Manifestazione conclusiva della Festa Nazionale dell'Unità

Parte
Il compagno Renzo ancora direttore dell'Unità
Il compagno Armando Sarti presidente del consiglio d'amministrazione dell'unità
Il compagno Roberto Guerzoni segretario della federazione di Modena il compagno Davide Visani segretario regionale dell'Emilia
Il compagno Gianni Cuperlo segretario nazionale della Federazione giovanile comunista le compagnie di compagni della direzione nazionale del partito del Comitato centrale
I ministri dal governo ombra i compagni parlamentari la direzione provinciale del Partito comunista di Modena i compagni del settore nazionale festa dell'Unità
Gentili ospiti
Gentili ospiti delegazioni straniere
Compagne e compagni
Concludendo questa grande manifestazione con questa grande manifestazione una magnifica edizione della festa nazionale dell'Unità
Voglio rivolgere certo di togliere i sentimenti di ognuno di voi un pensiero affettuoso e commosso ad un grande combattente partigiano
Ad un grande dirigente comunista al compagno Giancarlo Paietta
Il compagno
Il compagno nullo
Che pochi giorni fa ci ha lasciato
Giancarlo Pajetta è stato il fondatore l'ideatore l'artefice primo di questo grande appuntamento di massa che sono e saranno sempre più in futuro le feste dell'Unità
Pajetta
Pajetta aveva inaugurato il primo di settembre questa festa
C'era apparso stanco ma lo sentivamo felice
Felice per l'affetto che tanti compagni gli hanno qui esternato
Felice per vedere tanti militanti comunisti intenti a gestire con immutata passione politica una macchina complessa come la festa nazionale
Quella sera
Parlando all'apertura della festa Giancarlo C ammessa ci ha lasciato un messaggio di unità
Di unità tra i comunisti e di unità con le altre forze della sinistra
Posso affermare
Senza alcuna forzatura che questo messaggio è stato raccolto ed ha costituito il filo conduttore il vero senso politico di questa festa nazionale
Non abbiamo fatto qui a Modena un pre congresso come molti commentatori interessati forse speravano no compagni la festa è riuscito a mantenere l'impegno politico che si era proposto ha parlato alla società analizzato la crisi politica di questo Paese ha individuato i terreni sui quali costruire una grande forza della sinistra
Il successo che oggi con giustificato orgoglio registriamo non era scontato gli artefici principali di questo successo sono stati i compagni di Modena
Questi magnifici compagni
Che per ventitré giorni hanno gestito con passione politica
Grande perizia ed abnegazione la festa stessa a tutti loro anche a nome della direzione del partito va il nostro più caloroso ringraziamento
La nostra gratitudine ma anche a quanti comune provincia regione forze dell'ordine e vigili del fuoco polizia urbana aziende pubbliche e private
Hanno collaborato con noi per garantire l'ordinato svolgimento di questa manifestazione
Un saluto ed un ringraziamento particolare alle numerose delegazioni straniere presente oggi alla festa
E consentitemi e consentitemi di rivolgere uno mezzo particolare ai compagni Ivan prologo direttore della Pravda membro del Politburo
Pierre Guidoni che guida la delegazione del Partito Socialista di Francia e Nemer Hammad rappresentante in Italia dell'OLP
Questa edizione della festa nazionale forse più che ogni altra è stata luogo di discussione e di confronto ad altissimo livello politico e culturale tra personalità provenienti da tutto il mondo
Quale altro partito riesce ad esprimere nel nostro Paese una così vasta rete di rapporti
Chi si misura con tanta convinzione con le novità di un mondo interdipendente e con la dimensione globale dei problemi pochi crediamo peccato e qui devo inserire un piccolo appunto che questo aspetto della festa non è stata adeguatamente registrato dalla stampa che comunque ringrazio per aver seguito in questi giorni la nostra manifestazione
Consentitemi brevemente un accenno particolare nei confronti del nostro giornale dell'unità
Voglio pubblicamente ringraziare i compagni del giornale per l'attenzione l'ampiezza dei servizi il risalto che hanno dato alla festa nazionale dell'Unità
Il prossimo anno innoveremo sicuramente la formula ci sforzeremo di adeguare sempre più i contenuti ma un tratto incerto compagni lo conserveremo gelosamente
Quel tratto che ha decretato sempre il successo delle feste e cioè il saper essere un grande appuntamento di Mars popolare
A tutti voi infine piogge gremite questa piazza Dolphin Dora l'appuntamento per la prossima edizione della festa dell'Unità che si terrà a Bologna nel settembre del mille novecentonovantuno
Ha ora la parola il compagno Roberto Guerzoni segretario della federazione di Modena
Compagne e compagni
Modena ha ospitato per ventitré giorni la festa nazionale dell'unità
è stato per la città e per i comunisti modenesi un grande evento politico
Una grande occasione di confronto e di crescita
Un'esperienza lasciatemelo dire che ha lasciato un segno profondo fra la gente che ha coinvolto l'intero tessuto sociale e civile di questa città e di questa provincia
Grazie alla festa
A Modena sono state presenti in questi giorni decine e decine di personalità e autorità della politica e della cultura
Di diverso orientamento politico e culturale italiani ed esteri statisti uomini di governo che sono stati protagonisti della storia mondiale
Fra tutti
Vorrei ricordare e ringraziare ulteriormente Raúl Alfonsín e Daniel Ortega
Che con la loro presenza hanno testimoniato i grandi temi dei drammi umani e civili del terzo mondo dell'America Latina che vive ancora la più grande parte dell'umanità
Anche per questo impegno abbiamo sentito la responsabilità che ricadeva sul partito comunista di Modena ad organizzare e a gestire questa festa
Abbiamo cercato di rendere la festa il più possibile accogliente e di inibire per i visitatori per la gente per tutti voi
Speriamo di esserci riusciti per tutto quello che si è fatto il ringraziamento va alle migliaia e migliaia di compagni e compagne modenesi di elettori amici che volontariamente hanno lavorato in questi giorni camerieri cuochi autisti elettricisti idraulici falegnami impiegati interprete ancor Pagni attori giovani e ragazze ed in particolare anziani e pensionati che come sempre sono stati presenti numerosissimi e che tutti hanno permesso insuccesso politico ed economico della festa
Con oggi e domani certamente più di quattro milioni di persone avranno visitato la nostra festa e posso qui annunciare che avremo raggiunto l'obiettivo finanziario che ci eravamo proposti
E la elemento finanziario e per noi è essenziale per un partito che vuole fondarsi sull'autofinanziamento pulito e trasparente
Ancora quindi a un grazie a nome della Federazione e nella direzione della festa
Ah ringraziamento però si accompagna l'augurio che chi è stato a Modena in questi giorni in queste settimane
Abbia potuto vedere di persona l'esperienza di una città di una regione l'Emilia Romagna dove la sinistra il Partito comunista sono forza essenziale nella società e nelle istituzioni
Una realtà avanzata moderna nella quale giorno dopo giorno nel corso oramai di un secolo il movimento dei lavoratori la sinistra hanno fatto vivere fra la gente le idee di libertà
Di giustizia di solidarietà
I valori di emancipazione di pace e di democrazia
E non è per caso che questa città di Modena e che l'Emilia Romagna i dati di benessere economico di reddito di occupazione si congiungono con una forte rete i servizi sociali
Conchita più umane e vivibili con un tessuto democratico associativo forte capillare
E qui che agli inizi del secolo sorgono le prime leghe le prime cooperative il movimento sindacale socialista
è la tradizione del movimento operaio riformista e socialista Di Gregorio Agnini diverte e si di tram Polini che il partito nuovo di Togliatti incorpora allarga ed arricchisce in un'ampia politica di alleanze penso cioè di media impresa minore certamente Modena e l'Emilia Romagna non solo una realtà separata dalle contraddizioni che attraversano il Paese
Quei anzi queste contraddizioni questi problemi acuti nel rapporto fra sviluppo e ambiente fra lavoro immigrazione
Fra ricchezza e nuove emarginazione si pongono a un livello più elevato e richiedono risposte nuove anche qui più avanzate che rinnovano e Mouton i caratteri di una politica riformatrice
Nel segno della qualità sociale ed ambientale dello sviluppo è infatti su questa frontiera che sia aperta la sfida fra progresso e conservazione in questa regione
Ma vorrei dire che tutto questo la storia e le politiche innovative di oggi sono un patrimonio sociale e civile che non appartiene solo ad un partito
Ma esprimo una ricchezza è una risorsa per l'intero Paese mode nell'Emilia sono un patrimonio di questa Italia e di questo patrimonio
Fa parte anche il grande contributo dato alla Resistenza e alla lotta di liberazione
Al fascismo e al nazifascismo
Modena e cita medaglia d'oro della Resistenza qui la lotta di liberazione è stato un grande movimento di uomini e di donne un'esperienza di massa e popolare
E non si può infangare tutto questo in questi giorni abbiamo sentito che si è andati oltre si è superato il segno e sul carattere di massa e popolare
Che ha assunto la resistenza in regioni come l'Emilia che sia fondata e costruita la democrazia in Italia che si è scritta la Costituzione repubblicana che si è sancito il patto di democrazia e di libertà su cui si regge questo Paese
E non si può per fini strumentali o di battaglia politica aprire varchi pericolosi a chi vuole cancellare la Resistenza è la lotta antifascista
I comunisti
Che a Modena e in Emilia Romagna hanno avuto tanta parte nel costruire questa realtà di oggi e ciò che sono divenute questa città e questa Regione
Non hanno nulla da temere dalla ricerca storica dalla verità anche su quegli anni durissimi ed drammatici del dopoguerra
Anche perché lasciatemelo dire non vorremmo che nel cercare di presentare quel ministro dell'interno di nome Mario Scelba come campione della democrazia si dimenticasse che il sangue versato in quel periodo c'è anche quello di sei operai morti alle fonderie del nove gennaio che chiedevano la voglia o no e giustizia ciò che non possiamo accettare è chiara rigorosa ricerca storica aggiusti al giudizio non giustificazionista ma sereno anche su singoli fatti si tenda a legittimare la funzione storica svolta dal partito comunista in questi quarant'anni
Vorrei dire compagne e compagni che questi attacchi non ci sorprendono li abbiamo conosciuti anche in altri momenti oggi io credo che hanno però un obiettivo molto chiaro
Tentare di incidere e di nel delegittimare il Partito Comunista di una fase impegnativa che stiamo vivendo guardiamo a come si è provato a presentare questa festa lo schema era pronto un partito diviso e dilaniato
L'ultima festa è stato scritto una sorta di epitaffio scritto collettivamente
Ma si può davvero pensare che tutto quello che è stato fatto in questi giorni migliaia di uomini e di donne che lavorano volontariamente che partecipano al dibattito discutono con tensione passione possono farlo soltanto per ragioni organizzative tutti hanno potuto vederlo nelle centinaia di interviste fatte alla gente non c'è rassegnazione non c'era il piegamento ci sono domande interrogativi diversità di opinioni anche a difficoltà ma c'è voglia di andare avanti di non rimanere fermi di parlare alla società di fare vivere nella sinistra e per la sinistra
I valori di democrazia di libertà
Di solidarietà e giustizia dimettere il Partito Comunista il suo patrimonio la sua storia a servizio di una grande opera della costruzione di un nuovo partito di sinistra democratica e popolare
E credo compagni che la risposta più bella l'abbia dato quel compagno che intervistato dalla stampa ha detto altro che è ultima festa Cuesta casomai è la prima di una lunga serie di iniziative sì la prima festa di una nuova fase a Modena abbiamo lavorato al di là del sì e del no perché comunque questa festa fosse un'occasione per andare avanti per guardare al futuro l'impegno lo sforzo sono stati grandi ma ne è valsa la pena per dare il nostro contributo come comunisti modenesi alla costruzione di qualcosa di più grande e di più bello nell'interesse dei lavoratori ed è l'Italia
Allora la parola il compagno Renzo Foa direttore dell'Unità
Voi siete compagne e compagni coloro che leggono questo giornale siete coloro che lo sostengono
Voi siete una parte di quell'Italia impegnata a rilanciare i valori della sinistra a ridare peso e forza ad una prospettiva di cambiamento
Voi siete una parte di questo partito che sta discutendo e che si sta trasformando a voi tutti
Noi che facciamo l'unità ci sentiamo legati da un vincolo profondo perché sappiamo che il nostro impegno quotidiano e destinato in primo luogo a voi perché sappiamo che questo giornale ogni mattina il segno che in Italia c'è un partito ci sono donne e uomini che stanno nella società che vogliono capirla che vogliono trasformarla
Perché sappiamo anche che questo nome L'Unità non solo è la testata di un giornale e non solo il nome di una festa questa festa
è qualcosa di molto di più
Fa parte della storia di un popolo fa parte di una lunga storia di lotte fa parte di un percorso di emancipazione sociale e politica è un nome che c'è
E che resta perché vuole rappresentare davvero oggi nel mille novecentonovanta la spinta a cercare tutto ciò che ridia spessore slancio e appunto una nuova tensione unitaria alle sinistre
Come in che modo a voi tutti devo dire che proprio in questi giorni nelle nostre redazioni abbiamo ricominciato a discutere su un punto fondamentale come affrontare questa grande fase di svolta in Italia e nel mondo
Non solo la svolta che seguita dallo straordinario mille novecentottantanove ma la svolta che segna anche in Occidente l'esaurirsi della ventata reaganiana una svolta che ci tocca tutti direttamente
Perché ha posto e pone alla sinistra il compito di di attrezzarsi e andare all'attacco
E allora nelle nostre redazioni discutiamo di cosa pubblicare sul giornale discutiamo su come rispondere ad un bisogno di cultura e di una nuova teoria discutiamo su dove cercare in questa società le nuove forme della politica su come aiutarle
Aiutarle ad affermarsi con questo strumento di cui disponiamo che si chiama informazione
Che è sempre più importante
E voglio anche dirvi che noi non ci sentiamo per nulla la voce di una sinistra come si dice
Che resta sulla difensiva al contrario noi ci sentiamo il giornale di un partito
Di una sinistra
Che vuole essere una forza determinante di cambiamento
Noi vogliamo essere un giornale corsaro un giornale presente ovunque nella società
Si verifichi un fatto o sorga un'idea o si formi uno per un'opinione che contribuisca a ridare spessore alla prospettiva del cambiamento
Ci sentiamo un giornale che ha un suo posto particolare nel sistema dell'informazione in Italia
Sappiamo che in questo Paese ci sono alcuni dei più importanti giornali dell'Occidente
Che esiste forse la stampa più ricca dell'Occidente
Non solo più ricca per le risorse di cui dispone per le risorse delle grandi proprietà che la dominano e come si dice la concentra ma più ricca anche per le notizie che da per le idee che fa circolare per i servizi che offre all'opinione pubblica
E quindi anche per le ondate di opinione che poi però pro provoca ci misuriamo ogni giorno con questo sistema dell'informazione lo facciamo tutti noi giornalisti e voi lettori
Pensiamo soltanto a questi ultimi mesi pensiamo a come ci siamo misurati opposti a questa angosciante spaventosa spinta interventista che si è messa in moto dopo l'attacco che l'Iran ha mosso alcun laica e pensiamo anche a come ci siamo misurati opposta quell'altra campagna la campagna non tanto per un bisogno di verità quanto contro la resistenza contro di noi contro i valori dell'Italia popolare democratica
E quando noi discutiamo di un giornale che voglia essere lo strumento della sinistra noi pensiamo appunto a un giornale
Che senza rinunciare alla ricerca delle verità contrasti queste spinte a un giornale che faccia forza fronte con la forza degli argomenti e con la forza dell'informazione questo è il senso del nostro lavoro il senso di un giornale L'Unità che si sente in prima fila
Che ha deciso di svilupparsi ancora per rispondere a quanto voi chiedete
Che vuole misurare la forza sua e quella del suo partito guardando alle novità del mondo cercando di capire le novità di questo Paese pensiamo a come sta cambiando la politica
Pensiamo alla diversità delle conflittualità sociali pensiamo alcol ha come il cittadino vive il rapporto con lo Stato pensiamo ai punti di sofferenza
Dei servizi sociali dei grandi diritti individuali e collettivi messi in discussione quotidianamente pensiamo alla difesa di questa Repubblica dalla criminalità organizzata ed ai fenomeni degenerativi aperti dalla sconfitta che lo Stato sta subendo pensiamo cioè a Cominform Mare e ha come trasformare l'informazione in lotta politica
Su questo costruiremo il futuro dell'unità
Il suo ruolo nel sistema delle comunicazioni di massa il suo posto nella società il contributo che darà al rinnovamento della sinistra alla definizione e alla costruzione della cosa
Abbiamo attraversato mesi molto difficili
Ci siamo dovuti confrontare con la fine di un'epoca
Siamo il giornale
Di un partito che è stato scosso da discussioni e da lacerazioni ma noi all'Unità abbiamo scelto l'unica strada che ci consentisse di aiutare noi stessi a ritrovare terreni comuni cioè il ricorso allo strumento giornalistico
Cioè l'apertura alla discussione la ricerca di nuovi punti di incontro che il partito della sinistra devono trovare c'è capitato anche di sbagliare è vero ma io credo che chi ha la responsabilità di uscire ogni giorno debba avere anche il diritto di commettere qualche errore
E credo anche che questa nostra scelta giornalistica sì ancora l'unica possibile la scelta cioè della massima informazione
Della massima apertura al dibattito del massimo sforzo di ricerca
Anche per questo a partire dall'inizio di ottobre noi pubblicheremo un supplemento settimanale
Dedicato proprio alla preparazione del prossimo congresso
Cioè uno strumento in più
Per contribuire allo sforzo che tutti noi stiamo facendo per dare all'Italia una forza politica capace di rappresentare e organizzare nuove spinte a sinistra capace di imprimere un nuovo corso a questo Paese
L'unità
Sarà sempre di più questo
Sempre di più il giornale della sinistra
Delle sue culture delle sue forze sociali
Sarà sempre più il giornale che racconta descrive fa discutere e affermare l'opposizione in questo Paese sentiamo tutta questa responsabilità
Solo
Che spesso nel nostro rapporto tra noi che facciamo il giornale voi voi che lo leggete voi che partecipate
Ci sono dei problemi in questo intenso rapporto so che spesso possiamo sbagliare so che spesso ci criticate ma so anche che noi ce la mettiamo tutta e e che proprio perché noi siamo l'unità proprio perché siamo il giornale della sinistra noi ci sentiamo liberi siamo convinti di fare un giornale libero per gente libera provate a trovarne uno più libero
Conclude questa grande manifestazione il compagno Achille Occhetto segretario generale del partito
Care compagne
Cercare i compagni
Care compagne e cari compagni
Nel Golfo Persico
Il mondo vive in queste settimane in questi mesi
Una crisi di estrema gravità
In questo momento sentiamo prima di ogni altra cosa
Che è in gioco l'alternativa
Tra guerra e pace
Sempre più grande si fa giorno dopo giorno la nostra trepidazione la nostra ansia
E la speranza il timore si alternano perché sentiamo che è a rischio innanzitutto la vita di tanti uomini di tante donne e bambini
Che non hanno colpe ma solo diritti diritti alla pace è una vita più umana più libera e più giusta
Una guerra nel Golfo
Ecco la maggiore colpa di Saddam Hussein nella criminalità della sua aggressione
Significherebbe lutti e maggiori sofferenze innanzitutto per questi uomini non solo a oggi ma anche per un lungo futuro
Ogni sforzo va dunque fatto da parte di tutti perché non si giunga a una guerra
Nessun diritto nessuna giustizia
Nessuna vera pace può scaturire dalla prepotenza e dall'aggressione
Perciò Saddam Hussein deve ritirarsi il diritto internazionale deve essere ristabilito
Ma noi diciamo anche con fermezza
Che l'obiettivo che ci proponiamo può essere perseguite in realtà in un modo solo
Facendo prevalere sull'aggressione sull'arbitrio sulla logica della forza la forza del diritto e della volontà solidale
E aggiungiamo anche con altrettanta franchezza
Che sarebbe catastrofico illusoria affidare il perseguimento di tale obiettivo all'impiego delle armi e al ricorso alla guerra rimango fermamente convinto del fatto
Che si deve fare di tutto
Per cercare di dimostrare che nelle nuove condizioni del mondo la volontà solidale della comunità internazionale può far prevalere la legalità e il diritto salvaguardando contemporaneamente la pace
Sono questi i motivi che ci fanno guardare con preoccupazione
Al crescere della febbre interventista in alcuni uomini e in alcune forze della maggioranza governativa
In particolare l'onorevole la Malfa invece di scaldarsi i muscoli farebbe meglio esercitare la mente sulla complessità della SIP
Che richiede
Solidarietà fra tutti
E non reciproci scavalcamenti bellicista eccetera
Noi non abbiamo apprezzato le critiche che l'onorevole la Malfa rivolto al discorso tenuto da Andreotti davanti al Parlamento europeo nel quale emergeva
Con sufficiente chiarezza l'opzione per la scelta politica e diplomatica ma proprio per questo non abbiamo capito perché lo stesso Andreotti si sia affrettato ad accogliere le pressioni propagandistiche e oltranziste interni alla maggioranza con la decisione di inviare i Tornado nel golf che anche in una situazione così complicata continuino a prevalere le ragioni dei giochi interni alla maggioranza e semplicemente ridicolo se non si trattasse di vicende drammatiche
Noi abbiamo criticato e critichiamo la decisione del Governo sui Tornado perché in netto contrasto
Con iniziative positive come il discorso di Andreotti a Strasburgo e le decisioni assunte nell'incontro tra De Michelis Corbaccio qua e con l'insieme della posizione precedentemente stabilita e perché si è mossa al di fuori
E senza attendere le decisioni dell'ONU sull'embargo aerei
Per questo abbiamo chiesto immediatamente al governo di portare la questione in Parlamento la nostra posizione è dunque chiara
Tutto dentro le risoluzioni dell'ONU niente al di fuori di queste risoluzioni
La stessa presenza
Militare nel Golfo
Deve essere sottoposta a un coordinamento unificato sotto l'egida dell'ONU
Dal momento che non si può assicurare la pace e la stabilità nell'area Traverso massicce presenze militari decise unilateralmente dagli Stati Uniti d'America o da qualsiasi altra potenza
Ma care compagne e cari compagni
Noi dobbiamo sapere capire vedere con chiarezza
Che tutto si presenta in una forma totalmente diversa dal passato
La fine del vecchio governo del mondo quello caratterizzato dal dominio dei due blocchi contrapposti e durante il quale dal quarantacinque in poi vi sono stati milioni di morti guerre atroce insieme alle guerre i diritti civili calpestati i campi di concentramento in culla che la tortura la fine di questo vecchio governo del mondo
Non manca certo automaticamente con sé un'era di pace
No
Decisiva è la nostra azione
Ed è l'ispirazione che guiderà i popoli e gli stati proprio per questo il nostro partito si è mosso sin dall'inizio
Per una soluzione politica della crisi
E perché si assegnasse un ruolo sempre più incisivo all'ONU ha un nonno che va rinnovata nel senso della costruzione di una più avanzata democrazia mondiale
Nessuno può sostenere in buona fede
E senza portare un colpo gravissimo all'unità di tutti sinceri pacifisti che la posizione del Partito Comunista Italiano a valle chissà quale escalation militare
Si tratta di un'accusa infamante che respingiamo con tutte le nostre forze perché getta un'ombra sul punto al partito
In verità
Noi abbiamo operato in agosto e continueremo ad operare per una soluzione politica
Per rafforzare in Italia nella stessa maggioranza di governo coloro che cercano le vie di una soluzione politica e per isolare quei settori che vogliono delle prove di forza
è una linea la nostra che riscuote l'appoggio della gran parte del popolo italiano e per la quale abbiamo avuto il ringraziamento di Ea osserva Arafat ringraziamento che c'è stato rivolto per il modo con cui abbiamo difeso la causa palestinese nel Parlamento italiano e nel Parlamento europeo per il mutamento di posizione ottenuto nella risoluzione spezza del governo italiano a favore della causa palestinese che è stato uno dei motivi decisivi dell'atteggiamento da noi ha assunto e ribadisco che la fermezza
E la determinazione con la quale si è giustamente risposto all'aggressione dell'Iraq deve esercitarsi con altrettanta coerenza per risolvere la questione palestinese verso la quale
Deve manifestarsi
La stessa volontà solidale è attiva da parte di tutta la comunità internazionale
Ma le dobbiamo sapere che la guerra in agguato
E dietro l'angolo
Basta poco per scatenare
L'invasione delle ambasciate da parte dell'Iraq che rappresenta un vero e proprio atto di guerra avrebbe già potuto determinare l'irreparabile è sufficiente una piccola provocazione
Perché la macchina della guerra si metta subito in movimento
Ma è proprio questo che ne vogliamo impedire con la nostra azione
Impedire la prepotenza di Saddam Hussein e impedire che dalla provocazione scaturisca la guerra
Dobbiamo tenere nello stesso tempo due cose che possono apparire difficilmente conciliabili
Ristabilire la legalità internazionale violata dall'Iraq e impedire la guerra
La difficoltà di tutta la situazione sta proprio qui
Sta nel voler evitare il conflitto facendo contemporaneamente recedere sarda Musella salvare insieme il diritto e la pace
Perché è una pace che si fonda sull'arbitrio e sulla prepotenza non è una pace vera e stabile perché nessuno Adeste ad Ovest a nord come al sud può permettersi di fare un deserto e chiamarlo pace
Per questo è necessario isolare battere di volta in volta posizioni estremiste di diverso è opposizione e opposta natura
Dobbiamo dunque sapere che solo se riusciremo nel nuovo grande intento internazionalista se riusciremo a dar vita a un governo mondiale solo se faremo questo
Potremo presentarci ai giovani ai giorni nostri e a quelli di tutto il pianeta dicendo loro esco abbiamo fatto il nostro dovere
Abbiamo assolto per come potevamo alle nostre responsabilità verso la storia abbiamo la coscienza a posto ora fate voi
E decisivo dunque
Per l'affermarsi della pace del diritto in Medioriente che la comunità araba abbia un ruolo essenziale si deve ascoltare la comunitaria
Per seguire la divisione del mondo arabo è stato un lungo e l'orrore del mondo occidentale è stato un frutto del colonialismo della guerra fredda che non giova noi non giova a loro e soprattutto non giova alla pace
Non è forse a causa di ciò
Che Saddam Hussein è stato rifornito di armi fino ai capelli perché combatteva l'Iran e sono armi partite di qui dall'Occidente dall'Italia
Non è forse vero che le divisioni del Nord del mondo sono state decisive nel creare alimentare quelle del sud
E quindi anche quelle del mondo Abramo e nel Medio Oriente
Bisogna dunque spuntare attraverso un atteggiamento positivo verso il mondo arabo la falsa demagogia di Saddam Hussein
E far l'applicazione di Saddam Hussein sulla guerra santa
Devono apparire pienamente per quello che sono un miserabile inganno
E copre un atto di sopraffazione contro la stessa comunità araba
Nello stesso tempo in questo momento di tensione pensiamo a quanto potrebbe essere fatto
Per convogliare grandi energie del mondo forze ricchezze
Potenza e tecnologiche comuni per risolvere i problemi del Sud della fame
Della povertà
Delle malattie
Pensiamo a quali progetti grandiosi
Un effettivo governo mondiale potrebbe dedicarsi o altre volte parlato simbolicamente
Come ha problemi che riguardano l'avvenire di tutto il mondo dell'Amazzonia del Sahel e cioè della possibilità anche di contrastare la desertificazione
Tutti cretini sparsi per il Paese si sono messi a ridacchiare
Ma resta vero
Resta vero che sei Paesi ricchi accettassero mentalmente
I disporsi a studiare alcune grandi ipotesi di intervento solidale
Se i Paesi ricchi spende solo un po'di tempo e un po'di denaro in questa direzione
Compirebbe era il più grande atto politico di pacificazione tra nord e sud del mondo
Questa deve essere la nuova speranza internazionalista delle giovani generazioni
Infatti se un tempo la liberazione del Vietnam
Rappresento un punto di riferimento per la coscienza di un'intera generazione esposto idee interessi politiche mondiali oggi solo una grande opera di cooperazione pacifica tra nord e sud del mondo potrà fare qualcosa di analogo
E potrà creare quella mobilitazione che necessaria
Per dare un nuovo corso alla storia e alla politica mondiale lo sappiamo non si tratta solo di buona volontà
Sono in gioco forti interessi
Vecchie mentalità grandi sono gli egoismi che dobbiamo demolire se vogliamo costruire il mondo nuovo se vogliamo
Per davvero immaginare pensare costruire il nuovo governo mondiale ma ricordate quando anni fa Enrico Berlinguer parlò per la prima volta di governo mondiale
E vi fu anche lì
Una schiera di scettici
Quasi che Berlinguer non sapesse stare con i piedi per terra
Ho adesso improvvisamente dimenticato la lotta di classe l'imperialismo la divisione del mondo in blocchi contrapposti l'esistenza del conflitto tra socialismo e capitalismo
E anche quando al diciottesimo congresso del nostro partito abbiamo parlato del Governo mondiale come di un obiettivo storico concreto su cui lavorare politica mi ente dell'ONU come di un possibile centro del Governo mondiale bene anche allora vi fu chi disse che si trattava intenzioni va anche astratte
Da relegare nel campo del futuribile oggi però a soli due anni di distanza tutti parlano di governo mondiale tutti parlano dell'ONU come di un possibile centro di governo mondiale
Ma questo vuol dire allora che noi facevamo un'analisi politica reale
E tiravamo conclusioni politiche concrete e costruttive
Noi vedevamo la fine dell'impero preso Nerviano ma anche la crisi del reggae animismo del dominio del dollaro del benessere precario fondato su deficit di bilancio Sempre più paurosi
Sulla finanziarizzazione dell'economia sulla ricchezza costruita sospese del sud del mondo e ha speso dell'ambiente
Noi vedevamo tutto questo e dicevamo badante
Se non affronteremo questi problemi che sono problemi immani il disarmo la fame ingiustizia nei rapporti tra i popoli la catastrofe i Dick ecologica
Una diversa qualità dello sviluppo se non affronteremo tutto ciò con una politica totalmente nuova
Con una nuova mentalità quella del Governo mondiale allora assegni che sarà possibile il peggio sarà possibile persino l'estinzione del genere umano
In questo momento inutile interrogarsi su che ha vinto qui ha perso la guerra fredda
Senza rendersi conto che ormai la lotta per la pace e la salvezza del genere umano la vinceremo la perderemo tutti insieme l'intera umanità e che questi qua il problema che c'è stato innanzi
Ecco di quale inizio parliamo
Ecco perché parliamo di una nuova sinistra mondiale
E di una nuova sinistra italiana
Chi sarà accerto che continuerà a pensare altrimenti chi continuerà a pensare
Che il governo mondiale solo un'utopia ma noi andremo avanti i fedeli ai nostri ideali di sempre noi affronteremo lotte ostilità incomprensioni
E ci rinnoveremo proprio per essere fedeli hanno gli stessi nel mondo che cambia
E voi tutti avete visto
Noi tutti abbiamo ascoltato quante parole confusa insinuanti offensive false
Sono state sospese in queste settimane contro il Partito comunista e contro la resistenza
E proprio
All'apice di questa inqualificabile campagna
è scomparso il nostro caro Giancarlo Paietta il partigiano nullo
Uno dei simboli più chiari della Resistenza
Fai età con la sua morte
Ha fatto riemergere la verità
La storia della sua vita dei suoi sacrifici ha obbligato tutti a ricordare che nulla può essere utilizzato per mettere in discussione la lotta di liberazione in questo Paese
Basta infatti il ricordo di una vita come la sua
A dire tutto sui valori reali della Resistenza
Per questo dobbiamo reagire con fermezza
A una campagna tesa infangare ciò che realmente è stata nella vita concreta di tanti uomini coraggiosi l'esperienza della milizia antifascista della Resistenza
Perché nulla di buono
Si può fare per il futuro
Demolendo quanto di buono si è fatto nel passato
Tutto quanto è accaduto negli anni della Resistenza
E in quelli successivi
Tutto quanto si può dire in proposito
Non fa altro che confermare nel modo più lampante indiscutibile
Il fondamentale ruolo avuto dal pc con la politica
E sotto la guida di Togliatti
Cioè la conquista della libertà nella costruzione e nella difesa e nell'affermazione della democrazia in Italia
Anzi proprio le polemiche le strumentalizzazioni e persino le infamie
Alle quali in queste settimane si è dato la stura fanno risaltare Salice fosse stato ancora bisogno questa essenziale funzione democratica e nazionale
In primo luogo il Partito comunista ha dato un contributo essenziale alla resistenza e alla lotta di liberazione
Contro il fascismo tirannico e contro il nazismo occupante per la conquista dell'indipendenza della dignità della libertà della nazione ciò avvenne fra il quarantatré e il quarantacinque
In secondo luogo il Partito Comunista Italiano ha guidato sul terreno della democrazia il grande sommovimento
Che ha accompagnato la guerra la caduta del fascismo la fondazione della Repubblica
E lo ha fatto contribuendo in modo decisivo alla definizione della Costituzione nel Paese contrastando vittoriosamente anche con le inevitabili manifestazioni ribelli Istica ed eversive frutto di venti anni
Di tirannia
E di una storia che aveva escluso le grandi masse popolari e lavoratrici dalla costruzione dalla vita dello Stato unitario
Questa seconda tappa dell'impegno del nostro partito
Che copre gli anni immediatamente successivi alla Liberazione non fu meno importante di quella che l'aveva preceduta
Al fine di saldare stabilmente grandi forze popolari e lavoratrici con la democrazia
Nemmeno importante fu la terza tappa
Lo sviluppo cioè di lotte di massa pacifiche e democratiche
Per contrastare le tendenze repressive poliziesche che caratterizzarono gli anni del centrismo
Lotte che gli operai braccianti i giovani condussero a fronte alta
Alla luce del sole a mani nude pagando un prezzo altissimo come ben sapete voi di queste terre
Voi che ricordate gli operai caduti a Modena nel cinquanta ai giovani di Reggio Emilia nel settanta
Ecco la nostra storia
La nostra politica i nostri sacrifici
I nostri meriti inoppugnabili incancellabili
Per la libertà e la democrazia di questo nostro Paese
Anche nel nome di questa storia quindi
Che si aggrappa al passato
Dobbiamo aspettarci tutti i contraccolpi
E anche il riemergere di una vera e propria offensiva di destra in gran parte già in atto
Se vuole colpire la nostra storia la nostra funzione
Ma è del tutto evidente che si cerca di colpire non solo il nostro passato
Ma che si cerca di colpirci in un momento delicato di trasformazione di transizione di passaggio nel corso del quale noi intendiamo raccogliere il meglio della nostra storia per portarlo Banti nella nuova realtà che si è determinata per portarlo a compimento a contatto con le migliori tradizioni democratiche e socialiste nel nostro Paese
Proprio in questo momento che si vuole fare terra bruciata dietro di noi
Perché si vuole fare terra bruciata anche davanti a noi
Questa sarebbe davvero un'impresa folle che avendo di mira noi rischierebbe di recare un danno grave al tessuto morale e civile di tutta la nostra democrazia
Ma è un'impresa che noi faremo che voi farete fallire con la vostra passione con la vostra lotta
Altra cosa è invece quella di comprendere i drammi reali di un periodo durissimo come quello immediatamente successivo alla Liberazione noi non abbiamo negato e non neghiamo affatto
E vi furono all'epoca atti di violenza di sopraffazione del giusto tenere verità e giustizia per quelle famiglie che ancora pagano i torti subiti la Resistenza ha tutto da guadagnare nulla da perdere da riconoscimenti di questo genere e si purifica né non offuscano il valore di fondo dalla resiste il fatto è che molti di coloro che oggi imboccano verità e giustizia non vogliono in realtà né verità nei giusti
Non sono animati dall'intenzione
Di rendere più limpido il valore della Resistenza ma di offuscare
Ci si continua a chiedere di aprire gli archivi nostri che già sono aperti
Da diversi anni si approfondisca con lo studio e la ricerca anche quel periodo storico
Noi non poniamo certo veti e non col studiamo segreti
Ma altri sono i segreti della storia italiana che cinque
E che pesa no ancora come macigni sulla nostra vita civile e politica
Ma quali processi volete fare alla resistenza
Di quali coperture parlate quando oggi in periodo di pace dopo tanto tempo da quegli anni terribili sono state distrutte tutte le prove sua Stadium stecca
Chi piange
Che piange ora agli ottantuno cittadini italiani assassinati in quella
I condannati versa fiumi di inchiostro
Sulle menzogne di Stato
Sui depistaggio di Stato sulle Omero stati Stato vergognati
Vergognatevi è ancora largo agli atenei
Veniteci dunque la verità su Piazza Fontana su Brescia sulla stazione di guadagnare
Ecco i veri processi che dovete fare i veri colpevoli che dovete colpire
Se volete per davvero salvare e risanare la democrazia italiana
Severo oscurità il problema storico-politico da Repubblica italiana
Non è quello di un ribellismo apposta residenziale esistenziale che ci fu ma che venne anche prontamente superato ma è quello di un prolungato sovversivi Isma'delle classe dirigente
Che ha di continuo in questi decenni alimentato campagne ideologiche e azioni di gruppi eversivi di apparati di Stato miranti a rovesciare la democrazia
E a fare arretrare le conquiste popolari che cos'altro è stata la lunga impunità strategia della tensione
Si tratta di una lotta che non è certo finita avete visto che sono giunti persino a mettere in rapporto alla nostra azione nella Resistenza con la nascita delle Brigate Rosse che vergogna
Eppure nel momento della stretta
Tutti fecero appello
Alle risorse morali del Partito Comunista Italiano che pagò allora col sacrificio di valorosi compagni come Guido Rossa che non arretrano cerco di fronte ai nemici violenti della democrazia
E non arretrano memori della testimonianza di tanti altri compagni a partire da quella di Antonio Gramsci morti nelle galere fasciste nella lotta clandestina nella Resistenza nella difesa della democrazia
Contro tutti gli attacchi reazionari
No io avvertiamo che oggi come in tutti i grandi momenti di crisi di transizione
Si fa sentire la sentenza guardare indietro e a mettere in discussione le principali conquiste innovatrice democratico
Come avete visto nelle scorse settimane non si attaccata solo la resistenza ma se attaccato anche il Risorgimento e soprattutto da parte di esponenti della Lega Lombarda
Le loro intenzioni sono chiare
Sono quelle di gettare discredito su una lunga vicenda che è unica
Quella della costruzione dello Stato italiano unitario e democratico
I cui limiti sono stati al contrario di quanto pensano i leghisti quello di non avere portato a compimento la rivoluzione democratica e di non avere unificato effettivamente il Paese risolvendo la questione meridionale
Noi non possiamo nasconderci qual è il filo che può unire tra loro diverse campagne colpire la nostra Costituzione colpire il nostro Stato democratico e unitario e quindi colpire il Risorgimento e la resistenza
La strada che noi seguiamo è completamente diversa da quella di chi vuole la lega del Nord contro il Sud
La nostra non è la strada della divisione dell'egoismo
E i più ricchi ha speso i più poveri
Ma quella dell'unità della giustizia della libertà
Per il Sud e per il Nord
Di una riforma dello Stato in senso democratico e regionalista
Di un vero rinnovamento e risanamento della nostra società
Questa nostra se c'è il tavolo G si esprime anche soprattutto
Nell'appoggio pieno e rivendicazioni degli operai e dei lavoratori
Noi siamo e continueremo ad essere in Italia prima di tutto il partito dei lavoratori
Non solo perché siamo convinti
E in tal modo ci battiamo per una causa sacrosanta e per una maggiore giustizia sociale
Ma perché siamo convinti che tale battaglia può spingere in direzione di un cambiamento positivo della struttura pro
E del rinnovamento degli assetti sociali complessivi del nostro Paese nel corso di questi mesi la FIAT ha annunciato la cassa integrazione per trentacinque mila lavoratori seguiti a ruota dall'Enimont per che l'ha chiesta per circa due mila dei suoi dipendenti anche per altri gruppi di punta dell'economia italiana si annunciano difficoltà e problemi e mandiamo dunque anche da questa grande Assemblea di popolo la nostra solidarietà ai lavoratori dell'Ansaldo
Lo spettro della stagnazione
Ed è la perdita del posto di lavoro torna ad affacciarsi nelle case di decine di migliaia di lavoratori
I lavoratrici italiane
Certo siamo soltanto alle prime avvisaglie
Ma il pericolo c'è reale e grave
E badate viene da lontano
Viene dalle prospettive di recessione che si addensano sulla canna sull'economia degli Stati Uniti d'America dalla fine di un'epoca
Dalle contraddizioni nuove aperti da tutto un processo di ristrutturazione capitalista su scala mondiale
Non è davvero possibile puntare l'indice accusatore contro i lavoratori e le loro richieste non è possibile farlo
Di fronte allo scandalo di retribuzione di un milione un milione e duecento mila lire al mese
E badate non si poi imputare nulla la conflittualità perché le imprese italiane in questi dieci anni hanno goduto di condizioni estremamente favorevoli
Insomma non si può davvero dire ai lavoratori
Che per loro la festa è finita Nola pesta sta finendo per altri perché per i lavoratori italiani non è mai cominciata siamo invece alla fine di un periodo che ha visto Fini uno sviluppo
Fondato però sulla spesa per gli armamenti sulla detassazione dei redditi più alti sulla penalizzazione fiscale del lavoro dipendente sulla crescita dei deficit di bilancio e sui tagli allo Stato sociale uno sviluppo che ha visto i paesi poveri e divenire sempre più poveri indebitati
Le stesse aree arretrate del nord del mondo divenire più arretrate i ceti meno abbienti avere sempre di meno e i più deboli i disoccupati e gli anziani
Trovarsi a vivere in condizioni sempre più precarie
Oggi i limiti di questo sviluppo stanno venendo alla luce
Ci troviamo dinnanzi a sfide nuove sfide che richiedono innanzitutto una nuova particella partecipazione un nuovo protagonismo dei lavoratori donne e uomini
Cioè che ha definito la legge sui tempi proposta dalle donne comuniste la legge del sabato pomeriggio è una grave manifestazione d'insensibilità sociale umana ed è anche una prova di incapacità comprendere quali sono oggi le esigenze di una riorganizzazione del lavoro
Anche ai fini di un rilancio moderno dell'attività produttiva e del suo valore che abbia al centro la liberazione dalla donna
Le nuove sfide che ci attendono
Richiedono dunque una nuova democrazia industriale e badate la base di una nuova in democrazia industriale e soprattutto è soprattutto in una rinnovata democrazia sindacale
E noi siamo convinti abbiamo affermato l'esigenza di un superamento delle correnti partitiche nel sindacato
Perciò riteniamo interessante la proposta avanzata da Trentin
E dalla CGIL che si muove nella direzione da noi auspicata che comunque quella di fondare l'autonomia sindacale sulla democrazia che è quella di dare cioè più potere ai lavoratori
Il nodo delle diverse
Vertenze contrattuali in corso
Nelle quali noi siamo decisamente dalla parte dei lavoratori eccomi lavoratori in lotta è questo si tratta di riconoscere i lavoratori non solo una giusta retribuzione ma anche nuovi poteri
Perché senza questi poteri nuovo sistema dell'impresa è resterà solo una frase retorica
E senza un nuovo sistema delle imprese non si reggeranno a lungo le sfide della internazionalizzazione vi è un problema di costo del lavoro
è ora di dire chiaro che questo nodo si scioglie solo se si mette mano al divario enorme
Che c'è tra quelli che i lavoratori mettono in tasca e il peso gigantesco del sistema di contribuzioni e di oneri che grava sul costo del lavoro
Gli scooter sul serio di questo vuol dire mettere sul banco degli imputati nomi lavoratori
Ma un vero sistema di potere
Vuol dire che Marin causa una classe politica di governo che su questo stato
E a spese dello Stato ha fatto le sue fortune
E che per questo non è in grado di avviare un'equa e giusta politica di contenimento e di riduzione della spesa pubblica
Una classe politica che oggi non è più in grado di assicurare neanche quello sviluppo ristretto
E socialmente squilibrato e doloroso conosciuta in tutti questi anni ecco perché la nostra opposizione a questo governo è netta e chiara e deve farsi sentire sempre più forte
Ecco perché è necessaria
Una svolta di governo perché caro Formica tu potrai fare proposte interessanti e lei fatte sulla riforma fiscale mai se rimarranno ancora una volta un libro dei sogni se non si realizzerà un ricambio alla guida del Paese
Se il mondo del lavoro i lavoratori non peseranno in modo nuovo sulle grandi scelte se non si avvierà sul serio una politica riformatrice ogni anno vengono sottratti al fisco migliaia di miliardi
E contemporaneamente tutto il peso del sistema fiscale viene scaricato sulle spalle dei lavoratori che forniscono così allo Stato il grosso del gettito fiscale
E ne ricevono in cambio servizi inefficienti burocratici sempre più costosi e in molte parti del Paese come nel Mezzogiorno addirittura inesistenti
Ecco perché noi diciamo che parlare oggi di costo del lavoro e di rilancio dell'economia vuol dire parlare sul serio di riforma fiscale
Di modernizzazione della pubblica amministrazione di lotta alla corruzione al degrado dello Stato e delle istituzioni
Si deve realizzare una riforma dello Stato e del sistema politico perché questa riforma è anche alla base di una riforma e di un rilancio del sistema economico
La crisi dello Stato e la malattia di cui soffre oggi il Paese
Dovuto all'intreccio tra politica Stato affari
Ed è una malattia particolarmente acuta e grave nel sud del Paese ancora lacrime lotti
La mafia si scatena
Lo Stato è disarmato
Da quanto tempo siamo costretti a leggere questi titoli sui giornali
Insieme al numero quotidiano dei morti ammazzati alla notizia di qualche poster viene assolto
I magistrati in fuga
Avevamo letto qualche giorno fa
La verità è che ieri ancora una volta un magistrato Rosario Livatino un fedele servitore dello Stato e della giustizia è caduto vittima della ferocia bestiale dalla mafia
No non solo i magistrati in fuga
Sono le forze di governo e sono latitanti
Che sfuggono alle loro responsabilità
I Soloni della democrazia e della libertà a coloro che hanno perso tempo in forse nate
Campagne contro la resistenza adesso devono rispondere del fatto che la mafia si sente padrona del Paese nella totale certezza della totale impunità dei mandanti ebbe gli esecutori degli omicidi
Noi abbiamo detto da tempo che una parte del Paese non è libero
Ma è sotto il dominio di un potere criminale tremendo
Non ci hanno dato ascolto hanno insinuato che la nostra denuncia fosse un modo per nascondere un oste insuccesso elettorale
Ebbene io accuso il governo tutto al governo i partiti che lo sostengono
E che continuano a sostenere Gava alla guida del ministero dell'Interno
Accusa coloro che di fronte alle nostre denunce ai bilanci fallimentari della lotta alla criminalità hanno risposto
Con un trionfalismo colpevole
Dichiarando vinta la battaglia contro la mafia la camorra
Denuncio la connivenza tra malavita organizzata e politica
Che ha fatto crescere la presenza della mafia dei partiti di governo
E in importanti settori dell'amministrazione pubblica
Non basta che ministri e dirigenti politici del governo
Facciano delle passeggiate sui luoghi del delitto
E non si può invocare l'unità
Se non si prendono decisioni Sergi
Non hanno senso tardive prese di distanza
Se non si vuole risanare tutto il sistema politico la sua permeabilità
Alla pressione della malavita
A partire dalla riforma della pubblica amministrazione
E dall'abolizione del voto di preferenza cioè del mercato fra malavita e politica dei partiti di governo
Noi sappiamo ormai che la piaga della criminalità organizzata
Si va diffondendo sull'intero suolo nazionale
Tutti ormai sono costretti a riconoscere che in intere zone del Paese
E in tanti Comuni il potere reale ormai è in mano alle forze legali
Poi però si vanno a leggere i risultati elettorali
In quei comuni e si vede che dovunque la DC e anche il Psi ottengono ottimi successi
No i nomi intendiamo generalizzare
E che mina rizzare nessuno
Non c'è però qui qualche cosa che non va che non è chiaro
Non è questo il segno di un inquinamento
Di una serie di collusioni che è necessario spezzare
Che quei partiti partiti democratici debbono innanzitutto a spezzare
Perché non si è data retta i nostri ripetuti appelli sulla situazione del sud
Si rende dunque necessaria una forte mobilitazione morale e civile del Paese
E a questo proposito apprezziamo eseguiamo convivo e partecipe interesse
Le prese di posizione dei vescovi italiani la loro assidua opera di denuncia della situazione nel sud dell'emergenza criminale
Facciamo nostre le preoccupazioni e le accorate parole del presidente della Cei cardinal Poletti e accogliamo il suo appello nazione concorda è vero
La criminalità sta riducendo lo Stato all'impotenza siamo pronti a uno sforzo concorde solo così
Solo isolando per davvero le forze criminali anche a costo di una lotta lunga e dura sarà possibile sconfiggere per davvero mafia camorra che andrà
Care compagne e cari compagni
La vita politica italiana dunque bisogno di aria nuova
Di un profondo rinnovamento perché le novità in campo riguardano tutti e tutti ne sono coinvolti
Sentiamo crescere attorno a noi una grande inquietudine che attraversa l'intera società italiana e lo stesso mondo politico un interrogarsi sulle prospettive sulla funzione i ciascuno nella società italiana
E anche una grande confusione rischi persino i processi corrosivi Edison e dissoluti
Pensiamo al fenomeno delle leghe ma anche alla disgregazione meridionale
Di fronte a una tale confusione a tali rischi
Vi è chi può essere tentato di arroccarsi a difesa delle vecchie forme dalla politica
Di chiudersi in una sorta di logica di regime
Noi al contrario ci battiamo per una prospettiva del tutto diverso
Noi sentiamo che se si vuole conservare il nucleo forte migliore
Della nostra lunga esperienza democratica se si vuole dare nuova vita agli ideali e i principi che animarono la resistenza e che sono alla base dello Stato Repubblica
Hanno si deve realizzare un coraggioso rinnovamento si deve dare nuova capacità di esprimersi e la democrazia in tutte le istituzioni e bisogna farlo al più presto
Attraverso nuovi poteri nuovi diritti nove forme di rappresentanza
Se non tutti saremo trascina pietra Volpi
Dal disgregazione generale
Noi diciamo che si deve curare la democrazia con la democrazia
E questo vuol dire maggiore partecipazione maggiore responsabilità dei cittadini
E diciamo anche che la politica le forze politiche devono riconquistare un legame più solido con i cittadini con le masse popolari
E non si tratta certo di annullare i partiti ma di ridare loro loro funzione prevista dalla Costituzione
I partiti non devono espropriare i cittadini del loro potere di decisione e non devono confondersi con le istituzioni e con la gestione dello Stato e del pubblico interesse
I partiti hanno invece il dovere di concorrere alla formazione della politica nazionale attraverso una progettualità alta
Collegando in modo limpido è aperto idee e interessa ma ciò richiede non la fine dei partiti in quanto tali
Ma un mutamento profondo di tutta la politica italiana sulla base di alternative programmatiche che impongono a tutti di ripensare strategie comportamenti politici
Tutto questo vuol dire cambiare radicalmente voltar pagina in modo netto rispetto ai modi in cui l'Italia è stata governata in questi anni
E noi siamo la forza che con più determinazione si batte per questo cambiamento in una direzione chiara e precisa
Noi diciamo infatti più potere ai cittadini che devono poter decidere le maggioranze e governi passaggio una fase politica fondata sulle alternative programmatiche
Perciò presenteremo la nostra proposta di riforma elettorale
Che non è contro nessuno
Ma è per il rinnovamento dalla nostra vita politica noi non abbiamo di mira patti trasversali e vogliamo discutere innanzitutto a sinistra e col Partito socialista un progetto che riforme di riforma della nostra democrazia parlamentare
D'altra parte siamo anche contro preclusioni e discriminazioni perché le regole del gioco riguardano tutti e tutti debbono quindi concorrere al loro cambia pelle
E siamo anche contro le pregiudiziali
Si può pensare di discutere davvero chiedendo preventivamente gli interlocutori come sembra fare il Psi di rinunciare alle proprie proposte
Ma i socialisti voglio dire anche un'altra cosa
Non è prova di grande forza
No non è prova di grande forza
Mostrare chiusure avversione
Sia che si proponga di discutere di riforme istituzionali
Sia quando la questione quella della nascita di una nuova formazione politica della sinistra
Il vostro gioco è fin troppo scoperto
Vi state preparando a dire che qualsiasi cosa noi facciamo non va bene
E qualsiasi nome a voi non va bene e che a voi piace solo il Partito socialista un eventuale dependance del Partito socialista
Ma badate
Badate se il vostro partito vi piace tanto pennette velo nessuno vi ha chiesto
Nessuno vi ha chiesto
L'iscrizione alla nuova formazione politica alla quale intendiamo dare vita
Ma se c'è qualcosa di sinistro in tutto questo dibattito
E l'incapacità di riconoscere la diversità e di sapere cercare l'unità
O anche solo di conservare la buona educazione anche tra diverso
Tutto ciò è espressione
Di una soffocante presuntuosa visione totalizzante
Che nulla a che vedere con il più elementare rispetto del pluralismo
Non è così che si lavora per l'unità reale di tutte le componenti del socialismo italiano
Di cui Comunisti italiani sono una componente fondamentale e vi piaccia o no maggioritario
Soprattutto questa chiusura
Questa versione dimostrano che si guarda ad ogni cosa con spirito di parte
Ma la sinistra questo deve essere chiaro non avrà futuro
Se si guarderà al futuro con spirito di parte
Questo vale anche per chi sostiene che nel dibattito sulle riforme istituzionali torna ad aleggiare il fantasma del compromesso storico
Anche questi timori ricorrenti sono segno di miopia sono infondati anzi in realtà sono delle vere e proprie baggianate
La verità è
Che la nostra battaglia le nostre proposte implicano un profondo rinnovamento
Una ricollocazione di tutte le forze politiche so che è un concetto molto difficile
E ma non tutti sono intelligente è un superamento del sistema politico fondato sulla egemonia democristiana
La preminenza dei programmi non può non mettere in discussione il modo stesso di essere dalla Democrazia cristiana
Che non può più giustificare se spesso è la sua funzione
Come mero baluardo e come me lo scudo
Quello scudo contro
Queste è una delle poche cose chiare e comprensibili del dibattito attuale
Oggi la differenza il confronto il conflitto
Passa tra chi vuole cambiare Chino
Tra chi in tutte le sfere a tutti i livelli della vita istituzionale politica vuole attribuire più potere di decisione di scelte i cittadini e chi no
E noi diciamo che la sinistra deve prendere in mano le bandiere di questa riforma della politica
Deve gettare con fiducia le basi di una democrazia più aperta e più dinamica
Noi diciamo che c'è oggi bisogno in Italia di un partito della sinistra che si ponga con forza e con determinazione l'obiettivo di una svolta nella vita politica italiana nel funzionamento dello Stato nel governo del Paese rispetto a quel che esso è stato
Dal quarantacinque ad oggi
Un partito della sinistra che raccolga il malessere l'insofferenza ma anche la tensione ideale la speranza che è presente nella società italiana
Solidarietà cooperazione aspirazione ha un lavoro più libero e umanizzato
Non violenza
Sono valori presenti che si diffondono nella società italiana
Quale migliore programma di questo
Ma che si scontrano con i modelli della competizione e persino della sopraffazione
Il crescente gerarchica zio di derattizzazione dei rapporti sociali e di lavoro
Con mille forme di corporativismo di clientelismo di cinismo
E la sinistra deve intervenire in questi contrasti che si riflettono nella coscienza i ciascun individuo
La sinistra deve promuovere una grande mobilitazione intellettuale morale
Delle migliori energie del Paese la sinistra deve avere fiducia in se stessa nelle proprie possibilità di aprire una prospettiva di rinnovamento della società italiana
E noi ci mettiamo a disposizione ci sentiamo promotori è parte di un movimento di sinistra e democratico per un diverso governo del paese perciò abbiamo avviato la trasformazione di noi stessi e del nostro partito
Tutto quel che è avvenuto in questo anno
Rapidissima trasformazione della realtà politica planetaria più rapida ancora di quanto potessimo prevedere
Dimostra che abbiamo avuto ragione a cogliere in tempo che tutto cambiava intorno a noi e che è cambiata la struttura del mondo e che perciò tutti tutti noi anche gli altri
Siamo chiamati a uno sforzo di radicale innovazione la stessa crisi del sistema politico che avevamo denunciato che si sta aggravando ci dice che tale sforzo di innovazione e necessaria ed urgente
Partiamo dunque di qui
Partiamo da questo nuovo dato di realtà
E misuriamo tutti assieme rispetto adesso le nostre posizioni e le nostre proposte
Liberi da logiche di schieramento
E con questo spirito
Che sulla base delle decisioni del nostro ultimo congresso presenteremo al più presto al partito al Paese
Mettendo a frutto l'elevazione del diciottesimo e del diciannovesimo congresso le idee fondamentali che dovranno guidare la nuova formazione politica della sinistra cui vogliamo dare
Il grande albero della sinistra è un albero che ha antiche tradizioni
E diventa e diventate può diventare sempre più forte
Solo se accanto alle radici più profonde crescono ad alimentarlo sempre nuove radici
Anche questa bella festa di Modena
Come tutte le feste dell'Unità e l'espressione di un'esperienza più recente della sinistra che ha preso slancio a livello di massa dopo la Liberazione proprio per impulso del compagno che egli Pajetta
E che è diventato ormai una tradizione non solo nostra
Ma del popolo italiano
Ebbene si potrà mai cancellare questa grande appassionato esperienza
Resa possibile dal lavoro volontario di tante donne uomini e giovani
Ai quali va il nostro saluto ai nostro ringraziamento ebbene si potrà mai cancellare tutto questo
Cuesta
No ne accerto l'ultima festa dell'Unità come qualcuno ha cercato di dire
Al contrario queste esperienze è destinata a crescere ad allargarsi a diventare sempre di più un momento importante del costume sociale civile politico nel nostro Paese L'Unità
Qualsiasi siano le caratteristiche della nuova formazione politica che siamo chiamati a costruire L'Unità rimarrà il giornale dei lavoratori e di tutti i progressisti
Un giornale è fondamentale della sinistra
Quel nome
Unità
Dettato da Antonio Gramsci ritrova oggi tutto il suo valore il suo significato
E si presenta anche come progetto
Come programma della sinistra
Io propongo scriveva Gramsci nel mille novecentoventitré come titolo L'Unità che avrà un significato per gli operai e avrà un significato più generale perché credo che noi dobbiamo dare importanza specialmente alla questione meridionale
Cioè la questione in cui il problema dei rapporti tra operai e contadini
Si pone non solo come un problema di rapporto di classe ma anche specialmente come un problema territoriale cioè come uno degli aspetti e la questione nazionale
Ebbene ancora oggi abbiamo bisogno dell'unità di tutti i lavoratori
Dell'unità tra nord e sud
Non solo
Nel momento in cui più matura se fatta in tutti noi la coscienza del valore della diversità
E delle diversità a partire da quella di sesso tanto più impegnativo diventa il problema dell'unità il progetto dell'unità
Di un'unità nelle differenze che nuova ricchezza culturale e morale
Che articolazione contatto fecondo tra idee itinerari
E correnti culturali diverse
Solo dalla consapevolezza delle differenze può sorgere un'unità più vera più alta
Più liberamente vissute praticata
In questa unità noi porteremo arricchendole superandolo
Tutto il valore storico della nostra esperienza della nostra capacità di revisione di Comunisti italiani
La sinistra italiana oggi bisogno di unità
Noi tutti ci proponiamo dunque di unire non di scindere e di dividere
Proprio per questo sento il dovere
Di presentarmi al più presto
Davanti al partito con una dichiarazione di intenti
Nella quale trasformazione radicale acquisizione e assunzione critica di un grande passato che vive
Nelle sue espressioni migliori nella nostra ricerca di oggi possono comporsi in una più ampia unità nostra prima di tutto e di tutta la sinistra
Nella grande pianta della sinistra
Nessuna radice deve essere tagliata
Nella comune esperienza del socialismo italiano
Nessuna tradizione deve essere annullata e umiliata
Ma una tradizione forte
Soprattutto se sa dare nuovi frutti
Tutti noi possiamo contribuire a far maturare questi frutti nuovi è stato il nostro un processo lungo difficile
Abbiamo di fatto vissuto un anno di confronto congressuale
Che può aver dato l'impressione che si accumulasse lo ritardi e incertezze
Ora è giunto comunque il momento di decidere
Tutto il partito
è chiamato a compiere un atto di responsabilità verso il Paese
Tutto il partito tutti noi
Siamo chiamati a costruire il nuovo con coraggio con determinazione e con fiducia delle nostre forze guardiamoci attorno
In questa grande festa davanti a questa folla immensa non mi sembra proprio di trovarmi davanti a una grande disgregazione
No
No
Ciò che avviene nel solo bene
Dimostra che anche nelle elezioni amministrative
Ci siamo difesi bene davanti a un nemico terribile che colpisce la democrazia e quindi prima di tutto gli onesti
E non vedo di teschi disgregazione
In un indice importante
L'aumento dei reclutati dei nuovi iscritti al nostro partito e non vedo nemmeno disgregazione qui tra di voi compagni
Compagni del sì e del no che avete lavorato assieme
Che assieme avete costruito questo grande evento democratico e che assieme siete chiamati a una nuova svolta unitaria che vada verso l'innovazione verso una trasformazione
Che ci rende capace di raccogliere in luogo della società italiana e di parlare ai giovani
Noi faremo questo
Fedele agli ideali di sempre
Agli ideali di libertà di uguaglianza di solidarietà agli ideali di un socialismo che deve essere democratico e Bonanno
Lo faremo dalla parte di tutte le donne e di tutti gli uomini onesti e dei lavoratori
Lo faremo con lo stesso slancio innovatore dei nostri padri no faremo animati dalla stessa volontà
Di fare l'Italia più giusta e più pulita avanti dunque compagne e compagni atalantini assieme ai più giovani
A quelli che ha salutato a noi a quei giovani ecco dai verranno avanti verso la parte iniziale e al futuro e sarà comune sarà tutti i dati
Sarà per un'Italia ancora sarà per un'Italia democratica sarà per il turismo
Dunque
Di