Rassegna stampa estera

Quel giorno il contatore di Radio Radicale sabato due marzo questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi torneremo sui risultati delle elezioni in Italia all'instabilità politica che
Si è venuta a creare che spaventa
Mercati ma non solo anche i partner europei del genio innanzitutto una analisi dall'economista la rubrica Chamot le maglie il pessimo Incantesimo romano
Elezione in Italia potrebbero essere sì una sconfitta per l'austerità e le riforme ma i problemi non scompariranno secondo il settimanale
Britannico vedremo poi un accoglimento dalla frana Sean Time studi Mark Fazzone il professore di storia la Colombia secondo cui
La democrazia in Europa non è così scontata come si potrebbe pensare dopo i risultati del voto in Italia in futuro il progetto europeo potrebbe essere
Associato non più alla democrazia alla prosperità ma disoccupazione stagnazione e Tirrenia
Vedremo anche un'analisi dal Wall Street Journal Europe Mancino Dalton sulle istituzioni europee che in qualche modo fanno da contrappeso alla
Volontà degli elettori la Democrazia non è
Tenuta incontro dalle di europea parleremo poi anche di un altro avvenimento che sia privata pochi giorni il
Con Claudio per scegliere un successore Benedetto decimo sesto
Riprenderemo le mondine ieri editoriale dal titolo la successione di Benedetto la quadratura del cerchio il quotidiano francese
Ripercorre le diverse sfide che avrà di fronte il prossimo papà e chiuderemo a questo proposito
Con l'intervento del teologo Hans Küng in qualche modo uno degli avversari più strenui Intini Papa Ratzinger
Pubblicato ieri da El Pais una primavera vaticane ciò che chiede Kung la Chiesa
Ha bisogno di un Papa aperto la modernità e che difenda la libertà un gruppo di cardinali coraggiosi può affrontare i settori più inflessibili della gerarchia ed esigere un candidato con questo profitto ma cominciamo
Dall'Italia dalla situazione politica vista dai giornali internazionali l'Economist ed abbiamo detto ieri in copertina sta
Le foto di Beppe Grillo Silvio Berlusconi questo titolo entrino i clown
Stesso titolo tra il principale editoriale rubrica abbiamo proposto prevenzione di ieri oggi vogliamo leggere la rubrica sciabole Magna che a una prospettiva in qualche modo tutta europea
Il pessimo Incantesimo Romano alle elezioni in Italia potrebbero essere una sconfitta per l'austerità e le riforme
Chieste da Bruxelles ma i problemi non scompariranno scrive l'Economist Mario Monti
Sperava di riuscire a rompere la formula magica sintetizzata così dal primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker
Sappiamo tutti cosa fare quel che non sappiamo come farci rieleggere dopo aver
Fatto la cosa giusta
Monti
Aveva spinto per austerità riforme i leader europei hanno applaudito
I sondaggi per un certo periodo avevano perfino mostrato che gli italiani
Avevano fiducie monti ma quando il professore ha cercato di fare la transizione da tecnico nominato al leader politico eletto la sua quali insieme centrista ottenuto appena un decimo
Dei voti e per l'Economist ci sono due messaggi dai risultati di queste elezioni italiane uno
è ripudio di una casta politica screditata l'altro nel rigetto dell'austerità la campana suona anche per l'Europa ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani aggiungendo
Lasciare l'euro sarebbe una catastrofe per l'Italia ma l'Europa deve abbandonare la sua ossessione per il rigore di bilancio i suoi sentimenti
Hanno trovato subito ecco nel Governo socialista francese la domanda per l'economista e se del caso in Italia cambierà l'attitudine
Dell'Europa sull'austerità probabilmente no una ragione è che la cancelliera tedesca Angela Merkel difficilmente cambierà posizione prima delle elezioni federale di questo turno
Un'altra ragione che il prezzo per le concessioni tedesche sulle euro
Più controlli sui bilanci nazionali e non meno controlli ma c'è anche una terza ragione forse ancor più importante Berlino Bruxelles ha spiegato economista sono davvero
Convinte che la loro medicina stia cominciando a funzionare
Prima delle elezioni italiane l'euro era tornato a un sembianza di calma in gran parte grazie a Mario Draghi ha la sua promessa che la Banca centrale europea avrebbe fatto tutto il necessario per salvare la moneta unica la minaccia
Di una disintegrazione era stata evitata gli spread sui bond si stavano riducendo gli squilibri iniziavano ad aggiustarsi dà fiducia stava tornando
Con un po'di fortuna sarebbe anche arrivata la crescita è così la prima risposta dei sostenitori dell'austerità alle elezioni italiane è stata
Di insistere sulla necessità di proseguire con la stretta disciplina di bilancio di Monti
L'economista ripercorre anche il dibattito in corso
Sulla necessità o meno del consolidamento di bilancio la strategia della Commissione europea è stata contestata per esempio dall'economista belga appunto in groppa così come dal
Fondo monetario internazionale ma in realtà al Fondo monetario
Non contesta la necessità del consolidamento semmai la sua velocità mentre la Commissione sta iniziando ad allentare un po'i suoi obiettivi di riduzione del deficit che ora vengono calcolati in termini strutturali cioè tenendo conto degli effetti
Della recessione il vero problema per l'economista il vero problema della risposta della zona euro la crisi
Non è tanto l'austerità e che ci vuole troppo tempo per affrontare i difetti di base della moneta unica solo sullo scorso anno si è riconosciuto la necessità di una ristrutturazione del debito della Grecia
Solo lo scorso anno la BCE ha adottato una politica più credibile per sostenere i Paesi in difficoltà
Solo lo scorso anno il sistema finanziario a è iniziato
A essere stabilizzato attraverso un'unione bancaria se queste cose ci fossero
Tate prima la crisi non sarebbe diventata così grave e forse per l'Economist l'austerità non sarebbe stata così severa insomma
La zona euro ancora molto da fare ma i problemi dell'Italia in realtà sono tutti italiani più di ogni altra cosa l'Italia ha bisogno di riforme che rilanci non la crescita
Su tutto dal mercato del lavoro al nostro erotico sistema della giustizia ritagliare entrata nell'euro senza avere imparato come sopravvivere senza i suoi tradizionali espedienti cioè inflazione svalutazione
La sua crescita zero che le norme debito pubblico erano malattie croniche ben prima dell'inizio della crisi dell'euro
E dell'arrivo dell'austerità chiunque prenderà il potere dopo Monti se vuole salvare l'Italia dovrà fare i conti con questa realtà così
Tra l'altro l'economista e in parte così la vede anche il Wall Street Journal Europe in un'analisi di ieri di Matthew Dalton le istituzioni europee
Sono un contrappeso alla volontà dei figli elettori anche Wall Street Journal cita l'economista belga
Paul decorosa secondo il quale il pessimo risultato di Mario Monti nelle elezioni italiane e la sfida più seria che ci sia stata finora alla legittimità democratica della zona euro
Le pressioni delle autorità della zona euro avevano portato alla nomina di Monti come primo ministro e Monti è stato un infaticabile difensore delle ricette
Dei leader della zona euro ma gli elettori evidentemente vogliono qualcosa di diverso la cosa non può sorprendere l'economia della zona euro dovrebbe
Essere in recessione in questo due mila e tredici per la terza volta in cinque anni la disoccupazione sta salendo gli elettori vogliono sostituire
I loro leader con gente che potrebbe far meglio per rilanciare l'economia ma qual è il problema
Il problema che hanno di fronte i momenti di governi e che non operano più solo a livello nazionale operano all'interno delle istituzioni della zona euro
I Governi nazionali devono seguire le direttive macroeconomiche fissate dalla Commissione e poi c'è la Banca centrale europea
Che i Governi nazionali non possono influenzare in alcun modo e che dall'inizio della crisi assunto
Una posizione sempre più aggressiva a favore dell'ostilità di Bilancio delle riforme del mercato del lavoro e di altre politiche economiche
Controverse a livello nazionale tutto questo significa che dopo i rumori e espressione di rabbia di un'elezione come quella italiana
I Governi nazionali e non poco margine di manovra in politica economica pensate a ciò che è accaduto in Francia lo scorso anno Consolo onda avevo utilizzato un'agenda anti austerità per battere Nicola sarà così ma la sterilità
Non è terminata con l'arrivo di un mondo o Londei dice di voler rispettare gli obiettivi di riduzione del deficit concordati da Sal così con l'Europa
Certo la tassa sui milionari vuole rendere i tagli un po'più di sinistra ma l'austerità rimane ed sempre austerità insomma conclude tra l'altro Matthew d'altronde chiunque
Diventerà primo ministro Italia subirà le stesse pressioni dalla Commissione dalla Banca centrale europea per rispettare gli obiettivi di deficit
E per proseguire le riforme adottate da Monti in altre parole l'incarico di Primo Ministro italiano potrebbe diventare un calice avvelenato i politici italiani come il loro colleghi europei possono vincere o perdere
Rimanere o andarsene ma le istituzioni della zona euro almeno per ora sono quelle che rimangono così tra l'altro Matthew Dalton sul Wall Street Journal Europe di ieri e questo ci porta un altro commento
Di
Marche ammazzo quel professore di storia alla Colombia universi tipo pubblicato ieri dal Financial Times che parla proprio della questione
Come dire democrazia nella zona euro
La democrazia in Europa hanno me così certa come si potrebbe pensare scrive tra l'altro questo professore della Colombia la crisi prodotta dalle elezioni italiane a diretto l'attenzione dove è giusto che sia alle politiche adottate per fronteggiare la crisi della zona euro
Abbiamo avuto sei mesi di pace borse rialzo l'opinione corrente era che la crisi era stata contenuta lì comanda si stava riprendendo il rischio di un'uscita greca
Era stato ridotto ma questo opinione corrente dimenticava su una cosa fondamentale cioè la politica
La Grecia ha dimostrato che anche se i flussi di capitale vanno nella giusta direzione il deficit democratico può allargarsi
Fuori dalla Grecia nessuno sembra interessarsi molto al fatto che un partito neonazista oggi supera il dieci per cento nei sondaggi ma è un avvertimento di ciò che potrebbe accadere anche
In altri paesi membri della zona euro fortunatamente non c'è stata un'alba dorate in Italia il nome del partito neonazista greco
Ma la crisi della legittimità democratica si è
Dimostrata altrettanto profonda nelle elezioni italiane come in Grecia agli elettori italiani hanno un punto di vista ragionevolmente chiaro vogliono rimanere in Europa sanno di dover accettare alcune misure di ostilità
Ma la classe politica romana per su tutta la credibilità sono stati loro a provocare cause la corruzione che ha accompagnato questo caos
Non si può più farlo loro fiducia per uscire dalla crisi
Quelli che non hanno fatto sacrifici non hanno la credibilità morale per chiedergli agli altri i primi ministri tecnici come Mario Monti in Italia o Lucas Papademos in Grecia non sono un'alternativa possono avere le mani pulite purché
Perché vengono da da da da dall'esterno della politica ma sono comunque creature dell'establishment economico e bancario
Si possono comprendere la moneta difficilmente capiscono gli elettori il risultato è pericoloso perché il passo dalla delegittimazione della classe politica quella delle istituzioni democratiche e va bene
Finora la maggior parte degli elettori non ha ceduto a questa tentazione né in Italia né in Grecia
Ma alcuni sì con una deriva verso l'estrema destra oppure per su movimento anticapitalista prigioniero di una retorica rivoluzionaria oppure verso un'alternativa Marchica
Rispetto i partiti politici come la democrazia di retta promossa dal Movimento cinque Stelle di Beppe Grillo
Non è nulla non è per nulla scontato prosegue sono champagne rischia l'Europa sarà sempre identificata dei suoi cittadini con in crescita e democrazia in futuro Europa potrebbe essere identificata con la stagnazione la disoccupazione la tirannia quelli che predicano l'austerità probabilmente non ritengono di
Alimentare una crisi della democrazia ma è così
Le lezioni italiane dovrebbero ritardare I leader della zona euro che è necessario fare attenzione agli elettori le soluzioni economiche fin qui adottate non sono riusciti a bloccare una crisi politica che potrebbe danneggiare
Non solo l'integrazione europea ma la legittimità dello stesso ordine democratico del continente così tra l'altro marchio
Mazza ora sul Financial Times di ieri vedremo poi
Come Volver alla situazione politica italiana e come verrà letta la prossima settimana dai dai giornali internazionali che si stanno concentrando su un altro evento
Che ci sarà a Roma tra qualche giorno il conclave per nominare il successore di Benedetto decimo sesto lo faceva per esempio ieri nel mondo con tutto lungo dossier
E editoriale dal titolo la successione di Benedetto decimo sesto la quadratura del cerchio scrive tra l'altro il quotidiano francese
Ultima udienza pubblica al ventisette febbraio davanti a cento cinquantamila fedeli ultimo incontro con i cardinali presenti in Vaticano
Alle venti del ventotto febbraio Benedetto decimo sesto messo fine al suo pontificato tutto è stato detto dalla grandezza dell'umiltà e della modernità di questo annuncio
Ma questo gesto non risolve nulla delle sfide che attendono il prossimo papà anzi
E sottolineo ancor di più Benedetto ribadito mercoledì di aver preso la sua decisione per il bene della Chiesa quella cattolica resta la prima Regione del pianeta ma per molti aspetti sta attraversando una profonda crisi
Il successore designato dal conclave dovrà innanzitutto superare le rivalità e divisioni che attraversano indeboliscono al governo della Chiesa
E il cuore stesso del sistema cioè la Curia che dovrà essere riorganizzate modernizzata oltre al risanamento per le finanze vaticane particolarmente opache e al risanamento della morale di alcuni visti gli scandali dei preti pedofili
Questo significa più flessibilità collegialità trasparenza insomma più democrazia
Il compito è pesante la rivoluzione improbabile anche perché questa modernizzazione è stata impedita da Giovanni Paolo II da Benedetto decimo sesto la maggior parte dei cardinali
Il lettori sono stati nominati proprio da loro poi c'è una seconda sfida per le monde che è quello della dei cristiani esazione della concorrenza dell'Islam del protestantesimo evangelico
Il successore di Benedetto decimo sesto dovrà tentare di convincere i credenti che si sono allontanati della Chiesa rientrare in altre parole
Dovrà sarà permessi mettere in sintonia con
La società contemporanea rispondere al desiderio crescente di autonomia individualità affrontare discutere con i laici
Trovare risposte più attenta alle evoluzioni della morale familiare sessuale
Infine il prossimo papà dovrà sforzarsi di tenere conto della geopolitica di una chiesa
Che si sta spegnendo al nord mentre resta dinamica al sud
Due cattolici su tre ricorda le monde erano europei un secolo fa oggi sono solo uno su quattro scegliere un papà africano sudafricano o asiatico
Sarebbe un segnale di coerenza e vitalità ma è lungi dall'essere probabile perché il conclave resta dominato dei cardinali europei
Roma resta a Roma tutte queste contraddizioni sottolineano la difficoltà del compito del prossimo conclave così tra l'altro
Le Mondin questo editoriale di ieri e ieri
Il PAI sul quotidiano spagnolo ospitava un intervento di Hans Küng teologo avversario dal punto di vista archeologico di Benedetto decimo sesto
Una primavera vaticana e l'interrogativo di kung che chiede che cosa la Chiesa ha bisogno di un Papa aperto alla modernità e che difenda la libertà
Un gruppo di corde cardinali coraggiosi al conclave può affrontare in settori più inflessibili della gerarchia ed esigere un candidato con questo profilo
Vedremo mai però oggi ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale