Nota antiproibizionista

Che il buongiorno torniamo in onda dopo la scienza portata dalla scorsa settimana torniamo in onda a questo lunedì con una buona notizia cioè la sentenza con cui una decina di giorni fa
Sezioni unite penali della Corte di Cassazione hanno stabilito che l'acquisto di gruppo di droghe non è reato risolvendo così un conflitto giurisprudenziale che andava avanti da tempo
La questione analizzata dai giudici riguardava il fatto che con l'introduzione della legge Fini-Giovanardi consumo di gruppo fosse o meno penalmente rilevante nella duplice ipotesi di mandato all'acquisto e della qui o dell'acquisto comune
Dopo l'approvazione della legge alcune sezioni della Cassazione si erano espressi in favore di una punizione del consumo di gruppo con la sentenza del trentuno gennaio
Il più importante organismo giudicante della Suprema Corte ed essere unite penali appunto a sciolto ogni dubbio chiarendo che l'acquisto di gruppo non va sanzionato sia per quanto riguarda il mandato l'acquisto sia per quanto riguarda l'acquisto comune
Naturalmente bisogna intendersi non è che i giudici di piazza Cavour abbiano aperto tout-court alla depenalizzazione di questa fattispecie
è e però si tratta comunque di un intervento molto importante anche alla luce delle molte sentenze emesse in questi anni dallo stile sullo stesso tema da varie sezione della Cassazione che applicavano una distinzione interpretativa da molti ritenuta infondata fra l'uso personale del singolo
E l'uso personale di gruppo
Che Bellillo e non è vero che come hanno dichiarato l'ex sottosegretario che ho Nardi il capo del dipartimento antidroga Serpelloni questo sentenza non dice nulla di nuovo perché consumo e già depenalizzato
Le cose non stanno così Giovanardi e Serpelloni lo sanno benissimo la loro reazione è appare un po'solo il tentativo di difendere una legge che a Roma non è qui difendibile se non alterando la realtà e giocando sulle parole comunque ne riparleremo oggi alle tredici
Per approfondire l'argomento è analizzare la portata e i limiti di questa sentenza un altro ottima notizia di questo ultimo periodo è venuta sempre da Roma in un procedimento per droga
I giudici hanno deciso di rimandare gli atti del procedimento alla Corte costituzionale accogliendo la questione di legittimità
Sulla legge Fini-Giovanardi
Come risultante dalla conversione in legge del decreto sempre in piedi invernali di Torino due mila sei sollevata dalla difesa degli imputati sotto il duplice profilo dell'incoerenza della norma rispetto all'originario contenuto del decreto legge e della mancanza dei requisiti di urgenza
Nei mesi scorsi l'avvocato Padova canora riprenda aveva sollevato un'analoga questione di legittimità sulla base di quanto sancito dalla Corte costituzionale nella sentenza ventidue del due mila dodici
In materia propri decretata indulgente di omogeneità del decreto legge
Perché sia rispettato il dettato dell'articolo settantasette della Costituzione il Tribunale in questo caso però non si è ancora pronunciato la questione delle legittime da costituzionale della legge Fini-Giovanardi è stato di recente tra l'altro anche oggetto di un approfondito seminario che si è svolto il ventitré gennaio a Udine organizzato dalla Società della ragione
Della del quale vediamo già proposto la prima parte che continueremo ad ascoltare nella puntata di oggi della città antiproibizionista
Comunque al di là della natura degli aspetti che potranno produrre questa sentenza e queste iniziative processuali a cui abbiamo accennato
Resta la questione di fondo della certezza del diritto quando si parla dell'applicazione la legge Fini-Giovanardi il cittadino che di questi per giurisprudenza fa poco o nulla
Ha l'impressione che finirà nelle maglie della legge sulla droga per fatti di lieve entità come detenere qualche grammo di cocaina cedere uno spinello coltivare un paio di piantine di marijuana sul balcone significhi entrare in una dimensione in cui non vi sia alcuna certezza
Gli addetti ai lavori ci possono probabilmente spiegare che non è così che forse anche in una certa misura tutto ciò è anche inevitabile in una materia così complessa ma
Ciò non annulla l'impressione
Di trovarsi in una dimensione governata dall'arbitrio in cui i giudici su questioni simili possono esprimere giudizi diametralmente opposte in cui
La propria sorte dunque affidata la fortuna di finire nelle grazie di un giudice piuttosto che di un altro comunque
Ci riserviamo non da oggi alle tredici a matita antiproibizionista assoluto da Roberto Spagnoli