioni allora tre concetti io volevo esprimere il primo concetto perché molto spesso
Sento
Dal territorio una sorta di attesa messianica di piani
Io vorrei essere chiaro una volta per tutti i piani
Di piani sul Vesuvio e di piani sui Campi Flegrei noi parliamo e trattiamo data dagli anni Ottanta per quanto riguarda i Campi Flegrei e dalla metà degli anni Novanta per quanto riguarda il Vesuvio
Questi piani hanno avuto sono stati evitati in quegli anni sono stati entrambi rivisitati nel due mila uno hanno avuto degli aggiornamenti nel due mila sei nel due mila sette
C'è stata un'esercitazione internazionale nel nel due mila sei
Sono stati istituiti dei gruppi di lavoro a partire dal due mila due due mila tre
E questi gruppi di lavoro hanno editato la loro produzione scientifica in questi mesi
Noi abbiamo ricevuto le conclusioni del gruppo di lavoro istituito nel due mila due due mila tre
Del Vesuvio ad ottobre del due mila dodici o meglio l'abbiamo avuto ad aprile e poi abbiamo sottoposto alla Commissione grandi rischi ad ottobre le ulteriori integrazioni scientifiche che c'erano stati sull'argomento
E in queste ore abbiamo ricevuto il Piano Campi Flegrei quindi
Non non partiamo da zero non non è vero che non esistono piani il tema e
L'altro aspetto che vorrei affrontare
Che i piani hanno un senso se sono in qualche modo conosciuti vissuti e soprattutto se da parte della
Del territorio c'è una consapevolezza del rischio
Oggi in comitato operativo senza fare grande allarmismo il il professor Rosi ci ha detto con la crudezza tipica dello scienziato che la condizione che vivono i Campi Flegrei
è una condizione che non ha
Da un punto di vista di pericolosità eguali in nessuna parte del mondo
Perché sotto i Campi Flegrei non c'è solo acqua calda ma c'è una importante massa magmatica le cui dimensioni peraltro non sono nemmeno notte
Di un di un ambito territoriale dove nel corso dei millenni e dei secoli perché il monte nuovo del millecinquecento trentotto quindi nemmeno
Decine di migliaia di anni fa hanno prodotto determinati effetti e la possibilità che questi effetti possano riprodursi è assolutamente nel novero delle probabilità
Che nessuno di noi anche la comunità scientifica può definire
In termini il trenta e cinquanta il settanta per cento
L'altra cosa che mi sento di dire senza tema di essere smentito ex su quel territorio insiste una delle eccellenze della nostra comunità scientifica che l'Osservatorio vesuviano a volte siamo abituati a parlare
Della Campania di Napoli ma questo è un territorio che al di là di qualche problematica di altro genere anche un territorio di eccellenza e la sua Università il suo osservatorio
E questa è deve essere una garanzia un po'per tutti perché
E in questi anni questa attività di monitoraggio e proseguita
Vedremo poi nello specifico che sui Campi Flegrei siamo passati da un livello base a un livello di attenzione grazie proprio
All'attività di osservazione analisi e di monitoraggio di questo osservatorio
La terza questione che vorrei anche qui sottolineare oggi ho visto mi faceva vedere l'assessore quello che colpisce zona rossa allargata ristretta allora per quanto riguarda
La vicenda dei
Del dell'area vesuviana noi abbiamo assunto
Come me
Base
Di definizione dello scenario il come dire il combinato disposto dell'attività di questo gruppo di lavoro istituito all'inizio degli anni Duemila e anche le recenti
Pubblicazioni scientifiche che noi
Per semplicità a volte citiamo con il nome di una ricercatrice Gurion lì ma che sono ovviamente molto più vasto e molto più
Popolate di esperti e di scienziati
Conclusioni scientifiche che sono state sottoposte alla Commissione grandi rischi e la Commissione grandi rischi c'ha in qualche modo validato che quello che voi vedete
Tratteggiato con questa linea nera e
A seguito di tutte queste osservazioni anali insieme
L'ambito territoriale nel quale si potrebbe verificare una eruzione sublimi Anna con la ricaduta di flussi Piro plastici che i nostri scienziati ci dicono essere
Nelle sei manifestazione delle vicende vulcaniche l'evento più disastroso evento che
Necessità al contrario di
Gli altri eventi la caduta delle ceneri le le colate di fango le alluvioni terremoti quelli che presuppongono come attività di Protezione civile l'evacuazione preventiva
Questa linea nera che voi vedete ovviamente va ad incidere su quella che era la
Pregressa delimitazione della zona rossa
Perché perché nella pregressa delimitazione della zona rossa fu fatta una scelta
Di includere all'interno dei famosi della famosa dalle linee rosse in diciotto Comuni della cosiddetta area vesuviana cioè
Tutti quei comuni e quindi la delimitazione è una delimitazione di carattere amministrativo
Che al loro interno in una proporzione più o meno significativa avessero la possibilità del verificarsi di eventi del tipo di quello di cui stiamo parlando cioè la caduta di flussi Piero Grasso
Oggi noi abbiamo
Più correttamente delimitato e come voi potete vedere perché
Il
La rappresentazione della linea nera l'abbiamo sovrapposta quello che il limite amministrativo dei Comuni interessati
E questo è la prima significativa novità
Perché come potete vedere la linea nera ricomprende alcuni territori che prima non erano ricompresi nei diciotto della cosiddetta zona vesuviana su tutti
I famosi tre quartieri di Napoli est che non erano ricompresi in questo contesti
Ma
La lo scenario scientifico è andato un po'oltre cioè non si è limitato a individuare i territori sui quali era possibile la ricaduta dei flussi Piro plastici
Ha fatto un passo in avanti siccome uno degli effetti più
Diciamo più
Nefasti di un'eruzione vulcanica sono la ricaduta delle ceneri ma non tanto la ricaduta delle ceneri per quelli che possono essere gli effetti sulle persone quanto
Sugli effetti gli effetti che producono sulle strutture
Perché ovviamente quando c'è una riduzione di questo tipo la quantità di scendere che cade ovviamente non è di pochi Pindi metri di diversi centimetri e questa cenere che non è
Borotalco
Ovviamente va a gravare sulle strutture provoca il collasso delle parti alte e commi mi insegnano i nostri ingegneri strutturi visti compromettono le stesse strutture anche nelle parti sottostante le stesse strutture
Questo è uno studio che in particolar modo a curato il professor zucchero e che la come dire
Probabilità tenendo conto di tutta una serie di questioni che attengono agli utenti alla alle irruzioni eccetera eccetera la ricaduta di queste ceneri e gli effetti che questa ricaduta a sulle strutture
Per cui il combinato disposto
Il diciamo della zona quella che come
Ama sottolineare e c'è anche una ragione l'Assessore Cosenza
La zona rossa ad alta pericolosità vulcani e qui le potremo definire la zona rossa uno Q od so o zona rossa propriamente detta
è quella dei flussi tiro plastici a cui si unisce
Una
Ulteriore coinvolgimento di territorio perché all'interno di questo territorio l'incidenza della vulnerabilità degli edifici colpiti dalla ricaduta delle ceneri sarebbe particolarmente significativa
Tutto questo oggi produce un le come dire una rappresentazione territoriale della zona rossa che
Che assomma a ventiquattro Comuni più a tre municipalità del Comune di Naro
Però
Siccome l'obiettivo
Della nostra attività non è tanto quella di andare a tratteggiare sul territorio
Una mappatura che può avvenire nei suoi effetti sotto il profilo della edificabilità o non della edificabilità che questo è un problema
Esclusivamente
Territoriale esclusivamente della Regione esclusivamente degli enti territoriali che insistono sul territorio
A noi interessa soprattutto l'aspetto di pianificazione di Protezione civile che come vi dicevo prima attiene alla evacuazione preventiva delle persone che ricadono in questa
In buona sostanza rispetto a queste due aree
Noi abbiamo richiesto alla Regione Toscana la Regione Campania entro la fine del trimestre in corso quindi entro il trentuno di marzo di andare a definire
Al di là di quelli che ovviamente sono i confini ricompresi nella linea nera e che per noi
Sono come dire linea invalicabile cioè all'interno di quella linea non ci sono discussioni la gente fa preventivamente evacuate
Al di fuori di questa linea nera per quanto riguarda
Sia agli ambiti territoriali pensiamo ad esempio al comune di Nola se voi vedete il comune di Nola se noi applicassimo la vecchia regola e cioè quella di ricomprendere l'ambito amministrativo
Comuni
Impoverite canguro
Nella parte alta della della della slide
Se noi applicassimo rigidamente il criterio precedente per cui tutti i Comuni che sono a vario titolo ricompresi
Nella zona di ricaduta Piero plastica dovrebbero essere ricompresi anni nella loro complessità amministrativa
Noi avremmo una situazione dovrebbe saremo costretti a una evacuazione forzosa di persone che
Sui quali non ricade una necessità che ciò sia però una parte del territorio è ricompresa
Analogamente il Comune di Scafati il Comune di Scafati è un Comune che l'ambitissimo dalla zona uno tant'è che noi non lo riteniamo nemmeno ricompreso nella nella zona uno
Perché è lo zero virgola uno per cento ricompreso però è un comune
La cui incidenza sotto il profilo della ricaduta delle cene e quindi della vulnerabilità è particolarmente significativa quindi a un Comune che rientra
A pieno titolo nella zona di evacuazione
Allora per questo la Regione Campania ci dovrà dire entro marzo quale effettivamente
La parte di territorio che dovrà essere evacuata e soprattutto quante sono le persone che devono essere evacuati
Questo per farvi capire
Anche perché voi sapete che
Su questo tema della zona rossa in Campania c'è una ipersensibilità dovuta alla ricaduta
Diciamo in termini urbanistici e
Noi abbiamo un interesse che è un interesse esclusivamente di protezione civile
E questo interessa e ci fa dire in maniera come dire senza tema di smentita alcuno
Che al di là della ridefinizione di questa linea non nera noi auspichiamo che i diciotto Comuni che erano precedentemente all'interno della zona rossa all'interno della zona rossa permangono
Perché credo che questo sia un problema culturale è un problema di salvaguardia delle persone e quindi auspichiamo adesso che non si vadano a fare resezioni perché la linea nera in qualche modo la linea nera
Dal nostro punto di vista a un effetto soprattutto sulle new entry
Su chi sta da tempo e credo abbia correttamente metabolizzato l'esigenza di una corretta approccio sotto il profilo della protezione civile di permanga
Per quanto riguarda il poi veramente concludo il discorso dei Campi Flegrei anche qui
Come vi dicevo lo scenario scientifico e
In corso d'opera ovviamente i Campi Flegrei hanno
Una
Un elemento di grandissima incertezza
Che non è solo dato dal fatto di quello che sarà
Gli esiti delle vicende che nel sottosuolo riguardano quella parte di territorio
Macché al contrario del Vesuvio che bene o male ha una sua morfologia abbastanza definita la Caldera dei Campi Flegrei è una zona
Correggimi Mauro quanti dodici chilometri di
Di
Dividendi di A metro
All'interno del quale storicamente si sono verificati una serie significative di fatti relativi
E che oggi anche l'hospice o gruppo di lavoro che ci ha consegnato in questi giorni il lavoro ci dice guardate la situazione è una situazione
Particolarmente significativa rispetto alle vicende di protezione civile non vi possiamo dire ovviamente né quando
Né come né dove il cratere potrebbe in qualche modo
Svilupparsi oggi anche qui sto con
Cui in maniera abbastanza se plastica il professor Rossi ci ha fatto vedere una stampa
Di qualche secolo fa che riproduceva gli effetti visti dai contemporanei
Del dell'eruzione del monte nuovo in cui si vedono cani pezzi di Capitelli e quant'altro che ovviamente venivano e iniettati all'esito
Delle riduzioni stizza perché quello e a situazione e quello è quello che si può verificare
Allora anche qui abbiamo bisogno di
Lui attualizzare i piani preesistenti nel due mila uno abbiamo bisogno di
Sapere con certezza e con precisione il perché anche qui
Apro una parentesi il piano che noi vogliamo andare via ridefinire
Pieri aggiornare
Dati di scenari che vi ho detto avrà come presupposto la evacuazione di queste persone queste persone verranno evacuate
Qualora si arrivi a livello di allarme che ovviamente ci diranno gli scienziati in questa
Come dire graduazione
Di
Di di di eventi che ricorrono
La eruzione propriamente detta noi dovremmo andare a evacuare queste persone
Che cosa cambia rispetto all'approccio che è stato seguito fino adesso e che noi vogliamo che
La evacuazione di queste persone in territori di altri Regioni abbia un carattere di assoluto dettaglio cioè noi voglio vorremmo che
E lei lo sforzo che stiamo chiedendo alla Regione Campania di ai Comuni che entro il mese di giugno si arrivi al censimento delle persone che devono essere vacua
Perché dico al censimento delle persone che devono essere qua perché noi vorremmo che queste persone fossero individuate e individuate
Io non sto dicendo una cosa che
Può apparire banale e cioè
In tutti gli eventi calamitosi voi sapete che le persone a seguito di un evento calamitoso ricevono una duplice tipo di assistenza
C'è l'assistenza fornita dalle strutture del Servizio nazionale gli atteggiamenti di alberghi e ci sono quelle
E noi chiamiamo le autonome sistemazioni
Va autonome sistemazione che peraltro vedono il concorso dello Stato sotto il profilo delle come dire del contributo al disagio che quel cittadino patisce
Allora secondo noi un serio piano di protezione civile sotto il profilo dell'evacuazione
Deve arrivare a poter stabilire se il professore di Cosenza alla casa a Roma e quindi al allorquando si verifica
La l'allarme per cui bisogna evacuare i professori Cosenza ovviamente non non aspetterà il
L'indicazione del servizio nazionale andrà a casa sua ma quel nucleo familiare andrà sottrarsi ora l'ho detto è un po'semplicisticamente ma
Se voi
Moltiplicate anche perché non abbiamo fatto uno studio approssimativo
Allo stato attuale
Se la Regione i Comuni non ci delimitano ulteriormente il l'ambito
I territori che noi consideriamo come territori ricadenti sotto gli effetti di un'evacuazione comportano lo spostamento di circa ottocento mila persone
Ma questo stiamo parlando del Vesuvio il Campi Flegrei stiamo parlando di poco meno di quattrocento mila persone
Parole siamo così sfigati che andiamo cioè almeno ci aspettiamo che un evento sia riguardanti dei Campi Flegrei e un altro ente quindi in contemporanea diciamo il tetto massimo sono ottocento mila persone
Ora noi immaginiamo che questi ottocento mila persone si riducano progressivamente
E si riducano attraverso queste
Il primo è quello della delimitazione ulteriore della della zona rossa per i criteri che vi ho detto il secondo aspetto è quello della individuazione delle persone che effettivamente devono essere movimentato
In questa individuazione peraltro che noi
Ovviamente vorremmo
Non soltanto riferita
A
Con Rudi numeri
Istat
Noi vorremmo sapere ad esempio pensiamo a tutti i vulnerabili
Pensiamo alle persone che hanno bisogno di dialisi
Pensiamo alle persone che hanno bisogno di un certo tipo di ospedalizzazione cioè se il piano e come noi vogliamo
Non solo serio ma soprattutto reale effettivo noi dobbiamo scendere rispetto a queste situazioni è un dettaglio perché poi il rispetto ai luoghi di destinazione di queste persone
Le strutture regionali provinciali comunali che se ne faranno carico avranno l'onere di individuare
Per le tipologie di soggetti
Che andranno a riversarsi su quei territori le necessarie e doverose tipologie di assistenza
Questo è quello che e l'ultima e l'ultimo come dire annotazione ma questo è un refrain
Che ed è quasi un
Una sorta di appello al e i mezzi dell'informazione io purtroppo su questi temi
Riscontro ancora una eccessiva insensibili ben
Una eccessiva mancanza di consapevolezze
Me lo dicevano i ricercatori del
Del dell'Osservatorio Vesuviano nei Campi Flegrei
In alcuni Comuni la percentuali di persone che non hanno la consapevolezza di quello
Che
E il rischio
Su cui si veramente stanno perché proprio il caso di dire stanno raggiunge percentuali del settanta ottanta per cento
Allora se
E questo purtroppo questa insensibilità o questa mancanza di consapevolezza poi molto spesso si traduce
In un atteggiamento non adeguata delle istituzioni
Perché anche questa attesa messianica del piano nazionale oggi lo abbiamo spiegato in maniera inequivoca
Il piano nazionale e la sommatoria di del dei piani di settore e dei piani che a vari livelli ognuna delle componenti e delle strutture operative del servizio nazionale di Protezione civile deve fare
Non esiste un piano nazionale
Nel quale ognuno può i vari cercare un pezzo suo
Esistono piani di settore perché come faccio io da Roma a stabilire
Quel discorso che vi facevo prima quante persone necessitano di essere va quater dove elevato fisico fisicamente apprendere qual è il sistema viario che in qualche modo dovrà essere interessato quali sono i meccanismi più
Congrui più favorevoli perché l'evacuazione avvenga in una sorta non di fuggi fuggi ma di
Programmate quanto ovviamente riferita alla
Eccezionalità dell'evento non caotica evacuazione e questo ovviamente
è compito dei territori è compito delle istituzioni territori nei quali
Il più armonico la più armonica applicazione del principio di sussidiarietà poi i vari livelli cosiddetti superiori intervengono coordinano fanno fanno sintesi
L'ultima cosa però su questo poi sarà il professore Martini
Più preciso sui Campi Flegrei viviamo anche una condizione di attenzione in tre sul sul Vesuvio
Stiamo lavorando
Diciamo in assenza di segnali che facciano ritenere qualche cosa di preoccupante a breve
Sui Campi Flegrei siamo in una situazione insomma situazioni di attenzione anche qui vorrei essere chiaro perché poi si si passa da un eccesso all'altro
Situazione di attenzione è una situazione nella quale la comunità scientifica il sistema di protezione civile aumentano il livello dell'attenzione
Anche qui il livello di attenzione può ritornare a livello base perché se determinati parametri fra qualche tempo in questa fase abbiamo anche accentuato la frequenza dei bollettini dell'Osservatorio
Quindi nel momento in cui l'Osservatorio ci dirà che i parametri sono rientrati in un ranger
Di base torneremo alla come dire a una situazione di base qualora invece dovessero esserci situazioni più preoccupanti passeremo
Al terzo al
Terzo Sternberg poi il quarto come voi sapete quello di allarme e per noi il l'ultimo del dei gradini di questa di questa scala implicherebbe l'evacuazione preventiva delle persone che insistono quel determinato territorio
Grazie
E dunque la Regione sta lavorando in perfetta sinergia se me lo consenta il prefetto Gabrielli con la Protezione civile nazionale
In quest'ambito questa riunione una tappa importante di un percorso che si sta facendo ora messi
Vorrei tornare sulla zona rossa del Vesuvio perché anche io so che è un tema mediaticamente esso socialmente
Importante
C'è una zona rossa da flusso filo classico che ha ad alto livello alto rischio vulcanico che in base allo scenario dato dagli scienziati
E la zona che verrebbe investita per quello scenario dal flusso però plastico in cui non si può fare nulla perché il flusso Piro plastico
Sarebbe tale
Da non consentire assiso per vivere
Agli esseri umani quindi su quell'area che chiamiamo ad alto rischio vulcanico non si può far nulla è quella è la linea e l'area qui è associata la legge urbanistica regionale la legge ventuno
Su quella e intoccabile quindi Comuni non posso far nulla e anche quei credo tre comuni della vecchia zona rossa
Che hanno una sola parte
Ricadente in quella linea ISSI suggerimento che viene chiaramente dato dal Protezione Civile di non toccare nulla
In questa zona rossa ricadono alcune porzioni di Barra Ponticelli San Giovani arte Duccio in percentuali variabili fra il dieci il venti per cento del territorio
Se non si fa nulla cioè se ne non comunichiamo nulla di ulteriore entro il trentuno marzo
Alla Protezione civile nazionale o meglio concertiamo anche con la Protezione civile nazionale tutte e tre i quartieri e municipalità ricadono in zona rossa
Ad alto rischio vulcanico ma se
Comune e Regione stabiliscono una chiara delimitazione
Delle parti
Finisce in zona rossa
Ad alto rischio vulcanico solo quella parte
Che è compreso dove c'è la linea
Nera
Quindi
Non è che tutte e tre i quartieri automaticamente finiscono in zona rossa
Ma lo finiscono solo se non si fa nessun ulteriore atto il Comune di Napoli sindaco di Napoli vicini caro sono già informati danesi diciamo personalmente da me ed al Presidente Caldoro
Di questo Stato quindi Rossi Regione ci confronteremo ma è possibile fare una delimitazione e quindi non coinvolgere tutti
I quartieri che come è noto sono altri sarebbero altrimenti abbandonati a un destino di degrado in quanto un'Area posto industriale attualmente molto poco utilizzata
Al contrario ci sono la zona rischia che non è ad alto rischio vulcanico ma il rischio da crolli
Strutturali quindi non dipende dalla natura quello che succede diventa natura più dal comportamento umano di come sono state costruite avevi abitazioni
Per quelle zone che sono invece direi comuni dove ci sono quei macchie rosse vi sono Scafati Poggiomarino San Gennaro Vesuviano
Palma Campania è una piccola parte di Nola
In quel caso che sono fuori diciamo in gran parte della zona rossa che ho detto prima
Ma il problema sono i crolli dei tetti se si fanno tetti sufficientemente resistenti o si fanno tetti a spiovente come si fa per la neve per intenderci per cui la Neri il la cenere non si può depositare
Singoli edifici possa essere tirati fuori dalla zona rossa perché lì non è atteso il flusso di trovassimo nello scenario di riferimento
Ad esempio il caso opposto a Napoli che non ha questo problema di caduta di scene il caso opposto e Scafati in cui come diceva il prefetto Gabrielli
Scafati non è in zona rossa uno quella per cui scatterebbe la legge urbanistica e tutta diciamo già delle macchie rosse come voi vedete
Quindi c'è il problema storico al DTT se si costruiscono abitazioni che resistono alla neve o perché
Sufficiente capacità di resistenza o beccano tetti a spiovente adeguatamente fatti queste non sono più soggette
Quindi da un confronto che faremo con i Comuni ma già iniziato da tempo noi entro il trentuno marzo stabiliremo il vero scenario differimento
Che oggi parte da ottocento mila abitanti ma potrebbe scendere fino ad arrivare sul diciamo ai vecchi cinquecento cioè a
Appeal di più né cinquecentosettantacinque mila retti ma non a ottocento mila
Questo quindi è uno scenario finale di riferimento attenti dice anziani ci hanno dato non lo scenario
Adesso c'è un discorso anche amministrativo ed il trentuno marzo ci sarà lo scenario
Ci sarà lo scenario
Finale dopo lo scenario si passa alla fase dei piani di protezione civile nazionale regionale comunale o l'interazione che via detto già
Il
Prefetto vorrei anche chiarire
Siccome conosco diciamo l'interesse della questione che quando ne parliamo di
Non edificabilità alla zona rossa di primo tipo ripeto quella dato rischio vulcanico non di secondo tipo dove addirittura le costruzioni ben fatte sono spiegabili anche perché sarebbero antisismiche anche perché sarebbero antisismiche
Diciamo si parla di edilizia residenziale
Dice il residenziale ma non di servizi cioè ospedali scuole
Caserme belle pubblico Belluno uso diciamo Forze dell'ordine
Ma anche edilizia aperte le comunicazioni eccetera sono a oltre a materia perché non
Non edilizia residenziale o fanno mentali carico urbanistico cioè non abbandoneremo le centinaia di migliaia di abitanti
Senza ospedali senza scuole senza
Quindi è una cosa Rizza residenziale una cosa è il resto dell'edilizia di servizio
Che di fatto non aumenti al carico e urbanistico perché non ci sono residenti ma sono solo di servizio diciamo quindi questi sono
Due concetti qui si parte da ottocento mila ma si scende perché in alcune zone
Come Napoli nel caso più emblematico e non si possono ridurre fortemente
E seconda è una cosa l'edilizia residenziale
Un'altra cosa e l'edilizia diciamo di di servizio
Per quanto riguarda i Campi Flegrei ribadisco anche aspra poco ci sarà lo scenario di riferimento ancora non è stato materialmente diciamo almeno alla Regione
Dato quindi sibili
Qui siamo un passettino indietro ma finalmente siamo diciamo vicinissimi
Alla data dopo lo scenario ci sono i piani
Di protezione civile tra cosa è lo scenario di riferimento cioè cosa riempirmi scienziati ci suggeriscono diciamo come come riferimento vulcanico poi c'è tutta l'azione di Protezione Civile discendente nazionale regionale
Provinciale per la Regione continua il dialogo
Fitto con Nina dall'alto con la Protezione civile nazionale
E dal basso diciamo istituzionalmente con
Con i Comuni quindi nelle prossime settimane faremo riunioni con i Sindaci con le amministrazioni
Per ottenere questo alle questo zona rossa definitiva diciamo che non potrà mai essere più piccola della nera diciamo così che è segnata
Dietro di meno e che poi dovremo
Discutere con quindi i sette in più poi vorrei dire che i sette in via perché c'è una piccolissima isolati come gli hanno d'Arco nel Comune
E di Sant'Anastasia perciò solo venticinque realtà sono ventiquattro più quell'isola
Di Pomigliano d'Arco scusa Sivori arco in Sant'Anastasia dei ventiquattro realtà nome pochissimo
Toccata perché non è a rischio Cinieri e pochissimo la parte a rischio
Elevato e anzi la protesica già suggerisce anti impropria una delimitazione fatta dall'autostrada quindi problema di Nola diciamo irrisolvibile maniera
Molto CBP sono venticinque questi venticinque presente Pomigliano d'Arco che solo un'isola e Nola diciamo che sicuramente quasi sicuramente la soluzione e già suggerita
La vera la vera new entries sono i tre quartieri di Napoli est diciamo
Coppelle diciamo Poggiomarino San Gennaro
Barra Ponticelli San Giovanni
Direttore
Ci dica qualcosa
Prima il prefetto Gabrielli accennava se vogliamo acquista elemento
Di novità in qualche modo che riguarda i Campi Flegrei voi sapete che noi come INGV osservatore sul piano effettuiamo un monitoraggio continuo di quest'aria così come lo facciamo per altre aree vulcaniche attive la Campania c'è pressoché rischia
E in base ossidati ai nostri sistemi di osservazione abbiamo rilevato già da diverso tempo in statica si patteggiato nel due mila cinque
Che quello che il processo diventa subsidenza e l'area flegrea che ha caratterizzato tutto diciamo al periodo che seguito alla bradisismo intensa degli anni ottantadue ottantacinque
Siete in qualche modo arrestato dopo il due mila cinque invece c'è stata addirittura un'inversione con una lentissimo innalzamento che però contrariamente a piccoli episodi invece negli anni
Precedenti sperimentato e proseguito nel tempo questo con una variazione di velocità il processo di per sé continua che negli ultimi tempi ad esempio tra luglio e agosto dello scorso anno e ancora la prima quindicina dieci di dicembre
Sembra scorsa ne abbiamo avuto anche dei piccoli e delle piccole accelerazioni dell'ordine anche dei tre centimetri al mese come velocità media
Sono valori di gran lunga al di sotto di quello che non è in velocità massime sperimentate negli anni Ottanta durante la fase intensa bradisismo che caratterizzano l'aria
Però chiaramente questo costituisce un elemento di novità rispetto a quello che noi chiamiamo uno Stato come dire di normalità che la subsidenza addirittura secolare che conosciamo dell'area flegrea
Quindi questo è stato oggetto delle note che noi abbiamo inviata alla protezione civile la Protezione Civile chiaramente le ha discusse anche con la Commissione grandi rischi e alla fine si è pervenuti diciamo lo Stato
Di attenzione stati attenzione in concreto significa che ovviamente noi incrementiamo le osservazioni
Teniamo presente che le evoluzioni questo fenomeno non è possibile diciamo in in questa fase
Commenti designava però possiamo anche ipotizzare che in fasi successive di maggiore accelerazione potremmo ritornare anche lo stato di innalzamento nella della attività bravi sismica
Anche Ballaman paragonabile a quella degli anni ottanta
Quindi non possiamo dare una tempistica su questo potrebbe essere anche in tempi piuttosto brevi e quindi la ricomparsi terremoti che già di per sé costituiscono elemento da valutare a mo'di vista del rischio
è sicuramente di Rusty difficoltà per la popolazione a questo punto di vista già sperimentati in anni passati
Non ci sono elementi come dire preoccupando invece in modo immediato per quando riguarda
Che avrebbero certamente comportato un livello di attenzione diverso non di attenzione ma sicuramente di allarme maggiore e per quanto riguarda il fenomeno dicesse talmente precursori legate alla parte vulcanica
Ma quello che osserviamo sono indicatori di una riattivazione del processi bradisismo che va seguita con molta attenzione
Prevediamo chiaramente previsto anche dei protocolli per quanto riguarda diciamo alla convenzione che abbiamo con la Protezione civile un incremento della la sua attività di osservazione non solo in termini comunicazione presso il Dipartimento ma anche in termini di osservazioni che hanno effettuiamo sul territorio quindi
Quindi come dire in potenzialmente alla nostra rete di monitoraggio
L'effettuazione di campagne di misura particolari che cerca di meglio limitare delimita diciamo quelli che sono
IFEL
Non è che stiamo osservando
Professor Rossi
Dunque quello che posso dire io è che
La Protezione Civile ha ricevuto da poco il manoscritto della rapporto nel quale il gruppo di lavoro incaricato a
Sintetizzato gli elementi che servono Flegrei entro
Per la la definizione del piano del scusate dello scenario evolutivo per i Campi Flegrei
Allora gli elementi che mi preme di
Sottolineare anche un po'richiamando alcune cose dette dal prefetto Gabrielli riguardano in parte la scarsa consapevolezza nell'area flegrea
Della presenza di questo tipo di pericolo questo scarsa consapevolezza deriva essenzialmente da due peculiarità dell'area flegrea
Una è quella della
Grande
Discontinuità che i Campi Flegrei hanno nel loro origine rule Tivoli Campi Flegrei osservano dei periodi di totale riposo vulcanico che durano millenni
Hai quali poi seguono delle fasi di vigorosa ripresa di attività evolutiva che possono durare anche parecchi secoli
Questa discontinuità naturalmente all'interno dei periodi di quiescenza determina nel nel senso comune il fatto che l'area vulcanica sia spenta
Questo
Un elemento importante
L'altro fatto eletti l'assenza nel Campi Flegrei di una struttura vulcanica definita
Mentre vulcani come l'Etna lo Stromboli il Vesuvio danno bella prova di sé si fanno vedere i Campi Flegrei sono come dei vulcani camuffati
Non si vede non c'è un bel Golfo una zona
Accattivante dal punto di vista paesaggistico questi queste collinette che sono dei coni vulcanici abbastanza tranquilli e quindi
Anche questo è un elemento che gioca a sfavore nella dare
Nell'uomo in generale una buona percezione di una fonte di pericolo
Quindi diciamo ciò che noi abbiamo dovuto ahimè
Rappresentare adesso in questo documento
E una grosso elemento di incertezza che riguarda lo scenario di una possibile evoluzione derivante dal fatto che i Campi Flegrei esprimono tipologie di eruzioni che sono molto variabili
Dove la componente esplosiva è sempre e comunque una componente molto importante e quindi i pericoli derivanti da questo stile di attività vulcanica sono numerosi purtroppo
Un altro elemento sfavorevole per una precisa definizione delle aree che possono essere interessati a fenomeni per pericolosi
è quello di non avere una una conoscenza a priori di dove si aprirà una bocca evolutiva perché i Campi Flegrei possono
Aprire bocche le ultime su una un in un'area che molto molto estesa
Infine
Dobbiamo anche segnalare purtroppo che la stessa città di Napoli che si trova nelle immediate vicinanze dispetto al vulcano si trova a destra dei Campi Flegrei e i Campi Flegrei
Diciamo possono con le loro eventuali eruzioni esplosive riversare grandi quantità di ceneri
Verso est perché i venti dominanti come status già segnalato anche per il Vesuvio Spirano in questa direzione
Quindi
Diciamo che queste notizie che sono contenute all'interno dei loculi di questo documento non sono buone notizie
Sono
Elementi di realtà rispetto alle quali sarebbe assolutamente sciocco se non irresponsabile far finta che queste non ci sia quindi
Non c'è voglio dire nessun nessuna volontà di
Di voler spaventare nessuno
C'è solamente una necessità di essere consapevoli perché solo nella consapevolezza che noi possiamo intraprendere delle azioni che in qualche modo miti vino
Chi potenziali effettivi di un'eventuale ripresa deduttiva o comunque diciamo servano a tutelare in modo più efficace le popolazioni che vivono in queste aree
Rassegna
Messa
Il come dicevo prima il il piano che noi
Ci aspettiamo dal dal territorio è quello di individuare quelli che per noi sono di ex Point sui quali poi lavoreremo ai fini del
Dell'evacuazione tengo a dire una cosa nella nello studio del due mila sei
Quello che fu fatto dall'Università la Sapienza di Roma il
Che fu uno studio di evacuazione si prese esclusivamente in
In considerazione il trasporto su gomma per tutta una serie di di questione noi adesso stiamo anche rivalutando
Alcune questioni perché
Vogliamo capire da un lato esattamente l'entità delle persone che devono essere i quattrini e da questo punto di vista ribadisco il concetto della necessità di un'informazione puntuale
Perché come e notava lei ovviamente un conto è movimentare i cento mila persone un conto è Moni me Moni orientarne
Cinquecento mila seicento mila o addirittura ottocento mila quindi questo è il primo dato di partenza poi siccome è impensabile
Che noi BN in tempi restrittive possiamo modificare il sistema viario è ovvio che opereremo su quello che il sistema viario dato a riguardo oggi l'assessore
Nel Comitato operativo ci ricordava che rispetto a cui il a quella pianificazione viaria sono intervenuti dei come dire sì sì annotano sempre le cose negative ma invece su questa vicenda
Ci sono anche delle cose positive perché ovviamente c'è stato un input una implementazione dei se dei sistema viario principale pensiamo soprattutto all'atteneva al tratto Napoli Salerno
Addirittura con intersezioni che rispetto alle situazioni preesistenti favorirebbe ero una maggiore massiva evacuazione però
Siccome a noi hanno sempre insegnato che non ci andiamo a scelta a scegliere
Lo scenario ma lo scenario lo andiamo a calare su quella che è la realtà è ovvio che terremo conto anche di queste cose sottolineo un altro aspetto
Nel nel piano del due mila uno
Si immaginava un'evacuazione in sette giorni nella precisazione del due mila sei questi sette giorni sono stati portati a tre giorni ovviamente
Questo per per dire come le strutture si stanno ulteriormente affinando e stanno affinando la loro pianificazione sul tempistiche sono abbastanza impegnative
Su questo tema due parole anche io diciamo eclatante già nel due mila dodici la
Terza corsia della Napoli Salerno nella zona che interessa diciamo è stata ha fatto passi avanti enormi qui diciamo
Ne Signorie miriamo ad avere un grande anello intorno al Vesuvio stradale neanche fatto nella parte che guarda verso il mare dall'autostrada Napoli
Salerno
Già c'è un anello molto esterno fatto dall'altamente dalla quattordici ma realtà ci la Statale duecentosessantotto del Vesuvio quindi c'è un anello che da sotto l'autostrada del Sole da sopra la statale del Vesuvio
La quest'anno c'è stato un fu una fortissima spinta sulla conclusione dei lavori della terza corsia più di rimettere i ponti
Quinte né tra poco inauguriamo un nuovo ponte quello lì di Boscotrecase Torre Annunziata quello di via se purché ad esempio qui da un lato si tende a finire da te poiché abbiamo finanziato con i fondi europei
La saldatura dell'anello propone punto di saldatura che ad Angri
Fra la Statale duecentosessantotto del Vesuvio l'Autostrada del Sole c'attualmente la Statale duecentosessantotto leve sulla non arriva nella
Autostrada Napoli Salerno con quest'ultimo finanziamento
Di fondi europei cinquantaquattro milioni di euro ci sarà la saldatura qui si completa
L'anello avrete poi c'è una viabilità locale quindi io credo che la domanda era forse soprattutto riferito alla padrona di Alitalia più importante che era per un grande anello attorno e in forte continuo
E
Miglioramento se riusciamo finanziari ma anche il raddoppio il completamento del raddoppio da duecentosessantotto del Vesuvio che docenza dovrebbe sullo in un certo tratto i a due corsie non a quattro corsie però vi è stato finanziato la cosa più essenziale
Che
E uno svincolo tra duecentosessantotto le sue ad Angri
Che tra l'altro anche come viabilità ordinaria molto interessante e quindi si sta pensando alla grande
Viabilità
Allora questo è un tema molto discusso quanto tempo prima riusciamo avvertire di un'eruzione l'altra domanda già in mente che si fa che tipo di riduzione ci sarà sono due domande
Purtroppo allo stato attuale i segnali che noi registriamo non ci danno indicazione sulla tempistica
Chiaramente anche per l'esperienza internazionale per quanto riguarda i monitoraggi che si effettua sobbalzi vulcani
Sappiamo
Una certa sequenza di eventi che si presentano però non riusciamo da questo a dare quindi il discorso che si faceva prima come si
Prima fate e meglio è esista diciamo che se famosa affermazione quindi diciamo ridurre quanto è più possibile i tempi poi di evacuazione una volta che si stabilisce che fenomeni sono nel cuore
Rocca abilmente dei precursori e quindi chiaramente di conseguenza scatta un livello di attenzione diverso si passa a livelli e allarme livello rosso finale
è importante che i tempi siano ridotti però questo e indipendente proprie che non riusciamo a stabilire quali sono i livelli di atteso una volta che indichiamo questi fenomeni
è chiaro che ci sono varie possibilità ed è esistano addirittura fenomeni almeno servisse nella casistica
Addirittura macroscopici prima riduzione purtroppo questi però spesso sono proprio sotto riduzione stesse quindi il tempo che resta diciamo diventa estremamente
Come dire pericolose per tentare questo stima
Gli strumenti attuali ci permettono comunque di monitorare e questa è anche una cosa importante sottolineare
Non soltanto la tipologia di fenomeni ad esempio presenza o meno di terremoti ma anche diciamo qual è il meccanismo che rigenera
Per fare un esempio dovrebbe sui attualmente anche se ci diamo al livello di base quindi non desse nessunissima preoccupazione per la prima legge comunque produce circa settecento ottocento e terremoti all'anno i Campi Flegrei anche se siamo a livello giallo ne produce molti di meno
Il problema è che il comportamento e revocare completamente diverso e quindi noi in qualche modo teniamo presente diciamo questi elementi anche nel giudicare che tipo di fenomeni stiamo osservando e quand'è che questi diventano
Dei veri e propri precorso rispetto a delle semplici variazioni quindi discorsi diciamo è un po'complessa questo punto di vista però questo è lo stato dell'arte
Diciamo che i casi in cui non ci sia tempo sufficiente per attuare un piano da tre giorni diciamo e molto poco probabile un caso viene citato da molti anche da qualche collega che riguardano elusione avida Bout
Che era una Caldera vulcanica come quella dei Campi Flegrei
Chiaramente non strumentata con livelli di strumentazione che abbiamo adesso ma comunque i fenomeni si erano presentati per un basso di anni non dimessa settimane anche intensi e poi prima dell'irruzione c'è stata una stasi
Chiaramente è chiaro che è difficile fare dei confronti diretti micro avrebbe oppure di portarsi alle condizioni pure di osservazione che c'erano all'epoca in quell'isola rispetto Giavarra va rispetto a quella che è la situazione flegrea
Però i fenomeni Flegrei in particolare almeno anche per quelle che sono le attività pur recente che ci sono state sono al contrario se molto
Intensi anche in condizioni non di eruzione sappiamo benissimo che cosa è successo negli anni ottanta negli anni Settanta pure
E sappiamo anche cosa è successo per dati storici prima delusione Monte nuovo che l'ultimo episodio tutti ovvero che ci state cambi ferie
Il fenomeno di gran lunga diciamo superiore a qualsiasi attese che ne avremmo su altri vulcani
Già le deformazioni attuale su un altro vulcano sarebbe un vero e proprio precursore se lo volessimo di apportare diciamo ad arte al Vesuvio ad esempio quindi noi distinguiamo molto bene questo tipo di fenomeni e cerchiamo di come dire di evidenziare con i nostri sistemi proprio quelli che sono gli elementi di criticità che pensi traducono in spostamento di maggio ma sostanzialmente quindi approssimarsi alla superficie
Allora per la prima domanda perché chiaramente una deve
Avere anche un dei metri di qualcosa di paragone allora se nel CIPE diamo semplicemente al fenomeno del bradisismo negli anni Ottanta le velocità registrate quell'epoca nell'ordine di quattordici quindici in diversi al mese
La massima velocità che dura dato altro poche settimana per settimana abbiamo registrato abbiamo idea di dicembre di quest'anno quindi dopo quell'episodio
Ed è stata circa di tre centimetri al mese quindi siamo di gran lunga al di sotto di un fenomeno già osservato che di fatto sappiamo mandato pari vita diciamo nell'azione
L'assessore nei fenomeni sismici è vero che ne registriamo con continuità una serie di fenomeni però sia l'intensità di questi fenomeni sismici sia il numero di eventi che ne registriamo sono le amente inferiori a quelli che già abbiamo sperimentato negli anni ottanta ma ci sono altri elementi ad esempio la tipologia e fenomeni sismici non presenta delle caratteristiche né inviavano i vulcani quando ci sono invece i movimenti pragmatici sono deve del proprio fisicamente processi diversi che generano SISMI
Voglio la nostra analisi per adesso non abbiamo indicato per questi tipi di fenomeni
Quindi non abbiamo questo timore per quando riguarda preservazione attuali
Con riferimento alla seconda sicché si riallaccia quello che dicevo prima e dopo la sim per la la esercitazione
Del due mila sei il dalla mesi messa
Ovviamente è stato tutto concentrato sul trasferimento su gomma e quindi è stato sono state escluse
Sia quello su rotaia che quello su su nave però
Io su questo non vorrei essere assolutamente ultimativo proprio perché vorrei capire esattamente a
Le quantità e le concentrazione di persone che devono essere evacuato e per vedere se è necessario imprimere implementare il trasporto su gomma che come notavate anche voi correttamente ovviamente rispetto a situazioni
In Ourbat in un certo modo presentano delle in inevitabili criticità
Vediamo siccome deve essere pianificato al momento per quelle che sono le risultanze anche di quelle esercitazione il trasferimento è uniti trasferimento esclusivamente su gomma
Però su questo visto che siamo rivisitando l'intera pianificazione non escludo che si possa ripristinare anche un discorso sul mare
Allora la prima domanda è già stata risolta a suo tempo con il Piano del due mila uno
Perché queste persone troveranno assistenza nelle singole regioni nelle altre regioni del territorio nazionale
All'epoca nel due mila uno essendo diciotto i Comuni dell'area vesuviana ogni Comune fu fidelizzato con un'altra della regione italiana
Ovviamente le questioni che attengono alle tempistiche di evacuazione ovviamente sono sono noi molto ben presenti però
è anche vero che stiamo parlando di territori che normalmente sopportano movimentazione di decine di migliaia di persone quindi
Non stiamo parlando di ambienti nei quali il tema della mobilità non è un tema
Assolutamente presente ricorrente e poi ovviamente
Da un punto di vista della pianificazione un'importanza decisiva sarà
Riferita questi exit Point perché d'intelligenza sarà quella di dirottare le persone
Rispetto a questi ab di smistamento per l'uscita dal dal territorio che dovranno tenere conto dell'incidenza e della
Anche della tipologia con la quale queste persone lasceranno le loro singole abitazioni
Non ci nascondiamo che non sarebbe comunque un evento
Di di proporzioni importanti
Prego
Per il caos succedono anche per cose molto più più marginali voglio noi
è chiaro che questo è uno di quegli aspetti che poi dovranno essere gestiti anche nella nella
Pratica perché
Ora anche qui non vorrei a volte quando mi trovo a misurarmi con queste questioni
Facciamo pretendiamo di a vere delle risposte norvegesi rispetto
A territori che sono già per loro natura complicata
Qui e allora di questo noi siamo assolutamente consapevoli ma non c'è una medicina o una tecnica che impedisca poi
Che determinati comportamenti comportino poiché le conseguenze più o meno
Di difficile gestione ma è ovvio che ci attrezzeremo anche su questo ripeto noi abbiamo ben presente la dimensione del problema
Abbiamo ben presente dove andremo a calare tutta questo discorso di pianificazione e abbiamo assolutamente ben presente che ci saranno inevitabilmente una serie di di problemi che molti dei quali verranno per loro natura gestiti
Strada facendo perché è un una pianificazione totale delle di tutte quelle che possono essere gli imprevisti rispetto alla movimentazione di centinaia di migliaia di persone chiaramente
Ripeto sono ben presenti ma al tempo stesso non non ci inducono a dire che il
Quello che andremo a fare non sarà realizzabile insomma
Così poi rispondere l'Assessore allora sul discorso della piana della pianificazione latu senso ovviamente in questi comunista stia proporzionalmente stiamo di gran lunga meglio che la media campana
Della Campania perché la campagna il trentanove per cento soltanto dei Comuni che sono dotati di di piani di protezione civile ovviamente su questi territori che sono
è un po'più sensibilizzati la la media è leggermente leggermente superiore però faremo perché noi abbiamo l'elenco dei comuni quindi lo possiamo riscontrare tranquillamente
Con riferimento ai costi è ovvio che ce lo diciamo spesso questa sarà una emergenza nazionale
E un'emergenza nazionale che implicherà per un lungo periodo di tempo la vedo la delocalizzazione di alcune centinaia di migliaia di persone
Che ovviamente non potrà non essere gestita con un fondo
Estremamente importante a cui io immagino non potrà sottrarsi la stessa Europa perché
Nel momento in cui andremo a fare una evacuazione che in una
Eguali almeno nella nel contesto europeo occidentale è ovvio che il nostro Paese non immagino non sarà lasciato solo
Anche in termini di supporto di carattere economico
L'incentivo che insomma è stato una proposto di qualche anno fa non
Non è affatto nei piani della Regione Campania la regione Campania l'anno scorso nell'approvazione del Piano casa
Ha previsto un atto di voti incentivo non c'è usando la così detta moneta urbanistica cioè è già previsto oggi che chi dalla zona rossa
Va fuori zona rossa può costruire un volume del trentacinque per cento superiore
Quindi diciamo
E previo abbattimento
Della abitazione precedente quindi l'incentivo esiste già dall'anno scorso perché è stato nel Piano Casa e l'incendio cosetta monitor balistica diciamo i costi
Per il cittadino sono ripagati dal fatto che può costruire fuori zona rossa
Un volume
Più grande ma il vecchio incentivo economico sicuramente non c'è e sicuramente non ci sarà perché non non riteniamo che sia questa la maniera corretta diciamo
Peppe ricambi perché non esiste c'è ricambi perché non esiste una legge urbanistica perché la legge ventuno di protezioni nella legge si urbanistica la legge ventuno riguarda la zona rossa ad alto rischio vulcanico
Del Vesuvio quindi attualmente non c'è una
Una legge urbanistica sui Campi Flegrei peraltro storicamente almeno nel consumer in Comune di Pozzuoli numero di abitanti e come voce dello stesso dei tempi dei romani mente diciamo
Il la zona rossa dei campi del Vesuvio
Dagli anni Duemila c'è un continuo piccolo calo di numero di abitanti e questo lo preciso perché in genere si considera che c'è un aumento invece realtà c'è un leggero calo del numero di abitanti della zona rossa del
Del Vesuvio