Ambiente e elezioni. Intervista a Ilaria Borletti Buitoni

Radio Radicale torniamo a parlare di ambiente di tutela del territorio di tutela del paesaggio ma soprattutto di tutela del patrimonio
Edilizio di grande
Pregio storico architettonico e di come questi temi così importanti siano in qualche modo
Trattati dai vari movimenti da dai partiti dai candidati che si stanno appunto a proponendo in questo periodo
Elettorale si stanno proponendo per la guida per il governo del nostro Paese
Noi di tutto questo vogliamo parlare oggi con Ilaria Borletti Buitoni già presidente del Fai già presidente del Fai diciamo perché si è da poco appunto autosospesa
Proprio in virtù in vista di questa di questa sua scelta ricandidarsi realista sci e nella lista scelta civica per mo'sì capolista la Camera nella circoscrizione Lombardia uno Ilaria Borletti Buitoni occorre appunto alla quale vogliamo dare la benvenuta i microfoni di Radio Radicale
Buongiorno
Allora cominciamo con la situazione appunto
Del patrimonio storico di grande pregio della nostra storia riprenderà riprendiamo del
Delle dei periodi da una recente inchiesta dell'Espresso appunto si dice antiche cita diventare discariche ville del Settecento minacciate da nuove fabbriche biblioteche saccheggiate e monumenti all'asta
Allora le volevo appunto chiedere di aiutarci a comprendere meglio anche in virtù di questa sua esperienza molto importante come presidente del Fondo Ambiente Italiano come sia stato possibile che in questi anni si sia potuto raggiungere questo degrado
Tra la politica nei confronti dei nostri beni culturali è stato inesistente da molto più di dieci anni e i beni culturali sono una materia delicata la mancanza di manutenzione ordinaria e quella che ha portato allo stato attuale
Io trovo pertanto incredibile che in tutti i programmi elettorali si parli di lanciare il turismo attraverso la valorizzazione dei beni culturali e non si dica la verità e cioè che i nostri beni culturali sono in uno stato disastroso
E che sarà difficile aumentare i turisti per poi mostrare loro dei musei chiusi
Dei siti archeologici abbandonati dei monumenti vicina i quali si è costruita una discarica o dei monumenti che sono stati chiusi perché ci sono dei crolli quindi credo che sia molto importante partire dalla realtà
E la realtà è quella di un Paese che ha abbandonato tranne naturalmente delle eccezioni felici
Ha abbandonato il proprio patrimonio culturale almeno da quindici anni
Senta ma allora le volevo chiedere come invertire
Una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali
Io presumo che nella scelta che il Presidente Montino affatto di proporre questa candidatura ci fosse anche l'idea così infatti mi ha detto
Che io potessi dare un contributo anche nato dalla mia esperienza di presidente del Fai dunque il primo punto è naturalmente un problema di risorse
Per risorse non ci sono necessariamente dovrebbero essere di più perché il Ministero dei Beni culturali ha visto tagliare le proprie risorse di circa il trenta per cento negli ultimi dieci anni quindi questo
è un tasso di decrescita che non può più essere accettato
Sicuramente rivedendo tutta l'impalcatura fiscale e di quelli che decidono di sostenere il mantenimento dei nostri patrimoni culturali si potrebbe trovare nuove risorse
Sicuramente ricorrendo anche al terzo settore che ci siano delle cooperative che assumo disegni minori o che siano delle istituzioni come il fine che
Così applicando il principio di sussidiarietà che affiancano lo Stato nel mantenimento del patrimonio culturale
Non dico che la strada sia né facile né corta quello che però credo con certezza è che bisogna certo punto considerare i beni culturali una delle grandi emergenze dimenticate
Basterebbe questa astensione per far sì che appunto certe materie fiscali normative e anche proprio operative sulla gestione dei beni culturali potessero par portare un'inversione di tendenza
Senta ma come Ministro della cultura e cosa farebbe come comincerebbe lo so magari nove assunzioni per le soprintendenze più risorse economiche del per il sistema
Ma guardi il Ministero dei Beni culturali o Ministero accreditato profondamente diritto ma il problema è che il nuovo il Governo quando quando verrà messo supposto dovrà ridare a questo Ministero la sua dignità
Questo è il punto fondamentale e questo è un Ministero che è stato considerato dagli esecutivi
Precedenti per ragioni di emergenza economica e finanziaria in un certo senso anche da alcuni esecutivo un Ministero di fare i tempi
Lei può mettere i migliori o peggiori ministri del mondo batte questo Ministero non viene considerato quando si parla di sviluppo
Quando si parla di infrastrutture quando si parla di controllo del paesaggio quando si parla di limiti del consumo di suolo e di attribuzione alle Sovrintendenze quindi anche di mezzi per poter svolgere non cambierà niente
Quindi la la la domanda che lei mi pone una domanda che in un certo senso indica un campo di azione invitato e nel prossimo Governo non c'è una precisa volontà
Di affrontare il problema del patrimonio culturale seriamente perché io le posso dire restituiamo le sovrintendenze la possibilità di agire sul territorio
Però certo se fanno un altro taglio dei fondi del dieci per cento al mantenimento del patrimonio culturale e questo non sarebbe possibile
Ebbene qui allora si inserisce nel discorso
Come dire le varie obiezioni che che che le ha mosso
Il il professor Settis no voglia vorrei ricordare che si è dimesso dal consiglio di amministrazione del fai dicendo
Non posso né comprendere né condividere il fatto che la Presidente in carica del fare gli appoggi modo tanto ESP vi cito un Presidente del Consiglio che in oltre un anno il Governo non ha mostrato la minima sensibilità per i problemi dell'ambiente dei beni culturali della scuola dell'università della ricerca della cultura peggio il Presidente Montino rammostrato alcuna attenzione a questi problemi neanche in la sua agenda confermando che qualora tornasse la guida del Governo proseguirebbe l'opera di sistematico smantellamento delle strutture statali della tutela di privatizzazione del patrimonio pubblico iniziata da Berlusconi sono Buitoni effettivamente è molto di immaginare che Monti di nuovo al Governo da possa in un certo senso invertire come per magia la rotta no cioè dopo tutto l'abbiamo già visto in azioni su questi temi come come commenta questa
Avvio ma non credo a parte che sfora col professor Settis per il quale io enorme stima e la mantengo avuto anche uno scambio che ha fatto seguito le sue dimissioni
E sono stata credo molto trasparente sulle ragioni della mia scelta io non credo che il Presidente Montisci refrattario questi temi né tanto meno che sia negativo su questi temi però non avrebbe scelto una persona come me
Avrebbe scelto qualcuno così che gli faceva da paravento a una politica tutte o da ambientaliste culturale ma questo non è il mio caso
Do e e io sono portata a credere che sia che sia come dire parte si questo coinvolgimento della società civile attorno a dei temi in cui tutti più o meno siamo esperti
Che sia Ilaria capo per la ricerca scientifica o che sia io stessa l'ambiente del patrimonio culturale non siamo persone che diamo la nostra faccia la nostra
Anche la nostra vita perché fa abbiamo tutto imputato Ferrari alla nostra vita così solo per avere un posto in Parlamento io mi significa lo voglio dire mi fido che nell'impegno che lui mi ha chiesto ci sia la voglia di un cambio di direzione quanto l'ho detto anche il professor spetti
Purché credo manica delusa può darsi che domani indica che ho sbagliato però in questo nostro Paese e a un certo punto la società civile
Non decide di entrare in questa benedetta arena politica da cui bene o male partono le leggi perché poi
è inutile che così che accogliamo l'idea diffusa che il Parlamento sia un luogo degradato queste purtroppo un'idea in Italia molto diffusa
La dobbiamo ben pensare che lì si fanno le leggi se noi continuiamo a sottrarci a un impegno di relitto
Io non credo che mai le cose cambieranno quindi ripeto può darsi che io tra un anno Carrafa in un'intervista al collega etico ha fatto il più grosso errore della mia vita però ho voluto provare ad Herat
è un impegno diretto avesse potuto dare a questi temi una rilevanza e un peso maggiore nella prossima legislatura
Benissimo senta per quanto riguarda il i temi del dissesto idrogeologico le volevo chiedere le volevo porre più di qualche quesito per esempio se condivideva
I primi provvedimenti a lo della bozza inviata al CIPE da parte della del ministro Chini le volevo chiedere se per caso era d'accordo con la Pro sta dello stesso clinica di rendere obbligatoria l'assicurazione per le abitazioni che appunto sono e per gli edifici che si trovano allocati appunto in porzioni di territorio a rischio
E e che cosa intendeva fare per quanto che cosa ne pensava del del consumo del sono in Italia
Appunto se pensava che fosse necessario
Un certo punto potenziare le Autorità di bacino se crede che alle le gli edifici allocati nelle nel le nelle porzioni di territorio appunto denominare r quattro vadano messi in sicurezza oppure a battute e bisogna ricostruire altrove
Dunque qui ci sono varie domande per quanto riguarda la strategia nazionale contenuta che secondo me andrebbe anche condivisa con le associazioni ambientaliste perché come lei sa l'associazione
Intervista hanno prodotto un documento molto preciso sulla necessità di affrontare il dissesto idrogeologico con una strategia nazionale che mettete in sicurezza del territorio
Io credo che questo debba essere uno dei grandi progetti del prossimo Governo e naturalmente della prossima legislatura perché paghiamo un parliamo di un progetto a lungo termine e quindi
Sull'azione del ministro clinica è stata quella di promuovere questo percorso evidentemente siamo tutti d'accordo sul problema di chiedere una copertura assicurativa laddove ci fosse un rischio
Come quello determinato dal dissesto di un rischio sismico io credo che in questo momento quello che grava sulle tasche degli italiani sia molto pesante quindi non so quanto un'imposizione di questo genere
Non servirebbe per ulteriormente aggravare la situazione delle famiglie italiane visto che dicono che il sessanta per cento dei comuni italiani a problemi di rischio tra virgolette
Sulla questione del consumo di suolo come lei certamente ricorderà il ministro Catania aveva proposto ed era già tanto condiviso con accoccola
Conferenza delle regioni trovando mi pare anche un accordo un decreto legislativo che era relativo alle aree agricole
E che limitava lungo il consumo di suolo relativamente a quelle aree
Adesso mi pare che questo decreto sia decaduto con la fine del Governo sarebbe naturalmente opportuno riprenderlo mi pare anche che sia stata la prima volta che un Governo ha parlato di consumo di suolo
Se non sbaglio in Germania questo è un dato che viene aggiornato ogni due anni quello dei parametri su consumo di suolo e so che questo decreto era stato accolto molto favorevolmente
Da tutti gli ambientalisti perché apriva diciamo un parco magari non aperto perfettamente ma un parco certamente importantissimo su quello che è l'adozione di parametri nazionali su consumo di suolo
Avere però succede che la la maggior parte appunto del nostro patrimonio edilizio parliamo
Si delle nostre abitazioni quindi delle delle abitazioni civili ma
A anche degli ospedali delle scuole agli stessi impianti chimici in Italia non solo per la maggior parte sono inadeguati perché costruire appunto
Né nel primo dopoguerra quindi no non rispettano come dire delle procedure i regolamenti antisismici sono
Per i golosi sia da un punto di vista di rischio idraulico e idrogeologico che di rischio sismico volevo chiedere appunto se so immaginavamo
Anche la possibilità di mettere in sicurezza queste abitazioni questi difficile una
Netta per esempio il problema delle scuole calibrato poi sollevato in molte occasioni questo credo che sia anche un punto di incontro tra
Numerose proposte politiche che si stanno affacciando in questa campagna elettorale il problema della messa in sicurezza degli edifici scolastici degli ospedali è un problema assolutamente fondamentale
Naturalmente la risposta ordinari non ci sono le risorse ecco però forse lì si può di nuovo studiare una una forma di di defiscalizzazione per le imprese che intendono operare in questo ambito
Oltretutto un intervento serio sulla sicurezza degli edifici pubblici porterebbe anche un importante contributo all'occupazione in questo momento in cui riti di spesa
Solitaria completamente ferma c'è l'Associazione nazionale dei costi
E dei costruttori edili che insieme a ai geologi
Hanno prodotto un documento molto interessante appunto proprio su questo sulla necessità di
Mettere in sicurezza del patrimonio edilizio per far come dire rinvigorire per far rinascere la la la Lelli attività appunto di impresa edilizia una sorta di coniugazione intelligente
Faccia insomma senza dare ulteriori
Con gli interventi alla cementificazione che nonostante tutto stranamente prosegue perché poi io abito per ungere davanti a me che sono piena di piccoli gruppi che stanno costruendo quindi nonostante la crisi dei rifiuti continua a costo
Qui potrebbe entrare il discorso della filiera delle responsabilità ma addirittura anche del del conflitto di interessi sa che
Appunto uscì questa questa notizia
Che addirittura nella stessa regione Lazio il Presidente della Commissione ambiente era un costruttore ecco forse dovrebbero essere evitate anche queste come dire
Dovrebbe essere finalmente chiarisse a una materia molto complessa che rimanda tutto i piani paesaggistici regionali che come lei sa pochissime Regioni in realtà hanno già attuato
E quindi in questa sei specie di limbo normativo in cui ci troviamo
Il controllo del del del consumo di suolo e soprattutto la tutela del paesaggio estremamente precaria nonostante il Codice dei Beni culturali nonostante quello che si è detto sui territori che sono di pregio paesaggistico
Cioè in Italia si continua si continua si continua a costruire quindi assolutamente necessario che Fini converta
Quella che peraltro è anche
Un'accusa in un'economia trainante di tutta l'economia del Paese come quella appunto dell'edilizia su altre cose
La messa in sicurezza degli edifici pubblici e una io mi ricorda se a suo tempo avevo anche provato a così a valutare la possibilità di incentivi a favore del recupero di case esistenti piuttosto che quelle nuove
Il mio primo punto il centro Italia alla campagna umbra la stessa Perugia è costellata di case che sono abbandonate
E chi continua a costruire quelle che si chiama non di un tavolo verso le quali la città si sposta con anche poi un problema proprio di proponimento del centro storico quindi in un modello che si può attuare di fermare la cementificazione favorire il recupero e anche la messa in sicurezza degli edifici
Che sono collego punto sia a uso pubblico mi pare che sarebbe già una risposta molto molto importante ecco
Noi la ringraziamo veramente per questo commento e per questo approfondimento per averci aiutato anche a comprendere alla alcune cose lo vogliamo ricordare agli ascoltatori che abbiamo parlato con Ilaria Borletti Buitoni già
Presidente di fai del fondo ambiente italiano capolista per la Camera dei deputati nel circo cioè Lombardia uno con la lista appunto scelta civica per Montino e la ringraziamo ancora Ilaria Borletti Buitoni e risentirci buon lavoro
Grazie