La crisi in Mali e le ricette della Ue. Intervista a Nicoletta Pirozzi

Radio Radicale tenevo ad occuparci del situazione in queste ore nella regione del sarà el partire da quanto è avvenuto nei giorni scorsi in Mali dove una improvvisa la salta da parte delle forse
Indipendenti che occupano Regione Nord del Paese ha fatto precipitare la situazione costringendo i francesi iniziale intervento militare a cui si stanno mano mano aggregando in forma di coordinamento alcune potenze occidentali e si parla anche di un ruolo dell'Italia
Questo quanto avviene nel Mali non è assolutamente slegato da quanto poi è avvenuto in Algeria con un attacco a un
Centro petrolifero che ha causato diverse vittime sia tra i dipendenti di questo
Di questo sito che per quanto riguarda i terroristi noi oggi vogliamo parlarne con Nicoletta Pirozzi che è responsabile di ricerca presso Loya e che è l'istituto referente nazionale di Roma buonasera dottoressa dell'azione
Buona sera
Savoia
Allora c'è stato questo intervento inizialmente unilaterale da parte della Francia ma la situazione in male era tutt'altro che una sorpresa per quattro
Guarda preoccupazione da parte la comunità internazionale così no esattamente in effetti già da tempo il Mali era sotto osservazione
Che da parte dell'Unione europea che da parte delle Nazioni Unite
L'Unione europea hanno aveva discusso a lungo nei principali
Contenti che riuniscono i rappresentanti degli Stati membri e e il male era stato anche oggetto di due recenti risoluzioni delle Nazioni Unite lo scorso anno nel due mila e undici
Da tempo i pensava ad anche ad un'azione africana nel Paese proprio per contrattare i segnali di instabilità che venivano dal territorio e che erano legati alla minaccia terroristica
Da quanto dal canto suo aveva cercato in tutti i modi di a innalzare l'attenzione diciamo su questa
Questioni internazionale per Aubin tenervi del Paese
Nella regione però non si è arrivati alcuni nessuna delle fedi internazionali che ho menzionato a avere un contento per un'azione multilaterale il sedici aprile meglio
Un passo per volta per quanto riguarda la sede con il Consiglio di sicurezza come lei ha detto ben due volte a prodotto delle risoluzioni che avevano per oggetto con la collusione della situazione immane prevedeva l'impiego di un il dispiegamento di una forza militare con forse provenienti qui fornite dagli Stati alcuni Stati africani membri del Ecopass qual era la questi ne tempi lunghi difficoltà di organizzazione problemi di argomenti qual è insomma i problemi che hanno rallentato il dispiegamento si era parlato addirittura di un anno permettere sul terreno questa forza
Esatto purtroppo dell'Ecopass che una delle organizzazioni subregionali africani e la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale
Pur essendo una delle più avanzate nello scenario africano per quanto riguarda le capacità per la gestione dei conflitti e per gli interventi in situazioni di crisi
Soffre ancora di una incapacità
L'intervento indipendente da il sostegno della comunità internazionale tant'è vero che lecco vanta lettera più volte offerto di dispiegare le proprie truppe sul territorio
Però facendo presente principali referenti internazionali che sarebbe stato necessario un supporto da parte dei
Partner occidentali supporto che avrebbe dovuto concretizzarsi
Soprattutto in una un sostegno logistico e finanziario alla missione del comma
Una missione che quindi avrebbe dovuto estere interamente gestita da personale africano e da una catena di comando africana
Sotto l'entità delle Nazioni Unite ma che si sente no un sostegno forte dall'esterno non è in grado di essere operativa sul terreno
E questa è una situazione che durava da molto tempo nonostante che l'Unione Europea affida alle Nazioni Unite
Abbiano sostenuto in vario modo lì istituzioni africane che si occupano per la della risoluzione dei conflitti
Ecco ci aiuta a capire meglio fatti qual è stato il l'approccio con il quale l'Unione europea si è rivolta ho cercato di DDT insomma di intervenire in
In quella regione in cui le dinamiche in corso l'Unione europea ammetto la Regione e il fare nel sotto la propria lenti di ingrandimento già da vario tempo è del due mila e undici mila strategia regionale
Che l'Unione europea ha approvato proprio per dare a coordinare gli interventi dell'Unione in territorio del Sella
è una strategia commenti dice compri entità e quindi che punta diciamo a mettere un po'al sistema tutti gli strumenti dell'Unione europea che vanno dalla cooperazione allo sviluppo
Alle azioni umanitarie fino alle emissioni simili che vengono dispiegate nell'ambito
Della politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea
Quinta è una strategia che ha dei limiti oggettivi da un punto di vista risulta molto avanzata perché per la prima volta l'Unione europea agito in un un'ottica regionale
Dall'altra parte presentava delle indubbie fragilità tant'è vero che non ha poi portato ad un intervento operativo nella regione
Di conseguenza a portato appunto a questa intervento unilaterale francese
Soltanto adesso l'Unione europea sta cercando di sostenere
Tipo di tutto il Paese con attraverso gli addestratori alle forse Marianne cui cioè si tratterebbe di rimettere in grado le Selci domani hanno di fare di essere adeguato militarmente per combattere
Ciò che l'esercito non è riuscito a fare tutto questo tempo devastati l'Unione europea
Da vari anni a optato per questo tipo di interventi di sostegno diciamo alle capacità di
Gestione delle crisi di attori locali piuttosto che intervenire direttamente e con missioni che abbiano un mandato esecutivo vero e proprio
Quindi già da parimenti si discuteva a livello UE per l'invio di questa missione di formazione interlettera Schietroma diano
Che avrebbe dovuto puntare quindi a rendere operative le forte Malliani nella gestione di situazioni di questo tipo
Era una missione e che già dall'inizio era stata concepita come è limitata a te nel mandato ci danno i numeri del personale quindi circa duecentocinquanta addestratori che avrebbero dovuto affiancare i militari italiani
Cercando di rendere l'esercito più operativo
Adesso che costi un po'ai ripari e cioè che ha cercato di ampliare il mandato e il che ha cercato di aumentare il numero dei formatori che dovrebbero essere circa
Cinquecento da dispiegare entro
La metà di febbraio mi dichiaro che la la situazione attuale e è molto meno favorevoli a un intervento di questo tipo e quindi l'efficacia della missione tutta da determinare mangino ritardo sia dovuto anche ai
Al la difficoltà con cui si è arrivati a una decisione sono molto forte la divisione in seno all'Unione europea da questo punto di vista quali risposte mette in campo
Hilary Clinton è stata molto forte dettata dal subito una contrapposizione tra la posizione francese che comunque da subito puntava ad un intervento di tipo militare di sostegno all'esercito maiale da altri Stati membri che invece propendevano più per una azioni di tipo civile in linea un po'con il trend dell'Unione europea fino ad oggi tra questi la Germania ad esempio ma anche altri Stati membri
E come effetto accade e i ritardi a livello di definire un meeting hanno portato ad una inazione di fatto dell'Unione europea le vorrei chiedere un'ultima considerazione finale questo su quanto sta avvenendo nell'aria in particolare
Evidentemente paradigmatico anche delle difficoltà che si trova ad affrontare l'Unione europea in questo contesto sta assumendo un ruolo sempre meno attivo come le attore globale della sicurezza
C'è una diminuzione significativa del numero di missioni internazionale per problemi di Baget ma anche evidentemente Pera divergenze poli che così dunque sempre più
Quindi difficile far sentire la voce dell'Unione europea sui temi della sicurezza globale
Senz'altro ossia la congiuntura economica e finanziaria internazionale
Chi alle ben note difficoltà dell'Unione Europea trovare consenso su
Che ogni soprattutto di tipo militari ma anche
Di tipo civile e di mediazione hanno inciso in questo caso
Vero è che dall'anno scorso si è registrato certo una certa ripresa delle attività dell'Unione europea sul fronte delle missioni internazionali
Sono state lanciate tre nuove missioni una nel Corno d'Africa uno nel Sudan
Che ha discusso a lungo
Di un eventuale missione in Libia e poi perché ha deciso per un intervento sempre nella regione del tenda in Niger quindi da un certo punto di vista che è stato una ripresa però è chiaro che queste missioni hanno mandato molto limitato
E quindi l'impatto effettivo che l'Unione Europea avrà nella Regione non è affatto scontato e grazie allora la dottoressa Nicoletta Pirozzi responsabile di ricerca presso lo IAL istituto di fare internazionale di Roma