"Gli anni prima del '68 : una generazione di controcultura"

I protagonisti di questo dibattito
Dedicato agli anni sessantadue sessantasette anche se e inevitabile un riferimento poi al sessantotto sono arrivati con cui possiamo quasi l'orario iniziare che era presente un mezzo miracolo assolutamente per questo genere di feste
Il mio compito non è quello di fare un'introduzione quello di presentare
Alcuni dei protagonisti quegli anni
Di proporre la loro un tema di carattere molto generale che riguarda quegli anni e poi soprattutto i lasciare grande spazio al pubblico
Per domande valutazioni giudizi
Impressioni eccetera eccetera o il tema lo conoscete penso che appunto quello
Che dal titolo questo dibattito una generazione tra controcultura e contestazione
Il Periodo dopo il cinquantasei ieri sera quello che va dal mille novecentosessantadue al mille novecento sessantotto cioè il periodo immediatamente precedente l'inizio degli anni settanta
Io volevo partire
Con una considerazione insieme con un taglio
Proposto come prima domanda
Ah Majid Valcarenghi che sta alla mia sinistra autore di recente autore di politiche Senna Gianni Borgna
E Adriano Sofri che sono appunto i protagonisti di questo dibattito
Raccogliendo un po'quel il giudizio che per esempio ultimamente nella sua storia del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi
Uno storico anglosassone Paul Ginsborg da di quegli anni
Rintracciando
Nell'antica autoritarismo
Una sorta di principio unificante tra lotte politiche
Dimensioni e profondi mutamenti sul terreno culturale di comportamento di stili di punti di riferimento della vita quotidiana per
Una parte grande delle giovani generazioni d'allora
E volevo appunto partire
No questo come dire punto unificante che che può avere e che anzi sicuramente a diverse relazioni
è diverse approcci sia sul terreno più politico sia sul terreno culturale e sociale
Per proporre appunto questo tema di carattere molto generale ai protagonisti di questo dibattito e fare in modo che a partire da questo tema poi si possa intrecciare tra di loro una discussione tutt'altro che formale io spero inframmezzate arricchita dagli interventi del pubblico
In modo da riuscire a fare una cosa utile e divertente per io non so se sono riuscito come dire arrendere in pochissimi secondi il senso di questo primo stimolo a questo dibattito spero di sì darei comunque subito la parola a Gianni Borgna per entrare nel merito del tema
Ma io credo che non si debba essere necessariamente seguaci di Gianni Minà per dire che quegli anni gli anni sessanta in particolare i primi anni Sessanta sono stati un periodo particolarmente straordinario
E particolarmente Fertile non solo della storia italiana ma almeno per quel che riguarda chi sta dietro questo tavolo per ciascuno di noi
è un periodo straordinario
Naturalmente bisognerebbe poi cercare di capire il perché
Forse insieme tenteremo di farlo anche questa sera il perché possono essere tanti ma forse quelli meno contingenti
Potrebbero essere che quell'Italia viveva un periodo come dire di di passaggio
Da tanti punti di vista di passaggio da una società non più agricola ma in fondo non ancora industriale e quindi con i vantaggi che può portare l'industria lirismo però senza gli svantaggi dell'industria lirismo sfrenato e consumistico degli anni successivi o forse perché c'eravamo lasciati definitivamente alle spalle la guerra per l'Italia voi sapete una guerra terribile catastrofica
Ma in fondo non eravamo ancora entrati nel tunnel del dopoguerra nel senso cioè di una società ormai un po'cinica ormai priva di valori mentre la società del dopoguerra pur piena di crepe morali e materiali era una società piena di fermenti di speranza e di fiducia in un futuro del resto dette ma anche questo di oggi
Era proprio l'Italia della Resistenza che aveva combattuto non solo contro i tedeschi e i fascisti ma anche per restituire una di dignità alle persone quindi una speranze in una società diverso in una società più giusta
E poi come tutti sanno una Società di passaggio da un'epoca buia centrista repressiva oscurantista bigotta
L'epoca per certi versi contrassegnata dal pontificato di Pio
Dodicesimo
Invece il verso una società se vogliamo del Benessere verso l'esperimento
Politico che contrassegno quel passaggio dell'Italia detta anche del boom del miracolo più o meno vero più o meno falso che fu il centro sinistra acquisto fatto politico nuovo
Nato sulle ceneri del governo Tambroni insomma era un momento molto particolare della della vita italiana e della vita mondiale ricordiamoci che in quel periodo e contrassegnato
A livello planetario mondiale da tre grandi personaggi da tre grandi figure che furono Krusciov Chennedy e Papa Giovanni vige esimo terzo
Quindi un momento particolare e e questa particolarità del resto la ritroviamo proprio sul terreno culturale del costume che mi par di capire un po'il tema prima di tutto di questo nostro incontro culturalmente quel periodo ripeto è sul piano nazionale e sul piano mondiale anche da questo punto di vista un periodo straordinario
Sono anni di grandi fermenti di grandi novità letterarie teatrali cinematografiche
Musicali insomma tutti sanno esso non non è che debba spendere tante parole per ricordare nomi come quelli dei Rolling Stones dei Beatles sono di bob Dylan che proprio in quegli anni nel sessantadue dà vita ad una grande ballata che sarà alla ballata degli anni Sessanta del movimento persino un po'del momento degli studenti in una canzone intendo come Blowin'in the Wind
Che segna proprio tutto un'epoca
Ma anche poi di se andiamo a vedere
Quell'arte della comunicazione allora
Molto più di massa di oggi oggi lo sappiamo bene viviamo in un'era televisiva il cinema ha perso molto del suo mordente ma allora tanti di noi credo anche devianza ad esempio potrà confermarlo vedevano nella letteratura e nel cinema come dire due dei momenti costitutivi della propria formazione culturale ora il cinema di quegli anni altrettanto straordinari e il cinema in Francia della Nouvelle Vague
Quindi vengono avanti autori come Godard come Chabrol come tuffo filmico film come Abu de Sus sul de fino all'ultimo respiro titolo italiano che anche il primo il film di Godard che ha goduto persino di un remake in questi ultimi anni tanto è diventato un film culto diciamo così
E ma non solo da un bel vanno il Nuovo Cinema inglesi autori come Richard Lester come Richardson oppure new American Cinéma
Nato sulle prime ricerche sperimentali un po'avanguardistica e di autori come RAI così in come Cassavetes e così via e anche in Italia anni in cui non solo il più cui importanti registi italiani di allora realizzano film memorabili come Otto e mezzo Fellini come la famosa trilogia la notte l'avventura l'eclisse Antonioni oppure Pasolini sui primi film da Accattone e Mamma Roma al Vangelo
Rosi etc ma anche giovanissimi autori all'epoca giovanissimi nostri coetanei insomma poco più che ventenni come Bertolucci Bellocchio firmano delle opere
Molto importanti non solo sul piano strettamente stilistico ma anche sul piano culturale del costume di quel Periodo ecco pensiamo a cosa ha significato un film con i pugni in tasca
Di Marco Bellocchio Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci tutti i film tutte opere del resto
Prese santo
Ecco ma perché io cito questi episodi e tantissimi altri se ne potrebbero citare ripeto sia sul piano musicale che filmico e teatrale che artistico e così via ma perché in fondo proprio tutta questa cultura già di per sé risponde alla questione che il compagno adesso ci poneva molto perentoriamente e cioè questo problema dell'anti autoritarismo in fondo tutta questa cultura che poi lo sappiamo bene è un po'l'incunaboli o l'anticamera del sessantotto a questa cifra ha questa caratteristica di essere diciamolo pure profondamente antiautoritaria e tra l'altro di esserlo diciamo
In due sensi sia sul piano di quello che un tempo si chiamava il contenuto cioè del della tematica di temo del messaggio che in qualche modo si voleva
Lanciare e sia anche sul piano e forse soprattutto ed è qui probabilmente la sua grande
Carica innovativa sul piano formale sul piano stilistico cioè la rottura
Del linguaggio cinematografico che opera ad esempio la Nouvelle Vague francese in particolare untori appunto come Godard come tuffo come Chabrol come altri ho anche la rottura per certi versi persino ancor più estrema e radicale del del New American Cinema del cinema indipendente di autori come Mecca asse e così via
Come su un piano diverso la rottura di tutti i vecchi stilemi musicali che opera sia la canzone d'autore in Italia qui sarebbe lungo aprire un altro capitolo la proprio quelli sono anche gli anni in cui
Si affermano personaggi come Paolo il nome di Andrea come tempo e così via o su un piano molto più planetario appunto gruppi come i Rolling commi Beatles oppure personalità come dylan
Ecco quindi prima di tutto forse proprio sul piano formale che questa carica innovativa si esprime e si afferma ma dicevo sempre con questa cifra un po'dell'anti autoritarismo del resto
Ecco proprio un'analisi che naturalmente adesso non possiamo fare per ragioni di tempo ma che si potrebbe fare ciascuno di voi può fare di tutte queste opere che è molto così succintamente citavo e dimostra un fatto che secondo me è molto importante è significativo
E cioè proprio questa cultura
A come sua caratteristica anche qui fortemente innovativa che il
Personaggio vicenda quello che si diceva il personaggio dicendo il protagonista o i protagonisti in molti casi non sono più degli eroi positivi
Voi sapete che tutta una epoca della letteratura in particolare l'epoca che precede gli anni sessanta e in Italia e non solo in Italia è molto contrassegnata è caratterizzata dalla cultura dell'impegno
Dalla cultura post resistenziale che al suo centro se parliamo di letteratura se parliamo di arte e in genere al suo centro il così detto eroi positivo
Proprio perché questa letteratura attendeva lanciare dei messaggi in qualche modo positivi costruttivi è il personaggio doveva sempre essere in qualche modo
Tipico come e sottolineato nell'estetica per esempio Luca Gianna e e tipico soprattutto di una volontà prospettica positiva
Nei confronti del del reale della società
Quindi diciamo il la figura centrale di tutta questa letteratura di tutto questo cinema
Precedente agli anni sessanta e Cuesta dell'eroe positivo viceversa la figura centrale di questa cultura di questa letteratura di questo cinema cui adesso accennavo e proprio rovesciata
Al contrario del quella che potremmo chiamare la figura di un eroe negativo
Del resto in fondo qual è il protagonista di questa cultura è di troppa auto cioè colui il quale si chiamo e si chiama fuori dalla società e più che combattere la la Società dal suo interno ecco come poteva essere
Retaggio di una certa concezione marxista di una certa cultura marxista e drop out è quello che se ne chiama fuori e semmai la contessa ma dall'esterno proprio chiamandosi fuori o ponendosi in questo modo piuttosto che opponendosi lottando per modificare le strutture economiche sociali
Della società è infatti ecco non so il protagonista il Michel via Budel soufflé John Paul Belmondo o di questo famosissimo film è un classico eroe negativo e in fondo
Un giovane un ragazzo che vive di furti di di rapine di espedienti e che poi finisce la sua esperienza morendo ma nel modo più banale e persino appunto meno eroico possibile
Così come protagonisti negativi sono un po'tutti e i protagonisti appunto di di di questi film
E di questa e di questa cultura ma perché ripeto c'era stata in quel periodo una grande una grande mutazione anche di gusto e di sensibilità del resto io qui vorrei citare ecco proprio a mo'di
Indicazione se questa qualche bibliografica due libri di quel periodo che secondo me sono molto interessanti so bene che si cita sempre Marcuse
Ero se civiltà uomo una dimensione e altre opere di questo tipo però credo che per illuminare proprio quel periodo il sessantotto è ancora più il presso il Santo dove del resto ripeto contribuisce a costruire il Sessantotto
Sono due libri molto interessanti uno un libro di Paul Goodman che si chiama la gioventù l'assurda
E l'altro è un libro di Kenneth pieni Stone che si chiama Giovanni all'opposizione sono interessanti perché sono tutti e due libri scritti prima del sessantotto ma che in qualche modo lo anticipano voi interpreta forti in anticipo e dei son questi poi libri tutto sommato più interessanti e vitali perché son capaci di intuire un fenomeno che magari è soltanto nell'aria piuttosto che cercare di interpretare in maniera spesso anche un po'cervellotica un fenomeno che si è già manifestato ecco tutti e due questi libri
Su un punto ci sono anche molto diversi tra di loro hanno anche diverse finalità
Ma su un punto convergono e cioè nel sottolineare la nascita di un nuovo tipo di giovane
Questa è una questione molto complesse importante perché perché tra l'altro va ricordato e chi è o meno giovane naturalmente non lo ricorda
Che tra la fine degli anni Cinquanta i primi anni Sessanta
La pubblicistica corrente ma direi anche la pubblicistica sociologica insomma non soltanto i giornali e le riviste per intenderci ma tendeva a dare dei giovani un'interpretazione molto
Molto negativa cessi tendeva a dire che i giovani erano molto
Disimpegnati qualunquisti disinteressati molto poco
Volti alla politica all'interesse verso la politica il che poi in parte almeno se pensiamo agli anni Cinquanta era abbastanza vero insomma gli anni Cinquanta
Lo ricordiamo sono un periodo in cui per esempio nelle scuole i fascisti del Giovane Italia queste associazioni queste organizzazioni avevano un peso notevole magari la FIGC io altre organizzazioni di sinistra erano molto molto più marginali tuttavia però come sempre questa
Linea di lettura così marcata così accentuata quei fini con con non cogliere di i veri fenomeni che erano anche allo stato nascente direbbe qualcuno è infatti poi ci fu il luglio sessanta che fu molto una rivolta anche di giovani le famose magliette a strisce la generazione del Vietnam e poi il Sessantotto
Ma ecco questi libri che cosa coglievano però di tutto questo
Fenomeno ripeto al momento un po'allo stato nascente ancora molto magmatico ancora molto embrionale cioè qui è in fondo la caratteristica di questa gioventù
E loro naturalmente guardavano all'America
Che forse come sempre da più avanti di noi e quindi anticipava anche per questo fenomeni che noi avremmo conosciuto dopo
Beh era una gioventù molto diverso a dicevano da quella dei padri da quella anche che aveva conosciuto l'esperienza della guerra e della Resistenza attua una gioventù molto più a ideologizzata molto più anti dogmatica molto più portata a vedere nel presente un metro di paragone della propria attività delle proprie scelte delle proprie esperienze piuttosto che il futuro come era in una certa cultura prospettive Istica e quindi anche marxista
E devo dire che fu proprio Kenneth che ENI Stone questo generalmente lo si dimentica a coniare addirittura a metà degli anni Sessanta l'espressione gioventù postmoderna
Perché proprio in questo suo libro giovani all'opposizione che che Nistor usa questa espressione credo per la prima volta parlando appunto di gioventù postmoderna
Per parlare di una gioventù appunto che e molto diversa da quella ripeto anche del del della guerra e del dopoguerra
E che è misto cercava un po'di analizzare con le caratteristiche di questa gioventù che poi gli altri hanno analizzato un altro libro che si potrebbe citare quello di Ronald Lind Leanza
La rivoluzione silenziosa in cui l'Autore cerca di dimostrare che la rivoluzione silenziose appunto il passaggio da un orientamento
Prevalentemente materialista ha un orientamento prevalentemente post materialista e cioè i giovani degli anni sessanta e dagli anni sessanta in poi
Sono meno interessati alla dimensione materiale dell'esistenza anche perché
La vita economica si è profondamente trasformata venuto davanti il Benessere tutte le cose che sappiamo e quindi sono molto più interessati alla dimensione diciamo così creativa anche estetica se vogliamo dire quello che poi per tutto un periodo è andato sotto l'etichetta di qualità della vita piuttosto che quantità della vita
Ecco io non voglio dire altro perché ho già parlato troppo questo è un primo giro attendiamo le domande di tutti
Voglio soltanto dire in conclusione ecco per cercare di dare anche come dire una lettura un minimo tentativo di lettura a questo magma ribollente che appunto la cultura tra
Contestazione contro cultura del degli anni sessanta che a mio avviso ecco quel periodo non segna come
Qualcuno ha detto e continua a dire
Il punto più alto se vogliamo il culmine
Della della Presa di una certa cultura che appunto è per le dirla forse un po'succintamente sinteticamente la presa della cultura marxista sulla società
Io credo invece che proprio quella fase
E non solo il sessantotto quel Periodo e quel tipo di di cultura di cui adesso così molto sommariamente ho cercato di tratteggiare le caratteristiche segnano invece il momento di crisi di quella col e che quindi per molti versi il sessantotto non è il appunto il punto più alto di affermazione della cultura marxista anche in Italia ma non solo in Italia ma in fondo è proprio il momento in cui entrano per certi versi definitivamente
In crisi quella cultura e più in generale la cultura tradizionale della sinistra
Molto bene vi ringrazio Borgna che nel senso molto ricco
Termina anche storici contenuto nel tempo do la parola Majid Valcarenghi
Verrebbe da raccontare per per appunti
Un po'quello che è stato il percorso
Di questi di questi anni cioè degli anni che son partiti dal per me da sessantaquattro sessantacinque prima non non c'era ancora
E poi il nel corso del tempo
Mi ricordo come tre momenti chiave purché momenti tre episodi tre fatti di quegli anni che
Forse più ancora o comunque accanto al quello chiamato anti autoritarismo come momento centrale
Erano dei momenti esperienziali sono stati dei momenti esperienziali
Il molto forti per decine di migliaia di persone ma in quel momento io con loro
Ed erano la fuga da casa
Il viaggio in India nell'esperienze con le droghe psichedeliche
Sono stati tre momenti di esperienza che hanno segnato sicuramente un un momento molto molto preciso
E che ha lasciato un segno
Mi ricordo dietro di questo in comune c'era un'ansia
Un desiderio non cosciente di ritrovare un essere negato non conosciuto un un un proprio sei
E questo la spinta la fuga da casa era la ricerca fuori dallo schema proposto dalla società la famiglia
Vissuto come momento di impedimento come momento di come prigione quindi impediva l'uscita fuori troppa otto era anche nasceva anche come primo passo proprio l'uscire fuori non solo simbolicamente tutta la struttura familiare e quindi ricordo le decine di migliaia di di ragazzi che scappano di casa mi fa impressione dire ragazzi del cantiere
Però Regazzi chiamati ragazzi dai giornali dal questore mi ricordo all'epoca facevamo un davvero del Mondo Beat qualcuno di voi forse se lo ricorda niente giornali giornaletti
Poche migliaia di copie a circolazione a vendita per strada
E e mi ricordo che in questi redattori del Giornale d'ordine di questi giornali le autorità cercavano di vedere come il ponte e il l'ancora di salvataggio per cercare di capire dove poter trovare questi ragazzi allora ci chiamavano in questura ci chiedeva Länder le fotografie non cioè il tentativo di recuperò a volte anche patetico da parte delle famiglie e attraverso la polizia senza capire che cosa significava questo questo fatto
E viaggi in India
Come anche questo fuori dalla metafora come proprio il viaggio nel nello spazio più misterioso nello spazio più sconosciuto che poteva simboleggiare l'inconscio ma sicuramente questa un'interpretazione però era lo spazio dove veniva più praticamente concesso permesso di vivere la piena libertà o quello che si pensava essere la piena libertà
E poi l'esperienza delle droghe Psychedelic cioè l'approccio con con la marijuana con le le SDI l'esperienza di queste di queste prime fumate collettive di questi primi viaggi
Che anche qui non sicuramente coscienti per molti di noi ma rappresentavano proprio per ricerche di strumenti per
Conosce i cibi più entrare più in contatto con gli stessi
Poi c'è anche qualche tra atteggiamento più politico io mi ricordo un articolo o su onda verde
Era in pieno manifesterebbe manifestazioni per il per il Vietnam
E dove noi siamo usciti con un grandissima articolo sul l'invasione cinese nel Tibet
Ed era momento sicuramente di rottura con uno schema politico ideologico vincente all'epoca no che tendeva a negare a focalizzare tutta l'attenzione sull'onda aggressione
In Vietnam e voler dimenticare un fatto considerato rimuovere più dimenticare un fatto considerato troppo interno
Troppo difficile da vedere non proprio non si voleva vedere non credere all'aggressione cinese al Tibet
E questo me lo ricordo proprio come momento anche coro non cosciente noi l'avevamo come Espresso come dato di realtà dato di fatto ma senza ancora volerlo dargli un'interpretazione come si può dare poi a posteriori di quello che è stato
E poi cosa è successo nel nel nel cammino che
E questa il senno di poi sicuramente non c'era questa non coscienza questa non consapevolezza di quello che si voleva davvero cercare della padronanza degli strumenti della padronanza
Del delle parole e dei gesti delle esperienze
E quindi non aver capito come lei essere era il centro del problema anche non era il trovare nuovi modelli di comportamento nuovi atteggiamenti o nuovi gesti
Che questi nuovi gesti questi nuovi queste nuove esperienze potevano essere sì utili ma come supporto come supporto periferico a qualcosa di centrale e quel momento ci sfuggiva
Ed era la centralità dell'essere nel processo di trasformazione e allora che cosa è successo è successo che in questo spazio vuoto non conosciuto è ritornata l'ideologia fortissima
E ritorna per ideologia che ha trasformato
Il i viaggi in India della fuga del nel Corriere nella nascita del delle sette mistiche per esempio quindi del recupero ideologico della spinta incosciente non cosciente di una ricerca
Litologia della droga
Cioè l'esperienza della ricerca diventata sistematizzata come modello come proposta come soluzione dei problemi e quindi con poi aprendolo il il lo spazio il varco al alla alle tragedie conseguente susseguenti
E quindi il ritorno fortissimo dell'ideologia
In tempi successivi
E avvenuto un un processo analogo ed è stato nella mia esperienza personale il lo posso tratteggiare nell'esperienza dei festival
Dei primi grandi festival raduni musicali giovanili
La splendida rispedite inizio a alla Ballabio in provincia di lecco dieci mila su una collina
Trovati sì quasi per caso col tam tam senza manifesti murali ma semplicemente con una una notizia una un annuncio Coco pubblicato su Re Nudo e poi magicamente ritrovarsi noi pensavamo di mille o due mila centrati in dieci quindici mila
E poi gli anni successivi Zerbo Alpe del Vicerè con queste connotazioni ancora informali aggregazioni spontanee la musica come momento come collante
E ha il nuovo
E i
Aveva sostituito via Cimitero sostituito le largo l'esperienza di ricerca della droga era nuovo collante nuovo elemento che faceva stare insieme
C'erano stati all'epoca bustocca L'Isola di Wight quindi c'era questa questo elemento nascente molto forte ma ancora una volta non era il centro ancora una volta non era quel magico trovarsi insieme per quattro cinque giorni
Col senso di libertà che c'era non era il centro era ancora la periferia e quindi anche questo cesso lo stesso meccanismo ancora più evidente in quel momento c'era già stato poi un inizio di mediazione con la politica
E il Festival del Parco Lambro
Ultimi tre festival che hanno proprio tracciato la conclusione una conclusione non la conclusione una conclusione cioè la mediazione con la politica quindi il primo Festival insieme gruppi della sinistra rivoluzionaria
Ancora con gli elementi misti non non è ancora avvenuto il il patatrac e poi la ripetizione cioè come la il la perdita dell'anima della della spinta iniziale
E la politica che prende il il sopravvento e il secondo e poi il terzo sesti pare in modo eclatante vi ricordate le violenze di incidenti la il la dissoluzione e sta è stato proprio ancora una volta il
A quel punto it il ritorno in assoluto dell'ideologia della politica che aveva preso lo spazio della della ricerca e e quindi il il vuoto
La distruzione lo specchio della realtà sociale che in quel momento era dominante quindi la violenza che che era lo specchio della realtà dei quartieri si è rovesciata all'interno e e a come concluso un un una traiettoria
Ancora una volta non si era tenuto non si era riuscito a individuare qual era questo filo centrale questo filo dell'essere della centralità dell'essere nel processo di trasformazione e quindi nel nel nel mio percorso è stato dicevo prima è difficile fissare in in tre o quattro cinque anni
Perché c'è sempre stata questa questo filo conduttore con questi errori che di cui io sono stato sicuramente protagonista insieme agli altri
E quindi alla fine il
Nel processo la comprensione di quella bellissima frase che il Bologna ricorderà sicuramente di Gaber
Che è stato uno dei per me in questi anni
Dei maestri pensatori più grandi di mente la generazione successiva che mi ha insegnato moltissime cose attraverso il suo canzoni che diceva se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione
Ed era in in sintesi estrema proprio quello che era il la l'accadimento no in corso
Cioè se l'idea non diventa carne sangue c'è San se non viene penetrata nell'esperienza se non si trasforma nel nell'essere e quindi poi modificano il gesto modifiche al fare
Diventi ideologia diventa rimane idea rimane astrazione rimane pro cesso vi si sta mitizzazione della realtà secondo certi schemi e quindi è destinata al fallimento è destinata a non a a a non diventare modificazioni a non creare modificazione di realtà
E quindi quello è stato il il processo del per me
Degli ultimi dieci anni
Di comprensione che l'essere era era il centro di tutto e delle il fallimento quello che è stato il fallimento di quegli anni insieme le cose più importanti
Nuove però Londra è stata fortissima è stato proprio questa e incapacità di cogliere questa realtà
E la comprensione per esempio di una aspetto sottovalutato poi dalla politica tantissimo
Forse i lettori di cuore qualche volta vanno a letto qualche mia rubrica su questo tema che sta che non è un'ossessione ma è una comprensione
Per me è profonda e e cioè del ruolo della della religione ruolo della chiesa
Proprio come ruolo dato le oltre che preso dalla dalla Chiesa in sei ma datole dalla cultura laica come cessione di campo no gestione dell'essere
Lei essere è gestito Dalla Chiesa e gestito dalle religioni quello è il loro campo l'istituzione politica si confronta da potere ha potere
Riconoscendo questa valenza questa è lì el il dramma la tragedia
Che secondo me è la la la grande tragedia che poi in quelli in quegli anni ha ci ha in qualche modo impedito di cogliere questo aspetto di realtà
E cioè di cogliere la centralità dell'essere come il momento
Centrale di tutto di qualsiasi processo di trasformazione e noi non lo non per noi no per noi lei se l'è sta questa cosa della ricerca era era la regione era la chiesa cioè il la ricerca di sei il l'esperienza spirituale e tutte queste che pure ci venivano in qualche modo passate anche da da da da certa cultura americana
Erano parole che provocavano reazioni immediatamente captato l'alimento no queste io rifiuto questa è la religione questa è la la e la Chiesa questa è la è la confessione il culto cioè ci è stato impedito attraverso questa spartizione no del del del del del delle grandi istituzioni e questa delega alla chiesa di di gestire questo campo ci è stato impedito di cogliere che invece l'essere appartiene a noi ma ogni individuo ogni essere umano è chiesta la Chiesa fa una politica dell'essere per rendere l'uomo funzionale allo sviluppo dalla società
E funzionale allo sviluppo dissesti Nissa e quindi è contro è una politica dell'essere non è altro ecco allora il la la comprensione del dell'ultimo periodo della della della della mia vita è stato proprio questa il l'avere come individuato uno spartiacque aver riconosciuto come questa storia appartiene a noi e che la la Chiesa appunto la l'ha usata la utilizzata e gli è stato concesso di farlo dal dando anche dalle dall'amore dalla politica
E quindi riprendere il si potrebbe dire i vecchi contenuti
Perché poi son contenuti di sempre
Di quegli anni
Rivissuti con la coscienza della la maturazione poi del del dell'esperienza
E quindi quando prima dicevo prima del dibattito chiacchierando che per me era impossibile fissare quegli anni comune una memoria storica una fotografia non poteva essere una fotografia per mere è un vissuto che vive ancora oggi naturalmente trasformato totalmente e e per me è il è il centro della mia amica cioè io sento così vicini in quegli anni anche se non faccio più quelle cose non scampo chiudono
Non so più dove scappare mi sa che non c'è più da scappare però è il è la stessa che la stessa forse la stessa spinta e che mi riporta anche oggi a riavvicinarmi alla politica
Non come altro campo ma come possibilità di esprimere altri gesti altre proposte altri modi di pensare attraverso una mutazione dalla persona
E che di tutte le cose che mi ricordo anche degli amici carissimi
Che ha avuto in questo nel corso di questi anni quello che è più rimasto impresso è il mutamento delle persone
Più che gli avvenimenti più che il egli fatti storici ma è come questi fatti hanno modificato i tratti le parole i gesti
Il modo di vivere del del delle delle persone
E io l'ho vissuto io posso dare tre nove perché corre uno l'ho già detto era era Giorgio Gaber le altri due erano Mario Spinella che conoscete sicuramente che nel nel sessantasei Santa cinquantasei
Era il nostro interlocutore dall'alta pane nel mondo della politica era uno dei pochissimi forse l'unico che con cui si riusciva a trovare un incontro a fare esperienze comuni a parlare acconto a comunicare e poi l'altro è stato anche questo motivo che conoscono è stato lo stagno che nella seconda fase negli anni settanta è stato per me perlomeno l'interlocutore ancora una volta nell'altro campo nel campo dal politica
Come persona capace di cogliere entrare farsi vivere eccetera e poi prima dicevo Gaber che per me è stato un incontro successivo ancora quindi c'è stata anche una collocazione diversa nel tempo
Di persone che per me hanno costituito come dei riferimenti nell'esperienze pure data partendo da esperienze diverse dove però sentivo
Che il problema dell'essere era un problema area centrale in qualche modo anche per loro anche se esperienze diverse quindi magari linguaggi erano diverse leve le opinioni anche erano riversa era una netta centrale
Ed è questo il
Così quello che oggi mi così in questo tentativo prima
Avevo chiesto che che venisse ricordato questo mi pendenti importati in un momento di sintesi nella politica Zegna questo
è il libro che abbiamo scritto in in gruppo non in questi in questi ultimi tempi che è proprio un tentativo di di cogliere il senso di questa nuova mediazione che è una comprensione del del fuori del dentro
Del fare dell'essere
E che per me è il presente grazie
Cirla carenti do la parola per questo primo giro e Adriano Sofri
Io proverò cioè dando per scontato un aspetto inevitabilmente grottesco diciamo forse anche un po'disgustoso insomma paradossale delle cose che io dico e cioè che può darsi che alcune frasi che io dico suonino strane non so se io dicessi la frase che ha appena detto Majid non so dove scappare eccetera tutti penserebbero ad altro quindi do per scontato che io non parlerò di questo ma eventualmente tutti penseranno a questa ora l'altra cosa che volevo
Premettere diciamo alle poche cose alcune decisamente futili tutte episodi che alcune per me importanti che adesso cerco di dire e che la cosa che mi pare più di rilievo rispetto all'argomento di questo dibattito che cercherò di non evitare e che le differenze
Negli itinerari
Proprio di vita e non solo di pensiero di posizioni politiche eccetera fra le persone sono gigantesche ovviamente e sono gigantesche persino fra le tre persone più nostro moderatore che nasceva negli anni di cui stiamo parlando
No ce l'ha dichiarato in apertura per dissociarsi da qualunque conseguenza
E sono diversissime già fanno i tre come adesso cercherò rapidamente di dire figuriamoci quanto sono diverse in generale per le persone che s'sono appartenuti a quella generazione o anche ad un'altra generazione e hanno vissuto quegli anni e dunque chi ricorda quegli anni rischia di commettere una forte violenza non solo sulla verità storica argomento del quale io francamente
E ne Fregoli rese non mi dispiace se questa espressione ma sulla verità personale di una straordinaria quantità di persone che non hanno intenzione di riconoscersi in ricostruzioni dunque io vorrei far vedere quanto sono differenti questi itinerari a partire per esempio nel mio caso personale e contemporaneamente cercare di indicare una cosa
Forse forse più di una ma almeno una che mi sembra assolutamente decisiva nella mia memoria rispetto a quegli anni cioè gli anni di cui qui stiamo parlando degli anni sessanta così ho letto nel programma prima del Sessantotto
Dico rapidamente e anche appunto un po'ridicolmente quanto sono grandi queste differenze uso l'esordio di Majid Valcarenghi lui ha parlato di fuga da casa di viaggio in India e di esperienze con le droghe psichedeliche allora facciamo il mio caso
Io
Nel mille novecento sessantaquattro
Cioè lo stesso anno in cui mi lavo le amo con lode cioè non evitavo di la cultura tradizionale cercavo di dare buoni voti eccetera
Mi sono sposato cioè ho messo su famiglia ho messo su casa non non solo non sono fuggito da casa ma ho messo su casa mia centosessantaquattro dunque io ho quarantotto anni che la cosa si spiega sono abbastanza anziano tuttavia diciamo
Omesso caso ho avuto un figlio nel mille centosessantaquattro
Non sono mai stato in India IMEI cosa che mi dispiace molto
Nemmeno Gianni Borgna
Ma ceduti solo in in modo negativo il termine mistica sette mistiche eccetera io ammiro molto il termine mistico e lo userò nel corso di queste stesse
Cose che dirò vamp ammiro molto la mistica insomma ammiro molto molto le espressioni le parole della mistica nessuna
Linguaggio consolidato come quello della mistica rende l'idea della vita delle persone per esempio l'espressione che piace sicuramente moltissima Magi tant'è vero che l'ha usata ripetutamente sia nel senso letterale materiale sia in quello traslato diciamo così psichedelico
è una parola perché nessuna impiegato bene come la mistica cioè il mettersi in viaggio no dicono i mistici bisogna porsi in viaggio bisogna porsi in ascolto porsi in viaggio chi se non mettendosi in viaggio senza avere nessuna meta può ricevere la visita può tra raggiungere un traguardo suo pellegrinaggio eccetera dunque io non ho mai compiuto pellegrinaggi in India non perché di spezzarsi quel genere di pensiero e così a volte ho avuto l'impressione che si potessero raggiungere le fonti di quel genere di pensiero se vogliamo chiamarlo pensiero
Per anche più vicino non so Siddharta dicesse avuto uno straordinario successo editoriale in Italia soprattutto dopo la fine della politica extraparlamentare e
Lungo la sua derivano è un bestseller consolidato tutte le nuove generazioni si ricompra lo Siddharta e lo leggono come un manuale di culto se non come un nuovo evangelico ma
Hermann Hesse come sanno gli esperti non ha scritto solo Siddharta come scritto per esempio un testo delizioso su San Francesco e su Assisi no
Assisi è un luogo in cui si possono calare conseguenza diciamo analoghe
Del resto si cavano abbondantemente analoghe a quelle del viaggio in India dunque io non solo non sono andato in India ma appartengo per l'appunto a quel numero a mio parere molto alto di persone che ha compiuto il suo incontro con l'Oriente lo dico con le maiuscole insomma
Quello decisivo nella vita di tutti gli occidentali suo incontro con l'Oriente attraverso non la faccia del Buddha o dei o di o di Gandhi nemmeno e anche seri lì c'è un capitolo molto interessante che forse varrebbe la pena di prendere grandi Capitini cioè tutto quel filone lì che negli anni sessanta si è consolidato e che negli anni Sessanta è stato dissipato
Tuttavia non ha preso queste facce ma attraverso la faccia sorniona furba diciamo Oriental mente paziente al tempo stesso astuta come quello di un gatto che aspetta solo che appare il topo che era la faccia in Mao Tze Tung
Quello è stato il nostro incontro con l'Oriente il nostro incontro con l'Oriente avvenuto attraverso la faccia anche quella astuta bonaria ma pronta anche quella a tirare fuori le unghie Dio dello zio Ho ci Min
Allora l'Oriente non l'abbia incontrato così e guardate che l'abbiamo incontrato di brutto ce l'abbiamo incontrato con un'assiduità School scolastica uso non a caso questo termine ancora peggiore di quella di chi fantastica mente
Devo otto diciamo legge ivi Rig Veda nel testo sanscrito originale strappando ore al sonno per imparare il sanscrito cioè l'abbiamo imparato abbonandosi mi pare nel mille novecentosessantuno non so sessanta o io nel mille centosessantuno ero già così
Ridicolmente scemo da essere abbonato a Ruozi sciur bianchi di voi si ricorda questo nome era il nome dell'agenzia estera della Repubblica popolare cinese e siccome gli abbonati a buon siciliane mila centosessanta sessantuno era non so quattordici
Vuoti cediamo andava tutto ma tutto cioè si pagano solo tre mila lire si ricevevano quarantotto volumi cinquanta calendari a querelati a mano
Il segnalibro con le piume di tacchino eccetera eccetera una meraviglia Cozzi Ciampi ci odia e mandava anche appena la Cina invadeva noi il Tibet che ricordava
Lui che è avvenuto più tardi ma per esempio scatenava il rischio di una guerra con l'India non no
Si capisce oggi che cosa che cosa volesse dire insomma sull'Ussuri sul fiume Ussuri mi ricordo bene allora noi cioè io e dei miei
Compagni di scuola per così dire così ci ci piazzano notti e notti a studiare sulle cartine luxury
Dove scorreva acqua dovevano dov'erano le alture le pianure come si sarebbero potuti svolge combatte cose agghiaccianti diciamo dal punto di vista è la scolastica militare
Che mi che oggi nessuno fa nemmeno sui prossimi scontri rispetto al deserto arabico ebbene dunque l'Oriente c'è arrivato in questa forma nel bene e nel male
E questa cosa va ricordata perché è stato l'incontro con l'Oriente di una quantità di persone che in India sono andate dopo
Ma prima c'erano già andate per così dire
La terza cosa diciamo molto più laconica per quello che mi riguarda l'esperienza con le droghe psichedeliche cioè con quel tipo di viaggio io non ho mai non lo dico né per vantarmi né per denigrare mi insomma non ho mai neanche provato lo spinello dunque sono veramente fuori della mischia e non spendere una sola parola su questo argomento ma quello che volevo sottolineare semplicemente una vicenda biografica come la mia è a mio parere di molte altre persone
Non migliore né peggiore di quella di altre persone ma infinitamente differente che impedisce una caratterizzazione di quegli anni
Molto rigida sotto il profilo della ricostruzione di una vicenda biografica a mio parere questa cosa ovvia che sto dicendo banale insomma scontata
E però è importante perché sì insomma solo come premessa per cercare di vedere che cosa se qualcosa veramente stato caratterizzante della storia di quegli anni e di una generazione uso questo concetto in modo abbastanza lato insomma più moralmente che anagraficamente
Più idealmente che anagraficamente se questo qualcosa c'è stato una seconda cosa che volevo dire e che quando mi è stato proposto il tema del posso fare scusate un un'altra brevissima digressione collegata la cosa che ho detto sul su tutte queste incombenze che io ho sbrigato nel mille centosessantaquattro la laurea un figlio al matrimonio eccetera
Per dire che c'è una straordinaria differenza che ormai si è persa nella con nel nel buonsenso comune nel intendere la gioventù
Allora noi gli abbiamo visto almeno termine ogni volta che dirò noi mi scusi ero somma però io e secondo me molti altri hanno inteso la gioventù con una straordinaria fretta con una straordinaria sia di uscirne
Con una straordinaria fede imposta dall'esterno è rivissuta nel mio caso con molta partecipazione quando ci penso oggi anche qui mi vengono una quantità di pensieri nel bene e nel male con una enorme adesione al mito della precocità
Io che oggi mi accorgo di stare invecchiando in maniera diciamo sgradevole come succede a tutti credo di soffrirne ancora di più e immagino che succeda molti altri perché sono stato precocissimo
Perché tutti noi imparavano che il valore essenziale per i bambini per i ragazzi per gli adolescenti per i ragazzi per i giovani eccetera era di essere precoci
Ai tempi miei si era avanti di un anno a scuola
Ma io oggi io ho un figlio che ha venti primi mio primo Filosa ventisei anni quanti ne diciamo deve ancora laurearsi e nessuno pensa di dirgli niente no e per fortuna lui stesso non esagera nel dirsi delle cose sul ma per noi perdere un anno io mi ricordo il carico di significato che aveva l'espressione perdere un anno
No
Però a te è una cosa a mio parere una straordinaria differenza che non ha solo a che fare con lo sposo il dislocamento totale diciamo delle definizioni biologica delle fasce di età no che ha a che fare naturalmente anche questo con dislocamento sociale ma a che fare proprio con i valori insomma con con la gerarchia di valori alla quale si era abituati bisognava essere sempre precoci il rischio di un'educazione fondata sulla precocità che ha molti pregi è che a un certo punto non si può più essere precoci insomma
Nel lungo periodo come si sa siamo tutti morti insomma era sì si può morire precocemente in quel caso si è carica di beni ma voglio dire il mito della precocità a costi umani molto molto forte diciamo bene l'altra cosa alla quale avevo pensato quando ho saputo dell'argomento di questo dibattito e cioè il tema della controcultura non la contezza contestazione ma la controcultura
Non c'è stato un abbattimento dei confini delle frontiere dice
Ma caduta della siepe
Mi ha fatto pensare che una cosa che forse dico pro domo mea perché io sono stato al contrario esattamente di Majid Valcarenghi
Molto poco contro culturale diciamo
Cioè rappresento male questo questa parte questo capitolo di quella storia mentre lui la rappresentati in modo eccellente lui ha già fatto il nome di Mauro Rostagno dirò subito che altre persone a me carissimo con le quali ho stretto in quegli anni un rapporto di amicizia sicuramente eterno diciamo e nei confronti dei quali aveva una grande stima un rapporto cementato proprio negli anni che precedono il Sessantotto e non come si dice nel sessantuno nel fuoco del Sessantotto eccetera un'amicizia personale
Alcune di queste persone invece sono esattamente rappresentanti di quel filone di pensiero di costume di eccetera per esempio il Mauro Rostagno è un nome che mi ha fatto che posso solo ripetere ma straordinario uomo ma Guido viale per esempio a mio parere era un un grande rappresentante della conoscenza e dell'uso di queste cose e la trasfusione capitoli aveva fatto di questo filone anglosassone diciamo
Nomade musicale nonostante sia molto stonato però si butta eccetera nel movimento di Palazzo Campana è stato una componente essenziale delle caratteristiche originali e secondo me le più decisive le migliori insomma in comparabili con quelle nella mia sita in cui ero io odi Trento eccetera o di altre a maggior ragione di di anti autoritarismo rappresentava Palazzo Campana aveva a che fare con questa educazione a mio parere il fatto che viale sia conformato in un certo modo i figli di buona frutta mila di Torino viaggiassero molto all'estero in particolare all'Ovest e Guido viale fosse stato alcuni anni a Londra gli anni in cui esplodeva nei Beatles
Nei confronti dei quali io avevo solo una forte resistenza e alla fine una tolleranza quando proprio non se ne poteva più fare a meno
Lo dico per ammettere mie colpe cioè quella cosa lì è stata molto importante però io direi che complessivamente sulla generazione dei giovani degli anni sessanta che poi sono stati diciamo il fulcro del movimento politico già negli anni Sessanta con ESP con l'esplosione sessantotto questo filone è stato molto poco importante
Cioè io mi sento di dire che la controcultura nella sua derivazione unica
Significativa e cioè il mondo culturale anglosassone
Il pacifismo diciamo dei figli dei fiori il dei figli dei fiori il viaggio di Peter Fonda per intenderci
La controcultura tranne che nella musica ovviamente dove il l'egemonia è stata incontrastata diciamo di quel mondo però quella controcultura in Italia ha avuto un'influenza a mio parere molto limitata marginale e limitata a pochi gruppi aggiungerei subito un'altra cosa che siccome è una componente essenziale di quella cultura era il pacifismo e lo diventò il pacifismo quello fate l'amore non fate la guerra insomma noi figli dei fiori eccetera in Italia poniamo pure i fiori nei cannoni insomma per le succursali provinciale di questa cosa ma
Lo diventò a maggior ragione dopo negli anni sessantasette sessantotto perché il pacifismo
Tra passò direttamente nell'opposizione alla guerra nel Vietnam che li significava il rifiuto al ad andare soldati no la diserzione dall'andare a invadere il Vietnam bene a mio parere in Italia il pacifismo è stato molto più superficiale un fenomeno molto più superficiale e la vera connotazione di quel movimento nome sessantotto ma negli anni che lo precedono cioè di quella incubazione è stata viceversa la rivendicazione della violenza
Io se non dicessi questo mi sentirei veramente
Bugiardo diciamo su quegli anni del resto le canzoni che tutti cantavano come espressione più diretta magari non la più utile un fare ma più diretta insomma di quel periodo di quello stato d'animo sono esattamente adesso io non è dato perché ci pensa Borgna ma sono esattamente canzoni che dicono queste cose non se questo è il prezzo vogliamo la guerra no
Cioè questo è il il il pacifismo appare come un un ulteriore
Tra le tante ideologia maschera attrice diciamo degli interessi delle connivenze eccetera dei padroni italiani del governo italiano dei padroni internazionali dei governi internazionali contro i popoli del mondo in un periodo assolutamente contrassegnato
Da una vicenda internazionale come quella che passa dall'America latina
Alla
Alle minoranze terzomondista interni neri americani eccetera e poi soprattutto al Vietnam
Allora di fronte al Vietnam non c'era pacifismo che tenesse lì c'è un Battesimo morale diciamo dei giovani di tutta l'Europa
Che un Battesimo nell'accettazione della violenza non del gusto della violenza queste sono cose che vengono dopo tremende eccetera ma nell'accettazione morale moralistica della violenza
Credo che di questo insomma chi si ricordi quegli anni può difficilmente dubitare dunque anch'io ho l'impressione che una cosa dirò anche qui la cosa deludente o forse scontata insomma o forse troppo vaga e generica per me importante una cosa che viceversa mi pare connotare per intero le persone che hanno vissuto quel Periodo partecipando diciamo di una temperie eccetera e
Una cosa punto vaga Cacchi ma che mi pare molto molto importante
E cioè
La sensazione di stare aspettando qualcosa la sensazione di essere inattesa cioè il i primi anni Sessanta quelli che precedono il sessantasette sessantotto sono anni a mio parere in cui una generazione di giovani si prepara misteriosamente enigmatica mentre insomma in modo nuovo in non interamente chiaro non interamente consapevole ma avvertendo che qualcosa sta succedendo
Cioè adesso io non vorrei ancora usurpare il campo di altri dove veramente non sono preparato ma insomma la canzone dal Times They are Changing di quante comunque lì l'aria era quella che i tempi stavano cambiando
E che i tempi stavano cambiando dappertutto che il vento soffiava dappertutto ma che sarebbero cambiati per effetto del protagonismo di quella generazione cioè c'erano persone che aspettavano di essere chiamati a giocare la loro parte
Allora guardate perché io ritengo così importante questa cosa che può essere veramente generica perché io ritengo che questa sia la gioventù cioè per usare le parole però sono state usate parole belle già dagli altri la uso anch'io insomma questo Luigi qua usato molto la parola essere eccetera molto più impegnativa diciamo cosa vuol dire essere giovani io non so
Che cosa avvenga alle generazioni che non vivono questa aspettativa alle generazioni che
Guardate io non sto
Presentando come una situazione rosea insomma un'aspettativa felice serena tranquilla i giovani stanno male come è noto come ormai vetrerie ripeto sta sulle sui sulle cartine baci Perugina nessuno mi par viene trent'anni eccetera eccetera i giovani stanno male
Insomma soffrono sono insofferenti della condizione che vivono sono angosciati sono ansiosi e tuttavia insomma
I giovani io penso almeno alcuni fra i giovani intanto sentono la peculiarità della propria situazione in quanto sentono di vivere uno stato di attesa
L'aspettativa di qualcosa che dovrà compiersi di qualcosa che dovrà chiamarli
Approvarsi temo che nel le nelle ultime generazioni forse non l'ultima ma quelle che sono state fra la degenerazione diciamo delle speranze di quegli anni la situazione di oggi
Alcune non abbiano avuto questa sensazione non abbiano vissuto questo stato d'animo mi dispiace molto per loro
Qual è la cosa molto importante la cosa molto importante che capita in alcuni periodi della storia per usare questo termine del tutto con la minuscola che questa sensazione così decisiva per le persone per i singoli
Per la coscienza personale cioè io giovane
Diciamo batte i piedi digrignare i denti insomma tengo i pugni in tasca come ora dirò
Aspetto qualcosa intanto vorrei sbatte la testa contro il muro ma questa esperienza che è decisiva della mia s'
Solitaria insomma persona improvvisamente mi accorgo che l'esperienza dei miei coetanei di tanta gente in tutto il mondo questa secondo me è una cosa straordinaria e secondo me è una cosa di quelli che hanno vissuto gli anni sessanta che precede sessantotto dirò poi perché non è una cosa del sessantotto perché il sessantotto a mio parere è stata tutt'altra cosa rispetto a questi anni sessanta lo dirò fra poco cosa
Volevo aggiungere diciamo che in quelli i primi anni Sessanta contemporaneamente c'è una quantità di persone per esempio in Italia che capire lo stato d'animo opposto
E cioè che ritiene persone più sfortunate anagraficamente se vogliamo dire così per esempio quelli un po'più anziani che ritengono di stare vivendo gli anni della definitiva stagnazione
Della definitiva rovina degli ideali della definitiva caduta di tutto ciò che
Atteso ed interessante capite c'è in quegli anni intanto c'è persino la teorizzazione che raggiunge il campo politico che ha molta forza no alla quale tutti abbiamo ceduto in parte contro la quale ci siamo battuti alterna mente non per esempio la classe operaia infinita no la fine della classe operaia decretata da sinistra non dai padroni insomma
Nei nei primi anni Sessanta no non dico solo il libro di male che tutti leggevano molto più che non quello di Marcucci non quelli di Marcuse Marcuse molto citato e poco letto io insisto su questo
Poco letto Wright Mills detto molto più di Marcuse forse persino più fruttuosamente però insomma Mallet la fine della classe operaia l'automazione
Persino la versione estremista di sinistra di questa cosa il piano del capitale la razionalizzazione totale eccetera eccetera
Ma poi c'era diciamo lo stato d'animo lo spirito terra terra con cui le persone vivevano in quegli anni questa stessa sensazione per esempio gli infiniti film sugli ex tipo Amici miei diciamo ma
Nella fase precedente sugli ex partigiani che alcolizzati che vivevano il crollo insomma alla fine del film incontravano sempre una ragazza di sedici anni eccetera e finiva lì
Con ragazza dalle guance ripesca come canta la canzone di Calvino peraltro molto bella
No il crollo della Resistenza non per opera poliziesco
Vescovile come in questi giorni ma diciamo dall'interno no cioè le delusioni di chi aveva combattuto creduto e decretava definitivamente crollate quelle sue speranze per le sue illusioni e così via
Guardate soprattutto a mio parere quello che è stato definito è vero io credo come come mi pare Borgna a parte le canzoni che la testimonianza più essenziale del di quegli anni sia venuta
Quella diciamo più popolare più massicciamente significativa sia venuta dal cinema e guardate il cinema che rappresenta quegli anni come è noto che la commedia all'italiana
La commedia all'italiana e al tempo stesso diciamo questa specie di di disincantato ironico e però cinico rassegnato eccetera atteggiamento appunto italiano
Se si pensa che dall'altra parte ci sono due film come quelli che lui ha citato non a caso anche a me vengono solo questi due titoli ma mi vengono questi due titoli per i titoli e poi lascio perdere quest'argomento vorrei sottolineare la genialità di due autori cinematografici non per i film che hanno fatto che peraltro erano belli ma rivisti oggi lasciano costernati come come rivedere le proprie fotografie in parte ma i titoli
Cioè quale colpo di genio
Stante il fatto che nel mille novecentosessantaquattro se non sbaglio
Bertolucci in titoli un suo bellissimo film su Parma Adriana Asti razzie eccetera eccetera prima della rivoluzione
Cioè in un periodo in cui tutti si ritengono arrivati alla fine di ogni speranza rivoluzionaria di trasformazione eccetera questo fa un film
Peraltro tragico e lo intitola prima della rivoluzione cioè annuncia che non siamo in un dopo qualcosa ma che siamo in un prima di qualcosa
Non so potete potete anche pensare che si tratti di un colpo di fortuna però è un gran colpo
L'anno dopo se non sbaglio se non sto invertendo il le date
Ma appunto ci sono esperti esce il film di Bellocchio e si intitola I pugni in tasca
Straordinario straordinario colpo anche questo cioè la descrizione della della della condizione d'animo da la condizione di vita insomma di questo ragazzo e questo giovinotto
è quella di chi tiene i pugni in tasca
Cioè di chi stringe i pugni e li tiene in tasca aspettando il momento in cui potrà tirarli fuori cioè ancora una volta l'annuncio di qualcosa che si prepara e che per ora bisogna reprimere alla quale per ora bisogna dire che deve aspettare e tuttavia di questa vita
Nella appesa che qualcosa si compie questo a mio parere e un dato comune è assolutamente essenziale essenziale alle persone che hanno visto esproprio esistenza mente alle persone che hanno vissuto quel periodo
Vorrei aggiungere una cosa che mi pare
Ulteriormente dei no tante di un atteggiamento comune di quel periodo
Purtroppo
Anche se rappresenta poi complementare mente uno degli aspetti più positivamente decisivi di quel periodo
E cioè in quel periodo qualunque cultura in particolare tutte le contro culture immaginabili oggi nella ricostruzione storica avevano una in sofferenza che oggi ci sembrerebbe assurda
Addirittura pazzesca per la natura
Per tutto ciò che è naturale
Sentire solo parlare di natura umana a quell'epoca avrebbe sollecitato un'insurrezione diciamo intellettuale e fisica negli interlocutori questo discorso
La natura tutto ciò che era al limite naturale tutto ciò che segna cioè l'orizzonte attuale di qualunque pensiero non dico politico ma di qualunque pensiero
Diciamo di di di di
Di trasformazione del mondo o di rinuncia a trasformarlo in maniera troppo catastrofica e cioè il senso del limite e il senso della presenza del limite naturale ivi compresa la natura umana come agente principale di questa catastrofe tutto ciò era il contrario della cultura dei primi anni Sessanta
In quei giovani non solo perché erano giovani giovani sono insofferenti di qualunque limite ma proprio per effetto di una cultura il modo di pensare la natura appariva soltanto come evocazione strumentale come truffa dei padroni
è chiaro come truffa del per del pensiero
Bidone del pensiero padronale baronale eccetera ivi compreso quell'aspetto della natura che la morte quei giovani lì non consideravano la morte come un orizzonte inevitabile oltre che
Caratterizzante della stessa vita delle persone
Lo scandalo della morte
Che è stato così importante poi negli stessi movimenti politici lo scandalo della morte dei giovani e del resto non era la prima volta insomma si tratta di un di un tema che viene dall'antichità classica giù per li rami fino alle parti fino ai giorni nostri
Ma lo scandalo della morte si doppi dava con questa sensazione della possibilità di scrollarsi dalle spalle i vincoli naturali
In quegli anni segnano il livello più basso di prestigio
Fra le discipline culturali intellettuali della biologia la biologia e oggi sicuramente la disciplina più importante della cultura contemporanea a quell'epoca al massimo funziona la fisica
No poteva funzionare l'astrofisica funzionava molto la Sociologia funzionava moltissimo l'economia come siccome ci si ricorderà in architettura
Penso che siamo d'accordo cioè funzionavano moltissimo quelle discipline che apparivano come la promessa di governare per intero il mondo
A mio parere architettura ed economia venivano allora interpretate come capacità assoluta di manipolare di governare il mondo non a caso a mio parere dopo il crollo di quegli anni e più della politica di quegli anni hanno subito una fase di o gruppi d'azione diciamo
Cioè sono tornati a fare soldi si però
A occuparsi di come governare il mondo molto meno che forse è un bene
L'altra cosa che vorrei aggiungere poi forse mi fermo per questo primo giro
A mio parere molto importante ed è quella che perché consente diciamo all'interno di questa porta girevole in cui le stesse immagini tornano a distanza di vent'anni ho trenta eccetera infatti stiamo parlando di anni dai quali siamo lontani quasi trent'anni
Cambiando di segno cosa che è sempre vera dei dei delle delle immagini e delle e degli eventi che hanno un forte valore simbolico no cioè che cambiano di segno insomma in maniera ma non so la Pantera
Questo è un esempio ormai noto a tutti ma la Pantera era un animale simbolicamente molto presente nel mille novecentosessantasette sessantotto eccetera era la pantera nera per Black Panther americano ed era un animale amato da tutti noi per la sua ferocia
Per la sua felina e Serina ferocia
La pantera del movimento studentesco dell'altra hanno è stata amata moltissimo da me perché è una pantera stappata da uno da uno zoo vista vicino al lago di Bracciano dove si ciba di tacchini va be'anche i tacchini corretti devo ma insomma si ciba i tacchini sfugge alle telecamere dei telegiornali e sfugge ai mitra della polizia scatenata al suo inseguimento
E diciamo un animale che sta sfuggendo alle telecamere alla e alle alle fucili mitragliatori e a mio parere a mio parere un simbolo straordinario di un movimento che nasce nel mille novecento
Novanta diciamo questa cosa vale in generale per una quantità per una quantità di simboli stasera mi chiedevo siccome non mi io non me lo ricordo qualcuno fra voi lo saprà senz'altro
Non mi ricordo quando l'angelo di Castel Sant'Angelo è stato piazzato lì su nella mia memoria e forse dopo il sacco di Roma non lo so
Però l'Angioy Castel Sant'Angelo che il vero angelo sopra Roma insomma come gli angeli sopra Berlino cioè un bel signore diciamo ero contento di venire qua a parlare sotto lancio di Castel Sant'Angelo
è straordinario perché io scommetterei insomma ricordo male bisogna controllare ma scommetterei che quello è un angelo che viene dopo una guerra o dopo un'invasione eccetera e Stalin sfoderando la spada no dopo la peste del va bene
Forse dopo la peste stare in foderato la spada il che vuol dire che il pericolo è passato prego
No no no ma non c'è dubbio diciamo eccetera questa non è stato un intervento sul mio intervento ma un intervento quindi diciamo io vado avanti con
Io non non pare non certo della DIGOS insomma
No volevo dire questo invece e c'è in quegli anni
Ci sono due espressioni che mi sembrano le più significative
Di questa intenzione contro culturale una in particolare che mi che mi pare diciamo utile citare perché rappresenta uno dei tentativi più importanti fatti da Valcarenghi e da persone che lavoravano con lui in quegli anni
E cioè la scelta della
Del titolo Re nudo
Naturalmente tutti sapete la fiaba di Andersen il bambino che è il solo a vedere chi è venuto esclama mai venduto eccetera
La scelta del titolo il re è nudo
Che fa il paio a mio parere in qualche modo con la scelta mi pare successiva di quell'altra espressione fiabesca diciamo che tutti abbiamo sentito da bambini e cioè l'erba voglio no
Perché mi sembra interessante queste due espressioni non solo perché si riferiscono tutti e due fiabesca mente all'infanzia eccetera
Infanzia che nella nel pensiero di quegli anni ha avuto un peso assolutamente centrale ma perché in ambedue compare io vengo
Il re e nudo nella fiaba di Andersen l'erba voglio cresce soltanto nel giardino del re nell'espressione di sé dice bambini vanno dicono mamma voglio eccetera allora diciamo in questa espressione c'è una in più o meno inconsapevole più o meno
A scoperta
Volontà insomma di spogliare il re eventualmente di di commettere il regicidio diciamo cioè è una cosa assolutamente caratterizzante di quegli anni adesso molto brevemente mi pare che queste espressioni proprio perché i simboli hanno una loro parabola simbolicamente molto significativa
Sono straordinarie per vedere come si rischia di chiudere questa parabola e cioè
Nel corso di anni recenti non solo noi abbiamo visto cose
Palesemente
Grottesca insomma nel le stiamo vedendo anche in questi giorni non so
Io ho trovato molto significativo molto dato che ritengo che le immagini spesso siano più importanti che qualunque discorso come insegna Tano allora molto significativa la fotografia di Totò Schillaci con la famiglia
Del sabauda non solamente una volta non so chi era
Come se in Corsica cioè cioè quella fotografia e sembra molto bella cioè Schillaci che è un palermitano venduto però alla Juventus di Agnelli in un periodo in cui le leghe in Italia vogliono staccare il sud al nord però diventa allora l'eroe dell'Italia unita perché fai gol
Nel campionato mondiale c'era finisce il campionato mondiale Eva a farsi fotografare con la famiglia reale
Diciamo ho trovato che in questo episodio assolutamente insulso c'è però una specie di diritto storiografico diciamo molto bene però al di là di queste cose quello che e avvenuto molto molto più degnamente e viceversa e che per esempio la storiografia
Centenaria sulla Rivoluzione francese ha usato agli osa all'immagine del Re Nudo rovesciando la no il trono vuoto eccetera ce la sua grafia democratica non la sua grafia reazionaria riuscita riadattata per l'uso ma per esempio per tornare al cinema
Un film come il mondo nuovo è un film cioè un film di Scola molto bello non la fuga di Varenne eccetera è un film molto bello che si conclude rovesciando esattamente la parabola del Re Nudo vi ricordate si conclude con la ripresa dal basso dei clienti e del costume del re il re non c'è più ma è rimasto il vestito insomma del re no
Esattamente il contrario cioè gli occhi che oggi rimproverano il bambino di malignità insomma di diffidenza di sospettosità di cattiveria eccetera non importa che vedano il rally basta vedere il vestito della insomma c'è una specie di senso di colpa che porta a distanza di vent'anni ho trenta eccetera ripercorrere circolarmente Cola parabole tornare al punto di partenza questo ha a che fare con l'ultimo punto che tratteremo magari dopo e cioè il fatto che nell'espressione stessa controcultura come in tutte le espressioni a quel in particolare contro informazione a quell'epoca
Elaborate
è contenuto un fortissimo valore una fortissima sollecitazione culturale e mobili tante
Con risultati straordinari che qui non non
Non riassumo ora mai contenuta anche in nuce molto fortemente un carattere di sospettosità di diffidenza di malignità
Universale insomma di sospettosità universale che accusava certo l'ingegno ma anche rendeva ciechi a lunga distanza dell'atteggiamento dei giovani di allora
Poiché questo carattere col passare del tempo e diventato preminente e non semplicemente marginale varrebbe la pena di vedere anche quale evoluzione c'è stato in questo senso farebbe la pena per esempio di vedere quale rapporto si può istituire oggi fra quello che allora sembrava il compito universale di tutti lo smascheramento
La demistificare azione lo sputa rammento no
Lo svelamento eccetera cioè tutte espressioni che hanno a che fare col fare emergere la verità che sta dietro la forma e l'apparenza che cosa hanno a che fare con la caratteristica essenziale dei nostri giorni e cioè quella volgarità estrema
Che consiste nel desiderare di ridurre tutte le grandezze al proprio livello cioè di fare di chiunque
Un individuo piccino mediocre e cioè simile a se stessi
Cioè il tentativo di distruggere le grandezze si è ridotto al tentativo di rimpicciolire tutti ora non faccio esempi su questo perché l'estate abbiamo vissuto è stata formidabile diciamo da Bruno Bettelheim pavese da inaudita ai partigiani eccetera ecco non vi preoccupate ci lasciano le penne tutti
Però in questo senso diciamo la vicenda dalla quale io vengo forse può avere un valore più generale meno personale
E cioè io ritengo che sempre siccome qui stiamo discutendo di di parte della vita che alcuni di noi hanno fatto che sempre nella vita delle persone ciò che vulnerabile ciò che è minacciato che messo a repentaglio
Non è il loro futuro ma soltanto il loro passato
Io ritengo che la mia vicenda insomma sia stato
Messo a rischio molto gravemente per me il mio passato e che io mi debba battere per il mio passato penso che questa cosa ormai valga
Per tutti
Io ringrazio anche Adriano Sofri
Io ore dieci è stata messa molta carne al fuoco nel senso che
è stato esaminato quel periodo sotto diversi punti di vista
Io credo che a questo punto sia giusto lasciare lo spazio al dibattito ha domande interventi e riflessioni da parte del pubblico e invito immediatamente
Qualcuno a rompere il ghiaccio
Se
E veramente
Lo vuole rompere il ghiaccio un compagno anziani di settantadue anni
E parto con un primo argomento del Novecento cinquantatré quando i fascisti
Hanno buttati bombe corsi Italia
La CGIL
Dopo un giorno c'è stata una riunione
Di tanti antifascisti
Al corso in un salone sopra
Al bar reali ma a quelli
Io ne ho cinquanta treni
Gli anni è poca esperienza o anche in di esperienza da partigiano
Interventi a quell'assemblea
Io ho detto
Cari compagni cittadine qui
Scivoli
Una rivoluzioni
Il capogruppo della cultura
Se vogliamo distruggere
Questa società che si ci comincia a combattere
I nostri può valori
Della sinistra
Purtroppo
A quell'epoca
E la Pubblica istruzione era male della Democrazia Cristiana fu tutto inizia adesso praticamente quarantacinque anni
Non era possibile
E mi ricordo bene collega Cera
Scelba
E Gonella stavano alla pubblica istruzione
Pensate un po'di quello che ci
Purtroppo come ha detto il giusto soffre
Siccome si poteva fare questo processo di trasformazione sulla cultura quando noi eravamo bloccate i compagni si Tadini
A quell'epoca
Eravamo a terra con le gomme a terra
Con le conseguenze che oggi questi giovani non conoscono la storia
Nell'Italia
Non la conoscete
No alla sede no lo Stato dalla Resistenza no lo stato del fascismo no la storia della guerra niente conoscete perché non daranno insegnata emersa stavo un danno è oggi stiamo quegli anni e frutti e purtroppo dobbiamo essere più attenti
L'ultimo e concludo perché voglio che mi prese in un altro
Mi parlava del pacifismo
Caro compagno a quell'epoca il pacifismo nel sessantasei sessantasette
Non era maturo perché non era accompagnato nel campo della cultura
Ecco che è un pacifismo falsi
Concludo
E mi auguro che altri intervengono e dicono quello che c'era nel sessantadue sessantacinque e poi
Io volevo
Volevo intanto io sono assolutamente sono d'accordo con lo sente ottenuto prima anche se non considero un diritto con l'autodifesa in quanto poi sono obiettore di coscienza
Ma volevo diciamo mi aspettavo parlano degli anni sessanta che non qualche modo sì puntualizzasse un po'diciamo tutte queste fenomeni va soprattutto politici e culturali così di di coscienza delle generazioni entro quello che io rileggendo quali quel periodo di storia diciamo trovo sia a voi
L'elemento principale cioè il fatto l'industrializzazione quale dell'Italia la seconda fase in tre industrializzazione
Il passaggio dell'Italia da un mondo prevalentemente plurale a un mondo industriale e in questo senso e un altro versante che perché poi comunque quello diciamo suo nome diciamo il processo che è più determinato poi diciamo la fisionomia di quello che poi è stata vitale successivamente
Poi ha scatenato coi gran parte diciamo di quelle tensioni
E di quelle lotte intenzioni studentesca giovanili ma poi anche l'otto Perahia e sociali del della fine degli anni sessanta e del della prima metà degli anni Settanta un altro aspetto che secondo me in qualche modo questo dibattito
Diciamo doveva tener conto è un po'quello del versante le riviste cioè di tutta quella cultura legata a voi a questo fenomeno di industrializzazione in questo l'esempio più classico è quello dei Quaderni rossi
Ma a diciamo tutto quel contesto di riviste Quaderni piacentini l'amante liti view
E ore giovane critica che non qualche modo hanno poi diciamo preparato hanno fornito quei contenuti al sessantotto e a gran parte dell'analisi poi sulla realtà italiana diciamo da lì in poi fino a tutti gli anni settanta
Io ovviamente sollecito
Altre domande prima di
Richiedere opinioni
La sola c'è un po'di tempo
Possiamo ancora riuscite a rompere il ghiaccio forse allora il caso magari ridare un attimo la parola magari giusto per un semplicissimo
Giro
Che consenta di riprendere anche alcune affermazioni a me pare interessanti da sviluppare che sono state fatte nel corso il primo giro
Io volevo aggiungere una una riflessione personale devo dire mi veniva in mente
Donne in modo particolare da nessun intervento però come elemento se da me pare interessante anche indagare di fatto che per esempio proprio sul terreno delle contro culture
Se sul terreno dello loro affermazione
Sia sul terreno della loro evoluzione di cui parlava in modo particolare Mascid subacuto negli anni settanta ho l'impressione come dire che
Non ci sia mai fermati probabilmente ha ragione re su quando in realtà come dire si interruppe una sorta di onda creativa
Di quelle che furono come di ritratti fondamentali
Anche di affermazione e soprattutto di Presa di alcuni comportamenti di alcuni stili di vita di alcuni punti di riferimento che diventarono pratica quotidiana per una generazione
Non soltanto nel nostro Paese sto pesando in modo particolare come per esempio tutta quella parte di contro culture
Che appunto di cui parlava mai cit
Avesse avuto una germinazione
Addirittura inizi degli anni Cinquanta gli Stati Uniti sto pensando come dire la riflessione dalla Beat Generation
Al valore che per esempio quegli autori davano all'uso di alcune droghe in senso positivo cosa che può addirittura apparire paradossale in questi anni il nostro paese in cui abbiamo avuto una legge come quella approvata alcuni mesi fa dal Parlamento e in cui si inneggiava invece appunto al valore Spagna Sivo che aveva all'uso delle droghe
Oppure un po'il mito del viaggio
Io mi ricordo appartengo a una altra generazione io però appunto sei anni nel mille centosessantotto però per la mia generazione e non soltanto perché era collocato e schierato indeterminato modo
Il mito del viaggio che ero qua
I poeti di scrittori della Beat Generation continuano a rappresentare un forte punto di riferimento ebbene io credo che premeditati anche di capire
Quanto quando perché
Si interruppe quell'onda creativa
Perché devo dire che
Prova metti una serie di di fenomeni una serie come dire anche di aspetti che riguardano poi la vita concreta di migliaia e migliaia di giovani anche nel nostro Paese in realtà si affermavano nel momento in cui quella spinta era già in una sua fase di esaurimento
E non invece una sua fase di sviluppo
Su questo probabilmente sarebbe un'altra riflessione molto interessante e su quale su quale cioè è stato può o qual è stato il contributo
Autonomo proprio
Presente del nostro Paese delle giovani generazioni proprio su questo terreno
Sofri faceva riferimento
Al fatto come dire che la musica sicuramente anglo sassone fu un elemento fortemente presente la formazione del controcultura
Sicuramente il cinema lo ricordava Borneo e poi ancora soffre
Un elemento fondamentale su questo nostro Paese una caratteristica peculiare il nostro Paese mi chiedo se non vi furono altri fenomeni
Per esempio probabilmente indagato poco
La stessa produzione musicale italiana di quegli anni
Che non fu soltanto una produzione musicale Di Caro di natura commerciale
Ma che per esempio segnò in modo non indifferente anche probabilmente con comportamenti tra virgolette e meno estremi
Gli altri ma che segnò come dire un senso tra virgolette di ribellione o appunto di cui intascherà parte generazione non voglio banalizzare anche perché appunto io non c'ero
Però l'effetto di quegli anni il fatto stesso che presento in quegli anni si potesse fare Canta Giro che comunque è un elemento di novità e di rottura rispetto come dire
Alle forme attraverso le quali si era affermata la musica italiana nel nostro Paese il rapporto tra i giovani e la musica italiana era sicuramente significativo il fatto che presenti in quegli anni ci fossero ci fosse una componente una parte la musica italiana che aveva testi di forte impegno sociale
Ecco io sono stato un po'confuso volevo aggiungere un'ulteriore domanda appunto sperando che nel prossimo giro magari il pubblico contribuisca in modo maggiore di quanto fatto adesso
Mischiamo giro
Partiamo da Maciste allora
Due due due o tre cose
Sul misticismo Adriano io mi rendo conto che nel tentativo così di essere estremamente sintetico per appunto usato un'espressione infelice
Chiamando sette mistiche queste neo religioni neo chiese piccole piccole regioni nascenti Corradini ci in Oriente
Non c'era nessun intento di mischiare in questo il riconoscimento di quello che la scelta mistica intesa come ricerca personale
Avvenuta nelle epoche più diverse all'interno delle più diverse religioni
Nonostante le religioni cioè San Francesco Teresa d'Avila i grandi mistici cristiani nonostante la religione nonostante la Chiesa rischiando luogo rischiando la vita
Hanno Espresso una ricerca appunto mistica i sushi nell'Islam ma hanno rischiato la vita sono finiti in galera
Perché all'interno di una religione anch'essa
Chiusa anch'essa autoritaria anch'essa confessionale hanno cercato di esprimere la ricerca spirituale e hanno rischiato per questo punto anche loro la pelle quindi sicuramente non c'era nessun intento di nessun accento di disprezzo nei nei nei confronti della ricerca mistica
Subito una risposta ancora di piccole religioni che volevano chiudere il discorso proporre nuovi modelli di comportamento proporre nuovi miti
Ma sostanzialmente ripercorrendo lo il percorso delle delle vecchie religioni delle vecchie confessioni e quindi ridando i nuovi vestiti nuovi immaginette ma vecchie risposte e quindi mi riferivo proprio a questa esperienza di chiusura del del del dei nuovi gruppi religiosi rispetto rispetto alla l'aspirazione alla ricerca che c'era non cosciente da parte migliaia di giovani dopodiché invece mi ha fatto sorridere quando tu hai colto questa differenza che poi cinque anni sono tanti all'epoca erano tantissimi adesso sono cinque giorni
Ma le poche erano tanti
Sicuramente di vissuto poi contemporanea nello stesso periodo di così distrutti così differenti quando tu hai ai eccitata ricordato il perdere un anno cosa significa per la gente della nostra generazione all'epoca il perdere un anno di scuola
A me è immediatamente ricordato il una lunga discussione con mio padre
Per cercare di convincerlo che io non volevo perdere due anni ancora di scuola per finire il liceo perché insomma perché io devo perdere due anni e finire in testacoda quando so
Perfettamente poi iniziare l'università quando so perfettamente che oggi quello che voglio fare qualcosa che mi porta totalmente da un'altra parte io non voglio perdere questi tra io mi ricordo questo tentativo
Di far capire no cioè proprio l'opposto e che secondo me non è per negare Matter dire come sicuramente sono convissuto e esperienze di vita totalmente totalmente diversa e anche vero quello che tu dici che sicuramente l'esperienza del ragazzi capaci di casa o dell'esperienza delle droghe psichedeliche
Come anche poi il l'esperienza di Re nudo è stata marginalissimo rispetto il fenomeno della contestazione politica sicuramente ha coinvolto solo migliaia di giovani rispetto alle centinaia di migliaia invece della contesa dalle politica che è la tua il tuo campo di esperienza
Quello che però mi sembra che comunque abbia dal punto di vista del per il dei percorsi se importanza capirei come quel segno come quel seme quel e quelle spiegazioni quel messa a fuoco di di vite di problemi
Poi insomma sono fanno parte poi dei problemi di tutti cioè non non sono marginali nel sulla di marginali nel nell'espressione storica non sono marginali secondo me
Nel nel nel cercare di comprendere la realtà allora con oggi come come allora
Questo questo era
Sulla e e è un esempio anche che sulla natura quando hai detto la natura all'epoca era una cosa certo sicuramente all'interno della contestazione tutto questo è verissimo ma guarda caso nella nostra esperienza era diverso cioè quando prima dell'intervento della mediazione politica
Quando abbiamo scelto i primi luoghi per e-festival di musica aperta riserve cinque sei giorni abbiamo scelto l'Alpe del Vicerè una splendida vallata in mezzo ai boschi stupenda avevano scelto Zerbo il Pollack visti a giorni del del Po
Abbiamo scelto Ballabio anche questa la collina cioè c'era una volesse ricordi riconnettere alla dimensione ma naturale
Che poi guarda caso nella mediazione con la politica
è avvenuto il Parco Lambro il fallimento c'è la scelta politica che cosa ha detto a cosa ha portato la mediazione prematura e incosciente ha detto ma politicamente ha molto più senso fare un grande raduno giovanile
Di musica che aggrega eccetera eccetera in periferia di una città perché così raggiungiamo cento mila come poi si sono raggiunti i giovani invece no dei dieci dei venti mila dei trenta mila di di Zerbo è stato proprio un non voglio scheda scaricare la responsabilità della scelta all'alt A pagina olio o husky franchi no che erano i politici era no no era era anche nostra perché è stato papule errore di per quello che dicevo prima gran mancanza di comprensione di qual era il centro del problema
E la il desiderio di trovare delle soluzioni no è stata c'è per Parco Lambro a periferia lo squallore e poi giustamente ha portato poi il corto circuito con con la realtà sociale che esprimeva e la disgregazione il disastro
E una cosa anche quello che dicevi tu rispetto l'onda creativa ma a me sembrava il io avrei voluto esprimevano sono uscito spenderlo bene
Ma a mio avviso il linfa che il io rompersi di questa onda
E nato proprio dalla mancanza di comprendere il centro del di questo motore creativo il cento di questo motore cattivo non è l'intuizione la genialità o la furbizia o la capacità di cogliere situazioni gesti comportamenti nuovi DiVersi di rottura
Quindi appresso la musica o attraverso anche aggregazioni comunitarie scelte di vita antenati della famiglia od ho attraverso la droga come ricerca comune così con con l'uso di certe sostanze ecco cioè questi sono tutti elementi periferici se non si riesce allora oggi come allora accogliere qual è l'aspetto centrale che l'uomo l'atto la sua trasformazione
E il suo processo di ricongiungimento con se stesso che allora consente l'utilizzo di questi strumenti in modo creativo
E
Evolutivo
Se non avviene questo avviene il recupero della mediazione politica al più basso livello dell'ideologia che copre questi spazi e arriva la disgregazione arriva il disastro arriva l'ideologia della droga arriva l'uso degradato della droga arriva il il viaggio non più come elemento di ricerca ma elemento di fuga
Elemento di fuga dalla realtà non di comprensione a un ma a un livello più alto della propria realtà e quindi della realtà esterna ma di abbandono e allora a avvengono il dico a no il Paradiso
Perduto di migliaia di occidentali che si sono persi perché hanno perso il centro
No
Partiti sulla spinta della della ricerca del viaggio in India il vuoto è stato riempito dall'ideologia del della natura perché anche questa può diventare ideologia l'ideologia della natura del vivere staccati sulla spiaggia sette mesi all'anno
Fumando si di Spinelli che mandando al macero la coscienza no quel ecco per me questo elemento di mancanza calco tu chiamali di crescita di questa onda creativa uditive questi corsi e ricorsi storici ma che vedono sempre nascere e poi morire nascere e morire e per me è proprio quella la risposta e cioè il finché non si capisce che il il il momento centrale e quello del lavoro sull'essere cioè sulla su se stessi rete e il e dei e il destino di queste grosse spinte creative di di di capire la il ineluttabile
Grazie a voi
Sì io riprendo così in maniera molto rapsodica alcuni spunti che sono stati forniti
Chamot dalla discussione ma soprattutto dagli interventi dei due amici che stanno qui attorno a questo tavolo anche perché la discussione è stata per il momento almeno molto molto rapida ed ellittica diciamo così
No alcuni spunti
Che punto b vengono anche proprio dalle cose dette fino a questo momento
Ad esempio
La questione dei dei Pugni in tasca
Tra l'altro i dati erano tutte giuste Adriana nonnulla sbagliate in particolare appunto prima della rivoluzione è un film del sessantaquattro I pugni in tasca credo che uscì nel sessantasei ma insomma fu girato nel sessantacinque
Io lo cito perché perché anche qui un po'come la gioventù postmoderna che una definizione addirittura di venticinque anni fa ma generalmente o Rossignolo lo si dimentica
I pugni in tasca si pensa che sia un'espressione di Bellotti realtà un verso Dio lembo
Di una poesia che si intitola ma Boehm perché lo dico però perché e proprio curioso quaestio sempre pensato mi è sempre piaciuto pensare che Bellocchio non lo sapesse
E che così abbia avuto anche lui autonomamente questa intuizione
Proprio per il ragionamento che faceva Adriano prima e cioè perché in fondo mentre i pugni in tasca e discorso inattesa
Di un qualcosa che dovesse avvenire ma anche molto legato
Ad un'idea di Giovinco giovinezza gioventù come nel processo storico perché lì l'attese era appunto di un qualche rivolgimenti e questi pugni che Lou Castel teneva in tasca nel tempo è in realtà alla fine esplodeva anche perché tra l'altro il personaggio era nevrotico
Uno stadio particolarmente acuto
In realtà
Simboleggiavano questa volontà di di di protesta di contestazione fino allora trattenuta perché era punto non dimentichiamolo poiché i quella ancora in quegli anni l'Italia della commedia all'italiana sul di cioè l'Italia cinica l'Italia che vedeva come principale se non unico
Valore la ricchezza i soldi il sorpasso a sua volta simbolo metafora no insuccesso
Il denaro e così via per personaggi ecco come i Gassman di un film come il sorpasso di Risi a contrasto col Trintignant sempre di quel film credo che siano molto
Tipici di questa di questa situazione di allora
Ecco invece Rebo e come si sa il poeta che in qualche modo metafisici Yitzhak rende assoluta
Questa condizione di giovinezza inattesa intendendo non più la giovinezza con un qualcosa con un prodotto necessariamente storico ma quasi come uno stato diciamo così assoluto del dell'anima quindi la giovinezza intesa appunto come un momento della vita ma non soltanto della vita Annagrazia teso a entrare in urto con tutta una serie di di di valori diciamo così dominanti insomma con quella cultura che poiché e come vi si diceva negli anni Sessanta la cultura adulta verso la quale si manifestava diciamo così una contestazione
Così come ecco sentendo sempre la discussione gli interventi degli altri amici mi è venuto in mente
Riguardo al discorso del della mistica del mistico del viaggio e così via che proprio Goodman io citavo l'autore gioventù assurda definiva non a caso quella gioventù di cui abbiamo parlato fino adesso una gioventù che possiede una mistica lui diceva della povertà volontaria
E quindi questa idea del troppa auto cioè del povero
Per sua scelta volontaria quindi non tanto dell'emarginato come le intenderemmo noi oggi
Emarginato perché costretto
Dalla Società dei processi economici sociali
Ma appunto di colui il quale decide sceglie di mettersi fuori di chiamarsi fuori da un certo tipo
Di establishment di UNCI da un certo tipo di assetto sociale eccetera e queste appunto il drop out secondo anche la famosa filosofia diritti motivi che poi
Si sintetizzava in tre famosi slogan uno di questi era proprio troppa auto ecco è colui che possiede diciamo anche così la mistica proprio la mistica della povertà volontaria come vedete io
Alla fine lo accennavo poi questo tema è stato poco ripreso siamo alla all'apice di una certa cultura quindi all'apice della fortuna di una certa cultura rivoluzionari e quindi in qualche modo lato sensu almeno marxista o siamo invece alla alla crisi più profonda di quella cultura be'l'interrogativo resta io ho qualche dubbio che
Qualche sospetto che in fondo chi dice che quella era l'inizio della fine di una certa cultura e anche di una certa cultura della sinistra italiana dice qualcosa di abbastanza di abbastanza vero
Non vorrei adesso essere particolarmente provocatorio ma insomma ad esempio c'è tutto un filone di pensiero di destra qui non c'è Massimo cacciati strade beh molto più competente Dino in materia anche di pensiero di destra italiano che curiosamente tra l'altro ha rivalutato Monti autori del pensiero di sinistra
Compreso Marcuse per certi aspetti che è dice che in fondo gran parte di quella cultura di sinistra e Marcuse spesso in fondo hanno compiuto uno scippo culturale nei confronti in realtà del pensiero della destra più siccità daghe nonna Evola eccetera per dire che in fondo tutta quella cultura era una reazione di tipo spirituali istinto diciamo così ad una certa egemonia del materialismo ma razzistico
Che invece il punto non sicuramente non si fondava sull'idea che il protagonista centrale anche della scena sociale e politica potesse essere il groppa Autographs compagni
Punto l'operaio non l'eroe negativo ma semmai l'eroe positivo ecco questo lo dico anche per non dare di quegli anni
Non per gusto come dire così di provocazione ma per dare di quegli anni un'idea anche un tantino più dialettica diciamo così perché in fondo quei quella cultura o quelle contro culture comunque quell'humus culturale e di costume non era solo tutto di un certo segno anzi in qualche misura metteva in discussione fortemente certi modelli culturali fino allora prevalenti anche all'interno della sinistra e poi in particolare della sinistra italiana qui il discorso
Sarebbe molto lungo che era in fondo particolarmente per certi versi provinciale per certi versi anche come dire
Molto tradizionalisti che ha molto umanistica Adriano ricordava quanto alcune discipline scientifiche ma si potrebbe dire le discipline scientifiche in genere con questo intendendo anche le scienze sociali non solo diciamo così le scienze esatte naturali
Gode avessero di assai poco prestigio in in quella fase della della e soprattutto nella fase precedente della nostra vita della nostra vita culturale insomma la sinistra italiana e non soltanto la sinistra ma in particolare la sinistra
Sappiamo bene quanto poco credito avesse dato che desse ancora in quegli anni a discipline come la sociologia come la psicologia come la psicoanalisi
Anzi tante cose che noi stessi abbiamo detto qui questa sera tanti riferimenti che abbiamo fatto anche a autori i testi saggi di certi filoni culturali allora erano molto mal considerati messi quasi all'indice da un certo da un certo pensiero della sinistra
La controcultura
Era stata particolarmente incidente o no questione che ha apposto Adriano da io credo su questo punto un po'di di verbo Daloui io credo che in fondo in quella cultura e soprattutto in quella cultura giovanile
La cosiddetta controcultura anche proprio la in senso stretto la cosiddetta controcultura quindi anglosassone molto anche statunitense come tu ricordavi del resto
Beat Generation proprio come espressione risale al mille novecentocinquantacinque si riferisce certo tutta una serie di personalità di poeti di letterati particolare kW in particolare Ginsberg
Per l'in ghetti e così via
Poi ha un senso ancora più urlato ma io credo ecco che forse sono esperienze anche personali di verze probabilmente in questo Valcarenghi ha ragione all'ora molto più di oggi tre quattro cinque anni
Creava nostro dei solchi anche profondi cioè delle esperienze personali molto molto diverse io che credo di essere anzi sono sicuramente un po'più giovane di Adriano e forse ho un'età più simile a quella di Valcarenghi
Ecco posso dire anch'io la sua testimonianza riguardo alla perdita
Degli anni scolastici io degli anni della laurea etc miei mi trova più concorde ma diciamo come esperienza personale e non come discorso di fondo che si potesse fare perché probabilmente anche pochi anni allora incidevano moltissimo ecco per quanto mi riguarda io
Credo di poter dire che appunto tutta quella controcultura
Della Beat Generation ma poi in senso più ampio quella controcultura che anche un certo cinema una certa arte un certo teatro insomma controcultura probabilmente possiamo definire il Living Theatre
Con mela può partire
Come la stessa esperienza delle avanguardie cinematografiche che citavamo prima penso che invece abbia permeato molto persino la cultura cosiddetta diffusa di massa quelle che Gramsci chiamava alle ideologie diffuse le mentalità prevalenti del resto anche qui ci sono interi prestiti dalla cultura un tempo si diceva
Alta la cultura bassa dalla cultura con la C maiuscola quella che all'ora ancora secondo schemi paludati e dalla cultura con la c minuscola ma insomma i primi versi dell'Urlo di Ginsberg proprio se vogliamo
Fare queste citazioni ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia eccetera eccetera sono quasi pari pari e i primi versi di una canzone di Guccini
Poi portata al successo all'epoca dei nomadi che si chiama Dio è morto
Che praticamente dice le stesse cose credo che siano si che possiamo dire siano proprio parafrasi quei versi dei versi vidi insubre ecco per dire quanto poi alla fine questa controcultura
Forse un po'marginale in origine forse un po'minoritaria
Riuscì a permeare di sé persino la cultura di massa qui giustamente
Si diceva sarebbe molto interessante fare un'analisi non soltanto dei grandi fenomeni musicali planetario appunto dai Beatles e i Rolling Bob Dylan zumba Enzo
I grandi raduni Woodstock l'isola dire White e così via ma anche parlare per esempio della canzone in Italia cento perché anche per quel che riguarda l'Italia se vogliamo si parva licet insomma sono fenomeni un pochino più provinciali rispetto a questi grandi fenomeni planetari però quelle un periodo di grandissimi fermenti insomma comunque è un periodo ancora una volta di spartiacque di passaggio insomma finisce tutto un'epoca all'epoca
La canzone all'italiana all'epoca del gorgheggi all epoca della melodia l'epoca in cui si cantava con la mano sul cuore e così via e e invece comincia a leva
Lei era degli urlatori da dall'aria Celentano Annina eccetera lei era dei cantautori Paoli Endrigo Tenco poi di Andrea quindi cantautori che
Diciamo delle prime tematiche più esistenzialisti che più intimistiche poi con De André e altri intervengono in maniera invece molto più forte
Pregnante sulla realtà sociale tra l'altro l'ultimo disco di De Andrè lo ascoltato proprio in questi giorni le nuvole
Mi faceva pensare che in fondo De André con questo disco si sa si è rifatto molto al suo filone d'origine
Voi ricordate penso ballate come la guerra di Piero la ballata dell'eroe
Marie nella Bocca di rosa e così via cioè queste ballate molto risentite questi invettive a sfondo spesso cupamente sociale che si rifaceva anche molto Abraxa enti ma anche a una certa poesia dei trovatori francesi ecco che ritorna in questo disco che mi è parso persino più duro e anche più socialmente
Pregnante di altri suoi dischi pur bellissime insomma ecco per dire come anche da questo punto di vista e anche nella sola Italia
Tutto sommato colonia provincia dell'impero ci fossero fermenti notevolissimi un'ultima cosa vorrei dire perché invece un compagno un amico che è intervenuto la poneva la questione della del passaggio più o meno brusco e repentino dall'Italia rurale dall'Italia agricola d'Italia industriale beh certo adesso non possiamo fare un'analisi men che mai sociologica ed economica di questo fenomeno ma sicuramente quegli anni sono molto caratterizzati e in Italia in modo peculiare da questo perché vorrei dire che l'industrializzazione italiana
è un fenomeno anche molto particolare rispetto ad altri Paesi
Certamente in Italia il passaggio dalla Società rubare la società industriale è avvenuto in modo molto più traumatico molto più violento
Rispetto ad altre società ad altri Paesi anche dell'Occidente capitalistico
Questa è un po'una nostra particolarità e forse tutte le tensioni di cui si è parlato che poi produrranno alla fine dei Sessanta le stragi la strategia della tensione tutto quello che sappiamo e nascono anche da questo modo così così particolare in cui l'industrializzazione si è realizzata nel nostro paese qui in conclusione vorrei citare si è un po'tutti abbiamo citato dei personaggi anche dei punti di riferimento
Vorrei citare un nome che ecco per me al pari cioè come per Valcarenghi Rostagno Gaber o lo stesso Spinella ed altri è stato un punto di riferimento in quegli anni ed è il nome di Pasolini
Il quale credo ecco sia giusto non dimenticarlo in questo dibattito perché in fondo uno non solo dei lettori a freddo ma anche dei cantori Pasolini era prima di tutto un grande scrittore un grande poeta di questa mutazione proprio Pasolini
E vorrei anche dire che in fondo si pensa sempre che Pasolini abbia letto in modo particolare questa mutazioni italiana soprattutto negli scritti corsari
Nelle lettere luterane in realtà invece io credo che lui avesse colto il nucleo forte diciamo di questo suo ragionamento che poi dopo l'otto anche a quelle famose polemiche nei primi anni Settanta già nella sua poesia
Insomma un poemetto che poi molti considerano forse ingiustamente
Il suo capolavoro poetico come le ceneri di Gramsci
E finiva a metà degli anni Cinquanta universi
Potrò mai più
Ma io con il cuore conoscente di chi soltanto nella storia a vita potrò mai più con pura ragione operare sesso che la nostra storia è finita
Ecco questi versi che danno molto il senso punto di questo passaggio però traumatico da un'Italia rurale un'Italia industriale sono versi degli anni Cinquanta e vorrei anche dire su questo anche per spezzare una lancia anche una volta difesa di Pasolini che l'idea che Pasolini fosse un cantore della ruralità del bel tempo antico è un'idea profondamente sbagliata proprio alleggerito invece lì scritti corsari lettere luterane si capisce la chiave della sua poesia certo in poesia si dicono cose perché non possono corrispondere a delle regole come dire sociologiche economiche la poesia la poesia ma il modo in cui negli scritti corsari nelle lettere luterane poi Pasolini spiega questo suo discorso e dice testualmente molti lo hanno dimenticato devo dire persino suoi amici come Moravia che su questo hanno tanto polemizzato con Luís che i appunto dice Pasolini io non niente discuto il consumismo discuto il consumismo italiano
Io non me la prendo col mondo industriale quindi non sono per tornare alle all'età della dell'arazzo rosso della zappa ma sono perché il mondo industriale non si privi di tutto una serie di radice di valori che sono anche nel mondo contadino che devono rimanere come valori e come memoria ecco credo che questo discorso di Pasolini autore peraltro molto contestato all'ora anche molto poco compreso spesso persino da da noi da ciascuno di noi
Tra l'altro è nota la sua invettiva contro gli studenti Valle Giulia la famosa poesia del sessantotto credo che invece ecco Pasolini non solo come riferimento personale ancora una volta ma probabilmente come autore che ha colto qualcosa di di profondo e di forte della situazione italiana ed europea di quegli anni sia certamente un punto di riferimento molto importante per capire al di là dell'arida Sociologia
O economia proprio il discorso che quel compagno faceva di questo trapasso
Così immediato e brutale da un'Italia vecchia rurale ad una nuova Italia l'Italia appunto dei consumi del miracolo che poi vedemmo tutti poi in fondo che
Tanto miracolo non era
Prima dalla propria ero giunto la rigettato la domanda soffre per cui prima del la parola
Però possedere fa la domanda
Salute
Io sono rimasta molto colpita dal apprezzamento che Adriano ha fatto sulla pantera sull'immagine la pantera rispetto al movimento
Mi ha colpito mi ha fatto anche piacere però volevo dire una cosa Adriano dopo riguarda queste le stanze a questa immagine la pantera se poteva essere sicuramente sì case in parte sua giovato all'inizio probabilmente l'altra l'altra partita Iossa contro nel senso che tu dicevi la una pantera come quella che stava vicino a Roma
Che sfugge alle telecamere e che sfugge ai carabinieri alla polizia il nostro movimento a di fatto sfuggire alle telecamere ma questo non è stata una scelta consapevole è stato frutto di una contraddizione
Proprio a se vuoi anche la nostra generazione cioè di sentire da un lato e l'importanza nei mass media come strumento che ne poteva far comodo e che che sicuramente e ci colpisse è entrato molto di più nella nostra vita dei nostri interessi da un lato e d'altro canto però il la paura e e il senso di essere poi strumentalizzati e quindi questa patata paure rifiuto non consapevole e se voi teorizzata e quindi poi praticato ma più andato di fatto per quanto riguarda i rapporti diciamo il fuggiva dalla polizia bisogna dire che
Salvo alcuni casi isolati e se vuole dei passi falsi le forze ordine sono stati molto sapienti riguarda questo movimento perché ci ha lasciato fare no stava appunto casi isolati come Pizalis riscontri a Roma eccetera e questo anche su di noi ha prodotto coi a lungo termine è una contraddizione che non sono stati in grado di risolvere perché appunto per la fine c'hanno vissuto
E quindi ad acqua di queste precisazioni che ti volevo fare insomma il riguardo al movimento devo anche dire un'altra cosa
Cioè mi ha molto colpito in questo dibattito la questione del tempo no da una parte la tua esperienza di di nelle stampo precocemente e di se voi fughe in avanti febbre o dire fu come realtà proiezione in avanti verso esperienze anche forti
Da un lato e invece un altro tipo di esperienza dalla quale emerse uno si distinse quasi inalterata del tempo e ne fa qualcosa di proprio persa cerca di qualcos'altro non il movimento ha vissuto se vuoi o non abbiamo vissuto entrante se voi questi questi questi questo modo di essere che potrebbe essere contraddittore da un lato la la decidere quasi l'angoscia
Di bruciare le tappe i se voi a fare il conflitto insomma di arrivare velocemente ad è risultato delle manette e dall'altro canto però il senso di soffocamento e il senso di sì di chiedere tempo quindi rifiutare i tempi della televisione della politica che sono poi insomma
Ovviamente in parte in posti e in parte però poi riprodotti vissuti anche nel proprio modo di essere allora ti volevo chiedere nella tua esperienza se tu hai vissuto questa contraddizione di appunto sentire
Una serie di passaggi molto veloci tappe bruciate molto velocemente al tempo stesso il sentire di perdere dei pezzi per strada
E di non e di non poi cogliere le contraddizione di non andare a fondo poi nel valorizzare tue esperienze di vita
Quindi ti chiedono un altro opinioni guarda questo nome il senso di di confronto rispetto noi voi no come tu hai vissuto l'esperienza politica spetta la nostra azione sarà Papon pecora riguarda il vissuto della tua vita lei di quegli anni in modo particolare
Ma il destino dei dibattiti e di finire a un certo punto è invece naturalmente nel momento in cui devono finire per ragioni di tempo
Si è accumulata un mucchio di roba di cui parlare ma comunque sarà per un'altra volta io rispondo a alle cose che hai detto tu un poco in particolare per chiarire una cosa che poteva sembrare una battuta sulla pantera nelle mie intenzioni era invece una cosa molto importante per me cioè quel paragone che ho fatto non era un una cosa diciamo una un motto di spirito sulla differenza fra due concezioni delle Pantere bensì a mio parere un qualcosa che ha a che fare non dico con una linea politica termina dal quale mi asterrei per sempre ma con le sue premesse
Cioè ho l'impressione avendo le righe avendoli vissuti molto dall'esterno e con difficoltà specialmente quello dell'ultimo anno ma le cose degli studenti di questi anni io insegno
Ho l'impressione che il movimento cosiddetto dell'ottantacinque sia stato ingoiato prima ancora di esprimersi veramente dalle quello che si chiama l'establishment e che io tenderei a far coincidere molto di più col sistema dei media che non col sistema del potere politico che mi sembra ancora in grado di fare grande gravi danni di compì compiere delle malefatte eccetera ma non il vero potere e mi pare che quel movimento sia stato svuotato semplicemente mandando i telegiornali a riprenderlo indiretta
Prima che avesse il tempo di esistere cioè io penso che un movimento l'ottantacinque che Dad la sua parte fa troppo in fretta come tu dicevi a convocare le manifestazioni nazionali a Roma e dall'altra parte trova il TG tre o qualunque altro TG che lo dà indiretta
Non è non può esistere tant'è vero che quel movimento si è immerso immediatamente secondo me con una straordinaria sensibilità in altri tempi si sarebbe detto tattica cioè un movimento
Adesso non vorrei dire delle banalità troppo grosse ma ha bisogno di una stanza tutta per sé ha bisogno di covare diciamo quando invece diciamo in viene introdotta il la telecamera viene introdotta fin dal momento la sua fecondazione è chiaro che la la Bortone inevitabile ora rispetto al alla Pantera a me pare che si sia dato qualcosa dissimile al al problema che tu dicevi non intervengo sul tema se voi abbiate troppo bruciato le tappe o viceversa sia per abbiate troppo subito diciamo un tempo interno che no
Non ne ho la minima idea Farinone a fare mio ma la questione della pantera e del modo in cui un movimento oggi si sottrae al confronto prima di tutto con l'esterno che si tratti della polizia che insegue la pantera come vediamo nei telegiornali sul serio coi mitra eccetera del resto chi è più anziano si ricorderà che nel mille novecento mi pare settantotto settantasette una pantera nera
Scappata da un da un circo si rifugiò alla fine dopo essere stata molto cercata su un albero in una piazza di Latina e lì venne crivellata di colpi di mitra dagli agenti speciali Cola Corsico molte Pantera perché si chiama così le macchine della polizia
E la scena fu ripresa fotografata eccetera cosa veramente strana perché come è noto è una panchina scappano zona in particolare sta su un albero
Piena di spavento eccetera basterebbe chiama o chiamare il domatore o farle un'iniezione di quelle che si fanno così comunemente diciamo agli umani
La questione mi pare mi pareva questa che
In questo caso facciamo
Una accortezza di un movimento e dei suoi partecipe partecipanti e anche qualcosa che ha un valore morale un poco più o forte io sono amico abbastanza di naturalmente lo dico vantando meno perché personaggio ammirevole io sono della razza di chi rimane per amico di Reinhold Messner
C'è stato un momento di grave frizione insomma fra me era enorme se ne è stato il momento in cui lui ha cominciato annunciare di stare cercando sponsor per fare una spedizione alla ricerca dello Yeti
Non perché io pensi che non esiste lo Yeti anzi io sono pressoché sicuro che esista lo Yeti e magari molte generazioni di Yeti molti generi di Rieti ma perché penso che la cosa che va fatta da chi come Reinhold Messner o chiunque altro crede che esista lo Yeti e di non dirlo a nessuno
Cioè che la queste che che a questo punto diciamo il problema della Pantera esattamente di non dire a nessuno della pantera
Il problema del movimento è che nessuno sappia dove il movimento no non sto teorizzando l'inafferrabilità del co.co.co. qua covo Quack come a tutta la città dicevano a suo tempo e invece poi erano afferrabili ma e chiaro cosa voglio dire cioè dico che c'è un'autonomia diciamo delle persone delle Pantere degli Yeti e dei movimenti che in qualche modo deve essere salvaguardata e che la premessa del loro venire fuori fare i conti con la DIGOS coi giornali eccetera eccetera
Questo mi pare diciamo ormai una esperienza consolidata degli studenti del del dell'ultimo periodo se così si può dire
Sulla questione del tempo
Dico solo una cosa perché il tema ma è chiaro che insolubile ma solo una cosa perché mi sembra che sia stato equivocato io non facevo l'elogio della precocità e degli anni risparmiati nel curricolo scolastico stavo semplicemente ricordando quali erano i valori allora dominanti
In particolare ho anche detto cosa che è ovvia insomma che il culmine di una Teoria della precocità e l'invecchiare precocemente insomma
Fuori di qui non c'è nient'altro insomma non si arriva da nessuna altra parte se non questa del resto la teoria della precocità e una funzione di una società della piena occupazione no si dice la gente non devi perdere un anno perché tanto li aspetta il loro destino
Professionale per esempio molta di questa gente non andava nemmeno la scuola dell'obbligo perché dovrà andare immediatamente a lavorare come manovale che magari faceva l'avviamento prima che ci fosse la riforma la scuola media inferiore questa precocità intesa come fretta da infarto diciamo da stress da infarto e peraltro un valore ancora oggi la larghissimamente dominante
Veniamo appena dall'aver elogiato la fantastica precocità dei lidi Attis
I lupi sono come volete dire insomma nel conquistare la Borsa internazionale e poi la rapidità nel farla precipitare no cioè quella è una esaltazione da precocità quale io non mi sarei mai immaginato
Ai miei tempi io sì ero precoce nel cursus scolastico aerei
In altre cose in altre invece il contrario per esempio a non sono a diciotto anni ne mostravo sei fisicamente credo avevo i pantaloni alla zuava però insomma questa precocità era in funzione di qualcosa
Che veramente contava e che mi aspettavo che finalmente arrivasse per me mentre tutto il resto è una cosa che si faccia svelta mente ma che non contava praticamente ivi compresi
I diplomi e lauree eccetera ora il punto importante mi mi pareva di questa della rievocazione di questo stato d'animo insomma di questa
Sensazione comune e al tempo stesso intimamente personale di quegli anni e che poi quell'appuntamento a cui si pensava
Era veramente un appuntamento era sentito così io mi ricordo che persino nell'alluvione di Firenze
La gente tirava sui libri dal fango con l'aria di stare facendo una cosa che era un allenamento per un'altra cosa non so forse un effetto retroattivo ora ma io credo che veramente si sentiva così bene quell'appuntamento arriva
Cioè la vera differenza consiste nel fatto che il sessantasette sessantotto poi fermento arrivare sessantanove a cui sono più affezionato diciamo dei mi sono dato più da fare ma
Sono arrivati sul serio cioè l'appuntamento c'è stato a ogni generazione magari ogni giovane ogni adolescente aspetta il suo appuntamento no ma può non averlo e può avere poi appuntamenti tragici come sono in genere le guerre mondiali che che
Noi siamo la prima generazione non aveva avuto nella sua esperienza di vita e così via quell'appuntamento è arrivato e assegnato nel momento in cui aria arrivato una vera differenza perciò voglio discutere anche le la divergenza sua controcultura
Ed è stato una vera differenza rispetto a tutto quello che veniva prima cioè non si può commettere l'errore di deformazione ottica di scambiare questa incubazione molto importante
Per la sua rivelazione sessantotto indi sessantotto ha cambiato proprio le carte in tavola io erano anni che mi davo da fare
No
Il mio rapporto coi media ve lo dico subito insomma a me penso sempre che sia utile ricordare queste cose quando io sono nato per la prima volta una fabbrica a dare il mio primo volantino volantino era il
La cosa più sacra della nostra esistenza politica altro che telefax accetta quando sono nato a dare il mio primo volantino che è stata una forzatura sui miei tempi eccetera perché si era suicidato un operaio aveva
Della Olivetti di una piccola fabbrica dell'Olivetti ho dato un volantino su questo ho dato un volantino e non escludono avendo una storia di sezioni di PCB movimento operaio di partito alle spalle non sapevo niente
E ho battuto a macchina il volantino in quattro copie con la carta copiativa per trecento
Per trecento copie io mio amico insomma io penso che queste cose in qualche modo diano il senso della distanza che ci separa da quell'epoca anche forza di di qualche cosa che si è perduto insomma ma allora questo appuntamento è arrivato davvero e non è stato
Quello che ci si aspettava
E come un prepararsi all'amore e poi l'amore arriva sul serio l'amore non è la cosa per cui ci si è preparati è una cosa che sconvolge interamente tutto quello che ci si aspettava e a cui ci si è preparati
Il mille novecentosessantotto ha sconvolto interamente gli schemi e le cose
Le speranze le aspettative le elucubrazioni eccetera su cui si era fondata un largo numero di persone che da tempo si dava da fare
Tant'è vero quadrate lo ricordo laconicamente che molte di queste persone sessantotto l'hanno vissuto con grande invidia gelosia e astio e risentimento cioè quelli che già erano sul campo sulla scena prima
Gli è stato molto antipatico sessantotto succedevano cose da pazzi sono stati spodestati con un gesto di non curante
Dei ragazzini che non contava niente che non sapeva niente che non hanno mai letto niente non dico Brembo o o o il giovane Mars Marano
Mai letto un volantino improvvisamente si alzava le metterà in difficoltà un barone accademico in una maniera che che quei leader non avrebbero mai saputo fare
Delle ragazzine una sofferenza inaudita per le persone come noi dalle sessantotto abbiamo dovuto appunto digrignare i denti metterci da parte aspettare
Che il arrivasse fino al momento in cui parassitaria mentre saremmo tornati a a fare i leader eccetera ma questa è una sensazione molto importante
Il Sessantotto è caratterizzato a mio parere per chi l'ha vissuto come un apporto ma ci sono stati altri che per fortuna sono stati entusiasti di tutto ciò e l'hanno vissuto come una grande
E felicissima comunità esperienza comune
Ma la cosa importante è ricordarsi questo sentimento costante di meraviglia cioè mentre i ragazzini che hanno cominciato con sessantotto non si meravigliano di niente tutto gli sembrava naturalmente possibile cioè facevano con naturalezza cose da pazzi
Quegli altri erano costantemente stupefatti da quello che vedevano succedere in particolare quelli più agguerriti dottrinaria mente politicamente cioè era veramente una stagione meravigliosa nel senso
Letterale etimologico del del del termine il sessantasette sessantotto e sessantanove allora cose che volevo dire sopra sulla controcultura nonché non abbiamo contato tutte le cose che dicevamo io stesso per esempio di quella cultura anglosassone ricorda ho una memoria molto viva
E affettuosa di alcune cose per esempio romanzi vitale Alan Silly top non so quanti di voi hanno letti tra quelli erano molto importanti quelli da cui vengono i film Gioventù amore e rabbia la solitudine maratoneta no qui ma quelli erano grandi cose allora però per esempio io e già Gianni Borgna
Sostanzialmente a confessato sia pure senza dirlo per intero che anche lui viene da lì per me era molto più importante la Francia io ricordo un solo momento io non ho la patente o mai avuta ricordo un solo momento in cui ho desiderato avere un'automobile nella vita ed è stato dopo
Che adesso non mi ricordo più come si chiamava invidiabile per me attore francese con la due Cavalli andava a conquistare Chamorro no nel film gli amanti insomma
Io desiderato avere una una due Cavalli perché desideravo avere già Morozzo Medicine francesi sono stati molto più importanti per me che tutti i film americani le canzoni di Brassens che lui citava o di Brecht
A maggior ragione sono state per noi molto più importanti e guardate io ho grande ammirazione per De André penso di essere anche suo amico di esserlo stato sicuramente ma De Andrè un traduttore di questi cioè saprà anche radici diciamo più più classiche più importanti ma è un traduttore di questi signori per fortuna non ce li ha fatti arrivare beh allora tutte queste cose sono vere ma qual è la cosa che invece volevo sottolineare e che non è così scontata
E che quando veramente
Si è cercato di fare i conti con l'incubazione del movimento che poi sarà il movimento politico la ribellione sessantotto il Po il movimento politico che si cristallizza sul sessantotto queste cose hanno contato molto poco e anzi sono state rapidamente accantonato
è questo che io voglio dire non che non ci fossero ma che sono state poco influenti cioè la cosa che ha contato di più è stato un lavoro di scavo su una tradizione o più tradizioni e una cultura molto più
Molto più data insomma per esempio hanno contato molto di più ma nel breve volgere di tempo insomma anche se non nel nel primo manifestarsi del movimento tutti i lavori di recupero che allora erano vera archeologia disinteressata che sono stati fatti sulla storia del movimento operaio cioè tutti i primi anni Sessanta sono per moltissime persone che si preparano a diventare militanti politici il tentativo di disseppellire
Da una tradizione che il PC ha voluto dottrinaria mente tetra Agonà a qualunque eterodossia eresia Interna no perché ora L'Unità pubblica cose bellissime Bordiga
La pubblica persino la Pravda insomma Trotsky eccetera ma allora tutte queste cose andavano disse
Napoli poveretto in una modesta casa eccetera si tace sui giornaletti sosteneva che nessuno era andato
Che nessuno Sputnik era mai arrivata dallo spazio era tutto un imbroglio del limite del comunismo neo capitalistico eccetera adesso è uscito un importante saggio scientifico che sostiene che Gagarin non è mai andato
Nello spazio quasi sono perché la storia è una delle piccole vendette dice comunque si sono studiate queste cose queste cose alla lunga hanno contato moltissimo quando si faceva questo lavoro di scavo ripeto era un lavoro disinteressato
Quando poi lo sia impiegato non è stato più disinteressato ed è stato uno dei tra passivi uno dei dei dei degli anelli di quel trapasso di creatività su cui qualcuno ha fatto la le sue domande
Per la semplice ragione che sono state impiegate queste nozioni di sepolte
Per inventare una tradizione quando come in ogni momento movimento in difficoltà che tendeva a cristallizzarsi che tendeva a mettere in primo piano l'organizzazione eccetera cioè negli anni Settanta compresi noi compreso me personalmente
Con importava tenere insieme la gente col cemento di una tradizione minoritaria ritrovata capisci ma negli anni Sessanta questa cosa era un'altra cosa allora per completare il quadro era anche un lavoro di scavo che disse per l'Iva le canzoni
Cioè Bob Dylan va bene
E Jimi Hendrix va bene tutto quello che volete ma soprattutto si riscopriranno le canzoni popolari si riscopre alle canzoni degli anarchici si riscontri scopriva le canzoni del lavoro
è chiaro per i ragazzi di diciott'anni diciannove si trovano la sera in certe grotte ricco e gli si diceva che erano state ritrovo di anarchici e cantavano Addio Lugano bella adesso Addio Lugano bella si insegna credo nella scuola dell'obbligo ma allora era una scoperta
Per chi non era figlio di anarchico e ci capite che cosa voglio dire
Allora tutta questa
Tutti questi filoni più tradizionali e più interni che rischiano poi di essere una componente dell'ossificazione del di questo movimento della sua perdita di creatività eccetera anche nel suo provincialismo però hanno anche una formidabile dignità non a caso poi pesano tanto
Hanno avuto in quel movimento molto più spazio che qualunque influenza contro culturale questo a me pare indubbio cioè quella controcultura si è fatta sentire nei comportamenti ordinari delle persone e nella loro felicità però poi è stata rapidamente spodestata messa fuori campo da queste altre cose nessuno qui ha ricordato naturalmente l'obiezione sulle riviste era più che fondata ma
Fa è solo una delle tante cose essenziali su quegli anni che non si sono ricordate essenziali stima su quegli anni è stata la fine anche qui un grande Scandone grande meraviglia la fine della convinzione comune io per esempio me lo ricordo bene del fatto che esistano delle case chiuse
Cioè Casini sono delle case chiuse Fabio compiuto diciott'anni Casini erano stati appena chiusi ma io per tutta la vita sono passato come tutti quanti quelli erano bambini davanti al Casinò sapendo che è un casino cioè un posto che aveva davvero le persiane chiuse
Ed entro il quale era reclusa della gente per fare delle cose poi tremende ma comunque era reclusa dentro
E non c'era comunicazione fra il passante e l'interno del casino
A maggior ragione non c'era comunicazione tra il passante e in manicomio non c'era comunicazione fra il passante il carcere capite quando nel in quegli anni sessanta i carcerati stessi e non solo i teorici della
Afflizione della pena afflittiva come vendetta il potere c'è ma i carcerati stessi si sono arrampicati seminudi sui tetti sul sui tetti delle carceri e hanno tirato fuori striscioni uguali a quelli degli studenti gli studenti sono rimasti esterrefatti
Perché pensavano che quella fosse una casa di morti
I morti vivi positive in carcere
Il fatto che in carcere si continua a vivere è una scoperta veramente meravigliosa di quegli anni il fatto che i pazzi non siano dei morti vivi
Eventualmente legati eccetera è una scoperta dirompente di quegli anni o adesso tutto questo è senso comune fino al punto che si legano Dinoi pazzi ai letti di contenzione e si richiudono le carceri eccetera ma ed è veramente una allora di cose così ce ne sono tante
Però all'interno di questo elenco una cosa che non si può assolutamente dimenticare e che a mio parere nessun testo
Ha avuto un'influenza paragonabile sul sessantasette sessantotto e anche qui dico una cosa ovvia ma se non è stato finora semplicemente per distrazione non citato quanto la lettera di una professoressa
Ora la lettera di una professoressa è il contrario della controcultura capite arriva un prete in un paesino del Mugello
E se ne frega di bottiglia di Jimi Hendrix delle delle stessa americano delle stesse tedesco de Lella DS e di tutto quanto e dice qua ci sono sì i ragazzini analfabeti
Che non dicono l'albero ma dicono il ciliegio il tenero eccetera eccetera che non devono leggere lo disse a ma devono studiare il contratto dei metalmeccanici che scrivono loro questo libro in questo modo eccetera ma quella è una bomba
Io mi ricordo quanto quanto ho sofferto quando ho letto la lettera a una professoressa
Quanto ho sofferto di meschinità invidia diciamo di di sentirmi fottuto
Quanti volantini hanno scritto mi sembrano belli efficaci mi sembra essere capace eccetera io sto prete ti scrive una cosa così anzi pretende che abbiamo scritto ai ragazzini per fortuna non era vero almeno questo dice
No una bomba e allora qual è l'Italia che viene fornita su un piatto al movimento sessantotto grazie alla lettera una professoressa
Quella della controcultura ma quella è l'Italia dei figli dei figli analfabeti dei contadini poveri
Cioè Encuestas primato assoluto che alla tradizione indigena per così dire che la tradizione indigena compresa la sua cristallizzazione burocratica conquista negli anni che vanno dal sessantotto ai successivi c'è una fortissima un fortissimo effetto di realtà
Non c'è dubbio che l'Italia è diventata industriale in quel periodo lì
Però è diventata industriale non facendo scomparire la classe operaia ma trasferendo i contadini giovani meridionali a Torino dove loro si son comportati facendo un'insurrezione da contadini meridionali dentro la Mirafiori capisci
Allora tutte queste cose hanno tirato fortissimamente il movimento
Verso cose vecchie diciamo e in quel vecchio c'era molto di buono e molto di cattivo
A me pare che questa sia la ragione per cui la controcultura
Non è semplice non è marginale di pochi eccetera ma è un'anima che in qualche modo deve costantemente levarsi il cappello e cedere il passo no come un lusso di fronte a quella che appariva come una necessità
Questa mi pare inevitabile anche se vedo molto bene come questa necessità strada facendo sia diventata una delle ragioni fondamentali di questa
Degradazione insomma di questa ossificazione di cui abbiamo di cui abbiamo parlato insomma su questo non aggiungere altro però mi pare un tema molto importante per la comprensione della storia d'Italia in quel periodo
Questa a che fare con l'ultimo aspetto che su quale vorrei dire una parola
E c'è la questione dei mass media
è ovvio che parlare di quegli anni senza ricordarsi che sono gli anni in cui sono gli anni della centrosinistra il miracolo economico dei golpe di tutto quello che volete ma anche gli anni da diffusione di quella cultura che come sempre a distanza come ha appena detto Borgna si rivela molto più incrociata di quanto apparisse allora non c'è dubbio che Marcuse
E uno allievo di Mike Jagger cioè dello stesso maestro di quella cultura di destra il quale prende Danai Tiger la scoperta del primato della tecnologia
Fonda la sua critica del progressismo ottimista stolto industrialista sull'impiego pieno della tecnologia cioè Marcuse non era uno che diceva torniamo in Campania accuserà uno che riceva finalmente siamo in una condizione tale per cui l'eros liberato di tutti può raggiungere piena soli stazione grazie alla ricchezza tecnologica del nostro pianeta insomma
No allora è chiaro che ci sono parentele diciamo cuginanza eh che a noi sembra sembrerebbe sarebbero sembrate scandalose allora che adesso ci sembrano ovvie come sempre succede diciamo
Fra questo pensiero e certi pensieri di destra aristocratici anti progressisti anti industrialista e così via
Ma questo questo mi pare assolutamente ovvio quello che però non è ovvio è che non il pensiero di sinistra ma i suoi portatori cioè gli intellettuali di sinistra fossero veramente antiscientifico ci letterati e rurali
Anche quando vivevano nelle metropoli e che gli stessi leader si del movimento di estrema sinistra erano rurali insomma compreso me insomma cioè eravamo rurali
Voglio dire che negli anni sessanta di cui stiamo parlando se non sbaglio gli abbonati alla televisione in Italia passano da un milione un milione e mezzo a otto o nove milioni cioè l'Italia diventa televisiva e chiaro com'è noto l'intellettuale di sinistra della televisione tranne oggi
In questa rincorsa più che lodevole diciamo per un po'affannata se ne sono sempre fregati
No
Oggi anche troppo se ne occupa se non c'è dubbio però lasciamolo dire la loro ma se sono sempre fregati cioè gli intellettuali di sinistra non disegnavano affatto il potere e l'hanno preso hanno preso nelle case editrici in alcune delle case editrici più importanti e l'hanno preso nelle università molto spesso anche se non nelle facoltà baronali dove dove il potere contava sul serio quelle scientifiche medicina eccetera però l'hanno preso
No
Nella televisione nella RAI complete nemmeno nella radio non si sono mai dati da fare per prenderlo perché come Beniamino Placido scrive tre volte al giorno era volgare ai loro occhi
Ma questo non qua non riguarda solo la televisione e cioè il più fondamentale mezzo di modificazione di trasformazione della società italiana
La televisione è quel mezzo di cui si compiono gli effetti al sotto i nostri occhi che tramuta il popolo in pubblico e tramuta la democrazia delle elezioni
In sondaggio i Auditel in indice d'ascolto e poi definitivamente l'indice di gradimento
Completando così una parabola che ormai
Si è compiuta sotto i nostri occhi ma non solo la televisione e io penso che non ho i dati ma è sicuramente Borgna sa pure queste cose perché avete visto quante cose sa
Non ho i dati ma credo che tutto cioè i calcio balilla biliardini insomma come si chiama il calcetto prima la nelle parrocchie e poi arriva nelle sezioni del PC
O nelle case del popolo è il flipper che è ben altra cosa dal calcetto cioè se non sbaglio la prima transizione dal gioco
Di gruppo al gioco solitario cioè il flipper il primo Waxman sarà la prima cosa che ti viene sui sensi e ti proprio fa da protesi detto i sensi solitario eccetera io sono entusiasta e walkman peraltro ho letto anche il libro L'estetica del walkman curato da abruzzese che non vi consiglio un libro e non si capisce niente però walkman fantastico ma tutte queste cose avvengono nelle parrocchie cioè sono i parroci sono quelli di cui i parroci di Guareschi che cavalcano con straordinario anticipo tutte queste cose
Allora il movimento del Sessantotto avuto delle punte molto agguerrite sotto il profilo dell'uso delle Telecom delle telecamere del cinema
Di assalto della fotografia eccetera ma nel suo grosso non solo non ha non ha mai capito l'importanza di questi mezzi ma li ha disegnati interamente
Cioè adesso Acqui Posse potremmo rifare il giro e dire ognuno la sua ma io credo di aver guardato per la prima volta la televisione non so quando avevo venticinque anni sono
Ma chi andava a vedere la televisione
Non s'non se ne parlava proprio insomma
No allora diciamo tutto qui tutta questa cosa a che fare con i caratteri per così dire
Poeticamente forti emotivamente forti ma anche culturalmente è tecnicamente arretrati di quel movimento e dei suoi e dei suoi presupposti storici insomma
Cioè in Italia dalla fine degli anni sessanta in poi a questo argomento credo che nel prossimo dibattito le cose sono andate secondo un
Orientamento che non aveva a che fare con
Con la controcultura con la sua presa con la sua forza aveva a che fare viceversa con il peso di questo tipo di tradizione tant'è vero per ultima cosa che si può ricordare come sia stato essenziale per quel movimento l'asse geografico nord-sud
Cioè quel movimento è stato terzomondista compreso Marcuse e meridionalista no
Il che era per molti versi più che fondato ma per altri versi gli ha impedito per esempio di essere
Sufficientemente agguerrito e sufficientemente tempestivo su una contraddizione come abbiamo visto fantasticare così alla fine si è rivelata così
Entusiasmante come quella fra Est e Ovest in Europa no
Lì si dicevano delle delle parole si ripetevano gli slogan ma nessuno ha immaginato che tu che fosse talmente seconda quella con tradizione che ne potesse venire un insegnamento
Così importante per lo stesso movimento occidentale insomma queste erano le cose che volevo dire rispetto a quelle dette agli altri però una sola e voglio aggiungere rammaricandomi molto e non è la detta prima perché molta gente è andata via e cioè non temo di essere volgare io desidero molto che il maggior numero di persone legga il mio libro che si intitola memoria che è stato pubblicato da Sellerio che la mia auto difesa processuale che costa lire dieci mila
Non per ragioni finanziarie ma perché
Mi aspetto che ogni lettore di questo libro un mio diciamo così difensore dunque gli faccio pubblicità anche in questa improprio circostanza grazie
Però molto vicino in cui continua a discutere tante questioni che questa sera sono emerse io ringrazio infinitamente Majid Valcarenghi Gianni Borgna Adriano Sofri spero come dire che sia stato utile a tutti a me sicuramente preso tanta parte del pubblico questo dibattito
Auguro buone feste a tutti