Quo vadis Euro(pa)? La moneta europea ieri, oggi e domani - presentazione del libro a cura di Francesco Gui e Thierry Vissol (Ed. Lithos)

Come come ci richiama
Sì
Allora si ricorre
Allora cominciamo chiederei
Non so non so se voi aspetta
è certo dire di sì
C'era
Cioè a
Pomoni
Allora buonasera
Benvenuti
Oggi discutiamo presentiamo
Questo libero cova disse Europa
Che in parte in parte importante ma non
Non del tutto diciamo perché poi ci sono molti altri contributi recepisce i contenuti di una
L'interessante giornata di studio che ci fu se non ricordo male il quindici dicembre del due mila undici
A la Sapienza Roma in occasione dei dieci anni dell'euro e quindi si penso
Di
Ragionare tutti insieme sui problemi aperti
Dopo dieci anni dall'ingresso della moneta unica e sulle sfide ma che naturalmente attendeva tendono tutti noi da allora ed era un momento come ricordiamo tutti
Particolarmente drammatico poiché
Proprio in quel novembre fu necessario al cambio di Governo fu necessaria una manovra
Straordinaria abbiamo rischiato moltissimo adesso ci troviamo qualche tempo dopo
A ragionare secondo me giustamente con un minimo di
Di tempo
Dopo su per questioni che comunque sono tutte in piedi
Perché la scommessa dell'euro è ancora tutta da giocare io direi l'allargherei alla scommessa sulla tenuta dell'euro zona e sulla sopravvivenza stessa
Di questa importante
Scommessa che tutti abbiamo intrapreso
Anche alla luce del fatto è questo non possiamo certamente sottrarlo al nostro dibattito
Non era prevedibile un anno fa che ora siamo in presenza di una
Congiuntura contingenza politica molto complessa
Che non può che avere degli effetti anche nella linea anche il nostro Paese dovrà adottare nei prossimi mesi ma già a partire dal
Dal Consiglio europeo che ci sarà tra brevissimo
Sul fronte delle delle politiche europee delle azioni da mettere in campo dopo
Aver digerito tra virgolette le politica del rigore
E cominciare a immaginare un percorso di crescita devo dire ma molto ora rapidamente sulla introduzione del dibattito
Che l'esito delle urne è veramente
Il peggiore che ci si poteva attendere perché questa situazione di grave incertezza e di sostanziale difficoltà a trovare una coalizione una maggioranza che Governi poi magari speriamo tutti che si risolva
Nel migliore dei modi cade in un momento in cui per fortuna
Per la prima volta da almeno un paio d'anni sembrano aprirsi sembrano di ricovero alla luce
Delle dichiarazioni che vengono da Bruxelles e delle aperture in una direzione di diversa da quella del rigore esclusivo faccio riferimento a quanto ha detto ad esempio il commissario gli affari economici e monetari Olli Rehn ne manca lo stesso Presidente Barroso
Che intanto avverto ma anche nella Ecofin di ieri alla
Possibilità che vengono dati accordati tempi un po'più lunghi per quei Paesi e sono sottoposti a procedure
Per disavanzo eccessivo per rientrare dalle rispettive posizioni e quindi rientrare nei parametri
E
E a e sembra aprirsi però appunto il condizionale sarebbe
Credo dovuto anche uno spiraglio in direzione di politiche per la crescita così che possono aprirsi degli spazi ad esempio sul fronte degli investimenti produttivi
E considerarli attraverso una sorta di golden rule non so bene se poi
Potrà essere o meno accettata comunque o parzialmente o totalmente
Al di fuori del calcolo del deficit non è una cosa da poco visto che finora questo era un tabù assoluto né ci troviamo però in questa circostanza nelle condizioni
Peggiori di debolezza assoluta dal punto di vista politico speriamo che
Il tutto si risolva rapidamente quindi già Ina in aprile quando dovremo presentare a Bruxelles il nuovo
Per il nuovo programma di riforma oltre alle nuove previsioni Marco economica nuovo documento Rigoni finanza sia possibile disporre di un Governo che abbiamo un anno in una strategia diciamo di medio periodo davanti fermo restando che probabilmente poi dovremo
Tornare tutti alle urne allora
Io seguirei i
Intanto una comunicazione di servizio il senatore Colombo non ci sarà perché mi dicono che è stato convocato al Senato nelle alla fase di
Procedure preliminari per la seduta inaugurale del quindici marzo
Quindi non potrà
Non potrà essere presente il professor Visco non lo vedo ancora
Dovrebbe venire comunque appena arriva lo inseriamo senz'altro
Quindi a questo punto io darei senz'altro la parola alla professor Roberto Nicolai che il Preside della Facoltà di lettere e Filosofia da la Sapienza di Roma dirlo i suoi saluti introduttivi prego professore
Grazie soltanto poche parole io sono presi da Facoltà di lettere e Filosofia quindi dovrei aver molto poco a che fare con l'euro
Salvo il fatto che combattiamo quotidianamente con la scarsità di euro che sono devoluti al sistema universitario ma questo è altro problema
La nostra facoltà nella quale è presente molto attivo Francesco cui che
Qui al tavolo con noi
Senta sempre molto impegnata direi nella prassi a favorire
La conoscenza
Dell'Europa delle dinamiche europee ad esempio noi gestiamo come facoltà tutti i servizi linguistici per l'Erasmus dell'intera Sapienza
Cioè
Insegniamo le lingue straniere ai nostri studenti e insegniamo l'italiano agli studenti che arrivano
Progetti Erasmus è stato un veicolo straordinario di Unione nella sostanza dell'Europa
Quando introdussi il convegno del dicembre due mila e undici fece una brevissima riflessione sul fatto che l'Europa aveva iniziato a unirsi sulle materie che dividono cioè l'economia
E non sulla cultura che è una materia che unisce
E proprio qualche giorno fa niente capitato un articolo molto divertente di Umberto Eco una bustina né Minerva sull'Espresso che mi son portato dietro
Il quale appunto partiva dalla dall'idea della crisi dell'Europa no
E
Bernardoni devi eccetera e e si domandava ma davvero l'idea dell'Europa non riesce ad attrarre gli europei
Dopo una serie di considerazioni che non vi sto a ripetere diceva che in realtà uno ne culturale d'Europa c'è sempre stata gli intellettuali francesi sotto le bombe tedesche parlavano di diete di Shiller
Ma appunto questo senso dell'identità europea è fortissimo presso le élites intellettuali e
Ecco si domandava se lo è anche presso la gente comune
Ora
Eco nella conclusione di questo articoletto diceva
A scuola si studiano gli eroi i fondatori dei vari Paesi che sono in genere quelli che hanno ammazzato il maggior numero di nemici del Paese confinante
Paese europeo confinante a partire dall'eroe dell'indipendenza germanica Rimini o fino a Giovanna d'Arco altri personaggi del genere
E ora
Naturalmente l'idea di Europa come un'idea ha bisogno di miti limiti di fondazione
E questi mancano ecco spiritosamente alla fine con una sorta di Full meno in clausura dice possibile che non si possa trovare un Asterix europeo di cui parlare agli europei del domani
Ecco la ricerca dell'Asterix europeo forse
E
Un problema non urgente come quello del
Del salvataggio dell'euro i tanti problemi dell'unione politica
Della difesa comune eccetera ma forse un problema che sta al di sotto è un problema di sostrato
Cioè trovare dei miti fondativi comuni dei paradigmi in cui riconoscersi probabilmente
Urgente se non in quanto il salvataggio dall'euro ma almeno a un livello diverso
E quindi nel portare il saluto della Facoltà volevo lasciare questa minima riflessione di di chi si occupa di letteratura greca
Mi sono trovato la settimana scorsa al il giorno il giorno venticinque e ventisei ero in Spagna per una tesi dottorato europeo
E facevo parte di una Commissione di dottorato con colleghi spagnoli portoghesi io insegno letteratura greca quindi c'erano tutti rappresentati i paesi del cosiddetto gruppo dei P.I.C.S. no eravamo tutti
E le considerazioni che si facevano non erano eccezionalmente ottimistiche diciamo la la Spagna aveva appena scoperto che il tesoriere del partito di Governo aveva trentotto milioni di euro in Svizzera
Noi conosciamo la nostra situazione
Però
Credo che
Partendo ripartendo
Dalla cultura comune dalla cultura che tra l'altro ha radici molto varie parlare io radici europea un altro tema complesso ma ha radici molto varie ma anche alla fine
Sì con Vanna converrà converge riunisco tronco io credo che ripartendo da questo probabilmente potremmo lasciare le prossime generazioni
Un'unione migliore di quella attuale
Auguro un pomeriggio un proficuo a tutti rinnovo i saluti della Facoltà grazie
Grazie professore
Realtà poi qualche passo in avanti in questi mesi frenetici
Molto lentamente abbiamo fatti in Europa penso ad esempio alla
Alla supervisione bancaria la vigilanza unica in capo alla BCE che non è una cosa da poco quindi forse
Con i tempi lunghi qualcosa emerge anche se poi le sfide sono ancora moltissime
Vorrei pregare l'avvocato De Vita che ci porta i saluti di criticare l'idea anche di esporci il suo punto di vista su
Sui temi che nel libro vengono affrontati che però appunto sono ancora in gran parte tutti tutti gli
No io mi limito veramente un saluto brevissimo da parte di questa
Associazione e ringrazio tutti voi per la presenza ringrazio
Glieli relatori presenti gli autori del volume che oggi presentiamo e associo a questo ringraziamento Antonio fa non è lei che il Presidente lo schietto studi che di Calia che nel l'autentico motore ispiratore di questa e di altre iniziative
Non ritengo francamente doveva interrompere la fluidità di un dibattito che mi sembra abbia già toccato temi di sicuro interesse
Mi limito a una menzione diciamo brevissima del volume di cui presentiamo oggi la pubblicazione volume che come è stato ricordato
Prende diciamo le mosse da un convegno tenuto per il decennale dell'entrata in circolazione dell'euro ancorché a me pare alquanto riduttivo definire questo
Volume come un semplice diciamo una raccolta di intervento in un convegno perché è visibile il lavoro
Fatto su tutte le relazioni e diciamo la la portata sistemi carico di quegli scritti
Naturalmente
Scorrendo l'indice il la curiosità cade immediatamente sulla testimonianza recata dal Presidente Ciampi qua che come tutti sapete del del
Diciamo del processo di adesione della Repubblica italiana all'euro è stato probabilmente il protagonista più imminente
Testimonianza del Presidente Ciampi riportata peraltro proprio da Dino peso le con una capacità espositiva che io li conosco da quando lui era il primo dei responsabile dell'ufficio stampa della neonata Autorità garante della concorrenza del mercato
Lavoravamo abbia Liguria e Louise venne scelto con grande ruggine lungimiranza lungimiranza che quelle seduzione evidentemente non ebbe in misura analoga nel selezionare mi fai fra i primi funzionari
Ciò detto però non è non credo che quelle intervento sia il primo da consultare perché come dicevamo sulla porta il Consiglio e di partire con il contributo dei contributi tre diviso
Sulla storia che ha portato alla
Adozione della moneta unica e la gestazione
Che si è protratta per un periodo di tempo più lungo di quello che
Sin qui ne ha caratterizzato la circolazione credo che gli orologi possono partire nell'ottantacinque no subito dopo l'Atto Unico Europeo la prima Conferenza intergovernativa del Consiglio Prodi a nuove
Poi nel novanta la la convocazione della cultura della Conferenza intergovernativa in per governare tale sulla revisione dei trattati Maastricht nel novantadue cioè tra
Tutta questa storia serve moltissimo a capire da dove eravamo partiti
Quali fossero i temi in discussione quali le soluzioni cui l'euro ha fattivamente contribuito a
A garantire
E sarebbe altresì a guardare diciamo al futuro
Con una certa maggiore cognizione di causa specie aiuta a considerare che
Forse i limiti maggiori che la moneta unica presenta oggi sono i limiti esterni
Legati soprattutto al meccanismo istituzionale che ruota attorno a quella moneta unica piuttosto che interni al funzionamento di quel sistema monetario su questo vi ringrazio e auguro a tutti buon lavoro rivederci
Grazie sì in effetti quei qui Perini passi dell'Antitrust e vi ricordo anch'io con grande
Sì tenerezza anche se poi siamo anche lì
Molto
Molto in attesa che questo Paese comincia affermarsi effettivamente la cultura della concorrenza
Fin però anche lì qualche piccolo passo l'abbiamo fatto molto lento
Io inviterei verrà il terzo saluto introduttivo poi entriamo nella del vivo del dibattito
Senz'altro Lucio Battistotti che il direttore della rappresentanza in Italia dalla Commissione europea
Prego ho visto che
E il terzo saluto introduttivo deve essere anche breve parte quindici grazie e buonasera a tutti
E no io volevo ricordare fosse un po'la genesi di di di questo convegno perché quando me ne parlarono Francesco Thierry io devo dire che era un po'perplesso perché lo ricordava Dino peso né era una situazione
Piuttosto dura e brutta e dico ma che dobbiamo celebrare come facciamo a celebrare i dieci anni di euro
In questa situazione debbo dire che invece avevano le hanno avuto ragione e il libro che ne è nato non è la classica raccolte di atti del convegno ma è qualcosa di più e di un molto meglio e tra l'altro questo il titolo anche è è un bel titolo perché può valdesi Europa e tuttora valido oggi
E siamo anche in questa Europa
Lo ricordava qualcuno prima di me in cui abbiamo messo in comune moltissime cose però ci siamo dimenticati perché questo io credo che il problema di oggi
Della nostra
Del
Della mancanza di fiducia nell'Europa da par
E dei cittadini sia quello di sapere che cioè l'Europa euro e ovunque in qualsiasi atto de del
De del nostro agire quotidiano e lo ricordano tutti che l'ottanta per cento delle leggi italiane o forse più nascono dalla trasposizione di direttive e leggi europee ebbene però
Forse il cittadino si è dimenticato perché i mezzi ma perché stiamo insieme e per fare che cosa ecco su quello stiamo cominciando a riflettere tutti assieme e credo che anche questo tipo di incontro di oggi serva questo quindi
Grazie e buon lavoro a tutti
Grazie
Allora io inviterei così entriamo subito nel merito del nostra dei nostri lavori
La senatrice Rossana Boldi che Presidente alla Commissione politiche dell'Unione europea del Senato
Di intanto di esporci il suo punto di vista sul
Sul merito del nostro incontro l'incontro di oggi cioè cova disse Europa dove
L'Europa standard bella domanda
Non so però insomma cerchiamo di dare una risposta e poi le vorrei chiedere anche
Un
Punto di vista su su questo su questo aspetto cioè abbiamo un anno lasciamo perdere un attimo
La povera disastrata Italia ma abbiamo in Europa
Una scadenza che è importantissima e quello delle elezioni tedesche di settembre
Se secondo lei d'acqua a settembre con
I Consigli europei che ci saranno eccetera
Sarà possibile portare a casa qualcosa come dire
Io la mia preoccupazione principale è quella di
Vedere se ci sono degli spiragli in direzione della crescita i dati di Eurostat di questa mattina
Sono e molto eloquenti e
L'euro zona in recessione
Fine a chi non ne usciamo
Non vedo grandi prospettive anche di
Come dire di integrazione politica se non veniamo a capo di questo prego
Grazie io
Devo ringraziare l'Associazione critica lì e tutti quelli che hanno organizzato questo convegno che
Danno la possibilità di parlare un pochino d'Europa perché in italiano dove tutti apparentemente siamo euro entusiasti anzi poi dimostrerò che non è più così
Siamo malati secondo me siamo malati di un europeismo assolutamente a critico che è quello che ci ha portato in questa si rione però di Europa si parla poco pochissimo troppo poco non si conosce non se ne conoscono i meccanismi
Ho letto con con internet sei libero che ripeto concordo su quanto detto prima non è soltanto la trasposizione in un libero degli atti del convegno che è stato
Fatto nel due mila e undici è qualcosa di più e l'ho trovato molto interessante perché
Racconta proprio
Quali sono state le fasi della nascita dell'euro e tra l'altro non soltanto considerando l'aspetto puramente economico finanziario della questione ma anche spingendosi
Ad un'analisi sociale anche sociologica di quello che è stato tutto tutto il percorso
Dirette insomma la partenza è un dato oggettivo che è sotto gli occhi di tutti cioè che l'Europa è assolutamente in crisi
Lo è economicamente lo è politica mente e bisogna che ce ne rendiamo conto gli italiani sono tra i più delusi dall'Europa questo lo dico perché sono andata a vedere niente
Un sondaggio fatto da analisi politica proprio tra l'altro nel periodo in cui è stato fatto è stato realizzato il convegno da cui poi ha preso le mosse
Questo libro e che i dati
Sono abbastanza allarmanti per coloro che pensano di risolvere il problema andando verso una maggiore unificazione europea perché
Perché praticamente soltanto un italiano su quattro ritiene che sia necessario arrivare agli Stati Uniti d'Europa e questo è un dato col quale ci dobbiamo confrontare
Il sessantaquattro per cento degli italiani vuole ancora l'Europa delle nazioni il trentatré per cento è disposto a mettere in comune soltanto la politica estera
E di difesa e il trentuno per cento intende l'Europa soltanto come una libero mercato cioè una
Una possibilità di unità commerciale
A parte l'Italia se andiamo a guardare anche i dati in altri Paesi europei più o meno con qualche variazione in suo in giù
A seconda che esaminiamo i Paesi del nord Europa o i Paesi dell'area mediterranea che sono quelli più in crisi più martoriati non troveremo grosse differenze
Quindi l'Italia presente a una diminuzione di fiducia nell'Europa che però è una diminuzione che è stata
Continua e costante perché siamo passati dal settantanove per cento di euro entusiasti nel novantuno
Al quarantotto per cento nel due mila e di lì ci siamo battuti in questa fase calante soltanto dalla Grecia che con le disavventure che ha avuto
E anche abbastanza spiegabile via delle risposte ancora peggiore
Quindi
Ci sentiamo in realtà meno europei e vogliamo meno Europa
Anche se i nostri ragazzi sono i ragazzi della generazione all'altra
Sono ragazzi che sono andati in giro per l'Europa che che sono diventati a tutti gli interventi che si sente dovrebbero sentirsi
Cittadini europei sono i ragazzi che
E sono le generazioni che quando hanno cominciato a poter essere responsabili hanno cominciato a spendere in tutti i Paesi europei un'unica moneta
Quindi sono eppure nonostante questo ci troviamo in peste impasti ma
Come ci siamo arrivati e io questo me lo domando me lo domando anche
Sentendomi un pochino coinvolta perché io sono stata tra quei ragazzini che al liceo ha raccolto le firme per avviare l'elezione a suffragio universale del Parlamento europeo
E sono stata tra quelli che nel sessantanove ha partecipato al controvertice di Parigi
Quando c'era al vertice dell'Aja e ho sentito parlare Soares per la prima volta che era un fuoruscito porto molto probabilmente
Non mi sono nemmeno resa conto di chi era e di che cosa rappresentava in quel momento ma
Vi garantisco che c'era questa
Voglia di cambiamento questa voglia di Europa questa speranza che l'Europa avrebbe portato un qualche cosa di diverso
Ed era già un qualche cosa di molto diverso dallo spirito europeo che possono aver avuto
Coloro che hanno vissuto la seconda guerra mondiale e che quindi erano spinti da un'idea di
Pacificazione e di possibilità di pace di unità i era proprio un progetto che partiva su base diverso è quello della nostra generazione e questo
Noi non sia non si è verificato perché
Perché intanto
Torno un posto in quello che è stato detto prima i cittadini
Hanno forse troppo percepito l'Europa come un fatto esclusivamente economico finanziario ma questo è stato perché gliela diamo trasmesso noi cioè chi l'ha fatto gliela trasmesso e a questo punto abbiamo lasciato per strada
Tutto quello che invece poteva rappresentare la finalità di diventare
Europei che poteva essere una finalità di tipo culturale identitario che naturalmente non è più stata percepita come tale dalla gran parte
Dalla gran parte dei cittadini
Poi diciamo che ultimamente queste politiche di austerità che sono che sono state messe in atto hanno compiuto da questo punto di vista il
Disastro finale
Anche perché se andiamo ad analizzare io sono andata a leggermi
Quello studio che il Fondo monetario internazionale non riconosce come suo nel senso che non dice essere la sua opinione ma però è sul sito del Fondo monetario internazionale
Nel quale si dice chiaramente che il modello teorico
Dell'austerità che è stato usato
Per decidere le politiche ultime nei confronti dei Paesi che avevano sforato è un modello sbagliato perché
Esatto lo studio di Brescia perché dice che si è calcolato che ogni taglio di Europ ci sarebbe stato uno zero cinquanta
Di attività diciamo recessiva mentre invece a ogni taglio di Europ ce n'è stato uno e cinquanta di attività recessiva
E sono riportati io riportati naturalmente tutti questi dati con riferimento anche alla Spagna dove ad esempio dice
Il la Spagna che aveva chiuso il due mila e undici con un'idea eticità del nove e quattro
Bruxelles alle ha imposto che lo riducesse al sei e trenta con tutto il disastro che c'è stato sul welfare eccetera nel due mila dodici
Il deficit è al dieci se facciamo due calcoli è esattamente la dimostrazione che il modello su cui si è basata questa cosa quindi
La Germania non dico la signora Merkel parziale si anche l'asse ma non solo lei
Secondo me non ha voluto accettare il fatto che ad essere in crisi non fossero alcuni Paesi specificamente dell'area meridionale poi vari se ci aggiungiamo l'Irlanda eccetera ma ad essere in crisi è proprio ieri un modello euro per come e proprio l'euro dei sotto attacco è sempre stata l'euro zona sì è vero sotto attacco sono stati i singoli Paesi chi erano in crisi ma in realtà
Sotto attacco è sbagliato è il modello euro così come
Come si è creato
Faccio soltanto un appunto immaginate di che con il fiscal compatta abbiamo parlato prima di difficile che in vigore dal primo gennaio noi dovremmo mantenere
Il deficit allo zero cinque
Traccia un suicidio ovviare a questo
Poi c'è un problema di democrazia non solo percepita ma democrazia reale perché le istituzioni europee non sono istituzioni democratiche e anche quello che è contenuto nel Trattato di Lisbona
E cioè sostanzialmente i tre punti che dovevano portare a una maggiore democrazia nelle stime zioni europee e cioè far diventare il Parlamento europeo code uccisore praticamente su tutto una maggiore partecipazione dei Parlamenti nazionali alle decisioni
Soprattutto in divenire della Commissione europea e Illy iniziativa dei cittadini europei in realtà si sono rivelate
Importanti ma assolutamente non risolutive faccio una parentesi
Non voglio dilungarmi ma è una cosa importante
Noi
Verso la fine l'autunno dello scorso anno abbiamo approvato la legge duecentotrentaquattro che è andato a sostituire la legge Buttiglione che è la nuova legge che regola
I rapporti tra
Il nostro Paese e la l'Europa unità
Tra l'altro voglio dire
Io credo che sia una delle leggi di sistema anzi forse l'unica legge di sistema importante che è stata fatta di iniziativa parlamentare tra l'altro nella legislatura due mila otto due mila tredici
Chi la conosce chi ne ha parlato
Quando mai
Rivoglio se noi diciamo un cittadino auto come si svolgono i rapporti tra il nostro Paese e l'Unione europea
Ma chi lo sa come le recepiamo come le facciamo voglio dire qui siamo veramente veramente carenti sì
Vengo a rispondere parzialmente alla domanda che mi ha fatto Dino peso alle
Allora l'italiano dobbiamo ricordarci che sarà
Alla guida del se ne nel del semestre europeo nel secondo semestre del due mila quattordici
E queste non è un input
Un appuntamento assolutamente importante perché
Decidere l'agenda del semestre europeo per ogni Paese io l'ho vissuto in questi anni partecipando alle riunioni via via dei vari semestri è importantissimo e può veramente
Un'agenda
Non dico cambiare totalmente la facciamo dell'Europa però potrebbe essere importantissimo contribuire con delle proposte ed è chiaro e se non ci arriviamo con un Governo
Debole che non ha un sostegno che specialmente
Su queste questioni
Esautorare durante una campagna elettorale
è vero che molto probabilmente ci andrebbe un
Comunque un Governo incaricato eccetera ma che naturalmente
Non ha la forza di un Governo che ha dietro di sei il consenso e la spinta dei cittadini
Non ha la forza di andare a chiedere quello che deve essere chiesto perché va bene i sacrifici mai sacri fin
Ci devono assolutamente essere bilanciati da un impegno diverso da parte dell'Europa
E quindi inquilini e queste o lo dobbiamo fare perché
Se è vero che l'Europa ha forse degli standards di Welfare che noi siamo più in grado di mantenere a livello in cui sono è anche vero che secondo me
Se c'è una cosa che ha sempre caratterizzato e che ha sempre fatto un po'
Data l'azione e alla quale si sono sempre ispirati anche molti Paesi extra-europei è proprio il nostro modo di intendere la socialità e il welfare
Noi a questo non possiamo rinunciare io sono anche membro del Consiglio d'Europa io vedo che quando in Commissione e monitoraggio
Valutiamo l'avvicinamento ai criteri del Consiglio d'Europa dei dei Paesi ad esempio del partenariato orientale piuttosto che della sponda sud del Mediterraneo
E ci sono alcuni nodi che secondo me sono i nodi che stanno tra la civiltà come la intendiamo noi e la
Non civiltà e quindi noi dobbiamo fare qualche cosa per cercare
Ripeto ristrutturando cercando di rendere più efficiente ma qualcosa dobbiamo fare per mantenere queste o che
Il il nostro vero primato quello a cui ci dobbiamo
Assolutamente ispirare e allora e allora l'Italia nel semestre europeo secondo me
Di dei assolutamente andare a chiedere che
Per conservare lei euro e perché si possa
Continuare a pensare all'Europa
Si debba assolutamente cercare di far diventare lei è una moneta normale e quindi una moneta che ha dietro le spalle è una banca centrale europea che prestatore di ultima istanza
E da lì non non si riesce poi la possibilità di a vere almeno se noi gli eurobond da come come li intendiamo almeno dei progetti bontà
Poi
Vedere quella che citava prima di sopperire Dino peso le la la golden rule
Perché è assolutamente alcune esperienze i Paesi devono poterle togliere dal Patto di stabilità non non spesi e correnti ma stese
E che sono dedicate all'infrastrutturazione a qualche cosa che rimane etc e quindi deve assolutamente farlo
Cercare di vedere cosa si può fare ma anche
A livello europeo per
Cercare di ristrutturare i debiti dei Paesi
E io credo che se non riusciremo a percorrere questa strada qualunque sacrificio noi possiamo fare sarà assolutamente inutile continueremo ad avvitarci su uno espressi
E alla fine anche l'intera costruzione europea è destinata
Al fallimento
Se posso dire ancora una cosa in questi anni soprattutto in questi mesi di crisi quello che abbiamo visto è proprio che l'Europa assoluta mente malata di summit cioè ultimamente adesso invece di prendere delle
E ogni ci troviamo una volta ogni quindici giorni e poi comunque alla fine dell'incontro non decidiamo quasi niente
E questo è
Deleterio perché dà proprio l'immagine all'e sterno ai mercati eccetera eccetera che non ce la facciamo
Chiudo citando una frase che ho letto nel libro che di Zatterin che mi è piaciuta moltissimo
E che lei cita l'Europa è uno dei più complessi e litigiosi condomini del Paese si pratiche al rigore non abbastanza la solidarietà concluderei così gravi
In effetti abbiamo davanti
Lo scenario impegnativo perché questa scadenza del due mila quattordici che pare che nessuno
Ricordo che solleciti aveva da poco possiamo andarci con un Governo intanto bisogna dire quale linea di politica europea adotteremo perché
Io personalmente al momento non riesco a cogliere la
La luce delle posizioni emerse dalle urne perché mi sembrava completamente distanti una dall'altra quindi se il tema fondamentale io peraltro volevo chiedere introducendo anche l'intervento dell'onorevole Pianetta che dalla Commissione esteri della Camera
Sollecitarli questa riflessione che che peraltro ci viene dal dall'intervento della senatrice Boldi
Molto interessante direi laddove si parla di diminuzione della fiducia dell'Europa beh questo mi sembra un dato di fatto è
Questo è il che forse il momento di caduta peggiore dalla storia dell'euro zona nella percezione dei cittadini europei e secondo me anche l'effetto della crisi e perché è evidente in un momento di crisi non certo possono prevalere gli ideali
Quando c'è il problema primum vivere no
Ecco però se non ritiene che anche in previsione di della presidenza italiana della semestre europeo
E non sia il caso di cominciare a preparare un po'il terreno in Europa da questo punto di vista che stava torniamo a quello che dice il Presidente Ciampi nel libero cioè se
L'edificio europeo continua a essere zoppo
C'è basato solo sulla costruzione
Di una moneta e manca il resto ed è andiamo cioè qui forse qualche passando l'ha fatto pure prima dei di quella scadenza
Prego
Bertelli il tema fondamentale
è il tema fondamentale a cui senz'altro
Io mi complimento con gli autori anche mi complimento con chi ha organizzato questo incontro perché
In fin dei conti
La percezione dell'Europa da parte dei cittadini
è il grande tema attorno cui bisogna cominciare a ricostruire
La Presidente Boldi e anche altri il professor Battiston dice perché Europa questo il punto centrale perché l'Europa perché se
Non abbiamo da parte
Dei cittadini la consapevolezza di che cos'è l'Europa
Di che cosa siamo noi europei
Allora tutto il resto compreso lei euro e compreso tutta quella tecnicalità che
Ci ha indotto in un tunnel veramente
Difficile
Che
Ha sviluppato anche e ha contribuito a sviluppare una modalità di crisi cui i cittadini danno la responsabilità a prescindere
Cont ovviamente anche elementi
Di
Di gravità elementi che sono addebitabili alla incapacità
Ma che si basano essenzialmente su una profonda non conoscenza
Allora il tema centrale secondo me è proprio questo fatto della legittimità
Ed è il rapporto che i cittadini hanno nei confronti di lavoro
Perché se manca questa piattaforma così importante questa radice così importante tutto ne va di conseguenza in termini problematici e tendenzialmente anche negativi
Non c'è dubbio che
I cosiddetti padri fondatori a parte il fatto che fu essenzialmente un rapporto franco tedesco l'elemento che determino
Quella speranza che a dir la verità
A ha portato
Dei grandi risultati lo diciamo tutti ma attenzione non dimentichiamo che dopo la cui la Prima guerra mondiale passarono pochi anni e ci fu una tragedia
Umana che Nona avuto precedenti o pressappoco nella storia nella storia del mondo la storia di umanità quindi il fatto che
Adesso siano trascorsi di più di sessant'anni
In un rapporto
Conflittuale difficile di crisi per quanto riguarda gli aspetti economici sociali eccetera ma
Grazie al cielo senza quello evento catastrofico che ha rappresentato
Dapprima una serie di elementi aberranti e poi
La seconda guerra mondiale ma allora
Qui
E rispondo
Di fatto alla sua domanda quando dice ma
Che cosa dobbiamo fare
La cosa che è fondamentale
Ineluttabile e quella di Rui innescare riprendendo quello che era lo spirito che poi è stato superato dal fatto di avere privilegiata di aspetti economici operativi che forse erano più facili da raggiungere
è chiaro però dobbiamo recuperare quel rapporto democratico che deve esistere tra l'istituzione
E i cittadini europei perché
Tutti dicono manca il demo se europeo e allora questo c'è e la costruzione che i capite inevitabilmente noi dobbiamo mettere in atto
No
Perché se noi non inneschiamo questo processo
Dovremo affrontare disastri e elementi di carattere
Tecnico economico ma senza la potenzialità di una costruzione
E io
Non adesso tralascio analogia per esempio con i padri fondatori americani eccetera e voglio
Sintetizzare questo malessere
In ragione di quello che è stato secondo me
Un passo di regressione con
Il
Trattato di Lisbona
Perché vedete
Trovato a rileggermi anche un mio intervento alla Camera quando come ventiquattresimo Paese abbiamo ratificato il Trattato di Lisbona e questo avvenne nel luglio del due mila otto
Quindi
Non eravamo tra i primi quella volta
Dicevo che
Il Trattato di Lisbona
è stata
Una regressione
Perché quando nel due mila uno
Però
I
I il si pensò
Aracri di dare un grande impulso
E fu detto lo cito testualmente un'Europa più coesa il più influente più trasparente e democratica più efficiente e vicine cittadini
E questo era un grande una grande autostrada verso quello che poteva essere un percorso democratico di partecipazione teniamo conto che apro una piccola parentesi
Questa burocrazia questa queste TA questi vertici
Che tutto sommato la burocrazia
Di Bruxelles
E i vertici del Consiglio sono un qualche cosa che poi non hanno rispondenza no non hanno una capacità di confrontarsi con i cittadini europei
O comunque
C'è una
Dimensione di non conoscenza che Nina alla base quello che è proprio la
La capacità la possibilità per esempio da parte dei cittadini di affrontare anche
Crisi di affrontare anche
Difficoltà
Perché perché dovrei affrontare difficoltà quando non conosco quando non ho la capacità di
Compartecipare dei fenomeni c'è uno iato c'è uno stacco tremendo e allora
Perché quando dicevo che ala che in
Fu
Iniziata una una prospettiva
Di fatto si portò questa prospettiva a definire quella che era
Una Costituzione
In fin dei conti quando io all'inizio ho detto che di fatto
I padri fondatori avevano questa impostazione avevano questo respiro avevano questa speranza di dimensione di un'Europa politica
Poi naturalmente
Si è intrapresa una strada
Privilegiando
Perché quello era necessario aspetti economici cito per esempio il fatto della Comunità economica dell'acciaio del carbone e l'acciaio l'Euratom eccetera erano tutti elementi che poi erano importanti per
La dimensione sociale chiaramente
E i risultati si sono tenuti però si ci si è nel frattempo corsi è accantonato nel frattempo quella grande necessità di dare
Che una di dare un aspetto di carattere costituzionale
E allora venendo meno questa impostazione è chiaro che sta succedendo tutto quello che stante sta avvenendo in una dimensione appunto di crisi
Dicevo che
Per quanto riguarda
Conseguentemente Lisbona
Di fatto chi pensava it chi la parte che
Voleva privilegiare quella dimensione comunitaria
Diventata soccombente
Rispetto
A chi privilegiava un aspetto intergovernativo
E che
Ovviamente avuto il sopravvento quindi ma
Questo è un elemento che io ritengo essere veramente problematico da cui bisogna ripartire
E ovviamente perché c'è stato e qui riprendo le considerazioni che faceva la Presidente Boldi perché c'è stata questa marcia indietro
Questa questa regressione perché il popolo
Il popolo francese e il popolo valdese ha bocciato il referente con il referendum quella che è stata la ipotesi di costituzione euro
E allora è chiaro che di fronte ma io ritengo anche non so
Che se
Oltre alla Francia l'ho trovata qualche altro Paese
Avesse ritenuto
Piuttosto che ratificare in sede parlamentare
Il il il il trattato di Nizza trattato costituzionale probabilmente avremmo avuto delle sorprese molto negative probabilmente anzi
Direi che la proprietà grazie no quindi ha prevalso la cultura degli Stati rispetto a quella che era l'impostazione
L'impostazione e tutto questo non soltanto è percepito a livello europeo ma anche a livello internazionale di fatto c'è un pessimismo io voglio citare
Uh uno scritto diesel Caridi diceva allora che l'Europa continuerà a esistere come potenza economica no
Ma l'unità politica e militare tra l'altro militare
Ricordiamoci che la speranza di avere un esercito europeo unico fuoco una dei primi elementi ma che naufrago ha miseramente direi che oggi oggi
Di fatto ci sarebbe la necessità di una
Iniziativa europea in una dimensione di pace
Di
Promozione della pace nel mondo con una capacità organica europea e invece tutto questo non avviene dimentico gli aspetti anche
Della della politica estera
Perché purtroppo anche da un punto di vista di simbologia
Poi riprendo la politica estera anche da un potestà della simbologia è stato fatto una regressione inaccettabile quella bandiera che voi vedete ce l'abbiamo
Alcuni Stati ma non è la bandiera dell'Europa perché nel Trattato non c'è
Come pure non c'è l'inno nazione lì rinnovo non c'è il motto non c'è non c'è più nulla e questo perché perché alcuni Paesi
Hanno
Vedevano
Come il fumo negli occhi questa dimensione addirittura la parola Costituzione è stata bandita nel Trattato di Lisbona
Perché faceva inorridire gli inglesi
No quindi questo e anche poi ci hanno messo del loro anche i polacchi e quant'altro quindi vedete che questa regressione è stata una regressione tremenda
Anche per quanto riguarda la politica estera sommato a leggermi appunto
Fa alcuni elementi
Che
Hanno
Caratterizzato gli aspetti della politica e sta per esempio lady Ashton non è il Ministro degli esteri dell'Unione europea
Ma è l'Alto rappresentante dalla politica estera e quant'altro perché perché guai a immaginare una politica estera unitaria io
A
L'ho detto anche in Parlamento tante volte auspicherei anche se
è del tutto azzardato anche se
E assolutamente uno una chimera ma
Perché non
Avvenire un seggio europeo unico alle Nazioni Unite è questo non si può fare perché perché la Francia
A un se a un seggio col diritto di veto l'Inghilterra un seggio col diritto di al diritto di veto e quindi un seggio europeo alle Nazioni Unite che sarebbe una cosa in duramente
Molto molto coerente proprio in ragione del della capacità di poter avere un ruolo e un peso
A livello internazionale ventotto queste bandito tutto questo è un fatto assolutamente inimmaginabile nell'ambito di quelle che possono essere
Una una
Una una ulteriore futura generazione ci vorranno non so quante generazioni dicevo che per quanto riguarda la questione è la politica estera guardate
C'è stata la necessità o la volontà o la richiesta di una dichiarazione
Per cui le disposizioni riguardanti la politica estera e di sicurezza comune
Compresa l'istituzione di un alto rappresentante per gli affari esteri a politiche di sicurezza e l'istituzione di un servizio per l'azione lasciano impregiudicate le attuali competenze degli Stati meglio e quindi e di là da venire la questione di una politica estera che indubbiamente possa
Essere coerente
Quindi insomma la famosa frase di Kissinger e ancora estremamente attuale viene eritree patita e anch'io mi sono permesso il lusso di richiamarla che manca il numero telefonico no ecco
Quindi questo è veramente il punto centrale per cui ritengo che
Questa dimensione questa
Il inesistenza di un demo SDI e quindi
è l'elemento è e
Il piede d'argilla da cui si si diparte poi tutto il resto
Che si innesca non voglio però essere e finisco non voglio però essere pessimista perché
Siccome ritengo
Che
Questa dimensione democratica e la grande dimensione a cui bisogna
Partecipare e bisogna e dare l'apporto allora io ritengo che
Proprio in ragione di questo fatto
Se n'è discusso
Per esempio ci sono state alcune proposte e leggiamo il presidente dell'Unione europea
Alle prossime elezioni a proposito del del Parlamento europeo e del Parlamento europeo l'ha già detto la Presidente Boldi
è un elemento direi abbastanza
Labile abbastanza
Come dire non coerente con l'essere
E il soggetto che può che rappresenta il popolo europeo
E quindi dicevo
Mettiamo in atto speriamo di poter
Innescare alcuni passaggi di
Sviluppo di democrazia dicevo l'elezione del Presidente elezione Presidente alle alle
Elezioni pur avete ed europee immaginiamo che
Il leader del gruppo che vince possa essere il Presidente del Parlamento europeo
Vediamo e valutiamo la possibilità di
Coinvolgere i Parlamenti europei al di là della COSAC eccetera attraverso un Senato
Europeo sono tutte proposte che possono essere oggetto di dibattito di valutazione
Di considerazioni il tutto finalizzato
A una migliore partecipazione a un miglior coinvolgimento perché se noi e finisco veramente
Ribadendo esattamente questo questo concetto se noi non inneschiamo questo processo questo percorso noi non andremo da nessuna parte con
Prendendo anche siccome il metro e delle future generazioni io mi auguro che ci possa essere anche una lingua comune perché se se
Per
Sì sì al al al Parlamento europeo
Il cartello uscita Espresso i in ventisette lingue o ventiquattro direi che insomma non diamo nessuna parte usciamo veramente dall'Europa al di là della battuta quindi insomma
Direi che questo il punto centrale e quindi
L'Italia che ovviamente
Come altri Paesi in questo momento sta abbassando per quanto riguarda purtroppo il Co
Il senso da parte di cittadini indubbiamente può
Farsi carico seppure con tutta la sua debolezza in questo momento
Con tutto ciò che oggi stiamo attraversando una crisi politica una crisi sociale una crisi economica e quant'altro
Però perlomeno
Siccome noi e l'ultimo citiamo siamo i depositari dei trattati dei trattati tutti no tutti i trattati europei sono alla Farnesina veda in
Da partiamo da questa da questo da questo spunto da
Estremamente simbolico per
Fare in modo che appunto questa questo percorso che io intravedo
Regresso a con il Trattato di Lisbona
Possa recuperare perché altrimenti come ho citato prima siamo visti come una potenza economica ahimè
In grandi difficoltà ma
Anzi non siamo anche
In una
Pessimo scarse non percorriamo anche una strada nell'ambito delle future generazioni una strada a carattere costituzionale e quindi con elementi di partecipazione democratica questa Europa non riusciremo mai
Grazie
Allora anche alla luce di questi due primi interventi introducendo il successivo del professor Pignataro
Mi sembra che si possa di conoscere che comunque
In definitiva l'attacco che c'è stato ai debiti sovrani dell'euro zona tra il due mila undici del due mila dodici
Possa essere considerato anche forse originato
Proprio dalla debolezza politica dell'Europa e quindi
Quando noi io col professor Pica dare abbiamo discusso più volte di questi argomenti ci troviamo a dibattere della crisi dei debiti poi alla fine il discorso cade anche sì necessariamente sulla variabile politica perché poi non possiamo prescindere da questo aspetto ma a parte questo rischio non è la premessa
Volevo chiederle se secondo lei
Effettivamente da economista ci sono degli spiragli quelli io prima
Citavo se oppure se una impressione che possa esserci a Bruxelles d'ora in poi e ora
Diversa sensibilità poi magari benedirà può esserci a Bruxelles e non a Berlino quindici ci fermiamo però se c'è una strada se si è aperto un varco oppure no
Allora buona sera a tutti grazie criticate per avermi invitato
Ho accettato l'invito molto volentieri perché ho letto il libro che devo dire
Che
L'ho trovato estremamente interessante e distruttivo non lo dico come frase circostanza ma perché lo penso veramente ciò detto per rispondere alla domanda di Dino pensione
Credo che vadano fatte prima alcune considerazioni
Allora la prima considerazione che voglio fare e che la crisi dell'euro come moneta di stabilità e di sviluppo degli Stati che ne fanno parte è un dato di fatto
La mancanza di soluzioni vere all'orizzonte per uscire dalla crisi anche
Se partiamo quindi da questa considerazione vediamo anche di capire il perché
Questa situazione discende dalla contrapposizione che si è creata fra due categorie di Paesi a seguito della crisi finanziaria del due mila otto prima
E della crisi dei debiti sovrani del due mila dieci due mila undici
Dopo
Queste qui due categorie di pensi il possiamo suddividere due queste due grandi categorie nei Paesi del Nord Europa che vedono la soluzione della crisi
Nell'arco Money cioè nella difficoltà nella nelle politiche restrittive monetarie
Nella strong austerity
E nelle politiche dire finalizzati Zarate al pareggio di Bilancio da imporre I Paesi in difficoltà l'altra categoria che si è creata in quella che potremmo definire dei Paesi del sud
O i Paesi deboli
Che vedono la soluzione dei loro problemi nella
Puntualizzazione dei debiti d'Europa o nella monetizzazione
Oppure nella adozione di politiche di bilancio meno restrittive o più espansive
Bene
La domanda che dobbiamo porci e fra queste due visioni contrapposte quale quella giusta
Secondo la mia opinione nessuna delle due perché una la prima quella dei paesi del nord e inappropriata e disfunzionale
E quella dei Paesi del sud e
Impraticabile e semplicistica ed entrambe perché sono figlie dei rispettivi egoismi
Bene se questa è la prima considerazione l'altra considerazione che dobbiamo fare e di capire
Come è nata questa aggregazione di Stati che per costruire l'euro l'aggregazione di questi Stati è nata
Facendo un'aggregazione fra
Stati con economie molto forti e situazioni patrimoniali a 'sto altrettanto solide Stati con economie forti ma situazioni patrimoniali deboli vedi l'Italia
E Stati con economie molto fragili
Dobbiamo chiederci perché
La ragione di fondo di questa Unione tra una molto spuria e molto eterogenea
Ecco la ragione era che tutti vedevano nella creazione dell'euro dei vantaggi immediati e che si dovevano consolidare e ampliare nel tempo
Questi vantaggi per i suoi per i Paesi forti erano rappresentati dal fatto che non avrebbero visto più vanificare la propria forza competitiva dalle sue valutazioni
Dei Paesi deboli mi avrebbero visto ampliare l'area geografica di vendita dei propri prodotti in un quadro di maggiore stabilità
I Paesi deboli dall'altro canto avrebbero visto ridurre notevolmente i rischi inflazionistici
Legati ad una gestione in una cornice di minore forza monetaria e comunitaria avrebbero visto quindi anche
A problemi venirsi a trovare in una situazioni di abbassamento del costo del debito in una situazione di migliore gestione del debito
Ed anche in una situazione di maggiore attrazione di liquidità nei loro sistemi per effetto dell'adozione di una
Valuta più forte
è tutto l'impianto doveva funzionare sempre meglio per effetto di un patto cosiddetto di stabilità e crescita chi avrebbe dovuto instradare tutti questi Paesi verso un cammino virtuoso
Tutto ha funzionato abbastanza bene o diciamo o meglio senza particolari traumi fino alla crisi del due mila otto ed è poi come dire deflagrata la situazione nel due mila dieci
Nel e nel due mila undici quando questo scambio di vantaggi benvenuto a mancare e si è squilibrato a favore di una sola categoria di Paesi
Questi Paesi che hanno ricevuto che continuo a ricevere i vantaggi sono i Paesi forti in quanto
A seguito di questa situazione possono avvantaggiarsi della impossibilità da parte dei Paesi deboli di riequilibrare le proprie economie attraverso le svalutazioni volo valutarie
Così come avvengono nel per in altri Paesi che detengono valute autonome
Ma oltre a questo hanno ricevuto un vantaggio ulteriore rappresentato dal cosiddetto flight to quality
Cioè
Dallo spostamento degli investitori verso investimenti sicuri che hanno abbassato
Di molto il costo dell'indebitamento del debito quindi la gestione del debito di questi Paesi portandolo molto al di sotto del livello dell'inizio della crisi
Molto al di sotto della normalità i addirittura pagano interessi negativi cioè ricevono denaro per avverrà verrà in prestito lo stesso ed è che è un fatto totalmente a uno anomalo
I Paesi deboli per contro per effetto di questo spostamento degli investitori verso porti sicuri vendono esplodere il costo dell'indebitamento errare farsi sempre di più la liquidità
All'interno dei loro sistemi
Economici ora e chiaro che questa situazione non può continuare in eterno
Perché è una situazione molto squilibrata è che non produce nulla di positivo
In quanto è evidente che i Paesi deboli si trovano in una situazione di diciamo di fatto intrappolati in una situazione senza margini di manovra
Perché non possono più svalutare per sostenere loco non mie non possono più ricorrere alla banca centrale per sostenere il proprio debito e quindi sostenere anche la propria liquidità
Non possono adottare politiche di bilancio espansive per contrastare la recessione e non possono uscire dall'euro perché avrebbero danni peggiori
Allora
Una situazione di quel di questo tipo vede questi Paesi sempre più in una situazione senza via d'uscita e in una fase
Di deterioramento progressivo evidente che non ci vuole
Un grande acume cerebrale per capire che la situazione così come non funziona e non è accettabile
Facciamo un'altra considerazione per capire come uscirne
L'altra considerazione che voglio fare è che a il modo in cui si è affrontata la crisi dei Paesi in difficoltà fino a oggi è stata quella di dare aiuti economici
Finalizziamo meglio aiuti finanziari finalizzati alla gestione del debito dei Paesi in difficoltà
Questi
Aiuti
Sono stati dati
Contro diciamo garanzie rilevanti contro il pagamento di tassi particolarmente onerosi e sono stati scambiati concessioni rilevanti anche
Di sovranità
Ora
Evidente che l'adozione di puri aiuti finanziari serve soltanto a limitare i danni
E soprattutto a limitarli qualora dovessero verificarsi nuove scosse sui mercati ma non hanno nessuno
Azione nessun effetto risolutivo
Del resto se il Governatore della Banca centrale nel luglio di quest'anno ha detto che farà di tutto avrebbe fatto di tutto per salvare l'euro allora in questa ammissione
Implicitamente si ammesso che una lesione nel vaso di Pandora dell'euro c'è stata e se c'è una lesione vuol dire che bisogna intervenire subito per
Bloccarla perché altrimenti si rischia di rendere impraticabili le buone intenzioni
Fino adesso quindi gli aiuti
Finanziari che sono stati annunciati e neanche messi
In atto dalla Banca centrale europea hanno certamente dato un po'di fiato all'economia mass certamente non hanno prodotto quelle soluzioni
Risolutive che consistono nel cambiamento delle prospettive dei Paesi in difficoltà e adesso vediamo a fare la quarta considerazione per rispondere
Alla domanda di Dino persone allora
Visto che la mia visione e una visione che come dire non vede come o correttamente impostata la contrapposizione di
Soluzioni che da un lato propendono a difendere
I lei gli interessi dei Paesi può forti e dall'altro quello di trovare soluzioni semplicistiche a favore dei Paesi deboli vediamo che cosa dobbiamo mettere realmente nel piatto
Della saldezza dell'euro ecco secondo me i Paesi deboli
Devono
Cominciare ad acquisire la consapevolezza che non possono chiedere di sussidiare i loro problemi ai Paesi forti perché questo non avverrà
E i Paesi forti devono cominciare ad acquisire la consapevolezza che non possono essere gli unici a continuare avere vantaggi
Dalla
Dall'adozione dell'euro è che non possono condannare abbandonare i Paesi deboli
Alla ad una politica di pura austerità e di declino economico e di aiuti che abbiamo detto che sono scambiati con cessioni di sovranità importanti per cui la soluzione
A mio avviso sta
Inno un cambiamento di strategia questo cambiamento di strategia deve essere
Fatto attraverso uno scambio fra
Politiche fiscali più efficienti da adottare nei Paesi deboli insieme ad azioni riformatrici più virtuose
Da scambiare con politiche monetarie più flessibili
E Politiche di Bilancio più flessibili e più espansive da parte dei Paesi forti in altre parole
Per diciamo cercare dirlo con parole semplici la precondizione per salvare l'Europa e quello di mettere in sicurezza i debiti dei Paesi deboli
Per abbassare la percezione dei rischi sul mercato perché i debiti sono sempre i debiti in qualunque posizione stanno sia se in Europa più forte siano uno per più debole siano un'Europa
Più più politicamente unità rispetto a quella attuale per cui se l'Italia ha un debito del centotre per cento lo avrà sempre in qualunque situazione si trova nessuno gli rimborserà il debito che e dell'Italia così avverrà per gli altri Paesi d'Europa di conseguenza
La mia proposta che ho fatto mia che ho pubblicato in vari
Documenti e quella che bisogna lavorare sugli stock dei patrimoni pubblici e privati perché soltanto riequilibrando nell'immediato i rapporti fra il debito e il PIL
Quindi dando certezze di risultato è possibile cambiare le prospettive riscattare il futuro che i Paesi
Attualmente in difficoltà hanno solo questo il modo per sedersi al tavolo riottenere contropartite dai Paesi forti
Non esiste un'altra possibilità coloro che pensano a semplici ismi o a soluzioni semplici
Come quello della riduzione della spessa o altre
Diciamo a operazioni puramente contabili ma di lungo termine non hanno capito che dal due mila otto e soprattutto nel due mila dieci nel due mila undici
E avvenuto un fatto traumatico di discontinuità molto forte che ha cambiato lo scenario e che richiede
Un cambiamento totale di strategia
Pertanto
La strategia lo ripeto per diciamo per cercare di farmi capire meglio sta nella capacità degli Stati in difficoltà di uscire dalle proprie difficoltà con soluzioni coraggiose
Sostenibili equilibrate che riducano il debito pubblico nell'immediato
Non aumentando la pressione fiscale ma abbassandola e creando quindi delle degli scambi fra imposte una tantum e imposte una senta
Questi sono le strade impegnative molto onerose ma comunque necessarie che vanno
Perseguite nel giù con il giusto
Equilibrio pertanto io credo che
L'Europa ha bisogno di tre ingredienti fondamentali per salvarsi
E che sono la
Lungimiranza la ricerca di soluzioni innovative e la reciproca fiducia fra gli Stati
Continuare a non mettere in campo questi tre ingredienti è un errore molto grave che costerà molto di più di quello che non vogliamo sostenere ora grazie grazie
Bene
Allora interessantissimi questi tre interventi c'hanno aperto
Molti spiragli anche abbastanza critici direi però insomma molto realistici
Adesso io passerei la parola agli autori a cui girerei
Le domande che poi sono
La sintesi di quello che ci lascia ci siamo detti finora ed è nel nel libero
Con queste tre questioni che mi rivolgo frutto delle tre relazioni che abbiamo appena ascoltato allora Quo vadis Europa
Secondo voi
Realistico come pure emerge nel dibattito politico europeo attratti che si vada verso un euro a diverse velocità
L'altra questione
Non secondaria
Non c'è il rischio che la crisi
In cui versa l'euro l'Europa e anche quello che ci siamo detti prima in termini di
Di risposta da parte dei cittadini di adesione al progetto europeo non si trasformi in un trionfo degli egoismi nazionali e dunque
Il ritorno a pericolosi nazionalismi
Terzo punto
Come si può immaginare che si possa rispondere a un'eventuale ancorché non auspicabile attacco all'euro zona innescato dalla crisi politica italiana
Allora darei la parola professor cui poi al dottor Rizzoni prego a voi poi due cose di conclusione
Ce la fate dieci o di Bruno si
Con
Scrematura incuriosito quindi le soluzioni sarebbero una patrimoniale una vendita di assetti casomai dopo se ci si domanda ed io perché non ho capito
Dunque
Questo libro è stato almeno per la nostra parte è stato pensato appunto nel momento in cui tutti dicevo io ho proposto che si parlasse all'Aula Magna dei dieci anni dell'euro ma ci hanno detto ma no ormai siamo in siamo ormai diventati la Provincia non so i tedeschi eccede quindi ci siamo rifugiati peccato che il collega
è andato via proprio fra mentre statue greche via alla Sapienza nel settore sottoscale a me piace moltissimo questa estetica greca se come andrebbe un po'rivalutata ma insomma è lì che abbiamo parlato di euro
Quindi il mio spirito era
Ministro cioè lo stiamo già piangere addosso invece diciamo e avvalori amo la gente che dieci anni fa ha fatto un'operazione impeccabile
Quella notte tutti gli italiani sono andati alle banche hanno trovato i soldi
Allora dietro c'era una capacità politica tecnologica di gestionale tale da realizzare una cosa sull'ad un intero continente che si cambia l'amore per una notte non è uno scherzo davvero che già esistevano prima
Le premesse però se com'era giusto chiamare coloro che avevano fatto quell'operazione
Sia rendere la loro il merito seconda cosa perché vuol dire che siamo capaci di fare le cose quando vogliamo ecco ed i fatti fra i tanti cioè tutti penso
Interventi molto interessanti avvisi conferisce
Posso dire una cosa addirittura coinvolgente in quell'occasione perché la gente lo Stato ascoltare così per come era stata raccontata l'operazione allora io credo che al di là di constatare tutto quello che va male cioè diamo per scontato cioè
Facciamo vediamo le cose che dobbiamo fare per
Arrivare verso l'obiettivo tanto la storia di Quo vadis che o San Pietro sono usciva da Roma e scappava ma qui che qualcuno che proponga di uscire realmente l'euro per non esiste Che fine ha come San Pietro moriranno Crocifisso ma non nasce dal cristianesimo insomma io direi che siamo un po'
Concreti e allora il problema vero a mio avviso è di comincia di studiare bene quali sono i problemi
E da questo punto di vista i tedeschi stanno davanti a noi
Poi saranno che Attilio brutti però perché non abbiamo mai preso in discussione la mozione della sede uditive sia di novembre due mila undici in cui praticamente ci stava scritto quasi tutto in parte quello che è successo in parte quello che si dovrebbe fare
L'elezione diretta del Presidente la Commissione stava già lì stava jolly sistema
Monetarie scusate gli ordini stabiliti meccanismo ci stava anche la proposta non già di fare la difesa europea perché ancora non siamo in grado ma di fare una forza di pace Comune eccetera eccetera
Ma non basta questo sensi propone nelle perché a mio avviso le cose essenziali insomma
Il potere alla Commissione cioè ci vuole un Governo della
Dell'economia l'Unione economica e monetaria richiede un Governo per l'economia e non può essere che assorto da una Commissione europea incaricato di fare questo
Allora
Discutiamo la vogliamo presidenziale o la vogliamo parlamentare sedeva essendosi razziale come si deve fare serio verso parlamentare vogliamo discutere i partiti o partiti europei sono all'altezza della situazione cioè perché la cosa essenziale è questa
Diciamocela pure al di là di tutte le cose negativo che si possono dire
Se non c'è una fiducia reciproca l'appello del passaggio che poi non è ancora una federazione europea
E la storia Monnet Tiana per cui prima abbiamo fatto elezione diretta del Presidente
E del Parlamento poiché abbiamo fatto la Banca federale abbiamo fatto dei prezzi e adesso il pezzo che essenziale a mio avviso gestire un euro in maniera federale ovverossia con un esecutivo che si è in grado di gestire l'economia europea
Poi la forse fratto escluso e cosa non s'è per questa volta ci vorrà un altro momento in cui in Francia si deciderà e dire di seggio sicurezza dell'ONU ma forse ho tratto la mettiamo a disposizione di tutti e forse anche giusto farlo con una certa gradualità
Vorrei anche fare un discorso realistico non siamo tutti uguali in Europa ci sono alcuni Paesi che
E e la fa scusate la Germania è quella più consapevoli di questo
Che ci siamo alcuni inseribile alcuni di seria dal punto di vista dello status internazionale allora si capisce che i francesi sono un po'resistenti accedere sovranità
E viceversa il tedesco anche il problema che sebbene cioè vuole
Perseguire l'eguaglianza degli Stati all'interno di un contesto federale unitario però egli anche stare attento a non mettersi in macchina diaboliche che non funziona
Allora
Mettiamo il dito su tutti i problemi oltre a questo come lo vogliamo questo Esecutivo eletto in che modo non possiamo avere un'assemblea di ventotto commissari per ogni Paese che è entrato adesso ad un vero governo
E
Andiamo avanti se
Diciamo che il Parlamento europeo la sede della volontà
Generale e la Corte in calzoni dice scusate
Lì c'è quel sistema di proporzionalità degressiva che fa sì che io non mi fido tanto delle maggioranze che nascono dall'avvento
Vogliamo discuterlo Grimaldi con cui si possa dare fiducia i tedeschi che il Parlamento europeo sarà realmente rappresentativo questi sì ma non è esclusa sono i problemi
E noi questo è un lavoro si risolveranno soprattutto quando ci sarà appunto quello esecutivo legittimato chi avrà questo punto dietro un bilancio più ampio di quello che è sarà in grado di fare quelle cose che oggi chiediamo in fondo poi nella pratica abbiamo visto
Cattivi questi tedeschi e ce lo diciamo con permangono quando proprio o non si può fare diversamente o quando gli atti rispondo
Ora oggi noi ci troviamo nella questione purtroppo che
Invece dieci
No acquisire la nostra consapevolezza e l'Italia da questo punto di vista è fondamentale perché la terza gamba
è essenziale in questo
E in questo gioco abbiamo un po'di resistenza cessione la sovranità da parte dei francesi abbiamo una pressione tedesca per andare un modello federale purché
Ci si possa fidare di questo modello certo se la terza gamba
Gioca tutto al suo interno per un pettegolezzo continuo eccetera eccetera e non si rende conto di queste necessità vocazione che ha finisce così oggi ho fatto lezione ai nuovi studenti e nessuno sa una parola di che cosa sia comunque
Benché siano tutti i cittadini in mente tutti votano
Allora
Non la faccio lunga però
Secondo le dobbiamo dare per scontato che stiamo andando verso l'unione politica bisogna affrontare il problema numero uno e cercare da una risposta concreta per poter andare avanti facciamo anche un po'di scandalismo
Siamo d'accordo che ogni Montenegro che entro gli diamo un giudice alla Corte di giustizia e che poi
Ci verrà ci metterà decida il nostro futuro o magari una Corte a nuove all'americano ci garantisce meglio
Questi sono i problemi a mio figlio scusa e questo è un altro che noi tutti abbiamo voluto dare il suo ruolo è in questo senso grazie
Allora direttamente la parola
Grazie
Essendo un economista
Storico dell'economia
Soprattutto della storia monetaria prima della mobilità una visione forse un po'più di lungo termine e poi essendo anche un protagonista del
Costruzione dell'Europa perché ho lavorato ben trentadue anni la Commissione europea tra qui più di vent'anni su l'unione monetaria
Ovviamente forse con una visione un po'diversa di quella che è stata presentata fino adesso
E vorrei dire che per rispondere anche alle domande che sono state poste dati mio peso alle
Che contrariamente al senatore Bordon media non penso che siamo
Né in una crisi del modello euro
Non è in una crisi diciamo dell'antidemocrazia europea cioè dei Comuni in una situazione di deficit democratico europeo contrariamente anche a quello che dice il professore cui
Penso piuttosto che siamo in una spirale spiragli oggi delegittimazione
Dell'ICI prima azione della politica in generale e cioè del sistema democratico perse
E perché dico questo perché
La democrazia implica una legittimità
Qualsiasi che sia a livello nazionale e regionale o Oro però
E questa legittimità suppone almeno tre condizioni
La prima e l'efficienza dei politici
Cioè la loro affidabilità
Quando i poli i politici non sono in grado
Di seguire i patti G rispettare i patti e impossibile di affidarsi a loro ora uno dei problemi giustamente dell'Unione europea
E che i politici non hanno rispettato i patti da loro firmati
Che anche in contraddizione con il diritto internazionale
Il secondo elemento della legittimità cioè del funzionamento di una democrazia e la consapevolezza dei cittadini cioè
Di sapere e di conoscere quale sono le poste in gioco ora questo manca totalmente
Sì chiaro si parla un po'di che l'inquinamento si parla un po'della mondializzazione della globalizzazione ma senza averne mai
Una visione piuttosto coerente giustamente dei rischi che pongono questi problemi del modo in quale si può rispondere a livello internazionale a questo
Chiaro che l'Italia da sola non più che l'uso Amburgo e in grado di affrontare da solo
Questi tipi di problemi impossibile
E questa consapevolezza non esistenti per mancanza di informazione per non nel rispetto del cittadino stesso tramite dei media
Per
Assenza totale di educazione nelle scuole e nelle università per giustamente dare i le menti a gli studenti
Per potere capire quello che si svolge il terzo elemento della legittimità e la solidarietà cioè la capacità di assicurare il comma due bis
E questo non esiste in una maniera propria
E dunque il problema non è tanto di sapere qual è il sistema politico democratico che vogliamo adottare in Europa se vogliamo un Presidente della Commissione letto se vogliamo ventotto commissari
Ho venticinque o quattro o cinque questo non ha importanza
Quello che ha importanza e di sapere se il sistema che nessun imposto e legittimo cioè se efficace permetterà consapevolezza e la solidarietà
Arrivando al problema del modello economico non penso che ci sia una crisi del modello euro al contrario
Penso che c'è una crisi di comprensione del modello euro
Cioè
è stato tolto totalmente dimenticato che cosa era questo modello e io ho partecipato ho scritto una parte del rapporto dolorosi scritto anche contribuito a scrivere alcuni elementi del Trattato di Maastricht
E dunque
Quando noi abbiamo concepito questo abbiamo concepito questo sul modo di una Unione economica e monetaria e politica
Non l'abbiamo concepito come un'unione monetaria dove ognuno fa quello che mi pare
E sono stati firmati i sensi invece un po'storia che rintraccio qua sono stati fermati
Enormemente documenti che siano delle decisione del Consiglio delle direttive deve dei regolamenti dei trattati per dire quello che si doveva fare che non si è mai fatto
E quando il professore Pignatone dopo e diceva che c'era un problema
Tra il nord del sud e che tutti e due si sbagliavano
Io direi che tutti e due hanno ragione al contrario non è che si sbagliano il problema che c'è anche al di là della crisi della democrazia l'acquistavo parlando c'è una crisi enorme della scienza politica
Della scienza economica mi scusi Lazio interessante
Cioè l'economia è diventato una specie di cavallo di battaglia da qui nessun lo sa chi lo guida
Non c'è una persona spesso
E si è di pertinenti Kato totalmente che la
L'economia norme una scienza morale non è una scienza matematica e una scienza umana e soprattutto una scienza politica
Dunque a partire dal momento che spalla di economia senza pensare agli uomini che sono dietro senza pensare alla politica cioè
Alla vita della società alla vita della polis cioè alla solidarietà alla condivisione di una ricchezza alla distribuzione era ripartizione allora sono siamo completamente fuori
Ora i tedeschi hanno perfettamente ragione la Merkel ha perfettamente ragione di dire si deve fare
Una
Amministrazione che funziona questo la base di tutto ricorderete nel mille novecentotredici prima della prima guerra mondiale i germani erano la
Forse la più importante in Europa sia per l'industria sia per le militare perché giustamente avevano un'Amministrazione che funzionava
E questo l'abbiamo dimenticato che hanno ragione il problema che questo non si fa facendo morale a quelli che hanno peccato perché la scienza politica e a morale non è immorale e a morale
Il problema non è di faremo la morale il problema non è di punire quelli che hanno peccato il problema eventualmente ITG aiutarli senza arroganza a modificare i giustamente la loro cessione e la loro maniera di sì
Mettere a posto i conti pubblici l'organizzazione della società eccetera problema che voi in Italia conoscete perfettamente nel stesso tempo e chiaro che
Austerità o gestione
Sana diciamo di
Sia dell'Amministrazione che del funzionamento della società che dei conti pubblici non può essere senza che ci sia una solidarietà
Senza che ci sia un modo giustamente per gestire le cose il problema attuale dell'Euro e particolarmente il problema dello spread
E forse economista sarà d'accordo cioè non è normale che
Diciamo le banche tedesche guadagnano soldi comprando i titoli italiani cioè c'è un problema
C'è un problema e comunque la messa in comune del debito
E una necessità non è una necessità per fare piacere ai Paesi del sud non è una necessità che permette ai Paesi del sud di continuare a non sapere gestire in un vado proprio la loro economia e la loro amministrazione no e una necessità economica giustamente per diminuire la pressione che si pone su tutti i Paesi per di più
E chiaro che
Pensare
Per un economista pensare che facendo un risanamento pubblico dalla forza di quello che è stato imposto a tutti i Paesi si potesse ricominciare a crescere questo e in visione di economisti che non hanno capito niente alla politica
Ho dei politici che non ho capito niente all'economia e dunque per rispondere alla domanda come rispondere a questa crisi occhio me rispondere a quello che si porrà in Italia
Forse giustamente gli italiani hanno posto il problema massimale cioè
Forse vogliamo fare qualcosa
Ma aiutateci a farlo cioè un po'di pensiero sulla solidarietà certo che il problema non è tanto quello dell'Europa perché se si legge correttamente i testi loro APPA dice poche mettete i vostri conti a posto
Ma non dice come farlo non è che dice dove tempo
Mettere più tasse sui poveri e meno sui ricchi né ha mai detto questo al contrario
Dunque la Palaia anche nel campo
Delle popolazione ma per questo ci vuole anche consapevolezza di queste popolazioni e cioè informazione cioè il ruolo dei politici
E giustamente forse di spiegare io sono rimasto estremamente stupito come
Le elezioni in Francia tra l'altro in altri Paesi di vedere che giustamente dibattito sull'Unione europea che così cruciale per l'evoluzione sia dell'Italia che dell'Europa
E tacco così assente
Del dibattito politico solo io lo Iaia ha fatto un questionario a tutti i partiti politici per sapere che cosa volevano fare ma questo io non ho mai visto un articolo un dibattito alla tv che spiegava questo mai
E dunque
Il problema forse non è tanto quello dell'Europa
Piuttosto che quello
Dei cittadini e dei politici nazionali
E per questo giustamente che c'è il rischio estremamente importante come lo scrivo in questo libro che ci sono delle forze Sandri fughe estremamente importante in questo momento
E questo forse Sandri fughe non siamo sicuri che altri forse Santi fughe come la pressione esterna come tutti gli vincoli che si pongono a tutti siano in grado di impedire
Queste forze statali fughe di far esplodere il sistema
In quello direi che
Sono
Piuttosto diciamo un testo
Spesso ottimista
Se si può dire così del
Grazie montano non solo ma abbiamo ancora
E allora concludiamo questo nostro dibattito molto interessante direi termici sollecitati dal volume come abbiamo visto sono
Di grande interesse in che direzione sta andando all'Europa l'interrogativo che dobbiamo porci tutti secondo me
Il tema centrale resta
Quello della crescita dell'occupazione perché fino a che non ci sarà crescita è occupazione vera
Non potremo aspettarci che l'adesione da parte dei cittadini europei sia
Anzi in probabilmente ancora da addirittura alta quella attuale visto i livelli in cui ci troviamo nell'economia europea in questo momento io penso che se
Effettivamente l'Europa comincerà imboccare questa strada aumenterà anche il grado gli ad esempio i cittadini a progetto politico
E quindi senz'altro sia gli eurobond anche se ci vorrà del tempo chiamiamoli project bond va benissimo
Senz'altro sia golden rule e a tutti quegli investimenti buoni perché del tutto evidente
Professor pignorare assumente d'accordo con me lo sono su questo che non c'è più
La spesa pubblica che è uguale cioè la spesa pubblica cattive quella buona spesa pubblica buona va privilegiata quella che
Chi spinge sul terreno ad esempio della ricerca l'innovazione e delle infrastrutture perché non incoraggiare la usciamo da questa spirare recessiva in qui siamo dentro tutti
Quindi grazie solo un'ultima comunicazione di servizio il prossimo volume di questa collana anticaglia sull'Europa sempre insieme ragazzi riferisce little se sarà sul patto Colombo ben share del mille novecentottantuno grazie a tutti e buona serata
Dicono una cosa nel due mila il quindici si prevede la convenzione cerchiamo di arrivare preparati a questa convenzione avendo già affrontato i problemi e anche in qualche modo concordati con gli altri allora avremmo una concretezza a mio avviso