Il Piano del Lavoro 2013 - Conferenza di Programma CGIL - prima giornata (pomeriggio)

Audizione andini Segretario generale della FIOM
Vennero ora la parola Maurizio Landini Segretario generale bella finiamo ma che si sta avvicinando all'attacco della Conferenza
Di programma avvenne CGIL Palalottomatica dal quale ragazzi con uno Stato trasmettendo indiretta il microfono a Maurizio Landini
Penso che
Sia molto importante
Questa conferenza
Della CGIL
Proprio perché in un
Una fase molto delicata della vita del nostro Paese e molto difficile per le persone che noi rappresentiamo
Rimettere al centro il lavoro chiedere
Che le forze politiche
In un periodo di campagna elettorale tornino seriamente a ridiscutere ad affrontare i problemi
Del lavoro di come si distende di come si crea
Di come sia in grado di dare una prospettiva i giovani oggi precarie disoccupati credo che sia un fatto assolutamente importante e decisivo
Credo allo stesso tempo
Che noi non possiamo
Nel fare questa discussione non partire concretamente dall'analisi anche di quella che è oggi
La reale condizione materiale di vita di lavoro delle persone lo dico perché vedo crescere nel Paese un'idea
Che di fronte ai livelli di disoccupazione che ci sono
Tenta di far passare il concetto
Che pur di lavorare
Qualsiasi tipo di lavoro può andare bene
Io credo che questo è un punto che noi dobbiamo invece contrastare radicalmente
Perché il lavoro e lo dobbiamo dire con forza o ha dei diritti o non è un lavoro
E questo è il punto io penso
Cui noi dobbiamo partire siamo in presenza
Di una attacco dei diritti lavoro
Individuali e collettivi
Che non ha precedenza mi permetto di dire di pensare che se guardiamo le varie fare
Fasi storiche nel nostro Paese noi siamo di fronte a una fase in cui il rischio di una rottura
Tra un'idea di capitalismo molto finanziario che torna a riportare il lavoro non a soggetto ma a oggetto
Con la democrazia e con i diritti e il punto nel quale noi sostanzialmente ci troviamo
E l'alternatività a progetti diverso e di uscita dalla crisi parte proprio dall'aver in testa un'idea in cui il lavoro con diritti torna ad avere una sua centralità in modo molto esplicito del resto
Se ci pensiamo un attimo
Mi veniva citato che proprio un grande dirigente della CGIL come Di Vittorio lancio il piano per il lavoro e
Da lì sia ripartiti anche con questa discussione e utile ricordarci tutti assieme che Di Vittorio ebbe la capacità
Bilanciare il piano per il lavoro ma in quegli stessi anni di lanciare l'idea della
Conquista dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Che venne anni dopo Mattei aveva al suo centro già allora un'idea di fondo che è un lavoro senza diritti non è un lavoro e la necessità di realizzare
Questo è un punto lo dico perché in questo senso davvero noi siamo di fronte a Parma passaggi che non vanno messe in discussione e loro
Il fatto ad esempio che il Presidente del Consiglio Monti
Non solo a chi ha steso direttamente in campagna elettorale
Ma abbia deciso di farlo andando alla FIAT di Melfi
Io credo che indichi
Con chiarezza
Il significato di cosa vuol dire oggi pensare a un lavoro con diritti o pensare invece al fatto che il lavoro diventa semplice mente un oggetto e non ha più i diritti alla soggettività per potersi rappresentare per poter contrattare la propria condizione
Lo dico
Perché non siamo di fronte ad un processo che mette in discussione proprio la
Il diritto fondamentale che è quello di poter essere un soggetto libero che si organizza che contratta la propria condizione di lavoro anche dentro la fabbrica
E quindi il riconoscimento che i contratti esistono perché sono una mediazione tra interessi
Che sono il lavoro che sono l'impresa noi siamo a un attacco a questo elemento
Il ma l'estensione del modello FIAT la pratica degli accordi separati che ormai riguarda la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori Italia anni non solo i metalmeccanici nel commercio nel pubblico impiego nei bancari noi siamo di fronte all'affermarsi di una logica
Che mette proprio in discussione questo punto di fondo e l'attacco alla contrattazione collettiva al diritto cioè delle persone di poter essi collettivamente organizzare per contrattare ha queste caratteristiche noi siamo di fronte al tentativo all'idea
Di andare verso una dimensione aziendalistica dei rapporti corporativa l'attacco i contratti nazionali al contratto nazionale alla la trattazione collettiva ha questo significato e allo stesso tempo fino arrivare al fatto che tutti i contenuti della prestazione lavorativa
Diventano un fatto individuale di rapporto tra i singoli lavoratori all'impresa badate che qui siamo a un punto di cambiamento di fondo
Non siamo di fronte semplicemente a diversi rapporti di forza siamo proprio di fronte al tentativo esplicito di usare la crisi gravissima che abbiamo per cambiare radicalmente i rapporti sociali e sindaco
Ali nel nostro Paese dentro un'idea che non pensa alla costruzione di un'Europa fondata sul lavoro sui diritti ma che ha un'altra dimensione questo elemento di alternatività che noi dobbiamo fare emergere e abbiamo bisogno di farlo
Perché se vogliamo affrontare il tema non abbiamo
Da aspettare che cosa succede tra sei mesi tra un anno tra due anni noi siamo di fronte ad una situazione drammatica in cui già nelle prossime giornate già nelle prossime settimane
Noi abbiamo bisogno che li rimettere al centro il lavoro significhi anche azioni politiche di intervento che uniti come di notte e che diano vive a quello che sta succedendo lo dico questo per me stiamo rischiando seriamente
Che è un intero sistema industriale nel nostro Paese salti e di provarci dalla sera alla mattina senza piovere il senso industriale allora visto che ci saranno anche
Industria esponenti politici che oggi qui diranno la loro io mi permetto di dire che noi abbiamo bisogno di fare delle richieste precise e che queste richieste non siano assoluti
Utilizzate nella campagna elettorale per dire che faranno le cose ma che diventino per noi dei punti di iniziative di mobilitazione
Decisivi da poter continuare a sostenere anche dopo lo dico in modo molto chiaro c'è bisogno che l'articolo otto quello voluto dalla fine ha
Fatto da Sacconi e che introduce in Italia per la prima volta il patto che si può derogare non solo dai contratti nazionali
Ma addirittura dalle leggi è un elemento che mette in discussione il diritto spesso delle persone di poter contrattare la propria condizione di lavoro emetterà si temi diritti e lavoro significa anche modificare radicalmente l'impianto legislativo che prima Berlusconi e poi i monti hanno messo in campo
La cancellazione dell'articolo otto così come una legge sulla rappresentanza e lo dico con chiarezza che deve garantire il diritto delle persone di votare
Vorrei fare questo esempio
Se oggi uno dicesse
Che nelle elezioni politiche
Hanno diritto a votare solo gli iscritti alle forze politiche voi cosa dite verrebbe prese verrebbe negato
è normale che si possa dire che nei luoghi di lavoro invece il diritto di votare non c'è e in alcuni casi raccontano che potrebbero votare solo gli iscritti e cioè una minoranza delle lavoratrici e dai lavoratori e badate che questo non è un punto
Per difendere questo quell'organizzazione noi stiamo chiedendo di difendere un diritto di cittadinanza di qualsiasi persona perché l'unità che è un bene fondamentale e dai lavoratori è un loro diritto ma se ci pensate il modo per poterla realizzare l'unità sindacale
La pratica unitaria che parte dalla possibilità di contrattare
La tua condizione di lavoro nasce dal fatto se c'è una libertà di poter votare e di poter decidere anche quando ci sono opinioni diverse questo
Fare una legge che va in questa direzione non è fare un piacere a questo o quell'organizzazione e applicare la nostra Costituzione e riconoscere un diritto di libertà e quando un Presidente del Consiglio va in un'azienda
Che è stata condannata per quaranta volte per comportamento antisindacale che stadio Lando la Costituzione che è stato violando le leggi non sta rispettando l'interesse di questo Paese perché la Costituzione su cui anche noi ha giurato
Dovrebbe in un qualche modo farla rispettare a tutti e non solo a qualcuno e io penso che questo sia un punto dove noi non possiamo fare sconti a nessuno così come l'estensione dei diritti nel ripristino dell'articolo diciotto in più vorrei dire altre due cose
Una è questa
Io penso
Che noi siamo di fronte a due tendenze pericolose
La Confindustria anche ieri dice che bisogna aumentare l'orario di lavoro come vedete non è solo un sottosegretario sprovveduto credito una cosa sbagliata per far lavorare più le persone siamo di fronte ad una seduta
Io lo dico perché nell'accordo separato fatto nella nostra categoria
Non quaranta ore all'anno
Hanno introdotto un meccanismo che fa aumentare di centocinquanta ore all'anno l'orario individuale delle singole persone allora io ho fatto un semplice ragionamento se metto assieme
Una un intervento sulle pensioni folle che noi dobbiamo chiedere di cambiare dove cioè si porta l'età pensionabile quasi a settant'anni
E dall'altra parte la teoria è che le singole persone debbono aumentare il proprio orario di lavoro ma Santo Iddio non c'è bisogno di essere un professore universitario per capire
Grazie aumento l'età pensionabile e l'orario dei singoli lavoratori riducono occupazione e non apre lo spazio anzi io penso che noi dobbiamo rimettere al centro
Non solo una riforma delle pensioni vera è qualche riconosca che i lavori non sono tutti uguali e quindi che ci sia anche il ripristino di diritti importanti ma io penso che noi dobbiamo rimettere al centro ma discussione che riguarda anche la riduzione dell'orario di lavoro non sto dicendo do una riduzione generalizzata uguale per tutti a prescindere dal lavoro che si fa ma penso a un'altra riduzione degli orari che redistribuiscono il lavoro che tenga conto di chi fa i turni è un lavoro disabitato rispetto a qualcun altro che incentivi contratti di solidarietà
E in una fase di questo genere anziché è usare gli incentivi di defiscalizzazione per improbabili accordi aziendali sul salario che difficilmente in azienda saranno fatti sarebbe utile invece di incentivare quelle imprese che fanno gli investimenti
Che tengono qui il lavoro e come è un fatto in Germania hanno proposto uno scambio e cioè che non si facevano licenziamenti che si riduceva l'orario si investiva
Per impegni per investire anche sulle capacità delle persone che lavorano io credo che questo c'è un punto che noi abbiamo
Di politica sindacale ma anche di politica che rimetta al centro l'insieme del lavoro e penso ci sia una questione anche di politica industriale
Non giriamoci attorno noi siamo di fronte al fatto che in questo Paese parliamo lo dico così non solo i ritardi le incapacità o l'assenza di politica industriale
Del governo Berlusconi o del Governo Monti se vogliamo essere onesto
Onesti tra di noi non siamo di fronte al fatto che l'assenza di politica industriale in questo Paese e legata alla mancanza di politiche che in questa direzione dovevano essere fatte
Da tanti Governi anche di centro sinistra che ci sono stati e allora dobbiamo dirlo
E io qui voglio cogliere anche questa occasione per dare un'idea precisa c'è bisogno di un intervento penso al caso dell'IVA
Lo dico in modo molto preciso e mi permetto di avanzare anche un'idea
Noi siamo di fronte a un punto
Se
Il settore siderurgico
Se il mantenere
Una produzione di questa natura è considerata
Una CELTA strategica come io penso
Se si vuole davvero rimettere al centro l'industria e lavoro manifatturiero allora noi dobbiamo davvero fare i conti con la situazione
E allora noi non possiamo far finta di credere
Che è un assetto proprietario come quello che attualmente all'IVA
In cui consentitemi la battuta
Di quella famiglia liti emesso meglio è agli arresti domiciliari dove non possiamo raccontarci
Che siamo in grado di dare una continuità di fare gli investimenti che debbono essere fatti e di dare un futuro e una prospettiva a quell'azienda lasciando fare ad una
Famiglia che si è vista che non è capace di fare quello che dovrebbe fare anche affrontato la situazione allora io penso che noi oggi dovremo fare due cose
La prima in modo molto preciso un intervento anche transitorio
Del pubblico e dello Stato come dice la nostra Costituzione
Per garantire quegli investimenti che devono essere fatti siano fatti
E cioè si Vissani quell'azienda e si mantenga questa produzione anche con un passaggio in più però e io mi rivolgerei visto che la Confindustria ieri dice che bisogna difendere il sistema manifatturiero industriale bene
Allora e tutti gli industriali del settore siderurgico e ci sono nel nostro Paese dall'Ilva Piombino si consorzi non si mettono assieme e insieme allo Stato favoriscano sostanzialmente un risanamento di quell'impresa
Per dare un futuro a quelle attività
E in questo senso se necessario si chieda anche e il Governo sia garante anche gli interventi da parte del sistema bancario che possono favorire un processo di questa natura né le forme che possono essere possibili se noi non facciamo queste cose immediatamente parliamo di nulla non è che noi portiamo lanciare un piano per il lavoro e poi trovarsi tra una settimana
Che siamo di fronte ad aziende che chiudono a stabilimenti che chiudono a interi settori che saltano senza poter dare una prospettiva anche quelli che parlano
Tanto che vogliono salvare il sistema dell'impresa è necessario che si assuma la loro responsabilità perché va bene la crisi della politica va bene la crisi
Bella
Della rappresentanza ma badate che se siamo in una situazione di questo genere se l'industria in questo Paese in questa situazione ci sono anche delle chiare irresponsabilità
Della classe imprenditoriale di questo Paese per le cose che non ha fatto e per gli errori sostanzialmente per realizzato
E infine
Penso due cose
Una riguarda l'importanza dell'autonomia dell'indipendenza della nostra
Organizzazione che io credo sia un bene importante che vada preservato
Lo dico senza alcuna polemica ma io avrei preferito
Proprio perché noi queste proposte le stiamo facendo a tutta l'Italia proprio perché noi queste proposte le vogliamo fare per parlare al Paese ai lavoratori a tutte le forze politiche
Che anche nella possibilità nella costruzione nel dare la parola a tutti
Avrei allargato molto la presenza lo dico anche in termini provocatorio avrei invitato Fini il Presidente del Consiglio Monti se davvero aveva delle cose da dire a venire qui a discutere con noi visto che noi abbiamo delle proposte seria meglio delle sue e non sta in piedi uno che ti racconta perché ancora Presidente del Consiglio e comincia da promettere che se va al Governo l'unica fa delle cose opposte quello che ha fatto fino adesso quindi capite da questo punto di vista
E io credo questo sia un bene importante
Per un'organizzazione perché noi dobbiamo continuare a sostenere queste posizioni e a farle vivere anche nella società e anche nel rapporto con i lavoratori anche dopo che ci saranno le elezioni io credo che tanti di noi
Qui si augurano davvero che ci sia la possibilità di un cambiamento
Che si chiuda vera di Berlusconi mi permetto di dire che si chiuda
Lei era di Monti e che si apra anche una nuova fase ma noi non possiamo semplicemente affidare
La possibilità di un rilancio del lavoro dell'industria semplicemente a un cambiamento politico anche necessario c'è bisogno di mantenere un profilo di autonomia di indipendenza di capacità
Dazione del sindacato che si è in grado appunto di parlare a questi processi in senso generale e davvero infine e concludo
Penso che abbiamo bisogno di approfondire e
Di dare anche una dimensione europea alla nostra azione e alla nostra discussione
Lo dico in due direzioni
Uno è
Che se noi rimaniamo fermi
O pensiamo che si può fare
Una nuova fase di investimenti pubblici perché senza una fase di investimenti anche pubblici straordinaria oltre che di investimenti privati da questa situazione non si riesce se vogliamo creare lavoro se vogliamo reggere sulla coesione sociale
E allora abbiamo bisogno in questo caso di mettere in campo delle iniziative IRI mettere in campo una pratica che ponga il problema di andare anche una modifica della logica del pareggio di bilancio
Mi rendo conto che non è né semplice né facile ma attorno a questo punto noi non possiamo non affrontarle farlo diventare un elemento di iniziativa precisa
E
Messi in grado di avere anche una dimensione questo significa anche affrontare il problema di politiche di interventi politici in Italia in Europa
Il taglino le unghie alla finanza e alle speculazioni finanziarie visto gli esiti gravi che questa situazione ha
Ma questo vuol dire anche affrontare un problema sul piano anche sindacale che riguarda il come si supera una competizione che aperta tra lavoratori io vi faccio un esempio molto preciso
Se vediamo la FIAT
Quando hanno licenziato mille cinquecento lavoratori in Polonia anche lì c'è stato un sindacato che non ha firmato quel licenziamenti Solidarność non ha firmato quell'accordo a diversità degli altri sindacati
Ha però detto che se la dovevo licenziare mille cinquecento dipendenti era perché eventualmente dovevano portare del lavoro in Italia badate che da qualsiasi parte puro apprende pura guardi il rischio che in Europa
Ci sia una guerra come anche a volte in Italia tra lavoratori dipendenti e il tema che noi abbiamo di fronte
Che voi dite che dobbiamo affrontare allora in questa dimensione l'idea di un nuovo modello contrattuale
Che sia fondato non sulla aziendalizzazione la corporazione ma che sia fondata su una dimensione europea che vede si ponga il problema del contratto dell'industria del sindacato dell'industria e di un'estensione dei diritti è un punto di fondo lo dico
Perché la questione del reddito di cittadinanza io credo che sia un tema che noi dobbiamo porre a partire dalla sostenibilità delle cose che facciamo e forse
Penso che anche la questione del salario minimo garantito vorrei essere chiaro non possiamo semplicemente l'anziana come proposta qualcun altro ed e sono chiaro su un punto terzo e se noi guardiamo quello che succede in giro il rischio è quello che dovete queste cose non ci
Non i contratti nazionali ma badiamo il tipo di attacco che c'è adesso
Guardiamo quello che sta succedendo alla pratica dei contratti separati pensate che alla lunga
Se continuano a esistere contratti nazionali che non dipendono la potere d'acquisto
Che sono derogabili che lasciano la strada nella testa delle persone esisterà contratto nazionale oggi sta il fatto che non hanno tutele e che ci raccontiamo che spendiamo la contrattazione dall'altra parte e da un certo punto di vista se dobbiamo fare una proposta quello che io vedo e allora
E se voglio difendere il contratto io dovrei chiedere una legge sulla rappresentanza
Che nel garantire la validità erga omnes dei contratti sancisse anche che i minimi del contratto nazionale diventano il salario minimo garantito e del sindacato
E contratta anche gli aumenti in questa direzione io credo che questi sono temi che noi dobbiamo porre oggi dobbiamo farli vivere mi permetto di dire
E la questione della democrazia
E oggi il terreno centrale su cui mettere in campo questa azione il diritto delle persone
Di poter votare di poter decidere i propri contratti
è la condizione in Italia ed in Europa per ritrovare un nuovo compromesso sociale tra lavoro
E l'impresa in un'idea di eguaglianza e di solidarietà e di giustizia sociale io penso che questi temi noi oggi li dobbiamo rivendicare con forza
E penso che noi non possiamo finire la nostra azione semplicemente per vedere come vanno le elezioni abbiamo la necessità
E questi temi questa iniziativa sia tenuto in campo sia messo in piedi prosegua anche dopo e che su questa base si ricostruisca una riunificazione del lavoro lo dico e davvero concludo
Perché io sto percepisco girando nelle fabbriche nel Paese
Non solo un elemento di paura tè normale
Che la gente possa in questa fase aver paura di perdere il posto di lavoro che si sente insicura io lo trovo un fatto di normalità sarei preoccupato se la gente avesse degli atteggiamenti diversi
Ma il rischio che io vedo e che se non siamo noi a offrire un terreno di riunificazione
Delle lotte dei diritti noi corriamo concretamente il rischio
Di una guerra tra poveri e di un ritorno all'indietro sul piano anche sociale e questa dimensione non ci può essere nessun altro se non un sindacato come la CGIL
E lo facciamo allora in questo
Ci vuole una disponibilità davvero a rappresentare a innovarsi a rivolgersi anche nei confronti delle nuove generazioni e offrire un terreno di un'iniziativa e di riunificazione questo a me paiono le condizioni di fondo
Che noi dobbiamo mettere in campo e un piano del lavoro completo e in grado di parlare al Paese deve credo riaffermare sul piano culturale sul piano sindacare sul piano politico l'idea
Del lavoro poi diritti come condizione per un nuovo modello sociale e anche per un nuovo Paese grazie
Maurizio Landini segretario della FIOM sentiamo ora chi c'è l'intervento possa
A
Però ho sentito sassata andate sul palco giorno giusto Silvano Andriani economista volte del microclima dell'articolo uno
Do Cambriani insieme albo prego mi salutano sul Libro bianco adesso ce ne illustra i contenuti essenziali questo è un periodo in cui giocano le previsioni
E in genere non sono ottimistico e per l'Italia per l'Europa
Ma quella pessimistica l'ha fatta qualche mese fa Angela Merkel
Affermando che questa crisi durerà ancora cinque anni
Ora io non so da quale sfera di cristallo
La signora Merkel tragga le sue informazioni e non so se si è chiesto
Quanti sistemi politici in Europa reggerebbe lo altri cinque anni di questa crisi senza rimettere in discussione il proprio rapporto con l'Europa
Quello che vedo che tutti quelli che fanno previsioni
Fra un anno fra due anni fra cinque anni
Nessuno ci dice da cosa dovrebbe trarre origine
Questa ripresa economica
Cesar ce la si cava in genere con degli Ossi mogli
Contrazione espansiva
Oppure
Distruzione creatrice
Questo è una citazione di Schumpeter ora Schumpeter aveva certamente ragione guardando alla crisi degli anni trenta a sostenere che da crisi di questo tipo si esce soltanto con grandi cambiamenti
Con un grande impegno di creatività infondo cambiando il modello di sviluppo però se qualcuno
Pensa che la distruzione che è in atto
Di per sé poi genererà la ripresa
Dovrebbe ricordare che appunto la crisi più simile a questa quella degli anni trenta
Duro oltre dieci anni e Fini soltanto con la seconda guerra mondiale fare Fini con quello in
Enorme intervento pubblico che fu necessario per tutti i Paesi che parteciparono alla guerra mondiale
Adesso c'è soltanto la recessione
E dopo i Nobel dopo le centinaia di economisti che hanno fisse firmato appelli compreso quello del Forum la CGIL
Dopo il Fondo monetario internazionale l'altro ieri anche l'Organizzazione internazionale del lavoro ha sostenuto che la recessione la conseguenza delle politiche di austerità che si stanno facendo
In Italia pare invece che questa tesi sia soltanto per quella di alcuni pericolosi estremisti di tipo Susanna Camusso e Stefano Passigli
Accanto a questo però c'è un altro problema che in genere viene sottaciuto
Che è quello del debito totale
All'origine di questa crisi
C'è un fatto che il livello il debito totale cioè non il debito pubblico il debito pubblico del debito delle delle famiglie più il debito dell'impresa aveva raggiunto in tutti i Paesi capitalistici avanzati
Un livello record
Ora dopo cinque anni dall'inizio della crisi il livello del debito totale non è diminuito in Europa è aumentato quindi praticamente
Quello che è stato l'origine la crisi sta ancora tutto lì
Le politiche che sono state adottate
No I Defoe delle banche
No alla ristrutturazione dei debiti sovrani
Quello che lei che è stato alla fine ristrutturato ove disperazione troppo tardi
Ha un costo enorme
No all'aumento e l'inflazione che è un altro modo per svalutare
Il debito insomma no a tutte le politiche con le quali si può svalutare il debito difesa ad oltranza della ricchezza finanziaria
E significato che il debito totale continua ad aumentare
Dopodiché naturalmente si fa l'appello alla responsabilità verso le nuove generazioni
Ma è esattamente questa difesa ad oltranza del valore della ricchezza finanziaria che farà pesare sulle
Future generazioni tutto intero il peso di un debito accumulato all'interno
Un un modello di sviluppo
Francamente piuttosto irresponsabile
Ora viene qui ci sono due visioni
Che si stanno contrapponendo
Da una parte ci sono quelli che pensano
Che il mercato
è in grado comunque di ritrovare l'equilibrio da sé
Basta ridurre
L'intervento pubblico basta rendere più efficienti i mercati
Poi guarda caso sempre e soltanto il mercato del lavoro
Questi fanno finta di non accorgersi che la crisi è nata dal mercato
Questa volta non si può parlare di uno shock esterno come fu negli anni Settanta qui è nato proprio nel cuore nei mercati finanziari con le bombe
E d'altra parte c'è un'altra tesi che è quella che dice che non è felice di questo genere si esce soltanto attraverso un recupero di controllo dell'economia da parte della politica
Badate questo dibattito c'è già stato
Proprio negli anni trenta
I due capofila che erano Keynes e von Hayek
E sappiamo anche come è finita
Il Kenya sisma mento dappertutto
Anche in Germania
Disgraziatamente l'abito con il premier che ha usato la spesa pubblica per le politiche di riarmo e per preparare la guerra
Ora in tutto
Il tutto il piano il lavoro che qui viene proposto
E nella relazione
Della Camusso
C'è un'idea centrale cioè il passaggio ad un nuovo modello di sviluppo
Noi abbiamo alle spalle
Una crescita di trent'anni che è stata trainata dall'aumento dei consumi privati dei Paesi capitalistici avanzati largamente finanziata attraverso
L'indebitamento delle famiglie
Questa è una crescita insostenibile
Nel lungo periodo
Si tratta di passare
A un altro modello nel quale la
L'aumento della domanda interna sia trainato l'aumento di investimenti di investimenti nella
Nel campo della dei beni pubblici dei beni dei Comuni eccetera eccetera n investimenti nel campo
Della delle attività produttive nella manifattura eccetera
Ora
Vedete ogni sistema economico e fatto di due parti
C'è una parte che è meno esposta alla concorrenza internazionale
E tutti i servizi pubblici servizi sociali
La logistica gran parte dei trasporti
I servizi alla persona eccetera eccetera parte della distribuzione
Questa
è chiaro che un modello di sviluppo di quel tipo
Produrrà un ometto di occupazione soprattutto in questa parte perché diretta a potenziare l'intero sistema dei beni pubblici e dei beni comuni che sono qua e dire quali non solo dipendenti
Il livello del vivere civile ma dipende anche
L'efficienza dell'intero sistema economico
Però poiché questo non generi uno sbilancio nella bilancia dei pagamenti questo aumento della domanda non crei uno
Un deficit uno squilibrio nella bilancia dei pagamenti e molto importante rafforzare anche quella parte che è più esposto alla concorrenza internazionale cioè la manifattura come è stato qui detto il turismo e badate bene
L'Italia un Paese l'unico tra i Paesi avanzati che ha un deficit di bilancio dei pagamenti nel campo dei servizi esposti alla concorrenza
è quello è un campo dove possiamo guadagnare occupazione se riusciamo a fare un salto di qualità
Ora
Un'operazione di questo genere non può essere fatta senza una politica industriale qui è stato già detto e non ripeto cose che sono state
Già dette
Ed è chiaro che
In una prospettiva di questo genere che comporta anche
Notevoli spostamenti di lavoro da alcune attività ad altre alcune magari in eccesso ad altre invece che vanno create il problema del mercato del lavoro è un problema importante
C'è un problema di assicurare la mobilità
Del lavoro
Per
Andare verso un nuovo modello di sviluppo per un problema importante
Però qui evidentemente siccome
L'obiettivo di far fare un salto di qualità al sistema economico
Mobilità può significare soltanto un sistematico miglioramento della qualità della manodopera della qualità del lavoro quindi il mercato del lavoro ma ha pensato come un meccanismo
Di gestione nazionale delle risorse umane
Diretto ad assicurare proprio questo sistematico aumento della qualità del lavoro
Attraverso il concorso di politiche sociali
Di politiche formative e di politiche di collocamento
Se guardiamo a livello europeo
Non credo che ci sia più da inventare niente
Per delineare
Una strategia alternativa
A quella dell'austerità
Nella relazione sono state ricordate le varie proposte
Parziale
Europeizzazione del debito
Politica dei redditi declinata a livello europeo differenziata tra i diversi Paesi perché la situazione è diversa tra i diversi Paesi
Unione bancaria vera cioè
Basata su tre pilastri e non sul mezzo pilastro sul quale finora l'anno appoggia
Una banca centrale che sia davvero una banca centrale che abbia anche per esempio la possibilità
Di finanziare la Banca Europea degli Investimenti e attraverso questi fondi specializzati
La sottrazione dal campo al computo del fiscal compatta
Della
Per gli investimenti
Ora io mi rendo conto che
Questa
Me queste cose messe tutte insieme e delinea una svolta troppo grande per
La Germania
Da realizzare di colpo ci sono degli obiettivi intermedi e mi sembra che quelli che sono stati individuati sono quelli giusti bisognerebbe assumere come obiettivi intermedi e quelle decisioni che creano un nuovo spazio per gli investimenti
Quindi i progetti bond quindi il finanziamento della
Della Banca europea degli investimenti dei fondi specializzati a livello europeo quindi la sottrazione dal calcolo
Del fiscal compatta
Della
Delle specie per investimenti
Dopodiché è vero quello che ha detto Fabrizio Barca
Che ci vuole a livello nazionale una capacità strategica di utilizzare
Queste
Questa lei ma
Per elaborare strategie di investimento ai livelli centrali e ai livelli regionali questo davvero sarà la grande prova c'è
Avere questa capacità è questa efficienza nel mettere in campo queste strategie
Mi pare di devo devo sottolineare che nella relazione si fa riferimento anche
Ad un'altra possibile leva che a mio avviso ed è molto importante quella della mobilitazione del risparmio privato
Che c'è perché badate bene
I fondi pensione quello che c'è nei fondi pensione in Italia sono piuttosto modeste sono importanti ma non sono
Moltissimo ma se mettiamo gli asset presenti dei portafogli di tutti gli investitori istituzionali
Siamo a un trilione
Di miliardi
Quindi
Una capacità di mobilitazione di una parte di questi fondi
Può significare può rappresentare una leva molto importante per
Rilanciare una strategia di investimento come chiave di una nuova fase di sviluppo
Io penso che
Le ultime elezioni tedesche
Il messaggio che ci ha dato sul sito ci dicono che le cose possono cambiare o non è vero che la Germania e tutta come la mette al le cose possono cambiare anche in Germania
Ci dicono che
Le forze progressiste sono le uniche
Che possono produrre questo cambiamento creando un nuovo sistema di alleanze che Muti rapporti di forza
Tenuto conto che i sindacati in pratica sono l'unica grandi organizzazioni di massa presente in tutti i Paesi europei penso che
I sindacati possono dare un
Forte impulso a una svolta anche a livello europeo
L'euro è occupata del progresso all'accento intervento ci imputano Andrea e venti economista ora
Tocca ammalato Giuliano Amato cioè non ho capito male la presentazione di Elena Lattuada sì minima
Ascoltiamo l'ha ancora emanato vada
C'è a volte infatti rumore io penso che noi possiamo ascoltarlo con grande attenzione anche a bassa voce perché sicuramente ci darà il suo contributo
TAR vicinanza assegnarla palco Giuliano Amato
Siamo indire Carra che l'articolo uno dal Palalottomatica
Dove si Tatiana dalla prima giornata della Conferenza programmatica della CGIL saluto stretta di mano tra Susanna Camusso e emanato la scritta quella cosa lì anche perché invecchiando mi si è abbassata la luce e quindi ha un valore ahimè quasi naturalistico
Io vi ringrazio di avermi invitato
E vi ringrazio in primo luogo ad aver avuto l'idea Susanna immagino sarà attuabile del
Con i colleghi dirigenti del sindacato
Di lanciare oggi il piano del lavoro
Non soltanto perché rilievo che ha un grande precedente nella storia della CGIL
Ma perché evoca anche qualcos'altro l'idea di un impegno collettivo di una
Missione di insomma e di un ritrovare in futuro per il sei per gli altri
Ed è questa è una cosa di cui
Oggi in Italia e l'Europa intera più hanno bisogno
Con un esame che deve essere a largo raggio
Del
Ve lo ricordate il film di Almodóvar
Ecco che cosa ho fatto per trovarmi qui
Poi lei aveva semplicemente sposato un disgraziato che con un osso di prosciutto rilevino alla fine del filmato e infine Fini va bene per questa ragione apprezzata più dalle donne che dei maschietti
Ora
Nel fare queste analisi
Io non sono tra quelli
Chi è
Ritengono improprio che al sindacato e si chiede
E che il sindacato chieda se stesse
Se ha delle responsabilità per la situazione in cui ci si trova si c'è qualcosa che può fare che può chiedere ai lavoratori di fare
Del resto
Il piano del lavoro
Del precedente di sessanta anni fa
Era un piano del quale
Di Vittorio offrì
Un sacrificio che lui disse poteva essere di ore di lavoro poteva essere di salario per la ricco
Sfiora il pari
Ecco quello che
Mi pare veramente opinabile
E che quando la situazione si fa difficile
E in particolare quando la difficoltà e quella di una situazione come quella di oggi segnata
Dare ai giovani che risalgono al mille fonti tutte più grandi di Novi alcune no
Tutto il mio fissi puntino sul sindacato
Egli si dica tu devi cambiare
E che
Discutendo del fatto che c'è poco lavoro e che siamo alla ricerca di crescita e di occupazione
Ci si metta a discutere come troppo spesso è accaduto in passato
Del mercato del lavoro delle sue regole della riforma del lavoro
Come se
Oggi l'assenza di lavoro che caratterizza l'Italia più di altri Paesi ma all'intera euro insomma e più
Fosse figlia delle regole del mercato del lavoro
Possiamo anche cambiare tutte
Ma temo che le grandi ragioni che ci hanno portato a questo punto
Rimarrebbero quello che sto
Allora forse si potrà anche
E e si deve essere disponibili a cambiare ciò
Che sia nella propria disponibilità ma perbacco
Noi stiamo vivendo le conseguenze del più colossale il cambiamento del rapporto tra economia e finanza Kim Maisky sia vissuto nell'assetto
Chi ha cambiato totalmente rispetto alla fase storica precedente le prospettive del profitto
E chi ha di fatto come sapete è sconnesso
La possibilità di fare soldi
Dalla necessità di lavorare
Chi è stato un cambiamento gigantesco sul piano economico etico civile e sociale
Io l'ho già spiegata questa storia hanno gli esempi semplici
Ricordando che la mia generazione
Venne ancora educata da Collodi
Come le generazioni dell'inizio del Novecento
Il primo libero che io ho letto nella mia vita ormai lunghi tra Istat Pinocchio seguito naturalmente dal Libro Cuore così si faceva alle elementari di settanta anni fa
E
Collodi che cosa voleva dirci
Voleva vinci che per essere un buon cittadino uno deve andare a scuola non marinare la scuola
Ed è vero lavorare
No non pensare
Come vorrebbero far ripensare il gatto e la Volpe
Che seminando soldi si ottengono più soldi
Pinocchio povera creatura gli ha dato retta non gli ha dato retta
Se gli avesse dato retta oggi sarebbe più ricco di Soros e ci guarderebbe tutti quanti dicendo avete visto
Voi lavorate io no io ho capito che per far soldi conviene seminari insomma
Un messaggio assolutamente eversivo
Chi era già emerso
Nella crisi del ventinove
Perché già allora
Il PD la gente che
Aveva la possibilità di farlo si era accorta
Che investendo in
In un titolo che cresce il valore oggi
Lega riscuotendo il valore accresciuto tra un mese
Io posso guadagnare pentiti più di quanto guadagni investendo
Ma con
I fenomeni che sono intervenuti al nostro tempo in particolare la liberalizzazione dei capitali
Della fine degli anni ottanta sia andata alla finanza la possibilità
Di moltiplicare
Muovendo capitali in ogni parte del mondo per su ogni altra parte del mondo
Vic moltiplicare a non finire le transazioni
E quindi le opportunità di arricchimento
Per uno che ha dei soldi
In questo tipo di sistema
Investirli in un'attività produttiva
Una cosa chi comincia a diventare non conveniente no convegni
E
Moltiplicare la capacità delle stesse imprese produttive
Di fare profitto avverrebbe
Quindi utilizzando i soldi che fanno terre investirli in azienda ma per in realtà per andare in essa stessa sul mercato finanziario
A moltiplicare le sue entrate
è molto più importante che investire nel futuro dell'azienda si crea questo tipo di credito
E molti imprenditori
Gli avranno detto negli anni trascorsi com'è difficile va a finire i soldi nell'economia reale
Ecco questo
Una trasformazione che
Va misurata in tutte le sue conseguenze
Nel momento in cui la finanza genera finanza e non è più al servizio dell'economia reale si scatena un temo ne
Che poi promossi nella sua corsa a fornire riduce le prospettive di lavoro
E nel tempo come accaduto come uno tsunami si abbatte sulla economia reale e quello
Che è venuto accadendo
In questi ultimi anni
Prendete insomma voi questo lo sapete
Abbiamo vissuto situazioni nelle quali
Licenziare i propri dipendenti
Era un modo per far crescere il valore di borsa del titolo e aumentare il premio per il management della società
E quindi l'impresa che è fisiologicamente destinata a produrre lavoro
Comincia la scarpata del lavoro perché così
è in grado ogni trimestre di portare agli azionisti al management più soldi
Le tecniche si moltiplicano
Sempre in chiave di maschilismo
Noi abbiamo inventato la storia
Che un giorno c'era una mela pericolosa da mangiare una donna la mangio di nome ESA ed allora il male ventotto nella vita degli uomini
Insomma quello che ha inventato l'arco cartolarizzazione
Rispetto a va
Ammesso che la Milano abbia mangiato Eva ha fatto un danno molto su
Basta
Ma basta vedere le cifre ma
Voi ne avete idea perché avvolti
I numeri i più semplici tiene
Il mercato finanziario in questi anni
Ogni giorno
Muoveva un valore monetario pari all'intero valore del commercio mondiale di un anno
Vi rendete conto
Il commercio mondiale di un anno porta con sé il frutto del lavoro di milioni e milioni di uomini e di donne
In un giorno il mercato finanziario nuove più qualunque
Fino al punto che siamo arrivati a davvero
In giro per il mondo seicentotto milioni di dollari di deriva
Seicento trilioni di dollari
Dodici volte il prodotto interno lordo del mondo intero
Questo vi fa capire
Che questa gigantesca ricchezza in realtà era fondata tutta su un castello di carte
Valore enormi che sono cresciuti su se stessi finché la ruota è girata in quel senso
Poi ora non abbiamo il tempo di entrarci la ruota gira alla rovescia e tutto questo si abbatte sull'economia
Ma ci dice intanto una cosa
Il lavoro ha cominciato a mancare
Perché si è interrotto il patto sociale su cui per decenni il capitalismo aveva costruito la propria crescita ricordatevi sempre
Che il signor D'accordo un bel giorno ossia corruzione
Che se voleva fare di più soldi doveva vendere più automobili se dove se voleva vendere più automobili doveva dare più soldi ai suoi gli operai che le facevano
Perché avessero un salario sufficiente a comprare
Gli eredi del signor Ford si sono accorti che potevano fare soldi prescindendo totalmente dalla produzione delle automobili e dal salario
Da dare ai loro lavoratori
Io allora è venuta fuori un'economia che ha cominciato a fare scadenze già nella produzione a ridurre progressivamente i salari e a fare giganteggia reca i redditi finanziari
Non è un caso che proprio in questi anni
Che della ricchezza mondiale prodotta la quota che va il salary cap prima sillaba attiva
Con la quota che andava al capitale in termini aggregati scende scende e diventa minorità
Allora al primo problema che il mondo ci ha posto in questi anni
In tutta coscienza
Non è quello del mercato del lavoro
Ma è quello di rimettere l'economia reale al centro dell'attività dell'economia della finanza
Quello di
Creare regole e canalizzazioni che portino i soldi non verso i soldi
Ma terzo le attività effettive che producono beni e servizi
Tornare ad dar ragione al vecchio Collodi
Quindi
Correttive
Ad
Congegni che i soldi li fanno fare in cui i soldi che non lavora
Primo
Secondo grande tema
Io ora accelera un
è il tema di come noi europei
Abbiamo gestito la crisi che questo fenomeno gigantismo finanziario
Rottura di qualche pezzo
Ricaduta sull'economia reale Pierangela tutto quanto come noi europei
Abbiamo gestito questa crisi
E beh è un dato di fatto distratto e noi la crisi l'abbiamo gestita assumono
Come
Crisi di debiti pubblici da ridurre
E non come crisi di crescita
Da incrementare per fare crescere le entrate con le quali far fronte agli
E qui il dilemma non è pagare o non pagare il debito
Il dilemma è non fare nulla vendendo ogni giorno un pezzo disse per pagare il debito occorrere lavorare incrementare produzione il prodotto interno lordo
Per pagare il debito con le maggiori entrate
Generate da una maggiore finisce
Qui noi
Dobbiamo constatare
Che c'è stata una scelta politica e di politica economica accompagnata da scelte istituzionali sbagliati che ci hanno consentito
Di fare la politica di austerità ma non ci hanno messo in condizioni di fare una politica di capisce
Vorrei che vi fosse chiaro
Che per fare una politica di crescita di livello europeo noi abbiamo bisogno di un'Europa politicamente integrale
Di ritornare armi antitetiche di una sede realizzazione europea e lirico perché non per scappare nell'istituzionale
Ma perché noi oggi siamo governati da un congegno che non è federale mai intergovernativo
E a avvalendoci del Consiglio intergovernativi noi possiamo solo limitare i nostri rispettivi Bilanci o pagare i nostri rispettivi debiti
Non
Siamo dotati
Di strumenti che presuppongono una capacità fiscale del livello superiore
Per intervenire sulle economie reali proiettare risorse su queste economie
Che generino nuovi investimenti
E siamo nell'acquario dorsale situazione
Di bilanci nazionali Spennati dall'austerità e privi di risorse per l'investimento e di un livello sopranazionale che non ha nulla da mette
Cosa che non accade
In nessun sistema federale del mondo
Il terzo tema che vi vorrei sottolineare
è il tema
Bielli ciclo tecnologico al quale troppo poco pensiamo
Che noi non possiamo
Non portare avanti ma chi è destinato in diversi settori a darci più sviluppo ma meno posti di lavoro
E quindi non possiamo far finta di non sapere se siamo interessati al lavoro
Che dire crescita non basta
Perché crescita e innovazione e possono anche voler dire meno lavoro laddove è più l'innovazione riesce
Ad oppure
Dire che è una conseguenza
Che dobbiamo tornare all'ITEA
Che dai settori più innovativi e più capaci di produrre entrate
Noi dobbiamo essere in condizioni di trasferire queste entrate verso i settori dove più ci sono posti di lavoro di cui c'è bisogno
Io rimangono questi in settori dei servizi alla persona del servizio la famiglia
Dove invece noi stiamo drammaticamente riducendo
Perché non ci sono le risorse
E qui senza alcuna scelta ideologica
Deve essere notato che il mercato da solo questa operazione non sarebbe in grado di farla ma
Che c'è il tema di un forte ruolo redistributivo dello Stato
E Ri.Rei redistribuiscono alle risorse acquisiti attraverso le migliori imprese di mercato ovvero sui settori
In cui non si può corrispondere ai bisogni delle persone
Evitare i posti di lavoro
A coloro che ogni anno visione
Ecco
Se questo panorama un senso e vi assicuro che a un senso
Allora ci dobbiamo domandare Emma
Che cosa che cosa dobbiamo fare abbiamo fatto abbastanza c'è solo il sindacato che va messo sul
Banco non dirò degli imputati ma dei responsabili
Se anche il sindacato scommette nella finanza dall'economia reale
è stato il sindacato a impedire ai Governi europei di dotarsi attraverso il livello sopranazionale degli strumenti per ricordare le nostre economie ad accrescere
è stato il sindacato che ha inventato i macchinari
Che sostituì il sostituiscono lavoro e di cui tuttavia in diversi ambiti ebbene dotarsi in tempi in questo
Il prezzo del innovazione
Ciascuno qua si assuma le sue responsabilità
E ciascuno pensi alle dimensioni di ciascuna dicendo
Insomma
Lo ha detto oggi il direttore la direttorato del Fondo monetario internazionale il sistema bancario non è cambiato come avrebbe dovuto non ha ancora capito la lezione
Abbiamo adottato nuove regolazioni abbiamo in migliorato livelli prudenziali
Ma tanto per dirne una
La separazione tra la gestione dei depositi di una normale Banca commerciale
E l'investimento più a rischio
Non è stata
Ripresa come avrebbe
Dovuto
E la moltiplicazione dei titoli finanziari non è stata affatto fermata
Allora
Qui c'è una prima domanda
Chi è rivolta al nostro futuro e a tutti i Governi noi abbiamo bisogno di riportare la finanza terzo l'economia reale
E io non mi spaventa aerei di nessun ritorno al passato vi sono troppe le robe che si rottama
Una volta avevamo degli istituti di credito speciale
Che finanziavano alla grande investimenti di interesse pubblico io mi dispiace ma ne sento nostalgici vorrei poter contare nuovamente su istituti intelligente
Che oggi sono scomparsi
Dentro una banca universale
Ketty universale sia solo la montagna di carta che ha saputo generare quei trilioni di
Di titoli derivati questo
Il primo punto
Non mi soffermo sulla parte europea
Ci sarà il tempo di farlo
Ma mi aspetto che la prossima campagna elettorale per il prossimo Parlamento europeo lanci con fermezza
Il tema di una Europa più integrata per rafforzare gli strumenti di governo dell'economia di cui oggi l'Europa
Disputa
E infine noi
Noi dobbiamo
E questo è lo spirito io
Ecco
Veramente est è importante quello che avete fatto perché poi si può dissentire dall'una o dall'altra propone sta
Ma l'idea che finalmente l'Italia torni a fare il sito amante del sud dove vuole andare
Torni a chiedersi ma
Di quali politiche ho bisogno
Torni a verificare
Appare l'inventario degli investimenti che servono a far funzionare meglio lo stesso mercato oltre per rendere più civili della nostra vita
A rendere più utilizzabili redditività e fruibile il nostro patrimonio storico
A rendere più funzionale il nostro turismo è
Facciamolo questo inventario questo
è la domanda urgente che ossia dal piano del lavoro fin qui è stato prospettato
è chiaro che c'è un problema di risorse per finanziarlo
Ma intanto vediamo
Quanto ci serve non per buttarlo nelle solite Fornaci ma per fare crescere la ricchezza degli italiani per farli star meglio per farli
Pagare anche più imposte per la gioia di verterà
Senza che
Arrivi a scorretti chiare fino all'ultimo pezzo di pelle dell'ultimo italiano
Cosa che non credo corrisponda neanche la sua personale definizione
Certo
Mi sarà consentito di
Che insomma sì uno spende di sanità
Un po'di più
Dice allora tesi più ricco paghi più tasse mettere nel redditometro la spesa sanitaria insomma a unti e proprio
Di persecutorio
Un giorno l'Italia dovrà fare i conti con l'Alzheimer e allora voglio vedere
Come la si mette sulle spese sanitarie ma questo è troppo triste
Lasciamolo dire
E tra le cose
Che secondo me non vanno rottamati oggi
E questo ricordiamocelo noi c'è il lavoro cooperativo com'era una volta
Il lavoro cooperativo non
Trasformato il lavoro con contratti ordinari di lavoro che è giusto che vengano fatti dalle grandi società cooperative le quali hanno migliaia di dipendenti
Ma
C'è tanto bisogno di ricostituire reti anche piccole di lavoro e consentire a persone che oggi affrontano da soli nella vita di potersi mettere insieme come soci cooperatori di una volta
E ritrovare una solidarietà comune
Io ne ho parlato giorni fa a conclusione delle celebrazioni dell'anno dell'accordo internazionale della cooperazione e se ci pensate bene
Il movimento cooperativo come il movimento operaio
Iniziarono quando migliaia e migliaia di persone erano sole
In un nuovo mondo il mondo dell'industria che aveva cancellato tutti i loro legami precedenti e che
Mettendo a ciascuno di loro in una ditta sconosciuta senza diritti senza prospettive
La fase che viviamo oggi somiglia alcuni
Anche oggi ci sono migliaia e migliaia di persone che si trovano sole
Alla ricerca di un lavoro alla ricerca di uno status alla ricerca di diritti che hanno perduto aiutiamoli a trovarsi fra di loro
Rimettiamo in circolo anche it Golia agglomerati
E diamo peso al lavoro solidale
Permettetemi nel concludere di ricordare
Che io ed altri
Militanti non solo della CGIL ma anche
Delle altre due grandi confederazioni
E abbiamo messo su una associazione chiamata generazioni insieme
Perché si capisce che la prevalenza di chi ha avuto l'idea appartiene alla generazione della terza pietà noi diversamente i giovani
E
Che
Volevamo
Stabilire un rapporto con le giovani generazioni che stanno fuori
E noi terremo un incontro al seminario di cui naturalmente le segreterie confederali sono informati tra pochi giorni in cui lanceremo non un piano per lavoro
Ma un piccolo piano Bissoni Italietta terra ai lavoratori nei confronti di quelli che stanno fuori
Arrivando a quelle vedere e ci vorrà la collaborazione delle confederazioni sindacali che un piccolo contributo aggiuntivo pagato dai lavoratori che hanno tuttora un salario
Possa essere convogliato verso la produzione e dirette a di posti di lavoro per chi non voglia
Ho perso l'attivazione di servizi sociali che da
Lavoro a chi non la
E ottengono anche con risulta
Ecco questo
Peggio
Che
Mi ha suggerito il vostro piano del lavoro
Qualcuno aveva scritto qualche anno fa
Era Thomas Friedman dobbiamo tornare a investire nel nostro futuro nonna scommettere su di essi
Ecco
Sarebbe bello se questo venisse fatto non solo dalle attività finanziaria a cui il messaggio è rivolto
Va benissimo fatto da tutti noi perché in troppi anche quelli che non hanno soldi da scommettere
Capite oggi che debbano scommettere sul futuro perché non sono in grado di investire
Aiutiamo miliardi investire sul futuro mettiamo insieme le risorse per questo e questo lo spirito che vorrei animasse la prossima legislatura
E con uno spirito del genere ce la possiamo ancora fare
E questo sarebbe molto bello
Si era fece l'Italia di Di Vittorio Susanna ce la potrebbe fare l'Italia che oggi atti
Il caldo bene il suo importante intervento di Giuliano Amato già Presidente del consiglio alla Conferenza di programma grazie alla CGIL
Saluto con una somma Camusso ancora lo Elena Lattuada diamo ora la parola all'onorevole Pier Luigi Bersani che ringraziamo di essere qui con noi
Candidato premier del centrosinistra
Scambio di saluti Pravato
Pier Luigi Bersani
Saluto volante con la Susanna Camusso la Presidenza e Pier Luigi Bersani e al podio
Care compagne e compagni
Io
Siccome
Siccome riconosco so che siete si conosciamo anche se siamo in campagna elettorale non offerto intenzione di fare un comizio
Ma di fare con voi
Un ragionamento il più possibile serio
La prima cosa che voglio dire che
Mi auguro che questa volta strada importantissima iniziativa
Che parla
Dei problemi
E delle possibili soluzioni
Mi auguro assieme iniziative anche di tutti i soggetti sociali
E del civismo in Italia
Che già si stanno pronunciando
Ci aiutino a portare questa campagna elettorale fuori
Come ho già detto dai politici SISMI
E dal cabaret
Perché questo Paese questo nostro Paese ha dei problemi
Molto molto serio
E nelle campagne elettorale bisogna mettersi fiducia di una tesi speranza bisogna mettersi sguardo sul futuro ma non si può far finta che non ci siano i problemi
Allora
Io stesso la coalizione che rappresento la forza politica che rappresento
Mi trovo
E ci troviamo in una posizione
Di battaglia politica elettorale
Con una responsabilità sulle spalle
Quella di potere effettivamente
Determinare un'alternativa di governo
Io penso
E lo dico per dare un po'in uno sguardo al futuro penso che sia stato possibile arrivare fin qui in questa posizione
Perché
La forza che rappresento ha cercato di mettersi coerenza
Serietà degli impegni
Ha cercato di mettere su un po'di coraggio
Intuendo che
Sembra ristabilire la dignità della politica
Questo può avvenire solo attraverso delle novità
Dei meccanismi coraggiose di partecipazione
Credo che
Lo sforzo che ho cercato di fare che abbiamo cercato di fare che intendo portare avanti
Quello di dare un contributo alla civilizzazione la politica
Cercando di a rinnovarla innanzitutto con i protagonisti
Io sono orgoglioso di dire che la mia forza politica porterà il quaranta per cento di donne in Parlamento
E quando si parla di Europa
E ci si dà qualche lezione di troppo
Vorrei ricordare che l'Europa non è solo fiscal compatta
è fatta di tante altre cose
Compresa la presenza delle donne nella politica quindi prima di farsi lezioni sull'Europa
Si dicano quante donne hanno nelle liste e quante ne porteranno in Parlamento
Ora
Una politica che mette partecipazione che non accetta la personalizzazione
Io ho da tempo considero dico che è uno degli elementi
Più cruciali della crisi italiana
Sta nel fatto che la politica non riesco a stabilizzarsi attorno a delle grandi
Aree delle grandi forze politiche interpretato in modo nuovo naturalmente il loro meccanismi
Il fatto che in Italia invece il sistema politico si organizzi ormai gli anni attorno a meccanismi di personalizzazione
Che danno precarietà e rigidità al sistema che non ti consento una prospettiva
Io intendo che
La mia forza politica mio schieramento affrontati
Questo tema
Perché intendo che il riformismo abbia in Italia un presidio politico per il prossimo secco
Con meno di questo
Noi facciamo fatica a dare una prospettiva al Paese
Intendo che il mio schieramento al mio partito abbiano continua ad avere un'attenzione prioritaria il grande tema sociale
Come conviene una grande forza popolare
Senza mai cadere nella demagogia
E intendo che
La forza politica lo schieramento che si presenta per l'alternativa
Sappia cogliere l'elemento profondo di disabilità il Paese
La lontananza fra cittadini politica e istituzioni dove i guai gravissimo che abbiamo
Senza mai cadere nel qualunquismo
Perché il qualunquismo può nascere ovunque ma finisce sempre adesso
A soluzioni affermazioni fasi storiche come abbiamo visto anche recentemente
L'obiettivo che voglio darvi e darci di portare il cambiamento all'altezza del Governo
Di portare le grandi idee del riformismo dal cielo alla terra
Portarle nel vivo di questa crisi
Farle vivere farle vedere
Far vedere le antiche parole nostre
L'uguaglianza il lavoro i diritti non è stata sobrietà
Una riscossa civica morale
Nel pieno della più grande crisi del dopoguerra
Ora io ho letto visto la relazione
L'Islam Camusso
Credo che
Se stiamo le analisi della crisi del suo risibile
Credo che
C'è poco da discutere
Siamo d'accordo anzi mi vien da dire ma siamo d'accordo solo noi
Ormai dovrebbe essere patrimonio comune
Non solo delle forze del lavoro delle forze politiche si richiamano al lavoro un'analisi l'origine di questa crisi
Che ha la sua motivazione profonda in un meccanismo di disuguaglianze di squilibrio nelle economie reali
Da uno accumulazione di risorse dall'altro la finanza e non dall'ATO risanare del welfare dell'organizzazione la società in cui vibrata
Che ha visto un'Europa che non ha saputo rispondere
Essendo il continente più forte del mondo agli otto erogati e di questa crisi
Perché si è trovata
Differenziata divaricate
Sui meccanismi l'economia reale
Produttività della compatibilità dei bilanci commerciali
Si è trovati situazione diversa natura finanza pubblica
Si è trovata divaricate altra realtà come la nostra
E certe giusto dire lei non ha fatto i compiti a caso dopo l'euro lo attribuiamo Berlusconi sui Governi ma abbiamo
Utilizzato il vantaggio che derivava dalla riduzione dei tassi interesso per far riforma
Per mettere in moto il Paese
Ma dall'altro lato abbiamo avuto paesi che
Avendo certo fatti i compiti a caso tuttavia hanno potuto approfittare dell'Euro
Per acquisire posizioni che alla fine
Non possono essere gestite da un Paese solo posizione di vantaggio la bilancia commerciale
Che devono essere messi in equilibrio
è un'Europa che ha perso il suo materia prima che la solidarietà il Progetto comunque
E quindi essendo il continente più forte del mondo ma diventato un problema per il mondo cosa incredibile
Perché è passata l'idea su cui la destra ha vinto ovunque
Io non si salva da solo
E se siamo più debole vicino a Termoli che ti rubo un Euro dalle tasse
E te la puoi calare se ti difendi come territorio un'azione corporazioni individuo
C'è stato un ripiegamento culturale e politico che ha disarmato l'euro
E quindi credo che questa dispersione della materia prima dell'euro prezzo è un progetto comune la solidarietà
Sì al punto d'attacco in realtà
Per una politica dei progressisti
Noi
Sappiamo e non solo noi penso
Quanto sia profondo e vero il tema del sollevate qui
E cioè che
Non abbiamo bisogno d'una
Sviluppo equilibrato le domande interno nelle grandi aree regionale del mondo
E certamente in Europa
Abbiamo bisogno di una linea di sviluppo che mobiliti energie
Di produzione di consumo di mercato dentro le grandi aree regionali ripeto cominciare dall'euro
E sappiamo che questa linea che parte esigenze risvegliano domanda interna
Dice che non può essere la domanda qualsiasi
Che deve orientarsi verso concepiti chiamiamo chiamati chiamiamo di e non solo noi ripeto di sviluppo sostenibile
Una
Formulati all'UPEA un concetto di qualità
In una certa traiettorie della competizione
Con tutto quello che questo comporta che uno ha bisogno attualmente di specificare qui con voi
E quindi quando parliamo di lavoro sappiamo bene a quale livello si pone questo questo problema questa opportunità
E può essere colta solo a livello di innovazione e le politiche le politiche economiche
Delle produzioni dei consumi
Tuttavia voglio dire che secondo me questa innovazione
Comincia da un concetto che ha un sapore anti
Poi
E che bisogna assolutamente ristabilire la discussione pubblica
Ma qual è il senso della politica economica
Qual è il senso della politica economica
Se non
La buona occupazione
Se non
Il lavoro
Il lavoro che
Susanna declina
Sue valenze le sue sfumature
Misure richiamo
E anch'io sottolineo questo aspetto
Quando penso elmetto in testa attualmente questa cappa lettura il grande tema del lavoro
Io non voglio pensare non voglio che non si pensi solo come
La possibilità
Ineludibile
Di poter mantenere la famiglia
Ma lavoro nessuno qua
Da vorrei dignità e la libertà di una persona
Io dico che è la quota di trasformazione del mondo a cui ciascuno ha ieri
E quando noi vediamo la condizione dei giovani senza lavoro senza prospettiva di lavoro
Sì leggiamo un disagio materiale
Ma sì leggiamo
La disillusione che il fatalismo
Purtroppo richiedono di essere a capire come può afferrare un concetto più profondo ancora del mangiare del sopravvivere cioè aver la propria autonomia la propria indipendenza di persone
E quindi siamo davanti a un tema drammatico
Davanti a un tema drammatico abbiamo accolto in tutta la sua
Rileva se il senso e le politiche economiche all'occupazione bisogna cominciare a partire da lì
Ne avete parlato ne parliamo anche noi bisogna da una rilettura e le politiche europee non c'è dubbio
Austerità e rigore
Sono la condizione della politica economica
Non possono essere l'obiettivo politico no
Cioè la cosa va aggiunta la quale tutte le altre poi vanno avanti bene non funziona così
E quindi dobbiamo riprendere una grande piattaforma europea noi avremo un appuntamento Torino con tutte le forze progressiste europee possa nel corso di questa campagna elettorale
Dove ribadiremo riformuleremo una
Piattaforma dei progressisti europei che per fortuna cominciano a prendere piede anche la dimensione politica in Europa dopo una destra che ha stravinto del decennio
Una piattaforma che dice okay controlliamo ci pure i bilanci reciprocamente
Ma cominciamo se non vogliamo chiamarla golden rule chiamiamolo come vogliamo ma cominciamo a
Considerare con un certa quota di investimenti deve essere sottratta al calcolo del deficit
Cerchiamo di vedere quali sono meccanismi euro cose buone eurobonds per sollecitare investimenti scala europea
Cerchiamo di vedere se il sei come la possibilità che c'è di gestirsi informa mutualistica
Una quota almeno del debito per pagare meno tassa vediamo qual è il coordinamento fiscale terminare vediamo qual è
Una riforma del mercato interno che possa limare
I fattori
Economico
Questo
Ecco un tema
Certamente non
Eludibile un tema a dimensione europea
Dopodiché dentro questo
C'è il che fare nella dimensione italiana che certo non può essere isolata dal quale europea
Ma che va vista anche della sua dimensione nazionale specifico
Possiamo dire che non si può far nulla
Certamente
Fatemelo dire o ma anche non essere l'unico a dirlo
E in questo non ci metto sfiducia
Io sono ottimista
Io solo emergere questo Paese
Ma
Sono veramente sorpreso che in questa campagna elettorale
Ci sia raramente un resoconto della difficoltà del momento che stiamo vivendo
Cioè dire che siamo nella più grande crisi dal dopoguerra ad oggi ma che può essere la giaculatoria svolta dal quale fatta finta di niente
Io mi stupisco in questo dibattito sentire cose dove tutto si può tutto è possibile
I problemi si sono risolti
A volte fatemelo dire soprattutto da chi dovrebbe saperlo più di altri
Quali sono i problemi perché ha avuto la sua avventura di governo partiva dai problemi drammatici di questo Paese
Cioè se io dico che
Nei prossimi mesi o settimane
Avremo prima di tutto a che fare col Visaggio profondo di una parte della popolazione alla quale bisogna prestare soccorso
Noi siamo a posto con gli ammortizzatori sociali no siamo a posto con gli sportelli sociali dei Comuni no siamo apposto coglie soldati no siamo apposto coi disabili no va bene non siamo a posto
Non siamo a posto
E si parte da lì
Da lì si fa
Se si vuole creare un meccanismo di solidarietà in un Paese civile
E non si può chiudere gli occhi davanti questi problemi neanche in campagna elettorale
Perché si volti nutritivo speranza
Si vuole mobilitazione Energia sicuro che pochi verità
E allora noi siamo in questa situazione
Dobbiamo mettere al centro la prossima è solo il tema del lavoro non c'è dubbio
Io ho detto e ripeto cui
è quello l'obiettivo per arrivare lì
Ci vuole una scossa
Dall'atto di una parola che ho messo ancora prima il tema del lavoro
Moralità
E lavoro
Noi dobbiamo dare una scosso sul tema della credibilità della politica le istituzioni della vita comune
Del rigore della sobrietà della serietà
Se non è possibile niente
Quindi quando dico il giorno dopo si parte subito
Con delle norme contro la corruzione
Con delle norme pone il falso in bilancio con le norme colgo quindi interessi con le norme che riguardano le mafie
Con delle norme che riguardano normative sulla politica sui partiti sulla sobrietà della politica che ha un deputato non guadagna più di un sindaco eccetera eccetera
Dobbiamo dalla scossa e si parte dai diritti
Dai diritti le persone
Che si parli del diritto del lavoratore a partecipare per i criteri e regole di rappresentanza e di rappresentatività di espressione sul luogo del lavoro
Che si parte dalla parità di genere
Che si parta da i figli degli immigrati
Che si parta dalle unioni civili delle coppie omosessuali
Che si parta dal diritto allo studio perché chi vuole studiare non lo fai studiare è una ferita la sua dignità BIT persone
E se c'è l'abbandono scolastico abbandonato è una ferita al Paese
Partiamo un po'da queste cose
Se vogliamo trovare le energie civiche morale
Per affrontare il grande tema economico e sociale
Che è il tema del lavoro e lavoro
Lo volevo prenderlo certo anche dal lato regolativo e sono cose che non sono a posto lo dobbiamo riprodurre lavoro qualificato il saper fare italiano c'è poco da fare
E quindi abbiamo ancora non risolto un meccanismo di eccesso di precarietà di difficoltà in transizione
Dal lavoro cosiddetto flessibile o precario il lavoro stabili abbiamo degli effetti dumping sul mercato dove i salari arriva al di sotto del minimo vitale
Non è consentito secondo ma in un Paese come il nostro abbiamo come ho detto meccanismi rappresentanza rappresentatività che devono essere interesse un Governo
Che ha bisogno di mandare avanti dei processi che possono funzionare anche per quel che riguarda spetti decentramento
Contrattuale ma
Detto il tema delle regole poi semmai dare lavoro è qui il senso del piano che avete presentato bisogna dare più lavoro
Bisogna offrire lavoro bisogna creare condizioni che ci sia più lavoro
E qui è un tema di investimenti di consumi di sollecitazione qualificazione ad un percorso di animazione dell'economia dal lato della
Della qualità
Giustamente
Bisogna cominciare aprendo il tema della domanda
Non una domanda qualsiasi
Una domanda che va essere ricercata laddove ci sono arretratezze dove ci sono potenzialità con il sorriso simpliciter muovere da lì
E
Credo
Nessuno tempo naturalmente discorrere
Punto per punto le cose che proponete ma insomma
Credo che ci si possa intendere quando parliamo delle cose da muovere io sono d'accordissimo prende solo
Voglio farla lunga detti tornerò suoi questa campagna qui ma quando parliamo di economia verde
Di green economy obbligo economico la politica che fu inventato stazione persecuzioni sta largamente abbandonata rovinata disastrate
Che bisogna riprendere razionalmente dandole spinta può dare occupazione
La i siti e i trasporti logistica il territorio il grande tema sociale del welfare
I temi industriali
Che vanno ripresi dalle votazioni che presenta il dossier visto che fu abbandonata condusse due mila e quindi ci vanno ripresi questi temi
E mi piace vedere che
Queste proposte queste piste di lavoro
Le mettete dentro a un meccanismo che tiene in buon conto elementi sussidiarietà il rapporto fra territorio
Diciamo e politiche centrali
Anzi io approfitto qui per prendere
Per prendere un impegno una delle primissime cose da fare
è
Assieme ai Comuni
Una
Immediata rivisitazione del fatto di stabilità per fare un grande piano di piccole opere
Sul tema delle scuole sistemare sul tema dell'ambiente sul tema della mobilità urbana sul tema la difesa del territorio
Compro oggetti visti localmente garantiti dalla tempistica abbia bisogno è urgente l'accordo deve andar lavori Modou urgente
E credo che se non riapriamo questo tema della capacità del territorio di fare investimenti di offrire un po'di sportello sociale di attivare un po'di pagamenti nel sistema delle imprese non lo mettiamo in moto Vietti quindi la prima cosa da cui
Intendo si parta deve essere deve essere qua
Ora tutte queste
Assi lodi sono le nostre chiavi e quindi io vi dico subito su un
Impostazione del genere
Toccassero il governare siamo assolutamente pronti a discutere ecco concludendo voglio dire però qualcosa che non è un tantino aggiunto perché era ben presente la relazione di
Di Susanna Camusso ma
La voglio sottolineare cioè
Il deficit di domanda che c'è
In Europa in Italia in particolare non vedo ovviamente portato trascurare anche i colli di bottiglia dalla quello fare
E qui c'è bisogno darsi la mano e
I casi la mano per rimuoverlo
Allora noi dobbiamo affrontare insieme il grande tema
Della pubblica amministrazione
Ha cominciato a fatti concreti alla giustizia per esempio
Giustizia giustizia civile il Codice penale
Che sono prevedendo elementi dirimenti per le condizioni al contorno è la nostra competitività
Bisogna che vediamo meglio l'articolazione dei poteri tra dimensione nazionale
E dimensione locale non tutto è stato fatto perbene
Bisogna che torniamo sul tema della regolazione del mercato dei servizi del tema dei consumatori c'è un sacco di cose da fare amico
E questo è il primo grande fu
Dobbiamo guardare assieme in farsi drammatico andamento del costo del lavoro per unità di prodotto il ristagno la produttività complessiva che non appartiene al tema il muscolo del lavoratore come tanti
Sostengono è questione ben più complessa
Che richieda affrontare condizioni di contesto che avete elencato anche voi
Che richiede l'avere una una una pratica di investimenti innovativi esigibili reali
Tuttavia dobbiamo sapere che se noi vogliamo come vogliamo rifare tutti quanti sconfigge una linea mercantili istiga diesel valutazione interna che sta un po'correndo noi dobbiamo trovare una chiave di convergenza
Fra sindacati impresa il Governo
Sul tema
Retribuzioni reale utilizzo del lavoro investimenti esigibili investimenti innovativi
Ognuno si deve metter del suo compreso il Governo
E questo è un tema che bisogna affrontare c'è poco da fare
Siamo il terzo punto siamo in un elemento ancora in una fase ancora di stagnazione europea di recessione italiana non ne usciremo in un giorno
Come dicevo abbiamo problemi l'ammortizzatore bisogna affrontarli realisticamente ci sono delle urgenze
Forse dobbiamo immaginare tutti assieme qualcosa in più in questa fase dall'altro la distribuzione del tempo di lavoro secondo anche
Sperimentazione iniziative che sono venute a livello europeo
E infine abbiamo il grande tema delle risorse delle risorse
Per finanziare progetti per l'occupazione metterli MO
E qui io invito tutti a
All'incisività e realismo
Allora abbiamo detto noi dobbiamo eliminare dei saldi e la finanza pubblica una parte da spesi Investimenti dobbiamo tenere questo l'Europa
Con una serie di meccanismi
Che dobbiamo promuovere perché noi patti dobbiamo rispettarli ma dobbiamo lavorare perché evolva
Dobbiamo avere un recupero di evasione
Le cifre sono realistiche Rizzi perché si dicono pronti medio periodo
Credo che noi sappiamo un po'come fa chiaro cosa dobbiamo fare emergere la ricchezza il Paese numerose volevano Maroni sto Paese fare mezzo sul Cero ricchezza dove non sappiamo chi sono i rei
E questo è importante per far pagare le tasse per importante anche per regolare il web pare dare sostenibilità l'universalismo due
Perché meccanismi di partecipazione non possono esserci se non si può assai la base fiscale
Quindi per noi questa è la priorità assoluta
Assieme alla
La perfezionamento potenziamento la progressività delle imposte che ci sono cominciate a lei
E quel che possiamo ricavare via via
Dalla crescita
Quando riusciremo a produrre
Ma anche la lotta all'evasione fiscale non sappiamo dove
Metterli questi soldi
La fascia
Medio passero popolazioni il lavoro
E gli investimenti di chi dà lavoro
Come cani ismi mai più di incentivazione ex ante
Mai più
Ma con degli attuali crismi ex post
Fa gli investimenti i posti
Non di tutti i generi perché bisogna anche vedere quali
Ti faccio un credito di imposta quando lei fa
E quando mi garantì dove c'è il lavoro
Dobbiamo muovere risorse che ci sono Cassa depositi e prestiti fondi strutturali
Dobbiamo attivare
Capitale privato e risparmio privato i meccanismi di investimento che siano incentivati e che mobiliti né risparmi
Sto parlando di opere pubbliche sommando ristrutturazione edilizia fine ambientali e così via dicendo
C'è una ragionevole possibilità di produrre vendita di patrimonio pubblico purché non si spargono cifre che non esistono per in tutta Europa l'anno scorso venduti dieci miliardi immobilizzazioni
Patrimoni pubblici non credo che prometta riesca a fare
Sento cinquanta miliardi in guardia vi si era contano favole però qualcosa si può far naturalmente
Dobbiamo lavorare sull'aspetto la spesa corrente si può fare sono un sacco di sprechi tanta corruzione bisogna saltarci dentro duramente
Ma sappiamo anche che abbiamo dei buchi anche dal punto di vista spesa corrente
Abbiamo delle carenze
Il sociale politiche sociali la scuola
Però si può lavorare si mette col seppur cacciavite sul serio fa la spending review
Comincia a vedere i servizi
Anche i trasferimenti dei contributi all'impresa
Non della dimensione del primo Giavazzi ecco perché poi
Poi a furia di guardarsi
Forse bastava chiedere qualche funzionario del ministero però a furia di guardarsi poi si vede che le cose non sono così
Così fa
E tuttavia io credo che
Si può fare
Si può fare una cosa
Seria ragionevole pur nelle difficoltà tutta orientata a dare lavoro tutta orientata a portare risorse verso il lavoro
Infine
Io
Sono convinto l'Italia le energie
Per uscire da questa situazione
Ho sempre detto ci vuole uno sforzo comune il quale chiari più deve dare di più
Possiamo contare sulla grandissimo saper fare italiano
Dobbiamo concentrare la prossima legislatura sul tema la nostra base produttiva
Che sia ristretta
Ci auguriamo non strutturalmente
E che va rimesso in movimento
Tutti i settori e
L'agricoltura commercio turismo all'industria ce la fanno dappertutto
Bisogna avere grande passione grande attenzione conosco base produttiva per la concretezza
Della
Nostra realtà Italia
Ora
Se vogliamo spingervi lì una legislatura ci vuole uno sforzo di tutti non
Diciamo riti concertativi verbali
Confronti che portano
Al
Di obiettivi esigibili e misura
Sono oggi
Attive sbaglia
In questi anni
Sia di tipo politico sia di tipo tecnico
Cioè l'idea che quel che c'è di mezzo
è un impatto
è un'idea sbagliata
L'idea che quel che c'è di mezzo si divide fra buoni e cattivi
Agli Albania
No
Le forze sociali
Non sono controparte di un Governo e
Ne quando governa né quando fa la campagna elettorale
Non sono con troppa
Vuol dire non aver capito
Vuol dire non aver capito
Vuol dire non aver capito che
Per far girare bene le cose ognuno deve fare il suo mestiere
Ed è il mestiere del Governo
Del mestiere del Governo che è un particolare
Se il dovere di dire dove si va
Se il dovere di discutere con i soggetti sociali
Non c'è l'obbligo di trovare l'accordo c'è
Ma ci deve essere la consapevolezza che il confronto spinto fino in fondo è quell'accordo che comunque si fa sempre sbagliare di meno
Sempre
E
Quindi così come io dico in politica
Che si vuole qualcuno che abbia il cinquantun per cento il Parlamento perché il Paese ha bisogno la violazione Dima
Ma chi a quel cinquantuno deve ragionare come verso il quarantanove perché il Paese ha un sacco di problemi avviso ad un meccanismo di coesione
Io così dico che
Il Governo dovrà determinare uno sforzo
Di coesione e di cambiamento io so
Che ha tanti politici a tanti tecnici questa coppia coesione cambiamento risulta un ossimoro
Io son convinto del contrario
Nella mia esperienza coesione cambiamento non sono un ossimoro
Se ne deve trovare una sintesi
Il problema qual è
Voi cambiamento vuoi innovazione
Beh sai se per dirsi
Innovatore bastasse
Dire che l'altro è conservatore
Sarebbe troppo facile purtroppo fatti
Cioè io sono innovatore perché l'altra conservatore
Troppo fa troppo comoda così
No
Io credo che produrre cambiamento per chi governa significhi offrire un terreno in cui ciascuno
Ritrovi qualcosa dei suoi valori delle sue ragioni nel mentre si muove
E nel mentre accetta un
Cambiamento
Perché cambiare bisogni cambiare tutti
Io la penso così
E penso che tocchi a rinsaldare IPSIA
Trovare il modo il terreno
Sul quale tutti gli interlocutori possano riconosce riconosce obiettivi propri valori
Mettendosi via via della situazione nuove
Penso questo
Nella mia esperienza funziona così
A me è capitato di governare al tavolo che non aver mai lasciato le cose come lo approvate
Ma non ricordo che ha fatto una cosa senza discutere
Senza l'umiltà di un confronto e la ricerca attestarlo di una
Convergenze
Mentre si cambia
Ora
Così secondo me dobbiamo lavorare
Governo forze sociali forze del civismo
Forse del ciclismo
Forse che sono sul grande fronte sociale
Perché io intendo che ci sia una platea di questo genere a discutere di questo Paese
Se il sindacato se l'impresa
C'è anche la carcassa anche la fissando un Comune
Dobbiamo tutti quanti assieme dall'idea che siamo un'Italia che trova
Una spinta a guardare avanti
A partire dalle condizioni più difficile più deboli
E il tema del lavoro di chi ha lavoro chi lo cerca e il grande tema dei deboli delle condizioni sociali più esposti
Devono andare convergenza devo andare ad Alleanza
Così come tale convergenza la la l'opposizione la presenza di chi crede la democrazia una democrazia politica
Alla moralità pubblica
Al civismo
Questa è la grande alleanza
Dei lavoratori dei civici di quelli più esposti al grande tema sociale da li troviamo le forze per mandare avanti questo Paese falli riprendere la strada che merita nel mondo nuovo graziato
Segretario della del Partito Democratico del candidato perdere per il centro-sinistra Dell'Utri Bersani ha concluso il suo intervento caldo applauso della platea salute donna formali
Da parte della presidenza ora
Appunto Bersani sta scendendo sentiamo ancora lo dalla risacca consapevole
Pierluigi Bersani e riprendiamo il nostro dibattito
Diamo subito la parola a Mauro Cassola della Filt tende di Napoli
Casomai
Caso
Si prepari
L'onorevole Bruno Tabacci che interverrà successivamente
Nania casa indiretta radio articolo uno
Momento di pausa
Unico
Vi chiediamo di prendere posto perché il dibattito continua
Abbiamo
Cari compagni
Cari compagni
Gentili ospiti
Comincio
Volendomi riallacciare
In parte anche a
Le ultime considerazioni fatte
Dal candidato premier Bersani
Perché io mi auguro una cosa
Io spero che
Da un prossimo Governo
Ci sia finito finalmente
La fine
Di una stagione
In cui la rappresentanza sociale
E sostanzialmente considerato un ostacolo
Io credo che
Gli attori sociale il coinvolgimento di questi
Se nel primo ingrediente per ripartire
E guardate non mi riferisco solo alle organizzazioni sindacali
Ma al fatto che questo Paese
A tante energie soprattutto tra i giovani
E che per ripartire dopo questa terribile stagione che spero finirà presto c'è bisogno di coinvolgere queste energie perché io sono convinto che la crisi ha colpito anche la possibilità
Di queste rivolgersi esprimere
E di poter contribuire
Al miglioramento del nostro Paese
Questo perché
Troppe sono state le ricette sbagliate
Veniamo da un periodo tremendo dati alla mano
Abbiamo qualcosa come centocinquanta mila espulsi sono tre collaboratore gli ultimi tre anni i contratti non rinnovati
Abbiamo avuto una riforma e mercato del lavoro che ha sostanzialmente generato dove espulsivo perché basta poco a comprendere
Che in fase di recessione
Affiancando una riforma a costo zero questo non fa altro che comportare la moltiplicazione di regimi contrattuali maggiore sfruttamento
Fino ad incentivare l'espulsione dal mercato del lavoro di tante giovani e giù
è per questo
Mi auguro
Che cosa che era necessario fino ad oggi c'è
Una riforma del mercato che lavora affiancata ad un piano di incentivo all'occupazione possa arrivare al più presto parla come previsto dal piano del lavoro che oggi stiamo presentando
Un'altra questione
è il tema di questa strana concezione dire la produttività che ultimamente sta passando
Nel senso che
Anche nell'ultimo decreto quello che leggiamo
E che la produttività pasta per forza di cose
Dalla diminuzione dei diritti dalla negazione di diritti
Io sono convinto che la produttività passa soprattutto dall'ridare dignità al lavoro e quello che
Spero
E che non mancherà mai più negate dei diritti fondamentali è che non è più accettabile il fatto che ci sono amici enti INAIL migliaia di giovani giovani di lavoratori precari
Che non hanno diritto alla paternità maternità che non hanno il diritto di organizzarsi che non hanno diritti sindacali che non hanno diritto di sciopero per esempio di poter partecipare
Che non hanno diritto ad ammalarsi
Perché neanche questo diritto esce
Mi auguro
Così come previsto anche nella nostra proposta
Che finalmente si possa arrivare ha una concezione del welfare e come investimento
è quindi una continuità di reddito trovo nella perché ci sia veramente che si dia veramente sento la parola uguaglianza
E quindi è un sistema universale di ammortizzatori sociali
Orario personalmente credo che
Un altro Paese
Ha spinto queste energie migliori di cui parlavo prima
Ad abbandonarlo addio anche ben prima dell'arrivo di questa crisi nel scontiamo un ritardo che viene da molto prima
Io sono convinto che c'è un'intera generazione che è stata presa a calci costringendo molti accolto a costruirsi un futuro altrove
è senza ricollego questo
Al territorio da cui provengo
Dalla mia regione ma in generale
In tutto il Meridione
Questi dati questi impoverimento e amplificato all'ennesima potenza
Da quando è iniziata la mia esperienza
Ne ha più il tema di Napoli seguendo settore tessile manifatturiero dove lo stanziamento è diventato un esperto di ammortizzatore sociale soprattutto di procedure di mobilità
Viviamo in una fase assolutamente drammatica che collegata alla fase nell'inserimento nel mondo del lavoro con la disoccupazione giovanile che arriva al quarantacinque per cento e con gli occupati under trenta
E sono scesi del venticinque per cento dal due mila otto ad oggi
Questi indicatori terribili
Richiamo l'anche alla responsabilità degli enti locali che non fanno il proprio dovere
Non a caso in Campania stiamo andando lo sciopero generale
Il prossimo otto marzo
Proprio perché
Questo piano del lavoro ha un senso se fatto vivere anche territorialmente con delle proposte concrete che lo faccio per rivivere ma nelle proprie responsabilità anche sui livelli regionali e locali
E quando parla di partire
E nella costruzione di Gigli opportunità
Mi riferisco
Alla riqualificazione di quel sistema metodo che mette in moto
La possibilità di potersi costruire parlo futura sul territorio da cui provini a partire da lì qualificazione del sistema di istruzione e ricerca qualcuno parla di merito
Io prima di metà voglio parlare di pari opportunità e di uguaglianza
Perché si sta avviando un nuovo classismo le tante migliaia e migliaia di giovani che non hanno diritto alla borsa di studio pur essendo beneficiari sono uno scandalo se c'è uno degli obiettivi che vorrei al prossimo Governo
è quella di far sì che neanche un solo studente che ha diritto alla borsa di studio questa gli venga negata perché significa tagliare le gambe tagliate il futuro
Questo
Perché l'obiettivo e qualità qui nere talento di trattenere le passioni
Di cui si va a costruire competenze e valorizzarle sul nostro territorio
è da qui la condizione per costruire innovazione per lo sviluppo e per costruire soprattutto nuove prospettive occupazionali per questa generazione
E infine
Io sono convinto che
Possiamo fare anche
Le riforme del mercato del lavoro più bella del mondo
Rendere universali ammortizzatore sociale ottenere dei grandi risultati
Ma soprattutto nella mia terra
Il tema centrale richiamato anche nel piano del lavoro
Del resto è quello della legalità e della lotta al lavoro nero
Perché altrimenti non si riesce a scardinare questo meccanismo molti dati parlano
Di un lavoro sommerso che arriva al sedici per cento ma
Sono convinto che per le giovani generazioni questi dati
Sono molto molto più alti
Ed ora guida proprio questo il punto cioè che tutto parto dal lavoro
Il lavoro
è l'unico modo che abbiamo per ridare certezza una generazione
Soprattutto nel sud del Paese che si sta impoverendo
Settanta per cento di quelli che partono questo telefonino tornano più
Per queste certezze queste generazioni ne sta perdendo
Ma sono convinta che l'appunto il lavoro
Possa essere l'antidoto per costrinse Tezze
E per costruire anche quella base che l'antidoto per la lotta alle mafie grazie
Scusatemi io debbo ringraziare Mauro perché ha parlato in un contesto di disattenzione e soprattutto di chiacchiericcio che non funziona e
Non funziona per cui io pregherei
I compagni e le compagnie a prendere posto ma se hanno il bisogno di parlare di portarsi fuori
Ma lo spazio che serve per il dibattito perché altrimenti diventa difficile diamo subito la parola a Bruno Tabacci Assessore del Comune di Milano
Prendo evocare la parola Bruno Tabacci assessore reale Comuni di Milano anche esponente
Di centro in lista coalizioni con il centro sinistra indiretta neanche l'articolo uno
Grazie alla Presidenza
L'invito
Intanto sono l'ex assessore al bilancio del Comune di Milano
Perché sono abituato quando compie delle scelte a farle fino in fondo quindi io mi sono dimesso
Mi sono dimesso lunedì
Non perché ci fosse un vincolo di legge ma
Perché c'è un vincolo morale
Se io esercito una funzione di potere
Condizionano scelta quantomeno dei cittadini milanesi
E io voglio correre a queste elezioni politiche non vincolando nessuno chi vuole Michel de sulla base delle idee che propongo quindi sono qui oggi rappresentanza del Centro Democratico che è una delle tre liste
Che rappresenta la coalizione di centrosinistra
E credo che
Dopo tutti chiacchiericci di queste settimane
Ebbene avvertire gli elettori che sulla scheda
Alla camorra dei deputati si ferma a tre liste in coalizione non trentatré
Non è un
Una ripetizione dell'Unione è qualcosa di molto più preciso e puntuale
Una riferimento non avevo mai letto è qualcosa di molto ovviamente rivolgo un augurio sulla rinvenuto un albero alla segretaria
Che anche mia amica Camusso
E a tutti i dirigenti di questa
Lo iosa confederazione voglio dire che sono davvero lieto di essere qui oggi
Tra l'altro
Con tutto questo rosso che c'è attorno a questo che i miei amici marxisti per paparazzi
Coglie avrebbero l'occasione
Per fare qualche fotomontaggio
E sono qui oggi
In questa ospite di questa vostra Assemblea
L'Assemblea della CGIL
Che da qualcuno è stata definita la roccaforte della conservazione
Si potrebbe anche citare Tommaso Moro
Che recuperando un testo di Sant'Agostino
Spiegava
Con un'invocazione a Dio
Di richiedere la forza di cambiare le cose che devono essere cambiate
E di conservare quelle che devono essere conservate e soprattutto la forza di distinguere le une dalle altre
Ecco
Tommaso Moro
Il protettore della buona politica
è un buon politico deve saper distinguere le cose che devono essere cambiate da quelle che devono essere conservate un cattivo politico conserva le cose che devono essere cambiate e cambia quelle che devono essere conservati
Io penso che
Perché è un termine ambiguo
Perché semplifica in modo un po'rozzo il dibattito politico riproducendo a ben vedere sotto mentite spoglie uno schema bipolare tra riformisti innovatori e conservatori reazionari
Che pretende di annegare nel
Grande emanare dei processi di globalizzazione le differenze programmatiche e valoriale tra la destra la sinistra
Mi spiace perché chi alimenta queste tesi appare come
Un evoca attore del pensiero unico liberista non certo dell'economia sociale di mercato
Ma non è questo l'approccio giusto per far ripartire il Paese
Esiste un riformismo di destra esiste un riformismo di sinistra che non sempre coincide con gli schieramenti politici
Tra questi vi può
E vi dovrebbe essere una sintesi feconda
Capace di unire intorno a un progetto comune
Le migliori idee le migliori persone le migliori energie del Paese ma nessuno dei due riformismi o disconoscere l'altro e marchiano lo fuoco col marchio sprezzante della conservazione
è stato il bipolarismo malato
Delle opposte tifoserie di questi anni che hanno avvelenato imposti della politica
E ci hanno ingessato in una illusione che ci ha portato fuori strada penso che dobbiamo cogliere quest'occasione per recuperare le buone ragioni
E a proposito delle buone ragioni
Che devono far riferimento alle cose da conservare
Alle grandi idee popolare dal far sorgere
Vi ricordo
Quel primo maggio settantaquattro a quando esercitando le funzioni di vice Sindaco del Comune di Quistello
I lavorammo il monumento alla prima lega contadina
A quei contadini padani
Che avevano subito il processo a Venezia dal mille ottocentonovanta perché erano animatori dalla rivolta nei confronti dello sfruttamento agrario
Quelle sono le mie radici la mia storia diversa da quella
Molti di voi
Ma ci sono dei filoni che si incrociano e sono un punto di forza non un punto di debolezza
Poi qui oggi avete dimostrato
Con le tante preziose indicazioni contenute nel piano del lavoro
Il piano il più grande sindacato italiano vuole un radicale cambiamento di rotta
Aree piaciuto molto lì non lavoro con il quale Susanna aperto la sua relazione
Io non ho parole intrisa di un grande umanesimo
Penso che quello sia il senso più profondo dal valore del lavoro
Ovviamente se entriamo nel merito delle questioni
Posso dire che il piano che qui voi il proponente mi interessa molto
Ci deve interessare
Ma mi pare ancora un po'troppo vago e d'altro canto io penso
Che ci sono dei compiti che competono al sindacato ci sono altri compiti che competono al Governo
è già molto immaginare che una forza espressione del sindacato abbia una capacità di una visione complessiva credo che sia l'approccio giusto
Mi pare troppo vago
Sia su come e dove tagliare la spesa improduttiva
Che purtroppo c'è ed è troppo vasta
Sia su come ridisegnare la riforma del fisco
Guardate che i termini della riforma del fisco incrociano
Le tre bestie nere che incidono
Sul principio di cittadinanza
Negano il civismo
E negano l'etica e sono il sommerso la corruzione l'evasione di sistema
Lista
A seguito di mie sollecitazioni da Presidente dalla Commissione attività produttive a cavallo tra il due mila due due mila tre al due mila quattro poiché richiederlo che si fosse una rassicurazione precisa
Di che cosa vuol dire l'economia sommersa cominciato
Da alcuni anni
A fare delle stime precise ancorché non complete
E quello che emerge
è che
Il diciassette per cento dell'economia italiana viene considerato economia irregolare
Ma poi si aggiunge che ci sono due altre voci
Che completano la dimensione del sommerso una e l'economia malavitosa eppure concorso alla formazione della ricchezza
E l'altra
E l'economia informale l'unica che avrebbe diritto di cittadinanza
E quella di mia nonna che gestiva il pollaio e vendendo le uova non emetteva la fattura
O che gestendo l'orto e scambiando i prodotti del suo orto come mettevo fattura ecco quella
è la nobile
Economica che possiamo accettare nella sua dimensione sommersa perché aiuta con quella flessibilità che naturale a fare le cose che non si possono ingabbiare
Ma le altre no
L'economia malavitoso non dovrebbe avere una dimensione come quella che ha
E se voi sommate le voci diciassette più cinque più cinque
Capite che arriviamo ventisette non siamo molto lontani dalla Grecia
Fate un altro esercizio applicate il ventisette ai mille seicento miliardi e il totale del prodotto interno lordo viene fuori un la somma
Che
Tra i quattrocentotrenta
Dei quattrocentocinquanta questa e la somma del sommerso italiano
Da qui deriva un accollo sale evasione sistematica che determina una caduta verticale del principio di cittadinanza oltreché dall'efficaci
Ci si può inventare quel che si vuole ma una fotografia di quello che c'è nel Paese bisogna farlo
L'Italia non è un Paese poco
Se la confrontiamo con gli altri Paesi occidentali è un Paese molto ricco
La stima della sua ricchezza patrimoniale e finanziaria
E sei sette volte il suo PIL
E avendo un debito che è poco più di una volta ecco quindi sarebbe in condizione di garantirlo
I tedeschi hanno solo quattro volte il loro qui eppure gli americani
Quindi vuol dire che noi
Abbiamo accentuato in questi anni in questi decenni delle distorsioni che si potevano essere supportate attraverso l'uso più d'una moneta che veniva svalutata
In maniera strumentale ai fini di mantenere un equilibrio o di recuperare competitività non può certo essere tollerato avendo in tasca una moneta forte come l'euro
Invece di svalutarsi
Prende
A valorizzarsi
Se no tutti fondamentali saltano per aria
E quindi il dedicarsi a questa operazione che deve essere affrontata con diversi strumenti
Il contrasto di interessi
Ma una fotografia realistica di quello che c'è anche limosi può rendere progressiva c'è sia in grado di introdurre
Una franchigia che eviti di pesare sulla prima casa in maniera eccessiva
Ma ben ovvero la fotografia del patrimonio immobiliare perché con i dati che il MIUR gli ho dato vuol dire che ogni
Però è anni e dieci mesi
Un intero PIL dell'economia nazionale finisce nell'Area indistinta di chi non assume responsabilità fiscali c'è la ricchezza c'è
Basterebbe fare una
Una foto a volo d'aereo e si capirebbe perché la ricchezza c'è sono che non concorre alla responsabilità comune dal dovere fiscale
Questo è il problema di cittadinanza più grosso che abbiamo davanti
E anche i temi che sia agito notturno all'ATO primordiale
Oppure attorno all'ISEE che
Incide in maniera rilevante
Sulla gestione dei servizi comunali ho fatto
In questi venti mesi un'esperienza straordinaria arrivando e ho visto che anche nella Milano
Simile
Ci sono delle cose che non quadrano
Ma quanti i cittadini dichiarano di voler utilizzare l'ISEE essenza vera nelle condizioni per poterlo fare
E addirittura ogni servizio comunale ha il suo risente
L'ISEE per la scuola materna l'ISEE per i servizi agli anziani noi dobbiamo avere una fotografia dello richiesto per le famiglie
Perché ha i servizi per tutt'uno
Debbono essere dati a tutti
Ma no la tutti gratuitamente ci deve essere il concorso di chi è nelle condizioni
Di poterlo fare alcun concorso diversamente i servizi si taglieranno in maniera indiscriminata e non può accadere
Che ci sia chi fa la domanda
Di esenzione i fini dall'ISEE poi magari con una macchina di lusso accompagna il figlio a scuola non regge questo accordo no perché io abbia qualcosa con chi ha una macchina di lusso ma semplicemente vorrei
Che la fotografia del nostro Paese non fossi inveritiera ma fossero rispondente alla realtà
Allora io penso che si possono fare molto forte
Ma c'è un grande esercizio che onestà intellettuale sulla quale non solo la politica deve profondamente radicate
E qui c'è molto da fare
La crisi etica e profonda
Vedete
Se noi siamo passati dalla televisione
Che
Costruiva
Il popolo di quegli anni
Attorno alla sierogruppi
Ed essi pensiamo a un premio cinque milioni centoventicinque mila lire al termine di cinque puntate dove uno però doveva sapere tutto di qualcosa
Io matematica di fisica di astronomia
Di poesia di letteratura decidemmo di sport
E quella è la televisione in qualche modo educativa oggi siamo passati ai fatti di RAI Uno qual è il messaggio che danno i patti
Che non si deve avere la fiducia nella responsabilità nel governo ma solo la fortuna è un invito a giocare al lotto è un invito disperato
Allora è chiaro
Che la crisi etica è profonda
E l'esperienza di questo ventennio ha sollevato
Tutte le nostre cattive abitudini
Ho letto l'altro giorno atti
Un padre formato scuola minacciare il maestro perché aveva gridato suo figlio
Se io fossi tornato a casa da scuola
In quarto in quinta elementare da mia mamma che è una povera contadina che aveva fatto la terza elementare
Se io avessi detto che il maestro mi aveva sgridato sarei andato incontro delle punizioni corporali prima ancora di poter dire per quale ragione lo stato sgridato perché è lei che è una povera contadini immaginato
Che quello era il tutore del vocazioni del suo figlio in qualche modo era un'autorità civile
Quale educazione quale ciclismo ed è chiaro che governare un Paese dove i valori
Invece di
Avere un loro punto di riferimento tendono a declinare molto più difficile
Perché questo diventa il Paese non dei diritti che camminano sulle gambe dei doveri delle responsabilità a diventare
Paese delle pretese anche di quelle più su
Allora a riuscire a coniugare queste cose è una grande organizzazione come lavoro
Bene poter fare scuola
Perché io
Che sono figlio di povera gente sono convinto
E questi sono valori che hanno
Una loro
Pesantezza sono perenni su un'osteria
E poi sul tema dell'ospitalità
Inviterei
Ah non usarlo in termini negativi
Perché vorrei segnalarvi
A proposito della storia dei derivati
E degli scandali di questi anni del tutto negativo
Nel due mila otto forse l'Occidente non aveva capito
Che stava percorrendo danni la strada del benessere senza lavoro e delle finanza senza regole
Per il principio delle rendite piramidali nuove la base la piramide alla fine l'ha colpita chi stava sopra vedeva qualche vantaggio quello del denaro stampa danaro
Questo è il meccanismo dei derivati o della finanza creativa
E allora questo problema ce lo dobbiamo porre perché
In questi decenni
La democrazia ha cambiato la faccia del mondo nel mille novecentosettanta eravamo tre miliardi
Oggi siamo sette miliardi sull'A quattro da per
E come siamo distribuiti quanto peso all'Italia
E lo zero virgola ottantacinque per cento la popolazione mondiale
E quando
Quei disperati leghisti del Nord penso di mettere insieme tre Regioni
Che farebbero venti milioni qual è il consesso internazionale in cui le tre Regioni del Nord potrebbero avere un'udienza essendo lo zero virgola qualcosa allora
Questo ricco occidente
Chi ha stampato cartamoneta
Facendo debito che non è un fantasma è un dato reale so che altri quelli che una volta erano i Paesi che si affacciavano lo sviluppo
Pagavano i debiti di quelli chiedi invece di alimentare lo sviluppo con la produzione pensavano che lo si potesse fare stampando carta moneta è finita questa storia
Ecco perché nulla sarà più come prima è inevitabile che sia così
E guardate che prima l'occidente se ne accorge meglio è
Quindi l'invito a loro spedita
è un invito al rigore morale è qualche cosa di più profondo non possiamo pensare di vivere nel nostro
Al di sopra delle possibilità quando nell'Africa subsahariana
Ci sono dei cittadini che dovrebbero vivere con due dollari al giorno
E qui con due dollari al giorno non manteniamo neanche il cane di casa e dove sta la pubblicità in Italia o in Germania negli Stati Uniti
Per i cibi dei cani dei gatti quanto è importante e chi può negare che questi sono i migliori amici dell'uomo però abbiamo veramente una scala dei valori come pensiamo noi
Che con la disuguaglianza che ci sono nel mondo
Teniamo
In un'isola felice si fa per dire il mondo occidentale come se potesse prescindere da tutto il resto quindi la critica profonda è un sindacato che è una visione internazionalista come la CGIL
Queste questi valori non dovrebbe mai dimenticare perché diversamente andiamo già romperci la testa
O i derivati hanno avuto anche delle sperimentazioni
Italiane
Il professor Tremonti che è capace sempre di sostenere tutto il suo contrario
E che era d'uso confrontarsi con Bertinotti
Sui temi
Del contrasto alla globalizzazione perché appunto disquisito su tutto è proprio noi che nel dicembre due mila uno
Ha consentito a con una
Emendamento alla legge finanziaria a valere sul due mila due ai Comuni italiani di indebitarsi in derivati
E io
Nel corso del due mila dodici
Ho dovuto comporre da sistemare la partita di Milano e un solo passaggio
Dai
Dal tasso variabile al tasso fisso
è stato un passaggio molto complesso coi c'ha pensato il tribunale per dire che c'erano anche asimmetrie informative ma c'era soprattutto una grande ubriacatura io non penso che si possono fare i bilanci con i derivati
Non penso che si possono fare con la finanza creativa non penso che si possono inventare dei pericoli per indebitarsi bisogna essere molto serie se si vuole amministrare con precisione io penso quindi
Che le vere forze conservatrici sono oggi quelle che animano il capitalismo finanziario
E che si rassegnano impotenti di fronte alla pax competizione internazionale agli schemi di un modello di produzione di consumo che antepone il capitale monetario il capitale umano
Non garantendone un'equa distribuzione del prodotto né un uso oculato dei beni dell'appello le forze conservatrici solo in Europa quelle prigioniere dei propri interessi dei propri egoismi
Nazionale in nome dei quali freno nel tombino del processo di integrazione europea verso un'Europa unita solidale democratico organizzato su basi federali mi ha fatto del genere
E tu stamattina abbia recuperato questo concetto
Chi passa Brito dalla storia del di uno dei padri fondatori commenti dove gli attori Altiero Spinelli e delinea un percorso che odora poderale che è la base per poter stare insieme
E se noi vogliamo conservare
Questa moneta dalla quale sarebbe bene evitare di dire stupidaggini
Perché neppure i greci vogliono tornare ad un'arma e noi vorremmo tornare la lira
Come si fa a sostenere tesi di questa natura
O come fa a Grillo a dire che siccome il debito
è
Per il quarantacinque per cento in maniera investitori stranieri facciamo come gli argentini sarebbe questa la cultura di governo che vorremmo
Proporre agli italiani ma cosa pensano di noi i nostri figli
Io parlo sia per un debito non dormiva vino
Ma io penso che queste cose dovrebbero far parte non solo dalla cultura è un po'un padre di famiglia
Ma soprattutto per la cultura di uomini di Governo e qui che si inserisce la questione del sistema europeo di difesa se noi guardiamo come Europa federale
Una moneta possiamo gestire anche una serie
Ecco dove sta il problema dagli atti e trentacinque o di quant'altro
E lì ci sono dei recuperi importanti da fare perché noi dobbiamo socializzare la dimensione europea un sistema di difesa ma voi sapete come era strutturato all'Italia era tutt'altro
Difesa sul sul fianco est perché con l'Europa divisa in due con il mondo diviso in due il pericolo sarebbe venuto da lì
Oggi vi rendete conto che lì c'è la Slovenia ce l'ha trovati se l'Europa allora il punto è che l'Europa nel suo complesso deve pensare ad un sistema di difesa
Che ad un efficace nella quale si mettono insieme le responsabilità dei singoli Paesi delle singole nazioni europee
Io penso che
Il vero discrimine tra progressisti e conservatori e ho finito
E tra chi vuole tutelare i beni comuni e crede nel progresso dei popoli e non si misura solo attraverso il PIL io sono attento i dati dell'economia ma penso che i dati dell'economia vanno sposati con i valori sociali
Diversamente perdiamo anche il senso dalla forza dello Stato
E chi invece pone non solo un pezzo del produrre del profitto al centro dell'agire pubblico e privato
Produrre con efficienza con efficacia senza disperdere risorse
è un segno di un'ora di responsabilità
Chissà disperde
è chiaro che
Si macchia di una colpa
Ma non si può immaginare
Che
La legge del più forte del più furbo sia l'unico riferimento al quale ci si rifà gli offensori e questo è il dato culturale dal quale noi dobbiamo
Martiri in Italia lo spartiacque tra il passato il futuro e quello tra chi vuole unire le migliori forte del paese chi le vuole dividere tra chi persegue l'interesse generale e chi vuole rappresentare solo
Singoli blocchi sociali tra chi vuole dialogare con tutti per poi decidere e chi fa finta di confrontarsi avendo invece il già deciso
è il metodo politico istituzionale
Ma finalizzato alla difesa dei più deboli io penso
Che la coalizione di centrosinistra guidata da Pier Luigi Bersani possa rappresentare un'alternativa
La mia storia politica viene da lì
Anche se le vicende
Che hanno attraversato Tangentopoli
Hanno posto in chiaro a conclusione
Il modello dei rapporti
La politica e giustizia
Io rimbombano rimbalzano fino nuovi ovviamente non secondo la logica di Berlusconi
Ma secondo la logica
Io la giustizia non può essere finalizzata ad obiettivi di natura politica
E su questo non c'è dubbio
è chiaro che
Noè in quegli anni terribili
Io
Ci siamo difesi non pretendendo di fare una legge che fosse contro il processo cui eravamo
Giustamente chiamati a rispondere siamo difesi
Non dei processi ma all'interno del tutto
Dentro quello spartiacque c'è la rottura
Di sensibilità popolare
Chi oggi sono superate che possono
Ricomporsi all'interno di una strategia più lunga più alta e di grande respiro questioni che hanno attraversato la stessa democrazia cristiana con diversi amici che sono
Oggi nel Partito Democratico dove io non sono ci sono stati sui punti delle discussioni
Alquanto dunque
Io penso che quel tempo non debba più tornare
E che debba invece tornare il tempo in cui
Il condividere una visione ittica una visione morale
Dello stare in politica e dal servire un Paese diventa un patrimonio generale quello sarà il nuovo
Nel momento in cui ci si deve saremmo davvero e non ci saranno degli Scilipoti a farci ombra perché è chiaro che in questi anni è avvenuto di tutto di più però vorrei ricordare ho concluso davvero che le ambiguità sono state tante nel momento in cui io rinunciavo a candidarmi per il solo fatto che rode totalitarismo di un avviso di garanzia nel novantaquattro il cavalier Berlusconi si candidava
E il Parlamento certificava che la legge del cinquantatré non andava applicata a luglio era quella sul fatto che un concessionario di servizio pubblico non potesse essere
Deputato o senatore
E qui il Parlamento decise di interpretarlo nel senso che chi era ineleggibile non era Berlusconi ma era Confalonieri
Quindi
Voi capite ci sono state molte furbizie in questi anni
Sarebbe bene che noi
Le chiudessimo in un pentolone di razzismo pagina io sono convinto questa volta con Pier Luigi Bersani questa cosa si può fare
Susanna Camusso in piedi per fatta e abbracciare Bruno Tabacci
Che
Passa a salutare tutti i componenti la Segreteria nazionale bella CGIL l'onorevole Bruno Tabacci
E diamo la parola ad un delegato di porre dei voti lasciarla parlare senza il chiacchiericcio di poco fa
Quindi diamo la parola alla delegata del Banco di Napoli di Cosenza del monte Bruno
Per una Del Monte delegata della Banco di Napoli di Cosenza si sta avvicinando
Al microfono ricordo che siamo in diretta su Radio articolo uno dal Palalottomatica di Roma dalla Conferenza di programma della CGIL
Io vi voglio presentare
Me l'hanno già detto dicendovi che vengo dalla Regione Calabria
E che mi sento una privilegiata per il semplice fatto di avere un posto di lavoro
In Calabria noi abbiamo una disoccupazione che
Sfiora il tredici per cento
Una disoccupazione giovanile
Che è arrivata drammaticamente al quaranta
Per non parlare di tutti i record
Negativi di cui sicuramente meglio meglio di me vi accennava stamattina la compagnia Camusso
Per l'occupazione femminile
Dato ancor più triste è che nella mia regione un terzo degli occupati in realtà un lavoro in nero
E che sa anche ricominciando quella drammatico un fenomeno di emigrazione che ha portato circa sei milioni di calabresi in Italia
Ha lavorato e quindi a vivere fuori
Dalla loro regione
Un quadro effettivamente drammatico e che è peggiorato molto nell'ultimo anno quest'anno di vita in Libia un sterilità
Che
Ha colpito come dire forse un po'troppo a senso unico tutti i lavoratori e le lavoratrici
Tutti i pensionati tutte le pensionate e che è stato fortemente voluto dal Governo Monti e dai suoi tecnici a cominciare proprio me lo concederete dalla ministra Fornero
Che pur provenendo dal mio stesso ambito lavorativo proprio innesto io ritengo che abbia fatto innumerevoli
Dunque dicevamo del mio ambito lavorativo io
Mi ritengo non sono una privilegiata perché sono calabrese e posso dire di avere un lavoro ma sono doppiamente privilegiata
Perché lavoro in uno dei gruppi bancari più grandi del nostro Paese e lavoro in particolare nel comparto imprese
Anche questa volta però ecco la parola lavoro deve usarla fra virgolette devo usarla come se fosse un eufemismo
Perché dire che in una banca in Calabria nel settore imprese si lavora
Purtroppo è una grossa balla
La realtà dei fatti è che in Calabria le imprese sono ferme
E essendo ferme le intese è fermo anche il settore bancario di imprese si occupa
Nella nostra regione la crisi si è sentita effettivamente molto più che in altre regioni
Noi abbiamo un PIL che
Calato il due per cento ogni anno
Da noi sono quasi completamente a zero le esportazioni
Fino al due mila cinque avevamo un ufficio che si occupava di estero un ufficio composto da un responsabile di personali cinque impiegati quindi
Un ufficio già piccolo diverse che è stato completamente chiuso è stato smantellato e a seguire il credito documentari e quindi l'estero è rimasta una sola impiegata per giunta Partanna
Inoltre anche nel settore manifatturiero in realtà si è
Registrato un forte calo
E questo è veramente un peccato perché proprio questo era il settore
Che faceva un pochino di più girare l'economia
Nella nostra Regione
E siccome non tutti forse lo sapete ma il reddito pro capite dei calabresi
è di oltre un quarto in realtà più basso ve la media di quello italiano
Bene avviene quel famoso fenomeno del cane che si morde la coda per cui il reddito è basso i consumi calano
I consumi calano e quindi le imprese si fermano le imprese si ferma non si ferma l'attività creditizia
E questo si riversa poi negativamente sulle stesse attività economiche perché le banche hanno smesso di concedere a queste i finanziamenti e prestiti che gli sarebbero necessarie
Per cui da noi succede appunto che le grandi banche come quella cui appartengo in realtà si stanno sottraendo a dare sostegno a queste piccole attività che invece sarebbero ripartire
L'economia del Paese
E in particolare in questo caso della mia regione
E le imprese in realtà da noi sono tutte piccole aziende la stragrande maggioranza sono start-up sottocapitalizzate
E finisce che ad essere poi corrisponde nella realtà anche bancaria
Un insieme di piccole banche
Che però poi si dimostrano del tutto inadeguate a poter dare un contributo fattivo per una ripresa non solo economica ma anche sociale e quindi ammettere se non altro le premesse
Per affrontare il divario sempre crescente farà fra la Calabria il resto del del Paese
Vi dico brevissimamente solo alcuni dati noi in Calabria abbiamo tre sportelli bancari
Per ogni circa mille imprese credetemi ha veramente uno delle percentuali più basse d'Italia
Il rapporto tra sofferenze impieghi nel due mila undici in Calabria era del nove virgola nove per cento
Quindi non solo più basso come tutti ci possiamo immaginare della media nazionale che è del cinque virgola quattro ma addirittura più basso
Della media stessa del Mezzogiorno che del nove
E se poi scorporiamo questo dato e lo prendiamo riferito in particolare al mio settore di lavoro quindi all'impresa e vediamo che c'è un'impennata che lo fa arrivare fino al diciotto
Concludo dicendo che quando
In una grande banca come la mia da impiegato assisti a delle riunioni cosiddetti briefing di filiale
Dei quali viene detto che se non si possono fare inutili concedendo credito alle imprese vorrà dire che gli utili si faranno in un altro modo e quest'altro modo e la vendita dei però
Per cui noi non facciamo più utili concedendo credito alle imprese ma facciamo utili vendendo polizze auto
E ricariche telefoniche beh qualcosa non va
Assolutamente qualcosa non va e quindi io
Non posso fare a meno che cogliere questa occasione per chiedere con forza alla CGIL di tenere come si dice da noi occhio vivo sia su queste tematiche
E su tutte le problematiche
Che riguardano il Mezzogiorno
E lo chiedo alla CGIL perché la CGIL non è soltanto il mio sindacato la CGIL è il
Sindacato e il sindacato
Che come
Che come ci ha confermato pubblicamente lo stesso professor Monti è stato l'unico sindacato
Capace proporgli resti Speranza e credo che dobbiamo essere tutti orgogliosi di avervi opposto resistenza
In difesa del lavoro grazie mille
Abbiamo appena ringraziato
Per un Del Monte delegata del Banco di Napoli di Cosenza prende ora la parola
Der Nando Marasco della fine Terna di
Firenze statista avvicinando al
Microfono Marras ecco
Questa per prendere appunto la parola al Palalottomatica dalla Conferenza di programma della CGIL che
Radio articolo uno sta trasmettendo in diretta
Cercherò di portare un contributo più circoscritto rispetto a molti mi hanno preceduto
Io vengo da Firenze rappresenta un territorio assai variegato
Nella composizione i settori merceologici
E quindi vedo la crisi in tanti modi
La crisi che
Parte da una difficoltà di accesso al credito la crisi che parte da una difficoltà del mercato interno la crisi che dipende da difficoltà invadere i nuovi mercati
Per nanismo delle imprese e la crisi che dipende anche da
Concorrenza di Paesi emergenti
Io parlano di una cosa specifica cioè il contributo che voglia dare
è
Un riferimento alla presenza di Brenda molto forti nel mio territorio ad alto potenziale di esportazione
Con un caso positivo è un caso negativo
Parlerò del settore moda e in particolare della pelletteria per quanto riguarda il tema positivo del fallimento di Richard Ginori per quanto riguarda
L'elemento negativo
Parto dal primo caso
Il primo caso cioè il Polo pelletteria
Sembra uscito da un libro di Gorza sugli materiale sul valore di materia
Cioè un prodotto Principato vale
Più o meno può valere dieci volte lo stesso prodotto senza griffe
Vuol dire che il valore del prodotto ed il significato simbolico che porta per il consumatore
Il prenda quindi insediate solo progettazione e distribuzione e commercializzazione del prodotto e quindi a tanto tranquillamente la possibilità di subappaltare la produzione in mille passaggi
Il rischio è immenso per un distretto perché questo sì questo significa che il brand può sfruttare tutte le capacità artigianali del territorio a basso prezzo
E senza preoccuparsi Igna ente di riproporre le ragioni stesse del suo insediamento in quel territorio
Cioè tratta il territorio comunale miniera
Da cui estrarre
Fino ad esaurimento ciò che gli serve
Questo rischio è molto grosso
E noi lo viviamo tutti i giorni cioè il tema è
Che un brand che arriva su un territorio fa fatturati e
Credibilità da favola e poi impoverire il tessuto materiale che gli fa il prodotto
Ciò nonostante il mondo e complesse produce alcune contraddizioni
Le collezioni
Sono sempre più veloci devono essere sempre più aggiornate
E questo costringe le filiere una certa prossimità rispetto al brand
La tutela del brand spesso come immagine costringe
Tutti quanti la Zeni aziende prenda cautelarsi per salvaguardarlo
E riprendere il controllo della filiera può essere un elemento di valore
In sostanza il tema è questo noi in un contesto così difficile è sempre rischioso abbiamo cercato con la contrattazione
Di costruire e di lavorare su quelle contraddizioni per garantire
La possibilità di uno sviluppo industriale che in per niente garantito in questo processo di ristrutturazione
Cioè
Costruiremo la gente un percorso di impegno per la tracciabilità la sostenibilità economica e sociale delle filiere
Tavoli di monitoraggio sulla sostenibilità economica stessa
Con incontri semestrali sui bilanci delle aziende di filiera
Fatta con le aziende leader e con le organizzazioni datoriali gestione dei picchi di lavoro ed è e quindi le stagionalità
In maniera tale davvero un sistema che costruisca flessibilità di lavoro di filiera e non scarichi quindi i picchi di lavoro direttamente sui subfornitori
Formazione di filiera accesso al credito con rating fatti su filiere produttive non sulla singola azienda
Tutti questi elementi sono elementi faticosi di una contrattazione
Che tende sostanzialmente a togliere in questa catena drammatica di subappalto
Di cui in cui l'azienda avrebbe mano libera riguardi depauperare il territorio
Di togliere quella parte di filiera che diventa grigia perché lo controlliamo più perché l'abbiamo persa abbiamo perso le ragioni del lavoro e al lavoro di qualità non perché le mani non sappiano fare il lavoro di qualità
Ma perché ovviamente abbiamo perso il controllo di quel lavoro abbiamo disperso è stato disintegrato in questa logica diciamo posporre bis
Cioè come diceva Susanna stamattina un cattivo lavoro produce scarsa produttività e su questa contraddizione con l'alta contrattazione dobbiamo costruire
Perché su questa contraddizione e con questi elementi di contrattazione abbiamo costruito dei percorsi in cui
Una scarsa sicurezza sul lavoro è stata reinserita in un percorso di tracciabilità e di visibilità è stata riportata in luce
Abbiamo ovviamente prodotto un contrasto all'illegalità perché l'illegalità produceva poteva produrre un danno a il brand ne abbiamo caricato con questa forma di contraddizione il brand
Dicendo è responsabilità vostra sarete voi macchiati delle nefandezze in questa filiera grigia stanno capitando
In sostanza
Se non si qualifica il lavoro con questo meccanismo quell'amore perso abbiamo perso un distretto abbiamo ammazzato ma non perché non produceva vantaggi
Economici ma perché semplicemente è stato sfruttato da chi poteva commercializza
Se questo è il tema è evidente che qui c'è un nodo di politica industriale che chiama tutti i soggetti e la politica a costruire le condizioni per cui
Un brand chiamato sul territorio debba riprodurre le condizioni del del del suo insediamento
Questo è il tema
Cioè noi dobbiamo sempre sfidare l'impresa a al vero rapporto col territorio
E a riprodurre le condizioni che che gli fanno produrre marginalità
E lo facciamo con la contrattazione caso Ginori l'opposto ignori un'azienda che ha un marchio che tutti conoscete per vent'anni nessuna ha speso una lira di qualificazione industriale una lira
L'esito ovviamente che l'azienda fallisce
Questa cosa avviene sostanzialmente Merlin curanza del territorio stesso è compreso anche secondo me delle parti sociali sindacali che dovevano dichiarare quello che stava avvenendo estere la vicenda la Ginori e all'asta per un fallimento
Se non troviamo l'imprenditore serio chiamo mensilità industriale che ricostruisce le ragioni di quel rapporto tra territorio e impresa in con investimenti e qualificazione industriale lesto e che qualcuno si sveglia al marchio
E
Fa vantaggio sul marchio e dopodiché saluto a tutti dopo un po'e si avvantaggia di nuovo qualcuno che su quei terreni vuole fare speculazione quindi rendita sul marchio rendita sul terreno e perdita dell'industria
Esatto opposto di quel processo diceva prima c'è l'alleanza
Delle esternalità del territorio con un'impresa che lederebbe riprodurre ed ha chiesto chiamata a responsabilità chiudo quindi dicendo io credo
Che
Questo sia il nodo anno dobbiamo affrontare le politiche industriali costruire insieme alla politica alle imprese questi elementi di sistema di messa in circonda riproduzione del valore che il territorio assorbisse altrimenti siamo solo preda
Di impresa che vogliono
Che vogliono con questa modalità proporsi
E dico quel
Sto noi questa operazione la facciamo attraverso la contrattazione traslazione contrattuale in prima istanza a gestendo le ristrutturazioni attraverso il dibattito ne suscitiamo
Con questo meccanismo e
Ecco la contrattazione siamo in campo sul dibattito la sostanza è questa meno l'altra operazione
Io ho notato nel nostro modo di tutelare i lavoratori
Ma anche la sfida che lanciamo al sistema Paese per qualificarlo e alla politica per costruire insieme a lei il futuro di questo Paese
Grazie a Bernardo diamo la parola Emilio Viafora e si prepari Gianni forte segretario generale delle Puglie
Prende ora la parola inizia gli affaracci io il Generale net BN aumenta non subito dopo dirmi il segretario Menna Puglia siamo indiretta a Radio articolo uno
La relazione di Susanna
Ha dato a mio avviso il senso alto e la proposta che la CGIL avanza
Per una vera e propria ricostruzione del Paese partendo dal lavoro
Ciò offerto un quadro di insieme innovativo
E di profondo cambiamento
Tutto il contrario della caricatura conservatrice che ci vorrebbe a più chiare
Proprio conservatore Presidente del Consiglio
Del tutto condivisibile non è solo l'insieme delle proposto la loro coerenza e concretezza
Ma anche i livelli su cui agire per dargli gambe
Più Europa
Nel mentre in Europa si sono aperti processi divaricazione che faremo male a sottovalutare penso per esempio alla discussione che si è aperta Inghilterra
Un nuovo intervento pubblico in economia il territorio
Ed è proprio dentro questo schema consapevoli del ruolo che possono svolgere anche le Regioni e per quanto riguarda il vento il suo sistema finanziario dei compiti delle casse
Pluralismo
Oltre che della fiscalità regionale
Che abbiamo proposto il piano regionale del lavoro in Veneto lo scorso diciotto dicembre
Esso nasce dalla necessità di dare risposta alla più grave crisi
Alla più grave emergenza sociale e produttiva che sta vivendo la seconda Regione manifatturiera del Paese la prima nel turismo la quarta economia italiana
Emergenza che può essere riassunti in pochi dati
Si sono persi circa novanta mila occupati sono centoquaranta mila i disoccupati il PIL regionale segni un calo del due mila e dodici del due per cento la disoccupazione giovanile
O magari fa sorridere i compagni vere
Che vengono dalle mie terre dal Mezzogiorno al venticinque per cento ed un calo della produzione industriale
A tutto ciò si aggiunge
Una caduta del lavoro a tempo indeterminato ad una crescita di lavoro precario soprattutto quello a chiamata
In questo quadro si colloca la proposta del Piano del lavoro regionale
Per dare una risposta di sistema che oltre a distruggere l'economia regionale sta erodendo quella coesione sociale che è stata una componente strategica di quello che veniva definito modello Nordest
Siamo partiti dalla buona occupazione per affrontare i cambiamenti radicali che investono la Regione e il Veneto il futuro
La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti di le trasformazioni dati in atto danno senso al complesso delle scelte che abbiamo perché facciamo col vostro piano del lavoro
Sapendo che spetta alla CGIL farsi promotrice
Di una proposta che affronti l'emergenza guardando al futuro del Paese della Regione a cominciare dal suo sistema produttivo dalla valorizzazione e salvaguardia del territorio e dalla qualità del Guelfa due
L'ambizione
E quella di intervenire indicare un senso di marcia preciso che affronti i nodi strutturali
Nella consapevolezza che non si accetta e ricche ha non solo sui consumi e produce beni materiali ma anche se valorizza e promuove quelli materiali che arricchiscono il sapere la conoscenza i valori culturali della persona e della società
Tutto ciò è tanto più necessario perché la crisi aperte ma gli è sempre più larga la crescita di una con le mille cale in importanti settori dell'economia regionale
Alimentando nuove insicurezze nella società
Perciò la difesa della legalità non può che partire dal lavoro dalla sua valorizzazione dal contrasta ogni forma di illegalità nella prestazione lavorativa dalla lotta al lavoro sommerso al lavoro nero
Alla crisi si risponde è un nuovo passo per la crescita sarà possibile
Se si costruisce non solo un nuovo compromesso sociale
Ma anche se saremo capaci di definire una nuova sostenibilità economica sociale e ambientale
L'obiettivo deve essere quello di ripensare il modello produttivo
Che eviti di contrapporre lavoro e ambiente
Il territorio e per sua natura un bene non riproducibile
La sua compromissione un fatto di reversibile perciò il suo recupero la messa in sicurezza possono essere devono essere
Un formidabile fattore per mettere al lavoro non solo migliaia di lavoratori ma per riconvertire un pezzo del sistema delle imprese investire in innovazione di processi di prodotto
Investire in nuovi io materiali biotecnologici
L'altra scelta che compiamo in modo netto e quello della centralità del Guelfa allora dunque fare inclusivo
Ciò richiede un vero e proprio salto di paradigma considerando le politiche sociali certo dentro un quadro di rinnovamento di razionalizzazione come una componente per la crescita economica e non come un costo
Perciò
Le nostre politiche per il lavoro passerà attraverso la crescita del fattore dalla conoscenza
Investire su di essa e fondamentale per ridurre la diseguaglianza dare prospettiva alle nove generazione per una buona occupazione
Laddove esso questi fattori si può dare risposta
Alla crisi del modello manifatturiere industriale del Veneto ma io penso a quello dell'intero Paese
Che deve superare il suo nanismo
La bassa capitalizzazione
E puntare sempre più
Sull'allungamento di specializzazione le filiere produttive sulla capacità di innovazione di ricerca
Di guardare e cioè oltre i confini sono Iantorno nazionale dei confini sopravvenute ragioni dei confini e sull'area vorrebbero nei vari confini ma chiaramente ragionevole infine si aggraverebbero tranquilli come si aggraverebbero ai movimenti allegato
Connessi all'allora nell'ordine California di avere anche questione di insieme senza la quale il sistema economico e sociale non evolve ma declina
Declina e secondo me
Puoi declinare in modo irreversibile
Perciò la nostra proposta vuole interloquire chiamare a un ruolo attivo l'insieme delle istituzioni le forze produttive quella della ricerca dell'università della cultura il nostro obiettivo è quello di un Paese più solidale moderne inclusivo
Che deve dare speranza lavoro possibilità di autorizzato autorealizzazione alle giovani ai giovani
Che vivono il rischio
Di un vuoto esistenziale perché non vedono davanti a loro quelle sicurezze di cui hanno bisogno
Io penso al Piano del lavoro così
Penso al piano di lavoro di cui qui si stanno enucleato le priorità di fondo
Come una nuova frontiera nella consapevolezza che il futuro non è fuori di noi
Ma nella capacità di moli militare tutte le energie positive di cui è ricco questo Paese a partire quel da quelle delle lavoratrici e dei lavoratori italiani
In questo quadro deve essere affrontato il problema di come ricostruiamo un'autonoma iniziativa della rappresentanza sociale
Ciò pone anche a noi lo voglio dire dopo gli interventi che abbiamo sentito di autorevolissimi esponenti politici che si candidano al Governo del Paese dicevo pone anche a noi alcuni problemi
Non possiamo chiedere
Come ho sentito fare anche in qualche intervento alla politica e alla città e ANAS legislatore
La cancellazione di norme
Da noi non condivise
Legge sulla rappresentanza e democrazia
Rivendicare giustamente la nostra autonomia la nostra autonoma funzione generale di rappresentanza
E non affrontare contemporaneamente come ricostruire un equilibrio tra contrattazione legislazione sarebbe
Una sorta di autolimitazione della nostra capacità l'intervento di essere un soggetto che produce
E a fare avanzare un quadro normativo e legislativo
E dentro questo quadro come recuperiamo eccome coniughiamo
Un nuovo compromesso che non consegna la sola politica la regolazione dei rapporti tra sindacati e tra questi e le controparti
Chiudendo mi pare che Susanna abbia posto nel modo giusto una politica di sistema di cui avremmo bisogno per generare lavoro e buona e qualificata occupazione
Un
Accordo di sistema deve anche a però affrontare le questioni del modello contrattuale della rappresentanza e della democrazia
Per questo mi pare di poter dire
Forse non sarà troppo popolare
Che come sempre abbiamo fatto e come fece anche Di Vittorio dopo la rottura del Sindacato unitario
Come si ed abbiamo fatto nella nostra storia anche oggi
Nel massimo di rottura con CISL e UIL di cui non ho mai sentito parlare in questa nostra assise spetti anche a noi una proposta innovativa
Tentare di ricostruì di ricostruire
Quel minimo di unità
Chi può dare più forza le ragioni delle lavoratrici e dei pensionati
Non è
E non può essere vissuta
Come
Una concessione agli altri
Ma è un nostro
Atto di coraggio deve essere un mostro atto di coraggio
Capisco che è difficile ma non possiamo
Non farci la prova e queste serata sempre la grande forza della CGIL
Quella di saper partire anche dai punti più bassi davvero oppure più profonde
Per poter
Ricostruire la forza della lavoratrici e dei lavoratori
Perché in questi anni è vero che abbiamo subito un'aggressione ma abbiamo pagato un prezzo a questa divisione e l'hanno pagata soprattutto i lavoratori e le lavoratrici
Agli interlocutori politici che non ci sono
Vorrei rivolgere un solo messaggio
I lavoratori e lavoratrici italiani in questi anni hanno affrontato grandi sacrifici
Credo no e pensano che una svolta una nuova fase politica e possibile ed è necessario a questo Paese
Non è la prima volta che le forze progressiste di questo Paese sono Campria sono chiamate ad un compito di questo tipo
Mi voglio augurare che questa volta contrariamente
Al passato
Le ragioni dell'unità
Di quello schieramento prevalgano rispetterò alle logiche di identità
Non possiamo permetterci di fallire perché non fallirebbe una legislatura fallirebbe un intero percorso fallirebbe una prospettiva a cui noi non possiamo e non vogliamo rinunciare
Grazie milioni in mio onore via farà segretario
Generale della CGIL indenne veneta prende ora la parola Gianni forte il Segretario generale della CGIL bella Puglia
E siamo indiretta a Radio articolo uno attorno
Nel presentare
Questo piano del lavoro dobbiamo stare attenti anche
Alla definizione chiediamo perché non può essere il piano del lavoro
Della CGIL lo dobbiamo presentare come il piano del lavoro che la CGIL propone al Paese
Io sottolineo a tutto il Paese
Perché questo è l'elemento centrale del Piano che secondo me va valorizzato con maggiore forza
Perché all'osservatore disattento prevenuto può risultare dalla lettura del nostro documento che
La proposta sul Mezzogiorno possa
Essere ritenuta debole invece non è così
Perché
Anche attraverso le parole di Susanna nella relazione
Vogliamo far passare l'idea
Che il sud per recuperare il suo divario
Il grafico che presenta su molti terreni quello della
Qualità della vita dello sviluppo del sistema industriale
Del sistema di welfare
Ha bisogno di una strategia di sviluppo complessiva del Paese
Dentro la quale deve starci il sud
Quel sud con le sue debolezze
Più o meno distribuite su tutto il territorio
Del Mezzogiorno in maniera più o meno omogenea
Ma anche con i tanti punti di forza che al Mezzogiorno
Punti di forza che non sono pochi
Con tutte le sue potenzialità
Penso a contributo che dà il Mezzogiorno al sistema Paese
Sul campo della portualità dell'Energia
Per la chimica del petrolio
Ma penso anche a settori
Che sono strategici per il Paese
Non doveva scoppiare
Il caso dell'IRBA per accorgercene che la siderurgia che vuol dire Taranto perché ormai la siderurgia ettaro alcune sono Taranto
Forse un settore decisivo per la tenuta del sistema
Del sistema industriale
E allora
Se così è
E ci sono queste potenzialità da difendere che ci sono settori strategici da difendere lo Stato non può stare a guardare e io penso che il caso Taranto e dell'Ilva di Taranto rappresenti il modo per affermare quella nostra idea
Che lo Stato di fronte alla crisi
Devi impari NARS di più le mani
Deve stare nei processi deve guidare il processo
E allora in una situazione in cui
La siderurgia così come abbiamo detto diventa centrale vitale allora dobbiamo fare di tutto per salvarla
Per salvare uno stabilimento che a prescindere da Riva e dal ruolo che la famiglia arriva potrà continuare a
A a svolgere sia mantenuto su quel territorio
E allora certi si tratta di pensare a un'altra soluzione
Le cose che diceva Landini li abbiamo già cominciate
A a mettere
Come dire al lanciarle nella discussione
Cioè di guardare oltre l'IVA di guardare oltre la famiglia arriva
E non solo perché come diceva Landini
Tutta la famiglia ormai agli arresti
Non è solo quello l'elemento
Ma perché
Si è interrotto e c'è stato un corto circuito fra
Il gruppo imprenditoriale della città questo è l'elemento che dobbiamo mettere al centro della discussione la famiglia è screditata
Non è accettata chiudo la città più che lo stabilimento la città non accetta la famiglia arriva
E allora questo è il punto centrale se vogliamo continuare a mantenere all'impresa
E quando parlo dell'impresa non mi riferisco solo all'IVA ma tutta quell'impresa pesante che ci è stata propinata nel corso degli anni dal Mezzogiorno
Attraverso anche lo scambio ambiente lavoro perché era più facile nel sud farà accettare qualsiasi industrie quasi si tipo di impatto ambientale
Allora se vogliamo mantenere questo insediamento industriale perché è necessario mantenerlo perché altrimenti il Mezzogiorno non avrebbe sbocco perché senza dall'industria non esiste un sistema di sviluppo degno di questo nome a mezzogiorno
Se vogliamo mantenere questa questo sistema industriale io penso
Che bisogna pensare a forme alternative anche di gestione
Che possano fondamentalmente recuperare il clima di fiducia
Con la città e questo è un problema che dobbiamo assumere noi che non possiamo lasciare solo ha forse che molto spesso possono assumere posizioni
Eversive o antindustriali liste
Perché si è si alimenta questo sentimento il risultato è che la città lecita i territori si rivoltano contro la Fabre contro le fabbriche contro gli insediamenti industriali
Ed è questo è un rischio che noi non possiamo non possiamo correre
Quindi io ritengo che su questi artisti questi temi della sostenibilità perché guardate non possiamo parlare di green economy e poi continuare a crederci industrie che sputano veleno
Che inquinano con i loro scarichi che non si sa che fine fanno i rifiuti industriali dobbiamo porci questi problemi a partire dalla contrattazione
Perché li dobbiamo fare i nostri perché altrimenti le imprese saranno sempre più tentate di inseguire
Modelli
In altri Paesi dove su queste tematiche c'è più flessibilità
Ha quindi dobbiamo fare nostre questi problemi io penso che il nostro piano
Che il piano del lavoro che proponiamo al Paese abbia questa caratteristica abbia questa pecunia
Età
Nei contenuti nell'impianto quando parliamo di un nuovo modello di sviluppo di cui abbiamo bisogno quando parliamo di un nuovo modello di business Lupo ci riferiamo anche
A quel modello di sviluppo chiaro reso il Mezzogiorno sempre più debole sempre più subalterno
E sempre più un allegato in una posizione molto marginale
Sempre più
Distante dal resto dal resto del Paese
Quindi mettere in discussione il modello di sviluppo vuol dire affrontare le incongruenze che sono alla base del nostro sistema
E qui i affrontare anche le questioni che sono centrali abbiamo detto la politica industriale decisiva ma anche le questioni sociali riferite anche al deficit
Del sistema di formazione del si abbia la conoscenza con i tanti giovani che non studiano più perché purtroppo appartengono a famiglie che non se lo possono permettere
E quei giovani che studiano che scappano dal Mezzogiorno e che lo impoveriscono dal punto di vista sociale
E poi c'è tutta la partita dal voler fare
Guardate sulle questioni della sanità noi ci giochiamo una partita
Decisiva
Se vogliamo mantenere credibilità nei confronti dello Stato capace di fornire servizi
è quello se il servizio sanitario per me e il servizio decisivo che dà fiducia i cittadini che li rassicura che li fa uscire da una condizione di paura
Ma ormai il nostro sistema sanitario allo spazio
Noi siamo la Regione che abbiamo solo un piano di rientro altre sono commissariate
Ma nel momento in cui le risorse non ci solo ci bloccano il turnover non è possibile attivare nuovi servizi le liste di attesa si allungano
Ormai per ottenere una prestazione la devi solo pagare
E allora possiamo rassegnarci a quest'idea che va incontro a chi ha l'esigenza dei più forti non certamente
Ai ai più deboli che hanno bisogno del servizio sanitario per tutelare
Il
Diritto fondamentale che il diritto alla salute
E poiché tutta la parte che riguarda le crisi la gestione delle crisi
La questione degli ammortizzatori sociali guardate se non arrivano i soldi per gli ammortizzatori sociali e non per il due mila tredici per coprire i buoni e dodici perché ci sono persone che hanno avuto i soldi fino a giugno fino al luglio e che sono scoperti e sono senza lavoro è senza reddito
Ma come si affronta il futuro se quelle persone che sono ormai i margini dal mondo del lavoro che sono lì sempre più spinti verso l'esterno non hanno davanti al loro la prospettiva almeno di sostegno al reddito oltre a quella per l'è centrale che quella del di soddisfare il bisogno di lavoro e penso a quel lavoro sempre più povero a quegli appalti che si rinnovano continuano ente e riducono sempre più lavoro è il risultato di un disinvestimento da parte dello Stato del pubblico abbiamo detto
Le risorse sono mancate non sono mancate perché sia stata solo una congiuntura che non si poteva frenare no perché è stata una scelta
Perché queste politiche di rigore
Non sono state una calamità naturale li hanno volute quegli uomini che hanno scelto gli utilizzare quella leva
Allora le risorse sono decisive e chiudo
Abbiamo detto lo diciamo nel documento alcune cose la dieta che il ministro barca e io le condivido
Non bastano i fondi strutturali
C'è bisogno di spesa ordinaria
E nel sud non ce la si può cavare con i fondi strutturali e poi vengono utilizzate anche male e c'è tutto un altro ragionamento da fare
Perché l'ordinarietà serve a dare i servizi tentare serviamo metterei condizioni le amministrazioni locali di
Mettere in campo quello che diceva Bersani i piccoli cantieri che sono quelli che si attivano subito perché le grandi opere ahimè non hanno una funzione anticiclica
A rispetto a alle piccole opere che comunque danno impulso immediato all'economia in epoca di crisi
Quindi c'è bisogno di spesa ordinaria di destinare risorse
E non è vero che la spesa nel Mezzogiorno improduttiva la Banca d'Italia dice che per ogni euro speso nel Mezzogiorno c'è un ritorno nel Paese del lunga quaranta per cento a differenza dell'Euro speso al nord che ha un ritorno dell'uno e dieci
Quindi è più produttiva la speso nel Mezzogiorno
E poi c'è certo
Per tutta la partita dei fondi strutturali
Alcune cose le diciamo
Io sono del parere che la l'impostazione che dobbiamo dare nella programmazione due mila quattordici due mila venti deve sull'impostazione diverso
Un'impostazione in epoca di crisi
Che metta al centro fra i risultati attesi
La questione del lavoro non è possibile che alla fine di questo ciclo di programmazione non esiste un dato rispetto all'occupazione prodotta dai miliardi che sono stati spesi a volte sia a volte no a volte male
Sui fondi strutturali
La questione dell'occupazione deve essere centrale
Così come il progetto deve essere centrale rispetto I documenti programmatici che a volte rimangono sulla carta e di buoni intendimenti che rimangono sulla carta e non trovano riscontro nella realtà
Dobbiamo dare un'impronta diversa io sono fiducioso che l'un con un Governo diverso
Si possa contribuire anche sul tavolo europeo intanto a non ridurre le risorse perché le questioni in discussione in questi in questi giorni
Sulla presule politiche di bilancio a livello europeo non depongono favorevolmente ma anche per
Dare una svolta rispetto alla qualità della spesa
Grazie Gianni la parola a Pavia Scalchetti per l'ultimo intervento
Prende ora la parola Tania caschetti per segretaria generale della Camera del lavoro di Modena per l'ultimo intervento della prima giornata della conferenza di programma della CGIL
Io penso che
In questo piano per il lavoro ci sia un'idea forte
Che deve essere maggiormente valorizzata anche tra di noi
Che è quella della necessità di un cambio di paradigma
Cambio di paradigma che presuppone una discontinuità forte nei modelli sociali ed economici che hanno dominato negli ultimi venti anni
Se questo è non darei
Così per scontato come dire l'impegno e quanto noi ci giochiamo in una prospettiva in un cambio di prospettiva in una proposta forte che lanciamo al nostro Paese
Credo che questo cambio di paradigma si fondi su alcuni principi
Che vorrei richiamare
E che sono principi ancora nonostante anche interventi insomma che mi hanno favorevolmente colpita
Di oggi dei gli attori politici che si candidano governare il Paese sono principi ancora troppo estranei al dibattito elettorale di questi giorni
Il primo principio e che senza il lavoro non si ricostruisce niente del resto e quindi bisogna partire da lì
L'altro principio è che
è il lavoro ma non qualunque lavoro il lavoro che noi abbiamo scritto
Deve essere dignitoso contrattualizzato retribuito l'unica via che può generare processi di riduzione della disuguaglianza e di inclusione sociale
è il lavoro la difesa di quello che c'è e la creazione di nuovo lavoro che può essere la via per uscire da una crisi in cui nulla sarà più come prima
Credo
Che noi
Dobbiamo avere la consapevolezza che la proposta che consegniamo
E che anche nei territori saremmo chiamati insomma a discutere coinvolgendo sollecitando costringendo a una discussione i nostri interlocutori il sistema dell'impresa le istituzioni e la politica
Abbiamo un forte respiro strategico io credo che il Paese di questo respiro strategico mi abbia un bisogno straordinario
E sulla necessità di riprogettare riprogrammare su basi viversi gli assetti economici e sociali in primis intervenendo su quella che io
Vedo come uno dei rischi prevalenti insomma e più immediati che è il rischio di una forte ben deospedalizzazione del nostro
Del nostro Stato non vedo ancora la giusta attenzione soprattutto da parte del sistema dell'impresa è troppo legato alloggi
Io o oggi insomma voglio anche rappresentare un terreno territorio quello emiliano e la Provincia di Modena in modo particolare in quello emiliano
Che otto mesi fa è stata colpita da un sisma terribile terrificante noi siamo un Paese insomma in cui disastri naturali le calamità
Quelle vere o quelle prodotte dalla disattenzione dall'incuria
Spesso vengono dimenticate c'è stata una forte solidarietà ma poi soprattutto sul dopo su come si reagisce al di là dell'emergenza non abbiamo sempre la giusta attenzione
L'Emilia è una zona questo terremoto e particolare particolare più di più di altri insomma segna delle innovazioni che si costringeranno a ragionare
Perché ha colpito una zona ad altissima in disprezzo azione che produce quasi il due per cento del PIL nazionale una zona con oltre il quattordici per cento di popolazione immigrata che ha costruito diciamo la sua permanenza nel
Nostro territorio e beni integrata
Un terremoto che
è avvenuto quando come dire c'era già una crisi fortissima che metteva a repentaglio la tenuta del sistema produttivo ed economico
Un territorio che per anni ha conosciuto una tassi di disoccupazione solo fisiologici e che oggi a
Purtroppo gli stessi dati che vengono riscontrati
Nella media delle nel dato
Del dato nazionale
Ci soffermiamo sui numeri delle volte diciotto mila bambini e ragazzi fuori dalle scuole che sono ritornati in premi e sia una situazione di quasi normalità oltre venticinque mila abitazioni civili
Insomma che non sono state sono state danneggiate trentatré mila laboratori a maggio in cassa integrazione per sisma che si sono aggiunti alle casse integrazioni e alle
Difficoltà Gian somma che il nostro territorio stava vivendo
A volte bisogna viverle vederle certe cose per capire quanto nell'impatto delle persone che noi proviamo a rappresentare cambiano gli scenari e i paradigmi
Noi oggi ragioniamo di una fase post-emergenza abbiamo spesso usato il termine
L'emergenza è stata una una fase quasi eroica insomma la la dico così nel vero senso della parola c'è stata indubbiamente paura fuga incertezza ma c'è stata anche tanta solidarietà
Tanto senso di comunità e ottanta costruzione di nuove e inedite reti sociali e dici e di forze civiche che sono quelle sulle quali occorreva costruire i capi progetto di cambiamento anche per il futuro
Abbiamo misurato la qualità della risposta pubblica
La fondamentali età dell'intervento pubblico a tutela delle fasce più deboli della popolazione e abbiamo misurato anche una capacità delle istituzioni
Di stare vicino ai territori di costruire con il territorio diciamo la risposta emergenziale
Nel territorio che spesso definiamo noi per primi sono con un po'di orgoglio da emiliani diciamo il territorio dell'eccellenza insomma e della capacità della forza di farcela da soli
è successo che sono crollati i tetti dei capannoni appoggiati non incernierati
è un'immagine chiameremo colpisce molto l'ho letta in un testo undici un profilo di una professoressa universitaria noi abbiamo ma finali delle più alte tecnologie che sono sopravvissuti e ciò che è crollato è il capannone intorno insomma
Io penso che il piano per il lavoro sia uno strumento che nel nostro territorio
Possa
Come dire consentire un ragionamento forte alto chiamare ha una responsabilità e a una necessità di cambiamento perché l'Emilia anche le miglia anche il territorio modenese o
Chiamato a ripensare il suo sviluppo e a riprogettare un nuovo modello di sostenibilità dal punto di vista ambientale economico e sociale non possiamo pensare di tornare quelli che eravamo quelli che eravamo prima
Il piano per il lavoro a fra le sue priorità quelli della messa in sicurezza del territorio ma anche del recupero del patrimonio storico e culturale e questo parla moltissimo a un territorio che ha visto cadere i simboli
Della propria identità
Io credo che qui ci sia una grande opportunità di lavoro ma soprattutto una grande sfida per ripensare gli spazi e di vivibilità
Dovremo ragionare di come lo sviluppo e l'innovazione si coniugano con il rispetto delle norme di sicurezza e di legalità
Con il rispetto dell'ambiente di come lo sviluppo debba accompagnare e supportare e non sacrificare l'integrazione sociale e i diritti dei lavoratori questo è stato
Quello su cui anche il modello emiliano non ha Recco negli ultimi negli ultimi anni per fare questo serve una politica forte io penso che noi abbiamo
Un bisogno estremo di buona politica non di antipolitica ma abbiamo bisogno di costruire delle relazioni delle alleanze e anche di costruire insieme un'idea di Progetto diverso
Ci sono stati dei limiti ci sono ancora nella fase della dell'inizio della ricostruzione ma credo che sia importante sia stato importante affidare la gestione dell'emergenza al Commissario straordinario al Presidente la Regione Errani ai sindaci
Ha dato risultati significativi rapporto stretto con la popolazione del territorio e con il territorio per la ricostruzione e questi risultati non vanno dispersi
C'è un tema
Che nel piano per il lavoro è oggetto del
Come dire di una delle grandi riforme strutturali che credo sarà uno dei temi su cui dovremo consenta alla nostra attenzione quello delle vie della legalità
Tanto del cambio di passo per il nostro Paese deve fare
è legato alla necessità di ripristinare il controllo della legalità nel ciclo economico
Noi abbiamo visto le Linee guida antimafia abbiamo sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna importanti protocolli di legalità ma siamo in una situazione in cui stanno per partire nel nostro territorio partiranno forse una
Percentuali di quasi trenta quaranta mila cantieri una percentuali inedita che noi non vediamo mediamente neanche in otto dieci anni
Su questi occorrerà attenere l'alta l'attenzione perché uno dei primi fenomeni che abbiamo visto è le aumento esponenziale delle partite IVA in edilizia
Nonostante tutti questi strumenti che approviamo su quali proviamo a raccordarci e quindi il tema del
Rifiuto delle nel massimo ribasso negli appalti della congruità del costo del lavoro con i contratti sindacali della tracciabilità dei pagamenti
Del contrasto al lavoro nero al moderno caporalato che vediamo anche noi delle liste bianche Verratti mi dica di di legalità non devono essere
Visti come ancora troppo spesso vengono visti come ostacoli di burocrazia ma devono essere assunti dalla società civile dalla comunità quelle unità possibilità
Per
Ripensare un modello di sviluppo
Ricostruire riprogettare ha anche un intreccio forte fra il lavoro e sapere e questo è il ruolo sul quale noi possiamo coinvolgere anche le giovani generazioni molto attive nel territorio
Rispetto all'aiutarli a riprendersi il futuro studiando e Natalia e analizzando e contribuendo a ricostruire il loro territorio
Penso che nei prossimi mesi questo sarà il terreno di lavoro prioritario sul quale anche come dire nella nostra provincia proveremo a lavorare
Ma penso anche il piano per il lavoro sarà credibile
Se riusciremo a calarlo maggiormente il più possibile nella realtà
Nella rivendicazione contrattuale di categoria e confederale come strumento che può rispondere a un'idea di Paese e quindi delineare una prospettiva diversa
Ma anche come strumento capace di rispondere alla frantumazione sociale e alle solitudini delle molte persone
Che noi rappresentiamo
In assenza di questa capacità rischiamo per il corporativismo e l'aziendalismo siano prevalenti come risposta anche per le persone che noi rappresentiamo perché rischiano di essere visti come l'unica soluzione possibile
Cristina chi
Quella proposta che noi
Consegniamo al Paese che la CGIL consegna al Paese
Si giochi anche la necessità di una maggiore confederali TAC che ci viene chiesta nel nostro agire per essere soggetto in grado
Di giocare un ruolo nella ricomposizione delle condizioni fra i lavoratori ma anche fra il lavoro e non lavoro cioè fra le condizioni di vita dei lavoratori fuori e dentro i luoghi di lavoro
Maggiore confederali Thanou significa un ruolo più forte della Confederazione significa che lavoriamo insieme e costruiamo insieme dal basso
Quella capacità
Che le organizzazioni sindacali la CIGL in primis a
Di rappresentare le condizioni delle persone che rappresenta in questo senso io fuori il ruolo dei corpi intermedi della rappresentanza è un valore è una risorsa non può mai essere considerato un ostacolo
Penso che non ci sia niente di conservatore nel piano per il lavoro che noi oggi presentiamo penso che sia
Una sfida impegnativa anche per il gruppo dirigente della nostra organizzazione perché su questo noi ci giocheremo credo non solo un futuro a breve e medio termine ma i prossimi anni del nostro impegno
Noi in
Noi ringraziamo Tania che ha avuto anche la capacità di raccogliere l'attenzione della sala quindi è stata brava tre volte da questo punto di vista
Di ricordo domani mattina l'inizio dei lavori alle nove e l'inizio
Degli interventi sarà di
Serena Sorrentino quindi vi prego di essere qui già alle nove domani mattina buona serata a tutti