"Generazione contro: movimento studenti, rivoluzione delle donne"

Poco de possiamo cominciare scusandoci per il ritardo allora mille novecentosettantasette Hunan generazione cru contro il movimento degli studenti il movimento delle donne
Abbiamo questa sera con noi per discutere di questo tema dalla mia destra Massimo D'Alema coordinatore della segreteria del PC e segretario della FGCI nel settantasette Mickey Staderini
Del movimento delle donne Romano e alla mia sinistra Diego beni di Berardino francese o Berardi che più noto a tutti come Bifo anche loro fra i protagonisti di quel movimento
Nel mille novecentosettantasette
Allora il settantasette credo ancora oggi una materia incandescente importante tredici anni dopo è un punto di snodo decisivo
Non solo per capire quel decennio il decennio degli anni settanta ma per tutta la storia successiva
E particolare importante per chi oggi si pone si propone di chiare infette di capire la storia del rapporto fra giovani e Partito Comunista Faggioni e sinistra
Ma e credo che sia oggi soprattutto al più importante e decisivo non solo recuperare una memoria
Di quegli anni e dunque i fatti ma anche soprattutto discutere confrontarsi eventualmente dissentire ecco credo che sia importante perché è importante capire
Credo soprattutto per chi aveva cinque o dieci anni nel settantasette allora
E per chi e poi ha cominciato a far politica dopo negli anni Ottanta dei movimenti pacifisti ambientalisti onde il movimento della pantera ecco quindi io credo che ci sia è un po'il filo della memoria individuale per tutti noi anche per chi allora aveva quindici anni per chi presenta si ricorda io ricordo bene quel settanta sette che forse è cominciato prima del settantasette che forse è cominciato il di l'all'indomani del venti giugno con un netto mutamento di clima e cioè una spinta forte che qui ha del biennio della dei referendum che quella del biennio della vittoria elettorale il settantacinque che arriva fino alla vintage nel settantasei che era un momento di grandi speranze
Individuali e collettive di una consapevolezza di una possibilità di una svolta
Dietro l'angolo io ricordo personalmente ancora bene mi è rimasto impresso nella memoria quel titolo del Quotidiano dei lavoratori che allora era l'organo di uno dei gruppi
La nuova sinistra avanguardia operaia che diceva Primo maggio settantasei l'ultimo con la DC o ancora le assemblee dove si discuteva
Cosa fare dopo il venti giugno cioè quando si dava per scontato che la sinistra avrebbe preso il cinquantadue cinquantatré per cento dei voti e quindi come avrebbe dovuto gestire quella vittoria
E invece no invece le cose andarono in modo diverso il venti giugno la DC si confermò il partito del trentotto per cento nonostante sembrasse nel senso comune della gente soprattutto dei giovani
Che ormai gli era venuta l'ora era scoccata l'ora del cambiamento di una possibile il concretizzarsi di una radicale possibilità di cambiamento per il bel per il nostro Paese quindi dicevo
Il settantasette cominciato prima del settantasette il venti giugno con questo mutamento di clima avvertibile avvertibile credo per tutti
Tanti altri segnali Parco Lambro la festa della FIGC a Ravenna
Le auto i dottori eccetera il congresso di Lotta continua del novembre del settantasei che segna un altro punto importante probabilmente che quello dello scioglimento e la decisione di autoscioglimento
Di una delle organizzazioni storiche
Della nuova sinistre assieme
Come si dice il portato ma critica della politica che da allora comincia a manifestarsi a farsi forte credo che anche qui c'è un ruolo particolare giocato dal movimento delle donne dalla critica del movimento delle donne a quelle forme a cui i modi di fare politica
Poi evidentemente la solidarietà nazionale
Poi tutto quello che accade in quei ministri in quelle settimane convulse il manifestarsi l'esplodere improvviso
Di questo movimento diverso di questo movimento che segna un momento di critica e poi di rottura con la sinistra e con il Partito comunista con un movimento che è rottura e critica
Anche e soprattutto delle forme della politica con di cui la sinistra ha vissuto fino all'ora
è un momento di critica e linguaggi della politica si contesta la definizione stessa di liberare si contesta i litigi e imminenti di quella che era stata fare politica anche a sinistra allora e quindi appunto c'è momento assieme di riflessione e e io credo di difficoltà che da allora si snoda nel rapporto fra giovani e sinistra
Ma io credo che su questo possiamo riflettere oggi con i nostri ospiti io credo che soprattutto possiamo fare una domanda
E faccio una domanda dove è quella generazione adesso cosa resta è quanto resta di quell'esperienza di quelle domande di quelle provocazioni
E quanto è rimasto in quanto ha sedimentato io credo in tutto quello che è venuto dopo quanto c'era per esempio
In quello che in quel momento che segna la rottura uno scita piena dagli anni di piombo cioè il momento pacifista l'ottobre dell'ottantuno con la prima grande manifestazione di piazza pacifista
Dunque il nuovo ragionare sulle forme e modi la politica con quel ragionare sulla non violenza sulla scelta della non violenza non come scelta etica come scelta politica
Quanto è rimasto di quelle domande
Durante quegli anni fino all'inizio degli anni Ottanta ecco io credo che sia un po'queste alcune delle riflessione assieme alle altre assieme a quelle che ci proporrete voi in cui possiamo discutere oggi con i nostri ospiti
Questa sera allora io ho vorrei cominciare dando la parola per una primo giro Boy
Faremo dibattito domande le questioni che verranno poste cominciano i gomiti stabile
Prendo scaraventata immediatamente
Dunque io più che un giudizio politico difficilissimo secondo me oggi perché passati tredici anni soltanto in un certo senso ma mi sembrano cento
E mi sembra che alcune domande di allora sono ancora irrisolte
Più che un giudizio politico che
Potete
Forse farvi anche quelli che non giovani anche leggendo libri
Sul Periodo vorrei raccontarvi come ho vissuto io quell'anno partendo un po'dapprima è un po'da dopo e arrivando un po'dopo diciamo
Ecco
Prima c'era stato l'esplodere del movimento femminista degli anni settanta e nel settantasei e anche settantasette io direi che senz'altro era al suo massimo di espansione
Le storiche femministe oggi dicono che il movimento femminista degli anni Settanta non nasce dopo il sessantotto su questa c'è stata un'grosso dibattito ma nasce prima perché per esempio Carla Lonzi fondatrice di Rivolta femminile lo fa nel sessantasei a Milano prima c'era stato anche il tema How the mistificazione anti autoritarismo che anche e prima del Sessantotto dunque
Che le idee se vogliamo possiamo risalire addirittura all'Ottocento al movimento di emancipazione per quanto riguarda il femminismo ma atteniamoci agli anni Settanta diciamo il movimento nasce prima comincia prima però è vero che le donne
Che poi
Allargando si rese nella diffusione sono donne anche che hanno fatto parte del movimento del sessantotto e che si è da allora via via allargato con scontri anche con i compagni dei gruppi del sessantotto la famosa definizione la rivolta contro l'essere angeli del ciclostile essere le compagnie delibere essere in secondo ordine eccetera hanno via via quindi donne sono andati aumentare il momento femminista
Venivano anche da quell'esperienza che vi hanno vissuto comunque anche
Con grande partecipazione non solo in negativo poi sulle cose che le donne rivendicavano ma anche con grande partecipazione Nostalgia
Questo per
Sul premettere poi alla reazione che ci sarà nel settantasette intanto il momento che mister andato crescendo il sei dicembre del settantasei per esempio c'è la prima in Italia grande manifestazione di sole donne per la porto in cui poi ci fu lo scontro
Con i compagni Lotta continua da cui poi la polemica di Rimini di cui parlavi tu
E
Per me il settantasette quindi anche la fine di questa espansione
Del momento e femminista direi che su questo anche quelle compagnie storiche che si occupano di questo periodo identificano in quel periodo nel settantasette del la fine di un'espansione diciamo numerica anche di un certo tipo
Di movimento femminista dalle comincia a quello che oggi chiamiamo degli anni ottanta che un'altra cosa a mio avviso un movimento delle donne più che momento femminista che si è io uso il termine istituzionalizzato nel senso che si è dato delle istituzioni
Per esempio subito dopo il settantasette nel settantotto si era sciolto il nostro collettivo quello in cui stavo io collettivo cultura si chiamava che insieme ad altri collettivi aveva la sede in via Germanico
Non so se qualcuno ricordava cioè prima ancora che ci fosse un punto centrale il Governo Vecchio che è stato nel settantotto soltanto poi il momento di incontro dei vari collettivi femministi romani dunque nel settantasei la situazione era in crescita
Vi erano collettivi a Roma in tutti i quartieri nefanda mo'una rivista che si chiamava differenze a Roma
Che era la rivista voleva essere dei collettivi femministi romani e nella pagina della copertina mettemmo la lista dei collettivi che c'erano allora di quartiere ed erano una venticinque collettivi di quartieri diversi in tutta Roma
Oltre ai nostri che erano più diciamo centrali sia appunto via Germanico sta nel quartiere Prati facevano capo il collettivo centro il Collettivo donne cultura
Il Collettivo donne politica Adone psicanalisi che così si chiamavano allora
E ci sentivamo molto al centro di una rivoluzione femminista
Quando scoppia in movimento universitario del settantasette
Questo ha perso il dibattito all'interno del nostro collettivo per esempio che si spaccò in due su che cosa
Tutte quante avevamo fumo colpite da questo movimento perché ci sembrava che proprio i contenuti che le donne proponevano la qualità della vita
La creatività penso a tutta la parte creativa gli indiani metropolitani quello forse di cui ci parleranno
Da soprattutto a Bologna
E anche gli autonomi che oggi in parte sono sinonimo di anche di violenza
Per fatti successi dopo il l'autonomia come idea della di una separazione della politica tradizionale ci sembrava simile a quello che dicevamo noi a tal punto e non solo a Roma ma anche penso a Milano Lea Melandri che è una femminista
Appunto tra le prime dell'epoca dei collettivi di Milano scrive nel suo libro L'infame originaria di essersi di essere andata un collettivo dei gruppi autonomi a intervenire come donna
Pensando di trovare un riscontro per queste idee di autonomia di gambe tra politica e di essersi poi trovata però come reazioni invece isolate di non essere affatto capita
E questo succederà dopo diciamo lì per lì ci fu questo entusiasmo vuoi perché Proni venivamo dal in gran parte dai movimento del sessantotto vuoi perché appunto ci sembrava che molti contenuti delle donne fossero passati in questo nuovo movimento
Però ci spacchiamo su un'altra cosa non sul condividere all'inizio questi punti ma sul come partecipare
Una grossa parte voleva immediatamente partecipare
Al movimento del settantasette è un'altra di cui facevo parte anch'io voleva mantenere l'autonomia di nove sulla rete cioè una separatezza che poteva però non solo per verificare ma perché sosteneva che bisogna occorreva comunque prendere le distanze come donne altrimenti significava come sparire dentro questo movimento
E questo fu l'inizio di una crisi che a mio avviso non porta un cambiamento adesso in bene o in male è difficile valutarlo portò a quello che alla fine di questi collettivi
Per esempio al nostro collettivo coi sondaggi assonnate due iniziative istituzionali come dico io cioè il Virginia Woolf l'Università delle donne di Roma
E memoria la rivista delle storiche femministe anche fondata a Roma
Il che è molto positivo ma è un'altra cosa è diventata una partecipazione più ristretta diciamo più
Più specifica che fa politica in un modo diverso sicuramente più istituzionale più legato anche alle specifiche capacità e
Anche professionali direi delle singole donne e femministe quindi le storie che la ricerca sulla storia e la ricerca sulla biologia sulla filosofia
Sulla politica in quel modo precedenti contatti si sono persi collettivi via via sono finiti
Poi c'è stato il anche
Non lo so se le due cose vanno insieme ma il problema della violenza
Tutti sanno come erano penso che anche chi non c'era troppo forse sapere che tutti i sabati siano manifestazioni in queste manifestazioni c'era anche violenza
Poi arriviamo alla forse P trentotto tutto quello che ricordiamo ecco su questa violenza cieca
Come donne tenuto a distanza fino a che non successe un fatto per esempio un gruppo di donne che si firmava come femminista di gruppi autonomi gambizzato un ginecologo questo avvenne nel settantotto
A questo punto non so se qualcuno lo ricorda questo episodio e lo firma come
Non come uno dei degli avvenimenti diciamo degli interventi ma proprio delle donne rivendicando questo che era fatto in quanto donna un ginecologo mi pare devo confessare che non ricordi
Faceva era contro l'aborto ma faceva aborti clandestini c'era si dichiarava contrario no
Questo né presente nel gruppo in cui stavo ci spinse a dire facciamo un dibattito sulla violenza cerchiamo di di vederlo ancora tra i collettivi ai gruppi che ancora si riuniscono ma facciamolo tutti insieme cerchiamo di capire come è possibile che delle donne che si dichiarano femministe
Lo dichiarò di aver fatto quest'atto di violenza in quanto femministe
E questi iniziativa fu l'ultima a cui ho partecipato e generale politica diciamo
Della vecchia maniera perché fallì miseramente in che senso
Proprio proponemmo ad altre compagnie di fare questa iniziativa al Teatro Centrale
Mi ricordo che feci la riunione a casa mia dopo la sera Stet e dissero di sì una decina di persone che appartenevano a collettivi diverso la sera stessa mi arrivarono telefonate di disdetta dicendo non mettere il mio nome
Ci trovammo in due e non potevamo più fare questa iniziativa diciamo a teatro Centrale mi ricordo che ci proponevamo lo stesso a farla se ricordate al Convento occupato se ricordate il Convento occupato credo che ci sia ancora no come che era uno spazio non del Governo Vecchio non per dire come Run difficile iniziative al Governo Vecchio non ce la sentivamo per via delle gruppi di donne autonome che intervenivano
Con una certa violenza a interrompere i dibattiti su questi argomenti
E anche al Convento occupato non vennero le donne vennero non vennero le compagne dei gruppi che avevamo invitato ma soltanto alcuni gruppi autonomi che furono molto aggressivi di donne
E non non si riuscì a a assolutamente quindi affrontare tra collettivi femministi questo dibattito sulla violenza
Ora io non so se questo crisi è stata dovuta come dice Sydney Taro presente nella sua analisi dei movimenti alla ripresa la paura della repressione
Alla stanchezza o anche perché come dice lui e penso abbia ragione anche in parti movimenti finiscono oltre che per questi due motivi perché alcune richieste sono soddisfatte
Forse sono state tutte e tre le cose
Certo che a me quegli interrogativi sulla politica su come si fa a fare a mantenere queste dibattito questo confronto
A livello politico generale e non solo come sta avvenendo adesso in gruppi come dicevo più istituzionali all'Università delle donne nel gruppo delle storiche in altri gruppi è una questione che mi sta ancora
Dentro non risolto
Grazie sola parola before
Ma dunque
è vero che quando quando si ripropone il l'argomento del settantasette si finisce sempre per euro di ripensarlo alla luce del della della del la deformazione in ultima analisi che il la memoria storica un la la la memoria storica falsata approva ha prodotto alla distanza ed voglio dire quando si parla del settantasette gli argomenti che immediatamente sembrano diventa essere essenziali
Sono quelli della violenza sono quelli della della della delle spaccature che il movimento provocò prima di tutto al proprio interno su questo argomento sono quelli degli anni di piombo che subito dopo incombono e così via io non nego affatto che tutti questi temi fossero al centro fossero pesantemente presenti nella nella vicenda che va sotto il nome di settantasette voglio dire semplicemente che questo non è assolutamente l'elemento essenziale di quella di quell'anno di quella situazioni di quell'onda di quel processo
Io quando penso settantasette tanto per cominciare cerco sempre di non pensare all'asse Bologna Roma ma piuttosto all'asse Bologna Londra
Cerco di ricordarmi il fatto che settantasette non è solamente l'anno del dei movimenti di di degli emarginati italiani
Ma che quello dell'anno de il dell'emergere della della rivolta panche e della di quella particolare e cultura che dentro una una una una una rottura un un un terremoto
Viene viene viene a manifestarsi che cosa sia fronte esattamente nel settantasette ora io ho l'impressione che se siamo capaci di guardare a quella situazione senza così dimenticandoci un poco se ci riusciamo il contesi dall'all'alcoltest specificamente italiano
Determinato peraltro ancor più che dalla volontà dei gruppi dell'autonomia dalla situazione politica italiana dalla scelta di compromesso storico del Partito comunista
Aveva fatto a quell'epoca dalla determinazione di un quadro politico sostanzialmente autoritario ed emargina ante se riusciamo a prescindere un attimo da questo contesto allora forse possiamo cogliere l'elemento più ricco più importante e niente affatto datato di quella dico la situazione allora io di questo voglio brevissimamente parlare cioè che cosa i settantasette è nella sua essenza qual è la lezione storica che possiamo ancora oggi
E e cercare di di trarre da quella vicenda settantasette secondo me soprattutto in primo luogo essenzialmente la consapevolezza del fatto che alcune cose alcuni valori alcuni alcuni modelli di pratica che e i movimenti rivoluzionari degli anni Settanta avevano ereditato dalla storia del comunismo bene quei modelli quei valori si dissolve vanno si stavano risolvendo non tanto e non solo per forza protrarrà per debolezza propria
Quanto perché stava mutando e la ha ragione sociale di essere e di un movimento stava mutando diciamo così la composizione sociale la composizione intellettuale di è bello di quella a Rea che faceva movimento
Io se dovessero me sistematizzare gli elementi di novità che settantasette porta nella discussione di ridurrei essenzialmente a tre uno e quello su cui Gianni chi ha richiamato la nostra attenzione e ed è quello che chiamavamo con una barra in mezzo alla separazione le il separarsi come come scelta che fondate fondato che che può fondare una una dimensione soggettiva ed autonoma quindi la consapevolezza del fatto che non si non ci si impegna nella dimensione sociale la dimensione politica in nome di una finalità politica universale ma ci si impegna in nome di un bisogno o piuttosto di una di una tensione di un desiderio che parte dal proprio essere separati dal dal dalla dall'affida la destinazione universale della società un secondo elemento che io
Credo
Essenziale fondamentale e la consapevolezza del fatto che il problema della cultura e della comunicazione non esistono più come è probabile come come come articolazioni del fare politico ma sono al centro dell'atto del dell'identità sociale del definirsi delle identità dell'identità sociali il venire al centro del problema comuni ecologico e non si tratta di una consapevolezza e diciamo marginale in quanto si tratta del del del del fatto che poi nel corso degli anni successivi nel corso di tutti gli anni Ottanta è diventato sempre più palesemente sempre più apertamente il ed io il il il fatto il fatto determinante il terzo elemento di novità quello più difficile e a capire per mogli allora e io credo per tutta la sinistra ancora oggi è l'esaurimento della politica con me
L'esaurimento della politica come funzione della trasformazione consapevole
E io credo che no dentro o dentro quello che fu il movimento italiano del settantasette ma ancora di più dentro quello che fu l'emergere dell'onda panche si fosse la consapevolezza di questo che non c'è più la possibilità di una trasformazione in nome di di valori politici universali e soprattutto la consapevolezza del fatto che noi non ci troviamo più dall'ora i definitivamente oggi in una situazione in cui si dà scenetta fra alternative possibili non c'è più la politica come scelta fra alternativa possibile dal loro giallo ora e poi e ancora dopo ed ancora oggi la sinistra molto parla di alternativa ma a mio avviso pochissimo riesce a a dirci che cosa te nativa significhi nel linguaggio comune nel linguaggio del partito comunista anche mi pare che la parola alternatività
E significhi semplicemente un modo
Fiorito ed accattivante per dire alternanza per dire sostituzione di un ceto politico ad un altro nella gestione di un processo che sembra essere io prenderà si vive e costi immodificabile nel senso di una coscienza del senso
La coscienza e capace di prendere in mano e governare la trasformazione ecco se noi riflettiamo su questi tre elementi su questi tre elementi
Come gli elementi che definiscono come io sono convinto che fosse la novità essenziale del settantasette beh io debbo dire ho l'impressione e niente affatto per passatismo ho l'impressione che quei queste questi elementi di novità sono di fronte a noi assolutamente presenti assolutamente vidi vorrei dire disgraziatamente forse disperatamente presenti editi la nostra la nostra è una e in questo Sedico nostra nel senso di tutta di tutta la sinistra di tutte le forze che lavorano per una trasformazione consapevole per un governo consapevole della trasformazione beh il nostro problema fondamentale credo che sia oggi questo ci rendiamo conto del fatto che non è la politica come Governo complessivo del del del mutamento sociale a potere introdurre degli elementi umani nel nel nel in quello che che intorno a noi accade e chi invece è la la la cultura come come e capacità di registrare governare
Quel mutamento profondo antropologico e non non semplicemente sociale e non semplicemente politico che ci attraversa e la mia sensazione
è che allora eravamo in tempo oggi è tardi
La la mia sensazione è che la sconfitta in movimento del settantasette per con questo chiudo vinse
Su un aspetto così più apparente più politico vinse questa è la mia convinzione il diciassette febbraio del del di di quell'anno vinse contro la politica del compromesso storico ruppe la possibilità di mantenere in essere quella quella mostruosità politica per comporterà sulla politica di solidarietà nazionale rappresentava ma perse
Su quello il momento è stata sette vinse su questo elemento così italiano così io Romano vorrei quasi dire
Ma era assente per quel che riguardava
Gli elementi essenziali della sua rivendicazione della sua emergenza della sua del del della della sua dalla sua novità perse su questa capacità di consolidare un fronte di trasformazione ed una pratica di trasformazione culturale me dimmi di lungo periodo e capace di di di di tenere nell'insieme della Società la sconfitta del settantasette
E vennero zero del berlusconismo c'è una una continuità di retta che è percepibile perfino nei destini personali di gran parte dei quadri dei militanti
Di di quel movimento c'è una continuità di retta fra la richiesta di libertà che veniva per esempio dal movimento delle radio libere che posero il problema io ricordo che allora la sinistra ci diceva ragazzi state attenti perché voi rivendicate la libertà delle radio dopodiché è chiaro che arriveranno che arriveranno i grandi monopoli
E quella libertà la papera hanno loro aveva ragione
La sinistra dice questo ma aveva torto in realtà perché comunque quel destino era segnato e noi avevamo accettato una battaglia che era una battaglia persa perché la sinistra si tagliò la strada
Era una battaglia persa perché mancano le condizioni perché quella battaglia andasse fino in fondo
E crea se le condizioni per tenere sull'unico piano sul quale era possibile vincere alla lunga il piano della trasformazione culturale il piano del consolidamento di valori capaci di introdurre elementi di trasformazione consapevole in un mondo che andava trasformandosi ma nella maniera di cui oggi credo ci rendiamo e conto
Adesso la parola a Massimo D'Alema piccola nota storica di Fano dal diciassette febbraio e l'Ama l'università
Beh certo diciamo Mariano non so bene chi debbo seguire sedici il filo dei ricordi personali
O quello della riflessione
Ricordi personali sono sicuramente molto
Sì vivi anche drammatici nel senso che
Il settantasette fu per noi un anno drammatico
E soprattutto per una organizzazione che
Si trovava su una frontiera una linea di frontiera com'era nella FGCI
E cioè sempre di più in una terra di nessuno Mammano che
Tutto lo all'evoluzione del movimento finì per caratterizzarsi come uno scontro frontale
E anche militare
Dalle alterne vicende diciamo
Sarà il movimento
Movimento dei giovani quel movimento dei giovani e in movimento operaio alla sinistra
Noi
Indubbiamente quello fu
Forse uno dei momenti più difficili
Si potrebbe rievocare diciamo così il tentativo che fu fatto di di temere questa posizione di frontiera in modo non passivo ecco io io credo sei un possiamo rivendicare un merito è di avere
Compiuto uno sforzo sul piano il piano culturale se penso all'esperienza di un settimanale come la Città futura
E anche sul piano politico
Se penso a tutto il tentativo che noi facemmo in una prima fase
Di
Restare dentro quel movimento
Penso che c'è un merito ne abbiamo avuto è stato quello di mantenere aperto un canale di comunicazione
Cosa che era molto difficile
Ma che non è stato inutile almeno sul piano delle idee della cultura politica
Anche se appunto non è mai molto facile mantenere aperto un canale di comunicazione di confronto di idee
Tra due forze sono contrapposte e che si scontrano anche via via sul piano dello scontro fisico perché io ricordo settantasette molto anche sotto questo aspetto dico non voglio ridurlo a questo inserirà litiga dico però la la cronaca nera anche questo insomma ricordo bene che fatto tante riunioni dove sedeva l'agente con cose insomma era un aspetto normale cioè la la violenza era diventato un aspetto normale della vita politica della politica dell'agire politico
E questo ebbe un peso
Fu un elemento di distruzione di un agire collettivo che poi poco da fare
Diciamo la quantità delle persone degli individui disposti a stare in un agire politico che comporta in tempo di pace diciamo così un rischio fisico progressivamente si riduce insomma c'è poco da fare questo avvenne ci fu un progressivo sgretolamento di un agire politico collettivo che avvenne sotto il colpo colti di un clima di violenza di violenza sistematica di intimidazione io poi non so neanche ma non è che voglio fare una polemica ma insomma ho sempre ritenuto in fondo molto
Molto misera la la la
La giustificazione anche molto autoridotto IVA dissi ecco cioè io penso che insomma dirci ora dopo tredici anni ma è ma la violenza fu un risultato del compromesso storico del non è così diciamo fu anche il risultato di una teorizzazione di gruppi dirigenti che erano adulti consapevoli e che scelse lo fecero una scelta sulla base di una fu una scelta consapevole
Io proprio perché di stimolo so su che base anche culturale fu compiuta questa scelta consapevole trovo un po'infantile che si dica poverini non era colpa loro ma no non è così
Rispetto fu una combinazione di aspetti
C'era una certa situazione politica ma ci fu anche una scelta consapevole anche come dire
Culturalmente teorizzata una pratica che voleva rompere con una certa cultura politica che era quella della della del del processo democratico dell'avanzata democratica
Che
So serviva lo Stato
Va be'comunque
Scusami
Cinque minuti ha prima intervento però
Gratta norme tale fase venuto
Vale
Come diceva come diceva quel nostro grande maestro la storia si ripete come farsa ma allora era un pesce una tragedia dice adesso ma fa vale
Però io credo che
Io credo che
Tutto sommato adesso
Più che tornare su questi aspetti che oramai hanno così un valore del tutto marginale
Conviene riflettere su
Quei problemi più di fondo insomma che in quel momento sono venuti sul tappeto cioè sulla sul tipo di rottura sociale e culturale che lì si determinino
E io sono dove sono d'accordo con con Berardi Combi Fo quando lui dice che alcune di queste questioni sono venute all'ora su sulla scena e ci stanno tuttora
Ci stanno tuttora
C'era indubbiamente un aspetto italiano di quella DC di quella vicenda
Cioè noi e ci trovammo in conflitto
Con una parte di quella spinta sociale che ci aveva portato al trentaquattro per cento dei voti
E questo conflitto si aprì subito
Cioè una parte di quella spinta sociale
Rifiutò
Il terreno sul quale il Partito Comunista diciamo si proponeva di di di di indirizzario e quella sprint cioè che era in sostanza l'idea di tradurre una grande spinta di cambiamento anche molte Hoepli c'è anche suo socialmente composita diciamo nei termini per usare un'espressione gramsciana di una guerra di posizione perché qui questa era l'idea del compromesso sto cioè di una fase
Le categorie che Stryker venivano quella politica erano tutte categorie forti intendiamoci che avevano radici in una cultura politica forte
E cioè l'idea del della funzione nazionale della classe operaia
Del farsi Stato del movimento operaio attraverso anche l'assunzione di una responsabilità nazionale di fronte alla crisi di una politica di sacrifici
Tutto un apparato culturale che aveva poi le sue radici in una certa Nahles della società italiana
Delle forze motrici del processo di cambiamento
Nell'idea che non era pensabile in questo Paese un'alternativa fondata sul cinquantun per cento perché avrebbe determinato una frattura una crisi democratica
Diciamo cioè ed è il settantasette per noia innanzitutto questo cioè che questo App questa cultura politica che badate aveva una tradizione molto forte molto alta e ha avuto un grande peso positivo nella storia italiana
Il movimento del San tanta sette è il segno più visibile di una crisi di questa cultura politica
Cioè del fatto che questa cultura politica non era più in grado di interpretare nel suo complesso la società Italia
E veniva fuori un un fatto di massa diciamo che rompeva Hucco noi non avevamo le Categorie diciamo per interpretare questo fenomeno questo processo e per governare
Quindi una parte di quella spinta sociale che ci aveva portato a quel livello
Non si riconosceva dentro la strategia politica e dentro qualcosa di più profondo meno la trattativa politica dentro una certa lettura della Società italiana della sua storia della sua possibile evoluzione
Questo è stato per noi un grandissimo problema
Grandissimo problema e ed è stato l'avvio di una crisi
Io sono convinto che noi abbiamo attraversato una crisi molto lungo oggi forse anche attraverso un passaggio che non sarà facile sarà persino drammatico diciamo così potrà esserlo io spero di no ma insomma dipenderà da tutti dicono i poi forse oggi possiamo dire arriviamo ad un approdo di questa crisi
Un altro ma il settantasette è stato il primo grande il segno di massa di una crisi di questa cultura politica
Di una tradizione di un sistema di di categorie che erano una
Quelle proprie
Del comunismo italiano cioè di una certa traduzione italiana
Di una tradizione di una tradizione comunista
E non c'è dubbio che diciamo lì e veniva avanti il fatto che una stima certe parole chiave cioè e centrali centralità della classe operaia alleanze solidarietà
Trasformazione come processo razionale grande la politica come il luogo di un processo razionale di governo di trasformazione eccetera queste parole non erano più in grado di racchiudere in sé fenomeni sociali nuovi
E a sinistra il settantasette è stato anche secondo me è stato un movimento molto composito e egli si fa un torto a ridurlo ad un puro fatto di rivolta di emarginati
Perché da da diciamo in realtà rispetto al modo in cui questa categoria dell'emarginazione eccetera
Era la nostra cultura beh quello era una rivolta sì di emarginati ma portatori di bisogni molto complesse molto moderni diciamo così non di una massa di emarginati tradizionali
Ma di uno strato innanzitutto di uno strato intellettuale metropolitano diciamo di che era portatore di un insieme di bisogni molto complessi molto moderni
Anche di una forte carica individualistica
Io penso che non non è il settantasette e anche l'anno che segna l'avvio di un nuovo ciclo in questo ciclo è stato quello di una egemonia neo conservatrice né liberista poco da fare
Dobbiamo pur dire che e a quella a quella rivolta sociale
Il capitalismo ha saputo dare una risposta per molti aspetti egemonica
Per molti aspetti egemoni
E cioè che quel tipo di frantumazione sociale di esplosioni individualistica
Di cui settantasette era espressione ha trovato una risposta in un'ondata neoliberista
E così secondo me il settantasette segna anche l'inizio di un ciclo neoconservatori
E vorrei anche dire che di lì è venuta una spinta perché poi si tu dici abbiamo sconfitto il compromesso storico benissimo ma nella realtà concreta del nostro paese diciamo il settantasette ha contribuito a sconfiggere la sinistra ed aprire la strada ad un'ondata neo conservatrice la sinistra era cioè la strategia della sinistra storica era con i suoi limiti diciamo con i suoi errori era il compromesso storico
La sconfitta di quella strategia non è che ha portato all'alternativa alla rivoluzione no ha portato ad un processo di restaurazione neo conservatrice editi
E di ad una versione italiana del thatcherismo del realismo insomma
Cioè Berlusconi non solo Berlusconi e tante altre cose c'è poco da fare
Questo è stata la la vicenda concreta del nostro paese non è che
Non è che sconfitto il terribile pericolo autoritario poi questa espressione non mi ha mai molto persuaso
Rappresentato dalla solidarietà nazionale e si è aperta una fase libertaria e no cari si è aperta una fase e che è stata caratterizzata e quello che sappiamo ai missili a Comiso al taglio dalla scala mobile dallo svuotamento del ruolo delle istituzioni dal concentra dal concentrarsi del potere finanziario
Dalla controllo dei mezzi d'informazione altro che l'autoritarismo della solidarietà nazionale si è aperto un ciclo neoconservatore
Con una forte impronta autoritaria di governo neo capitalistico dalla modernizzazione del Paese questa è la verità
Per cui e ma io credo che in questo dico non è per io credo che in questo si sia manifestato una capacità delle forze diciamo una capacità anche culturale
Del capitalismo di dare una risposta
Al tipo di bisogni sociali nuovi che si manifestavano
Che entravano in urto con la cultura tradizionale della sinistra
The anche per un limite culturale della sinistra e a cui loro hanno saputo dare una risposta che ha retto un decennio quindi cioè c'è sempre una ragione per cui qualcuno vince e qualcuno perde questa ragione in una capacità di egemonia cioè di una cultura capace di misurarsi con i fenomeni quei processi nuovi e diciamo una una serie di degli elementi culturali che erano emersi nel movimento del settantasette hanno trovato un'elaborazione una risposta a destra nel corso di questi anni
Ma una risposta a destra moderna non banale moderna non banali il settantasette per esempio ha fatto una critica della politica
Beh ma tutto il ciclo neo conservatore a va portato avanti fino alle estreme conseguenze una critica della politica
E cioè una sì secondo me
Sì secondo me ci sono elementi di continuità ci sono elementi di continuità secondo me insegnare qualcosa che settantasette capisce ci sono elementi di continuità fino a mio giudizio ci sono elementi di continuità
Tra che stanno in una capacità delle forze nostre avversaria diciamo di dare una risposta che assume in una chiave diversa naturalmente alcuni degli elementi di cui quel movimento era stato portato allora chiusa questa poi torneremo a discuterne
Di questo aspetto perché questo è stato poi la conclusione materiale di quel movimento da cui non si può prescindere
Tuttavia io ritengo che una nuova fase espansiva della sinistra
Poi è il problema di fronte al quale noi siamo come creare le condizioni le premesse di una nuova fase espansiva della sinistra
Certamente non si può avere sulla base di una ripresa di quella cultura politica che nel settantasette entra in crisi
Certamente una nuova fase espansiva della sinistra hanno
Inteso nel senso più ampio non soltanto in movimento nel senso del di quelli che facevano l'Assemblea diciamo ma proprio come rottura sociale culturale ha portato con sé
E quindi diciamo né di qua nuova cultura politica per esempio dico una cultura politica della sinistra in cui de libertà individuo devono essere elementi portanti di una nuova cultura di sinistra
In cui l'idea la formazione diciamo di del consenso non può essere più concepita come costruzione di un blocco sociale intorno ad un centro
Ma deve essere concepita come capacità di una di aggregazione di bisogni diversi di individui
Una cultura politica della sinistra che assume temi come quello della differenza della differenza sessuale come questioni cruciali come aspetti fondamentali diciamo di una politica di liberazione umana io di questo sono credo che qui c'è diciamo il problema sul quale noi naturalmente divisi in sede di analisi storica possiamo trovare un terreno di discussione righe di questo io sono profondamente convinto cioè la ripresa di una fase espansiva della sinistra
Non può che partire da una capacità di assimilazione
E di appunto di incorporare alcuni degli elementi di rottura e di critica verso la nostra tradizione che il settantasette portava con sé il modo in cui settantasette ha elaborato questi elementi rotture di critica resta un tema di io penso che io penso che quel movimento abbia portato avanti questa rotture questa critica in forme
Controproducenti ci informa che alla fine hanno contribuito ad aprire la strada ad un'offensiva di destra in questo Paese
Ma questo dato talmente una valutazione sulla quale si può discutere e naturalmente capisco anche che si possa dire dall'altra parte questo è stato anche responsabilità
Della sinistra storica della sua incapacità a comprendere a misurarsi ad assimilare
Siamo questo diciamo è materia davvero che essi lascerei agli storici essendo ferme ci le opinioni di ciascuno le mie le ho dette
Il terreno sul quale credo che invece si possa aprire una discussione più feconda e questo cioè come si può pensare oggi di lavorare ad una nuova cultura politica che posso rappresentare un punto di incontro
Fra ciò che è vivo di una tradizione di una cultura politica del movimento operaio
E ciò che di nuovo a sinistra è venuta dalle grandi rotture cultura Ali di cui ecco settantasette lo possiamo usare un po'come un simbolo ecco un po'come si dice il Sessantotto
Cioè non vuol dire una cosa che comincia il primo gennaio finisce il trentuno dicembre ma un po'un modo di dire di rappresentare l'irruzione dei nuovi bisogni e di nuove culture
Beni chi poi apriremo interventi
Ma io parto da un presupposto
E cioè il carattere
Estremamente manca ma dico del movimento del settantasette nel movimento del settantasette indubbio c'erano diverse anime
E nel settantasette probabilmente e negli anni successivi si sono anche consumate esperienze
Che trovavano
Una loro ragione storica nella storia del nostro secolo
Ma è spesso piazze
Citare quando si discute del settantasette e c'è capitato recentemente di farlo anche a Bologna
Una frase detta in chiusura del congresso di Lotta continua tenuto a Rimini nel mille novecentosettantasei dall'allora segretario
E questa forza politica
Che si definiva
Rivoluzionaria di cui io ero un militante
E questa frase era di questo tipo
Noi abbiamo costruito in questi anni
Uomini donne
Su un modello che oggi non è più dato e che comunque se noi continuassimo a riprodurre produrrebbe guasti
Noi dobbiamo scioglierci perché questo è il tempo in cui dobbiamo ricominciare a pensare che siamo uomini e donne che piangono e che ridono e che quindi non si pongono alla società
Come gli eletti che vogliono intendono costruire una società di eletti la peggiore Società possibile
Dentro Lotta continua sera aperto uno scontro forte
Attorno alla questione
Certo in un'ottica rivoluzionaria di rottura se il centro doveva rimanere dovesse rimanere
Un modello operaio una classe operaia nel cui facevamo una lupa una lettura particolare ovvio diverso al Partito comunista ma attorno a questa questione c'era indubbiamente a grandi linee una ovvia convergenza il riferimento il modello da esportare all'interno della società e su cui modellare comunque la società spesso certo Lotta continua aveva un'importazione profondamente diverso sull'uso del partito dei movimenti eccetera eccetera però sostanzialmente
Quello che a mio parere noi coglie mo'allora
Era un processo di cambiamento radicale e profondo e questo lo vivemmo direttamente sulla nostra pelle nell'esplodere delle contraddizioni all'interno del corpo politico di questo piccolo raggruppamento
Innanzitutto la contestazione delle donne
Ma delle altre componenti che non all'interno e che rivendicavano con forza comunque una soddisfazione dei loro bisogni
E certo nell'affermare questo dei loro bisogni so
Di essere generico come probabilmente fummo generici allora e poi successivamente nel mille novecentosettantasette
Questa era un'anima presente all'interno di quel movimento come erano presenti altre anime che facevano percorsi in quel momento simili e dissimili
Il movimento del settantasette
Osé
Con forza alla questione di una nuova cultura politica
Fu un movimento che mise sul tappeto mille rivendicazioni e mille pratiche conseguenza di queste rivendicazioni
Però fu un movimento
Di certo fino al momento in cui fu lo scontro radicale e poi entro nel merito di questa seconda fase che non affermava sulla società una pretesa egemonica
E poneva con forza il problema di una vita diverso lo slogan del movimento Riprendiamoci la vita rappresentava emblematicamente questo concetto la ratio di questa esperienza comunitaria
Come d'altronde questo movimento
Contestava profondamente quello che veniva rappresentato come il pubblico all'interno della società che era completamente separato dalla dimensione dei singoli soggetti e delle individualità che lo componevano
Il movimento affermò con forza
Il fatto che il privato per quelli che l'hanno vissuta quell'esperienza di certo si ricordano questi passaggi era importante vivo e reale ma lo confermo anche con profonda drammaticità e schizofrenia perché poi non riuscivamo seppure avevamo una tensione forte
A affaristiche quel privato sorgesse ad una dignità di pubblico che non era il pubblico che ci veniva proposto dal sistema che avevamo di fronte
Il sistema che avevamo di fronte da un punto di vista dello scenario politico
Era
Il prodotto di tanti anni di decine d'anni di malgoverno
Però in quel momento storico
Era anche un sistema dove la sinistra era quasi giunta il cinquantun per cento il Partito Comunista aveva conquistato politicamente alle elezioni amministrative
Buona parte dei comuni più importanti d'Italia
E pensava il Partito comunista allora che fosse possibile attraverso una direzione di questi comuni o comunque del sistema istituzionale nel suo complesso poteva trasformare forse allora ancora il Partito comunista aveva quella sindrome costante che si presenterà storia il Partito Comunista che la crisi di legittimità
Per cui la legittimità
Non sorge dal fatto di essere quando si è al governo facendo le riforme fino in fondo e quando si è all'opposizione dove non si al governo di fare l'opposizione radicale
Ma di trovare la legittimazione attraverso la disponibilità ampia a supportare il meccanismo istituzionale Malika meccanismo istituzionale un meccanismo da tempo che noi allora lo dichiaravamo oggi lo dichiara mia lo dichiariamo in molti di più consustanziale al sistema di regime del nostro Paese l'idea per cui la democrazia
Non possa evolversi e non posso andare a forme superiori era un'idea da una parte è presente
Faccio venia di questa cosa D'Alema che allora poneva la questione di una trasformazione
Comunque della democrazia però era comunque presente l'idea che in quel momento in quella situazione qualsiasi cosa e quindi un movimento con quelle caratteristiche che rompesse quel meccanismo
E dichiarasse perché dichiarava la sua separazione da quell'assetto e che in fondo mia correre poteva trovare
Forti interlocutori in una politica diversa
Certamente finti al suo sorgere
Quest'idea presente fu il vizio di fondo da un punto di vista della gestione politica in quel momento ma questo fu il consociativismo e il compromesso storico
E penso diciannovesimo congresso del Partito comunista in buona parte
A rivisto come posizione
O del tutto
Di allora
Il quattro politico che si rese delle piazze
Perché era anche il quadro politico è che aggregò attorno a sé
Forti componenti sono d'accordo con D'Alema quando dice che avvengono votato Partito Comunista alle politiche del settantacinque e all'amministrative del settantasei pure un'organizzazione appunto che allora si chiamava rivoluzionaria come lo come Lotta continua ma tanti altri avevano legato a questa loro scelta forti aspettative
Delle volte si dice da parte del Partito comunista ma perché è poi delle volte siamo attaccati direttamente noi con maggiore forza
Come allora fu ma perché lì la domanda è maggiore questa è una conseguenza non lo fa nessuno o non andava nessuno allora chiedere
Alla democrazia cristiana o ad altri una trasformazione del sistema
Problema che comunque oggi estremamente attuale
Con questo sistema con questa forma delle istituzioni e allora c'è la necessità
Di una riforma radicale di queste non si può pensare ad una opposizione ad una trasformazione
Poi si rischia se non sia un'ipotesi in questo senso scusate mi
Un ragionamento riguardo al contingente di pagare un alto prezzo come Partito Comunista al proprio interno magari cercando di salvare le sorti e quindi col grande impegno ideale oggi
Non è un caso che io aderisco all'ipotesi della Costituente
E ne sono profondamente convinto e quindi voglio spendere le mie energie in questa direzione come singolo
Sì ma poi a finire per fare magari un servizio la democrazia ma d'altra parte pagare un prezzo fu
Io dicevo c'è stata una seconda fase del movimento
La fase in cui il movimento SIOS è stato costretto dentro a categorie binarie
Mi ricordo nel settantanove ottanta quando noi a Bologna continuavamo a dire
In una situazione certo drammatica ne corro né con lo Stato né con le BR
Se fossi di fronte di nuovo una situazione di questo tipo convintissimo
Con le BR io dichiarazioni pubbliche dissi se vincessero per caso le BR e va beh questo non è un caso possibile
Me ne scapperà immediatamente in Svizzera cioè un posto proprio infimo brutto dove stare ma perché la concezione che loro mi proponevano era una concezione che mi vedeva profondamente altro diverso stavamo affrontando la questione dell'incontro della diversità dei movimenti
Con enorme difficoltà affrontavamo il problema e in questo terreno questo movimento non è riuscito a dare una risposta ma non poteva per le sue forze
Affrontare una questione di sintesi tra movimento di disoccupati movimento delle donne eredità storica del sessantotto lotte dei precari e in mezzo
Questa forza lavoro intellettuale centro informazione che si esprimeva storicamente in quel momento non è a Bologna dicemmo a un certo punto nel settantasette Franco ma mi può confermare credo che poi sia sua questa definizione accolta siamo il movimento del valore d'uso
Cioè siamo un movimento dove ci poniamo la questione della contraddizione tra il valore d'uso e di scambio che si presente in questa società ci poniamo come forza
Che comprende che non saremmo inseriti che non sarà inserita dentro un processo di meccanismi produttive o comunque che non lo saranno quelli successivamente
Pensate un po'voi magari una scelta riguardo al Pubblico impiego ma recentemente ho letto su un giornale che due milioni di persone si sono iscritti per fare i concorsi pubblici nella scuola punto
Allora questo dato allo stato attuale
Noi comunque ce lo ponevamo allora forse oggi noi siamo insegnanti alcuni sondati da altre parti del mondo perché in fondo noi affermavamo anche un concetto la eclettici cita del nostro essere certo da questo punto di vista qualcuno ci diceva
Ma non volete studiare ma non volete lavorare
Ma non volete fare dei sacrifici e noi rispondevamo dall'altra parte no noi vogliamo cambiare ora poi che questa a questo cambiare si traducesse in forme diverse secondo concezioni anche profondamente diverso
Per cui c'erano concezione interno del movimento che andavano valorizzando la soggettività la separazione e quindi per seguivo no ancora un'ipotesi rivoluzionaria che ebbe credendo che qualsiasi crisi istituzionale indubbiamente
Negli anni settantasei settantasette c'era
Evidente una crisi istituzionale grande movimento crisi dei partiti Poma partito preso della democrazia crisi ai sindacati credendo che la crisi istituzionale immediatamente legittima la precipitazione o comunque determina una situazione pre rivoluzionaria c'era una componente forte che a un certo punto si è affermata perché il movimento è stato schiacciato dentro a questa dinamica
Questo non voglio dire che allora c'erano buoni e c'erano cattivi da una parte questo noi l'abbiamo detto sempre allora
C'erano concezioni diverse riguardo al mondo
Io comunque leggo ancora la mia esistenza d'una dimensione ITO utopica
Però allora c'era una concezione per cui la trasformazione del mondo
Era possibile attraverso processi di rotture e attraverso la costruzione di uomini donne
Che quindi dicevo un agli altri cosa fare come muoversi sembra una contraddizione un movimento che nasce sul piano delle diversità e cerca di costruire rapporto fra queste tenta una sintesi e a un certo punto viene schiacciato
Ebbene riguardo a questo schiacciamento ma questa è storia degli storici
Ci sono forze convergenti
Nel senso che a un certo punto questo movimento fu nella seconda fase il riccio prima ridotta sistema binario guerra o non guerra un simulazione della guerra al di là dei morti degli omicidi
Che oggi pesa uno comunque complessivamente su questo Paese sostanzialmente
Fu
Ridotto a non poter più parlare non potersi più esprimere
Forse lì si è consumato un percorso ma si è consumato un percorso in anticipo perché quel movimento osso alcuni concetti pur radicale anche riguardo alle tendenze che erano all'interno ad esempio Bologna questo movimento
Si è a un certo punto sottratto
Questo magari tredici anni dopo ha portato dodici anni dopo un anni fa un anno fa quando noi abbiamo detto ritroviamoci nell'affinità della nostra diversità
Una quantità enorme cioè quelli che furono allora di quel movimento buona parte a ritrovarsi a discutere dopo i fatti di Tienanmen per pensare di nuovo
Ad un'azione della sinistra e come singoli ma partendo proprio da quel presupposto di fondo che noi affermammo e cioè il fatto che non potevamo delegare solo alla sfera del politico la nostra esistenza
Quando il politico si rappresentava nel modo con cui si rappresentava allora
E complessa la questione su questa sfera del politico riguardo anche all'oggi
Però se non si ha la capacità di costruire un pensiero
Su dei valori
Forti ma con un'autonomia profonda dei soggetti e questo credo che emerse allora noi non riusciamo non riusciremo neppure nell'attuale situazione a scardinare quello che il monopolio di potere
Grazie allora mi pare che le stesse uno molte io pregherei semplicemente apriamo gli interventi chi interviene di mantenersi nei limiti di qualche minuto per dare la possibilità al maggior numero di persone di intervenire e porre questioni
Ecco il microfono e qui
Ma sentire io cercherò di essere breve per mantenermi alla riflessione ci faceva il compagno che presiede questi questi incontri
No io partirei da una prima considerazione
Secondo me
Il settantasette
è stato l'anno
Che ha messo in risalto una rottura
Vera profonda
Che vi è stata in larghi strati
Della società italiana del popolo di sinistra se così lo vogliamo chiamare
Con la tragica scelta che fece il Partito Comunista Italiano
Attraverso la storia nazionale
Quella fu una tragica scelta che secondo me mise in crisi profondamente
Larghi strati
Di popolo italiano del mondo dalla cultura del sindacato di compagni di simpatizzanti Conca di forza reali della società italiana
Che si erano battuti a siano impegnati seriamente
Per creare una condizione in Italia
Indipendente poi dalle forme e dai modi di dei contenuti che doveva avere questo cambiamento questa trasformazione ha comunque su un punto eravamo cresciuti a dalla cresciuta gran parte della realtà italiana
Per mandarlo democrazia cristiana l'opposizione questo è la chiave era netto
Era vivo in tutti quanti noi cioè tutto quello che si faceva era netto e limpido avendo individuato un avversario politico che aveva le sue radici all'interno della cultura del mondo economico della realtà più composita la realtà italiana era su questo
Che era cresciuta diciamo la diversità la complessità e tutto quello che si vuole evidente quando gli era fuori
Questa proposta di soli la nazionale di incontro con la Democrazia cristiana e il tutto si riduceva forse neanche al modo come il compagno Berlinguer o il Partito comunista la intendeva ma i livelli periferici
Vi era questo incontro con i democristiani questi balletti vergognosi che non avevano nulla
Neanche a di contenuto di forse di quello che veniva fuori andare lui
Vi è stata questo salasso questa questa diciamo così questa rottura con la storia e con la tradizione di questi compagno di questo popolo italiano e allora questa rottura su che cosa è venuta fuori
Laura Boari su una una realtà che era fortemente discriminata nella società italiana
A livello di realtà del Sud di posti di lavoro nella società italiana
Com'è un fortissimo radicamento non solo a livello culturale ma anche a livello sociale
La nota del sessantotto del settanta settantuno con grossi movimenti di trasformazione e con grossi battaglie che hanno visto impegnato milioni di persone perché di questo si tratta non di vicolo avanguardie o cose di questo tipo ho detto che volevo essere breve vi chiedo scusa
Perché se non ci chiariamo su questa questione oggettivamente il limite è grosso
E allora
L'avanzata che ci fu negli anni precedenti al settantasette
Le lotte sindacali prima il divorzio tutto quello che c'era stato Lehrer lei crociata di Fanfani a tacere ricordiamo tutti questa cosa bene affermazione settantacinque settantasei le nostre città italiana sarà presieduta dalla sinistra in mano in che cosa si sono ridotte
In questo pateracchio con la Democrazia cristiana e con questa gestione delle giunte di sinistra sull'appiattimento più becero con i socialisti e con la forza che veramente non hanno nulla a che vedere con elementi che andavo in una certa direzione
Tutto questo perché si è verificato
Per paura
Sicuramente io guardando alle cose c'abbiamo di fronte oggi e quando vedo Licio Gelli nel PSI determinati personaggi della pittura tutte queste cose qui l'otto al sindacato
Distruzione del PC cioè era tutto chiaro
Secondo me Attilio a dirigere questo grosso movimento
Perché ho finito veramente perché i risultati sono questi
Hanno vinto a coloro come diceva D'Alema che hanno affrontato l'attacco alla democrazia italiana le forze popolari e via discorrendo in quella direzione sono molto chiari sotto gli occhi di tutti quanti noi con il senno del poi possiamo dire le cose diciamo dove
I dirigenti della sinistra secondo me ne conoscevano periodico hanno commesso il più grosso errore anche se le conosceva
Non potevano arrivare ad una rottura di questo tipo perché poi se vai a Baggio a braccetto coricavo cristiani ma è chiaro che non è riesci a gestire a conoscere i processi che vanno a fare la società italiana le cose che diceva Vilardi prima per trasformazioni punti ai giovani o le cose e ci dice a D'Alema stasera allora cari compagni io mi sono stancato
E finisco realmente ed è questa la domanda che pongo a D'Alema Age che sta più dietro
Mi sono stancato risentirà compagni che ci dicono
Il giorno dopo
Come è andata la cosa
Cioè mi sono stancato di sentire alla dall'analisi sulla politica economica fino a ieri mi sono stancato identica l'interpolazione allora il nodo reale abbiamo sbagliato benissimo ma allora cerchiamo di vedere seriamente angolo dobbiamo fare oggi
Era ecco qui la domanda e concludo
Ecco sono stato quindici venti giorni nelle zone terremotate
Ma ho finito veramente zone terremotate che cosa si verifica la camorra che ha gestito tutta la zona tutta la ricostruzione sorpresi miliardi avessero gli imprenditori di questa zona
La democrazia non c'è
Cioè parli con Compagni cittadini cosa c'hanno tutto in mano loro
E allora dobbiamo fare sul serio occorra pressa gratis sì o cose di questo tipo è colore le domanda c'abbiamo di fronte
Vogliamo avere una visione della realtà italiana oggi
Che ci consenta di andare a trasformazioni democratiche avverte tutto quanto o vogliamo qualora ancora dietro atti con la camorra con la mafia con l'Albania civile ci inzuppa il pane e cioè sta insieme
Allora adesso o Stefano mi raccomando performance
I tempi
Allora
Io a dire varie cose non son fatti se riuscirò a dirle tutte la primavera che devo dire mi convince molto poco
Se l'ho capito una sorta di sillogismo che ci propone a D'Alema e cioè quello di dire
Questo movimento del settantasette si batteva contro la politica del compromesso storico
La sinistra di quel periodo sì identificava con la politica del compromesso storico la sconfitta del compromesso storico ha determinato la sconfitta della sinistra e quindi poi tutte le sciagure successive
Io direi non so se ci capiamo a me pare molto più lineare e dire che la politica compromesso storica e una politica sbagliata e che ha determinato la sconfitta della sinistra che poi ha pesato negli anni successivi
Detto questo però
Detto questo però vorrei dire che sono molto contento del fatto che si discuta del settantasette e che anche nelle parole di D'Alema se ne parli con un momento della crisi del partito comunista questo perché come dire si ricerca di nuovo le ragioni della crisi di questo partito non in termini ideologici con crisi di un sistema crisi di un'ideologia crisi dei modelli dell'Est eccetera ma se ne cercano le radici profonde nella storia di questo Paese nelle come dire stagioni dei movimenti che sono cresciuti in questo Paese dei gruppi sociali dei soggetti politici che si sono costruiti che hanno costruito conflitti in questi anni
Cioè un'analisi è una riflessione sulla critica la crisi di questo partito senza scorciatoie e soprattutto senza cercare Capri o nomi espiatori con cui risolvere diciamo tutta l'analisi allora sicuramente nel settantasette nasce un pezzo fondamentale della crisi del partito comunista e nasce con la crisi e con la rottura tra una generazione e questo partito io a quei tempi ero
Piccolissimo eppure voi mi son trovato dentro quel movimento
E ricordo in qualche modo che negli anni prima per me i ricordi erano che cosa il fatto che sicuramente dopo le elezioni si sarebbe andati al centro
A festeggiare dove settantacinque dopo il settantasei e soprattutto che uno si sentiva parte di un movimento collettivo che avanzava sicuramente io mi ricordo nel settantasette
Io ero
Ero del produca e questa è una cosa che poi conta perché una delle cose che mi ricordo il settantasette è una grande scritta che c'era all'università la Sapienza che diceva secondo me qui dopo dopo soli più simili tutti questo diciamo voi segnò anche la nostra storia ma
Perché dico questo perché dico che è come dire noi nel settantasette anche io nella mia scuola un tasso che cosa dicevamo poi cercavamo di è una cosa una posizione politica diversa in qualche modo però era tutta su una motivazione politica e non emotiva
Tutti quanti emotivamente sentivamo che in quel momento il Partito comunista era altro era un'altra cosa
E c'era chi lo individuava come nemico e chi non lo individua come nemico ma tutti sapevamo che era un'altra cosa e questo conto moltissimo beh ma perché erano altra cosa sicuramente non perché era forma di governo può forza di governo poco più credibile ma perché è una forza che scambiava il governo o scambiò il governo con la subalternità alle politiche di ristrutturazione altrui politica Carnot coi tese a disarticolare come avvenne
Il blocco sociale della sinistra
Tutto questo avveniva ripeto dopo la famosa onda lunga dal settantaquattro al settantasei dove il PC passa dal ventisette al trentaquattro per cento e anche dopo una fase di grandi speranze di espansione economica
Cosa che entrava in crisi e che secondo me segnava anche le motivazioni del movimento primo
La crisi di uno sviluppo pensato come si sviluppo lineare
In quel momento si poneva forte la questione della qualità dello sviluppo di uno sviluppo non lineare che nasceva anche dalla crisi del petrolio che ad esempio vedeva in quel movimento centrale la questione del lavoro sia come rifiuto del lavoro
Dato in quella fase sia con la nascita di esperienze come nelle la lega dei disoccupati o come l'esperienza esempio delle cooperative agricole e via di seguito ma sa anche con la crisi di un'istituzione come quella della scolarità di massa del della università di massa
Allora questo viene a mancare viene a mancare l'idea di uno sviluppo appunto lineare che dava spazio a tutti
Seconda questione però e su questo c'è una crisi mi sembra della cultura del PC che oggi sembra torni però
Lì diciamo la fine di una ipotesi di governo di una società che invece diventava sempre più complessa
Allora io ho ripreso anche ai giornali di quei tempi e sull'Unità per esempio si dicevano alcune cose fondamentali primo l'assunzione del PC e determinante quindi questo conferma il ruolo determinante di questo partito secondo viene a cadere la pregiudiziale anti partito comunista
Bene questo nella l'assunzione dell'agosto del settantasei
Tutto questo avveniva in una fase che aveva visto precedentemente una grave crisi dei partiti
Dalla dallo scandalo lotti dalla crisi della democrazia cristiana e in quella situazione l'astensione del Partito Comunista oggettivamente appunto era necessaria anche perché era di fronte a una crisi di un quadro politico di quel tipo
Allora io su questo vorrei semplicemente ricordare un rimprovero che Massimo D'Alema facevano i della FIGC poco tempo fa l'assemblea nazionale di Rimini
E cioè ci diceva
Va be'voi siete un popolo previsti Cine sancì appaiono Mario vi occupate solo di emarginati e via di seguito e in realtà poi il problema è quello di capire questa fase dello sviluppo del capitalismo e governarla bene io su questo vorrei solo dire che mi sembra povera nel settantasette cadde proprio anche quest'idea che il Governo è stare soltanto in una dimensione parlamentare di partecipazione alle maggioranze parlamentari negli anni precedenti noi avevamo assistito a una grandissima crescita della delle forme di partecipazione democratica dai Consigli di fabbrica ma anche consigli di quartiere a tutte quelle forme diciamo di democrazia allargata che per me sono un pezzo di governo della società cioè sono uno degli strumenti della Società e pensare che come dire un partito ossa
Entrare nella dimensione del governo perché entra in una maggioranza e che questa è la cosa che ci importa questo come dire un elemento di debolezza di una cultura politica allora oggi tutti i compagni dicono a bassa però non possiamo
Vado verso sì non possiamo essere continuamente condannati a un ruolo di opposizione
Tu dicevi proprio in quell'Assemblea guardate che la modernità di questo Paese non è tutta segnata in negativo è segnata appunto dal ruolo che la classe operaia e la sinistra è riuscita a darla a darle appunto con lo Stato sociale eccetera bene
Quel segno la modernità che non è un segno tutto negativo è stato dato dalla classe operaia dalla sinistra
Governando la società non necessariamente stando al Governo ma capendo quali erano tutti quegli strumenti
Di governo della società che i soggetti sociali e politici hanno al di fuori dal match di governo
Allora condanna l'opposizione certo no è sicuramente importante Anita ogni tanto sarà al governo lo dimostrava l'esperienza di San di Tanassi ed è partito socialdemocratico di quei tempi che riuscirono a salvarsi grazie alla loro subalternità la democrazia cristiana
Però questa è una cosa che manca ultima questione
In quel movimento e in quella fase entra in crisi un'altra questione cioè la questione del rapporto tra il partito i movimenti e le soggettività
Bene allora il movimento delle donne mi sembrava
E mi sembra che qui sia stato ricordato con esse ma è un problema di alterità
Di soggettività autonoma che non chiede di essere contenuta in un progetto complessivo o in un contenitore
Ma che chiede appunto che venga riconosciuta la propria parzialità e che gli altri soggetti riconoscano la loro bene allora questo che cosa vuol dire però rispetto all'oggi
Che non hanno senso come dire in una fase complessa anche posizioni
E prospettive riduzioni isteriche
In cui ci sono dei contenitori politici si che che vogliono tenere dentro tutti cioè le donne cattolici giovani pensionati e via di seguito insomma una cosa indistinta poi si arriva a fare mentre invece importante che ci sia una valorizzazione delle delle parzialità allora entra in crisi sicuramente il partito togliattiano come unico mediatore della società
E invece rientra mi pare come dire di attualità una prospettiva che in quella fase venne messa da parte che ha la prospettiva e la cultura Consiliare della sinistra comunista in quella fase allora qui è stata citata solo dal pubblico e non mi sembra da questo tavolo quanto peso in questo la politica sindacale dell'Eur e di Luciano lama
Peso non solo dal punto di vista economico nel senso che appunto coi accettava delle compatibilità ma perché riportando la dimensione di una contrattazione centralizzata in cui ci si faceva carico delle compatibilità eccetera
Veniva come dire stroncata tutta la stagione Consiliare di massa che sulla conflittualità operaia in fabbrica articolata sulle condizioni di lavoro e di salute aveva costruito l'egemonia
Allora ho finito veramente
Vorrei solo dire una cosa perché appunto quella cosa lì di quelli del dunque sono Buscemi tutti pesava e ho finito
A me pare che ci fu un limite anche quel movimento
Ed era un limite appunto non solo di violenza un uomo limite di cultura politica di semplificazione
Non solo sulla germanizzazione ma anche perché si tenta si cadeva in una dinamica che era quella repressione lotta per la repressione che la stessa dinamica che l'assemblea di Firenze del movimento la pantera di quest'anno
Al di là delle posizioni della giustezza delle posizioni cioè spesso fatto parlare di questo e non dei veri contenuti su quel movimento Simoni va be'allora appunto
Io mi ricordo tutte quelle cose e quelle assemblee e vorrei capire solo una cosa si diceva dei bisogni e quindi del battersi per i propri bisogni
Oggi non entra in crisi anche un'idea appunto che i movimenti possono partire solo dei propri bisogni
E non hanno invece bisogno anche di recuperare una cultura una sedimentazione precedente alla loro c'è una capacità di relazionarsi con gli altri soggetti e non solo
Partita da dei bisogni
Senza appunto coglierà anche il problema della memoria e dell'egemonia
Allora
Possiamo giurare che gli ex compagni del gruppo confonde più stupidi tutti assolutamente non tanto che sono più brevi comunque allora però siccome qui è una lista di interventi a questo punto per una ragione di permettere tutti intervenire sarò più fiscalisti quattro cinque minuti quindi per una ragione democratica come mi ha giustamente suggerito Anna
Io abito qui vicino ieri per caso sono venuto a vedere che cosa succedeva qua e mi sono trovata catapultata
Nella memoria nel rivivere ai dieci anni sicuramente più importanti Cube vivi più più belle più belle il
Est io passato la giornata di oggi a ricordare riflettere a dibattere a rievocare riflessioni durissime che ho dovuto fare in questo periodo in cui c'è stato
Il riflusso
Io ho cominciato a uscire figurette governare
Con i compagni del nel mio posto di lavoro abbiamo formato il sindacato CGIL sessantanove eravamo del manifesto perché i magnifici sette erano usciti non ci avevamo questo sindacato che esca che si muoveva sul manifesto
Quindi assemblee riunioni ed era bello bello stare in mezzo alla gente bello il confronto bello anche il gioco il gioco di squadra trarrà nella nostra e gli altri eccetera quando tutto questo è accaduto è mancato l'interlocutore della gente
E io ho ascoltato un'altra mia stanza che era quella di donna quindi mi son fatta tutto bello il movimento femminista novecento settanta tre settantaquattro fino al settantotto settantanove
Ascoltando quello che è stato detto stasera
Va bene come è nato il movimento delle donne lo sappiamo su certe stanze il personale politico
Rivediamo la nostra soggettività come donna e vediamo che cosa è che non ci va bene e la nostra politica personale deve avere lo stesso diritto della politica tradizionale dove noi non riusciamo ad a vere la nostra rappresentanza anche e soprattutto perché noi non ci conosciamo come donne tanto siamo stati mischiate
E spesso usate al servizio di un tipo di società che di cui adesso nessuno più si scandalizza dire che era patriarcale che era repressivo repressivo di che cosa quella è stata la scoperta
Restivo della vivacità delle donne e dei desideri sessuali delle donne
Della della tenerezza delle donne della della tristezza che avesse un diritto di esistere così come la serietà la che decori citarla decisionalità
Lei il dovere il sacrificio cioè tutte cose che adesso io fortunatamente vedo Merisi delle ragazze compresa quella di mia figlia
Che mi sembra una ragazza
Abbastanza serena abbastanza posto con una madre che si è fatta il divorzio che si è fatta accuse fatte le battaglie che la perché la messa di fronte alla contraddizione lasciandogli tutto lo spazio fisico e di dialogo
Per maturare per crescere e che gli ha dato soprattutto lo spazio della libertà
Qualsiasi cosa andasse a sperimentare e poi tornare a casa parla
Quando inizio al movimento del settantasette ma più tardi nel settantotto quando si girò e dell'attentato le donne sono tornate a casa come ha detto mi chiese aderirvi
Non c'è stato diciamo un senso del limite senso dell'IMI e quello che era un modo potuto fare del contesto storico ultima storia mette anche dei limiti perché ci sono dei mutamenti del cui oltre certo punto bisogna avere il senso di dire che non si può andare avevamo fatto il tipo di di di di di di clima che di violenza non ci interessava siamo tornati a casa
Minuto si proprio minuto minuta se famiglia Nane Annan prego
Direi che il clima repressivo che se instaurato e che ha dato ampio spazio a Berlusconi e tutti gli altri io per come lobbistico io è stato causato dal dell'omicidio Moro
Io avrei giurato che non avrebbero fatto la cavolata di ucciderlo perché ormai avevamo capito che il gioco non era quello di uccidere ma quello di cambiare gli assegni di di noi
Che poi le cose sarebbero cambiate io non credevo che avrebbero fatto una cavolata del genere l'hanno fatta Roma è stata piena di volanti da polizia tutti i centri di cultura di aggregazione biblioteche teatri sono stati chiusi
Le donne tutte le persone venivano fermate Go imiterà
E venivano perquisite le macchine
E c'è naturalmente anche qualche poliziotto che approfittava del fa lo spiritoso visto che c'aveva il mitra in mano si poteva permettere di dire anche qualche parola di più con mancanza di rispetto
E io mi germi ricordo che girava per Roma disperato e non potevo fare altro che stare ferma vicino a queste macchine a controllare ad essere almeno testimoni di tutto questo
Di tutto questo una nuova aggregazione della sinistra una o critica come diceva ieri sera deve tenere conto i soggetti devono parlare i programmi politici devo tenere conto dei soggetti quello sforzo che non è riuscito a fare
Quella concentrazione centrali di cui parlava Luís scuse non mi ricordo il nome dovrebbe esservi capo capace di farla questo future aggregazioni di cui io sento tanto il bisogno cioè
Allora all'Apollo
Lì a quattro minuti o il completo in grado di avvertire a quattro minuti che hanno tolto
Quattro minuti allora sì o quantomeno di quattro cinque dietro Branca si fa allora è vero abbiamo scovato stasera quel prodotto sono il più scemi durante trasmetto spenta
Comunque sia a parte questo volevo intervenire su un argomento ma con un piccolo brandello di riflessione di quello tra quelli che sono usciti forestazione
Era sul concerto di creatività che un po'Berardi
Chiamano in causa e volevo partire ma una vignetta bellissime che era secondo me bellezza in Orissa architettura quest'anno un'altra occupazione che diceva per favore smettetela di chiamarci creativi insomma
è un'immagine ma senza interessante secondo me specialmente in relazione a l'immagine che Berardi dava un po'della vittoria e della sconfitta movimento del settantasette
Io ed è un po'il problema inverso nel senso che secondo me il monismo età settantasette da una parte ha vinto cioè la vita in mente settantasette provo Berlusconi cioè non sa come dire mi sembra che il seguito diretto tutta la logica della creatività nell'immagine ero liberato dell'idea del creativo poi se appunto la creatività ingabbiata all'interno di una dinamica di procura riduzione che si ricreata rideterminate ricomposta in in in una chiave che poi è quella della gestione di sistema
Mentre la sconfitta mi sembra proprio quell'altra cioè la rottura dell'immagine compromesso storico che invece a mio avviso è rotta semplicemente potesse facciata perché poi se andiamo a rileggere la storia gli ultimi tredici anni da un punto di vista politico istituzionale scopriamo che si il PC non governa più con la democrazia cristiana però d'altra parte è anche vero che non esiste alcun alternativa di sistema cioè voglio dire il compromesso storico non è che il che il culmine di una politica che il Partito comunista aveva cominciato con Togliatti se al momento in cui si sceglierà sa di consociativismo il parte comunista non è mai stato un parziale ferrarista fino al settantaquattro settantacinque quando vinse le elezioni è proprio lì nel momento in cui poteva rappresentare una vera e propria alternativa c'è il serio esattamente la strada che fino a quel momento alla perseguite sia la strada nel maggio dello Stato nello Stato e lo e lo Stato che si riproduce anche
Riproduce se stesso anche se in modo diverso insomma l'istituzionalizzazione del tutto sottile che ha portato poi parte comunista istituzionalizzati in alcune zone di questo Paese a rendersi parte del sistema
Se mai con un po'questo ragionamento e soprattutto mi interessava appunto questo discorso sul sull'immagine della creatività cioè creativo oggi quella bene quello che bisogna le campagne per le grandi
Agenzie pubblicitarie creativa è colui che poi pubblicizzava FIAT Croma creativo e questo è il Kadima insomma
Allora ottimo si deve fare così mi chiedo per favore di fare silenzio ai lati in fondo perché pace difficoltà a sentire dopo atollo Mauro
Mauro
Parole scusa
Allora io non vorrei parlare delle diverse anime del settantasette anche perché nel settantasette ci avevo quindici anni per cui potete immaginare in che termini ho potuto partecipare più che altro l'ho visto a distanza ed anche perché il tipo di militanza politica a cui ho partecipato successivamente nato prima del settantasette nato nei primi degli anni settanta
Ed è finito alcuni anni fa intorno alla metà degli anni ottanta
E poi non vuole parlare ancora delle anime del settantasette perché per troppo se discusso in questi anni dal settantasette buone del settantasette cattivo del Sessantotto buono del sessantasette cattivo
Vorrei invece affrontare una questione riprendere un discorso che ha fatto D'Alema paradosso del suo discorso
D'Alema è partito bene in qualche modo ha fatto diplomati a non non forte insomma Napoli ricade del compromesso storico e del consociativismo che raggiunse l'apice quel
Guido praticamente la responsabilità dalla sconfitta della sinistra diciamo dell'avvio del cibo neoconservatore unitaria con con il settantasette già con la parte massima l'espressione ultima di opposizione sociale in quegli anni ovvero la sconfitta di chi aveva fatto l'opposizione in quegli anni a dove via alla alla ciclone conservatore queste realtà è vero perché poi non c'è non c'è stato altro in questo Paese che ha fatto opposizione il PC sarà una maggioranza di governo
Voglio dire il PC era l'alla forza che controllava e manovrava al più ma più grossa forza popolare a sinistra in Italia il PC controllava il sindacato il PC ha dato l'avvio con lama la politica dell'Eur lama
Apporta grosse responsabilità nella firma del del intende dei licenziamenti alla alla alla FIAT a Mirafiori nel nell'ottanta voglio dire insomma quando si avvia una certa autocritica
Poteva portare fino in fondo non si può fare questo giochetto e poi accusare il settantasette cioè l'opposizione sociale di quegli anni che ha combattuto come contro il compromesso storico
A agitando la delle responsabilità da sconfitta della sinistra si può discutere
Si può discutere forse delle forme sbagliate ce ne sono state tante movimento di massa movimento armato si può discutere di questo ed è giusto discuterne perché poi alla fine siamo stati siamo stati sconfitti tutti però non si può negare sul fatto che le responsabilità reali stanno da una parte stanno su chi ha fatto una certa cifra su chi in quegli anni ha detto che col cinquantuno per cento non si poteva governare
Però oggi dice che si può governare io vorrei capire perché forse perché il concetto di alternativa se svuotato allora aveva dei forti come la righe lasse Orsi alternativa significa rispetto di certe contro compatibilità Fini
Alessandro
Va beh io nel settantasette era ancora più giovane avevo all'incirca dieci anni però o sono ho cercato un po'di documentarmi anche rivedere dei dente messo documenti prodotti durante le le assemblee dell'occupazione del settantasette
Secondo me c'è una grossa novità che è emersa in quell'anno che all'interno di questo dibattito non è stata registrata sufficientemente
Cioè in quelle in quell'anno si è fermato una nuova sensibilità che la sensibilità ambientalista
Ossia
Si è presa consapevolezza del fatto che e gli equilibri ecologici potessero essere danneggiati irreparabilmente dal capitalismo o e che si potesse arrivare a una catastrofe mondiale che avrebbe portato alla scomparsa del genere umano o infatti in questa sensibilità stava maturando già dal sessantanove con con le battaglie a Mirafiori che ponevano Omero come molto pesante la questione dell'ambiente di fabbrica delle mortali della mortalità sul lavoro o le morti bianche eccetera eccetera
Cresce nel settantacinque con la battaglia di Lotta continua su riprendiamoci la città ma solamente nel settantasette secondo me con con il grande un grande boom l'esplosione del creativa degli indietro in degli indiani metropolitani si arriva appunto o alla coscienza della distruzione degli della natura della messa in pericolo dei degli equilibri ambientali i adesso ah beh correvo
Voi
Volevo anche anch'io sottolineare quest'aspetto che il capitale
E riuscito in qualche modo a riassorbire questa questa contraddizione attraverso le liste Verdi
De nelle quali in Milano alcune persone che ad esempio sono filo nucleari che ne so Athos De Luca a consigliere comunale romano che invece favore non nucleare più di dimensioni più accettabile ma ma se ne importa sempre
Per ad un all'energia nucleare
Ho anche questo tentativo di assimilazione ha colpito anche il movimento femminista leggeva in questi giorni in questo tentativo di costruzione delle del mito della donna guerriero che che si emancipare aggiunge livello
A livello
A livello maschile di Brie discendere i suoi schemi anche P. degeneri in come il militarismo o con questo pero ci tenevo a sottolineare fortemente una cosa
Non voglio dire che il capitale abbia del tutto riassorbito le le le istanze delle del movimento del settantasette molte stanze come quella di di di un amore autonomia individuale e collettiva
Deve dire del bisogno o della comunione di di comunità
E comunque di un'affermazione nella dimensione del presente che deve di noi dicendo ai bisogni lo sentiva al fortissimamente anche all'interno del movimento della pantera per cui secondo me direi che questo o il settantasette abbia solamente posto i presupposti per per il flusso e per la reazione
Secondo me un'affermazione del tutto o distorta i presupposti secondo me appunto gli appositi il partito comunista che ha proseguito la politica del del compromesso storico appunto o le ad esempio nell'autunno tanta Mirafiori
Dove in un'assemblea gremiti sino al cinema Smeraldo
O quando si chiede
Al all'Assemblea se se questa vuole accettare il contratto una sola persona alza la mano
I sindacalisti invece compresi quelli del PC dicono ove si il contratto è passato
Se si defila no o tra le le urla e i fischi e lanci di di di diversi io oggetti più o meno naturali come uova o arance
Ecco
Ai sensi del Cyrano e praticamente scappano lasciando passare in questo questo contratto e lasciando passare tutta la ristrutturazione e questa politica sì Fini concludo questa politica prosegue anche oggi con
Con l'accettazione del
Delle
Dell'intervento italiano nel Golfo Persico
Allora Piero
Penso che sia abbastanza difficile affrontare una tematica su settantasette
Se coi non non si parte diciamo così se vogliamo
La Ceccarelli cercano il terminale da significa poi la famosa frase separatezza alterità o alternative quella in quel periodo
A pensionati tutto il discorso sulla separatezza la differenziazione della soggettività politica che l'affermarsi in quel periodo vari cercarsi addirittura internamente ha una componente tipicamente operaia mi ricordo della dei CUB della Bicocca Pirelli due diciamo poi cominciare a far risalire una visione alta di rottura rispetto a quella che era la linea politica o comunque la continuità o forse meglio dire contiguità storica
Della politica simile in quegli anni diciamo così dal Partito comunista e così via
Un altro punto che mi sembra dado Verrà così mettere sul campo è un altro
Troppo spesso si scende nell'apparenza delle cose determinando il fatto per cui Susanna del settantasette si rileva l'aspetto macroscopico
è un sì grande scialle lei perché è di questo aspetto macroscopico senza andare a vedere quali sono gli aspetti microscopici tipo determinarono questi passaggi a chi mi riferisco mi riferisco l'aspetto diciamo così della rottura violenta
Allora penso che due casi siano abbastanza emblematici il movimento diciamo studentesco da settantasette a Roma nasce dopo un'aggressione allo studente bella chioma
Che va a finire in coma
A Bologna scoppia dopo l'uccisione in particolare di Francesco Lorusso
E questi son due cose vanno messe sul campo
Fatto sta il giorno dopo l'assassinio di Francesco Lorusso
A Bologna avviene la prima rottura diciamo così ufficiosa tra movimento è partito comunista voluta esplicitamente da aprile o comunista che tiene un comizio di piazza
A cui partecipa tutto quanto il popolo comunista e viene impedito a papello di Francesco Lo Russo di tenere un comizio ricorda il fratello ammazzato l'altro il il giorno prima
Questo diciamo di come base
Terra incomincerà sta Tare una mitologia che troppo spesso ha dato adito ad interpretazioni sbagliate di quegli anni in terzo luogo in terzo luogo andrebbe anche visto quello che poi è terminò
La scomparsa del movimento altro dell'altro movimento operaio che in questo caso si rifaceva espressamente a uno storico tedesco un certo rotto che Fini in carcere appena incomincia a scrivere a praticare nel movimento tedesco di quegli anni
Allora dicevo va fatto riferimento a questo e mi riferisco in particolare a quelle ragioni che determinarono
La distruzione di una possibilità di nascita di una soggettività politica alta la sinistra dei pc vista la dissoluzione di Lotta continua e degli altri gruppi politici
E in particolare mi riferisco al teorema Calogero perché il tema Calogero badate bene nasce espressamente a Padova
Qua
Qua
Nasce la prima di fichi difficoltà a leggere a capire l'intervento di D'Alema
Secondo punto secondo punto D'Alema parlava di importanza finendo Guardini nudo secondo giusto va bene non lo so bello tranquillo guarda allora dicevo D'Alema diceva che in quegli anni sì sbandava ribadendo il peso nazionale
Della classe operaia è già qua si rileva la difficoltà alla per un rapporto tra movimento altro e movimento storico
Giacché è il movimento Altorin poneva nuovamente ancora con forza all'internazionali la cui importanza internazionale della classe operaio comunque di questo oggetto ha detto alla produzione
Terzo punto terzo punto questa grande importanza del peso dalla classe operaia a livello nazionale
Viene mistificatoria tramite un uso saggio del sindacato che il sindacato fece dei mass media in quegli anni dopo i famosi trentacinque giorni DOCUP azione alla FIAT
Giacché all'Assemblea dopo
Dopo la né si può dire dopo la stipulazione del contratto tra sindacati è Confindustria all'interno della fabbrica le avanguardie operaie che un determinato in quegli anni una diciamo così concretizzazione mantenimento di una visione della comunità operaia
Rompono con questa ottica però il movimento viene espropriato di questa sua vittoria di questo riconoscersi altro attraverso un uso diciamo così improprio anti operaio anti lavoratore anti movimento
Operato dal Partito comunista dalla parte del dal sindacato di lama che invece il diciassette febbraio di quello stesso anno venne cacciato con forza da un movimento che comunque non si disconosceva da quei compagni che purtroppo cioè ironia della storia in questo caso si trovarono dove scontrarsi col un movimento che gli proponeva il la distruzione del ritmo del lavoro lavorare tutti lavorare meno e quindi qua si vede la prima differenza che distesa non c'era buttar fuori una massa enorme di operai bensì ridurre il tempo del lavoro questa era la grande avanzata che movimento proponeva questa se vogliamo è stata anche la sconfitta perché vedo comunista non potrà assolutamente accettare una cosa del genere
Allora Modugno
Dunque
Sicuramente il comma il compromesso storico fu
Gran progetto giacobino
E sicuramente D'Alema giacobino
Vuole governare
La diversità
Il movimento del settantasette si scontrò con questa pretesa giacobina
E i giacobini non fanno i conti
Con le lotte di massa
Ne tengono poco conto
Sono stati certo giacobini che l'hanno fatto
Grandi giacobini per esempio nel Partito comunista dopo la guerra
Oggi dalle lotte di massa c'era perfino un libretto intitolato lavoro di massa
Col compromesso storico forse si segna proprio un
Un un segna uno spartiacque tra il lavoro di massa no nel partito comunista forse si può vedere anche sotto questo aspetto il compromesso storico
Tuttavia fu un grande progetto giacobino ricordatevi che c'era stato il colpo distale di Stato in Cile
Ricordate che
Si dormiva fuori in quel Periodo perché c'era una minaccia di colpo di Stato
Berlinguer risolte se questa situazione
Appunto col compromesso storico
Beh sicuramente fu un bene per la democrazia in Italia
Ma il compromesso storico aveva dei limiti strettissimi e il PC non poteva muoversi entro questi limiti quindi al primo movimento di massa che venne su
Questa politica fallì
Ma non volevo parlare di questo volevo dire che i movimenti
E mi dispiace che nessuno abbia collocato il movimento novanta nella nella nella teoria di movimento che dal sessantotto a quest'anno fortunatamente si è svolta
Questi movimenti probabilmente D'Alema alludono
Ha qualcosa di grosso che sta cambiando nella società italiana ma non solo probabilmente alludono a un cambiamento nel modo di produzione
è veramente singolare che un un fenomeno così grosso
Come io penso un vero cambiamento nel modo di produzione
Cioè si tratta di una fuoriuscita da una società industriale così come ci fu un passaggio dalla società agricola la società industriale stiamo assistendo ed è degli ultimi vent'anni il passaggio
Dalla società industriale a qualcosa che viene dopo che non so come chiamarla postindustriale
Questo è un fatto grosso
E io credo che la forma che hanno assunto le lotte negli ultimi vent'anni rimandi
A questo passaggio
Assolutamente mai preso in considerazione dalla sinistra storica
Non non non se ne parla le categorie sono ancora quelle della società industriale
Beh ora voi dovete spiegarmi come mai la produttività la FIAT nel giro di pochi mesi raddoppia non era mai successo nella storia
Che in pochi mesi la produttività raddoppiata Siss
Perché hanno introdotto dei robot
Hanno introdotto dei dei cervelli elettronici che che riescono a produrre in modo completamente nuovo completamente diverso a questo al cuore della procura ho finito al cuore della produzione insomma bisogna badare
D'Alema diceva che appunto contro il pauperismo di qualcuno è importante guardare al cuore della forma il cuore della produzione sta succedendo questo
La cosa da capire e che nutrita il rapporto di produzione
Ciò che produce ricchezza oggi e non è più una macchina Termomeccanica che ha bisogno di un operaio
è una macchina microelettronica che ha bisogno di lavoro mentale
I movimenti degli ultimi trent'anni alludono
Alla Presa di coscienza del lavoro mentale sono le prime lotte di una grande trasformazione che vede il lavoro mentale come la fonte principale della ricchezza
Mi raccomando ancora per fare i tempi chiusi ecco noi chiuderemo gli interventi a questo punto se e in
Lei si abbiamo preso tutti quelli abbiamo preso ti diamo da adesso in poi prego mobile
Dovrebbe io nel settantasette avevo sei anni il mio gatto non era ancora nato però
Una cosa me la ricordo che successe circa tre anni prima la prima impressione che ho avuto io di una manifestazione politica sulle spalle e mio padre che nemmeno ci sono arrivato mi è venuto incontro lacrimogeno
E fu nei pressi di San Giovanni di Dio quando tutta una sinistra tranne quella rappresentata dagli già da allora perché non è stato nel settantasei mi sembra un po'prima previa al compromesso storico dopo il Cile
Sì andava a contestare il comizio di uno che poi due anni dopo io vidi ammazzare lo studente De Rosa a Sezze Romano ma adesso c'è chi attacca la resistenza
E Rifondazione oggi gli allenta l'ipotesi della Seconda Repubblica su questo bisognerebbe vedere chi è stato assente su questo terreno per il quindici anni io adesso al problema riuscire a vedere in termini storici quello che è successo nel mio novecentosettantasette nel dare che al di là dei vini quello che può essere un Giocondo esercizio di Accademia sulla cambiamento qualitativo della forza lavoro
In questi anni e una forzatura
Abbastanza mi pare portata profondo sulla identità di movimenti diversissimi in vent'anni di storia italiana e occidentale come manifestazione unica di una nuova identità di cui però io penso che i cinque milioni metalmeccanici in questo momento non si accorgano minimamente
Io ho il problema di vederla storicamente Laredo proprio vorrei vederla qui perché penso che se ci arrivasse uno di quei cinque milioni da meccanici in un in conto di questo genere
Non so i capelli se li si riterrebbero sicuramente non reggerebbe a un più di una decina di minuti a questo tipo di linguaggio d'analisi
Penso che quei cinque milioni e metalmeccanici in questo momento si chiedano che cosa ha fatto il Partito comunista nel mille novecentosettantatré settantaquattro quando le lotte operaie per la prima volta subirà una battuta d'arresto
A partire da un Candela tracciamento la controparte padronale
E che cosa ha fatto il Partito comunista in quella tregua storicamente verificata determinata fra il settantaquattro e settantotto
Che ha consentito la ripresa di respiro di un potere che ha fatto salire la nazionale poi il Governo vita nazionale ha rotto solidarietà nazionale compromesso storico unità nazionale e ha costituito le basi per la scienza di Bettino Craxi
Alla leadership di una nuova forma di controllo partitico sulla sua sfera governativa ecco a me sembra che direi che il settantasette
A segnare il discrimine storico della cultura politica razzista l'opposizione e della cultura comunista in Italia
Sia veramente una sovrapposizione storiche indefinibile
Cioè esiste un compie una fioriera il compromesso storico che nascita direttrici lunghissime nella storia del partito comunista
Ci vorrebbe non lo so forse in questo caso Montanari per capire dove affondano
Affondano evidentemente su tempi d'lontani che è meglio non affrontare qua
Ma io penso che inducano a una necessità di concezione in questo momento se veramente si parla di Rifondazione di una cultura politica razzista d'opposizione
Ha un'autocritica scientifica del movimento comunista dal ventuno al novanta par data del bene io parlo qua da comunista definito leninista
E che intende l'organizzazione politica del proletariato ancora in termini di classe e con delle quadrature che possono sembrare inattuali però io parlo di questa autocritica perché chi mi viene a raccontare che nel settantasette si è data alla rottura
Perché un movimento andato da una parte è un partito è rimasto dall'altro mi deve dire dove è rimasto quel partito e su quale base quale quella base dove la scoperta dove l'ha elaborata esistono libricini del mille novecentosettantacinque con scritti dal settantadue in poi è Gigi dalla casa editrice rinascita con interventi da Pietro Ingrao
A Luporini comprendendo tutta l'intellettualità e quello che non so definibile ceto politico di cui D'Alema credo
Sì senta comunque partecipe per quanto riguarda la sua formazione culturale e politica che parlano di compromesso storico come la Edizione
Né in una in un contesto democratico del potere popolare dopo la lezione del Cile qua il potere popolare dove è stato nella politica nel Partito comunista quando esistevano i comitati di quartiere quando esistevano i comitati di fabbrica
Quando
è esistito potere popolare esercitato la Partito comunista quando si è fatta la scelta la solidarietà nazionale mentre una classe operaia
Veniva smorzato da in una del proseguimento di un CDA di notte potentissimo che aveva individuato la sua autonomia come soggetto sociale a proposito di soggetti autonomi che contribuiscono al progetto eccetera eccetera
Voglio dire qua dei soggetti ci hanno pagato di persona e a proposito di Ali il setto Adriano ne semplicemente significativo perché è successa a Padova è significativo anche perché c'è stato qualcuno che ha fatto le denunce e c'è stato qualcuno che per dieci anni ha sostenuto la giustezza politica e culturale di quelle denunce quando dei compagni sono stati assolti determinate accuse pezzi salvati sette otto anni di galera
Per il merito politico per il merito va intendo in senso linguisticamente appropriato per il merito politico di chi ha fatto una battaglia per difendere questo stato di cose
E chi si ritrova inevitabilmente adesso sulla stessa sponda di chili è affine speculare culturalmente cioè di chi pone il problema dei soggetti della battaglia politica al di fuori dell'essere sociale dei soggetti
Delle contraddizioni che si sviluppano realmente nella società al di fuori di uno sviluppo politico dei movimenti di massa io spero di poter continuare ad avere a che fare dentro il movimento studentesco
Con i compagni della FIGC che sono disposti a fare di quel movimento un laboratorio perché si costituisca un motore più ampio e articolato di cultura politica da dell'opposizione del comunismo in questa prospettiva di una nuova fase produttiva spero di non avere a che fare Contini ricostruisce quella storia e sarà capace se il movimento si espleterà non in determinate forme ma indeterminata sostanza
Da qua ai prossimi cinque anni sarà capace fra vent'anni dirmi che ha segnato il discrimine politico per la rottura tra cultura da cosa
Allora Gigi
Io provo un poco il malinconico
Questi giovani amici compagni
Appuntato vale tre anni negli anni del settantatré
Tredici
Io non cioè nelle miniere trattenuti della sinistra democristiana
Scusate
Che infatti è questa battuta
Beh chiedendo innesta sta che l'estremismo è una grande malattia mortale
Del della politica
Grande malattia mortale piazzette
Con primo è quello che tutti avete nel mondo acque ti penti ancora all'idea forte della politica
Tette Condemi il settantasette appunto
Ha terminato il discrimine
Maggiore
Quanto era grande malinconia annunciò le preferite ante degli slogan
Effetto del POR diventati tentati conflitti dalla storia
Tutti gli slogan che l'ammicco l'ultimo che ha parlato è stata la storia Cappato metamorfosi da maggio il discrimine tra il giacobinismo e chi invece pentita alla politica all'ambiente già della politica
Con una attenzione più ai bisogni personali ha un'idea per per la ditta della politica
Io patetica parlare male del compromettere storica probabilmente non l'occhio
Non te lo storico
Ma ricordo con quegli anni le manifestazioni che facevamo
Insieme al Partito Comunista della noi della Democrazia Cristiana nei confronti di un grande e terribile fenomeno avrà portato Alitalia
All'una autentica baratro cotto grande terribile fenomeno tutt'il terrorismo per quanto attiene dalla memoria collettiva nostra quel Cappon ammanettato Mantellate mi auguro di no tra i due tasche la democrazia quindi nel che cristiani democratica eletta ma tale però ha detto il più pienamente a regime eccetera ma molta democrazia
Fondata frullare direttamente a Ripetta fondata sulla distinta anche qui oggi sembra quasi come dire
Una coda un po'o quadri terribile fondata sulla Redditest entità vede anche a quelli degli altri che fatta il nome di Franco Rodano Aldo Moro Adam Giannotti cilene rito Berlinguer Benigno Zaccagnini
Voglio dire
Questa Italia è riduttività attenere qualche got contro mortale mortale per la democrazia e per quella Costituzione che Lare di tenta aveva voluto e che gli amici e compagni
Partigiani avevano progettato gli ha mentito e compagni comune tentiamo agli aumenti della democrazia lettiana avevano cercate di fare nella copertura
Ora quand'era un colpo di spugna e cancellare di colpo
Con una lettura ideologica ripete che la teoria complicate perché non perché badate bene non ti chi ha della verità anche quelle code per spiando dette gli ambiti prima
Ma perché mi sembrava punta quella e tempo col tenda di poi il tempo e con la e col dire no col tenda di Point Petipa paletto a come dire attirare la Concudu agli attori a non
Dare uno a vedere la storia un completo molto più completa molto più articolata
Voglio dire
Ordinando cui talvolta fino aggressività
Far finta
La storia qualcosa un po'attacca storico i marchi dimenticherà indiano come la dialettica attori Katia in Medio Rabbit e come ha fatto già voglio dire appiattita pulita di tutte le ideologie di tutte le le cose
Con la favola ammalato usando e malinconia qui e ora
Ed è questo il telegramma un po'di oggi
Mentre nel pertanto dette Teheran tentativo di proibitivo del monumento più dantesco
Di progettare la politica a partire dai bisogni oggi vede un bel tempo una politica cacciata fuori completamente dalle istituzioni
Allora ben vengano i movimenti quelli che all'antico Ravenna una grande petrolio The Hobbit consiglio di leggere
Perché è molto vicino alla finestra franchigie quindi leggete vola disparati ripartite su questi temi
Bomba nella quelli nuovi monumenti che t'hanno può come dire accoglierà il conflitto è totale
Oggi la vetta il conflitto effettuale
Da questa non sta certamente nella battaglia per il comunismo voglio dire contate l'APPA richiamano Quadi avidamente
Oggi complicate tale età in una dimensione più la nell'apporti Brittan di liberazione perché annuale
Dalle come dire dalle varie forme di opposizione che perché perché a quell'ecologica che a quella economica tra quell'acqua quindi e all'interno di un po'Hackett antropologica della persona umana e che chi chi era la nuova politica ripete tempo accontenta la mentalità della politica con tutta la
Tolti brevità
Di una de ideologici attiene della politica e concludo con una battuta
Non lo è altrettanto attento e pertanto atto Aldo Moro parlava dell'intelligenza degli avvenimenti
Ebbene te questa lettura degli avvenimenti atta a tutta può gettare un po'oggetto che vedi piatte per tutti quelle canne ne parlate male Maglio nel confermo la bontà la validità anche che adulto aperti negativi quali contattati Big Mama
Era una conseguenza marginale seconda membro effettivo della Asperti ambite più progettuale più attente delle corde
Allora io invito veramente l'acqua il già al quale io credo con grande con grande appassionata partecipazione accogliere l'intelligenza degli avvenimenti e a cacciare finali il anche dalla porta dalla finestra non han per tante laddove Tito quelle forme tutti gli di attualità il summit nocche non l'hanno fatto la storia del partito
Per quello che mi fa ancora più rabbia che quando vanno a tappeto che Paul
Della reggitenda Tito quote ecco quando è tiri Coppa latita poté qual è che trapelava giusti età aprivamo e tutti che andava attaccare mette a quella forma tale già e progettuale che era una forma storica del partito come allora coetaneo libretto molta c'è un Peter pagine contatto a è tempo di attuali a partire da una come dire da una riforma antropologica della politica Licchetta veramente la sfida ed che talora hanno le donne hanno il ruolo eccetera eccetera non di parte appare una conferenza perché te no Petrelli
Vedo il
Allora Mariotto
Allora molto brevemente io non so quanti di voi abbiamo visto in questi giorni volevo lo sfottò sui mondiali di calcio che ci perseguitano ancora a distanza di molti mesi con quella faccia da pirla che dice sì c'ero anch'io
E approvazione al settantasette visto che molti qui hanno fatto dichiarazioni da io che ho l'età per dirlo
Dico sì c'ero anche io e me lo rivendico come espressione della quelli del movimento di sovversione politica e sociale più importante e più rilevante che i Paesi cosiddetti a capitalismo avanzato abbiano mai conosciuto movimento le cui stigma dei cui serie
Personalmente collettivamente credo gran parte della mia generazione ancora portano non solo per quello che riguarda l'esercizio
Dell'attività politica laddove possibile ma soprattutto nelle scelte professionali nel tipo di collocazione come dire sociale cognome non ricerca di costruire quotidianamente sul posto di lavoro ha contato nei quartieri in cui si vive eccetera eccetera
Io sono arrivato tardi per cui non ho potuto ascoltare fin dall'inizio quello che ha detto
Massimo D'Alema però una cosa mi preoccupava sottolineare rispetto a questo problema dell'ondata neo conservatrice che sarebbe nata da allora e che da allora voi si sarebbe articolata nelle forme che noi tutti conosciamo
Ebbene questa la stessa logica di ha portato per esempio Gerardo Chiaromonte durante la trasmissione Potere dromedario che credo molti qui presenti abbiano seguito ad affermare di fronte a una precisa domanda rispetto all'esistenza
Dell'opposizione sociale in Italia in quegli anni sì c'era opposizione c'erano i settori della democrazia cristiana che sabot davano la politica la solidarietà nazionale
O o lo stesso Luciano lama che nell'anniversario della cacciata dalla Sapienza visto che qui purtroppo non c'è un discorso politico e storico capace di andare al di là della ritualità degli anniversari però in quell'occasione quando i giovani dei collettivi di facoltà lo invitarono provocatoriamente in un'assemblea dentro la Sapienza
Disse a distanza di dieci anni io di fare la stessa cosa significa avere capito tutto di quello che succedeva in Italia
In quegli anni significa per esempio capire alla stessa stregua un anno prima
Dei licenziamenti infilata convocare un convegno della CGIL a Torino a dire che la FIAT mancava di coraggio di coraggio innovativo rispetto all'introduzione delle nuove tecnologie
Un anno dopo trentacinque mila persone sarebbero state cacciate Danielle impersona proprio in virtù di questa assenza
Di coraggio innevati innovativo
Però volevo dire alcune cose sennò si rimarrebbe Esone sullo schema politico generale velluto settantasette data epocale beh io non credo che ci sia un anno che contraddistingue alcuni processi storico politici secondo me durante gli anni Settanta si avvicinano
Alcune dinamiche che per esempio sul piano delle ristrutturazioni produttive da cui derivano coi le analisi dopo come dire fondate sul piano dell'importanza del lavoro intellettuale della cooperazione sociale
Ebbene lungo questi processi c'è una data epocale yuppie presenti hanno qualche anno più de Melo potranno ricordare con maggior forza e che il settantatré a Mirafiori cioè il blocco spontaneo della produzione da cui si avvia proprio in virtù della crisi di comando che viveva l'avviata si avvia il grande processo di ristrutturazione che troverà un punto fermo nell'accordo tra lama e Agnelli sul punto unico di contingenza quando Agnelli
Era presidente della Confindustria dal o in forma strisciante la ristrutturazione produttiva comincerà a marciare
E troverà forme di espressione sia nel processo di produzione immediato ma sia soprattutto nella frammentazione di questi soggetti chiamati a cooperare in forma produttiva nel modo più articolato possibile all'interno la società di cui gli studenti universitari erano una delle polarità non la polarità per antonomasia ma una delle polarità
Di questa dialettica dei piccoli gruppi moltiplicazione dell'Unità desiderate che lottava per una prospettiva di potere in quegli anni perché la trasformazione individuale era accompagnata da un progetto di trasformazione collettiva che qualificava il senso comunista un processo rivoluzionario di massa
Gli esiti i frutti i prodotti spetta a noi giudicarli ma fuori dallo schema di Isma'ideologico oltretutto e finisco su questo in cui lei lugubre azioni sulla sulle due società io ero da quelle che spernacchiato Asor Rosa perché il senso di quel movimento rispetto ai lavoratori
E mi dispiace qui non ce ne siano alcuni dei soggetti con cui ci siamo scontrati per esempio nella manifestazione qui a Roma del ventitré aprile quando il movimento chiamò PC partirò camionista italiano lo ricorderete lo tutto il servizio d'ordine schierato
Dietro il cambio ebbene il senso di quella di quella rabbia di quell'espressione era questo guardate oggi tocca a noi
Per il livello di insubordinazione che questo movimento esprime ma domani toccherà a voi
Perché dentro questo processo di ristrutturazione generale dalla Società non c'è spazio
Per un'opposizione che si candidi ad una prospettiva di equilibrio sociale ed alternativa generale farebbero bene molti a leggere il libro di Marco Revelli sul lavorare alla FIAT
Perché c'è una consapevolezza operaia quelle pagine del consiglio di fabbrica dei chiude la vertenza e trentacinque giorni quando gli operai intervengono sono consapevoli di una stagione che si chiude non solo dentro la FIAT ma in tutta la società in tutta la società rispetta quell'ansia di cambiamento generale che sicuramente forme violenza attraversava complessivamente la società ad Agliana un'ultima annotazione
Se mi è consentito su questo perché credo che sia importante non ci si può liberare dell'ipoteca degli anni settanta se non si affronta fino in fondo senza false reticenze il problema dell'emergenza
E della prigionia tra virgolette politica perché questo è un criterio che ha
Roberto
Fu proprio ci fu proprio a partire dal mille novecentosettantasette
Che non mi riuscì più di di definire distinguere cosa fosse la sinistra e cosa fosse la destra e che è uno dei criteri molto fermi diciamo così nella fase precedente dal sessantotto fino al settantasette
C'erano la creatività che indubbiamente fu un'elaborazione unite unita una pratica della sinistra di focosi ne fu alfiere che divenne patrimonio poi sostanzialmente della nuova della nuova destra
C'era un filosofo c'è un filosofo indubbiamente di sinistra come Cacciari
Il quale diceva
Guardate che questi filosofi della reazione indicati al pubblico ludibrio come distruttori della ragione da uno come Luca cioè hanno al loro interno dei segni che possono servire anche alla sinistra e più o meno la l'allora la riflessione Cacciari Anna parte da quegli anni
Proprio nel settantasette eccetera nella liturgia del movimento un rito che santifica ava la manifestazione e questo rito era l'esproprio proprietario
La mia legge generazione da legittimare andare a pregare i libri da Feltrinelli il libro perché così la posizione super del sapere
La tavoletta di cioccolato era una cosa in qualche modo che non ci faceva senso ecco il settantasette si qualifica con questo esproprio ora io credo che successivamente io non mollo assolutamente non credo
Ma neanche allora che devo che la sinistra fosse destinata per diritto divino alla vittoria la sinistra può anche gustare e siccome proprio con la sconfitta il settantasette ce ne sono tantissime altre a parte un'elezione europea di cui dobbiamo dire grazie Enrico Berlinguer sostanzialmente pronto riuscimmo tentare il primo il primo partito
Nel decennio successivo noi abbiamo visto che la destra è riuscita a fare questo tipo di miracolo in Kosovo Vitalone illesi reddito minimo Illy desiderio i consumi garantiti
La destra diciamo come suoi costi riuscì a garantire questo tipo di cose
L'estrema degenerazione sostanzialmente di questa di questo capolavoro messo in piedi dalla destra è rappresentato provento oggi dalle leghe dei disoccupati napoletani
Dai pensionati ed è pensionati meridionali dai marginali romani o milanesi che bene o male diciamo così
Il riescono a vedere quello che il movimento poneva nel nel settantasette che allora dal pareva avere questa forza rivoluzionaria e nel corso di di di un decennio invece diventa la retroguardia
Sì mi mi abbia meglio conclude diventava
Diventava retroguardie
Ora secondo me le sconfitte non sono un fatto negativo in fatto assolutamente negativo possono essere anche un fatto fortemente positivo
Nel momento in cui il partito che rilancia una sua forte offensiva una sorte non funziona società se ne prendiamo delle leggi del settantasette
E voglio dire sanità
E può Cannone e probabilmente quelle sull'agricoltura
Ma vediamo che questo partito postulano va un mondo che stava diciamo così per andare giù insomma ecco lo stimava il collettivo le masse la classe i padroni dall'altra parte in un certo modo eccetera eccetera
Non abbiamo la grande pompa del settantasette a mio giudizio ci sono errori autonome Gelmini del Partito comunista mi a mio giudizio e che diciamo così l'essere costretti a difendere diceva necessariamente lo Stato la democrazia di fronte a questo attacco che ti veniva da quello che era il tuo fianco sinistro
Indubbiamente ha ritardato diciamo così l'elaborazione del Partito comunista ma all'interno c'erano anche c'era anche i i semi di tutto questo
Concludo uno un'ultimissima cosa stamattina leggevo subunità una cosa che più con l'ho guardata con un pochino di preoccupazione e il compagno Pizzinato un paio per i quali ho grande rispetto che dice non si toccano le poste delle possono stare così poi poni non vi vogliamo assolutamente ora io dico è soltanto un esempio perché purtroppo in dibatto motore
C'è il problema è molto semplice e questo la gente ha bisogno di ricevere la posta in tempi civili in tempi europea che non possono pappa si debba passare due mesi per riceve questa posta nel ministero delle Poste finora
Si sono fatte le campagne elettorali i socialisti democristiani a mio giudizio hanno dedita a mangiare anche i gli società democratica per carità non voglio che vengano discriminati i lavoratori delle Poste però su un problema concreto come questo come possono essere le ferrovie la sanità eccetera eccetera
A mio giudizio il partito dovrebbe definire momenti di programma e di aggregazione in grado un po'che lui di un grado di individuare i lineamenti del del nuovo l'ultimo intervento che sempre che sia confermata da parte di Patrizia
No no abbiamo chiuso no sì
Non è
No
No io volevo si scusa un attimo a bene non ho dubbi un momento solo Patrizia volevo sapere se conferma l'intervento perché impalcato ci sarebbe prima della qui del Signore
Come
Ma però il telegrafico dire due minuti come una domanda
Io sono molto sintetico quattro parole e basta qua io mi domando se mettiamo stavamo consumando tutte le sere
Questi dibattiti attraverso questi processi processo alla resistenza processo
Adesso stasera del settantasette
Care compagne D'Alema non è questi il vero dibattito
E queste è una cosa che non va
Perché vi dico questo che noi Moretto la domanda
Del diciotto
Novembre ottantanove oggi a settembre novanta diciamo facendo Chiacchierini e giacché non fanno Farina
Dobbiamo fare i fatti
Perché il popolo italiano ha bisogno dei fatti Noghere Chiacchierini
Quindi io mi domando lasciamo perdere il sì e il no è una cosa cerchiamo di fare i fatti per i cittadini che hanno bisogno viene così
Allora le due domande per favore Cohiba
Fuori programma e poi passiamo la parola per un
E vogliono restare o fede alla promessa del termine delle romane scoprirà provato il discorso ragazza forma dell'Eur argomento che stavo già pizzicato
Interroghi scambio D'Alema certe parlare la tradizione culturale politica decennale del Partito comunista de una guerra deposizione
A me in quel periodo ero prospetticamente anche oggi non scandalizza e non scandalizzano dando il fatto che essere a parte nemmeno essere al governo essere fuori dall'uscio del Governo con la DC
Non era questo il punto va perché cosa starci per quali politiche economiche e sociali perdurare Servette uso vecchi paradigmi cioè effettivamente la piattaforma dell'Eur re si incastrava male questo discorso della guerra di posizione
Cioè una forza di sinistra malgoverno deve fare i conti con Andreotti una serie di persone però per portare a casa per quello che i rapporti di forza consentono
Politica e proseguì Craxi l'attacco la scala mobile la sterilizzazione del calcolo dalla contingenza sulle pensioni oppure l'abolizione delle festività
Ecco in questo era un vero gradualismo se gradualismo significa conquistare delle cose cambino facendo per quello che i rapporti di forza consentono riporto alloggi la domanda Marina questione internazionale più complessa premetto che non il mio dissenso restando sull'astensione in Parlamento sulla questione delle della partecipazione all'embargo contro l'Iraq
Dico anche che l'unità è oggi un bell'organo di stampa e leggendo lo si fanno anche le ragioni stesse cose se leggo sul manifesto certi livelli però ecco la cosa tu qui faccio la domanda e su cui esprimo perplessità è questa perché ancora costruire non liberarsi di quell'abitudine che il PCC ha uno che qualcuna chiamavo giacobina
Di fare grandi costruzioni cerebrali
Forzando anche manipolando la realtà mi riferisco all'editoriale del segretario generale del PC Occhetto quando parlava la deliberazione del loro rispetto all'embargo stesso
Come primo al Giro della comunità mondiale ma questa può essere la pendenza che noi auspichiamo però pare però acquisirà una cosa molto minoritaria molto in controtendenza
Rispetto ad una realtà che è altra che in un'intervista a un esponente dalla Lega Araba il manifesto che oggi mi sembra definiva un consiglio d'amministrazione dove l'amministratore delegato
Solo negli Stati Uniti ecco questo forzare la realtà questo calarci sopra le braghe farla passare per qualche cosa di diverso secondo me è un rischio che se corre ancora oggi c'è più che stabilire la verità al millimetro su quello che è stato tredici anni fa
Bisognerebbe vedere se se oggi non si rischia ancora ecco che di andare a costruzioni intellettuali che cozzano che cozzano quei fatti ma accenno a all'analisi della composizione di classe
Una
Questa la prossima volta per favore vai consorzio oltre alle
Perché c'è un problema anche per
Va be'bisogna andar via dal valore del dibattito anche parlare negozi
Tale stava perdendo e Bareggio ha finito desidero se parlavo della violenza però un problema alimentato da molti lati valorizzerà i gruppi dirigenti della sinistra Aliano il saluto del settarismo
L'esperienza dei Quaderni Rossi classe operaia eccetera che erano una via democratica e non per la fuoriuscita possibile al paradigma dello stalinismo cioè furono stragi Rizzardi
Dall'allora gruppo dirigente del Pci quando non esistevano problemi né violenza Panzeri non era cioè era un eversore nel senso buono non era un pazzo in piazza a Rovolon caciarone invece le prime esperienze dei Quaderni rossi
Ce ne furono segnale da questo ostracismo a questi rilevai Marchionne rompendo le scatole e paziente la forma o entro Mondoperaio questo per dire che il problema è l'errore verso il settantasette più che rispetta l'ordine pubblico Cossiga al dio delle piazze
Deve anche ritrovarsi ecco in quella mancata o ritardata analisi delle modificazioni che citava Modugno ecco rispetta l'analisi deve stare al tavolo quella bora toglierà stavo anche laboratorio forse Prodi coltura violenza
Tra i Toni Negri e c'erano c'erano grosso merito l'Italia era quello intanto che fare l'analisi di quello che succedeva nella sfera dell'economia del mondo produzione e poi andarsi a leggere in giro per l'Europa e gli Stati Uniti senza aspettare le traduzioni
Autori come Jamie Ò Connor e oggi ci hanno cittadinanza sulla nostra stampa su Rinascita solida ecco cioè Negri c'aveva le mani in pasta forse quel discorso la violenza però perché l'Italia si è buttato ai a quell'occasione cioè un laboratorio intellettuale formidabile che era quello che di Panzeri dei Quaderni Rossi deve arrivare a Franco Berardi abbiamo generoso cambiale Franco Berardi e sta qui sull'antagonisti partiva da agonista partito riformatore
Io penso che è un dilemma io non servo sciogliere in sede politica filosofica
Probabilmente ecco l'alternativa a quella cosa che diceva appeso la gestione perfetta del sistema capitalistico forse dovremmo accettarlo gli altri partiti socialisti fanno questa cosa
L'antagonismo attiene più alla rivoluzione molecolare alla ricerca alla formazione culturale
Il problema ma il nostro partito ecco è nostra rizzare più questa cultura Valadier cittadinanza non essere antagonisti noi come grande partito perché forse impossibile al gioco solo di parole
Bene
Allora
Per le risposte Bifo sul primo ritiene se
Beh sono sono impreparato alla risposta io debbo dire debbo dire che non sono assolutamente in grado di rispondere ad alcunché
Sì
Insomma mi capita spesso soprattutto negli ultimi anni
Di essere invitato a ne aggiunge a dei dibattiti somma delle situazioni dei quali si parla del settantasette il poi siccome sono beneducato partecipo e parlo proprio del settantasette però c'è una cosa che a costo di apparire non solo non fuori tema che questo lo si perdona tutti ma di apparire grillo parlante che questo si perdona generalmente di meno voglio voglio voglio dire una cosa che va che va probabilmente fuori fuori tema ma chi lo sa
Cioè io ho l'impressione che un poco è successo questo
I settantasette a prodotto e queste le cose che diceva D'Alema sono in questo condivisibili a a molto semplicemente ha puntato il dito su un un ritardo che la cultura comunista e la cultura della sinistra villini in generale aveva negli anni settanta
Ed ha aperto un campo problematico che era il campo problematiche emergenti in quegli anni è che è diventato il campo problem l'unico campo problematico che si potesse vedere
Ad essere realisti c'è da stare attenti nel corso degli anni ottanta
Ora è un modo
Capzioso sbagliato storicamente e politicamente cattivo
Quello che D'Alema a a a proposto prima cioè di vedere
Il settantasette come l'apertura di quella fase che volenti o nolenti ha portato al mio conservatorismo no io credo piuttosto che il settantasette
Abbiamo aperto gli occhi su Lunardi e su di una realtà che era quella che non poteva prendere altra forma se non quella neo conservatrice dal momento che la sinistra diciamo così aveva elaborato una risposta pone eccessivo
Con eccessivo ritardo bene questo è accaduto poi gli anni Ottanta hanno determinato una una crisi ed un ed uno sfaldamento delle delle identità politiche e dei ritardi e delle delle identità culturali che giunge fino che giunge fino ai nostri giorni di cui noi oggi in una certa misura siamo un poco a a a fare l'anarchia insomma a tirare le conseguenze ma io ho l'impressione e qui di vento come si dice pedante però forse ho l'impressione che bisognerebbe sono gli ho l'impressione che il PC
A fondo don Mimì schioccare gli ospiti come dice Majakovskij però una cosa voglio dirla ho la sensazione che rischiamo oggi che rischia oggi il Partito Comunista Edil processo costituente di registrare con un con un un ritardo con con un eccessivo ritardo il proprio ritardo cerco di spiegarmi
Noi oggi anche questa sera in fondo per quanto gran parte degli interventi siamo piuttosto classificabili nella categoria dell'estremismo che nella categoria la buona categoria dell'estremismo
Ecco l'impressione comunque che noi siamo qui a fare i conti tutti di partito comunista certamente più di ogni altro con me la crisi dell'identità
Di sinistra dell'identità comunista
Che negli anni ottanta è esplosa siamo qui a fare i conti con la crisi di ideologia e di Moggi di definire la propria pratica il proprio rapporto col mondo in sostanza siamo oggi a cercare di
Rimediare ad un sarà dura quello che è stato il conte Eridania di ti troppo a lungo è stato un ritardo rispetto alla trasformazione non solo la trasformazione produttiva ma soprattutto la trasformazione delle figure professionali
Delle figure della composizione
Sociale della scomposizione del lavoro della composizione intellettuale attenti
Non il il in ritardo sul ritardo rischia di spiazzare ci per l'ennesima volta e sarebbe drammatico io ho l'impressione che la pagina degli anni ottanta si è voltata con una rapidità impressionante
E che il processo iniziato all'interno del pc nel novembre dell'anno scorso
Quorum rischia di concludersi non troppo tardi rispetto ai suoi problemi ai suoi tempi completamente rispettabili
E comprensibili non è certo troppo un anno per per quella trasformazione che Occhetto proposto nel novembre dell'anno scorso i preti questo processo rischia di essere troppo tardivo rispetto al fatto che noi ci troviamo oggi sull'orlo di un barattolo
Che nel corso degli anni ottanta
Nessuno se non un economista indiano americano che si chiama ravvivata che nel mille novecentottantacinque aveva scritto un saggio
Che semplicistico banale in apparenza ma ti consiglio tutti di leggere non è tradotto in italiano ma bisogna che qualcuno lo traduca credo che non lo sia che si chiama la grande depressione del mille novecentonovanta era dibatterà
Ripropone un concetto che tutti hanno in questi anni dimenticato ho messo da parte perché sembrava perfino imbarazzante tanto vecchio sembrava il vecchio buon concetto di crisi di sovrapproduzione nel corso degli anni ottanta noi abbiamo assistito a quella cosa che Enzo Modugno totalmente ci cimici invitava a tenere presenti ad una forma di produzione nuova nella quale le nuove tecnologie moltiplicano in maniera imprevedibile la capacità produttiva ma non solo
Noi non abbiamo affatto assistito come analisi superficiali credevano ad una riduzione della classe operaia industriale
Riguardata complessivamente sul piano planetario la classe operaia industriale
è aumentata spropositata mente basti pensare che il sessanta per cento degli operai
Che processa la materia che lavorano in fabbrica sono concentrati tratto occhio e Singapore e si tratta di concentrazione operaia per gran parte per gran parte nuove per gran parte proprio create
Nel corso dell'ultimo decennio
Noi ci troviamo d'altra parte di fronte al alla alla conclusione di un processo di scommessa sul futuro
Di esperte a Rudolf futuro disse commessa relativa a qualcosa che completi che asintoticamente tende ad avvicinarsi che è la sostanza del re pianismo del neoliberismo degli degli anni Ottanta questa specie di sperpero del futuro gli
Qui sto di una una una di di firma di una cambiale che prima o poi giungerà a scadenza io ho l'impressione che stava giungendo a scadenza adesso noi assisteremo io credo lo dice era dibatto al quale secondo me non sbaglia nulla
Noi stiamo assistendo ad una recessione nel nel nell'Occidente che avrà come Effetti
E a questo proposito la guerra del Golfo non è che un che un particolare che può diventare gigantesco catastrofico fino a quando si vuole ma credo che si tratti davvero dell'ultimo tentativo che consapevolmente crudelmente
E gli americani usano per per creare diversivi o semplicemente per per fare i conti e per maneggiare
La la crisi che sta esplodendo noi siamo di fronte ad una situazione nella quale si cumula daranno
La recessione occidentale
La crisi delle nuove concentrazioni industriali che non hanno creato nessun mercato e che pagheranno lo scotto del ridursi del mercato occidentale sul quale non possono che fare
Affida mentre si tratta di centinaia di migliaia di uomini che si troveranno senza la possibilità di continuare a fare quel lavoro finto che per loro è stato creato in questi anni
Ci troveremmo in suoi infine di fronte all'impossibilità dei Paesi del Terzo Mondo non produttori di petrolio Dio ripetere la scommessa che fecero negli anni Settanta quella di indebitarsi fino alle mutande
Non possono continuare a farlo e non potranno comprare il petrolio nuovi prezzi
A questo occorre aggiungere il fatto che è inevitabile e questo lo sanno tutti che uno degli effetti di questa faccenda sia la la led esplosione dello spostamento di masse
Un vale dal dal dal Sud al Nord ora io dico questo non per per spaventare qualcuno
Ma semplicemente per invitare me stesso e e chi mi ascolta ad esitare
Un atteggiamento che rischia di essere all'interno della sinistra in generale del Partito comunista nella sua trasformazione attuale in modo particolare quello di è raggiungere la moda quando la moda e ragazzi completamente già fuori di moda
Il processo di rinnovamento io credo deve probabilmente ripescare qualcosa di vecchio per esempio il concetto di crisi di sovrapproduzione ma soprattutto deve tenere conto del fatto che le le due contraddizioni cataclismi ai quali noi stiamo andando incontro sono cataclismi che spiazzando completamente le regole e le e le categorie che la della politica ha utilizzato nel corso del nel corso del del di degli intrighi intero nostro secolo e probabilmente spiazza la politica come in modo di governare la trasformazione del sociale ho finito voglio dire soltanto
Che nel recuperare il ritardo che negli anni Ottanta abbiamo sentito con tanta forza cerchiamo di non essere in ritardo sugli anni Novanta che danno certamente molto più torto
Ai Galiani a Carax sì a chi scommette sulla infallibili sorti e progressive del capitalismo e del diritto d'azienda
Che a a a tutti gli errori del passato che probabilmente abbiamo commesso ma che non hanno che che che che comportano la responsabilità di aver portato all'umanità né sull'orlo del baratro sul quale io credo con la ribalta ci troviamo
Io credo
Che
Uno dei punti sollevati dal movimento del settantasette
Uno dei punti tutti interni tutto interno alla storia degli anni settanta
Però lì
Espresso anche in sintesi
Oggi sia più che mai attuale e probabilmente l'elemento attorno al quale comunque
è necessario che ruoti una riflessione per la Costituzione luna nuova formazione della sinistra
E cioè la possibilità di legare da una parte ricerca
Di una base antropologica
Fondata su valori e bisogni
Con un obiettivo e cioè la costruzione di un rapporto comunitario
Fondato su Principi
Non impositivi
Questi principi a mio parere non li possiamo più trovare
Anche perché la di esperienza ci ha dato torto in questo senso in un pensiero
Che
E il pensiero leninista una certa lettura
Fatta in quest'ultimo secolo nei dall'altra parte
In quello che oggi ci viene presentato ancora con forza come modello vincente come modello in cui possiamo realizzare il massimo del rapporto di convivenza cioè la forma della democrazia nell'Occidente capitalistico
Io credo che noi dobbiamo davvero ricercare come si diceva un tempo un'altra strada
E dobbiamo farlo assolutamente in modo comune e questo rapporto
Che il rapporto che noi dobbiamo assolutamente risolvere pena l'incapacità e su molti aspetti che diceva e sollevava Franco sono d'accordo di risolvere
Positivamente per la sinistra ma per poi la democrazia la democrazia che auspichiamo da costituire da costruire nel nostro Paese non solo
Noi siamo di fronte a dei sommovimenti che possono determinare nel prossimo periodo
Esplosioni a catena
Ad esempio nella mia città Bologna
In questi ultimi giorni avrete letto sui giornali c'è una questione che è esplosa che la questione degli immigrati
Fino ad ora la sinistra tutti corresponsabili in questo senso non solo il partito comunista incominciamo a ragionare insieme ha risposto in termini certo positivi
Forse in certi momenti anche troppo in termini ideologici sostanzialmente però si è affermato un principio fondamentale la solidarietà
E cioè l'assunzione della diversità dell'altro in sé
Non la solidarietà soltanto nei confronti di quelli che sono più poveri
L'assunzione della diversità dell'altro in sé e quindi la capacità di comprendere le differenze i processi che attraversi sono culture e diversità quando poi queste culture
Si proietta oltre al fatto che si determina si sono determinate anche all'interno nel nostro Paese queste storie innanzitutto nel settantasette proprio per un processo che è inarrestabile
E non ci siamo accorti in quest'ultimo periodo tutti
Che non siamo in grado di risolvere o di affrontare la questione
Cerchiamo delle soluzioni e abbiamo da combattere contro un pensiero che dominante che esorcizza questo processo un processo inarrestabile
Si sono fatti dei calcoli si è fatto una proiezione di parte sindacale
Che entro pochi anni la popolazione attiva Bologna immigrata sarà di venticinque mila persone il che significa che c'è una offerta di lavoro oggi non coperta dalla razza bianca che viene coperta da questi lavoratori e allora noi gli diciamo che hanno diritti ed esprimiamo la nostra solidarietà però abbiamo Biffi colta
A risolvere la questione a partire anche dai conflitti che si determinano perché si stanno determinando dei conflitti all'interno innanzitutto se vogliamo usare il termine del proletariato dei ceti più popolari perché c'è la tendenza poi di costruire condizioni abitative nelle zone popolari e già c'è una situazione di conflitto interno riguarda questa disponibilità di manodopera
Forse da questo punto di vista è opportuno riprendere alcune categorie marxiste
Nel senso che a un certo punto non precipitiamo per una strada per cui buttiamo via il bambino e l'acqua sporca e l'acqua sporca nel senso che se stiamo andando davvero verso un processo di depresse di sovrapproduzione comprendiamo anche quale meccanismo si può determinare dopo se non si vende si innesta un processo economico
Tale per cui poi c'è la crisi non ci vuole molto tempo per andare in questa direzione in ogni per ora come sinistra in generale siamo impotenti a di finire un piano organico di battaglia di lavoro politico
Io credo
Che il problema
Che pone ad esempio l'immigrazione il problema che posto da questi lavoratori che giunge giungono al nostro Paese d'altro canto il problema che viene posto dalle sapere diffuso dentro a questa società e che ha posto l'obiettivo della liberazione anche del lavoro alla fine degli anni Settanta
Cioè la possibilità di diminuire il tempo di occupazione sia un problema di fondo
Come diffonde il fatto che la conoscenza dicevo nel mio intervento prima il valore d'uso venga utilizzato finì in piedi fino in fondo secondo categoria magari classiche
Perché
Sarebbe una perdita per qualsiasi società non utilizzare forze produttive
E cioè
Forze che hanno conoscenze che possono utilizzare in un grande progetto di riforma io penso al settore di tutto il lavoro intellettuale
Questo Ettore che oggi viene sempre più anche in questo campo sottoutilizzato forse l'altro aspetto della medaglia riguardo alla questione della emigrazione e di coloro che fanno i lavori più pesanti
Una considerazione riguardo
Al percorso politico degli anni settanta alle leggi d'emergenza
Che sono state fatte in quel periodo alle teorie del complotto io credo che questa è stata zavorra finalmente dobbiamo dire finita nella pattumiera della storia speriamo comunque
Anche perché
Anche perché
Al di là del merito e delle responsabilità si fondava su un cozzo un concetto distaccato di giustizia di democrazia che era un intreccio tra un pensiero stalinista
E un pensiero e un pensiero integralista magari cattolico nel nostro Paese questo intreccio determinato perversi indubbiamente d'altro canto però è vero che chi
D'altra parte
A teorizzato in quegli anni l'omicidio politico il giustizialismo
Ha consumato quella strada
Credo che abbia consumato la sconfitta oggettiva come impossibilità di trasformazione
Io mi ricordo ancora quando in carcere discutevo a lungo con Maurice Bignami nel mille novecentosettantasette riguardo alla questione dell'omicidio politico
L'omicidio politico è stato presente nella storia di due secoli e anche prima dalla rivoluzione francese in avanti
E non è la storia di quattro terroristi messi da una parte o dall'altra era un percorso quello ad esempio che non condividevo fino in fondo
Fin da allora contro il quale mi sono battuto ma capivo che era dentro alla matrice di un filone dentro al quale c'ero stato anch'io e mi ero formato anche io e questo filone andava ancora più indietro nel tempo
Oggi sono profondamente convinto di una scelta in questa direzione ma come allora
Lo ero ma non lo ero di certo nei primi anni Settanta quando noi abbiamo una situazione pericolosa golpista nel nostro paese questo è il punto e lì si è formato una generazione come si è formata durante la Resistenza e negli anni successivi alla resistenza e a me stringe lo stomaco
Quando leggo l'apologia di Scelba sul Resto del Carlino che dice avevo mezza città contro Malan sono andato intervenire duro
Per il fatto che c'era un contadino che non voleva andare
Via da quelle terre che non era uno su due che erano di proprietà di quell'agrario che probabilmente per anni durante il fascismo nella Resistenza ha desiderato di mandare via e allora teniamo conto che offensiva lotto opposizione delle volte sconfina
E dobbiamo perdere
Quel tizio lo carico anche su di me spesso e che spesso non ha neanche all'interno di sé il pensiero del diritto borghese per cui ci sono illegalità gravissime non parlo degli omicidi
Delle violenza sulle persone ma parlo anche della possibilità di rivendicare
Direttamente la possibilità di presupposti di esistenza e di vita e questo non è un problema di poco Ford di poco conto io mi ricordo una canzone di De André del settantatré in cui diceva
E reato il non rubare quando si ha fame allora il prossimo periodo rischiamo che molti magari che sono giunti nel nostro Paese
Faranno questo o faranno altro e noi dovremo affrontare contraddizioni di enorme portata cerchiamo di affrontarli in un modo per cui non esorcizza diamo la questione non agevoliamo forme razziste
Ma cerchiamo di determinare integrazione credo che questo sia un elemento di forza che spesso è stato più proprio all'interno degli anni settanta o in questo secolo di un pensiero cattolico di sinistra
Che è di un pensiero di tradizione comunista
D'Alema
Ma io sinceramente anch'io non è che
Penso che sia praticamente impossibile risponderebbe non
Vedo che in effetti rispetto a molti degli interlocutori mancano un po'a base di presupposti comuni
E siccome non non è un'occasione di propaganda un'Assemblea alla fine della quale si presentino delle mozioni diciamo quindi francamente
Con interesse relativo
La la risposta potrebbe limitarsi ma già questo richiederebbe molto tempo a precisare
Le date i passaggi perché almeno la cronologia diciamo dovrebbe essere una base comune
Lasciamo perdere se c'è stato un momento forte di Reva aiuole nel corso del West viva
La cosa desta il settantasette l'ottanta
Ognuno mantiene le sue opinioni e non
Non voglio penso che tutta una ricostruzione
Che in sostanza tende
A
Riprodurre nella sinistra una coppia amico nemico tradimento e che in definitiva non non cerca di capire le ragioni le ragioni le ragioni di una politica
Il disegno che questa politica aveva insegna anche i risultati che in una certa misura quella politica dato nel corso dei decenni in termini di sviluppo di questo paese di avanzamento delle classi subalterne di conquista di diritti di civilizzazione
E poi i limiti di quella politica di quella visione come sono emersi quindi una crisi della sinistra ma questo non può essere ridotto al fatto che l'ha mai era cattivo che Berlinguer voleva andare e si si riduce a questo questo non serve assolutamente a niente
Non ha nessuna utilità non serve a costruire
Il nuovo è soltanto io mi aspetto propagandistico di
Lentamente nel momento della propaganda
Io potrei anche mettermi a rispondere ma non è il momento della propaganda
E il punto serio da cui
Ripartire
Serio di riflessione diciamo così
è capire ma non perché io voglio rispondere invece alcune questioni che a Busto operare d'intesa
Io non credo affatto che noi che lo scopo oggi di un rinnovamento perché è assolutamente necessario della sinistra e che badate non è soltanto questione nostra io penso che un problema di ricostruzione delle ragioni della sinistra è una questione che si pone su scala mondiale
Ed è un processo nel quale sono impegnate le forze più avanzate della sinistra su scala mondiale e io direi anche a partire da diverse esperienze e tradizioni
Diverse esperienze e tradizioni della sinistra
Cioè con punti di sintonia per esempio diciamo un processo molto profondo di
Rinnovamento culturale e politico come quello della perestrojka che muove dalla esperienza e dalla tradizione sia pure con forti elementi di rottura del comunismo sovietico
Ha punti di contatto con un processo come quello della socialdemocrazia tedesca che muove da un'altra tradizione da un'altra esperienza oggi ha molti punti di contatto sul piano culturale
Quindi c'è un problema di ricostruzione delle ragioni della sinistra è un problema
Che ha una dimensione mondiale io penso che in merito di questa fase che noi abbiamo aperto è stato quello di misurarci apertamente con queste esigenze
E cioè di non pensare cosa che sarebbe stata un errore grave a mio giudizio
Che l'esperienza originale del comunismo italiano ci mettesse al riparo dalla necessità
Di metterci in gioco in un processo ripeto di ricostruzione delle ragioni della sinistra
Dopo una crisi molto profonda una sconfitta
Anche qui io penso che la sconfitta della sinistra italiana
Se noi la isoliamo
Se noi la riduciamo alla vicenda della politica del compromesso storico della solidarietà nazionale e non la vediamo nel quadro di un grande fattura mondiale e cioè del fatto che
Diciamo
Tra la fine degli anni settanta e l'inizio anni Ottanta si apre un ciclo
Di sviluppo capitalistico di ristrutturazione che contemporaneamente apre una crisi che finisce con il crollo dei regimi del socialismo reale
Apre una crisi dello stato sociale in Occidente di tutta l'esperienza socialdemocratica e segna una battuta d'arresto di tutti i movimenti di liberazione del sud del mondo
Cioè se noi non consideriamo noi stessi dentro questo mondo e pensiamo che tutto dipenda dal dalla politica dal del dalle scelte dell'Eur o da qualche altra cosa di questo tipo
Secondo me facciamo un discorso
Devo dire
Inutile misero un giorno non abbiamo la dimensione dei Problemi e infatti io ho sentito tante cose che devo dire onestamente con una certa malinconia perché non non credo che serva niente insomma
Che si ricostruisca niente su quella base tono questioni che abbiamo già delibato posso rimandare a una discussione di dieci anni fa scorso abbiamo valutato abbiamo considerato gli errori che erano stati compiuti in quella politica ma l'avere cambiato politica non ha portato ad un successo
Se noi non nell'ottanta non c'era più la politica dell'Eur e dico Berlinguer andò ai cancelli della FIAT esprimere una solidarietà fece bene ma non è che vinsero per questi lavoratori della FIAT furono sconfitti c'erano delle ragioni più profonde
E quando noi ci opponemmo al taglio della scala mobile portammo quella battaglia fino in fondo fino alla rottura sindacale fino al referendum diamo atti perduta
Per ragioni più profonde perché si era va be'ma comunque lasciamo perdere perché questo l'abbiamo vissuto tutti insieme
Io credo che il grande problema che abbiamo è questo cioè di vedere
Le possibilità oggettive nuove che si aprono io non so se ha ragione questo economista indiano dove mi viene da ridere perché un po'delle cose che tu dicevi le scrivanie tanto Alfredo Reichlin che forse non sa di essere debitore di questa nuova economia estendiamo
Ha scritto un lungo saggio che cominciava proprio così cioè dalla analisi della fine di un ciclo di sviluppo ecco
A voi tornerò a un attimo su questo io non penso affatto che ha lo scopo di un rinnovamento della sinistra e raggiungere le mode degli anni ottanta
Ma semmai diciamo vedere come si
Costruisce
Un'identità ideale culturale è un programma
Che sia capace di dare una risposta egemonica alla questa fase di sviluppo capitalistico di vederne naturalmente i punti deboli le contraddizioni
Però il punto il problema vero da quale analisi del mondo non ripartirà e questo penso ai la grande questione che io vedo riaffiorare anche qui un intervento che tante cose giuste ma un punto importante io non condivido cioè sono in fondo partiamo dall'idea che
Questa fase di sviluppo
La fine del bipolarismo
Il crollo del sistema sovietico campo
Abbiano creato un deserto nel quale la sinistra non ha più delle carte da giocarsi
E quindi in qualche modo deve ridursi ad un ruolo di testimonianza
Oppure e diciamo così di rivolta di rivolta
Oppure se proprio dentro questa fase di sviluppo non si siano venute accumulando contraddizioni e possibilità nuove
Che aprono una stagione inedita nella quale una sinistra certo che sappia ripensare alle sue categorie il suo modo di guardare alla realtà
Può rimettersi in campo come una forza che può aspirare
A governare a dirigere un nuovo processo mondiale perché se i problemi sono quelli che in parte sono d'accordo diciamo anche se sono sempre un po'diffidente verso diciamo
Un catastrofismo che non lascia via d'uscita l'avversario bada perché la storia ha insegnato che l'avversario poi ha saputo costruire le sue vie d'uscita anche quando sembrava che proprio la crisi non ne ammettesse una mo'Bond è
No no ma io dico il catasto di catastrofismo a una nobilissima tradizione nella storia del movimento operaio cioè l'idea che ogni tanto esploda una crisi generale del capitalismo da cui non c'è via d'uscita
Cioè
Sì
Perché
Ascolto ed è esattamente se mi consenti esattamente questa la questione di cui io volevo cercare di parlare anche se questa discussione è stata un po'
Per sua natura diciamo scombinata perché partiamo dal settantasette parliamo del settantasette come ha detto Before per ragioni anche di educazione di rispetto del tema poi il tanti compagni vogliono parlare di oggi
Qualcuno addirittura si lamenta dice ma cosa parliamo del settantasette ma il tema il settantasette non si può fare caso diciamo c'è poco da fare c'è un senso di questo dibattito
Poi di dibattiti come questi come altri abbiamo fatti moltissimi
Ma la questione sulla quale io volevo cercare di venire queste e cioè che
Io sono convinto
Che una sinistra che sappia fare punto e a capo dell'esperienza storica che ha vissuto sino ad oggi
E ritrovare nel mondo di oggi le sue ragioni a delle possibilità nuove impensabili cioè io non so non mi sento nostalgico
E penso che la Nostalgia è un grande pericolo
La sinistra vive due grandi pericoli no il per favore però scusami per favore si va bene va bene dai allora abbiamo avuto venti interventi tutti potevo intervenire per favore se no no
Ma ma non si va bene probabilmente risponderanno risponderà però per favore mi pare una questione di che abbiamo imparato a
Ascoltarci oltre a parlare
Ma quella compagna ha posto un problema reale ha detto qui c'è una volontà di ritornare in campo di
Ritornare ad un impegno politico e vogliamo capire se questo processo di rinnovamento del PC di cambiamento della sinistra eccetera vuole dare una risposta
A questa volontà ritornare in campo di tornare ad un impegno politico di trovare obiettivi e valori in cui credere e che possano rimotivare un agire politico questo mi pare di capire e il problema ed è un problema grandissimo
Badate che non è un è un problema soltanto dei compagni che domandano un problema di tutti anche dei compagni che rispondono
Perché non c'è dubbio che una una sinistra movimento come il nostro movimento comunista che ha alle spalle il fallimento e la crisi dell'est che questo
Che ha alle spalle in questo Paese dieci anni di dominio neo conservatore il fatto che Andreotti da quarantacinque anni sta sempre lì e governa sempre l'Italia il declino elettorale del PC è chiaro che noi ci dobbiamo domandare come aprire una fase di nuovo espansiva della sinistra è chiaro che questo problema è un problema enorme che tutti noi sentiamo profondamente e io sono convinto che a questo problema
Noi possiamo dare una risposta cari compagni se ci rendiamo conto che prendendo tutto quello che vi è di buono nella nostra tradizione io sono d'accordo rompe penso affatto che si debba buttare a mare
Una tradizione che ci dà anche tanti strumenti di analisi di interpretazione del mondo di oggi e delle sue contraddizioni
Noi ci poniamo il problema di costruire però una sinistra nuova che non sia soffocata dai Complessi dagli errori dalle tragedie del passato
Che assuma come propri
Come propria alcuni grandi valori di democrazia di liberazione umana di libertà individuale e collettiva
E che s'lavori per coniugare queste idee a quelle di giustizia sociale e di trasformazione sociale
Di eguaglianza
Perché questo mi sembra
è una sinistra che si guarda guardando si intorno veda che non ci sono soltanto macerie
Ma ci sono possibilità e bisogni nuovi perché è vero che il capitalismo a vinto una sua sfida in questo decennio ma non appare in grado di dominare i problemi e le contraddizioni del mondo perché è vero
è vero che questo tipo di sviluppo ha in qualche modo consumato che di questo lo sviluppo si è fondato sulla massacro del terzo mondo sul basso costo delle materie prime e oggi questo sviluppo produce beni che miliardi di essere umani non possono più comprare questo produce una strozzatura enorme e da questo non si esce senza diciamo un Governo mondiale cioè voglio dire una capacità di riorganizzare lo sviluppo nel mondo e di far e di capire che il problema della miseria nel Terzo mondo non è soltanto un'ingiustizia morale
Non è soltanto ma è oramai diventato un vincolo che so fa con lo sviluppo anche del mondo più avanzato di capire questo tipo di sviluppo distruggendo l'ambiente naturale e le risorse
Crea le condizioni di una distruzione di questa civiltà
E allora se noi ripartiamo di qui
Noi che abbiamo che in questo mondo in cui sembra che il capitalismo abbia vinto abbia fatta verrà bruciata che l'ONU sia come una detto ma io non sono d'accordo un consiglio d'amministrazione più amministratore delegato sia bus
Invece in questo mondo
Le forze che sembra non aver vinto negli anni ottanta hanno di fronte a sé i problemi enormi che non sono in grado di dominare
E che una sinistra rinnovata e trasformata può candidarsi a destra la forza che indica un modo diverso di dare risposte a questi problemi
A cominciare da quello cruciale del rapporto fra nord e sud del mondo e poi quelli che riguardano le nostre società
E cioè del rapporto tra sviluppo ambiente di sviluppo e affermazione individuale
Il problema dell'eguaglianza sociale della giustizia del rapporto uomo-donna eccetera quindi io sono
Io credo e questo è la cosa che voglio dire
Concludendo che
La direzione di marcia di questo processo di rinnovamento che noi abbiamo aperti è in quei chiaro che questo processo è aperto ad esiti diverso
E da ed è d'altro canto è naturale quando un grande partito sente di non potere diciamo più rimanere chiuso perché dentro una sua identità una sua cultura politica tradizionale che comunque ne hanno garantito un'identità forte una diversità sente che questo non basta più e si mette in gioco è chiaro che è esposto anche a rischio di un'omologazione di una subalternità
Questo rischio c'è
è chiaro che ci sono anche forze che possono spingere in questa direzione
Il dire ma in fondo la via più semplice non è quella di ricostruire le ragioni della sinistra di ricostruire le ragioni di una forza antagonistica baia più semplice quella di assumere le ragioni degli altri
è evidente che noi siamo in un processo che ha aperto anche a questi esiti
Ma noi non possiamo spingere invece nella direzione di un rinnovamento positivo cioè di un avanzamento culturale
è questo il problema di una rimotivazione di una forza di cambiamento capace di assumere accanto alle sue ragioni storiche
Quelle ragioni nuove di cambiamento che sono maturate nei processi alla trasformazione degli anni ottanta e nei nuovi movimenti
Che hanno segnato attraversato la Società italiana le altre società avanzate postindustriale di come si dice questa è la sfida noi siamo ci muoviamo su questo terreno
E
Questo questo processo nostro aperto anche una diversificazione di posizioni
Diciamo in un'area di sinistra Esterna al pc
C'è chi ha secondo me con una regressione culturale ha detto va ben voi mettete in discussione identità comunista quindi questa operazione
Di per sé e destinata ad essere risucchiata a destra adesso in uno spostamento a destra
E quindi noi abbiamo visto sorgere curiosamente dentro culture che avevano criticato radicalmente una vecchia cultura comunista un riflesso dogmatico
C'è stata una parte di una rete di questa area di sinistra che ha centrato questa scommessa che si è fatta interlocutrice che ha detto l'ad
Non significa accettare a scatola chiusa e io credo che questo sia stato molto importante oggi che arriviamo a un dunque cioè al momento in cui questo processo deve essere portato ad uno sbocco
Queste forze che sono venute in campo e che hanno capito la direzione di marcia possibile di questo processo possono avere un ruolo molto importante
E ed è interessante per tornare al tema che lungo questo discrimine si sono divise anche una parte delle forze che venivano dal settantasette
Parte di queste forze ha capito che in questo processo di rinnovamento della sinistra
C'era spazio per fare valere idee esperienze e culture che si erano formate fuori dal movimento operaio è una parte invece si è chiusa in una posizione dogmatica l'abbiamo sentito anche qui questa sera io naturalmente intendiamoci per uno che si è formato dentro un'esperienza una storia una cultura che è stata quella comunista io ne vedo tutta quanta la forza il valore della nobiltà
Però io ritengo che se noi pensiamo oggi che di rimettere in campo la sinistra per per vincere
Soltanto rimanendo chiusi nella difesa di quelle identità io credo che questo non non ci non crea le condizioni perché la sinistra torni in campo per vince
Se abbiamo il coraggio di portare a compimento un processo di rinnovamento
Ancorandolo ad una visione alternativa di sinistra arricchita i nuovi valori io credo che possiamo mettere in campo una sinistra per vincere perché in questa sinistra possono convergere forze diverse
Componenti culturali diverse e non solo quelle di cui abbiamo discusso qui questa sera cioè non solo il PC i nuovi movimenti ma anche altre componenti della sinistra italiana io penso per esempio che un mondo cattolico
Progressista
Possano spostarsi sul terreno di un'alternativa al sistema di potere della DC
è chiaro se lo può fare portandosi una propria identità e una propria cultura cioè se costruiamo una sinistra che non sia più segnata da una identità ideologica ma che sia unita da valori da idealità da un programma di cambiamento nella quale possano confluire e contaminarsi diverso in cui Touré della sinistra e questo è a mio giudizio il problema che abbiamo di fronte
Portare a compimento questo processo
E io credo ripeto vedo la possibilità e le condizioni perché da questo processo così travagliato la sinistra sinistra esca più forte e non indebolito
Più capace di tornare in campo
Di fare l'opposizione fino in fondo quando è necessario candidandosi a governare il Paese
E non invece più subalterna
Questa è la mia convinzione credo che questo è il terreno ovvero della sfida e se noi ci chiudessimo invece in una disputa ideologica adesso anziché spostare il terreno su questo
Sulle cose e sulle scelte sui valori sulle culture che devono caratterizzare una sinistra rinnovata noi non usciremmo più da questo tormentone di questi mesi
Invece il salto di qualità da fare questo cioè andare ad un congresso che chiuda la fase costituente indicando le scelte politiche programmatiche di valori su cui ricostruire rilanciare una sinistra più forte in questo Paese quindi la mia risposta
è questa non vuole in alcun modo essere una risposta rassicurante perché nessuno ha delle ricette in tasca
E quelli che vengono a dire di avere delle ricette in tasca secondo me hanno delle ricette che non curano la malattia
è un campo di ricerca del quale quello che conta è la serietà culturale con cui portiamo avanti questo processo
La passione politica la voglia da di cambiare e anche se mi consentite il rispetto reciproco nessuno ha diritto di non abbiamo diritto di chiamarci a vicenda traditori perché questa non è questa una ricchissima storia del movimento operaio vecchissima che ha sempre portato
Guasti e tra la gente serietà di ricerca rispetto reciproco passione voglia di cambiare le cose io credo che questo in fondo ci unisce Scala molto al di là delle differenze che pure si manifestano talvolta in modo anche troppo aspro
Ecco prego per favore di fare un pochino di silenzio in fondo ai lati grazie
Sarò brevissima che siamo tutti molto stanchi prima cosa sono molto contenta di non essere Massimo D'Alema in questo momento per molte ragioni ma soprattutto perché mi è parso di sentire una grossa esigenza di risposta da lui come se ci fosse una possibilità di una risposta
A quella che mi sembra una grande esigenza di far politica io re interpreterà e queste domande queste case come il bisogno di nuovo di far politica dopo quella crisi della politica cominciata come dicevano prima Bifo
Ebbene chi messa in crisi loro dicevano al settantasette allora qui vorrei dire due impressioni una trionfalistica e una di tristezza
Quella trionfalistica diciamo e che tutte o
Quegli elementi dell'anima del settantasette di cui parlavano Riprendiamoci la vita ma forse già l'ho detto l'ecologismo il cambiamento della cultura politica eccetera a mio avviso venivano già dal movimento delle donne già da prima
E sono si sono poi diffusi è stato sospetti presi anche dagli uomini
Questo non è che mi consola o mi risolve niente perché io la OLAF presunzione che nel merito le donne avvengono prima che altrove magari sono meno poi ascoltati e sentiti perché la grande politica la fanno ancora gli uomini case che poi succedono dopo allora come questa secondo me queste cose di cui parlavano del settantasette eran già successe il movimento delle donne cos'sì anche le donne sono scontrati con quello che mi sembra il problema anche dire di stasera e vi lascio con due domande cioè il nuovo modo di far politica
Tanto ci si sono scontrate che rileggendo dei giornali appunto del settantasette perché questo era il tema anzi del settantotto di una rivista di donne ho trovato due domande in un articolo di Anna Rossi Doria che mi sembrano che vi
Riassumere questa hanno bisogno questa aspettativa e questo problema che io giro a ognuno di voi che ognuno trovi singolarmente la risposta come si fa a costruire a condurre una lotta che rivendica non l'uguaglianza ma la diversità
Come si fa a costruire un progetto collettivo assenza semplificare nulla della complessità delle cose e senza delegare nulla dissi
Rilasciata
Con queste
Grazie naturalmente ringraziamo i nostri ospiti i molti intervenuti ma credo che sia stato un dibattito teso è attento quindi utile arrivederci a tutt'